Media Monitoring per 10-07-2019 - Rassegna stampa del 10-07-2019 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 10/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO E' morto Carmine Giannella A lutto il teatro salernitano ........................................................ 1 10/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO I Cardiologi per Ravello? Sono al Ruggi .................................................................................. 3 10/07/2019 - WWW.ILDENARO.IT Neuromed, scoperto il gene della longevità: nel team anche l’Unisa ..................................... 5 10/07/2019 - WWW.QUOTIDIANOCONTRIBUENTI.COM Scoperto e replicato (per ora sui topi) il gene della longevità ............................................... 7 10/07/2019 - WWW.AGI.IT Scoperto e replicato (per ora sui topi) il gene della longevità ............................................... 9 09/07/2019 - WWW.TELECLUBITALIA.IT Addio furbetti a lavoro. Il cartellino si timbrerà con l’impronta digitale .............................. 11 09/07/2019 - WWW.MN24.IT Costiera Amalfitana, mancano i medici ma c’è tanto traffico… ............................................ 12 09/07/2019 - WWW.ILGIORNALEDIVICENZA.IT Dipendenti pubblici Impronte digitali contro l'assenteismo ................................................. 13 09/07/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT I cardiologi del Ruggi rifiutano la Costiera .......................................................................... 14 09/07/2019 - WWW.ILVESCOVADO.IT Ospedale Costa d’Amalfi: cardiologi non vogliono più venire a Castiglione ......................... 16 09/07/2019 - WWW.POSITANONEWS.IT Ravello. L’ospedale “Italia Giordano” rischia di rimanere senza cardiologi, medici del Ruggi non intendono trasferirsi in costiera .................................................................................... 17 09/07/2019 - RETENEWS24.NET Statali, addio badge: impronte digitali anti-furbetti. Arriva la nuova normativa ................. 18 09/07/2019 - WWW.LEGGO.IT Statali, addio badge: impronte digitali anti-furbetti. Bongiorno: «Ecco la normativa» ........ 19 08/07/2019 - GAZZETTADELSUD.IT Addio badge, contro i furbetti del cartellino arrivano le impronte digitali ........................... 20 08/07/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT Medici, c'è il rifiuto di lavorare in Costiera Amalfitana ........................................................ 22 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 23 10/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Carenza di personale, arrivano i medici del Santobono ....................................................... 23 10/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Disturbi intimi femminili, campagna gratuita ...................................................................... 24 10/07/2019 - CRONACHE DI SALERNO Lettera del Centro di riabilitazione "Villa dei Fiori" all' Asl di Salerno Urge l' intervento di De Luca ..................................................................................................................................... 25 10/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Ospedale, Nas in pronto soccorso sedie rotte e barelle sgangherate .................................. 27 10/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Ospedale, Pronto Soccorso fuorilegge ................................................................................. 29 10/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Trovata la proteina della longevità ...................................................................................... 31 Sanità Campania ............................................................................................................................. 33 10/07/2019 - IL ROMA Ecco i nuovi reparti: «Ospedale all' avanguardia» ................................................................ 33 10/07/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Gli rompono il naso in una lite ma in 4 ospedali manca l' otorino ........................................ 35 10/07/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Pronto soccorso e 118 accordo Asl-sindacati per i turni d' estate ........................................ 37 10/07/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO NORD) Robot, app e pacemaker, c' è anche la buona sanità ........................................................... 39 10/07/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
Rummo, bilancio ok ma resta nodo organico ....................................................................... 41 10/07/2019 - IL ROMA Teleconsulto Sanità, via al progetto per le isole .................................................................. 43 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 44 10/07/2019 - LA STAMPA "A tempo determinato da quando sono laureata E ho compiuto 57 anni" ............................ 44 10/07/2019 - LA REPUBBLICA "Non è una cura" La bocciatura della cannabis .................................................................... 45 10/07/2019 - LA STAMPA "Sono un globetrotter degli ambulatori Da Napoli fino a Mantova" ..................................... 47 10/07/2019 - MF A Palermo e Siracusa nuovi investimenti per gli ospedali delle città ................................... 48 10/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA Alfano a San Donato, cambia la governance ........................................................................ 50 10/07/2019 - IL GIORNALE Epatite C, 35mila pazienti lombardi «La vera emergenza è chi non fa test» ........................ 52 10/07/2019 - IL GIORNALE Ex ministri e banchieri nel Gruppo San Donato per sbarcare all' estero .............................. 54 10/07/2019 - AVVENIRE Il gruppo San Donato ora guarda all' estero ........................................................................ 56 10/07/2019 - LA STAMPA Italia, spesa in declino per la sanità pubblica Meno 500 dollari a testa ............................... 58 10/07/2019 - AVVENIRE L' Italia del farmaco non sfrutta i fondi europei per la ricerca ............................................. 60 10/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA L' ospedale e il ruolo dei medici ........................................................................................... 