Media Monitoring per 05-02-2019 - Rassegna stampa del 05-02-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 05-02-2019 - Rassegna stampa del 05-02-2019 - Ruggi
05-02-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 05-02-2019
Media Monitoring per 05-02-2019 - Rassegna stampa del 05-02-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      05/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            L' agenda ............................................................................................................................... 1
      04/02/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT
            4 febbraio Giornata mondiale per la lotta al cancro L’Asl Salerno impegnata costantemente
            con le sue strutture. ............................................................................................................... 2
      04/02/2019 - WWW.RESPONSABILECIVILE.IT
            Errata manovra durante l'intervento, sanitari sotto inchiesta ............................................... 4
      04/02/2019 - WWW.DENTROSALERNO.IT
            Salerno: “Cuori Liberi Ribelli”, presentazione progetto all’ospedale “Ruggi” ....................... 5
      03/02/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT
            Giornata mondiale per la lotta il cancro: l’impegno dell’Asl di Salerno .................................. 6
Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 8
      05/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Ospedale caos, 36 ore per un ricovero ................................................................................... 8
Sanità Campania ............................................................................................................................. 10
      05/02/2019 - IL MATTINO
            «Anna vittima innocente» I medici: niente vendette ............................................................ 10
      05/02/2019 - IL MATTINO
            «Cardarelli affollato in modo mostruoso» ............................................................................ 12
      05/02/2019 - IL ROMA
            «Noi invitati a trasferire i pazienti oncologici all' ospedale di Pozzuoli» .............................. 14
      05/02/2019 - IL ROMA
            «Ora De Luca riapra il primo soccorso dell' ospedale Apicella» ............................................ 16
      05/02/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            «Ospedali, rischio stop e fusioni» ........................................................................................ 18
      05/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Blitz del ministro Grillo al Cardarelli: «Si lavora in condizioni disumane» ............................ 20
      05/02/2019 - CRONACHE DI NAPOLI
            Disastro sanità, la Grillo si defila Il ministro non può farci nulla .......................................... 22
      05/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Grillo al Cardarelli " Un' eccellenza, ma ho visto persone una sull' altra" ............................ 25
      05/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Incurabili a rischio crolli per infiltrazioni idriche Da sgombrare alcune aree ....................... 27
      05/02/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            L' Ubs: «L' indennità di disagio una mancia per i lavoratori» ............................................... 29
      05/02/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            La carica dei 4mila per 8 posti al Moscati ............................................................................ 31
      05/02/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Pediatri e geriatri: sì a nuove nomine Asl, 3 milioni per i lavori alla sede ............................ 33
      05/02/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Zullo "La manovra finanziaria mette a rischio la sanità al Sud" ........................................... 35
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 37
      05/02/2019 - LA STAMPA
            "Ci concentravamo soltanto sul 2% del Dna Ecco perché tanti tumori ci hanno beffati" ...... 37
      05/02/2019 - LA STAMPA
            "Dal laboratorio al letto del paziente: ecco le malattie che tratteremo" .............................. 39
      05/02/2019 - LA STAMPA
            "Per la prevenzione non è mai troppo presto" ..................................................................... 41
      05/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            «Ridurre le liste d' attesa per noi è una priorità Non accusiamo i privati ma le regole
            cambiano» ............................................................................................................................ 43
      05/02/2019 - IL TEMPO
            Cuore, record mondiale al San Camillo ................................................................................. 45
      05/02/2019 - LIBERO
            Due italiani su 3 mentono al medico .................................................................................... 47
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05/02/2019 - IL SOLE 24 ORE
     I medici contestano le compagnie sulle convocazioni .......................................................... 50
05/02/2019 - LA STAMPA
     Il centro per le turbo-terapie ............................................................................................... 52
05/02/2019 - AVVENIRE
     Inaugurato centro per bimbi ipovedenti .............................................................................. 54
05/02/2019 - IL FOGLIO
     L' epidemia di morbillo negli Stati Uniti ci dice molto del pericolo antivaccinista ................ 55
05/02/2019 - IL MATTINO
     Medico napoletano "ripara" le coronarie grazie a un robot .................................................. 57
05/02/2019 - LA STAMPA
     Né giovani né vecchie, in menopausa .................................................................................. 58
05/02/2019 - LA STAMPA
     Nuovi scudi salva-cuore ....................................................................................................... 60
05/02/2019 - LA STAMPA
     Quando la vittima è il polmone il suo microbiota fa la differenza ........................................ 62
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05/02/2019                                                                                                               Pagina 8

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                                                                                                                         Lettori: 704.603
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                     L' agenda
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 Per la settimana di Cardiologie aperte,
 promossa dalla "Fondazione per il tuo
 cuore", il Ruggi di Salerno diretto da
 Giuseppe Longo ( foto) sabato 16 offrirà
 ai cittadini una giornata di prevenzione
 delle malattie cardiovascolari. Pren: 089
 672695 (lun - ven dalle 10 alle 12)

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04/02/2019
                                         gazzettadisalerno.it
                                                                                                                          EAV: € 239
                                                                                                                          Lettori: 167
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    4 febbraio Giornata mondiale per la lotta al cancro L’Asl
    Salerno impegnata costantemente con le sue strutture.
 L’Asl Salerno è impegnata quotidianamente nella lotta contro il cancro, attraverso il
 coinvolgimento delle proprie strutture ospedaliere e territoriali che si occupano di
 prevenzione, diagnosi e cura delle patologie tumorali. Tale impegno si concretizza su
 vari fronti: L’ Educazione e promozione della salute L’Asl Salerno garantisce le
 attività di educazione e promozione della salute con la presenza presso 128 istituti
 scolastici, ovvero il 60% delle scuole della provincia – dove vengono svolti
 programmi di formazione, informazione e sensibilizzazione sui temi legati alla
 prevenzione dei tumori mediante l’adozione di stili di vita corretti e sani, con
 progetti che coinvolgono insegnanti studenti e operatori sanitari. Tali programmi
 hanno raggiunto ad oggi ben 18.000 alunni. Gli Screening Oncologici Per la
 prevenzione e la diagnosi precoce del cancro della Mammella, Cervice uterina (Collo
 dell’utero) e Colon-Retto, con i relativi test – ovvero la mammografia, il pap test e il
 kit per individuazione sangue occulto nelle feci eseguibili presso gli ambulatori
 dedicati presenti sul territorio aziendale, ritirando il kit presso il medico di famiglia.
 Le Strutture aziendali per la diagnosi e il trattamento delle patologie tumorali,
 comprese nel Dipartimento Oncologico, con la seguente organizzazione: – Polo
 Oncologico Ospedale di Pagani: UOC Oncologia, UOC Ematologia, UOS Diagnostica
 ematologica, UOS Oncoematologia pediatrica, UOC Chirurgia oncologica, UOC
 Dermatologia, e UOSD Terapia del Dolore e cure Palliative; a queste si aggiungono
 specifiche risorse chirurgiche ubicate nell’Ospedale di Nocera Inferiore destinate a
 patologie oncologiche per le localizzazioni: testa-collo, cervello e genito-urinario. –
 Ospedale di Vallo della Lucania: UOSD Oncologia, UOSD Terapia Antalgica; –
 Ospedale di Battipaglia: UOSD di Medicina Nucleare e attività ambulatoriali di
 screening; – Ospedale di Polla: UOSD Servizio di Oncologia e attività ambulatoriali di
 oncologia; – Ospedale di Oliveto Citra: UOSD Terapia Antalgica. Gli Hospice Alle
 attività del Dipartimento Oncologico si affiancano le attività dei tre Hospice, le
 strutture residenziali dedicate alla degenza dei malati che necessitano di cure
 palliative: – Hospice “La casa di Lara” – sito a Salerno in via Salvatore Calenda –
 Hospice “Il Giardino dei Girasoli” – sito a Eboli in località Acquarita – Hospice “S.
 Arsenio – Polla – Sala Consilina” – sito a Sant’Arsenio in via San Rocco Le Tecnologie
 Sul fronte delle apparecchiature l’Asl Salerno ha condotto una intensa opera di
 ammodernamento del proprio parco tecnologico, dotando i suoi Presidi Ospedalieri
 ed alcune strutture territoriali di nuove Tac, RMN e mammografi di ultima
 generazione, e programmando per il 2019 l’acquisizione di ulteriori Tac e Risonanze
 Il progetto sulla Radioterapia La realizzazione della RADIOTERAPIA, presso il P.O. di
 Pagani è il più importante progetto sul quale si sta lavorando, che prevede la

