Unione della Romagna Faentina - venerdì, 24 aprile 2020

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Unione della Romagna Faentina - venerdì, 24 aprile 2020
Unione della Romagna Faentina
     venerdì, 24 aprile 2020
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Unione della Romagna Faentina
                                                     venerdì, 24 aprile 2020

Prime Pagine

 24/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                      5
 Prima pagina del 24/04/2020

 24/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                           6
 Prima pagina del 24/04/2020
 24/04/2020    Il Sole 24 Ore                                                                    7
 Prima pagina del 24/04/2020
 24/04/2020    Italia Oggi                                                                       8
 Prima pagina del 24/04/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 24/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                      9
 Prima pagina
 24/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                     10
 Nostalgia delle discussioni al bar
 24/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                     11
 Attraversa la via Emilia e viene investita
 24/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                     12
 La strada per il Monticino sarà ripristinata
 24/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                     13
 Ristoratori, l' attesa fra dubbi e speranze

 24/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                     15
 Svolta storica per il Palio Vincolo abolito: ok del Consiglio

 24/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                     16
 Mercato riaperto, il plauso di Cia

 24/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                     17
 Controlli Covid, dice il falso alla Stradale
 24/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                     18
 Punto di pre-triage all' ospedale
 24/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32                                     19
 Altre due vittime per il virus Nove contagi in case di riposo
 24/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32                                     21
 Quindici nuovi casi, otto i ricoverati
 24/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40                                     22
 Dove trovare guanti e mascherine

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 24/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30               MICHELE DONATI   24
 Vino, in difficoltà le cantine faentine «Mancano sbocchi sul mercato»
 24/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                26
 Muky dona ambulanza e accessori sanitari per 100mila euro
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 24 aprile 2020
24/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                                 27
 Banco di Solidarietà e Comune in aiuto alle famiglie in difficoltà

 24/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                             MICHELE DONATI      28
 «Il 25 aprile si celebra la fine della guerra, sia la festa di tutti»
 24/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                                 29
 Cominciati i lavori nella strada del Santuario del Monticino
 24/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 19                         ALESSANDRO GIULIANI     30
 Per Camilla Scala la stagione delle novità resta un rebus
 24/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                                                 31
 Cia: «Bene la riapertura dei mercati»
 24/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36                                                 32
 Carapia della Lega: «All' autodromo serve una guida trasparente»

Stampa Locale

 24/04/2020    La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 15                                                             33
 Da "Bella Ciao" a Bruno Neri la musica resiste

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 24/04/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 16                                                                          34
 «Il trasporto locale non reggerà al distanziamento sociale»

 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 37                                     PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO     36
 I sindaci vogliono pieni poteri

 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 37                                                                             37
 Scuolabus, comuni presto liberi Sblocca-pagamenti da 10-12 mld

 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 37                                                                             39
 Trasporti, tariffe differenziate per distribuire i viaggiatori
 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 38                                                                             41
 Fondi statali senza criteri
 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 38                                        PAGINA A CURA DI MATTEO BARBERO      42
 Sospensione mutui congelata
 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 39                                                             LUIGI OLIVERI   44
 Enti, meno entrate meno assunti
 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 40                                                                             46
 Gare, chiarimenti ammessi se tutelano la concorrenza
 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 40                                                                             48
 Commissari giudicanti, albo e incompatibilità
 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 40                                       PAGINA A CURA DI ANDREA MASCOLINI     49
 L' Anas accelera sui pagamenti
 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 41                                                                             51
 A braccia aperte, 10 mln agli orfani di crimini domestici

 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 41                                                                             52
 Didattica online, dal Miur un bando di 80 milioni

 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 41                                     PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI    53
 L' 8x1000 fa rotta sul welfare

 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 42                                                                             55
 Banda ultralarga in 310 comuni
 24/04/2020    Italia Oggi Pagina 42                                                                             56
 Ali notiziario, le news del giorno in tre minuti
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 24 aprile 2020
24/04/2020   Italia Oggi Pagina 42                     57
Arriva il Fondo salva enti locali
24/04/2020   Italia Oggi Pagina 42                     58
Avaya spaces, attivate 40 mila utenze
24/04/2020   Italia Oggi Pagina 43                     60
Appello a Conte e Azzolina: l' Anpci c' è
24/04/2020   Italia Oggi Pagina 43                     62
Cura Italia, occasione persa Resta il nodo scuolabus
24/04/2020   Italia Oggi Pagina 43                     64
Il varo del dpcm assunzioni è intempestivo

24/04/2020   Italia Oggi Pagina 43                     65
Mini-enti, sindaci senza vincoli
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[ § 1 § ]

     venerdì 24 aprile 2020
                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

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                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                      Il Sole 24 Ore

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                                                         Italia Oggi

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                          Pagina 43

                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina

                          Prima pagina Faenza Lugo

                                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 24 aprile 2020
[ § 1 5 7 4 1 8 3 5 § ]

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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il commento

                          Nostalgia delle discussioni al bar

                          Osta, mi manca il bar! Mi mancano quelle interminabili discussioni su
                          questioni da niente, ma rese salaci da ironia, prese in giro, affermazioni
                          che non ammettono replica e inviti ad andare a quel paese. Ad esempio,
                          al Bar Playa di Riolo si discusse a lungo sulla posizione dell' antistante
                          palo dell' illuminazione: è in direzione di Imola o di Castel Bolognese? Al
                          Bar di Sopra di Casola l' argomento era l' altezza del ponte del Cantone.
                          Poiché non si può andare a letto con un dubbio che non ti fa
                          dormire, la questione andava risolta. Fu chiamato l' idraulico, il
                          quale, con il metro laser, dalla spalletta del ponte ne accertò l'
                          altezza. E si udì alto il commento di qualcuno: «Ìv vest? Me a l' éva
                          dèt!», cioè «Avete visto? Io l' avevo detto!».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 10
[ § 1 5 7 4 1 8 3 0 § ]

                          venerdì 24 aprile 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Attraversa la via Emilia e viene investita
                          Castel Bolognese, grave una donna di 69 anni travolta mentre era in bici È ricoverata al Bufalini

