Media Monitoring per 24-04-2019 - Rassegna stampa del 24-04-2019 - Ruggi

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24-04-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 24-04-2019
Media Monitoring per 24-04-2019 - Rassegna stampa del 24-04-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      24/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Accoltellata per gelosia l'ex era uscito armato ...................................................................... 1
      24/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            «Al Ruggi aree di sosta privatizzate e pass a parenti ed ex dipendenti» ............................... 3
      24/04/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            «C' è l' ho messa tutta per salvarti» ....................................................................................... 5
      24/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Infermieri precari, garanzie sull' avvio del concorso .............................................................. 7
      24/04/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            La lite in via Leucosia poi i fendenti al cuore «Mi devi 20mila euro» ...................................... 8
      24/04/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Migliora la donna accoltellata dall' ex con precedenti per stalking ...................................... 10
      24/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Niente 118 il bando c' è ma il servizio è in ritardo ............................................................... 11
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 13
      24/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Assalto all' ospedale nel weekend di Pasqua l' emergenza va in tilt .................................... 13
      24/04/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            La Campania ha il primato delle migrazioni sanitarie .......................................................... 15
      24/04/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Rubava farmaci in ospedali Confermata la condanna ........................................................... 16
Sanità Campania ............................................................................................................................. 17
      24/04/2019 - IL SANNIO
            'San Pio' senza direttore « sanitario, colpa di Pizzuti» ......................................................... 17
      24/04/2019 - IL ROMA
            Due sale operatorie informatizzate e touch screen .............................................................. 19
      24/04/2019 - IL ROMA
            Ospedale del Mare, sit-in dei precari a Santa Lucia ............................................................. 21
      24/04/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Ospedale, la protesta torna in Comune ................................................................................ 22
      24/04/2019 - IL MATTINO
            Pinza dimenticata nell' addome ........................................................................................... 24
      24/04/2019 - IL MATTINO
            Sanità, l' affondo del governatore «Lasciare il commissario è un abuso» ............................ 26
      24/04/2019 - IL MATTINO
            Soresa, è bufera sulle promozioni Regione in campo ........................................................... 28
      24/04/2019 - IL ROMA
        Vecchio Pellegrini, dottoressa aggredita dal figlio di una paziente: colpita alla testa ......... 30
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 31
      24/04/2019 - AVVENIRE
            «Ecco le soluzioni al problema Serve solo che il governo agisca» ........................................ 31
      24/04/2019 - IL GIORNO
            «Evitiamo le guerre fra poveri, serve più programmazione» ................................................ 33
      24/04/2019 - LA VERITÀ
            «Il cancro si vince facendo prevenzione sul cibo e le bufale» .............................................. 35
      24/04/2019 - IL GIORNO
            «Nei nostri atenei c' è un sistema malato» .......................................................................... 38
      24/04/2019 - IL GIORNO
            GIRO DI VITE ANTI FURBETTI ................................................................................................ 40
      24/04/2019 - PANORAMA
            GLI ANNI CHE HAI (QUELLI VERI) .......................................................................................... 42
      24/04/2019 - LIBERO
            I malati ci sono, però mancano i medici ............................................................................... 45
      24/04/2019 - ITALIA OGGI
            L' anatra zoppa della sanità ................................................................................................. 47
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24/04/2019 - IL GIORNALE
    L' ateneo e il diktat salutista «Se fumi non vai in cattedra» ................................................ 49
24/04/2019 - IL MESSAGGERO
    La nuova speranza dagli organi in 3D .................................................................................. 51
24/04/2019 - IL GIORNALE
    Mancano medici, pure gli stranieri fuggono ......................................................................... 53
24/04/2019 - AVVENIRE
    Medici, le Regioni fanno da sé ............................................................................................. 55
24/04/2019 - AVVENIRE
    Mobilitazione degli infermieri: «Siamo pochi» ..................................................................... 57
24/04/2019 - IL GIORNO
    Pochi medici: il Veneto li cerca all' estero ............................................................................ 58
24/04/2019 - IL GIORNO
    Prof universitari, il business dei titoli fasulli ........................................................................ 60
24/04/2019 - LA REPUBBLICA
    Pronto soccorso senza medici, arrivano i neo laureati ......................................................... 62
24/04/2019 - AVVENIRE
    SANITÀ, CURA TE STESSA ..................................................................................................... 64
24/04/2019 - IL GIORNO
    Uno studente su due in crisi sui libri «Tutta colpa dello stress e dell' ansia» ...................... 66
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24/04/2019                                                                                                                    Pagina 23
                                         Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                              EAV: € 9.814
                                                                                                                              Lettori: 133.364
                        Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

