Media Monitoring per 04-07-2019 - Rassegna stampa del 04-07-2019 - Ospedale Ruggi d'Aragona
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 04/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Ambulatorio per le cure odontoiatriche Stamane la presentazione del progetto ................... 1 04/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Ferie alle porte, Sos Ruggi «Servono 150 infermieri» ............................................................ 2 04/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Ospedale, «troppa attesa» prende a pugni l' infermiere ........................................................ 4 04/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Ruggi, reparti al collasso «Sarà un'estate d'inferno» ............................................................. 6 03/07/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT «Pneumologia al collasso Mancano gli infermieri» ................................................................ 8 03/07/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Salerno, domani al Ruggi presentazione del progetto di Odontoiatria Sociale .................... 10 03/07/2019 - CILENTANO.IT Salerno, progetto di prevenzione odontoiatrica al Ruggi ..................................................... 11 03/07/2019 - WWW.DENTROSALERNO.IT Salerno: prevenzione odontoiatrica, al “Ruggi” presentazione progetto ............................. 12 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 13 04/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Emergenza sangue Sos all'Umberto I per i donatori ............................................................. 13 Sanità Campania ............................................................................................................................. 14 04/07/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) «Rummo, 4mila firme contro il digì» .................................................................................... 14 04/07/2019 - IL ROMA «Tre interventi chirurgici in pochi giorni e non abbiamo notizie di mio fratello» ................. 16 04/07/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) D' Amico: «Ospedale, disservizi insostenibili» ...................................................................... 18 04/07/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD) Ercolano, via il centro di salute mentale Buonajuto all' Asl: decisione devastante .............. 20 04/07/2019 - IL ROMA Ospedale Maresca: carenza di medici e apparecchiature rotte ............................................ 22 04/07/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Ospedale, il nodo dei condizionatori Disagi tra le corsie ...................................................... 23 04/07/2019 - IL ROMA Sanità privata, accordo su una tantum ................................................................................ 25 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 26 04/07/2019 - LA STAMPA "Cure personalizzate e spazi per la ricerca" La sfida di Candiolo ......................................... 26 04/07/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO "Stop ai fondi per l' ospedale qatariota". Un' inchiesta può far saltare l' operazione .......... 28 04/07/2019 - LA STAMPA 44% I casi di tetano in Italia sul totale Ue ............................................................................ 30 04/07/2019 - ITALIA OGGI Arrivano i medici in affitto ................................................................................................... 31 04/07/2019 - AVVENIRE «Con Vincent si uccidono i disabili» Piantonata la stanza all' ospedale ............................... 34 04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA Chi ha diritto all' adrenalina gratis ....................................................................................... 36 04/07/2019 - AVVENIRE Cure palliative, il paletto della Consulta .............................................................................. 38 04/07/2019 - ITALIA OGGI Formazione anti-violenza per medici e infermieri ................................................................ 40 04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA Il tumore non vieta le vacanze ............................................................................................. 42 04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA In alcune regioni del Centro-Sud i pazienti pagano .............................................................. 44
04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA In Italia si sta diffondendo ma si investe poco ..................................................................... 45 04/07/2019 - AVVENIRE Innovazione nei farmaci i pazienti più del profitto ............................................................... 46 04/07/2019 - AVVENIRE L' aborto spacca gli Usa: è corsa a leggi sempre più «estreme» .......................................... 48 04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA L' Intelligenza (Artificiale) che sorveglia il cuore ................................................................. 51 04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA L'Assistenza domiciliare stenta ancora a decollare .............................................................. 53 04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA La ricerca eccellente e trascurata ........................................................................................ 55 04/07/2019 - AVVENIRE Parigi elude l' Onu e si appella alla «ostinazione irragionevole» .......................................... 57 04/07/2019 - IL SOLE 24 ORE Pronto soccorso, ecco le nuove regole ................................................................................. 59 04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA Un nuovo quadro normativo per le reti ospedaliere ............................................................. 61
