Media Monitoring per 11-03-2019 - Rassegna stampa del 09-03-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 11-03-2019 - Rassegna stampa del 09-03-2019 - Ruggi
11-03-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 09-03-2019
Media Monitoring per 11-03-2019 - Rassegna stampa del 09-03-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      09/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Caos in corsia, nuovi operatori al Ruggi ................................................................................. 1
      09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Il business del sangue «Ecco di chi è la colpa» ....................................................................... 2
      09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Longo annuncia il reclutamento di nuovi operatori e un bando interno per il personale ....... 4
      09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Nell'ospedale misogino nessuna donna primario ................................................................... 5
      09/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Sale operatorie, l' apertura slitta ad aprile ............................................................................ 7
      08/03/2019 - WWW.OCCHIODISALERNO.IT
            Iperafflussi al Pronto Soccorso: arrivano nuovi operatori sanitari al Ruggi ........................... 9
      08/03/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT
            Pronto soccorso Ruggi, l’appello dei sindacati Cgil, Uil e Cisl .............................................. 10
      08/03/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT
            Pronto Soccorso, la Direzione del Ruggi mette a punto nuove misure per evitare gli
            iperafflussi. .......................................................................................................................... 12
      08/03/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT
            Ruggi, interventi per superare gli iperafflussi nei pronto soccorso ..................................... 13
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 14
      09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Castellabate ricorre al Tar per difendere Agropoli ............................................................... 14
      09/03/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Emergenza sicurezza al Pronto soccorso .............................................................................. 15
      09/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Esami clinici, nuovi stop in agguato ..................................................................................... 16
      09/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            La lunga battaglia delle donne -medico fra disagi, discriminazioni e pregiudizi .................. 18
      09/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Lite in corsia, infermiera trascinata per i capelli .................................................................. 20
      09/03/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Materdomini, «rilanciamo insieme il Distretto sanitario» ..................................................... 21
      09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Niente esami ospedalieri Viaggio da Polla a Sapri ............................................................... 22
      09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Potenziamento degli ospedali Cuofano ha votato per il Dea ................................................ 24
      09/03/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Ridimensionato l' ospedale di Agropoli Il Comune di Castellabate fa ricorso al Tar ............. 25
      09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Tumori femminili, test gratuiti ............................................................................................. 26
Sanità Campania ............................................................................................................................. 28
      09/03/2019 - IL MATTINO
            «Minacce e schiaffi mai più ambulanze» .............................................................................. 28
      09/03/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO NORD)
            Budget esaurito, ticket «sospeso» per le analisi .................................................................. 30
      09/03/2019 - IL MATTINO
            Disegni di leggi a rilento telecamere ancora spente ............................................................ 32
      09/03/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Donna salvata in extremis «L' ex ospedale va potenziato» .................................................. 34
      09/03/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            L' assessore veneta: in Campania potreste risparmiare 280 milioni l' anno di farmaci ........ 35
      09/03/2019 - CRONACHE DI NAPOLI
            Mancano i medici di famiglia ................................................................................................ 37
      09/03/2019 - IL ROMA
            Mandato a casa per bronchite: eseguita l' autopsia ............................................................. 38
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09/03/2019 - IL MATTINO
            Mieloma #iotisfido prevenzione in piazza ............................................................................ 39
      09/03/2019 - CRONACHE DI CASERTA
            Nasce con una paresi, chiesti i danni ................................................................................... 41
      09/03/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Nel 2019 già 18 aggressioni ai medici .................................................................................. 43
      09/03/2019 - IL MATTINO
            Sanitari aggrediti al rione Traiano «Emergenza 118» .......................................................... 45
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 47
      09/03/2019 - IL GIORNALE
            Estetiste gratis per le pazienti oncologiche ......................................................................... 47
      09/03/2019 - AVVENIRE
            Il lato nascosto dell' anoressia ............................................................................................. 48
      09/03/2019 - LA STAMPA
            La rivolta della paziente malata di tumore "Dopo le proteste il posto è saltato fuori" ........ 51
      09/03/2019 - ITALIA OGGI
            Professioni libere ma con test .............................................................................................. 53
      09/03/2019 - ITALIA OGGI
            Salvini si sdebita con i vaccini .............................................................................................. 55
      09/03/2019 - IL SOLE 24 ORE
            Sanità, va in pensione il modello Formigoni ......................................................................... 57
      09/03/2019 - IL MESSAGGERO
            Scaccabarozzi: «Attenti a frenare la ricerca punto di forza delle aziende farmaceutiche» ...
            59
      09/03/2019 - LA STAMPA
            Uno studio mette sotto accusa ospedali e Asl "Nessuna trasparenza sulle liste di attesa" ...
            61
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09/03/2019                                                                                                                Pagina 25
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 5.089
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                 Caos in corsia, nuovi operatori al Ruggi

