Media Monitoring per 12-07-2019 - Rassegna stampa del 11-07-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 12-07-2019 - Rassegna stampa del 11-07-2019 - Ruggi
12-07-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 11-07-2019
Media Monitoring per 12-07-2019 - Rassegna stampa del 11-07-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      11/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            «Garantiremo la Cardiologia a Ravello» ................................................................................. 1
      11/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Fibroma e parto al Ruggi salvano la mamma e il figlio ........................................................... 2
      11/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            L'Asl non rilascia il permesso Pronto soccorso fermo al palo ................................................. 4
      10/07/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT
            Cardiologia a Castiglione, direzione Ruggi: nessun ricorso notificato. .................................. 5
      10/07/2019 - WWW.POSITANONEWS.IT
            Conferenza dei Sindaci Costa d’ Amalfi. Sul problema personale medico Ospedale di
            Castiglione ecco come stanno le cose .................................................................................... 6
      10/07/2019 - WWW.POSITANONEWS.IT
            Ravello. Servizio di cardiologia presso l’ospedale Costa D’Amalfi di Castiglione. I chiarimenti
            della direzione del Ruggi di Salerno ....................................................................................... 7
      10/07/2019 - WWW.POSITANONEWS.IT
            Ravello. Servizio di cardiologia presso l’ospedale Costa D’Amalfi di Castiglione. I chiarimenti
            della direzione del Ruggi di Salerno ....................................................................................... 8
      10/07/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
            Ruggi Salerno: nessun ricorso notificato su servizio cardiologia Ospedale Castiglione ......... 9
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 10
      11/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            «Avvelenati dall'amianto Il picco ci sarà tra tre anni» .......................................................... 10
      11/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Carenze al pronto soccorso, l' Asl ha quindici giorni per ristrutturarlo ................................ 12
      11/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Donatori in vacanza le scorte di sangue ridotte al lumicino ................................................. 14
      11/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Il Tar non decide Rimangono accese le sirene di Squecco .................................................... 16
      11/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Medico preso a pugni «Molestie alla 17enne» ...................................................................... 17
      11/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Ospedale di Sant' Arsenio La Cgil contro il Comune: "Si prende meriti non suoi" ................ 18
      11/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Per 200 accessi ci sono appena due ausiliari ....................................................................... 19
Sanità Campania ............................................................................................................................. 20
      11/07/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD)
            Ambulanze in Litoranea l' ennesima lite politica .................................................................. 20
      11/07/2019 - IL SANNIO
            «Mancano infermieri, ma la graduatoria non scorre» ........................................................... 21
      11/07/2019 - IL SANNIO
            Centenari e dna, continua la ricerca del Neuromed ............................................................. 22
      11/07/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Fatebenefratelli, servizi alle coop: arriva l' esposto ............................................................ 24
      11/07/2019 - IL ROMA
            Sanità privata, mobilitazione della Cgil ................................................................................ 26
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 27
      11/07/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO
            "Non c' è stato alcun plagio e le riviste Usa lo hanno accertato" ......................................... 27
      11/07/2019 - IL GIORNALE
            AFFARI DI CUORE L' infarto si previene dal ginecologo ........................................................ 29
      11/07/2019 - AVVENIRE
            «Bambino Gesù» raccolta fondi per nuovo centro tumori e trapianti ................................... 31
      11/07/2019 - AVVENIRE
            «La cannabis non è un farmaco» Il ministro Grillo: ora servono test .................................... 32
      11/07/2019 - AVVENIRE
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«Mai l' eutanasia nelle leggi italiane» Le associazioni cattoliche in campo .......................... 33
11/07/2019 - IL GIORNO
    Cercansi dottori, la casa è gratis .......................................................................................... 35
11/07/2019 - AVVENIRE
    Cercare senso e scopo Non di vivere 120 anni ..................................................................... 37
11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
    FORMAZIONE SENZA COSTI QUINDI ASSENZA DI FORMAZIONE ............................................ 39
11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
    I dati sanitari rubati dai dispositivi medicali ........................................................................ 41
11/07/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO
    Il "Patto per la scienza" chiede rigore sui soldi Airc ............................................................. 43
11/07/2019 - IL GIORNALE
    Il bisturi dei belli Scegliere il chirurgo estetico Ecco come difendersi dai cialtroni senza titolo
     .............................................................................................................................................. 44
11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
    Il caso dei medici cubani «importati» in Brasile ................................................................... 46
11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
    Il medico deve imparare anche a dire «non so» ................................................................... 48
11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
    La differenza tra safety e security ....................................................................................... 50
11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
    La lezione di Franco Mandelli ............................................................................................... 51
11/07/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO
    La ministra Grillo avvia l' Osservatorio sulle liste d' attesa ................................................. 53
11/07/2019 - AVVENIRE
    NON CÈ SPAZIO PER L' EUTANASIA CURE PALLIATIVE SCELTA DI VITA ................................. 54
11/07/2019 - AVVENIRE
    Non esistono vite umane «inutili» ........................................................................................ 56
11/07/2019 - IL GIORNALE
    Regione, 80 milioni per condizionatori negli ospedali .......................................................... 58
11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
    Stipsi Capire i sintomi e risolvere il problema In dieci mosse .............................................. 59
11/07/2019 - AVVENIRE
    Studio del «Gaslini» mostra nuove cause di epilessia e autismo .......................................... 61
11/07/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO
    Tutti gli imbrogli per i soldi della ricerca sul cancro ............................................................ 62
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11/07/2019
                                           La Città di Salerno
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                  «Garantiremo la Cardiologia a Ravello»
 7
 La direzione strategica del San Giovanni
 di Dio e Ruggi d'Aragona non conferma
 né smentisce la possibilità che l'ospedale
 di Ravello possa perdere il servizio di
 cardiologia per via di un ricorso
 presentato da circa 20 cardiologi al
 Tribunale del lavoro. «A tutt'oggi - fanno
 sapere dal Ruggi - non è stato ancora
 notificato. In ogni caso questa Azienda
 farà valere tutte le questioni di diritto a
 difesa degli atti di programmazione
 sinora intrapresi, tutti finalizzati a
 garantire i livelli essenziali di assistenza». A far emergere il pericolo è stato,
 attraverso le pagine de la Città , il presidente del Tribunale del malato, Andrea
 Cretella . A detta di Cretella, infatti, il nosocomio costiero potrebbe restare, da un
 momento all'altro, qualora venisse accolta la richiesta dei cardiologi del Ruggi,
 senza servizio di cardiologia. Franco Lanzieri del Comitato Pro Sanità ribadisce che i
 neo assunti non sono mai arrivati in Costiera per un servisio che due anni fa «grazie
 a De Luca fu reso possibile». Sulla vicenda interviene anche il primo cittadino di
 Minori, Andrea Reale , responsabile sanità per la Conferenza dei sindaci della
 Costiera. Che cerca di minimizzare l'accaduto parlando di ciclici «allarmi
 sull'ospedale Costa d'Amalfi » che si susseguono «a dispetto della loro perdurante
 vacuità ». Reale ammette come ci sia una «rivendicazione lavorativa di alcuni
 specialisti cardiologi » ma definisce ingiustificato l'allarme. Nessuno, se non qualche
 complottista di mestiere paventa declassamenti o ridimensionamenti del nostro
 presidio, al quale la Conferenza dei sindaci seguita a dedicare la consueta
 incessante attenzione». Reale evidenzia come nessuno «metta in discussione la
 classificazione di ospedale in zona disagiata prevista dal piano ospedaliero
 regionale, ma anzi si continua a lavorare per la definitiva attuazione della
 disposizione, con i venti posti-letto». A detta di Reale, inoltre «spacciare una
 questione sindacale per una minaccia di impoverimento dei servizi sanitari è indice
 di scarsa capacità di analisi o, peggio, di poca correttezza politica». Secondo il
 sindaco di Minori «onestà vorrebbe, viceversa, che fosse riconosciuto il concreto
 impegno delle amministrazioni locali e del presidente Vincenzo De Luca quale
 commissario straordinario a tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini. Il nostro
 ospedale funziona e continuerà a funzionare, curando malattie e salvando vite, a
 dispetto di chi si augurerebbe il contrario».