                          Attraversa la via Emilia in bicicletta e viene travolta da un' auto. Una
                          donna è stata ricoverata in prognosi riserva al Trauma Center di Cesena
                          dopo un tremendo incidente stradale. È avvenuto ieri, nella tarda
                          mattinata, appena fuori l' abitato di Castel Bolognese sulla statale che
                          ancora prende il nome di via Emilia Interna, all' altezza della scuola
                          elementare poco prima del grande incrocio semaforizzato della
                          provinciale casolana. Verso le 13, la donna, poi identificata per essere
                          una 69enne originaria dell' Ucraina ma da tempo residente nel comune di
                          Castel Bolognese, si trovava in sella a una bici. Secondo una primissima
                          ricostruzione, tutta da verificare, l' anziana in bici sembra stesse
                          attraversando la statale dopo essere uscita da un accesso privato che si
                          trova sulla via Emilia di fronte alla caserma dei carabinieri.
                          Verosimilmente la donna era diretta verso la via Lughese cosa che l' ha
                          portata ad attraversare la statale. In quel momento, una Ford Fiesta di
                          colore grigio, condotta da una 35enne di Castel Guelfo, stava
                          percorrendo la via Emilia da Faenza verso Imola e, per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della
                          sezione infortunistica della polizia locale dell' Unione della Romagna faentina intervenuti per i rilievi di legge, ha
                          colpito in pieno la bici. Nel tremendo urto la donna è stata travolta mandando in frantumi il parabrezza della Ford
                          Fiesta e poi cadendo esanime sul selciato. Alcuni automobilisti che si trovavano sulla via Emilia con il cellulare
                          hanno immediatamente lanciato l' allarme al 118. Sul posto sono intervenuti un' ambulanza e l' auto con il medico a
                          bordo che, fatta una prima valutazione del quadro clinico della donna investita, hanno chiesto alla centrale operativa
                          di Romagna Soccorso l' intervento dell' eliambulanza. Dopo pochi minuti l' elicottero del 118 è atterrato poco
                          distante dal luogo dell' incidente. La ferita è stata fatta salire con una barella nell' eliambulanza che dopo essere
                          decollata ha rivolto la prua verso l' ospedale Bufalini di Cesena dove la 69enne è stata ricoverata in prognosi
                          riservata. Malgrado le direttive per contenere la pandemia da Covid19 la via Emilia continua a essere percorsa da
                          migliaia di veicoli e il traffico ha subito qualche rallentamento per permettere le operazioni di soccorso e i rilievi.
                          Dopo aver sgomberato la Statale dei mezzi incidentati e aver ripulito l' asfalto la circolazione è poi potuta riprendere
                          normalmente. a. v. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 11
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La strada per il Monticino sarà ripristinata

                          A Brisighella sono iniziati i lavori per ripristinare il muro di contenimento
                          della strada per il Santuario del Monticino che rimase danneggiata e
                          chiusa al traffico dopo l' incidente dell' estate 2018 nel quale un trattore
                          con rimorchio carico di granaglie precipitò nella scarpata dopo un errore
                          di manovra. Lo ha reso noto il sindaco Massimiliano Pederzoli. Il tratto
                          che verrà ripristinato è di circa 20 metri per tre di altezza. Verranno inoltre
                          realizzati il basamento della via crucis, il palo della pubblica illuminazione
                          e verrà istallata una barriera in legno. I lavori sono seguiti dall' impresa
                          'Area sicura' e verranno sostenuti dall' assicurazione del mezzo che
                          causò il danno quindi senza costi per il Comune. «I lavori - ha detto il
                          primo cittadino di Brisighella - dovrebbero concludersi entro la metà di
                          maggio. Virus e disposizioni governative permettendo speriamo di
                          riuscire a festeggiare la ricorrenza della Madonna del Monticino a
                          settembre, con la strada ripristinata».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ristoratori, l' attesa fra dubbi e speranze
                          Il traguardo del 18 maggio per l' ipotesi di riapertura è lontano. E non sarà facile trovare soluzioni sicure: «Il lavoro si
                          basa sul contatto»

                          di Antonio Veca Il 18 maggio è prevista la riapertura dei ristoranti, le
                          diposizioni sulle distanze di sicurezza per il Coronavirus e le incertezze
                          per il futuro preoccupano però tanti operatori. Ne abbiamo ascoltati
                          alcuni. «Più che alla perdita di fatturati -spiega Natascia Cucchi che
                          assieme alla sorella Luana -gestisce la trattoria Marianaza- ho a cuore la
                          salute di chi lavora. Al di là dei 600 euro, una presa in giro, molto meglio le
                          misure a sostegno: cassa integrazione, la sospensione di contributi e
                          mutui. Un rischio invece aderire al Decreto Liquidità, 25mila euro che
                          dovranno essere restituiti in una situazione già difficile. L' unica certezza
                          che purtroppo abbiamo sarà il dimezzamento dei posti a sedere. Nel
                          nostro caso appena 20, dovendo poi cambiare le abitudini del rapporto
                          tra dipendenti e clienti. Vi immaginate dover portare a tavola pane, vino,
                          acqua e pietanze? Dovremo comunque andare avanti stando il più sereni
                          possibile e così abbiamo pensato di potenziare la modalità d' asporto e le
                          consegne a domicilio anche perché la cassa integrazione è solo per 13
                          settimane e il rischio è di dover licenziare i dipendenti». Anche Gabriele Geminiani che assieme alla moglie, Giulia
                          Baldini gestiscono l' Enoteca Astorre, sottolineano quanto le norme sulla distanza inficeranno il lavoro. «Il nostro -
                          spiega - è un lavoro che si basa tutto sul contatto, tra dipendenti e con i clienti. Dopo due mesi di chiusura non si
                          potrà alzare la serranda e riaprire come se nulla sia accaduto. Tenere ferme le attrezzature, frigoriferi, lavastoviglie e
                          tanto altro, significa fare una manutenzione straordinaria, anche questa da pagare. Sul fronte degli aiuti poi l' unico
                          veramente sensato, se davvero si vuol salvare la filiera, sarebbe un finanziamento a fondo perduto perché qui c' è
                          ben di più a rischio della semplice chiusura di un bar o un ristorante, qui ci si gioca la partita della tenuta economica
                          dia parte del Paese». Infine, abbiamo sentito anche il parere di chi gestisce un agriturismo che potranno contare su
                          un elemento che altri colleghi non hanno, lo spazio. «Abbiamo iniziato l' anno - racconta Barbara Veneziani che
                          assieme al marito Roberto Tini gestisce Ca' de Gatti - con investimenti per migliorare il lavoro e così ci siamo esposti
                          contando nell' abituale lavoro da Pasqua a fine ottobre. Purtroppo abbiamo avuto un crollo nelle prenotazioni fino
                          allo zero e le condizioni di 'forza maggiore' non obbligano i clienti a riconoscere la 'penale di cancellazione'. Invece i
                          nostri clienti italiani che potevano contribuire a tenerci in vita con la ristorazione non possono venire e oggi la nostra
                          liquidità

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 13
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          è pari allo zero. Dovremo però ripartire perché questo luogo è la nostra vita, non solo economica. Stiamo
                          predisponendo la sala da pranzo per rispettare le distanze e in estate contiamo su 5mila mq di giardino. In cucina
                          oltre ai già utilizzati guanti e cappello adotteremo le mascherine e ci stiamo attrezzando per un servizio di
                          ristorazione a domicilio con consegna di cestini per colazioni e merende, per far sapere ai clienti abituali che ci
                          siamo ancora. Le prime richieste sono già arrivate». «Per quanto riguarda la piscina - continua Veneziani -, secondo
                          quanto assicuratoci, il cloro è sufficiente a disinfettare, mentre per tutto lo spazio circostante e i bagni
                          sanificheremo più volte al giorno. Stesso dicasi per le camere e gli spazi comuni. Infine per l' intrattenimento
                          abbiamo tracciato percorsi tematici nel podere di 38 ettari per trasmettere l' idea di vacanze all' aperto alla riscoperta
                          di attività semplici a contatto con la natura che dopo mesi di 'clausura' saranno sicuramente gradite». ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Svolta storica per il Palio Vincolo abolito: ok del Consiglio
                          Ieri in videoconferenza la prima seduta dopo l' inizio dell' emergenza: norma in vigore dal 2023

