Media Monitoring per 28-02-2019 - Rassegna stampa del 28-02-2019 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 28/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Afflusso record al pronto soccorso «La soluzione? Ospedali di comunità» ............................. 1 28/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO Longo e Maiorino all' ospedale di Cava: Servalli è soddisfatto ............................................... 3 28/02/2019 - WWW.INFERMIERITALIA.COM Smentito il caso di razzismo in ospedale, le frasi non erano rivolte al ragazzo ..................... 4 27/02/2019 - WWW.CRONACHESALERNO.IT «Ecco come si sono svolti i fatti», PaP raccoglie la testimonianza di Rachidi ......................... 5 27/02/2019 - WWW.DENTROSALERNO.IT Cava de’ Tirreni: DG Longo in visita ad ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo ............. 7 27/02/2019 - WWW.ILPORTICO.IT Direttore Longo in visita all'Ospedale di Cava: «Ci saranno significativi interventi» ............. 8 27/02/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT Il Direttore Generale Longo in visita all’ospedale di Cava de’ Tirreni .................................... 9 27/02/2019 - WWW.ILMATTINO.IT Insulti in ospedale, l'ivoriano insiste: «Frasi razziste rivolte a me» ..................................... 10 27/02/2019 - WWW.OTTOPAGINE.IT Longo annuncia:"Per l'ospedale di Cava altri lavori in arrivo" ............................................. 11 27/02/2019 - NAPOLI.FANPAGE.IT Razzismo in ospedale nel Salernitano, il ragazzo ribadisce: Insulti rivolti direttamente a me .............................................................................................................................................. 12 27/02/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT Razzismo in ospedale? Caso singolo: oltre la denuncia, gli elogi agli infermieri "di cuore" ... 13 27/02/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Sanità: il DG Giuseppe Longo in visita all’Ospedale di Cava de’Tirreni ................................ 15 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 16 28/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Budget Asl esaurito esami cardiologici subito a pagamento ................................................ 16 28/02/2019 - CRONACHE DI SALERNO Ludopatie e alcolismo giovani Sarà un ospedale di... lotta .................................................. 18 28/02/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Morto dopo l' aneurisma assolto il medico ........................................................................... 19 Sanità Campania ............................................................................................................................. 20 28/02/2019 - IL ROMA Azienda dei Colli, chirurgia mini -invasiva su una 14enne affetta da gigantismo ................. 20 28/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Il Cardarelli lo chiama dopo tre anni per rimuovere il tumore alla prostata ......................... 21 28/02/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO L' avvocato di Jannelli: ignorate dai pm molte prove a suo favore ....................................... 23 28/02/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Lonardo incalza Grillo «Rummo allo sfascio venga a constatarlo» ....................................... 25 28/02/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Macchinario guasto, al «Sant' Alfonso» niente ortopanoramica ........................................... 27 28/02/2019 - IL MATTINO Ospedale del mare vola un pannello .................................................................................... 29 28/02/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Unità materno -infantile, Romano all' Asl: scelte illogiche ................................................... 31 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 33 28/02/2019 - LA STAMPA "Chi ha studiato sa ascoltare Con gli altri pazienti è difficile" .............................................. 33 28/02/2019 - LA REPUBBLICA Al cervello si sussurra .......................................................................................................... 35 28/02/2019 - AVVENIRE
Ascoltare il dolore ma senza eutanasia ................................................................................ 37 28/02/2019 - LA STAMPA Aumentano le diseguaglianze Chi non è istruito vive meno ................................................. 39 28/02/2019 - IL SOLE 24 ORE Autismo, tra robot e machine learning ................................................................................. 41 28/02/2019 - LA REPUBBLICA C' è il far west in farmacia .................................................................................................... 43 28/02/2019 - LA REPUBBLICA C' è una supermacchina che vede il Parkinson ..................................................................... 44 28/02/2019 - IL GIORNALE Genetica in soccorso delle mamme Autismo e anoressia non sono colpa loro ..................... 46 28/02/2019 - LIBERO Il medico può mentire al paziente? ...................................................................................... 48 28/02/2019 - LA REPUBBLICA La cura c' è, ma sui poveri non va ........................................................................................ 50 28/02/2019 - IL SOLE 24 ORE Mettere in rete le competenze italiane ................................................................................ 52 28/02/2019 - IL GIORNALE Omeopatici, gli italiani si fidano di più ................................................................................. 53 28/02/2019 - LA REPUBBLICA Quando i germi diventano armi ............................................................................................ 55 28/02/2019 - IL GIORNALE Rimandata a casa quattro volte dall' ospedale: muore ........................................................ 57 28/02/2019 - LA VERITÀ Test Hiv, lo Stato al posto dei genitori Il grande rischio nei piani della Grillo ...................... 59