04/07/2019 Pagina 3 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ambulatorio per le cure odontoiatriche Stamane la presentazione del progetto Al Ruggi sarà inaugurato un nuovo ambulatorio per offrire prestazioni odontoiatriche. Il progetto prevede un ambulatorio dedicato alla patologia e medicina orale per la diagnosi precoce del carcinoma orale e di tutte quelle lesioni delle mucose orali intese come manifestazioni primarie o secondarie di altre patologie generali o generatesi in seguito a trattamenti, con una centralità diagnostica sul cavo orale. Per questo è stato organizzato un percorso diagnostico terapeutico di collaborazione interdisciplinare e multiprofessionale. Al Ruggi si procederà, con la supervisione del responsabile, il professor Massimo Amato, la presa in carico, in tempi ristretti, dei pazienti che hanno patologie sistemiche significative o che sono ricoverati presso l'Azienda, come, ad esempio, quelli che devono iniziare una chemioterapia o i trapiantati o, ancora, quelli che necessitano di bonifiche pre-operatorie. Questa mattina il Progetto assistenziale di prevenzione odontoiatricasarà presentato nell'aula Scozia del Ruggi, i dg Giuseppe Longo farà gli onori di casa e concluderà l'incontro il presidente della regione Campania,Vincenzo De Luca. Il progetto durerà dodici mesi, nasce grazie alle risorse del 5x1000 impiegate dall'Azienda per sperimentare i nuovi lea, con prestazioni mirate essenzialmente all'età evolutiva (0-14 anni) e agli anziani. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/07/2019 Pagina 24 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.593 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ferie alle porte, Sos Ruggi «Servono 150 infermieri» LA SANITÀ LA SANITÀ Sabino Russo «Ci vogliono almeno 150 infermieri per fronteggiare l' emergenza. Medicina d' urgenza, terapia intensiva cardiochirurgica e broncopneumologia sono già in forte sofferenza». A chiedere alla direzione strategica del Ruggi nuove assunzioni e un piano organizzativo delle priorità è la Cgil Funzione pubblica di Salerno, allarmata anche per le lungaggini relative alle 40 unità in arrivo a tempo determinato, che non riuscirebbero a essere operative, in ogni caso, prima della fine di luglio. L' ALLARME Sono giorni di forti preoccupazioni al Ruggi per il grave buco in organico e le imminenti ferie estive, che potrebbero rendere la situazione ancora più esplosiva. A destare particolare attenzione sono soprattutto i reparti che fanno filtro al pronto soccorso. In medicina d' urgenza, si sarebbe arrivati a 24 posti letto, a fronte dei 19 previsti, con 6 pazienti che necessitano di terapia sub-intensiva, e con 17 infermieri presenti, invece di 24-25. A queste vanno aggiunte le carenze denunciate ieri in broncopneumologia, dove ci sarebbero due soli infermieri per turno (11 in tutto), nonostante la presenza quotidiana tra i ricoverati di almeno 4-5 pazienti bisognosi di monitoraggio respiratorio con sorveglianza attiva, obbligando uno dei due, quando l' altro è costretto ad allontanarsi per accompagnare i pazienti che necessitano di essere sottoposti a indagini urgenti o per portare i prelievi al laboratorio, a ritrovarsi temporaneamente da solo, anche di fronte ad eventuali emergenze, la direzione sanitaria avrebbe anche aumentato il numero di posti letto rispetto a quanto previsto dall' atto aziendale, portandoli da 15 a 19, che diventerebbero a volte anche 20-22 con le barelle che arrivano dal pronto soccorso. L' APPELLO «Chiediamo che la gestione del personale esca dalla logica burocratica, ma venga adeguato alle necessità auspica Patrizia Ardia, della segreteria aziendale Cgil In questa azienda non esiste un piano delle priorità per il personale nei reparti in difficoltà, che pure Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
sta arrivando alla spicciolata». Problemi si registrano anche in chirurgia vascolare, Utic, oltre alla terapia intensiva cardiochirurgica, dove si passa da 4 infermieri per turno a 3. «Se soffrono loro vuol dire che siamo messi male, perché sono, per così dire, la rianimazione della Torre Cuore evidenzia Enzo Lanzara, delegato Cgil I 40 infermieri che dovrebbero arrivare non servono a sopperire la mancanza estiva, in quanto ad agosto usciranno altre 50 unità lavorative, oltre agli altri dei precedenti avvisi a cui scade il contratto e non sarebbe più rinnovabile perché c' è il vincolo dei 3 anni». L' azienda ospedaliera conta per quest' anno 83 pensionabili, che si vanno ad aggiungere alla carenza di 80 camici bianchi, 28 dirigenti sanitari e 165 infermieri. «Il problema maggiore è il commissariamento spiega Pasquale Addesso, segretario Cgil Fp alla sanità Siamo d' accordo con De Luca che chiede di uscire per reclutare personale. Abbiamo bisogno di operatori sull' intera provincia. C' è bisogno di assumere, anche alla luce dell' ultimo decreto Calabria, che consente di partire direttamente con nuovi concorsi». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/07/2019 Pagina 27 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.587 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ospedale, «troppa attesa» prende a pugni l' infermiere CAVA DE' TIRRENI CAVA DE' TIRRENI Prima le urla, poi un pugno in pieno volto. È toccato ieri mattina a un infermiere, in servizio al pronto soccorso del Santa Maria dell' Olmo, aggredito dal familiare di un paziente che, a suo dire, stava aspettando da troppo tempo. L' aggressore è stato fermato dagli stessi operatori sanitari, prima dell' arrivo dei poliziotti, diretti dal vicequestore Immacolata Acconcia. L' infermiere è stato medicato e refertato con otto giorni di prognosi. «E sconcertante - ha spiegato Giovanni Lopez, infermiere del pronto soccorso nonchè segretario aziendale della Cisl al presidio cavese - erano le 8,30, il paziente era arrivato da poco. Premetto che non era un codice rosso. I sanitari stavano seguendo il protocollo. Ci sono dei tempi tecnici per i risultati degli esami. Senza ragione un familiare ha iniziato a dire che non stavano facendo nulla, poi ha colpito un mio collega con un pugno. Una violenza inaudita e inaspettata». E precisa: «In pronto soccorso non c' è un servizio di sicurezza, siamo esposti a forti rischi, tra utenti violenti e malintenzionati, drogati che entrano senza alcun filtro». L' episodio di ieri mattina ha riproposto il problema della carenza di personale infermieristico ed Oss che, da tempo, sta flagellando l' ospedale. «Le carenze di organico riguardano tutte le divisioni - spiega Biondino, sindacalista della Cisl nonchè coordinatore infermieri area chirurgica - la situazione è diventata drammatica, con i casi di malattia o di aspettativa. A questo si aggiungono le ferie per il periodo estivo. L' ospedale va avanti grazie all' impegno e all' abnegazione di infermieri ed Oss in servizio». «La burocrazia - aggiunge - ci sta uccidendo. Devo ringraziare il direttore generale del Ruggi per tutto quello che sta facendo. L' avviso pubblico è scaduto a mezzanotte del 2 luglio. Ora dobbiamo aspettare i tempi per l' uscita della graduatoria ed altri quindici giorni, previsti nel contratto, per accettare l' incarico. Se tutto va bene arriviamo al primo agosto». Solo grazie ai sacrifici degli operatori in servizio si riesce a fornire tutte le prestazioni agli Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