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Media Monitoring per 05-02-2019 - Rassegna stampa del 05-02-2019 - Ruggi
costruzione un nuovo corpo di fabbrica e la dotazione di due acceleratori lineari. La
Regione Campania ha già stanziato l’importo di 18 milioni di euro, a copertura sia
delle spese per i lavori, sia per l’acquisizione della tecnologia. “Si tratta di una
organizzazione complessa e ben articolata sul territorio – ha dichiarato il
Commissario Straordinario dott. Mario Iervolino- oggi in grado di fornire agli utenti
risposte soddisfacenti. Per intercettare al meglio la domanda della popolazione e per
fornire una risposta assistenziale sempre più di qualità stiamo lavorando
all’adozione di una strategia unica e coordinata con l’Azienda Ospedaliera
S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, che consentirà una maggiore integrazione tra
le strutture impegnate in ambito oncologico, ottimizzando le risposte. Voglio anche
rivolgere un messaggio alle donne: aderire agli screening effettuando regolarmente
il pap test e la mammografia consente di allontanare la paura o di limitare i danni
con un intervento precocissimo. Sconfiggere definitivamente il cancro si può!”
L'articolo 4 febbraio Giornata mondiale per la lotta al cancro L’Asl Salerno impegnata
costantemente con le sue strutture. sembra essere il primo su Gazzetta di Salerno.

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04/02/2019
                                         responsabilecivile.it
                                                                                                                          EAV: € 386
                                                                                                                          Lettori: 800
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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 Errata manovra durante l'intervento, sanitari sotto inchiesta
 Errata manovra durante l’intervento, sanitari sotto inchiesta Errata manovra durante
 l’intervento, sanitari sotto inchiesta Si indaga sul decesso di un 51enne morto in
 seguito a un intervento all’ospedale di Salerno. La relazione dei periti parla di errata
 manovra durante l’operazione Sarebbe da ricondurre a una “errata manovra” la
 morte, risalente allo scorso giugno, di un operaio di 51 anni all’ospedale Ruggi di
 Salerno. Una tragedia per la quale ora i componenti dell’equipe chirurgica che operò
 il malcapitato rischiano di finire a giudizio. L’uomo, padre di due figlie, era finito
 sotto i ferri per l’asportazione di una massa grassa sul rene destro. Come riportato
 dal Mattino, i familiari erano stati messi a conoscenza dell’insorgere di un problema
 durante l’operazione. Nello specifico, i medici avrebbero riferito che al paziente era
 stata tagliata verticalmente la vena cava all’altezza dell’addome. Un incidente che
 aveva reso necessario un secondo intervento d’urgenza per rimediare all’errore
 commesso. Ai parenti era stato spiegato che il loro congiunto aveva perso molto
 sangue ma che il problema era stato risolto. Per prassi, sebbene non ce ne fosse
 l’esigenza, avrebbe dovuto trascorrere una notte nel reparto di Rianimazione. In
 realtà l’uomo vi rimase 12 giorni, fino al sopraggiungere del decesso. La Procura di
 Salerno ha quindi aperto un fascicolo sul caso disponendo il sequestro delle cartelle
 cliniche e lo svolgimento dell’esame autoptico. Nelle scorse ore sono arrivate le
 conclusioni degli esperti incaricati di effettuare gli accertamenti medico legali. I
 periti avrebbero ravvisato “condotte colpose ascrivibili alla prima equipe operatoria
 che nell’effettuare l’intervento laparoscopico ha determinato la lesione della vena
 cava inferiore”. Toccherà ora al Pubblico ministero, una volta acquisiti tutti gli
 elementi necessari alla valutazione del caso, formulare le eventuali imputazioni a
 carico degli operatori sanitari interessati. Credi di essere vittima di un caso di errore
 medico? Scrivi per una consulenza gratuita a redazione@responsabilecivile.it o invia
 un sms, anche vocale, al numero WhatsApp 3927945623 Leggi anche: PERUGIA,
 NOVE SANITARI INDAGATI PER LA MORTE DI UN PAZIENTE DI 76 ANNI