                          Una novità epocale per il Palio. Come previsto è stato pprovato ieri dal
                          consiglio comunale svoltosi in video conferenza (il primo dopo l' inizio
                          dell' emergenza coronavirus), l' ordine del giorno con le modifiche al
                          regolamento del Palio del Niballo. Gli articoli su cui il Comune è
                          intervenuto, ottenuta l' approvazione a maggioranza di sei dei sette
                          componenti del Comitato Palio (il sindaco, il Reggente del Gruppo
                          Municipale e i capi rioni di Verde, Nero, Giallo, e Borgo Durbecco), sono il
                          32 e 45. La modifica più grossa, addirittura storica, varrà dal 2023 e
                          cambia la regola del vincolo dei cavalieri che finora dopo aver corso un
                          Palio con un Rione non potevano più cambiarlo. La regola non viene
                          abolita del tutto, ma modificata. Il vincolo rimarrà per cinque anni a
                          decorrere dall' ultima corsa. Periodo che potrà essere ridotto a un anno
                          'in caso di rilascio di apposito nulla osta da parte del rione di provenienza'
                          (che riceverà un indennizzo per la formazione del cavaliere) Un' altra
                          modifica, immediatamente esecutiva se si correranno quest' anno le
                          gare di Palio e Bigorda 'alleggerisce' lo spareggio in caso di tre o più cavalieri a pari merito. I cavalieri verranno
                          «ordinati seconda la graduatoria inversa dell' anno precedente»: il primo in lista sfiderà in una sola tornata il secondo
                          che a sua volta poi si misurerà con il terzo, nell' altra corsia e così via, rendendoli più snelli e veloci. L' ordine del
                          giorno ha visto l' astensione delle opposizioni e il voto favorevole della maggioranza, con il risultato di 16 favorevoli,
                          1 contrario, 7 astenuti. Il voto contrario è stato del consigliere di opposizione Tiziano Cericola di Rinnovare Faenza
                          che ha sottolineato che la nuova amministrazione comunale dovrà comunque rivedere la gestione del Palio. Il
                          leghista Stefano Fantinelli (ex rionale) ha invece sottolineato che l' amministrazione comunale, se non si dovessero
                          tenere le manifestazioni del Palio del Niballo, dovrà cercare di sostenere i Rioni dei quali è in gioco la sopravvivenza.
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Mercato riaperto, il plauso di Cia

                          Sono ripartiti a Faenza e ripartiranno anche a Lugo i mercati alimentari e
                          quindi anche i mercati contadini. Cia Romagna, motivando le richieste, ha
                          sollecitato più volte la riapertura dei mercati agricoli ai Sindaci delle
                          amministrazioni comunali romagnole. In seguito a diversi
                          approfondimenti e verifiche, i sindaci del Comune di Faenza, Giovanni
                          Malpezzi, e del Comune di Lugo, Davide Ranalli, hanno ritenuto
                          opportuno accogliere la richiesta che arrivava da Cia e da altre
                          associazioni che rappresentano il mondo agricolo dal momento che l'
                          Ordinanza della Regione legittima l' apertura di mercati ambulanti a
                          merceologia esclusiva alimentare «in spazi pubblici recintati» e «a
                          condizione che l' accesso sia regolamentato». Devono infatti essere
                          rispettate le misure igienico-sanitarie e di distanziamento da parte degli
                          operatori e dei clienti. «Esprimiamo un sentito apprezzamento e
                          ringraziamento ai sindaci Malpezzi e Ranalli - afferma il presidente di Cia
                          Romagna, Danilo Misirocchi - e ai loro collaboratori. La loro disponibilità
                          ad approfondire le nostre richieste e a verificare quali soluzioni potessero essere percorribili dimostra una grande
                          volontà di cercare di tenere conto, al contempo, della salute dei cittadini e delle attività economiche».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 16
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                          Controlli Covid, dice il falso alla Stradale

                          Un residente di Castel Bolognese multato e denunciato dalla Polstrada a
                          Imola, nella zona di Ponticelli, per aver infranto le norme sull' isolamento
                          per contrastare il coronavirus. Mercoledì la Polstrada ha fermato diversi
                          automobilisti nell' imolese. Fra questi il settantenne di Castel Bolognese
                          che ha cercato di giustificarsi adducendo una scusa alquanto confusa.
                          Dapprima ha dichiarato di essersi messo in viaggio per raggiungere l'
                          ospedale, ove era stata ricoverata la sua compagna. Poi ha cambiato
                          versione. Alla fine, dietro richiesta degli uomini della Polstrada, l' uomo ha
                          compilato l' autodichiarazione scrivendo la motivazione originaria. Gli
                          agenti, facendo un rapido riscontro, hanno verificato la falsità di quanto
                          asserito e per tale motivo hanno denunciato il settantenne per falsa
                          dichiarazione a pubblico ufficiale.

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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Emergenza Covid-19

                          Punto di pre-triage all' ospedale
                          La comunicazione del commissario Venturi: si aggiunge ai 33 già esistenti in regione

                          Punto di pre-triage per il Covid-19 anche all' ospedale di Faenza. Il
                          commissario ad acta per la gestione dell' emergenza sanitaria da
                          coronavirus, Sergio Venturi, nella quotidiana diretta Facebook di ieri
                          pomeriggio, ha annunciato che ai 33 punti pre-triage già attivi su tutto il
                          territorio regionale ne è stato aggiunto uno davanti all' ospedale di
                          Faenza in prossimità dell' accesso al reparto di Oncologia diretto dal
                          dottore Stefano Tamberi. Il gazebo di quattro metri per quattro,
                          sistemato nel giardino dell' ospedale degli infermi di Faenza, proprio a
                          fianco del reparto, è stato allestito grazie al contributo determinante
                          dello Ior, l' Istituto oncologico romagnolo e dei volontari e amici dell'
                          Istituto oncologico romagnolo ODV. Al completo allestimento ha inoltre
                          contribuito la protezione civile della sezione manfreda che attraverso i
                          suoi volontari ha fornito anche due termosifoni alla struttura provvisoria.
                          Il pre triage servirà come filtro e a mantenere alta la sicurezza mentre
                          riparte l' attività ambulatoriale. Gli altri punti pre-triage di cliniche e
                          ospedali sono a Fiorenzuola d' Arda e Castel San Giovanni; tre nel parmense, a Parma, Vaio di Fidenza e Borgotaro, a
                          Reggio Emilia, Montecchio e Guastalla, nel modenese a Sassuolo, Vignola, Mirandola, Pavullo e Modena città, tre
                          nella città metropolitana, Bologna, Sant' Orsola e Maggiore e a Imola, due nel ferrarese, Argenta e Cento, uno a
                          Meldola, a Rimini e uno nella Repubblica di San Marino. Anche ieri non si sono registrati nuovi casi di coronavirus a
                          Faenza, l' unico dell' area è stato registrato a Solarolo. a. v. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          venerdì 24 aprile 2020
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Altre due vittime per il virus Nove contagi in case di riposo
                          Ieri si è spenta Velia Cicognani, 96 anni, ospite della 'Baccarini' di Russi dove sono state registrate altre sei positività.
                          Due sono invece quelle alla comunità alloggio Il Giglio d' oro di Ravenna

