Media Monitoring per 04-07-2019 - Rassegna stampa del 04-07-2019 - Ospedale Ruggi d'Aragona

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Media Monitoring per 04-07-2019 - Rassegna stampa del 04-07-2019 - Ospedale Ruggi d'Aragona
04-07-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 04-07-2019
Media Monitoring per 04-07-2019 - Rassegna stampa del 04-07-2019 - Ospedale Ruggi d'Aragona
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      04/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Ambulatorio per le cure odontoiatriche Stamane la presentazione del progetto ................... 1
      04/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Ferie alle porte, Sos Ruggi «Servono 150 infermieri» ............................................................ 2
      04/07/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Ospedale, «troppa attesa» prende a pugni l' infermiere ........................................................ 4
      04/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Ruggi, reparti al collasso «Sarà un'estate d'inferno» ............................................................. 6
      03/07/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT
            «Pneumologia al collasso Mancano gli infermieri»                        ................................................................ 8
      03/07/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
            Salerno, domani al Ruggi presentazione del progetto di Odontoiatria Sociale .................... 10
      03/07/2019 - CILENTANO.IT
            Salerno, progetto di prevenzione odontoiatrica al Ruggi ..................................................... 11
      03/07/2019 - WWW.DENTROSALERNO.IT
            Salerno: prevenzione odontoiatrica, al “Ruggi” presentazione progetto ............................. 12
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 13
      04/07/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Emergenza sangue Sos all'Umberto I per i donatori ............................................................. 13
Sanità Campania ............................................................................................................................. 14
      04/07/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            «Rummo, 4mila firme contro il digì» .................................................................................... 14
      04/07/2019 - IL ROMA
            «Tre interventi chirurgici in pochi giorni e non abbiamo notizie di mio fratello» ................. 16
      04/07/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            D' Amico: «Ospedale, disservizi insostenibili» ...................................................................... 18
      04/07/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD)
            Ercolano, via il centro di salute mentale Buonajuto all' Asl: decisione devastante .............. 20
      04/07/2019 - IL ROMA
            Ospedale Maresca: carenza di medici e apparecchiature rotte ............................................ 22
      04/07/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Ospedale, il nodo dei condizionatori Disagi tra le corsie ...................................................... 23
      04/07/2019 - IL ROMA
            Sanità privata, accordo su una tantum ................................................................................ 25
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 26
      04/07/2019 - LA STAMPA
            "Cure personalizzate e spazi per la ricerca" La sfida di Candiolo ......................................... 26
      04/07/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO
            "Stop ai fondi per l' ospedale qatariota". Un' inchiesta può far saltare l' operazione .......... 28
      04/07/2019 - LA STAMPA
            44% I casi di tetano in Italia sul totale Ue ............................................................................ 30
      04/07/2019 - ITALIA OGGI
            Arrivano i medici in affitto ................................................................................................... 31
      04/07/2019 - AVVENIRE
            «Con Vincent si uccidono i disabili» Piantonata la stanza all' ospedale ............................... 34
      04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            Chi ha diritto all' adrenalina gratis ....................................................................................... 36
      04/07/2019 - AVVENIRE
            Cure palliative, il paletto della Consulta .............................................................................. 38
      04/07/2019 - ITALIA OGGI
            Formazione anti-violenza per medici e infermieri ................................................................ 40
      04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            Il tumore non vieta le vacanze ............................................................................................. 42
      04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            In alcune regioni del Centro-Sud i pazienti pagano .............................................................. 44
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04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     In Italia si sta diffondendo ma si investe poco ..................................................................... 45
04/07/2019 - AVVENIRE
     Innovazione nei farmaci i pazienti più del profitto ............................................................... 46
04/07/2019 - AVVENIRE
     L' aborto spacca gli Usa: è corsa a leggi sempre più «estreme» .......................................... 48
04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     L' Intelligenza (Artificiale) che sorveglia il cuore ................................................................. 51
04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     L'Assistenza domiciliare stenta ancora a decollare .............................................................. 53
04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     La ricerca eccellente e trascurata ........................................................................................ 55
04/07/2019 - AVVENIRE
     Parigi elude l' Onu e si appella alla «ostinazione irragionevole» .......................................... 57
04/07/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Pronto soccorso, ecco le nuove regole ................................................................................. 59
04/07/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     Un nuovo quadro normativo per le reti ospedaliere ............................................................. 61
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04/07/2019                                                                                                               Pagina 3
                                          La Città di Salerno
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

        Ambulatorio per le cure odontoiatriche Stamane la
                   presentazione del progetto

 Al Ruggi sarà inaugurato un nuovo
 ambulatorio per offrire prestazioni
 odontoiatriche. Il progetto prevede un
 ambulatorio dedicato alla patologia e
 medicina orale per la diagnosi precoce
 del carcinoma orale e di tutte quelle
 lesioni delle mucose orali intese come
 manifestazioni primarie o secondarie di
 altre patologie generali o generatesi in
 seguito a trattamenti, con una centralità
 diagnostica sul cavo orale. Per questo è
 stato       organizzato     un    percorso
 diagnostico terapeutico di collaborazione
 interdisciplinare e multiprofessionale. Al
 Ruggi si procederà, con la supervisione
 del responsabile, il professor Massimo
 Amato, la presa in carico, in tempi
 ristretti, dei pazienti che hanno patologie
 sistemiche significative o che sono
 ricoverati presso l'Azienda, come, ad
 esempio, quelli che devono iniziare una
 chemioterapia o i trapiantati o, ancora,
 quelli che necessitano di bonifiche pre-operatorie. Questa mattina il Progetto
 assistenziale di prevenzione odontoiatricasarà presentato nell'aula Scozia del Ruggi,
 i dg Giuseppe Longo farà gli onori di casa e concluderà l'incontro il presidente della
 regione Campania,Vincenzo De Luca. Il progetto durerà dodici mesi, nasce grazie
 alle risorse del 5x1000 impiegate dall'Azienda per sperimentare i nuovi lea, con
 prestazioni mirate essenzialmente all'età evolutiva (0-14 anni) e agli anziani.