              Accoltellata per gelosia l'ex era uscito armato
 Petronilla Carillo
 È stata operata dall' equipe di
 Cardiochirurgia dell' ospedale San
 Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona che
 le ha ricucito il ventricolo destro
 tamponando così la forte emorragia.
 Emilia David, la donna rumena di 38
 anni, accoltellata lunedì pomeriggio dal
 suo ex amante, è salva. Le sue
 condizioni, una volta uscita dalla sala
 operatoria, sono rimaste stabili ma la
 prognosi resta riservata. La donna al
 momento è ricoverata in Rianimazione
 ma respira da sola e, secondo il
 bollettino     emesso     dall'     azienda
 ospedaliera, ha soltanto una lieve
 sofferenza epatica e renale. Era arrivata
 in fin di vita, in uno stato di choc
 cardiaco, e i medici non aveva dato
 alcuna certezza sulla possibilità di
 sopravvivenza ma il lungo intervento le
 ha restituito la speranza. Baciata dalla
 fortuna nonostante un destino a lei
 avverso, Emilia deve la sua vita non
 soltanto ai medici del Ruggi ma anche ad
 una carabiniere, libero dal servizio, che è intervenuto immediatamente evitando il
 peggio e consentendo anche immediati soccorsi. LE INDAGINI Resta in stato di
 fermo, intanto, Giuseppe Ingenito, l' infermiere 63enne ex amante della donna.
 Stamattina ci sarà la convalida dell' arresto. Il sostituto procuratore Roberto Penna,
 titolare del fascicolo, non ha alcuna intenzione di concedere sconti: gli sarà
 contestato il tentato omicidio con l' aggravante della meditazione. E non solo. Si
 attendono anche le ultime relazioni da parte dei sanitari dell' ospedale e dei
 carabinieri della compagnia Salerno (agli ordini del tenente Bartolo Taglietti) per
 definire eventuali altri capi di imputazione. Nella giornata di ieri, i militari dell' Arma
 hanno sequestrato anche i vestiti dell' uomo oltre che il suo cellulare e quello della
 vittima. I due telefoni verranno controllati per verificare l' esistenza di messaggi
 intimidatori e per ricostruire la loro personale storia, capire la natura delle minacce
 che lui le rivolgeva, ed anche per verificare eventuali estremi per contestargli anche
 lo stalking. L' AGGRESSORE Giuseppe Ingenito è stato collaborativo con i carabinieri.
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Cinico e freddo, ha raccontato loro tutto quanto accaduto lasciando intendere, con le
sue parole, non solo di non aver mai avuto dubbi su ciò che aveva intenzione di fare
ma anche di non essersene pentito. L' uomo ha ripetuto più volte agli investigatori
che quella era la sua donna e che non accettava il fatto che lei avesse interrotto la
loro relazione. Secondo i carabinieri, probabilmente l' infermiere di sala operatoria al
Ruggi era uscito di casa proprio con quelle intenzioni dal momento che aveva con sé
un grosso coltello da cucina, con lama di oltre 17 centimetri, e di spessore. E forse
stava proprio aspettando che lei uscisse da lavoro, Emilia è cameriera presso una
delle strutture più accorsate di via generale Clark. Quando l' ha vista con il collega,
la sua rabbia si è trasformata in furia omicida. LA CONDANNA Ingenito non è nuovo a
violenze nei confronti delle donne. In passato, in Sicilia, aveva perseguitato un' altra
donna con la quale aveva avuto una relazione poi terminata. Eventi di diversa
natura, rispetto al tentato femminicidio dell' altro giorno, ma che lo avevano portato
comunque dinanzi ad un giudice dove aveva patteggiato la pena ad un anno di
reclusione. Pena poi sospesa. LA VITTIMA Trentotto anni ed una vita vissuta in pieno.
Anche lei giuridicamente sposata con un connazionale con il quale vive ormai da
tempo separata. Lui è rimasto in Romania, lei si è da tempo trasferita in Italia con i
suoi tre figli: il più grande ha vent' anni, gli altri due sono minorenni. Vivono tutti con
lei a Pontecagnano. Cinque anni fa aveva avviato questa relazione extraconiugale
con quell' uomo tanto più grande di lei. Da mesi era iniziato per lei il calvario. Ma
non risultano sue denunce contro Ingenito. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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24/04/2019                                                                                                                Pagina 24
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 7.958
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

   «Al Ruggi aree di sosta privatizzate e pass a parenti ed ex
                          dipendenti»

