Media Monitoring per 11-03-2019 - Rassegna stampa del 09-03-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 09/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Caos in corsia, nuovi operatori al Ruggi ................................................................................. 1 09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Il business del sangue «Ecco di chi è la colpa» ....................................................................... 2 09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Longo annuncia il reclutamento di nuovi operatori e un bando interno per il personale ....... 4 09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Nell'ospedale misogino nessuna donna primario ................................................................... 5 09/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Sale operatorie, l' apertura slitta ad aprile ............................................................................ 7 08/03/2019 - WWW.OCCHIODISALERNO.IT Iperafflussi al Pronto Soccorso: arrivano nuovi operatori sanitari al Ruggi ........................... 9 08/03/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT Pronto soccorso Ruggi, l’appello dei sindacati Cgil, Uil e Cisl .............................................. 10 08/03/2019 - WWW.GAZZETTADISALERNO.IT Pronto Soccorso, la Direzione del Ruggi mette a punto nuove misure per evitare gli iperafflussi. .......................................................................................................................... 12 08/03/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT Ruggi, interventi per superare gli iperafflussi nei pronto soccorso ..................................... 13 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 14 09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Castellabate ricorre al Tar per difendere Agropoli ............................................................... 14 09/03/2019 - CRONACHE DI SALERNO Emergenza sicurezza al Pronto soccorso .............................................................................. 15 09/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Esami clinici, nuovi stop in agguato ..................................................................................... 16 09/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) La lunga battaglia delle donne -medico fra disagi, discriminazioni e pregiudizi .................. 18 09/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Lite in corsia, infermiera trascinata per i capelli .................................................................. 20 09/03/2019 - CRONACHE DI SALERNO Materdomini, «rilanciamo insieme il Distretto sanitario» ..................................................... 21 09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Niente esami ospedalieri Viaggio da Polla a Sapri ............................................................... 22 09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Potenziamento degli ospedali Cuofano ha votato per il Dea ................................................ 24 09/03/2019 - CRONACHE DI SALERNO Ridimensionato l' ospedale di Agropoli Il Comune di Castellabate fa ricorso al Tar ............. 25 09/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Tumori femminili, test gratuiti ............................................................................................. 26 Sanità Campania ............................................................................................................................. 28 09/03/2019 - IL MATTINO «Minacce e schiaffi mai più ambulanze» .............................................................................. 28 09/03/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO NORD) Budget esaurito, ticket «sospeso» per le analisi .................................................................. 30 09/03/2019 - IL MATTINO Disegni di leggi a rilento telecamere ancora spente ............................................................ 32 09/03/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Donna salvata in extremis «L' ex ospedale va potenziato» .................................................. 34 09/03/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO L' assessore veneta: in Campania potreste risparmiare 280 milioni l' anno di farmaci ........ 35 09/03/2019 - CRONACHE DI NAPOLI Mancano i medici di famiglia ................................................................................................ 37 09/03/2019 - IL ROMA Mandato a casa per bronchite: eseguita l' autopsia ............................................................. 38
09/03/2019 - IL MATTINO Mieloma #iotisfido prevenzione in piazza ............................................................................ 39 09/03/2019 - CRONACHE DI CASERTA Nasce con una paresi, chiesti i danni ................................................................................... 41 09/03/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Nel 2019 già 18 aggressioni ai medici .................................................................................. 43 09/03/2019 - IL MATTINO Sanitari aggrediti al rione Traiano «Emergenza 118» .......................................................... 45 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 47 09/03/2019 - IL GIORNALE Estetiste gratis per le pazienti oncologiche ......................................................................... 47 09/03/2019 - AVVENIRE Il lato nascosto dell' anoressia ............................................................................................. 48 09/03/2019 - LA STAMPA La rivolta della paziente malata di tumore "Dopo le proteste il posto è saltato fuori" ........ 51 09/03/2019 - ITALIA OGGI Professioni libere ma con test .............................................................................................. 53 09/03/2019 - ITALIA OGGI Salvini si sdebita con i vaccini .............................................................................................. 55 09/03/2019 - IL SOLE 24 ORE Sanità, va in pensione il modello Formigoni ......................................................................... 57 09/03/2019 - IL MESSAGGERO Scaccabarozzi: «Attenti a frenare la ricerca punto di forza delle aziende farmaceutiche» ... 59 09/03/2019 - LA STAMPA Uno studio mette sotto accusa ospedali e Asl "Nessuna trasparenza sulle liste di attesa" ... 61