                          Da un lato i contagi sempre più bassi tra la popolazione, dall' altro la
                          situazione critica nelle due strutture per anziani colpite. I dati dei nuovi
                          casi di ieri ci parlano nuovamente di quanto sia difficile contenere un
                          nemico invisibile in luoghi dove vivono tante persone, specialmente se
                          queste sono anziane e fragili. Ma i numeri ci confermano anche gli ottimi
                          risultati della quarantena sulla cittadinanza. Partiamo, come sempre,
                          analizzando il dato che fa più male: quello dei decessi. Ieri mattina sono
                          morte due persone. La prima è Velia Cicognani, 96 anni compiuti a
                          gennaio: anche lei, come la 96enne deceduta mercoledì, era un' ospite
                          della casa residenza per anziani Baccarini di Russi. Si è spenta all' alba di
                          ieri all' ospedale di Lugo, dove era dal 15 aprile dopo aver mostrato
                          sintomi del virus. Nella mattinata di ieri se n' è andato un altro russiano:
                          Ettore Ravaglia, 80 anni. Il contagio di Ravaglia non è legato alla
                          Baccarini: si pensa che l' uomo, che soffriva di gravi patologie, possa
                          aver contratto il virus in seguito a contatti con l' ospedale di Faenza.
                          Veniamo, quindi, ai contagi di ieri, che sono 15: 10 donne e 5 uomini, 7 in isolamento domiciliare e 8 ricoverati -
                          nessuno in Terapia intensiva. Ci sono 5 nuovi casi a Ravenna, 1 a Cervia, 8 a Russi e 1 a Solarolo. Tra i contagiati,
                          però, 12 o 13 (un caso è dubbio) sono legati alle strutture per anziani già colpite e ospedali, mentre gli altri 2 o 3 sono
                          parenti di persone già note: segno che la circolazione del virus è molto ridotta. Nel dettaglio, due sono le positività
                          alla comunità alloggio Il Giglio d' oro: un ospite e un operatore. Salgono così a 16 ospiti e 5 operatori i contagi legati
                          alla struttura. Alla Baccarini di Russi invece si sono registrati altri 6 nuovi casi tra gli ospiti, in seguito alla ripetizione
                          dei tamponi per tutti dopo la positività registrata martedì. Al momento sono 31 i contagiati nella struttura, e i 6 di ieri,
                          per quanto asintomatici, sono stati portati all' ospedale di Lugo per assicurare che non fossero in contatto con i
                          negativi. Al momento alla Baccarini c' è un piano vuoto che è stato sanificato, pronto per accogliere gli ospiti
                          trasferiti negli ospedali dopo la guarigione. Un settimo caso tra quelli di ieri è stato conteggiato nel 'cluster' Baccarini
                          in quanto è risultato positivo il parente di un operatore, e c' è un altro caso per il quale si sospetta sempre un
                          collegamento indiretto. Ieri sera la sindaca di Russi Valentina Palli ha parlato della situazione della struttura in una
                          diretta su Facebook: «Un' emergenza gravissima» ha detto, e ha poi aggiunto che «quando sarà possibile
                          celebreremo le esequie per tutti i nostri anziani che stanno perdendo la vita in questa immane tragedia». Nella

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 19
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                          venerdì 24 aprile 2020

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          struttura continuano monitoraggi e controlli. Infine i guariti. Nella giornata di ieri 14 persone sono risultate negative
                          al doppio tampone, e sono fuori dal virus e non più contagiose. Altre 29 sono divenute asintomatiche. Sara Servadei
                          © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 20
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                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          IL BILANCIO

                          Quindici nuovi casi, otto i ricoverati

                          In provincia sono 956 i casi di positività. Dei 15 nuovidi ieri, 10 sono
                          donne e 5 uomini. Otto sono ricoverati in ospedale ma nessuno in
                          Terapia intensiva. I contagiati in provincia sono: 433 a Ravenna 124 a
                          Faenza 66 a Lugo 61 a Cervia 58 a Russi 31 a Bagnacavallo 28 ad
                          Alfonsine 22 a Castel Bolognese 20 a Fusignano 15 a Cotignola 11 a
                          Massa Lombarda 10 a Brisighella 8 a Conselice e Riolo Terme 7 a
                          Solarolo 3 a Sant' Agata 2 a Casola Valsenio 49 i residenti fuori provincia
                          64 i decessi.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Dove trovare guanti e mascherine
                          Confartigianato ha pubblicato sul proprio sito e diffuso sui social l' elenco delle aziende che li producono

                          Ad oggi non è dato sapere come sarà il nostro modo di vivere dopo il
                          fatidico 3 maggio, perché, sulla cosiddetta 'fase-2', stanno ancora
                          dibattendo il Governo e le commissioni di esperti. Una certezza però c' è:
                          quali che siano le decisioni che verranno adottate, i prossimi mesi
                          saranno molto diversi da quelli vissuti prima dell' avvento di questa
                          drammatica pandemia, perché fino a quando non ci sarà un vaccino o
                          una cura particolarmente efficace e veloce contro il Covid-19, la nostra
                          vita dovrà fare i conti con la necessità di evitare i contagi. Altrettanto
                          ovvio che lo slogan #iorestoacasa non sia più sufficiente. Una società
                          complessa come la nostra non può rimanere bloccata per un tempo
                          indefinito, perché i danni economici e sociali, che sono già ad un livello
                          molto preoccupante, rischierebbero di diventare davvero inaffrontabili.
                          Ecco quindi che la vita lavorativa e sociale, nella cosiddetta 'fase-2', non
                          potrà prescindere da un necessario livello di precauzioni e protezioni.
                          Precauzioni che consisteranno, prima di tutto, nel continuare ad adottare,
                          dove possibile, quel 'distanziamento sociale' tra le persone, che evita il contagio, oppure, dove questo non è
                          possibile, nei luoghi chiusi o molto frequentati, dotare le persone e le strutture delle corrette misure protettive. Le
                          mascherine, i guanti, i sistemi igienizzanti e le barriere protettive anti-alito per le scrivanie, per i banconi o per gli
                          autoveicoli, saranno quindi strumenti indispensabili per poter affrontare con la dovuta sicurezza la nostra
                          quotidianità nei prossimi mesi. Con questa consapevolezza, e nell' ottica di essere a fianco delle imprese del
                          territorio in un momento tanto difficile e complicato, Confartigianato della provincia di Ravenna ha realizzato e
                          pubblicato sul proprio sito internet, e poi diffuso e promosso tramite i propri social media, l' elenco delle aziende
                          aderenti che producono o commercializzano strumenti e attrezzature protettive in funzione anti-contagio. Si tratta di
                          una pagina speciale nella quale sono descritte le proposte delle imprese, insieme ai loro contatti. L' auspicio di
                          Confartigianato è quello che sia possibile aumentare in questa maniera l' approvvigionamento a 'chilometro zero' di
                          articoli e presidi, alimentando in questo modo un piccolo circolo virtuoso a favore dell' economia del nostro
                          territorio. La pagina è pubblicata sul sito internet www.confartigianato.ra.it, e ad oggi sono già presenti le proposte di
                          queste aziende, tutte aderenti a Confartigiaanto della provincia di Ravenna: 3R Ricami sas di Melandri Roberta & c. di
                          Borgo Montone a Ravenna; Calzolaio Andrea di Ravenna; Car Fibreglass srl di Ravenna; Davema srl di Lugo; Leather
                          & Velvet di Valdré Andrea di Faenza; Ma.Be.L. snc di Luciano Massimo e c. di Faenza; Nuova Olp srl di Ravenna;
                          Pezzi e Minoccheri

