Media Monitoring per 08-05-2018 - Rassegna stampa del 08-05-2018 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 Bambino sparito all’ospedale: episodio preoccupante ....................................................... 1 Bimbo portato via dal Ruggi e ritrovato, parla Polichetti: "Incontro con l'azienda" ................................................................................................................................................ 2 Fials Salerno, neonato rapito al Ruggi: l'appello a manager e Procura ........................... 3 Neonato rapito al Ruggi, aperta un'inchiesta: nove Neonato rapito al Ruggi, aperta un'inchiesta: nove indagati .............................................................................................. 4 "Allergicamente": domani al Comune test spirometrici gratuiti per i cittadini .............. 5 È in Comunità il bimbo «rapito» dalla mamma ..................................................................... 6 Bimbo rapito, i medici non ci stanno ...................................................................................... 8 I medici sono sul piede di guerra ............................................................................................ 9 Il neonato rapito affidato ad un centro ................................................................................ 10 L' Ordine dei medici si "schiera" con Longo: «Inopportuni tentativi di interpretazione» .............................................................................................................................................. 12 L'Ordine professionale si schiera con i vertici dell'azienda ............................................. 13 Mario Polichetti sempre più da solo: «Lembo trovi i responsabili subito» .................... 14 Medici in rivolta, possibili disagi per i cittadini ................................................................. 16 Ragazzo di Lanzara colpito da un infarto «Gli occorre sangue» ...................................... 17 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 18 La sanità nel Cilento: il sindaco Salati contro Ricchiuti .................................................... 18 Melanoma, giornata di screening gratuito .......................................................................... 19 Sanità Campania ............................................................................................................................. 20 "La camorra al Cardarelli usava dipendenti di Romeo" .................................................... 20 "Madri oltre il tumore" un centro d' ascolto all' Ateneo Vanvitelli ................................. 22 Aias, fumata bianca: tre mensilità agli addetti .................................................................. 24 Al «Fatebenefratelli» arriva accreditamento per 211 posti letto .................................... 26 «Ospedali depotenziati a vantaggio di Salerno» ................................................................ 27 «Rummo, tavolo tecnico per la crisi a Cardiologia» ........................................................... 29 Basket in campo ad Avellino contro il cancro alle ovaie ................................................... 31 Clan in corsia «Talpe interne agli ospedali» ....................................................................... 33 Espianto multiorgano a Nola: task force con il Cardarelli, fegato donato a un napoletano ......................................................................................................................... 35 Ricette false per incassare i rimborsi, medico arrestato .................................................. 37 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 39 "La prima cosa? Confrontarsi per sconfiggere la solitudine" ........................................... 39 "Maurizio moriva di cancro era solo al pronto soccorso" ................................................. 41 "Terapie e flebo come in corsia ma la famiglia è un vantaggio" ..................................... 43 Cure gratis a casa per malati gravi " Modello vincente" .................................................. 45 Edoardo e il gene Tango ......................................................................................................... 47 Gli Ordini dei medici: l'omeopatia Un placebo .................................................................... 49 Il colon si salva così ................................................................................................................ 50 Il cumulo piace ai professionisti ........................................................................................... 52 Ossessionato da mani pulite ................................................................................................. 55 Una bufala ci seppellirà .......................................................................................................... 57 Vertigini, fischi e crepitii Quelli che sono senza silenzio .................................................. 58 Vivere col cancro ..................................................................................................................... 60
07/05/2018 EAV: € 1.135 Lettori: 19.200 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Bambino sparito all’ospedale: episodio preoccupante Salerno. Un incontro urgente con i vertici aziendali dell'azienda "Ruggi" di Salerno per discutere delle problematiche legate alla sicurezza del plesso di via San Leonardo. Questa la richiesta di Mario Polichetti, dirigente sindacale della Fials provinciale, che, insieme al segretario Armando Porcelli, ha scritto una lettera al manager dell'azienda ospedaliera di Salerno, Giuseppe Longo. "Serve un confronto alla luce degli ultimi episodi registratisi nella struttura di via San Leonardo, non ultimo il caso del bambino prelevato dalla madre nonostante il diniego del Tribunale di Salerno", ha detto Polichetti. "Basta mettere in discussione la credibilità di questa azienda, oltre alla tutela e all'incolumità di pazienti, medici e infermieri". Poi l'appello al capo della Procura della Repubblica di Salerno, Corrado Lembo: "Chiuda l'indagine in tempi brevi e faccia emergere le responsabilità di chi, eventualmente, ha sbagliato. Nessuna caccia all'uomo, poiché medici e infermieri lavorano in condizioni davvero difficili a Salerno, ma