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11/07/2019                                                                                                                Pagina 28
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 3.465
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

      Fibroma e parto al Ruggi salvano la mamma e il figlio

 LA SANITÀ/1 Asportato a una partoriente
 un fibroma dal diametro di oltre 10
 centimetri che ostruiva l' espulsione del
 feto. Evitata anche la perdita dell' utero.
 La neomamma ha potuto dare, così, alla
 luce un bimbo di 2,4 chilogrammi.
 Entrambi stanno bene. A effettuare il
 particolare intervento l' equipe di
 gravidanza a rischio del Ruggi guidata
 da Raffaele Petta. Già alcuni mesi fa i
 camici bianchi del reparto rimossero un
 mioma del peso di oltre 15 chili in una
 gravidanza giunta a termine, caso unico
 al mondo. La giovane insegnante 34enne
 di Pagani, Giusy Amico, e il marito
 Mimmo Mannara, di Nocera Superiore,
 hanno potuto abbracciare il piccolo
 Luciano, al termine di una gravidanza ad
 alto rischio, complicata dalla presenza di
 un voluminoso fibroma, con un diametro
 di oltre 10 centimetri, che ostruiva il
 canale cervicale, per cui l' espulsione del
 feto era impossibile. L' intervento era
 programmato alla 38esima settimana,
 ma sabato scorso la paziente è andata in travaglio. La paziente è stata sottoposta,
 così, a taglio cesareo in urgenza, con due sacche di sangue compatibilizzate, pronte
 per l' uso in caso di emorragia. Poiché il voluminoso mioma era situato in
 corrispondenza del taglio dell' utero, si è reso necessario rimuovere
 contemporaneamente il fibroma stesso. Si tratta di un intervento molto complesso,
 perché i miomi possono dar luogo a emorragie anche irrefrenabili, che possono
 portare alla necessità di dover togliere l' utero. In questo caso, però, si è riusciti a
 togliere il mioma, preservando anche l' utero per future gravidanze. IL PRECEDENTE
 Non e' il primo caso risolto dalla equipe di Raffaele Petta. Alcuni mesi fa fu rimosso
 un mioma del peso di oltre 15 chili in una gravidanza giunta a termine. La donna,
 una casalinga 38enne di Salerno, in gravidanza alla 37esima settimana, presentava
 un' enorme massa dal diametro di circa 35 centimetri, che incredibilmente non
 aveva complicato la gestazione. Estratto il neonato, si passò all' asportazione della
 massa tumorale. Un solo caso di massa così voluminosa era stata segnalato dagli
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addetti ai lavori, asportato dai chirurghi di Chennai, città dell' India meridionale.
Tuttavia, in quel caso, si trattava di un fibroma in una donna non alle prese con una
gravidanza. sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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11/07/2019                                                                                                                   Pagina 9
                                              La Città di Salerno
                       Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

  L'Asl non rilascia il permesso Pronto soccorso fermo al palo
 Mario Rinaldi
 MERCATO SAN SEVERINO È giallo
 sull'apertura del nuovo Pronto soccorso
 di Mercato San Severino. La struttura
 sanitaria sarebbe ormai pronta, ma
 continuano       a     registrarsi   ritardi
 nell'erogazione dei servizi. Il sindaco di
 Mercato San Severino, Antonio Somma ,
 in costante contatto con il dottor
 Giuseppe Longo , direttore generale
 dell'Azienda Ospedaliera Universitaria
 Ruggi d'Aragona di Salerno, fa sapere
 che per l'inaugurazione del Pronto
 soccorso mancherebbe solo il rilascio del permesso di agibilità. Situazione che ad
 alcuni addetti ai lavori sembra anomala, in quanto farebbe supporre una carenza di
 comunicazione tra le due strutture pubbliche sanitarie in merito al rilascio delle
 necessarie autorizzazioni. E va a scapito dei pazienti, il cui bacino di utenza è molto
 vasto. «Mi confronto quasi quotidianamente col direttore generale Longo - spiega
 Somma - che mi ha riferito che a giorni il Dipartimento di prevenzione dell'Asl
 effettuerà un accesso ai locali del nuovo Pronto soccorso per rilasciare il permesso di
 agibilità della struttura a seguito di verifica sull'idoneità strutturale del plesso. La
 settimana prossima, invece, verrà redatta la graduatoria di medici e infermieri, che
 dovranno prestare servizio presso la nuova struttura ». E aggiunge: «Ho già fatto più
 volte presente che si è perso molto tempo quindi è giunto il momento di aprire
 questo importante presidio perché si tratta della tutela della salute dei cittadini, che
 non possono più attendere». Tuttavia nessuno si è sbilanciato nell'indicare una data
 precisa. Il primo cittadino e le rappresentanze sindacali auspicano un'apertura entro
 fine luglio. Ma non è escluso che i tempi possano inesorabilmente allungarsi a oltre
 la stagione estiva.