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04/07/2019                                                                                                               Pagina 24
                                    Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                         EAV: € 4.593
                                                                                                                         Lettori: 107.296
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

       Ferie alle porte, Sos Ruggi «Servono 150 infermieri»

 LA SANITÀ LA SANITÀ Sabino Russo «Ci
 vogliono almeno 150 infermieri per
 fronteggiare l' emergenza. Medicina d'
 urgenza,          terapia         intensiva
 cardiochirurgica e broncopneumologia
 sono già in forte sofferenza». A chiedere
 alla direzione strategica del Ruggi nuove
 assunzioni e un piano organizzativo delle
 priorità è la Cgil Funzione pubblica di
 Salerno, allarmata anche per le
 lungaggini relative alle 40 unità in arrivo
 a    tempo     determinato,     che     non
 riuscirebbero a essere operative, in ogni
 caso, prima della fine di luglio. L'
 ALLARME       Sono     giorni    di    forti
 preoccupazioni al Ruggi per il grave buco
 in organico e le imminenti ferie estive,
 che potrebbero rendere la situazione
 ancora più esplosiva. A destare
 particolare attenzione sono soprattutto i
 reparti che fanno filtro al pronto
 soccorso. In medicina d' urgenza, si
 sarebbe arrivati a 24 posti letto, a fronte
 dei 19 previsti, con 6 pazienti che
 necessitano di terapia sub-intensiva, e con 17 infermieri presenti, invece di 24-25. A
 queste vanno aggiunte le carenze denunciate ieri in broncopneumologia, dove ci
 sarebbero due soli infermieri per turno (11 in tutto), nonostante la presenza
 quotidiana tra i ricoverati di almeno 4-5 pazienti bisognosi di monitoraggio
 respiratorio con sorveglianza attiva, obbligando uno dei due, quando l' altro è
 costretto ad allontanarsi per accompagnare i pazienti che necessitano di essere
 sottoposti a indagini urgenti o per portare i prelievi al laboratorio, a ritrovarsi
 temporaneamente da solo, anche di fronte ad eventuali emergenze, la direzione
 sanitaria avrebbe anche aumentato il numero di posti letto rispetto a quanto
 previsto dall' atto aziendale, portandoli da 15 a 19, che diventerebbero a volte
 anche 20-22 con le barelle che arrivano dal pronto soccorso. L' APPELLO «Chiediamo
 che la gestione del personale esca dalla logica burocratica, ma venga adeguato alle
 necessità auspica Patrizia Ardia, della segreteria aziendale Cgil In questa azienda
 non esiste un piano delle priorità per il personale nei reparti in difficoltà, che pure
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sta arrivando alla spicciolata». Problemi si registrano anche in chirurgia vascolare,
Utic, oltre alla terapia intensiva cardiochirurgica, dove si passa da 4 infermieri per
turno a 3. «Se soffrono loro vuol dire che siamo messi male, perché sono, per così
dire, la rianimazione della Torre Cuore evidenzia Enzo Lanzara, delegato Cgil I 40
infermieri che dovrebbero arrivare non servono a sopperire la mancanza estiva, in
quanto ad agosto usciranno altre 50 unità lavorative, oltre agli altri dei precedenti
avvisi a cui scade il contratto e non sarebbe più rinnovabile perché c' è il vincolo dei
3 anni». L' azienda ospedaliera conta per quest' anno 83 pensionabili, che si vanno
ad aggiungere alla carenza di 80 camici bianchi, 28 dirigenti sanitari e 165
infermieri. «Il problema maggiore è il commissariamento spiega Pasquale Addesso,
segretario Cgil Fp alla sanità Siamo d' accordo con De Luca che chiede di uscire per
reclutare personale. Abbiamo bisogno di operatori sull' intera provincia. C' è bisogno
di assumere, anche alla luce dell' ultimo decreto Calabria, che consente di partire
direttamente con nuovi concorsi». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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04/07/2019                                                                                                                Pagina 27
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 3.587
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

     Ospedale, «troppa attesa» prende a pugni l' infermiere

 CAVA DE' TIRRENI CAVA DE' TIRRENI
 Prima le urla, poi un pugno in pieno
 volto. È toccato ieri mattina a un
 infermiere, in servizio al pronto soccorso
 del Santa Maria dell' Olmo, aggredito dal
 familiare di un paziente che, a suo dire,
 stava aspettando da troppo tempo. L'
 aggressore è stato fermato dagli stessi
 operatori sanitari, prima dell' arrivo dei
 poliziotti,  diretti    dal   vicequestore
 Immacolata Acconcia. L' infermiere è
 stato medicato e refertato con otto
 giorni di prognosi. «E sconcertante - ha
 spiegato Giovanni Lopez, infermiere del
 pronto soccorso nonchè segretario
 aziendale della Cisl al presidio cavese -
 erano le 8,30, il paziente era arrivato da
 poco. Premetto che non era un codice
 rosso. I sanitari stavano seguendo il
 protocollo. Ci sono dei tempi tecnici per i
 risultati degli esami. Senza ragione un
 familiare ha iniziato a dire che non
 stavano facendo nulla, poi ha colpito un
 mio collega con un pugno. Una violenza
 inaudita e inaspettata». E precisa: «In pronto soccorso non c' è un servizio di
 sicurezza, siamo esposti a forti rischi, tra utenti violenti e malintenzionati, drogati
 che entrano senza alcun filtro». L' episodio di ieri mattina ha riproposto il problema
 della carenza di personale infermieristico ed Oss che, da tempo, sta flagellando l'
 ospedale. «Le carenze di organico riguardano tutte le divisioni - spiega Biondino,
 sindacalista della Cisl nonchè coordinatore infermieri area chirurgica - la situazione è
 diventata drammatica, con i casi di malattia o di aspettativa. A questo si aggiungono
 le ferie per il periodo estivo. L' ospedale va avanti grazie all' impegno e all'
 abnegazione di infermieri ed Oss in servizio». «La burocrazia - aggiunge - ci sta
 uccidendo. Devo ringraziare il direttore generale del Ruggi per tutto quello che sta
 facendo. L' avviso pubblico è scaduto a mezzanotte del 2 luglio. Ora dobbiamo
 aspettare i tempi per l' uscita della graduatoria ed altri quindici giorni, previsti nel
 contratto, per accettare l' incarico. Se tutto va bene arriviamo al primo agosto». Solo
 grazie ai sacrifici degli operatori in servizio si riesce a fornire tutte le prestazioni agli
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utenti cavesi e non solo. «Si rischia la chiusura di qualche divisione o servizio. Senza
contare che gli infermieri disponibili sono persone non macchine, e non possono
sopportare turni massacranti». si.ch. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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04/07/2019                                                                                                                  Pagina 3
                                             La Città di Salerno
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

