Unione bassa romagna periodici - venerdì, 01 maggio 2020

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Unione bassa romagna periodici - venerdì, 01 maggio 2020
Unione bassa romagna periodici
     venerdì, 01 maggio 2020
Unione bassa romagna periodici - venerdì, 01 maggio 2020
Unione bassa romagna periodici
                                                  venerdì, 01 maggio 2020

Ravenna & Dintorni

 01/05/2020   Ravenna e Dintorni Pagina 16                                                                              5
 «In Olanda lockdown più leggero ma io l' ho vissuto come fossi in Italia»
 01/05/2020   Ravenna e Dintorni Pagina 17                                                                              7
 L' ANTICIPAZIONE La festa di San Michele a Bagnacavallo si terrà e sarà dedicata al tema del "viaggio interiore"
 01/05/2020   Ravenna e Dintorni Pagina 21                                                                              8
 SLOW FOOD, CENA CONDIVISA: PIATTI DA FINIRE A CASA CON I COMMENSALI COLLEGATI IN VIDEO
 01/05/2020   Ravenna e Dintorni Pagina 22                                                                              9
 «L' uscita dal tunnel? Spero nel primo quadrimestre 2021»

Settesere Qui

 30/04/2020   SetteSere Qui Pagina 3                                                                                   10
 Frena ancora il virus, aumentano le guarigioni
 30/04/2020   SetteSere Qui Pagina 4                                                                                   12
 Frena ancora il virus, più guarigioni
 30/04/2020   SetteSere Qui Pagina 7                                                                                   14
 «Concentrazione e voglia di non sbagliare, la collaborazione tra i colleghi compensa»
 30/04/2020   SetteSere Qui Pagina 8                                                                                   15
 «Mancano il contatto umano e la relazione, alla lunga potrebbero presentarsi problemi»
 30/04/2020   SetteSere Qui Pagina 21                                                                                  17
 «Incentiviamo la sostenibilità anche in tempo di Coronavirus»
 30/04/2020   SetteSere Qui Pagina 21                                                                                  19
 Ecco tutte le attività della rete che si possono contattare
 30/04/2020   SetteSere Qui Pagina 26                                                                                  20
 Mascherine e dispositivi di protezione, chi li produce e chi li commercializza
 30/04/2020   SetteSere Qui Pagina 31                                                                                  22
 «Questo è il mio lavoro, senza tornei in giro per il mondo non ho entrate e anche gli sponsor sono a forte rischio»
 30/04/2020   SetteSere Qui Pagina 32                                                                                  24
 «Fenix, quanti rimpianti: l' anno prossimo ci saremo»

Il Piccolo Faenza

 01/05/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 10                                                                              26
 Pubblica Assistenza operativa
 01/05/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 11                                                                              27
 Il Papa buono
 01/05/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 19                                                                              29
 Confcommercio delusa da Conte
 01/05/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 25                                                                              30
 25 aprile - 75° della Liberazione
 01/05/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 25                                                                              31
 Mettiamoci il cuore
Unione bassa romagna periodici - venerdì, 01 maggio 2020
01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 25                                     32
 Tamponi in auto
 01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 25                                     33
 Conversazioni con l'arte
 01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 25                                     34
 Rotary, Protezione civile e Conad per gli anziani
 01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 25                                     35
 Accademia Bizantina camp
 01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 25                                     36
 Al cuore della città e del mercato coperto
 01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 25                                     37
 Male trasporto pubblico e privato

 01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 26                                     39
 Alfonsine: Il motoclub alla Protezione Civile
 01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 26                                     40
 Come ripartire dopo l' emergenza
 01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 26                                     41
 Annullate le Vap
 01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 26                                     42
 Pasquina ha 100 anni
 01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 26                                     43
 Sant' Agata sul Santerno: Distillerie Mazzari contro il Covid-19
 01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 26                                     44
 Solarolo - Incendio domato
 01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 26                                     45
 Unione - Graduatorie Nidi
 01/05/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 26                                     46
 Sant'Agata sul Santerno: Distillerie Mazzari contro il Covid-19

Il Nuovo Diario Messaggero

 01/05/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 10                            47
 I numeri del contagio
 01/05/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 13                            48
 Riaperte a Castel Bolognese e Lugo, tutte le altre dal 4 maggio
 01/05/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 15                            49
 Mercati ambulanti, si riparte dai prodotti alimentari
 01/05/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 16                            51
 Il cuore solidale del territorio
 01/05/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 17                            54
 Didattica a distanza «Fondamentale per non lasciare soli i nostri studenti»
 01/05/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 18                            56
 Riparte la lotta alla zanzara tigre
 01/05/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 31                            57
 Centauro nisce nel fosso Portato al Bufalini, è grave
 01/05/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 31                            58
 Nati per leggere su Facebook
 01/05/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 33                            59
 Isolamento? Niente panico «Impariamo insieme a realizzare un podcast»
 01/05/2020    Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 35                            61
 Piscine aperte per gli agonisti
Unione bassa romagna periodici - venerdì, 01 maggio 2020
01/05/2020   Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 42   63
Una nuova mobilità ciclistica nella Bassa Romagna
Unione bassa romagna periodici - venerdì, 01 maggio 2020
[ § 1 5 7 7 9 7 5 5 § ]

                          venerdì 01 maggio 2020
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                                                                                  Ravenna & Dintorni

                          DALL' ESTERO

                          «In Olanda lockdown più leggero ma io l' ho vissuto come fossi in Italia»
                          La testimonianza di una 37enne di Fusignano che insegna all' università delle Arti di Arnhem: «Approccio diverso alla
                          vita. Parchi aperti ma troppa gente: ho comprato un tapis -roulant»

                          «In Olanda parlavano di "italian drama" per criticare la gestione dell'
                          emergenza coronavirus in Italia ma alla fine sono arrivati quasi alla
                          stessa chiusura totale, però lo chiamano "intelligent lockdown" per
                          distinguersi». Alessandra Saviotti è originaria di Fusignano ma dall' inizio
                          del 2018 vive a Amsterdam - insegna in un master universitario all'
                          università delle Arti di Arnhem - e là sta attraversando la pandemia,
                          sospesa tra le notizie provenienti dal suo Paese d' origine e l'
                          atteggiamento degli olandesi che definisce «un misto fra grande fiducia
                          verso il governo e apparente tolleranza che in realtà è più un
                          individualismo mascherato, della serie tolleranti fino a quando non
                          sentono in pericolo il loro spazio». Il primo caso di contagio da Co vid -19
                          tra i 17 milioni di olandesi risale al 27 febbraio (il 21 in Italia) nella città di
                          Tilburg, nel sud dello Stato. «Fino al 16 marzo dal governo non sono
                          venute disposizioni specifiche per tutta la nazione, solo i Comuni più
                          vicini al primo ammalato avevano invitato le persone con sintomi a non
                          uscire di casa». Nella capitale quindi non c' erano limitazioni ma la
                          37enne ha scelto di fare a modo suo: «Vedevo l' Italia e mi è venuto naturale ridurre le uscite di casa al minimo
                          indispensabile. Mi sembrava strano non arrivasse in Olanda». E in effetti è stata solo questione di tempo: al 29 aprile
                          si contano 38mila casi con 4.500 morti. La gestione dell' epidemia si basa sull' approccio alla vita della società
                          olandese che Alessandra ha cominciato a conoscere tra 2012 e 2015 quando ha vissuto a Eindhoven prima di
                          spostarsi in California: «In Olanda è normale che molti anziani a un certo punto vendano casa o la lascino ai figli per
                          andare nelle case di riposo. E hanno un rapporto diverso con la vita: il sistema sanitario contattava le persone più
                          anziane chiedendo se volevano essere ricoverati nel caso in cui la malattia dovuta al Covid-19 si fosse aggravata.
                          Fanno pochi tamponi e le scuole le hanno chiuso solo dopo un po'. Ma in farmacia il paracetamolo è esaurito
                          presto...». Alla fine è arrivata la serrata totale. Solo con qualche concessione in più, per garantirsi l' aggettivo
                          "intelligent". I parchi sono aperti, le persone possono uscire ma al massimo in coppia e va rispettato il
                          distanziamento sociale: «Le mie uniche uscite sono per gettare la spazzatura e mi sembra che si comportino bene.
                          Non è vietato il jogging però quando sono andata al parco per correre ho trovato così tanta gente che mi sono
                          spaventata e ho preferito tornare a casa e comprare un tapis roulant su internet». La pandemia ha modificato, come
                          ovvio, anche la vita di Alessandra. Le lezioni del master si sono spostate online come tutto il mondo dell' istruzione e
                          sono saltati diversi viaggi a Liverpool dove la fusignanese