quanto accaduto è davvero assurdo". Infine, la stoccata agli altri sindacati di categoria: "Dopo l’elezione per il rinnovo delle cariche della Rsu è finito il tempo delle denunce per alcune sigle che dimostrano di difendere gli interessi dei lavoratori a convenienza. Ora che le elezioni sono terminate qualcuno pensa di ritornare all’antico, ma ormai un certo modo di fare sindacato è noto a tutti”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/05/2018 salernotoday.it EAV: € 747 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Bimbo portato via dal Ruggi e ritrovato, parla Polichetti: "Incontro con l'azienda" Un incontro urgente con i vertici aziendali del "Ruggi" di Salerno per discutere delle problematiche legate alla sicurezza del plesso di via San Leonardo. Questa la richiesta di Mario Polichetti, dirigente sindacale della Fials provinciale, dopo il ritrovamento del bambino che era stato portato via dalla madre e dopo l'apertura di un'inchiesta con 9 persone iscritte nel registro degli indagati. Polichetti, insieme al segretario Armando Porcelli, ha scritto una lettera al manager dell'azienda ospedaliera di Salerno, Giuseppe Longo. Il commento Polichetti poche ore fa, aveva chiesto dimissioni in blocco del management dell'ospedale. Adesso aggiunge: "Serve un confronto alla luce degli ultimi episodi registratisi nella struttura di via San Leonardo, non ultimo il caso del bambino prelevato dalla madre nonostante il diniego del Tribunale di Salerno. Basta mettere in discussione la credibilità di questa azienda, oltre alla tutela e all'incolumità di pazienti, medici e infermieri". L'appello Poi l'appello al capo della Procura della Repubblica di Salerno, Corrado Lembo: "Chiuda l'indagine in tempi brevi e faccia emergere le responsabilità di chi, eventualmente, ha sbagliato. Nessuna caccia all'uomo, poiché medici e infermieri lavorano in condizioni davvero difficili a Salerno, ma quanto accaduto è davvero assurdo". Infine, la stoccata agli altri sindacati di categoria: "Dopo l’elezione per il rinnovo delle cariche della Rsu, è finito il tempo delle denunce per alcune sigle che dimostrano di difendere gli interessi dei lavoratori a convenienza. Ora che le elezioni sono terminate qualcuno pensa di ritornare all’antico, ma ormai un certo modo di fare sindacato è noto a tutti”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/05/2018 zerottonove.it EAV: € 436 Lettori: 1.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Fials Salerno, neonato rapito al Ruggi: l'appello a manager e Procura Un incontro urgente con i vertici aziendali dell’azienda “Ruggi” di Salerno per discutere delle problematiche legate alla sicurezza del plesso di via San Leonardo. Questa la richiesta di Mario Polichetti, dirigente sindacale della Fials provinciale, che, insieme al segretario Armando Porcelli, ha scritto una lettera al manager dell’azienda ospedaliera di Salerno, Giuseppe Longo. “Serve un confronto alla luce degli ultimi episodi registratisi nella struttura di via San Leonardo, non ultimo il caso del bambino prelevato dalla madre nonostante il diniego del Tribunale di Salerno”, ha detto Polichetti. “Basta mettere in discussione la credibilità di questa azienda, oltre alla tutela e all’incolumità di pazienti, medici e infermieri”. Poi l’appello al capo della Procura della Repubblica di Salerno, Corrado Lembo: “Chiuda l’indagine in tempi brevi e faccia emergere le responsabilità di chi, eventualmente, ha sbagliato. Nessuna caccia all’uomo, poiché medici e infermieri lavorano in condizioni davvero difficili a Salerno, ma quanto accaduto è davvero assurdo”.Infine, la stoccata agli altri sindacati di categoria: “Dopo l’elezione per il rinnovo delle cariche della Rsu è finito il tempo delle denunce per alcune sigle che dimostrano di difendere gli interessi dei lavoratori a convenienza. Ora che le elezioni sono terminate qualcuno pensa di ritornare all’antico, ma ormai un certo modo di fare sindacato è noto a tutti”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/05/2018 salernotoday.it EAV: € 732 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Neonato rapito al Ruggi, aperta un'inchiesta: nove Neonato rapito al Ruggi, aperta un'inchiesta: nove indagati La Procura di Salerno apre un’inchiesta sulla fuga di Marta Wozniel, la 33enne della Polizia che ha portato via il suo bambino dall’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno nonostante il divieto del tribunale, grazie alla complicità di altre tre persone. Il bambino, dopo il ritrovamento, è stato portato in una casa di accoglienza. Fortunatamente le sue condizioni di salute sono buone, ma viene tenuto costantemente sotto osservazione da parte die medici. Le indagini Il procuratore Katia Cardillo, oggi, dovrebbe iscrivere nel registro degli indagati ben nove persone tra medici, infermieri, primario del reparto e medico di presidio di turno. L’obiettivo è fare luce su quanto accaduto venerdì pomeriggio quando si è verificato il rapimento ed accertarne le responsabilità. Anche il direttore generale del “Ruggi d’Aragona” Giuseppe Longo ha annunciato l’apertura di un’inchiesta interna. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 2 EAV: € 671 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona "Allergicamente": domani al Comune test spirometrici gratuiti per i cittadini Si è tenuta ieri mattina, a Palazzo di Città, la conferenza stampa di presentazione del convegno "Salerno pensa allergicamente" - Incontro aperto con esperti allergologi e test spirometrici gratuiti, in programma nel Salone dei Marmi del Comune di Salerno, domani alle ore 9. L' iniziativa è stata promossa dal Comune di Salerno e da "AAIITO" Regione Campania. All' incontro con la stampa hanno partecipato: la dottoressa Paki Memoli, diabetologa e consigliere comunale del Comune e la dottoressa Carmen Montera, dirigente medico presso l' ospedale Fucito - reparto Allergologia, componente del direttivo nazionale AAIITO. "Si tratta - spiega la dottoressa Memoli - di un progetto su scala nazionale di allergologia sociale in cui medici specialisti ci daranno indicazioni precise e dettagliate sulle varie allergie. L' allergia viene definita come un albero con tante foglie perchè oggi si parla di allergia agli alimenti, al veleno degli imenotteri, respiratorie e cutanee. Questi specialisti, che quotidianamente si rapportano con tanti tipi di allergie