Media Monitoring per 18-02-2019 - Rassegna stampa del 17-02-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 17/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO «L' attuale "Ruggi" destinato a cadere a pezzi» Lambiase contro la nuova struttura ospedaliera ............................................................................................................................ 1 17/02/2019 - IL MATTINO Il calvario di Maria, colpita a 45 anni «Temo di non riconoscere i miei figli» ......................... 3 17/02/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT Il nuovo Ospedale Ruggi D’Aragona ed i “carri armati di Mussolini”: la critica di Lambiase ... 5 17/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Nuovo Ruggi Lambiase accusa «Fondi sottratti ad altre opere» ............................................ 7 17/02/2019 - IL MATTINO Ospedali delle formiche, il manager pronto ad assumere nuovi primari ................................ 8 16/02/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT 50 cittadini salernitani si sono sottoposti allo screening gratuito per la prevenzione dell’Ictus grazie al Rotary Duomo. ....................................................................................................... 10 16/02/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT Baronissi, ricoverato il consigliere Alfonso Farina: “Tornerò più forte di prima” ................. 12 16/02/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT Il nuovo Ospedale Ruggi D’Aragona ed i “carri armati di Mussolini”: la critica di Lambiase ... 13 16/02/2019 - WWW.OTTOPAGINE.IT Lambiase: "Nuovo ospedale Ruggi, quante perplessità..." ................................................... 15 16/02/2019 - WWW.REPORTWEB.TV Reportweb - Salute - Piantato un albero di melograno presso la radioterapia pediatrica dell’OSPEDALE di Salerno .................................................................................................... 17 16/02/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Salerno, Lambiase critica il progetto del nuovo Ospedale ................................................... 20 16/02/2019 - WWW.RISORGIMENTONOCERINO.IT Salerno, soffocano i Pronto Soccorso in Campania: le iniziative del Ruggi .......................... 22 16/02/2019 - WWW.NAPOLIFLASH24.IT XVII Giornata Mondiale del Cancro Infantile: al Ruggi spunta il melograno della prosperità ... 24 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 25 17/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO «I tagli del passato incidono sulla qualità del materiale» .................................................... 25 17/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Gravidanza a rischio da Sapri all' Umberto I salvi mamma e figlio ....................................... 26 17/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Ospedale ko tavolo tecnico con sindaci e dirigenti .............................................................. 28 17/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Strutture mediche e sportive blitz del Nas, scattano i sigilli ................................................ 29 Sanità Campania ............................................................................................................................. 31 17/02/2019 - IL MATTINO «Puniremo i colpevoli ora la sfida -efficienza» ..................................................................... 31 17/02/2019 - IL MATTINO Blatte al Pellegrini gli infermieri nel mirino del pm .............................................................. 33 17/02/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Obiettivo medicina Al Diaz il triennio con «biomedica» ........................................................ 35 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 37 17/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA Allerta cybersecurity Attacco a ospedali e Asl ..................................................................... 37 17/02/2019 - IL SOLE 24 ORE Attenti, l' arte non protegge dall' ulcera .............................................................................. 40 17/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA
«Vecchi sbagliati» si diventa da giovani .............................................................................. 43 17/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA Con Panacea sarà messa alla prova l' area dell' urgenza ..................................................... 45 17/02/2019 - LA REPUBBLICA L' Ospedale San Pietro riparte da duecento letti ................................................................. 46 17/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA Nonno ti sei ricordato delle pillole ? ..................................................................................... 48 17/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA Nuove prospettive per l' emofilia ......................................................................................... 50 17/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA Oscillazioni pericolose Per la nostra salute .......................................................................... 52 17/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA Per prevenire l' osteoporosi serve fare la moc e prendere farmaci prima dei 50 anni? ........ 54 17/02/2019 - IL MESSAGGERO Riapertura al San Pietro riattivati 200 posti letto ................................................................ 56 17/02/2019 - CORRIERE DELLA SERA Tra le cause bisogna sempre considerare il «fattore umano» .............................................. 57