09/03/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.089 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Caos in corsia, nuovi operatori al Ruggi LA STRATEGIA LA STRATEGIA Nuovi operatori socio-sanitari, conclusione dei concorsi per medici dell' emergenza- urgenza, specifici codici di priorità per le prestazioni diagnostiche. Sono alcuni degli ulteriori interventi per superare l' iperafflusso al pronto soccorso annunciati dalla direzione strategica del Ruggi e che partiranno all' inizio della prossima settimana. Dopo aver affrontato gli aspetti organizzativi (blocco del turnover, il bed manager, il tavolo tecnico), diventeranno esecutivi gli interventi negli ambiti di tipo operativo, che prevedono un nuovo reclutamento di operatori sanitari per i pronto soccorso. In attesa delle assunzioni sarà indetto un bando interno per garantire nell' immediato il potenziamento del personale del reparto. A questo vanno aggiunti la conclusione dei concorsi per la dirigenza medica afferente ai pronto soccorso e la individuazione di specifici codici di priorità per le prestazioni di diagnostica (laboratorio, diagnostica per immagini) finalizzati a migliorare il turnover dei ricoveri nelle unità operative mediche, così come concordato nel tavolo tecnico di lunedì scorso. «L' insieme delle azioni messe in atto, sia di tipo organizzativo che operativo si legge nella nota della direzione strategica del Ruggi costituiscono le leve su cui l' azienda ospedaliero universitaria intende agire per migliorare in termini qualitativi e di efficienza le attività nei pronto soccorso aziendali». I TURNI Delle criticità legate al reparto, in ogni caso, si parlerà anche stamattina nel corso dell' incontro promosso da Cgil, Cisl e Uil, che l' altro giorno hanno già proposto la messa in campo di turni aggiuntivi per incrementare il personale, reclutamenti a tempo determinato, velocizzazione della diagnostica e definizione di percorsi interni. s. r. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 5 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Il business del sangue «Ecco di chi è la colpa» Marcella Cavaliere Carenza di fondi e sospensione del Progetto sangue: con il Ruggi a spendere migliaia di euro in più per approvvigionarsi all'esterno attraverso onlus autorizzate. La Cgil conferma quanto la Città ha scritto nei giorni scorsi: quello delle sacche di sangue è diventato un vero e proprio business, con costi altissimi per la struttura pubblica. Una situazione che per la Cgil ha responsabilità specifiche. «Fino a dicembre, grazie ad una proroga per il 2018 del progetto per l'autosufficienza del sangue, disposta dalla precedente direzione aziendale, è stato possibile aggiungere all'attività ordinaria di raccolta sangue all'interno dell'azienda dal lunedì al sabato, l'effettuazione, ad opera dell'équipe ospedaliere, di numerose raccolte di sangue sul territorio». E, di fatto, proprio grazie a questo progetto - una vettura speciliazzata ccon dipendenti del Ruggi che effettuavano il servizoi - l'ospedale ha potuto procedere alla raccolta di sangue autonomamente, con un risparmio annuo di circa mezzo milione di euro. Una cifra non da poco, dunque, che conferma, l'importanza del progetto. «Questa attività progettuale sottolinea la Cgil - ha consentito di ridurre fortemente la cronica carenza di sangue che tanti disagi arreca ai malati bisognosi di trasfusioni, generando anche enormi risparmi per l'azienda, come peraltro dimostrato anche dalla documentazione inviata alla direzione aziendale dalla nostra organizzazione». Poi qualcosa cambia. «Da gennaio 2019, nonostante le numerose segnalazioni, nessuna decisione è stata assunta dall'attuale direzione circa il rinnovo del progetto sangue - dicono dalla Cgil - A pochi giorni dalla scadenza ultima per l'approvazione dei progetti aziendali, solo poche righe scritte a penna su un di foglio dal direttore sanitario Cosimo Maiorino , in assenza di qualsiasi deliberazione, con l'invito a proseguire l'attività senza cenno alcuno alle condizioni di effettuazione e agli stanziamenti previsti. Mentre il direttore generale Giuseppe Longo sostiene verbalmente la sua volontà di rinnovare il progetto, senza assumere nessun atto concreto al riguardo». Una situazione di incertezza che ha portato gli Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
operatori sanitari, senza l'avvio del progetto, a incrociare le braccia. La Cgil sostiene che «nonostante la condizione d'incertezza, aggravata dal fatto che con ben tre mesi di ritardo siano state liquidate le spettanze dovute per l'attività svolta nei mesi di novembre e dicembre 2018, cioè quando il progetto era ancora vigente, gli operatori sanitari del Centro Trasfusionale hanno continuato a garantire l'apertura della sede tutte le domeniche di gennaio e febbraio (ad eccezione di una) e senza interruzione alcuna della lavorazione e tipizzazione delle unità di sangue raccolte dalle associazioni di donatori». E infatti, la chiusura domenicale è stata annunciata lo scorso 28 febbraio, quando è stata affissa una nota informativa davanti all'ingresso della sede deputata ai donatori. «Mentre nessuna raccolta sul territorio si è potuta effettuare ad opera di equipe ospedaliere, stante la mancanza di precise deliberazioni », è scritto nella nota. Infine l'appello, che porta la firma del segretario provinciale Pasquale Addesso : «È ora che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. Se il progetto sangue è utile dal punto di vista sanitario e conveniente dal punto di vista economico lo si rinnovi al più presto, perché consente di rispondere al bisogno di donazioni in modo sicuro e a costi inferiori rispetto all'approvvigionamento da altre aziende sanitarie o dalle associazioni di donatori. Altrimenti la direzione strategica dell'Azienda comunichi come intende risolvere la drammatica emergenza». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 5 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Longo annuncia il reclutamento di nuovi operatori e un bando interno per il personale Pronto soccorso del Ruggi preso d'assalto, la direzione strategica dell'Azienda ha adottato una serie di provvedimenti urgenti per fronteggiare il forte afflusso di utenti che ogni giorno si recano in ospedale. Dalla prossima settimana - si legge in una nota diventeranno esecutive una serie di misure che prevedono «un nuovo reclutamento di operatori sanitari per i pronto soccorso e nelle more del reclutamento, l'adozione di un bando interno per garantire nell'immediato il potenziamento del personale dei pronto soccorso del Ruggi e dei presidi annessi». Inoltre, è prevista «la conclusione dei concorsi per la dirigenza medica afferente ai pronto soccorso, l'individuazione di specifici codici di priorità per le prestazioni di diagnostica, come ad esempio il laboratorio e la diagnostica per immagini, finalizzati a migliorare il turnover dei ricoveri nelle unità operative mediche». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 6 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Nell'ospedale misogino nessuna donna primario (m.c.) Sono ancora pochi gli incarichi di vertice affidati alle donne; e c'è ancora resistenza culturale nel riconoscere i ruoli conquistati dalle donne. In tutti i settori, incluso in quello medico. È emerso ieri in occasione del convegno Donne in chirurgia, dall'orgoglio al pregiudizio organizzato dalle associazioni Acoi (Associazione chirurghi ospedalieri campani) e da Acgs (Associazione Giovani Chirurghi Campani). «Ci scontriamo tutti i giorni con i pregiudizi», dice l'assessore regionale alle Politiche sociali Lucia Fortini , tra gli ospiti della giornata. Ma sono state le donne chirurgo le protagoniste della giornata, con le loro storie. Maria Lamberti è un medico del Ruggi esperta in chirurgia radioguidata nei tumori mammari della Breast unit. «La differenza tra chirurghi donne e uomini la si può percepire facendo un'analisi di quanti primari donna ci sono nel nostro ospedale e quante donne sono ai vertici in una struttura complessa: a mia memoria nessuna...». A suo avviso la differenza non è nella valutazione delle capacità «ma negli incarichi affidati». Per tredici anni Lamberti ha lavorato in una struttura dipartimentale di Chirurgia senologica e per tre anni si è occupata della Breast unit ma «l'incarico di struttura dipartimentale è andato a un dirigente medico. Il riconoscimento apicale per le donne non c'è». Francesca Steccanella , chirurgo, ammette che «c'è una differenza tra maschi e femmine nella percezione del nostro lavoro e nella sicurezza che sviluppiamo nel percorso formativo. È normale che i colleghi maschi vengano considerati adatti al lavoro, noi invece dobbiamo superare barriere di diffidenza che può renderci meno sicure delle nostre potenzialità». Giovane e curiosa Giulia Griguolo , di 27anni e di Mercato San Severino, specializzanda in Chirurgia generale da 4 mesi, sostiene che «siamo molte più donne che uomini e non mi sembra ci siano difficoltà». Alessandra Novi chirurgo generale, è una ex del Ruggi. «Il sistema sanitario è storicamente fatto da uomini e per gli uomini, se uno pensa nell'immaginario collettivo pensa a un chirurgo uomo. Il modello cui ispirarsi è stato sempre maschile, anche nell'immaginario delle donne perciò ci sono limiti mentali e culturali che anche noi donne dobbiamo superare». Per Elisa Palladino specialista in Chirurgia generale da due anni al Ruggi «ci sono differenze e si percepiscono, anche se di finge che non ce ne siano. Ci sono ancora barriere da superare per accettare una donna chirurgo. Del resto gli stessi colleghi maschi hanno difficoltà ad accettare le nostra preparazione e competenza ». Punto Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
di vista diverso per Silvia De Franciscis chirurgo oncologico di Salerno del Pascale. «La differenza è legata a vecchie convinzioni, che l'uomo mediamente è il medico e la donna invece no, ancor meno chirurgo ma le cose stanno cambiando, solo che il cambiamento va accompagnato per una più completa parità». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 26 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 7.368 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Sale operatorie, l' apertura slitta ad aprile CAVA DE' TIRRENI Simona Chiariello Inconvenienti tecnici nei lavori di ristrutturazione: slitta al primo aprile la ripresa degli interventi chirurgici di elezione (programmati). Fino a quella data restano bloccate le liste di prenotazioni con conseguente allungamento dei tempi di attesa. Per i pazienti dell' ospedale Santa Maria dell' Olmo non sarà uno scherzo di aprile, quanto piuttosto una data tanto attesa. Secondo le prime previsioni, infatti, i lavori di ristrutturazione che dovevano interessare le due sale operatorie sarebbero dovuti terminare nei primi giorni di marzo. Con la chiusura dei cantieri, l' attività chirurgica (d' emergenza e programmata) doveva tornare finalmente a regime dopo mesi e mesi di disagi e sacrifici. IL RISCHIO Per i sanitari ed i pazienti del presidio cavese i problemi sono iniziati la scorsa estate quando, complice la carenza di anestesisti, non solo sono stati interrotti gli interventi di elezione, ma sono state messe a rischio anche le operazioni di emergenza. Solo, grazie al sacrificio dei rianimatori che hanno rinunciato alle ferie estive, è stato scongiurato lo stop totale. In autunno c' è stata una piccola ripresa con l' aumento del numero delle sedute operatorie sia dell' area prettamente chirurgica sia di quella ortopedica. Un nuovo blocco è arrivato con l' avvio dei lavori di ristrutturazione delle sale operatorie. Un disagio, questa volta «mitigato» dalla necessità dell' ammodernamento e soprattutto da un miglioramento degli standard di qualità offerti. Fin ad oggi, dunque, resta il blocco degli interventi programmati e vengono garantite solo le emergenze. In un primo momento, la fine dei lavori era stata fissata per i primi giorni di marzo. La data, però, è slittata al primo aprile per inconveniente tecnici. Sulla base di queste nuove previsioni, si devono attendere i primi giorni di aprile per far ritornare l' attività chirurgica a pieno regime. LA VISITA Per quella data saranno riaperte le liste di attesa. Nelle settimane scorse il manager dell' Azienda Ospedaliera ed Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi D' Aragona, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
