Media Monitoring per 09-05-2019 - Rassegna stampa del 09-05-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 09-05-2019 - Rassegna stampa del 09-05-2019 - Ruggi
09-05-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 09-05-2019
Media Monitoring per 09-05-2019 - Rassegna stampa del 09-05-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      09/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Assenteisti al Ruggi? No, stakanovisti Dieci assenze all'anno ................................................ 1
      09/05/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            «Costruiamo a Baronissi il nuovo ospedale "Ruggi"» ............................................................. 3
      09/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            «Delocalizzare il Ruggi» La proposta di Valiante .................................................................... 4
      09/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            «Si metta ordine nel personale» ............................................................................................ 5
      09/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            L' ultimo saluto a Eva tra lacrime e applausi .......................................................................... 6
      09/05/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT
            Ospedale di Salerno, dipendenti tra i più attivi: solo 10 assenze all’anno ............................. 8
      09/05/2019 - GIORNALEDIRICCIONE.COM
            Riccione. Judo Polisportiva Riccione, i Campionati nazionali Aics che si sono svolti al Play Hall
            sono iniziati con l’emozione per gli esami di cambio di cintura ............................................. 9
      08/05/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT
            Il “Ruggi” a Baronissi, la proposta del candidato Gianfranco Valiante ................................ 11
      08/05/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT
            Legionellosi, accordo tra ospedale Ruggi di Salerno e Arpa Campania ................................ 12
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 14
      09/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Agropoli, il Surgery e il lungo inter per la cessione ............................................................. 14
      09/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Bimbo morto in ospedale, pronti gli avvisi ........................................................................... 15
      09/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Esenzione ticket, cento patronati convenzionati .................................................................. 17
      09/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Le allegre casse dell'Asl Arriva la scure dei giudici .............................................................. 18
      09/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Parking dell' ospedale ridotte le tariffe orarie ..................................................................... 21
      09/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Sanità e imboscati In 216 dovranno tornare in corsia .......................................................... 22
Sanità Campania ............................................................................................................................. 24
      09/05/2019 - IL MATTINO
            Anemia, check up gratuito per le donne nei laboratori «Lifebrain» della città ..................... 24
      09/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            De Lorenzo: «Liste d' attesa lunghe, ora c' è sfiducia» ........................................................ 26
      09/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Morte dopo malore, giallo soccorsi ...................................................................................... 27
      09/05/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Sanità, Castelli (M5s): «Sì al commissario ma no a De Luca» ............................................... 29
      09/05/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Sanità, focus Cei per quattro giorni tra corpo e spirito ........................................................ 30
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 32
      09/05/2019 - LA STAMPA
            "Ripariamo il cuore colpito dall' infarto" La nuova terapia italiana ...................................... 32
      09/05/2019 - AVVENIRE
            «Infermieri, un Codice per favorire la relazione con il malato» ............................................ 34
      09/05/2019 - LA REPUBBLICA
            Come è furbo il tumore a farsi aiutare da noi ....................................................................... 36
      09/05/2019 - IL TEMPO
            I medici del Lazio si ammalano di più ................................................................................... 38
      09/05/2019 - LA REPUBBLICA
            Immigrazione medici Siamo quinti nella Ue ......................................................................... 40
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09/05/2019 - CORRIERE DELLA SERA
     La battaglia sulla cannabis .................................................................................................. 41
09/05/2019 - LA REPUBBLICA
     La lettera non basta se non si assistono le persone ............................................................ 43
09/05/2019 - IL GIORNALE
     La prevenzione si fa alla Moli-sana ...................................................................................... 44
09/05/2019 - LA STAMPA
     La tecnica spiegata su Nature: cura veicolata da un virus ................................................... 46
09/05/2019 - LA REPUBBLICA
     Le due Italie della prevenzione ............................................................................................ 47
09/05/2019 - AVVENIRE
     Lesioni spinali test europeo per rigenerare tessuti neurali ................................................. 49
09/05/2019 - LA REPUBBLICA
     Robot in corsia Al Bambino Gesù si gioca al futuro .............................................................. 50
09/05/2019 - AVVENIRE
     Sanità religiosa, il contributo dei medici .............................................................................. 51
09/05/2019 - ITALIA OGGI
     Sanità, Sicilia come la Lombardia ........................................................................................ 53
09/05/2019 - IL GIORNO
     Sos protesi al seno «Il ritiro non serve» ............................................................................... 55
09/05/2019 - AVVENIRE
     Sui tumori femminili la ricerca corre .................................................................................... 56
09/05/2019 - ITALIA OGGI
     Umbria: ma dai, abbiamo scherzato ..................................................................................... 58
09/05/2019 - LA REPUBBLICA
     Un nuovo programma per il polmone ................................................................................... 61
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09/05/2019                                                                                                                  Pagina 23
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 10.308
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

