Media Monitoring per 09-05-2019 - Rassegna stampa del 09-05-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 09/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Assenteisti al Ruggi? No, stakanovisti Dieci assenze all'anno ................................................ 1 09/05/2019 - CRONACHE DI SALERNO «Costruiamo a Baronissi il nuovo ospedale "Ruggi"» ............................................................. 3 09/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) «Delocalizzare il Ruggi» La proposta di Valiante .................................................................... 4 09/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO «Si metta ordine nel personale» ............................................................................................ 5 09/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) L' ultimo saluto a Eva tra lacrime e applausi .......................................................................... 6 09/05/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT Ospedale di Salerno, dipendenti tra i più attivi: solo 10 assenze all’anno ............................. 8 09/05/2019 - GIORNALEDIRICCIONE.COM Riccione. Judo Polisportiva Riccione, i Campionati nazionali Aics che si sono svolti al Play Hall sono iniziati con l’emozione per gli esami di cambio di cintura ............................................. 9 08/05/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT Il “Ruggi” a Baronissi, la proposta del candidato Gianfranco Valiante ................................ 11 08/05/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT Legionellosi, accordo tra ospedale Ruggi di Salerno e Arpa Campania ................................ 12 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 14 09/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Agropoli, il Surgery e il lungo inter per la cessione ............................................................. 14 09/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Bimbo morto in ospedale, pronti gli avvisi ........................................................................... 15 09/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Esenzione ticket, cento patronati convenzionati .................................................................. 17 09/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Le allegre casse dell'Asl Arriva la scure dei giudici .............................................................. 18 09/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Parking dell' ospedale ridotte le tariffe orarie ..................................................................... 21 09/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Sanità e imboscati In 216 dovranno tornare in corsia .......................................................... 22 Sanità Campania ............................................................................................................................. 24 09/05/2019 - IL MATTINO Anemia, check up gratuito per le donne nei laboratori «Lifebrain» della città ..................... 24 09/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) De Lorenzo: «Liste d' attesa lunghe, ora c' è sfiducia» ........................................................ 26 09/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Morte dopo malore, giallo soccorsi ...................................................................................... 27 09/05/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Sanità, Castelli (M5s): «Sì al commissario ma no a De Luca» ............................................... 29 09/05/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Sanità, focus Cei per quattro giorni tra corpo e spirito ........................................................ 30 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 32 09/05/2019 - LA STAMPA "Ripariamo il cuore colpito dall' infarto" La nuova terapia italiana ...................................... 32 09/05/2019 - AVVENIRE «Infermieri, un Codice per favorire la relazione con il malato» ............................................ 34 09/05/2019 - LA REPUBBLICA Come è furbo il tumore a farsi aiutare da noi ....................................................................... 36 09/05/2019 - IL TEMPO I medici del Lazio si ammalano di più ................................................................................... 38 09/05/2019 - LA REPUBBLICA Immigrazione medici Siamo quinti nella Ue ......................................................................... 40
09/05/2019 - CORRIERE DELLA SERA La battaglia sulla cannabis .................................................................................................. 41 09/05/2019 - LA REPUBBLICA La lettera non basta se non si assistono le persone ............................................................ 43 09/05/2019 - IL GIORNALE La prevenzione si fa alla Moli-sana ...................................................................................... 44 09/05/2019 - LA STAMPA La tecnica spiegata su Nature: cura veicolata da un virus ................................................... 46 09/05/2019 - LA REPUBBLICA Le due Italie della prevenzione ............................................................................................ 47 09/05/2019 - AVVENIRE Lesioni spinali test europeo per rigenerare tessuti neurali ................................................. 49 09/05/2019 - LA REPUBBLICA Robot in corsia Al Bambino Gesù si gioca al futuro .............................................................. 50 09/05/2019 - AVVENIRE Sanità religiosa, il contributo dei medici .............................................................................. 51 09/05/2019 - ITALIA OGGI Sanità, Sicilia come la Lombardia ........................................................................................ 53 09/05/2019 - IL GIORNO Sos protesi al seno «Il ritiro non serve» ............................................................................... 55 09/05/2019 - AVVENIRE Sui tumori femminili la ricerca corre .................................................................................... 56 09/05/2019 - ITALIA OGGI Umbria: ma dai, abbiamo scherzato ..................................................................................... 58 09/05/2019 - LA REPUBBLICA Un nuovo programma per il polmone ................................................................................... 61