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 5
Unione bassa romagna periodici - venerdì, 01 maggio 2020
[ § 1 5 7 7 9 7 5 5 § ]

                          venerdì 01 maggio 2020

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                                                                               Ravenna & Dintorni

                          frequenta un dottorato in pratiche artistiche socialmente impegnate e educazione: «Riesco a proseguire perché la
                          parte di ricerca sul campo la faccio con il lavoro di insegnamento in Olanda. Viaggiavo spesso in aereo, ma se devo
                          pensare di prendere un volo prima che ci sia un vaccino faccio davvero fatica a immaginarlo. Sono stata in Italia a
                          Natale, chissà quando tornerò». Oltre all' attività accademica, la docente porta avanti anche una startup fondata con
                          il compagno Marco Altini di Alfonsine. Oltre all' app principale, HRV4Training che oggi conta quasi 100mila download
                          e serve per misurare la fisiologia ed evitare il sovra allenamento in ambito sportivo, i due sviluppatori ravennati
                          hanno rilasciato di recente una nuova applicazione per iPhone capace di utilizzare la fotocamera dello smartphone
                          come uno stetoscopio digitale: «Si chiama Camera Heart Rate e consente di misurare il battito illuminando il dito
                          con il flash. È gratuita perché è un modo per fare la nostra parte in questa situazione. Quando hai la febbre il battito è
                          più alto e la febbre è uno dei sintomi del coronavirus. Quindi misurando tutti i giorni il battito se ci si accorge di
                          qualche variazione può essere un piccolo segnale che qualcosa non va». In tempi in cui si dibatte sulla privacy
                          garantita dalle app che riguardano questioni di salute, Alessandra ci tiene a sottolineare che i dati sono conservati
                          sul telefonino e non vanno su nessun server. È quindi inevitabile chiederle un parere su Immuni, il progetto a cui sta
                          lavorando il governo italiano: «Non la vedo bene. Un anno fa ci siamo "smazzati" tutta la questione del Gdpr e
                          adesso parliamo di una app che ti controlla il blue tooth. Non è una contraddizione? Uno strumento da usare su larga
                          scala implica sempre un rischio di abuso: prima o poi ci sarà qualcuno interessato a usare quei dati e avrà il capitale
                          per acquistarli da qualcuno disposto a venderli. E anche se andasse tutto bene per la privacy, ci saranno sempre gli
                          esclusi e sempre gli stessi: gli anziani nei Paesi più moderni e i poveri del mondo». Andrea Alberizia.

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Unione bassa romagna periodici - venerdì, 01 maggio 2020
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                                                                              Ravenna & Dintorni

                          L' ANTICIPAZIONE La festa di San Michele a Bagnacavallo si terrà e sarà dedicata al tema
                          del "viaggio interiore"

                          La Festa di San Michele si svolgerà regolarmente a fine settembre,
                          anche se con modalità diverse dal solito. Dedicata al patrono di
                          Bagnacavallo, che si celebra il 29 settembre, la festa avrà per tema Il
                          viaggio interiore, seconda tappa di un percorso tematico triennale
                          iniziato nel 2019 con il viaggio geografico e di scoperta. «Sarà una festa
                          della città e per la città, che terrà conto del difficile momento che tutti
                          stiamo vivendo. Siamo già al lavoro con il nostro staff sui contenuti e sul
                          valore culturale della nostra proposta che è da sempre il tratto distintivo
                          della festa - spiega l' assessore alla Cultura Monica Poletti. - In questo
                          momento non ci sono le condizioni per pensare a una Festa di San
                          Michele come gli altri anni, ma l' intenzione dell' Amministrazione
                          comunale è quella di partire dai nostri luoghi della cultura per includere
                          poi, seguendo le indicazioni del governo, la maggior parte possibile delle
                          iniziative per le quali la nostra festa è amata e conosciuta. Siamo ancora
                          a una fase embrionale della proposta - conclude l' assessore Poletti - che
                          prenderà corpo nei prossimi mesi. Sarà un' occasione preziosa per
                          tornare a vivere il nostro centro storico, nel pieno rispetto delle norme di distanziamento sociale e in sinergia con le
                          attività di Bagnacavallo».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 7
Unione bassa romagna periodici - venerdì, 01 maggio 2020
[ § 1 5 7 7 9 7 5 8 § ]

                          venerdì 01 maggio 2020
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                                                                               Ravenna & Dintorni

                          CURIOSITÀ

                          SLOW FOOD, CENA CONDIVISA: PIATTI DA FINIRE A CASA CON I COMMENSALI
                          COLLEGATI IN VIDEO
                          Appuntamento il 6 maggio con il menù preparato dal cuoco Matteo Salbaroli che parteciperà alla videochat

                          Le Condotte Slow Food di Ravenna e Godo Bassa Romagna organizzano
                          per il 6 maggio una cena condivisa a distanza per ritrovare una sorta di
                          convivialità attorno alla tavola anche ai tempi del distanziamento
                          sociale. La cena proposta da La Cucina del Condominio di Matteo
                          Salbaroli verrà recapitata nel pomeriggio e andrà poi completata
                          seguendo le istruzioni fornite. Dopo cena, alle 22, collegamento sulla
                          pagina Facebook di Slow Food Ravenna per scambiarsi idee e commenti
                          con la partecipazione del cuoco Matteo Salbaroli. Una parte dell' incasso
                          sarà devoluto agli indigenti indicatici da Caritas Ravenna, Ora e sempre
                          Resistenza, Re dei Girgenti nell' operazione "Piatto Sospeso", progetto
                          promosso da Ravenna Food ed Ecologia di Comunità di cui fa parte la
                          Condotta Slow Food di Ravenna. Il prevede fiori di zucca ripieni con
                          salsiccia, crema al parmigiano reggiano 24 mesi; cannellone di Borragine
                          e ricotta di pecora; cappelletto con Parmigiano 30 mesi, striduli e ragù di
                          guanciale di mora fresco; coppa di maiale brado macelleria Malafronte
                          cotto a bassa temperatura e patate schiacciate al prezzemolo; bavarese
                          al latte di mandorla, caramello salato e lamponi. I piatti arriveranno freddi. Via email entro le 13 del 6 maggio verrà
                          inviato un video che illustrerà la preparazione. L' idea è che tutti siano in rete potendo collegarsi tra i commensali per
                          parlare del vino scelto oppure come è stato il lavoro in cucina. Info e prenotazioni: 335-375212 oppure
                          maurozanarini@gmail.com.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 8
Unione bassa romagna periodici - venerdì, 01 maggio 2020
[ § 1 5 7 7 9 7 5 6 § ]

                          venerdì 01 maggio 2020
                          Pagina 22

                                                                             Ravenna e Dintorni
                                                                                Ravenna & Dintorni

