Media Monitoring per 01-02-2019 - Rassegna stampa del 01-02-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
01/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
«Ho mal di testa» morta a 38 anni tre medici a giudizio ........................................................ 1
01/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO
Endoscopia digestiva, il convegno al Grand Hotel Salerno ..................................................... 3
01/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
Pensionamenti a quota 100 l' ospedale verso la paralisi ........................................................ 4
31/01/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT
Ambulanze, la direzione del Ruggi precisa: direttiva vigente da sempre. .............................. 6
31/01/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
“Endoscopia digestiva, nuove frontiere”: convegno nazionale a Salerno .............................. 7
31/01/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT
“Endoscopia digestiva, nuove frontiere”, il convegno l’1 e 2 febbraio .................................. 8
31/01/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT
“Endoscopia digestiva, nuove frontiere”: luminari del settore a confronto a Salerno ........... 9
31/01/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT
Endoscopia digestiva, nuove frontiere, convegno venerdì 1 e sabato 2 al Grad Hotel Salerno a
cura dell’AOU Ruggi. ............................................................................................................ 10
31/01/2019 - WWW.ILQUOTIDIANODISALERNO.IT
RUGGI: al Pronto Soccorso non c’è caos ............................................................................... 11
31/01/2019 - WWW.ILQUOTIDIANODISALERNO.IT
RUGGI: ENDOSCOPIA DIGESTIVA – NUOVE FRONTIERE ......................................................... 12
31/01/2019 - WWW.DENTROSALERNO.IT
Salerno: 22^ ediz. convegno nazionale “Endoscopia digestiva, nuove frontiere” ............... 13
31/01/2019 - WWW.DENTROSALERNO.IT
Salerno: AOU, precisazioni su articolo “Salerno: caos sosta in ospedale, ambulanze
parcheggiate in strada”, ...................................................................................................... 14
31/01/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
Salerno: c’è il picco dell’influenza, record di ricoveri al ‘Ruggi’ ........................................... 15
31/01/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
Salerno: niente più ambulanze in sosta al Ruggi, la nota dell’Azienda ................................ 16
30/01/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT
Donna morta nel Salernitano, tre medici a processo ........................................................... 17
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 18
01/02/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
Convocato un consiglio sul futuro dell'ospedale .................................................................. 18
01/02/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
In arrivo nuovo personale all'ospedale di Sarno. ................................................................. 19
Sanità Campania ............................................................................................................................. 20
01/02/2019 - IL SANNIO
'San Pio', pronto il piano del personale ................................................................................ 20
01/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
Ancora formiche in rianimazione «Sabotaggi con bustine di zucchero» ............................... 22
01/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
L' attacco di Grillo «Fondi non spesi senza motivo» ............................................................. 24
01/02/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
Morgante: «Radioterapia, decide il ministero» .................................................................... 25
01/02/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
Ospedale, assolti Bottino e Cioffi ......................................................................................... 27
01/02/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
Ospedale, blitz dei Nas in Radiologia ................................................................................... 28
01/02/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO NORD)
Ospedale, la Asl attacca: «Soldi bloccati da Roma» ............................................................. 30
01/02/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
Peggiorano le condizioni della dottoressa del «118» ........................................................... 32
01/02/2019 - IL MATTINOPrimo soccorso chiuso, pronto il ricorso .............................................................................. 34
01/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
San Paolo, limiti alle barelle Primario del pronto soccorso minaccia le dimissioni ............... 35
01/02/2019 - IL MATTINO
Sanità in Campania perché De Luca deve andare avanti ...................................................... 37
01/02/2019 - IL MATTINO
Tornano le formiche «Trovato lo zucchero» ......................................................................... 40
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 42
01/02/2019 - CORRIERE DEL VENETO
«La carenza di medici? Vanno incrementati i posti nelle Scuole di specialità» .................... 42
01/02/2019 - AVVENIRE
Buona salute, sfida del governo ........................................................................................... 44
01/02/2019 - LA STAMPA
Famiglie e povertà sanitaria "Si spende in farmaci e non si fa prevenzione" ....................... 46
01/02/2019 - IL GIORNO
Il governo: nessun taglio alla Sanità .................................................................................... 48
01/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA
In arrivo il picco dell' influenza Si prevedono cinque milioni di casi ..................................... 49
01/02/2019 - LA VERITÀ
La medicina che permette ogni cosa complice dell' autodistruzione umana ........................ 51
01/02/2019 - ITALIA OGGI
Medici intramoenia, compensi fuori forfait .......................................................................... 54
01/02/2019 - IL SOLE 24 ORE
PIÙ FORMAZIONE PER L'ASCENSORE SOCIALE ...................................................................... 55
01/02/2019 - IL VENERDÌ DI REPUBBLICA
PSEUDOSCIENZA QUELLI CHE IL CORPO È MIO E ME LO CURO IO ......................................... 57
01/02/2019 - IL SOLE 24 ORE
Roche investe in Italia: strategica per l' Alzheimer .............................................................. 60
01/02/2019 - IL GIORNALE
Sanità, la Grillo fa la scenetta Ma i tagli sono una certezza ................................................. 62