        Ruggi, reparti al collasso «Sarà un'estate d'inferno»
 Marcella Cavaliere
 Manca personale e il reclutamento
 esterno è lento: «A pagare sono i
 cittadini» All'Azienda Ruggi di Salerno
 (come del resto alla Asl) manca il
 personale: appello della Cgil affinché la
 sanità campana si liberi dai vincoli
 imposti dal commissariamento per
 applicare il decreto Calabria. La richiesta
 è arrivata ieri dal segretario provinciale
 Pasquale Addesso che propone un maxi
 concorso. «Grazie al decreto da poco
 pubblicato in Gazzetta ufficiale le
 Aziende, penso a quella del Ruggi e l'Asl
 di Salerno, potrebbero finalmente indire
 insieme un concorso per reclutare tutte
 le figure professionali che servono in
 tutti gli ospedali. Il problema è che le
 regioni commissariate e la Campania lo è
 ancora non possono farlo. Quindi
 usciamo dal commissariamento, come
 chiede da tempo il governatore Vincenzo
 De Luca». «Attraverso le lente procedure
 delle graduatorie di mobilità da cui attingere per trovare personale non si va lontano
 conclude il sindacalista - il personale non arriva in tempo e nei numeri che occorrono
 agli ospedali di Salerno e provincia e le conseguenze ricadono inevitabilmente
 sull'utenza». La Cgil riconosce al dg dell'Azienda ospedaliera universitaria di via San
 Leonardo, Giuseppe Longo, il merito di aver lavorato il più possibile, dal punto di
 vista normativo e burocratico, per reclutare infermieri e operatori socio sanitari
 (Oss), personale tecnico e medici, ma nell'Azienda non sono arrivare tutte i
 professionisti che occorrono. Ieri alcuni lavoratori della Cgil, nell'atrio della palazzina
 amministrativa del Ruggi, hanno spiegato i disagi che affrontano in alcuni reparti per
 la mancanza di personale. Pneumologia. «Con l'emergenza estiva la situazione nei
 vari reparti è diventata drammatica - dice Annamaria Naddeo abbiamo avuto punte
 di disagio altissime in Bronco-pneumologia con due infermieri a turno e barelle che
 arrivavano nel reparto dal pronto soccorso ». Rincara la dose Patrizia Ardia della
 segreteria aziendale Cgil: «La Pneumologia da domani (ieri, ndr ) è ridotta a 11
 infermieri, perché c'è un altro pensionamento e iniziano le ferie. In questo reparto è
 previsto un infermiere ogni cinque pazienti ma invece di aumentare il personale è
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garantire turni e riposi sono aumentati solo i posti letto: da 15 siamo arrivati a 19
senza far arrivare personale». Non c'è un oss di notte, solo due infermieri e
«nonostante il dg Longo si fosse impegnato con noi i primi di giugno a oggi a
Pneumologia non è arrivato nessuno». La sindacalista, dunque, chiede a Longo di
«ristabilire le priorità con rinforzi di personale dove occorre». Medicina d'urgenza.
Una situazione «infernale» è vissuta a Medicina d'urgenza. Ha 24 posti letto,
puntualizza Naddeo, pochi infermieri e tre o quattro oss in meno «così è uno stress
lavorare e si possono commettere errori». I numeri li fornisce Enzo Lanzara della
Rsu: «Medicina d'urgenza che fa da filtro al pronto soccorso sta scoppiando, con
quattro infermieri a turno. Ne mancano almeno sei, ma ci vogliono anche gli oss per
barellare i pazienti e portarli a fare le indagini diagnostiche». Il sindacalista afferma
che orientativamente l'Azienda Ruggi necessita di 150 unità solo di infermieri. «Ad
agosto per altre 50 unità scadono i contratti a tempo determinato già rinnovati più
volte e non sappiamo se l'Azienda potrà rinnovarli». «A Medicina d'urgenza ieri
(martedì, ndr ) un infermiere è stato spostato, ma senza trovare prima un sostituto».
Fisioterapia. Salvatore Raimondi, fisioterapista delegato Cgil, afferma: «Siamo al
limite, siamo in dieci ora al Ruggi ma io vado in pensione e lavoriamo in quasi tutti i
reparti con una media di 70 pazienti al giorno da trattare. Chiediamo 15 fisioterapisti
al Ruggi e almeno tre al da Procida». E puntualizza: «Nel 2016 l'atto aziendale
prevedeva 113 posti per la riabilitazione e post acuzie, da allora non si è fatto nulla
». Ci sono, aggiunge, solo 16 posti letto al da Procida, e mancano 3 logopedisti.
Raffaele Sicignano della Rsu chiede di «far rispettare la legge Gelli quindi la
sicurezza in ospedale, tra quota 100 e pensionamenti il personale è sempre più
ridotto, salta riposi e esegue mansioni che non spettano ». Le priorità sono a
Chirurgia vascolare, Utic, Terapia intensiva cardiochirurgia e pronto soccorso.

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03/07/2019
                                            lacittadisalerno.it
                                                                                                                          EAV: € 633
                                                                                                                          Lettori: 2.533
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

         «Pneumologia al collasso Mancano gli infermieri»

 I sindacati denunciano: «Due soli per
 turno      devono      gestire      pazienti
 complicati» Longo: «Le procedure di
 reclutamento sono avviate, risolveremo
 il problema» Ospedali al collasso per
 mancanza di personale. A far scattare
 l’allarme per la mancanza di infermieri
 nel reparto di Pneumologia del “Ruggi
 d’Aragona” di Salerno è la Cgil che parla
 di un settore in sofferenza per la mancanza di personale e di modalità di lavoro
 critiche, chiedendo di trovare subito una soluzione. Il sindacato denuncia situazioni
 complicate e difficoltà nello svolgimento del lavoro necessario a garantire adeguata
 assistenza agli utenti. «Si sta verificando una gravissima situazione alla Pneumologia
 del “Ruggi”, dove per carenza di personale si effettua un turno di due sole unità
 infermieristiche, nonostante la presenza quotidiana tra i ricoverati di almeno quattro
 o cinque pazienti bisognosi di monitoraggio respiratorio con sorveglianza attiva».
 «La situazione diviene ancora più grave di notte - puntualizza il sindacato – quando
 la guardia medica opera contemporaneamente su più reparti e manca il personale
 ausiliario». E così, se uno dei due infermieri è costretto ad allontanarsi per
 accompagnare pazienti che necessitano di essere sottoposti a indagini urgenti o per
 portare i prelievi al laboratorio, «l’altro infermiere si ritrova temporaneamente da
 solo a fronteggiare eventuali emergenze come, ad esempio, manovre di
 rianimazione che per essere correttamente eseguite necessitano di due operatori».
 «In questa situazione già estremamente critica, la Direzione sanitaria ha aumentato
 il numero di posti letto rispetto a quanto previsto dall’atto aziendale portandoli da
 15 a 19 che diventano a volte anche 20 o 22 - puntualizza la Cgil - senza nessun
 incremento del personale infermieristico e ausiliario, rimanendo sorda a tutte le
 proposte di modifica avanzate dalla nostra organizzazione sindacale». Nonostante
 l’impegno profuso quotidianamente da tutto il personale del reparto, le attuali
 modalità di lavoro, per la Cgil, presenta «potenziali pericoli per la salute dei pazienti
 e sottopone il personale a un eccessivo stress psicofisico». Pertanto la Cgil richiama
 l’attenzione sulla legittimità delle disposizioni della Direzione sanitaria, facendo
 riferimento alle disposizioni contenute nel decreto del commissario ad acta numero
 3 del 17 gennaio 2018 che prevede «un rapporto infermieri - pazienti di 1 a 5, della
 legge Gelli, e quindi la necessità imperativa di garantire ai pazienti in ogni momento
 un’adeguata assistenza, la necessità di garantire al personale la fruizione dei riposi
 biologici e il contenimento dell’orario di servizio entro i limiti previsti, di limitare il
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ricorso all’uso eccessivo dello straordinario». Il sindacato si riserva di ricorrere agli
organi preposti per accertare eventuali violazioni sul rispetto delle normative, per far
fronte ai bisogni degli operatori della Pneumologia del presidio di via San Leonardo e
dei tanti reparti che versano in condizioni critiche per carenza di personale, con
l’obbiettivo di garantire maggiore sicurezza per i pazienti e per il personale. Il dg
Giuseppe Longo ha già indetto diversi bandi pubblici per far fronte alla carenza di
personale dai medici agli infermieri e, tra gli altri, gli operatori socio sanitari. «Per
far fronte alla carenza di personale, in particolare infermieristico - afferma - sono
ormai in fase di conclusione le procedure di reclutamento e, pertanto, a breve si
assisterà alla risoluzione di tale problematica». Marcella Cavaliere ©RIPRODUZIONE
RISERVATA

