Media Monitoring per 18-03-2019 - Rassegna stampa del 17-03-2019 - Ruggi
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 17/03/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Alessandro morì a 13 anni per una «diagnosi sbagliata»: sette indagati ............................... 1 17/03/2019 - CRONACHE DI SALERNO Alessandro, morto a 13 anni Indagato il primario di Pediatria ............................................... 2 17/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) «Diagnosi sbagliata, così morì Alex» ...................................................................................... 4 17/03/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT “Progetto sangue fermo da gennaio" al Ruggi, Polichetti chiede aiuto al ministro Grillo 16 marzo 2019 ............................................................................................................................ 6 17/03/2019 - WWW.OCCHIODISALERNO.IT Morì per una diagnosi sbagliata: sette medici indagati ......................................................... 7 16/03/2019 - AMALFINOTIZIE.IT Colpito da ictus mentre era in vacanza a Positano. Turista salvato a Castiglione .................. 8 16/03/2019 - WWW.MASSIMO.DELMESE.NET Donazioni all’ospedale di Salerno, il “Progetto sangue” è fermo da gennaio. ....................... 9 16/03/2019 - MASSIMO.DELMESE.NET La Denuncia: Il Progetto sangue al Ruggi di Salerno fermo da gennaio | POLITICAdeMENTE – Il blog di Massimo Del Mese .................................................................................................... 10 16/03/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT Morì in corsia, anche l’ospedale chiamato in giudizio .......................................................... 11 15/03/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT Donazioni all'ospedale di Salerno, Polichetti: "Progetto fermo da gennaio" ........................ 12 15/03/2019 - WWW.GENTEDITALIA.ORG Lotta ai super batteri, imprenditore italiano punta su rivoluzionario prodotto all’ozono .... 13 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 16 17/03/2019 - CRONACHE DI SALERNO L' ospedale di Sapri attento alla prevenzione dei tumori ..................................................... 16 Sanità Campania ............................................................................................................................. 18 17/03/2019 - IL ROMA «Autonomia differenziata, presto la proposta campana» ..................................................... 18 17/03/2019 - IL MATTINO «Pascale, le fake news del governatore» ............................................................................. 20 17/03/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Bimbi autistici, stop scongiurato cure prorogate ................................................................. 21 17/03/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO De Luca e Grillo litigano sul Pascale «Esclusione truffaldina». E lei: «Falso» ....................... 23 17/03/2019 - IL ROMA Diabetologia, mozione per l' ambulatorio ............................................................................ 25 17/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Dopo 2 anni ripartono i trapianti al Monaldi ........................................................................ 26 17/03/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Ecocardiografo all' Asl colletta fra tre Comuni ..................................................................... 27 17/03/2019 - IL ROMA Grillo: «Dall' Istituto tumori documenti in ritardo» .............................................................. 28 17/03/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Medici in formazione, assunzioni -sprint .............................................................................. 30 17/03/2019 - IL MATTINO Monaldi, dopo 2 anni ripartono i trapianti ........................................................................... 32 17/03/2019 - IL ROMA Nuova aggressione a un medico in servizio al 118 ............................................................... 34 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 35 17/03/2019 - LA REPUBBLICA " Troppo poco per spiegare un crollo simile" ....................................................................... 35 17/03/2019 - AVVENIRE «Eccellenza e apertura, un patrimonio di tutti» ................................................................... 36
17/03/2019 - CORRIERE DELLA SERA «I sette passi della mia rinascita» ........................................................................................ 38 17/03/2019 - LA REPUBBLICA Caso Ruby, caccia al veleno Quattro metalli nel sangue della modella morta ...................... 40 17/03/2019 - IL SOLE 24 ORE Dai robot chirurghi ai droni per i controlli, la nuova vita con il 5G ....................................... 42 17/03/2019 - AVVENIRE Il dolore e la cura, quelle storie che ancora parlano al cuore ............................................... 44 17/03/2019 - IL FATTO QUOTIDIANO L' avvelenamento radioattivo e la mancata autopsia: troppi i conti che non tornano .......... 46 17/03/2019 - LA REPUBBLICA Nasce l' ospedale che salverà i bimbi di Bangui ................................................................... 48 17/03/2019 - IL MESSAGGERO Nobili, il Bambino Gesù piange il suo prof ............................................................................ 50 17/03/2019 - CORRIERE DELLA SERA Non bisogna mai vergognarsi di chiedere un secondo parere .............................................. 52 17/03/2019 - CORRIERE DELLA SERA Può una patologia essere trasformata in sfida a crescere? .................................................. 54 17/03/2019 - IL SOLE 24 ORE Soluzioni connesse al servizio della salute ........................................................................... 55 17/03/2019 - IL SOLE 24 ORE Tutti i dati sanitari in un' impronta digitale ......................................................................... 57 17/03/2019 - AVVENIRE Un mondo di bimbi da salvare .............................................................................................. 59