28/02/2019 Pagina 32 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 7.179 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Afflusso record al pronto soccorso «La soluzione? Ospedali di comunità» L' ALTRA EMERGENZA L' ALTRA EMERGENZA Tre ospedali di comunità per liberare i pronto soccorso salernitani dall' enorme numero di arrivi degli ultimi tempi. Lo spunto di riflessione giunge dal coordinatore provinciale della Uil medici Raffaele Albano, che propone la messa in campo di un progetto pilota, con la partecipazione dei medici di famiglia, associazioni e Asl, per la creazione di una struttura intermedia a Via Vernieri, una negli spazi dell' ex ospedale psichiatrico di Nocera Inferiore e una a Buccino, già prevista tra l' altro nel piano ospedaliero. L' iniziativa nasce dalla necessità di scorporare i codici non urgenti (bianchi e verdi) dai 2 maggiori punti di criticità della provincia, il pronto soccorso dell' Umberto I e principalmente quello del Ruggi di Salerno, attenuando così la pressione dei ricoveri nei reparti. «Questo permetterebbe di tenere i pazienti in osservazione diurna in queste strutture, invece di farli sostare in pronto soccorso spiega Albano Tenendo conto, poi, che sprechiamo un sacco di ore di straordinario dei medici per i pronto soccorso, se li spostiamo in ospedali comunità e avviamo un progetto con altre figure professionali possiamo utilizzare anche strumenti contrattuali più economici e nel contempo risparmiare pure». Gli ospedali di comunità sono strutture intermedie tra l' assistenza domiciliare e l' ospedale, in sostanza un ponte tra i servizi territoriali e l' ospedale per quanti non hanno necessità di essere ricoverati in reparti specialistici. Le persone assistite sono: pazienti, prevalentemente con patologia cronica, provenienti da una struttura ospedaliera, per acuti o riabilitativa, che clinicamente possono essere dimessi da ospedali per acuti, ma non in condizione di poter essere adeguatamente assistiti a casa; pazienti fragili o cronici provenienti dal domicilio. Non sono strutture ex novo, ma riconversioni di posti letto in strutture già esistenti, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
che vengono rimodulate all' interno del nuovo modello organizzativo. L' assistenza è erogata in moduli assistenziali di 15-20 posti-letto, la responsabilità del modulo è di un responsabile infermieristico, la responsabilità clinica è affidata a medici di famiglia o ad altro medico, mentre l' assistenza è garantita da infermieri presenti continuativamente nelle 24 ore, coadiuvati da altro personale (operatori socio- sanitari) e altri professionisti quando necessario. sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
28/02/2019 Pagina 15 EAV: € 663 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Longo e Maiorino all' ospedale di Cava: Servalli è soddisfatto Ieri il Direttore generale dell' Azienda Universitaria Ospedaliera Ruggi d' Aragona, Giuseppe Longo, insieme al Dirigente sanitario Cosimo Maiorino, ha fatto visita al plesso ospedaliero di Cava de' Tirreni, Santa Maria Incoronata dell' Olmo, ricevuti dal Direttore sanitario f.f. Vittorio Salvatore. Alla presenza di S.E. mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi Cava de' Tirreni e del Sindaco Vincenzo Ser valli, il Direttore Longo ha visitato anche la cinquecentesca chiesa annessa allo storico ospedale cittadino e successivamente ha effettuato un sopralluogo alle sale operatorie dove sono in corso di ultimazione importanti lavori di ristrutturazione. Il Direttore Longo ha illustrato il piano di ulteriori significativi interventi di ristrutturazione del plesso ospedaliero ed ha rassicurato S.E. Soricelli anche per la riqualificazione della storica chiesa per la sua prossima riapertura. Il Sindaco Servalli, nell' esprimere soddisfazione per i lavori programmati di riqualificazione del plesso, ha sottolineato la grande attenzione dell' intera cittadinanza all' ospedale cittadino e ai livelli assistenziali, raccomandando un impegno particolare per il reparto di chirurgia che è stato in un recente passato un punto di riferimento della sanità campana, e che attende un rilancio nel solco di una tradizione importante. red.cro. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
28/02/2019 infermieritalia.com EAV: € 372 Lettori: 1.033 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Smentito il caso di razzismo in ospedale, le frasi non erano rivolte al ragazzo Smentito il caso di razzismo in ospedale, le frasi non erano rivolte al ragazzoAveva suscitato grande clamore il video pubblicato sui social da un 20enne immigrato ivoriano, Souleymane Rachidi, per denunciare un grave episodio di razzismo ai suoi danni avvenuto nell’ospedale Curteri di Mercato San Severino, nel Salernitano. Lo straniero, che nella notte tra sabato e domenica si era presentato al nosocomio per un dolore al petto, aveva registrato un filmato nel quale si può ascoltare una infermiera della struttura pronunciare frasi alquanto pesanti:“Non ti devi far vedere più qui. Devi morire, devi morire, devi morire”. Il post era divenuto subito virale tanto che la notizia era subito rimbalzata gli onori delle cronache nazionali. Eppure di razzismo, in questo caso, non c’è traccia. È quanto accertato da una indagine interna avviata nella stessa giornata di domenica da Giuseppe Longo, direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona di Salerno. “Non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili ad episodi di razzismo” ha dichiarato in una nota Longo. Indubbiamente le parole l’infermiera le ha pronunciate ma non erano rivolte all’immigrato ma un altro operatore sanitario. Per questo motivo l’infermiera sarà sottoposta ugualmente a procedimento disciplinare. “È stato ascoltato tutto il personale del pronto soccorso presente nel turno di servizio durante il quale si è registrato l’episodio, quindi altri testimoni, non dipendenti, presenti al momento del fatto. Gli atti contenenti le dichiarazioni, debitamente sottoscritte dai presenti, sono stati in ogni caso trasmesse all’Ufficio procedimenti disciplinari, in quanto le frasi proferite, pur non indirizzate al paziente bensì ad altro operatore sanitario, costituiscono atteggiamenti non ammissibili e passibili di censura” si legge ancora nella nota firmata da Longo. Email * 6 Ottobre 2015 79 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/02/2019 cronachesalerno.it EAV: € 416 Lettori: 900 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web «Ecco come si sono svolti i fatti», PaP raccoglie la testimonianza di Rachidi «Ecco come si sono svolti i fatti», PaP raccoglie la testimonianza di Rachidi «Ecco come si sono svolti i fatti», PaP raccoglie la testimonianza di Rachidi di Erika Noschese «Mi chiamo Souleymane