  Assenteisti al Ruggi? No, stakanovisti Dieci assenze all'anno
 Sabino Russo
 Hanno sempre respinto l' etichetta di
 fannulloni e ora a rafforzare la loro tesi
 giungono anche i dati della ragioneria
 dello Stato, che indica il personale del
 Ruggi, con 10 giorni di assenza annui per
 malattia, insieme a quelli dell' Asl di
 Salerno, tra i più presenti a lavoro tra
 tutte le aziende ospedaliere e sanitarie
 del Belpaese. Un numero che da solo
 non evidenzia nessun elemento di
 eccezionalità, è vero, ma se rapportato
 all' età media dei dipendenti, tra le più
 altre d' Italia (53 anni Ruggi e 55 Asl), e
 ai buchi in organico (intorno alle 1400
 unità), mette a nudo il gap di partenza
 degli operatori sanitari della provincia e
 lo sforzo messo in campo per garantire l'
 assistenza. Delle assenze dal servizio, i
 risultati riferiti a quelle per malattia sono
 la voce preferita alle altre perché il
 numero di giorni di ferie è uniforme su
 base annua e le variabilità di rilievo sono
 addebitabili       alle   criticità aziendali
 (dilazioni o recuperi), mentre quelle per
 maternità sono condizionate dalla presenza di donne. In definitiva, le assenze per
 malattia sono quelle per le quali si registra una variabilità fra le aziende non
 giustificata da motivazioni di carattere epidemiologico e che quindi più delle altre
 possono essere sottoposte a monitoraggio. Su base regionale, con 15 giorni di
 malattia in media annua per dipendente le aziende sanitarie del Lazio, nel loro
 complesso, si collocano al primo posto della classifica, seguite da quelle di Basilicata
 e Calabria con poco più di 14 e di 13 giorni rispettivamente. Puglia, Abruzzo, Sicilia,
 Sardegna completano l' elenco delle regioni dove si registra un numero di giorni
 lavorativi di assenza di almeno 2 giorni oltre la media nazionale. LA GRADUATORIA
 Passando in rassegna, invece, le singole aziende, al primo posto si colloca quella
 ospedaliera di Cosenza, con quasi 25 giorni lavorativi, seguita dalla Asl Roma 6 (20).
 Ulteriori 8 aziende al di sopra dei 17 giorni sono tutte dislocate nel Lazio e nel sud
 Italia (azienda ospedaliera Civico-Di Cristina di Palermo, Asl Lanciano-Vasto-Chieti,
 quella di Lecce, l' azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma, l' Asl Roma 2,
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quelle di Viterbo, Matera e Reggio Calabria). Al 38esimo posto la prima delle aziende
del Nord (Città Salute e Scienza di Torino). All' 81esimo posto, invece, si colloca il
Ruggi (10,42 giorni) e 93esima l' Asl di Salerno (10,42). Nel giro di 2 appena giorni in
meno altre 60 aziende, prevalentemente del centro-nord. Circostanza, questa, che
rende ancora più importante il dato delle 2 aziende salernitane, perché va
evidenziato il gap ai nastri di partenza, rappresentato dall' età media del personale,
tra le più altre d' Italia (53 anni Ruggi e 55 Asl), e dei buchi in organico (mancano
intorno alle 1400 unità), che confermano, come detto, la condizione di svantaggio
dei dipendenti sanitari della provincia e lo sforzo messo in campo per garantire l'
assistenza. L' ORGANICO Sono circa un centinaio i dipendenti che potenzialmente
potrebbero lasciare scoperti i reparti del Ruggi nel 2019, tra pensionamenti ordinari
e quota 100. Situazione analoga anche all' Asl, dove i dipendenti che potranno
accedere alla quota 100 potrebbero essere 58. Ai pensionamenti per quota 100, poi,
vanno aggiunte le altre due forme di quiescenza, quella di anzianità e opzione
donna. Per quanto riguarda la prima abbiamo 64 dipendenti che se ne potrebbero
avvantaggiare, suddivisi in 24 unità di comparto e 40 unità della dirigenza medica.
Per quanto riguarda l' opzione donna, invece, l' area del comparto sarebbe quella
eventualmente più interessata, con 23 unità in possesso dei requisiti richiesti. Per la
dirigenza medica, ci sarebbe una sola unità. Ai pensionamenti, poi, vanno aggiunti
gli altri buchi in organico. Stando ai piani di fabbisogno triennale di personale, all'
Asl si arriva a un totale di 846 persone, mentre al Ruggi sono 273. © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

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09/05/2019                                                                                                                Pagina 14

                                                                                                                          EAV: € 757
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

       «Costruiamo a Baronissi il nuovo ospedale "Ruggi"»

 VERSO IL VOTO / La proposta del
 candidato Valiante Duecentotrentamila
 metri quadri all' interno dell' area
 destinata alla "Città della Medicina" per
 il nuovo San Giovanni di Dio e Ruggi D'
 Aragona. La vasta area, già destinata a
 tale scelta, consentirebbe infrastrutture
 adeguate, viabilità efficiente, servizi con
 migliaia di posti auto sotterranei e a
 raso,      immediata      vicinanza      all'
 autostrada,      alla    metropolitana     e
 contiguitàalla facoltà di Medicina. La
 proposta di realizzare il nuovo ospedale
 San Giovanni di Dio e Ruggi D' Aragona a
 Baronissi arriva dal candidato sindaco
 Gianfranco Valiante. "E' una proposta,
 una candidatura che sottoporremo ai
 sindaci del comprensorio, al nuovo
 Rettore e naturalmente al Presidente
 della Regione Campania Vincenzo De
 Luca - sottolinea Valiante - un progetto
 immediatamente attuabile, vista la
 disponibilità dei suoli, e che consentirebbe la costruzione di una struttura all'
 avanguardia, in un' area poco urbanizzata, accanto alla facoltà di medicina, in una
 zona strategica della provincia di Salerno". "Sarebbe un' opportunità non solo per
 Baronissi ma per tutta la valle dell' Irno e anche per il capoluogo - sostiene Valiante -
 con nuovo lavoro per il grande indotto e le conseguenti strutture medicali a servizio.
 Ne trarrebbe beneficio anche tutta la zona sud della città di Salerno che attualmente
 risulta congestionata. È una proposta fattibile, siamo pronti a coinvolgere subito i
 privati proprietari di parte delle aree per acquisire la disponibilità dei suoli.
 Riteniamo la nostra una proposizione, al di là dei provincialismi, che possa portare
 all' avanguardia la sanità della Regione Campania. Lasciamo la decisione finale alla
 politica. Noi ci siamo".

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09/05/2019                                                                                                                 Pagina 28
                                      Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                           EAV: € 5.273
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             «Delocalizzare il Ruggi» La proposta di Valiante