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 22
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          di Faenza; Pezzi Paola di Bagnacavallo; Rossetti Produzioni di Granarolo Faentino; Tecnopound srl di Ravenna.
                          Inoltre, una sezione del sito è interamente dedicata all' emergenza Covid-19, con tutte le normative di riferimento, dai
                          Decreti nazionali a quelli della Regione Emilia Romagna, il protocollo sulle misure per il contrasto e il contenimento
                          della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro, la cartellonistica per le aziende, il modulo di
                          autocertificazione per gli spostamenti e la cronologia completa di tutte le notizie pubblicate sull' argomento.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 23
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          IN SOFFERENZA IL MONDO DELL' ENOLOGIA

                          Vino, in difficoltà le cantine faentine «Mancano sbocchi sul mercato»
                          Giordano Zinzani: «Sfruttare canali di vendita alternativa, ma servono anche gli aiuti finanziari»

                                                                                                                               MICHELE DONATI

                          FAENZA Non vi è settore dell' economia che non abbia subito riflessi negativi
                          dalla pandemia: l' ambito vinicolo, tra i fiori all' occhiello del territorio, è uno di
                          quelli più colpiti, tra cali di fatturato e complicazioni logistiche. «La situazione è
                          pesante per tutti - afferma Giordano Zinzani, presidente del Consorzio Vini di
                          Romagna -. La grande distribuzione è meno colpita, ma anche se importante
                          rappresenta solo una parte percentuale dell' intero settore. Le maggiori
                          difficoltà sono invece vissute da numerose aziende che si basano sulla vendita
                          diretta o che riforniscono bar e ristoranti». CRITICITA' IN COLLINA Anche nel
                          campo dell' enoturismo tutto è bloccato: «Si sta perdendo un periodo strategico
                          dell' anno - prosegue Zinzani - con Pasqua e i ponti del 25 aprile e 1 maggio. A
                          soffrire particolarmente è proprio la nostra collina, dove si producono vini
                          certificati e garantiti di alto livello qualitativo: una nicchia alla cui base operano
                          però diversi imprenditorie lavoratori. Il problema fondamentale è la mancanza di
                          sbocchi sul mercato per i prodotti: si era parlato anche di convertire ad uso
                          sanitario l' alcol di origine vinica, masi sta ancora discutendo per trovare i
                          fondi». CONSEGNE A DOMICILIO Intanto il tempo passa e si tenta di mettere un
                          tampone alle perdite: «In questo momento-spiega Zinzani - bisogna sfruttare canali alternativi, come la vendita per
                          corrispondenza o le consegne a domicilio, senza rimanere fermi in un solo settore di distribuzione. Serve ulteriore
                          associazionismo tra le aziende per affrontare uniti i mercati, quanto fatto fino ad oggi non sarà più valido per il
                          domani». VERSO LA VENDEMMIA Questa è la prospettiva sul breve -medio termine, ma fra quattro mesi sarà tempo
                          di vendemmia, periodo cui si guarda con un misto di speranza e timore: «Le gelate hanno influito relativamente sui
                          vigneti - aggiunge ancora Zinzani -. Qui la preoccupazione maggiore veniva dalla mancanza d' acqua, ma le piogge di
                          questi giorni fanno ben sperare. I vigneti sono complessivamente in buono stato, anzi ci si aspetta una produzione
                          piuttosto elevata in caso di precipitazioni nella norma. Resta comunque il problema della commercializzazione del
                          vino prodotto: difficile pensare ad una repentina impennata dei consumi. Sono necessari aiuti finanziari al settore».
                          MANCATI INTROITI E SPESE Sulla difficile situazione del comparto vinicolo è intervenuta anche Coldiretti Ravenna
                          sottolineando il pesante impatto sulle cantine della chiusura forzata di alberghi, enoteche, agriturismi, bar e ristoranti.
                          Ne sa qualcosa Mauro Altini, titolare della cantina La Sabbiona a Oriolo, che calcola una flessione del 50% per il
                          fatturato: «Purtroppo non possiamo più contare su quel fondamentale sfogo di mercato - commenta - che non può
                          certo essere compensato dalle consegne a domicilio che per

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 24
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                          venerdì 24 aprile 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          noi valgono quanto mettere un tappo a un' emorragia». L' azienda riesce ancora ad esportare sul mercato
                          americano grazie ad alcuni shop online, un canale alternativo che insieme alle forniture alla grande distribuzione e al
                          mercato tedesco rappresenta un buon 30% del fatturato: «Ma avvertiamo già sofferenza in termini di liquidità -
                          conclude Altini -. Servono provvedimenti immediati e a fondo perduto finalizzati a compensare i mancati introiti,
                          anche perché le spese di campo devono comunque essere sostenute».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 25
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                          venerdì 24 aprile 2020
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Muky dona ambulanza e accessori sanitari per 100mila euro
                          Il generoso gesto segue quello del lascito al Mic di un ingente patrimonio immobiliare nel 2018

                          FAENZA A due anni da un cospicuo lascito patrimoniale al Mic, un altro gesto
                          filantropico di grande spessore economico è stato compiuto da Vanda Berasi,
                          in arte Muky, stavolta a favore dell' Azienda U sl e per la precisione all' Unità
                          operativa del 118. A questo reparto sanitario è destinata la donazione di un'
                          ambulanza e di accessori sanitari finalizzati alla gestione dell' emergenza
                          epidemiologica da Covid -19. Lo ha comunicato l' Ausl che ha deliberato l'
                          accettazione della donazione, in ottemperanza alla volontà espressa dalla
                          benefattrice, senza alcun onere per l' azienda. Il valore complessivo dei beni è di
                          poco inferiore ai 100mila euro e comprende: un' ambulanza Fiat Ducato 2.300
                          cc allestita, del costo di 65.500 euro (comprensiva di immatricolazione e 24
                          mesi di garanzia), sulla quale apporre la dicitura: "2020 -Ambulanza
                          accessoriata per il Pronto Soccorso di Faenza- donata da Muky"; uno zaino
                          soccorso e cinque trousse (999 euro); un kit per trasporto obesi composto da
                          pianale e materasso per barella; un kit estricatore xt e un set pediatrico (6.332
                          euro; un monitor defibrillatore (19.900 euro). Nel 2018 Muky fu protagonista di
                          un altro gesto di grande generosità, ufficializzando la volontà già espressa nel
                          2016 di donare parte del suoi beni immobili alla Fondazione Mic, nello specifico l' area ubicata tra piazza 2 Giugno e
                          via Maioliche, attuale abitazione dell' artista nata nel 1926. Il lascito include il progetto denominato "Casa dell' arte
                          Muky-Matteucci" in pratica un museo, con residenze d' artista, spazi per l' accoglienza e per la didattica della
                          ceramica. Una parte del museo sarà riservata ad una mostra permanente dedicata ai lavori di Muky e di Domenico
                          Matteucci, suo compagno di vita e di lavoro, dal quale Mukyha eredito un ingente patrimonio costituito anche da
                          appartamenti e proprietà.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 26
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                          venerdì 24 aprile 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Banco di Solidarietà e Comune in aiuto alle famiglie in difficoltà