 LA STRATEGIA LA STRATEGIA Nuovi
 operatori socio-sanitari, conclusione dei
 concorsi per medici dell' emergenza-
 urgenza, specifici codici di priorità per le
 prestazioni diagnostiche. Sono alcuni
 degli ulteriori interventi per superare l'
 iperafflusso       al    pronto      soccorso
 annunciati dalla direzione strategica del
 Ruggi e che partiranno all' inizio della
 prossima      settimana.     Dopo      aver
 affrontato gli aspetti organizzativi
 (blocco del turnover, il bed manager, il
 tavolo tecnico), diventeranno esecutivi
 gli interventi negli ambiti di tipo
 operativo, che prevedono un nuovo
 reclutamento di operatori sanitari per i
 pronto soccorso. In attesa delle
 assunzioni sarà indetto un bando interno
 per    garantire    nell'  immediato      il
 potenziamento del personale del reparto.
 A questo vanno aggiunti la conclusione
 dei concorsi per la dirigenza medica
 afferente ai pronto soccorso e la
 individuazione di specifici codici di
 priorità per le prestazioni di diagnostica (laboratorio, diagnostica per immagini)
 finalizzati a migliorare il turnover dei ricoveri nelle unità operative mediche, così
 come concordato nel tavolo tecnico di lunedì scorso. «L' insieme delle azioni messe
 in atto, sia di tipo organizzativo che operativo si legge nella nota della direzione
 strategica del Ruggi costituiscono le leve su cui l' azienda ospedaliero universitaria
 intende agire per migliorare in termini qualitativi e di efficienza le attività nei pronto
 soccorso aziendali». I TURNI Delle criticità legate al reparto, in ogni caso, si parlerà
 anche stamattina nel corso dell' incontro promosso da Cgil, Cisl e Uil, che l' altro
 giorno hanno già proposto la messa in campo di turni aggiuntivi per incrementare il
 personale, reclutamenti a tempo determinato, velocizzazione della diagnostica e
 definizione di percorsi interni. s. r. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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09/03/2019                                                                                                                  Pagina 5
                                             La Città di Salerno
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             Il business del sangue «Ecco di chi è la colpa»
 Marcella Cavaliere
 Carenza di fondi e sospensione del
 Progetto sangue: con il Ruggi a spendere
 migliaia     di    euro     in    più    per
 approvvigionarsi all'esterno attraverso
 onlus autorizzate. La Cgil conferma
 quanto la Città ha scritto nei giorni
 scorsi: quello delle sacche di sangue è
 diventato un vero e proprio business,
 con costi altissimi per la struttura
 pubblica. Una situazione che per la Cgil
 ha responsabilità specifiche. «Fino a
 dicembre, grazie ad una proroga per il
 2018 del progetto per l'autosufficienza
 del sangue, disposta dalla precedente
 direzione aziendale, è stato possibile
 aggiungere all'attività ordinaria di
 raccolta sangue all'interno dell'azienda
 dal lunedì al sabato, l'effettuazione, ad
 opera     dell'équipe     ospedaliere,    di
 numerose raccolte di sangue sul
 territorio». E, di fatto, proprio grazie a
 questo      progetto    -     una    vettura
 speciliazzata ccon dipendenti del Ruggi che effettuavano il servizoi - l'ospedale ha
 potuto procedere alla raccolta di sangue autonomamente, con un risparmio annuo di
 circa mezzo milione di euro. Una cifra non da poco, dunque, che conferma,
 l'importanza del progetto. «Questa attività progettuale sottolinea la Cgil - ha
 consentito di ridurre fortemente la cronica carenza di sangue che tanti disagi arreca
 ai malati bisognosi di trasfusioni, generando anche enormi risparmi per l'azienda,
 come peraltro dimostrato anche dalla documentazione inviata alla direzione
 aziendale dalla nostra organizzazione». Poi qualcosa cambia. «Da gennaio 2019,
 nonostante le numerose segnalazioni, nessuna decisione è stata assunta dall'attuale
 direzione circa il rinnovo del progetto sangue - dicono dalla Cgil - A pochi giorni dalla
 scadenza ultima per l'approvazione dei progetti aziendali, solo poche righe scritte a
 penna su un di foglio dal direttore sanitario Cosimo Maiorino , in assenza di qualsiasi
 deliberazione, con l'invito a proseguire l'attività senza cenno alcuno alle condizioni
 di effettuazione e agli stanziamenti previsti. Mentre il direttore generale Giuseppe
 Longo sostiene verbalmente la sua volontà di rinnovare il progetto, senza assumere
 nessun atto concreto al riguardo». Una situazione di incertezza che ha portato gli
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operatori sanitari, senza l'avvio del progetto, a incrociare le braccia. La Cgil sostiene
che «nonostante la condizione d'incertezza, aggravata dal fatto che con ben tre mesi
di ritardo siano state liquidate le spettanze dovute per l'attività svolta nei mesi di
novembre e dicembre 2018, cioè quando il progetto era ancora vigente, gli operatori
sanitari del Centro Trasfusionale hanno continuato a garantire l'apertura della sede
tutte le domeniche di gennaio e febbraio (ad eccezione di una) e senza interruzione
alcuna della lavorazione e tipizzazione delle unità di sangue raccolte dalle
associazioni di donatori». E infatti, la chiusura domenicale è stata annunciata lo
scorso 28 febbraio, quando è stata affissa una nota informativa davanti all'ingresso
della sede deputata ai donatori. «Mentre nessuna raccolta sul territorio si è potuta
effettuare ad opera di equipe ospedaliere, stante la mancanza di precise
deliberazioni », è scritto nella nota. Infine l'appello, che porta la firma del segretario
provinciale Pasquale Addesso : «È ora che ciascuno si assuma le proprie
responsabilità. Se il progetto sangue è utile dal punto di vista sanitario e
conveniente dal punto di vista economico lo si rinnovi al più presto, perché consente
di rispondere al bisogno di donazioni in modo sicuro e a costi inferiori rispetto
all'approvvigionamento da altre aziende sanitarie o dalle associazioni di donatori.
Altrimenti la direzione strategica dell'Azienda comunichi come intende risolvere la
drammatica emergenza».

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09/03/2019                                                                                                                Pagina 5
                                           La Città di Salerno
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

     Longo annuncia il reclutamento di nuovi operatori e un
                bando interno per il personale

 Pronto soccorso del Ruggi preso
 d'assalto,     la   direzione    strategica
 dell'Azienda ha adottato una serie di
 provvedimenti urgenti per fronteggiare il
 forte afflusso di utenti che ogni giorno si
 recano in ospedale. Dalla prossima
 settimana - si legge in una nota
 diventeranno esecutive una serie di
 misure che prevedono «un nuovo
 reclutamento di operatori sanitari per i
 pronto soccorso e nelle more del
 reclutamento, l'adozione di un bando
 interno per garantire nell'immediato il
 potenziamento del personale dei pronto
 soccorso del Ruggi e dei presidi
 annessi». Inoltre, è prevista «la
 conclusione dei concorsi per la dirigenza
 medica afferente ai pronto soccorso,
 l'individuazione di specifici codici di
 priorità per le prestazioni di diagnostica,
 come ad esempio il laboratorio e la
 diagnostica per immagini, finalizzati a
 migliorare il turnover dei ricoveri nelle unità operative mediche».