Rachidi. La notte tra sabato e domenica ho accusato un forte dolore al petto, stavo perdendo le forze e ho subito chiamato il 118 che mi ha portato al pronto soccorso del Curteri». Inizia così il racconto di Souleymane Rachidi, il 20enne ivoriano che qualche giorno fa ha denunciato un episodio di razzismo all’ospedale Curteri di Mercato San Severino. Solo nella giornata di lunedì, l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona ha annunciato di aver terminato l’ìindagine istruttoria, smentendo – di fatto – il caso di razzismo. Solo ieri mattina, i membri di Potere al Popolo Salerno si sono recati presso il nosocomio locale dove Rachidi è ricoverato a causa della bronchite e dei forti dolori al petto e hanno raccolto la sua testimonianza. Il video è stato poi diffuso sulla pagina social di Potere al Popolo Salerno. «Appena arrivo, l’infermiera mi ha visto e ha detto “Salvini fa entrare ancora questa gente?” racconta il 20enne ivoriano Allora, io ho chiamato i medici del 118 e ho detto loro che capisco l’italiano e avevo capito cosa detto. Lei ha continuato a dire “devi morire, devi andare al paese tuo”. Così, ho iniziato a fare il video». E ancora: «Ho chiamato polizia e carabinieri e dopo il mio datore di lavoro che mi ha portato da San Severino al Ruggi dove mi hanno fatto tutti gli accertamenti. Questo è». Souleymane Rachidi ha poi espresso parole di apprezzamento per il personale medico del Ruggi: «Qua mi trattano tutti bene. Medici e infermieri mi Il coordinamento chiede convocazione di un tavolo in Prefettura con le forze politiche trattano bene. Sono uno studente del terzo anno dell’alberghiero e lavoro in una ditta di infissi e alle volte lavoro con i bambini, faccio l’animatore». E sui progetti futuri Rachidi sembra avere le idee chiare: «In futuro vorrei diventare un grande chef o pasticciere». Intanto, Potere al Popolo ha annunciato l’intenzione di procedere con un tavolo aperto a tutte le forze politiche, sia di centro destra che di centro sinistra – in Prefettura proprio per «affrontare la deriva razzista e di intolleranza che sta investendo le nostre città – ha spiegato Davide Trezza, membro del coordinamento nazionale di Potere al Popolo – Ci auguriamo che anche altre espressioni democratiche della politica locale chiedano di essere inserite in questa discussione che ormai riguarda chiunque sia fuori dal progetto repressivo che questo Governo ha previsto per l’Italia». Da qui la richiesta ai sindaci della Valle dell’Irno di aderire alle richieste portate in prefettura a Salerno dal coordinamento “Salerno contro la legge (in)sicurezza” e si oppongano concretamente e sul piano istituzionale, alle richieste e ai bisogni dei richiedenti asilo. «Nel nostro territorio sono presenti progetti Sprar, centri d’accoglienza Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
straordinari e case famiglia per minori. Stiamo parlando di decine e decine di migranti non integrati realmente all’interno del tessuto sociale della valle dell’Irno, isolati rispetto al centro cittadino, costretti a lavorare per aziende locali a nero, sottopagati o sfruttati, senza riferimenti e con una serie di problematiche rispetto alla risoluzione di problemi burocratici e legali», ha dichiarato ancora Trezza. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/02/2019 dentrosalerno.it EAV: € 249 Lettori: 433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Cava de’ Tirreni: DG Longo in visita ad ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo Nella giornata di ieri, martedì 26 marzo, il Direttore generale dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Ruggi d’Aragona, Giuseppe Longo, insieme al Dirigente sanitario Cosimo Maiorino, ha fatto visita al plesso ospedaliero di Cava de’ Tirreni, Santa Maria Incoronata dell’Olmo, ricevuti dal Direttore sanitario f.f. Vittorio Salvatore. Alla presenza di S.E. mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi Cava de’ Tirreni e del Sindaco Vincenzo Servalli, il Direttore Longo ha visitato anche la cinquecentesca chiesa annessa allo storico ospedale cittadino e successivamente ha effettuato un sopralluogo alle sale operatorie dove sono in corso di ultimazione importanti lavori di ristrutturazione.Il Direttore Longo ha illustrato il piano di ulteriori significativi interventi di ristrutturazione del plesso ospedaliero ed ha rassicurato S.E. Soricelli anche per la riqualificazione della storica chiesa per la sua prossima riapertura.Il Sindaco Servalli, nell’esprimere soddisfazione per i lavori programmati di riqualificazione del plesso, ha sottolineato la grande attenzione dell’intera cittadinanza all’ospedale cittadino e ai livelli assistenziali, raccomandando un impegno particolare per il reparto di chirurgia che è stato in un recente passato un punto di riferimento della sanità campana, e che attende un rilancio nel solco di una tradizione importante. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/02/2019 ilportico.it EAV: € 231 Lettori: 233 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Direttore Longo in visita all'Ospedale di Cava: «Ci saranno significativi interventi» Nella giornata di ieri, martedì 26 marzo, il direttore generale dell'azienda Universitaria Ospedaliera Ruggi d'Aragona, Giuseppe Longo, insieme al dirigente sanitario Cosimo Maiorino, ha fatto visita al plesso ospedaliero di Cava de' Tirreni, Santa Maria Incoronata dell'Olmo, ricevuti dal direttore sanitario Vittorio Salvatore. Alla presenza dell'arcivescovo Orazio Soricelli e del sindaco Vincenzo Servalli, il direttore Longo ha visitato anche la cinquecentesca chiesa annessa allo storico ospedale cittadino e successivamente ha effettuato un sopralluogo alle sale operatorie dove sono in corso di ultimazione importanti lavori di ristrutturazione. Il Direttore Longo ha illustrato il piano di ulteriori significativi interventi di ristrutturazione del plesso ospedaliero ed ha rassicurato l'arcivescovo Soricelli anche per la riqualificazione della storica chiesa per la sua prossima riapertura. Il sindaco Servalli, nell'esprimere soddisfazione per i lavori programmati di riqualificazione del plesso, ha sottolineato la grande attenzione dell'intera cittadinanza all'ospedale cittadino e ai livelli assistenziali, raccomandando un impegno particolare per il reparto di chirurgia che è stato in un recente passato un punto di riferimento della sanità campana, e che attende un rilancio nel solco di una tradizione importante. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/02/2019 zerottonove.it EAV: € 415 Lettori: 1.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Il Direttore Generale Longo in visita all’ospedale di Cava de’ Tirreni Il Direttore generale dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Ruggi d’Aragona, Giuseppe Longo, insieme al Dirigente sanitario Cosimo Maiorino, ha fatto visita al plesso ospedaliero di Cava de’ Tirreni Cava de’ Tirreni– Nella giornata di ieri, martedì 26 marzo, il Direttore generale dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Ruggi d’Aragona, Giuseppe Longo, insieme al Dirigente sanitario Cosimo Maiorino, ha fatto visita al plesso ospedaliero di Cava de’ Tirreni, Santa Maria Incoronata dell’Olmo, ricevuti dal Direttore sanitario f.f. Vittorio Salvatore. Alla presenza di S.E. mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi Cava de’ Tirreni e del Sindaco Vincenzo Servalli, il Direttore Longo ha visitato anche la cinquecentesca chiesa annessa allo storico ospedale cittadino e successivamente ha effettuato un sopralluogo alle sale operatorie dove sono in corso di ultimazione importanti lavori di ristrutturazione. Il Direttore Longo ha illustrato il piano di ulteriori significativi interventi di ristrutturazione del plesso ospedaliero ed ha rassicurato S.E. Soricelli anche per la riqualificazione della storica chiesa per la sua prossima riapertura. Il Sindaco Servalli, nell’esprimere soddisfazione per i lavori programmati di riqualificazione del plesso, ha sottolineato la grande attenzione dell’intera cittadinanza all’ospedale cittadino e ai livelli assistenziali, raccomandando un impegno particolare per il reparto di chirurgia che è stato in un recente passato un punto di riferimento della sanità campana, e che attende un rilancio nel solco di una tradizione importante. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/02/2019 EAV: € 5.311 Lettori: 176.667 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Insulti in ospedale, l'ivoriano insiste: «Frasi razziste rivolte a me» «Salvini fa entrare ancora questa gente in Italia? Torna al Paese tuo. Devi morire». Conferma gli insulti razzisti da parte di una infermiera dell’ospedale di Mercato San Severino, immortalate in un video registrato da lui stesso al momento dell’accaduto. L’ivoriano Souleymane Rachidi, ne parla dal letto del reparto di Osservazione breve intensiva del Ruggi, dove è ricoverato ed è stato raggiunto ieri mattina, da un gruppo di attivisti di Potere al Popolo, che attraverso un nuovo filmato hanno raccolto la sua testimonianza. «Subito ho chiamato due portatori del 118 e ho detto loro che capisco l’italiano e avevo capito cosa aveva detto – rafforza la sua versione Rachidi – Lei ha continuato a dire: torna al paese tuo, devi morire. Così, ho fatto il video. Ho chiamato polizia, carabinieri e dopo il mio datore di lavoro, che mi ha portato da San Severino al Ruggi», dove il 20enne conferma di «essere trattato bene da medici e infermieri». Una tesi, quella degli insulti razzisti, che contrasta con quanto accertato a conclusione di una istruttoria avviata nella stessa giornata di domenica dal direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi, Giuseppe Longo, dalla quale «non emergono comportamenti o atti assunti dal personale in servizio riferibili a episodi di razzismo», nei confronti del ventenne straniero che domenica alle 3 del mattino si era presentato accompagnato dal 118 per un dolore al petto. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/02/2019 EAV: € 1.084 Lettori: 19.200 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Longo annuncia:"Per l'ospedale di Cava altri lavori in arrivo" La visita del manager, ricevuto in corsia dal sindaco e dall'arcivescovo Soricelli Cava de' Tirreni. Il direttore generale dell’Azienda universitaria ospedaliera Ruggi d’Aragona, Giuseppe Longo, insieme al dirigente sanitario Cosimo Maiorino, ha fatto visita al plesso ospedaliero di Cava de’ Tirreni. Ad attenderli il direttore sanitario del "San Maria dell'Olmo" Vittorio Salvatore e l'arcivescovo di Amalfi-Cava de' Tirreni Orazio Soricelli, oltre naturalmente al sindaco Vincenzo Servalli. Il manager salernitano ha fatto tappa anche presso la chiesa cinquecentesca annessa allo storico ospedale e successivamente ha effettuato un sopralluogo alle sale operatorie dove sono in corso di ultimazione importanti lavori di ristrutturazione. Longo ha illustrato il piano di ulteriori significativi interventi di ristrutturazione del plesso ospedaliero ed ha rassicurato l'arcivescovo anche per la riqualificazione della storica chiesa per la sua prossima riapertura. Il sindaco Servalli, nell’esprimere "soddisfazione per i lavori programmati di riqualificazione del plesso", ha sottolineato "la grande attenzione dell’intera cittadinanza all’ospedale cittadino e ai livelli assistenziali, raccomandando un impegno particolare per il reparto di chirurgia che è stato in un recente passato un punto di riferimento della sanità campana, e che attende un rilancio nel solco di una tradizione importante". Redazione Salerno Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/02/2019 napoli.fanpage.it EAV: € 3.781 Lettori: 20.100 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Razzismo in ospedale nel Salernitano, il ragazzo ribadisce: Insulti rivolti direttamente a me Un ragazzo di 20 anni, originario della Costa d’Avorio, pochi giorni fa aveva diffuso un video in cui diceva di essere stato offeso con insulti razzisti al Curteri di Mercato San Severino. Dopo la replica dell’ospedale, che dopo un’indagine interna ha fatto sapere che gli epiteti non erano rivolti a lui, il giovane torna sull’argomento con un video diffuso da Potere al Popolo e ribadisce la propria versione. Cronaca Napoli e Campania Salerno Ultime Notizie 27 febbraio 2019 10:59 di Nico Falco “L'infermiera mi ha visto e mi ha detto: ma Salvini fa ancora entrare questa gente in Italia? Poi ha continuato dicendomi che devo morire e che devono tornarmene al mio Paese”. In un video, diffuso da Potere al Popolo, Souleymane Rachidi ribadisce la sua versione sull'episodio di razzismo di cui sarebbe stato vittima nell'ospedale Curteri di Mercato San Severino. Il ragazzo, 20 anni, originario della Costa d'Avorio, aveva pubblicato un video mentre era su una barella del Pronto Soccorso . In sottofondo si sentiva la voce di una donna che