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04/02/2019
                                              dentrosalerno.it
                                                                                                                          EAV: € 258
                                                                                                                          Lettori: 433
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     Salerno: “Cuori Liberi Ribelli”, presentazione progetto
                      all’ospedale “Ruggi”
 Il Dipartimento di Salute Mentale (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura) in
 collaborazione con l’Associazione Laboratorio dei Pensieri Scomposti Aps presentano
 il progetto Cuori LiberiRibelli 2019 che si terrà presso il Servizio Psichiatrico
 dell’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno.In occasione della
 presentazione del nuovo progetto saranno illustrati i risultati del progetto 2018.La
 tavola rotonda avrà luogo presso la sala Marcello Torre della Provincia di Salerno alle
 16,30 del giorno 7 Febbraio 2019.Al tavolo saranno presenti il Dott. Giulio
 Corrivetti (Direttore Dipartimento di Salute Mentale Salerno), il Dott. Davide
 Amendola (Responsabile del S.P.D.C. – ASL Sa), il Dott. Agostino Vietri (Unità
 Operativa di Salute Mentale Salerno), Santa Rossi (Artista, Life Coach) ed Umberto
 Flauto(Responsabile Culturale dell’Associazione e del Progetto)Per l’occasione
 saranno esposte opere realizzate durante il percorso svolto nel 2018.Dal 3 al 14
 Giugno 2019 si terrà, inoltre, presso gli spazi antistanti alle sale (2° piano) della
 stessa Provincia, la mostra completa delle opere frutto del percorso 2018 e alcune
 delle opere realizzate in quello del 2019“Cuori Liberi Ribelli” realizzato
 dall’Associazione Laboratorio dei Pensieri Scomposti è un progetto studiato per
 permettere a quel mondo che vive il disagio fisico e mentale, di esprimersi in alcuni
 percorsi di manualità. Questi percorsi, gestiti secondo tecniche professionali ed
 artigianali, riconducibili a forme d’arte di qualità legate alla pittura, al bassorilievo e
 all’assemblaggio, rappresentano anche un modo per stimolare l’interazione tra i
 partecipanti.

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03/02/2019
                                                zerottonove.it
                                                                                                                          EAV: € 491
                                                                                                                          Lettori: 1.833
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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   Giornata mondiale per la lotta il cancro: l’impegno dell’Asl
                          di Salerno

 Il 4 febbraio è la Giornata mondiale per
 la lotta al cancro. L’Asl di Salerno è
 impegnata costantemente con le sue
 strutture L’Asl Salerno è impegnata
 quotidianamente nella lotta contro il
 cancro, attraverso il coinvolgimento
 delle proprie strutture ospedaliere e
 territoriali   che     si    occupano       di
 prevenzione, diagnosi e cura delle
 patologie tumorali.Tale impegno si concretizza su vari fronti. L’educazione e
 promozione della salute L’Asl Salerno garantisce le attività di educazione e
 promozione della salute con la presenza presso 128 istituti scolastici, ovvero il 60%
 delle scuole della provincia – dove vengono svolti programmi di
 formazione, informazione e sensibilizzazione sui temi legati alla prevenzione dei
 tumori mediante l’adozione di stili di vita corretti e sani, con progetti che
 coinvolgono insegnanti studenti e operatori sanitari. Tali programmi hanno raggiunto
 ad oggi ben 18.000 alunni. Gli Screening Oncologici Per la prevenzione e la diagnosi
 precoce del cancro della Mammella, Cervice uterina (Collo dell’utero) e Colon-Retto,
 con i relativi test – ovvero la mammografia, il pap test e il kit per individuazione
 sangue occulto nelle feci eseguibili presso gli ambulatori dedicati presenti sul
 territorio aziendale, ritirando il kit presso il medico di famiglia. Le Strutture aziendali
 per la diagnosi e il trattamento delle patologie tumorali, comprese nel
 Dipartimento Oncologico, con la seguente organizzazione: Polo Oncologico Ospedale
 di Pagani: UOC Oncologia, UOC Ematologia, UOS Diagnostica ematologica, UOS
 Oncoematologia pediatrica, UOC Chirurgia oncologica, UOC Dermatologia, e UOSD
 Terapia del Dolore e cure Palliative; a queste si aggiungono specifiche risorse
 chirurgiche ubicate nell’Ospedale di Nocera Inferiore destinate a patologie
 oncologiche per le localizzazioni: testa-collo, cervello e genito-urinario. Ospedale di
 Vallo della Lucania: UOSD Oncologia, UOSD Terapia Antalgica; Ospedale di
 Battipaglia: UOSD di Medicina Nucleare e attività ambulatoriali di screening;
 Ospedale di Polla: UOSD Servizio di Oncologia e attività ambulatoriali di oncologia;
 Ospedale di Oliveto Citra: UOSD Terapia Antalgica. Gli Hospice Alle attività del
 Dipartimento Oncologico si affiancano le attività dei tre Hospice, le strutture
 residenziali dedicate alla degenza dei malati che necessitano di cure palliative:
 Hospice “La casa di Lara” – sito a Salerno in via Salvatore Calenda Hospice “Il

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Giardino dei Girasoli” – sito a Eboli in località Acquarita Hospice “S. Arsenio – Polla –
Sala Consilina” – sito a Sant’Arsenio in via San Rocco Le Tecnologie Sul fronte delle
apparecchiature l’Asl Salerno ha condotto una intensa opera di ammodernamento
del proprio parco tecnologico, dotando i suoi Presidi Ospedalieri ed alcune strutture
territoriali di nuove Tac, RMN e mammografi di ultima generazione, e programmando
per il 2019 l’acquisizione di ulteriori Tac e Risonanze. Il progetto sulla Radioterapia
La realizzazione della Radioterapia, presso il Presidio Ospedaliero di Pagani è il più
importante progetto sul quale si sta lavorando, che prevede la costruzione un nuovo
corpo di fabbrica e la dotazione di due acceleratori lineari. La Regione Campania ha
già stanziato l’importo di 18 milioni di euro, a copertura sia delle spese per i
lavori, sia per l’acquisizione della tecnologia. “Si tratta di una organizzazione
complessa e ben articolata sul territorio – ha dichiarato il Commissario Straordinario
dott. Mario Iervolino – oggi in grado di fornire agli utenti risposte soddisfacenti. Per
intercettare al meglio la domanda della popolazione e per fornire una risposta
assistenziale sempre più di qualità stiamo lavorando all’adozione di una strategia
unica e coordinata con l’Azienda Ospedaliera S.Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona,
che consentirà una maggiore integrazione tra le strutture impegnate in ambito
oncologico, ottimizzando le risposte. Voglio anche rivolgere un messaggio alle
donne: aderire agli screening effettuando regolarmente il pap test e la mammografia
consente di allontanare la paura o di limitare i danni con un intervento precocissimo.
Sconfiggere definitivamente il cancro si può.”