 I SINDACATI Sabino Russo Sosta
 selvaggia e posti macchina riservati a
 professori universitari e primari. A
 denunciarlo al manager del Ruggi,
 attraverso una lettera, sono il segretario
 provinciale della Fials Salvatore Di
 Candia, che lamenta una carenza atavica
 di aree parcheggio e un accesso
 incontrollato alle aree che dovrebbero
 essere riservate a tutti i dipendenti, non
 solo a «pochi eletti». «Ogni giorno si
 assiste a una vera e propria lotta per la
 ricerca di un posto auto scrive al
 direttore generale Giuseppe Longo Il
 numero dei parcheggi a disposizione è
 assolutamente insufficiente rispetto agli
 utenti che ogni giorno si reca in
 ospedale. A questa criticità strutturale
 bisogna aggiungere la condotta scorretta
 di alcuni, con l' accesso selvaggio e
 incontrollato nelle aree di parcheggio
 che dovrebbero essere riservate solo a
 chi ha il diritto di accesso, come
 dipendenti o pazienti che comunque
 hanno il pass concesso dall' amministrazione. A oggi, invece, diverse persone non
 autorizzate accedono senza che vi sia il necessario controllo». A questi problemi già
 noti da tempo, la sigla sindacale segnala la presenza di diverse aree di parcheggio
 «ormai privatizzate addirittura con catena e lucchetto denuncia la Fials dove solo
 alcuni soggetti senza alcun criterio selettivo riescono ad accedervi, posti riservati ai
 professori universitari, primari e dirigenti aziendali, manutentori, autisti». Per questo
 motivo i sindacati chiedono di conoscere il numero esatto dei permessi consegnati ai
 dipendenti, che dovranno essere nominativi, non trasferibili o ceduti a terzi e
 annullati una volta che non si presta più servizio nell' ospedale. LA PROPOSTA «Per
 superare del tutto l' impasse si potrebbe accedere al parcheggio con il badge
 identificativo propone il sindacato in modo da renderlo fruibile esclusivamente ai
 dipendenti, mentre i possessori di permesso devono esibirlo direttamente agli

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addetti, che dovranno verificarne la validità». Per quanto riguarda invece, le aree
«privatizzate» chiedono l' immediata soppressione, in modo da renderle disponibili a
tutti i dipendenti, indipendentemente dal ruolo e dalla categoria, «senza dare a
taluni soggetti veri e propri privilegi, che devono essere aboliti, in modo da
uniformare e rendere accessibile il parcheggio a tutti i dipendenti del Ruggi in egual
misura senza alcun tipo di disparità». Per i cittadini che giornalmente si recano al
presidio di via San Leonardo si ipotizza la stipula di una convenzione con Salerno
Mobilità per l' utilizzo dei posti auto dello stadio Arechi, che dista circa 800 metri dal
Ruggi, «oltretutto si potrebbe sopperire a questa distanza conclude la missiva con
una navetta che permetterebbe di ridurre oltremodo questa seppur minima
distanza». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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24/04/2019                                                                                                                Pagina 5

                                                                                                                          EAV: € 1.104
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                      «C' è l' ho messa tutta per salvarti»