 BARONISSI BARONISSI Paola Florio
 Impegni quotidiani per i candidati a
 sindaco che in ogni incontro con i
 cittadini spiegano il proprio programma
 elettorale soffermandosi su lavoro,
 interventi per migliorare la qualità della
 vita, attenzione al sociale, alle frazioni.
 Gianfranco Valiante tira fuori una nuova
 proposta che riguarda l' utilizzo di
 duecentotrentamila metri quadrati all'
 interno dell' area destinata alla «Città
 della Medicina» per la creazione di un
 ospedale: «Il nuovo San Giovanni di Dio
 e Ruggi D' Aragona» che andrebbe a
 posizionarsi a pochi chilometri dal Fucito
 di Mercato San Severino. «La vasta area,
 già destinata a tale scelta, consentirebbe
 dice Valiante - infrastrutture adeguate,
 viabilità efficiente, servizi con migliaia di
 posti auto sotterranei e a raso,
 immediata vicinanza all' autostrada, alla
 metropolitana e contiguità alla facoltà di
 Medicina». Un' idea che, ovviamente,
 dovrà essere sottoposta a chi di dovere.
 «Sottoporremo - ribadisce, infatti Valiante la candidatura ai sindaci del
 comprensorio, al nuovo Rettore e naturalmente al Presidente della Regione
 Campania Vincenzo De Luca». Per il candidato sindaco questo sarebbe «un progetto
 immediatamente attuabile, vista la disponibilità dei suoli, che consentirebbe la
 costruzione di una struttura all' avanguardia, in un' area poco urbanizzata, accanto
 alla facoltà di Medicina, in una zona strategica della provincia di Salerno». Valiante
 sostiene che sarebbe un' opportunità per Baronissi e per tutta la valle dell' Irno, ma
 anche per il capoluogo «con nuovo lavoro per il grande indotto e le conseguenti
 strutture medicali a servizio». «Riteniamo la nostra dice - una proposizione, al di là
 dei provincialismi, che possa portare all' avanguardia la sanità della Regione
 Campania». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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09/05/2019                                                                                                                Pagina 3
                                           La Città di Salerno
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                           «Si metta ordine nel personale»
 (m.c.)
 Il caso imboscati investe ufficialmente
 anche l'Azienda Ruggi d'Aragona di
 Salerno. Sulla scrivania del dg Giuseppe
 Longo, è arrivato il sollecito a
 regolarizzare le posizioni contrattuali del
 personale che svolge mansioni diverse
 da quelle previste dal contratto di
 assunzione. La richiesta è stata inoltrata
 dai sindacalisti della Rappresentanza
 sindacale unitaria della Cisl, Raffaele
 Iannone, Giovanni Lopez e Antonio
 Napoli.     Mancato     assolvimento      di
 obbligatorie procedure interne, questo
 l'incipit della lettera nella quale viene
 comunicato al numero uno dell'Azienda
 che «spiace dover rilevare la mancata
 quanto obbligatoria applicazione delle
 norme contrattuali relative alla necessità
 di riqualificare il personale, a partire da
 eventuali subentrate modifiche delle
 proprie condizioni di salute, per poter
 immetterli nella filiera socio sanitaria e
 assistenziale al massimo della loro competenza ed aspirazione». In pratica secondo i
 sindacalisti occorre effettuare delle verifiche sui lavoratori che sono stati trasferiti
 dai reparti negli uffici o comunque in settori diversi dai rispettivi profili professionali,
 per riconoscere le mansioni svolte non solo di fatto anche da un punto di vista
 contrattuale. «Questa grave inadempienza, fa assurgere agli onori della cronaca
 l'Azienda quale organizzazione finalizzata a perseguire fini clientelari, dall'altra fa
 stigmatizzare gli operatori quali imboscati, mentre gli stessi lavoratori vengono
 assegnati ad altri servizi, alcuni forse anche più faticosi e carichi di responsabilità».
 In pratica il sindacato sostiene che i lavoratori che sono negli uffici o svolgono
 funzioni diverse dalle loro competenze dovrebbero comunque essere inquadrati
 rispetto ai nuovi incarichi svolti. «Per molti si potrebbero anche prospettare tutti gli
 estremi per mansioni superiori», dicono i sindacalisti che auspicano un intervento sul
 caso.

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09/05/2019                                                                                                                Pagina 27
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 6.879
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             L' ultimo saluto a Eva tra lacrime e applausi

 FISCIANO FISCIANO Paola Florio Occhi
 rossi di pianto con gli sguardi rivolti alla
 bara bianca su cui troneggiava una
 candida composizione di fiori insieme
 alla fotografia della bellissima Eva Della
 Calce.     Singhiozzi     trattenuti     dalle
 centinaia di persone venute a salutare la
 venticinquenne di Gaiano per il suo
 ultimo viaggio. In prima fila i genitori ed
 il fratello. Almeno quindici i sacerdoti
 sull' altare, diversi i diaconi permanenti
 ed i cappellani dell' ospedale Ruggi di
 Salerno che erano tra i presenti. A
 celebrare la cerimonia funebre don
 Biagio     Napoletano,      delegato      dell'
 amministratore apostolico monsignor
 Luigi Moretti, accompagnato dal parroco
 della chiesa San Martino Vescovo di
 Gaiano don Gianluca Romano (chiesa in
 cui Eva ha ricevuto i sacramenti) e da
 don Michele Pecoraro, parroco della
 Cattedrale di Salerno. Don Michele
 avrebbe voluto officiare la messa, ma
 non ce l' ha fatta. Eva era la sua
 pronipote. Una ragazza speciale, come ricordano i cugini. «Ci hai offerto la tua
 bontà, la tua saggezza, la tua semplicità dicono Abbiamo beneficiato della tua
 presenza e dei tuoi gesti d' amore. Abbiamo apprezzato le tue doti e le tue qualità.
 Hai donato il tuo affettuoso impegno alla comunità parrocchiale. Hai costruito tanto
 nella tua breve esistenza. Sei un angelo disceso sulla terra per opera del Signore e
 come un angelo sei volata via. Adesso sei il nostro angelo custode». Parole che
 hanno commosso e che hanno portato ad un applauso spontaneo e sentito, quasi a
 sciogliere la tensione degli ultimi giorni. Da quel primo maggio, quando Eva ha
 cercato di togliersi la vita, in tutti vibrava forte la speranza che potesse farcela. Sei
 giorni di preghiere ed angoscia. Il settimo, invece, il dolore della perdita. «È difficile
 scomodare biologia, antropologia, psicologia o la Bibbia per trovare parole illuminate
 per noi. Adesso è il momento dei silenzi, delle lacrime e della preghiera» spiega don
 Biagio Napoletano durante l' omelia. E mentre continua il discorso si ode un
 trambusto. Qualcuno si sente male. L' omelia si interrompe. Arriva l' ambulanza. La
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Media Monitoring per 09-05-2019 - Rassegna stampa del 09-05-2019 - Ruggi
persona che ha avuto il malore viene accompagnata in ospedale per un controllo. L'
attenzione torna sulle parole del sacerdote e gli sguardi sul feretro. Al termine della
cerimonia funebre prende la parola don Michele Pecoraro e ringrazia Dio per Eva, un
raggio di sole, un angelo di bontà e di grazia. «Sei entrata nella gloria di Dio» dice
con la voce incrinata dall' emozione. All' uscita della bara una miriade di palloncini
bianchi verso il cielo. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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09/05/2019
                                     salerno.occhionotizie.it
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     Ospedale di Salerno, dipendenti tra i più attivi: solo 10
                       assenze all’anno

 Dati confortanti dall’ospedale di Salerno:
 i dipendenti sono tra i più attivi d’Italia,
 infatti fanno registrare solo 10 assenze
 all’anno per malattia. Solo 10 assenza
 all’anno per i dipendenti del Ruggi I
 dipendenti dell’ospedale San Giovanni di
 Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno sono
 tra i più attivi e meno assenteisti d’Italia:
 dati alla mano, il personale dell’azienda
 ospedaliera fa registrare solo 10 assenze
 all’anno per malattia, insieme a quelli
 dell’Asl di Salerno. Si tratta di un dato
 importante se si tiene conto dell’età media del personale e ai buchi di organico a cui
 spesso il Ruggi deve far fronte. I risultati riferiti a quelle per malattia sono la voce
 preferita alle altre perché il numero di giorni di ferie è uniforme su base annua e le
 variabilità di rilievo sono addebitabili alle criticità aziendali, mentre quelle per
 maternità sono condizionate dalla presenza di donne. In poche parole, le assenze
 dovute da motivi di malattie sono quelle che fanno registrare una variabilità fra le
 aziende non giustificata da motivazioni di carattere epidemiologico e che quindi più
 delle altre possono essere sottoposte a monitoraggio.             L'articolo Ospedale di
 Salerno, dipendenti tra i più attivi: solo 10 assenze all’anno proviene da L'Occhio di
 Salerno.