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05/02/2019                                                                                                                  Pagina 29
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 6.872
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

                     Ospedale caos, 36 ore per un ricovero
 Paolo Panaro
 BATTIPAGLIA «Non è tollerabile che nel
 2019 in un ospedale occorrano trentasei
 ore per un ricovero, a causa di carenze
 strutturali o mancanza di personale».
 Davide Sarno, responsabile salernitano
 del sindacato nazionale lavoratori Italiani
 e      referente       dell'   associazione
 «Incacellabili» si riferisce all' ospedale
 Santa Maria della Speranza e ai tempi
 lunghi per un ricovero, con pazienti
 parcheggiati nel pronto soccorso per
 carenza di posti letto e personale.
 «Pazienti trattenuti in pronto fino a
 trentasei ore, per la mancanza di posti
 letto per i ricoveri denuncia Sarno in una
 nota stampa - l' ospedale di Battipaglia è
 la terza realtà sanitaria dell' emergenza
 in provincia di Salerno, con oltre 45mila
 accessi solo nel 2018. Viene da sé
 comprendere l' estrema importanza di
 questa      struttura    e    del    corretto
 funzionamento del servizio e dell'
 accoglienza». Nel mirino anche le
 condizioni della struttura. «L' ospedale è
 un vecchio edificio che necessita di un piano di intervento di manutenzione
 straordinaria - aggiunge il sindacalista - è l' ennesimo caso di cattiva gestione del
 settore sanitario che attanaglia il nostro paese. Le condizioni in cui versa la struttura
 sanitaria creano disagi ai fruitori dell' ospedale e agli stessi dipendenti». Sarno si
 chiede inoltre come vengono spesi i fondi per migliorare i servizi e chiede un
 incontro al sindaco, Cecilia Francese. IL DEGRADO «Il piano triennale presentato per
 i lavori di ristrutturazione dell' ospedale continua - non ha visto al tavolo decisionale
 la presenza del Comune. Siamo pronti ad incontrare il sindaco di Battipaglia e le
 istituzioni locali competenti, insieme ad una rappresentanza dei lavoratori della
 struttura stessa, per affrontare la questione e sollecitare interventi nel più breve
 tempo». «La sanità pubblica è un servizio di primaria importanza per la nostra
 comunità - conclude - necessita di un' attenzione estrema e competente per la
 soluzione di problemi, come la carenza di personale medico e infermieristico, che
 penalizza l' assistenza ai pazienti». Nelle scorse settimane sono terminati i lavori
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dell' entrata del pronto soccorso e della sala d' attesa per i familiari dei degenti, che
fino a poco tempo fa erano costretti ad attendere in piedi sulla rampa d' accesso
riservata alle ambulanze e ai veicoli che trasportano i pazienti al pronto soccorso. In
più occasioni i degenti del Santa Maria della Speranza hanno segnalato anche la
presenza di ragnatele e muffa. Nei mesi scorsi i Nas chiusero i vani dove venivano
preparati i pasti, dopo aver rinvenuto residui di escrementi di roditori e blatte. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA.

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05/02/2019                                                                                                                Pagina 29

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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

        «Anna vittima innocente» I medici: niente vendette

 LA POLEMICA Un botta e risposta a
 distanza sull' ultimo presunto caso di
 malasanità a Napoli. Amaro l' affondo dei
 legali e dei parenti di Anna Siena, la
 donna morta dopo essere stata dimessa
 con un semplice antidolorifico dal
 Vecchio Pellegrini, per poi morire in
 preda a una infezione provocata dal
 soffocamento del feto che portava in
 grembo. Una condizione di gravidanza
 che nessuno aveva notato in ospedale,
 come è stato ricordato ieri durante i
 funerali della donna. Immediata la
 risposta dei legali dei due medici
 indagati, che chiedono un processo
 giusto, al riparo da pretese di vendetta.
 Ma andiamo con ordine a partire dalla
 posizione assunta dagli avvocati Angelo
 e Sergio Pisani, legali della famiglia della
 36enne: «Anna è stata guardata, e non
 visitata su una sedia, senza neppure un
 esame ecografico. Aspettiamo l' esito
 delle indagini ma una cosa è certa: Anna
 è un' altra vittima innocente. Quanto non
 rilevato dopo il passaggio in rianimazione risulterà chiaro dai risultati dell' autopsia».
 Ma veniamo al ragionamento della difesa dei due medici indagati, rappresentati dai
 penalisti Domenico e Gabriele Di Crescio: «Non possiamo sapere se Anna Siena
 fosse o meno a conoscenza del suo stato interessante, abbiamo dei dati che ci
 dicono che il feto pesava oltre due chili e che la gravidanza era in uno stadio
 avanzatissimo, sulla base di questi dati sarà il pm ed il suo collegio di consulenti
 tecnici a fare le opportune valutazioni nelle opportune sedi, il resto sono illazioni».
 Scrivono i due legali: «Al momento del primo accesso al presidio sanitario, la
 ragazza lamentava una sintomatologia dolorosa che individuava solo nella zona
 lombare, mentre durante l' anamnesi non ha mai fatto menzione nè di dolori
 addominali, nè del suo stato di gravidanza. E alle specifiche domande formulate dall'
 operatore del triage, la donna ha più volte negato di essere incinta, il che - insistono
 i legali - costituisce un vulnus importante in una fase delicata come quella dell'
 anamnesi». Infine, il ragionamento conclusivo: «C' è una fortissima costernazione da
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parte dei nostri assistiti ed è doveroso che su questa vicenda sia fatta piena luce.
Comprendiamo il desiderio della famiglia di avere giustizia ma da avvocati non
possiamo non sottolineare che avere giustizia significa trovare un colpevole a tutti i
costi». Mastica dolore e rabbia Olga Siena, sorella di Anna, che ricorda che la sorella
non fosse a conoscenza di essere incinta: «Contro di lei, tanta imperizia», ha
spiegato. l.d.g. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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05/02/2019                                                                                                                Pagina 36

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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

                «Cardarelli affollato in modo mostruoso»