utenti cavesi e non solo. «Si rischia la chiusura di qualche divisione o servizio. Senza contare che gli infermieri disponibili sono persone non macchine, e non possono sopportare turni massacranti». si.ch. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/07/2019 Pagina 3 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ruggi, reparti al collasso «Sarà un'estate d'inferno» Marcella Cavaliere Manca personale e il reclutamento esterno è lento: «A pagare sono i cittadini» All'Azienda Ruggi di Salerno (come del resto alla Asl) manca il personale: appello della Cgil affinché la sanità campana si liberi dai vincoli imposti dal commissariamento per applicare il decreto Calabria. La richiesta è arrivata ieri dal segretario provinciale Pasquale Addesso che propone un maxi concorso. «Grazie al decreto da poco pubblicato in Gazzetta ufficiale le Aziende, penso a quella del Ruggi e l'Asl di Salerno, potrebbero finalmente indire insieme un concorso per reclutare tutte le figure professionali che servono in tutti gli ospedali. Il problema è che le regioni commissariate e la Campania lo è ancora non possono farlo. Quindi usciamo dal commissariamento, come chiede da tempo il governatore Vincenzo De Luca». «Attraverso le lente procedure delle graduatorie di mobilità da cui attingere per trovare personale non si va lontano conclude il sindacalista - il personale non arriva in tempo e nei numeri che occorrono agli ospedali di Salerno e provincia e le conseguenze ricadono inevitabilmente sull'utenza». La Cgil riconosce al dg dell'Azienda ospedaliera universitaria di via San Leonardo, Giuseppe Longo, il merito di aver lavorato il più possibile, dal punto di vista normativo e burocratico, per reclutare infermieri e operatori socio sanitari (Oss), personale tecnico e medici, ma nell'Azienda non sono arrivare tutte i professionisti che occorrono. Ieri alcuni lavoratori della Cgil, nell'atrio della palazzina amministrativa del Ruggi, hanno spiegato i disagi che affrontano in alcuni reparti per la mancanza di personale. Pneumologia. «Con l'emergenza estiva la situazione nei vari reparti è diventata drammatica - dice Annamaria Naddeo abbiamo avuto punte di disagio altissime in Bronco-pneumologia con due infermieri a turno e barelle che arrivavano nel reparto dal pronto soccorso ». Rincara la dose Patrizia Ardia della segreteria aziendale Cgil: «La Pneumologia da domani (ieri, ndr ) è ridotta a 11 infermieri, perché c'è un altro pensionamento e iniziano le ferie. In questo reparto è previsto un infermiere ogni cinque pazienti ma invece di aumentare il personale è Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
garantire turni e riposi sono aumentati solo i posti letto: da 15 siamo arrivati a 19 senza far arrivare personale». Non c'è un oss di notte, solo due infermieri e «nonostante il dg Longo si fosse impegnato con noi i primi di giugno a oggi a Pneumologia non è arrivato nessuno». La sindacalista, dunque, chiede a Longo di «ristabilire le priorità con rinforzi di personale dove occorre». Medicina d'urgenza. Una situazione «infernale» è vissuta a Medicina d'urgenza. Ha 24 posti letto, puntualizza Naddeo, pochi infermieri e tre o quattro oss in meno «così è uno stress lavorare e si possono commettere errori». I numeri li fornisce Enzo Lanzara della Rsu: «Medicina d'urgenza che fa da filtro al pronto soccorso sta scoppiando, con quattro infermieri a turno. Ne mancano almeno sei, ma ci vogliono anche gli oss per barellare i pazienti e portarli a fare le indagini diagnostiche». Il sindacalista afferma che orientativamente l'Azienda Ruggi necessita di 150 unità solo di infermieri. «Ad agosto per altre 50 unità scadono i contratti a tempo determinato già rinnovati più volte e non sappiamo se l'Azienda potrà rinnovarli». «A Medicina d'urgenza ieri (martedì, ndr ) un infermiere è stato spostato, ma senza trovare prima un sostituto». Fisioterapia. Salvatore Raimondi, fisioterapista delegato Cgil, afferma: «Siamo al limite, siamo in dieci ora al Ruggi ma io vado in pensione e lavoriamo in quasi tutti i reparti con una media di 70 pazienti al giorno da trattare. Chiediamo 15 fisioterapisti al Ruggi e almeno tre al da Procida». E puntualizza: «Nel 2016 l'atto aziendale prevedeva 113 posti per la riabilitazione e post acuzie, da allora non si è fatto nulla ». Ci sono, aggiunge, solo 16 posti letto al da Procida, e mancano 3 logopedisti. Raffaele Sicignano della Rsu chiede di «far rispettare la legge Gelli quindi la sicurezza in ospedale, tra quota 100 e pensionamenti il personale è sempre più ridotto, salta riposi e esegue mansioni che non spettano ». Le priorità sono a Chirurgia vascolare, Utic, Terapia intensiva cardiochirurgia e pronto soccorso. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/07/2019 lacittadisalerno.it EAV: € 633 Lettori: 2.533 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web «Pneumologia al collasso Mancano gli infermieri» I sindacati denunciano: «Due soli per turno devono gestire pazienti complicati» Longo: «Le procedure di reclutamento sono avviate, risolveremo il problema» Ospedali al collasso per mancanza di personale. A far scattare l’allarme per la mancanza di infermieri nel reparto di Pneumologia del “Ruggi d’Aragona” di Salerno è la Cgil che parla di un settore in sofferenza per la mancanza di personale e di modalità di lavoro critiche, chiedendo di trovare subito una soluzione. Il sindacato denuncia situazioni complicate e difficoltà nello svolgimento del lavoro necessario a garantire adeguata assistenza agli utenti. «Si sta verificando una gravissima situazione alla Pneumologia del “Ruggi”, dove per carenza di personale si effettua un turno di due sole unità infermieristiche, nonostante la presenza quotidiana tra i ricoverati di almeno quattro o cinque pazienti bisognosi