01/02/2019 - IL SOLE 24 ORE
SE IL NUMERO CHIUSO A MEDICINA DIVIDE POLITICI E CAMICI BIANCHI ............................... 6401/02/2019 Pagina 26
Il Mattino (ed. Salerno)
EAV: € 10.115
Lettori: 133.364
Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona
«Ho mal di testa» morta a 38 anni tre medici a giudizio
Nicola Sorrentino
`Due camici bianchi lavoravano al pronto
soccorso del Fucito Per la Procura di
Nocera Inferiore, e poi per il gup, ci sono
elementi per sostenere un' eventuale
responsabilità medica. Per il decesso di
Daniela Delli Priscoli, giovane mamma di
tre figli, dell' età di 38 anni, morta il 10
dicembre 2016, tre medici saranno
processati con l' accusa di omicidio
colposo. Due dei tre imputati lavoravano
al pronto soccorso dell' ospedale Fucito
di Mercato San Severino, mentre un
terzo, risulta essere il medico di base
della donna. Tutti e tre, in fasi diverse,
avrebbero sottovalutato un mal di testa
segnalato dalla donna - una crisi di
cefalea - sbagliando nella diagnosi e
macchiandosi di «negligenza,
imprudenza e imperizia», causando la
morte della paziente. Secondo un perito
di parte civile, rappresentata dal legale
Francesco Grancagnolo, se i medici
avessero svolto esami più approfonditi,
avrebbero potuto salvare la 38enne. Così
non fu. I tre sono stati rinviati a giudizio dal gup del tribunale di Nocera Inferiore,
con l' inizio del processo fissato per il prossimo 19 luglio. LA STORIA La donna era
giunta in pronto soccorso, a Mercato San Severino, qualche giorno prima del
decesso, lamentando un forte mal di testa. Ma i due medici che la visitarono non si
sarebbero adoperati per fornire un' adeguata e appropriata diagnosi clinica, che
avrebbe potuto limitare i danni di quello che, purtroppo per la donna, non era un mal
di testa. Ma il principio di un' emorragia cerebrale in corso, avvenuta per la rottura
di malformazione artero-venosa, dovuta a sua volta ad ipertensione arteriosa. I due
medici in pronto soccorso, pur riscontrando che quell' ipertensione fosse della
massima gravità, decisero di non ricoverare la donna. Non solo: la procura contesta
loro di non aver svolto un esame, una Tac o altre indagini di tipo strumentale. E
neanche di aver prescritto una terapia farmacologica, ma anzi, di aver riferito alla
paziente di controllare invece la pressione arteriosa, presso il medico curante. E poi,
in una fase successiva, eseguire ulteriori approfondimenti diagnostici di tipo
Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro usoortopedico. Tra l' altro, quel giorno la Tac sarebbe stata ferma per un guasto. Ma
anche questa circostanza sarà chiarita dal processo. Una volta uscita dall' ospedale,
così come accadrà poi per il giorno successivo, la paziente si rivolse al medico di
famiglia per una visita. In primis, per il mal di testa che non era ancora sparito. Anzi,
il dolore aumentò proprio con l' uscita dal presidio ospedaliero. Il medico di base,
nell' effettuare una diagnosi «sbagliata», prescrisse alla 38enne un ansiolitico e un
holter pressorio, ignorando di considerare una diagnosi di natura vascolare o
neurologica. Le condizioni della donna peggiorarono rapidamente e quando tornò in
ospedale, stavolta al Ruggi di Salerno, non ci fu nulla da fare. L' emorragia cerebrale
aveva fatto il suo corso, con il cervello danneggiato in maniera irreversibile. Fu il
marito della donna a sporgere denuncia ai carabinieri, lamentando un' assistenza
superficiale dei due medici del Fucito e aggiungendo che non fu fatto molto per
salvare la vita della moglie. L' INDAGINE L' indagine per omicidio colposo fu poi
avviata dalla procura di Nocera Inferiore, competente territorialmente, che dopo il
sequestro della cartella clinica, iscrisse nel registro degli indagati i tre medici che
ebbero in assistenza la donna. I due del pronto soccorso dell' ospedale di Mercato
San Severino e il medico di famiglia, al quale Daniela Delli Priscoli si era rivolta, in
una fase successiva. Secondo una perizia di parte, insieme a quella della procura,
gravi sarebbero state le mancanze dei tre medici. Una tesi condivisa anche dal gup,
che al termine dell' udienza preliminare, ha mandato a processo i tre. Dopo il
decesso, la famiglia di Daniela decise di donare i suoi organi. © RIPRODUZIONE
RISERVATA.
Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso01/02/2019 Pagina 5
EAV: € 459
Lettori: 29.750
Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona
Endoscopia digestiva, il convegno al Grand Hotel Salerno
E' giunto alla 22° edizione il convegno
nazionale "Endoscopia digestiva, nuove
frontiere", corso realizzato con la
Direzione Scientifica del dr Attilio
Maurano ed organizzato in
collaborazione tra l' AOU San Giovanni di
Dio e Ruggi d' Aragona di Salerno, UOC
di Endoscopia Digestiva, e l' Ordine dei
Medici e degli Odontoiatri, con il
patrocinio dell' Università degli Studi di
Salerno e della Federazione Nazionale
degli ordini dei Medici Chirurghi e degli
odontoiatri. Il convegno è in programma
domani e dopodomani, presso il Grand
Hotel Salerno, con una tavola rotonda,
tenuta da luminari del settore, per
informare la platea sulle tecniche più
innovative e sui progressi registrati nel
campo, partendo, domani pomeriggio,
dal trattamento delle neoplasie del retto.
L' incontro inizierà alle ore 14.
Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso01/02/2019 Pagina 28
Il Mattino (ed. Salerno)
EAV: € 6.819
Lettori: 133.364
Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona
Pensionamenti a quota 100 l' ospedale verso la paralisi
CAVA DE' TIRRENI CAVA DE' TIRRENI
Simona Chiariello Boom di richieste per il
«prepensionamento» con quota cento e
carenze di personale: i sindacalisti dell'
ospedale Santa Maria dell' Olmo lanciano
un appello al Governatore Vincenzo De
Luca. «Chiediamo a De Luca una
soluzione per evitare la chiusura di
qualche reparto perchè con gli organici
già ridotti all' osso e le uscite con quota
100 non è possibile garantire il
mantenimento dei servizi e delle
prestazioni attuali». A parlare è Gaetano
Biondino, sindacalista della Cisl nonchè
coordinatore dell' area chirurgica del
presidio cavese. Nella settimana scorsa
lo stesso Biondino aveva anticipato la
questione personale in vista di un
incontro chiarificatore con la dirigenza
dell' Azienda Ospedalieria ed
Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi
D' Aragona, ma a quanto pare le
indiscriscrezioni giunte da Salerno non
sono rassicuranti: «Purtroppo le
procedure di assunzione sono bloccate ed intanto c' è stato un boom di richieste di
quota 100». Il nodo principale riguarda la figura degli infermieri. «Siamo in
sofferenza - precisa Gaetano Biondino - Gli organici sono ridotti all' osso ed il
personale in servizio è costretto a turni snervanti ed ore di straordinario». L'
APPELLO Da qui l' appello al Governatore Vincenzo De Luca affinchè trovi una
soluzione che eviti la chiusura di reparti o accorpamenti. «Lo chiediamo a gran voce.