                          ARTIGIANI/3

                          «L' uscita dal tunnel? Spero nel primo quadrimestre 2021»
                          Bassi (Ciicai): «L' unica critica al Governo riguarda la burocrazia»

                          I cantieri sono fermi e con loro ovviamente il mercato immobiliare e tutto
                          l' ampio settore dell' artigianato che ruota intorno alla casa e all' edilizia.
                          Claudio Bassi è direttore del Ciicai, il grande consorzio idraulico con
                          showroom a Ravenna, Cervia e Lugo. A lui abbiamo rivolto alcune
                          domande, a cominciare da come valuta quanto fatto fin' ora dal governo.
                          «Sinceramente non credo sia giusto criticare quello che è stato fatto o
                          non è stato fatto, non so le risorse reali che lo Stato può o potrebbe
                          mettere a disposizione per affrontare questo periodo così difficile, ma si
                          deve prendere atto di quello che è stato dato e sfruttarlo al massimo. L'
                          unica critica che mi sento di muovere è quella che riguarda la troppa
                          burocrazia e la lentezza per ottenere quello che e stato concesso,
                          soprattutto rispetto alla velocità delle procedure dei paesi europei, vedi
                          Germania e Inghilterra». Peraltro Bassi sottolinea come la situazione si
                          innesta in un contesto già non facile per il territorio. «Le difficoltà erano
                          già presenti, sottolineo che la provincia di Ravenna per due anni
                          consecutivi è il fanalino di coda a livello nazionale per la compravendita
                          di immobili (dati Cresme) quindi tutto ciò che ruota attorno all' edilizia civile e offre lavoro alla piccola media impresa
                          sarà in ulteriore affanno per il prossimo medio breve periodo. Speriamo invece che lo sblocco di alcuni cantieri
                          importanti faccia da traino per l' economia del nostro territorio». Quando immagina l' uscita del tunnel? «Facendo i
                          dovuti scongiuri e con la speranza di trovare un vaccino il prima possibile per non avere una ricaduta che sarebbe
                          devastante, auspico di tornare alla situazione economica e finanziaria pre Covid 19, nel primo quadrimestre del 2021,
                          con più attenzione agli acquisti e agli investimenti da parte del consumatore. Le preoccupazioni maggiori riguardano
                          l' aspetto finanziario, dove già da tempo la pressione fiscale e la burocrazia stanno impedendo la sopravvivenza
                          della piccola media impresa motore della nostra economia».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 9
Unione bassa romagna periodici - venerdì, 01 maggio 2020
[ § 1 5 7 7 9 7 5 2 § ]

                          giovedì 30 aprile 2020
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                                                                                 SetteSere Qui
                                                                                    Settesere Qui

                          CORONAVIRUS | I numeri regionali aggiornati a martedì 28. Ancora troppi decessi

                          Frena ancora il virus, aumentano le guarigioni

                          In Emilia-Romagna, dall' inizio dell' epidemia da Coronavirus, si sono registrati
                          24.914 casi di positività, 252 in più rispetto a ieri. Le nuove guarigioni sono 433
                          (9.439 in totale) mentre i test effettuati hanno raggiunto quota 172.589, 7.610 in
                          un solo giorno. In netto calo i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a
                          oggi: -222 rispetto a ieri (12.003 contro 12.225). Questi i dati - accertati alle ore
                          12 di martedì 28 aprle sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'
                          andamento dell' epidemia in regione. Le persone in isolamento a casa, cioè
                          quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di
                          sintomi, arrivano complessivamente a 8.384, -114 rispetto a ieri. I pazienti in
                          terapia intensiva sono 228 (-19 rispetto a ieri). Diminuiscono anche quelli
                          ricoverati negli altri reparti Covid (-66). Le persone complessivamente guarite
                          salgono a 9.439 (+433): 2.687 «clinicamente guarite», divenute cioè
                          asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'
                          infezione, e 6.752 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate
                          negative in due test consecutivi. Purtroppo, si registrano 41 nuovi decessi: 17
                          uomini e 24 donne. Complessivamente, in EmiliaRomagna sono arrivati a 3.472.
                          I nuovi decessi riguardano 10 residenti nella provincia di Piacenza, 3 in quella di Parma, 10 in quella di Reggio Emilia,
                          3 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (nessuno nell' imolese), 2 nella provincia di Forlì -Cesena (i 2 nuovi
                          decessi nel forlivese), 5 nel riminese. Nessun nuovo decesso nelle provincie di Ferrara, Ravenna e da fuori regione. I
                          CASI POSITIVI Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a
                          quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.918 a Piacenza (92 in più rispetto a ieri), 3.122 a Parma (10 in più), 4.593 a
                          Reggio Emilia (8 in più), 3.609 a Modena (31 in più), 3.897 a Bologna (70 in più), 366 le positività registrate a Imola (2
                          in più), 909 a Ferrara (4 in più). In Romagna sono complessivamente 4500 (35 in più), di cui 978 a Ravenna (8 in più),
                          877 a Forlì (nessun caso in più rispetto a ieri), 672 a Cesena (7 in più), 1.973 a Rimini (20 in più). I POSTI LETTO La
                          rete ospedaliera: 4.458 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19. Da Piacenza a Rimini, il piano di
                          rafforzamento messo a punto dalla Regione ha portato complessivamente ad oggi a 4.458 posti letto attivati per i
                          pazienti Co vid -19: 3.980 ordinari (82 meno di ieri) e 478 di terapia intensiva, come ieri. Nel dettaglio: 514 posti letto a
                          Piacenza (di cui 34 di terapia inten siva), 904 Parma (50 di terapia intensiva), 501 a Reggio Emilia (45 di terapia
                          intensiva), 502 a Modena (70 di terapia intensiva), 1.049 tra Bologna e Imola, e dunque nell' area metropolitana (142
                          terapia intensiva, di cui 8 a Imola), 322 a Ferrara (38 di terapia intensiva), 666 in Romagna, di cui 99 per terapia
                          intensiva. Nel dettaglio: 178 a Rimini (di cui 39 per la terapia intensiva), 136 a Ravenna (di

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 10
[ § 1 5 7 7 9 7 5 2 § ]

                          giovedì 30 aprile 2020

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                                                                                    Settesere Qui