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10/07/2019
                                          gazzettadisalerno.it
                                                                                                                           EAV: € 175
                                                                                                                           Lettori: 167
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                         Link alla pagina web

   Cardiologia a Castiglione, direzione Ruggi: nessun ricorso
                           notificato.
 La Direzione Strategica dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno,
 in merito a quanto appreso dagli organi di stampa relativamente alla annunciata
 sentenza da parte del Giudice del Lavoro per il prossimo 25 luglio riguardante il
 servizio h24 di Cardiologia presso l’Ospedale “Costa d’Amalfi” di Castiglione di
 Ravello, comunica che, a tutt’oggi, non le è stato notificato alcun ricorso inerente il
 citato servizio di cardiologia. In ogni caso, precisa la Direzione Strategica, questa
 Azienda farà valere tutte le questioni di diritto a difesa degli atti di programmazione
 sinora intrapresi, tutti finalizzati a garantire i livelli essenziali di assistenza. L'articolo
 Cardiologia a Castiglione, direzione Ruggi: nessun ricorso notificato. sembra essere il
 primo su Gazzetta di Salerno.

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10/07/2019

                                                                                                                          EAV: € 742
                                                                                                                          Lettori: 6.100
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

     Conferenza dei Sindaci Costa d’ Amalfi. Sul problema
  personale medico Ospedale di Castiglione ecco come stanno
                           le cose

 Amalfi ( Salerno ) . Conferenza dei
 Sindaci Costa d’ Amalfi. Sul problema
 personale      medico        Ospedale       di
 Castiglione ecco come stanno le cose . A
 mandare una nota di chiarimento per
 tutta    la    Costiera     amalfitana,       a
 Positanonews, è il sindaco di Minori
 Andrea Reale delegato alla sanità. La
 problematica, di cui abbiamo parlato, sui
 cardiologi che non volevano seguire l’ordine di servizio dal Ruggi di Salerno
 all’ospedale Costa d’ Amalfi, per cui hanno fatto anche ricorso al Giudice del Lavoro.
 Ecco la nota: “Oramai con cadenza predefinita, gli allarmi sull’Ospedale “Costa
 d’Amalfi” di Castiglione di Ravello si susseguono a dispetto della loro perdurante
 vacuità. Stavolta il pretesto è una rivendicazione lavorativa di alcuni specialisti
 cardiologi, da cui si trae spunto per le consuete ingiustificate lamentazioni. Nessuno,
 se non qualche complottista di mestiere, paventa declassamenti o
 ridimensionamenti del nostro presidio, al quale la Conferenza dei Sindaci della Costa
 d’Amalfi seguita a dedicare la consueta incessante attenzione. Nessuno mette in
 discussione la classificazione di “ospedale in zona disagiata” prevista dal piano
 ospedaliero regionale, ma anzi si continua a lavorare per la definitiva attuazione
 della disposizione, con i venti posti-letto ivi contemplati. Spacciare una questione
 sindacale per una minaccia di impoverimento dei servizi sanitari è indice di scarsa
 capacità di analisi o, peggio, di poca correttezza politica. Onestà vorrebbe,
 viceversa, che fosse riconosciuto il concreto impegno delle amministrazioni locali e
 del Presidente Vincenzo De Luca quale commissario straordinario a tutela del diritto
 alla salute di tutti i cittadini. Il nostro ospedale funziona e continuerà a funzionare,
 curando malattie e salvando vite, a dispetto di chi si augurerebbe il contrario.
 Spetterà al Direttore Generale la risoluzione della vertenza con il personale medico,
 così come spetterà agli utenti e a nessun altro il giudizio sull’efficienza della sanità
 in costiera, al di là di qualsiasi pretestuoso e strumentale allarmismo.” L'articolo
 Conferenza dei Sindaci Costa d’ Amalfi. Sul problema personale medico Ospedale di
 Castiglione ecco come stanno le cose proviene da Positanonews.

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10/07/2019

                                                                                                                          EAV: € 621
                                                                                                                          Lettori: 6.100
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

     Ravello. Servizio di cardiologia presso l’ospedale Costa
     D’Amalfi di Castiglione. I chiarimenti della direzione del
                         Ruggi di Salerno

 La Direzione Strategica dell’AOU San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di
 Salerno, in merito a quanto appreso
 dagli organi di stampa relativamente alla
 annunciata sentenza da parte del
 Giudice del Lavoro per il prossimo 25
 luglio riguardante il servizio h24 di
 Cardiologia presso l’Ospedale “Costa
 d’Amalfi” di Castiglione di Ravello,
 comunica che, a tutt’oggi, non le è stato notificato alcun ricorso inerente il citato
 servizio di cardiologia. In ogni caso, precisa la Direzione Strategica, questa Azienda
 farà valere tutte le questioni di diritto a difesa degli atti di programmazione sinora
 intrapresi, tutti finalizzati a garantire i livelli essenziali di assistenza.  L'articolo
 Ravello. Servizio di cardiologia presso l’ospedale Costa D’Amalfi di Castiglione. I
 chiarimenti della direzione del Ruggi di Salerno proviene da Positanonews.

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10/07/2019

                                                                                                                         EAV: € 593
                                                                                                                         Lettori: 6.100
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     Ravello. Servizio di cardiologia presso l’ospedale Costa
     D’Amalfi di Castiglione. I chiarimenti della direzione del
                         Ruggi di Salerno

 La Direzione Strategica dell’AOU San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di
 Salerno, in merito a quanto appreso
 dagli organi di stampa relativamente alla
 annunciata sentenza da parte del
 Giudice del Lavoro per il prossimo 25
 luglio riguardante il servizio h24 di
 Cardiologia presso l’Ospedale “Costa
 d’Amalfi” di Castiglione di Ravello,
 comunica che, a tutt’oggi, non le è stato notificato alcun ricorso inerente il citato
 servizio di cardiologia. In ogni caso, precisa la Direzione Strategica, questa Azienda
 farà valere tutte le questioni di diritto a difesa degli atti di programmazione sinora
 intrapresi, tutti finalizzati a garantire i livelli essenziali di assistenza.

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10/07/2019
                                              salernonotizie.it
                                                                                                                          EAV: € 711
                                                                                                                          Lettori: 10.300
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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        Ruggi Salerno: nessun ricorso notificato su servizio
                 cardiologia Ospedale Castiglione

 La Direzione Strategica dell’AOU San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di
 Salerno, in merito a quanto appreso
 dagli organi di stampa relativamente alla
 annunciata sentenza da parte del
 Giudice del Lavoro per il prossimo 25
 luglio riguardante il servizio h24 di
 Cardiologia presso l’Ospedale “Costa
 d’Amalfi” di Castiglione di Ravello,
 comunica che, a tutt’oggi, non le è stato
 notificato alcun ricorso inerente il citato servizio di cardiologia. In ogni caso, precisa
 la Direzione Strategica, questa Azienda farà valere tutte le questioni di diritto a
 difesa degli atti di programmazione sinora intrapresi, tutti finalizzati a garantire i
 livelli essenziali di assistenza.