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03/07/2019
                                              salernonotizie.it
                                                                                                                          EAV: € 891
                                                                                                                          Lettori: 10.300
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     Salerno, domani al Ruggi presentazione del progetto di
                      Odontoiatria Sociale

 Questo Progetto, della durata di dodici
 mesi, nasce grazie alle risorse del
 5×1000 impiegate dall’AOU Ruggi
 D’Aragona per sperimentare i Nuovi LEA,
 in particolare la nuova offerta di
 prestazioni      odontoiatriche,       mirata
 essenzialmente all’età evolutiva e agli
 anziani, che si muove in un’ottica di
 prevenzione,      diagnosi      e     terapia
 ortognatodontica (0-14 anni) su un
 campione limitato di pazienti ed anche verso la vulnerabilità sanitaria, ovvero verso
 quei pazienti anziani e/o ammalati (oncologici, trapiantati ecc.) che per condizioni
 patologiche e fisiologiche necessitano di maggior tutela sanitaria. Il Progetto
 prevede un ambulatorio dedicato alla Patologia e Medicina Orale per la diagnosi
 precoce del carcinoma orale e di tutte quelle lesioni delle mucose orali intese come
 manifestazioni primarie o secondarie di altre patologie generali o generatesi in
 seguito a trattamenti, con una centralità diagnostica sul cavo orale. Per questo
 ambulatorio è stato organizzato un percorso diagnostico terapeutico di
 collaborazione interdisciplinare e multiprofessionale efficiente e rapido. Il
 Programma, infine, prevede la presa in carico, in tempi ristretti, dei pazienti che
 hanno patologie sistemiche significative o che sono ricoverati presso l’AOU, come,
 ad esempio, quelli che devono iniziare una chemioterapia o i trapiantati o quelli che
 necessitano di bonifiche pre-operatorie. Giovedì 4 luglio – Aula Scozia – AOU Ruggi
 Salerno PROGETTO ASSISTENZIALE DI PREVENZIONE ODONTOIATRICA Odontoiatria
 Sociale : “Una risorsa pubblica per una opportunità collettiva. Nuovi e vecchi LEA”
 ore 09.30 Saluti Dr Giuseppe Longo, D. G. AOU Salerno Dr Mario Iervolino, D.G. ASL
 Salerno Dr Giovanni D’Angelo, Pres. Ordine dei Medici (Sa) Dr Gaetano Ciancio, Pres.
 Ordine Odontoiatri (Sa) Prof. Carmine Vecchione, Direttore Dipartimento di Medicina,
 Chirurgia e Odontoiatria – UNISA Dr Enrico Coscioni, Consulente Sanità Regione
 Campania ore 10.00 – 10.20 L’Odontoiatria dell’AOU Ruggi d’Aragona Prof. Dott.
 Ludovico Sbordone – Prof. Dott. Argentino Salvatore ore 10.20-10.45 Le Prestazioni
 Odontoiatriche del Progetto di Odontoiatria Sociale : organizzazione,
 interdisciplinarietà e risultati preliminari. Prof. Dott. Massimo Amato – Dott.ssa Paola
 FestaDott. Stefano Martina- Dott. Raffaele Orefice – Dott.ssa Laura Sisalli ore 10.45
 Conclusioni On. Vincenzo De Luca Presidente Regione Campania

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03/07/2019
                                                     cilentano.it
                                                                                                                           EAV: € 682
                                                                                                                           Lettori: 2.000
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     Salerno, progetto di prevenzione odontoiatrica al Ruggi

 Giovedì 4 luglio, alle ore 9.30, nell’Aula
 Scozia del Plesso Ruggi dell’AOU San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di
 Salerno, sarà presentato il “Progetto
 Assistenziale        di        prevenzione
 odontoiatrica”, responsabile il professor
 Massimo Amato, in un incontro in cui,
 dopo i saluti del Direttore Generale
 dell’AOU di Salerno Giuseppe Longo e
 delle autorità sanitarie del territorio, verranno illustrati anche i principali risultati fino
 ad ora ottenuti. Concluderà l’incontro il Presidente della Regione Campania, On.
 Vincenzo De Luca. Questo Progetto, della durata di dodici mesi, nasce grazie alle
 risorse del 5×1000 impiegate dall’AOU Ruggi D’Aragona per sperimentare i Nuovi
 LEA, in particolare la nuova offerta di prestazioni odontoiatriche, mirata
 essenzialmente all’età evolutiva e agli anziani, che si muove in un’ottica di
 prevenzione, diagnosi e terapia ortognatodontica (0-14 anni) su un campione
 limitato di pazienti ed anche verso la vulnerabilità sanitaria, ovvero verso quei
 pazienti anziani e/o ammalati (oncologici, trapiantati ecc.) che per condizioni
 patologiche e fisiologiche necessitano di maggior tutela sanitaria. Il Progetto
 prevede un ambulatorio dedicato alla Patologia e Medicina Orale per la diagnosi
 precoce del carcinoma orale e di tutte quelle lesioni delle mucose orali intese come
 manifestazioni primarie o secondarie di altre patologie generali o generatesi in
 seguito a trattamenti, con una centralità diagnostica sul cavo orale. Per questo
 ambulatorio è stato organizzato un percorso diagnostico terapeutico di
 collaborazione interdisciplinare e multiprofessionale efficiente e rapido. Il
 Programma, infine, prevede la presa in carico, in tempi ristretti, dei pazienti che
 hanno patologie sistemiche significative o che sono ricoverati presso l’AOU, come,
 ad esempio, quelli che devono iniziare una chemioterapia o i trapiantati o, ancora,
 quelli che necessitano di bonifiche pre-operatorie.