62 10/07/2019 - IL GIORNALE La pax nel salotto buono spinge i profitti dello Ieo .............................................................. 63 10/07/2019 - LA STAMPA La Regione contro l'esodo dei malati Potenziamo gli ospedali di confine ............................ 65 10/07/2019 - LA STAMPA Medici, il piano di assunzioni esclude chi ha più di 43 anni "Diventeremo precari a vita" ... 67 10/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Ospedali, Gruppo San Donato La nuova frontiera è l' estero ............................................... 69 10/07/2019 - IL GIORNALE San Donato pensa alla Borsa schierando i banchieri in cda ................................................. 71 10/07/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO Sì ai fondi pubblici all' ospedale del Qatar Aspettando i giudici ........................................... 73 10/07/2019 - IL MESSAGGERO Schiera di vip al vertice del Gruppo San Donato .................................................................. 74
10/07/2019 Pagina 5 EAV: € 1.504 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona E' morto Carmine Giannella A lutto il teatro salernitano LA SCOMPARSA Popolare organizzatore di eventi ha realizzato iniziative di grande spessore artistico L' improvviso decesso al "Ruggi", il suo cuore non ha retto dopo il ricovero Un' emorragia interna lo ha colpito venerdì sera, costringendolo ad un ricovero immediato presso l' ospedale salernitano. Ma il suo cuore non ha retto ed ha smesso di battere. Carmine Giannella, popolare organizzatore di eventi, è deceduto nel tardo pomeriggio di ieri. All' ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragana sono accorsi in tanti, familiari, amici, compagni di lavoro, attori, politici e giornalisti. Tutti increduli, tutti sconvolti da una notizia che nessuno si aspettava. Carmine Giannella era amatissimo e popolarissimo, aveva organizzato decine di manifestazioni ed eventi. " Un personaggio molto amato e conosciuto. Una persona seria - dichiara Tino Coppola Imprenditore e produttore discografico - Ho avuto il piacere di conoscerlo e di apprezzarlo sia professionalmente che umanamente. Credo che Salerno oggi abbia perso uno dei suoi figli più cari". Carmine Gian nella è stato tra i primi a realizzare a Salerno l' Arena del Mare, una struttura all' aperto dove poter svolgere spettacoli in piena estate.... "Sì, è vero con Carmine abbiamo realizzato una delle prime Arene del Mare ricorda Ugo Piastrella, titolare del Teatro Nuovo di Salerno - E' stato anche socio del teatro per oltre 10 anni. Cosa posso dire di lui, in questo momento ho tanti di quei ricordi. Carmine è stato un uomo che ha sempre creduto in quello che faceva, che credeva nel teatro. Ha fatto di tutto, dal produttore all' organizzatore. Ha dedicato la sua vita al teatro, con lui sono nate tante cose non solo a Salerno, ma anche in provincia. Oggi la nostra città perde un amico, una per sona cara". "Anche Carmine Giannella, lascia Salerno per sempre, - afferma Geppino Afeltra , organizzatore e produttore - persona che ricordo sempre attenta, cortese e disponibile, un professionista del mondo teatrale a cui ha dato sempre un valore concreto e serio. Arrivederci caro Carmine e grazie per tutto il tuo amore e per ciò che di bello hai donato allo spettacolo. "Non ci sono parole, la morte di Carmine Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Giannella ci ha colti tutti di sorpresa - dice Chiara Natella della Bot tega San Lazzaro - lo conosco da quanto ero bambina, lui era molto amico di mio padre Peppe, insieme hanno collaborato tanto e tante cose hanno fatto. Era una persona semplice, buona, divertente. Il mio pensiero in questo momento va alla moglie Rita e alle loro due splendide figlie, che ora dovranno affrontare la vita senza avere più accanto una figura così importante come Carmine ". Addolorato anche l' attore e regista Gaetano Stella... "Mi resta il ricordo di un uomo di spettacolo capace e lungimirante che aveva frequentazioni artistiche di grandissimo livello, ma che non ha mai abbandonato disdegnato l' idea di mantenere protagonista nei suoi progetti anche la sua città Salerno. Ricordo con nostalgia le coraggiose produzioni da lui sollecitate che ho avuto il piacere di realizzare con lui. Sicuramente una persona che non è stata mai sotto i riflettori del palcoscenico ma che ha contribuito alla crescita dello spettacolo a Salerno". Anche il patron del Premio Charlot e socio fondatore del Teatro Delle Arti ha voluto ricordare l' amico e collega Carmine Gian nella, con il quale ha collaborato in tantissime manifestazioni che fatto la storia di Sa hanno lerno. "Carmine era uno degli amici più cari di mio padre, lui e papà si facevano delle lunghe chiacchierate sul teatro e sugli attori - così Anna Nisivoccia, figlia di Alessandro e dell' indimenticata Regina Senatore ricorda Giannella - Lo ricordo sempre di buon uomore, sempre allegro, con il suo immancabile sigaro e il cappellino. La notizia della sua morte, mi ha davvero rattristata molto. E' una perdita importante per la nostra città". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/07/2019 Pagina 9 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona I Cardiologi per Ravello? Sono al Ruggi Lanzieri del Comitato Pro Sanità denuncia: «I neo assunti non sono mai arrivati e i decani non vogliono trasferirsi in Costiera» «Se fosse abolito il servizio cardiologia l'ospedale Costa d'Amalfi sarebbe inutile, inefficace ed inefficiente». Non usa mezzi termini Franco Lanzieri , ex consigliere comunale di Ravello, delegato alla sanità ma, soprattutto, presidente del Comitato Pro sanità che, negli anni scorsi, ha lottato e vinto per l'istituzione di un nosocomio sulla Divina. Da medico sa bene quali sono i rischi e i pericoli di un ospedale a mezzo servizio, privato del servizio di cardiologia. Perché i cardiologi del Ruggi, come denunciato dal presidente del Tribunale dei malati, Andrea Cretella , hanno contestato l'ordine di servizio della direzione generale, che prevede una turnazione nella struttura di Castiglione di Ravello. E si sono rivolti al giudice del lavoro per far valere le loro ragioni. Dunque, si potrebbe anche verificare l'eventualità che l'ospedale Costa d'Amalfi resti senza cardiologi, sia al pronto soccorso che in