09/05/2019 Pagina 23 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 10.308 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Assenteisti al Ruggi? No, stakanovisti Dieci assenze all'anno Sabino Russo Hanno sempre respinto l' etichetta di fannulloni e ora a rafforzare la loro tesi giungono anche i dati della ragioneria dello Stato, che indica il personale del Ruggi, con 10 giorni di assenza annui per malattia, insieme a quelli dell' Asl di Salerno, tra i più presenti a lavoro tra tutte le aziende ospedaliere e sanitarie del Belpaese. Un numero che da solo non evidenzia nessun elemento di eccezionalità, è vero, ma se rapportato all' età media dei dipendenti, tra le più altre d' Italia (53 anni Ruggi e 55 Asl), e ai buchi in organico (intorno alle 1400 unità), mette a nudo il gap di partenza degli operatori sanitari della provincia e lo sforzo messo in campo per garantire l' assistenza. Delle assenze dal servizio, i risultati riferiti a quelle per malattia sono la voce preferita alle altre perché il numero di giorni di ferie è uniforme su base annua e le variabilità di rilievo sono addebitabili alle criticità aziendali (dilazioni o recuperi), mentre quelle per maternità sono condizionate dalla presenza di donne. In definitiva, le assenze per malattia sono quelle per le quali si registra una variabilità fra le aziende non giustificata da motivazioni di carattere epidemiologico e che quindi più delle altre possono essere sottoposte a monitoraggio. Su base regionale, con 15 giorni di malattia in media annua per dipendente le aziende sanitarie del Lazio, nel loro complesso, si collocano al primo posto della classifica, seguite da quelle di Basilicata e Calabria con poco più di 14 e di 13 giorni rispettivamente. Puglia, Abruzzo, Sicilia, Sardegna completano l' elenco delle regioni dove si registra un numero di giorni lavorativi di assenza di almeno 2 giorni oltre la media nazionale. LA GRADUATORIA Passando in rassegna, invece, le singole aziende, al primo posto si colloca quella ospedaliera di Cosenza, con quasi 25 giorni lavorativi, seguita dalla Asl Roma 6 (20). Ulteriori 8 aziende al di sopra dei 17 giorni sono tutte dislocate nel Lazio e nel sud Italia (azienda ospedaliera Civico-Di Cristina di Palermo, Asl Lanciano-Vasto-Chieti, quella di Lecce, l' azienda ospedaliera San Camillo-Forlanini di Roma, l' Asl Roma 2, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
quelle di Viterbo, Matera e Reggio Calabria). Al 38esimo posto la prima delle aziende del Nord (Città Salute e Scienza di Torino). All' 81esimo posto, invece, si colloca il Ruggi (10,42 giorni) e 93esima l' Asl di Salerno (10,42). Nel giro di 2 appena giorni in meno altre 60 aziende, prevalentemente del centro-nord. Circostanza, questa, che rende ancora più importante il dato delle 2 aziende salernitane, perché va evidenziato il gap ai nastri di partenza, rappresentato dall' età media del personale, tra le più altre d' Italia (53 anni Ruggi e 55 Asl), e dei buchi in organico (mancano intorno alle 1400 unità), che confermano, come detto, la condizione di svantaggio dei dipendenti sanitari della provincia e lo sforzo messo in campo per garantire l' assistenza. L' ORGANICO Sono circa un centinaio i dipendenti che potenzialmente potrebbero lasciare scoperti i reparti del Ruggi nel 2019, tra pensionamenti ordinari e quota 100. Situazione analoga anche all' Asl, dove i dipendenti che potranno accedere alla quota 100 potrebbero essere 58. Ai pensionamenti per quota 100, poi, vanno aggiunte le altre due forme di quiescenza, quella di anzianità e opzione donna. Per quanto riguarda la prima abbiamo 64 dipendenti che se ne potrebbero avvantaggiare, suddivisi in 24 unità di comparto e 40 unità della dirigenza medica. Per quanto riguarda l' opzione donna, invece, l' area del comparto sarebbe quella eventualmente più interessata, con 23 unità in possesso dei requisiti richiesti. Per la dirigenza medica, ci sarebbe una sola unità. Ai pensionamenti, poi, vanno aggiunti gli altri buchi in organico. Stando ai piani di fabbisogno triennale di personale, all' Asl si arriva a un totale di 846 persone, mentre al Ruggi sono 273. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019 Pagina 14 EAV: € 757 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Costruiamo a Baronissi il nuovo ospedale "Ruggi"» VERSO IL VOTO / La proposta del candidato Valiante Duecentotrentamila metri quadri all' interno dell' area destinata alla "Città della Medicina" per il nuovo San Giovanni di Dio e Ruggi D' Aragona. La vasta area, già destinata a tale scelta, consentirebbe infrastrutture adeguate, viabilità efficiente, servizi con migliaia di posti auto sotterranei e a raso, immediata vicinanza all' autostrada, alla metropolitana e contiguitàalla facoltà di Medicina. La proposta di realizzare il nuovo ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D' Aragona a Baronissi arriva dal candidato sindaco Gianfranco Valiante. "E' una proposta, una candidatura che sottoporremo ai sindaci del comprensorio, al nuovo Rettore e naturalmente al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca - sottolinea Valiante - un progetto immediatamente attuabile, vista la disponibilità dei suoli, e che consentirebbe la costruzione di una struttura all' avanguardia, in un' area poco urbanizzata, accanto alla facoltà di medicina, in una zona strategica della provincia di Salerno". "Sarebbe un' opportunità non solo per Baronissi ma per tutta la valle dell' Irno e anche per il capoluogo - sostiene Valiante - con nuovo lavoro per il grande indotto e le conseguenti strutture medicali a servizio. Ne trarrebbe beneficio anche tutta la zona sud della città di Salerno che attualmente risulta congestionata. È una proposta fattibile, siamo pronti a coinvolgere subito i privati proprietari di parte delle aree per acquisire la disponibilità dei suoli. Riteniamo la nostra una proposizione, al di là dei provincialismi, che possa portare all' avanguardia la sanità della Regione Campania. Lasciamo la decisione finale alla politica. Noi ci siamo". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019 Pagina 28 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.273 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Delocalizzare il Ruggi» La proposta di Valiante BARONISSI BARONISSI Paola Florio Impegni quotidiani per i candidati a sindaco che in ogni incontro con i cittadini spiegano il proprio programma elettorale soffermandosi su lavoro, interventi per migliorare la qualità della vita, attenzione al sociale, alle frazioni. Gianfranco Valiante tira fuori una nuova proposta che riguarda l' utilizzo di duecentotrentamila metri quadrati all' interno dell' area destinata alla «Città della Medicina» per la creazione di un ospedale: «Il nuovo San Giovanni di Dio e Ruggi D' Aragona» che andrebbe a posizionarsi a pochi chilometri dal Fucito di Mercato San Severino. «La vasta area, già destinata a tale scelta, consentirebbe dice Valiante - infrastrutture adeguate, viabilità efficiente, servizi con migliaia di posti auto sotterranei e a raso, immediata vicinanza all' autostrada, alla metropolitana e contiguità alla facoltà di Medicina». Un' idea che, ovviamente, dovrà essere sottoposta a chi di dovere. «Sottoporremo - ribadisce, infatti Valiante la candidatura ai sindaci del comprensorio, al nuovo Rettore e naturalmente al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca». Per il candidato sindaco questo sarebbe «un progetto immediatamente attuabile, vista la disponibilità dei suoli, che consentirebbe la costruzione di una struttura all' avanguardia, in un' area poco urbanizzata, accanto alla facoltà di Medicina, in una zona strategica della provincia di Salerno». Valiante sostiene che sarebbe un' opportunità per Baronissi e per tutta la valle dell' Irno, ma anche per il capoluogo «con nuovo lavoro per il grande indotto e le conseguenti strutture medicali a servizio». «Riteniamo la nostra dice - una proposizione, al di là dei provincialismi, che possa portare all' avanguardia la sanità della Regione Campania». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019 Pagina 3 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Si metta ordine nel personale» (m.c.) Il caso imboscati investe ufficialmente anche l'Azienda Ruggi d'Aragona di Salerno. Sulla scrivania del dg Giuseppe Longo, è arrivato il sollecito a regolarizzare le posizioni contrattuali del personale che svolge mansioni diverse da quelle previste dal contratto di assunzione. La richiesta è stata inoltrata dai sindacalisti della Rappresentanza sindacale unitaria della Cisl, Raffaele Iannone, Giovanni Lopez e Antonio Napoli. Mancato assolvimento di obbligatorie procedure interne, questo l'incipit della lettera nella quale viene comunicato al numero uno dell'Azienda che «spiace dover rilevare la mancata quanto obbligatoria applicazione delle norme contrattuali relative alla necessità di riqualificare il personale, a partire da eventuali subentrate modifiche delle proprie condizioni di salute, per poter immetterli nella filiera socio sanitaria e assistenziale al massimo della loro competenza ed aspirazione». In pratica secondo i sindacalisti occorre effettuare delle verifiche sui lavoratori che sono stati trasferiti dai reparti negli uffici o comunque in settori diversi dai rispettivi profili professionali, per riconoscere le mansioni svolte non solo di fatto anche da un punto di vista contrattuale. «Questa grave inadempienza, fa assurgere agli onori della cronaca l'Azienda quale organizzazione finalizzata a perseguire fini clientelari, dall'altra fa stigmatizzare gli operatori quali imboscati, mentre gli stessi lavoratori vengono assegnati ad altri servizi, alcuni forse anche più faticosi e carichi di responsabilità». In pratica il sindacato sostiene che i lavoratori che sono negli uffici o svolgono funzioni diverse dalle loro competenze dovrebbero comunque essere inquadrati rispetto ai nuovi incarichi svolti. «Per molti si potrebbero anche prospettare tutti gli estremi per mansioni superiori», dicono i sindacalisti che auspicano un intervento sul caso. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019 Pagina 27 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 6.879 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona L' ultimo saluto a Eva tra lacrime e applausi FISCIANO FISCIANO Paola Florio Occhi rossi di pianto con gli sguardi rivolti alla bara bianca su cui troneggiava una candida composizione di fiori insieme alla fotografia della bellissima Eva Della Calce. Singhiozzi trattenuti dalle centinaia di persone venute a salutare la venticinquenne di Gaiano per il suo ultimo viaggio. In prima fila i genitori ed il fratello. Almeno quindici i sacerdoti sull' altare, diversi i diaconi permanenti ed i cappellani dell' ospedale Ruggi di Salerno che erano tra i presenti. A celebrare la cerimonia funebre don Biagio Napoletano, delegato dell' amministratore apostolico monsignor Luigi Moretti, accompagnato dal parroco della chiesa San Martino Vescovo di Gaiano don Gianluca Romano (chiesa in cui Eva ha ricevuto i sacramenti) e da don Michele Pecoraro, parroco della Cattedrale di Salerno. Don Michele avrebbe voluto officiare la messa, ma non ce l' ha fatta. Eva era la sua pronipote. Una ragazza speciale, come ricordano i cugini. «Ci hai offerto la tua bontà, la tua saggezza, la tua semplicità dicono Abbiamo beneficiato della tua presenza e dei tuoi gesti d' amore. Abbiamo apprezzato le tue doti e le tue qualità. Hai donato il tuo affettuoso impegno alla comunità parrocchiale. Hai costruito tanto nella tua breve esistenza. Sei un angelo disceso sulla terra per opera del Signore e come un angelo sei volata via. Adesso sei il nostro angelo custode». Parole che hanno commosso e che hanno portato ad un applauso spontaneo e sentito, quasi a sciogliere la tensione degli ultimi giorni. Da quel primo maggio, quando Eva ha cercato di togliersi la vita, in tutti vibrava forte la speranza che potesse farcela. Sei giorni di preghiere ed angoscia. Il settimo, invece, il dolore della perdita. «È difficile scomodare biologia, antropologia, psicologia o la Bibbia per trovare parole illuminate per noi. Adesso è il momento dei silenzi, delle lacrime e della preghiera» spiega don Biagio Napoletano durante l' omelia. E mentre continua il discorso si ode un trambusto. Qualcuno si sente male. L' omelia si interrompe. Arriva l' ambulanza. La Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