diverse, saranno in grado di fornire le giuste risposte e diagnosi". La giornata di sensibilizzazione è stata fortemente voluta dal consigliere Paki Memoli e dal Comune di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 28 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 8.687 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona È in Comunità il bimbo «rapito» dalla mamma Sabino Russo Il caso La fuga -lampo dall' ospedale Ruggi I magistrati dei minori trasferiscono il piccolo in una località protetta Ha lasciato il Ruggi il bimbo portato via venerdì sera dalla terapia intensiva neonatale. È arrivata ieri mattina, infatti, la disposizione del tribunale dei minore che affida il piccolo a una casa famiglia. Giovedì, intanto, si riunirà la commissione interna nominata dal manager Giuseppe Longo, che ascolterà tutte le persone coinvolte nella vicenda. La stessa sarà composta dal direttore sanitario di presidio Angelo Gerbasio, nelle vesti di presidente, e come componenti a latere il direttore dell' Istituto di medicina legale Antonello Crisci e il capodipartimento materno- infantile Ennio Clemente. Nella mattinata di ieri, nel frattempo, in via informale, il direttore Gerbasio ha ascoltato già qualche dipendente per capire come siano andati i fatti, ribadendo la posizione dell' azienda, che non andrebbe verso un' azione punitiva nei confronti del personale, ma nella direzione di un miglioramento del sistema di sicurezza interno. Tutto ha inizio venerdì scorso, verso le 21, quando la madre del piccolo di appena un mese, al quale il tribunale dei minori aveva negato il permesso di portarlo a casa, dopo la segnalazione del suo stato ebbrezza al momento del parto da parte dei sanitari di via San Leonardo, come ogni giorno, si era recata in ospedale per la consueta poppata, allontanandosi a piedi, nel mentre, in compagnia di un uomo con un porta enfant in direzione della metropolitana. La polizia li ha poi trovati, sabato pomeriggio, in compagnia del fratello del padre del piccolo. La coppia aveva chiesto aiuto a lui in attesa di riuscire ad allontanarsi definitivamente da Salerno. Una situazione difficile e già monitorata quella della donna. La signora, infatti, ha altri due figli avuti da compagni diversi, uno dato in affido a una famiglia e l' altra - una bimba di sei anni - che vive con il fratello a Salerno. Il piccolo, nonostante godesse di buona salute, era rimasto in terapia intensiva neonatale in attesa che dal tribunale dei minori giungessero Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
indicazioni in merito al suo trasferimento in comunità, proprio perché in quel reparto è previsto un livello di sorveglianza maggiore rispetto alla neonatologia, con la presenza di infermieri h24. Dopo le polemiche degli ultimi giorni, nel frattempo, scende in campo anche il consiglio dell' Ordine dei medici di Salerno, che esprime piena solidarietà ai vertici dell' azienda ospedaliera universitaria, sottolineando «la inopportunità di alcuni tentativi di interpretazione dei fatti relativi alla vicenda del rapimento del neonato, che spettano a organi specifici». «Va evidenziata, invece, la disponibilità e la sensibilità di tutti gli operatori del reparto di terapia intensiva neonatale e dei vertici aziendali nell' assicurare un percorso sereno e normale al piccolo neonato, consentendogli un fisiologico rapporto con la madre, pur nell' ambito di una non fortunata condizione familiare si legge nella nota Un plauso a tutte le forze dell' ordine per la rapidità e la professionalità dimostrate nella risoluzione felice di questa vicenda, che vede una giovane vita inconsapevolmente privata dei momenti felici legati alla nascita e con un futuro probabilmente pieno di incertezze e di difficoltà». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 31 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Bimbo rapito, i medici non ci stanno Il Consiglio dell'Ordine dei Medici e Odontoiatri di Salerno esprime piena solidarietà ai vertici dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona e sottolinea la inopportunità di alcuni tentativi di interpretazione dei fatti relativi alla vicenda del rapimento del neonato, che spettano a organi specifici. «Va sottolineata invece la disponibilità e la sensibilità di tutti gli operatori del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Ruggi e dei vertici aziendali nell'assicurare un percorso sereno e normale al piccolo neonato, consentendogli un fisiologico rapporto con la madre, pur nell'ambito di una non fortunata condizione familiare. Un plauso a tutte le forze dell'ordine per la rapidità e la professionalità dimostrate nella risoluzione felice di questa vicenda, che vede una giovane vita inconsapevolmente privata dei momenti felici legati alla nascita e con un futuro probabilmente pieno di incertezze e di difficoltà. Il bimbo da ieri è in una struttura protetta mentre Mario Polichetti della Fials Salerno chiede un incontro al manager del Ruggi. «Episodio preoccupante, discutiamo insieme per tutelare pazienti, medici e infermieri». Ma non solo perchè il sindacalista lancia anche un 'appello ai magistrati della Procura della Repubblica di Salerno: «Inchiesta veloce senza caccia all'uomo e rispettando chi lavora in condizioni difficili». E non risparmi i sindacati: «Polemiche sterili. Dopo le elezioni Rsu si nascondono i problemi, ma ormai questo modo di fare è noto a tutti», conclude Polichetti. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 2 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona I medici sono sul piede di guerra Marcella Cavaliere Le richieste di convocazione sono rimaste a lungo inevase e i rappresentati sindacali del comparto medico dell'Azienda ospedaliera universitaria Ruggi di Salerno hanno dichiarato lo stato di agitazione. Con una nota inviata al prefetto Salvatore Malfi, al presidente della Regione Vincenzo De Luca e al direttore generale dell'azienda Giuseppe Longo è stato annunciato «lo stato di agitazione del personale medico, riservando la possibile sospensione di orari di lavoro extraordinario ». Una decisione frutto del «mancato rispetto del contratto attualmente vigente e il logorio dei rapporti sindacali da parte della Direzione strategica aziendale». Linea dura, dunque, a causa di una serie di motivi elencati nel documento. I sindacati sono sul piede di guerra per la «mancata attribuzione degli incarichi professionali e le relative corresponsioni economiche, previsti dal nuovo atto aziendale è scritto nella nota sindacale oltre al mancato riconoscimento, anche economico, dell'anzianità di servizio a 5 e a 15 previsti dal Contratto collettivo nazionale di lavoro». Ma le motivazioni sono molte di più e anche i rappresentanti delle altre categorie professionali lamentano insoddisfazione. Nel documento si parla di «mancata corresponsione dello stipendio di risultato degli anni 2015 e 2015, mancata corresponsione dei fondi residui 2014, 2015, che doveva avvenire in automatico, mancata distribuzione dei fondi di perequazione Alpi (attività libero professionale, ndr ), sottratti ai dipendenti, incerta definizione dei contributi previdenziali ». Non finisce qui. Ci sono altre ragioni alla base della protesta e cioè «l'imposizione di un sistema computerizzato di prenotazione e fatturazione per le attività Alpi, che si è dimostrato inefficace e che, di fatto, crea gravissimi problemi pratici e fiscali agli utilizzatori. Al momento, l'Azienda sta trattenendo, senza motivo, la remunerazione spettante ai medici derivata dal pagamento delle fatture da parte degli utenti». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 2 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Il neonato rapito affidato ad un centro Salvatore De Napoli È una in una struttura protetta il neonato che la 32enne madre polacca aveva portato via dall'ospedale Ruggi venerdì sera. Il bimbo si trova ora in mani sicure ed è amorevolmente accudito da personale specializzato, in attesa che il tribunale per i minorenni di Salerno adotti i provvedimenti necessari a suo favore. Per il momento il piccolo non è stato dichiarato adottabile, ma c'è un percorso di valutazione iniziato e non facile da seguire. La stessa madre, nel comune sentire, ha commesso sì un'azione riprovevole ma per certi versi frutto di amore, quell'amore che non avrebbe dimostrato ubriacandosi mentre stava per partorire o in altre vicende precedenti, tanto che i giudici le avevano già tolto un altro figlio. Una situazione quindi difficile, come quelle che solitamente si presentano al tribunale per i minorenni, che deve mediare tra le norme del diritto, le esigenze del piccolo e l'affetto dei familiari. Sul fronte giudiziario, tra gli adulti coinvolti nella vicenda, sono state identificate diverse persone che si sono occupate del neonato al Ruggi e ora le loro posizioni sono al vaglio degli inquirenti. Così come sono da chiarire eventuali responsabilità del compagno della donna, del fratello e della compagna di quest'ultimo, che erano con lei nel casolare in cui gli agenti della squadra Mobile della questura di Salerno hanno ritrovato il bambino. Ma in primo luogo c'è da valutare quanto fatto dalla madre. Nell'immediatezza dei fatti è stata denunciata per la mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice, un reato che, per quanto grave possa essere, comporta una pena massima di tre anni di reclusione. Alla 32enne Marta non sarebbe stata tolta la potestà genitoriale, ma avrebbe intuito l'imminente intervento della magistratura minorile che aveva già notificato all'ospedale Ruggi il divieto di consegnarle il figlioletto di poco più di un mese. Proprio perché non c'era ancora un provvedimento nei suoi confronti, la giovane mamma poteva allattare il bambino. Ora, però, proprio quel gesto di portare via il piccolo potrebbe far scattare ulteriori disposizioni del tribunale minorile, al di là della responsabilità penale. Per quanto Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
riguarda l'uomo che l'ha accompagnata al Ruggi, pare il padre del neonato, potrebbe rispondere di concorso nel reato commesso dalla donna, così come coloro che hanno dato ospitalità, se dovesse essere provato che fossero a conoscenza della sottrazione del piccolo dall'ospedale di Salerno. In corso di valutazione, inoltre, sia dal punto di vista disciplinare e quindi da parte della commissione d'inchiesta interna al Ruggi sia da quello degli investigatori della squadra Mobile, l'operato del reparto terapia intensiva neonatale. Se da un lato, la dirigenza, i medici e gli operatori hanno curato nel migliore dei modi il piccolo, tant'è che non è stato mai in cattive condizioni di salute, e hanno assicurato che la madre allattasse il figlio come naturalmente deve avvenire, dall'altro bisogna stabilire se la prescrizione del tribunale di non consegnare il piccolo alla mamma avesse fatto scattare tutte le misure idonee ad evitare che potesse avvenisse la sottrazione. In pratica bisogna valutare se era sufficiente far allattare il neonato all'interno di una stanza del reparto o se invece non fosse necessaria una vigilanza quantomeno all'uscita del locale proprio per impedire che la madre si potesse allontanare con il figlio. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 2 EAV: € 940 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona L' Ordine dei medici si "schiera" con Longo: «Inopportuni tentativi di interpretazione» LA REAZIONE / Il presidente Giovanni d' Angelo plaude all' operato delle Forze dell' Ordine e di vertici aziendali e del reparto di terapia intensiva neonatale "Il Consiglio dell' Ordine dei Medici e Odontoiatri di Salerno esprime piena solidarietà ai vertici dell' Azienda Ospedaliero -Universitaria "San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona" e sottolinea la inopportunità di alcuni tentativi di interpretazione dei fatti relativi alla vicenda del rapimento del neonato, che spettano a organi specifici". L' ordine dei medici si schiera con l' azienda ospedaliera, tentando di isolarsi dal pensiero di Mario Polichetti e dunque prendendo le distanze da quest' ultimo così come fatto dalle altre sigle sindacali all' interno del San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona. Che Polichetti stia conducendo una battaglia da solo è oramai noto, ma probabilmente è l' unico che sta provando a cercare una soluzione ai problemi di sicurezza e sorveglianza che gli episodi del passato e questi ultimi ci sottolineano. "Va sottolineata invece la disponibilità e la sensibilità di tutti gli operatori del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale del Ruggi - dichiarano in una nota i medici e gli odontoiatri - e dei vertici aziendali nell' assicurare un percorso sereno e normale al piccolo neonato, consentendogli