 La testimonianza su Facebook di un
 salernitano che ha soccorso Emilia David
 L' immediato intervento chirurgico le ha
 salvato la vita. Restano gravi le
 condizioni di Emilia David, la 38enne
 rumena, accoltellata al cuore lunedì sera
 dal suo ex amante. La donna è ancora
 ricoverata nella terapia intensia dell'
 ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'
 Aragona" di Salerno. Nella tarda giornata
 di    ieri   la     direzione    attraverso
 unbollettino medico hareso note le
 condizioni della paziente. "La donna era
 in midriasi e shock cardiogeno da
 emopericardio per ferita di arma bianca
 in regione parasternale sinistra. - si
 legge nel documento firmato dalla
 direzione medica di Presidio, Angelo
 Gerbasio - L' accesso in sala operatoria è
 stato immediato. Alla donna è stato
 ricucito non solo il pericardio ma anche il
 ventricolo destro lacerato dalla punta del
 coltello. Al momento la paziente è vigile, ben contattabile, in assenza di danni
 neurologici evidenti, il respiro spontaneo. Non si evidenziano ulteriori danni d'
 organo importanti, ad esclusione di una lieve sofferenza epatica e renale. Resta in
 prognosi riservata". La donna è stata colpita da un fendente al petto sferrato da un
 63enne infermiere di Pontecagnano, Giuseppe Ingenito, con il quale aveva avuto una
 relazione durata cinque anni. Era stata la donna a voler troncare la storia. L' uomo si
 trova ora in carcere a Fuorni con l' accusa di tentato omicidio. Questa mattina il
 giudice per leudienze preliminari del Tribunale di Salerno, Mariella Zambrano
 convaliderà l' arresto dell' uomo difeso da Nunzia Mirra. Sembra che l' infer miere
 non si sia reso conto di ciò che ha fatto. Accecato dalla gelosia avrebbe agito d'
 impeto. Il 63enne ha impugnato il coltello dopo aver visto la 38enne scambiarsi
 effusioni in auto con il suo attuale compagno che ha assistito alla scena ed è sotto
 shock. Ingnito, fermato dai carabinieri dopo l' aggressione, avrebbe
 successivamente confessato tutto. Sotto choc il nuovo compagno della 38enne che
 era con lei in auto al momento dell' accoltellamento, anche lui avrebbe confermato
 la dinamica di quanto accaduto. La testimonianza Il salernitano intervenuto in
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soccorso della donna accoltellata unitamente al carabiniere libero dal servizio ha
raccontato l' accaduto attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook e
ripreso dal sito "notizie audaci": "Mi trovavo li quando quel bastardo ti ha
accoltellato, giuro ho messo in pericolo me stesso pur di soccorrerti il prima
possibile, insieme ad un signore abbiamo abbattuto l' uomo che ti ha fatto del male
e consegnato alle forze dell' ordine. Forse ti ho salvato la vita con il mio primo
soccorso forse no. C' e l' ho messa tutta, per 13 minuti prima dell' arrivo dell' auto
ambulanza ho provato a bloccarti le ferite. Spero con tutto il mio cuore che tu possa
sopravvivere". Pina Ferro.

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24/04/2019                                                                                                               Pagina 27
                                    Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                         EAV: € 4.205
                                                                                                                         Lettori: 133.364
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

        Infermieri precari, garanzie sull' avvio del concorso

 Rinnovo dei contratti e avvio di una
 discussione in Regione per ottenere posti
 riservati per un futuro concorso. Sono
 queste, in sintesi, le rassicurazioni
 ottenute da un gruppo di infermieri
 precari in servizio presso l' ospedale
 Santa Maria dell' Olmo e l' Azienda
 Ospedaliera San Leonardo. A fornire
 ampie garanzie è stato il direttore
 amministrativo     del    Ruggi,    Oreste
 Florenzano. Nel corso di un incontro si è
 discusso a lungo della situazione
 singolarissima in cui versa questo
 ristretto numero di precari che lavorano
 a Salerno da svariati anni, come vincitori
 di selezione pubblica (dal 2016), ma
 precedentemente anche come lavoratori
 somministrati. Il nocciolo della questione
 verte, infatti, sulla esclusione dalla
 stabilizzazione dei contratti stipulati con
 le famose agenzie interinali, dei quali
 però - è giusto ricordare che la Regione
 Campania si è servita per circa un
 ventennio (il periodo del piano di rientro)
 per mantenere aperti gli ospedali. Hanno prestato servizio con professionalità e
 spesso ininterrottamente, con turni stressanti e lavoro straordinario e nel mentre
 hanno preparato il concorso, che hanno superato, per trovarsi oggi in una situazione
 di incertezza. Il direttore ha rassicurato sul rinnovo dei contratti in attesa di un
 imminente concorso. Simona Chiariello © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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24/04/2019                                                                                                                 Pagina 6
                                            La Città di Salerno
                       Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

 La lite in via Leucosia poi i fendenti al cuore «Mi devi 20mila
                               euro»
 Salvatore De Napoli
 L'ha scoperta in via Leucosia, in
 compagnia di un altro uomo ed è
 scattata la violenta scenata di gelosia.
 Un video ritrae quanto accaduto poco
 prima dell'accoltellamento in cui è
 rimasta gravemente ferita la 38enne
 rumena Emilia David ; a colpirla il
 64enne Giuseppe Ingenito , infermiere
 del blocco operatorio di Ginecologia
 dell'ospedale Ruggi. Un passante ha
 filmato la lite dove si vede Ingenito
 strattonare una donna e gridarle frasi
 incomprensibili, tranne in un punto dove
 si sente distintamente dire: 20mila
 euro... . E poco dopo: E dice pure che
 non è vero... . Il litigio è avvenuto alla
 presenza di un uomo che cerca di
 dividere i due. Tutta la scena viene
 filmata da un passante. Un video può
 chiarire tutta la vicenda che ha sconvolto
 la zona orientale. Ingenito avrebbe
 intrattenuto per cinque anni una
 relazione con Emilia: e alla vista dell'altro uomo è scoppiata la rabbia. Secondo
 alcune voci, l'infermiere, residente a Prepezzano di Giffoni Sei Casali, sposato con
 tre figli, avrebbe anche contribuito alle spese di sostentamento della donna che
 abitava ad Ostaglio. La rumena, madre di due figli, invece, riteneva conclusa la
 relazione. Secondo quanto avrebbe riferito agli inquirenti l'anziano infermiere
 originario di Pontecagnano, il suo incontro con la 38enne sarebbe stato casuale,
 mentre stava andando in un terreno di sua proprietà, e il coltello di 35 centimetri
 usato poi per colpirla lo avrebbe avuto per eseguire lavori agricoli. Un incontro non
 voluto, quindi, pur essendo avvenuto nei pressi del locale dove la donna lavorava
 regolarmente. Subito dopo la lite in via Leucosia, Emilia e il 43enne collega di
 Capaccio, in auto, si sono avviati probabilmente verso casa. Giunti in via Clark,
 all'altezza del distributore di carburante della Ip, la vettura di Ingenito ha sbarrato la
 strada a quella dei due amici. L'infermiere sarebbe sceso col coltello, avrebbe aperto
 la portiera anteriore lato guida, colpendola al torace la vittima. Un appuntato dei