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09/05/2019
                                      giornalediriccione.com
                                                                                                                          EAV: € 507
                                                                                                                          Lettori: 1.933
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Riccione. Judo Polisportiva Riccione, i Campionati nazionali
      Aics che si sono svolti al Play Hall sono iniziati con
         l’emozione per gli esami di cambio di cintura

 Judo Polisportiva Riccione, i Campionati
 nazionali Aics che si sono svolti al Play
 Hall sono iniziati con l’emozione per gli
 esami di cambio di cintura e proseguiti
 con l’argento conquistato dalla giovane
 Federica Bugli (2007, -63 kg) In
 occasione del bellissimo allestimento del
 Play Hall di Riccione per i Campionati
 Nazionali di Judo Aics, venerdì 3 maggio
 la Polisportiva Riccione, sotto la guida
 del D.T. Maestro 6° dan Maurizio Velastri
 e del responsabile della sezione judo Giuseppe Longo, istruttore 3° dan, hanno
 organizzato il consueto appuntamento annuale per l’esame di cintura e la relativa
 cerimonia di consegna con il caratteristico lancio delle vecchie cinture. Nell’evento
 sono stati coinvolti ben 62 atleti dai 4 ai 50 anni. Gli esami sono stati gestiti da due
 commissioni, una seguita dal D.T. M° Maurizio Velastri e l’altra dall’insegnante
 tecnico 3° dan Alberto Belligotti del Sakura Rimini. Tutti gli atleti hanno preso con
 grande serietà l’impegno dell’esame di cintura e come ogni anno i bambini si sono
 emozionati e hanno emozionato i presenti. “L’esame di cintura è l’atto conclusivo di
 un ciclo che varia dai 4 agli 8 mesi circa di attività con i bambini e gli adulti. Per i più
 giovani è un modo per responsabilizzarli e dargli una seria e concreta motivazione.
 Per loro il cambio di cintura o anche la sola striscia dorata che diamo ai bimbi del
 baby judo di 4/5 anni, è un vero e proprio cambio di status. Abbiamo visto tutti molto
 motivati e ogni bimbo ha fatto del suo meglio in relazione alle proprie capacità
 atletiche e cognitive. Fra i ragazzini più grandi che si sono affacciati da poco
 all’agonismo o che lo faranno nei prossimi anni abbiamo invece potuto notare una
 bella evoluzione di tecnica ma soprattutto motivazionale. Fra gli amatori invece,
 quasi tutti al primo o secondo anno di attività abbiamo constatato un fortissimo
 impegno e voglia di far vedere che nei mesi precedenti avevano arricchito il loro
 bagaglio tecnico e culturale – commenta il responsabile della sezione, Giuseppe
 Longo -”. L’esame è stato seguito da una piacevolissima sera conviviale alla
 bocciofila di Riccione, gentilmente concessa dal circolo. Sabato 4 maggio, invece, è
 in iniziato il Campionato Nazionale Aics che ha visto in gara 5 atleti agonisti e 14
 preagonisti facenti parte della sezione judo della Polisportiva. Fra gli agonisti, la
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Polisportiva ha portato a podio la giovanissima Federica Bugli (classe 2007,
categoria – 63 kg) che si è aggiudicata un meritatissimo argento. Hanno sfiorato il
podio i due “senatori” della sezione, Simone Michelotti e Cecilia Tencati, che pur
facendo un’ottima gara hanno entrambi perso prima la semifinale e poi la finalina
per il bronzo. Lontani dal podio, ma comunque con un’ottima prestazione, i meno
esperti, Matteo Dominici e Alessandro Puglia. “Siamo relativamente soddisfatti della
prestazione, da una parte perché il Campionato Nazionale Aics non era nel nostro
calendario fino a tre settimane fa e quindi la nostra preparazione puntava ad
obiettivi successivi. Soprattutto per i nostri cadetti Michelotti e Tencati, poi, è stata
una gara più dura del previsto, con numerosi atleti anche medagliati recentemente
ai campionati federali. Nonostante ciò sono riusciti ad avere una posizione di
prestigio anche se senza medaglia. Fra i giovanissimi, Federica ha dimostrato di
poter fare bene in futuro, ma anche Alessandro e Matteo stanno maturando e
migliorando la loro condizione psicologica di approccio alla gara”. Buone sensazioni
sono arrivate dai preagonisti, alcuni alla loro prima esperienza fuori dal proprio dojo,
che invece si sono confrontati domenica 5 sui tatami del Play Hall, con i seguenti
risultati: Primi classificati: Fratti Manuel, Falcone Leonardo, Longo Sofia Secondi
classificati: Bertozzi Viola, Celli Anita, Gini Simone, Maccioni Celeste, Marinelli
Carolina e Mendes Valdana Lucas. Terzi classificati: Castelluccia Angelica, Lo Conte
Giulia, Marotta Christian, Serino Bianca e Georgescu Denis.

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08/05/2019
                                                zerottonove.it
                                                                                                                          EAV: € 427
                                                                                                                          Lettori: 1.833
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Il “Ruggi” a Baronissi, la proposta del candidato Gianfranco
                             Valiante

 Duecentotrentamila        metri     quadri
 all’interno dell’area destinata alla “Città
 della Medicina” per il nuovo San
 Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona. La
 proposta di Valiante La nota del
 candidato a sindaco Gianfranco Valiante
 La vasta area, già destinata a tale scelta,
 consentirebbe infrastrutture adeguate,
 viabilità efficiente, servizi con migliaia di
 posti auto sotterranei e a raso, immediata vicinanza all’autostrada, alla
 metropolitana e contiguità alla facoltà di Medicina. La proposta di realizzare il nuovo
 ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona a Baronissi arriva dal candidato
 sindaco                               Gianfranco                              Valiante.
 https://www.facebook.com/Zerottonove/videos/1079559542230226/              “È       una
 proposta, una candidatura che sottoporremo ai sindaci del comprensorio, al nuovo
 Rettore e naturalmente al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca –
 sottolinea Valiante – un progetto immediatamente attuabile, vista la disponibilità dei
 suoli, e che consentirebbe la costruzione di una struttura all’avanguardia, in un’area
 poco urbanizzata, accanto alla facoltà di medicina, in una zona strategica della
 provincia di Salerno”. “Sarebbe un’opportunità non solo per Baronissi ma per tutta la
 Valle dell’Irno e anche per il capoluogo – sostiene Valiante – con nuovo lavoro per il
 grande indotto e le conseguenti strutture medicali a servizio. Ne trarrebbe beneficio
 anche tutta la zona sud della città di Salerno che attualmente risulta congestionata.
 È una proposta fattibile, siamo pronti a coinvolgere subito i privati proprietari di
 parte delle aree per acquisire la disponibilità dei suoli. Riteniamo la nostra una
 proposizione, al di là dei provincialismi, che possa portare all’avanguardia la sanità
 della Regione Campania. Lasciamo la decisione finale alla politica. Noi ci siamo”.