ripeteva “non voglio vederti più qui, te ne devi andare”. Era, aveva spiegato, una dipendente dell'ospedale, che gli aveva rivolto insulti razzisti appena era arrivato. Ora, con un nuovo video, il ragazzo ha a sua volta replicato a quanto affermato dall'azienda ospedaliera, senza nessun passo indietro su quanto raccontato. “Ho fatto il video – conclude, da reparto di Osservazione breve intensiva del Ruggi, dove si trova ora ricoverato – ho chiamato le forze dell'ordine e il mio datore di lavoro, che mi ha portato qui a Salerno, dove mi stanno facendo gli esami e mi stanno trattando benissimo”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/02/2019 salernotoday.it EAV: € 823 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Razzismo in ospedale? Caso singolo: oltre la denuncia, gli elogi agli infermieri "di cuore" Il giovane ivoriano ha sottolineato il buon cuore del personale sanitario dell'ospedale Ruggi, dove è ricoverato. Contemporaneamente, attraverso la nostra testata, Gianfranco Ferrigno rivolge il suo "grazie" al personale di Nefrologia Approfondimenti Razzismo, le offese a Souleymane e la solidarietà del sindaco al Tg3 25 febbraio 2019 Razzismo in ospedale, +Europa: “Mai più altri casi Souleymane” 25 febbraio 2019 Straniero insultato in ospedale, il Ruggi: "Le frasi offensive non erano rivolte a lui" 25 febbraio 2019 "Le offese razziste non erano rivolte a me? Falso!": l'intervista a Souleymane Rachidi 26 febbraio 2019 E' stato accusato di aver denunciato quanto subito, "infangando", secondo anche alcuni lettori che hanno commentato la nostra intervista, l'Italia, e additandola di razzismo. Ma, in realtà, Souelymane Rachidi, il 20enne della Costa d'Avorio che ha raccontato, con tanto di video, delle offese ricevute da un'infermiera dell'ospedale Curteri di Mercato San Severino, poi smentite dalla direzione del Ruggi, ha anche elogiato e ringraziato gli innumerevoli italiani, in particolare salernitani, che lo hanno accolto e voluto bene. Non solo, Sole, così come chiamato dagli amici, ha anche sottolineato il buon cuore del personale sanitario dell'ospedale Ruggi, dove si trova attualmente ricoverato, precisando come, a fronte della denuncia del caso di razzismo, non vi sia, in realtà, nessuna intenzione di dipingere la nostra comunità come disumana, bensì solo quella, a suo dire, di render nota una ingiustizia subita. La smentita del Ruggi A scagliare una freccia a favore di medici e infermieri del territorio, riferendosi, in particolar modo, a quelli del reparto di Nefrologia del Ruggi, è, intanto, anche il presidente della Claai, Gianfranco Ferrigno che intende ringraziare, attraverso la nostra redazione, il personale sanitario dell'ospedale salernitano per il lavoro svolto con impeccabile professionalità ed umanità, nonostante le continue emergenze. Tali ringraziamenti, dunque, confermano l'impegno e la disponibilità di tanti infermieri e operatori che svolgono la propria mission con spirito di servizio e altruismo, senza mai negare un sorriso ai pazienti che, in condizioni delicate, non possono che trarre forza e sostegno da tali apprezzabili comportamenti. Sole replica al Ruggi: l'intervista Le accuse di Souelymane rivolte all'infermiera di Mercato San Severino, dunque, a detta del giovane ivoriano, hanno il solo obiettivo di pretendere giustizia. Il paziente che Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
resta ricoverato al Ruggi, peraltro, ha anche concesso alla nostra testata un'intervista per far chiarezza sulla situazione, dopo la nota ufficiale della direzione del Ruggi secondo cui quelle offese non sarebbero state rivolte a lui. La solidarietà Un fiume in piena, ad ogni modo, la bacheca Facebook del giovane, studente e lavoratore, tra amici, conoscenti, politici, docenti e compagni di scuola che gli hanno espresso piena solidarietà e sostegno per l'accaduto. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
27/02/2019 salernonotizie.it EAV: € 809 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Sanità: il DG Giuseppe Longo in visita all’Ospedale di Cava de’Tirreni Nella giornata di martedì 26 marzo, il Direttore generale dell’Azienda Universitaria Ospedaliera Ruggi d’Aragona, Giuseppe Longo, insieme al Dirigente sanitario Cosimo Maiorino, ha fatto visita al plesso ospedaliero di Cava de’ Tirreni, Santa Maria Incoronata dell’Olmo, ricevuti dal Direttore sanitario f.f. Vittorio Salvatore. Alla presenza di S.E. mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi Cava de’ Tirreni e del Sindaco Vincenzo Servalli, il Direttore Longo ha visitato anche la cinquecentesca chiesa annessa allo storico ospedale cittadino e successivamente ha effettuato un sopralluogo alle sale operatorie dove sono in corso di ultimazione importanti lavori di ristrutturazione. Il Direttore Longo ha illustrato il piano di ulteriori significativi interventi di ristrutturazione del plesso ospedaliero ed ha rassicurato S.E. Soricelli anche per la riqualificazione della storica chiesa per la sua prossima riapertura. Il Sindaco Servalli, nell’esprimere soddisfazione per i lavori programmati di riqualificazione del plesso, ha sottolineato la grande attenzione dell’intera cittadinanza all’ospedale cittadino e ai livelli assistenziali, raccomandando un impegno particolare per il reparto di chirurgia che è stato in un recente passato un punto di riferimento della sanità campana, e che attende un rilancio nel solco di una tradizione importante. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