un fisiologico rapporto con la madre, pur nell' ambito di una non fortunata condizione familiare". E infine il presidente D' Angelo non fa a meno di complimentarsi con le Forze dell' Ordine, che celermente hanno fatto sì che il neonat o venisse ritrovato e portato subito al Ruggi: "Un plauso a tutte le forze dell' ordine per la rapidità e la professionalità dimostrate nella risoluzione felice di questa vicenda - conclude il presidente nella nota ufficiale - che vede una giovane vita inconsapevolmente privata dei momenti felici legati alla nascita e con un futuro probabilmente pieno di incertezze e di difficoltà Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 2 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona L'Ordine professionale si schiera con i vertici dell'azienda SALERNO. L'ordine dei Medici di Salerno esprime piena solidarietà ai vertici dell'Azienda ospedaliero universitaria Ruggi e sottolinea la inopportunità di alcuni tentativi di interpretazione del rapimento del neonato, che spettano a organi specifici. Nuova presa di posizione dopo le critiche mosse dalla Fials medici al direttore generale Giuseppe Longo per la sparizione del neonato dal reparto Tin del Ruggi. L'ordine dei Medici plaude sia alle forze dell'ordine per il ritrovamento del piccolo, sia al reparto di terapia intensiva neonatale e ai vertici aziendali per la disponibilità e la sensibilità nell'assicurare un percorso sereno e normale al piccolo neonato, consentendogli un fisiologico rapporto con la madre, pur nell'ambito di una non fortunata condizione familiare. Mario Polichetti della Fials Salerno smorza i toni duri che avevano generato le polemiche e, dopo aver invocato le dimissioni di Longo, ieri ha chiesto un incontro al manager: «Discutiamo insieme per tutelare pazienti, medici e infermieri». Poi l'appello alla Procura: «Sia veloce senza caccia all'uomo e rispettando chi lavora in condizioni difficili». Prosegue, invece, lo scontro a distanza tra il dirigente della Fials e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 2 EAV: € 1.269 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Mario Polichetti sempre più da solo: «Lembo trovi i responsabili subito» IL FATTO / Non sono stati ancora notificati avvisi di garanzia, quindi nessun indagato. Intanto giovedì si riunisce la Commissione interna guidata da Gerbasio Tiene ancora banco il caso del bimbo rapito al Ruggi. Ieri il neonato è stato affidato ad una casa d' accoglienza Non ci sarebbero avvisi di garanzia al San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona per il caso del bimbo rapito dalla mamma nella notte tra venerdì e sabato. Almeno fino ad ora, nulla è stato notificato nè al direttore generale, nè ad altri medici o infermieri dell' azienda ospedaliera. Intanto già giovedì si riunirà la Commissione di inchiesta creata ad hoc dal direttore generale Giuseppe Longo, guidata dal dottor Angelo Gerbasio e costituita dal dottore Crisci e dal capo del dipartimento di neonatologia Ennio Clemente, per dare vita ad una prima stesura di relazione che ricostruirà i fatti di quella sera. Ma oltre alle questioni giudiziarie, per il piccolo adesso c' è una speranza in più. Ieri mat tina è stato infatti trasferito dal San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona in una casa d' accoglienza, disposizioni queste date dal presidente del Tribunale dei minori Pasquale Andria, che starebbe preparando comunque ulteriori provvedimenti rispetto a quelli già presi in passato nei confronti della mamma, Marta Wozniel, e del suo bambino. Intanto lotta sindacale aperta all' interno dell' azienda ospedaliera di via San Leonardo. Mario Polichetti, della Fials, sempre più da solo, contro la Cgil, Uil e Cisl me dici che continuano a dimostrare solidarietà al direttore generale e a quello sanitario, nascondendo il problema della sicurezza all' interno del nosocomio salernitano. Un incontro urgente con i vertici aziendali dell' azienda "Ruggi" di Salerno per discutere delle problematiche legate alla sicurezza del plesso di via San Leonardo. Questa la richiesta di Mario Polichetti, dirigente sindacale della Fials provinciale, che, insieme al segretario Armando Porcelli, ha scritto una lettera al manager dell' azienda Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
ospedaliera di Salerno, Giuseppe Longo. "Serve un confronto alla luce degli ultimi episodi registratisi nella struttura di via San Leonardo" ha sottolineato Polichetti - Basta mettere in discussione la credibilità di questa azienda, oltre alla tu tela e all' incolumità di pazienti, medici e infermieri". Poi l' appello al capo della Procura della Repubblica di Salerno, Corrado Lembo: "Chiuda l' indagine in tempi brevi e faccia emergere le responsabilità di chi, eventualmente, ha sbagliato. Nessuna caccia all' uomo, poiché medici e infermieri lavorano in condizioni davvero difficili, ma quanto accaduto è davvero assurdo". Infine, la stoccata agli altri sindacati di categoria: "Dopo l' elezione per il rinnovo delle cariche della Rsu è finito il tempo delle denunce per alcune sigle che dimostrano di difendere gli interessi dei lavoratori a convenienza. Ora che le elezioni sono terminate qualcuno pensa di ritornare all' antico, ma ormai un certo modo di fare sindacato è noto a tutti". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 28 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 2.661 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Medici in rivolta, possibili disagi per i cittadini L' agitazione Le organizzazioni sindacali dei medici hanno proclamato lo stato di agitazione - con possibili disagi per l' utenza - per protestare contro la mancata attribuzione degli incarichi professionali e le relative corresponsioni economiche, previsti dal nuovo Atto Aziendale del Ruggi; il mancato riconoscimento, anche economico, dell' anzianità di servizio; la mancata corresponsione dello stipendio di risultato degli anni 2014 e 2015; la mancata corresponsione dei fondi residui 2014, 2015, che doveva avvenire in automatico; la mancata distribuzione dei fondi di perequazione ALPI, sottratti ai dipendenti; l' incerta definizione dei contributi previdenziali. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 29 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ragazzo di Lanzara colpito da un infarto «Gli occorre sangue» Castel San Giorgio. Colpito da infarto, è in gravi condizioni all'ospedale di Salerno. Il giovane si chiama Biagio Alfano, della frazione Lanzara di Castel San Giorgio. Ragazzo benvoluto, volontario della Protezione civile, verrà operato nei prossimi giorni. E' ricoverato al nosocomio di via San Leonardo, mentre i suoi cari lanciano un appello: «Aiutiamolo, doniamo il sangue». Le donazioni possono essere effettuate solo all'ospedale Ruggi di Salerno, presso la torre del cuore e, all'atto della donazione, bisogna precisare: «Alfano Biagio, 6° piano», cardiochirurgia. Un appello, quello dei parenti di Biagio, rivolto «a tutte le persone di buona volontà». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 19 EAV: € 704 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia La sanità nel Cilento: il sindaco Salati contro Ricchiuti CILENTO. La risposta del Sindaco di Gioi, Andrea Salati, presidente del Comitato dei Sindaci del Distretto Sanitario di Vallo della Lucania, alla segnalazione del consigliere regionale Maria Ricchiuti su criticità e posizione del direttore sanitario dell' ospedale di Vallo della Lucania non si è fatta attendere. «Tristi le segnalazioni a cavallo di una competizione elettorale sull' ospedale vallese, da parte dei soliti politici cilentani che si ergono a tribuni della plebe e non mancano l' occasione per evidenziare situazioni critiche da risolvere, di certo senza conoscere fatti e circostanze, a cui non hanno partecipato, che hanno preceduto il loro intervento - attacca Andrea Salati -. Intervengo per amor di verità, lungi dal voler fare polemica. I Sindaci dei Comuni cilentani afferenti al Distretto Sanitario di Vallo della Lucania hanno dato vita ad una sequela di Comitati di Distretto, ma Novi Velia è stato assente, anche se invitato, perché commissariato, per sottoscrivere i documenti che segnalavano le criticità nei servizi dell' ospedale San Luca di Vallo della Lucania, a causa della carenza di personale e di strumentario, sottolineando il sacrificio e l' abnegazione del personale attualmente operante, al direttore generale dell' ASL Salerno e ai vertici regionali, affiancando così le forze sindacali e dando voce alle richiesta delle popolazioni amministrate che fanno riferimento al presidio vallese. Un recente documento, inviato circa un mese fa, ancora attende risposta. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 2 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Melanoma, giornata di screening gratuito SALERNO. Uno screening gratuito per la prevenzione e la diagnosi precoce del melanoma. Salerno è una delle 60 città italiane scelte da La Roche Posay in collaborazione con Lilt e Sidemast. In città l'appuntamento è per venerdì presso la sede della Lilt in via Pio XI. Occorre prenotare telefonando al numero verde Sos Lilt 800.998877, attivo dalle ore 10 alle ore 15. Sono circa 14mila i nuovi casi di melanoma registrati lo scorso anno, ma il tumore della pelle può essere sconfitto nel 90% dei casi se diagnosticato nella fase iniziale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 12 EAV: € 11.094 Lettori: 129.749 Argomento: Sanità Campania "La camorra al Cardarelli usava dipendenti di Romeo" Vin. Iur. Secondo la Squadra Mobile di Napoli erano coinvolti per mediare le estorsioni sugli appalti ospedalieri per il clan Cimmino. È l' indagine che poi arrivò alla Consip La camorra al Cardarelli di Napoli, l' ospedale più grande del Sud, avrebbe agito attraverso dipendenti della Romeo Gestioni che mediarono estorsioni a una ditta appaltatrice dell' azienda ospedaliera in nome e per conto del clan Cimmino del Vomero. C' è questo e altro in un' informativa della Squadra Mobile firmata dal dirigente Luigi Rinella, 27 pagine di atti e intercettazioni allegate a un Riesame dell' inchiesta sulla Sma, la società regionale per la tutela dell' ambiente finita al centro dei video- reportage di Fanpage sulla corruzione nel mondo dei rifiuti. È un filone curato dai pm Carrano e Woodcock, gli stessi dell' inchiesta sull' imprenditore Alfredo Romeo, coinvolto nel caso Consip e sotto processo a Roma e a Napoli per episodi di corruzione. E infatti l' indagine su Andrea Basile, che secondo gli inquirenti avrebbe raccolto l' eredità dei traffici illeciti dei boss Cimmino e Caiazzo, scaturisce proprio dalle attività sugli appalti assegnati a ditte del gruppo Romeo. Intercettazioni disposte secondo la normativa dei reati di associazione mafiosa e di associazione a delinquere con aggravante mafiosa, sulle quali gli avvocati di Romeo stanno conducendo una durissima battaglia legale, contestandone l' utilizzabilità contro il loro cliente. Sul punto c' è attesa per le motivazioni della Cassazione che il 9 marzo ha annullato con rinvio al Riesame l' ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari dell' immobiliarista napoletano, accogliendo un ricorso degli avvocati Carotenuto, Sorge e Vignola. I pm poi assegnarono altre deleghe ai carabinieri del Noe e del Nucleo investigativo, che proseguirono su altri binari fino ad arrivare in Consip e nel Giglio Magico dei renziani, ma negli atti della Mobile si ritrovano tracce della genesi di tutto. La Dda ha lavorato su Basile e attraverso una serie di intercettazioni ambientali in abitazioni e autovetture ha captato conversazioni che avrebbero documentato il pagamento di tangenti, come quella versata dal titolare di una Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
impresa di pompe funebri che consegna 3.000 euro nelle mani della moglie del presunto boss ('"qua sono tremila, come disse lui"'). Un' altra intercettazione, risalente al 21 settembre 2017, effettuata nell' abitazione di Basile svela il pagamento del pizzo (una tranche di 5.000 euro rispetto a una somma pattuita di 30 mila, da parte dell' emissario di una ditta che aveva ottenuto un appalto dal Cardarelli). Secondo gli investigatori, tre tra esattori e intermediari sono dipendenti della Romeo Gestioni. Uno in particolare è indicato come "organico" del clan e "rappresentante" di Basile. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 8 EAV: € 46.298 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità Campania "Madri oltre il tumore" un centro d' ascolto all' Ateneo Vanvitelli Il presidio "Madri oltre il tumore". Per aiutare le giovani pazienti segnate da un tumore ma motivate a mettere al mondo un figlio. Nasce con questo obiettivo l' unico punto di riferimento istituito dall' Ateneo Vanvitelli per la riproduzione postoncologica. E le donne in età fertile colpite da patologia tumorale sono in costante aumento. E la prima domanda che si pone chi si è sottoposto a protocollo terapeutico antitumorale è quanto e se il cancro possa avere compromesso la capacità riproduttiva, cioè la fertilità. E poi sapere se i trattamenti possono mettere a rischio la salute futura di un figlio. " Madri oltre" è anche il titolo del congresso che, organizzato da Nicola Colacurci, ordinario di Ginecologia alla Vanvitelli, inizia domani nel complesso di Santa Patrizia e si conclude venerdì. Il programma si apre con l' intervento delle donne- testimonial della propria esperienza. Nella prima sessione scientifica di domani dedicata alla paura del parto sarà analizzata l' emergenza emorragica, complicanza del parto sottostimata. Sui numeri e nel merito si soffermerà il direttore di Salute della donna dell' Istituto superiore di Sanità, a cui seguiranno gli interventi degli esperti per la definizione dei percorsi di prevenzione. La seconda giornata invece sarà strutturata in due sessioni, entrambe all' insegna della multidisciplinarietà: nella prima parte saranno trattati gli aspetti della preservazione della fertilità e dell' impatto delle terapie oncologiche fino a quelli delle tecniche di crioconservazione. Nella seconda sessione si discuterà delle ripercussioni psicologiche e sessuali della gravidanza dopo un tumore. La giornata si chiuderà con una tavola rotonda sulle prospettive di una rete assistenziale regionale capace di prendersi in carico, in maniera integrata. Sul nuovo centro rivolto a questa fascia di pazienti interviene il manager della cittadella accademica Maurizio Di Mauro: «Finora la donna è andata in punti, anche di eccellenza, che affrontano la terapia o la Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
preservazione della fertilità, o la gestione della gravidanza. La creazione di un unico centro però ha la capacità di fornire risposte organiche e complessive a tutte le problematiche. E questo è realizzabile in una struttura in cui operi, in maniera integrata, un' équipe multidisciplinare. Un centro infine che sia in grado di offrire professionalità e tecnologie avanzate per la crioconservazione del liquido seminale, degli ovociti e del tessuto ovarico. Ma anche idoneo ad effettuare la chirurgia "fertility sparing", per la gestione del tumore nella gravida e della gravidanza dopo il tumore», - g. d. b. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 29 EAV: € 10.898 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Aias, fumata bianca: tre mensilità agli addetti Antonello Plati La sanità, la vertenza Il centro di riabilitazione Accordo in Prefettura con i sindacati, l' Asl verserà una parte degli stipendi arretrati Vertenza Aias: fumata bianca in prefettura. Dopo quasi quattro ore di serrato confronto, passa la linea della Funzione pubblica Cgil: l' Asl di Avellino pagherà 3 delle 10 mensilità arretrate ai circa 120 lavoratori delle strutture sanitarie che offrono assistenza ai disabili tra Avellino, Calitri e Nusco. «È stata accolta la nostra richiesta: l' Azienda sanitaria utilizzerà i poteri sostitutori per onorare gli stipendi che l' Aias non ha versato», rivendica il segretario generale Fp Cgil Marco D' Acunto. Quindi, spiega: «Abbiamo verificato la possibilità di mettere immediatamente a disposizione 476mila euro per il pagamento diretto, sia ai lavoratori subordinati sia ai liberi professionisti, delle mensilità che fino a oggi risultano accertate». Ovvero quelle di luglio, agosto e settembre 2017. «Questo primo passo - tiene a sottolineare il segretario Fp Cgil - è reso possibile dalle diffide accertative presentate dalla Cgil e non da altri che soltanto in questo momento provano a reclamare meriti che non hanno». L' appendice polemica è indirizzata al segretario generale dell' Ugl, Costantino Vassiliadis, presente ieri al vertice ma mai al fianco di D' Acunto e dei dipendenti durante gli 8 giorni di lo sciopero della fame e i 15 di presidio permanente prima nel parcheggio dell' Asl in via Degli Imbimbo poi all' ingresso della Villa Comunale di Corso Vittorio Emanuele. Messo da parte l' astio, D' Acunto aggiunge altri dettagli della trattativa: «L' Asl ha chiesto 48 ore di tempo per dare una risposta definitiva, ma siamo fiduciosi perché abbiamo ottenuto il parere positivo sia dell' Inps sia dell' Inail». Rappresentanti di entrambe le parti erano ieri pomeriggio al tavolo con il capo dell' Ispettorato del lavoro, Paola Caporali, i commissari provinciali dell' Aias, Antonio Maurizio Arci e Remo Del Genio, e il direttore generale dell' Asl, Maria Morgante. La manager di via Degli Imbimbo compie, dunque, un netto passo indietro rispetto a una posizione di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
chiusura più volte ribadita e conferma, adesso, la disponibilità: «C' è un accordo - dice Morgante - tra l' Asl e l' Aias per verificare la possibilità di procedere con il pagamento diretto da parte nostra delle retribuzioni di luglio, agosto e settembre anche in assenza di un Durc regolare». I commissari Arci e Del Genio, attorniati dalla folta delegazione di dipendenti e pazienti che hanno atteso l' esito nell' atrio del Palazzo di governo, danno la propria versione dei fatti: «Noi abbiamo chiesto un accordo globale per coprire le 10 mensilità - dice Del Genio - ma sul punto non c' è stata convergenza. L' Asl ha in questo modo riconosciuto il debito nei nostri confronti, che per il 2016 noi quantifichiamo in oltre 600mila euro. Quindi con questo primo impegno di 476mila euro, siamo in credito di altri 150mila per le prestazioni sanitarie offerte». Arci affronta anche la questione delle revoche di autorizzazione amministrativa e accreditamento regionale quali conseguenze della chiusura della sede di via Morelli e Silvati disposta dalla Procura lo scorso 13 febbraio. «Ci siamo appellati al Tar di Salerno e siamo convinti di ottenere la sospensiva per riprendere l' attività. Dopo i rilievi del Nas, abbiamo provveduto a colmare tutte le lacune dal punto di vista igienico-sanitario e della sicurezza. Inoltre, siamo pronti a discutere con questa amministrazione comunale rispetto alla revoca dell' autorizzazione e alla modifica unilaterale della convenzione con l' associazione Noi con loro». Infatti, l' ente di Piazza del Popolo tra marzo e aprile ha prima modificato la convenzione con l' associazione «Noi con loro» - attraverso l' abrogazione dell' articolo che accordava la possibilità alla Onlus di dare in locazione gli immobili realizzati sul suolo assegnatogli dal Comune in via Morelli e Silvati, ovvero gli stessi concessi da anni all' Aias. Poi ha revocato l' autorizzazione all' Associazione per l' attività di centro ambulatoriale e di riabilitazione. Condizione che ha causato anche l' annullamento dell' accreditamento destinato all' Aias, tramite l' Asl, per le prestazioni sanitarie erogate. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 25 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 4.686 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Al «Fatebenefratelli» arriva accreditamento per 211 posti letto Gianluca Mannato La giunta regionale Accreditamento istituzionale definitivo, in «classe C» con livello di qualità superiore, per il Fatebenefratelli, inerente l' attività di pronto soccorso. Lo ha stabilito la giunta regionale che, come pubblicato ieri sul Burc, ha ritenuto di dover disporre l' accreditamento istituzionale definitivo dell' ospedale di viale Principe di Napoli in linea con la programmazione nazionale. Facendo seguito anche all' istanza avanzata dalla struttura al commissario che ne richiedeva l' accreditamento istituzionale definitivo per le attività in regime di ricovero ospedaliero con una dotazione di 251 posti letto, distinti in 217 di ricovero ordinario e in 34 di ricovero in day hospital. Con delibera numero 191 del 27 aprile il direttore generale dell' Asl Benevento ha attestato il possesso di tutti i requisiti e le condizioni richieste dalla normativa per l' accreditamento istituzionale definitivo della struttura per 211 posti letto e anche in relazione all' assegnazione dei posti suddivisi per discipline: Medicina 32 posti letto, oncologia 18, ematologia 4, geriatria 10, cardiologia 20, chirurgia generale 30, oculistica 3, urologia 10, ortopedia e traumatologia 30, ginecologia e ostetricia 30, pediatria 8, utic in cardiologia 4, terapia intensiva 4, trattamento intensivo neonatale 6. L' accreditamento decorre dalla data di adozione della delibera e ha durata quadriennale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2018 Pagina 25 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 9.775 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Ospedali depotenziati a vantaggio di Salerno» Gianni De Blasio La sanità, l' attacco di Fi Caldoro: «Così salvai il Dea di II livello». Mastella: «Battaglia sacrosanta da condividere tutti» La presidenza Caldoro preservò la classificazione di Dea di II livello del «Rummo», oggi, la programmazione di De Luca pone le basi per una «declassificazione scontata, inevitabile Resa tale dal depauperamento del presidio ospedaliero». Forza Italia scende in campo e invita tutti alla battaglia. «Sulle questioni della salute non possono esistere differenziazioni di ordine politico. Occorre essere tutti concordi nel far valere le ragioni del territorio». Così il sindaco di Benevento, Clemente Mastella e la moglie, la senatrice Sandra Lonardo, supportati dagli interventi dell' ex governatore Stefano Caldoro e dal capogruppo forzista alla Regione Armando Cesaro. I vecchi criteri, ha rimarcato Caldoro, presupponevano un minimo di 300mila abitanti per la conservazione del Dea di II livello. «Ebbene - dice - con la mia bozza di piano sanitario, pur in presenza dei limiti imposti dal governo nazionale, riuscii a difendere la sanità sannita inventandomi un bacino territoriale di riferimento che comprendesse, non solo la provincia di Benevento, ma anche quella di Avellino. Unendo le due si è avuto così il numero sufficiente di abitanti per difendere i due Dea di secondo livello. l' attuale giunta ha di fatto però depotenziato le due strutture riducendone le attività, i reparti e gli investimenti, nel mentre immagina di dirottare ingenti risorse su Salerno». A mettere a rischio l' attuale qualifica sarebbe, secondo l' ex presidente, il decreto numero 8 adottato da De Luca a febbraio, laddove si dice che «la presenza dei 2 Dea di II livello nella macroarea delle province di Avellino e Benevento rappresenta un' eccezione derivata da una condizione preesistente. Essa troverà la sua naturale evoluzione nel corso del triennio, in riferimento all' applicazione dei Piani di efficientamento e allo studio dei volumi». «Ebbene, con l' Atto aziendale elaborato dal direttore generale, non si va verso il rafforzamento del Rummo ha osservato Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Mastella -, risulterà impossibile competere con il Moscati di Avellino». Mastella ha sollecitato tutti a condividere una «battaglia sacrosanta». Poiché non si spiega, a parere degli esponenti forzisti, come mai, pur in presenza di un incremento di 1.637 posti letto in Campania, questi vengano spalmati su tre province, nel mentre la macroarea Avellino-Benevento ne perde addirittura 187, gran parte di questi al «Rummo». «Se il rischio che il Sannio perda il suo unico Dea di II livello si fa sempre più concreto, lo dobbiamo alla scarsa considerazione del governatore De Luca per i problemi delle aree interne», ha sottolineato Armando Cesaro. «Nei fatti, mentre l' annunciata proroga alle prescrizioni del Decreto 70 non arriva, gli unici risultati fin qui conseguiti sono la modifica di un Atto aziendale che non fa ben sperare, lo smantellamento del presidio ospedaliero di Sant' Agata dei Goti e la scelta, peraltro comprensibile, di alcuni apprezzati chirurghi del Rummo di riparare altrove. Siamo pronti a portare nell' aula del Consiglio regionale, dove presenteremo una mozione ad hoc, l' intera problematica per scongiurare che il Sannio perda una risorsa sanitaria di eccellenza». La senatrice Sandra Lonardo, poi, ha ricordato di non aver ricevuto alcuna risposta alla lettera inviata a De Luca, né all' interrogazione trasmessa al Ministro della Salute, atti nei quali ha evidenziato tutte le criticità: «È noto che la partita si gioca sul piano qualitativo, che meno volumi comporta una successiva riduzione di posti letto e, sugli esiti, meno qualità e complessità delle prestazioni, meno complessità delle patologie, quindi declassamento della struttura». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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