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08/05/2019
                                               anteprima24.it
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                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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   Legionellosi, accordo tra ospedale Ruggi di Salerno e Arpa
                            Campania

 Salerno – L’ospedale Ruggi di Salerno e
 l’Arpa Campania hanno sottoscritto una
 convenzione per il monitoraggio della
 legionella all’interno degli impianti
 dell’ospedale. Lo scopo di questo
 accordo     tra    l’Azienda    ospedaliera
 universitaria e l’Agenzia ambientale
 campana è rafforzare nel nosocomio
 salernitano     la     prevenzione     della
 legionellosi, polmonite che in alcuni casi
 può avere esiti letali.Nell’arco di un anno
 l’Agenzia preleverà trecento campioni di acqua degli impianti idrici e di
 climatizzazione, più cinquanta campioni di varie matrici, tra cui aria, biofilm e
 sedimenti, secondo un piano di monitoraggio elaborato dalla Direzione sanitaria
 dell’Azienda ospedaliera. L’obiettivo è verificare se negli impianti dell’ospedale
 possa annidarsi la legionella, il batterio responsabile della malattia nota anche come
 “morbo del legionario”, e quindi evitare che la patologia possa essere contratta
 all’interno dell’ospedale. I prelievi verranno effettuati nella struttura ospedaliera
 salernitana e nelle altre sedi afferenti all’Azienda ospedaliera, cioè i presidi
 ospedalieri “da Procida” di Salerno, “Santa Maria dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni,
 “Fucito” di Mercato San Severino e “Costa d’Amalfi” di Castiglione di Ravello.La
 convenzione tra i due enti è stata voluta dal direttore generale dell’Azienda
 ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, Giuseppe Longo, e
 dal commissario straordinario dell’Agenzia regionale protezione ambientale
 Campania, Stefano Sorvino, in ragione della valenza di una collaborazione che
 contribuisce a potenziare la prevenzione sanitaria in ospedale. Le attività saranno
 affidate in Arpac al Laboratorio regionale di riferimento per la legionellosi diretto da
 Anna Maria Rossi. Già nel 1999, prima di transitare nell’Agenzia, l’allora Laboratorio
 di igiene e profilassi dell’Asl di Salerno collaborò con il Ruggi a un importante
 progetto-pilota per la sorveglianza della legionellosi in ambito nosocomiale. Questo
 studio, oggetto di successive pubblicazioni scientifiche, rappresentò di fatto lo start
 up del monitoraggio della presenza della legionella negli ospedali della nostra
 regione.Attualmente, Arpac collabora alla sorveglianza ambientale preventiva della
 legionella in diverse strutture sanitarie campane, tra cui le aziende ospedaliere
 Giuseppe Moscati di Avellino e San Pio di Benevento, i presìdi ospedalieri e le

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strutture sanitarie assistenziali delle Asl di Salerno e di Avellino.

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09/05/2019                                                                                                                Pagina 3
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

        Agropoli, il Surgery e il lungo inter per la cessione

 Nella relazione della Sezione di Controllo
 della Corte dei Conti è finita anche la
 vicenda della partecipazione dell'Asl
 nella società Radiosurgery center srl di
 Agropoli. L'Azienda aveva una quota del
 51% del capaitale sociale di 600mila
 euro ma ai giudici non era chiaro se la
 stessa società era da annoverare tra
 quelle soggette a revisione straordinaria
 secondo la legge sulla spending review.
 L'Azienda, entro il 30 settembre 2017,
 per evitare sanzioni, avrebbe dovuto
 accertare con provvedimento motivato
 se la società doveva essere alienata. Ma
 questo non è avvenuto. Da qui la
 contestazione della Corte dei Conti. Lo
 scorso febbraio l'Asl ha risposto citando
 un atto del giugno 2016 col quale il
 Commissario ad Acta dichiarò concluso il
 progetto di sperimentazione gestionale
 radioterapia-radiochirurgia stereotassica
 tra Asl di Salerno e la casa di cura
 privata Manzoni di Agropoli spa. «La conclusione del progetto di sperimentazione
 gestionale - ha riferito il commissario - conduce alla scelta della cessione della quota
 societaria». Nella delibera è fissata «la convocazione dell'assemblea dei soci,
 valorizzazione della quota da cedere»; con tempi stimati «si presume che la
 procedura si concluderà entro 24 mesi» e nessuna indicazione di risparmi attesi

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09/05/2019                                                                                                                Pagina 29
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 7.129
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