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09/03/2019                                                                                                                 Pagina 6
                                            La Città di Salerno
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             Nell'ospedale misogino nessuna donna primario
 (m.c.)
 Sono ancora pochi gli incarichi di vertice
 affidati alle donne; e c'è ancora
 resistenza culturale nel riconoscere i
 ruoli conquistati dalle donne. In tutti i
 settori, incluso in quello medico. È
 emerso ieri in occasione del convegno
 Donne in chirurgia, dall'orgoglio al
 pregiudizio        organizzato        dalle
 associazioni Acoi (Associazione chirurghi
 ospedalieri    campani)     e   da    Acgs
 (Associazione       Giovani       Chirurghi
 Campani). «Ci scontriamo tutti i giorni
 con i pregiudizi», dice l'assessore regionale alle Politiche sociali Lucia Fortini , tra gli
 ospiti della giornata. Ma sono state le donne chirurgo le protagoniste della giornata,
 con le loro storie. Maria Lamberti è un medico del Ruggi esperta in chirurgia
 radioguidata nei tumori mammari della Breast unit. «La differenza tra chirurghi
 donne e uomini la si può percepire facendo un'analisi di quanti primari donna ci sono
 nel nostro ospedale e quante donne sono ai vertici in una struttura complessa: a mia
 memoria nessuna...». A suo avviso la differenza non è nella valutazione delle
 capacità «ma negli incarichi affidati». Per tredici anni Lamberti ha lavorato in una
 struttura dipartimentale di Chirurgia senologica e per tre anni si è occupata della
 Breast unit ma «l'incarico di struttura dipartimentale è andato a un dirigente
 medico. Il riconoscimento apicale per le donne non c'è». Francesca Steccanella ,
 chirurgo, ammette che «c'è una differenza tra maschi e femmine nella percezione
 del nostro lavoro e nella sicurezza che sviluppiamo nel percorso formativo. È
 normale che i colleghi maschi vengano considerati adatti al lavoro, noi invece
 dobbiamo superare barriere di diffidenza che può renderci meno sicure delle nostre
 potenzialità». Giovane e curiosa Giulia Griguolo , di 27anni e di Mercato San
 Severino, specializzanda in Chirurgia generale da 4 mesi, sostiene che «siamo molte
 più donne che uomini e non mi sembra ci siano difficoltà». Alessandra Novi chirurgo
 generale, è una ex del Ruggi. «Il sistema sanitario è storicamente fatto da uomini e
 per gli uomini, se uno pensa nell'immaginario collettivo pensa a un chirurgo uomo. Il
 modello cui ispirarsi è stato sempre maschile, anche nell'immaginario delle donne
 perciò ci sono limiti mentali e culturali che anche noi donne dobbiamo superare».
 Per Elisa Palladino specialista in Chirurgia generale da due anni al Ruggi «ci sono
 differenze e si percepiscono, anche se di finge che non ce ne siano. Ci sono ancora
 barriere da superare per accettare una donna chirurgo. Del resto gli stessi colleghi
 maschi hanno difficoltà ad accettare le nostra preparazione e competenza ». Punto
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di vista diverso per Silvia De Franciscis chirurgo oncologico di Salerno del Pascale.
«La differenza è legata a vecchie convinzioni, che l'uomo mediamente è il medico e
la donna invece no, ancor meno chirurgo ma le cose stanno cambiando, solo che il
cambiamento va accompagnato per una più completa parità».

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09/03/2019                                                                                                                Pagina 26
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 7.368
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

              Sale operatorie, l' apertura slitta ad aprile

 CAVA DE' TIRRENI Simona Chiariello
 Inconvenienti tecnici nei lavori di
 ristrutturazione: slitta al primo aprile la
 ripresa degli interventi chirurgici di
 elezione (programmati). Fino a quella
 data restano bloccate le liste di
 prenotazioni        con        conseguente
 allungamento dei tempi di attesa. Per i
 pazienti dell' ospedale Santa Maria dell'
 Olmo non sarà uno scherzo di aprile,
 quanto piuttosto una data tanto attesa.
 Secondo le prime previsioni, infatti, i
 lavori di ristrutturazione che dovevano
 interessare le due sale operatorie
 sarebbero dovuti terminare nei primi
 giorni di marzo. Con la chiusura dei
 cantieri, l' attività chirurgica (d'
 emergenza e programmata) doveva
 tornare finalmente a regime dopo mesi e
 mesi di disagi e sacrifici. IL RISCHIO Per i
 sanitari ed i pazienti del presidio cavese
 i problemi sono iniziati la scorsa estate
 quando,     complice     la    carenza     di
 anestesisti, non solo sono stati interrotti
 gli interventi di elezione, ma sono state messe a rischio anche le operazioni di
 emergenza. Solo, grazie al sacrificio dei rianimatori che hanno rinunciato alle ferie
 estive, è stato scongiurato lo stop totale. In autunno c' è stata una piccola ripresa
 con l' aumento del numero delle sedute operatorie sia dell' area prettamente
 chirurgica sia di quella ortopedica. Un nuovo blocco è arrivato con l' avvio dei lavori
 di ristrutturazione delle sale operatorie. Un disagio, questa volta «mitigato» dalla
 necessità dell' ammodernamento e soprattutto da un miglioramento degli standard
 di qualità offerti. Fin ad oggi, dunque, resta il blocco degli interventi programmati e
 vengono garantite solo le emergenze. In un primo momento, la fine dei lavori era
 stata fissata per i primi giorni di marzo. La data, però, è slittata al primo aprile per
 inconveniente tecnici. Sulla base di queste nuove previsioni, si devono attendere i
 primi giorni di aprile per far ritornare l' attività chirurgica a pieno regime. LA VISITA
 Per quella data saranno riaperte le liste di attesa. Nelle settimane scorse il manager
 dell' Azienda Ospedaliera ed Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi D' Aragona,
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accompagnato dal sindaco Vincenzo Servalli, ha fatto visita all' ospedale cavese. Il
direttore generale si è fermato al pronto soccorso, complimentandosi con gli
operatori sanitari per i sacrifici che stanno facendo, viste le carenze di organico. Ha,
inoltre, espresso ampie rassicurazioni per la riapertura della storica cappella. E non
basta. Il manager si è soffermato a parlare proprio dell' attività chirurgica, in
passato, punto di riferimento della Campania. Stando a quanto dichiarato, dal
direttore generale Longo il reparto di chirurgia deve ritornate al suo antico
splendore. Il punto di partenza saranno proprie le nuove sale operatorie. ©
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08/03/2019

                                                                                                                          EAV: € 417
                                                                                                                          Lettori: 2.100
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    Iperafflussi al Pronto Soccorso: arrivano nuovi operatori
                       sanitari al Ruggi

 La Direzione Strategica dell’ A.O.U. “S.
 Giovanni di Dio e Ruggi d’ Aragona”
 comunica di aver eseguito ulteriori
 interventi finalizzati al superamento
 degli iperafflussi nei Pronto Soccorso
 Aziendali. Il reclutamento di nuovi
 operatori sanitari Infatti, dopo aver
 affrontato gli aspetti organizzativi dei
 Pronto Soccorso Aziendali finalizzati a
 fronteggiare gli iperafflussi (quali il blocco del turnover, il bed manager, il tavolo
 tecnico, etc.), dalla prossima settimana diventeranno esecutivi gli interventi negli
 ambiti di tipo operativo che prevedono: Un nuovo reclutamento di Operatori Sanitari
 per i P.S.; Nelle more del reclutamento, l’adozione di un bando interno per garantire
 nell’immediato il potenziamento del personale dei Pronto Soccorso; La conclusione
 dei concorsi per la Dirigenza Medica afferente ai Pronto Soccorso; La individuazione
 di specifici codici di priorità per le prestazioni di diagnostica (laboratorio, diagnostica
 per immagini, etc.) finalizzati a migliorare il turnover dei ricoveri nelle unità
 operative mediche, così come concordato nel tavolo tecnico del 6/3/2019.