17/02/2019 Pagina 3 EAV: € 1.222 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «L' attuale "Ruggi" destinato a cadere a pezzi» Lambiase contro la nuova struttura ospedaliera L' ATTACCO / Per il consigliere di Salerno di Tutti si ricordano «i carri armati di Mussolini» La realizzazione del nuovo Ruggi continua a spaccare l' opinione pubblica. Ad esprimere ancora una volta le sue perplessità è il consigliere di Salerno di Tutti Gianpaolo Lambiase che lamenta, ad oggi, l' assenza di una valutazione tecnica del rapporto tra i costi per la realizzazione della nuova struttura ospedaliera e le esigenze di recupero dell' attuale nosocomio. Secondo Lambiase, infatti, è possibile rimediare alla vulnerabilità sismica dei fabbricati esistenti, alle esigenze di rinnovo dell' impiantistica e di una più moderna organizzazione dei reparti con una spesa che equivale alla quinta parte di quella necessaria alla realizzazione della nuova struttura: 80 milioni a fronte di circa 400 milioni. Ad oggi, tra le varie cose, non si conosce la destinazione d' uso futura del patrimonio pubblico, costituito dall' attuale struttura ospedaliera, che - a conti fatti - dovrebbe restare inutilizzato. E il consigliere Lambiase rimarca come Salerno sia ormai nota ai più soprattutto per la lentezza di esecuzione delle cosiddette "grandi opere", ragion per cui la nuova struttura ospedaliera potrebbe essere realizzata all' incirca fra una decina d' anni. Intanto, la Regione Campania ha trasferito le somme utili alla "ristrutturazione del vecchio plesso ospedaliero", come previsto dal Piano Regionale della Sanità, impegnandole per la "costruzione del nuovo Ospedale" e lasciando l' attuale struttura, che sarà necessariamente in funzione per anni, destinata a cadere "a pezzi". Attraverso la rimodulazione o cancellazione di interventi presenti nel Patto per lo Sviluppo della Regione Campani, nel Piano Regionale di Azione Coesione 2014-2020 e nei Contratti di Programma, è stata assicurata la copertura finanziaria dell' intervento per la realizzazione del nuovo Ospedale, con "accordo" sottoscritto dal Governatore De Luca e De Vincenti Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno del Governo _ G e n t i loni. Un Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
accordo che se dovesse essere ratificato dal nuovo Governo, porterebbe alla soppressione dell' intervento denominato "Completamento metropolitana di Salerno: tratto stadio Arechi, Pontecagnano, Aeroporto" (meno 100 milioni) e l' intervento "Nodo di interscambio modale Vesuvio est" (meno 25 milioni e 500.000); verranno ridotte le risorse destinate ai Contratti di Programma (meno 102 milioni). «Sembra somigliare la vicenda ai "carri armati di Mussolini", che si spostavano di continuo, per far credere a tutti di avere un esercito ben più potente della misera realtà che la guerra dimostrerà ben presto», ha dichiarato Lambiase. (er.no) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/02/2019 Pagina 8 EAV: € 9.771 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Il calvario di Maria, colpita a 45 anni «Temo di non riconoscere i miei figli» LA STORIA Maria D.A. ha 45 anni, è una giovane e bella mamma di due ragazzi di 19 e 25 anni. Sposata con Stefano vive a Brusciano in provincia di Napoli. Circa due anni fa, mentre è alla guida della sua auto per recarsi al lavoro (era impiegata alla Fiat) si ferma perché all' improvviso non ricorda più da dove viene e dove sta andando. Spaventata chiama il marito che corre in suo aiuto. Il suo calvario inizia tra l' incredulità dei medici per la giovane età, accertamenti, valutazioni cliniche e ricerca di cure adeguate. Che però non ci sono: la terribile diagnosi, confermata presso la Neurologia del Ruggi di Salerno, è un tunnel senza via di uscita. Morbo di Alzheimer. Proprio lui, il ladro di memoria che Maria conosce bene per avere avuto il nonno e il papà ammalati con cui ha condiviso tutte le fasi terribili della loro fine. Al Ruggi, per questo, si sta sottoponendo a indagini specifiche con approfondimento genetico. Sia per decifrare la familiarità del morbo, sia per capire l' origine di un esordio così precoce. ANGOSCIA QUOTIDIANA Nel frattempo la donna ha perso il lavoro. Vive ogni giorno con la paura di dover attraversare tutte le fasi che ha già vissuto accanto a un genitore. Ma soprattutto ha paura di non riconoscere più i suoi figli e il compagno della sua vita. La malattia l' ha colpita per ora soprattutto nel linguaggio (è infatti esordita con una afasia ora in parte regredita) e nella vista (vede male e in maniera distorta. Per questo sta redigendo il suo testamento biologico. «Sono consapevole della mia malattia e spero di viverla nel migliore dei modi dice tentennando per poi rinunciare - non riesco a trovare le parole». A Maria la commissione distrettuale per l' invalidità ha rifiutato l' accompagnamento perché considerata troppo giovane per avere il morbo di Alzheimer. «Mi sono sentita mortificata e umiliata nella visita medico legale, ho notato incompetenza e superficialità. Andrò avanti sul piano Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
legale. Considero un diritto avere un sostegno per vivere meglio quello che mi capiterà. Nonostante tutta la documentazione delle strutture pubbliche alle quali mi sono rivolta ho incontrato un muro e nessuna accoglienza tranne che in Aima». Vedendola così, ben vestita e ben curata, nessuno direbbe che Maria è malata. L' AIUTO DELLA FAMIGLIA Ma il marito non la lascia un attimo. Ha cambiato il turno in azienda (anch' egli lavora in Fiat) e sostiene i turni di notte per stare di giorno accanto alla moglie. Maria vede male e ha un forte deterioramento visivo. Vede tutto distorto. A strisce, e appare impacciata. Pretende di essere curata e rispettata come persona malata. «Mi sento normale ma ho difficoltà a esprimermi e farmi capire. Ho provato rabbia all' inizio perché non potevo più esprimere i miei pensieri, perché non riuscivo più a parlare. Dopo la riabilitazione, la prima sera, quando mio marito è tornato a casa e si è accorto che riuscivo di nuovo a parlare si è commosso. Era scettico che potessi tornare a ricordare tutto». Vorrebbe frequentare una struttura dell' Associazione italiana malati di Alzheimer ma non sa come arrivarci. Non guida più e il marito lavora tutto il giorno. Prendere un autista costerebbe troppo. Per ora lei trascorre i suoi giorni cosi, traendo aiuto dalle piccole cose quotidiane con l' aiuto di una persona e ascoltando le lezioni di un bimbo che frequenta la scuola elementare. Si aiutano a vicenda. Lui ripete nozioni che deve imparare, lei tiene allenata la mente. e.