ambulatorio. E sarebbe un problema, anche perché, come spiega Lanzieri, «la maggior parte degli accessi è per motivi di cardiopatia». «A parte gli infarti eclatanti aggiunge - che sono di facile diagnosi, per la stragrande maggioranza dei casi c'è bisogno dell'ecografia cardiaca e del consulto dello specialista». Lanzieri, che conosce a menadito tutte le dinamiche e la storia dell'ospedale, fa il punto della situazione, partendo proprio dal paradosso dell'assunzione dei cardiologi che sarebbe dovuti essere assegnati al Costa d'Amalfi e che, invece, sono rimasti in servizio al Ruggi. «Ad aprile di 2 anni fa sottolinea Lanzieri - la cardiologia del Costa d'Amalfi fu chiusa per una settimana, per mancanza di personale. Il governatore Vincenzo De Luca intervenne subito, facendo riaprire il servizio, e favorì i concorsi per i cardiologi, proprio per destinarli al nosocomio costiero. Il problema, però, è che i concorsi sono stati banditi per l'Azienda e, così, i neo assunti sono stati trattenuti al Ruggi». Un passaggio quest'ultimo importante, perché è proprio da questo particolare che è partita la Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
protesta dei cardiologi anziani, che non vogliono andare in Costiera e rivendicano la loro appartenenza professionale esclusivamente all'ospedale di Salerno. «La soluzione puntualizza Lanzieri sarebbe proprio quella di creare uno staff di cardiologi dedicati al Costa d'Amalfi, con un responsabile, anche per assicurare una continuità per i pazienti». Questo, però, non è mai accaduto e, adesso, si rischia la paralisi. «Sarebbe un problema per tutti evidenzia Lanzieri anche per i tanti turisti, molti dei quali stranieri, che, in ogni periodo dell'anno, riempiono le strutture ricettive della Costiera. L'ospedale e i suoi servizi sono un supporto indispensabile per un turismo di qualità. Tante volte ci siamo trovati a curare ospiti illustri del jet set nazionale e internazionale. E non l'abbiamo reso noto per motivi di privacy». Il Costa d'Amalfi, inoltre, è anche ospedale di zona disagiata e, come tale, dovrebbe garantire una serie di servizi, previsti dalla normativa vigente. Un riconoscimento che è stato assegnato nel 2016, che è difeso a spada tratta da Lanzieri: «È l'unica possibilità per la Costiera amalfitana, così come per Capri precisa - di avere un ospedale. Perché l'attuale legge stabilisce che in Italia per avere un ospedale bisogna servire una popolazione di 80 mila abitanti. Al di sotto di questa soglia, l'unica possibilità e quella di essere dichiarati zona disagiata. Lo status che è stato attribuito al Costa d'Amalfi elimina tutte le incertezze e le insicurezze. Sono previsti anche 20 posti letto di medicina e questo non è stato ancora fatto. Siamo in attesa che vengano attivati». Tra i tanti problemi, c'è anche quello dell'unico rianimatore in servizio, che se si assenta per accompagnare, durante un trasferimento, un paziente, fa restare scoperto il pronto soccorso. «Finora la buona sorte ci ha assistito dice Lanzieri ma il rischio è concreto». (g.d.s.) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/07/2019 EAV: € 494 Lettori: 2.433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Neuromed, scoperto il gene della longevità: nel team anche l’Unisa E’ stato individuato e replicato nei topi il gene della longevità. Si tratta di una variante del gene che codifica la proteina BPIFB, capace di prevenire e combattere le malattie cardiovascolari attraverso un vero e proprio ringiovanimento dei vasi sanguigni. Lo studio, condotto dal Neuromed di Pozzilli (IS), dal MultiMedica di Sesto San Giovanni (MI) e dal Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, Scuola Medica Salernitana dell’Università degli Studi di Salerno, con il sostengo di Fondazione Cariplo e ministero della Salute, e’ stato pubblicato sull’European Heart Journal. La variante del gene studiata, la cosiddetta LAV (“longevity associated variant”), e’ stata individuata in passato dallo stesso gruppo di ricerca, dopo aver notato che prevale nelle persone dalla vita particolarmente lunga, oltre i cento anni. Ora i ricercatori hanno inserito, attraverso un vettore virale, il gene LAV-BPIFB4 nel Dna di animali da laboratorio particolarmente suscettibili all’aterosclerosi e, di conseguenza, a patologie cardiovascolari. “I risultati – dice Annibale Puca, coordinatore di un’equipe di ricerca presso l’Università di Salerno e presso MultiMedica – sono stati estremamente incoraggianti. Abbiamo osservato un miglioramento della funzionalità dell’endotelio (la superficie interna dei vasi sanguigni), una riduzione di placche aterosclerotiche nelle arterie e una diminuzione dello stato infiammatorio”. In altri termini, l’inserimento del “gene dei centenari” nei modelli animali ha provocato un vero e proprio ringiovanimento del sistema cardiocircolatorio. Lo stesso effetto positivo e’ stato ottenuto anche in laboratorio, questa volta non inserendo geni nelle cellule ma somministrando la proteina codificata dal gene LAV-BPIFB4 a vasi sanguigni umani. A questi dati sperimentali i ricercatori hanno quindi aggiunto un ulteriore studio condotto su gruppi di pazienti. Si e’ visto prima di tutto che ad un maggiore livello di proteina BPIFB4 nel sangue corrispondeva una migliore salute dei loro vasi sanguigni. Inoltre proprio i portatori della variante genetica LAV avevano livelli di proteina maggiori. “Questo studio – commenta Carmine Vecchione, preside della Facoltà di Medicina dell’Universita’ di Salerno, direttore dell’Unita’ Operativa Complessa di Cardiologia dell’Ospedale Ruggi D’Aragona di Salerno e Responsabile Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