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11/07/2019                                                                                                                 Pagina 2
                                            La Città di Salerno
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

       «Avvelenati dall'amianto Il picco ci sarà tra tre anni»
 Salvatore De Napoli
 SALERNO Dopo il 2022 ci sarà il picco
 degli      ammalati      da     esposizione
 all'amianto; un picco che durerà una
 decina di anni. A sostenere l'imminente
 aumento del numero delle persone che
 saranno affette da patologie legate
 all'esposizione alla pericolosissima fibra
 è il professor Mario Polverino, direttore
 della       struttura     complessa       di
 Broncopneumologia presso l'ospedale di
 Scafati, uno dei maggiori pneumologi
 italiani e tra coloro che hanno lanciato
 l'allarme dell'esposizione all'amianto già
 da sei anni. Fu proprio il professor
 Polverino che scoprì la contaminazione
 che riguardava il 100% di coloro che
 avevano lavorato per l'Isochimca di
 Avellino, l'industria che scoibentava
 l'amianto dai treni delle ferrovie dello
 stato.     Da     alcune    settimane     la
 sorveglianza sanitaria dell'Asl è stata
 estesa a tutti coloro che sono stati
 esposti all'amianto ed è stato scelto quale centro di riferimento il reparto di
 Broncopneuomologia dell'ospedale Mauro Scarlato di Scafati che effettuerà visite
 mediche e accertamenti diagnostici per una diagnosi celere. Professore, qual è la
 situazione delle persone contaminate dall'amianto in questo momento nel
 Salernitano e quante sono? Parlare di numero non è possibile anche perché finora
 abbiamo analizzato la contaminazione di un centinaio di lavoratori ma ogni giorno è
 uno stillicidio di persone che vengono a sottoporsi a controllo. Un ricorso alla nostra
 struttura che è avvenuto ad iniziativa degli utenti ma che adesso, grazie ad un
 protocollo dell'Asl, sarà gestito con un programma di sorveglianza sanitaria. Ricordo
 solo che lavorare a contato con l'amianto comporta una contaminazione del
 lavoratore e tra questi ci sono quelli che si sono ammalati o si possono ammalare di
 patologie anche gravi, a distanza perfino di 30 o 40 anni. Solo alla ex Marzotto
 c'erano 1.650 dipendenti, poi ci sono quelli dell'Ideal standard, dell'Isochimica di
 tante altre aziende, per non contare da coloro che abitavano vicino agli stabilimenti
 fino a chi lavava gli indumenti degli operai Certamente il fenomeno è più vasto di
 quello che abbiamo osservato finora. L'incidenza delle malattie legate all'esposizione
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all'amianto va aumentando, fino a raddoppiare, ad esempio per le diagnosi di
mesotelioma, rispetto agli ultimi dieci anni. Un incremento che continuerà nei
prossimi anni. Avremo un picco di casi a partire dal 2022 e per un decennio: si tratta
delle persone esposte alla fibra tra gli anni Settanta e Novanta. Ovviamente a rischio
sono i lavoratori delle aziende dove c'era la presenza delle fibre; il rischio scema
man mano che ci si allontana dal posto. Ricordo che sicuramente non tutti coloro
che sono stati contaminati da queste fibre sviluppano patologie. Se ci sono dei fondi
a disposizione vanno concentrati nella sorveglianza principalmente di chi lavorava a
contatto con l'amianto perché è tra quelle persone che si annida la maggiore
possibilità di ammalarsi. Si può guarire dalle patologie legate all'amianto? Sì, si può
anche guarire, se si fa una diagnosi tempestiva e se si interviene celermente. Per
questo è importante la sorveglianza sanitaria ed è stata illuminante la decisione
dell'Asl di istituirla. Avete mezzi e personale sufficiente per affrontare questo picco?
Avremo bisogno di avere più personale e macchinari. In questo momento abbiamo
liste di attesa per effettuare alcuni esami diagnostici di qualche settimana ma se
aumentano i pazienti queste si allungheranno. Stiamo già cominciando a prevedere
per far fronte a questo incremento e stiamo lavorando per adeguare la diagnostica e
il personale. L'Asl dovrà fare una programmazione nell'investire in questo ambito
fino al 2030- 2035 quando poi i potenziali ammalati diminuiranno perché in Italia
dagli anni Novanta in poi, negli altri paesi già nel decennio precedente, è aumentata
man mano la consapevolezza del problema amianto e la rimozione dei pericoli
connessi. Il problema è che pneumologi se ne trovano con difficoltà perché non ce
ne sono molti: una volta in forza al nostro reparto, poi, completeranno la formazione
in loco.

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11/07/2019                                                                                                               Pagina 31
                                    Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                         EAV: € 3.888
                                                                                                                         Lettori: 107.296
                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

     Carenze al pronto soccorso, l' Asl ha quindici giorni per
                         ristrutturarlo

 BATTIPAGLIA BATTIPAGLIA Paolo Panaro
 Entro quindici giorni l' Asl di Salerno
 dovrà provvedere all' eliminazione delle
 carenze strutturali riscontrate dai Nas di
 Salerno al pronto soccorso dell'
 ospedale, ispezionato martedì scorso. L'
 Asl dovrà anche far ritinteggiare i locali
 del deposito del pronto soccorso,
 eliminare le carenze igieniche e
 provvedere alla fornitura di nuove
 barelle e sedie a rotelle sgangherate,
 rinvenute dai carabinieri diretti dal
 maggiore Ferrara. Nel frattempo, i
 militari     devono       verificare        l'
 autorizzazione all' esercizio dell' attività
 e tali controlli sono ancora in corso. Gli
 investigatori devono appurare se esiste l'
 autorizzazione e di che tipo è. In quindici
 giorni, quindi, al pronto soccorso dell'
 ospedale di Battipaglia dovrebbe tornare
 tutto nella norma e i carabinieri
 accompagnati dai dirigenti dell' Asl di
 Salerno, trascorse le due settimane,
 effettueranno      una    nuova     verifica.
 Durante l' ispezione rinvenuti anche farmaci non riposti negli armadietti idonei,
 mentre sedie a rotelle e barelle sgangherate, non adatte per prestare assistenza ai
 degenti, sempre entro due settimane, dovranno essere sostituite. Il blitz dei Nas è
 scattato per tutelare la salute dei cittadini, e nei prossimi giorni nuovi controlli
 verranno effettuati anche in altre strutture della Provincia di Salerno. Nelle scorse
 settimane un gruppo di degenti e loro familiari aveva segnalato la presenza al
 pronto soccorso di sedie a rotelle e barelle rotte e anche i carabinieri hanno trovato
 queste attrezzature sanitarie in cattivo stato e chiesto l' immediata sostituzione. I
 lavori per eliminare le carenze strutturali del pronto soccorso, e anche la
 tinteggiatura del deposito, dovrebbero essere avviati nei prossimi giorni e poi
 saranno i Nas con gli ispettori dell' Asl ad effettuare una nuova verifica. I
 PRECEDENTI Non è la prima volta che l' ospedale finisce nel mirino dei Nasi. Nel