               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
03/07/2019
                                               dentrosalerno.it
                                                                                                                           EAV: € 274
                                                                                                                           Lettori: 433
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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             Salerno: prevenzione odontoiatrica, al “Ruggi”
                         presentazione progetto
 Giovedì 4 luglio – Aula Scozia – AOU Ruggi Salerno PROGETTO ASSISTENZIALE DI
 PREVENZIONE ODONTOIATRICA Odontoiatria Sociale : “Una risorsa pubblica per una
 opportunità collettiva. Nuovi e vecchi LEA” ore 09.30 Saluti Dr Giuseppe Longo, D. G.
 AOU Salerno Dr Mario Iervolino, D.G. ASL Salerno Dr Giovanni D’Angelo, Pres. Ordine
 dei Medici (Sa) Dr Gaetano Ciancio, Pres. Ordine Odontoiatri (Sa) Prof. Carmine
 Vecchione, Direttore Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria – UNISA Dr
 Enrico Coscioni, Consulente Sanità Regione Campania ore 10.00 – 10.20
 L’Odontoiatria dell’AOU Ruggi d’Aragona Prof. Dott. Ludovico Sbordone – Prof. Dott.
 Argentino Salvatore ore 10.20-10.45 Le Prestazioni Odontoiatriche del Progetto di
 Odontoiatria Sociale : organizzazione, interdisciplinarietà e risultati preliminari. Prof.
 Dott. Massimo Amato – Dott.ssa Paola FestaDott. Stefano Martina- Dott. Raffaele
 Orefice – Dott.ssa Laura Sisalli ore 10.45 Conclusioni On. Vincenzo De Luca
 Presidente Regione Campania Questo Progetto, della durata di dodici mesi, nasce
 grazie alle risorse del 5×1000 impiegate dall’AOU Ruggi D’Aragona per sperimentare
 i Nuovi LEA, in particolare la nuova offerta di prestazioni odontoiatriche, mirata
 essenzialmente all’età evolutiva e agli anziani, che si muove in un’ottica di
 prevenzione, diagnosi e terapia ortognatodontica (0-14 anni) su un campione
 limitato di pazienti ed anche verso la vulnerabilità sanitaria, ovvero verso quei
 pazienti anziani e/o ammalati (oncologici, trapiantati ecc.) che per condizioni
 patologiche e fisiologiche necessitano di maggior tutela sanitaria. Il Progetto
 prevede un ambulatorio dedicato alla Patologia e Medicina Orale per la diagnosi
 precoce del carcinoma orale e di tutte quelle lesioni delle mucose orali intese come
 manifestazioni primarie o secondarie di altre patologie generali o generatesi in
 seguito a trattamenti, con una centralità diagnostica sul cavo orale. Per questo
 ambulatorio è stato organizzato un percorso diagnostico terapeutico di
 collaborazione interdisciplinare e multiprofessionale efficiente e rapido. Il
 Programma, infine, prevede la presa in carico, in tempi ristretti, dei pazienti che
 hanno patologie sistemiche significative o che sono ricoverati presso l’AOU, come,
 ad esempio, quelli che devono iniziare una chemioterapia o i trapiantati o quelli che
 necessitano di bonifiche pre-operatorie

               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/07/2019                                                                                                                Pagina 11
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

        Emergenza sangue Sos all'Umberto I per i donatori

 Emergenza        sangue      al      centro
 trasfusionale dell'ospedale Umberto I di
 Nocera Inferiore. Con l'estate si
 ripresenta nuovamente il problema della
 carenza di sacche di liquido ematico.
 Nello specifico, a mancare resta
 soprattutto il sangue del gruppo 0
 negativo. Una crisi non più stagionale,
 come spesso accadeva in passato, ma
 strutturale. Capita sempre più spesso
 che a Nocera Inferiore e in tutto il Dea di
 primo livello afferente all'Umberto I,
 ovvero i presidi sanitari dislocati a
 Pagani e Scafati, si registri un calo di
 scorte di sangue. Un disagio legato
 anche a una disaffezione alla pratica
 della donazione, nonostante l'impegno di
 associazioni di volontariato come Fratres
 e Avis. L'emergenza sangue ovviamente
 si acuisce nel periodo estivo perché ci
 sono meno donato e contestualmente
 non diminuisce il fabbisogno. Le sacche
 del centro trasfusionale nocerino riforniscono oltre le sale operatorie dell'Umberto I,
 anche quelle dell'Andrea Tortora, ma anche quanti hanno malattie del sangue.
 Quest'anno il disagio è stato registrato pure in inverno. Lo scorso gennaio tra gli
 ospedali di Nocera Inferiore, Sarno, Scafati e Pagani c'erano di scorta appena tre
 sacche di sangue 0 positivo disponibili.

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04/07/2019                                                                                                                Pagina 23
                                  Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                          EAV: € 4.599
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

                      «Rummo, 4mila firme contro il digì»