persona che ha avuto il malore viene accompagnata in ospedale per un controllo. L' attenzione torna sulle parole del sacerdote e gli sguardi sul feretro. Al termine della cerimonia funebre prende la parola don Michele Pecoraro e ringrazia Dio per Eva, un raggio di sole, un angelo di bontà e di grazia. «Sei entrata nella gloria di Dio» dice con la voce incrinata dall' emozione. All' uscita della bara una miriade di palloncini bianchi verso il cielo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019 salerno.occhionotizie.it Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ospedale di Salerno, dipendenti tra i più attivi: solo 10 assenze all’anno Dati confortanti dall’ospedale di Salerno: i dipendenti sono tra i più attivi d’Italia, infatti fanno registrare solo 10 assenze all’anno per malattia. Solo 10 assenza all’anno per i dipendenti del Ruggi I dipendenti dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno sono tra i più attivi e meno assenteisti d’Italia: dati alla mano, il personale dell’azienda ospedaliera fa registrare solo 10 assenze all’anno per malattia, insieme a quelli dell’Asl di Salerno. Si tratta di un dato importante se si tiene conto dell’età media del personale e ai buchi di organico a cui spesso il Ruggi deve far fronte. I risultati riferiti a quelle per malattia sono la voce preferita alle altre perché il numero di giorni di ferie è uniforme su base annua e le variabilità di rilievo sono addebitabili alle criticità aziendali, mentre quelle per maternità sono condizionate dalla presenza di donne. In poche parole, le assenze dovute da motivi di malattie sono quelle che fanno registrare una variabilità fra le aziende non giustificata da motivazioni di carattere epidemiologico e che quindi più delle altre possono essere sottoposte a monitoraggio. L'articolo Ospedale di Salerno, dipendenti tra i più attivi: solo 10 assenze all’anno proviene da L'Occhio di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019 giornalediriccione.com EAV: € 507 Lettori: 1.933 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Riccione. Judo Polisportiva Riccione, i Campionati nazionali Aics che si sono svolti al Play Hall sono iniziati con l’emozione per gli esami di cambio di cintura Judo Polisportiva Riccione, i Campionati nazionali Aics che si sono svolti al Play Hall sono iniziati con l’emozione per gli esami di cambio di cintura e proseguiti con l’argento conquistato dalla giovane Federica Bugli (2007, -63 kg) In occasione del bellissimo allestimento del Play Hall di Riccione per i Campionati Nazionali di Judo Aics, venerdì 3 maggio la Polisportiva Riccione, sotto la guida del D.T. Maestro 6° dan Maurizio Velastri e del responsabile della sezione judo Giuseppe Longo, istruttore 3° dan, hanno organizzato il consueto appuntamento annuale per l’esame di cintura e la relativa cerimonia di consegna con il caratteristico lancio delle vecchie cinture. Nell’evento sono stati coinvolti ben 62 atleti dai 4 ai 50 anni. Gli esami sono stati gestiti da due commissioni, una seguita dal D.T. M° Maurizio Velastri e l’altra dall’insegnante tecnico 3° dan Alberto Belligotti del Sakura Rimini. Tutti gli atleti hanno preso con grande serietà l’impegno dell’esame di cintura e come ogni anno i bambini si sono emozionati e hanno emozionato i presenti. “L’esame di cintura è l’atto conclusivo di un ciclo che varia dai 4 agli 8 mesi circa di attività con i bambini e gli adulti. Per i più giovani è un modo per responsabilizzarli e dargli una seria e concreta motivazione. Per loro il cambio di cintura o anche la sola striscia dorata che diamo ai bimbi del baby judo di 4/5 anni, è un vero e proprio cambio di status. Abbiamo visto tutti molto motivati e ogni bimbo ha fatto del suo meglio in relazione alle proprie capacità atletiche e cognitive. Fra i ragazzini più grandi che si sono affacciati da poco all’agonismo o che lo faranno nei prossimi anni abbiamo invece potuto notare una bella evoluzione di tecnica ma soprattutto motivazionale. Fra gli amatori invece, quasi tutti al primo o secondo anno di attività abbiamo constatato un fortissimo impegno e voglia di far vedere che nei mesi precedenti avevano arricchito il loro bagaglio tecnico e culturale – commenta il responsabile della sezione, Giuseppe Longo -”. L’esame è stato seguito da una piacevolissima sera conviviale alla bocciofila di Riccione, gentilmente concessa dal circolo. Sabato 4 maggio, invece, è in iniziato il Campionato Nazionale Aics che ha visto in gara 5 atleti agonisti e 14 preagonisti facenti parte della sezione judo della Polisportiva. Fra gli agonisti, la Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Polisportiva ha portato a podio la giovanissima Federica Bugli (classe 2007, categoria – 63 kg) che si è aggiudicata un meritatissimo argento. Hanno sfiorato il podio i due “senatori” della sezione, Simone Michelotti e Cecilia Tencati, che pur facendo un’ottima gara hanno entrambi perso prima la semifinale e poi la finalina per il bronzo. Lontani dal podio, ma comunque con un’ottima prestazione, i meno esperti, Matteo Dominici e Alessandro Puglia. “Siamo relativamente soddisfatti della prestazione, da una parte perché il Campionato Nazionale Aics non era nel nostro calendario fino a tre settimane fa e quindi la nostra preparazione puntava ad obiettivi successivi. Soprattutto per i nostri cadetti Michelotti e Tencati, poi, è stata una gara più dura del previsto, con numerosi atleti anche medagliati recentemente ai campionati federali. Nonostante ciò sono riusciti ad avere una posizione di prestigio anche se senza medaglia. Fra i giovanissimi, Federica ha dimostrato di poter fare bene in futuro, ma anche Alessandro e Matteo stanno maturando e migliorando la loro condizione psicologica di approccio alla gara”. Buone sensazioni sono arrivate dai preagonisti, alcuni alla loro prima esperienza fuori dal proprio dojo, che invece si sono confrontati domenica 5 sui tatami del Play Hall, con i seguenti risultati: Primi classificati: Fratti Manuel, Falcone Leonardo, Longo Sofia Secondi classificati: Bertozzi Viola, Celli Anita, Gini Simone, Maccioni Celeste, Marinelli Carolina e Mendes Valdana Lucas. Terzi classificati: Castelluccia Angelica, Lo Conte Giulia, Marotta Christian, Serino Bianca e Georgescu Denis. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2019 zerottonove.it EAV: € 427 Lettori: 1.