              Bimbo morto in ospedale, pronti gli avvisi

 BATTIPAGLIA Paolo Panaro Indagini dei
 carabinieri per appurare le cause del
 decesso del bimbo di dieci anni avvenuto
 martedì     scorso    all'   ospedale     di
 Battipaglia. Il magistrato inquirente ha
 ordinato l' esame autoptico sulla salma,
 che ieri mattina è stata trasferito nelle
 celle frigorifere del Santa Maria della
 Speranza.      L'    autopsia      potrebbe
 rappresentare la svolta nell' inchiesta
 condotta dai carabinieri, diretti dal
 maggiore Vitantonio Sisto, per accertare
 le cause del decesso ed eventuali
 negligenze dei sanitari durante il
 ricovero del bambino. Al momento non ci
 sono indagati, ma nelle prossime ore
 quando sarà conferito l' incarico al
 medico legale che dovrà effettuare l'
 esame autoptico dovrebbero essere
 notificati tre, quattro avvisi di garanzia ai
 sanitari che avevano in cura il bambino.
 Battipaglia è sotto choc. La notizia ha
 sconcertato e addolorato tutti, e in
 poche ore ha fatto il giro della città. I
 genitori del bimbo sono conosciutissimi. La mamma è un agente della polizia
 municipale e il padre è uno stimato avvocato, impegnato anche in politica. Il
 bambino è giunto in ospedale il 5 maggio ed è deceduto martedì scorso, di mattina.
 Gli investigatori devo comprendere cosa è accaduto nelle ultime ore di vita del
 bambino e perché le sue condizioni di salute sono precipitate, fino al triste epilogo. I
 carabinieri hanno acquisito la cartella clinica e appurato che il piccolo sin dalla
 nascita soffriva di una malformazione all' esofago. Ora però bisognerà accertare
 cosa ha causato il decesso e se soprattutto ci sono state negligenze dei sanitari del
 Santa Maria della Speranza. Nelle ultime ore è stata avanzata l' ipotesi di un'
 infezione che possa aver debilitato il piccolo. Circostanza che potrà essere appurata
 con l' esame autoptico. Il bambino era giunto in ospedale probabilmente per
 problemi di carattere intestinale e dissenteria, ma nelle ore precedenti al decesso le
 condizioni di salute del bimbo si sono aggravate, fino al triste epilogo. I genitori del
 bambino martedì mattina, subito dopo il decesso si sono recati alla caserma dei
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carabinieri di Battipaglia e hanno raccontato quanto accaduto. Poi hanno sporto una
denuncia per chiedere che vengano appurare le cause del decesso e si faccia piena
luce sul doloroso caso. IL RICORDO Il bambino frequentava la scuola elementare
presso l' Opera Bertoni e militava in una squadra di basket. Addolorati i compagnia
di classe, che purtroppo hanno appreso la triste notizia e non potranno più
riabbracciarlo. Fondamentale, per venire a capo della verità, saranno i risultati dell'
autopsia, che riveleranno anche eventuali responsabilità dei sanitari nella
drammatica vicenda. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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09/05/2019                                                                                                                 Pagina 23
                                      Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                           EAV: € 4.585
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

             Esenzione ticket, cento patronati convenzionati

 Sono oltre 100 i patronati convenzionati
 con l' Asl per il rilascio dell'
 autocertificazione         necessaria        ad
 ottenere l' esenzione ticket da reddito
 per il 2019. I cittadini potranno rivolgersi
 non solo agli uffici del proprio distretto
 sanitario, ma anche ai caf convenzionati
 con l' azienda sanitaria, distribuiti su
 tutto il territorio provinciale. L' accordo è
 stato promosso dalla direzione generale
 per evitare agli utenti i disagi dello
 spostamento per raggiungere le sedi
 distrettuali,     spesso     distanti   dalla
 residenza abituale, e le lunghe file di
 attesa agli sportelli. Le esenzioni
 riguardano: soggetti con età compresa
 fra 6 e 65 anni con reddito familiare
 inferiore a 36 mila euro esclusivamente
 per la prescrizione di farmaci correlati
 alla patologia cronica o rara posseduta;
 meno di 6 anni o più di 65 con reddito
 familiare inferiore a 36 mila euro;
 disoccupati       con    reddito     familiare
 inferiore a 8 mila euro; titolari di
 assegno (ex pensione) sociale, pensione minima, con più di 60 anni e reddito
 familiare inferiore a 8 mila euro; cittadini di un unico nucleo familiare con reddito
 complessivo non superiore a 15 mila euro oppure composto di almeno 3 persone con
 reddito complessivo non superiore a 18 mila euro, 4-5 persone non superiore ad
 euro 22 mila, oltre 5 persone non superiore a 24 mila euro, con reddito complessivo
 compreso tra 36 mila ed euro 50 mila. I caf convenzionati sono: Epasa-Itaco, sedi Uil,
 Enac, Epaca-Coldiretti, Labor Confeuro, Inca Cgil, Enac Inpal, Acai, Enasc e Inas Cisl.
 sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019                                                                                                                   Pagina 2
                                              La Città di Salerno
                                     Argomento: Sanità Salerno e provincia

