Media Monitoring per 12-07-2019 - Rassegna stampa del 11-07-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 11/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO «Garantiremo la Cardiologia a Ravello» ................................................................................. 1 11/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Fibroma e parto al Ruggi salvano la mamma e il figlio ........................................................... 2 11/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO L'Asl non rilascia il permesso Pronto soccorso fermo al palo ................................................. 4 10/07/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT Cardiologia a Castiglione, direzione Ruggi: nessun ricorso notificato. .................................. 5 10/07/2019 - WWW.POSITANONEWS.IT Conferenza dei Sindaci Costa d’ Amalfi. Sul problema personale medico Ospedale di Castiglione ecco come stanno le cose .................................................................................... 6 10/07/2019 - WWW.POSITANONEWS.IT Ravello. Servizio di cardiologia presso l’ospedale Costa D’Amalfi di Castiglione. I chiarimenti della direzione del Ruggi di Salerno ....................................................................................... 7 10/07/2019 - WWW.POSITANONEWS.IT Ravello. Servizio di cardiologia presso l’ospedale Costa D’Amalfi di Castiglione. I chiarimenti della direzione del Ruggi di Salerno ....................................................................................... 8 10/07/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Ruggi Salerno: nessun ricorso notificato su servizio cardiologia Ospedale Castiglione ......... 9 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 10 11/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO «Avvelenati dall'amianto Il picco ci sarà tra tre anni» .......................................................... 10 11/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Carenze al pronto soccorso, l' Asl ha quindici giorni per ristrutturarlo ................................ 12 11/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Donatori in vacanza le scorte di sangue ridotte al lumicino ................................................. 14 11/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Il Tar non decide Rimangono accese le sirene di Squecco .................................................... 16 11/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Medico preso a pugni «Molestie alla 17enne» ...................................................................... 17 11/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO Ospedale di Sant' Arsenio La Cgil contro il Comune: "Si prende meriti non suoi" ................ 18 11/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Per 200 accessi ci sono appena due ausiliari ....................................................................... 19 Sanità Campania ............................................................................................................................. 20 11/07/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD) Ambulanze in Litoranea l' ennesima lite politica .................................................................. 20 11/07/2019 - IL SANNIO «Mancano infermieri, ma la graduatoria non scorre» ........................................................... 21 11/07/2019 - IL SANNIO Centenari e dna, continua la ricerca del Neuromed ............................................................. 22 11/07/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Fatebenefratelli, servizi alle coop: arriva l' esposto ............................................................ 24 11/07/2019 - IL ROMA Sanità privata, mobilitazione della Cgil ................................................................................ 26 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 27 11/07/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO "Non c' è stato alcun plagio e le riviste Usa lo hanno accertato" ......................................... 27 11/07/2019 - IL GIORNALE AFFARI DI CUORE L' infarto si previene dal ginecologo ........................................................ 29 11/07/2019 - AVVENIRE «Bambino Gesù» raccolta fondi per nuovo centro tumori e trapianti ................................... 31 11/07/2019 - AVVENIRE «La cannabis non è un farmaco» Il ministro Grillo: ora servono test .................................... 32 11/07/2019 - AVVENIRE
«Mai l' eutanasia nelle leggi italiane» Le associazioni cattoliche in campo .......................... 33 11/07/2019 - IL GIORNO Cercansi dottori, la casa è gratis .......................................................................................... 35 11/07/2019 - AVVENIRE Cercare senso e scopo Non di vivere 120 anni ..................................................................... 37 11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA FORMAZIONE SENZA COSTI QUINDI ASSENZA DI FORMAZIONE ............................................ 39 11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA I dati sanitari rubati dai dispositivi medicali ........................................................................ 41 11/07/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO Il "Patto per la scienza" chiede rigore sui soldi Airc ............................................................. 43 11/07/2019 - IL GIORNALE Il bisturi dei belli Scegliere il chirurgo estetico Ecco come difendersi dai cialtroni senza titolo .............................................................................................................................................. 44 11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA Il caso dei medici cubani «importati» in Brasile ................................................................... 46 11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA Il medico deve imparare anche a dire «non so» ................................................................... 48 11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA La differenza tra safety e security ....................................................................................... 50 11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA La lezione di Franco Mandelli ............................................................................................... 