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Il “Ruggi” a Baronissi, la proposta del candidato Gianfranco Valiante Duecentotrentamila metri quadri all’interno dell’area destinata alla “Città della Medicina” per il nuovo San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona. La proposta di Valiante La nota del candidato a sindaco Gianfranco Valiante La vasta area, già destinata a tale scelta, consentirebbe infrastrutture adeguate, viabilità efficiente, servizi con migliaia di posti auto sotterranei e a raso, immediata vicinanza all’autostrada, alla metropolitana e contiguità alla facoltà di Medicina. La proposta di realizzare il nuovo ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona a Baronissi arriva dal candidato sindaco Gianfranco Valiante. https://www.facebook.com/Zerottonove/videos/1079559542230226/ “È una proposta, una candidatura che sottoporremo ai sindaci del comprensorio, al nuovo Rettore e naturalmente al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca – sottolinea Valiante – un progetto immediatamente attuabile, vista la disponibilità dei suoli, e che consentirebbe la costruzione di una struttura all’avanguardia, in un’area poco urbanizzata, accanto alla facoltà di medicina, in una zona strategica della provincia di Salerno”. “Sarebbe un’opportunità non solo per Baronissi ma per tutta la Valle dell’Irno e anche per il capoluogo – sostiene Valiante – con nuovo lavoro per il grande indotto e le conseguenti strutture medicali a servizio. Ne trarrebbe beneficio anche tutta la zona sud della città di Salerno che attualmente risulta congestionata. È una proposta fattibile, siamo pronti a coinvolgere subito i privati proprietari di parte delle aree per acquisire la disponibilità dei suoli. Riteniamo la nostra una proposizione, al di là dei provincialismi, che possa portare all’avanguardia la sanità della Regione Campania. Lasciamo la decisione finale alla politica. Noi ci siamo”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/05/2019 anteprima24.it EAV: € 612 Lettori: 2.167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Legionellosi, accordo tra ospedale Ruggi di Salerno e Arpa Campania Salerno – L’ospedale Ruggi di Salerno e l’Arpa Campania hanno sottoscritto una convenzione per il monitoraggio della legionella all’interno degli impianti dell’ospedale. Lo scopo di questo accordo tra l’Azienda ospedaliera universitaria e l’Agenzia ambientale campana è rafforzare nel nosocomio salernitano la prevenzione della legionellosi, polmonite che in alcuni casi può avere esiti letali.Nell’arco di un anno l’Agenzia preleverà trecento campioni di acqua degli impianti idrici e di climatizzazione, più cinquanta campioni di varie matrici, tra cui aria, biofilm e sedimenti, secondo un piano di monitoraggio elaborato dalla Direzione sanitaria dell’Azienda ospedaliera. L’obiettivo è verificare se negli impianti dell’ospedale possa annidarsi la legionella, il batterio responsabile della malattia nota anche come “morbo del legionario”, e quindi evitare che la patologia possa essere contratta all’interno dell’ospedale. I prelievi verranno effettuati nella struttura ospedaliera salernitana e nelle altre sedi afferenti all’Azienda ospedaliera, cioè i presidi ospedalieri “da Procida” di Salerno, “Santa Maria dell’Olmo” di Cava de’ Tirreni, “Fucito” di Mercato San Severino e “Costa d’Amalfi” di Castiglione di Ravello.La convenzione tra i due enti è stata voluta dal direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, Giuseppe Longo, e dal commissario straordinario dell’Agenzia regionale protezione ambientale Campania, Stefano Sorvino, in ragione della valenza di una collaborazione che contribuisce a potenziare la prevenzione sanitaria in ospedale. Le attività saranno affidate in Arpac al Laboratorio regionale di riferimento per la legionellosi diretto da Anna Maria Rossi. Già nel 1999, prima di transitare nell’Agenzia, l’allora Laboratorio di igiene e profilassi dell’Asl di Salerno collaborò con il Ruggi a un importante progetto-pilota per la sorveglianza della legionellosi in ambito nosocomiale. Questo studio, oggetto di successive pubblicazioni scientifiche, rappresentò di fatto lo start up del monitoraggio della presenza della legionella negli ospedali della nostra regione.Attualmente, Arpac collabora alla sorveglianza ambientale preventiva della legionella in diverse strutture sanitarie campane, tra cui le aziende ospedaliere Giuseppe Moscati di Avellino e San Pio di Benevento, i presìdi ospedalieri e le Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
strutture sanitarie assistenziali delle Asl di Salerno e di Avellino. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019 Pagina 3 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Agropoli, il Surgery e il lungo inter per la cessione Nella relazione della Sezione di Controllo della Corte dei Conti è finita anche la vicenda della partecipazione dell'Asl nella società Radiosurgery center srl di Agropoli. L'Azienda aveva una quota del 51% del capaitale sociale di 600mila euro ma ai giudici non era chiaro se la stessa società era da annoverare tra quelle soggette a revisione straordinaria secondo la legge sulla spending review. L'Azienda, entro il 30 settembre 2017, per evitare sanzioni, avrebbe dovuto accertare con provvedimento motivato se la società doveva essere alienata. Ma questo non è avvenuto. Da qui la contestazione della Corte dei Conti. Lo scorso febbraio l'Asl ha risposto citando un atto del giugno 2016 col quale il Commissario ad Acta dichiarò concluso il progetto di sperimentazione gestionale radioterapia-radiochirurgia stereotassica tra Asl di Salerno e la casa di cura privata Manzoni di Agropoli spa. «La conclusione del progetto di sperimentazione gestionale - ha riferito il commissario - conduce alla scelta della cessione della quota societaria». Nella delibera è fissata «la convocazione dell'assemblea dei soci, valorizzazione della quota da cedere»; con tempi stimati «si presume che la procedura si concluderà entro 24 mesi» e nessuna indicazione di risparmi attesi Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019 Pagina 29 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 7.129 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Bimbo morto in ospedale, pronti gli avvisi BATTIPAGLIA Paolo Panaro Indagini dei carabinieri per appurare le cause del decesso del bimbo di dieci anni avvenuto martedì scorso all' ospedale di Battipaglia. Il magistrato inquirente ha ordinato l' esame autoptico sulla salma, che ieri mattina è stata trasferito nelle celle frigorifere del Santa Maria della Speranza. L' autopsia potrebbe rappresentare la svolta nell' inchiesta condotta dai carabinieri, diretti dal maggiore Vitantonio Sisto, per accertare le cause del decesso ed eventuali negligenze dei sanitari durante il ricovero del bambino. Al momento non ci sono indagati, ma nelle prossime ore quando sarà conferito l' incarico al medico legale che dovrà effettuare l' esame