        Le allegre casse dell'Asl Arriva la scure dei giudici
 Tommaso Siani
 SALERNO Gravi irregolarità «in merito
 alla corretta iscrizione in bilancio di
 crediti e debiti con conseguente
 inattendibilità         della       relativa
 circolarizzazione e per l'effetto, della
 veridicità dei risultati conseguiti; la
 mancata definizione «nella contabilità di
 magazzino del valore delle rimanenze»;
 «gravi      distorsioni    sulla    corretta
 applicazione del principio contabile della
 competenza economica; il permanere «di
 un      disequilibrio     patrimoniale     e
 finanziario strutturale con una non
 perfetta corrispondenza, seppure in
 miglioramento, tra fondi di investimento
 e impieghi per investimenti e una
 pressione consistente della massa
 debitoria». A guardare dentro i bilanci
 dell'Azienda sanitaria di Salerno si ha
 come un senso di vertigine: lo stesso che
 hanno       provato      probabilmente      i
 magistrati della Sezione regionale di
 controllo per la Campania della Corte dei Conti che hanno bocciato senz'appello i
 risultati di esercizio del 2017. Un'Asl in bilico su un burrone. Anzi, un'Azienda che,
 valutano i giudici (presidente Fulvio Maria Longavita) non sa nemmeno cosa ha in
 magazzino in termini di di riserve; e che per lo squilibrio registrato dovrebbe essere
 già in dissesto. Patrimonio e crediti. È probabilmente uno dei capitoli più delicati
 dell'intera relazione dei giudici contabili che prende spunto in particolare dalla
 relazione del Collegio sindacale dell'Asl. «Dall'analisi dei dati - scrivono - si evince
 che su 5,8 milioni di euro di debiti risultano contabilizzati errori, a favore
 dell'azienda, pari a 2,1 milioni di euro ovvero circa il 37,43% in valore. In relazione
 alla verifica a campione effettuata dal Collegio dei revisori sui crediti verso altri pari
 a 29.571.754 euro (su 100 nominativi di clienti e fornitori, solo per 76 c'è stata la
 piena identificazione, e solo 16 hanno inviato i dati contabili richiesti; e solo per il
 50% di questi ultimi c'è stata corrispondenza con i conti dell'Asl, ndr ) si osserva
 l'assenza di una sostanziale attività di circolarizzazione ». E «laddove dovesse
 registrarsi un'inattendibilità dei dati riportati in bilancio per i crediti nella medesima
 percentuale riscontrata per i debiti (-37,48%, pari a 2,1 milioni di euro, ndr ), si
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determinerebbe un abbattimento di crediti pari a circa 10,9 milioni ». «Ovviamente
allo stato degli atti- si tratta soltanto di una congettura», scrivono i magistrati
contabili, ma considerato che nel 2017 l'Asl Salerno ha conseguito un utile di
228.280 euro «è evidente come il disallineamento per inattendibilità dei crediti
verso altri anche solo dello 0,7%, sarebbe sufficiente ad erodere tale utile che
sarebbe sostanzialmente azzerato da una perdita di crediti». Il rischio paventato «è
da considerarsi, allo stato degli atti, tutt'altro che eventuale e remoto, ma altamente
probabile e quindi va preso in seria considerazione da parte dell'Azienda». È quindi
indispensabile che l'Azienda «proceda ad una corretta attività di rivascolarizzazione
dei Crediti, soprattutto verso privati, al fine di rendere in futuro attendibili i risultati
economici conseguiti». Il magazzino fantasma. Può un'azienda pubblica non sapere
quanto ha in magazzino in termini di rimanenze? Non potrebbe, certo. Ma all'Asl
Salerno accade anche questo. E quando i giudici hanno chiesto conto e ragione di
quanto stava accadendo, dall'Azienda hanno inviato una nota di chiarimento,
ritenuta però del tutto insufficiente a superare la criticità contestata. La Sezione,
infatti, ritiene che la documentazione trasmessa dall'Azienda «non consente di
considerare superata la criticità contestata ovvero il dubbio che la Asl non abbia
alcuna contezza della situazione contabile del magazzino». I giudici osservano,
infatti, che la somma delle schede di controllo per tutti i magazzini distribuiti sul
territorio di competenza dell'Azienda sanitaria, non hanno «alcuna attestazione di
corrispondenza del dato cosi raccolto e delle evidenze contabili in bilancio. Né è
stata data alcuna plausibile informazione in relazione alle possibili cause della
variazione in aumento delle giacenze di magazzino di 5,566 milioni ovvero se la
stessa sia attribuibile a variazioni di prezzo o di quantità in giacenza». Ecco perché
restano confermate «le perplessità circa l'attendibilità delle giacenze di Magazzino
della Asl di Salerno e si invita il Collegio dei revisori a controlli infrannuali sulle
suddette giacenze come sommatoria delle giacenze iniziali e dei flussi di acquisto
e/o consumo di beni in uno dei suddetti magazzini scelto a campione (in modo
casuale)». La cassa eternamente pignorata. I giudici tornano a censurare come nel
bilancio dell'Asl alcuni fatti gestionali che andrebbero classificati come fatture da
ricevere, finiscano nella sezione del conto economico come proventi e oneri
straordinari, e cioè come sopravvenienze passive. «Questa deprecabile pratica
contabile - osservano i giudici - determina gravi distorsioni sulla corretta
applicazione del principio contabile della competenza economica, come già rilevato
in passato dal Collegio dei revisori, e da questa Sezione nella istruttoria relativa
all'esercizio 2016, e determina una anomala e costante illiquidità sulla tesoreria
dell'ente e sui conti correnti postali che risultano a fine esercizio 2016 e 2017
interamente pignorati». Basti un dato: L'importo delle sopravvenienze passive
dell'Asl di Salerno risultano nel 2017 «di importo tutt'altro che conte- nuto»: ben 11
milioni di euro. E la circostanza è ancor più grave se si considera che le
sopravvenienze passive non rappresentano fatture da ricevere, «ma acquisti di beni
e servizi (comprensivi di prestazioni del personale non correttamente rilevate) non
regolarmente autorizzati e non correttamente rilevati contabilmente nell'esercizio di
competenza, che vengono in evidenza unicamente con un procedimento contenzioso
e con conseguenziale pignoramento della cassa, oltre che prestarsi a configurare

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meccanismi gestionali elusivi del principio di veridicità di bilancio». Dalla nota
integrativa inviata dall'Asl, inoltre, «non risulta se i suddetti pignoramenti siano
riferibili a debiti già inseriti in bilancio e coperti da un adeguato fondo rischi per
contenzioso - dando luogo ad serio problema di liquidità - ovvero a debiti da
riconoscere (con il sopra descritto meccanismo delle sopravvenienze passive)».
Insomma un vero e proprio papocchio. Sempre dalla nota inviata dall'Asl
«emergerebbe, allo stato degli atti, che un costo relativo ad un fatto gestionale
specifico, regolarmente pagato nel 2016, ritorna nella contabilità 2017 della Asl di
Salerno come sopravvenienza passiva per abbattere il debito verso il personale a
suo tempo non correttamente ridotto». Analogo errore nell'applicazione del principio
della competenza economica «è evincibile nella seguente affermazione con cui
l'ente dichiara: Le sopravvenienze per acquisti di beni e servizi di anni precedenti
sono presenti in Bilancio Consuntivo 2017 per 1,955 milioni di euro, pari a circa lo
0,14% del totale degli acquisti di beni e servizi. Anche in questo caso i magistrati
contabili hanno rilevato «la grave criticità riscontrata circa l'esistenza di acquisti di
beni e servizi non regolarmente autorizzati e non correttamente rilevati
contabilmente nell'esercizio di competenza con inevitabili gravi ripercussioni sul
principio di veridicità del bilancio». ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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09/05/2019                                                                                                                Pagina 28
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 5.166
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

             Parking dell' ospedale ridotte le tariffe orarie

 SARNO Rossella Liguori Addio alla tassa
 sulla sofferenza. Caro parcheggi all'
 ospedale e sosta selvaggia fino alla
 rampa verso il pronto soccorso:
 provvedimento che abbassa i costi e
 dissuasori per aiutare il passaggio delle
 ambulanze. È stata fissata la tariffa
 giornaliera che equipara l' area di
 parcheggio dell' ospedale di Sarno a
 quelle degli altri nosocomi. Niente più
 costi ospedalieri extra, un punto sul
 quale da tempo in tanti avevano
 manifestato più di un malumore. Una
 sosta che, soprattutto per i familiari che
 restavano accanto ai degenti, diventava
 un impegno di spesa quotidiano. Una
 vera imposta per l' assistenza in
 ospedale.A diventare caro anche l'
 esborso per un semplice accertamento,
 per     la    presentazione       di    una
 documentazione. L' alternativa da tempo
 era diventata il parcheggio selvaggio,
 con auto sistemate ovunque alla meno
 peggio fino ai marciapiedi. Definito ora il
 costo giornaliero del parcheggio al Martiri del Villa Malta di Sarno che vuole
 rappresentare anche un ripristino della sicurezza dei luoghi. La quota non è più
 oraria, da euro 1,20, ma è fissata 1,70 euro per l' intera giornata ed è stato
 adeguata a quello degli altri ospedali dell' Agro. Al provvedimento di riduzione si è
 arrivati attraverso una iniziativa dell' amministrazione sposata dall' attuale gestore
 del servizio parcheggio. Messa in atto anche una operazione per garantire maggiore
 sicurezza. Sono stati installati, da una parte e dall' altra del lungo viale di ingresso
 dell' ospedale di via Sarno Striano, dissuasori di sosta. Decine di vetture venivano
 parcheggiate, nonostante il divieto e le rimozioni, creando problemi alla circolazione
 non solo delle auto, ma anche delle ambulanze. Numerosi i casi in cui i mezzi
 ospedalieri sono rimasti bloccati. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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09/05/2019                                                                                                                  Pagina 3
                                             La Città di Salerno
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