di monitoraggio respiratorio con sorveglianza attiva». «La situazione diviene ancora più grave di notte - puntualizza il sindacato – quando la guardia medica opera contemporaneamente su più reparti e manca il personale ausiliario». E così, se uno dei due infermieri è costretto ad allontanarsi per accompagnare pazienti che necessitano di essere sottoposti a indagini urgenti o per portare i prelievi al laboratorio, «l’altro infermiere si ritrova temporaneamente da solo a fronteggiare eventuali emergenze come, ad esempio, manovre di rianimazione che per essere correttamente eseguite necessitano di due operatori». «In questa situazione già estremamente critica, la Direzione sanitaria ha aumentato il numero di posti letto rispetto a quanto previsto dall’atto aziendale portandoli da 15 a 19 che diventano a volte anche 20 o 22 - puntualizza la Cgil - senza nessun incremento del personale infermieristico e ausiliario, rimanendo sorda a tutte le proposte di modifica avanzate dalla nostra organizzazione sindacale». Nonostante l’impegno profuso quotidianamente da tutto il personale del reparto, le attuali modalità di lavoro, per la Cgil, presenta «potenziali pericoli per la salute dei pazienti e sottopone il personale a un eccessivo stress psicofisico». Pertanto la Cgil richiama l’attenzione sulla legittimità delle disposizioni della Direzione sanitaria, facendo riferimento alle disposizioni contenute nel decreto del commissario ad acta numero 3 del 17 gennaio 2018 che prevede «un rapporto infermieri - pazienti di 1 a 5, della legge Gelli, e quindi la necessità imperativa di garantire ai pazienti in ogni momento un’adeguata assistenza, la necessità di garantire al personale la fruizione dei riposi biologici e il contenimento dell’orario di servizio entro i limiti previsti, di limitare il Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
ricorso all’uso eccessivo dello straordinario». Il sindacato si riserva di ricorrere agli organi preposti per accertare eventuali violazioni sul rispetto delle normative, per far fronte ai bisogni degli operatori della Pneumologia del presidio di via San Leonardo e dei tanti reparti che versano in condizioni critiche per carenza di personale, con l’obbiettivo di garantire maggiore sicurezza per i pazienti e per il personale. Il dg Giuseppe Longo ha già indetto diversi bandi pubblici per far fronte alla carenza di personale dai medici agli infermieri e, tra gli altri, gli operatori socio sanitari. «Per far fronte alla carenza di personale, in particolare infermieristico - afferma - sono ormai in fase di conclusione le procedure di reclutamento e, pertanto, a breve si assisterà alla risoluzione di tale problematica». Marcella Cavaliere ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/07/2019 salernonotizie.it EAV: € 891 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, domani al Ruggi presentazione del progetto di Odontoiatria Sociale Questo Progetto, della durata di dodici mesi, nasce grazie alle risorse del 5×1000 impiegate dall’AOU Ruggi D’Aragona per sperimentare i Nuovi LEA, in particolare la nuova offerta di prestazioni odontoiatriche, mirata essenzialmente all’età evolutiva e agli anziani, che si muove in un’ottica di prevenzione, diagnosi e terapia ortognatodontica (0-14 anni) su un campione limitato di pazienti ed anche verso la vulnerabilità sanitaria, ovvero verso quei pazienti anziani e/o ammalati (oncologici, trapiantati ecc.) che per condizioni patologiche e fisiologiche necessitano di maggior tutela sanitaria. Il Progetto prevede un ambulatorio dedicato alla Patologia e Medicina Orale per la diagnosi precoce del carcinoma orale e di tutte quelle lesioni delle mucose orali intese come manifestazioni primarie o secondarie di altre patologie generali o generatesi in seguito a trattamenti, con una centralità diagnostica sul cavo orale. Per questo ambulatorio è stato organizzato un percorso diagnostico terapeutico di collaborazione interdisciplinare e multiprofessionale efficiente e rapido. Il Programma, infine, prevede la presa in carico, in tempi ristretti, dei pazienti che hanno patologie sistemiche significative o che sono ricoverati presso l’AOU, come, ad esempio, quelli che devono iniziare una chemioterapia o i trapiantati o quelli che necessitano di bonifiche pre-operatorie. Giovedì 4 luglio – Aula Scozia – AOU Ruggi Salerno PROGETTO ASSISTENZIALE DI PREVENZIONE ODONTOIATRICA Odontoiatria Sociale : “Una risorsa pubblica per una opportunità collettiva. Nuovi e vecchi LEA” ore 09.30 Saluti Dr Giuseppe Longo, D. G. AOU Salerno Dr Mario Iervolino, D.G. ASL Salerno Dr Giovanni D’Angelo, Pres. Ordine dei Medici (Sa) Dr Gaetano Ciancio, Pres. Ordine Odontoiatri (Sa) Prof. Carmine Vecchione, Direttore Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria – UNISA Dr Enrico Coscioni, Consulente Sanità Regione Campania ore 10.00 – 10.20 L’Odontoiatria dell’AOU Ruggi d’Aragona Prof. Dott. Ludovico Sbordone – Prof. Dott. Argentino Salvatore ore 10.20-10.45 Le Prestazioni Odontoiatriche del Progetto di Odontoiatria Sociale : organizzazione, interdisciplinarietà e risultati preliminari. Prof. Dott. Massimo Amato – Dott.ssa Paola FestaDott. Stefano Martina- Dott. Raffaele Orefice – Dott.ssa Laura Sisalli ore 10.45 Conclusioni On. Vincenzo De Luca Presidente Regione Campania Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/07/2019 cilentano.it EAV: € 682 Lettori: 2.000 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, progetto di prevenzione odontoiatrica al Ruggi Giovedì 4 luglio, alle ore 9.30, nell’Aula Scozia del Plesso Ruggi dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, sarà presentato il “Progetto Assistenziale di prevenzione odontoiatrica”, responsabile il professor Massimo Amato, in un incontro in cui, dopo i saluti del Direttore Generale dell’AOU di Salerno Giuseppe Longo e delle autorità sanitarie del territorio, verranno illustrati anche i principali risultati fino ad ora ottenuti. Concluderà l’incontro il Presidente della Regione Campania, On. Vincenzo De Luca. Questo Progetto, della durata di dodici mesi, nasce grazie alle risorse del 5×1000 impiegate dall’AOU Ruggi D’Aragona per sperimentare i Nuovi LEA, in particolare la nuova offerta di prestazioni odontoiatriche, mirata essenzialmente all’età evolutiva e agli anziani, che si muove in un’ottica di prevenzione, diagnosi e terapia