17/03/2019 salernonotizie.it EAV: € 898 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Alessandro morì a 13 anni per una «diagnosi sbagliata»: sette indagati Sono sette i sanitari indagati per il decesso di Alessandro Farina il 13enne di Pellezzano morto il 27 dicembre del 2017 all’ospedale Ruggi, per quella che fu diagnosticata come una complicanza del diabete comune I sette medici indagati sono accusati di omicidio colposo e responsabilità colposa in ambito sanitario. Avrebbero – secondo l’accusa – «determinato» la morte dell’adolescente di Pellezzano, avvenuta per un edema celebrale e polmonare, secondario a una grave forma di chetoacidosi diabetica. Appunto, una complicanza del più comune diabete. Tra le accuse, la diagnosi tardiva della patologia e poi, di averla curata in malo modo. Tra le accuse sollevate dalla Procura, le omissioni dei medici durante il ricovero di Alessandro. Una serie di disfunzioni «organizzative sia nel percorso di pronto soccorso che nella gestione del ricovero», sollevati anche dai consulenti medico – legali che lo scorso aprile avevano consegnato nelle mani del pm la relazione. In pratica il personale medico del “Ruggi d’Aragona” avrebbe ignorato i sintomi del diabete. «Una valutazione errata – per il pm – dello stato di disidratazione del paziente», e «omettendo di richiedere o sollecitare il trasferimento del giovane in un centro specializzato». Era il 23 dicembre quando Alessandro fu accompagnato la prima volta, dalla madre, al pronto soccorso dell’ospedale di Salerno. I medici in servizio, dopo aver visitato il 13enne e fatto la diagnosi, prescrissero dei farmaci a base di cortisone, tra cui il Bentelan, da assumere anche nei giorni successivi. Il bimbo fu dimesso e rimandato a casa. Il giorno seguente la madre provò a contattare il pediatra di fiducia che risultò, però, essere irraggiungibile, con le condizioni di Alessandro che non accennarono a migliorare. Il giorno di Natale peggiorarono al punto che la madre fu costretta a richiedere l’intervento del 118. Giunti al “Ruggi”, il ragazzino fu sottoposto a esami clinici, tra cui quelli ematici, che evidenziarono un altissimo livello di glicemia (oltre i 1200). Una situazione che indusse a disporre il ricovero in pediatria a l’avvio del trattamento per la regolarizzazione della glicemia. Il giorno di Santo Stefano, il cuore di Alessandro Farina smise di battere. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/03/2019 Pagina 2 EAV: € 1.161 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Alessandro, morto a 13 anni Indagato il primario di Pediatria IL FATTO / Rosario Pacifico del "Ruggi" si aggiunge agli altri sei coinvolti: sono accusati, a vario titolo, di omicidio colposo Il personale medico dell' Azienda ospedaliera salernitana avrebbe ignorato i sintomi del diabete, rimandando a casa il tredicenne Spunta un nuovo indagato per la morte di Alessandro Farina, il 13enne di Pellezzano deceduto il 27 dicembre 2017 all' ospedale "Ruggi d' Aragona" di Salerno. Il pm Maria Benincasa ha chiuso le indagini iscrivendo contestualmente sul registro anche Rosario Pacifico, primario del reparto di pediatria del "Ruggi d' Aragona". Il dottore Pacifico si aggiunge alla lista di indagati composta da Anna Giulia De Anseris (medico della pediatria), Lucia Nazzaro, Nicola Pepe, Pasquale Pisano, Mario Cioffi (pediatra della famiglia Farina), Maria D' Alessandro. Sono accusati a vario titolo di omicidio colposo. Le indagini della Procura giungono ora al termine, dopo un lungo travaglio giudiziario che aveva anche generato preoccupazione tra i familiari del piccolo Farina. Nel corso del tempo il fascicolo è passato, infatti, nelle mani di quattro pm. Un cambio giustificato da incompatibilità e che avrebbe rallentato - secondo i familiari - il corso dell' inchiesta. Tra le accuse sollevate dalla Procura, le omissioni dei medici durante il ricovero di Alessandro. Una serie di disfunzioni «organizzative sia nel percorso di pronto soccorso che nella gestione del ricovero», sollevati anche dai consulenti medico - legali che lo scorso aprile avevano conse gnato nelle mani del pm la relazione. In pratica il personale medico del "Ruggi d' Aragona" avrebbe ignorato i sintomi del diabete. «Una valutazione errata - per il pm - dello stato di disidratazione del paziente», e «omettendo di richiedere o sollecitare il trasferimento del giovane in un centro specializzato». Era il 23 dicembre quando Alessandro fu accompagnato la prima volta, dalla madre, al pronto soccorso dell' ospedale di Salerno. I medici in servizio, dopo aver visitato il 13enne e fatto la Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
diagnosi, prescrissero dei farmaci a base di cortisone, tra cui il Bentelan, da assumere anche nei giorni successivi. Il bimbo fu dimesso e rimandato a casa. Il giorno seguente la madre provò a contattare il pediatra di fiducia che risultò, però, essere irraggiungibile, con le condizioni di Alessandro che non accennarono a migliorare. Il giorno di Natale peggiorarono al punto che la madre fu costretta a richiedere l' intervento del 118. Giunti al "Ruggi", il ragazzino fu sottoposto a esami clinici, tra cui quelli ematici, che evidenziarono un altissimo livello di glicemia (oltre i 1200). Una situa zione che indusse a disporre il ricovero in pediatria a l' avvio del trattamento per la regolarizzazione della glicemia. Il giorno di Santo Stefano, il cuore di Alessandro Farina smise di battere. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/03/2019 Pagina 31 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 9.700 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Diagnosi sbagliata, così morì Alex» Nicola Sorrentino Morì ad appena 13 anni, tra Natale e Capodanno, lasciando familiari e amici nella disperazione più nera. Dopo cinque giorni di ricovero, il giovanissimo Alessandro Farina, morì il 27 dicembre del 2017 all' ospedale Ruggi, per quella che fu diagnosticata come una complicanza del diabete comune. Dall' altro giorno, a conclusione delle indagini coordinate dal sostituto procuratore di Salerno, Maria Benincasa, ci sono sette medici accusati di omicidio colposo e responsabilità colposa in ambito sanitario. Tutti, a vario titolo e a seconda delle singole condotte, avrebbero «determinato» la morte dell' adolescente di Pellezzano, avvenuta per un edema celebrale e polmonare, secondario a una grave forma di chetoacidosi diabetica. Appunto, una complicanza del più comune diabete. Tra le accuse, la