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/02/2019 salernotoday.it EAV: € 829 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Il nuovo Ospedale Ruggi D’Aragona ed i “carri armati di Mussolini”: la critica di Lambiase Il nuovo Ospedale Ruggi D’Aragona ed i “carri armati di Mussolini”: la critica di LambiaseAvviso Privacy Questo sito fa parte del gruppo Citynews: proseguendo nella navigazione acconsenti al trattamento dei dati essenziali per il funzionamento del servizio. Maggiori informazioni . Ti chiediamo anche il consenso per il trattamento esteso alla profilazione e per il trattamento tramite società terze. Potrai rivedere la tua scelta in qualsiasi momento, cliccando nel link " Privacy " in fondo a tutte le pagine dei siti Citynews. Redazione SalernoToday 16 febbraio 2019 18:57 Condivisioni Nota - Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday Il nuovo Ospedale Ruggi D’Aragona ed i “carri armati di Mussolini”. Tante sono le perplessità sull’ipotesi di realizzazione del nuovo Ospedale Ruggi D’Aragona a Salerno. Non esiste una valutazione tecnica accurata del rapporto tra costi del nuovo ed esigenze di recupero delle strutture esistenti. E’ possibile rimediare alla vulnerabilità sismica dei fabbricati esistenti, alle esigenze di rinnovo dell’impiantistica e di una più moderna organizzazione dei reparti con una spesa che equivale alla quinta parte di quella necessaria alla realizzazione della nuova struttura: 80 milioni a fronte di circa 400 milioni. Non si conosce la destinazione d’uso futura dell’enorme patrimonio pubblico, costituito dall’attuale struttura ospedaliera, che rimarrà inutilizzato. Essendo nota la lentezza di esecuzione delle “Grandi Opere” a Salerno (ed in Italia più in generale), ad essere ottimisti, sicuramente non prima di dieci anni vedrà la “luce” Il nuovo complesso ospedaliero.La Regione Campania ha trasferito anche le somme utili alla “ristrutturazione del vecchio plesso ospedaliero” (previsti dal Piano Regionale della Sanità), impegnandole per la “costruzione del nuovo Ospedale”, lasciando l’attuale struttura, che sarà necessariamente in funzione per anni, destinata a cadere “a pezzi”. Attraverso la rimodulazione e/o cancellazione di interventi presenti nel Patto per lo Sviluppo della Regione Campani, nel Piano Regionale di Azione Coesione 2014-2020 e nei Contratti di Programma, fu assicurata la copertura finanziaria dell’intervento per la realizzazione del nuovo Ospedale, con “accordo” sottoscritto dal Governatore De Luca e De Vincenti Ministro perla Coesione Territorialee il Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Mezzogiorno del Governo Gentiloni. Se l’accordo sarà ratificato dal nuovo Governo, verranno soppressi l’intervento denominato “Completamento metropolitana di Salerno: tratto stadio Arechi, Pontecagnano, Aeroporto” (meno 100 milioni) e l’intervento “Nodo di interscambio modale Vesuvio est” (meno 25 milioni e 500.000); verranno ridotte le risorse destinate ai Contratti di Programma (meno 102 milioni). Ci si è adoperati nel “rastrellamento” di fondi per disporre della cifra utile alla realizzazione del nuovo Ospedale(326 milioni e 800.000 euro), sottraendo risorse ad altre “opere”, già programmate, già concordate, già annunciate e pubblicizzate! Sembra somigliare la vicenda ai “carri armati di Mussolini”, che si spostavano di continuo, per far credere a tutti di avere un esercito ben più potente della misera realtà che la guerra dimostrerà ben presto. Gianpaolo Lambiase Leader nell'informazione di prossimità SalernoToday è in caricamento, ma ha bisogno di JavaScript Effettua l'accesso Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/02/2019 Pagina 33 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.492 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Nuovo Ruggi Lambiase accusa «Fondi sottratti ad altre opere» LA POLEMICA «È possibile rimediare alla vulnerabilità sismica dei fabbricati esistenti, alle esigenze di rinnovo dell' impiantistica e di una più moderna organizzazione dei reparti con una spesa che equivale alla quinta parte di quella necessaria alla realizzazione della nuova struttura: 80 milioni a fronte di circa 400 milioni». A sollevare più di un dubbio sulla realizzazione del nuovo Ruggi è il consigliere comunale di «Salerno di tutti» Gianpaolo Lambiase, che punta il dito contro De Luca, reo di aver «trasferito anche le somme utili alla ristrutturazione del vecchio plesso, impegnandole per la costruzione del nuovo ospedale», destinando l' attuale struttura «a cadere a pezzi». Attraverso la rimodulazione e/o cancellazione di interventi presenti nel Patto per lo sviluppo della Regione, nel piano regionale di azione coesione 2014-2020 e nei contratti di programma, fu assicurata la copertura finanziaria dell' intervento per la realizzazione del nuovo ospedale, con accordo sottoscritto dal governatore e da De Vincenti, ministro per il Mezzogiorno del governo Gentiloni. «Se l' accordo sarà ratificato dal nuovo governo, verranno soppressi l' intervento denominato completamento metropolitana di Salerno: tratto stadio Arechi, Pontecagnano, aeroporto (meno 100 milioni) denuncia in una nota Lambiase - e l' intervento nodo di interscambio modale Vesuvio est (meno 25 milioni e 500.000); verranno ridotte le risorse destinate ai Contratti di programma (meno 102 milioni)». Insomma, secondo Lambiase «ci si è adoperati nel rastrellamento di fondi per disporre della cifra utile alla realizzazione del nuovo ospedale (326 milioni e 800mila euro), sottraendo risorse ad altre opere, già programmate, già concordate, già annunciate e pubblicizzate». sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/02/2019 Pagina 30 EAV: € 10.994 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ospedali delle formiche, il manager pronto ad assumere nuovi primari IL PIANO Ettore Mautone Arriva un po' di luce in fondo al tunnel per gli ospedali di Napoli: dopo gli avvicendamenti dei direttori sanitari e amministrativi dei singoli presidi, disposti nei giorni scorsi dal nuovo commissario della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, ora tocca ai primari. Per mettere ordine nella disastrata rete ospedaliera in città il manager parte dai concorsi. Al via c' è la selezione delle figure apicali e di coordinamento dei pronto soccorso del San Paolo e del San Giovanni Bosco. Centri clinici sensibili, ospedali nevralgici nella rete dell' emergenza e urgenza in città. Si tratta dei nosocomi più complessi per numerosità delle discipline specialistiche attive e strategici anche da un punto di vista logistico, in quanto posti a nord e a ovest della città configurando veri e propri poli