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08/03/2019
                                               zerottonove.it
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                                                                                                                         Lettori: 1.833
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Pronto soccorso Ruggi, l’appello dei sindacati Cgil, Uil e Cisl

 La nota unitaria dei sindacati di Cgil Fp,
 Uil Fpl e Cisl Fp sul Pronto soccorso
 dell’ospedale Ruggi di Salerno: richiesta
 un     aumento      del   personale      Lo
 svuotamento progressivo dei plessi
 annessi e la mancanza di un’adeguata
 funzione di filtro da parte della medicina
 del territorio, che inducono molti
 cittadini a rivolgersi al pronto soccorso del Ruggi anche per problematiche che
 potrebbero essere utilmente affrontate altrove, generano un volume sempre
 crescente di afflussi che raggiunge e spesso supera i 300 ingressi al giorno. Tale
 condizione è allargata anche ai pronto soccorso di Cava e di Mercato San Severino. I
 tempi di stazionamento nei pronto soccorso si allungano sia per gli utenti che
 richiedono prestazioni semplici e rapide dimissioni, sia per quelli che necessitano di
 ricovero e che devono attendere la disponibilità di posti letto nei reparti. Tutto
 questo genera la “tempesta perfetta”: inadeguatezza degli spazi e delle
 attrezzature, personale sempre più stressato da una condizione lavorativa ormai
 intollerabile con frequenti fenomeni di burnout che spesso sfociano anche in
 tentativi di aggressione o vere aggressioni a danno degli operatori da parte di
 cittadini esasperati che a volte sfogano la loro frustrazione in modo anche violento
 su operatori sanitari incolpevoli, reparti di degenza come le medicine, la cardiologia
 , la pneumologia, la neurologia, la pediatria, la maternità che a loro volta si vedono
 richiedere l’aumento dei ricoveri senza adeguamento del personale e quindi hanno
 enormi difficoltà a garantire i LEA. In questa situazione si producono piani in
 collaborazione con l’ASL che quando e se vedranno finalmente la luce potranno
 produrre risultati, ma la drammaticità della situazione richiede che la direzione
 strategica dell’AOU cambi passo ed adotti subito misure straordinarie anche alla luce
 del fatto che nel concreto, fase drammatica e di emergenza, difficilmente si potrà far
 fronte al periodo estivo che risaputamene è estremamente delicato e
 inesorabilmente già alle porte: 1) Incrementare da subito il personale disponibile nel
 P.S e nei reparti che maggiormente sono gravati dall’aumento dei ricoveri
 incentivando la disponibilità a turni aggiuntivi mediante l’erogazione di un’indennità
 per il riconoscimento del disagio 2) Produrre subito, nelle more delle procedure
 concorsuali, un avviso pubblico per l’assunzione di personale da destinare al P.S. ed
 ai reparti in maggiore difficoltà (vedi ad es. pneumologia, dove a fronte di 22/23
 ricoveri di pazienti complessi, si sono verificati turni a due sole unità
 infermieristiche) 3) Accorciare i tempi di degenza nei reparti non solo prescrivendo,
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come si è fatto, le dimissioni anche nei prefestivi e festivi, ma generando le
condizioni reali di degenze brevi, attraverso la celerizzazione della fase diagnostica
(esami di laboratorio e radiologici) e contestuale definizione dei percorsi interni
anche prevedendo squadre di operatori opportunamente identificati per le predette
attività. Per quanto innanzi specificato le Segreterie Provinciali di Salerno della CGIL
FP- CISL FP e UIL FPL indicono una conferenza stampa per il giorno 9 marzo ore
10,30 presso la sede sindacale sita nello stabilimento Ruggi. I Segretari Provinciali
CGIL FP – CISL FP – UIL FPL Pasquale Addesso – Pietro Antonacchio – Lorenzo Conte
Firme autografe omesse ai sensi dell’ad. 3 del D. Lgs. n. 39/1993

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08/03/2019
                                         gazzettadisalerno.it
                                                                                                                          EAV: € 193
                                                                                                                          Lettori: 167
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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      Pronto Soccorso, la Direzione del Ruggi mette a punto
            nuove misure per evitare gli iperafflussi.
 La Direzione Strategica dell’ A.O.U. “S. Giovanni di Dio e Ruggi d’ Aragona”
 comunica di aver eseguito ulteriori interventi finalizzati al superamento degli
 iperafflussi nei Pronto Soccorso Aziendali. Infatti, dopo aver affrontato gli aspetti
 organizzativi dei Pronto Soccorso Aziendali finalizzati a fronteggiare gli iperafflussi
 (quali il blocco del turnover, il bed manager, il tavolo tecnico, etc.), dalla prossima
 settimana diventeranno esecutivi gli interventi negli ambiti di tipo operativo che
 prevedono: a) Un nuovo reclutamento di Operatori Sanitari per i P.S.; b) Nelle more
 del reclutamento, l’adozione di un bando interno per garantire nell’immediato il
 potenziamento del personale dei Pronto Soccorso; c) La conclusione dei concorsi per
 la Dirigenza Medica afferente ai Pronto Soccorso; d) La individuazione di specifici
 codici di priorità per le prestazioni di diagnostica (laboratorio, diagnostica per
 immagini, etc.) finalizzati a migliorare il turnover dei ricoveri nelle unità operative
 mediche, così come concordato nel tavolo tecnico del 6/3/2019. L’ insieme delle
 azioni messe in atto, sia di tipo organizzativo sia operativo, costituiscono le leve su
 cui l’Azienda Ospedaliero Universitaria intende agire per migliorare in termini
 qualitativi e di efficienza le attività nei Pronto Soccorso Aziendali.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/03/2019
                                                zerottonove.it
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                                                                                                                          Lettori: 1.833
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    Ruggi, interventi per superare gli iperafflussi nei pronto
                            soccorso

 All’ospedale Ruggi di Salerno ulteriori
 interventi per superare gli iperafflussi nei
 pronto     soccorso     aziendali:    nuovo
 reclutamento di operatori sanitari,
 potenziamento        personale       pronto
 soccorso e codici specifici di priorità La
 Direzione Strategica dell’ A.O.U.        “S.
 Giovanni di Dio e Ruggi d’ Aragona”
 comunica di aver eseguito ulteriori interventi finalizzati al superamento degli
 iperafflussi nei Pronto Soccorso Aziendali. Infatti, dopo aver affrontato gli aspetti
 organizzativi dei Pronto Soccorso Aziendali finalizzati a fronteggiare gli iperafflussi
 (quali il blocco del turnover, il bed manager, il tavolo tecnico, etc.), dalla prossima
 settimana diventeranno esecutivi gli interventi negli ambiti di tipo operativo che
 prevedono: a)Un nuovo reclutamento di Operatori Sanitari per i P.S.; b)Nelle more
 del reclutamento, l’adozione di un bando interno per garantire nell’immediato il
 potenziamento del personale dei Pronto Soccorso; c)La conclusione dei concorsi per
 la Dirigenza Medica afferente ai Pronto Soccorso; d)La individuazione di specifici
 codici di priorità per le prestazioni di diagnostica (laboratorio, diagnostica per
 immagini, etc.) finalizzati a migliorare il turnover dei ricoveri nelle unità operative
 mediche, così come concordato nel tavolo tecnico del 6/3/2019. L’ insieme delle
 azioni messe in atto, sia di tipo organizzativo sia operativo, costituiscono le leve su
 cui l’Azienda Ospedaliero Universitaria intende agire per migliorare in termini
 qualitativi e di efficienza le attività nei Pronto Soccorso Aziendali.