51 11/07/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO La ministra Grillo avvia l' Osservatorio sulle liste d' attesa ................................................. 53 11/07/2019 - AVVENIRE NON CÈ SPAZIO PER L' EUTANASIA CURE PALLIATIVE SCELTA DI VITA ................................. 54 11/07/2019 - AVVENIRE Non esistono vite umane «inutili» ........................................................................................ 56 11/07/2019 - IL GIORNALE Regione, 80 milioni per condizionatori negli ospedali .......................................................... 58 11/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA Stipsi Capire i sintomi e risolvere il problema In dieci mosse .............................................. 59 11/07/2019 - AVVENIRE Studio del «Gaslini» mostra nuove cause di epilessia e autismo .......................................... 61 11/07/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO Tutti gli imbrogli per i soldi della ricerca sul cancro ............................................................ 62
11/07/2019 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Garantiremo la Cardiologia a Ravello» 7 La direzione strategica del San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona non conferma né smentisce la possibilità che l'ospedale di Ravello possa perdere il servizio di cardiologia per via di un ricorso presentato da circa 20 cardiologi al Tribunale del lavoro. «A tutt'oggi - fanno sapere dal Ruggi - non è stato ancora notificato. In ogni caso questa Azienda farà valere tutte le questioni di diritto a difesa degli atti di programmazione sinora intrapresi, tutti finalizzati a garantire i livelli essenziali di assistenza». A far emergere il pericolo è stato, attraverso le pagine de la Città , il presidente del Tribunale del malato, Andrea Cretella . A detta di Cretella, infatti, il nosocomio costiero potrebbe restare, da un momento all'altro, qualora venisse accolta la richiesta dei cardiologi del Ruggi, senza servizio di cardiologia. Franco Lanzieri del Comitato Pro Sanità ribadisce che i neo assunti non sono mai arrivati in Costiera per un servisio che due anni fa «grazie a De Luca fu reso possibile». Sulla vicenda interviene anche il primo cittadino di Minori, Andrea Reale , responsabile sanità per la Conferenza dei sindaci della Costiera. Che cerca di minimizzare l'accaduto parlando di ciclici «allarmi sull'ospedale Costa d'Amalfi » che si susseguono «a dispetto della loro perdurante vacuità ». Reale ammette come ci sia una «rivendicazione lavorativa di alcuni specialisti cardiologi » ma definisce ingiustificato l'allarme. Nessuno, se non qualche complottista di mestiere paventa declassamenti o ridimensionamenti del nostro presidio, al quale la Conferenza dei sindaci seguita a dedicare la consueta incessante attenzione». Reale evidenzia come nessuno «metta in discussione la classificazione di ospedale in zona disagiata prevista dal piano ospedaliero regionale, ma anzi si continua a lavorare per la definitiva attuazione della disposizione, con i venti posti-letto». A detta di Reale, inoltre «spacciare una questione sindacale per una minaccia di impoverimento dei servizi sanitari è indice di scarsa capacità di analisi o, peggio, di poca correttezza politica». Secondo il sindaco di Minori «onestà vorrebbe, viceversa, che fosse riconosciuto il concreto impegno delle amministrazioni locali e del presidente Vincenzo De Luca quale commissario straordinario a tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini. Il nostro ospedale funziona e continuerà a funzionare, curando malattie e salvando vite, a dispetto di chi si augurerebbe il contrario». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 28 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.465 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Fibroma e parto al Ruggi salvano la mamma e il figlio LA SANITÀ/1 Asportato a una partoriente un fibroma dal diametro di oltre 10 centimetri che ostruiva l' espulsione del feto. Evitata anche la perdita dell' utero. La neomamma ha potuto dare, così, alla luce un bimbo di 2,4 chilogrammi. Entrambi stanno bene. A effettuare il particolare intervento l' equipe di gravidanza a rischio del Ruggi guidata da Raffaele Petta. Già alcuni mesi fa i camici bianchi del reparto rimossero un mioma del peso di oltre 15 chili in una gravidanza giunta a termine, caso unico al mondo. La giovane insegnante 34enne di Pagani, Giusy Amico, e il marito Mimmo Mannara, di Nocera Superiore, hanno potuto abbracciare il piccolo Luciano, al termine di una gravidanza ad alto rischio, complicata dalla presenza di un voluminoso fibroma, con un diametro di oltre 10 centimetri, che ostruiva il canale cervicale, per cui l' espulsione del feto era impossibile. L' intervento era programmato alla 38esima settimana, ma sabato scorso la paziente è andata in travaglio. La paziente è stata sottoposta, così, a taglio cesareo in urgenza, con due sacche di sangue compatibilizzate, pronte per l' uso in caso di emorragia. Poiché il voluminoso mioma era situato in corrispondenza del taglio dell' utero, si è reso necessario rimuovere contemporaneamente il fibroma stesso. Si tratta di un intervento molto complesso, perché i miomi possono dar luogo a emorragie anche irrefrenabili, che possono portare alla necessità di dover togliere l' utero. In questo caso, però, si è riusciti a togliere il mioma, preservando anche l' utero per future gravidanze. IL PRECEDENTE Non e' il primo caso risolto dalla equipe di Raffaele Petta. Alcuni mesi fa fu rimosso un mioma del peso di oltre 15 chili in una gravidanza giunta a termine. La donna, una casalinga 38enne di Salerno, in gravidanza alla 37esima settimana, presentava un' enorme massa dal diametro di circa 35 centimetri, che incredibilmente non aveva complicato la gestazione. Estratto il neonato, si passò all' asportazione della massa tumorale. Un solo caso di massa così voluminosa era stata segnalato dagli Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