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carabinieri in servizio alla tenenza i Melito, in ferie a Salerno, ha bloccato
l'aggressore. In questi frangenti la titolare del vicino bar Hilton e un suo avventore,
accorsi sul posto, avrebbero ascoltato anche la pretesa della restituzione dei 20mila
euro rivolta da Ingenito alla 38enne che giaceva priva di sensi a terra. Va detto però
che entrambi i testimoni hanno sentito dire all'accoltellatore di aver voluto bene alla
rumena. La pista passionale potrebbe essere l'ipotesi investigativa privilegiata, ma
non si escludono anche il concorso di altre. Al di là delle indagini, vanno segnalate le
polemiche per il ritardo dei soccorsi: una prima ambulanza si è fermata in via Clark
ma aveva già una paziente a bordo; e, mentre si decideva se farla scendere o meno
per caricare Emilia, sono trascorsi altri minuti, sin quando non è arrivato un secondo
mezzo di soccorso, come hanno raccontato due testimoni. La donna arrivata al Ruggi
ha trovato pronta l'equipe del Pronto soccorso e della Rianimazione: è stata
stabilizzata per poi essere sottoposta a un un delicato intervento di cardiochirurgia
del team del primario Severino Iesu . Ricucito il ventricolo destro del cuore, lacerato
dalla punta del coltello, Emilia si è risvegliata. Ora è vigile e respira
autonomamente. Pur restando in prognosi riservata, i medici restano fiduciosi nel
decorso postoperatorio. Oggi, intanto, è prevista la convalida dell'arresto in carcere
di Ingenito, assistito dagli avvocati Nunzia Mirra e Luigi D'Aniello .

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24/04/2019                                                                                                                Pagina 4

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                                                                                                                          Lettori: 704.603
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

    Migliora la donna accoltellata dall' ex con precedenti per
                            stalking

 Salerno Migliorano le condizioni di Emilia
 David, la donna romena pugnalata nella
 serata di lunedì a Salerno dal suo ex
 compagno. «Al momento - si apprende
 dal bollettino medico diramato dalla
 direzione     medica      dell'    Azienda
 ospedaliera salernitana - la paziente è
 vigile, ben contattabile, in assenza di
 danni neurologici evidenti, in respiro
 spontaneo. Non si evidenziano ulteriori
 danni d' organo importanti ad esclusione
 di una lieve sofferenza epatica e renale.
 Attualmente resta in prognosi riservata».
 L'    uomo,    Giuseppe     Ingenito,   un
 infermiere     63enne      originario    di
 Pontecagnano Faiano (Salerno), aveva
 rintracciato la donna, che si trovava
 insieme a un amico, in via Generale
 Clark, nella zona orientale della città,
 sferrandole alcuni colpi con un coltello
 da cucina. Ha così pugnalato la 38enne,
 con la quale aveva intrattenuto, fino a
 pochi giorni fa, una relazione extraconiugale durata cinque anni e conclusasi, a
 quanto pare, proprio per volontà della vittima la quale, gravemente ferita, è stata
 immediatamente ricoverata in fin di vita all' ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'
 Aragona di Salerno. Subito dopo l' uomo è stato disarmato e bloccato da un
 carabiniere libero dal servizio che ha assistito alla scena, coadiuvato da una
 pattuglia della compagnia di Salerno intervenuta prontamente sul posto. Intanto l'
 aggressore - noto per precedenti di stalking nei confronti di un' altra donna - è stato
 arrestato con l' accusa di tentato omicidio e rinchiuso nel carcere di Salerno.