ortognatodontica (0-14 anni) su un campione limitato di pazienti ed anche verso la vulnerabilità sanitaria, ovvero verso quei pazienti anziani e/o ammalati (oncologici, trapiantati ecc.) che per condizioni patologiche e fisiologiche necessitano di maggior tutela sanitaria. Il Progetto prevede un ambulatorio dedicato alla Patologia e Medicina Orale per la diagnosi precoce del carcinoma orale e di tutte quelle lesioni delle mucose orali intese come manifestazioni primarie o secondarie di altre patologie generali o generatesi in seguito a trattamenti, con una centralità diagnostica sul cavo orale. Per questo ambulatorio è stato organizzato un percorso diagnostico terapeutico di collaborazione interdisciplinare e multiprofessionale efficiente e rapido. Il Programma, infine, prevede la presa in carico, in tempi ristretti, dei pazienti che hanno patologie sistemiche significative o che sono ricoverati presso l’AOU, come, ad esempio, quelli che devono iniziare una chemioterapia o i trapiantati o, ancora, quelli che necessitano di bonifiche pre-operatorie. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/07/2019 dentrosalerno.it EAV: € 274 Lettori: 433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno: prevenzione odontoiatrica, al “Ruggi” presentazione progetto Giovedì 4 luglio – Aula Scozia – AOU Ruggi Salerno PROGETTO ASSISTENZIALE DI PREVENZIONE ODONTOIATRICA Odontoiatria Sociale : “Una risorsa pubblica per una opportunità collettiva. Nuovi e vecchi LEA” ore 09.30 Saluti Dr Giuseppe Longo, D. G. AOU Salerno Dr Mario Iervolino, D.G. ASL Salerno Dr Giovanni D’Angelo, Pres. Ordine dei Medici (Sa) Dr Gaetano Ciancio, Pres. Ordine Odontoiatri (Sa) Prof. Carmine Vecchione, Direttore Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria – UNISA Dr Enrico Coscioni, Consulente Sanità Regione Campania ore 10.00 – 10.20 L’Odontoiatria dell’AOU Ruggi d’Aragona Prof. Dott. Ludovico Sbordone – Prof. Dott. Argentino Salvatore ore 10.20-10.45 Le Prestazioni Odontoiatriche del Progetto di Odontoiatria Sociale : organizzazione, interdisciplinarietà e risultati preliminari. Prof. Dott. Massimo Amato – Dott.ssa Paola FestaDott. Stefano Martina- Dott. Raffaele Orefice – Dott.ssa Laura Sisalli ore 10.45 Conclusioni On. Vincenzo De Luca Presidente Regione Campania Questo Progetto, della durata di dodici mesi, nasce grazie alle risorse del 5×1000 impiegate dall’AOU Ruggi D’Aragona per sperimentare i Nuovi LEA, in particolare la nuova offerta di prestazioni odontoiatriche, mirata essenzialmente all’età evolutiva e agli anziani, che si muove in un’ottica di prevenzione, diagnosi e terapia ortognatodontica (0-14 anni) su un campione limitato di pazienti ed anche verso la vulnerabilità sanitaria, ovvero verso quei pazienti anziani e/o ammalati (oncologici, trapiantati ecc.) che per condizioni patologiche e fisiologiche necessitano di maggior tutela sanitaria. Il Progetto prevede un ambulatorio dedicato alla Patologia e Medicina Orale per la diagnosi precoce del carcinoma orale e di tutte quelle lesioni delle mucose orali intese come manifestazioni primarie o secondarie di altre patologie generali o generatesi in seguito a trattamenti, con una centralità diagnostica sul cavo orale. Per questo ambulatorio è stato organizzato un percorso diagnostico terapeutico di collaborazione interdisciplinare e multiprofessionale efficiente e rapido. Il Programma, infine, prevede la presa in carico, in tempi ristretti, dei pazienti che hanno patologie sistemiche significative o che sono ricoverati presso l’AOU, come, ad esempio, quelli che devono iniziare una chemioterapia o i trapiantati o quelli che necessitano di bonifiche pre-operatorie Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/07/2019 Pagina 11 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Emergenza sangue Sos all'Umberto I per i donatori Emergenza sangue al centro trasfusionale dell'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Con l'estate si ripresenta nuovamente il problema della carenza di sacche di liquido ematico. Nello specifico, a mancare resta soprattutto il sangue del gruppo 0 negativo. Una crisi non più stagionale, come spesso accadeva in passato, ma strutturale. Capita sempre più spesso che a Nocera Inferiore e in tutto il Dea di primo livello afferente all'Umberto I, ovvero i presidi sanitari dislocati a Pagani e Scafati, si registri un calo di scorte di sangue. Un disagio legato anche a una disaffezione alla pratica della donazione, nonostante l'impegno di associazioni di volontariato come Fratres e Avis. L'emergenza sangue ovviamente si acuisce nel periodo estivo perché ci sono meno donato e contestualmente non diminuisce il fabbisogno. Le sacche del centro trasfusionale nocerino riforniscono oltre le sale operatorie dell'Umberto I, anche quelle dell'Andrea Tortora, ma anche quanti hanno malattie del sangue. Quest'anno il disagio è stato registrato pure in inverno. Lo scorso gennaio tra gli ospedali di Nocera Inferiore, Sarno, Scafati e Pagani c'erano di scorta appena tre sacche di sangue 0 positivo disponibili. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/07/2019 Pagina 23 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 4.599 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania «Rummo, 4mila firme contro il digì» LA MOBILITAZIONE Luella De Ciampis «Convocheremo un' assemblea dei sindaci dopo l' estate e quindi dopo il rinnovo dei vertici per aprire il confronto sul Rummo e per stabilire nuove condizioni, ricorrendo, se necessario, a un comitato di controllo». Così il sindaco, Clemente Mastella ieri mattina nel corso dell' incontro svoltosi a palazzo Mosti con l' associazione «IoXBenevento» per la consegna del documento relativo ai risultati della petizione popolare sull' ospedale che verteva su tre obiettivi: le dimissioni del digì Renato Pizzuti (ieri irrintracciabile al telefono per una dichiarazione), le dimissioni del direttore amministrativo e l' erogazione di un fondo di ricerca a favore dell' Unisannio, per analizzare e risolvere le criticità dell' azienda ospedaliera. «I rapporti con l' ospedale attualmente sono sotto zero, mentre si poteva arrivare a soluzioni condivise. Comunque vada ci saranno dei cambiamenti. Se ci sarà il cambio di guardia ci impegneremo per dialogare con chi subentrerà all' attuale direttore. Se invece, dovesse, esserci una riconferma ci organizzeremo per