Ci vuole personale per evitare che i reparti vengano accorpati perchè non si riesce
ad assicurare prestazioni e servizi». Intanto sono prolungati fino a metà febbraio i
lavori di ristrutturazione delle sale operatorie. Restano garantiti solo gli interventi di
emergenza e bloccati quelli programmati. Come spiegato dagli stessi operatori, i
lavori di ristrutturazione hanno imposto uno stop forzato agli interventi di elezione
(programmati) con conseguente allungamento delle liste di attesa. La storia recente
dell' attività operatoria del Santa Maria dell' Olmo è stata contraddistinta da diversi
momenti di difficoltà. L' estase scorsa, complice la carenza di rianimatori, per
Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro usoscongiurare il blocco completo delle attività chirurgiche e dunque anche degli
interventi di emergenza, gli stessi medici si sacrificarono, rinunciando alle ferie
estive. Superato il nodo delle ferie, sono state riprese le operazioni di elezione
sempre a regime ridotto (4 sedute per l' area chirurgica e altrettante per l'
ortopedia). © RIPRODUZIONE RISERVATA.
Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso31/01/2019
gazzettadisalerno.it
EAV: € 193
Lettori: 167
Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona
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Ambulanze, la direzione del Ruggi precisa: direttiva vigente
da sempre.
In relazione all’articolo di stampa “Salerno: caos sosta in ospedale, ambulanze
parcheggiate in strada”, in cui si addebita all’Azienda Ospedaliero Universitaria una
“recente disposizione con cui i mezzi del 118 (ovvero le ambulanze delle
associazioni di volontariato) che raggiungono il Pronto Soccorso del nosocomio una
volta trasportato il paziente in ospedale devono parcheggiare all’esterno della
struttura”, si specifica che tale direttiva è sempre stata esistente. Così come le auto
private che effettuano l’emergenza devono recarsi al parcheggio subito dopo aver
consegnato la persona bisognosa di cure, anche le ambulanze di volontariato devono
liberare il perimetro del Ruggi non appena terminato il loro intervento. Non si
comprende d’altronde, il motivo per cui tali mezzi di soccorso dovrebbero sostare
nell’area ospedaliera invece di tornare alla loro sede per continuare il loro lavoro e/o
attendere le indicazioni del 118.
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salernonotizie.it
EAV: € 897
Lettori: 10.300
Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona
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“Endoscopia digestiva, nuove frontiere”: convegno
nazionale a Salerno
E’ giunto alla 22° edizione il convegno
nazionale “Endoscopia digestiva, nuove
frontiere”, corso realizzato con la
Direzione Scientifica del dr Attilio
Maurano ed organizzato in
collaborazione tra l’AOU San Giovanni di
Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, UOC di
Endoscopia Digestiva, e l’Ordine dei
Medici e degli Odontoiatri, con il
patrocinio dell’Università degli Studi di
Salerno e della Federazione Nazionale
degli ordini dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri. Nei giorni 1 e 2 febbraio, presso
il Grand Hotel Salerno, luminari del settore si alterneranno al tavolo dei relatori per
informare la platea sulle tecniche più innovative e sui progressi registrati nel campo,
partendo, venerdì pomeriggio, dal trattamento delle neoplasie del retto: saranno
analizzati, dopo la diagnosi endoscopica, i vari metodi d’intervento, dalla resezione
endoscopia alla chirurgia mini invasiva per finire con la valutazione di come e
quando ricorrere a quella invasiva. Di grande interesse la sessione di sabato mattina
quando si affronterà il tema della prevenzione con lo screening del Cancro del Colon
Retto: saranno messi a raffronto i dati registrati nel Lazio, in Campania, Sicilia e
Lombardia e si analizzerà, in questo contesto, il ruolo del medico di medicina
generale. Il convegno, diretto soprattutto agli studenti, ai giovani medici e agli
specializzandi, si prefigge lo scopo di ottenere che i discenti acquisiscano
conoscenze aggiornate sulla gestione del paziente affetto dalle principali patologie
digestive, sia del tratto superiore sia del tratto inferiore, con particolare riguardo alla
patologia bilio-pancreatica, permettendo poi loro di curare il paziente secondo la
medicina delle prove di efficacia in collaborazione con gli specialisti del centro di
riferimento. Dovranno, inoltre, essere in grado di effettuare il follow up periodico del
paziente e di gestire il percorso assistenziale integrato medico di base-specialista-
ospedale. Apriranno i lavori venerdì 1 febbraio, alle ore 14,00, il Prof. Aurelio
Tommasetti, Magnifico Rettore Unisa, il prof. Carmone Vecchione, Capo Dipartimento
Medicina Unisa, il dr Giuseppe Longo, Direttore Generale AOU San Giovanni di Dio e
Ruggi d’Aragona di Salerno, il dr Giovanni d’Angelo, Presidente Ordine dei Medici e
degli Odontoiatri della provincia di Salerno
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zerottonove.it
EAV: € 452
Lettori: 1.833
Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona
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“Endoscopia digestiva, nuove frontiere”, il convegno l’1 e 2
febbraio
Il convegno, dal titolo “Endoscopia
digestiva, nuove frontiere”, vedrà
luminari del settore alternarsi l’1 e il 2
febbraio presso il Grand Hotel Salerno E’
giunto alla 22° edizione il convegno
nazionale “Endoscopia digestiva, nuove
frontiere“, corso realizzato con la
Direzione Scientifica del dr Attilio
Maurano ed organizzato in
collaborazione tra l’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, UOC di
Endoscopia Digestiva, e l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, con il patrocinio
dell’Università degli Studi di Salerno e della Federazione Nazionale degli ordini dei
Medici Chirurghi e degli odontoiatri. Nei giorni 1 e 2 febbraio, presso il Grand Hotel
Salerno, luminari del settore si alterneranno al tavolo dei relatori per informare la
platea sulle tecniche più innovative e sui progressi registrati nel campo, partendo,
venerdì pomeriggio, dal trattamento delle neoplasie del retto: saranno analizzati,
dopo la diagnosi endoscopica, i vari metodi d’intervento, dalla resezione endoscopia
alla chirurgia mini invasiva per finire con la valutazione di come e quando ricorrere a
quella invasiva. Di grande interesse la sessione di sabato mattina quando si
affronterà il tema della prevenzione con lo screening del Cancro del Colon Retto:
saranno messi a raffronto i dati registrati nel Lazio, in Campania, Sicilia e Lombardia
e si analizzerà, in questo contesto, il ruolo del medico di medicina generale. Il
convegno, diretto soprattutto agli studenti, ai giovani medici e agli specializzandi, si
prefigge lo scopo di ottenere che i discenti acquisiscano conoscenze aggiornate sulla
gestione del paziente affetto dalle principali patologie digestive, sia del tratto
superiore sia del tratto inferiore, con particolare riguardo alla patologia bilio-
pancreatica, permettendo poi loro di curare il paziente secondo la medicina delle
prove di efficacia in collaborazione con gli specialisti del centro di riferimento.