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2018 i carabinieri furono costretti a chiudere il laboratorio della cucina dell' ospedale
per carenze igieniche. L' indagine scatto dopo una segnalazione giunta ai carabinieri
della compagnia di Battipaglia, effettuata da un paziente che trovò una blatta nel
piatto insieme al cibo che gli era stato somministrato in ospedale. I Nas effettuarono
i controlli nella cucina dell' ospedale e nei locali dove venivano preparati i pasti,
rinvenendo residui di escrementi di roditori e di blattoidei. Fu ordinata l' immedita
chiusura del locale. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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11/07/2019                                                                                                                Pagina 28
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 3.477
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

   Donatori in vacanza le scorte di sangue ridotte al lumicino

 LA SANITÀ/2 Sabino Russo Arriva l'
 estate, ma la generosità non deve
 andare in vacanza. Per questo motivo
 bisogna continuare a donare il sangue. A
 lanciare l' appello è l' Avis di Salerno,
 che ricorda come durante la stagione
 estiva, in città e in provincia, la quantità
 di sangue e plasma disponibili tendono a
 ridursi, anche a causa della scarsa
 presenza       di     donatori.     Diventa
 fondamentale, quindi, dare una spinta
 alle raccolte ordinarie prima di partire.
 «Le donazioni di sangue non sono mai
 sufficienti spiega la nota di Luigi
 Amoroso, responsabile dell' associazione
 Prima di andare in vacanza, venite a
 donare, per chi non può vivere senza
 questo bene insostituibile, come tutti
 coloro che soffrono di malattie ematiche
 o gravi situazioni di salute strettamente
 connesse alla necessità di ingenti
 quantità di sangue. Questo nobile gesto,
 poi, non solo contribuisce a salvare altre
 vite, ma è anche un utile strumento con
 il quale poter tener sotto controllo, e in forma gratuita, il proprio stato di salute,
 grazie all' invio gratuito a casa del risultato delle analisi». La sede dell' Avis
 comunale di Salerno si trova presso via Pio XI 1, aperta anche di sabato e di
 domenica, dalle 7.45 alle 10.30. Attraverso le proprie autoemoteche autorizzate
 dalla Regione, poi, l' unità è abilitata anche ad effettuare le raccolte presso posti di
 lavoro e spazi pubblici (centri commerciali, industrie, caserme). Possono donare il
 sangue tutti gli uomini e donne dai 18 ai 65 anni, che abbiano un peso non inferiore
 a 50 kg, che siano in buona salute e che non abbiano abitudini di vita a rischio. IL
 CASO All' inizio dell' estate scorsa, ricordiamo, per la grave carenze di sangue che si
 era venuta a creare, proprio per la mancanza di donatori, alcune direzioni sanitarie
 della provincia furono costrette a rimandare interventi chirurgici programmati per l'
 impossibilità di garantire la trasfusione a tutti i talassemici. Durante il periodo di
 natale, poi, che rappresenta un altro momento di criticità nelle raccolte, sono venute
 a mancare oltre 2600 unità di globuli rossi negli ospedali campani. Di queste circa
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
1000 nel salernitano. In provincia la richiesta mensile degli ospedali si attesta
intorno alle 3 mila unità. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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11/07/2019                                                                                                               Pagina 18
                                          La Città di Salerno
                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

    Il Tar non decide Rimangono accese le sirene di Squecco

 Sulla sospensione della convenzione tra
 l'Asl e la Croce Azzurra, congelata dal
 decreto inaudita altera parte, il Tar
 avrebbe deciso di non decidere. È
 quanto emerso ieri dagli stanzoni della
 sezione salernitana del Tar, dove si è
 discusso del caso Croce Azzurra. I giudici
 della    seconda     sezione    avrebbero
 eccepito l'incompetenza, ritenendo che
 sul caso debba pronunciarsi la prima
 sezione. Lo avrebbero fatto sulla scorta
 della ripartizione delle competenze tra la
 prima e la seconda, decretata dal
 presidente Francesco Riccio a giugno
 2018: i resistenti hanno storto il naso,
 perché nelle competenze della seconda
 sezione rientra pure il Servizio sanitario
 nazionale, e quindi l'Asl. Ad ogni modo si
 attende l'ordinanza per l'ufficialità. Ieri
 da una parte c'era Marcello Fortunato,
 avvocato dell'associazione volontaria di
 Pubblica Assistenza Croce Azzurra - Città
 di Agropoli Onlus; dall'altro lato Valerio Casilli e Emma Tortora, legali dell'Asl
 salernitana, e l'avvocato Ferdinando Belmonte, che, insieme al professore Paolo De
 Caterini, difende GiVi, intervenuta in giudizio contro le ambulanze di Squecco. (c.l.)

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11/07/2019                                                                                                                Pagina 31
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 2.838
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

             Medico preso a pugni «Molestie alla 17enne»

 AGROPOLI Carmela Santi Va in ospedale
 con la febbre a 40, chiede una visita al
 pronto soccorso, poi denuncia il medico
 per presunte molestie. È accaduto la
 scorsa settimana in ospedale. Sulla
 vicenda, tutta da chiarire, la Procura
 della Repubblica presso il Tribunale di
 Vallo ha aperto un fascicolo di indagine.
 Tutto ha avuto inizio quando una ragazza
 di 17 anni, accompagnata dal padre, si è
 recata al pronto soccorso accusando
 dolori e febbre alta. Il medico l' ha
 visitata e durante il controllo l' avrebbe
 invitata a togliersi gli slip e palpata nelle
 parti intime. Per la giovane quei gesti
 rappresentavano più di una semplice
 visita, così quando è uscita dall'
 ambulatorio ha raccontato l' accaduto al
 padre. La questione è degenerata. Il
 genitore un imprenditore locale, è
 entrato nell' ambulatorio e ha preso a
 pugni il medico, inveendo ad alta voce
 contro di lui ed insultandolo a più
 riprese, costringendolo a rinchiudersi in
 un altro ufficio, dove è rimasto fino all' arrivo delle forze dell' ordine, allertate dai
 colleghi. A riportare la calma i vigili urbani di Agropoli, agli ordini del comandante Di
 Biasi. La vicenda è tutta da chiarire. Chi conosce il medico che stava svolgendo il
 suo turno al pronto soccorso lo descrive come una persona seria, scrupolosa e
 professionale, pertanto l' accaduto ha destato perplessità. Subito dopo sono giunti i
 carabinieri diretti dal capitano Manna, che hanno eseguito rilievi e riscontri del caso:
 la minore è stata subito trasportata all' ospedale San Luca di Vallo per esami
 specifici che avrebbero avuto esito negativo. Il medico di turno al pronto soccorso di
 Agropoli invece, ha negato ogni addebito fornendo una versione in netto contrasto
 con quella della presunta vittima. Della vicenda è stata interessata la Procura di
 Vallo, che ha aperto un fascicolo d' indagine. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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11/07/2019                                                                                                                Pagina 18