accompagnato dal sindaco Vincenzo Servalli, ha fatto visita all' ospedale cavese. Il direttore generale si è fermato al pronto soccorso, complimentandosi con gli operatori sanitari per i sacrifici che stanno facendo, viste le carenze di organico. Ha, inoltre, espresso ampie rassicurazioni per la riapertura della storica cappella. E non basta. Il manager si è soffermato a parlare proprio dell' attività chirurgica, in passato, punto di riferimento della Campania. Stando a quanto dichiarato, dal direttore generale Longo il reparto di chirurgia deve ritornate al suo antico splendore. Il punto di partenza saranno proprie le nuove sale operatorie. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/03/2019 EAV: € 417 Lettori: 2.100 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Iperafflussi al Pronto Soccorso: arrivano nuovi operatori sanitari al Ruggi La Direzione Strategica dell’ A.O.U. “S. Giovanni di Dio e Ruggi d’ Aragona” comunica di aver eseguito ulteriori interventi finalizzati al superamento degli iperafflussi nei Pronto Soccorso Aziendali. Il reclutamento di nuovi operatori sanitari Infatti, dopo aver affrontato gli aspetti organizzativi dei Pronto Soccorso Aziendali finalizzati a fronteggiare gli iperafflussi (quali il blocco del turnover, il bed manager, il tavolo tecnico, etc.), dalla prossima settimana diventeranno esecutivi gli interventi negli ambiti di tipo operativo che prevedono: Un nuovo reclutamento di Operatori Sanitari per i P.S.; Nelle more del reclutamento, l’adozione di un bando interno per garantire nell’immediato il potenziamento del personale dei Pronto Soccorso; La conclusione dei concorsi per la Dirigenza Medica afferente ai Pronto Soccorso; La individuazione di specifici codici di priorità per le prestazioni di diagnostica (laboratorio, diagnostica per immagini, etc.) finalizzati a migliorare il turnover dei ricoveri nelle unità operative mediche, così come concordato nel tavolo tecnico del 6/3/2019. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/03/2019 zerottonove.it EAV: € 478 Lettori: 1.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Pronto soccorso Ruggi, l’appello dei sindacati Cgil, Uil e Cisl La nota unitaria dei sindacati di Cgil Fp, Uil Fpl e Cisl Fp sul Pronto soccorso dell’ospedale Ruggi di Salerno: richiesta un aumento del personale Lo svuotamento progressivo dei plessi annessi e la mancanza di un’adeguata funzione di filtro da parte della medicina del territorio, che inducono molti cittadini a rivolgersi al pronto soccorso del Ruggi anche per problematiche che potrebbero essere utilmente affrontate altrove, generano un volume sempre crescente di afflussi che raggiunge e spesso supera i 300 ingressi al giorno. Tale condizione è allargata anche ai pronto soccorso di Cava e di Mercato San Severino. I tempi di stazionamento nei pronto soccorso si allungano sia per gli utenti che richiedono prestazioni semplici e rapide dimissioni, sia per quelli che necessitano di ricovero e che devono attendere la disponibilità di posti letto nei reparti. Tutto questo genera la “tempesta perfetta”: inadeguatezza degli spazi e delle attrezzature, personale sempre più stressato da una condizione lavorativa ormai intollerabile con frequenti fenomeni di burnout che spesso sfociano anche in tentativi di aggressione o vere aggressioni a danno degli operatori da parte di cittadini esasperati che a volte sfogano la loro frustrazione in modo anche violento su operatori sanitari incolpevoli, reparti di degenza come le medicine, la cardiologia , la pneumologia, la neurologia, la pediatria, la maternità che a loro volta si vedono richiedere l’aumento dei ricoveri senza adeguamento del personale e quindi hanno enormi difficoltà a garantire i LEA. In questa situazione si producono piani in collaborazione con l’ASL che quando e se vedranno finalmente la luce potranno produrre risultati, ma la drammaticità della situazione richiede che la direzione strategica dell’AOU cambi passo ed adotti subito misure straordinarie anche alla luce del fatto che nel concreto, fase drammatica e di emergenza, difficilmente si potrà far fronte al periodo estivo che risaputamene è estremamente delicato e inesorabilmente già alle porte: 1) Incrementare da subito il personale disponibile nel P.S e nei reparti che maggiormente sono gravati dall’aumento dei ricoveri incentivando la disponibilità a turni aggiuntivi mediante l’erogazione di un’indennità per il riconoscimento del disagio 2) Produrre subito, nelle more delle procedure concorsuali, un avviso pubblico per l’assunzione di personale da destinare al P.S. ed ai reparti in maggiore difficoltà (vedi ad es. pneumologia, dove a fronte di 22/23 ricoveri di pazienti complessi, si sono verificati turni a due sole unità infermieristiche) 3) Accorciare i tempi di degenza nei reparti non solo prescrivendo, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
come si è fatto, le dimissioni anche nei prefestivi e festivi, ma generando le condizioni reali di degenze brevi, attraverso la celerizzazione della fase diagnostica (esami di laboratorio e radiologici) e contestuale definizione dei percorsi interni anche prevedendo squadre di operatori opportunamente identificati per le predette attività. Per quanto innanzi specificato le Segreterie Provinciali di Salerno della CGIL FP- CISL FP e UIL FPL indicono una conferenza stampa per il giorno 9 marzo ore 10,30 presso la sede sindacale sita nello stabilimento Ruggi. I Segretari Provinciali CGIL FP – CISL FP – UIL FPL Pasquale Addesso – Pietro Antonacchio – Lorenzo Conte Firme autografe omesse ai sensi dell’ad. 3 del D. Lgs. n. 39/1993 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/03/2019 gazzettadisalerno.it EAV: € 193 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Pronto Soccorso, la Direzione del Ruggi mette a punto nuove misure per evitare gli iperafflussi. La Direzione Strategica dell’ A.O.U. “S. Giovanni di Dio e Ruggi d’ Aragona” comunica di aver eseguito ulteriori interventi finalizzati al superamento degli iperafflussi nei Pronto Soccorso Aziendali. Infatti, dopo aver affrontato gli aspetti organizzativi dei Pronto Soccorso Aziendali finalizzati a fronteggiare gli iperafflussi (quali il blocco del turnover, il bed manager, il tavolo tecnico, etc.), dalla prossima settimana diventeranno esecutivi gli interventi negli ambiti di tipo operativo che prevedono: a) Un nuovo reclutamento di Operatori Sanitari per i P.S.; b) Nelle more del reclutamento, l’adozione di un bando interno per garantire nell’immediato il potenziamento del personale dei Pronto Soccorso; c) La conclusione dei concorsi per la Dirigenza Medica afferente ai Pronto Soccorso; d) La individuazione di specifici codici di priorità per le prestazioni di diagnostica (laboratorio, diagnostica per immagini, etc.) finalizzati a migliorare il turnover dei ricoveri nelle unità operative mediche, così come concordato nel tavolo tecnico del 6/3/2019. L’ insieme delle azioni messe in atto, sia di tipo organizzativo sia operativo, costituiscono le leve su cui l’Azienda Ospedaliero Universitaria intende agire per migliorare in termini qualitativi e di efficienza le attività nei Pronto Soccorso Aziendali. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