Dovranno, inoltre, essere in grado di effettuare il follow up periodico del paziente e
di gestire il percorso assistenziale integrato medico di base-specialista-ospedale.
Apriranno i lavori venerdì 1 febbraio, alle ore 14,00, il Prof. Aurelio Tommasetti,
Magnifico Rettore Unisa, il prof. Carmine Vecchione, Capo Dipartimento Medicina
Unisa, il dr Giuseppe Longo, Direttore Generale AOU San Giovanni di Dio e Ruggi
d’Aragona di Salerno, il dr Giovanni d’Angelo, Presidente Ordine dei Medici e degli
Odontoiatri della provincia di Salerno.
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salernotoday.it
EAV: € 790
Lettori: 7.133
Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona
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“Endoscopia digestiva, nuove frontiere”: luminari del
settore a confronto a Salerno
Il 1° e il 2 febbraio, presso il Grand Hotel
Salerno, luminari del settore si
alterneranno al tavolo dei relatori per
informare la platea sulle tecniche più
innovative e sui progressi registrati nel
campo “Endoscopia digestiva, nuove
frontiere”: questo il titolo della 22°esima
edizione del corso realizzato con la
Direzione Scientifica del dottor Attilio
Maurano ed organizzato in collaborazione tra l’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi
d’Aragona di Salerno, UOC di Endoscopia Digestiva, e l’Ordine dei Medici e degli
Odontoiatri, con il patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno e della
Federazione Nazionale degli ordini dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri.Il 1° e il 2
febbraio, presso il Grand Hotel Salerno, luminari del settore si alterneranno al tavolo
dei relatori per informare la platea sulle tecniche più innovative e sui progressi
registrati nel campo, partendo, venerdì pomeriggio, dal trattamento delle neoplasie
del retto: saranno analizzati, dopo la diagnosi endoscopica, i vari metodi
d’intervento, dalla resezione endoscopia alla chirurgia mini invasiva per finire con la
valutazione di come e quando ricorrere a quella invasiva. Di grande interesse la
sessione di sabato mattina quando si affronterà il tema della prevenzione con lo
screening del Cancro del Colon Retto: saranno messi a raffronto i dati registrati nel
Lazio, in Campania, Sicilia e Lombardia e si analizzerà, in questo contesto, il ruolo
del medico di medicina generale.Il convegno, diretto soprattutto agli studenti, ai
giovani medici e agli specializzandi, si prefigge lo scopo di ottenere che i discenti
acquisiscano conoscenze aggiornate sulla gestione del paziente affetto dalle
principali patologie digestive, sia del tratto superiore sia del tratto inferiore, con
particolare riguardo alla patologia bilio-pancreatica, permettendo poi loro di curare il
paziente secondo la medicina delle prove di efficacia in collaborazione con gli
specialisti del centro di riferimento. Dovranno, inoltre, essere in grado di effettuare il
follow up periodico del paziente e di gestire il percorso assistenziale integrato
medico di base-specialista-ospedale.Apriranno i lavori venerdì 1 febbraio, alle ore
14,00, Aurelio Tommasetti, Magnifico Rettore Unisa, Carmine Vecchione, Capo
Dipartimento Medicina Unisa, Giuseppe Longo, Direttore Generale AOU San
Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, Giovanni d’Angelo, Presidente Ordine
dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Salerno
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Lettori: 167
Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona
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Endoscopia digestiva, nuove frontiere, convegno venerdì 1 e
sabato 2 al Grad Hotel Salerno a cura dell’AOU Ruggi.
E’ giunto alla 22° edizione il convegno nazionale “Endoscopia digestiva, nuove
frontiere”, corso realizzato con la Direzione Scientifica del dr Attilio Maurano ed
organizzato in collaborazione tra l’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di
Salerno, UOC di Endoscopia Digestiva, e l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, con
il patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno e della Federazione Nazionale degli
ordini dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri. Nei giorni 1 e 2 febbraio, presso il
Grand Hotel Salerno, luminari del settore si alterneranno al tavolo dei relatori per
informare la platea sulle tecniche più innovative e sui progressi registrati nel campo,
partendo, venerdì pomeriggio, dal trattamento delle neoplasie del retto: saranno
analizzati, dopo la diagnosi endoscopica, i vari metodi d’intervento, dalla resezione
endoscopia alla chirurgia mini invasiva per finire con la valutazione di come e
quando ricorrere a quella invasiva. Di grande interesse la sessione di sabato mattina
quando si affronterà il tema della prevenzione con lo screening del Cancro del Colon
Retto: saranno messi a raffronto i dati registrati nel Lazio, in Campania, Sicilia e
Lombardia e si analizzerà, in questo contesto, il ruolo del medico di medicina
generale. Il convegno, diretto soprattutto agli studenti, ai giovani medici e agli
specializzandi, si prefigge lo scopo di ottenere che i discenti acquisiscano
conoscenze aggiornate sulla gestione del paziente affetto dalle principali patologie
digestive, sia del tratto superiore sia del tratto inferiore, con particolare riguardo alla
patologia bilio-pancreatica, permettendo poi loro di curare il paziente secondo la
medicina delle prove di efficacia in collaborazione con gli specialisti del centro di
riferimento. Dovranno, inoltre, essere in grado di effettuare il follow up periodico del
paziente e di gestire il percorso assistenziale integrato medico di base-specialista-
ospedale. Apriranno i lavori venerdì 1 febbraio, alle ore 14,00, il Prof. Aurelio
Tommasetti, Magnifico Rettore Unisa, il prof. Carmone Vecchione, Capo Dipartimento
Medicina Unisa, il dr Giuseppe Longo, Direttore Generale AOU San Giovanni di Dio e
Ruggi d’Aragona di Salerno, il dr Giovanni d’Angelo, Presidente Ordine dei Medici e
degli Odontoiatri della provincia di Salerno L'articolo Endoscopia digestiva, nuove
frontiere, convegno venerdì 1 e sabato 2 al Grad Hotel Salerno a cura dell’AOU
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Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona
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RUGGI: al Pronto Soccorso non c’è caos
da Cinzia Ugatti (portavoce Ruggi)
SALERNO – In relazione all’articolo di
stampa “Salerno: caos sosta in ospedale,
ambulanze parcheggiate in strada”, in
cui si addebita all’Azienda Ospedaliero
Universitaria una “recente disposizione
con cui i mezzi del 118 (ovvero le
ambulanze delle associazioni di
volontariato) che raggiungono il Pronto
Soccorso del nosocomio una volta
trasportato il paziente in ospedale
devono parcheggiare all’esterno della
struttura”, si specifica che tale direttiva è sempre stata esistente. Così come le auto
private che effettuano l’emergenza devono recarsi al parcheggio subito dopo aver
consegnato la persona bisognosa di cure, anche le ambulanze di volontariato devono
liberare il perimetro del Ruggi non appena terminato il loro intervento. Non si
comprende d’altronde, il motivo per cui tali mezzi di soccorso dovrebbero sostare
nell’area ospedaliera invece di tornare alla loro sede per continuare il loro lavoro e/o
attendere le indicazioni del 118.