assistenziali che intercettano i bisogni di salute di vasti bacini di popolazione. Ospedali che da anni, tuttavia, navigano a vista, acefali in molte unità operative, privi di primari in quanto a mano a mano che i vecchi titolari sono andati in pensione il turn-over è rimasto fermo al palo a causa del piano di rientro e del commissariamento. La seconda novità riguarda la Cardiologia del San Paolo, formata da specialisti provenienti dall' Ascalesi che da mesi sono senza reparto (mancano gli infermieri) con coperture assicurate solo 5 giorni su 7 e solo di giorno. Da domani si cambia e parte la riorganizzazione del servizio che sarà assicurato giorno e notte per 7 giorni su 7 in attesa degli infermieri necessari ad aprire il reparto e le degenze dell' Utic (terapia intensiva coronarica). LE ASSUNZIONI Ora che i conti sono tornati in ordine la Asl, infatti, può tornare ad assumere in base a un piano triennale di reclutamenti che, sebbene dimezzato rispetto al fabbisogno stimato originariamente (che era di circa 8mila unità di cui un terzo medici), è ossigeno per le asfittiche corsie della rete cittadina di ospedali e distretti e ha il Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
merito di stabilizzare tutti i precari. Se i primari facenti funzione in questi anni hanno portato avanti la baracca tra mille problemi tecnici, organizzativi e soprattutto di personale, toccherà dunque ai nuovi primari costruire ora la stagione del rinnovamento. Un modello che Verdoliva ha già collaudato al Cardarelli, dove sono stati selezionati 30 primari che mancavano all' appello da anni e che sono in pista a serrare le file dell' assistenza per guardare all' eccellenza. Intanto Verdoliva non ha perso tempo anche per la nomina di un commissario amministrativo della Asl chiamato ad affiancarlo. Come anticipato nei giorni scorsi dal Mattino si tratta di Ferdinando Memoli, già nei ruoli del Ruggi di Salerno, poi al Santobono Pausilipon, quindi alla Asl di Avellino. Più complessa la scelta di un sub commissario sanitario su cui c' è maggiore incertezza: secondo indiscrezioni si starebbe pensando a professionalità extraregionali. MEDICI, TECNICI E INFERMIERI Attualmente la Asl Napoli 1 ha in carico 5.982 unità di personale (dato aggiornato al dicembre del 2017) di cui 4.504 camici bianchi nel ruolo sanitario (1.302 medici, 205 dirigenti sanitari e 2.997 unità del comparto). A questi vanno aggiunti 738 tecnici, 22 del ruolo professionale e 718 del ruolo amministrativo per un totale di 5.982 dipendenti. Nel prossimo triennio è prevista l' assunzione di 547 persone (144 a valere per il 2018, 330 per il 2019 e 73 per il 2020). Di questi 312 sono medici, 2 dirigenti sanitari e 20 infermieri, 70 invece le figure del ruolo tecnico, 4 del ruolo professionale e ben 139 del ruolo amministrativo. Separatamente sono conteggiati i reclutamenti programmati all' Ospedale del mare che parte da una dotazione di 533 unità per arrivare a 994 figure. Di questi 364 sono medici, 6 dirigenti sanitari, 452 il personale del comparto sanitario (prevalentemente infermieri). Qui salta all' occhio l' immenso divario tra l' Ospedale del mare e la Asl che dovrebbe poter contare solo su 20 nuovi ingressi dopo averne persi a decine per la fase di stat-up del presidio di Ponticelli. Un abisso di cui Verdoliva dovrà tenere conto per un riequilibrio necessario. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/02/2019 gazzettadisalerno.it EAV: € 241 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web 50 cittadini salernitani si sono sottoposti allo screening gratuito per la prevenzione dell’Ictus grazie al Rotary Duomo. ” Oggi l’ictus cerebrale è la terza causa di mortalità in assoluto in Italia e la prima causa di invalidità permanente. Ogni anno 15 milioni di persone sono colpite da Ictus cerebrale, una ogni 6 secondi: 6 milioni muoiono. Sono 240. 000 le persone che ogni anno in Italia sono colpite da ictus, circa 660 casi al giorno; 40.000 pazienti perdono la vita, 95 ogni centomila abitanti; 40.000 restano menomati con emiplegie varie che complicano irrimediabilmente la loro vita e quella dei loro familiari che li assistono e che devono anche subire notevoli spese. Un ictato costa allo Stato 60.000 euro l’anno. E’ importante investire nella prevenzione”. Sono questi i preoccupanti dati forniti dal Professor Gaetano de Donato, Specialista in Chirurgia Vascolare, Cardiochirurgia e Angiochirurgia Mininvasiva, Primario Emerito del Dipartimento di Chirurgia Vascolare dell’UOC Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, Past Governatore del Distretto 2100 del Rotary, che domenica mattina ha effettuato circa 50 screening gratuiti per la prevenzione dell’ictus ai cittadini della Zona Orientale che si sono recati presso il “Punto Rotary” di “Casa Nazareth” in Via Guariglia, nel Quartiere Europa, gestito dai soci del Rotary Club Salerno Duomo, presieduto dal dottor Michele Pellegrino che con la disponibilità e l’impegno dei soci del Club sta portando avanti l’importante progetto de “Le Domeniche della Salute”. Il dottor de Donato ha spiegato che l’ictus cerebrale, detto anche Stroke, è in pratica l’infarto del cervello:” E’ la morte, la necrosi definitiva e non più riparabile di un gruppo di cellule cerebrali. L’80 % degli ictus sono quelli ischemici mentre il 20% sono emorragici. Il Rotary si dedica alla prevenzione degli ictus ischemici che possono essere causati o da una lesione della carotide extracranica o da emboli a partenza dal cuore, specialmente se presente fibrillazione atriale”. Attraverso un ecotomografo di ultima generazione, il dottore in Chirurgia Vascolare Antonio Maiello, Responsabile della Chirurgia Vascolare dell’Ospedale di Pozzuoli, ha effettuato un ecocolordoppler dei TSA su ogni paziente, riscontrando in alcuni casi la presenza di placche:” Questo può dipendere da una cattiva educazione alimentare e da una prevenzione non fatta in casi di presenza di familiari che hanno avuto questa patologia Con un semplice esame, che dura pochi minuti, e con una semplice terapia, risolviamo preventivamente il problema”. La dottoressa Rosa Napoletano, specialista in Neurologia e Responsabile della Stroke Unit dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, ha spiegato che il medico di base deve individuare i soggetti a rischio e inviarli a fare gli esami strumentali necessari:” Al Ruggi abbiamo una unità di secondo livello dove l’ictus può essere trattato in fase acuta . E’ fondamentale per il paziente gestire l’ictus Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