                          cui 14 per la terapia intensiva), 97 a Lugo (di cui 10 per la terapia intensiva), 24 a Faenza, al San Pier Damiano
                          Hospital; 89 a Forlì (di cui 10 per la terapia intensiva), 102 a Cesena (di cui 26 per la terapia intensiva) e 40 posti letto
                          a Villa Serena. LE MASCHERINE Dal Dipartimento nazionale della Protezione civile sono arrivate oggi ai magazzini
                          dell' Agenzia regionale 100.000 mascherine FFP2 e 7 ventilatori polmonari per le terapie intensive.Il materiale verrà
                          distribuito in base alle necessità del sistema sanitario regionale. Sul sito del Dipartimento e del Ministero della Salute,
                          sono aggiornati i dati complessivi dei Dpi e delle apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Protezione Civile a
                          Regioni e Province autonome, attraverso il sistema informatico Ada (Analisi Distribuzione Aiuti). IL VOLONTARIATO
                          Lunedì 27 aprile sono stati 878 i volontari di protezione civile dell' Emilia-Romagna impegnati su più fronti; dall' inizio
                          dell' emergenza, si sono accumulate 34.223 giornate complessive. Tra le attività più rilevanti, c' è il supporto ai
                          Comuni per l' assistenza alla popolazione: esteso su tutto il territorio regiona le, quest' impegno ha coinvolto 540
                          volontari (fra cui 150 scout Agesci). C' è poi il supporto alle Ausl nel trasporto degenti con ambulanze, nel trasporto
                          di campioni sanitari e tamponi, nella consegna di farmaci (Cri e Anpas): 309 i volontari coinvolti. Le altre attività
                          riguardano le funzioni di segreteria e il supporto logistico presso i Coc (Centri operativi comunali) dei vari Comuni o
                          le sedi dei Coordinamenti provinciali, e la sanificazione dei mezzi di soccorso nel parmense, in Val di Taro. DRIVE
                          THROUGH Sono 13 le strutture per effettuare i tamponi di verifica a chi è in via di guarigione, approntate con il
                          concorso dell' Agenzia e dei coordinamenti provinciali del volontariato di protezione civile: da tempo sono attive
                          postazioni a Parma (2, l' ultima presso il Campus universitario), Castelnovo ne' Monti (Re), Guastalla (Re), due a
                          Modena (di cui una davanti al PalaPanini svolge gli screening sierologici sulla popolazione), Bologna, Imola (Bo),
                          Cesena (Fc), Forlì (Fc), Bagno di Romagna (Fc), Rimini (Rn) e Faenza (Ra). Strutture che si aggiungono a tutte la altre
                          presenti sul territorio regionale allestite dalle Aziende sanitarie. LE DONAZIONI I versamenti vanno effettuati sul
                          conto corrente IT69G0200802435000104428964, causale: «Insieme si può Emilia Romagna contro il Coronavirus».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 11
[ § 1 5 7 7 9 7 5 3 § ]

                          giovedì 30 aprile 2020
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                                                                                 SetteSere Qui
                                                                                    Settesere Qui

                          CORONAVIRUS | I numeri regionali aggiornati a martedì 28. Troppi decessi anche in Romagna

                          Frena ancora il virus, più guarigioni

                          In Emilia-Romagna, dall' inizio dell' epidemia da Coronavirus, si sono registrati
                          24.914 casi di positività, 252 in più rispetto a ieri. Le nuove guarigioni sono 433
                          (9.439 in totale) mentre i test effettuati hanno raggiunto quota 172.589, 7.610 in
                          un solo giorno. In netto calo i casi attivi, e cioè il numero di malati effettivi a
                          oggi: -222 rispetto a ieri (12.003 contro 12.225). Questi i dati - accertati alle ore
                          12 di martedì 28 aprle sulla base delle richieste istituzionali - relativi all'
                          andamento dell' epidemia in regione. Le persone in isolamento a casa, cioè
                          quelle con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di
                          sintomi, arrivano complessivamente a 8.384, -114 rispetto a ieri. I pazienti in
                          terapia intensiva sono 228 (-19 rispetto a ieri). Diminuiscono anche quelli
                          ricoverati negli altri reparti Covid (-66). Le persone complessivamente guarite
                          salgono a 9.439 (+433): 2.687 «clinicamente guarite», divenute cioè
                          asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'
                          infezione, e 6.752 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate
                          negative in due test consecutivi. Purtroppo, si registrano 41 nuovi decessi: 17
                          uomini e 24 donne. Complessivamente, in EmiliaRomagna sono arrivati a 3.472.
                          I nuovi decessi riguardano 10 residenti nella provincia di Piacenza, 3 in quella di Parma, 10 in quella di Reggio Emilia,
                          3 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (nessuno nell' imolese), 2 nella provincia di Forlì -Cesena (i 2 nuovi
                          decessi nel forlivese), 5 nel riminese. Nessun nuovo decesso nelle provincie di Ferrara, Ravenna e da fuori regione. I
                          CASI POSITIVI Questi i casi di positività sul territorio, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a
                          quella in cui è stata fatta la diagnosi: 3.918 a Piacenza (92 in più rispetto a ieri), 3.122 a Parma (10 in più), 4.593 a
                          Reggio Emilia (8 in più), 3.609 a Modena (31 in più), 3.897 a Bologna (70 in più), 366 le positività registrate a Imola (2
                          in più), 909 a Ferrara (4 in più). In Romagna sono complessivamente 4500 (35 in più), di cui 978 a Ravenna (8 in più),
                          877 a Forlì (nessun caso in più rispetto a ieri), 672 a Cesena (7 in più), 1.973 a Rimini (20 in più). I POSTI LETTO La
                          rete ospedaliera: 4.458 i posti letto aggiuntivi destinati ai pazienti Covid-19. Da Piacenza a Rimini, il piano di
                          rafforzamento messo a punto dalla Regione ha portato complessivamente ad oggi a 4.458 posti letto attivati per i
                          pazienti Covid-19: 3.980 ordinari (82 meno di ieri) e 478 di terapia intensiva, come ieri. Nel dettaglio: 514 posti letto a
                          Piacenza (di cui 34 di terapia intensiva), 904 Parma (50 di terapia intensiva), 501 a Reggio Emilia (45 di terapia
                          intensiva), 502 a Modena (70 di terapia intensiva), 1.049 tra Bologna e Imola, e dunque nell' area metropolitana (142
                          terapia intensiva, di cui 8 a Imola), 322 a Ferrara (38 di terapia intensiva), 666 in Romagna, di cui 99 per terapia
                          intensiva. Nel dettaglio: 178 a Rimini (di cui 39 per la terapia intensiva), 136 a Ravenna (di cui 14 per la terapia

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 12
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                          giovedì 30 aprile 2020

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                                                                                    Settesere Qui

                          intensiva), 97 a Lugo (di cui 10 per la terapia intensiva), 24 a Faenza, al San Pier Damiano Hospital; 89 a Forlì (di cui
                          10 per la terapia intensiva), 102 a Cesena (di cui 26 per la terapia intensiva) e 40 posti letto a Villa Serena. LE
                          MASCHERINE Dal Dipartimento nazionale della Protezione civile sono arrivate oggi ai magazzini dell' Agenzia
                          regionale 100.000 mascherine FFP2 e 7 ventilatori polmonari per le terapie intensive.Il materiale verrà distribuito in
                          base alle necessità del sistema sanitario regionale. Sul sito del Dipartimento e del Ministero della Salute, sono
                          aggiornati i dati complessivi dei Dpi e delle apparecchiature elettromedicali distribuiti dalla Prote zione Civile a
                          Regioni e Province autonome, attraverso il sistema informatico Ada (Analisi Distribuzione Aiuti):
                          https://bit.ly/2Yal5h5 IL VOLONTARIATO Lunedì 27 aprile sono stati 878 i volontari di protezione civile dell' Emilia-
                          Romagna impegnati su più fronti; dall' inizio dell' emergenza, si sono accumulate 34.223 giornate complessive. Tra
                          le attività più rilevanti, c' è il supporto ai Comuni per l' assistenza alla popolazione: esteso su tutto il territorio
                          regionale, quest' impegno ha coinvolto 540 volontari (fra cui 150 scout Agesci). C' è poi il supporto alle Ausl nel
                          trasporto degenti con ambulanze, nel trasporto di campioni sanitari e tamponi, nella consegna di farmaci (Cri e
                          Anpas): 309 i volontari coinvolti. Le altre attività riguardano le funzioni di segreteria e il supporto logistico presso i
                          Coc (Centri operativi comunali) dei vari Comuni o le sedi dei Coordinamenti provinciali, e la sanificazione dei mezzi
                          di soccorso nel parmense, in Val di Taro. DRIVE THROUGH Sono 13 le strutture per effettuare i tamponi di verifica a
                          chi è in via di guarigione, approntate con il concorso dell' Agenzia e dei coordinamenti provinciali del volontariato di
                          protezione civile: da tempo sono attive postazioni a Parma (2, l' ultima presso il Campus universitario), Castelnovo
                          ne' Monti (Re), Guastalla (Re), due a Modena (di cui una davanti al PalaPanini svolge gli screening sierologici sulla
                          popolazione), Bologna, Imola (Bo), Cesena (Fc), Forlì (Fc), Bagno di Romagna (Fc), Rimini (Rn) e Faenza (Ra).
                          Strutture che si aggiungono a tutte la altre presenti sul territorio regionale allestite dalle Aziende sanitarie.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 13
[ § 1 5 7 7 9 7 4 6 § ]