 I NODI Ettore Mautone Nessun annuncio
 e una visita a sorpresa: il ministro della
 Salute, Giulia Grillo, è arrivata in sordina,
 ieri mattina, in auto da Roma, facendosi
 largo nel traffico della tangenziale per
 segnare la prima tappa del suo tour
 napoletano, il Cardarelli. Qui, verso le
 11, è stata accolta con sorpresa dal
 personale di turno mentre camminava
 tra letti e barelle. Con lei c' erano il
 consigliere regionale del Movimento 5
 Stelle Valeria Ciarambino e la senatrice
 Luisa Angrisani. Per circa un' ora il
 ministro si è intrattenuto con pazienti e
 familiari: ha chiesto notizie sulla
 patologia, sull' assistenza ricevuta,
 chiesto lumi su eventuali difficoltà o
 carenze. Poi, da medico, ha allungato lo
 sguardo     sui    livelli   di   igiene    e
 organizzazione. Sotto la lente i reparti
 più critici dell' ospedale collinare.
 Soprattutto il lunedì mattina, dopo il
 weekend di chiusura degli studi medici e
 nel periodo di picco influenzale. Ne è
 venuto fuori un primo quadro, in chiaroscuro, che il ministro metterà a fuoco a fine
 mattinata, trattenendosi con i giornalisti al Vecchio Pellegrini dove si è svolta la
 seconda tappa. AL CARDARELLI «È un grande ospedale, pulito ma affollatissimo -
 dice la Grillo - bene la pulizia e l' igiene che ho trovato nettamente superiore a
 quella dell' Umberto I di Roma. Bene anche il gran lavoro svolto dai camici bianchi».
 Medici e infermieri in trincea «che si fanno in quattro e lavorano per venticinque - ha
 rimarcato - a fronte di un affollamento impressionante di pazienti». Il ministro ha
 evidenziato come la struttura abbia 22 posti di rianimazione, pochi per tanto
 afflusso, segno di un' organizzazione generale dell' emergenza in città che non
 funziona per la parte affidata al territorio e che, per scelte sbagliate della Regione, è
 frammentata. «Basta pensare a presidi come il Loreto mare, perno centrale dei flussi
 nel centro storico, disarticolato prima che fosse pienamente efficiente l' Ospedale
 del mare». Quindi il dito puntato sui servizi territoriali considerati insufficienti. Un
 Cardarelli, dunque, riconosciuto come realtà di alto profilo della sanità non solo
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campana ma emblema di un' offerta sanitaria ancora sbilanciata. Parole che fanno
da sponda alla presa di posizione e del segretario provinciale dei dirigenti medici
dell' Anaao Franco Verde che ribatte: «Incassiamo con orgoglio i complimenti ma
rivendichiamo da Regione e ministero maggiore attenzione su arruolamento del
personale, condizioni di lavoro e anche emolumenti». AL VECCHIO PELLEGRINI La
visita del ministro prosegue. Ci si sposta al Vecchio Pellegrini salvato, nel Piano
ospedaliero, come emergenza di media complessità al posto del Loreto, declassato a
un gradino inferiore. Un ospedale, quello della Pignasecca, purtroppo teatro, nelle
settimane scorse, anche del drammatico caso di malasanità di Anna Siena, la donna
di 36 anni morta per sepsi conseguente a una gravidanza misconosciuta. Proprio ieri,
nella vicina chiesa si sono celebrati i funerali. «È solo un caso - sottolinea il ministro
Grillo - la visita a Napoli segue di tre giorni quella all' Umberto I di Roma, è la terza
tappa del tour che farò nei Pronto Soccorso italiani». Un ministro che riconosce il
ruolo centrale delle reti dell' urgenza dunque. LA REGIONE Ma se a Roma Grillo era
entrata in polemica con il presidente Nicola Zingaretti qui l' affondo è per il
governatore della Campania Vincenzo De Luca: «Ci sono operatori eccezionali - dice
- che tuttavia lavorano in condizioni complicatissime a causa di errori di
programmazione. Questo ospedale non dovrebbe nemmeno essere un pronto
soccorso. I lavori sono stati fatti male. Medici e infermieri, dalla cui qualità di vita e
lavoro dipende anche la qualità della cure, lavorano in condizioni proibitive». Il
ministro sottolinea la scarsità di posti letto nei reparti al Pellegrini, «un ospedale
piccolo ma di frontiera, progettato male, con una rianimazione ancora chiusa che
utilizza impropriamente 4 posti letto del reparto di accettazione». Trattenendosi con
il direttore sanitario del presidio, Mariella Corvino, ha poi chiesto lumi sul mancato
utilizzo, da tre anni, del nuovo reparto radiologico digitale e della mancanza di
ecografi e altre strumentazioni. «Nodi che spetta alla direzione sanitaria aziendale
risolvere. I manager servono a questo. Ho telefonato personalmente al direttore
sanitario dell' Asl - ha poi detto - e mi sono impegnata a risolvere questo problema
insieme a quello dei gas medicali». LE VISITE A SORPRESA Il ministro infine ha voluto
rassicurare che le sue visite a sorpresa non hanno lo scopo di «puntare il dito contro
qualcuno» ma servono ad aiutare la Regione a migliorare. «È anche giusto dire che
la gestione spetta alle Regioni. Queste mie visite spingeranno i direttori degli
ospedali a lavorare al meglio», ha concluso escludendo la possibilità checome
commissario possa essere scelto di nuovo De Luca: «Le due figure non possono
coincidere anche se poi la legge consente la nominare dei direttori generali che
gestiscono. Glissa infine sul Piano ospedaliero approvato a fine dicembre. Salta la
tappa inizialmente programmata al San Giovanni Bosco. «Ci andrò prossimamente -
dice il ministro Grillo congedandosi - c' è un' indagine della magistratura e non
voglio sovrappormi. Certo che i pazienti non possono stare con le formiche
addosso». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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05/02/2019                                                                                                                Pagina 29

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

  «Noi invitati a trasferire i pazienti oncologici all' ospedale di
                              Pozzuoli»

 FRATTAMAGGIORE. Il declassamento
 dell' ospedale San Giovanni di Dio non è
 un' ipotesi, ma è un dato di fatto: è
 quanto afferma la Cgil Funzione pubblica
 che ha indetto per giovedì prossimo una
 conferenza stampa per le ore 11 nel
 salone della direzione ospedaliera, al
 quarto       piano      del     nosocomio.
 «Intendiamo discutere dell' avvenuto
 declassamento per il decreto ad acta del
 28 dicembre 2018 - piano regionale di
 programmazione della rete ospedaliera
 ai sensi del Decreto ministeriale 70/2015
 aggiornamento dicembre 2018», spiega
 la Cgil. Che per l' occasione intende
 illustrare il «punto programmatico che
 prevede il declassamento del presidio
 ospedaliero di Frattamaggiore, che sarà
 configurato come Pronto soccorso attivo
 e non più come Dea di 1° livello». A
 sottolineare il poco roseo futuro del San
 Giovanni di Dio saranno Alfredo Garzi,
 segretario generale Fp-Cgil Campania;
 Walter Schiavella, segretario ge nerale
 Camera del lavoro Fp-Cgil Napoli; Giosuè Di Maro, segretario regionale -provinciale
 della Fp Cgil sanità Campania e Bruno Di Giacomo, coordinatore aziendale della Fp-
 Cgil dell' Asl Napoli 2 Nord. Una settimana fa la Cgil aveva affisso un manifesto per
 denunciare la cancellazione della cardiologia ed il ridimensionamento di chirurgia,
 ortopedia e ginecologia. I disagi però non si esauriscono qui. Nonostante le
 rassicurazioni della politica locale e regionale, per esempio, racconta un dipendente
 dell' ospedale che vuole mantenere l' anonimato, «ci invitano a trasferire i pazienti
 oncologici a Pozzuoli, mentre la nostra oncologia è un fiore all' occhiello e viene
 considerata da tutti come un' eccellenza. Il disegno è chiaro, il declassamento sarà
 attuato dopo le elezioni europee», aggiunge. La Cgil dal canto suo ribadisce che
 «non si è considerato il bacino di utenza dei cittadini afferenti ai singoli presidi, che
 per il San Giovanni di Dio fa riferimento ad una popolazione effet tiva di oltre

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400.000 abitanti per i solo comuni afferenti al territorio della ex Asl Napoli 3, senza
tenere conto dei cittadini residenti nei comuni casertani limitrofi, che si rivolgono al
PA del suddetto ospedale, come non è stato rispettato il criterio utilizzato per gli altri
presidi ospedalieri della Regione che ha individuato come PSA i presidenti
ospedalieri con accessi di Pronto soccorso annui tra i 20mila ed i 45mila a fronte
delle oltre 60mila prestazioni annue garantite a Frattamaggiore». Agli attacchi della
Cgil si sono aggiunti l' altro giorno quelli dei sindacati indipendenti (Fsi), anche loro
sul piede di guerra per difendere il nosocomio frattese dal declassamento.