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24/04/2019                                                                                                               Pagina 27
                                    Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                         EAV: € 6.220
                                                                                                                         Lettori: 133.364
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

         Niente 118 il bando c' è ma il servizio è in ritardo

 MERCATO SAN SEVERINO Antonio De
 Pascale Un vero paradosso. La città più
 grande della Valle dell' Irno ha l'
 ospedale Gaetano Fucito, nella frazione
 Curteri, il distretto sanitario in piazza XX
 settembre, ma non ha una postazione
 fissa del 118. In caso di emergenza,
 telefonando al 118, le ambulanze
 arrivano da Fisciano (associazione La
 Solidarietà), Baronissi (Il Punto) o Siano
 (La Misericordia). Solo dal venerdì sera al
 lunedì mattina, è assicurato l' intervento
 di un' ambulanza della Croce rossa
 italiana, che ha la sede in via Paolo
 Borsellino. Ma è in arrivo la soluzione.
 Secondo Carmine Landi, cardiologo e
 consigliere comunale che da anni segue
 la problematica, «la nuova piattaforma
 regionale ha individuata Mercato San
 Severino quale destinataria di sede del
 118 con medico rianimatore. La sede
 verrà concordata tra il Comune e l' Asl di
 Salerno. Tre le possibili destinazioni:
 presso una palazzina di Curteri in cui già
 ci sono i vigili del fuoco, la località Sibelluccia o all' interno del nuovo distretto
 sanitario che sorgerà nella frazione San Vincenzo». «Registriamo dei ritardi aggiunge
 Landi anche perché non si è concluso l' espletamento del bando per l' assegnazione
 del servizio d' emergenza a livello regionale, in seguito a un ricorso di una società
 partecipante. In ogni caso, San Severino avrà la sua postazione fissa del 118 con
 medico rianimatore perché la normativa prevede che essa debba stare nel Comune
 più grande e dal quale parte il maggior numero di richieste di interventi al 118:
 dunque, proprio Mercato San Severino». Intanto, giungono novità positive anche per
 l' ospedale Fucito. «Entro fine maggio prosegue Landi - saranno ultimati i lavori di
 riqualificazione del pronto soccorso, che avrà quattro posti di osservazione breve.
 Inoltre, verrà creato un solo compartimento per l' emergenza. Sono in corso i lavori
 per il compartimento unico che includerà i reparti di chirurgia, medicina e
 cardiologia, che andranno a occupare i padiglioni lasciati liberi dalla chiusura di
 ginecologia e ortopedia». Senza dimenticare che l' ospedale Fucito sarà sede della
             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
facoltà di odontoiatria dell' Università di Salerno. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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24/04/2019                                                                                                                Pagina 28
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 7.682
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

 Assalto all' ospedale nel weekend di Pasqua l' emergenza va
                             in tilt

 NOCERA INFERIORE Nello Ferrigno C' è
 chi si è presentato al pronto soccorso
 alle 21,30. Ne è uscito quattro ore dopo,
 con nove punti di sutura. «Attesa lunga
 ha detto Carmine Pagano ma infermiere
 bravo». Oppure Vincenzo Senatore, che
 lunedì scorso aveva portato la moglie
 per un problema addominale: l' attesa è
 durata oltre quattro ore. «Non ho mai
 visto tanta gente in un reparto di
 ospedale», ha raccontato. «Medici ed
 infermieri indaffarati ha continuato
 impossibile avere una tregua. Le
 ambulanze arrivavano a distanza di
 pochi minuti l' una dall' altro, le sedie
 nella sala d' attesa per i casi meno gravi
 erano tutte occupate. Ci vuole davvero
 coraggio e sangue freddo a lavorare in
 quelle condizioni, soprattutto se si tiene
 conto che in gioco c' è la salute, spesso
 la vita, delle persone». Nel fine
 settimana di Pasqua il pronto soccorso
 dell' Umberto I è stato preso d' assalto
 come ormai accade tutti i giorni. «I
 ritardi che alcune volte gli assistiti lamentano ha detto il direttore sanitario Alfonso
 Giordano sono dovuti alla carenza di personale. Gli accessi riusciamo a gestirli ed è
 naturale che le attese possono essere lunghe. È la pianta organica il problema. Per
 fortuna c' è tanta abnegazione dalla dirigente, Giovanna Esposito che sta dando l'
 anima, e di tutti i suoi collaboratori». L' ATTESA «La svolta dovrebbe arrivare - ha
 continuato Giordano a giugno con il completamento dei concorsi. Speriamo non ci
 siano intoppi». Per rimettere le cose in ordine ci vorrebbero sei medici e otto
 infermieri. Meno male che venerdì scorso è iniziata la collaborazione tra la guardia
 medica e i pediatri. L' accordo è stato sancito per ridurre l' affluenza al pronto
 soccorso nei giorni prefestivi e festivi. «Nonostante fosse la prima volta ha detto
 Vincenzo Stile ci sono state diverse richieste di consulenza pediatrica. Non sappiamo
 quanto e se hanno influito sull' attività del pronto soccorso». Anche oggi, essendo un