                          FAENZA «È un momento difficile per tutti. Per molti, difficilissimo. Questa
                          pandemia ha percosso la vita di ciascuno di noi; di chi ha contratto il virus, di chi
                          ha perduto degli affetti, di chi subisce in vario modo le conseguenze
                          economiche della crisi, di chi sperimenta l' isolamento, di chi non sa da dove
                          ricominciare. Inoltre le gelate hanno danneggiato i frutteti compromettendo il
                          raccolto dell' estate. Questa tempesta svela quanto ciascuno di noi sia
                          bisognoso». Le parole arrivano dal Banco di Solidarietà di Faenza c h e ,
                          cogliendo il suggerimento di Papa Francesco, desidera «risvegliare e attivare la
                          solidarietà e la speranza capaci di dare solidità, sostegno e significato a queste
                          ore in cui tutto sembra naufragare». " Proprio in questi giorni, nel rispetto delle
                          norme di sicurezza, «cerchiamo di sostenere la speranza dei più bisognosi
                          collaborando con il Comune di Faenza nella distribuzione di generi alimentari e
                          di prima necessità - si riferisce-. Ci teniamo in contatto con i nostri assistiti per
                          offrire la nostra vicinanza e raccogliendo le necessità, tentando con i limiti
                          imposti dalle regole di rispondere ai bisogni che emergono». Per chi volesse
                          sostenere l' attività del Banco di Solidarietà, si invita a consultare su Facebook
                          @bancodisolidarietafaenza.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                          venerdì 24 aprile 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          DOMANI L' ANNIVERSARIO

                          «Il 25 aprile si celebra la fine della guerra, sia la festa di tutti»
                          Negli scatti dell' archivio della Fototeca Manfrediana i momenti della liberazione di Faenza nel dicembre '44

                                                                                                                                 MICHELE DONATI

                          FAENZA Quello che ci si appresta a celebrare domani sarà per la prima volta un
                          25 aprile senza partecipazione della cittadinanza: il programma, privato del
                          corteo e dell' orazione pubblica del sindaco, prevede l' omaggio dell'
                          amministrazione ai caduti e alle vittime per la libertà con la tradizionale
                          deposizione delle corone. Tra i luoghi simbolo della Liberazione, oltre al
                          Monumento ai Caduti da cui partiranno domani alle 11 le commemorazioni, vi è
                          il cimitero di guerra di via Santa Lucia, dove riposano 1552 soldati alleati
                          provenienti da Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Sud Africa,
                          India: molti ricorderanno le iniziative pubbliche tenute negli anni passati, anche
                          in memoria della liberazione di Faenza (17 dicembre 1944), cui solitamente
                          prendono parte delegazioni estere per condividere momenti toccanti con la
                          comunità locale. Delle 1.552 lapidi presenti nel cimitero solo 1.139 recano un
                          nome, mentre le altre 13 appartengono a soldati ignoti che la barbarie della
                          guerra ha purtroppo reso irriconoscibili. SU FACEBOOK Per ricordare i nomi dei
                          caduti è nata così l' iniziativa "1.139 faentini": l' idea, che ha preso piede sui
                          social ed ha trovato la collaborazione di Anpi, consiste nell' inviare una mail all'
                          indirizzo 1139faentini@gmail.com per ricevere in risposta il nome di uno dei militari sepolti a Faenza e condividerlo
                          così su Facebook domani insieme alle relative informazioni. Si tratta di un modo per man tenere vivo il ricordo di chi
                          si è sacrificato per liberare la nostra città: «Il 25 aprile - commenta lo storico Enzo Casadio-genera spesso divisioni
                          politiche, mentre dovrebbe essere la festa di tutti, poiché in questa data si celebra la fine della guerra. Gli Alleati
                          contribuirono in massima parte alla Liberazione pagando spesso con la vita, come ci dicono i numerosi cimiteri di
                          guerra presenti sul nostro territorio». GUERRA E RICOSTRUZIONE Come detto sopra, la liberazione di Faenza
                          avvenne nel dicembre '44: giorni e settimane che sono immortalati in preziosi scatti conservati dall' Archivio della
                          Fototeca Manfrediana. In alcuni di essi si osserva la parabola del ponte sul Lamone nell' attuale via Fratelli Rosselli:
                          distrutta dai tedeschi in ritirata e subito ricostruita, la struttura resiste ancora oggi, ma non tutti sanno che fu la prima
                          opera pubblica manfreda dopo la fine dei combattimenti. Il ponte fu terminato il 10 aprile 1945 e si rivelò essenziale
                          per gli Alleati diretti a Bologna: la guerra stava finalmente volgendo al termine. Tramandare la memoria di quanto
                          accaduto è oggi un modo per guardare con maggiore speranza al futuro: come testimonia il ponte di via Fratelli
                          Rosselli, dopo ogni catastrofe arriva sempre il momento della ricostruzione.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 28
[ § 1 5 7 4 1 8 4 4 § ]

                          venerdì 24 aprile 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Cominciati i lavori nella strada del Santuario del Monticino

                          BRISIGHELLA Sono partiti ieri i lavori alla strada del Santuario del Monticino: nel
                          settembre del 2018 la zona venne danneggiata da un rocambolesco incidente di
                          cui fu protagonista un grosso trattore con a rimorchio un carico di granaglie. L'
                          uomo alla guida del mezzo, giunto al bivio con la stradina che porta al santuario,
                          sbagliò infatti strada e, tentando una difficile retromarcia, precipitò nella
                          scarpata. Gli interventi riguarderanno specialmente la strada ed il muro di
                          contenimento, per una lunghezza di 20 metri e un' altezza di 3. Verrà inoltre
                          rimosso, per essere sostituito con uno nuovo, il basamento della via crucis e
                          sarà ripristinato il palo dell' illuminazione pubblica. Sarà infine installato un
                          guardrail in legno. «Confidiamo che entro la metà di maggio i lavori siano
                          terminati - afferma il sindaco Massimiliano Pederzoli, che conclude formulando
                          un augurio per il futuro -. Virus e disposizioni permettendo speriamo inoltre di
                          riuscire a festeggiare la ricorrenza della Madonna del Monticino a settembre,
                          con la fruibilità della strada ripristinata». M.D.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
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                          venerdì 24 aprile 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          TENNIS

                          Per Camilla Scala la stagione delle novità resta un rebus
                          «Avrei dovuto giocare ad Amiens e in Sardegna e poi puntare ai tornei big ma è tutto in discussione»