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05/02/2019                                                                                                                Pagina 31

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

       «Ora De Luca riapra il primo soccorso dell' ospedale
                             Apicella»

 Polena Trocchia, il Sindacato per l'
 emergenza presenta formale opposizione
 con l' obiettivo di ripristinare il Psaut:
 «Pronti a impugnare il provvedimento»
 POLLENA TROCCHIA. Passare dalle
 parole ai fatti per evitare che la chiusura
 del Punto di primo soccorso dell'
 ospedale Apicella di Pollena Trocchia
 (nella foto) diventi definitiva. Per questo
 la battaglia adesso arriva alle carte
 bollate. Il Saues, il Sindacato autonomo
 per l' urgenza e l' emergenza sanitaria,
 ha presentato ieri mattina l' atto di
 opposizione formale rivolto al presidente
 della Giunta della Regione Campania
 Vincenzo De Luca, e per conoscenza alla
 ministra della Salute Giulia Grillo,
 affinché         venga       revocato       il
 provvedimento di sospensione delle
 attività del Psaut di Pollena Troc chia.
 «DISPOSIZIONE                ILLEGITTIMA».
 «Riteniamo - ha spiegato Paolo Ficco,
 presidente nazionale del Saues - che la
 disposizione dell' Asl Napoli 3 Sud sia
 palesemente illegittima: non 8 infatti autorizzata dalla Regione, né le motivazioni
 addotte sono previste da alcuna norma nazionale o regionale». Pur contando numeri
 di tutto rispetto (sono stati circa 4mila gli accessi che si sono contati nell' ultimo
 anno), l' Asl non ha voluto recedere dalla decisione sul punto di primo intervento.
 Tra le ragioni dell' azienda sanitaria, ov viamente ci sono quelle della
 razionalizzazione economica. Ma i sindacati non vogliono saperne, e annunciano
 anche nuove possibili iniziative e ricorsi. «Come se non bastasse - sottolinea Ficco -,
 la chiusura del Psaut, oltre a danneggiare ulteriormente un vasto bacino di utenza
 già precedentemente privato del Pronto Soccorso dell' ospedale di Pol lena,
 impatterà pesantemente sui Pronto soccorso dell' ospedale di Nola e del Mare che
 saranno sovraffollati di codici colori soprattutto di minore gravità». «L' opposizione
 così come inviata ieri - ha concluso il presiden te del Saues - 8 ovviamente solo un

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primo passo: qualora non dovesse sortire alcun effetto confermiamo infatti l'
intenzione di provvedere ad un ricorso gerarchico e quindi, in caso di esito negativo,
all' impugnativa del provvedimento». I SINDACI IN RIVOLTA. Sulla stessa lunghezza
d' onda anche sette sindaci dell' area vesuviana che si sono detti molto delusi per
una decisione «rispetto alla quale non si vuole intavolare un reale confronto,
restando sordi alle esigenze espresse dai territori». I primi cittadini Carlo Esposito
(Pollena Trocchia), Gioacchino Madonna (Massa di Somma), Vincenzo Fiengo
(Cercola), Pasquale Di Marzo (Volla), Lello Abete (Sant' Anastasia), Salvatore Sannino
(San Sebastiano al Vesuvio) e Salvatore Di Sarno (Somma Vesuviana), nei giorni
scorsi avevano scritto alla Direzione Strategica dell' Asl Napoli 3 Sud, chiedendo un
incontro e, nelle more dello stesso, la sospensione del provvedimento di interruzione
delle attività del Punto di promo soccorso. Incontro che si 8 effettivamente tenuto
alla quinta commissione consiliare Sanità della Regione Campania, presieduta da
Stefano Graziano, ma che 8 servito a poco: l' Asl, per bocca della sua
rappresentante, ha confermato la chiusura del Punto di primo soccorso
dell'"Apicella", assicurando di voler comunque investire sull' ospedale.

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05/02/2019                                                                                                                Pagina 23
                                  Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                          EAV: € 9.923
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

                         «Ospedali, rischio stop e fusioni»