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giorno prefestivo, dalla 8 alle 20, ci sarà la guardia medica pediatrica nell'
ambulatorio dell' Asl Salerno in via Ricco. Non sono autorizzate le visite domiciliari. Il
pronto soccorso dell' ospedale rientra nella casistica regionale che ha portato la Cgil
Funzione Pubblica a parlare di «sistema sanitario al collasso» e a chiedere un
confronto immediato con la Regione e la struttura commissariale per risolvere una
«situazione in cui è impossibile assicurare il diritto alla salute e alla vita». Anche la
Cgil pone come criticità primaria la riduzione del personale tanto che «mancano i
numeri per assicurare i turni di servizio» e che crea «esasperazione tra pazienti ed
operatori che faranno aumentare aggressioni e denunce». © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

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24/04/2019                                                                                                               Pagina 3

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                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

       La Campania ha il primato delle migrazioni sanitarie

 Lo chiamano turismo sanitario ma in
 effetti è un vero e proprio esodo che
 dalla Campania, prima regione, partono
 soprattutto per la Lombardia. E' il dato
 che emerge da un' inchiesta de Il
 Giornale sul ruolo delle Asl a 40 anni
 dalla loro istituzione. A seguire la
 Campania ci sono altre due regioni del
 sud. Il termometro più evidente di
 questa situazione sono i dati sul turismo
 sanitario: migliaia di persone si
 trasferiscono (in generale dal Sud al
 Nord) perché cercano di farsi curare al
 meglio. «Intendiamoci, una parte di
 questo pendolarismo è del tutto
 normale: si va a cercare il centro di
 eccellenza per questa o quella patologia.
 I guai nascono quando viaggiare verso
 Nord diventa la normalità», spiega
 Fattore docente della Bocconi. Se la
 Campania è al primo posto non è certo
 Salerno a presidiare il primo posto, come
 spiega Francesco Bruno, segretario aziendale dei medici della Cgil. "La risposta della
 città dal punto di vista sanitario è buona, certo si può fare sempre meglio ma
 risposto a Napoli, vedi il caso delle formiche ad esempio, siamo una piccola
 eccellenza. Naturalmente ci privilegia il fatto che siamo una città più piccola, la
 risposta che arriva dal Ruggi è positiva e arrivano risposte positive anche dai centri
 convenzionati come Campolongo o la Salus di Battipaglia".

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24/04/2019                                                                                                                Pagina 16

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

       Rubava farmaci in ospedali Confermata la condanna

 IL FATTO / Per un infermiere, altri nove a
 giudizio Furto di farmaci tra gli ospedali
 di Sarno e Scafati, la Cassazione certifica
 la condanna per un infermiere di San
 Valentino Torio, dopo il rigetto del
 ricorso presentato alla Suprema Corte
 dalla difesa. Il 63enne era stato
 condannato con rito abbreviato a 3 anni
 di reclusione, dinanzi al Gup del
 Tribunale di Nocera Inferiore, oltre al
 pagamento di 3mila euro di multa, con le
 accuse di peculato, falso in atto
 pubblico, furto aggravato e detenzione
 illecita di arma da fuoco. Aveva scelto il
 rito abbreviato, a differenza di altre nove
 persone, finite a giudizio. Per loro il
 processo comincerà il prossimo 6
 maggio, dinanzi al giudice monocratico.
 Altri sette imputati erano invece usciti
 dall' inchiesta, con sentenza di non luogo
 a procedere. Enzo Colabene.