                                                                                                                             ALESSANDRO GIULIANI

                          Sarebbe dovuta essere una stagione con tante novità, per Camilla Scala, la
                          giocatrice imolese tennisticamente nata e cresciuta al Tennis Club Faenza. Il
                          verbo è volutamente al condizionale in quanto la stagione del tennis è stata
                          bruscamente interrotta ai primi di marzo e, se tutto andrà per il verso giusto,
                          potrebbe riprendere solo a luglio, anche se contante incognite. In ogni caso, per
                          Camilla sarà un 2020 che ripartirà dal Tc Faenza, dopo anni passati a Cividino,
                          sia come Circolo di appartenenza sia come base di allenamento. In questo
                          momento Camilla Scala è nella sua casa di Imola per ottemperare come tutti
                          agli obblighi dei vari decreti sul Coronavirus. Tutto questo in attesa di riprendere
                          a giocare nel circuito Itf. Un po' di attesa per il rientro agonistico c' era e c' è,
                          perché Camilla non gioca in pratica da settembre a causa di un infortunio.
                          Aveva appena ripreso con un torneo Bnl ad Orvieto, poi lo stop. Nel frattempo, l'
                          imolese riavvolge il nastro degli ultimi mesi e racconta: «Non faccio più base a
                          Cividino: ho deciso di tornare al Tennis Club Faenza dove mi alleno con i
                          maestri Enrico Casadei e Marco Poggi». Cambia anche il tesseramento per i
                          campionati a squadre, visto che Faenza ha rinunciato alla serie A1 femminile
                          per ripartire dalla serie C: «Quest' anno farò la A2 con il Ct Ceriano Laghetto, in teoria dovrebbe essere una
                          formazione competitiva, perché oltre a me ci sarà Angelica Moratelli e mi hanno detto i dirigenti che ingaggeranno
                          due straniere». L' imolese fa parte del gruppo delle giocatrici di interesse nazionale, quindi nei giorni scorsi avrebbe
                          potuto allenarsi, ma è rimasta ferma: «Sì, avrei potuto allenarmi, ma c' erano diversi problemi, innanzitutto vivo a
                          Imola e dovevo recarmi in un altro comune, quello di Faenza, poi i circoli sono chiusi, quindi preferisco allenarmi solo
                          fisicamente: faccio atletica in casa, un po' dipesi, ogni tanto corro intorno alla mia abitazione, niente di particolare.
                          Non gioco in pratica da settembre per un infortunio, nell' ultimo torneo che ho fatto ho raggiunto i quarti a Orvieto, mi
                          ero iscritta al 15.000 dollari diAmiens e poivolevo an darein Sardegna per una serie di 25.000 dollari, ma tutti i tornei
                          sono stati cancellati fino a luglio. Diciamo che in questi giorni sono tornata ad una vita normale in famiglia, non lo
                          facevo da dieci anni, guardo film, mi alleno, alla fine c' è del positivo anche in questa vicenda». Infine gli obiettivi di
                          una stagione che non si sa quando ripartirà: «Quest' anno vorrei fare soprattutto i tornei Itf Women' s Tour da 25.000
                          e 60.000 dollari, per puntare poi sulle qualificazioni dei tornei del Grande Slam, main questo momento è tutto un
                          punto interrogativo».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 30
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                          venerdì 24 aprile 2020
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Cia: «Bene la riapertura dei mercati»

                          LUGO Sono ripartiti i mercati alimentari e quindi anche i mercati contadini. Cia
                          Romagna, motivandole richieste, aveva sollecitato più volte la riapertura dei
                          mercati agricoli ai sindaci delle amministrazioni comunali romagnole.
                          «Esprimiamo un sentito apprezzamento e ringraziamento ai sindaci di Faenza,
                          Mal pezzi, e di Lugo, Ranalli - afferma il presidente di Cia Romagna, Danilo
                          Misirocchi -. La loro disponibilità ad approfondire le nostre richieste e a
                          verificare quali soluzioni potessero essere percorribili dimostra una grande
                          volontà di cercare di tenere conto, al contempo, della salute dei cittadini e delle
                          attività economiche. In un momento di emergenza sanitaria come quello che
                          stiamo vivendo bisogna certo tutelare la salute prima di tutto. Anche gli aspetti
                          logistici assumono rilevanze diverse eri chiedono strategie complesse. Alcune
                          altre amministrazioni». Le aree destinate ai mercati alimentari verranno
                          recintate, con accesso regolamentato e presidiato da addetti. Gli operatori del
                          mercato dovranno svolgere la loro attività nel rispetto delle norme igienico -
                          sanitarie.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 31
[ § 1 5 7 4 1 8 4 2 § ]

                          venerdì 24 aprile 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Carapia della Lega: «All' autodromo serve una guida trasparente»
                          Dopo le polemiche sulla Superbike annullata e ora alla proposta di un GP di F1 a porte chiuse

                          IMOLA «Fumo negli occhi, teso a buttare un velo pietoso sul proprio operato,
                          perché il mandato è in scadenza». Non sono tenere le apro le delll' esponente
                          della Lega Simone Carapia rispetto alle recenti dichiarazioni del presidente di
                          Formula Imola Uberto Selvatico Estense. Dopo le proteste degli albergatori sulla
                          cancellazione senza discussione della tappa della Superbike, seguita dalla
                          polemica politica, il presidente di Formula Imola ha rilanciato dalle pagine di un
                          solo quotidiano locale la proposta di ospitare un Gran Premio di Formula uno
                          sulla pista imolese. «L' ultima arguzia di Uberto Selvatico Estense che ora,
                          pensando di rifar si una verginità, lancia la proposta di effettuare ad Imola un GP
                          di Formula 1 a porte chiuse -incalza Carapia-. Ovviamente non c' è contratto,
                          come invece c' era per la gara di Superbike, contratto che ha appallottolato e
                          buttato nel cestino, mandando una lettera a Dorna. Attaccato dalla Cappello
                          che, fulminata sulla via di Damasco, si è resa conto della gravità dell' operato, si
                          è difeso dicendo che, prima di scrivere a Dorna, aveva avvisato l'
                          Amministrazione comunale della decisione presa dal Cda. Ma il Comune lo ha
                          smentito: nessuna comunicazione è arrivata a Piazza Matteotti. Non si è
                          confrontato con gli albergatori, non ha informato il Comune, ovvero il socio di maggioranza del Con.Ami che, a sua
                          volta è il socio unico di Formula Imola: ha fatto tutto da solo, come se l' azienda fosse sua, creando una situazione
                          imbarazzante anche a livello internazionale. Ma per Selvatico Estense si avvicina la fine del mandato ed allora tenta
                          di correre ai ripari, puntando addirittura alla F1. Poi ammette chiaramente che non ci sono i soldi per pagare la fee a
                          Liberty Media, ma in compenso concederebbe l' uso gratuito dell' Impianto (sic). Senza contare che, anche se fosse
                          disputata a porte chiuse, si creerebbero comunque assembramenti all' interno del paddock, dove lavorano centinaia
                          di persone: una tesi che, secondo Selvatico, valeva per la Superbike ma, misteriosamente, non per la Formula Uno.
                          Ovviamente come Lega abbiamo sollecitato la Regione perché il nostro comparto turistico non venga lasciato solo
                          in questo momento drammatico per l' economia. L' Autodromo deve ripartire, ma serve una nuova gestione, con
                          voglia di fare, sia a livello automotoristico, sia in maniera polivalente, per fare lavorare l' indotto tutto l' anno».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 32
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                          venerdì 24 aprile 2020
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                                                                     La Repubblica (ed. Bologna)
                                                                                   Stampa Locale