autoptico dovrebbero essere notificati tre, quattro avvisi di garanzia ai sanitari che avevano in cura il bambino. Battipaglia è sotto choc. La notizia ha sconcertato e addolorato tutti, e in poche ore ha fatto il giro della città. I genitori del bimbo sono conosciutissimi. La mamma è un agente della polizia municipale e il padre è uno stimato avvocato, impegnato anche in politica. Il bambino è giunto in ospedale il 5 maggio ed è deceduto martedì scorso, di mattina. Gli investigatori devo comprendere cosa è accaduto nelle ultime ore di vita del bambino e perché le sue condizioni di salute sono precipitate, fino al triste epilogo. I carabinieri hanno acquisito la cartella clinica e appurato che il piccolo sin dalla nascita soffriva di una malformazione all' esofago. Ora però bisognerà accertare cosa ha causato il decesso e se soprattutto ci sono state negligenze dei sanitari del Santa Maria della Speranza. Nelle ultime ore è stata avanzata l' ipotesi di un' infezione che possa aver debilitato il piccolo. Circostanza che potrà essere appurata con l' esame autoptico. Il bambino era giunto in ospedale probabilmente per problemi di carattere intestinale e dissenteria, ma nelle ore precedenti al decesso le condizioni di salute del bimbo si sono aggravate, fino al triste epilogo. I genitori del bambino martedì mattina, subito dopo il decesso si sono recati alla caserma dei Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
carabinieri di Battipaglia e hanno raccontato quanto accaduto. Poi hanno sporto una denuncia per chiedere che vengano appurare le cause del decesso e si faccia piena luce sul doloroso caso. IL RICORDO Il bambino frequentava la scuola elementare presso l' Opera Bertoni e militava in una squadra di basket. Addolorati i compagnia di classe, che purtroppo hanno appreso la triste notizia e non potranno più riabbracciarlo. Fondamentale, per venire a capo della verità, saranno i risultati dell' autopsia, che riveleranno anche eventuali responsabilità dei sanitari nella drammatica vicenda. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019 Pagina 23 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.585 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Esenzione ticket, cento patronati convenzionati Sono oltre 100 i patronati convenzionati con l' Asl per il rilascio dell' autocertificazione necessaria ad ottenere l' esenzione ticket da reddito per il 2019. I cittadini potranno rivolgersi non solo agli uffici del proprio distretto sanitario, ma anche ai caf convenzionati con l' azienda sanitaria, distribuiti su tutto il territorio provinciale. L' accordo è stato promosso dalla direzione generale per evitare agli utenti i disagi dello spostamento per raggiungere le sedi distrettuali, spesso distanti dalla residenza abituale, e le lunghe file di attesa agli sportelli. Le esenzioni riguardano: soggetti con età compresa fra 6 e 65 anni con reddito familiare inferiore a 36 mila euro esclusivamente per la prescrizione di farmaci correlati alla patologia cronica o rara posseduta; meno di 6 anni o più di 65 con reddito familiare inferiore a 36 mila euro; disoccupati con reddito familiare inferiore a 8 mila euro; titolari di assegno (ex pensione) sociale, pensione minima, con più di 60 anni e reddito familiare inferiore a 8 mila euro; cittadini di un unico nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a 15 mila euro oppure composto di almeno 3 persone con reddito complessivo non superiore a 18 mila euro, 4-5 persone non superiore ad euro 22 mila, oltre 5 persone non superiore a 24 mila euro, con reddito complessivo compreso tra 36 mila ed euro 50 mila. I caf convenzionati sono: Epasa-Itaco, sedi Uil, Enac, Epaca-Coldiretti, Labor Confeuro, Inca Cgil, Enac Inpal, Acai, Enasc e Inas Cisl. sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019 Pagina 2 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Le allegre casse dell'Asl Arriva la scure dei giudici Tommaso Siani SALERNO Gravi irregolarità «in merito alla corretta iscrizione in bilancio di crediti e debiti con conseguente inattendibilità della relativa circolarizzazione e per l'effetto, della veridicità dei risultati conseguiti; la mancata definizione «nella contabilità di magazzino del valore delle rimanenze»; «gravi distorsioni sulla corretta applicazione del principio contabile della competenza economica; il permanere «di un disequilibrio patrimoniale e finanziario strutturale con una non perfetta corrispondenza, seppure in miglioramento, tra fondi di investimento e impieghi per investimenti e una pressione consistente della massa debitoria». A guardare dentro i bilanci dell'Azienda sanitaria di Salerno si ha come un senso di vertigine: lo stesso che hanno provato probabilmente i magistrati della Sezione regionale di controllo per la Campania della Corte dei Conti che hanno bocciato senz'appello i risultati di esercizio del 2017. Un'Asl in bilico su un burrone. Anzi, un'Azienda che, valutano i giudici (presidente Fulvio Maria Longavita) non sa nemmeno cosa ha in magazzino in termini di di riserve; e che per lo squilibrio registrato dovrebbe essere già in dissesto. Patrimonio e crediti. È probabilmente uno dei capitoli più delicati dell'intera relazione dei giudici contabili che prende spunto in particolare dalla relazione del Collegio sindacale dell'Asl. «Dall'analisi dei dati - scrivono - si evince che su 5,8 milioni di euro di debiti risultano contabilizzati errori, a favore dell'azienda, pari a 2,1 milioni di euro ovvero circa il 37,43% in valore. In relazione alla verifica a campione effettuata dal Collegio dei revisori sui crediti verso altri pari a 29.571.754 euro (su 100 nominativi di clienti e fornitori, solo per 76 c'è stata la piena identificazione, e solo 16 hanno inviato i dati contabili richiesti; e solo per il 50% di questi ultimi c'è stata corrispondenza con i conti dell'Asl, ndr ) si osserva l'assenza di una sostanziale attività di circolarizzazione ». E «laddove dovesse registrarsi un'inattendibilità dei dati riportati in bilancio per i crediti nella medesima percentuale riscontrata per i debiti (-37,48%, pari a 2,1 milioni di euro, ndr ), si Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