addetti ai lavori, asportato dai chirurghi di Chennai, città dell' India meridionale. Tuttavia, in quel caso, si trattava di un fibroma in una donna non alle prese con una gravidanza. sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 9 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona L'Asl non rilascia il permesso Pronto soccorso fermo al palo Mario Rinaldi MERCATO SAN SEVERINO È giallo sull'apertura del nuovo Pronto soccorso di Mercato San Severino. La struttura sanitaria sarebbe ormai pronta, ma continuano a registrarsi ritardi nell'erogazione dei servizi. Il sindaco di Mercato San Severino, Antonio Somma , in costante contatto con il dottor Giuseppe Longo , direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi d'Aragona di Salerno, fa sapere che per l'inaugurazione del Pronto soccorso mancherebbe solo il rilascio del permesso di agibilità. Situazione che ad alcuni addetti ai lavori sembra anomala, in quanto farebbe supporre una carenza di comunicazione tra le due strutture pubbliche sanitarie in merito al rilascio delle necessarie autorizzazioni. E va a scapito dei pazienti, il cui bacino di utenza è molto vasto. «Mi confronto quasi quotidianamente col direttore generale Longo - spiega Somma - che mi ha riferito che a giorni il Dipartimento di prevenzione dell'Asl effettuerà un accesso ai locali del nuovo Pronto soccorso per rilasciare il permesso di agibilità della struttura a seguito di verifica sull'idoneità strutturale del plesso. La settimana prossima, invece, verrà redatta la graduatoria di medici e infermieri, che dovranno prestare servizio presso la nuova struttura ». E aggiunge: «Ho già fatto più volte presente che si è perso molto tempo quindi è giunto il momento di aprire questo importante presidio perché si tratta della tutela della salute dei cittadini, che non possono più attendere». Tuttavia nessuno si è sbilanciato nell'indicare una data precisa. Il primo cittadino e le rappresentanze sindacali auspicano un'apertura entro fine luglio. Ma non è escluso che i tempi possano inesorabilmente allungarsi a oltre la stagione estiva. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/07/2019 gazzettadisalerno.it EAV: € 175 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Cardiologia a Castiglione, direzione Ruggi: nessun ricorso notificato. La Direzione Strategica dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, in merito a quanto appreso dagli organi di stampa relativamente alla annunciata sentenza da parte del Giudice del Lavoro per il prossimo 25 luglio riguardante il servizio h24 di Cardiologia presso l’Ospedale “Costa d’Amalfi” di Castiglione di Ravello, comunica che, a tutt’oggi, non le è stato notificato alcun ricorso inerente il citato servizio di cardiologia. In ogni caso, precisa la Direzione Strategica, questa Azienda farà valere tutte le questioni di diritto a difesa degli atti di programmazione sinora intrapresi, tutti finalizzati a garantire i livelli essenziali di assistenza. L'articolo Cardiologia a Castiglione, direzione Ruggi: nessun ricorso notificato. sembra essere il primo su Gazzetta di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/07/2019 EAV: € 742 Lettori: 6.100 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Conferenza dei Sindaci Costa d’ Amalfi. Sul problema personale medico Ospedale di Castiglione ecco come stanno le cose Amalfi ( Salerno ) . Conferenza dei Sindaci Costa d’ Amalfi. Sul problema personale medico Ospedale di Castiglione ecco come stanno le cose . A mandare una nota di chiarimento per tutta la Costiera amalfitana, a Positanonews, è il sindaco di Minori Andrea Reale delegato alla sanità. La problematica, di cui abbiamo parlato, sui cardiologi che non volevano seguire l’ordine di servizio dal Ruggi di Salerno all’ospedale Costa d’ Amalfi, per cui hanno fatto anche ricorso al Giudice del Lavoro. Ecco la nota: “Oramai con cadenza predefinita, gli allarmi sull’Ospedale “Costa d’Amalfi” di Castiglione di Ravello si susseguono a dispetto della loro perdurante vacuità. Stavolta il pretesto è una rivendicazione lavorativa di alcuni specialisti cardiologi, da cui si trae spunto per le consuete ingiustificate lamentazioni. Nessuno, se non qualche complottista di mestiere, paventa declassamenti o ridimensionamenti del nostro presidio, al quale la Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi seguita a dedicare la consueta incessante attenzione. Nessuno mette in discussione la classificazione di “ospedale in zona disagiata” prevista dal piano ospedaliero regionale, ma anzi si continua a lavorare per la definitiva attuazione della disposizione, con i venti posti-letto ivi contemplati. Spacciare una questione sindacale per una minaccia di impoverimento dei servizi sanitari è indice di scarsa capacità di analisi o, peggio, di poca correttezza politica. Onestà vorrebbe, viceversa, che fosse riconosciuto il concreto impegno delle amministrazioni locali e del Presidente Vincenzo De Luca quale commissario straordinario a tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini. Il nostro ospedale funziona e continuerà a funzionare, curando malattie e salvando vite, a dispetto di chi si augurerebbe il contrario. Spetterà al Direttore Generale la risoluzione della vertenza con il personale medico, così come spetterà agli utenti e a nessun altro il giudizio sull’efficienza della sanità in costiera, al di là di qualsiasi pretestuoso e strumentale allarmismo.” L'articolo Conferenza dei Sindaci Costa d’ Amalfi. Sul problema personale medico Ospedale di Castiglione ecco come stanno le cose proviene da Positanonews. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/07/2019 EAV: € 621 Lettori: 6.100 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ravello. Servizio di cardiologia presso l’ospedale Costa D’Amalfi di Castiglione. I chiarimenti della direzione del Ruggi di Salerno La Direzione Strategica dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, in merito a quanto appreso dagli organi di stampa relativamente alla annunciata sentenza da parte del Giudice del Lavoro per il prossimo 25 luglio riguardante il servizio h24 di Cardiologia presso l’Ospedale “Costa d’Amalfi” di Castiglione di Ravello, comunica che, a tutt’oggi, non le è stato notificato alcun ricorso inerente il citato servizio di cardiologia. In ogni caso, precisa la Direzione Strategica, questa Azienda farà valere tutte le questioni di diritto a difesa degli atti di programmazione sinora intrapresi, tutti finalizzati a garantire i livelli essenziali di assistenza. L'articolo Ravello. Servizio di cardiologia presso l’ospedale Costa D’Amalfi di Castiglione. I chiarimenti della direzione del Ruggi di Salerno proviene da Positanonews. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/07/2019 EAV: € 593 Lettori: 6.100 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ravello. Servizio di cardiologia presso l’ospedale Costa D’Amalfi di Castiglione. I chiarimenti della direzione del Ruggi di Salerno La Direzione Strategica dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, in merito a quanto appreso dagli organi di stampa relativamente alla annunciata sentenza da parte del Giudice del Lavoro per il prossimo 25 luglio riguardante il servizio h24 di Cardiologia presso l’Ospedale “Costa d’Amalfi” di Castiglione di Ravello, comunica che, a tutt’oggi, non le è stato notificato alcun ricorso inerente il citato servizio di cardiologia. In ogni caso, precisa la Direzione Strategica, questa Azienda farà valere tutte le questioni di diritto a difesa degli atti di programmazione sinora intrapresi, tutti finalizzati a garantire i livelli essenziali di assistenza. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/07/2019 salernonotizie.it EAV: € 711 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ruggi Salerno: nessun ricorso notificato su servizio cardiologia Ospedale Castiglione La Direzione Strategica dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, in merito a quanto appreso dagli organi di stampa relativamente alla annunciata sentenza da parte del Giudice del Lavoro per il prossimo 25 luglio riguardante il servizio h24 di Cardiologia presso l’Ospedale “Costa d’Amalfi” di Castiglione di Ravello, comunica che, a tutt’oggi, non le è stato notificato alcun ricorso inerente il citato servizio di cardiologia. In ogni caso, precisa la Direzione Strategica, questa Azienda farà valere tutte le questioni di diritto a difesa degli atti di programmazione sinora intrapresi, tutti finalizzati a garantire i livelli essenziali di assistenza. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 2 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia «Avvelenati dall'amianto Il picco ci sarà tra tre anni» Salvatore De Napoli SALERNO Dopo il 2022 ci sarà il picco degli ammalati da esposizione all'amianto; un picco che durerà una decina di anni. A sostenere l'imminente aumento del numero delle persone che saranno affette da patologie legate all'esposizione alla pericolosissima fibra è il professor Mario Polverino, direttore della struttura complessa di Broncopneumologia presso l'ospedale di Scafati, uno dei maggiori pneumologi italiani e tra coloro che hanno lanciato l'allarme dell'esposizione all'amianto già da sei anni. Fu proprio il professor Polverino che scoprì la contaminazione che riguardava il 100% di coloro che avevano lavorato per l'Isochimca di Avellino, l'industria che scoibentava l'amianto dai treni delle ferrovie dello stato. Da alcune settimane la sorveglianza sanitaria dell'Asl è stata estesa a tutti coloro che sono stati esposti all'amianto ed è stato scelto quale centro di riferimento il reparto di Broncopneuomologia dell'ospedale Mauro Scarlato di Scafati che effettuerà visite mediche e accertamenti diagnostici per una diagnosi celere. Professore, qual è la situazione delle persone contaminate dall'amianto in questo momento nel Salernitano e quante sono? Parlare di numero non è possibile anche perché finora abbiamo analizzato la contaminazione di un centinaio di lavoratori ma ogni giorno è uno stillicidio di persone che vengono a sottoporsi a controllo. Un ricorso alla nostra struttura che è avvenuto ad iniziativa degli utenti ma che adesso, grazie ad un protocollo dell'Asl, sarà gestito con un programma di sorveglianza sanitaria. Ricordo solo che lavorare a contato con l'amianto comporta una contaminazione del lavoratore e tra questi ci sono quelli che si sono ammalati o si possono ammalare di patologie anche gravi, a distanza perfino di 30 o 40 anni. Solo alla ex Marzotto c'erano 1.650 dipendenti, poi ci sono quelli dell'Ideal standard, dell'Isochimica di tante altre aziende, per non contare da coloro che abitavano vicino agli stabilimenti fino a chi lavava gli indumenti degli operai Certamente il fenomeno è più vasto di quello che abbiamo osservato finora. L'incidenza delle malattie legate all'esposizione Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
all'amianto va aumentando, fino a raddoppiare, ad esempio per le diagnosi di mesotelioma, rispetto agli ultimi dieci anni. Un incremento che continuerà nei prossimi anni. Avremo un picco di casi a partire dal 2022 e per un decennio: si tratta delle persone esposte alla fibra tra gli anni Settanta e Novanta. Ovviamente a rischio sono i lavoratori delle aziende dove c'era la presenza delle fibre; il rischio scema man mano che ci si allontana dal posto. Ricordo che sicuramente non tutti coloro che sono stati contaminati da queste fibre sviluppano patologie. Se ci sono dei fondi a disposizione vanno concentrati nella sorveglianza principalmente di chi lavorava a contatto con l'amianto perché è tra quelle persone che si annida la maggiore possibilità di ammalarsi. Si può guarire dalle patologie legate all'amianto? Sì, si può anche guarire, se si fa una diagnosi tempestiva e se si interviene celermente. Per questo è importante la sorveglianza sanitaria ed è stata illuminante la decisione dell'Asl di istituirla. Avete mezzi e personale sufficiente per affrontare questo picco? Avremo bisogno di avere più personale e macchinari. In questo momento abbiamo liste di attesa per effettuare alcuni esami diagnostici di qualche settimana ma se aumentano i pazienti queste si allungheranno. Stiamo già cominciando a prevedere per far fronte a questo incremento e stiamo lavorando per adeguare la diagnostica e il personale. L'Asl dovrà fare una programmazione nell'investire in questo ambito fino al 2030- 2035 quando poi i potenziali ammalati diminuiranno perché in Italia dagli anni Novanta in poi, negli altri paesi già nel decennio precedente, è aumentata man mano la consapevolezza del problema amianto e la rimozione dei pericoli connessi. Il problema è che pneumologi se ne trovano con difficoltà perché non ce ne sono molti: una volta in forza al nostro reparto, poi, completeranno la formazione in loco. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 31 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.888 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Carenze al pronto soccorso, l' Asl ha quindici giorni per ristrutturarlo BATTIPAGLIA BATTIPAGLIA Paolo Panaro Entro quindici giorni l' Asl di Salerno dovrà provvedere all' eliminazione delle carenze strutturali riscontrate dai Nas di Salerno al pronto soccorso dell' ospedale, ispezionato martedì scorso. L' Asl dovrà anche far ritinteggiare i locali del deposito del pronto soccorso, eliminare le carenze igieniche e provvedere alla fornitura di nuove barelle e sedie a rotelle sgangherate, rinvenute dai carabinieri diretti dal maggiore Ferrara. Nel frattempo, i militari devono verificare l' autorizzazione all' esercizio dell' attività e tali controlli sono ancora in corso. Gli investigatori devono appurare se esiste l' autorizzazione e di che tipo è. In quindici giorni, quindi, al pronto soccorso dell' ospedale di Battipaglia dovrebbe tornare tutto nella norma e i carabinieri accompagnati dai dirigenti dell' Asl di Salerno, trascorse le due settimane, effettueranno una nuova verifica. Durante l' ispezione rinvenuti anche farmaci non riposti negli armadietti idonei, mentre sedie a rotelle e barelle sgangherate, non adatte per prestare assistenza ai degenti, sempre entro due settimane, dovranno essere sostituite. Il blitz dei Nas è scattato per tutelare la salute dei cittadini, e nei prossimi giorni nuovi controlli verranno effettuati anche in altre strutture della Provincia di Salerno. Nelle scorse settimane un gruppo di degenti e loro familiari aveva segnalato la presenza al pronto soccorso di sedie a rotelle e barelle rotte e anche i carabinieri hanno trovato queste attrezzature sanitarie in cattivo stato e chiesto l' immediata sostituzione. I lavori per eliminare le carenze strutturali del pronto soccorso, e anche la tinteggiatura del deposito, dovrebbero essere avviati nei prossimi giorni e poi saranno i Nas con gli ispettori dell' Asl ad effettuare una nuova verifica. I PRECEDENTI Non è la prima volta che l' ospedale finisce nel mirino dei Nasi. Nel Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
2018 i carabinieri furono costretti a chiudere il laboratorio della cucina dell' ospedale per carenze igieniche. L' indagine scatto dopo una segnalazione giunta ai carabinieri della compagnia di Battipaglia, effettuata da un paziente che trovò una blatta nel piatto insieme al cibo che gli era stato somministrato in ospedale. I Nas effettuarono i controlli nella cucina dell' ospedale e nei locali dove venivano preparati i pasti, rinvenendo residui di escrementi di roditori e di blattoidei. Fu ordinata l' immedita chiusura del locale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 28 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.477 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Donatori in vacanza le scorte di sangue ridotte al lumicino LA SANITÀ/2 Sabino Russo Arriva l' estate, ma la generosità non deve andare in vacanza. Per questo motivo bisogna continuare a donare il sangue. A lanciare l' appello è l' Avis di Salerno, che ricorda come durante la stagione estiva, in città e in provincia, la quantità di sangue e plasma disponibili tendono a ridursi, anche a causa della scarsa presenza di donatori. Diventa fondamentale, quindi, dare una spinta alle raccolte ordinarie prima di partire. «Le donazioni di sangue non sono mai sufficienti spiega la nota di Luigi Amoroso, responsabile dell' associazione Prima di andare in vacanza, venite a donare, per chi non può vivere senza questo bene insostituibile, come tutti coloro che soffrono di malattie ematiche o gravi situazioni di salute strettamente connesse alla necessità di ingenti quantità di sangue. Questo nobile gesto, poi, non solo contribuisce a salvare altre vite, ma è anche un utile strumento con il quale poter tener sotto controllo, e in forma gratuita, il proprio stato di salute, grazie all' invio gratuito a casa del risultato delle analisi». La sede dell' Avis comunale di Salerno si trova presso via Pio XI 1, aperta anche di sabato e di domenica, dalle 7.45 alle 10.30. Attraverso le proprie autoemoteche autorizzate dalla Regione, poi, l' unità è abilitata anche ad effettuare le raccolte presso posti di lavoro e spazi pubblici (centri commerciali, industrie, caserme). Possono donare il sangue tutti gli uomini e donne dai 18 ai 65 anni, che abbiano un peso non inferiore a 50 kg, che siano in buona salute e che non abbiano abitudini di vita a rischio. IL CASO All' inizio dell' estate scorsa, ricordiamo, per la grave carenze di sangue che si era venuta a creare, proprio per la mancanza di donatori, alcune direzioni sanitarie della provincia furono costrette a rimandare interventi chirurgici programmati per l' impossibilità di garantire la trasfusione a tutti i talassemici. Durante il periodo di natale, poi, che rappresenta un altro momento di criticità nelle raccolte, sono venute a mancare oltre 2600 unità di globuli rossi negli ospedali campani. Di queste circa Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
1000 nel salernitano. In provincia la richiesta mensile degli ospedali si attesta intorno alle 3 mila unità. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 18 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Il Tar non decide Rimangono accese le sirene di Squecco Sulla sospensione della convenzione tra l'Asl e la Croce Azzurra, congelata dal decreto inaudita altera parte, il Tar avrebbe deciso di non decidere. È quanto emerso ieri dagli stanzoni della sezione salernitana del Tar, dove si è discusso del caso Croce Azzurra. I giudici della seconda sezione avrebbero eccepito l'incompetenza, ritenendo che sul caso debba pronunciarsi la prima sezione. Lo avrebbero fatto sulla scorta della ripartizione delle competenze tra la prima e la seconda, decretata dal presidente Francesco Riccio a giugno 2018: i resistenti hanno storto il naso, perché nelle competenze della seconda sezione rientra pure il Servizio sanitario nazionale, e quindi l'Asl. Ad ogni modo si attende l'ordinanza per l'ufficialità. Ieri da una parte c'era Marcello Fortunato, avvocato dell'associazione volontaria di Pubblica Assistenza Croce Azzurra - Città di Agropoli Onlus; dall'altro lato Valerio Casilli e Emma Tortora, legali dell'Asl salernitana, e l'avvocato Ferdinando Belmonte, che, insieme al professore Paolo De Caterini, difende GiVi, intervenuta in giudizio contro le ambulanze di Squecco. (c.l.) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 31 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 2.838 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Medico preso a pugni «Molestie alla 17enne» AGROPOLI Carmela Santi Va in ospedale con la febbre a 40, chiede una visita al pronto soccorso, poi denuncia il medico per presunte molestie. È accaduto la scorsa settimana in ospedale. Sulla vicenda, tutta da chiarire, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo ha aperto un fascicolo di indagine. Tutto ha avuto inizio quando una ragazza di 17 anni, accompagnata dal padre, si è recata al pronto soccorso accusando dolori e febbre alta. Il medico l' ha visitata e durante il controllo l' avrebbe invitata a togliersi gli slip e palpata nelle parti intime. Per la giovane quei gesti rappresentavano più di una semplice visita, così quando è uscita dall' ambulatorio ha raccontato l' accaduto al padre. La questione è degenerata. Il genitore un imprenditore locale, è entrato nell' ambulatorio e ha preso a pugni il medico, inveendo ad alta voce contro di lui ed insultandolo a più riprese, costringendolo a rinchiudersi in un altro ufficio, dove è rimasto fino all' arrivo delle forze dell' ordine, allertate dai colleghi. A riportare la calma i vigili urbani di Agropoli, agli ordini del comandante Di Biasi. La vicenda è tutta da chiarire. Chi conosce il medico che stava svolgendo il suo turno al pronto soccorso lo descrive come una persona seria, scrupolosa e professionale, pertanto l' accaduto ha destato perplessità. Subito dopo sono giunti i carabinieri diretti dal capitano Manna, che hanno eseguito rilievi e riscontri del caso: la minore è stata subito trasportata all' ospedale San Luca di Vallo per esami specifici che avrebbero avuto esito negativo. Il medico di turno al pronto soccorso di Agropoli invece, ha negato ogni addebito fornendo una versione in netto contrasto con quella della presunta vittima. Della vicenda è stata interessata la Procura di Vallo, che ha aperto un fascicolo d' indagine. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 18 EAV: € 803 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ospedale di Sant' Arsenio La Cgil contro il Comune: "Si prende meriti non suoi" SANT' ARSENIO E' battaglia tra i sindacati per il recupero del nosocomio E' battaglia tra sindacati e comune di Sant' Arsenio. Il recupero dell' ospedale di Sant' Arsenio a chi dovrà essere attribuito? La Cgil interviene in seguito al comunicato del 2 luglio del Comune di Sant' Arsenio nel quale si leggeva - tra le altre cose - che Pica "rivendicava l' operato del suo sindacato che, in appena 2 anni, ha consentito una significativa inversione di rotta circa le sorti dell' ospedale santarsenese. Il nostro lavoro ha ottenuto il riconoscimento del Comprensorio come dimostra il documento di approvazione e sostegno che è stato oggetto di condivisione unanime dei sindaci in occasione dell' ultima assemblea generale dell' Ente Montano". Ma la Cgil e il suo se gretario di settore, Pasquale Addesso, forniscono una versione diversa. "I meriti che da solo il sindaco si ascrive, relativamente al trasferimento dell' Anatomia Patologica dai locali di Polla inadeguati e pericolosi per la sicurezza dei lavoratori, presso l' ex laboratorio di analisi di Sant' Arsenio sono il frutto di un costante lavoro e di una strategia organizzativa di questa organizzazione sindacale che si è assunta da almeno un ventennio a questa parte. Giova ricordare, che prima dell' ipotesi concretizzatasi negli ultimi giorni, i locali dove, per nostra lungimiranza e per meriti del Direttore Responsabile del Servizio è stata collocata l' Anatomia Patologica, qualcuno, proponeva di svuotarli e di destinarli ad attività della Fisioterapia, con eliminazione dell' unica Aula Magna, degna di questo nome, trasformata in palestra". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 16 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Per 200 accessi ci sono appena due ausiliari Stefania Battista Una media di duecento accessi al giorno. È questa la stima fatta dagli operatori del pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria della Speranza . Ma ad accogliere i pazienti vi sono, in questo periodo particolarmente delicato, crocevia della statale 18, solo due ausiliari. Due operatori che stanno scontando sulla propria pelle, con turni massacranti, la carenza di personale che affligge l'ospedale. Una carenza esasperata dal blocco del turnover, dai nuovi pensionamenti aumentati grazie a quota 100, dalle difficoltà che normalmente presenta un pronto soccorso. I due ausiliari sono spesso costretti a sostituire ed alternarsi agli infermieri che vengono in loro soccorso dagli altri reparti. Ma anche nel resto del nosocomio la situazione del personale non è migliore. Soprattutto in periodi di ferie come questo. A denunciare la gravità della situazione il delegato rsu Cisl Fp, Pasquale Solimeno , che fa eco a quanto più volte ribadito dal segretario Pietro Antonacchio . «Sono anni che diciamo di accelerare le procedure e assumere personale. Soprattutto operatori socio sanitari - tuona Antonacchio - ed ogni anno arriviamo al periodo estivo in condizioni pessime, in questo come in altri ospedali. Ma un pronto soccorso davvero non può funzionare così». E che non stia funzionando come dovrebbe lo hanno anche accertato i Nas proprio l'altro giorno. Durante un'ispezione, infatti, il nucleo antisofisticazione dei carabinieri ha redatto un verbale pesantissimo, rilevando la presenza di due sole sedie a rotelle, usate anche per altri reparti, la conservazione non idonea di medicinali, il percorso identico sia per ammalati che per operatori e visitatori. Un fatto che potrebbe comportare contaminazioni pericolose. In pessimo stato anche i locali per i quali, peraltro, lo scorso anno, si erano effettuati lavori, tanto che per diversi giorni per il pronto soccorso si era dovuta utilizzare una corsia ed i sanitari usavano i pc in corridoio. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 35 Il Mattino (ed. Circondario Sud) EAV: € 2.306 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Ambulanze in Litoranea l' ennesima lite politica LA QUERELLE Francesca Mari Alla luce delle due morti in mare di inizio estate in Litoranea, il consigliere referente della zona chiede un presidio fisso sanitario per le spiagge libere alla vicesindaco ma è bagarre. C' è un vero o scontro a colpo di missive, infatti, tra il consigliere della lista Dai Michele Langella e la vicesindaco Annarita Ottaviano sulla richiesta di dotare il lungomare di un' autoambulanza fissa come accaduto per le precedenti amministrazioni. La richiesta, che risale a gennaio, è stata nuovamente inoltrata agli inizi di luglio ma la vicesindaco ha risposto che non è competenza dell' Ente dotare le spiagge libere di assistenza sanitaria. «Premesso che la competenza è dell' Asl che già svolge servizio sul territorio - ha replicato la Ottaviano - potrebbe in Litoranea essere organizzata privatamente dai gestori dei lidi, con coinvolgimento di associazioni Onlus». Ma Langella torna all' attacco. «Il potenziamento del servizio sanitario - dice - per far fronte all' aumento della popolazione turistica presente e soggiornante sul litorale nel periodo estivo, non può essere confuso come ingerenza su competenze di altre autorità, perché limitante ed escludente, ad esempio, dell' eventuale incidenza di sinistri stradali. Sappiamo che sono attribuite ai Comuni le funzioni amministrative che riguardano popolazione e territorio comunale». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 5 Il Sannio EAV: € 888 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania «Mancano infermieri, ma la graduatoria non scorre» "Qui a Benevento, sono oramai anni che vediamo il nostro principale ospedale su una discesa senza freni, perdere pezzi ed essere declassato. ....Questo nostro esposto vuole puntare i riflettori al problema del "comparto" in particolar modo alla figura infermieristica". Così le sigle "Usb" e "Movimento Infermieri Campania professioni sanitarie". "È infatti da inizio 2017 che dopo aver espletato un concorso per mobilità l' azienda San Pio si avvaleva finalmente , dopo circa 15 anni, di una graduatoria di infermieri. L' infermiere è la figura professionale più rappresentata in qualsiasi ospedale o azienda sanitaria; gli infermieri son il fulcro dell' attività e della programmazione dell' attivi tà sanitaria. ... La graduatoria ancora in forza all azienda S. Pio annovera molti infermieri sanniti che da anni lavorano fuori regione .... Quanto sottolineato dai due sindacati autonomi. "Da quando è stata stilata la graduatoria ossia inizio 2017, sono state chiamate poco più di 40 figure infermieristiche, si è raggiunta attualmente l' 80° posizione circa solo grazie a numerosi rifiuti per lo più di corregionali che nel fratempo avendo partecipato anche ad altre mobilità si sono già accasati nelle loro provincie. Eh si ci teniamo infatti a precisare che tutte le aziende sanitarie campane (meno la piccola asl Bn1) hanno oramai bandito le loro mobilità ed hanno proceduto al loro scorrimento. Aziende che vivono anche problemi ben maggiori della nostra ... C' è chi addirittura la graduatoria di mobilità l' ha esaurita, è il caso dell' asl Na 1 o dell' asl Na 2 Nord ... Solo 80 infermieri in due anni e mezzo (in realtà nemmeno 50 figure infermieristiche) ...", la prosecuzione del ragionamento. "La nostra domanda, anzi forse le nostre domande sono tutte fini a voler capire il perchè di tanta staticità, ... Siamo all inizio del periodo estivo e siamo ritornati a turnazioni estenuanti ... Perchè e qual' è il motivo , ammesso che ci sia, che porta l' attuale dirigenza a non deliberare un ulteriore sostanzioso scorrimento di questa graduatoria? ...", la conclusione. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 17 Il Sannio EAV: € 1.249 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Centenari e dna, continua la ricerca del Neuromed Individuato il gene che prevale nelle persone dalla vita particolarmente lunga Alcune persone vivono molto più a lungo della media, in parte anche grazie al loro Dna. Una ricerca tutta italiana mostra che potrebbe essere possibile replicare questo "dono genetico" anche per chi ne è sprovvisto. Si apre la strada ad un modello innovativo di terapia, capace di prevenire e combattere le malattie cardiovascolari attraverso un vero e proprio ringiovanimento dei vasi sanguigni. Lo studio, condotto dall' Irccs Neuromed di Pozzilli, dall' Irccs MultiMedica di Sesto San Giovanni (MI) e dal Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, Scuola Medica Salernitana dell' Università degli studi di Salerno, con il sostengo di Fondazione Cariplo e Ministero della Salute, è stato pubblicato sul giornale scientifico European heart journal ed è incentrato sul gene che codifica la proteina BPIFB4. In passato lo stesso gruppo di ricerca aveva individuato una variante di questo gene, la cosiddetta Lav (longevity associated variant), che prevale nelle persone dalla vita particolarmente lunga, oltre i cento anni. Ora i ricercatori hanno inserito, attraverso un vettore virale, il gene LavBPIFB4 nel Dna di animali da laboratorio particolarmente suscettibili all' arterosclerosi e, di conseguenza, a patologie cardiovascolari. "I risultati", spiega Annibale Puca, coordinatore di un' équipe di ricerca presso l' Università di Salerno e presso l' Irccs Multi Medica - sono stati estremamente incoraggianti. Abbiamo osservato un miglioramento della funzionalità dell' endotelio (la superficie interna dei vasi sanguigni), una riduzione di placche aterosclerotiche nelle arterie e una diminuzione dello stato infiammatorio". In altri termini, l' inserimento del "gene dei centenari" nei modelli animali ha provocato un vero e proprio ringiovanimento del sistema cardiocircolatorio. Lo stesso effetto positivo è stato ottenuto anche in laboratorio, questa volta non inserendo geni nelle cellule ma somministrando la proteina codificata dal gene LavBPIFB4 a vasi sanguigni umani. A questi dati sperimentali i ricercatori hanno quindi aggiunto un ulteriore studio condotto su gruppi di pazienti. Si è visto prima di tutto che ad un maggiore livello di proteina BPIFB4 nel sangue Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