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09/03/2019                                                                                                                Pagina 23
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

         Castellabate ricorre al Tar per difendere Agropoli

 CASTELLABATE Ospedale di Agropoli:
 l'amministrazione       comunale         di
 Castellabate decide di fare ricorso al
 Tribunale amministrativo regionale per
 salvaguardare la salute dei cittadini
 dell'intero comprensorio, opponendosi al
 Piano regionale di programmazione della
 rete ospedaliera pubblicato sul Bollettino
 ufficiale della Regione Campania del 7
 gennaio 2019. Nel piano del 2019
 l'ospedale è indicato come presidio in
 zona particolarmente disagiata, ma i
 servizi garantiti dalla comunità locale
 vengono ritenuti dai cittadini inadeguati
 rispetto alle necessità. Inoltre per
 l'ospedale di Agropoli è stata annunciata
 una futura assegnazione di 20 posti letto
 di medicina e la dotazione di un presidio
 di pronto soccorso qualificato però come
 struttura in deroga, nonostante la sua
 vocazione di ospedale in zona disagiata.
 Quanto stabilito dal Piano regionale - si
 legge nel ricorso presentato dal Comune di Castellabate - è in contrasto con la
 riorganizzazione della rete ospedaliera imposta dal Ministero della Salute, che
 prevede invece, per questo tipo di aree, un'attività sanitaria molto più completa e
 dignitosa. Il Sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli, ritiene «urgente impugnare
 un provvedimento così approssimativo nei confronti di un ospedale che è di vitale
 importanza per i cittadini e per i tanti turisti che scelgono il Cilento per le proprie
 vacanze. Non possiamo accontentarci in vista di future promesse poiché di fatto tale
 Piano regionale riduce quantitativamente e qualitativamente le prestazioni sanitarie
 e non tiene conto della distanza chilometrica tra noi e l'ospedale di Vallo della
 Lucania e dei collegamenti poco agevoli vista la precarietà della viabilità». Il comune
 di Agropoli proprio ieri ha annunciato che sono stati destinati fondi per quasi 8
 milioni di euro al presidio ospedaliero: 2.892.158,63 per attrezzature e
 completamento pronto soccorso attivo; 774.685,35 per i lavori di completamento del
 presidio; 4.080.009,51 per acquisto attrezzature e tecnologie.

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09/03/2019                                                                                                               Pagina 16

                                                                                                                         EAV: € 576
                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

               Emergenza sicurezza al Pronto soccorso

 NOCERA INF. / «Dotare di spray al
 peperoncino medici e infermieri per
 permettere di difendersi» Dotare di
 spray al peperoncino i medici e gli
 infermieri dell' ospedale di Nocera
 Inferiore. La proposta arriva da Mario
 Polichetti della Fials provinciale dopo l'
 ultima rissa avvenuta al Pronto soccorso
 dell' Umberto I. "Il tentativo di un
 parente di una degente che ha provato a
 sfilare la pistola dalla fondina mi pare
 davvero un punto di non ritorno", ha
 detto. "Servono nuove misure di
 sicurezza per tutelare chi, ogni giorno,
 lavora tra mille difficoltà e una carenza
 di personale perenne". Lo spray al
 peperoncino sarebbe, secondo Polichetti,
 un deterrente molto più efficace delle
 telecamere posizionate all' interno dell'
 ospe dale. "Le immagini danno un senso
 di impunità che invece lo spray
 eliminerebbe del tutto", ha detto. "Si
 potrebbe rendere innocuo chi in quel momento prova a seminare il panico nei reparti
 e aspettare l' arrivo delle forze dell' ordine. Non si tratta di una provocazione, ma
 non si può più soltanto subire in un contesto difficile come quello di Nocera Inferiore.
 Ecco perché, sin da subito, sono pronto al dialogo con i vertici dell' Asl per
 approntare misure speciali per la sicurezza del Pronto soccorso che, per accessi, è
 tra i più affollati del Salernitano". red.cro.

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09/03/2019                                                                                                                  Pagina 25
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 9.242
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