diagnosi tardiva della patologia e poi, di averla curata in malo modo. LA STORIA Quattro giorni prima di morire, Alessandro aveva avuto i primi problemi: secchezza alle fauci, ingrossamento della lingua e dolori in più parti del corpo. Il ragazzo, che frequentava la terza media a Pellezzano, si recò in ospedale a Salerno il 23 dicembre 2017. Dopo la sua morte, la famiglia ha presentato denuncia, consentendo l' avvio dell' inchiesta della Procura, che si è servita di una consulenza per delineare quelle che adesso risulterebbero le responsabilità dei sette medici. Durante l' accesso in pronto soccorso, il piccolo era già fortemente disidratato. Ma il medico in servizio quel giorno avrebbe omesso di eseguire «tempestivamente» gli esami necessari per raccogliere un' anamnesi adeguata. Non solo, non avrebbe rilevato i parametri vitali del paziente né avrebbe disposto esami di laboratorio, quali analisi del sangue e delle urine. La terapia prescritta al ragazzino sarebbe risultata sbagliata, con una diagnosi di «allergia ai farmaci, non supportata da alcun elemento clinico». Il 13enne fu dimesso lo stesso giorno, senza tra l' altro essere idratato. Questo avrebbe causato un aggravamento del quadro clinico e un «grave ritardo» nel percorso di individuazione della giusta Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
diagnosi. In quello stesso giorno, anche il pediatra di famiglia, che compare tra gli indagati, avrebbe commesso un errore, non visitando il bimbo, dopo essere stato allertato al telefono dai genitori subito dopo le dimissioni. Avrebbe invece consigliato solo di seguire le indicazioni del pronto soccorso. Il giorno di Natale Alessandro Farina tornò in ospedale. Questa volta, il medico di turno quel giorno riscontrò correttamente lo stato di iperglicemia con un esame strumentale, poi però somministrò al piccolo l' insulina. Un errore, per la Procura, perché per gestire correttamente la chetoacidosi diabetica in età pediatrica, bisognava prima procedere all' idratazione del paziente. I TRATTAMENTI Nel reparto di Pediatria, nel pomeriggio, i tre medici in servizio avrebbero praticato al ragazzo dei trattamenti inadeguati («non controllarono la diuresi e somministrarono una quantità di liquidi inferiori a quella necessaria»), che a loro volta avrebbero causato al paziente gravemente disidratato, un edema celebrale e polmonare da insufficienza renale. Secondo le accuse, avrebbero dovuto trasferirlo in un centro specializzato. Tra gli indagati, anche il primario del reparto, che non avrebbe controllato e monitorato le condizioni dell' adolescente, verificando la corretta terapia. Il piccolo morì in Rianimazione. Anche l' Asl, dopo la denuncia della famiglia, convocò una commissione interna per indagare sull' accaduto. Ora, con l' indagine conclusa, i sette medici coinvolti potranno chiedere di essere sentiti sulle accuse mosse nei loro confronti o presentare, in alternativa, memorie difensive. Un passaggio facoltativo ma previsto, prima che la procura di Salerno chieda per tutti il rinvio a giudizio. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/03/2019 salernotoday.it EAV: € 787 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web “Progetto sangue fermo da gennaio" al Ruggi, Polichetti chiede aiuto al ministro Grillo 16 marzo 2019 “Progetto sangue fermo da gennaio" al Ruggi, Polichetti chiede aiuto al ministro Grillo 16 marzo 2019“Progetto sangue fermo da gennaio" al Ruggi, Polichetti chiede aiuto al ministro Grillo Il responsabile per la sanità Udc: "Da gennaio il progetto è fermo. Vogliamo capire perché nonostante le dichiarazioni di tutti non c'è stata una proroga ufficiale. Per una sacca di plasma si arriva a spendere 80 euro" Redazione 16 marzo 2019 20:39 Condivisioni 1 2 27 febbraio 2019 Riflettori puntati sulle donazioni di sangue all’ospedale di Salerno: il “Progetto sangue” è fermo da gennaio e il dottor Mario Polichetti, responsabile nazionale per la sanità dell'Udc, intende portare il caso all’attenzione del ministro Giulia Grillo, attraverso una richiesta ai parlamentari. Il responsabile è intervenuto sulla vicenda che si è venuta a registrare all'interno del presidio ospedaliero dell'Azienda universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona. La denuncia di Polichetti "Sul costo di circa 60 euro per ogni sacca di sangue fornita dalle Onlus va fatta chiarezza. Serve capire anche perché il servizio di donazioni è fermo la domenica, quando in tanti potrebbero recarsi in ospedale. L'obiettivo deve essere ridurre fortemente la cronica carenza di sangue a Salerno e non creare un business che ha tanti lati oscuri. Da gennaio il progetto è fermo. Vogliamo capire perché nonostante le dichiarazioni di tutti non c'è stata una proroga ufficiale. Per una sacca di plasma si arriva a spendere 80 euro e lo stesso costo si paga pure per globuli rossi. Il ministro Grillo deve dare una risposta ai cittadini: perché un ospedale che risparmiava mezzo milione con un progetto ben strutturato ora non lo ha rinnovato? Salerno è un'eccellenza della sanità italiana e non può portarsi dietro discorsi poco chiari. Apprezziamo l'impegno del manager per l'attenzione rivolta verso il personale con il corso di recupero intraoperatorio del sangue ma la politica deve chiarire quanto accaduto" Approfondimenti 27 febbraio 2019 Questa funzionalità richiede un browser con la tecnologia JavaScript attivata. Commenti Commenta Perché? Contenuto inappropriato Contenuto che incita al razzismo Contenuto che incita alla violenza Contenuto sessualmente esplicito Materiale protetto da copytight Spam o scam/truffa Contenuto non attinente Altro motivo Invia segnalazione Notizie di oggi Leader nell'informazione di prossimità SalernoToday è in caricamento, ma ha bisogno di JavaScript Effettua l'accesso Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/03/2019 EAV: € 435 Lettori: 2.100 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Morì per una diagnosi sbagliata: sette medici indagati Sono sette i medici indagati per la morte di Alessandro Farina il 13enne di Pellezzano morto il 27 dicembre del 2017 all’ospedale Ruggi, per quella che fu diagnosticata come una complicanza del diabete comune. Alessandro morì per una diagnosi sbagliata: sette medici indagati I sette medici indagati sono accusati di omicidio colposo e responsabilità colposa