08/03/2019 zerottonove.it EAV: € 413 Lettori: 1.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ruggi, interventi per superare gli iperafflussi nei pronto soccorso All’ospedale Ruggi di Salerno ulteriori interventi per superare gli iperafflussi nei pronto soccorso aziendali: nuovo reclutamento di operatori sanitari, potenziamento personale pronto soccorso e codici specifici di priorità La Direzione Strategica dell’ A.O.U. “S. Giovanni di Dio e Ruggi d’ Aragona” comunica di aver eseguito ulteriori interventi finalizzati al superamento degli iperafflussi nei Pronto Soccorso Aziendali. Infatti, dopo aver affrontato gli aspetti organizzativi dei Pronto Soccorso Aziendali finalizzati a fronteggiare gli iperafflussi (quali il blocco del turnover, il bed manager, il tavolo tecnico, etc.), dalla prossima settimana diventeranno esecutivi gli interventi negli ambiti di tipo operativo che prevedono: a)Un nuovo reclutamento di Operatori Sanitari per i P.S.; b)Nelle more del reclutamento, l’adozione di un bando interno per garantire nell’immediato il potenziamento del personale dei Pronto Soccorso; c)La conclusione dei concorsi per la Dirigenza Medica afferente ai Pronto Soccorso; d)La individuazione di specifici codici di priorità per le prestazioni di diagnostica (laboratorio, diagnostica per immagini, etc.) finalizzati a migliorare il turnover dei ricoveri nelle unità operative mediche, così come concordato nel tavolo tecnico del 6/3/2019. L’ insieme delle azioni messe in atto, sia di tipo organizzativo sia operativo, costituiscono le leve su cui l’Azienda Ospedaliero Universitaria intende agire per migliorare in termini qualitativi e di efficienza le attività nei Pronto Soccorso Aziendali. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 23 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Castellabate ricorre al Tar per difendere Agropoli CASTELLABATE Ospedale di Agropoli: l'amministrazione comunale di Castellabate decide di fare ricorso al Tribunale amministrativo regionale per salvaguardare la salute dei cittadini dell'intero comprensorio, opponendosi al Piano regionale di programmazione della rete ospedaliera pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Campania del 7 gennaio 2019. Nel piano del 2019 l'ospedale è indicato come presidio in zona particolarmente disagiata, ma i servizi garantiti dalla comunità locale vengono ritenuti dai cittadini inadeguati rispetto alle necessità. Inoltre per l'ospedale di Agropoli è stata annunciata una futura assegnazione di 20 posti letto di medicina e la dotazione di un presidio di pronto soccorso qualificato però come struttura in deroga, nonostante la sua vocazione di ospedale in zona disagiata. Quanto stabilito dal Piano regionale - si legge nel ricorso presentato dal Comune di Castellabate - è in contrasto con la riorganizzazione della rete ospedaliera imposta dal Ministero della Salute, che prevede invece, per questo tipo di aree, un'attività sanitaria molto più completa e dignitosa. Il Sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli, ritiene «urgente impugnare un provvedimento così approssimativo nei confronti di un ospedale che è di vitale importanza per i cittadini e per i tanti turisti che scelgono il Cilento per le proprie vacanze. Non possiamo accontentarci in vista di future promesse poiché di fatto tale Piano regionale riduce quantitativamente e qualitativamente le prestazioni sanitarie e non tiene conto della distanza chilometrica tra noi e l'ospedale di Vallo della Lucania e dei collegamenti poco agevoli vista la precarietà della viabilità». Il comune di Agropoli proprio ieri ha annunciato che sono stati destinati fondi per quasi 8 milioni di euro al presidio ospedaliero: 2.892.158,63 per attrezzature e completamento pronto soccorso attivo; 774.685,35 per i lavori di completamento del presidio; 4.080.009,51 per acquisto attrezzature e tecnologie. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 16 EAV: € 576 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Emergenza sicurezza al Pronto soccorso NOCERA INF. / «Dotare di spray al peperoncino medici e infermieri per permettere di difendersi» Dotare di spray al peperoncino i medici e gli infermieri dell' ospedale di Nocera Inferiore. La proposta arriva da Mario Polichetti della Fials provinciale dopo l' ultima rissa avvenuta al Pronto soccorso dell' Umberto I. "Il tentativo di un parente di una degente che ha provato a sfilare la pistola dalla fondina mi pare davvero un punto di non ritorno", ha detto. "Servono nuove misure di sicurezza per tutelare chi, ogni giorno, lavora tra mille difficoltà e una carenza di personale perenne". Lo spray al peperoncino sarebbe, secondo Polichetti, un deterrente molto più efficace delle telecamere posizionate all' interno dell' ospe dale. "Le immagini danno un senso di impunità che invece lo spray eliminerebbe del tutto", ha detto. "Si potrebbe rendere innocuo chi in quel momento prova a seminare il panico nei reparti e aspettare l' arrivo delle forze dell' ordine. Non si tratta di una provocazione, ma non si può più soltanto subire in un contesto difficile come quello di Nocera Inferiore. Ecco perché, sin da subito, sono pronto al dialogo con i vertici dell' Asl per approntare misure speciali per la sicurezza del Pronto soccorso che, per accessi, è tra i più affollati del Salernitano". red.cro. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 9.242 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Esami clinici, nuovi stop in agguato Sabino Russo «Se tutto dovesse andare bene, a metà maggio si esauriranno di nuovo i tetti di spesa». A lanciare il grido d' allarme, nel giorno dello stop da parte dell' Asl di Salerno anche ai più banali esami di routine, che chiude così completamente la partita relativa alla specialistica ambulatoriale convenzionata per il primo trimestre 2019, è il presidente nazionale Federlab Gennaro Lamberti, che spiega come le proiezioni sul secondo trimestre preannuncino già un nuovo stop and go, facendo presupporre un ulteriore blocco tra qualche mese. «Sulla base del monitoraggio del tavolo tecnico della Asl Salerno è estremamente probabile che il secondo trimestre del 2019 vedrà l' esaurimento delle prestazioni al massimo per l' ultima settimana di maggio preannuncia Lamberti facendo registrare una nuova scopertura dell' assistenza almeno per tutto il mese di giugno». IL BLOCCO L' incubo di una nuova crisi quindi, è più di una semplice preoccupazione e il rischio concreto è che questa situazione possa ripetersi per tutti i prossimi tre trimestri. Se si tiene conto che il budget per le analisi del sangue si esaurisce solitamente dopo quello relativo agli altri esami diagnostici, è lecito ipotizzare l' inizio di un nuovo blocco nei primi 10 giorni di maggio. Ora sono bloccati esami per cardiologia, per diabetologia, sangue e urine e radiologia. Questo vuol dire che fino al 1 aprile, data in cui si apre il secondo trimestre, gli utenti salernitani dovranno pagare di tasca propria l' intero importo della prestazione sanitaria richiesta, non potendo più usufruire delle convenzioni per eseguire gli esami di cui necessitano, altrimenti non resta che inserirsi nelle liste d' attesa degli ambulatori pubblici, che hanno tempi molto dilatati, almeno in alcuni settori, come le elettromiografie, le colonscopie, le visite oculistiche, quelle dermatologiche, l' elettrocardiogramma da sforzo, l' ecolordoppler cardiaco, la mammografia e la gastroscopia, giusto per fare qualche esempio. IL MONITORAGGIO A complicare la situazione quest' anno, il monitoraggio trimestrale della spesa che ha sostituito i Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
complessi calcoli relativi alla cadenza mensile dei tetti di spesa introdotti dall' ex commissario Polimeni (che diede vita a un continuo «stop and go» nel 2016), scalzati a loro volta dall' assegnazione del budget non più al singolo centro sanitario ma alla macroarea assistenziale (diagnostica, patologia clinica, eccetera) del 2017. Una novità che almeno nelle intenzioni, doveva finalmente evitare il consueto blocco estivo degli esami e delle visite in convenzione, mantenendo sotto controllo la spesa, ma per ora ha solo contribuito ad anticipare le criticità a marzo. «Valuteremo il nuovo meccanismo di finanziamento e quali effetti produrrà spiega Vincenzo D' Amato, subcommissario sanitario dell' Asl Chiediamo anche la collaborazione dei nostri accreditati, per ricevere quanto prima possibile il riepilogo del loro fatturato. I bisogni dei cittadini crescono. Gli interventi in sanità hanno un costo. L' importante è orientare le risorse nel miglior modo possibile. Siamo un anello della catena che tiene insieme tutto. Devono darci una mano anche i prescrittori, medici di base e specialisti». La scorsa estate si registrò una situazione molto simile a quella di questi giorni, con l' alt per la cardiologia che giunse il 10 agosto, seguito 10 giorni dopo per agli esami di laboratorio, a settembre per le radiografie e così a ruota tutti gli altri. In questi giorni, come già successo da agosto a dicembre scorso, diversi centri privati convenzionati della provincia sono corsi ai ripari, mettendo in campo una serie di sconti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 9.987 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia La lunga battaglia delle donne -medico fra disagi, discriminazioni e pregiudizi IL SONDAGGIO Una donna medico su due ha subito discriminazione di genere nei concorsi e nelle selezioni interne. Pochissime hanno un figlio prima dei 30 anni e la metà delle professioniste che li ha avuti ha dovuto ridimensionare le proprie ambizioni di carriera. Sono solo alcune delle difficoltà a cui devono ancora far fronte oggi le donne medico nel percorso professionale, alle prese con orari poco flessibili e impedimenti nell' accesso al part-time, nel conciliare famiglia e lavoro, nelle sostituzioni per congedi di maternità e parentali, così come troppo pochi sono i nidi aziendali. I numeri sono emersi dal sondaggio promosso dall' associazione dei camici bianchi e discusse nel corso del convegno di ieri mattina «Donne in chirurgia, dall' orgoglio al pregiudizio», patrocinato dai chirurghi ospedalieri e dai giovani chirurghi campani. Eppure in ambito medico si assiste a un vero processo di «femminilizzazione» delle matricole della facoltà di Medicina. A oggi sono circa il 65 per cento e si stima che nei prossimi 20 anni i medici laureati saranno donne per oltre il 70 per cento. Queste percentuali sono presenti anche nella scelta della specializzazione. Infatti, le donne che si iscrivono alle scuole di specializzazione in chirurgia sono oltre il 50 per cento. Nonostante questo però, l' 80 per cento delle donne medico riferisce di essere stata svantaggiata nei percorsi di carriera rispetto ai colleghi maschi. Per il 55,6 per cento l' aver avuto figli, ha poi condizionato il percorso di carriera, rispetto al 16,4 per cento dei colleghi uomini. E i dati sulla presenza di donne in posizioni apicali in ambito sanitario o sulle differenze di retribuzione non sono più confortanti. Solo una su 10 ricopre un incarico di primariato. Su un totale di 9mila e 638 primari solo mille e 184 sono donne. Il «top» al vertice delle strutture semplici: 4mila e 900 donne su oltre 18mila dirigenti. Solo il 9 per cento dei direttori generali è donna (25 contro Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
273 uomini). Fra direttori generali, sanitari, amministrativi e dei servizi sociali non si arriva al 18% delle quote rosa. IL VUOTO «Il nostro non è un grido di dolore spiega Giovanna Ioia coordinatrice scientifico del convegno Non c' è una differenza di genere, ma c' è bisogno di un ricambio strutturale. C' è purtroppo, ancora un gap generazionale da colmare». Sulla stessa lunghezza d' onda anche il presidente dell' associazione nazionale dei chirurghi ospedalieri. «In Italia non c' è più vocazione chirurgica e dobbiamo ringraziare le donne per la loro determinazione continua Pierluigi Marini Siamo in estinzione. Dal sistema stanno uscendo quasi 3mila chirurghi, su una platea di 7mila e 500 colleghi. Tra i 60 e i 40 anni c' è un buco». Restando in tema donna e sanità, sempre ieri, l' Asl ha presentato il tour di screening oncologici «Asl in vita», che durerà 16 giorni. Già nel periodo dicembre- gennaio scorso i numeri sono stati lusinghieri, con 314 pap test eseguiti e 256 prenotati, 250 mammografie prenotate e 1128 colloqui informativi/consulti. «Abbiamo investito molto per lo screening della mammella dice il subcommissario sanitario Vincenzo D' Amato Ci sono 5 mammografi nuovi sul territorio sud, che era un' area scoperta. In ogni presidio ce n' è uno e sono attivi». Il tour farà tappa oggi a Sarno, per passare domani ad Angri, lunedì a Nocera Inferiore, il giorno successivo a Mercato San Severino, poi in ordine cronologico a Cava, Pontecagnano, Bellizzi, Eboli, Roccadaspide, Agropoli, Vallo Della Lucania, Palinuro, Sapri, Polla, Oliveto Citra e il 24 marzo a Pagani. s. r. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.168 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Lite in corsia, infermiera trascinata per i capelli LA VIOLENZA LA VIOLENZA In dialetto napoletano si chiama tecnicamente «strascino». Una cosa d' altri tempi che, però, ieri si è ripetuta a Nocera Inferiore. In ospedale, per l' esattezza. Quattro donne hanno aggredito e preso per i capelli, trascinandola fuori dalla struttura, una infermiera di 46 anni. La malcapitata - a cui spetterà la decisione se procedere o meno con una querela di parte nei confronti delle quattro - stava marcando il cartellino perché a fine turno quando il gruppo di donne l' ha avvicinata e aggredita fisicamente. Il tutto è accaduto sotto lo sguardo incredulo di colleghi e pazienti. È accaduto giovedì sera. Le quattro conoscevano, evidentemente, il suo turno di lavoro e così l' hanno bloccata non appena si è tolto il camice per rientrare a casa. Alla base dell' aggressione ci sarebbero motivi di carattere passionale. Le quattro donne, in particolare, l' accusavano di aver avuto una relazione con il marito di una di loro. Tra tirate di capelli, spintoni e qualche schiaffo, coloriti da appellativi abbastanza inequivocabili, le quattro le hanno voluto dare «una lezione. L' immediato intervento del persone in servizio in quel momento in ospedale, ha consentito alla vittima di poter sfuggire alla violenza delle quattro. La donna è stata portata dai colleghi in pronto soccorso dove, a parte qualche leggera contusione, non ha riportato traumi o ferite. Per questo motivo sarà lei a decidere, nelle prossime ore, se denunciare le persone sulle quali si sono comunque accese le luci dei riflettori delle forze dell' ordine che stanno comunque seguendo la vicenda per evitare che l' episodio possa ripetersi e anche per ricostruire il movente che ha spinto le quattro a questo folle gesto. pe.car. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 16 EAV: € 609 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Materdomini, «rilanciamo insieme il Distretto sanitario» È l' obiettivo a breve termine per il Distretto sanitario di Materdomini sul quale il sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, ha trovato piena convergenza da parte del commissario dell' Asl di Salerno, Mario Iervolino. Cuofano e Iervolino ne hanno parlato a lungo ieri nel corso di un incontro programmatico tenutosi nella sede di via Nizza. L' obiettivo dell' Amministrazione Cuofano è rilanciare il Distretto di Materdomini, che è punto di riferimento di ben tre comuni con un bacino di utenza di oltre 50mila utenti. Assieme al commissario Iervolino, che Cuofano ha ringraziato per la sensibilità, è stata immaginata una centralizzazione dei servizi sanitari e degli operatori all' interno della struttura dell' ex Mimosa, sempre a Materdomini, ormai liberata da vecchi contenziosi che si trascinavano da tempo. Ciò significa innalzamento della qualità dei servizi al cittadino e creazione di un polo d' eccellenza al servizio del territorio. Sempre sul versante della sanità, il Consiglio comunale di Nocera Superiore, ha votato all' unanimità la delibera con la quale si chiede al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, il riconoscimento Dea di secondo livello per l' ospedale "Umberto I". red.cro. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 23 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Niente esami ospedalieri Viaggio da Polla a Sapri Erminio Cioffi POLLA Non c'è rosa senza spine recita un vecchio adagio che sintetizza nel miglior modo possibile la vicenda che ha vissuto una donna di Sassano, la signora Rosa Penna , la quale da diverso tempo sta tentando, invano, di sottoporsi ad una mammografia ed una risonanza magnetica. La spina in questo caso è l'impossibilità di poter effettuare i due esami diagnostici presso l'ospedale Luigi Curto di Polla, la rosa invece è il mammografo di ultima generazione che è in fase di installazione in questi giorni nella radiologia dell'ospedale valdianese. «Nei giorni scorsi - racconta la signora Penna - ho telefonato al Cup dell'Asl Salerno per prenotare due esami diagnostici, una mammografia ed una risonanza magnetica, convinta che avrei potuto farli presso l'ospedale di Polla, ma con mia grande sorpresa l'operatrice del Cup mi ha detto che per quanto riguarda la mammografia sarebbe stato possibile farla solo a Sapri, invece la risonanza magnetica sarebbe stato possibile farla soltanto ad Eboli o a Vallo della Lucania ma non prima di maggio. Ho pensato allora di rivolgermi ad un centro radiologico privato convenzionato, convinta che in questo modo avrei potuto accorciare i tempi, ma mi è stato detto che a causa dell'esaurimento dei fondi messi a disposizione dalla Regione Campania per il momento non era possibile effettuare esami diagnostici in convenzione e pertanto avrei dovuto pagare per intero il costo delle prestazioni ». La donna ha poi sottolineato: «Per me è assurda questa situazione, l'ho fatto presente anche alla segretaria del direttore sanitario del Curto che ho provato a contattare per capire quali sono gli esami che possono essere effettuati presso l'ospedale di Polla. Purtroppo sto constatando che il Vallo di Diano sta morendo lentamente e chi dovrebbe fare qualcosa fa finta di non vedere ». Sulla questione è intervenuto il dottor Luigi Mandia , direttore sanitario del plesso ospedaliero di Polla, per scusarsi con la signora e spiegare le ragioni per cui non è stato possibile fare gli esami: «Faccio le mie scuse alla signora Rosa per il disservizio che purtroppo è stato inevitabile, ma per una buona causa, perché stiamo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