tempestivamente, nelle prime ore”. Il dottor Angelo Pezzullo, ha effettuato la misurazione della pressione e consigliato l’alimentazione da seguire per prevenire l’ictus :” A una certa età la carne non va più mangiata, meglio sostituirla con dei legumi. E’ importante mangiare frutta e verdura ed anche la frutta secca come le mandorle che sono antiossidanti e importanti per ridurre il rischio cardiovascolare legato all’aumento del colesterolo”. A registrare i pazienti sono state le signore Ada Giulio e Francesca Dicuzzo dell’associazione Oasi, presieduta dalla dottoressa Raffaella D’Angelo. Presenti i responsabili di Club del progetto: i Past President Pacifico Marinato e Francesco Dente, che hanno ricordato il prossimo incontro:” A marzo ci sarà lo screening sulle patologie dell’apparato mammario con i dottori Gaetano Pellegrino e Giovanni Valeriani” . Presenti anche il Past President del Rotary Salerno Duomo, il professor Canio Noce; il dottor Enrico Di Caprio, del Club Rotary Nocera Inferiore Sarno, e Giovanni Di Caprio del Club Interact Nocera Inferiore Sarno. Aniello Palumbo L'articolo 50 cittadini salernitani si sono sottoposti allo screening gratuito per la prevenzione dell’Ictus grazie al Rotary Duomo. sembra essere il primo su Gazzetta di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/02/2019 zerottonove.it EAV: € 398 Lettori: 1.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Baronissi, ricoverato il consigliere Alfonso Farina: “Tornerò più forte di prima” Nella giornata di ieri il consigliere comunale di Baronissi, Alfonso Farina, è stato colto da un malore. Attraverso una nota stampa ha voluto tranquillizzare tutti Le parole del consigliere Alfonso Farina “Come già rivelato dagli organi di stampa, ieri, in seguito ad un malore, sono stato ricoverato presso l’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona (San Leonardo). Dopo aver trascorso l’intera nottata in Ospedale per gli accertamenti del caso, sono stato dimesso nella mattinata odierna. Ringrazio lo staff medico che ha gestito il tutto con grande professionalità. Un sentito ringraziamento, per l’affetto umano ed il garbo Istituzionale dimostrato, al Sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante, all’Assessore Angelo Napoli ed al Consigliere Sabatino Ingino che fisicamente si sono recati presso l’Ospedale di Salerno per far sentire la loro vicinanza e quella delle Istituzioni a mia moglie Arcangela. Un caloroso abbraccio alle amiche ed amici di “Impegno in Comune” ed a tutti Voi, per l’affetto che sempre sapete dimostrarmi. Dovrò stare obbligatoriamente a riposo per qualche giorno ma vi assicuro che tornerò più forte di prima.” Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/02/2019 salernotoday.it EAV: € 794 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Il nuovo Ospedale Ruggi D’Aragona ed i “carri armati di Mussolini”: la critica di Lambiase Il nuovo Ospedale Ruggi D’Aragona ed i “carri armati di Mussolini”. Tante sono le perplessità sull’ipotesi di realizzazione del nuovo Ospedale Ruggi D’Aragona a Salerno. Non esiste una valutazione tecnica accurata del rapporto tra costi del nuovo ed esigenze di recupero delle strutture esistenti. E’ possibile rimediare alla vulnerabilità sismica dei fabbricati esistenti, alle esigenze di rinnovo dell’impiantistica e di una più moderna organizzazione dei reparti con una spesa che equivale alla quinta parte di quella necessaria alla realizzazione della nuova struttura: 80 milioni a fronte di circa 400 milioni.Non si conosce la destinazione d’uso futura dell’enorme patrimonio pubblico, costituito dall’attuale struttura ospedaliera, che rimarrà inutilizzato. Essendo nota la lentezza di esecuzione delle “Grandi Opere” a Salerno (ed in Italia più in generale), ad essere ottimisti, sicuramente non prima di dieci anni vedrà la “luce” Il nuovo complesso ospedaliero.La Regione Campania ha trasferito anche le somme utili alla “ristrutturazione del vecchio plesso ospedaliero” (previsti dal Piano Regionale della Sanità), impegnandole per la “costruzione del nuovo Ospedale”, lasciando l’attuale struttura, che sarà necessariamente in funzione per anni, destinata a cadere “a pezzi”.Attraverso la rimodulazione e/o cancellazione di interventi presenti nel Patto per lo Sviluppo della Regione Campani, nel Piano Regionale di Azione Coesione 2014-2020 e nei Contratti di Programma, fu assicurata la copertura finanziaria dell’intervento per la realizzazione del nuovo Ospedale, con “accordo” sottoscritto dal Governatore De Luca e De Vincenti Ministro perla Coesione Territorialee il Mezzogiorno del Governo Gentiloni. Se l’accordo sarà ratificato dal nuovo Governo, verranno soppressi l’intervento denominato “Completamento metropolitana di Salerno: tratto stadio Arechi, Pontecagnano, Aeroporto” (meno 100 milioni) e l’intervento “Nodo di interscambio modale Vesuvio est” (meno 25 milioni e 500.000); verranno ridotte le risorse destinate ai Contratti di Programma (meno 102 milioni).Ci si è adoperati nel “rastrellamento” di fondi per disporre della cifra utile alla realizzazione del nuovo Ospedale(326 milioni e 800.000 euro), sottraendo risorse ad altre “opere”, già programmate, già concordate, già annunciate e pubblicizzate! Sembra somigliare la vicenda ai “carri armati di Mussolini”, che si spostavano di continuo, per far credere a tutti di avere un esercito ben più potente della misera Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