                        Esami clinici, nuovi stop in agguato
 Sabino Russo
 «Se tutto dovesse andare bene, a metà
 maggio si esauriranno di nuovo i tetti di
 spesa». A lanciare il grido d' allarme, nel
 giorno dello stop da parte dell' Asl di
 Salerno anche ai più banali esami di
 routine, che chiude così completamente
 la partita relativa alla specialistica
 ambulatoriale convenzionata per il primo
 trimestre 2019, è il presidente nazionale
 Federlab Gennaro Lamberti, che spiega
 come le proiezioni sul secondo trimestre
 preannuncino già un nuovo stop and go,
 facendo presupporre un ulteriore blocco
 tra qualche mese. «Sulla base del
 monitoraggio del tavolo tecnico della Asl
 Salerno è estremamente probabile che il
 secondo trimestre del 2019 vedrà l'
 esaurimento        delle    prestazioni   al
 massimo per l' ultima settimana di
 maggio preannuncia Lamberti facendo
 registrare una nuova scopertura dell'
 assistenza almeno per tutto il mese di
 giugno». IL BLOCCO L' incubo di una
 nuova crisi quindi, è più di una semplice
 preoccupazione e il rischio concreto è che questa situazione possa ripetersi per tutti
 i prossimi tre trimestri. Se si tiene conto che il budget per le analisi del sangue si
 esaurisce solitamente dopo quello relativo agli altri esami diagnostici, è lecito
 ipotizzare l' inizio di un nuovo blocco nei primi 10 giorni di maggio. Ora sono bloccati
 esami per cardiologia, per diabetologia, sangue e urine e radiologia. Questo vuol
 dire che fino al 1 aprile, data in cui si apre il secondo trimestre, gli utenti salernitani
 dovranno pagare di tasca propria l' intero importo della prestazione sanitaria
 richiesta, non potendo più usufruire delle convenzioni per eseguire gli esami di cui
 necessitano, altrimenti non resta che inserirsi nelle liste d' attesa degli ambulatori
 pubblici, che hanno tempi molto dilatati, almeno in alcuni settori, come le
 elettromiografie, le colonscopie, le visite oculistiche, quelle dermatologiche, l'
 elettrocardiogramma da sforzo, l' ecolordoppler cardiaco, la mammografia e la
 gastroscopia, giusto per fare qualche esempio. IL MONITORAGGIO A complicare la
 situazione quest' anno, il monitoraggio trimestrale della spesa che ha sostituito i
                Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
complessi calcoli relativi alla cadenza mensile dei tetti di spesa introdotti dall' ex
commissario Polimeni (che diede vita a un continuo «stop and go» nel 2016),
scalzati a loro volta dall' assegnazione del budget non più al singolo centro sanitario
ma alla macroarea assistenziale (diagnostica, patologia clinica, eccetera) del 2017.
Una novità che almeno nelle intenzioni, doveva finalmente evitare il consueto blocco
estivo degli esami e delle visite in convenzione, mantenendo sotto controllo la
spesa, ma per ora ha solo contribuito ad anticipare le criticità a marzo. «Valuteremo
il nuovo meccanismo di finanziamento e quali effetti produrrà spiega Vincenzo D'
Amato, subcommissario sanitario dell' Asl Chiediamo anche la collaborazione dei
nostri accreditati, per ricevere quanto prima possibile il riepilogo del loro fatturato. I
bisogni dei cittadini crescono. Gli interventi in sanità hanno un costo. L' importante è
orientare le risorse nel miglior modo possibile. Siamo un anello della catena che
tiene insieme tutto. Devono darci una mano anche i prescrittori, medici di base e
specialisti». La scorsa estate si registrò una situazione molto simile a quella di questi
giorni, con l' alt per la cardiologia che giunse il 10 agosto, seguito 10 giorni dopo per
agli esami di laboratorio, a settembre per le radiografie e così a ruota tutti gli altri.
In questi giorni, come già successo da agosto a dicembre scorso, diversi centri
privati convenzionati della provincia sono corsi ai ripari, mettendo in campo una
serie di sconti. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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09/03/2019                                                                                                                Pagina 25
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 9.987
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

         La lunga battaglia delle donne -medico fra disagi,
                    discriminazioni e pregiudizi

 IL SONDAGGIO Una donna medico su due
 ha subito discriminazione di genere nei
 concorsi e nelle selezioni interne.
 Pochissime hanno un figlio prima dei 30
 anni e la metà delle professioniste che li
 ha avuti ha dovuto ridimensionare le
 proprie ambizioni di carriera. Sono solo
 alcune delle difficoltà a cui devono
 ancora far fronte oggi le donne medico
 nel percorso professionale, alle prese
 con orari poco flessibili e impedimenti
 nell' accesso al part-time, nel conciliare
 famiglia e lavoro, nelle sostituzioni per
 congedi di maternità e parentali, così
 come troppo pochi sono i nidi aziendali. I
 numeri sono emersi dal sondaggio
 promosso dall' associazione dei camici
 bianchi e discusse nel corso del
 convegno di ieri mattina «Donne in
 chirurgia, dall' orgoglio al pregiudizio»,
 patrocinato dai chirurghi ospedalieri e
 dai giovani chirurghi campani. Eppure in
 ambito medico si assiste a un vero
 processo di «femminilizzazione» delle
 matricole della facoltà di Medicina. A oggi sono circa il 65 per cento e si stima che
 nei prossimi 20 anni i medici laureati saranno donne per oltre il 70 per cento. Queste
 percentuali sono presenti anche nella scelta della specializzazione. Infatti, le donne
 che si iscrivono alle scuole di specializzazione in chirurgia sono oltre il 50 per cento.
 Nonostante questo però, l' 80 per cento delle donne medico riferisce di essere stata
 svantaggiata nei percorsi di carriera rispetto ai colleghi maschi. Per il 55,6 per cento
 l' aver avuto figli, ha poi condizionato il percorso di carriera, rispetto al 16,4 per
 cento dei colleghi uomini. E i dati sulla presenza di donne in posizioni apicali in
 ambito sanitario o sulle differenze di retribuzione non sono più confortanti. Solo una
 su 10 ricopre un incarico di primariato. Su un totale di 9mila e 638 primari solo mille
 e 184 sono donne. Il «top» al vertice delle strutture semplici: 4mila e 900 donne su
 oltre 18mila dirigenti. Solo il 9 per cento dei direttori generali è donna (25 contro

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273 uomini). Fra direttori generali, sanitari, amministrativi e dei servizi sociali non si
arriva al 18% delle quote rosa. IL VUOTO «Il nostro non è un grido di dolore spiega
Giovanna Ioia coordinatrice scientifico del convegno Non c' è una differenza di
genere, ma c' è bisogno di un ricambio strutturale. C' è purtroppo, ancora un gap
generazionale da colmare». Sulla stessa lunghezza d' onda anche il presidente dell'
associazione nazionale dei chirurghi ospedalieri. «In Italia non c' è più vocazione
chirurgica e dobbiamo ringraziare le donne per la loro determinazione continua
Pierluigi Marini Siamo in estinzione. Dal sistema stanno uscendo quasi 3mila
chirurghi, su una platea di 7mila e 500 colleghi. Tra i 60 e i 40 anni c' è un buco».
Restando in tema donna e sanità, sempre ieri, l' Asl ha presentato il tour di
screening oncologici «Asl in vita», che durerà 16 giorni. Già nel periodo dicembre-
gennaio scorso i numeri sono stati lusinghieri, con 314 pap test eseguiti e 256
prenotati, 250 mammografie prenotate e 1128 colloqui informativi/consulti.
«Abbiamo investito molto per lo screening della mammella dice il subcommissario
sanitario Vincenzo D' Amato Ci sono 5 mammografi nuovi sul territorio sud, che era
un' area scoperta. In ogni presidio ce n' è uno e sono attivi». Il tour farà tappa oggi a
Sarno, per passare domani ad Angri, lunedì a Nocera Inferiore, il giorno successivo a
Mercato San Severino, poi in ordine cronologico a Cava, Pontecagnano, Bellizzi,
Eboli, Roccadaspide, Agropoli, Vallo Della Lucania, Palinuro, Sapri, Polla, Oliveto
Citra e il 24 marzo a Pagani. s. r. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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09/03/2019                                                                                                                 Pagina 25
                                      Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                           EAV: € 5.168
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