28/02/2019 Pagina 32 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 9.083 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Budget Asl esaurito esami cardiologici subito a pagamento Sabino Russo A pagamento le visite, gli elettrocardiogrammi, gli eco-cardio, i doppler carotidei e tutti gli altri esami cardiologici nei centri privati della provincia. È il primo effetto, partito ieri, dell' esaurimento del tetto di spesa trimestrale per la specialistica ambulatoriale, assegnato dalla Regione per le prestazioni sanitarie in regime di convenzione. Seguiranno a ruota, nei prossimi giorni, le radiografie, diabetologia e gli esami del sangue. IL MONITORAGGIO A complicare la situazione, questa volta, ci si è messo il monitoraggio trimestrale della spesa (bypassato lo scorso anno a Salerno), che ha sostituito i complessi calcoli relativi alla mensilizzazione dei tetti di spesa introdotti dall' ex commissario Polimeni (che diede vita a un continuo «stop and go» nel 2016), scalzati a loro volta dall' assegnazione del budget non più al singolo centro sanitario bensì alla macroarea assistenziale (diagnostica, patologia clinica etc) del 2017. Il calcolo trimestrale, nelle intenzioni, doveva finalmente evitare il consueto blocco estivo agli esami e alle visite in convenzione, mantenendo sotto controllo la spesa, ma per ora ha solo contribuito ad anticipare le criticità a marzo. La scorsa estate, infatti, si registrò una situazione molto simile a quella di questi giorni, con l' alt per la cardiologia che giunse il 10 agosto, seguito 10 giorni dopo per agli esami di laboratorio, a settembre per le radiografie e così a ruota tutti gli altri. IL CALENDARIO Lo stop gli altri settori è per le branche a visita il 21 marzo, per diabetologia l' 8 marzo, per gli esami di sangue e urine il 9 marzo e gli esami radiologici il 4 marzo. Questo vuol dire che una volta raggiunte queste scadenze, fino al 1 aprile, data in cui si apre il secondo trimestre, gli utenti salernitani dovrebbero pagare di tasca propria l' intero importo della prestazione sanitaria richiesta, non potendo più usufruire delle convenzioni per eseguire gli esami di cui necessitano, altrimenti non resta che inserirsi nelle liste d' attesa degli ambulatori pubblici, che hanno tempi molto dilatati. L' APPELLO Sulla vicenda è Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
intervenuto anche il responsabile nazionale per l' ufficio politiche sociali e socio sanitarie dell' Udc, che lancia un appello al governatore della Campania. «De Luca sa dove intervenire per evitare il blocco delle prestazioni: eliminare gli sprechi scrive in una nota Mario Polichetti In passato già lo ha fatto, stanando sacche di inefficienze senza precedenti. Magari si potrebbe intervenire sui cosiddetti reparti doppione, che resistono in alcuni ospedali della provincia di Salerno, ma non solo. Quel denaro risparmiato potrebbe essere rimesso in circolo per consentire ai cittadini campani di non privarsi di servizi che porterebbero la gente a decidere se curarsi o fare la spesa. Questo non deve accadere e De Luca deve attivarsi per arginare tutto questo». La proposta del ginecologo salernitano segue un' altra avanzata dalle parti sociali. «Non è stata fatta un' attenta rendicontazione delle reali necessità della popolazione per le prestazioni sanitarie in queste branche di cui si ha la necessità, come diabetologia e radiologia dichiara Lorenzo Conte, segretario della Uil Fpl di Salerno Le strutture pubbliche dovrebbero offrire una migliore offerta in questi rami e perché non farle nei week-end o addirittura nei turni notturni come si è fatto in altre regioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
28/02/2019 Pagina 18 EAV: € 623 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ludopatie e alcolismo giovani Sarà un ospedale di... lotta Enzo Colabene. Un innovativo servizio per contrastare ludopatie ed alcolismo tra i giovani valdianesi vedrà a breve la luce all' ospedale della "SS. Annunziata" di Sant' Arsenio. Merito di una fattiva collaborazione tra le strutture dell' Asl Salerno, a tutti i livelli, e la locale Amministrazione comunale. «Si tratta di un primo passo importante e significativo per il recupero completo del nostro ospedale -conferma il sindaco Donato Pica-. Attraverso una serie di atti concordati negli ultimi mesi tra l' Azienda sanitaria locale di Salerno ed il Comune da me rappresentato, abbiamo raggiunto questo obiettivo che porterà alla prevenzione ed al contrasto delle dipendenze dell' alcolismo e del gioco d' azzardo tra i giovani e giovanissimi. Il servizio conterà ben 10 posti letto al secondo piano dell' ospedale di Sant' Arsenio per la somministrazione di terapie e trattamenti». «L' operazione sarà sostenuta da circa 50mila euro di fondi Asl Salerno. «I miei ringraziamenti -conclude Pica- vanno al commissario dell' Asl Salerno, dottor Iervolino, ed ai direttori dei due dipartimenti di Psichiatria, Corrivetti, e delle Dipendenze, De Luna, del nostro ospedale. Una menzione speciale infine per il dottor Baselice che è il coordinatore esecutivo del progetto». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
28/02/2019 Pagina 32 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.116 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Morto dopo l' aneurisma assolto il medico LA SENTENZA Assolto perché il fatto non sussiste. È quanto sentenziato dai giudici della terza sezione di Salerno (giudice monocratico Pietro Giocoli) nei confronti del medico salernitano, Gerardo Patrone. L' ortopedico, difeso dagli avvocati Federico Conte e Francesco D' Onofrio, era stato imputato di omicidio colposo nel 2014 per il decesso di Danilo Molinari al San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona di Salerno ove era stato trasferito d' urgenza dall' ospedale di Eboli per un improvviso aneurisma dell' aorta. Visitato a Eboli in regime di pronto soccorso, a seguito della consulenza ortopedica Patrone aveva evidenziato una lombalgia acuta di probabile origine discale a carico del paziente il quale, dimesso dall' ospedale ebolitano, vi fece ritorno appena 3 giorni dopo per una sincope poi sfociata nella patologia vascolare. Secondo la tesi dei due difensori, poi accolta dal Tribunale, non vi è stata alcuna condotta negligente da parte dei sanitari che ebbero i cura Molinari in quanto i due episodi clinici erano lontani l' uno dall' altro e, comunque, non collegabili dal momento che, seppure fosse stato già in atto in quei momenti un principio di aneurisma, il paziente non ebbe problemi clinici e dolore tali da indirizzare l' ortopedico verso una diagnosi di carattere internistico e non solo di tipo articolare. Ora si attendono solo le motivazioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