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Lettori: 300
Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona
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RUGGI: ENDOSCOPIA DIGESTIVA – NUOVE FRONTIERE
Da Cinzia Ugatti (portavoce Ruggi)
SALERNO – E’ giunto alla 22° edizione il
convegno nazionale “Endoscopia
digestiva, nuove frontiere”, corso
realizzato con la Direzione Scientifica del
dr Attilio Maurano ed organizzato in
collaborazione tra l’AOU San Giovanni di
Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, UOC di
Endoscopia Digestiva, e l’Ordine dei
Medici e degli Odontoiatri, con il
patrocinio dell’Università degli Studi di
Salerno e della Federazione Nazionale degli ordini dei Medici Chirurghi e degli
odontoiatri. Nei giorni 1 e 2 febbraio, presso il Grand Hotel Salerno, luminari del
settore si alterneranno al tavolo dei relatori per informare la platea sulle tecniche
più innovative e sui progressi registrati nel campo, partendo, venerdì pomeriggio,
dal trattamento delle neoplasie del retto: saranno analizzati, dopo la diagnosi
endoscopica, i vari metodi d’intervento, dalla resezione endoscopia alla chirurgia
mini invasiva per finire con la valutazione di come e quando ricorrere a quella
invasiva. Di grande interesse la sessione di sabato mattina quando si affronterà il
tema della prevenzione con lo screening del Cancro del Colon Retto: saranno messi
a raffronto i dati registrati nel Lazio, in Campania, Sicilia e Lombardia e si analizzerà,
in questo contesto, il ruolo del medico di medicina generale. Il convegno, diretto
soprattutto agli studenti, ai giovani medici e agli specializzandi, si prefigge lo scopo
di ottenere che i discenti acquisiscano conoscenze aggiornate sulla gestione del
paziente affetto dalle principali patologie digestive, sia del tratto superiore sia del
tratto inferiore, con particolare riguardo alla patologia bilio-pancreatica,
permettendo poi loro di curare il paziente secondo la medicina delle prove di
efficacia in collaborazione con gli specialisti del centro di riferimento. Dovranno,
inoltre, essere in grado di effettuare il follow up periodico del paziente e di gestire il
percorso assistenziale integrato medico di base-specialista-ospedale. Apriranno i
lavori venerdì 1 febbraio, alle ore 14,00, il Prof. Aurelio Tommasetti, Magnifico
Rettore Unisa, il prof. Carmone Vecchione, Capo Dipartimento Medicina Unisa, il dr
Giuseppe Longo, Direttore Generale AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di
Salerno, il dr Giovanni d’Angelo, Presidente Ordine dei Medici e degli Odontoiatri
della provincia di Salerno
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Salerno: 22^ ediz. convegno nazionale “Endoscopia
digestiva, nuove frontiere”
E’ giunto alla 22° edizione il convegno nazionale “Endoscopia digestiva, nuove
frontiere”, corso realizzato con la Direzione Scientifica del dr Attilio Maurano ed
organizzato in collaborazione tra l’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di
Salerno, UOC di Endoscopia Digestiva, e l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, con
il patrocinio dell’Università degli Studi di Salerno e della Federazione Nazionale degli
ordini dei Medici Chirurghi e degli odontoiatri.Nei giorni 1 e 2 febbraio, presso
il Grand Hotel Salerno, luminari del settore si alterneranno al tavolo dei relatori per
informare la platea sulle tecniche più innovative e sui progressi registrati nel campo,
partendo, venerdì pomeriggio, dal trattamento delle neoplasie del retto: saranno
analizzati, dopo la diagnosi endoscopica, i vari metodi d’intervento, dalla resezione
endoscopia alla chirurgia mini invasiva per finire con la valutazione di come e
quando ricorrere a quella invasiva. Di grande interesse la sessione di sabato mattina
quando si affronterà il tema della prevenzione con lo screening del Cancro del Colon
Retto: saranno messi a raffronto i dati registrati nel Lazio, in Campania, Sicilia e
Lombardia e si analizzerà, in questo contesto, il ruolo del medico di medicina
generale.Il convegno, diretto soprattutto agli studenti, ai giovani medici e agli
specializzandi, si prefigge lo scopo di ottenere che i discenti acquisiscano
conoscenze aggiornate sulla gestione del paziente affetto dalle principali patologie
digestive, sia del tratto superiore sia del tratto inferiore, con particolare riguardo alla
patologia bilio-pancreatica, permettendo poi loro di curare il paziente secondo la
medicina delle prove di efficacia in collaborazione con gli specialisti del centro di
riferimento. Dovranno, inoltre, essere in grado di effettuare il follow up periodico del
paziente e di gestire il percorso assistenziale integrato medico di base-specialista-
ospedale.Apriranno i lavori venerdì 1 febbraio, alle ore 14,00, il Prof. Aurelio
Tommasetti, Magnifico Rettore Unisa, il prof. Carmone Vecchione, Capo Dipartimento
Medicina Unisa, il dr Giuseppe Longo, Direttore Generale AOU San Giovanni di Dio e
Ruggi d’Aragona di Salerno, il dr Giovanni d’Angelo, Presidente Ordine dei Medici e
degli Odontoiatri della provincia di Salerno
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Salerno: AOU, precisazioni su articolo “Salerno: caos sosta
in ospedale, ambulanze parcheggiate in strada”,
In relazione all’articolo di stampa “Salerno: caos sosta in ospedale, ambulanze
parcheggiate in strada”, in cui si addebita all’Azienda Ospedaliera Universitaria una
“recente disposizione con cui i mezzi del 118 (ovvero le ambulanze delle
associazioni di volontariato) che raggiungono il Pronto Soccorso del nosocomio una
volta trasportato il paziente in ospedale devono parcheggiare all’esterno della
struttura”, si specifica che tale direttiva è sempre stata esistente. Così come le auto
private che effettuano l’emergenza devono recarsi al parcheggio subito dopo aver
consegnato la persona bisognosa di cure, anche le ambulanze di volontariato devono
liberare il perimetro del Ruggi non appena terminato il loro intervento. Non si
comprende d’altronde, il motivo per cui tali mezzi di soccorso dovrebbero sostare
nell’area ospedaliera invece di tornare alla loro sede per continuare il loro lavoro e/o
attendere le indicazioni del 118.