sostituendo il mammografo con uno di ultimissima generazione che, salvo imprevisti, sarà attivo entro la fine del mese. Per la risonanza magnetica è un esame che viene effettuato a Polla, ma in questo caso la lista di attesa gestita dal Cup è particolarmente lunga e mi sono attivato per far inserire nella prossima programmazione finanziaria l'acquisto di una nuova risonanza così da sostituire quella attuale che è particolarmente obsoleta». Il rinnovo delle apparecchiature diagnostiche del Curto prevede, come ha assicurato nei giorni scorsi il Commissario Straordinario dell'Asl Salerno, Mario Iervolino , l'attivazione di un nuovo angiografo, l'acquisto di un litotritore per il trattamento delle calcolosi renali e l'arrivo a breve di un tecnico di neuro-fisiopatologia, per poter risolvere il problema dell'esecuzione dell'elettroencefalografia. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 12 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Potenziamento degli ospedali Cuofano ha votato per il Dea Salvatore D'Angelo NOCERA SUPERIORE La classe politica di Nocera Superiore sposa la causa del potenziamento degli ospedali di Nocera Inferiore, Pagani e Scafati. Il consiglio comunale ha votato all'unanimità la delibera che chiede alla Regione Campania di riconoscere la struttura unica quale Dea di secondo livello. «Quando fummo chiamati a partecipare all'assemblea dei sindacati all'Umberto I - ha dichiarato il sindaco, Giovanni Maria Cuofano - raccogliemmo l'invito degli operatori sanitari e pure noi abbiamo votato all'unanimità un indirizzo alla Regione affinché si possa impegnare per far cambiare la normativa nazionale e, quindi, superare i vincoli per farci ottenere il riconoscimento di Dea di secondo livello». Nel frattempo, sul fronte sicurezza dell'ospedale nocerino, si è espressa la Fials provinciale che chiede più tutela per i medici dell'Umberto I. «Serve dotare di spray al peperoncino i medici e gli infermieri per permettersi di difendersi dagli utenti violenti. L'ospedale Umberto I non deve diventare terra di nessuno - ha detto il sindacalista Mario Polichetti . Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 18 EAV: € 912 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ridimensionato l' ospedale di Agropoli Il Comune di Castellabate fa ricorso al Tar «Andiamo al Tar». L' Amministrazione di Castellabate decide di fare ricorso al Tribunale amministrativo regionale per salvaguardare la salute dei cittadini, opponendosi al Piano regionale di programmazione della rete ospedaliera pubblicato sul Burc della Regione Campania n. 1 del 7 gennaio 2019. Nel piano l' ospedale di Agropoli è indicato come "presidio in zona particolarmente disagiata", tuttavia i servizi garantiti risultano inadeguati e carenti per provvedere al fabbisogno previsto. Inoltre per l' ospedale di Agropoli è stata annunciata una futura assegnazione di 20 posti letto di medicina e la dotazione di un presidio di pronto soccorso qualificato però come "struttura in deroga", nonostante la sua vocazione di ospedale in zona disagiata. Inoltre il Decreto di ripartizione dei fondi non prevede alcun finanziamento per la messa in sicurezza o per la riorganizzazione della struttura. Quanto stabilito dal Piano regionale - si legge nel ricorso presentato dal Comune di Castellabate - è in contrasto con la riorganizzazione della rete ospedaliera imposta dal Ministero della Salute, che prevede invece, per questo tipo di aree, un' attività sanitaria molto più completa e dignitosa. Il sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli, commenta così la drammatica situazione: «È urgente impugnare un provvedimento così approssimativo nei confronti di un ospedale che è di vitale importanza per i cittadini e per i tanti turisti che scelgono il Cilento per le proprie vacanze. Non possiamo accontentarci in vista di future promesse poiché di fatto tale Piano regionale riduce quantitativamente e qualitativamente le prestazioni sanitarie nel nostro territorio e non tiene assolutamente conto della distanza chilometrica tra noi e l' ospedale di Vallo della Lucania e dei collegamenti molto poco agevoli vista la precarietà della viabilità, altro dramma nel dramma». Enzo Colabene. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/03/2019 Pagina 6 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Tumori femminili, test gratuiti (m.c.) In poche ore sono arrivate 55 prenotazioni per sottoporsi agli esami gratuiti del pap test e della mammografia. Ieri in piazza Casalbore la postazione mobile dell'Asl ha inaugurato la campagna di prevenzione Mi prendo cura di te, tour che prevede 17 tappe sul tutto il territorio provinciale per effettuare gli screening oncologici gratuiti e promuovere la cultura della prevenzione. Ieri e anche per le prossime date i pap test verranno eseguiti sul posto, mentre le mammografie dovranno essere prenotate. Sono tre gli screening oncologici che saranno effettuati; sarà possibile prenotare mammografie gratuite per le donne dai 50 ai 69 anni, che saranno poi chiamate dal distretto di appartenenza. Per il cancro alle cervice, l'ambulatorio mobile è dotato di strumenti e di ostetriche e gli esami saranno eseguiti sul posto per tutte le donne di un'età compresa tra 25 e 64 anni. Per gli accertamenti relativi al cancro del colon retto, invece, gli utenti interessati ad effettuare controlli, uomini e donne dai 50 ai 74 anni, riceveranno informazioni sui kit per il test da ritirare presso i medici di base. L'Asl si è dotata anche di nuovi strumenti, sottolinea il commissario sanitario Vincenzo D'Amato . «Quest'anno l'iniziativa interesserà 16 tappe, oltre quella di chiusura in programma a Pagani sede del nostro polo oncologico ma l'Asl ha anche investito in nuove apparecchiature». Sono stati acquistati «cinque nuovi mammografi per coprire l'area a Sud che era scoperta e cioè Eboli, Agropoli, Vallo, Sapri, Oliveto Citra e un nuovo macchinario sta per essere installato a Polla», dice D'Amato. I nuovi strumenti per eseguire le mammografie sono di ultima generazione, digitali e predisposti anche per la tomosintesi che si potranno effettuare presso le strutture di Agropoli, Vallo della Lucania, Sapri, Eboli e Oliveto Citra. Le tappe della struttura mobile proseguiranno oggi a Sarno, domani ad Angri, lunedì prossimo a Nocera inferiore, martedì 12 a Mercato San Severino ,mercoledì 13 aCava de Tirreni, giovedì 14 a Pontecagnano, venerdì 15 a Bellizzi, sabato 16 a Eboli e domenica 17 a Roccadaspide. Il 18 ad Agropoli, il 19 a Vallo della Lucania, il 20 a Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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