                          giovedì 30 aprile 2020
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                                                                                    Settesere Qui

                          CORONAVIRUS | Da Faenza la testimonianza della dottoressa Vittoria Bevilacqua

                          «Concentrazione e voglia di non sbagliare, la collaborazione tra i colleghi compensa»

                          «Un periodo di così forte tensione in effetti no, non l' avevo mai vissuto. Non
                          avevo mai sperimentato la necessità di un così rapido adattamento a una
                          situazione completamente nuova e in continua evoluzione». Vittoria Bevilacqua,
                          medico del reparto di Medicina interna dell' ospedale di Faenza, sta vivendo,
                          insieme ai colleghi, tutto l' impatto che a livello operativo ma anche psicologico
                          il Coronavirus ha significato per i sanitari: «La nostra reazione, per forza di cose,
                          è stata rapida. Dopo le prime notizie su Codogno e la situazione in Lombardia, in
                          febbraio, si è deciso di aprire una zona rossa dove riconoscere e "screenare" i
                          pazienti positivi per poi indirizzarli negli ospedali Covid, quelli di Ravenna e Lugo,
                          trasformando il nostro in un ospedale Covidfree. A quel punto, stilato il piano di
                          emergenza, le abitudini sono cambiate moltissimo tra dispositivi di protezione
                          individuale, operazioni di vestizione e svestizione, isolamento in camere sin
                          gole, formazione sulla gestione dei pazienti. Anche per la nostra unità operativa,
                          è stato un momento importante di riorganizzazione, che ha visto anche la
                          chiusura delle attività ambulatoriali, così come la disponibilità di molti di noi a
                          una reperibilità 24 ore su 24». Più che un forte stress, secondo Bevilacqua a fare
                          da padrone sono stati il livello di concentrazione molto alto e la voglia di fare nel migliore dei modi: «Guardando quel
                          che accadeva in Lombardia, la paura era quella di non essere pronti ad affrontare le drammatiche conseguenze del
                          Coronavirus. Nella realtà, ciò non è avvenuto anche grazie alla collaborazione di tutti gli operatori coinvolti ai vari
                          livelli e lavorando insieme momenti di desolazione e solitudine non li ho mai avuti». Alla lunga, per la dottoressa, il
                          bagaglio di competenze acquisito in questi due mesi tornerà utile: «Nessuno di noi era mai stato davanti a una
                          pandemia: abbiamo dovuto conoscere una malattia nuova e imparare a curarla giorno per giorno. Un momento di
                          forte crescita che ci ha fatto capire l' importanza di metterci in gioco, non solo dal punto di vista clinico». Una
                          lezione, infatti, gli operatori sanitari l' hanno avuta anche sul fronte umano: «Uno degli aspetti più delicati è senza
                          dubbio la chiusura del reparto ai familiari, che ci ha fatto concentrare anche sull' importanza delle relazioni». D' altro
                          canto, c' è la complessità di andare al lavoro sapendo di poter contrarre il virus: «Più che la paura è la
                          consapevolezza di essere in un ambiente esposto e quindi a rischio, infettarsi significherebbe mettere a rischio i
                          propri colleghi ed i pazienti oltre che non poter fare il proprio lavoro in questo periodo così difficile». (s.manz. )

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 14
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                                                                                   Settesere Qui

                          CORONAVIRUS | Dal Cefal di Villa San Martino parla il responsabile Fabio Federici

                          «Mancano il contatto umano e la relazione, alla lunga potrebbero presentarsi problemi»

                          «Con lo smart working si può progettare, monitorare, valutare, pianificare. Con il
                          telefono possiamo tenere tutti i contatti che vogliamo. Ma se questa situazione
                          si dovesse protrarre, ci potrebbero essere problemi seri: il contatto umano e la
                          relazione fisica, nel nostro lavoro, sono fondamentali. E sono gli aspetti che
                          mancano di più». Fabio Federici è il responsabile della sede di Villa San Martino
                          del Cefal, che in provincia di Ravenna gestisce corsi di formazione
                          professionale, accoglienza dei richiedenti asilo e un laboratorio socio -
                          occupazionale che ospita persone con disabilità: «La parte più preoccupante, al
                          momento, riguarda proprio questi ultimi. Quattro di loro continuano a essere
                          ospitati in un nostro appartamento del progetto "Dopo di noi", servizio che
                          continua a funzionare a organico ridotto. Ma gli altri sono rimasti con le fami
                          glie, spesso con genitori anziani. I quattro che continuano con le attività ora
                          riescono a mantenere il distanziamento previsto, cosa che sarà difficile a pieno
                          regime. Non solo: chi ha problemi di una certa gravità fa fatica a indossare la
                          mascherina». Qualche criticità c' è anche sul fronte scolastico: «Mentre
                          abbiamo dovuto interrompere i corsi professionalizzanti per le persone
                          segnalate dai servizi sociali, la formazione per i giovani tra i 15 e 18 anni continua online, con tutti i limiti del caso:
                          basti pensare alle lezioni del corso per operatore della ristorazione, che ben poco si prestano alla modali tà video.
                          Resta importante il fatto di esserci, molti dei ragazzi vivono situazioni di disagio e solitudine e far sentire loro un po'
                          di vicinan za, anche se da lontano, può essere la chiave di volta in un momento in cui persino i tirocini che erano
                          appena partiti o erano in procinto di partire si sono bloccati». Quanto ai richiedenti asilo, 175 persone disseminate in
                          quattordici case nei territori di Faenza e della Bassa Romagna, le cose stanno andando meglio del previsto: «Con
                          loro ci siamo attivati prima della stretta imposta dal Governo. Già a febbraio, infatti, una collega di Piacenza aveva
                          avuto contatti con una persona positiva al Coronavirus, cosa che ha fatto scattare l' allarme. A quel punto gli
                          operatori sono stati immediatamente dotati di guanti, mascherine e gel sanificanti, mentre il vademecum della
                          Regione è stato tradotto in più lingue e mandato via WhatsApp ai nostri utenti. Abbiamo registrato, davvero, un
                          comportamento esemplare, predisponendo al contempo tre stanze per eventuali isolamenti, di cui per fortuna non c'
                          è stata necessità. Chiaramente si sono fermate le udienze in commissione territoriale, così come quelle per i ricorsi
                          e le pratiche per il rinnovo dei permessi di soggiorno, slittate a giugno. Ma i nostri migranti hanno capito l'
                          eccezionalità della situazione, a tal punto che a Barbiano e in via Manfredi a Lugo sono state organizzate,
                          spontaneamente, due raccolte fondi che hanno permesso di raccogliere, in tutto, 800 euro per l' ospedale "Umberto
                          I". Chissà, forse con il

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 15
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                          giovedì 30 aprile 2020

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                                                                                  Settesere Qui

                          fatto che in Africa le epidemie sono più diffuse, c' è stata paura e si è attivato un senso forte di responsabilità».
                          (s.manz. )

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 16
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                          giovedì 30 aprile 2020
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                                                                                     Settesere Qui

                          RAVENNA | La duciaria Maria Angela Ceccarelli racconta cosa sta facendo la condotta Slow Food

                          «Incentiviamo la sostenibilità anche in tempo di Coronavirus»