determinerebbe un abbattimento di crediti pari a circa 10,9 milioni ». «Ovviamente allo stato degli atti- si tratta soltanto di una congettura», scrivono i magistrati contabili, ma considerato che nel 2017 l'Asl Salerno ha conseguito un utile di 228.280 euro «è evidente come il disallineamento per inattendibilità dei crediti verso altri anche solo dello 0,7%, sarebbe sufficiente ad erodere tale utile che sarebbe sostanzialmente azzerato da una perdita di crediti». Il rischio paventato «è da considerarsi, allo stato degli atti, tutt'altro che eventuale e remoto, ma altamente probabile e quindi va preso in seria considerazione da parte dell'Azienda». È quindi indispensabile che l'Azienda «proceda ad una corretta attività di rivascolarizzazione dei Crediti, soprattutto verso privati, al fine di rendere in futuro attendibili i risultati economici conseguiti». Il magazzino fantasma. Può un'azienda pubblica non sapere quanto ha in magazzino in termini di rimanenze? Non potrebbe, certo. Ma all'Asl Salerno accade anche questo. E quando i giudici hanno chiesto conto e ragione di quanto stava accadendo, dall'Azienda hanno inviato una nota di chiarimento, ritenuta però del tutto insufficiente a superare la criticità contestata. La Sezione, infatti, ritiene che la documentazione trasmessa dall'Azienda «non consente di considerare superata la criticità contestata ovvero il dubbio che la Asl non abbia alcuna contezza della situazione contabile del magazzino». I giudici osservano, infatti, che la somma delle schede di controllo per tutti i magazzini distribuiti sul territorio di competenza dell'Azienda sanitaria, non hanno «alcuna attestazione di corrispondenza del dato cosi raccolto e delle evidenze contabili in bilancio. Né è stata data alcuna plausibile informazione in relazione alle possibili cause della variazione in aumento delle giacenze di magazzino di 5,566 milioni ovvero se la stessa sia attribuibile a variazioni di prezzo o di quantità in giacenza». Ecco perché restano confermate «le perplessità circa l'attendibilità delle giacenze di Magazzino della Asl di Salerno e si invita il Collegio dei revisori a controlli infrannuali sulle suddette giacenze come sommatoria delle giacenze iniziali e dei flussi di acquisto e/o consumo di beni in uno dei suddetti magazzini scelto a campione (in modo casuale)». La cassa eternamente pignorata. I giudici tornano a censurare come nel bilancio dell'Asl alcuni fatti gestionali che andrebbero classificati come fatture da ricevere, finiscano nella sezione del conto economico come proventi e oneri straordinari, e cioè come sopravvenienze passive. «Questa deprecabile pratica contabile - osservano i giudici - determina gravi distorsioni sulla corretta applicazione del principio contabile della competenza economica, come già rilevato in passato dal Collegio dei revisori, e da questa Sezione nella istruttoria relativa all'esercizio 2016, e determina una anomala e costante illiquidità sulla tesoreria dell'ente e sui conti correnti postali che risultano a fine esercizio 2016 e 2017 interamente pignorati». Basti un dato: L'importo delle sopravvenienze passive dell'Asl di Salerno risultano nel 2017 «di importo tutt'altro che conte- nuto»: ben 11 milioni di euro. E la circostanza è ancor più grave se si considera che le sopravvenienze passive non rappresentano fatture da ricevere, «ma acquisti di beni e servizi (comprensivi di prestazioni del personale non correttamente rilevate) non regolarmente autorizzati e non correttamente rilevati contabilmente nell'esercizio di competenza, che vengono in evidenza unicamente con un procedimento contenzioso e con conseguenziale pignoramento della cassa, oltre che prestarsi a configurare Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
meccanismi gestionali elusivi del principio di veridicità di bilancio». Dalla nota integrativa inviata dall'Asl, inoltre, «non risulta se i suddetti pignoramenti siano riferibili a debiti già inseriti in bilancio e coperti da un adeguato fondo rischi per contenzioso - dando luogo ad serio problema di liquidità - ovvero a debiti da riconoscere (con il sopra descritto meccanismo delle sopravvenienze passive)». Insomma un vero e proprio papocchio. Sempre dalla nota inviata dall'Asl «emergerebbe, allo stato degli atti, che un costo relativo ad un fatto gestionale specifico, regolarmente pagato nel 2016, ritorna nella contabilità 2017 della Asl di Salerno come sopravvenienza passiva per abbattere il debito verso il personale a suo tempo non correttamente ridotto». Analogo errore nell'applicazione del principio della competenza economica «è evincibile nella seguente affermazione con cui l'ente dichiara: Le sopravvenienze per acquisti di beni e servizi di anni precedenti sono presenti in Bilancio Consuntivo 2017 per 1,955 milioni di euro, pari a circa lo 0,14% del totale degli acquisti di beni e servizi. Anche in questo caso i magistrati contabili hanno rilevato «la grave criticità riscontrata circa l'esistenza di acquisti di beni e servizi non regolarmente autorizzati e non correttamente rilevati contabilmente nell'esercizio di competenza con inevitabili gravi ripercussioni sul principio di veridicità del bilancio». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019 Pagina 28 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.166 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Parking dell' ospedale ridotte le tariffe orarie SARNO Rossella Liguori Addio alla tassa sulla sofferenza. Caro parcheggi all' ospedale e sosta selvaggia fino alla rampa verso il pronto soccorso: provvedimento che abbassa i costi e dissuasori per aiutare il passaggio delle ambulanze. È stata fissata la tariffa giornaliera che equipara l' area di parcheggio dell' ospedale di Sarno a quelle degli altri nosocomi. Niente più costi ospedalieri extra, un punto sul quale da tempo in tanti avevano manifestato più di un malumore. Una sosta che, soprattutto per i familiari che restavano accanto ai degenti, diventava un impegno di spesa quotidiano. Una vera imposta per l' assistenza in ospedale.A diventare caro anche l' esborso per un semplice accertamento, per la presentazione di una documentazione. L' alternativa da tempo era diventata il parcheggio selvaggio, con auto sistemate ovunque alla meno peggio fino ai marciapiedi. Definito ora il costo giornaliero del parcheggio al Martiri del Villa Malta di Sarno che vuole rappresentare anche un ripristino della sicurezza dei luoghi. La quota non è più oraria, da euro 1,20, ma è fissata 1,70 euro per l' intera giornata ed è stato adeguata a quello degli altri ospedali dell' Agro. Al provvedimento di riduzione si è arrivati attraverso una iniziativa dell' amministrazione sposata dall' attuale gestore del servizio parcheggio. Messa in atto anche una operazione per garantire maggiore sicurezza. Sono stati installati, da una parte e dall' altra del lungo viale di ingresso dell' ospedale di via Sarno Striano, dissuasori di sosta. Decine di vetture venivano parcheggiate, nonostante il divieto e le rimozioni, creando problemi alla circolazione non solo delle auto, ma anche delle ambulanze. Numerosi i casi in cui i mezzi ospedalieri sono rimasti bloccati. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019 Pagina 3 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Sanità e imboscati In 216 dovranno tornare in corsia Marcella Cavaliere SALERNO Partiranno questa mattina i 216 avvisi per i dipendenti imboscati dell'Asl di Salerno che sono stati trasferiti dal lavoro in corsia a quello degli uffici per semplici limitazioni fisiche e non per inidoneità permanenti. Annunciate anche ispezioni interne per verificare se tutti i lavoratori coinvolti sono stati segnalati, per poi procedere con i trasferimenti nei rispettivi reparti di competenza. I dipendenti dell'Asl dei presidi e dei distretti interessati dal provvedimento dovranno ritornare nei reparti lasciando le scrivanie degli uffici dove hanno lavorato finora. La decisione è stata comunicata ieri dal commissario straordinario Asl, Mario Iervolino, e dal capo del personale, Francesco Avitabile, durante una riunione organizzata con i rappresentanti sindacali. Inoltre il personale del Nucleo operativo centrale (Noc) dell'Asl è stato incaricato di effettuare controlli in tutte le strutture dell'Asl per verificare la rispondenza dei casi dei trasferimenti segnalati e intervenire dove ci siano state eventuali omissioni. Diversi direttori sanitari di alcune strutture dell'Asl, infatti, non hanno segnato alcuna posizione anomala, sebbene alcuni sindacalisti abbiano denunciato la presenza anche lì di addetti impiegati in ruoli diversi dai contratti di assunzione. «Sono soddisfatto, pensavo che le comunicazioni venissero inoltrate a 370 lavoratori, che secondo il nostro sindacato sono utilizzati impropriamente, ma questo è un buon inizio», ha detto Rolando Scotillo del sindacato Fsi, impegnato da tempo nella lotta contro i lavoratori collocati negli uffici ma senza i requisiti necessari. «Finalmente il problema viene affrontato ha puntualizzato Pasquale Addesso (Cgil) una questione che dura da decenni, ma ora con l'ispezione che sarà avviata presso tutti gli ospedali e distretti sono sicuro che verrà risolta ». Secondo il sindacalista, però, molti dei lavoratori che svolgono funzioni non proprie negli uffici, sono diventati, col passar del tempo, indispensabili. «Trasferire un infermiere da uno sportello amministrativo dopo anni può creare problemi quindi si potrebbe assumere per poi collocare e sostituire pian piano i lavoratori». Per Lorenzo Conte della Uil «il Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
commissario Iervolino ha preso l'impegno di occuparsi dei cosiddetti imboscati che non ricoprono il profilo per cui sono stati assunti, ma colga anche l'occasione di emettere avvisi per assunzioni a tempo determinato nei prossimi giorni per sopperire alla carenza di personale nel periodo estivo e alle sostituzioni per malattie e altro». Il capo del personale dell'Asl, Avitabile, invece, dovrà valutare se ci sono i requisiti di legge per disciplinare il consenso al lavoro d'ufficio ad alcune tipologie professionali e se sarà possibile per l'Asl procederà tramite una manifestazione d'interesse in modo da non lasciare negli uffici chi ora c'è senza averne diritto. Perciò si procederà, in tal caso, a collocare il personale tramite selezioni indette dall'Azienda. Dunque non è detto che rimarrà dietro le scrivanie chi c'è attualmente in quanto saranno adottate procedure burocratiche ad hoc per stabilire chi dovrà ricoprire eventualmente compiti d'ufficio. Ad esempio gli infermieri sono una figura professionale che potrebbe essere adatta a effettuare le prenotazioni di esami clinici, ma il tutto va disciplinato dal punto di vista burocratico. Ora si dovrà valutare se c'è la possibilità di redigere un regolamento affinché alcune figure possano essere collocate negli uffici. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/05/2019 Pagina 33 EAV: € 6.787 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Anemia, check up gratuito per le donne nei laboratori «Lifebrain» della città La primavera è considerata la stagione della rinascita: la natura si risveglia e fluisce una nuova energia. Tuttavia, a molte persone in questo periodo capita di sentirsi fiacchi e spossati: in alcuni casi sintomi come stanchezza e affaticamento sono legati a patologie specifiche. È il caso dell' anemia, che rappresenta la più frequente patologia al mondo con più di 1,6 miliardi di persone affette (secondo le stime dell' Organizzazione Mondiale della Sanità). Una patologia legata nella maggior parte dei casi alla carenza di ferro, che colpisce principalmente la categoria femminile: ne soffre una donna su dieci. Per dare una mano a tutte le mamme, il 10 maggio, nella settimana della festa a loro dedicata, in tre centri analisi Lifebrain in Toscana (a Siena, Arezzo e Livorno) e in nove in Campania, tra Napoli e provincia, sarà possibile effettuare gratuitamente il mini checkup sull' anemia. I test offerti misurano i parametri più importanti per la diagnosi dell' anemia sideropenica: emocromo, sideremia e ferritina. Si tratta infatti di un pannello di esami pensato per controllare la quantità di ferro e delle sue riserve nel sangue, valoriche possono essere alterati in caso di questa patologia. L' anemia è una condizione clinica dovuta a bassi livelli di emoglobina nel sangue e caratterizzata da una ridotta capacità di trasportare l' ossigeno dai polmoni ai tessuti e agli organi del corpo. Esistono diverse forme di anemia associate a cause diverse, tra queste l' anemia sideropenica, cioè da carenza di ferro e l' anemia perniciosa, cioè da deficit di vitamine del gruppo B (i folati), come la vitamina B12 e B9 (acido folico). La carenza di ferro è la causa più frequente di anemia nel mondo e nei paesi industrializzati. I fattori che determinano la carenza di ferro sono in qualche modo diversi nei vari gruppi della popolazione: nei Paesi sviluppati l' incidenza della sideropenia è del 3% tra gli uomini adulti, del Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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