28/02/2019 Pagina 14 EAV: € 714 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Azienda dei Colli, chirurgia mini -invasiva su una 14enne affetta da gigantismo NAPOLI. Intervento di altra precisione dei chirurghi dell' azienda ospedaliera dei Colli di Napoli che sono riusciti a rimuovere una consistente massa ovarica dall' addome di una ragazzina di 14 anni, cardiotrapiantata e affetta dalla sindrome di Sotos, il gigantismo: il tutto grazie alla laparoscopia. L' intervento, coordinato dal primario facente funzioni della Chirurgia generale del Monaldi Diego Cuccurullo, si presentava particolarmente complesso. Per questo, per evitare ulteriori cicatrici, si è usata la tecnica miniinvasiva. Oltre a Cuccurullo, a fare parte dell' equipe i medici dell' Uosd di Assistenza meccanica al circolo e dei trapianti in pazienti adolescenti, di cui è responsabile Andrea Petraio, e gli anestesisti Michele Iannuzzi e Giovanni Messina, dell' Uoc di Anestesia e Rianimazione diretta da Antonio Corcione. L' intervento è stato tanto più significativo in quanto praticato su un' adolescente che cresce di media di tre centimetri l' anno e che era stata sottoposta alla ricostruzione della valvola mitralica. Inoltre, alla ragazzina era stato impiantato un cuore artificiale, nel 2012, rimasta sotto assistenza cardiaca meccanica per quasi un anno e mezzo. Sull' addome c' erano cicatrici multiple e con la laparoscopia si è evitato di produrne altre. La 14enne è stata dimessa dopo pochi giorni dall' intervento. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
28/02/2019 Pagina 8 EAV: € 1.163 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Il Cardarelli lo chiama dopo tre anni per rimuovere il tumore alla prostata Angelo Agrippa La denuncia di Assotutela. Ciarambino (M5S): «Subito il piano sulle liste di attesa» NAPOLI Tre anni per ottenere una risposta alla richiesta di essere operato per un tumore alla prostata presso l' ospedale Cardarelli. È quanto è stato denunciato dalla associazione a difesa dei consumatori Assotutela in una lettera inviata all' ex direttore generale Ciro Verdoliva. La consigliera regionale dei 5 Stelle, Valeria Ciarambino, ha raccolto la denuncia per farne ora oggetto di una indagine consiliare. È accaduto che nell' ottobre 2015 un paziente si è prenotato per un intervento di rimozione di un tumore alla prostata e dopo tre anni, il 22 novembre scorso, si è fatta viva un' operatrice dell' ospedale, la quale ha contattato l' ammalato per accertarsi se fosse ancora in attesa dell' intervento. «Un caso gravissimo, accaduto al Cardarelli e denunciato dall' associazione Assotutela - accusa Ciarambino - ma che è purtroppo soltanto uno dei tanti episodi che definiscono la vergognosa gestione delle liste d' attesa in Campania. Al danno si aggiunga la beffa subita da questo cittadino che, di fronte alle sue legittime rimostranze, si è sentito staccare la comunicazione dall' operatrice. Casi che non si ripeteranno mai più, neppure in una regione gestita dal peggiore governatore della nostra storia, se la Campania darà attuazione al nuovo Piano per la gestione delle liste d' attesa approvato dal ministro Grillo e che ogni regione dovrà adottare entro 60 giorni». Ciarambino ha presentato una mozione per impegnare la giunta regionale «a dare immediata attuazione a quanto previsto al Piano delle liste d' attesa». Non solo, ha anche comunicato che nei prossimi giorni «inoltreremo una segnalazione al Cardarelli per chieder conto di questa vicenda assurda e per capire se e quanti altri casi di questo genere si siano verificati». I 5 Stelle promettono una vigilanza serrata sulle liste di attesa e sul cronoprogramma degli interventi chirurgici più urgenti. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
«Non possiamo più consentire che si debba aspettare fino a tre anni per un intervento di natura oncologica. Né - ha spiegato l' esponente del Movimento pentastellato - che l' unica alternativa per i nostri pazienti sia rappresentata dalle prestazioni in regime di intramoenia. Il nuovo Piano comporterà una totale semplificazione di tutte le procedure e la totale trasparenza delle prenotazioni, con la possibilità di accedere in ogni momento alle agende attraverso sistemi informativi aziendali e regionali. A causa dei tempi biblici delle liste di attesa, la Campania - ha concluso - paga 300 milioni l' anno di emigrazione sanitaria. Risorse che potranno finanziare azioni di miglioramento dell' assistenza». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
28/02/2019 Pagina 8 EAV: € 913 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania L' avvocato di Jannelli: ignorate dai pm molte prove a suo favore Titti Beneduce «La Procura era a conoscenza di elementi a favore del professore Jannelli, ma non li ha evidenziati; anzi, li ha ignorati». È stata una requisitoria molto dura nei confronti dei pm quella pronunciata ieri dall' avvocato Maurizio Lojacono al processo in cui è imputato, assieme ad altre quattro persone, il professore Paolo Jannelli (foto), ex primario ortopedico del Cardarelli. Per lui, nelle scorse settimane, il pm Henry John Woodcock aveva chiesto la condanna a otto anni per 91 falsi, 19 concussioni e due truffe: secondo l' accusa, infatti, il medico avrebbe dirottato verso Villa del Sole, ora fallita, numerosi pazienti dell' ospedale per operarli privatamente. Rispetto a questo punto, Lojacono - che assiste l' ortopedico assieme a Bruno Von Arx - ha sottolineato come, in cinque anni, su una media di 7.500 pazienti transitati per il Cardarelli solo quattro all' anno siano stati poi operati a Villa del Sole. Quanto all' assenteismo, secondo il penalista era già emerso nel corso delle indagini - ma la Procura non lo aveva evidenziato - che il professore Jannelli, da primario, in base al contratto non aveva vincoli di orario, ma era tenuto a raggiungere gli obiettivi prefissi a sua totale discrezione. Nel corso dell' udienza di ieri ha discusso anche l' avvocato Manlio Pennino, che assiste Marco Von Arx: a suo giudizio l' ex amministratore della clinica deve essere assolto nel merito, non per avvenuta prescrizione del reato. In quelle precedenti era toccato a Carlo Carandente Giarrusso, che difende Massimiliano Mandato, e a Claudio Lanzotti, per Mario Chiantera. Oggi concluderà Lojacono, seguito da Bruno Von Arx, la prossima settimana la sentenza: sarà giovedì 7 o venerdì 8, a seconda se il pm vorrà o no replicare agli avvocati del collegio difensivo. Quindi, sette anni i clamorosi arresti, si arriverà finalmente a una sentenza: il collegio, presieduto da Marco Occhiofino, si ritirerà in camera di consiglio per decidere. In caso di assoluzione, Jannelli sarà Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
automaticamente reintegrato nelle funzioni e nello stipendio. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