 L' ASSEMBLEA Gianni De Blasio Se non si
 procederà a una riorganizzazione della
 sanità ospedaliera, che possa guardare
 alla prospettiva, implementando attività
 e servizi legati al Pronto Soccorso, non si
 potranno      conseguire     i   parametri
 necessari e l' ospedale chiuderà. Pericolo
 concreto, sulla base del decreto
 commissariale 103 del 2018. «Alla prima
 verifica degli accessi, sarà certificata la
 morte del Sant' Alfonso». Non è tutto. L'
 Azienda «San Pio» perderebbe un suo
 pezzo importante, con il rischio di
 retrocedere a Dea di primo livello». Un
 effetto domino negativo che sfocerebbe
 nell' inevitabile annessione al «Moscati»
 di Avellino. A paventare questo
 preoccupante scenario è il sindaco Pd di
 Sant' Agata Carmine Valentino, uno di
 coloro che da anni si occupa di tali
 questioni. Esplicito al punto tale da
 essere accusato di aver fatto uno spot
 elettorale dal parlamentare 5 Stelle
 Pasquale Maglione. A PALAZZO MOSTI L'
 assemblea dei sindaci è stata indetta dal presidente Mastella, su richiesta del
 comitato civico spontaneo «Curiamo la Vita» di Sant' Agata. Oltre ai sindaci, erano
 presenti le senatrici De Lucia e Lonardo, i deputati Maglione e Ianaro, il consigliere
 regionale Mortaruolo e il presidente della Provincia Di Maria. Mena De Stasi ha
 elencato le preoccupazioni del comitato, la maggiore delle quali, il rischio chiusura
 che sarà, poi, condiviso da Valentino. «Vogliamo un ospedale degno di essere
 definito tale, con un Pronto Soccorso nella rete del 118 e tutti quei reparti previsti
 per un presidio ospedaliero di base. La sanità non può essere programmata in base
 alla fredda logica dei numeri, «deve tornare a essere un elemento umano». Ha, poi,
 chiesto che il Sant' Alfonso rientri nella gestione dell' Asl. Inoltre ha chiesto quali
 esiti avesse sortito il documento unitario elaborato a novembre dall' assemblea dei
 sindaci, se il nuovo piano ospedaliero regionale è stato autorizzato dal Ministero,
 eventualmente se il direttore generale del San Pio ha prodotto un atto da sottoporre
 alla Regione. Meno pessimista il consigliere regionale del Pd Mortaruolo. In quanto ai
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posti letto, i 747 previsti negli ospedali del Sannio, costituiscono un dato superiore
alla media regionale. Il «Rummo», Dea di secondo livello, funge da centro traumi di
zona, hub nella rete cardiologica, hub nella rete ictus, spoke di secondo livello per la
terapia del dolore e per la rete dell' emergenza pediatrica. Nelle varie
programmazioni, inoltre, costituisce un Polo oncologico che serve la popolazione
dell' intera macroarea Avellino/Benevento. Il «Sant' Alfonso» viene configurato come
Pronto Soccorso in zona disagiata, con 20 posti di medicina generale, una chirurgia
elettiva, ha posti letto di oncologia. Vengono integrati i posti letto di area post acuta.
In distonia la pattuglia grillina. IL PENTASTELLATO Per Maglione il Pronto Soccorso di
Sant' Agata può ospitare solo i codici verdi (urgenza minore), per il resto l' ospedale
è stato depauperato. «In buona sostanza, accordando il Pronto Soccorso in deroga,
De Luca ha regalato 10 euro di benzina, quindi già sapeva che un po' più avanti si
resterà a piedi». Ha precisato che i rappresentanti pentastellati sono intervenuti solo
per rispetto del comitato e che è inutile rivolgersi al Governo nazionale per
adempimenti che sono di esclusiva competenza della Regione. LA FASCIA
TRICOLORE Mastella inviterà in assemblea i due manager, Pizzuti e Picker, per
verificare cosa sia successo in merito alle questioni poste a novembre dai sindaci.
«Se non saremo convinti, l' interlocuzione sarà direttamente con la Regione e il
Governo. L' auspicio è che si accantonino le appartenenze, almeno su questioni
tanto delicate. Invece, registro che da qualche parte si sillaba ancora, i 5 Stelle
chiedono cosa sono venuti a fare in quest' assemblea, vorrà dire che la prossima
volta inviterò i sindaci, la Regione e, se del caso, il Governo. Non i parlamentari». ©
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05/02/2019                                                                                                                    Pagina 6

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                                              Argomento: Sanità Campania

  Blitz del ministro Grillo al Cardarelli: «Si lavora in condizioni
                             disumane»
 Angelo Agrippa
 NAPOLI «Chi amministra la sanità in
 questa regione dovrebbe visitare le
 strutture e toccare con mano quello che
 succede». Il ministro della Salute Giulia
 Grillo arriva in treno di buon mattino. Ad
 attenderla in stazione la consigliera
 regionale del M5s Valeria Ciarambino.
 Poi il blitz a sorpresa al Cardarelli, dove
 incontra anche la giovane ragazza
 dominicana colpita da un proiettile
 vagante all' alba a Materdei, e all'
 ospedale Pellegrini, nella Pignasecca.
 «Ho trovato un Pronto soccorso con
 operatori eccezionali, medici, infermieri,
 operatori socio-sanitari che lavorano in
 condizioni complicatissime - commenta
 dopo la visita nell' ospedale più grande
 del Mezzogiorno - perché c' è veramente
 un afflusso enorme di pazienti, dovuto al
 fatto che purtroppo la programmazione a
 livello regionale è stata fatta in maniera
 sconsiderata. Sono state chiuse tutta
 una serie di strutture per cui adesso si
 ammassano molti cittadini che prima affluivano ad altre strutture, e con una
 rianimazione che ha 22 posti, ma che è piccola per tutto questo afflusso, per cui non
 riesce a soddisfare tutte le esigenze». Il blitz annunciato con squilli di tromba nei
 giorni scorsi e ieri compiuto dal ministro della Salute Giulia Grillo negli ospedali
 Cardarelli e Pellegrini avrà sicuramente deluso le aspettative degli esponenti Cinque
 stelle campani che da mesi attendono un atto di forza del Governo: sottrarre al
 governatore Vincenzo De Luca la gestione commissariale della sanità regionale.
 Anzi, il ministro ha dovuto apprezzare non soltanto il lavoro di medici e infermieri,
 benché le difficoltà organizzative siano evidenti e gli accessi superiori alle capacità
 ricettive al Cardarelli e al Pellegrini, ma anche le condizioni di «igiene e pulizia» dei
 reparti, al cospetto di «quelli del policlinico Umberto I» di Roma visitati qualche
 giorno fa. Finendo per sottolineare che le sue visite ispettive non costituiscono «un
 accanimento verso le Regioni commissariate». Certo, il bicchiere può anche essere

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mezzo pieno. Ma le criticità non mancano mai. A cominciare dallo scandalo delle
formiche del San Giovanni Bosco dove, tuttavia, il ministro ha deciso di non recarsi
per evitare di sovrapporre gli effetti del suo sopralluogo sul sereno svolgimento delle
indagini della magistratura: «Fermo restando che i pazienti in mezzo alle formiche
non ci devono stare e il problema si deve risolvere». E il nuovo commissario? E la
richiesta del governatore De Luca di chiudere la lunga fase commissariale? Le voci di
dentro al ministero continuano a sussurrare che la nomina da parte del Governo «è
abbastanza imminente», mentre Grillo conferma che resta la conferma dell'
incompatibilità tra presidente di Regione e commissario. All' uscita dal Pellegrini,
invece, il giudizio del ministro è più netto: «Il Pronto soccorso è piccolissimo, anche
in questo caso ciò è dipeso da un errore di programmazione che l' ha diviso a metà.
Il personale è di altissima qualità, ma lavora in condizioni disumane. Ho cercato di
risolvere anche il problema di un radiografo digitale che è stato comprato tre anni fa
e ancora non è arrivato. Ho telefonato al direttore sanitario per capire la situazione e
mi sono impegnata su questo problema insieme a quello dei gas medicali». A
correggere un po' la mira in chiave critica ci pensa Ciarambino nel pomeriggio: «È
bastato che il ministro Grillo mettese piedi in due sole strutture ospedaliere per
evidenziare, ancora una volta, che la sanità in Campania non è certo quella che De
Luca va raccontando nei suoi comizi elettorali. All' Obi del Cardarelli c' erano oltre
cento pazienti a fronte dei 35 previsti. Barelle erano parcheggiate anche nella sala
d' aspetto del Pronto soccorso e alcuni pazienti erano addirittura ricoverati nelle due
sale operatorie, impedendo di fatto eventuali interventi d' urgenza. Un disastro figlio
della totale mancanza di filtro territoriale e dello smantellamento dei restanti
ospedali cittadini, visto che qui viene smistata la stragrande maggioranza delle
emergenze. All' ospedale Pellegrini, il nuovo Pronto soccorso, consegnato appena un
anno fa, è stato dimezzato per far spazio alla rianimazione, il cui reparto è in fase di
ristrutturazione. Ai pazienti e ai loro parenti viene riservato uno spazio striminzito.
Intanto al quarto piano c' è un nuovo reparto mai aperto perché i lavori sono fermi al
palo da anni».