                                                                                                                          EAV: € 803
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

     Ospedale di Sant' Arsenio La Cgil contro il Comune: "Si
                    prende meriti non suoi"

 SANT' ARSENIO E' battaglia tra i
 sindacati per il recupero del nosocomio
 E' battaglia tra sindacati e comune di
 Sant' Arsenio. Il recupero dell' ospedale
 di Sant' Arsenio a chi dovrà essere
 attribuito? La Cgil interviene in seguito al
 comunicato del 2 luglio del Comune di
 Sant' Arsenio nel quale si leggeva - tra le
 altre cose - che Pica "rivendicava l'
 operato del suo sindacato che, in appena
 2 anni, ha consentito una significativa
 inversione di rotta circa le sorti dell'
 ospedale santarsenese. Il nostro lavoro
 ha ottenuto il riconoscimento del
 Comprensorio        come     dimostra      il
 documento di approvazione e sostegno
 che è stato oggetto di condivisione
 unanime dei sindaci in occasione dell'
 ultima assemblea generale dell' Ente
 Montano". Ma la Cgil e il suo se gretario
 di settore, Pasquale Addesso, forniscono
 una versione diversa. "I meriti che da
 solo il sindaco si ascrive, relativamente al trasferimento dell' Anatomia Patologica
 dai locali di Polla inadeguati e pericolosi per la sicurezza dei lavoratori, presso l' ex
 laboratorio di analisi di Sant' Arsenio sono il frutto di un costante lavoro e di una
 strategia organizzativa di questa organizzazione sindacale che si è assunta da
 almeno un ventennio a questa parte. Giova ricordare, che prima dell' ipotesi
 concretizzatasi negli ultimi giorni, i locali dove, per nostra lungimiranza e per meriti
 del Direttore Responsabile del Servizio è stata collocata l' Anatomia Patologica,
 qualcuno, proponeva di svuotarli e di destinarli ad attività della Fisioterapia, con
 eliminazione dell' unica Aula Magna, degna di questo nome, trasformata in palestra".

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11/07/2019                                                                                                                  Pagina 16
                                             La Città di Salerno
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

               Per 200 accessi ci sono appena due ausiliari
 Stefania Battista
 Una media di duecento accessi al giorno.
 È questa la stima fatta dagli operatori
 del pronto soccorso dell'ospedale Santa
 Maria della Speranza . Ma ad accogliere i
 pazienti vi sono, in questo periodo
 particolarmente delicato, crocevia della
 statale 18, solo due ausiliari. Due
 operatori che stanno scontando sulla
 propria pelle, con turni massacranti, la
 carenza di personale che affligge
 l'ospedale. Una carenza esasperata dal
 blocco     del    turnover,     dai   nuovi
 pensionamenti aumentati grazie a quota
 100, dalle difficoltà che normalmente
 presenta un pronto soccorso. I due
 ausiliari sono spesso costretti a sostituire
 ed alternarsi agli infermieri che vengono
 in loro soccorso dagli altri reparti. Ma
 anche nel resto del nosocomio la
 situazione del personale non è migliore.
 Soprattutto in periodi di ferie come
 questo. A denunciare la gravità della
 situazione il delegato rsu Cisl Fp, Pasquale Solimeno , che fa eco a quanto più volte
 ribadito dal segretario Pietro Antonacchio . «Sono anni che diciamo di accelerare le
 procedure e assumere personale. Soprattutto operatori socio sanitari - tuona
 Antonacchio - ed ogni anno arriviamo al periodo estivo in condizioni pessime, in
 questo come in altri ospedali. Ma un pronto soccorso davvero non può funzionare
 così». E che non stia funzionando come dovrebbe lo hanno anche accertato i Nas
 proprio l'altro giorno. Durante un'ispezione, infatti, il nucleo antisofisticazione dei
 carabinieri ha redatto un verbale pesantissimo, rilevando la presenza di due sole
 sedie a rotelle, usate anche per altri reparti, la conservazione non idonea di
 medicinali, il percorso identico sia per ammalati che per operatori e visitatori. Un
 fatto che potrebbe comportare contaminazioni pericolose. In pessimo stato anche i
 locali per i quali, peraltro, lo scorso anno, si erano effettuati lavori, tanto che per
 diversi giorni per il pronto soccorso si era dovuta utilizzare una corsia ed i sanitari
 usavano i pc in corridoio.

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11/07/2019                                                                                                                 Pagina 35
                            Il Mattino (ed. Circondario Sud)
                                                                                                                           EAV: € 2.306
                                                                                                                           Lettori: 107.296
                                           Argomento: Sanità Campania

             Ambulanze in Litoranea l' ennesima lite politica

 LA QUERELLE Francesca Mari Alla luce
 delle due morti in mare di inizio estate in
 Litoranea, il consigliere referente della
 zona chiede un presidio fisso sanitario
 per le spiagge libere alla vicesindaco ma
 è bagarre. C' è un vero o scontro a colpo
 di missive, infatti, tra il consigliere della
 lista Dai Michele Langella e la
 vicesindaco Annarita Ottaviano sulla
 richiesta di dotare il lungomare di un'
 autoambulanza fissa come accaduto per
 le    precedenti     amministrazioni.     La
 richiesta, che risale a gennaio, è stata
 nuovamente inoltrata agli inizi di luglio
 ma la vicesindaco ha risposto che non è
 competenza dell' Ente dotare le spiagge
 libere di assistenza sanitaria. «Premesso
 che la competenza è dell' Asl che già
 svolge servizio sul territorio - ha
 replicato la Ottaviano - potrebbe in
 Litoranea        essere          organizzata
 privatamente dai gestori dei lidi, con
 coinvolgimento di associazioni Onlus».
 Ma Langella torna all' attacco. «Il
 potenziamento del servizio sanitario - dice - per far fronte all' aumento della
 popolazione turistica presente e soggiornante sul litorale nel periodo estivo, non può
 essere confuso come ingerenza su competenze di altre autorità, perché limitante ed
 escludente, ad esempio, dell' eventuale incidenza di sinistri stradali. Sappiamo che
 sono attribuite ai Comuni le funzioni amministrative che riguardano popolazione e
 territorio comunale». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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11/07/2019                                                                                                                Pagina 5
                                                       Il Sannio
                                                                                                                          EAV: € 888
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