 LA MOBILITAZIONE Luella De Ciampis
 «Convocheremo un' assemblea dei
 sindaci dopo l' estate e quindi dopo il
 rinnovo dei vertici per aprire il confronto
 sul Rummo e per stabilire nuove
 condizioni, ricorrendo, se necessario, a
 un comitato di controllo». Così il sindaco,
 Clemente Mastella ieri mattina nel corso
 dell' incontro svoltosi a palazzo Mosti
 con l' associazione «IoXBenevento» per
 la consegna del documento relativo ai
 risultati della petizione popolare sull'
 ospedale che verteva su tre obiettivi: le
 dimissioni del digì Renato Pizzuti (ieri
 irrintracciabile al telefono per una
 dichiarazione), le dimissioni del direttore
 amministrativo e l' erogazione di un
 fondo di ricerca a favore dell' Unisannio,
 per analizzare e risolvere le criticità dell'
 azienda ospedaliera. «I rapporti con l'
 ospedale attualmente sono sotto zero,
 mentre si poteva arrivare a soluzioni
 condivise. Comunque vada ci saranno
 dei cambiamenti. Se ci sarà il cambio di
 guardia ci impegneremo per dialogare con chi subentrerà all' attuale direttore. Se
 invece, dovesse, esserci una riconferma ci organizzeremo per migliorare le cose.
 Certo, si dovrà mettere un freno al deterioramento della qualità dei servizi e si dovrà
 lavorare per sostituire i medici che sono andati via». L' ASSOCIAZIONE Sono circa
 4.000 i cittadini, sindaco incluso, che hanno sottoscritto la petizione avviata da
 Giuseppe Schipani, presidente dell' associazione, che ha sollecitato l' intervento
 degli ispettori del Ministero della Salute e che è intenzionato a chiedere al prefetto
 di confrontarsi con il governatore De Luca, per renderlo edotto sulla volontà dei
 cittadini del Sannio. «Il primo dovere di un' associazione dice Schipani - è quello di
 far conoscere al sindaco la volontà dei cittadini e le condizioni di criticità dell'
 ospedale, in cui si associano carenza di personale medico e altri disservizi, per
 arrivare a una soluzione condivisa, nell' ottica di un auspicabile miglioramento. Allo
 stato attuale, le uniche dimissioni sono state quelle del direttore amministrativo,
 Alberto Pagliafora». Dunque, eventuali sviluppi sulle decisioni da prendere sull'
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
azienda ospedaliera, con l' istituzione di un tavolo tecnico, sono rimandate alla fine
dell' estate. LE RISORSE Intanto, il Rummo ha prorogato la convenzione con la Croce
Rossa per il servizio di trasporto infermi con autisti soccorritori, fino alla fine del
2019, per un importo di 280.000 euro e ha avanzato richiesta di personale in
somministrazione, fino al 31 ottobre, per un totale di 800.000 euro, per 77 unità, di
diverso profilo professionale. L' iter per il reclutamento di personale somministrato è
stato avviato per sopperire alle esigenze di servizio e di carattere tecnico, produttivo
e organizzativo, allo scopo di assicurare i Lea, vista l' attuale dotazione organica e la
necessità di organizzare l' attività lavorativa. Un provvedimento che, tuttavia,
potrebbe subire variazioni, nel corso del trimestre, qualora le disposizioni in merito
della Regione dovessero cambiare. Contestualmente, è stata indetta gara d' appalto
per la fornitura per 3 anni e 6 mesi, di dispositivi medici specialistici per tutte le
unità operative, per un totale di 1,481 milioni di euro, per sopperire alla carenza di
attrezzature e presidi elettromedicali, da distribuire tra i diversi reparti. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA.

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04/07/2019                                                                                                                Pagina 16

                                                                                                                          EAV: € 1.678
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

     «Tre interventi chirurgici in pochi giorni e non abbiamo
                      notizie di mio fratello»

 IL CASO Il produtore di Gomorra
 denunciò Antonio per maltrattamenti: è
 detenuto da maggio. Ricorso al Riesame
 Gaetano Di Vaio: «Senza risposta le
 richieste di coloqui e sostituzione dela
 misura cautelare» NAPOLI. Entrare in
 prigione sulle proprie gambe e uscirne,
 dopo meno di due mesi, in fin di vita su
 una barella. È uno strazio senza fine
 quello che si sta abbattendo sulla
 famiglia di Gaetano Di Vaio, celebre
 produttore cinematografico e attore della
 serie "Gomorra". A inizio maggio l'
 artista aveva denunciato pubblicamente
 le violenze che il fratello Antonio, affetto
 da una cronica dipendenza dall' alcool,
 stava perpetrando ai danni della moglie
 nella loro abitazione di Chiaiano. Da
 quella testimonianza era scaturita un'
 indagine lampo culminata nell' emissione
 di un' ordinanza di custodia cautelare in
 carcere per maltrattamenti e condotta
 persecutoria. Dopo l' arresto eseguito la
 sera del 15 maggio e il successivo
 trasferimento nella casa circondariale di Poggioreale, la situazione è però precipitata
 e il marito -violento, reduce da tre interventi chirurgici allo stomaco subiti nel giro di
 appena una settimana, si trova adesso piantonato nel padiglione "Palermo" dell'
 ospedale Cardarelli in prognosi riservata. Un quadro dai contorni cupi e in cui le
 effettive responsabilità sono al momento ancora incerte. I parenti di Antonio Di Vaio,
 48enne incensurato, sembrano avere però le idee piuttosto chiare: «Ci siamo rivolti
 alla magistratura sperando in un aiuto per fermare la spirale di violenza nella quale
 mio fratello era precipitato e invece ci ritroviamo adesso a dover fare i conti con la
 possibilità di non rivederlo mai più», è il drammatico racconto di Gaetano. Il
 produttore cinematografico non riesce infatti a darsi pace per la mancanza di
 informazioni e comunicazioni verso l' esterno: «Nonostante le due Pec inviate
 tramite i nostri avvocati (Domenico Ciruzzi e Nicola Nardella, ndr) ad oggi non siamo

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riusciti ad aver alcun chiarimento sul suo stato di salute. Da tempo è affetto da una
perforazione intestinale e tutto ciò che sappiamo è che dieci giorni fa ha subito un
primo intervento chirurgico all' ospedale Loreto Mare. Dopo di che è stato trasferito
al Cardarelli, dove è finito per altre due volte sotto ai ferri nel giro di appena quindici
ore. La moglie, l' unica della famiglia che è riuscita a vederlo, ci ha riferito che è
ridotto ormai a uno scheletro. Questo calvario ci sta uccidendo e la legge ci sta
procurando un dolore atroce che mai avremmo immaginato». Il grido dei familiari di
Antonio Di Vaio (seguiti anche dall' associazione Ex Don presieduta da Pietro Ioia) è
infatti rivolto soprattutto alla magistratura. A inizio mese il gip del Tribunale di
Napoli ha respinto l' istanza di sostituzione della misura cautelare in carcere
autorizzando il solo «ricovero nel reparto di Chirurgia d' ur genza del Cardarelli» fino
a cessata necessità e anche la richiesta di ottenere i colloqui giornalieri dal lunedì al
venerdì in sostituzione dell' unico incontro settimanale non ha finora trovato
accoglimento. Eppure, come si evince dalla nota redatta l' 1 luglio dal responsabile
del dipartimento "Detenuti" del Cardarelli, il quadro cli nico di Antonio Di Vaio
sarebbe tutt' altro che rassicurante: «Si tratta di un paziente alcolista in
divezzamento e cattivo stato nutrizionale. Le sue condizioni generali sono alquanto
scadute e la prognosi è da considerare riservata». Nonostante ciò il giudice per le
indagini preliminari ha però ritenuto che non sussistessero le condizioni per
ridimensionare la custodia in carcere: «Si tratta - ragiona l' avvocato Ciruzzi - di un
rigetto incondivisibile, avverso il quale faremo immediato ricorso al Riesame». Con l'
odissea di Antonio Di Vaio prosegue imperterrita l' estate buia della casa
circondariale di Poggioreale, dove la scorsa settimana sono avvenuti tre decessi nel
giro di appena tre giorni, due per suicidio, uno per morte naturale: «Non voglio - è l'
urlo disperato di Gaetano Di Vaio - che mio fratello sia il quarto dell' elenco. La
giustizia ci dia la possibilità di riabbracciarlo ancora da vivo».