                          Riccardo Isola «Stiamo attraversando una fase economico -sociale molto
                          difficile per tutti, piccoli o grandi che siano. Ma nella fi losofi a e nella storia di
                          Slow Food sono porprio i piccoli produttori, le dimensioni sostenibili e di
                          prossimità del fare agricoltura, pesca, allevamento, ristorazione al centro dell'
                          interesse quotidiano delliassociazione. Nel nostro piccolo abbiamo ripensato
                          alla quotidiniatità dell' approvvigionamento alimentare delle nostre famiglie per
                          non far mancare il sostegno anche in tempo di quarantena. Un piccolo gesto ma
                          crediamo utili a mantenere alta l' attenzione verso la sostenibilità e il rispetto
                          economico e ambientale». Così Maria Angela Ceccarelli, fiduciaria della
                          condotta Slow Food di Ravenna, introduce il nuovo corso che l' associazione
                          sta cercando di mettere in campo, ogni giorno, per continuare a dare
                          concretezza operativa ai pilastri statutari, quelli del buono, pulito e giusto, della fi
                          losofi a iniziata decenni or sono da Carlin Petrini. Purtroppo il Coronavirus ha
                          relegato tutti all' interno delle proprie mura domestiche. Una restrizione
                          fi sica che può, al meno dal punto di vista agricolo, alimentare e culturale
                          e s s e r e u n ' o p p o r t u n i t à n u o v a ? «Rappresenta, nostro malgrado, una
                          grandissima opportunità. In questo modo abbiamo la possibilità di notare, e i mezzi di informazione ce lo dicono tutti
                          i giorni, come la natura stia riprendendo i propri spazi. Acque pultite, riduzione dell' inquinamento, minor pressione
                          antropica sull' ambiente stanno 'bonifi cando' una situazione che stava diventando insostenibile. Siamo consapevoli
                          che le restizioni sia tante e molto pressanti però, nella dimensione grigia, vediamo anche barlumi di speranza per il
                          futuro». In concreto cosa sta facendo Slow Food Ravenna per continuare a mantenere fede all' idea
                          originaria dell' associazione? «Purtroppo le iniziative pubbliche, come cene, visite in cantina e in aziende del
                          territorio, non si possono ancora fare. Questo però non cancella la possibilità di continuare lo stesso a dare il nostro
                          contributo per aiutare le piccole e sostenibili produzioni agricole e non solo affi nchè il buon gusto a tavola si affi
                          anchi al sostegno concreto». In che termini?

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 17
[ § 1 5 7 7 9 7 4 8 § ]

                          giovedì 30 aprile 2020

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                                                                                   Settesere Qui

                          «Abbiamo lanciato recentemente una serie di iniziative che vanno in questa direzione. Oltre allo storico gruppo di
                          acquisto abbiamo pubblicato una lista di amici di Slow Food, in sintonia con l' App nazionale, che consiglia gli
                          indirizzi dei ristoranti e dei produttori della rete Slow Food di tutta Italia. Un database prezioso che in primis aiuta a
                          sostenere il mondo Slow Food di osti, negozi e produttori. Come condotte di Ravenna e di Godo e Bassa Romagna ci
                          siamo così attivati in questo senso proponendo una selezione di aziende per sostenere lAagricoltura e il prodotto del
                          territorio, prediligere la stagionalità ed evitare gli sprechi. Una proposta completa di locali amici di Slow Food:
                          ristoranti, pizzerie, piadinerie, negozi, aziende agricole consultabile anche sul nostro sito (www.slowfoodravenna. it,
                          ndr). Inoltre al momento della prenotazione, in quanto viene applicato lo sconto per i soci Slow Food, è necessario
                          confermare che si è soci e presentare la tessera associativa al momento della consegna (vedi box)». E poi? «Grazie
                          alla collaborazione con lo chef del ristorante L' Acciuga Matteo Salbaroli abbiamo lanciato la possibilità di fare cene
                          condivise. Al costo di 25 euro, di cui una parte (5 euro) viene devoluto all' iniziativa del piatto sospeso per fi nanziare
                          la realizzazione di un piatto a chi non se lo può permettere, lo chef recapita a casa i prodotti per la preparazione di
                          menù gustosi da finire di cucinare a casa. Ei una piccola iniziativa ma dal sapore ambivalente: dare la possibilità di
                          gustare piatti a chilometro zero, salutari e buoni e aiutare, di rifl esso, chi si trova in diffi coltà». Ma avete guardato
                          anche all' emergenza sanitaria vera e prorpia con le vostre iniziative? «Certo, con le forze che abbiamo
                          potuto mettere in campo. Non potendo fare iniziative aperte abbiamo devoluto 1.000 euro alla Pubblica Assistenza,
                          anch' essa associazione di volontariato come noi, per l' acquisto di mascherine utili alla loro attività sanitaria».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 18
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                                                                                  Settesere Qui

                          Ecco tutte le attività della rete che si possono contattare

                          RISTORANTI E PIZZERIE Figo e Osteria Passatelli del Mariani Lifestyle Ravenna
                          338/3245201 oppure 0544/215206 Cucina del Condominio - Ravenna
                          327/6803847 facebook: cucinadelcondominio Molinetto - Punta Marina
                          338/6961566 - www.ristorantemolinetto.it Akàmi - Ravenna Solo on line
                          www.akamigusto.it/ordini-on-line-diakami/ Il Portolano - Ravenna 0544/217659
                          - facebook: ilportolanotrattoria Centopizze - Punta Marina 366/8607089 Ghost
                          Kitchen - Cervia 348/4433793 - www.offi cinedelsale.com Micro - Cervia
                          348/3122492 La Campanara - Pianetto di Galeata (FC) 333/4073324 -
                          www.osterialacampanara.it GASTRONOMIA RaVegan - Ravenna Prenotazioni:
                          328/9244895 Piadina Luna - Ravenna Prenotazioni: 3922173658 Miccoli
                          Enogastronomia - Ravenna Prenotazioni: 0544/212273 Ceccolini Bio - Ravenna
                          Prenotazioni: 0544/217700 Alpine - Ravenna Prenotazioni:
                          335/5755122/0544/32594 Rafl ò - Ravenna Prenotazioni: 375/5768497 -
                          facebook: rafl o Casa del Formaggio - Cervia Prenotazione: 392/8357024
                          CARNE E PESCE Pescheria Mario - Ravenna Prenotazioni: 0544/38493 -
                          facebook: pescheriama rioravenna Macelleria Gabelli- Ravenna Prenotazioni:
                          0544/450834 Allevamento Pelloni - Santerno Prenotazioni: 339/5404397 Ecopesce - Cesenatico Prenotazioni:
                          345/7620968-www.ecopesce.com DOLCIUMI E GELATI Leonardi Dolciumi - Ravenna Prenotazioni: 0544/37414 -
                          facebook: leonardidolciumi1957 Sbrino Gelateria - Ravenna Prenotazioni: 340/2540374 VINO, BIRRA E NON SOLO
                          Vineria Fornace - Fornace Zarattini Prenotazioni: 331/5432126 - Fabio Magnani Birrifi cio Valsenio - Casola Valsenio
                          338/3145276 - contatti@birrifi ciovalsenio.it Birrifi cio Claterna - Castel San Pietro 351/7220008 - info@claterna.com
                          Tenuta Casali - Mercato Saraceno 347/9814399 La Cantina di Calderoni - Ravenna 0544/270379 -
                          info@lacantinadicalderoni.it ORTOFRUTTA E ALTRI PRODOTTI Villaggio del Fanciullo - Ponte Nuovo Prenotazioni
                          335/312910 Radisa Azienda Agricola Biologica - Santerno Prenotazioni: 338/3829583 - facebook:
                          radisaaziendaagricolabiologica Spada Azienda Agricola - Santerno Prenotazioni: 339/2039158 La Valle delle
                          Albicocche - Bagnacavallo Ordinazioni on line www.lavalledellealbicocche.it Gruppo consegne Rio del Sol e Amici -
                          Oriolo dei Fichi Contattare solo 339/8088302.