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Salerno: c’è il picco dell’influenza, record di ricoveri al
‘Ruggi’
Il tanto atteso picco influenzale è
arrivato. Sono circa 1500, infatti, i piccoli
della provincia, nella fascia 0-4 anni, alle
prese col virus, che nei bimbi con
malattie croniche apre le porte ad altre
patologie più gravi, come la polmonite
batterica, mentre in quelli sotto i due
anni capita spesso di essere alle prese
con la bronchiolite. Lo scrive Il Mattino
oggi in edicola raccontando anche del record di accessi all’Ospedale San Giovanni di
Dio e Ruggi d’Aragona. Solo al Ruggi, infatti, si contano intorno ai 200 accessi a
settimana, per una media di 30-40 arrivi al giorno.
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Salerno: niente più ambulanze in sosta al Ruggi, la nota
dell’Azienda
In relazione all’articolo di stampa
“Salerno: caos sosta in ospedale,
ambulanze parcheggiate in strada”, in
cui si addebita all’Azienda Ospedaliero
Universitaria una “recente disposizione
con cui i mezzi del 118 (ovvero le
ambulanze delle associazioni di
volontariato) che raggiungono il Pronto
Soccorso del nosocomio una volta
trasportato il paziente in ospedale
devono parcheggiare all’esterno della
struttura”, si specifica che tale direttiva
è sempre stata esistente. Così come le auto private che effettuano l’emergenza
devono recarsi al parcheggio subito dopo aver consegnato la persona bisognosa di
cure, anche le ambulanze di volontariato devono liberare il perimetro del Ruggi non
appena terminato il loro intervento. Non si comprende d’altronde, il motivo per cui
tali mezzi di soccorso dovrebbero sostare nell’area ospedaliera invece di tornare alla
loro sede per continuare il loro lavoro e/o attendere le indicazioni del 118.
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Donna morta nel Salernitano, tre medici a processo
La vittima è deceduta per un'emorragia
cerebrale da rottura di malformazione
artero-venosa dovuta a ipertensione
arteriosa Il giudice dell'udienza
preliminare del tribunale di Nocera
Inferiore ha rinviato a giudizio, con
l'accusa di omicidio colposo, tre medici,
due in servizio al pronto soccorso
dell'ospedale Fucito di Mercato San
Severino e l'altro medico di base, per la morte di una donna avvenuta il 10 dicembre
2016. Secondo il pm titolare dell'indagine, i tre avrebbero, "con negligenza,
imprudenza e imperizia", causato la morte della donna, avvenuta per emorragia
cerebrale da rottura di malformazione artero-venosa dovuta a ipertensione arteriosa.
I camici bianchi, per l'accusa, non si sarebbero adoperati per fornire un'adeguata e
appropriata diagnosi clinica che avrebbe potuto limitare i danni dell'emorragia
cerebrale in corso e salvare la vita alla paziente. I due medici in servizio al pronto
soccorso, pur riscontrando una ipertensione arteriosa di massima gravità, non
avrebbero disposto il ricovero per la donna e non avrebbero eseguito un esame Tac
o altre indagini strumentali, ma avrebbero invitato la paziente a sottoporsi a un
monitoraggio della pressione arteriosa dal medico curante e a eseguire ulteriori
approfondimenti diagnostici di tipo ortopedico. Nello stesso giorno e in quello
seguente, il medico di famiglia della vittima visitò la donna, affetta ancora da forte
mal di testa, prescrivendole un ansiolitico e un holter pressorio e non avrebbe
considerato una diagnosi di natura vascolare o neurologica. Fu il marito della donna,
nel giorno del decesso, a presentare denuncia. Il pm, dopo aver acquisito cartelle
cliniche, relazioni di esame autoptico e tecnica, ha chiesto il rinvio a giudizio,
disposto, poi, dal gup. All'udienza del 19 luglio prossimo. Davanti al giudice
monocratico nocerino, sono state convocate anche i genitori della vittima.
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La Città di Salerno
Argomento: Sanità Salerno e provincia
Convocato un consiglio sul futuro dell'ospedale
Salvatore D'Angelo
Il parlamentino cittadino di Nocera
Inferiore ne discuterà il 12 febbraio, a
partire dalle 16. Una seduta
monotematica, così come richiesto dalla
commissione Sanità. Ad annunciare la
riunione è stato il presidente
dell'organismo consiliare, Vincenzo Stile.
Il sindaco Manlio Torquato ha recepito da
tempo l'indicazione, avanzando la
proposta di un consiglio congiunto o in
contemporanea con i rappresentanti dei
Comuni di Pagani e Nocera Superiore. «I
sindaci delle altre città ha spiegato Stile
stanno esaminando la proposta di
delibera per proporre eventuali
emendamenti e integrazioni». Un fronte
comune per esprimere maggiore
incisività e pressione nei confronti della
Regione, che nel nuovo piano
ospedaliero non ha riconosciuto il
secondo livello al DEA dell'Umberto I,
nonostante gli annunci del presidente
Vincenzo De Luca . Una discussione che rischia di infiammarsi considerata
l'agitazione del personale della Tin e l'allarme lanciato dal Nursind sul
declassamento dell'ospedale nocerino da hub a spoke nella rete ictus. Tema,
quest'ultimo, anche al centro di un'interrogazione presentata dal deputato Edmondo
Cirielli al ministro della Salute Giulia Grillo . Tanta la carne sul fuoco, che a inizio
gennaio ha rischiato di incrinare i rapporti tra il sindaco e il presidente della
Regione. Un'uscita di De Luca nell'aula consiliare di Nocera Superiore contro Manlio
Torquato portò al gelo. Il primo cittadino non si presentò a Napoli per una riunione
convocata d'urgenza per cercare una ricucitura e il 9 gennaio, durante un'assemblea
all'Umberto I, si scagliò contro la scelta della Regione di non riconoscere il secondo
livello.
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La Città di Salerno
Argomento: Sanità Salerno e provincia
In arrivo nuovo personale all'ospedale di Sarno.