in ambito sanitario. Avrebbero – secondo l’accusa – «determinato» la morte dell’adolescente di Pellezzano, avvenuta per un edema celebrale e polmonare, secondario a una grave forma di chetoacidosi diabetica. Appunto, una complicanza del più comune diabete. Tra le accuse, la diagnosi tardiva della patologia e poi, di averla curata in malo modo. Le accuse della Procura Tra le accuse sollevate dalla Procura, le omissioni dei medici durante il ricovero di Alessandro. Una serie di disfunzioni «organizzative sia nel percorso di pronto soccorso che nella gestione del ricovero», sollevati anche dai consulenti medico – legali che lo scorso aprile avevano consegnato nelle mani del pm la relazione. In pratica il personale medico del “Ruggi d’Aragona” avrebbe ignorato i sintomi del diabete. Fonte: Le Cronache, Il Mattino L'articolo Morì per una diagnosi sbagliata: sette medici indagati proviene da L'Occhio di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/03/2019 amalfinotizie.it EAV: € 359 Lettori: 1.333 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Colpito da ictus mentre era in vacanza a Positano. Turista salvato a Castiglione E’ stato colpito da ictus cerebrale mentre si trovava in vacanza a Positano. Si tratta di un turista austriaco di 64anni immediatamente soccorso e affidato ai sanitari del saut di Positano che a bordo dell’ambulanza medicalizzata della Croce Rossa hanno provveduto a trasferirlo presso il presidio sanitario Costa d’Amalfi di Castiglione di Ravello. Qui, l’uomo, è stato subito sottoposto alle prime cure e assistito dal rianimatore di turno che, insieme con i sanitari del presidio, ha proceduto ad attivare il protocollo previsto dopo aver riscontrato attraverso gli esami di laboratorio l’importante patologia cerebrale. Per l’uomo, sottoposto a Tac e ad altri esami, è stato disposto immediatamente il trasferimento in eliambulanza presso il reparto di neurochirurgia dell’ospedale Ruggi di Salerno. L’eliambulanza ha atteso l’arrivo del paziente presso il porto turistico di Maiori dove l’uomo è giunto a bordo dell’ambulanza del presidio sanitario di Castiglione di ravello. L'articolo Colpito da ictus mentre era in vacanza a Positano. Turista salvato a Castiglione sembra essere il primo su AmalfiNotizie.it. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/03/2019 massimo.delmese.net EAV: € 516 Lettori: 133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Donazioni all’ospedale di Salerno, il “Progetto sangue” è fermo da gennaio. Polichetti: “Chiederò ai parlamentari di portare il caso all’attenzione del ministro Giulia Grillo”. da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del MeseSALERNO – «Su quanto sta accadendo all’ospedale di Salerno sul “Progetto Sangue” chiederò ai parlamentari dell’Udc di portare il caso all’attenzione del ministro della Salute, Giulia Grillo . – Così Mario Polichetti, responsabile nazionale per la sanità dell’Udc è intervenuto sulla vicenda che si è venuta a registrare all’interno del presidio ospedaliero dell’Azienda universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. – Sul costo di circa 60 euro per ogni sacca di sangue fornita dalle Onlus va fatta chiarezza. Serve capire anche perché il servizio di donazioni è fermo la domenica, quando in tanti potrebbero recarsi in ospedale. L’obiettivo deve essere ridurre fortemente la cronica carenza di sangue a Salerno e non creare un business che ha tanti lati oscuri “.Mario Polichetti FialsPer Polichetti deve essere direttamente il ministero della Salute a individuare i responsabili di quanto accaduto. “Da gennaio il progetto è fermo. Vogliamo capire perché nonostante le dichiarazioni di tutti non c’è stata una proroga ufficiale. Per una sacca di plasma si arriva a spendere 80 euro e lo stesso costo si paga pure per globuli rossi. Il ministro Grillo deve dare una risposta ai cittadini: perché un ospedale che risparmiava mezzo milione con un progetto ben strutturato ora non lo ha rinnovato? Salerno è un’eccellenza della sanità italiana e non può portarsi dietro discorsi poco chiari. Apprezziamo l’impegno del manager per l’attenzione rivolta verso il personale con il corso di recupero intraoperatorio del sangue ma la politica deve chiarire quanto accaduto “.Salerno, 16 marzo 2019 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/03/2019 massimo.delmese.net EAV: € 542 Lettori: 1.667 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web La Denuncia: Il Progetto sangue al Ruggi di Salerno fermo da gennaio | POLITICAdeMENTE – Il blog di Massimo Del Mese La Denuncia: Il Progetto sangue al Ruggi di Salerno fermo da gennaio | POLITICAdeMENTE – Il blog di Massimo Del MesePolichetti: “Chiederò ai parlamentari di portare il caso all’attenzione del ministro Giulia Grillo”. Ospedale di Salerno da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese SALERNO – «Su quanto sta accadendo all’ospedale di Salerno sul “Progetto Sangue” chiederò ai parlamentari dell’Udc di portare il caso all’attenzione del ministro della Salute, Giulia Grillo. – Così Mario Polichetti, responsabile nazionale per la sanità dell’Udc è intervenuto sulla vicenda che si è venuta a registrare all’interno del presidio ospedaliero dell’Azienda universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. – Sul costo di circa 60 euro per ogni sacca di sangue fornita dalle Onlus va fatta chiarezza. Serve capire anche perché il servizio di donazioni è fermo la domenica, quando in tanti potrebbero recarsi in ospedale. L’obiettivo deve essere ridurre fortemente la cronica carenza di sangue a Salerno e non creare un business che ha tanti lati oscuri“. Mario Polichetti Fials Per Polichetti deve essere direttamente il ministero della Salute a individuare i responsabili di quanto accaduto. “Da gennaio il progetto è fermo. Vogliamo capire perché nonostante le dichiarazioni di tutti non c’è stata una proroga ufficiale. Per una sacca di plasma si arriva a spendere 80 euro e lo stesso costo si paga pure per globuli rossi. Il ministro Grillo deve dare una risposta ai cittadini: perché un ospedale che risparmiava mezzo milione con un progetto ben strutturato ora non lo ha rinnovato? Salerno è un’eccellenza della sanità italiana e non può portarsi dietro discorsi poco chiari. Apprezziamo l’impegno del manager per l’attenzione rivolta verso il personale con il corso di recupero intraoperatorio del sangue ma la politica deve chiarire quanto accaduto“. Salerno, 16 marzo 2019 Il tuo nome Sito Web Avvertimi via email in caso di risposte al mio commento. Avvertimi via email alla pubblicazione di un nuovo articolo PoliticaDeMente Stats Utenti in linea Articoli recenti PoliticaDeMente Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