del Laboratorio di Fisiopatologia Vascolare del Neuromed – apre la strada alla possibilità di soluzioni terapeutiche basate sulla proteina LAV-BPIFB4. Naturalmente saranno necessarie ancora molte ricerche, ma pensiamo che sia possibile, somministrando la proteina stessa ai pazienti, rallentare i danni cardiovascolari dovuti all’eta’. In altre parole, anche se una persona non possiede quelle particolari caratteristiche genetiche che la rendono longeva, potremmo essere in grado di offrire lo stesso livello di protezione”. L'articolo Neuromed, scoperto il gene della longevità: nel team anche l’Unisa proviene da Ildenaro.it. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/07/2019 quotidianocontribuenti.com EAV: € 575 Lettori: 1.667 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Scoperto e replicato (per ora sui topi) il gene della longevità È stato individuato e replicato nei topi il gene della longevità. Si tratta di una variante del gene che codifica la proteina BPIFB, capace di prevenire e combattere le malattie cardiovascolari attraverso un vero e proprio ringiovanimento dei vasi sanguigni. Lo studio, condotto dal Neuromed di Pozzilli (IS), dal MultiMedica di Sesto San Giovanni (MI) e dal Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, Scuola Medica Salernitana dell’Università degli Studi di Salerno, con il sostengo di Fondazione Cariplo e ministero della Salute, è stato pubblicato sull’European Heart Journal. La variante del gene studiata, la cosiddetta LAV (“longevity associated variant”), è stata individuata in passato dallo stesso gruppo di ricerca, dopo aver notato che prevale nelle persone dalla vita particolarmente lunga, oltre i cento anni. Ora i ricercatori hanno inserito, attraverso un vettore virale, il gene LAV-BPIFB4 nel DNA di animali da laboratorio particolarmente suscettibili all’aterosclerosi e, di conseguenza, a patologie cardiovascolari. “I risultati – dice Annibale Puca, coordinatore di un’equipe di ricerca presso l’Università di Salerno e presso MultiMedica – sono stati estremamente incoraggianti. Abbiamo osservato un miglioramento della funzionalità dell’endotelio (la superficie interna dei vasi sanguigni), una riduzione di placche aterosclerotiche nelle arterie e una diminuzione dello stato infiammatorio”. In altri termini, l’inserimento del “gene dei centenari” nei modelli animali ha provocato un vero e proprio ringiovanimento del sistema cardiocircolatorio. Lo stesso effetto positivo è stato ottenuto anche in laboratorio, questa volta non inserendo geni nelle cellule, ma somministrando la proteina codificata dal gene LAV- BPIFB4 a vasi sanguigni umani. A questi dati sperimentali i ricercatori hanno quindi aggiunto un ulteriore studio condotto su gruppi di pazienti. Si è visto prima di tutto che ad un maggiore livello di proteina BPIFB4 nel sangue corrispondeva una migliore salute dei loro vasi sanguigni. Inoltre proprio i portatori della variante genetica LAV avevano livelli di proteina maggiori. “Questo studio – commenta Carmine Vecchione, preside della Facoltà di Medicina dell’Università di Salerno, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiologia dell’Ospedale Ruggi D’Aragona di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Salerno e Responsabile del Laboratorio di Fisiopatologia Vascolare del Neuromed – apre la strada alla possibilità di soluzioni terapeutiche basate sulla proteina LAV- BPIFB4. Naturalmente saranno necessarie ancora molte ricerche, ma pensiamo che sia possibile, somministrando la proteina stessa ai pazienti, rallentare i danni cardiovascolari dovuti all’età. In altre parole, anche se una persona non possiede quelle particolari caratteristiche genetiche che la rendono longeva, potremmo essere in grado di offrire lo stesso livello di protezione”. Vedi: Scoperto e replicato (per ora sui topi) il gene della longevità Fonte: cronaca agi Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/07/2019 EAV: € 1.430 Lettori: 36.667 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Scoperto e replicato (per ora sui topi) il gene della longevità È stato individuato e replicato nei topi il gene della longevità. Si tratta di una variante del gene che codifica la proteina BPIFB, capace di prevenire e combattere le malattie cardiovascolari attraverso un vero e proprio ringiovanimento dei vasi sanguigni. Lo studio, condotto dal Neuromed di Pozzilli (IS), dal MultiMedica di Sesto San Giovanni (MI) e dal Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria, Scuola Medica Salernitana dell'Università degli Studi di Salerno, con il sostengo di Fondazione Cariplo e ministero della Salute, è stato pubblicato sull'European Heart Journal. La variante del gene studiata, la cosiddetta LAV ("longevity associated variant"), è stata individuata in passato dallo stesso gruppo di ricerca, dopo aver notato che prevale nelle persone dalla vita particolarmente lunga, oltre i cento anni. Ora i ricercatori hanno inserito, attraverso un vettore virale, il gene LAV-BPIFB4 nel DNA di animali da laboratorio particolarmente suscettibili all'aterosclerosi e, di conseguenza, a patologie cardiovascolari. "I risultati - dice Annibale Puca, coordinatore di un'equipe di ricerca presso l'Università di Salerno e presso MultiMedica - sono stati estremamente incoraggianti. Abbiamo osservato un miglioramento della funzionalità dell'endotelio (la superficie interna dei vasi sanguigni), una riduzione di placche aterosclerotiche nelle arterie e una diminuzione dello stato infiammatorio". In altri termini, l'inserimento del "gene dei centenari" nei modelli animali ha provocato un vero e proprio ringiovanimento del sistema cardiocircolatorio. Lo stesso effetto positivo è stato ottenuto anche in laboratorio, questa volta non inserendo geni nelle cellule, ma somministrando la proteina codificata dal gene LAV-BPIFB4 a vasi sanguigni umani. A questi dati sperimentali i ricercatori hanno quindi aggiunto un ulteriore studio condotto su gruppi di pazienti. Si è visto prima di tutto che ad un maggiore livello di proteina BPIFB4 nel sangue corrispondeva una migliore salute dei loro vasi sanguigni. Inoltre proprio i portatori della variante genetica LAV avevano livelli di proteina maggiori. "Questo studio - commenta Carmine Vecchione, preside della Facoltà di Medicina dell'Università di Salerno, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Cardiologia dell'Ospedale Ruggi D'Aragona di Salerno e Responsabile del Laboratorio di Fisiopatologia Vascolare del Neuromed - apre la strada alla possibilità di soluzioni terapeutiche basate sulla proteina LAV-BPIFB4. Naturalmente saranno necessarie ancora molte ricerche, ma pensiamo che sia possibile, somministrando la proteina stessa ai pazienti, rallentare i danni cardiovascolari Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dovuti all'età. In altre parole, anche se una persona non possiede quelle particolari caratteristiche genetiche che la rendono longeva, potremmo essere in grado di offrire lo stesso livello di protezione". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/07/2019 teleclubitalia.it EAV: € 1.220 Lettori: 31.333 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Addio furbetti a lavoro. Il cartellino si timbrerà con l’impronta digitale Quella dei furbetti del cartellino è un’era che sta per finire. Ieri è entrato in vigore il decreto Concretezza che contiene, fra l’altro, norme per la prevenzione del fenomeno dei cosiddetti furbetti del cartellino. Secondo il decreto i controlli saranno più severi. Per entrare in ufficio il dipendente pubblico dovrà fornire la propria impronta digitale e, a scanso di equivoci, la scena sarà ripresa dalle telecamere. Come funzionerà Per assicurare la riservatezza dei dati, tutto sarà criptato e trasformato in codici alfanumerici. Le nuove norme riguarderanno tutti i dipendenti pubblici, sia le amministrazioni centrali che quelle locali. Restano esclusi gli insegnanti per cui fa fede il registro di classe. Stesso discorso per prefetti, magistrati e forze dell’ordine, mentre per i dirigenti scolastici ci sarà un decreto apposito. Affinchè però le norme diventino davvero effettive, c’è bisogno ancora del regolamento attuativo. La protesta dei sindacati Il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Giulia Buongiorno, garantisce che è tutto pronto ed il decreto è già sotto esame presso il Garante della Privacy. Questa nuova modalità è già in vigore all’Ospedale Cardarelli di Napoli, e il Ruggi D’Aragona a Salerno, ma non mancano i dessensi. La nuova legge non piace ai sindacati che la definiscono umiliante, e ritengono che possa creare un clima di sfiducia nel lavoro pubblico. Il decreto introduce anche nuove norme in materia di concorsi, per velocizzarne l’iter. Previsto il ricorso ai test a risposta multipla sia per le prove pre-selettive, sia per gli scritti. La correzione potrà essere automatizzata e potranno essere create sottocommissioni quando si oltrepassano i 250 candidati. Segui le notizie sul nostro sito Segui le notizie sulla nostra pagina Facebook L'articolo Addio furbetti a lavoro. Il cartellino si timbrerà con l’impronta digitale sembra essere il primo su Teleclubitalia notizie da Napoli e dall'Italia. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/07/2019 mn24.it EAV: € 361 Lettori: 1.433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Costiera Amalfitana, mancano i medici ma c’è tanto traffico… L’ospedale “Italia Giordano” potrebbe restare, da un momento all’altro, senza cardiologi. E questo perché almeno una ventina di loro, attualmente al “Ruggi”, non hanno alcuna intenzione di prestare la loro opera in Costiera, tanto da aver chiesto al Tribunale del Lavoro di annullare il provvedimento firmato dal direttore generale dell’ospedale di Salerno, Giuseppe Longo, proprio per garantire il serizio di cardiologia al “Giordano”. Un servizio che per il momento funziona 24 ore su 24, sia in regime di pronto soccorso che in quello ambulatoriale.Sotto il sole, sotto il sole”. Stavolta, però, non è il sole di Riccione a scaldare Tommaso Paradiso, frontman dei “Thegiornalisti”, la celeberrima band indie che la fa da padrona sulle emittenti radiofoniche nazionali. Il sole, in quest’occasione, è quello di Castiglione, a Ravello. Paradiso non è su una spiaggia: vorrebbe raggiungerla ma è bloccato in un inferno di lamiere, tra Atrani e Ravello. È la sorte nefasta che tocca ai tantissimi turisti e visitatori che, per raggiungere il paradiso in costiera, devono attraversare un purgatorio fatto di traffico. Stavolta, però, la figuraccia è social. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/07/2019 EAV: € 1.910 Lettori: 53.333 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Dipendenti pubblici Impronte digitali contro l'assenteismo ROMA. Il ministro della P.a, Giulia Bongiorno, appena in carica aveva chiarito che non ci sarebbe stata una riforma targata con il suo nome ma le misure appena entrate in vigore con il dl Concretezza vanno a rivoluzionare niente meno che i meccanismi di controllo delle presenze. Stop ai badge. Al loro posto arrivano le impronte digitali. Togliere il terreno da sotto ai piedi ai "furbetti del cartellino", l’obiettivo. Per sostituire gli attuali sistemi con i nuovi servono misure ad hoc. La legge appena entrata in vigore non basta. Tempi prefissati non esistono ma Bongiorno vuole correre e traccia uno spartiacque: «fino ad oggi, di fatto, la facevano franca in troppi; adesso, con le impronte digitali e la videosorveglianza preveniamo il fenomeno». La macchina quindi si è già mossa e infatti le misure attuative sono pronte. Tanto che il testo è stato inviato al Garante della Privacy in tempi record, il primo giorno utile. La legge è efficace da domenica, prima non si poteva. Al Garante spetta un vaglio che non appare semplice, visto il disappunto espresso da Antonello Soro, che in audizione in Parlamento nei mesi scorsi si è opposto a un’introduzione «generalizzata» del cosiddetto "controllo biometrico". Probabilmente infatti si ricorrerà ad un’applicazione spalmata su più fasi, in modo da consolidare prima il meccanismo nelle realtà più grandi, come ad esempio i ministeri. Il modo di andare incontro ai territori si potrà trovare discutendone insieme a Regioni e Comuni, con cui d’altra parte deve essere raggiunta un’intesa. Bongiorno ha più volte rassicurato, spiegando che ci sono amministrazioni che per combattere l’assenteismo già stanno utilizzando il nuovo metodo. È il caso dell’ospedale Antonio Cardarelli di Napoli. Ma lo stesso succede nel Ruggi D’Aragona a Salerno. Quanto alla privacy, invece, la riservatezza secondo il ministro sarà garantita dalla trasformazione delle informazioni in codici alfa-numerici. La priorità sta, ha sempre rimarcato Bongiorno, nel mettere uno «stop ai truffatori». Anche perchè i furbetti continuano a riempire le cronache. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/07/2019 lacittadisalerno.it EAV: € 661 Lettori: 2.533 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web I cardiologi del Ruggi rifiutano la Costiera Una ventina di professionisti hanno impugnato il provvedimento del Dg Ma il servizio dell’ospedale “Giordano” di Ravello ora rischia di bloccarsi RAVELLO. L’ospedale “Italia Giordano” potrebbe restare, da un momento all’altro, senza cardiologi. E questo perché almeno una ventina di loro, attualmente al “Ruggi”, non hanno alcuna intenzione di prestare la loro opera in Costiera, tanto da aver chiesto al Tribunale del Lavoro di annullare il provvedimento firmato dal direttore generale dell’ospedale di Salerno, Giuseppe Longo, proprio per garantire il serizio di cardiologia al “Giordano”. Un servizio che per il momento funziona 24 ore su 24, sia in regime di pronto soccorso che in quello ambulatoriale. In piena estate e, dunque, uno dei luoghi turistici più conosciuti a apprezzati al mondo rischia di non poter offrire un servizio sanitario pubblico efficace ed efficiente. E, in caso d’infarto i pazienti non potranno essere curati e stabilizzati nella struttura di Castiglione di Ravello, ma dovranno essere trasferiti in un altro ospedale, con tutti i rischi derivanti dal trasporto senza alcun intervento preventivo a salvavita. E, alla stessa stregua, non si potranno effettuare visite ambulatoriali. Per capire l’importanza del servizio basta fornire qualche dato: nel 2018 la cardiologia ha effettuato ben 2mila interventi, mentre l’ambulatorio, in 365 giorni, ha portato a termine mille e 500 visite. Numeri importanti che, però, potrebbero essere cancellati con un solo colpo di spugna. E, così, si tornerebbe indietro nel tempo, facendo ripiombare la Costiera in una situazione da terzo mondo e non da località turistica conosciuta ovunque e meta dei vacanzieri del jet set nazionale e internazionale. Tutto dipenderà dalla decisione di un giudice ma pure dalle scelte, non sempre condivisibili, della direzione del Ruggi. Perché se si è arrivato al braccio di ferro è proprio perché non sono state accolte le richieste dei cardiologi. Come sempre, in questo tira e molla, a pagare le conseguenze più nefaste saranno gli utenti. La data cruciale è quella del prossimo 25 luglio, quando il giudice del lavoro si esprimerà sul ricorso presentato da circa 20 cardiologi del “Ruggi”, che rivendicano la loro appartenenza al nosocomio salernitano e, dunque, nulla la disposizione di servizio che li obbliga alle trasferte in Costiera. A denunciare l’assurda situazione è il presidente del Tribunale dei diritti del malato, Andrea Cretella. «I cardiologi che vengono in turno da Salerno – spiega - sostengono di essere stati assunti per il “Ruggi” e, pertanto, ritengono di dover fare il proprio turno nella torre cardiologica e non nella struttura ospedaliera della Divina». Fatto sta che, nel 2017, furono banditi Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
concorsi ad hoc, per l’assunzione di cardiologi da destinare proprio all’ospedale costiero. «Due anni fa l’Azienda universitaria ospedaliera – rivela Cretella - ha bandito dei concorsi per l’assunzione di 10 cardiologi. E, tra questi, 5 dovevano essere destinati a Castiglione di Ravello per coprire i turni in cardiologia. Il paradosso è proprio questo, perché non si sa che fine abbiano fatto le unità destinate alla cardiologia di Castiglione di Ravello». Le pecche dell’ospedale della Costa d’Amalfi, tuttavia, sono anche altre. «A partire – puntualizza Cretella – dall’unico rianimatore in servizio. Questo significa che quando è costretto ad uscire per accompagnare un paziente in un’altra struttura, il servizio al pronto soccorso resta scoperto, fino al suo rientro». Note dolenti provengono anche dal laboratorio analisi, «che attualmente – precisa Cretella – funziona per l’utenza esterna solo il martedì». E, ancora, ci sono «barelle rotte – puntualizza il presidente del Tribunale dei diritti del malato - e lettini fuori norma, ossia senza rotelline». «Inoltre – aggiunge - per più di una settimana, per il rifornimento dei farmaci e del materiale per il pronto soccorso, il responsabile della farmacia di Cava de’ Tirreni è andato in ferie. E l’ospedale costiero ha corso il rischio di chiudere per mancanza di approvvigionamento sanitario». Un rischio che è stato scongiurato «solo venerdì scorso – sottolinea Cretella – quando finalmente la farmacia del Ruggi, competente territorialmente quando Cava è chiusa, a inviare tutto il materiale». «Infine – conclude Cretella - siamo sempre in attesa dei famosi 20 posti letto che erano stati promessi dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, con il riconoscimento dell’ospedale della Costiera come nosocomio di zona disagiata». Gaetano de Stefano ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/07/2019 ilvescovado.it EAV: € 430 Lettori: 1.933 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ospedale Costa d’Amalfi: cardiologi non vogliono più venire a Castiglione Cronaca Ultimo aggiornamento martedì 9 luglio 2019 17:55:29 A volte ritornano. Sono le voci di un possibile declassamento del presidio ospedaliero "Costa d'Amalfi" di Castiglione di Ravello, la struttura sanitaria vitale per la Divina, definita "salvavita".A rischiare è il reparto cardiologia che potrebbe vedersi privato di un servizio garantito per tutte le 24 ore sia in estate, a pieno regime, che d'inverno.I circa venti cardiologi inviati dal "Ruggi d'Aragona" di Salerno, infatti, si sarebbero rifiutati di prestare servizio in Costiera Amalfitana avanzando finanche, al Tribunale del Lavoro, richiesta di annullamento della disposizione di servizio che li obbliga alle trasferte in Costiera, provvedimento che porta la firma del direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Salerno, Giuseppe Longo. Gli specialisti, infatti, rivendicano la loro appartenenza al solo nosocomio salernitano.Il tutto nel bel mezzo della stagione estiva, l'ennesima in cui la Costiera è presa d'assalto da turisti di tutto il mondo.Una situazione paradossale, questa, se si considera che il plesso con sede a Ravello, da due anni riconosciuto come struttura ospedaliera in zona disagiata, dovrà disporre di 20 posti letto di Medicina generale.Bisognerà attendere il prossimo 25 luglio, quando il giudice del lavoro si esprimerà sul ricorso presentato da cardiologi.Non osiamo immaginare cosa potrebbe accadere nel caso in cui il piccolo nosocomio della Costiera possa essere privato del servizio vitale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/07/2019 EAV: € 695 Lettori: 6.100 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ravello. L’ospedale “Italia Giordano” rischia di rimanere senza cardiologi, medici del Ruggi non intendono trasferirsi in costiera Ravello. E’ emergenza all’ospedale “Italia Giordano” che rischia di