migliorare le cose. Certo, si dovrà mettere un freno al deterioramento della qualità dei servizi e si dovrà lavorare per sostituire i medici che sono andati via». L' ASSOCIAZIONE Sono circa 4.000 i cittadini, sindaco incluso, che hanno sottoscritto la petizione avviata da Giuseppe Schipani, presidente dell' associazione, che ha sollecitato l' intervento degli ispettori del Ministero della Salute e che è intenzionato a chiedere al prefetto di confrontarsi con il governatore De Luca, per renderlo edotto sulla volontà dei cittadini del Sannio. «Il primo dovere di un' associazione dice Schipani - è quello di far conoscere al sindaco la volontà dei cittadini e le condizioni di criticità dell' ospedale, in cui si associano carenza di personale medico e altri disservizi, per arrivare a una soluzione condivisa, nell' ottica di un auspicabile miglioramento. Allo stato attuale, le uniche dimissioni sono state quelle del direttore amministrativo, Alberto Pagliafora». Dunque, eventuali sviluppi sulle decisioni da prendere sull' Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
azienda ospedaliera, con l' istituzione di un tavolo tecnico, sono rimandate alla fine dell' estate. LE RISORSE Intanto, il Rummo ha prorogato la convenzione con la Croce Rossa per il servizio di trasporto infermi con autisti soccorritori, fino alla fine del 2019, per un importo di 280.000 euro e ha avanzato richiesta di personale in somministrazione, fino al 31 ottobre, per un totale di 800.000 euro, per 77 unità, di diverso profilo professionale. L' iter per il reclutamento di personale somministrato è stato avviato per sopperire alle esigenze di servizio e di carattere tecnico, produttivo e organizzativo, allo scopo di assicurare i Lea, vista l' attuale dotazione organica e la necessità di organizzare l' attività lavorativa. Un provvedimento che, tuttavia, potrebbe subire variazioni, nel corso del trimestre, qualora le disposizioni in merito della Regione dovessero cambiare. Contestualmente, è stata indetta gara d' appalto per la fornitura per 3 anni e 6 mesi, di dispositivi medici specialistici per tutte le unità operative, per un totale di 1,481 milioni di euro, per sopperire alla carenza di attrezzature e presidi elettromedicali, da distribuire tra i diversi reparti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/07/2019 Pagina 16 EAV: € 1.678 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania «Tre interventi chirurgici in pochi giorni e non abbiamo notizie di mio fratello» IL CASO Il produtore di Gomorra denunciò Antonio per maltrattamenti: è detenuto da maggio. Ricorso al Riesame Gaetano Di Vaio: «Senza risposta le richieste di coloqui e sostituzione dela misura cautelare» NAPOLI. Entrare in prigione sulle proprie gambe e uscirne, dopo meno di due mesi, in fin di vita su una barella. È uno strazio senza fine quello che si sta abbattendo sulla famiglia di Gaetano Di Vaio, celebre produttore cinematografico e attore della serie "Gomorra". A inizio maggio l' artista aveva denunciato pubblicamente le violenze che il fratello Antonio, affetto da una cronica dipendenza dall' alcool, stava perpetrando ai danni della moglie nella loro abitazione di Chiaiano. Da quella testimonianza era scaturita un' indagine lampo culminata nell' emissione di un' ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti e condotta persecutoria. Dopo l' arresto eseguito la sera del 15 maggio e il successivo trasferimento nella casa circondariale di Poggioreale, la situazione è però precipitata e il marito -violento, reduce da tre interventi chirurgici allo stomaco subiti nel giro di appena una settimana, si trova adesso piantonato nel padiglione "Palermo" dell' ospedale Cardarelli in prognosi riservata. Un quadro dai contorni cupi e in cui le effettive responsabilità sono al momento ancora incerte. I parenti di Antonio Di Vaio, 48enne incensurato, sembrano avere però le idee piuttosto chiare: «Ci siamo rivolti alla magistratura sperando in un aiuto per fermare la spirale di violenza nella quale mio fratello era precipitato e invece ci ritroviamo adesso a dover fare i conti con la possibilità di non rivederlo mai più», è il drammatico racconto di Gaetano. Il produttore cinematografico non riesce infatti a darsi pace per la mancanza di informazioni e comunicazioni verso l' esterno: «Nonostante le due Pec inviate tramite i nostri avvocati (Domenico Ciruzzi e Nicola Nardella, ndr) ad oggi non siamo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
riusciti ad aver alcun chiarimento sul suo stato di salute. Da tempo è affetto da una perforazione intestinale e tutto ciò che sappiamo è che dieci giorni fa ha subito un primo intervento chirurgico all' ospedale Loreto Mare. Dopo di che è stato trasferito al Cardarelli, dove è finito per altre due volte sotto ai ferri nel giro di appena quindici ore. La moglie, l' unica della famiglia che è riuscita a vederlo, ci ha riferito che è ridotto ormai a uno scheletro. Questo calvario ci sta uccidendo e la legge ci sta procurando un dolore atroce che mai avremmo immaginato». Il grido dei familiari di Antonio Di Vaio (seguiti anche dall' associazione Ex Don presieduta da Pietro Ioia) è infatti rivolto soprattutto alla magistratura. A inizio mese il gip del Tribunale di Napoli ha respinto l' istanza di sostituzione della misura cautelare in carcere autorizzando il solo «ricovero nel reparto di Chirurgia d' ur genza del Cardarelli» fino a cessata necessità e anche la richiesta di ottenere i colloqui giornalieri dal lunedì al venerdì in sostituzione dell' unico incontro settimanale non ha finora trovato accoglimento. Eppure, come si evince dalla nota redatta l' 1 luglio dal responsabile del dipartimento "Detenuti" del Cardarelli, il quadro cli nico di Antonio Di Vaio sarebbe tutt' altro che rassicurante: «Si tratta di un paziente alcolista in divezzamento e cattivo stato nutrizionale. Le sue condizioni generali sono alquanto scadute e la prognosi è da considerare riservata». Nonostante ciò il giudice per le indagini preliminari ha però ritenuto che non sussistessero le condizioni per ridimensionare la custodia in carcere: «Si tratta - ragiona l' avvocato Ciruzzi - di un rigetto incondivisibile, avverso il quale faremo immediato ricorso al Riesame». Con l' odissea di Antonio Di Vaio prosegue imperterrita l' estate buia della casa circondariale di Poggioreale, dove la scorsa settimana sono avvenuti tre decessi nel giro di appena tre giorni, due per suicidio, uno per morte naturale: «Non voglio - è l' urlo disperato di Gaetano Di Vaio - che mio fratello sia il quarto dell' elenco. La giustizia ci dia la possibilità di riabbracciarlo ancora da vivo». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/07/2019 Pagina 30 EAV: € 3.251 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania D' Amico: «Ospedale, disservizi insostenibili» Per la responsabile del Tribunale per il Diritti del Malato di Ariano Irpino, Cristina D' Amico, «si acuisce la disfunzione dei servizi sanitari a causa della carenza del personale nella Asl di Avellino». Non solo al pronto soccorso del «Frangipane», ma anche nel reparto di lungodegenza e nei servizi dl distretto sanitario. In una nota inviata al Direttore Generale dell' Asl, Maria Morgante, e al sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza, Cristina D' Amico ribadisce, che come precisato da diversi organi di stampa, il Direttore Generale Morgante, per sopperire alla carenza di personale amministrativo, ha chiesto alla Regione Campania di essere autorizzata ad anticipare le assunzioni programmate per il 2020 e di rinviare alla programmazione 2019-21 la richiesta per 4 dirigenti medici e per le 5 unità previste per l' avvio del servizio di radioterapia. «Se è vero che il problema, già grave a causa del blocco delle assunzioni - sostiene D' Amico - si è acuito con l' introduzione della così detta quota 100, una più attenta pianificazione avrebbe evitato i disagi che ora i pazienti sono costretti a subire». Solo per citare alcuni esempi il pensionamento del Direttore Sanitario, per raggiunti limiti di età, del Presidio Ospedaliero di Ariano era prevedibile, ma per la sua sostituzione si sono assegnate le funzione ad un Dirigente anch' esso prossimo al pensionamento; l' apertura del reparto di lungodegenza con 15 posti letto in un Dea di primo livello, senza provvedere alla revisione e l' assegnazione dell' organico necessario e previsto, ha provocato e continua a generare disfunzioni e lamentale da parte dei familiari dei pazienti; ulteriore conseguenza dell' apertura della lungodegenza è il sovraccarico utilizzo della sala mortuaria non più adeguata all' incremento di questi posti letto. Insomma, c' è preoccupazione per i disagi che aumenteranno in questo periodo estivo. Di qui la richiesta di conoscere quali ulteriori provvedimenti saranno adottati per eliminare i malesseri subiti dai cittadini. La lettera indirizzata anche al primo cittadino mira a Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
coinvolgere subito il Comune sul tema della sanità. ma.gr. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/07/2019 Pagina 32 Il Mattino (ed. Circondario Sud) EAV: € 4.760 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Ercolano, via il centro di salute mentale Buonajuto all' Asl: decisione devastante IL CASO Francesco De Sio Quando l' unione non fa la forza. È il caso del centro di salute mentale di Ercolano, che rischia di lasciare la città degli Scavi per fondersi all' unità operativa di Torre del Greco. In bilico, quindi, anche il futuro dei circa mille pazienti presi in carico dai quindici dipendenti dell' Uosm di via Roma, per i quali dovrebbe essere studiata una soluzione di trasferimento. Questione di numeri, secondo le valutazioni effettuate dei vertici dell' Asl Napoli 3 Sud, in particolar modo quelli riferiti ai dirigenti medici. Nove in tutto, considerando entrambi i centri: pochi per la gestione di due strutture separate, abbastanza sopperire alle necessità di un dipartimento unico. A opporsi all' ipotesi paventata - anche in via ufficiale - dall' azienda sanitaria locale, è però lo stesso Comune di Ercolano. Da corso Resina si è esposto l' assessore alle Politiche sociali Giampiero Perna: «Ci troveremmo a perdere uno sportello fondamentale per la comunità a causa di carenze del personale a Torre - ha commentato il delegato dei Verdi - L' accorpamento pensato dalla direzione generale arrecherebbe un danno enorme alle persone seguite dal nostro centro di salute, parliamo di soggetti affetti da patologie molto particolari come depressione, schizofrenia o ludopatia. Si corre il serio rischio che molti di questi non assorbano uno spostamento anche di pochi chilometri, senza contare - conclude - la mole di lavoro svolto in collaborazione con le nostre scuole per il trattamento del disagio giovanile». IL BRACCIO DI FERRO La migrazione della struttura, nei pensieri dell' amministrazione Buonajuto, avrebbe effetti definiti «devastanti» sul territorio. Ecco perché lo stesso sindaco di Ercolano in queste ore scriverà una lettera per convincere l' Asl a studiare soluzioni alternative. Dopo la chiusura delle sedi di Gori, Inps e dell' ufficio di collocamento, l' auspicio è quello di non perdere un altro punto Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
di riferimento per la comunità. I margini di manovra ci sono ancora, come ha confermato lo stesso direttore del dipartimento: «Siamo in una fase interlocutoria, non è ancora stata presa alcuna decisione - spiega il dottor Luigi Caterino - Le gravi carenze di personale segnalate da Torre del Greco ci costringono tuttavia a un' attenta riflessione, è chiaro che la priorità sarà sempre data alla continuità del servizio per il benessere degli utenti, ma bisogna garantire standard omogenei e pari diritti. In questo senso i numeri delle due Uosm differiscono di molto. L' obiettivo principale resta quello di ottimizzare le risorse esistenti, evitare disagi agli utenti e garantire un livello della qualità del servizio quanto più alto possibile». Contrariamente alla posizione assunta dalla politica locale, dall' Asl hanno già precisato che, sebbene ancora al vaglio dei vertici dirigenziali, quella dell' accorpamento «rappresenti l' opzione migliore sia per il personale, sia per i cittadini». Il braccio di ferro sembra appena cominciato, la decisione definitiva è attesa per le prossime settimane. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/07/2019 Pagina 31 EAV: € 587 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Ospedale Maresca: carenza di medici e apparecchiature rotte _ TORRE DEL GRECO TORRE DEL GRECO. Nuovi problemi si prospettano all' ospedale Maresca di Torre del Greco. A creare disagi è l' assenza del personale medico al reparto di Chirurgia. Il personale attuale non consente di coprire la turnazione delle 24 ore, costringendo gli operatori a turni massacranti per coprire le carenze e non interrompere le prestazioni sanitarie ai tanti utenti del nosocomio di Via Montedoro. I disagi per utenti e personale non finiscono qui. Altri problemi riguardano la Radiologia. Dopo la rottura della Tac all' ospedale di Boscotrecase, nei giorni scorsi, il "Maresca" sta smaltendo anche la mole di lavoro dell' altro ospedale, ma può contare solo su un medico in servizio di mattina e pomeriggio, mentre di notte gli esami vengono refertati dai colleghi del San Leonardo di Castellammare di Stabia. Il personale di Boscotrecase potrebbe essere dirottato sul presidio torrese, specie di notte. E le carenze riguardano anche le attrezzature, a cominciare dalla mancanza di elettrocardiografi. L' unico presente viene condiviso dai vari reparti. Sospese infine anche le attività dell' ambulatorio di Otorino, dove il responsabi. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/07/2019 Pagina 26 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 4.219 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Ospedale, il nodo dei condizionatori Disagi tra le corsie Gli impianti sono presenti soltanto dove è indispensabile Di Guida: «Già previsti interventi per il terzo piano» SANT' AGATA DE' GOTI Giuseppe Piscitelli Perdura il clima di attesa per le sorti dell' ospedale «Sant' Alfonso Maria de' Liguori». La prima cittadina Giovannina Piccoli aspetta di ricevere una risposta dal ministro Giulia Grillo alla sua richiesta, inoltrata il 18 giugno, di un incontro personale, per meglio illustrarle le necessità di salute della vasta utenza che l' ospedale deve servire e per richiederle di nuovo un suo intervento per superare l' attuale situazione di stallo in attesa dei pareri che il Ministero della Sanità e il Ministero dell' Economia e Finanza devono esprimere sul Decreto del commissario ad acta Vincenzo De Luca del 9 maggio, che è in linea con il Piano di programmazione della Rete ospedaliera regionale già approvato a livello ministeriale. Salvare il «Sant' Alfonso Maria de' Liguori» di Sant' Agata de' Goti comporterà una perdita economica annua di 5 milioni di euro, nota da tempo a tutti. Lo sanno bene anche le pasionarie del comitato «Curiamo la vita», che, qualche giorno fa, hanno abbandonato la lotta iniziata a settembre. Ma la resa, fanno sapere, è soltanto momentanea perché sono pronte a riprendere la battaglia in caso di novità negative, malgrado il caldo di questi giorni, che ha accentuato un problema «strutturale» ed «esistenziale» nell' ospedale: la mancanza di condizionatori di aria. I condizionatori, infatti, sono presenti esclusivamente in quei luoghi dove risultano indispensabili, cioè sala operatoria, laboratorio di analisi, radiologia, Tac, direzione sanitaria, Pronto soccorso, tutti al piano terra. Il caldo africano significa «saune» al «Sant' Alfonso», ad eccezione appunto del piano terra. Notevoli i disagi affrontati dai degenti dei reparti di medicina e cardiologia. Dai bacchettoni dell' impianto di circolazione esce soltanto aria di ricambio, mentre dovrebbe uscire aria fresca. La colpa sarebbe da attribuire al sottodimensionamento della pompa dell' impianto, incapace di far salire progressivamente e in uguale Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
intensità nei vari piani l' aria fresca. Dal giorno dell' apertura, il 10 marzo 2010, è la decima estate di estremo disagio climatico non soltanto per i pazienti, ma ovviamente anche per il personale dei reparti di medicina, al primo piano, e di cardiologia e ortopedia, al secondo piano. Piani che sono dotati di ventilatori e bocchettoni dell' impianto centralizzato di raffrescamento, ma esposti da sempre ai raggi del sole pomeridiano. Il direttore medico di presidio Pasquale Di Guida ha assicurato che «la programmazione prevede un impianto di climatizzazione a partire dal terzo piano dell' ospedale, con fondi inseriti nel capitolo spese del secondo semestre, e il potenziamento dell' impianto di raffrescamento interno». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/07/2019 Pagina 30 EAV: € 802 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Sanità privata, accordo su una tantum SOMMA VESUVIANA Sindacati: emblema sul compenso approvato e attuato è la clinica Santa Maria del Pozzo SOMMA VESUVIANA. Santa Maria del Pozzo, la clinica diventa l' emblema dell' accordo sul compenso una tantum siglato tra sindacati e sanità privata. Sul territorio regionale la struttura di Somma Vesuviana è infatti quella che ha il maggior numero di lavoratori aventi diritto all' accordo che Cisl Fp e Uil Fpl hanno chiuso con l' Aiop Campania, un accordo che mancava sui tavoli da dieci anni e che la Cgil Fp ha invece scelto di non chiudere, preferendo le vie legali. «Quando in una clinica con 260 lavoratori aventi diritto tutti aderiscono all' accordo, non possiamo far altro che registrare il fatto di aver percorso la strada giusta, facendo arrivare i compensi dovuti ai lavoratori in tempi brevi» hanno detto da Cisl Fp, soddisfatti per il risultato della vertenza. «Questo accordo ha provocato molte tensioni ma anche amnesie tra i dirigenti sindacali. Molti hanno dimenticato come gestire il fallimento di una vertenza, puntando il dito contro i propri iscritti, tra cui anche gli stessi dirigenti sindacali, che hanno scelto di aderire all' accordo firmato da Cisl Fp e Uil Fpl e scrollandosi di dosso le responsabilità di un fallimento» hanno continuato dalla Funzione Pubblica della Cisl non senza polemizzare con i colleghi ostili all' accordo. «Le ultime adesioni registrate alla clinica Santa Maria del Pozzo rappresentano una netta bocciatura alla linea intrapresa dalla Cgil e i numeri parlano chiaro: nella struttura, hanno aderito all' accordo 260 lavoratori aventi diritto su 260. E tutti i lavoratori iscritti alla Cgil, circa una quarantina, aventi diritto hanno aderito convinta mente in massa insieme ai responsabili sindacali aziendali della stessa Cgil. Non siamo stati noi della Cisl Fp ad aver inferto un colpo durissimo alla Cgil - concludono dalla Cisl Fp Campania - ma sono stati i loro associati e responsabili sindacali aziendali». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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