16/03/2019 lacittadisalerno.it EAV: € 973 Lettori: 6.500 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Morì in corsia, anche l’ospedale chiamato in giudizio Morì in corsia, anche l’ospedale chiamato in giudizio Si è svolta ieri, al Tribunale, l’udienza preliminare per quattro medici dell’ospedale “Ruggi”, indagati per omicidio colposo per la morte di Umberto Schettino. Il 45enne di Pompei, noto per essere... 15 marzo 2019 Si è svolta ieri, al Tribunale, l’udienza preliminare per quattro medici dell’ospedale “Ruggi”, indagati per omicidio colposo per la morte di Umberto Schettino. Il 45enne di Pompei, noto per essere stato il parrucchiere di numerosi vip, era deceduto l’11 gennaio 2018 all’ospedale “Ruggi d’Aragona”. Nel capo d’imputazione, si legge che i quattro medici che presero in cura Schettino, “nell’esercizio della loro professione sanitaria, cagionavano per imperizia e, comunque, per colpa la morte del paziente (...), deceduto, a causa di uno scompenso acuto del ventricolo sinistro con edema polmonare da tachicardiomiopatia instauratasi a seguito di una fibrillazione atriale parossistica, alle 14.30 dell’11 gennaio 2018 presso il reparto di malattie infettive dell’ospedale “Ruggi” di Salerno. Colpa consistita nel tardare la corretta diagnosi di fibrillazione atriale pur adeguatamente rilevata dagli esami strumentali ed omettendo di attuare i relativi percorsi terapeutici conformi alle buone pratiche clinico-assistenziali…..”. Nell’udienza di ieri, la persona offesa, Caterina Iezza, moglie del deceduto, assistita dagli avvocati Giuseppe Lupone e Nicola Schettino, si è costituita parte civile. L’udienza è stata rinviata al prossimo 28 marzo per decidere sulla richiesta di chiamata in causa del responsabile civile - in questo caso l’ospedale “Ruggi d’Aragona” - avanzata dal legale Lupone, dove si deciderà se il nosocomio dove avvenne il decesso di Schettino prenderà parte o meno al processo. Intanto il prossimo 20 marzo è prevista un’udienza in camera di consiglio per altri 20 medici per i quali era stata avanzata richiesta di archiviazione. Il gip ha accolto l’opposizione dei legali della vedova di Schettino.(m.r.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019 zerottonove.it EAV: € 438 Lettori: 1.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Donazioni all'ospedale di Salerno, Polichetti: "Progetto fermo da gennaio" Donazioni all’ospedale di Salerno, il “Progetto sangue” è fermo da gennaio. Polichetti: “Chiederò ai parlamentari di portare il caso all’attenzione di Giulia Grillo” “Su quanto sta accadendo all’ospedale di Salerno sul “Progetto Sangue” chiederò ai parlamentari dell’Udc di portare il caso all’attenzione del ministro della Salute, Giulia Grillo”. Così Mario Polichetti, responsabile nazionale per la sanità dell’Udc è intervenuto sulla vicenda che si è venuta a registrare all’interno del presidio ospedaliero dell’Azienda universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. “Sul costo di circa 60 euro per ogni sacca di sangue fornita dalle Onlus va fatta chiarezza. Serve capire anche perché il servizio di donazioni è fermo la domenica, quando in tanti potrebbero recarsi in ospedale. L’obiettivo deve essere ridurre fortemente la cronica carenza di sangue a Salerno e non creare un business che ha tanti lati oscuri”. Per Polichetti deve essere direttamente il ministero della Salute a individuare i responsabili di quanto accaduto. “Da gennaio il progetto è fermo. Vogliamo capire perché nonostante le dichiarazioni di tutti non c’è stata una proroga ufficiale. Per una sacca di plasma si arriva a spendere 80 euro e lo stesso costo si paga pure per globuli rossi. Il ministro Grillo deve dare una risposta ai cittadini: perché un ospedale che risparmiava mezzo milione con un progetto ben strutturato ora non lo ha rinnovato? Salerno è un’eccellenza della sanità italiana e non può portarsi dietro discorsi poco chiari. Apprezziamo l’impegno del manager per l’attenzione rivolta verso il personale con il corso di recupero intra-operatorio del sangue ma la politica deve chiarire quanto accaduto”, conclude Polichetti. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019 genteditalia.org EAV: € 446 Lettori: 667 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Lotta ai super batteri, imprenditore italiano punta su rivoluzionario prodotto all’ozono Verrà illustrato nell’ambito del VII Congresso Internazionale AMIT – Argomenti di Malattie Infettive e Tropicali, a Milano, il sanificatore all’ozono di Sanity System in grado di eliminare oltre il 98,99% dei batteri e degli agenti patogeni presenti in un ambiente medico sanitario. NUOVE TECNOLOGIE DI SANIFICAZIONE - Sicuramente il lavaggio delle mani resta sempre il modo più efficace per ridurre le infezioni, fino al 50%. Tuttavia, si usano sempre più diversi presidi igienici e tecniche di sanificazione degli ambienti sanitari. La sanificazione tradizionale è a base di cloro: gli specialisti assicurano che resta importante e va mantenuta come routine, ma con l’aggravarsi del fenomeno dei super batteri diventa necessario un ulteriore passaggio con strumenti più efficaci. Tra le nuove tecnologie di sanificazione degli ambienti, specie dove sono stati ricoverati pazienti con infezioni da batteri come il Clostridium difficile o altri multi resistenti tipo Klebsiella pneumoniae, secondo molti studi internazionali può essere di grande utilità l’utilizzo dell’ozono. Le ricerche basate su tamponi ambientali in vari siti delle stanze di degenza (maniglie delle porte, bagni, telefoni, letti di degenza, ecc,) dove erano ricoverati pazienti colonizzati o con infezioni vere e proprie da batteri multi resistenti hanno infatti dimostrato un abbattimento della carica del 100%. di tali batteri che invece erano presenti prima della sanificazione. Queste tecnologie saranno un valido presidio nella grande lotta che ormai si sta combattendo su tutti i fronti contro l’antibiotico- resistenza. LA TECNOLOGIA MESSA A PUNTO – Il dispositivo Sany Water Plus di Sanity System è una macchina che mediante l’ozono elimina quasi il 100% di batteri, germi, virus, lieviti, muffe, funghi, spore, pollini e acari presenti in un ambiente. È già in commercio, ma la sua consacrazione a dispositivo di ausilio in ambito medico giunge proprio in occasione del Congresso AMIT – Argomenti di Malattie Infettive in corso a Milano, un consesso internazionale di primaria importanza nell’affrontare l’emergenza dei batteri multiresistenti. Le percentuali di abbattimento della carica microbica e di inattivazione dei virus di questo sistema si sono rivelate significative con un unico trattamento. La validazione scientifica è giunta dagli studi condotti dall’Università di Padova, dove il macchinario è stato testato su alcune famiglie di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