rimanere a breve senza cardiologi, specialisti di vitale importanza. Al momento il servizio di cardiologia funziona nell’arco di tutte le 24 ore giornaliere coprendo sia l’attività ambulatoriale che quella del pronto soccorso. Giuseppe Longo, direttore generale dell’ospedale “Ruggi” di Salerno, proprio per garantire il servizio nella cittadina della costiera amalfitana, ha firmato un provvedimento che prevede il trasferimento di 20 medici dall’ospedale di Salerno a quello di Ravello. Ma gli specialisti non sono d’accordo e non hanno nessuna intenzione di lavorare in costiera al punto da rivolgersi al Tribunale del Lavoro per chiedere l’annullamento del provvedimento. A questo punto si spera che al più presto si riesca ad addivenire ad una soluzione poiché Ravello ha bisogno della presenza di cardiologi tutto l’anno ma soprattutto nel periodo estivo quando tantissimi turisti affollano sia la città della musica che i paesi vicini della costiera amalfitana e spesso sono costretti a ricorrere alle cure specialistiche. Con la mancanza dei cardiologi, purtroppo, sarà necessario trasportare i pazienti in altri ospedali anche per ricevere le prime cure e questo metterebbe a serio rischio la vita delle persone. Non resta che attendere l’evolversi della situazione. L'articolo Ravello. L’ospedale “Italia Giordano” rischia di rimanere senza cardiologi, medici del Ruggi non intendono trasferirsi in costiera proviene da Positanonews. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/07/2019 retenews24.net EAV: € 575 Lettori: 3.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Statali, addio badge: impronte digitali anti-furbetti. Arriva la nuova normativa Statali, addio badge: impronte digitali anti-furbetti. Arriva la nuova normativa Gli ultimi ad essere scoperti sono stati quei dipendenti dell’ospedale di Molfetta che timbravano il badge e poi uscivano per sbrigare le proprie faccende. Un bel numero, tanto da formare un piccolo esercito di infedeli. Ma prima di loro sono stati centinaia i dipendenti pubblici denunciati per assenteismo. Da ieri però è in vigore il decreto Concretezza che contiene, fra l’altro, norme per la prevenzione del fenomeno dei cosiddetti furbetti del cartellino. I controlli saranno severi: per entrare in ufficio il dipendente pubblico dovrà fornire la propria impronta digitale e, a scanso di equivoci, la scena sarà ripresa da telecamere. Per assicurare la riservatezza dei dati, tutto sarà criptato e trasformato in codici alfanumerici. Le nuove norme riguarderanno tutti i dipendenti pubblici, sia le amministrazioni centrali che quelle locali. Restano esclusi gli insegnanti per cui fa fede il registro di classe. Stesso discorso per prefetti, magistrati e forze dell’ordine, mentre il provvedimento verrà applicato ai dirigenti scolastici anche se per loro ci sarà un decreto apposito. Perché le norme diventino davvero effettive c’è bisogno ancora del regolamento attuativo. Il ministro della PA Giulia Bongiorno garantisce che è tutto pronto ed è stato già inviato al Garante della Privacy, che ha già espresso alcuni dubbi. Bongiorno ha più volte rassicurato, ricordando che ci sono amministrazioni che già stanno utilizzando il nuovo metodo, come l’ospedale Cardarelli di Napoli o il Ruggi D’Aragona a Salerno. «Fino ad oggi, di fatto ha detto il ministro la facevano franca in troppi; adesso, con le impronte digitali e la videosorveglianza, preveniamo il fenomeno. E’ finita l’epoca delle truffe». La nuova legge non piace invece ai sindacati che la definiscono umiliante. «Bisognerebbe evitare commenta il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga – di alimentare un clima di sfiducia nel lavoro pubblico, costruito sugli sbagli di pochissimi, tutelando, piuttosto, il benessere organizzativo e l’immagine di chi svolge la propria attività al servizio del Paese». (Leggo) L'articolo Statali, addio badge: impronte digitali anti-furbetti. Arriva la nuova normativa proviene da Retenews24 - L'informazione On Line. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/07/2019 EAV: € 2.604 Lettori: 150.000 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Statali, addio badge: impronte digitali anti-furbetti. Bongiorno: «Ecco la normativa» Gli ultimi ad essere scoperti sono stati quei dipendenti dell'ospedale di Molfetta che timbravano il badge e poi uscivano per sbrigare le proprie faccende. Un bel numero, tanto da formare un piccolo esercito di infedeli. Ma prima di loro sono stati centinaia i dipendenti pubblici denunciati per assenteismo. Da ieri però è in vigore il decreto Concretezza che contiene, fra l'altro, norme per la prevenzione del fenomeno dei cosiddetti furbetti del cartellino. I controlli saranno severi: per entrare in ufficio il dipendente pubblico dovrà fornire la propria impronta digitale e, a scanso di equivoci, la scena sarà ripresa da telecamere. Per assicurare la riservatezza dei dati, tutto sarà criptato e trasformato in codici alfanumerici. Le nuove norme riguarderanno tutti i dipendenti pubblici, sia le amministrazioni centrali che quelle locali. Restano esclusi gli insegnanti per cui fa fede il registro di classe. Stesso discorso per prefetti, magistrati e forze dell'ordine, mentre il provvedimento verrà applicato ai dirigenti scolastici anche se per loro ci sarà un decreto apposito. Perché le norme diventino davvero effettive c'è bisogno ancora del regolamento attuativo. Il ministro della PA Giulia Bongiorno garantisce che è tutto pronto ed è stato già inviato al Garante della Privacy, che ha già espresso alcuni dubbi. Bongiorno ha più volte rassicurato, ricordando che ci sono amministrazioni che già stanno utilizzando il nuovo metodo, come l'ospedale Cardarelli di Napoli o il Ruggi D'Aragona a Salerno. «Fino ad oggi, di fatto ha detto il ministro la facevano franca in troppi; adesso, con le impronte digitali e la videosorveglianza, preveniamo il fenomeno. E' finita l'epoca delle truffe». La nuova legge non piace invece ai sindacati che la definiscono umiliante. «Bisognerebbe evitare commenta il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga - di alimentare un clima di sfiducia nel lavoro pubblico, costruito sugli sbagli di pochissimi, tutelando, piuttosto, il benessere organizzativo e l'immagine di chi svolge la propria attività al servizio del Paese». Il decreto introduce anche nuove norme in