             Lite in corsia, infermiera trascinata per i capelli

 LA VIOLENZA LA VIOLENZA In dialetto
 napoletano si chiama tecnicamente
 «strascino». Una cosa d' altri tempi che,
 però, ieri si è ripetuta a Nocera Inferiore.
 In ospedale, per l' esattezza. Quattro
 donne hanno aggredito e preso per i
 capelli,    trascinandola     fuori    dalla
 struttura, una infermiera di 46 anni. La
 malcapitata - a cui spetterà la decisione
 se procedere o meno con una querela di
 parte nei confronti delle quattro - stava
 marcando il cartellino perché a fine
 turno quando il gruppo di donne l' ha
 avvicinata e aggredita fisicamente. Il
 tutto è accaduto sotto lo sguardo
 incredulo di colleghi e pazienti. È
 accaduto giovedì sera. Le quattro
 conoscevano, evidentemente, il suo
 turno di lavoro e così l' hanno bloccata
 non appena si è tolto il camice per
 rientrare a casa. Alla base dell'
 aggressione ci sarebbero motivi di
 carattere passionale. Le quattro donne,
 in particolare, l' accusavano di aver
 avuto una relazione con il marito di una di loro. Tra tirate di capelli, spintoni e
 qualche schiaffo, coloriti da appellativi abbastanza inequivocabili, le quattro le
 hanno voluto dare «una lezione. L' immediato intervento del persone in servizio in
 quel momento in ospedale, ha consentito alla vittima di poter sfuggire alla violenza
 delle quattro. La donna è stata portata dai colleghi in pronto soccorso dove, a parte
 qualche leggera contusione, non ha riportato traumi o ferite. Per questo motivo sarà
 lei a decidere, nelle prossime ore, se denunciare le persone sulle quali si sono
 comunque accese le luci dei riflettori delle forze dell' ordine che stanno comunque
 seguendo la vicenda per evitare che l' episodio possa ripetersi e anche per
 ricostruire il movente che ha spinto le quattro a questo folle gesto. pe.car. ©
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09/03/2019                                                                                                               Pagina 16

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                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

    Materdomini, «rilanciamo insieme il Distretto sanitario»

 È l' obiettivo a breve termine per il
 Distretto sanitario di Materdomini sul
 quale il sindaco di Nocera Superiore,
 Giovanni Maria Cuofano, ha trovato
 piena convergenza da parte del
 commissario dell' Asl di Salerno, Mario
 Iervolino. Cuofano e Iervolino ne hanno
 parlato a lungo ieri nel corso di un
 incontro programmatico tenutosi nella
 sede di via Nizza. L' obiettivo dell'
 Amministrazione Cuofano è rilanciare il
 Distretto di Materdomini, che è punto di
 riferimento di ben tre comuni con un
 bacino di utenza di oltre 50mila utenti.
 Assieme al commissario Iervolino, che
 Cuofano ha ringraziato per la sensibilità,
 è stata immaginata una centralizzazione
 dei servizi sanitari e degli operatori all'
 interno della struttura dell' ex Mimosa,
 sempre a Materdomini, ormai liberata da
 vecchi contenziosi che si trascinavano da
 tempo. Ciò significa innalzamento della
 qualità dei servizi al cittadino e creazione di un polo d' eccellenza al servizio del
 territorio. Sempre sul versante della sanità, il Consiglio comunale di Nocera
 Superiore, ha votato all' unanimità la delibera con la quale si chiede al governatore
 della Campania, Vincenzo De Luca, il riconoscimento Dea di secondo livello per l'
 ospedale "Umberto I". red.cro.

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09/03/2019                                                                                                                  Pagina 23
                                             La Città di Salerno
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

         Niente esami ospedalieri Viaggio da Polla a Sapri
 Erminio Cioffi
 POLLA Non c'è rosa senza spine recita un
 vecchio adagio che sintetizza nel miglior
 modo possibile la vicenda che ha vissuto
 una donna di Sassano, la signora Rosa
 Penna , la quale da diverso tempo sta
 tentando, invano, di sottoporsi ad una
 mammografia         ed     una    risonanza
 magnetica. La spina in questo caso è
 l'impossibilità di poter effettuare i due
 esami diagnostici presso l'ospedale Luigi
 Curto di Polla, la rosa invece è il
 mammografo di ultima generazione che
 è in fase di installazione in questi giorni
 nella radiologia dell'ospedale valdianese.
 «Nei giorni scorsi - racconta la signora
 Penna - ho telefonato al Cup dell'Asl
 Salerno per prenotare due esami
 diagnostici, una mammografia ed una
 risonanza magnetica, convinta che avrei
 potuto farli presso l'ospedale di Polla, ma
 con mia grande sorpresa l'operatrice del
 Cup mi ha detto che per quanto riguarda
 la mammografia sarebbe stato possibile farla solo a Sapri, invece la risonanza
 magnetica sarebbe stato possibile farla soltanto ad Eboli o a Vallo della Lucania ma
 non prima di maggio. Ho pensato allora di rivolgermi ad un centro radiologico
 privato convenzionato, convinta che in questo modo avrei potuto accorciare i tempi,
 ma mi è stato detto che a causa dell'esaurimento dei fondi messi a disposizione
 dalla Regione Campania per il momento non era possibile effettuare esami
 diagnostici in convenzione e pertanto avrei dovuto pagare per intero il costo delle
 prestazioni ». La donna ha poi sottolineato: «Per me è assurda questa situazione,
 l'ho fatto presente anche alla segretaria del direttore sanitario del Curto che ho
 provato a contattare per capire quali sono gli esami che possono essere effettuati
 presso l'ospedale di Polla. Purtroppo sto constatando che il Vallo di Diano sta
 morendo lentamente e chi dovrebbe fare qualcosa fa finta di non vedere ». Sulla
 questione è intervenuto il dottor Luigi Mandia , direttore sanitario del plesso
 ospedaliero di Polla, per scusarsi con la signora e spiegare le ragioni per cui non è
 stato possibile fare gli esami: «Faccio le mie scuse alla signora Rosa per il disservizio
 che purtroppo è stato inevitabile, ma per una buona causa, perché stiamo
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sostituendo il mammografo con uno di ultimissima generazione che, salvo
imprevisti, sarà attivo entro la fine del mese. Per la risonanza magnetica è un esame
che viene effettuato a Polla, ma in questo caso la lista di attesa gestita dal Cup è
particolarmente lunga e mi sono attivato per far inserire nella prossima
programmazione finanziaria l'acquisto di una nuova risonanza così da sostituire
quella attuale che è particolarmente obsoleta». Il rinnovo delle apparecchiature
diagnostiche del Curto prevede, come ha assicurato nei giorni scorsi il Commissario
Straordinario dell'Asl Salerno, Mario Iervolino , l'attivazione di un nuovo angiografo,
l'acquisto di un litotritore per il trattamento delle calcolosi renali e l'arrivo a breve di
un tecnico di neuro-fisiopatologia, per poter risolvere il problema dell'esecuzione
dell'elettroencefalografia.