La carenza di personale si trascina ormai
da anni all'ospedale Martiri del Villa
Malta, la struttura più moderna in
provincia di Salerno. tanto che le poche
risorse umane a disposizione, negli
ultimi mesi, hanno fatto scattare
l'allarme anche da parte dei medici. La
criticità viene ora arginata con l'arrivo di
nuovi dottori e infermieri. «Una boccata
d'ossigeno vitale per l'ospedale di Sarno
ha detto il sindaco, Giuseppe Canfora
che ora intravede nuove prospettive per
il miglioramento dei servizi offerti agli
utenti e ai cittadini. Voglio ringraziare il
commissario straordinario dell'Asl
Salerno, Mario Iervolino, per la sollecita
e pronta risposta alle mie richieste di
colmare le carenze del personale
sanitario. Oltre all'arrivo di nuovi medici,
l'attenzione è massima anche sul fronte
infermieristico con la mobilità di 120
infermieri in tutta l'Asl, di cui una parte
destinata a Sarno.
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Il Sannio
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Argomento: Sanità Campania
'San Pio', pronto il piano del personale
Nel programma di fabbisogno è previsto
il turn over di 62 medici e 57 infermieri,
tecnici invece a quota 98 Un atto di
fondamentale importanza l'
approvazione del programma di
fabbisogno del personale per il futuro
dell' Azienda ospedaliera San Pio (nata
dalla fusione dell' Ospedale 'Rummo' con
l' Ospedale 'Sant' Alfonso Maria de'
Liguori' di Sant' Agata de' Goti) con la
previsione di 271 immissioni di organico
entro il 2020. Il programma, così come
rettificato dalla Regione, prevede l'
assunzione di 135 nuove unità per il
ruolo sanitario, suddivise tra 62 medici
(dirigenti medici nel linguaggio
burocratico), 57 infermieri e 16 dirigenti
sanitari. Per il ruolo tecnico la previsione
è di assumere un dirigente e novantotto
tecnici. Per il ruolo amministrativo la
previsione invece parla di tre dirigenti e ventotto funzionari, entro il 2020. L' attuale
pianta organica è di 1.305 dipendenti. Va chiarito che la previsione di fabbisogno per
271 unità di personale non si tradurrà in un incremento di altrettante unità nell'
organico complessivo, dato che da qui al 2020 in molti tra medici, infermieri ed
amministrativi andranno in pensione, dunque andrà verificato in progresso di tempo
se le nuove immissioni saranno, a seconda dei diversi ruoli, tali da essere capaci di
implementare o meno un effettivo incremento di organico. Preoccupa in particolare il
ruolo dei 'dirigenti medici': le nuove norme su quota 100 potrebbe innescare una
dinamica di pensionamenti tale da determinare nonostante la previsione di
fabbisogno per 62 nuove unità, una sostanziale invarianza del ruolo organico relativo
(che attualmente prevede 310 medici in servizio presso l' Azienda ospedaliera San
Pio). Ad ogni modo il Piano triennale di fabbisogno del personale dell' Azienda
ospedaliera 'San Pio' rappresenta comunque una buona nuova ed un passo nella
giusta direzione. Del via libera regionale, ha preso atto con proprio decreto di
ricezione il dirigente generale del 'San Pio', Renato Pizzuti. Certo in ogni
programmazione c' è fino alla traduzione effettuale in realtà concreta un margine di
incertezza. Il via libera per le assunzioni all' Azienda ospedaliera 'San Pio', segue all'
approvazione del piano fabbisogno per l' Asl Benevento, in quel caso, con nuovi
Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro usoimmissioni previste pari a sessantotto unità lavorative. Il tutto nel quadro del piano
regionale di circa 7.600 assunzioni per le Asl e gli ospedali campani, recentemente
prefigurato da Palazzo Santa Lucia. Sulla programmazione sanitaria di Palazzo Santa
Lucia monito della Cisl Medici Irpinia Sannio, con il segretario di categoria Pasquale
Mario Speranza. "La presenza dei due Dea di II livello nella macroarea irpino -sannita
rappresenta un diritto fondamentale inne gabile ai cittadini delle province di Avellino
e Benevento. Stiamo assistendo in questi ultimi tempi a previsioni di accorpamenti
dei servizi erogati dal Moscati e dal 'San Pio', addirittura mettendo in competizione
le attività sanitarie predominanti per dare la leadership della sede principale a
Benevento o Avellino - ha spiegato il segretario della Cisl Irpinia Sannio Medici
Irpinia Sannio, dottor Pasquale Mario Speranza -. Lo smantellamento di servizi
erogati in precedenza nel nosocomio Beneventano, la carenza di personale sanitario
ed amministrativo, la perdita di primari prestigiosi che hanno chiesto il trasferimento
in altre strutture, la cessazione di una convenzione che permetteva l' utilizzo dei
Medici di Guardia medica nel Pronto Soccorso che ha sempre funzionato benissimo
evadendo tutti i codici bianchi e verdi in modo da decongestionare i flussi di accesso
, gli insufficienti investimenti in tecnologie utili ad espletare i servizi nelle varie unità
operative hanno già creato un deterioramento dell' offerta di salute. Il tutto frutto di
determinazioni assunte da politiche che continuano a massacrare le zone periferiche
della regione". "I Dea di secondo livello già presenti nelle nostre due province
devono continuare ad esistere, l' erogazione dei servizi sanitari non può essere
determi nata esclusivamente dal numero di abitanti presenti in un determinato
territorio ma deve tener conto anche delle effettive difficoltà presenti nel territorio
(zone vaste disagiate, popolazioni sparse, strade a difficile percorrenza) la
sottolineatura -. Stesso discorso vale anche per i servizi erogati dalla Asl Benevento:
la carenza di personale sanitario ed amministrativo impediscono l' erogazione di
servizi e la regolare presa in carico delle fragilità; l' H24 nella medicina generale ,tra
l' altro già esistente e messa in atto attraverso l' integrazione tra medico di base e
guardia medica, dovrebbe essere potenziata con l' istituzione di ambulatori ad orario
diurno previsti in ambito distrettuale attraverso l' utilizzo delle due figure
professionali (Ruolo Unico) - la conclusione -. E' necessario un potenziamento dei
servizi per la cura e la riabilitazione dei portatori delle disabilità fisiche, psichiche e
sensoriali, un potenziamento del Dipartimento di Prevenzione, un potenziamento dei
Servizi erogati dall' Assistenza domiciliare integrata. Purtroppo siamo in ritardo; alla
politica ci sentiamo di dire di fare presto. Si è perso troppo tempo, la nostra sanità
non può più attendere. Un elogio deve essere fatto al personale tutto, che si trova
ogni giorno a portare avanti un servizio decoroso tra crescenti difficoltà".