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04/07/2019                                                                                                                Pagina 30

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                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

             D' Amico: «Ospedale, disservizi insostenibili»

 Per la responsabile del Tribunale per il
 Diritti del Malato di Ariano Irpino,
 Cristina D' Amico, «si acuisce la
 disfunzione dei servizi sanitari a causa
 della carenza del personale nella Asl di
 Avellino». Non solo al pronto soccorso
 del «Frangipane», ma anche nel reparto
 di lungodegenza e nei servizi dl distretto
 sanitario. In una nota inviata al Direttore
 Generale dell' Asl, Maria Morgante, e al
 sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza,
 Cristina D' Amico ribadisce, che come
 precisato da diversi organi di stampa, il
 Direttore     Generale   Morgante,      per
 sopperire alla carenza di personale
 amministrativo, ha chiesto alla Regione
 Campania di essere autorizzata ad
 anticipare le assunzioni programmate
 per il 2020 e di rinviare alla
 programmazione 2019-21 la richiesta per
 4 dirigenti medici e per le 5 unità
 previste per l' avvio del servizio di
 radioterapia. «Se è vero che il problema,
 già grave a causa del blocco delle
 assunzioni - sostiene D' Amico - si è acuito con l' introduzione della così detta quota
 100, una più attenta pianificazione avrebbe evitato i disagi che ora i pazienti sono
 costretti a subire». Solo per citare alcuni esempi il pensionamento del Direttore
 Sanitario, per raggiunti limiti di età, del Presidio Ospedaliero di Ariano era
 prevedibile, ma per la sua sostituzione si sono assegnate le funzione ad un Dirigente
 anch' esso prossimo al pensionamento; l' apertura del reparto di lungodegenza con
 15 posti letto in un Dea di primo livello, senza provvedere alla revisione e l'
 assegnazione dell' organico necessario e previsto, ha provocato e continua a
 generare disfunzioni e lamentale da parte dei familiari dei pazienti; ulteriore
 conseguenza dell' apertura della lungodegenza è il sovraccarico utilizzo della sala
 mortuaria non più adeguata all' incremento di questi posti letto. Insomma, c' è
 preoccupazione per i disagi che aumenteranno in questo periodo estivo. Di qui la
 richiesta di conoscere quali ulteriori provvedimenti saranno adottati per eliminare i
 malesseri subiti dai cittadini. La lettera indirizzata anche al primo cittadino mira a
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coinvolgere subito il Comune sul tema della sanità. ma.gr. © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

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04/07/2019                                                                                                                Pagina 32
                           Il Mattino (ed. Circondario Sud)
                                                                                                                          EAV: € 4.760
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

   Ercolano, via il centro di salute mentale Buonajuto all' Asl:
                       decisione devastante

 IL CASO Francesco De Sio Quando l'
 unione non fa la forza. È il caso del
 centro di salute mentale di Ercolano, che
 rischia di lasciare la città degli Scavi per
 fondersi all' unità operativa di Torre del
 Greco. In bilico, quindi, anche il futuro
 dei circa mille pazienti presi in carico dai
 quindici dipendenti dell' Uosm di via
 Roma, per i quali dovrebbe essere
 studiata una soluzione di trasferimento.
 Questione di numeri, secondo le
 valutazioni effettuate dei vertici dell' Asl
 Napoli 3 Sud, in particolar modo quelli
 riferiti ai dirigenti medici. Nove in tutto,
 considerando entrambi i centri: pochi per
 la gestione di due strutture separate,
 abbastanza sopperire alle necessità di
 un dipartimento unico. A opporsi all'
 ipotesi paventata - anche in via ufficiale -
 dall' azienda sanitaria locale, è però lo
 stesso Comune di Ercolano. Da corso
 Resina si è esposto l' assessore alle
 Politiche sociali Giampiero Perna: «Ci
 troveremmo a perdere uno sportello
 fondamentale per la comunità a causa di carenze del personale a Torre - ha
 commentato il delegato dei Verdi - L' accorpamento pensato dalla direzione generale
 arrecherebbe un danno enorme alle persone seguite dal nostro centro di salute,
 parliamo di soggetti affetti da patologie molto particolari come depressione,
 schizofrenia o ludopatia. Si corre il serio rischio che molti di questi non assorbano
 uno spostamento anche di pochi chilometri, senza contare - conclude - la mole di
 lavoro svolto in collaborazione con le nostre scuole per il trattamento del disagio
 giovanile». IL BRACCIO DI FERRO La migrazione della struttura, nei pensieri dell'
 amministrazione Buonajuto, avrebbe effetti definiti «devastanti» sul territorio. Ecco
 perché lo stesso sindaco di Ercolano in queste ore scriverà una lettera per
 convincere l' Asl a studiare soluzioni alternative. Dopo la chiusura delle sedi di Gori,
 Inps e dell' ufficio di collocamento, l' auspicio è quello di non perdere un altro punto

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di riferimento per la comunità. I margini di manovra ci sono ancora, come ha
confermato lo stesso direttore del dipartimento: «Siamo in una fase interlocutoria,
non è ancora stata presa alcuna decisione - spiega il dottor Luigi Caterino - Le gravi
carenze di personale segnalate da Torre del Greco ci costringono tuttavia a un'
attenta riflessione, è chiaro che la priorità sarà sempre data alla continuità del
servizio per il benessere degli utenti, ma bisogna garantire standard omogenei e
pari diritti. In questo senso i numeri delle due Uosm differiscono di molto. L' obiettivo
principale resta quello di ottimizzare le risorse esistenti, evitare disagi agli utenti e
garantire un livello della qualità del servizio quanto più alto possibile».
Contrariamente alla posizione assunta dalla politica locale, dall' Asl hanno già
precisato che, sebbene ancora al vaglio dei vertici dirigenziali, quella dell'
accorpamento «rappresenti l' opzione migliore sia per il personale, sia per i
cittadini». Il braccio di ferro sembra appena cominciato, la decisione definitiva è
attesa per le prossime settimane. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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04/07/2019                                                                                                               Pagina 31

                                                                                                                         EAV: € 587
                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                         Argomento: Sanità Campania

     Ospedale Maresca: carenza di medici e apparecchiature
                            rotte

 _ TORRE DEL GRECO TORRE DEL GRECO.
 Nuovi problemi si prospettano all'
 ospedale Maresca di Torre del Greco. A
 creare disagi è l' assenza del personale
 medico al reparto di Chirurgia. Il
 personale attuale non consente di
 coprire la turnazione delle 24 ore,
 costringendo gli operatori a turni
 massacranti per coprire le carenze e non
 interrompere le prestazioni sanitarie ai
 tanti utenti del nosocomio di Via
 Montedoro. I disagi per utenti e
 personale non finiscono qui. Altri
 problemi riguardano la Radiologia. Dopo
 la rottura della Tac all' ospedale di
 Boscotrecase, nei giorni scorsi, il
 "Maresca" sta smaltendo anche la mole
 di lavoro dell' altro ospedale, ma può
 contare solo su un medico in servizio di
 mattina e pomeriggio, mentre di notte
 gli esami vengono refertati dai colleghi
 del San Leonardo di Castellammare di
 Stabia. Il personale di Boscotrecase
 potrebbe essere dirottato sul presidio
 torrese, specie di notte. E le carenze riguardano anche le attrezzature, a cominciare
 dalla mancanza di elettrocardiografi. L' unico presente viene condiviso dai vari
 reparti. Sospese infine anche le attività dell' ambulatorio di Otorino, dove il
 responsabi.