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09/03/2019                                                                                                                 Pagina 12
                                            La Città di Salerno
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

   Potenziamento degli ospedali Cuofano ha votato per il Dea
 Salvatore D'Angelo
 NOCERA SUPERIORE La classe politica di
 Nocera Superiore sposa la causa del
 potenziamento degli ospedali di Nocera
 Inferiore, Pagani e Scafati. Il consiglio
 comunale ha votato all'unanimità la
 delibera che chiede alla Regione
 Campania di riconoscere la struttura
 unica quale Dea di secondo livello.
 «Quando fummo chiamati a partecipare
 all'assemblea dei sindacati all'Umberto I
 - ha dichiarato il sindaco, Giovanni Maria
 Cuofano - raccogliemmo l'invito degli
 operatori sanitari e pure noi abbiamo
 votato all'unanimità un indirizzo alla
 Regione affinché si possa impegnare per
 far cambiare la normativa nazionale e,
 quindi, superare i vincoli per farci
 ottenere il riconoscimento di Dea di
 secondo livello». Nel frattempo, sul
 fronte sicurezza dell'ospedale nocerino,
 si è espressa la Fials provinciale che
 chiede più tutela per i medici
 dell'Umberto I. «Serve dotare di spray al peperoncino i medici e gli infermieri per
 permettersi di difendersi dagli utenti violenti. L'ospedale Umberto I non deve
 diventare terra di nessuno - ha detto il sindacalista Mario Polichetti .

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09/03/2019                                                                                                               Pagina 18

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                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

       Ridimensionato l' ospedale di Agropoli Il Comune di
                 Castellabate fa ricorso al Tar

 «Andiamo al Tar». L' Amministrazione di
 Castellabate decide di fare ricorso al
 Tribunale amministrativo regionale per
 salvaguardare la salute dei cittadini,
 opponendosi al Piano regionale di
 programmazione della rete ospedaliera
 pubblicato sul Burc della Regione
 Campania n. 1 del 7 gennaio 2019. Nel
 piano l' ospedale di Agropoli è indicato
 come "presidio in zona particolarmente
 disagiata", tuttavia i servizi garantiti
 risultano inadeguati e carenti per
 provvedere al fabbisogno previsto.
 Inoltre per l' ospedale di Agropoli è stata
 annunciata una futura assegnazione di
 20 posti letto di medicina e la dotazione
 di un presidio di pronto soccorso
 qualificato però come "struttura in
 deroga", nonostante la sua vocazione di
 ospedale in zona disagiata. Inoltre il
 Decreto di ripartizione dei fondi non
 prevede alcun finanziamento per la
 messa in sicurezza o per la riorganizzazione della struttura. Quanto stabilito dal
 Piano regionale - si legge nel ricorso presentato dal Comune di Castellabate - è in
 contrasto con la riorganizzazione della rete ospedaliera imposta dal Ministero della
 Salute, che prevede invece, per questo tipo di aree, un' attività sanitaria molto più
 completa e dignitosa. Il sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli, commenta così la
 drammatica situazione: «È urgente impugnare un provvedimento così
 approssimativo nei confronti di un ospedale che è di vitale importanza per i cittadini
 e per i tanti turisti che scelgono il Cilento per le proprie vacanze. Non possiamo
 accontentarci in vista di future promesse poiché di fatto tale Piano regionale riduce
 quantitativamente e qualitativamente le prestazioni sanitarie nel nostro territorio e
 non tiene assolutamente conto della distanza chilometrica tra noi e l' ospedale di
 Vallo della Lucania e dei collegamenti molto poco agevoli vista la precarietà della
 viabilità, altro dramma nel dramma». Enzo Colabene.

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09/03/2019                                                                                                                Pagina 6
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                             Tumori femminili, test gratuiti
 (m.c.)
 In poche ore sono arrivate 55
 prenotazioni per sottoporsi agli esami
 gratuiti    del   pap     test    e   della
 mammografia. Ieri in piazza Casalbore la
 postazione mobile dell'Asl ha inaugurato
 la campagna di prevenzione Mi prendo
 cura di te, tour che prevede 17 tappe sul
 tutto il territorio provinciale per
 effettuare gli screening oncologici
 gratuiti e promuovere la cultura della
 prevenzione. Ieri e anche per le prossime
 date i pap test verranno eseguiti sul
 posto, mentre le mammografie dovranno
 essere prenotate. Sono tre gli screening
 oncologici che saranno effettuati; sarà
 possibile     prenotare      mammografie
 gratuite per le donne dai 50 ai 69 anni,
 che saranno poi chiamate dal distretto di
 appartenenza. Per il cancro alle cervice,
 l'ambulatorio mobile è dotato di
 strumenti e di ostetriche e gli esami
 saranno eseguiti sul posto per tutte le
 donne di un'età compresa tra 25 e 64 anni. Per gli accertamenti relativi al cancro del
 colon retto, invece, gli utenti interessati ad effettuare controlli, uomini e donne dai
 50 ai 74 anni, riceveranno informazioni sui kit per il test da ritirare presso i medici di
 base. L'Asl si è dotata anche di nuovi strumenti, sottolinea il commissario sanitario
 Vincenzo D'Amato . «Quest'anno l'iniziativa interesserà 16 tappe, oltre quella di
 chiusura in programma a Pagani sede del nostro polo oncologico ma l'Asl ha anche
 investito in nuove apparecchiature». Sono stati acquistati «cinque nuovi
 mammografi per coprire l'area a Sud che era scoperta e cioè Eboli, Agropoli, Vallo,
 Sapri, Oliveto Citra e un nuovo macchinario sta per essere installato a Polla», dice
 D'Amato. I nuovi strumenti per eseguire le mammografie sono di ultima
 generazione, digitali e predisposti anche per la tomosintesi che si potranno
 effettuare presso le strutture di Agropoli, Vallo della Lucania, Sapri, Eboli e Oliveto
 Citra. Le tappe della struttura mobile proseguiranno oggi a Sarno, domani ad Angri,
 lunedì prossimo a Nocera inferiore, martedì 12 a Mercato San Severino ,mercoledì 13
 aCava de Tirreni, giovedì 14 a Pontecagnano, venerdì 15 a Bellizzi, sabato 16 a Eboli
 e domenica 17 a Roccadaspide. Il 18 ad Agropoli, il 19 a Vallo della Lucania, il 20 a
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