       Sanità e imboscati In 216 dovranno tornare in corsia
 Marcella Cavaliere
 SALERNO Partiranno questa mattina i
 216 avvisi per i dipendenti imboscati
 dell'Asl di Salerno che sono stati
 trasferiti dal lavoro in corsia a quello
 degli uffici per semplici limitazioni fisiche
 e non per inidoneità permanenti.
 Annunciate anche ispezioni interne per
 verificare se tutti i lavoratori coinvolti
 sono stati segnalati, per poi procedere
 con i trasferimenti nei rispettivi reparti di
 competenza. I dipendenti dell'Asl dei
 presidi e dei distretti interessati dal
 provvedimento dovranno ritornare nei
 reparti lasciando le scrivanie degli uffici
 dove hanno lavorato finora. La decisione
 è stata comunicata ieri dal commissario
 straordinario Asl, Mario Iervolino, e dal
 capo del personale, Francesco Avitabile,
 durante una riunione organizzata con i
 rappresentanti    sindacali.     Inoltre    il
 personale del Nucleo operativo centrale
 (Noc) dell'Asl è stato incaricato di
 effettuare controlli in tutte le strutture dell'Asl per verificare la rispondenza dei casi
 dei trasferimenti segnalati e intervenire dove ci siano state eventuali omissioni.
 Diversi direttori sanitari di alcune strutture dell'Asl, infatti, non hanno segnato
 alcuna posizione anomala, sebbene alcuni sindacalisti abbiano denunciato la
 presenza anche lì di addetti impiegati in ruoli diversi dai contratti di assunzione.
 «Sono soddisfatto, pensavo che le comunicazioni venissero inoltrate a 370
 lavoratori, che secondo il nostro sindacato sono utilizzati impropriamente, ma
 questo è un buon inizio», ha detto Rolando Scotillo del sindacato Fsi, impegnato da
 tempo nella lotta contro i lavoratori collocati negli uffici ma senza i requisiti
 necessari. «Finalmente il problema viene affrontato ha puntualizzato Pasquale
 Addesso (Cgil) una questione che dura da decenni, ma ora con l'ispezione che sarà
 avviata presso tutti gli ospedali e distretti sono sicuro che verrà risolta ». Secondo il
 sindacalista, però, molti dei lavoratori che svolgono funzioni non proprie negli uffici,
 sono diventati, col passar del tempo, indispensabili. «Trasferire un infermiere da uno
 sportello amministrativo dopo anni può creare problemi quindi si potrebbe assumere
 per poi collocare e sostituire pian piano i lavoratori». Per Lorenzo Conte della Uil «il
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commissario Iervolino ha preso l'impegno di occuparsi dei cosiddetti imboscati che
non ricoprono il profilo per cui sono stati assunti, ma colga anche l'occasione di
emettere avvisi per assunzioni a tempo determinato nei prossimi giorni per
sopperire alla carenza di personale nel periodo estivo e alle sostituzioni per malattie
e altro». Il capo del personale dell'Asl, Avitabile, invece, dovrà valutare se ci sono i
requisiti di legge per disciplinare il consenso al lavoro d'ufficio ad alcune tipologie
professionali e se sarà possibile per l'Asl procederà tramite una manifestazione
d'interesse in modo da non lasciare negli uffici chi ora c'è senza averne diritto.
Perciò si procederà, in tal caso, a collocare il personale tramite selezioni indette
dall'Azienda. Dunque non è detto che rimarrà dietro le scrivanie chi c'è attualmente
in quanto saranno adottate procedure burocratiche ad hoc per stabilire chi dovrà
ricoprire eventualmente compiti d'ufficio. Ad esempio gli infermieri sono una figura
professionale che potrebbe essere adatta a effettuare le prenotazioni di esami
clinici, ma il tutto va disciplinato dal punto di vista burocratico. Ora si dovrà valutare
se c'è la possibilità di redigere un regolamento affinché alcune figure possano essere
collocate negli uffici.

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09/05/2019                                                                                                                Pagina 33

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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

      Anemia, check up gratuito per le donne nei laboratori
                     «Lifebrain» della città

 La primavera è considerata la stagione
 della rinascita: la natura si risveglia e
 fluisce una nuova energia. Tuttavia, a
 molte persone in questo periodo capita
 di sentirsi fiacchi e spossati: in alcuni
 casi sintomi come stanchezza e
 affaticamento sono legati a patologie
 specifiche. È il caso dell' anemia, che
 rappresenta la più frequente patologia al
 mondo con più di 1,6 miliardi di persone
 affette     (secondo      le   stime      dell'
 Organizzazione Mondiale della Sanità).
 Una patologia legata nella maggior parte
 dei casi alla carenza di ferro, che
 colpisce principalmente la categoria
 femminile: ne soffre una donna su dieci.
 Per dare una mano a tutte le mamme, il
 10 maggio, nella settimana della festa a
 loro dedicata, in tre centri analisi
 Lifebrain in Toscana (a Siena, Arezzo e
 Livorno) e in nove in Campania, tra
 Napoli e provincia, sarà possibile
 effettuare gratuitamente il mini checkup
 sull' anemia. I test offerti misurano i
 parametri più importanti per la diagnosi dell' anemia sideropenica: emocromo,
 sideremia e ferritina. Si tratta infatti di un pannello di esami pensato per controllare
 la quantità di ferro e delle sue riserve nel sangue, valoriche possono essere alterati
 in caso di questa patologia. L' anemia è una condizione clinica dovuta a bassi livelli
 di emoglobina nel sangue e caratterizzata da una ridotta capacità di trasportare l'
 ossigeno dai polmoni ai tessuti e agli organi del corpo. Esistono diverse forme di
 anemia associate a cause diverse, tra queste l' anemia sideropenica, cioè da
 carenza di ferro e l' anemia perniciosa, cioè da deficit di vitamine del gruppo B (i
 folati), come la vitamina B12 e B9 (acido folico). La carenza di ferro è la causa più
 frequente di anemia nel mondo e nei paesi industrializzati. I fattori che determinano
 la carenza di ferro sono in qualche modo diversi nei vari gruppi della popolazione:
 nei Paesi sviluppati l' incidenza della sideropenia è del 3% tra gli uomini adulti, del

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