realtà che la guerra dimostrerà ben presto.Gianpaolo LambiaseConsigliere Comune di Salerno - Salerno di Tutti - Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/02/2019 EAV: € 1.243 Lettori: 19.200 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Lambiase: "Nuovo ospedale Ruggi, quante perplessità..." Il consigliere di minoranza: "A voler essere ottimisti, non vedrà la luce fra meno di dieci anni" Salerno. "Tante sono le perplessità sull’ipotesi di realizzazione del nuovo Ospedale Ruggi D’Aragona a Salerno. Non esiste una valutazione tecnica accurata del rapporto tra costi del nuovo ed esigenze di recupero delle strutture esistenti. E’ possibile rimediare alla vulnerabilità sismica dei fabbricati esistenti, alle esigenze di rinnovo dell’impiantistica e di una più moderna organizzazione dei reparti con una spesa che equivale alla quinta parte di quella necessaria alla realizzazione della nuova struttura: 80 milioni a fronte di circa 400 milioni. Non si conosce la destinazione d’uso futura dell’enorme patrimonio pubblico, costituito dall’attuale struttura ospedaliera, che rimarrà inutilizzato". Comincia così la nota con la quale Gianpaolo Lambiase torna all'attacco sul progetto del nuovo ospedale di Salerno annunciato da Vincenzo De Luca. "Essendo nota la lentezza di esecuzione delle “grandi opere” a Salerno (ed in Italia più in generale), ad essere ottimisti, sicuramente non prima di dieci anni vedrà la “luce” Il nuovo complesso ospedaliero.La Regione Campania ha trasferito anche le somme utili alla “ristrutturazione del vecchio plesso ospedaliero” (previsti dal Piano Regionale della Sanità), impegnandole per la “costruzione del nuovo Ospedale”, lasciando l’attuale struttura, che sarà necessariamente in funzione per anni, destinata a cadere a pezzi - argomenta l'esponente di Salerno di tutti - . Attraverso la rimodulazione e/o cancellazione di interventi presenti nel Patto per lo sviluppo della Regione Campania, nel piano regionale di azione coesione 2014-2020 e nei contratti di programma, fu assicurata la copertura finanziaria dell’intervento per la realizzazione del nuovo ospedale, con “accordo” sottoscritto dal Governatore De Luca e De Vincenti Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno del Governo Gentiloni. Se l’accordo sarà ratificato dal nuovo Governo, verranno soppressi l’intervento denominato “Completamento metropolitana di Salerno: tratto stadio Arechi, Pontecagnano, Aeroporto” (meno 100 milioni) e l’intervento “Nodo di interscambio modale Vesuvio est” (meno 25 milioni e 500.000); verranno ridotte le risorse destinate ai Contratti di Programma (meno 102 milioni)". Insomma, secondo Lambiase "ci si è adoperati nel “rastrellamento” di fondi per disporre della cifra utile alla realizzazione del nuovo Ospedale (326 milioni e 800mila euro), sottraendo risorse ad altre opere, già programmate, già concordate, già annunciate e pubblicizzate. Sembra somigliare la vicenda ai “carri armati di Mussolini”, che si Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
spostavano di continuo, per far credere a tutti di avere un esercito ben più potente della misera realtà che la guerra dimostrerà ben presto", ironizza il consigliere. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/02/2019 reportweb.tv EAV: € 363 Lettori: 633 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Reportweb - Salute - Piantato un albero di melograno presso la radioterapia pediatrica dell’OSPEDALE di Salerno Reportweb - Salute - Piantato un albero di melograno presso la radioterapia pediatrica dell’OSPEDALE di SalernoPiantato un albero di melograno presso la radioterapia pediatrica dell’OSPEDALE di Salerno E’ necessario offrire ai bambini affetti da malattie oncologiche un luogo per le cure che sia anche spensierato e che sorrida alla vita. In occasione della XVII Giornata Mondiale contro ilCancro Infantile, questa mattina, presso il Garden Hospital interno alla radioterapia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, è stato piantato un albero di melograno, simbolo di prosperità. «Fortunatamente –ha detto il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli - le aspettative di vita crescono costantemente e la ricerca scientifica sta registrando risultati importanti. Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha stanziato fondi considerevoli per la ricerca sul cancro. Quest'oggi, insieme all'assessore alle Politiche sociali Nino Savastano e al consigliere Felice Santoro piantiamo simbolicamente un melograno in ricordo di quanti non ce l'hanno fatta ma anche come monito di fiducia e di futuro per tanti bambini che ancora stanno combattendo». Un concetto ben rimarcato anche dall’assessore alle Politiche Sociali Nino Savastano «La ricerca –ha aggiuntoSavastano - ha bisogno di essere alimentata con i contribuiti. Come amministrazione comunale sosteniamo la Open con un contributo che ridaremo anche quest'anno che serve per accompagnare la ricerca e le iniziative a favore delle famiglie dei bambini colpiti da questa malattia». Hanno presenziato alla piantumazioneil primario della Radioterapia Davide Di Gennaro, il responsabile della Radioterapia Pediatrica Giuseppe Scimone edil Direttore Sanitario Aziendale del Ruggi Cosimo Maiorino. «L'azienda ospedaliero-universitaria di Salerno –ha ribadito Maiorino - è onorata di poter accogliere le iniziative che la Open mette in campo a favore dei bambini oncologici. Essere qui oggi e ricordare quei piccoli che purtroppo non ce l'hanno fatta è un segno di civiltà: il Melograno che stiamo piantando grazie Anche al comune di Salerno sarà un simbolo che ci inviterà a fare sempre di più affinché siano sempre meno i bambini che si potranno rivedere in questo fusto». La Giornata Mondiale contro il Cancro Infantile è indetta in Italia dalla FIAGOP - Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica di cui la OPEN è federata. Da qui l’idea di un’iniziativa locale per sensibilizzare anche la città di Salerno non solo su questa drammatica emergenza che riguarda i pazienti pediatrici malati di cancro, ma anche per dare un segno di speranza, grazie ai tanti e Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