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Argomento: Sanità Campania
Ancora formiche in rianimazione «Sabotaggi con bustine di
zucchero»
Raffaele Nespoli
San Giovanni Bosco, nuovo filmato di
insetti sul letto di una degente intubata
Il direttore: coincidenza curiosa mentre
si riuniva la commissione d' inchiesta
NAPOLI Altre formiche su un letto di
degenza del San Giovanni Bosco,
stavolta addosso ad una paziente
ricoverata in rianimazione. È ormai un
copione già visto quello dello scandalo
formiche nell' ospedale partenopeo: un
video girato con il cellulare, gli insetti
che si muovono in fila su un lenzuolo
bianco, o sul linoleum azzurro tipico dei
reparti. Poi, sul web, le voci di chi si
indigna (fortunatamente ancora accade)
e di chi promette che tutto rientrerà
presto nella normalità. Quanto presto?
Viene da chiedersi. Visto che la
normalità sta diventando proprio questa
strana dimensione nella quale può
succedere che un paziente, che magari
lotta tra la vita e la morte, si trovi a
vivere la sua condizione di sofferenza
ricoperto dalle formiche. La prescrizione (codificata ormai in protocolli destinati al
personale sanitario) è quella di rimuovere gli insetti, spostare il paziente in un' area
adeguatamente protetta, e avviare tutte le procedure di disinfestazione del caso.
Avanti così, sino al prossimo allarme. L' Asl ribadisce che le formiche non possono
sparire da un giorno all' altro e che gli interventi di bonifica messi in campo stanno
comunque dando frutti. «Le esche - spiega il direttore sanitario - vengono sostituite
con regolarità, segno che gli insetti stanno portando il veleno nei nidi». Che serva
tempo è innegabile, la domanda è come l' Asl abbia potuto lasciare che la situazione
divenisse tanto critica prima di accorgersi del problema. Per arrivare a popolare un
ospedale intero, qualche insetto si sarà pur visto negli anni passati. Ora però la
situazione è ben oltre il limite. Dal primo scandalo sono trascorsi ormai tre mesi,
anche la povera paziente singalese che, intubata, si trovò invasa di insetti non c' è
più. Si è spenta all' Ospedale del Mare alla fine di dicembre. Dopo quella triste
Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro usovicenda le «apparizioni» sono proseguite a dicembre con la chiusura momentanea
del pronto soccorso, ai primi di gennaio con il conseguente sopralluogo degli
ispettori del ministero della Salute. Nell' occasione c' è stato anche un sospetto
allagamento del pronto soccorso, tanto che nell' Asl si è iniziato a parlare
apertamente di sabotaggio. Sta di fatto che il manager Mario Forlenza alla fine ha
istituito una commissione che avrebbe dovuto definitivamente risolvere il problema,
e sempre a dicembre, ha avviato un piano di bonifica radicale. Per qualche giorno si
era anche prospettata la possibilità di chiudere interi reparti. Ora, a distanza di
qualche settimana, il problema formiche è tornato a palesarsi in tutta la sua gravità.
La tesi dell' Asl sembra essere però ancora una volta quella del complotto. «Proprio
oggi, nel giorno in cui si è riunita per concludere i lavori la commissione di indagine -
scrive in una nota Forlenza - ecco una nuova segnalazione nel reparto di
rianimazione». Nei verbali della commissione si fa riferimento all' introduzione
«incontrollata e ingiustificata di sostanze e prodotti alimentari ritrovati in più punti
del plesso parzialmente consumati e abbandonati». Gli ispettori hanno trovato quelle
che il direttore generale definisce «sostanze alimentari fortemente attrattive
(bustine di zucchero aperte) sparse su alcuni armadietti del personale sanitario,
rendendo vane e interferendo fortemente sulle capillari azioni di disinfestazione in
corso». Di qui l' accusa: «Soggetti ignoti hanno interesse ad abbandonare
volutamente alimenti o bustine di zucchero per attirare le formiche». Ben altra l'
opinione del sindacato infermieristico Nursing Up: «Il San Giovanni Bosco - si legge
in una nota diffusa ieri - non è nuovo a infestazioni, ormai endemiche, di ratti, topi,
blatte, zanzare, sempre segnalate e più volte denunciate dal sindacato, tanto da
assurgere, solo qualche anno fa, agli onori della cronaca per lo stato di degrado e
incuria in cui versava l' ospedale. Ebbene -conclude la nota - dopo l' unico intervento
di accurata pulizia del nosocomio, giusto per far spegnere i riflettori, siamo oggi al
punto di partenza».
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Argomento: Sanità Campania
L' attacco di Grillo «Fondi non spesi senza motivo»
Romolo Rossi
Il ministro della Salute NAPOLI Giusto il
tempo che le agenzie di stampa e i siti
riportassero la notizia della nuova
invasione di formiche al San Giovanni
Bosco, che il ministro della Salute Giulia
Grillo interviene ad attaccare il
governatore De Luca. Lo fa con un
sintetico post sulla sua pagina facebook,
caratterizzato anche da una tabella dal
titolo «La verità sul San Giovanni
Bosco». Scrive il ministro:
«#factchecking. Ecco la situazione a
oggi dei fondi messi a disposizione dal
ministero della Salute e non spesi dalla
regione Campania. Evidentemente per
De Luca il San Giovanni Bosco non è una
priorità. Perché il commissario ad acta
per la sanità non spende i soldi messi a
disposizione? Perché nell' ultimo accordo
di programma presentato non ha chiesto
soldi?». Insomma una pesante accusa al
presidente della Regione Campania
nonché attuale commissario regionale
alla sanità. Una serie di accuse che il ministro aveva già rivolto a De Luca qualche
mese fa in occasione dell' arrivo degli ispettori ministeriali e dei carabinieri del Nas.
Anche in quell' 0ccasione il ministro parlò di fondi non spesi dalla Regione per
ristrutturare l' ospedale. Da Palazzo Santa Lucia comunque hanno sempre negato
che vi sia una situazione di mancati interventi dell' attuale governo regionale.
«Basta leggere gli atti per rendersi conto di quello che sta facendo la Regione» ha
già detto in passato De Luca. Il quale poi ha ricordato come proprio al San Giovanni
Bosco «In 40 anni non era mai stata fatta manutenzione, mentre noi stiamo
provvedendo ai lavori». Insomma, scontro continuo.
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