batteri tra le più ostiche da eliminare. L’indagine ha dimostrato che il sanificatore è capace di abbattere oltre il 99,98% dei principali microrganismi contaminanti dell’acqua (in particolare Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Candida albincans) e dell’aria. Il macchinario ha anche il Marchio CE e la Certificazione ISO 9001. “Sany Water Plus è uno strumento che può aiutare una struttura sanitaria a essere più sicura dal punto di vista microbiologico, abbattendo drasticamente le occasioni di contagio, il rischio di contrarre infezioni, così come la diffusione di malattie infettive. L’obiettivo è proprio questo: prevenire e arginare la diffusione delle infezioni” spiega Vittorio Hans Pinto, 35 anni, il creatore di questo sistema totalmente made in Italy. “Il Congresso AMIT di Milano è l’occasione per presentare i nostri dispositivi e soprattutto le più recenti innovazioni tecnologiche”. Il Sany Water Plus è già presente in molteplici strutture: oltre agli ospedali, si sta diffondendo molto anche nelle ambulanze. Sanity System Srl è già presente in 20 Paesi, tra cui Stati Uniti, Inghilterra, Irlanda, Spagna, Svezia, Emirati Arabi, Svizzera. LOTTA AI SUPER BATTERI NUOVA EMERGENZA – La resistenza agli antibiotici in Europa continua a crescere, mentre i farmaci antimicrobici rischiano di diventare sempre meno efficaci nel trattamento delle infezioni. Attualmente qualunque tipo di infezione, dalle più banali come semplici infezioni cutanee o urinarie, a infezioni gravi, quali polmoniti e sepsi, può essere causato da batteri antibiotico-resistenti. Sembra un paradosso, ma anche una persona che non ha mai preso antibiotici corre il rischio di avere un’infezione da batteri resistenti, soprattutto se si trova in ospedale o nelle altre strutture di assistenza sanitaria. I batteri non conoscono frontiere e le stesse resistenze che si trovano in Europa o negli Stati Uniti si possono evidenziare in villaggi sperduti in Africa ed in America Latina, come dimostra chiaramente anche un report dell’OMS. Nei Paesi dell’Unione europea si sono verificati 671.689 casi di infezioni antibiotico-resistenti, a cui sono attribuibili 33.110 decessi soprattutto nei bambini nei primi mesi di vita e negli anziani. In Italia, le infezioni colpiscono dal 5% all’8% dei pazienti ricoverati, soprattutto quelli assistiti nei reparti di area critica. In questo scenario emerge drammaticamente che il nostro Paese detiene il triste primato di un terzo di tutti i decessi (pari a 10 mila morti) correlati all’antibiotico resistenza rispetto al resto d’Europa. LA COMUNITA' SCIENTIFICA ALLEATA E INTERESSATA - Proprio Milano nelle giornate di giovedì 14 e venerdì 15 marzo, presso la Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, Piazzale Morandi, 2, Vittorio Hans Pinto ha scelto di essere presente per illustrare alla comunità scientifica la sua idea e il suo brevetto di comprovato successo. L'occasione è il VII Congresso Internazionale AMIT, Argomenti di Malattie Infettive e Tropicali, nella due giorni di approfondimento su batteri, patologie infettive e nuovi rimedi, con presenti oltre trecento specialisti provenienti da tutta Italia e dall’estero. Obiettivo primario del Congresso è la presentazione delle più significative novità nel campo delle malattie infettive con particolare attenzione alla gestione delle patologie da batteri multi resistenti (MDR). Non è comunque la prima occasione in cui il mondo scientifico si interessa a questa innovazione, come dimostra la collaborazione con l’ospedale di Salerno che va avanti da un paio d’anni e che ora ha effettuato un salto di qualità: Sanity System si è infatti aggiudicata un importante bando. “La vittoria di questa gara rappresenta un grosso passo in avanti per noi” Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dichiara Vittorio Hans Pinto. “Da un uso di solo tre apparecchiature, il direttore sanitario ha deciso di estendere questi servizi a tutti i reparti dell’ospedale. Auspichiamo che questa operazione possa essere l’apripista per ulteriori progetti con altre strutture ospedaliere. Salerno si è dimostrata molto aperta all’innovazione, molto attenta alla cura del proprio personale e dei propri pazienti, cercando sul mercato lo strumento più efficace per la sanificazione della propria struttura. Questa scelta lo rende un pioniere nel settore ospedaliero per quanto riguarda la sanificazione perché ha scelto una strada efficace e rispettosa dell’ambiente visto l’impatto zero”. L'articolo Lotta ai super batteri, imprenditore italiano punta su rivoluzionario prodotto all’ozono proviene da Gente d'Italia. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/03/2019 Pagina 17 EAV: € 1.402 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia L' ospedale di Sapri attento alla prevenzione dei tumori SAPRI / Già lo scorso 8 marzo si è avuta un' importante iniziativa per la prevenzione del tumore alla mammella con screening gratuiti SAPRI- All' Ospedale dell' Immacolata di Sapri, la "Festa della Donna" fa rima con "prevenzione!" Lo scorso 8 marzo, presso l' Ospedale di Sapri si è dato il via alla campagna di screening del tumore alla mammella. È bene ricordare, che ogni anno il tumore del seno, colpisce una donna su otto. È il tumore più frequente nella popolazione femminile; la prima causa di mortalità per tumore nelle donne, con un tasso di mortalità del 17 per cento di tutti decessi). Per ridurre il rischio di ammalarsi, gli esperti consigliano di fare esercizio fisico, fare una alimentazione povera di grassi e ma ricca di vegetali, eseguire alcuni esami di routine (autopalpazione, mammografia, ecografia, test genetici per la ricerca dei geni BRCA1 e 2, risonanza magnetica, visita, ecc.). L' ecografia è un esame molto utile per esaminare il seno giovane, in caso di comparsa di noduli; in questo caso la mammografia non è adatta. La mammografia, è il metodo più efficace per la diagnosi precoce. Le linee guida del Ministero della Salute, suggeriscono di eseguire una mammografia ogni 2 anni, dai 50 ai 69 anni di età, ma la cadenza può variare a seconda delle considerazioni del medico sulla storia personale di ogni donna (di fatti, nelle donne che hanno avuto una madre o una sorella malata, si comincia prima verso i 40-45 anni. Importante dei quali è la mammografia effettuare tenere con un comportamento attento e con pochi esami. È buona abitudine, fare una visita del seno, presso un ginecologo o un medico esperto, almeno una volta l' anno, indipendentemente dall' età. Un tema molto caro alla Direzione Strategica dell' ASL Salerno che lo scorso 8 marzo, ha avviato la campagna di screening per la prevenzione del tumore alla mammella che attraverso il sito SANI.A.R.P. Campania on line (letteralmente SANItà a centralità dell' Assistito e della Risposta Prescrittiva), nei prossimi giorni, invierà la lettera di invito ad effettuare la mammografia alla popolazione femminile, ricompresa tra i 50 e i 69 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
anni. Presso il Servizio Radiologia del P.O. dell' Immacolata, a partire dall' 8 marzo, si effettueranno, le mammografie alle donne di età ricompresa nella suddetta fascia. In detta giornata, il direttore sanitario di Ospedale e Distretto 71, dott. Mario Rocco Calabrese, ha disposto che alle Signore che si sottoponevano all' esame, fossero accolte in un clima di cordiale accoglienza (pasticcini, bevanda analcolica, caramelle) e fosse loro donata una mimosa (fiore "simbolo" di questa giornata). La perfetta riuscita della giornata è stata garantita dagli operatori del Consultorio Fami liare (ginecologa Mariangela Speranza, infermiera professionale Anna Chin demi), validamente supportati dal personale tecnico e infermieristico della Radiologia (coordinatore Santino Cortazzo, i tecnici Francesco Ciuccio e Francesco Branda, l' infermiera professionale Sara Pozella), che hanno lavorato dalle 14.00 fino alle 19.00. Per le utenti del Consultorio Familiare, la prenotazione per fare la mammografia sarà effettuata dagli operatori del Consultorio stesso, attraverso un percorso diretto e agevolato. Per continuare questo percorso di "sensibilizzazione", un truck (postazione mobile attrezzata), ove poter avere informazioni e praticare il pap-test, sarà presente mercoledì 20 marzo a Palinuro (dalle 9.00 alle 18.00) e il giorno successivo (il 21) su Sapri in piazza Plebiscito (dalle 9.00 alle 18.00). Pino Di Donato. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/03/2019 Pagina 5 EAV: € 900 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania «Autonomia differenziata, presto la proposta campana» IL GOVERNATORE: «SALVINI HA TENTATO UN FURTO POLITICO CON DESTREZZA MA L' ABBIAMO BLOCCATO SUBITO» NAPOLI. «Rispetto a Salvini siamo su posizioni profondamente diverse. Per questo motivo presenteremo nei prossimi giorni una proposta di merito della Campania su un decentramento possibile nell' ambito dell' unità nazionale e tutelando il Sud». A dirlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine dell' inaugurazione di alcuni nuovi reparti all' ospedale Monaldi di Napoli. «L' accordo con il Veneto sottolinea il governatore a proposito della bozza di autonomia differenziata avrebbe spostato sei miliardi di euro a loro a danno del Sud. Presenteremo le nostre proposte e andremo avanti, restando in prima fila nella battaglia dell' efficienza». De Luca ribadisce che «Salvini ha tentato sul piano politico di fare un furto con destrezza, privando il Sud di svariati miliardi di euro. Hanno ripetuto che non avrebbero toccato un euro. Si tratta di un' altra truffa politica, perché mantenere la spesa storica significa lasciare che il Centro -Nord abbia un vantaggio ad esempio sul tempo pieno a scuola e sugli asili nido. Per la sanità siamo al paradosso, la Campania è quella che riceve meno risorse pro capite dal fondo sanitario nazionale». De Luca aggiunge che «noi siamo contro la cattiva amministrazione, la clientela politica, la mancata cura dei bilanci, siamo più avanti della Lombardia e del Veneto ma se dobbiamo combattere facciamolo ad armi pari. Non dobbiamo alimentare contrapposizioni Nord -Sud, sarebbe ridicolo in un mondo di cambiamenti epocali, dobbiamo unire le forze sane del nord e del sud sulla base di una linea di verità e di rispetto delle esigenze del Mezzogiorno». Infine: «L' articolo 119 della Costituzione dice tre cose precise: compartecipazione delle Regioni al riparto delle risorse, fondo perequativo, cioé avere risorse tali da poter garantire gli stessi servizi ai cittadini del Sud e fondo di coesione che serve per recuperare il divario. Se ci manteniamo in questo contesto possiamo fare questo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
lavoro unitario con le Regioni del Nord. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/03/2019 Pagina 31 EAV: € 2.921 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Pascale, le fake news del governatore» «È vergognosa la produzione di fake news che De Luca, nella sua migliore interpretazione di spacciatore seriale di bugie, sta mettendo in atto sul caso Pascale. Ed è ancora più grave il fatto che questo personaggio continui a millantare falsità nella sua funzione istituzionale di commissario ad acta. In quanto diretta emanazione del ministero, il governatore della Campania sa fin troppo bene che il Pascale non è stato assolutamente escluso dal progetto di ricerca oncologica CAR-T per la cura dei tumori». La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Sanità Valeria Ciarambino torna sulla vicenda Pascale. «Evidentemente - sottolinea - o si è limitato a leggere il titolo del decreto ministeriale, senza approfondire, o ne ha letto anche il contenuto ma né lui né i suoi esperti funzionari sono stati capaci di comprenderlo». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/03/2019 Pagina 28 EAV: € 10.206 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Bimbi autistici, stop scongiurato cure prorogate LA SANITÀ Ornella Mincione Ci sarà un' ulteriore proroga per assicurare la terapia secondo modello Aba a tutti i bimbi autistici in cura presso i centri del' Asl di Caserta. È la rassicurazione che proviene dagli uffici dell' azienda diretta a tutti i genitori allarmati per la scadenza della proroga riguardante la cura, che cade il prossimo 31 marzo. «Il problema dei bandi è solo un fatto amministrativo. Nessun servizio è stato mai interrotto nè c' è alcuna intenzione di interrompere la cura per nessuno dei 450 bambini che abbiamo presso i centri convenzionati», è stata la dichiarazione del responsabile del servizio Carmine Lauriello, direttore incaricato del Dipartimento delle Fragilità dell' Asl casertana. La dichiarazione del responsabile è determinante all' indomani di una polemica di stampo politico mossa dal consigliere regionale Gianpiero Zinzi che ha presentato un' interrogazione al governatore De Luca avente come oggetto Garanzia di continuità delle terapie per i bambini affetti da disturbo da spettro autistico in provincia di Caserta, dove si legge: «Dopo il primo segnale positivo consistente nella proroga dell' Asl al piano di somministrazione delle terapie fino al 31 marzo, nulla si è più mosso». Questa «prolungata incertezza», scrive ancora Zinzi, «danneggia i piccoli pazienti e le loro famiglie». Poi il consigliere chiede a De Luca che venga resa nota la data di emanazione dei nuovi bandi, «chiedendo che siano previsti con scadenza pluriennale al fine di scongiurare qualsiasi lesione del principio della continuità terapeutica». A ciò risponde una nota del presidente dela V Commiossione Sanità della Regione Campania Stefano Graziano che dice: «il bando per l' autismo cui fa riferimento il collega Zinzi è stato pubblicato nella giornata di ieri (14 marzo). Va sottolineato che l' assistenza ai bambini non si è mai interrotta. Evidentemente confonde la continuità amministrativa e il lavoro amministrativo con la continuità dell' assistenza, che non è mai venuta meno per nessun paziente». Il bando cui si riferisce Graziano ha come Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
obiettivo la formazione di un elenco di soggetti autorizzati alla somministrazione dell' aba a soggetti affetti da autismo per un progetto denominato Aba 0-6 (cioè da 0 a 6 anni, poi verrà pubblicato anche quello da 7 a 14 anni). Il ping pong tra i due consiglieri regionali si è fermato alla replica di Zinzi che dice: «il bando a cui fa riferimento non ha come destinatari i piccoli pazienti ma le strutture delle terapie con metodo Aba». E' vero però che nel momento in cui esiste una short list di centri, secondo quanto si evince dal bando, esiste una sorta di affidamento delle attività che continueranno ad essere erogate. Fatto sta che esistono preoccupazioni da parte dei genitori, che hanno inteso non solo una vacatio della terapia nella situazione attuale, tra il termine della proroga e l' espletamento del bando, ma anche un azzeramento di quanto stabilito in precedenza sia sugli attuali piccoli pazienti che sulle prestazioni erogate. Il responsabile dell' Asl di Caserta Lauriello tranquillizza tutti: «nulla verrà fermato. Gli attuali pazienti continueranno ad avere le cure come stabilito in precedenza. In termini di assistenza nessuna cosa verrà inficiata. Queste polemiche che hanno al centro questioni burocratiche e non guardano alla qualità dell' assistenza e alla continuità, da sempre assicurata, delle cure, non fanno altro che turbare il fondamentale rapporto fiduciario tra famiglie e Asl». Intanto, a giorni l' Asl di Caserta aprirà i battenti di una struttura dedicata alla diagnostica degli spettri dell' autismo a Teverola. Si tratta di una scuola dismessa in cui questi ultimi mesi l' azienda sanitaria ha adeguato per ospitare i piccoli pazienti. Invece, per l' estate probabilmente verrà aperta a Marcianise una nuova struttura dedicata ai bambini autistici: in questo caso si tratta di una residenza confiscata alla camorra. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
17/03/2019 Pagina 2 EAV: € 1.492 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania De Luca e Grillo litigano sul Pascale «Esclusione truffaldina». E lei: «Falso» Angelo Agrippa L' Istituto per i tumori non ha presentato in tempo la documentazione per l' accesso ai fondi NAPOLI I fondi per la ricerca oncologica e l' esclusione dell' Istituto per i tumori Pascale tra gli enti capofila del gruppo di progetto inaspriscono la polemica tra il governatore Vincenzo De Luca e il ministro per la Salute Giulia Grillo. In verità, il presidente della Regione da settimane contesta il ritardo che accompagna l' atteso placet del ministro sul piano ospedaliero già approvato. Mentre Grillo, pressata dai 5 stelle campani, insiste sulle inadempienze gestionali degli ospedali campani. E in particolare sulla querelle Pascale ripete che la documentazione per partecipare alla ricerca è giunta fuori tempo massimo ai suoi uffici. «Il presidente De Luca dovrebbe sapere - ribatte - che il Pascale ha mandato in ritardo la richiesta di accesso ai fondi per la ricerca sull' immunoterapia Car-T, ma nonostante ciò l' Istituto sarà incluso nella ripartizione dei progetti. Non è colpa nostra se si è verificata qualche negligenza dagli uffici del Pascale». De Luca non ci sta ed esorta alla difesa dei ricercatori napoletani. «È una vergogna nazionale l' esclusione, decisa dal Governo, dell' Istituto Pascale di Napoli - afferma -. Si tratta di una decisione incomprensibile e priva di ogni oggettivo approccio scientifico. Tutte le dichiarazioni che arrivano dal ministero non fanno altro che confermare gravi responsabilità in una decisione di questo tipo, presa peraltro il giorno prima della riunione convocata, nella quale, quindi, si poteva solo prenderne atto». Per poi affondare il colpo: «Sono motivazioni pretestuose e truffaldine quelle del ritardo nella presentazione della domanda. La decisione presa dal ministero della Salute è una vergogna per l' Italia. Ho scritto al sedicente ministro della Salute, chiedendo che sia recuperata questa vergogna, inserendo il Pascale tra gli istituti che possono usare quei cinque milioni, su questo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Puoi anche leggere