                          Da "Bella Ciao" a Bruno Neri la musica resiste
                          Da oggi a domenica su Lepida Tv il festival virtuale legato al 25 aprile. Con tante novità

                          di Luca Bortolotti Ci sarà una "Bella ciao" per ogni gusto, ma anche canzoni
                          inedite di Resistenza e il racconto della scelta del calciatore faentino Bruno
                          Neri, che oppose il gran rifiuto al fascismo e salì in montagna per
                          combattere da partigiano. Avrebbe dovuto essere un concertone per il
                          75esimo anniversario della Liberazione, "Materiale Resistente" sarà invece
                          un festival virtuale, da oggi a domenica, su Lepida Tv, con un' ospitata anche
                          nella diretta del 25 aprile delle cerimonie online da Monte Sole. Ci saranno
                          ospiti come Massimo Zamboni, i Marlene Kuntz, Piotta, Jorge Coulon degli
                          Inti Illimani, nella rassegna voluta dal Mei di Faenza, che si rifà al concorso
                          che il Meeting delle etichette indipendenti tiene dal 2016 per invitare
                          musicisti emergenti a creare canzoni di Liberazione. Tra i brani inediti e gli
                          arrangiamenti originali proposti dai 36 artisti in diretta tra oggi e domenica
                          alle 18 su Lepida Tv, ci sarà la celebre " Bella ciao" dei Modena City
                          Ramblers ( che oggi ripubblicano in digitale il disco "Appunti partigiani", in cui
                          ospitano da Guccini a Bregovic), come quella al piano di Arturo Stalteri, o
                          ancora una in veste rock suonata dalla band messa in piedi da Eusebio
                          Martinelli, Cisco, Pino Scotto. Massimo Zamboni si dedicherà alle letture. L' ex Cccp ha curato diversi progetti sulla
                          Resistenza, per il 70esimo anniversario uscì il suo " Breviario partigiano" firmato coi post- Csi, e il docufilm " Il
                          nemico", nato dalla scoperta di aver avuto un nonno fascista ucciso dai partigiani. Tra gli artisti emergenti, la band
                          reggiana Gasparazzo dedica un brano a Bruno Neri, « il calciatore partigiano » . Faentino, celebre perché nel '31 con
                          la maglia della Nazionale fu il solo a rifiutare il saluto romano alle autorità militari in tribuna, negli anni ' 40 imbracciò
                          le armi sulla Linea Gotica, dove cadde in battaglia vicino a Ca' di Malanca, dove ha sede il museo della Resistenza
                          gestito da Giordano Sangiorgi prima di diventare presidente del Mei. Che, oltre alla memoria, ragiona anche sul
                          futuro. « Alcuni nostri artisti emergenti nelle dirette raccolgono 1500- 2000 spettatori, che normalmente farebbero in
                          dieci tappe dei loro tour - racconta -. Mentre le visite su Youtube calano, crescono sugli streaming degli indipendenti:
                          è questo il prodotto che può scardinare i monopoli. Il ministro Franceschini ci ha promesso di lavorare assieme a
                          una piattaforma di streaming nazionale in cui questo interesse possa esser anche monetizzato dai giovani musicisti
                          » . Intanto proseguono i lavori per la 25esima edizione del festival del Mei, a Faenza dal 2 al 4 ottobre. Ci si adatterà al
                          nuovo mondo, confermare parte dei concerti dal vivo, ma in location più piccole e a ingresso limitato, e aumentare i
                          contenuti da fruire online. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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[ § 1 5 7 4 1 8 5 0 § ]

                          venerdì 24 aprile 2020
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                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          MOBILITÀ

                          «Il trasporto locale non reggerà al distanziamento sociale»
                          L' allarme di Asstra: riduzioni della capacità di carico tra il 50 e il 70% A Milano la metropolitana porterà 400mila
                          persone al posto di 1,5 milioni

                          MARCO MORINO - MILANO - Il distanziamento sociale, che è il principio
                          cardine della lotta al Covid-19 e il trasporto pubblico locale (bus, tram,
                          metrò, treni regionali) all' apparenza sembrano inconciliabili. Asstra, l'
                          associazione che rappresenta le imprese del trasporto pubblico locale,
                          afferma che nel settore del Tpl è irrealistico immaginare rigide regole di
                          distanziamento, al punto da lanciare un appello «alla responsabilità
                          personale di ognuno», a partire dagli utenti. Il distanziamento Obbligare al
                          distanziamento attuale - nota Asstra - comporterebbe riduzioni della
                          capacità di carico dei mezzi pubblici non sostenibili, riduzioni che si
                          aggirano tra il 50 e il 70% della capacità di carico per autobus urbani ed
                          extraurbani e treni regionali. «La rigida applicazione di tale regola - osserva
                          Asstra -, oltre a non essere compatibile con la conformazione dei mezzi di
                          trasporto pubblico, determinerebbe, pur in presenza di una domanda
                          sensibilmente ridotta, l' insufficienza della offerta di trasporto». Con
                          conseguente rischio del ricorso indiscriminato al mezzo privato (auto) non
                          potendosi, nell' immediato, incrementare le frequenze per indisponibilità di
                          mezzi e di personale (la produzione di mezzi richiederebbe tempi variabili che vanno dai 18 ai 36 mesi in relazione
                          alla tipologia dei mezzi, bus o treni) e per mancanza di capacità delle reti ferroviarie. Eppure nella fase 2 un ruolo
                          decisivo sarà giocato proprio dal trasporto pubblico locale, essenziale alla ripresa del nostro Paese. Come ci
                          sposteremo quando cominceremo a uscire dalle nostre case? Come andremo al lavoro e a scuola? Certamente lo
                          sviluppo delle attività da remoto (smart working) consentirà di ridurre una parte della richiesta di mobilità ma, con
                          altrettanta certezza, si sa che questo non basterà. Sarà necessario, anche al fine di superare il problema delle ore di
                          punta, cambiare la curva di distribuzione del trasporto pubblico, ridistribuendo l' orario di lavoro e di studio nell' arco
                          dell' intera giornata. Solo in questo modo la mobilità potrà andare incontro alle nuove regole di sicurezza. Spiega l'
                          assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera: «Nelle grandi città il tema più importante è quello del
                          trasporto pubblico locale. C' è un confronto in atto con il Comune di Milano, che è il proprietario di Atm, con Trenord
                          e gli altri gestori. Ci stiamo lavorando». Marco Granelli, assessore alla Mobilità del Comune di Milano, intervistato da
                          Radio 24 dice: «A Milano, prima del coronavirus, ogni giorno nella metropolitana circolavano 1,5 milioni di passeggeri.
                          Nella fase 2, per garantire il distanziamento di un metro tra una persona e l' altra, non potremo trasportare

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 34
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