importanti progressi portati avanti dalla ricerca scientifica negli ultimi anni. La struttura di Radioterapia Oncologica esiste a Salerno dal 1983, ed è l’unica pubblica (Ospedaliera) in Provincia.E’ stata la prima istituita in Regione Campania, al di fuori del capoluogo di Regione, e funzionale alle esigenze non solo degli abitanti della provincia di Salerno, ma anche di pazienti provenienti dalle altre province campane, e dalle altre regioni meridionali. E’ l’unica struttura in Regione Campania che pratica Radioterapia Pediatrica, anche a bambini di tenera età. I DATI Ogni anno in Italia circa 1500 bambini si ammalano di tumore. Grazie alla ricerca scientifica le probabilità di “guarigione” (essere vivo senza segni di malattia e fuori terapia dopo 5 anni dalla diagnosi) sono molto migliorate rispetto al passato e oggi oltre l’80% dei casi guarisce da tumore. Possiamo quindi dire che ogni anno in Italia più di 1200 bambini si aggiungono al gruppo dei guariti (LSTP). Si stima che oggi in Italia ci siano più di 45mila soggetti LSTP e che oltre il 50% di questi abbia già raggiunto e superato i 25 anni di età; molti sono sposati e con figli.È noto tuttavia che le cure necessarie per sconfiggere il tumore possono a volte determinare nei guariti alcuni effetti collaterali sia di tipo clinico (cardiopatie, problemi ortopedici, endocrinologici, renali, di fertilità, insorgenza di nuovi tumori) che psico-sociali (ritardi scolastici, problemi di reinserimento nel gruppo dei coetanei, psicomotori, di inserimento nel mondo del lavoro, di spiritualità, di sessualità). Il rischio varia da soggetto a soggetto in base al tipo e sede del tumore, l’età al trattamento, le dosi cumulative di chemioterapia e/o di radioterapia ed il tipo di interventi chirurgici subiti oltre che in base alla suscettibilità genetica e alle abitudini di vita di ogni individuo. È importante quindi che il sistema sanitario nel suo insieme, nel delicato passaggio da bambini ad adolescenti e quindi adulti, tenga traccia di ogni preziosa informazione di cura, per pianificare un attento piano di prevenzione e diagnostica in fase precoce, così da permettere trattamenti adeguati. Ti è piaciuto l'articolo? Vuoi scriverne uno anche tu? Inizia da qui! Trattamento chirurgico dei tumori del Colon-retto Con il nuovo primario interventi anche a Castellammare Il responsabile della chirurgia del San Leonardo, Francesco Bianco, ha esperienza e volumi di attività richiesti per eseguire gli interventi Cambiano i termini del protocollo operativo interaziendale per l'attuazione del percorso diagnostico... continua Sanità, Beneduce (Fi): "Al Maresca scenario da terzo mondo" “Questa mattina mi sono imbattuta, incidentalmente, in uno ospedale da campo a due passi da Napoli, nel cuore della provincia partenopea. Mi riferisco al Maresca di Torre del Greco, dove i pazienti per sottoporsi ad un'iniziativa meritoria, ... continua Sant'Anastasia - Therapeia, dal curare al prendersi cura Sant’Anastasia – Una produzione artistica dal titolo "THERAPEIA. Dal curare al prendersi cura", si è tenuta in Sala Consiliare questa mattina alla presenza dell'assessore alle politiche sociali Palmarosa Beneduce. Al ... continua Castellammare sbloccati i fondi per l'emodinamica nell'ospedale L'ospedale San Leonardo avrà il nuovo reparto di emodinamica. Sono stati sbloccati ieri i fondi per la realizzazione di una struttura di fondamentale importanza per il nostro ospedale, un'opera che la stessa Asl Na3 Sud ha definito ... continua Tour speciale di dieci tappe per il contrasto dei roghi dei rifiuti: al via la “Caccia al tesoro” nei Comuni delle province di Napoli e Caserta 8 febbraio 2019 - Nell'ambito del Piano d’Azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti, il Ministero dello Sviluppo economico, Direzione Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Generale per la Lotta alla Contraffazione – UIBM, con la collaborazione delle associazioni ... continua Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/02/2019 salernonotizie.it EAV: € 923 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, Lambiase critica il progetto del nuovo Ospedale “Tante sono le perplessità sull’ipotesi di realizzazione del nuovo Ospedale Ruggi D’Aragona a Salerno. Non esiste una valutazione tecnica accurata del rapporto tra costi del nuovo ed esigenze di recupero delle strutture esistenti. E’ possibile rimediare alla vulnerabilità sismica dei fabbricati esistenti, alle esigenze di rinnovo dell’impiantistica e di una più moderna organizzazione dei reparti con una spesa che equivale alla quinta parte di quella necessaria alla realizzazione della nuova struttura: 80 milioni a fronte di circa 400 milioni. Non si conosce la destinazione d’uso futura dell’enorme patrimonio pubblico, costituito dall’attuale struttura ospedaliera, che rimarrà inutilizzato”. Lo scrive in una nota Gianpaolo Lambiase onsigliere Comune di Salerno di ‘Salerno di Tutti’ che critica il progetto del nuovo ospedale di Salerno. “Essendo nota la lentezza di esecuzione delle “grandi opere” a Salerno (ed in Italia più in generale), ad essere ottimisti, sicuramente non prima di dieci anni vedrà la “luce” Il nuovo complesso ospedaliero. La Regione Campania ha trasferito anche le somme utili alla “ristrutturazione del vecchio plesso ospedaliero” (previsti dal Piano Regionale della Sanità), impegnandole per la “costruzione del nuovo Ospedale”, lasciando l’attuale struttura, che sarà necessariamente in funzione per anni, destinata a cadere a pezzi – argomenta l’esponente di Salerno di tutti – . Attraverso la rimodulazione e/o cancellazione di interventi presenti nel Patto per lo sviluppo della Regione Campania, nel piano regionale di azione coesione 2014-2020 e nei contratti di programma, fu assicurata la copertura finanziaria dell’intervento per la realizzazione del nuovo ospedale, con “accordo” sottoscritto dal Governatore De Luca e De Vincenti Ministro per la Coesione Territoriale e il Mezzogiorno del Governo Gentiloni. Se l’accordo sarà ratificato dal nuovo Governo, verranno soppressi l’intervento denominato “Completamento metropolitana di Salerno: tratto stadio Arechi, Pontecagnano, Aeroporto” (meno 100 milioni) e l’intervento “Nodo di interscambio modale Vesuvio est” (meno 25 milioni e 500.000); verranno ridotte le risorse destinate ai Contratti di Programma (meno 102 milioni)”. Insomma, secondo Lambiase “ci si è adoperati nel “rastrellamento” di fondi per disporre della cifra utile alla realizzazione del nuovo Ospedale (326 milioni e 800mila euro), sottraendo risorse ad altre opere, già programmate, già concordate, già annunciate e pubblicizzate. Sembra somigliare la vicenda ai “carri armati di Mussolini”, che si spostavano di continuo, per far credere a tutti di avere un esercito ben più potente Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