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                                                                                   Settesere Qui

                          Confartigianato ha realizzato un elenco con i propri associati online su www.confartigianato.ra.it

                          Mascherine e dispositivi di protezione, chi li produce e chi li commercializza

                          Ad oggi non è dato saper come sarà il nostro modo di vivere dopo il fatidico 3
                          maggio, perchè sulla cosiddetta Fase -2 stanno ancora dibattendo Governo e
                          commissioni di esperti. Una certezza però c' è: quali che siano le decisioni che
                          verranno adottate, i prossimi mesi saranno molto diversi da quelli vissuti prima
                          dell' avvento di questa drammatica pandemia, perchè fi no a quando non ci sarà
                          un vaccino o una cura particolarmente effi cace e veloce contro il Covid-19, la
                          nostra vita dovrà fare i conti con la necessità di evitare i contagi. Altrettanto
                          ovvio che lo slogan #iorestoacasa non sia più sufficiente. Una società
                          complessa come la nostra non può rimanere bloccata per un tempo indefi nit o,
                          perchè i danni economici e sociali, che sono già ad un livello molto
                          preoccupante, rischierebbero di diventare davvero inaffrontabili. Ecco quindi
                          che la vita lavorativa e sociale, nella cosiddetta Fase 2, non potrà prescindere da
                          un necessario livello di precauzioni e protezioni. Precauzioni che consisteranno
                          prima di tutto nel continuare ad adottare, dove possibile, quel distanziamento
                          sociale tra le persone che evita il contagio, oppure, dove questo non è possibile,
                          nei luoghi chiusi o molto frequentati, dotare le persone e le strutture delle
                          corrette misure protettive. Le mascherine, i guanti, i sistemi igienizzanti e le barriere protettive anti -alito per le
                          scrivanie, i banconi o gli autoveicoli, saranno quindi strumenti indispensabili per poter affrontare con la dovuta
                          sicurezza la nostra quotidianità nei prossimi mesi. Con questa consapevolezza, e nell' ottica di essere a fi anco delle
                          imprese del territorio in questo diffi cile momento, Con fartigianato della provincia di Ravenna ha realizzato e
                          pubblicato sul proprio sito internet, e poi diffuso e promosso tramite i propri social media, l' elenco delle aziende
                          aderenti che produ cono o commercializzano strumenti e attrezzature protettive in funzione anti contagio. Si tratta
                          di una pagina speciale nella quale sono descritte le proposte delle imprese insieme ai loro contatti, e l' auspicio dell'
                          Associazione è quello che sia possibile aumentare così l' approvvigionamento a 'chilometro zero' di questi articoli,
                          alimentando in questo modo un piccolo circolo virtuoso a favore dell' economia del nostro territorio. La pagina è
                          pubblicata su www. cofartigianato.ra.it, e ad oggi sono già presenti le proposte di queste aziende: 3R Ricami s.a.s di
                          Melandri Roberta & C. di Ravenna, Calzolaio Andrea di Ravenna, Car Fibreglass srl di Ravenna, Davema Srl di Lugo,
                          Leather & Velvet di Valdre' Andrea di Faenza, Ma.Be.L. Snc di Luciano Massimo e c. di Faenza, Nuova Olp srl

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 20
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                          giovedì 30 aprile 2020

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                                                                                 Settesere Qui

                          di Ravenna, Pezzi e Minoccheri di Faenza, Pezzi Paola di Bagnacavallo, Rossetti Produzioni di Granarolo Faentino
                          e Tecnopound srl di Ravenna.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019       Pagina 21
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                                                                                    Settesere Qui

                          TOMMASO GIOVANNINI

                          «Questo è il mio lavoro, senza tornei in giro per il mondo non ho entrate e anche gli
                          sponsor sono a forte rischio»

                          così: si gioca tanto e si gioca sempre. E so perché il circuito dei professionisti
                          assomiglia molto a quello dei tennisti, che praticamente non si fermano mai. Più
                          di due mesi senza allenamenti o partite per noi sono tantissimi e soprattutto
                          sono un bel problema anche a livello economico. I giocatori perdono almeno tre
                          mesi di tornei e quindi di montepremi, mentre i pacchetti per gli amatori
                          sarebbero terminati a fine maggio, con le ultime lezioni, mentre il virus ci ha
                          obbligato a fermarci a fine febbraio, quindi dovremo valutare come
                          ricominciare. La certezza è che per ora abbiamo perso due mesi e ne
                          perderemo almeno un altro». Fino a qualche settimana fa, tra gli atleti seguiti da
                          Cirella c' era anche il lughese Tommaso Giovannini, numero 5 del mondo, «che
                          oggi ha scelto un' altra strada - ricomincia Cirella - anche se il nostro sodalizio è
                          stato davvero vincente, perché in questi anni è passato dal numero 450 al
                          numero 5». In questi giorni di grande incertezza, Cirella prova a guardarsi
                          attorno: «Ho letto il decalogo della ripresa per i tennisti, che prevede diversi punti
                          interessanti. Ma con il beach tennis c' è innanzitutto una differenza: noi
                          giochiamo soprattutto il doppio, mentre il singolare non ha grande spazio
                          durante una stagione, specialmente a livello amatoriale. Si parla, tanto per fare un esempio, di un guanto da tenere
                          nella mano non dominante per raccogliere la palla e non passare il contatto all' avversario. Ecco, pensare di doverlo
                          fare a luglio e agosto o comunque sulla sabbia quando fa caldo, mi sembra davvero improbabile». (l.a.m. ) Il miglior
                          giocatore di beach tennis della Bassa Romagna oggi è il lughese Tommaso Giovannini, numero 5 del mondo, che ad
                          agosto compirà 25 anni. Il suo approccio con il beach tennis è stato blando, ma naturalmente la scintilla è partita a
                          due passi da Marina di Ravenna e dal bagno Oasi, uno degli stabilimenti da sempre più attrezzato: «Ho scoperto i
                          racchettoni quando avevo 10-11 anni e andavo al Mio Capitano. Giocavo sempre d' estate, mentre d' inverno andavo
                          un paio di ore alla settimana al circolo Villa Bolis a Lugo. Oggi il beach tennis è diventato il mio lavoro, perché da
                          quando sono diventato maggiorenne ho cominciato a giocare i tornei dei circuito arrivando fino diali». Per sua
                          fortuna, Giovannini ha una famiglia solida alle spalle, «che non mi fa mancare nulla soprattutto in questo periodo
                          senza sport e senza tornei». Le entrate di Giovannini, durante una stagione, arrivano infatti unicamente dai tornei e
                          dagli sponsor, ma oggi il virus ha bloccato tutto: «La stagione? Io avevo giocato solo un torneo a Santos, in Brasile,
                          con il mio compagno Michele Cappelletti, con il quale mi alleno al Sabbione di Cesena. A fine marzo avremmo
                          dovuto giocare due tornei a La Reunion, che però sono stati annullati in fretta prima del lockdown,

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[ § 1 5 7 7 9 7 5 0 § ]

                          giovedì 30 aprile 2020

                                                                              SetteSere Qui
                                                                                 Settesere Qui