corrispondeva una migliore salute dei loro vasi sanguigni. Inoltre proprio i portatori della variante genetica Lav avevano livelli di proteina maggiori. "Questo studio - commenta Carmine Vecchione, preside della Facoltà di Medicina dell' Università di Salerno, direttore dell' Unità operativa complessa di Cardiologia dell' Ospedale Ruggi D' Aragona di Salerno e responsabile del Laboratorio di Fisiopatologia vascolare dell' Irccs Neuromed - apre la strada alla possibilità di soluzioni terapeutiche basate sulla proteina Lav-BPIFB4. Naturalmente saranno necessarie ancora molte ricerche, ma pensiamo che sia possibile, somministrando la proteina stessa ai pazienti, rallentare i danni cardiovascolari dovuti all' età. In altre parole, anche se una persona non possiede quelle particolari caratteristiche genetiche che la rendono longeva, potremmo essere in grado di offrire lo stesso livello di protezione". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 4.003 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Fatebenefratelli, servizi alle coop: arriva l' esposto LA SANITÀ LA SANITÀ Luella De Ciampis Nessuna soluzione è arrivata ieri mattina dall' incontro al palazzo del Governo, alla presenza del prefetto, Francesco Cappetta, tra sindacati, Asl e ospedale Fatebenefratelli. Troppo distanti le posizioni dei convenuti, per arrivare a un accordo sulla questione della mancata riqualificazione di una fascia di dipendenti in servizio e sulla contestuale esternalizzazione dei servizi di competenza degli operatori socio sanitari, denunciata dalle organizzazioni sindacali. Alla discussione hanno partecipato Pompeo Taddeo per la Cgil e Giovanni De Luca per la Uil, Tommaso Zerella direttore del dipartimento di Prevenzione, e Tommaso Iannotti, direttore del distretto sanitario Bn, per l' Asl; Maria Teresa Della Guardia, direttore del personale del Fatebenefratelli, insieme al direttore amministrativo Giovanni Carozza e al direttore sanitario, Adriana Sorrentino. LA VERTENZA L' incontro era stato richiesto da Taddeo, coordinatore della Cgil, che due settimane fa si era incatenato davanti alla prefettura per ottenere l' attenzione di ospedale e istituzioni, ma non ha sortito gli effetti sperati e quindi i sindacati, sempre più determinati a dare battaglia, hanno fatto scrivere a verbale che procederanno con un esposto all' Ispettorato del lavoro e in Regione, contro la struttura pubblica di gestione della sanità, sia contro la stessa azienda privata che gestisce l' ospedale di viale Principe di Napoli. Al centro della discussione la posizione di 80 lavoratori di una cooperativa alla quale il Fatebenefratelli avrebbe affidato la pulizia degli ambienti, nel contesto di una esternalizzazione di servizi, «più competitiva sotto il profilo economico, in violazione della legge numero 132/1968, per lo svolgimento di compiti che non rientrano nelle loro competenze». Quindi, i sindacati ritengono che tali servizi avrebbero potuto essere affidati al personale interno dell' azienda, vale a dire a figure professionali specifiche, che, con apposito decreto legge, sono state trasformate in operatori socio sanitari, riqualificati attraverso un attestato rilasciato Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
in seguito a un corso professionale. «Il management del Fatebenefratelli dice Taddeo - è rimasto fermo sulle sue posizioni, sostenendo di aver rispettato le regole». Intanto, i rappresentanti dell' Asl hanno specificato che il compito dell' azienda è di provvedere esclusivamente all' accreditamento delle somme necessarie alle strutture del territorio per l' erogazione dei servizi e di accertarsi che siano rispettati i criteri necessari per l' accreditamento. In quest' ottica, solo nel caso in cui i requisiti vengono meno, la Regione è costretta a chiudere le strutture inadempienti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 9 EAV: € 336 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Sanità privata, mobilitazione della Cgil OGGI LA PRESENTAZIONE DELLE INIZIATIVE NAPOLI. La Fp Cgil Campania prosegue nella mobilitazione del settore della sanità privata accreditata contro l' accordo "una tantum" sottoscritto tra Aiop Campania, Cisl Fp e Uil Fpl ed annuncia nuove azioni di lotta che verranno illustrate nel corso di una conferenza stampa convocata per oggi alle ore 10:30 nella sede della Cgil Campania in via Toledo, 353, con il segretario regionale e della Città metropolitana di Napoli con delega alla sanità privata, Marco D' Acunto, dirigenti provinciali della Fp Cgil ed i lavoratori del comparto. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
11/07/2019 Pagina 16 EAV: € 5.155 Lettori: 101.864 Argomento: Sanità nazionale "Non c' è stato alcun plagio e le riviste Usa lo hanno accertato" Gianni Barbacetto Le reazioni. Alberto Mantovani - Il direttore scientifico della Humanitas si difende dalle accuse Il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico dell' Istituto Clinico Humanitas, è forse il più noto tra gli scienziati indagati dalla Procura di Milano con l' accusa di aver manipolato le immagini delle loro ricerche, pubblicate su prestigiose riviste scientifiche internazionali. Gli altri indagati sono Pier Paolo Di Fiore (Ifom), Pier Giuseppe Pelicci (Ieo), Marco Pierotti, Maria Angela Greco, Elena Tamburini e Silvana Pilotti (Istituto dei tumori). Come raccontato dal Fatto Quotidiano il 30 giugno, i pm milanesi hanno accertato le manipolazioni, anche se hanno poi chiesto l' archiviazione del caso, denunciando la mancanza in Italia di una legge che permetta di colpire le frodi scientifiche. Ora toccherà al giudice delle indagini preliminari Sofia Fioretta decidere se archiviare o no. Intanto Mantovani spiega al Fatto la sua posizione: "Sì, ritengo doveroso precisare alcuni punti a beneficio dei lettori del giornale, fra cui alcuni miei cari amici", dice il direttore scientifico dell' Humanitas. "L' indagine, per quanto mi riguarda, si riferisce a due lavori scientifici pubblicati su Journal of Leukocyte Biology e su Proceedings of the National Academy of Sciences Usa (Pnas), che ho coordinato. I risultati di questi miei studi sono stati poi ampiamente confermati. Tuttavia, quando nel 2016 sono venuto a conoscenza delle indagini in corso, ho ritenuto mio dovere segnalare alle riviste i problemi sollevati dall' autorità giudiziaria": il professore ha mandato una lettera alle due riviste, le ha informate dell' inchiesta, ha spiegato i motivi tecnici che avrebbero provocato le anomalie delle immagini contestate dalla Procura e si è dichiarato pronto a pubblicare una correzione. "Entrambe le riviste hanno giudicato irrilevanti le questioni nel merito, a dimostrazione del corretto operato e dell' assenza di plagio, auto-plagio o falso", garantisce il professore. "Sono pronto a Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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