       «Mancano infermieri, ma la graduatoria non scorre»

 "Qui a Benevento, sono oramai anni che
 vediamo il nostro principale ospedale su
 una discesa senza freni, perdere pezzi
 ed essere declassato. ....Questo nostro
 esposto vuole puntare i riflettori al
 problema del "comparto" in particolar
 modo alla figura infermieristica". Così le
 sigle "Usb" e "Movimento Infermieri
 Campania professioni sanitarie". "È
 infatti da inizio 2017 che dopo aver
 espletato un concorso per mobilità l'
 azienda San Pio si avvaleva finalmente ,
 dopo circa 15 anni, di una graduatoria di
 infermieri. L' infermiere è la figura
 professionale più rappresentata in
 qualsiasi ospedale o azienda sanitaria;
 gli infermieri son il fulcro dell' attività e
 della programmazione dell' attivi tà
 sanitaria. ... La graduatoria ancora in
 forza all azienda S. Pio annovera molti
 infermieri sanniti che da anni lavorano fuori regione .... Quanto sottolineato dai due
 sindacati autonomi. "Da quando è stata stilata la graduatoria ossia inizio 2017, sono
 state chiamate poco più di 40 figure infermieristiche, si è raggiunta attualmente l'
 80° posizione circa solo grazie a numerosi rifiuti per lo più di corregionali che nel
 fratempo avendo partecipato anche ad altre mobilità si sono già accasati nelle loro
 provincie. Eh si ci teniamo infatti a precisare che tutte le aziende sanitarie campane
 (meno la piccola asl Bn1) hanno oramai bandito le loro mobilità ed hanno proceduto
 al loro scorrimento. Aziende che vivono anche problemi ben maggiori della nostra ...
 C' è chi addirittura la graduatoria di mobilità l' ha esaurita, è il caso dell' asl Na 1 o
 dell' asl Na 2 Nord ... Solo 80 infermieri in due anni e mezzo (in realtà nemmeno 50
 figure infermieristiche) ...", la prosecuzione del ragionamento. "La nostra domanda,
 anzi forse le nostre domande sono tutte fini a voler capire il perchè di tanta staticità,
 ... Siamo all inizio del periodo estivo e siamo ritornati a turnazioni estenuanti ...
 Perchè e qual' è il motivo , ammesso che ci sia, che porta l' attuale dirigenza a non
 deliberare un ulteriore sostanzioso scorrimento di questa graduatoria? ...", la
 conclusione.

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11/07/2019                                                                                                                Pagina 17
                                                       Il Sannio
                                                                                                                          EAV: € 1.249
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

        Centenari e dna, continua la ricerca del Neuromed

 Individuato il gene che prevale nelle
 persone dalla vita particolarmente lunga
 Alcune persone vivono molto più a lungo
 della media, in parte anche grazie al loro
 Dna. Una ricerca tutta italiana mostra
 che potrebbe essere possibile replicare
 questo "dono genetico" anche per chi ne
 è sprovvisto. Si apre la strada ad un
 modello innovativo di terapia, capace di
 prevenire e combattere le malattie
 cardiovascolari attraverso un vero e
 proprio     ringiovanimento     dei    vasi
 sanguigni. Lo studio, condotto dall' Irccs
 Neuromed       di   Pozzilli,  dall'  Irccs
 MultiMedica di Sesto San Giovanni (MI) e
 dal Dipartimento di Medicina, Chirurgia e
 Odontoiatria, Scuola Medica Salernitana
 dell' Università degli studi di Salerno,
 con il sostengo di Fondazione Cariplo e
 Ministero della Salute, è stato pubblicato
 sul giornale scientifico European heart journal ed è incentrato sul gene che codifica
 la proteina BPIFB4. In passato lo stesso gruppo di ricerca aveva individuato una
 variante di questo gene, la cosiddetta Lav (longevity associated variant), che
 prevale nelle persone dalla vita particolarmente lunga, oltre i cento anni. Ora i
 ricercatori hanno inserito, attraverso un vettore virale, il gene LavBPIFB4 nel Dna di
 animali da laboratorio particolarmente suscettibili all' arterosclerosi e, di
 conseguenza, a patologie cardiovascolari. "I risultati", spiega Annibale Puca,
 coordinatore di un' équipe di ricerca presso l' Università di Salerno e presso l' Irccs
 Multi Medica - sono stati estremamente incoraggianti. Abbiamo osservato un
 miglioramento della funzionalità dell' endotelio (la superficie interna dei vasi
 sanguigni), una riduzione di placche aterosclerotiche nelle arterie e una diminuzione
 dello stato infiammatorio". In altri termini, l' inserimento del "gene dei centenari" nei
 modelli animali ha provocato un vero e proprio ringiovanimento del sistema
 cardiocircolatorio. Lo stesso effetto positivo è stato ottenuto anche in laboratorio,
 questa volta non inserendo geni nelle cellule ma somministrando la proteina
 codificata dal gene LavBPIFB4 a vasi sanguigni umani. A questi dati sperimentali i
 ricercatori hanno quindi aggiunto un ulteriore studio condotto su gruppi di pazienti.
 Si è visto prima di tutto che ad un maggiore livello di proteina BPIFB4 nel sangue
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
corrispondeva una migliore salute dei loro vasi sanguigni. Inoltre proprio i portatori
della variante genetica Lav avevano livelli di proteina maggiori. "Questo studio -
commenta Carmine Vecchione, preside della Facoltà di Medicina dell' Università di
Salerno, direttore dell' Unità operativa complessa di Cardiologia dell' Ospedale Ruggi
D' Aragona di Salerno e responsabile del Laboratorio di Fisiopatologia vascolare dell'
Irccs Neuromed - apre la strada alla possibilità di soluzioni terapeutiche basate sulla
proteina Lav-BPIFB4. Naturalmente saranno necessarie ancora molte ricerche, ma
pensiamo che sia possibile, somministrando la proteina stessa ai pazienti, rallentare
i danni cardiovascolari dovuti all' età. In altre parole, anche se una persona non
possiede quelle particolari caratteristiche genetiche che la rendono longeva,
potremmo essere in grado di offrire lo stesso livello di protezione".