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04/07/2019                                                                                                                Pagina 26
                                  Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                          EAV: € 4.219
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

     Ospedale, il nodo dei condizionatori Disagi tra le corsie

 Gli impianti sono presenti soltanto dove
 è indispensabile Di Guida: «Già previsti
 interventi per il terzo piano» SANT'
 AGATA DE' GOTI Giuseppe Piscitelli
 Perdura il clima di attesa per le sorti dell'
 ospedale «Sant' Alfonso Maria de'
 Liguori». La prima cittadina Giovannina
 Piccoli aspetta di ricevere una risposta
 dal ministro Giulia Grillo alla sua
 richiesta, inoltrata il 18 giugno, di un
 incontro personale, per meglio illustrarle
 le necessità di salute della vasta utenza
 che l' ospedale deve servire e per
 richiederle di nuovo un suo intervento
 per superare l' attuale situazione di
 stallo in attesa dei pareri che il Ministero
 della Sanità e il Ministero dell' Economia
 e Finanza devono esprimere sul Decreto
 del commissario ad acta Vincenzo De
 Luca del 9 maggio, che è in linea con il
 Piano di programmazione della Rete
 ospedaliera regionale già approvato a
 livello ministeriale. Salvare il «Sant'
 Alfonso Maria de' Liguori» di Sant' Agata
 de' Goti comporterà una perdita economica annua di 5 milioni di euro, nota da
 tempo a tutti. Lo sanno bene anche le pasionarie del comitato «Curiamo la vita»,
 che, qualche giorno fa, hanno abbandonato la lotta iniziata a settembre. Ma la resa,
 fanno sapere, è soltanto momentanea perché sono pronte a riprendere la battaglia
 in caso di novità negative, malgrado il caldo di questi giorni, che ha accentuato un
 problema «strutturale» ed «esistenziale» nell' ospedale: la mancanza di
 condizionatori di aria. I condizionatori, infatti, sono presenti esclusivamente in quei
 luoghi dove risultano indispensabili, cioè sala operatoria, laboratorio di analisi,
 radiologia, Tac, direzione sanitaria, Pronto soccorso, tutti al piano terra. Il caldo
 africano significa «saune» al «Sant' Alfonso», ad eccezione appunto del piano terra.
 Notevoli i disagi affrontati dai degenti dei reparti di medicina e cardiologia. Dai
 bacchettoni dell' impianto di circolazione esce soltanto aria di ricambio, mentre
 dovrebbe uscire aria fresca. La colpa sarebbe da attribuire al sottodimensionamento
 della pompa dell' impianto, incapace di far salire progressivamente e in uguale
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intensità nei vari piani l' aria fresca. Dal giorno dell' apertura, il 10 marzo 2010, è la
decima estate di estremo disagio climatico non soltanto per i pazienti, ma
ovviamente anche per il personale dei reparti di medicina, al primo piano, e di
cardiologia e ortopedia, al secondo piano. Piani che sono dotati di ventilatori e
bocchettoni dell' impianto centralizzato di raffrescamento, ma esposti da sempre ai
raggi del sole pomeridiano. Il direttore medico di presidio Pasquale Di Guida ha
assicurato che «la programmazione prevede un impianto di climatizzazione a partire
dal terzo piano dell' ospedale, con fondi inseriti nel capitolo spese del secondo
semestre, e il potenziamento dell' impianto di raffrescamento interno». ©
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04/07/2019                                                                                                                 Pagina 30

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                                                                                                                           Lettori: 29.750
                                           Argomento: Sanità Campania

                    Sanità privata, accordo su una tantum

 SOMMA VESUVIANA Sindacati: emblema
 sul compenso approvato e attuato è la
 clinica Santa Maria del Pozzo SOMMA
 VESUVIANA. Santa Maria del Pozzo, la
 clinica diventa l' emblema dell' accordo
 sul compenso una tantum siglato tra
 sindacati e sanità privata. Sul territorio
 regionale la struttura di Somma
 Vesuviana è infatti quella che ha il
 maggior numero di lavoratori aventi
 diritto all' accordo che Cisl Fp e Uil Fpl
 hanno chiuso con l' Aiop Campania, un
 accordo che mancava sui tavoli da dieci
 anni e che la Cgil Fp ha invece scelto di
 non chiudere, preferendo le vie legali.
 «Quando in una clinica con 260
 lavoratori aventi diritto tutti aderiscono
 all' accordo, non possiamo far altro che
 registrare il fatto di aver percorso la
 strada giusta, facendo arrivare i
 compensi dovuti ai lavoratori in tempi
 brevi» hanno detto da Cisl Fp, soddisfatti
 per il risultato della vertenza. «Questo
 accordo ha provocato molte tensioni ma
 anche amnesie tra i dirigenti sindacali. Molti hanno dimenticato come gestire il
 fallimento di una vertenza, puntando il dito contro i propri iscritti, tra cui anche gli
 stessi dirigenti sindacali, che hanno scelto di aderire all' accordo firmato da Cisl Fp e
 Uil Fpl e scrollandosi di dosso le responsabilità di un fallimento» hanno continuato
 dalla Funzione Pubblica della Cisl non senza polemizzare con i colleghi ostili all'
 accordo. «Le ultime adesioni registrate alla clinica Santa Maria del Pozzo
 rappresentano una netta bocciatura alla linea intrapresa dalla Cgil e i numeri
 parlano chiaro: nella struttura, hanno aderito all' accordo 260 lavoratori aventi
 diritto su 260. E tutti i lavoratori iscritti alla Cgil, circa una quarantina, aventi diritto
 hanno aderito convinta mente in massa insieme ai responsabili sindacali aziendali
 della stessa Cgil. Non siamo stati noi della Cisl Fp ad aver inferto un colpo durissimo
 alla Cgil - concludono dalla Cisl Fp Campania - ma sono stati i loro associati e
 responsabili sindacali aziendali».

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