della misera realtà che la guerra dimostrerà ben presto”, ironizza il consigliere. Gianpaolo Lambiase – Consigliere Comune di Salerno – Salerno di Tutti – Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/02/2019 risorgimentonocerino.it EAV: € 467 Lettori: 667 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, soffocano i Pronto Soccorso in Campania: le iniziative del Ruggi Salerno, soffocano i Pronto Soccorso in Campania: le iniziative del RuggiBlocco temporaneo dei ricoveri programmati, bed manager e reclutamento del personale medico e di comparto, necessario per rafforzare l’attuale dotazione, le misure annunciate dalla direzione Soffocano gli ospedali campani per i troppi accessi al Pronto Soccorso, e il Ruggi di Salerno non è da meno: solo nell’ultimo mese si è registrata, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Ruggi, una media di circa 250 accessi al giorno e, di questi, la maggior parte ha avuto necessità di ricovero. Il fenomeno del sovraffollamento periodico dei Pronto Soccorso, come già detto, è largamente presente su tutto il territorio nazionale e in molti altri Paesi dotati di sistemi sanitari avanzati, cosa che dà luogo ad una condizione in cui le richieste per i servizi di emergenza superano le risorse disponibili per la cura dei pazienti in Pronto Soccorso. Tale iperafflusso ha una fisiologica e naturale ricaduta, con conseguente sovraffollamento in alcuni reparti, e rispecchia, come già riportato, l’attuale situazione regionale e nazionale. Tra le principali problematiche riscontrate nell’utenza: complicanze respiratorie, malattie croniche, traumi e necessità legate ai pazienti più anziani. «Abbiamo rimodulato l’organizzazione dei ricoveri – spiega il direttore sanitario del Ruggi Cosimo Maiorino – con un temporaneo blocco dei ricoveri programmati in area medica. In più abbiamo costituito un tavolo tecnico permanente per il costante monitoraggio delle attività di Pronto Soccorso e per l’individuazione delle azioni da realizzare, nonché l’Unità di Crisi per fronteggiare il sovraffollamento nei Pronto Soccorso Aziendali. È stata, inoltre, costituita una nuova figura, il bed manager, per il sistematico rapporto tra il Pronto Soccorso e le Unità Operative che hanno il compito di rendere disponibili i posti letto per la presa in carico delle esigenze dei cittadini. Il Bed Manager ha inoltre i compiti di sorveglianza su eventuali ritardi nelle dimissioni dei pazienti ricoverati e di gestione organizzativa di temporanei e flessibili posti letto necessari a garantire i ricoveri». Si è, ancora, formulato uno specifico progetto, d’intesa con la ASL di Salerno, per fronteggiare l’attuale situazione di iperafflusso. Infine, a breve, si concluderanno le procedure per il reclutamento del personale medico e di comparto, necessario per rafforzare l’attuale dotazione. Al fine di garantire la piena sicurezza e qualità delle cure, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
nonché il rispetto della privacy di ogni cittadino, la direzione strategica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Salerno, considerando l’attuale incremento di afflusso, consiglia a tutti i cittadini di rivolgersi al Pronto Soccorso solo in caso di reale necessità. «Pur nella attuale ed evidente difficoltà, si sta lavorando per migliorare i percorsi assistenziali – ha sottolineato il direttore generale Giuseppe Longo - affrontando e fronteggiando le criticità grazie allo sforzo di tutti gli operatori!». Cerca direttore Gigi Di Mauro vicedirettore Valerio D'Amico - responsabile redazione sportiva Nello Vicidomini per contattare la redazione: via email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. via telefono al numero 3467171603 via fax allo 08119722948 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/02/2019 napoliflash24.it EAV: € 253 Lettori: 300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web XVII Giornata Mondiale del Cancro Infantile: al Ruggi spunta il melograno della prosperità Ieri mattina, presso il Garden Hospital interno alla radioterapia pediatrica dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, è stato piantato un melograno, simbolo di prosperità. E’ necessario offrire ai bambini affetti da malattie oncologiche un luogo per le cure che sia anche spensierato e che sorrida alla vita. «Fortunatamente – ha detto il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli – le aspettative di vita crescono costantemente e la ricerca scientifica sta registrando risultati importanti. Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha stanziato fondi considerevoli per la ricerca sul cancro. Quest’oggi, insieme all’assessore alle Politiche sociali Nino Savastano e al consigliere Felice Santoro piantiamo simbolicamente un melograno in ricordo di quanti non ce l’hanno fatta ma anche come monito di fiducia e di futuro per tanti bambini che ancora stanno combattendo». Un concetto ben rimarcato anche dall’assessore alle Politiche Sociali Nino Savastano «La ricerca – ha aggiunto Savastano – ha bisogno di essere alimentata con i contribuiti. Come amministrazione comunale sosteniamo la Open con un contributo che ridaremo anche quest’anno che serve per accompagnare la ricerca e le iniziative a favore delle famiglie dei bambini colpiti da questa malattia». Hanno presenziato alla piantumazione il primario della Radioterapia Davide Di Gennaro, il responsabile della Radioterapia Pediatrica Giuseppe Scimone ed il Direttore Sanitario Aziendale del Ruggi Cosimo Maiorino. «L’azienda ospedaliero- universitaria di Salerno – ha ribadito Maiorino – è onorata di poter accogliere le iniziative che la Open mette in campo a favore dei bambini oncologici. Essere qui oggi e ricordare quei piccoli che purtroppo non ce l’hanno fatta è un segno di civiltà: il Melograno che stiamo piantando grazie Anche al comune di Salerno sarà un simbolo che ci inviterà a fare sempre di più affinché siano sempre meno i bambini che si potranno rivedere in questo fusto». La struttura di Radioterapia Oncologica esiste a Salerno dal 1983, ed è l’unica pubblica Ospedaliera in Provincia. E’ stata la prima istituita in Regione Campania, al di fuori del capoluogo di Regione, e funzionale alle esigenze non solo degli abitanti della provincia di Salerno, ma anche di pazienti provenienti dalle altre province campane, e dalle altre regioni meridionali. E’ l’unica struttura in Regione Campania che pratica Radioterapia Pediatrica, anche a bambini di tenera età. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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