28/02/2019 Pagina 28 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 8.639 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Lonardo incalza Grillo «Rummo allo sfascio venga a constatarlo» IL PRESSING Gianni De Blasio La senatrice Lonardo non demorde sulla sanità e, ieri, nel corso di un intervento di fine seduta, ha sollecitato il ministro Giulia Grillo a recarsi nel Sannio, per verificare di persona lo stato di degrado in cui versa il Pronto soccorso del presidio ospedaliero «Rummo», per citare solo la punta dell' iceberg di una problematica più ampia. Visti i precedenti, le aspettative dell' esponente forzista sono destinate a restare vane non avendo, il ministro, mai dato riscontro alle tante interrogazioni rivolte dalla Lonardo. I PRECEDENTI La prima, l' 11 aprile, a qualche settimana dall' ingresso a Palazzo Madama. «Su un tema tanto delicato come la salute, il ministro ha l' obbligo e il dovere morale di intervenire», ha sempre detto la senatrice. Che non ebbe risposta neppure in merito alla vicenda dell' angiografo guasto, che costrinse i malati del Sannio a peregrinare per gli ospedali della Campania. «Ancora una volta, sono qui a rivolgere al ministro della Sanità un appello accorato, affinché dedichi un po' del suo preziosissimo tempo per rispondere alle numerose interrogazioni, che le ho presentato, riguardanti la grave situazione dei nosocomi della mia città: Benevento», ha esordito Lonardo. Che ha fatto, poi, l' excursus delle 5 interrogazioni proposte, tutte prive di riscontro. «Ho appreso dalla viva voce del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che il ministro ancora non approva il Piano ospedaliero, ed il Piano per l' edilizia ospedaliera e sanitaria, con relativo sblocco dei fondi». I SINDACATI La senatrice Lonardo, inoltre, sabato scorso ha avuto un confronto sullo stato della sanità a Benevento e provincia, con alcuni rappresentanti sindacali (Fials, Fsi-Usae, Cgil-Fp, Nursing-Up), che le hanno rappresentato la difficoltà di interagire con il ministro Grillo, «infatti anche loro hanno inviato diverse note per rappresentare la grave situazione dei nostri Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
ospedali». «Credo che non debba aggiungere altro: questo ministro evidentemente, non ama interagire con i rappresentanti del popolo qui in Senato, ma debbo rilevare, neppure con i sindacati», ha aggiunto Sandra Lonardo. Dalla stampa, poi, la senatrice ha appreso che il ministro Grillo si sta recando in più strutture di Pronto soccorso, in varie città italiane, per controllare di persona quali siano i problemi e qual è lo stato in cui versano. «Mi permetto, per il suo tramite, gentile presidente - conclude Lonardo rivolgendosi al governatore De Luca - di invitare il ministro a mettere in agenda una visita nella nostra città. Sarebbe utile per rendersi conto di persona di cosa sto parlando, visto che il presidente della Regione Campania l' ha chiamata direttamente in causa, ed anche più volte. Mi preme far giungere al ministro, che la situazione è davvero drammatica, ed assistiamo giornalmente al completo sguarnimento dei nostri ospedali. Mi auguro che nei prossimi giorni avrò le risposte che ho chiesto, comunque, ad ogni intervento di fine seduta, ripeterò l' appello al ministro Grillo. Prima o poi, dovrà pur ascoltare la voce della istituzione che la chiama in causa». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
28/02/2019 Pagina 28 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 7.988 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Macchinario guasto, al «Sant' Alfonso» niente ortopanoramica LA DENUNCIA Vincenzo De Rosa «È dall' 8 febbraio che non riusciamo a prenotare una radiografia ortopanoramica e nessuno sa dirci quando potremo farlo». La denuncia arriva da una mamma di Sant' Agata de' Goti, Mena Distasi, tra i fondatori del comitato civico spontaneo «Curiamo la Vita», che nelle ultime settimane si è recata tre volte al «Sant' Alfonso Maria de' Liguori» per richiedere una prestazione. «Il 6 febbraio racconta - il nostro medico di famiglia ha prescritto a mia figlia una radiografia ortopanoramica. Io mi reco in ospedale lo stesso giorno, ma ahimè le prenotazioni si fanno solo nei giorni dispari. Allora ritorno in ospedale il venerdì, vado al Cup ed aspetto il mio turno. Al momento della prenotazione però l' operatore mi dice che non è possibile prenotare perché il macchinario è rotto». «Non si trattava di un esame urgente, spiega la Distasi dissi che avrei aspettato qualche giorno prima di ritornare. Passeranno in verità quasi tre settimane e questa mattina (ieri per chi legge ndr) ritorno in ospedale e ritrovo lo stesso operatore. La risposta non cambia: il macchinario è ancora guasto, e l' operatore non sa dirmi quando sarà riparato. Sono andata via dall' ospedale, arrabbiata e molto sfiduciata». IL RIASSETTO Un disservizio per una delle prestazioni, quella della diagnostica per immagini, ancora erogate dal presidio santagatese dell' azienda «San Pio» dopo la riorganizzazione aziendale entrata in vigore il primo febbraio. Da quando cioè in attuazione del Piano regionale di programmazione della rete ospedaliera l' azienda di Benevento aveva disattivato presso la struttura di località San Pietro i reparti di Cardiologia (che contava 12 posti letto compresi i 2 destinati al regime di day hospital) e di Geriatria (con 4 posti letto). Disattivazione, va ricordato, arrivata in contemporanea con la riammissione del Pronto soccorso del «Sant' Alfonso», oggi attivo e non più Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
convertito in Punto di primo intervento, nella rete delle emergenze. Dal management dell' azienda «San Pio» confermano il problema relativo alle prenotazioni per le radiografie ortopanoramiche, precisando però che si tratta dell' unica prestazione che la diagnostica per immagini non può erogare in questo momento e che comunque la direzione si è già attivata per il ripristino dei macchinari. IL DIRETTORE «In questo momento spiega Pasquale Di Guida, direttore medico del Sant' Alfonso abbiamo una macchina ferma, l' ortopantomografo, per via di un problema a una scheda che va sostituita. Ma siamo a conoscenza del guasto e ci siamo attivati per tempo per sostituire la scheda. Quella dell' ortopanoramica è però l' unica prestazione che non possiamo erogare in questo momento, tutti gli altri reparti attivi presso il nostro presidio sono funzionanti. Appena la macchina verrà riparata sarà possibile prenotare il servizio». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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