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11/07/2019                                                                                                                Pagina 25
                                  Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                          EAV: € 4.003
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

        Fatebenefratelli, servizi alle coop: arriva l' esposto

 LA SANITÀ LA SANITÀ Luella De Ciampis
 Nessuna soluzione è arrivata ieri mattina
 dall' incontro al palazzo del Governo, alla
 presenza      del    prefetto,    Francesco
 Cappetta, tra sindacati, Asl e ospedale
 Fatebenefratelli. Troppo distanti le
 posizioni dei convenuti, per arrivare a un
 accordo sulla questione della mancata
 riqualificazione     di    una    fascia    di
 dipendenti in servizio e sulla contestuale
 esternalizzazione       dei     servizi    di
 competenza        degli    operatori    socio
 sanitari, denunciata dalle organizzazioni
 sindacali.     Alla    discussione     hanno
 partecipato Pompeo Taddeo per la Cgil e
 Giovanni De Luca per la Uil, Tommaso
 Zerella direttore del dipartimento di
 Prevenzione, e Tommaso Iannotti,
 direttore del distretto sanitario Bn, per l'
 Asl; Maria Teresa Della Guardia, direttore
 del personale del Fatebenefratelli,
 insieme al direttore amministrativo
 Giovanni Carozza e al direttore sanitario,
 Adriana Sorrentino. LA VERTENZA L'
 incontro era stato richiesto da Taddeo, coordinatore della Cgil, che due settimane fa
 si era incatenato davanti alla prefettura per ottenere l' attenzione di ospedale e
 istituzioni, ma non ha sortito gli effetti sperati e quindi i sindacati, sempre più
 determinati a dare battaglia, hanno fatto scrivere a verbale che procederanno con
 un esposto all' Ispettorato del lavoro e in Regione, contro la struttura pubblica di
 gestione della sanità, sia contro la stessa azienda privata che gestisce l' ospedale di
 viale Principe di Napoli. Al centro della discussione la posizione di 80 lavoratori di
 una cooperativa alla quale il Fatebenefratelli avrebbe affidato la pulizia degli
 ambienti, nel contesto di una esternalizzazione di servizi, «più competitiva sotto il
 profilo economico, in violazione della legge numero 132/1968, per lo svolgimento di
 compiti che non rientrano nelle loro competenze». Quindi, i sindacati ritengono che
 tali servizi avrebbero potuto essere affidati al personale interno dell' azienda, vale a
 dire a figure professionali specifiche, che, con apposito decreto legge, sono state
 trasformate in operatori socio sanitari, riqualificati attraverso un attestato rilasciato
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
in seguito a un corso professionale. «Il management del Fatebenefratelli dice Taddeo
- è rimasto fermo sulle sue posizioni, sostenendo di aver rispettato le regole».
Intanto, i rappresentanti dell' Asl hanno specificato che il compito dell' azienda è di
provvedere esclusivamente all' accreditamento delle somme necessarie alle
strutture del territorio per l' erogazione dei servizi e di accertarsi che siano rispettati
i criteri necessari per l' accreditamento. In quest' ottica, solo nel caso in cui i
requisiti vengono meno, la Regione è costretta a chiudere le strutture inadempienti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.

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11/07/2019                                                                                                                Pagina 9

                                                                                                                          EAV: € 336
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

                  Sanità privata, mobilitazione della Cgil

 OGGI     LA     PRESENTAZIONE      DELLE
 INIZIATIVE NAPOLI. La Fp Cgil Campania
 prosegue nella mobilitazione del settore
 della sanità privata accreditata contro l'
 accordo "una tantum" sottoscritto tra
 Aiop Campania, Cisl Fp e Uil Fpl ed
 annuncia nuove azioni di lotta che
 verranno illustrate nel corso di una
 conferenza stampa convocata per oggi
 alle ore 10:30 nella sede della Cgil
 Campania in via Toledo, 353, con il
 segretario regionale e della Città
 metropolitana di Napoli con delega alla
 sanità privata, Marco D' Acunto, dirigenti
 provinciali della Fp Cgil ed i lavoratori
 del comparto.

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11/07/2019                                                                                                                 Pagina 16

                                                                                                                           EAV: € 5.155
                                                                                                                           Lettori: 101.864
                                           Argomento: Sanità nazionale

       "Non c' è stato alcun plagio e le riviste Usa lo hanno
                            accertato"
 Gianni Barbacetto
 Le reazioni. Alberto Mantovani - Il
 direttore scientifico della Humanitas si
 difende dalle accuse Il professor Alberto
 Mantovani, direttore scientifico dell'
 Istituto Clinico Humanitas, è forse il più
 noto tra gli scienziati indagati dalla
 Procura di Milano con l' accusa di aver
 manipolato le immagini delle loro
 ricerche, pubblicate su prestigiose riviste
 scientifiche internazionali. Gli altri
 indagati sono Pier Paolo Di Fiore (Ifom),
 Pier Giuseppe Pelicci (Ieo), Marco
 Pierotti, Maria Angela Greco, Elena
 Tamburini e Silvana Pilotti (Istituto dei
 tumori). Come raccontato dal Fatto
 Quotidiano il 30 giugno, i pm milanesi
 hanno accertato le manipolazioni, anche
 se hanno poi chiesto l' archiviazione del
 caso, denunciando la mancanza in Italia
 di una legge che permetta di colpire le
 frodi scientifiche. Ora toccherà al giudice
 delle indagini preliminari Sofia Fioretta
 decidere se archiviare o no. Intanto
 Mantovani spiega al Fatto la sua posizione: "Sì, ritengo doveroso precisare alcuni
 punti a beneficio dei lettori del giornale, fra cui alcuni miei cari amici", dice il
 direttore scientifico dell' Humanitas. "L' indagine, per quanto mi riguarda, si riferisce
 a due lavori scientifici pubblicati su Journal of Leukocyte Biology e su Proceedings of
 the National Academy of Sciences Usa (Pnas), che ho coordinato. I risultati di questi
 miei studi sono stati poi ampiamente confermati. Tuttavia, quando nel 2016 sono
 venuto a conoscenza delle indagini in corso, ho ritenuto mio dovere segnalare alle
 riviste i problemi sollevati dall' autorità giudiziaria": il professore ha mandato una
 lettera alle due riviste, le ha informate dell' inchiesta, ha spiegato i motivi tecnici
 che avrebbero provocato le anomalie delle immagini contestate dalla Procura e si è
 dichiarato pronto a pubblicare una correzione. "Entrambe le riviste hanno giudicato
 irrilevanti le questioni nel merito, a dimostrazione del corretto operato e dell'
 assenza di plagio, auto-plagio o falso", garantisce il professore. "Sono pronto a

               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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