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05/02/2019                                                                                                                Pagina 7

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

    Disastro sanità, la Grillo si defila Il ministro non può farci
                                 nulla

 NAPOLI - Il commissario alla Sanità? Ci
 vuole tempo per sostituirlo. Le nomine
 dirette dei manager? Chi lo ha detto che
 sono tutte da bocciare. Il centro trapianti
 pediatrici da riaprire? Il prima possibile,
 certo, ma mica c' è una data. No, non è
 Francesco De Lorenzo, un tempo Sua
 Sanità, e nemmeno le piddine Livia Turco
 o     Rosy    Bindi    a    parlare    così
 'democristiano', ma Giulia Grillo, ministro
 della Salute del Movimento 5 Stelle. Una
 di quelle, per intenderci, che prometteva
 di aprire il Parlamento come una
 scatoletta di tonno, esultante perché "il
 sistema è finito" con loro al governo.
 Dov' è la 'barricadera' che gli italiani
 pensavano di aver eletto? Vuoi vedere
 che, una volta arrivati nelle stanze dei
 bottoni, si perda tutta la voglia di
 'rottura' e si diventi come gli altri? O,
 forse, il Movimento 5 Stelle è davvero
 come tutti gli altri? Di sicuro, dal suo
 predecessore Beatrice Lorenzin, ministro
 in tre governi con tre casacche diverse,
 ha preso l' abitudine di fare le visite a
 sorpresa negli ospedali. Ieri mattina la responsabile del dicastero della Salute è
 tornata a Napoli, per una nuova gita fuori porta in due nosocomi: Cardarelli e
 Pellegrini. Qualche novità da rilevare? Assolutamente no: nel primo le 'solite' barelle,
 diventate ormai parte integrante dell' arredo; nel secondo una paziente da visitare,
 la 19enne colpita domenica sera da un proiettile vagante. Una ghiotta occasione per
 una bella e significativa passerella, l' ideale per una foto sui social. "Questi giri che
 sto facendo vogliono mettere a nudo la realtà, non servono solo a puntare il dito
 semplicemente contro qualcuno. Io sono il ministro e devo aiutare a risolvere la
 situazione", ha detto. "E' importante dire - ha poi sottolineato - che non sono io che
 direttamente gestisco queste cose, ma i presidenti di Regione, che hanno in capo la
 programmazione sanitaria del territorio. Ma come ministro posso fare la mia parte,

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con la mia moral suasion e la possibilità di intervenire nelle Regioni in piano di
rientro, ma non solo. Io sono a disposizione di tutti i cittadini e sono sicura che
queste mie visite spingeranno tutti i direttori generali degli ospedali a dare il meglio
e a far lavorare al meglio il personale". Perfetto. Da una sola dichiarazione
apprendiamo due cose: che non si punta il dito contro qualcuno - in questo caso
Vincenzo De Luca, da due anni commissario ad acta per la Sanità in Campania - , e
che il Ministro non ha competenze in materia di sanità, che invece è in capo alle
Regioni. Da qui la domanda: Ministro, ma allora lei che ci sta a fare se non serve? A
esercitare la moral suasion? Ma il meglio viene quando la Grillo, dopo rifiuti, rinvii e
scuse, accetta finalmente di concedere dieci minuti del suo prezioso tempo a
Cronache. Contattati dal suo portavoce, ci chiama al telefono dal treno mentre fa
ritorno a Roma, dopo la mezza giornata di gita napoletana. Ministro, le rivolgo la
domanda che tutti, qui in Campania, aspettano di farle: perché Vincenzo De Luca è
ancora commissario ad acta alla Sanità? Guardi, noi stiamo seguendo delle
procedure tecniche che si devono fare tutte le volte che bisogna nominare i
commissari e che non sono brevi, quindi ci vuole del tempo. Eppure se ne parla dalla
scorsa estate, ogni minuto che passa consente a De Luca di fare ciò che vuole La
legge l'abbiamo approvata da qualche giorno. All'inizio di gennaio, è un mese. Ma
immaginiamo, come fa ogni cittadino e come voi del Movimento 5 Stelle avete detto
fino a ieri, che se c'è la volontà di rimuovere una persona da un posto in cui fa
danni, non sia così complicato individuare la persona giusta per sostituirla. Intanto il
presidente va avanti come un treno a nominare primari, a farsi la sua squadra... Ma
quello può farlo anche se non è commissario. La legge prevede che il presidente
della Regione continui a nominare i direttori generali e i vertici di tutte le aziende
sanitarie. E come si fa, allora, a spezzare questa pericolosa commistione tra politica
e sanità, che tra l'altro è una delle battaglie che da sempre si è intestato il
Movimento 5 Stelle? Mi perdoni, ma questa è una domanda che non c'entra col
commissario alla Sanità. Il commissario sarà cambiato, abbiamo iniziato le
procedure, non da ieri, ci vuole il tempo che ci vuole, e questo è un punto. Il
problema delle nomine in sanità riguarda tutta la nazione e noi ora ne stiamo
discutendo con la Conferenza delle Regioni. Non c'entra nulla lo dice lei, resta il fatto
che le due questioni sono la stessa faccia del problema che poi determinano i
problemi che abbiamo in Campania e che lei stamattina ha nuovamente testato.
Certo, ma io sono assolutamente convinta che bisogna scindere le due cose. Ci sono
anche Regioni che nominano manager bravi. Cioè, non è che il problema è la nomina
politica: il problema è chi viene nominato e cosa gli viene detto di fare. Quindi voi
state pensando a una sorta di regolamento che premi il merito quando si scelgono i
manager? Certo. Io il Patto con le Regioni lo faccio con le Regioni, sa bene che come
ministro non posso fare nulla che le Regioni non condividano perché questo prevede
la riforma del Titolo V. Però se noi ragioniamo per obiettivi, per trasparenza, per
merito qualcosa si può fare. Ci stiamo lavorando in questi giorni. Le faccio l'ultima
domanda. A luglio scorso, quando è venuta per la prima volta in Campania, ha
incontrato le mamme dei bambini trapiantati, alle quali ha promesso un intervento
per ripristinare la funzionalità del Centro regionale Trapianti. Cosa è accaduto in
questi sei mesi? Abbiamo mandato i nostri ispettori, dato delle prescrizioni

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