                          mentre in questo periodo avremmo dovuto giocare in Brasile e alle Canarie. Ora abbiamo molti dubbi, perché forse
                          nel 2020 non si giocherà più». Giovannini, a differenza di tanti giocatori professionisti di prima fascia, non ha una
                          scuola e non insegna, mentre fino a due anni fa seguiva i corsi di Matematica a Bologna, prima di dedicarsi
                          unicamente al beach tennis: «Fino a due mesi fa - conclude - riuscivo a sostenermi solo giocando, anche perché i
                          risultati erano quasi sempre molto buoni. Ma oggi il futuro lo vedo grigio. I miei amici mi chiedono: Tommy, come
                          farai? Sono triste, perché non sappiamo quando si potrà riprendere. In più, il nostro sport, pur non essendo di
                          contatto, è legato ai viaggi in giro per il mondo. E se non possiamo muoverci per un po' di tempo, giocare i tornei
                          sarà impossibile». (l.a.m. )

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[ § 1 5 7 7 9 7 4 7 § ]

                          giovedì 30 aprile 2020
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                                                                                SetteSere Qui
                                                                                   Settesere Qui

                          VOLLEY B2 DONNE | Il dirigente Ferrari: «Ripescaggio? Valuteremo»

                          «Fenix, quanti rimpianti: l' anno prossimo ci saremo»

                          Damiano Ventura La sospensione e conseguente conclusione anticipata dei
                          campionati di pallavolo ha di fatto tarpato le ali alla Fenix Faenza impegnata,
                          dopo la storica promozione dalla serie C conseguita nella stagione 2018/2019,
                          nel campionato di serie B2. Quasi un sogno che si è interrotto sul più bello,
                          quando la formazione biancazzurra si trovava con merito al primo posto in
                          classifica e forse avrebbe potuto ambire a qualcosa di più rispetto agli obiettivi
                          fissati inizialmente, ovvero la permanenza nella categoria possibilmente
                          chiudendo la stagione a ridosso della zona playoff. «Inizialmente ci è servito un
                          po' di tempo - rivela il team manager della prima squadra femminile Daniele
                          Ferrari, 44 anni di cui gli ultimi 8 vissuti con incarichi dirigenziali nella società
                          manfreda - ma l' organico, che presentava inserimenti nuovi, aveva poi trovato
                          un suo equilibrio e al momento dell' interruzione del campionato stavamo
                          raccogliendo i frutti della nostra costanza. Eravamo riusciti a colmare qualche
                          carenza tecnica e qualche piccola avversità come infortuni e fuori forma, grazie
                          all' affiatamento e allo spirito del gruppo. Una condizione attraverso cui
                          saremmo probabilmente riusciti a prolungare il trend». La conclusione del
                          campionato (senza promozioni e retrocessioni) ora lascia aperte le porte alle valutazioni da farsi in considerazione
                          della prossima stagione sportiva. Pallavolo Faenza, infatti, è una società che oltre alla prima squadra, seguita da
                          circa 300 persone in ogni partita casalinga, già da diversi anni aveva imbastito un programma mirato all' incremento
                          del numero dei tesserati, e quindi del movimento, senza però diminuire la qualità della proposta tecnico -educativa.
                          Oltre alle attività si era impegnata nel miglioramento delle strutture facendosi promotrice degli interventi poi svolti
                          dal comune sugli impianti luce delle palestre Granarolo e Cavallerizza (in quest' ultima hanno eseguito in prima
                          persona lavori per migliorare il parquet) con l' obiettivo di farle omologare entrambe. «C' è stato un grande impegno
                          da parte nostra e in particolare del presidente Mingazzini, ed è un peccato che questa stagione sia finita così visti
                          anche gli sforzi sostenuti sul piano economico - sottolinea Ferrari -. Ad ogni modo posso dire che siamo già al lavoro
                          per organizzare la prossima stagione. Abbiamo già contattato le giocatrici della prima squadra che ci hanno già dato
                          importanti conferme, e a breve contatteremo anche i tesserati delle giovanili per definire e metterli a conoscenza dei
                          nostri programmi». All' orizzonte vi è l' intenzione di confermare tutte le squadre giovanili e senior programmando
                          inoltre miglioramenti nell' attività maschile ereditata con l' unione della Spem Volley risalente allo scorso agosto. La
                          bontà e la convinzione nei progetti imbastiti è inoltre alla base dell' ottimismo anche economico che investe la
                          Pallavolo Faenza in un periodo in cui molte società stanno pianificando

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 24
[ § 1 5 7 7 9 7 4 7 § ]

                          giovedì 30 aprile 2020

                                                                                 SetteSere Qui
                                                                                    Settesere Qui

                          riduzioni e tagli per possibili mancanze di sponsorizzazioni a causa del lockdown: «Abbiamo la fortuna di poter
                          contare nel supporto di solide realtà di sostenitori e sponsor convinti del fatto che il nostro progetto sia meritevole -
                          conclude il team manager - in questi anni ci siamo contraddistinti per la concretezza, e il movimento aggregativo e
                          sociale che si è venuto a creare è qualcosa di importante. Vogliamo essere fiduciosi e positivi pensando che magari
                          anche altri ci sosterranno. D' altro canto però ci aspettiamo da parte della Federazione un impegno nella
                          rivalutazione dei costi dei campionati». Proprio in virtù di tale concretezza i dirigenti non si sbilanciano nell' ipotesi di
                          un eventuale ripescaggio nella categoria superiore: «Valuteremo strada facendo le condizioni, ma non vogliamo fare
                          il passo più lungo della gamba».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 25
[ § 1 5 7 7 9 7 6 6 § ]

                          venerdì 01 maggio 2020
                          Pagina 10

                                                                      Il Piccolo Faenza
                                                                         Il Piccolo Faenza

                          Pubblica Assistenza operativa

                          CONSEGNA SPESA E FARMACI, DISTRIBUZIONE DI SCATOLE ALIMENTARI
                          ALLE FAMIGLIE BISOGNOSE, SANIFICAZIONE DEI MEZZI DI TRASPORTO: LA
                          PUBBLICA ASSISTENZA CITTÀ DI FAENZA È RIMASTA OPERATIVA DURANTE
                          QUESTA FASE DI EMERGENZA SANITARIA CONTINUANDO A GARANTIRE I
                          SERVIZI ESSENZIALI DI TRASPORTO SANITARIO E ACCOMPAGNAMENTO.
                          "LA NOSTRA ATTIVITÀ HA SENSIBILIZZATO VARIE REALTÀ
                          IMPRENDITORIALI DEL TERRITORIO - SPIEGANO DALLA PA - E ULTIMA IN
                          ORDINE TEMPORALE, MA NON DI IMPORTANZA, È STATA DECO INDUSTRIE
                          DI BAGNACAVALLO CHE CI HA DONATO PIÙ DI 240 SCATOLE DI VARI
                          PRODOTTI ALIMENTARI PER UN TOTALE DI CIRCA 3.600 CONFEZIONI.
                          ABBIAMO SENTITO SUBITO LA NECESSITÀ DI POTER DEVOLVERE QUESTA
                          DONAZIONE ALLE REALTÀ FAENTINE CHE SI OCCUPANO IN PRIMA LINEA DI
                          ASSISTENZA ALLA CATEGORIE PIÙ FRAGILI. PERTANTO L' ASSOCIAZIONE
                          HA DECISO DI DIVIDERE EQUAMENTE GLI ALIMENTI RICEVUTI TRA DUE
                          REALTÀ MOLTO IMPEGNATE: CIRCA 1.800 CONFEZIONI SONO STATE
                          DONATE A SOS DONNA E RITIRATE DIRETTAMENTE DALLA PRESIDENTE
                          DELLA SEZIONE DI FAENZA, E 1.800 CONFEZIONI SONO ANDATE ALLA CARITAS DIOCESANA QUALE CANALE
                          UFFICIALE DEL COMUNE DI FAENZA PER L' ASSISTENZA ALLE FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ".

                                                        Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
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