materia di concorsi, per velocizzarne l'iter. Previsto il ricorso ai test a risposta multipla sia per le prove pre-selettive, sia per gli scritti. La correzione potrà essere automatizzata e potranno essere create sottocommissioni quando si oltrepassano i 250 candidati. riproduzione riservata ® Martedì 9 Luglio 2019, 05:01 © RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/07/2019 EAV: € 1.116 Lettori: 7.400 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Addio badge, contro i furbetti del cartellino arrivano le impronte digitali Al dipendente pubblico non si chiederà più di estrarre il badge per entrare in ufficio, dovrà invece porgere il dito: sarà l’impronta digitale a identificarlo e marcare così l’orario di servizio. Non solo, a scanso di equivoci, la scena sarà ripresa da telecamere ad hoc.Funzioneranno così le cose appena il regolamento attuativo, messo già a punto dalla Bongiorno, scatterà. D’altra parte la legge che introduce la novità, il provvedimento intitolato 'Concretezza', è già in vigore. L’obiettivo dichiarato è mettere fuori gioco i 'furbetti del cartellinò con nuovi meccanismi di identificazione. La legge parla di «verifica biometrica», che potrebbe passare teoricamente anche attraverso il controllo dell’iride ma il ministro della P.a, madre del provvedimento, ha sempre insistito sulle impronte digitali. Per assicurare la riservatezza dei dati, tutto sarà poi criptato: trasformato in codici alfanumerici.Tra i principi che verranno seguiti anche quello della gradualità, per cui, probabilmente, la novità sarà prima fatta digerire alle amministrazioni più grandi per poi portarla, mano a mano, sul territorio. Detto ciò lo stesso ministro più volte ha sottolineato come ci siano realtà che si sono portate avanti, ad esempio in Campania - dove il sistema è già stato sperimentato.Restano esclusi gli insegnanti per cui fa fede il registro di classe. Invece rientrano i dirigenti. E i presidi non fanno eccezione, anche se per loro ci sarà un decreto apposito. Come di tradizione, il personale 'non contrattualizzato' - dai magistrati ai prefetti - risponde ad altre regole.L’era delle impronte è quindi alle porte, ma per avere una road-map precisa bisognerà attendere i vari pareri sul regolamento, in primis quello del Garante della Privacy, che non ha mancato di far sentire le sue critiche. Servirà poi un’intesa in sede di Conferenza unificata, visto che gli apparecchi andrebbero installati anche nei Comuni più piccoli.Il ministro della P.a, Giulia Bongiorno, appena in carica aveva chiarito che non ci sarebbe stata una riforma targata con il suo nome ma le misure appena entrate in vigore con il dl Concretezza vanno a rivoluzionare niente meno che i meccanismi di controllo delle presenze. Stop ai badge. Al loro posto arrivano le impronte digitali. Togliere il terreno da sotto ai piedi ai 'furbetti del cartellino', l'obiettivo. Per sostituire gli attuali sistemi con i nuovi servono misure ad hoc. La legge appena entrata in vigore non basta. Tempi prefissati non esistono ma Bongiorno vuole correre e traccia uno Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
spartiacque: «fino ad oggi, di fatto, la facevano franca in troppi; adesso, con le impronte digitali e la videosorveglianza preveniamo il fenomeno». La macchina quindi si è già mossa e infatti le misure attuative sono pronte. Tanto che il testo è stato inviato al Garante della Privacy in tempi record, il primo giorno utile. La legge è efficace da domenica, prima non si poteva. Al Garante spetta un vaglio che non appare semplice, visto il disappunto espresso da Antonello Soro, che in audizione in Parlamento nei mesi scorsi si è opposto a un’introduzione «generalizzata» del cosiddetto 'controllo biometrico'. Probabilmente infatti si ricorrerà ad un’applicazione spalmata su più fasi, in modo da consolidare prima il meccanismo nelle realtà più grandi, come ad esempio i ministeri. Il modo di andare incontro ai territori si potrà trovare discutendone insieme a Regioni e Comuni, con cui d’altra parte deve essere raggiunta un’intesa. Bongiorno ha più volte rassicurato, spiegando che ci sono amministrazioni che per combattere l'assenteismo già stanno utilizzando il nuovo metodo. E’ il caso dell’ospedale Antonio Cardarelli di Napoli. Ma lo stesso succede nel Ruggi D’Aragona a Salerno.Quanto alla privacy, invece, la riservatezza secondo il ministro sarà garantita dalla trasformazione delle informazioni in codici alfa-numerici. La priorità sta, ha sempre rimarcato Bongiorno, nel mettere uno «stop ai truffatori». Anche perché i furbetti continuano a riempire le cronache. E’ di oggi l’indagine a Molfetta, di venerdì scorso quella sul dipendente del Comune di Parma. A fine giugno erano scattate sospensioni per 'false timbraturè all’ufficio Giardini di un municipio di Roma. Il fenomeno per la titolare della P.a è «cronico» e se, ha detto in più occasioni, "va benissimo» la stretta imposta con il decreto Madia, che ha inasprito le regole sui licenziamenti, occorre però «anche prevenire» attraverso, appunto, le impronte. Ma la legge sulla Concretezza prevede altro, a cominciare «da una drastica riduzione dei tempi delle procedure concorsuali».Non ci sarà più bisogno di un’autorizzazione preventiva per bandire o assumere, fino all’80% delle facoltà. Si apre ai test a risposta multipla. Via libera alla correzione automatizzata e alla creazione di sottocommissioni, tra i membri ammessi i pensionati. Tra un mese dovrebbe uscire un decreto che rivede un pò la politica dei compensi per i commissari, per incentivare le candidature. La penuria in tal senso sarebbe uno dei fattori alla base delle lungaggini. Ma chi assumere? Innanzitutto valgono più le prove che i titoli, dopo di che bisognerà privilegiare esperti in digitalizzazione, uso dei fondi strutturali e semplificazione. Per far sì che tutte le amministrazioni rispondano agli stessi criteri al ministero verrà creato un pool di 53 'guardianì. Insieme all’Ispettorato vigileranno sull'attuazione dei «piani triennali per le azioni concrete». Ma il ministro guarda già al prossimo step, la riforma della dirigenza. Materia delicatissima. Ci aveva provato anche il precedente Governo, il tentativo si fermò davanti alla Corte Costituzionale. © Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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