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24/04/2019                                                                                                                Pagina 5
                                                       Il Sannio
                                                                                                                          EAV: € 1.249
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

      'San Pio' senza direttore « sanitario, colpa di Pizzuti»

 IoxBenevento torna a contestare il
 vertice dell' azienda ospedaliera "Ancora
 una volta il direttore generale dell'
 Azienda ospedaliera 'San Pio' di
 Benevento, Renato Pizzuti, fa scivolare
 maldestramente le proprie responsabilità
 su altri. La stampa di qualche giorno fa,
 ha ampiamente riportato la seguente
 dichiarazione: 'Per la nomina del
 direttore sanitario al 'Rummo' è
 necessario l' elenco regionale, che sarà
 pronto a giorni'. Quindi, considerato che
 la Regione Campania dall' anno 2016
 non ha ancora predisposto l' elenco
 regionale dei direttori sanitari, la colpa
 della mancata nomina del direttore
 sanitario del 'Rummo' (che manca da
 circa un anno), secondo Pizzuti, è della
 Regione      Campania      e   quindi     del
 presidente     De     Luca.   Secondo       l'
 interpretazione di Pizzuti, quindi, il presidente della Regione Campania nel momento
 in cui nominò come commissario straordinario all' Asl di Salerno l' allora direttore
 sanitario dell' Azienda ospedaliera. Rummo di Benevento, Mario Iervolino, era
 consapevole che non era possibile nominare a Benevento un nuovo direttore
 sanitario aziendale, in quanto 'per la nomina del direttore sanitario è necessario l'
 elenco regionale'". Così l' associazione IoxBenevento che torna a criticare il direttore
 generale dell' azienda ospedaliera San Pio. "Nuovamente siamo costretti a segnalare
 che il dott. Pizzuti, funzionario regionale, ignora le Leggi. Infatti l' Art. 3, comma 1,
 del Decreto Legislativo del 4 agosto 2016, n. 171 (successivamente integrato e
 corretto con D.Lgs. 26 luglio 2017, n. 126) a riguardo al conferimento dell' incarico
 di direttore sanitario delle Aziende ed Enti del Ssr, ha disposto con chìarezza quanto
 segue: 'Il direttore generale [...] nomina il direttore amministrativo e il direttore
 sanitario attingendo obbligatoriamente agli elenchi degli idonei, anche di altre
 Regioni...' hanno poi aggiunto -. Quindi l' unico responsabile della mancata nomina e
 del lungo periodo di assenza della importante figura del direttore sanitario al
 'Rummo' è unicamente il dott. Renato Pizzuti, in quanto se la Regione Campania non
 ha l' elenco regionale dei direttori sanitari si era obbligati ad attingere da altre
 Regioni così da non lasciare priva di direttore sanitario aziendale per un anno il
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'Rummo'. A questo elenco avrebbe potuto attingere con facilità il dott. Pizzuti già dal
15 giugno 2018 data in cui il direttore sanitario aziendale del 'Rummo' di Benevento
Mario Iervolino, lasciò l' incarico". "Ovviamente il direttore generale Pizzuti ignora la
norma legislativa o la vuole ignorare. Stiamo valutando, attraverso i nostri legali, di
verificare tutti gli elementi che hanno caratterizzato la mancata applicazione della
Legge sulla nomina del direttore sanitario aziendale, protrattasi ormai da un anno al
'Rummo'. Aspettiamo, ormai da qualche settimana, che il presidente De Luca venga
a Benevento non per politicizzare e strumentalizzare ma bensì per dare delle
spiegazioni alla popolazione in merito alla violazione dei principi di legalità che sta
caratterizzando la gestione del 'San. Pio'", la conclusione dell' associazione.

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24/04/2019                                                                                                                Pagina 3

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

        Due sale operatorie informatizzate e touch screen

 NAPOLI. Una nuova struttura, con
 apparecchiature di ultima generazione e
 una parete altamente informatizzata, per
 la gestione di tutte le attività operatorie
 con touch screen: è quella inaugurata
 nel nuovo complesso dell' Azienda
 ospedaliera universitaria Vanvitelli, al
 terzo piano del Policlinico di Cappella
 Cangiani a Napoli, alla presenza del
 governatore Vincenzo De Luca (nella
 foto). L' edificio ospita due sale
 operatorie, per le Unità operative di
 chirurgia generale e specialistica - in
 particolare quella oncologica per colon,
 pancreas e tiroide e quelle toracica,
 urologica e otorinolaringoiatrica - che da
 due passano a quattro. Sono state
 installate apparecchiature di ultima
 generazione e, in ogni sala operatoria, è
 presente una "parete informatizzata" che
 consente la gestione di tutte le attività
 operatorie. Attraverso un monitor, dotato
 di touch screen, un infermiere di sala
 assiste dallo schermo alla seduta
 operatoria monitorando gli interventi. Il sistema altamente innovativo consente
 anche la registrazione degli interventi stessi, che saranno raccolti in un'
 archiviazione informatizzata dei registri operatori. La maggiore disponibilità di spazi
 operatori consentirà non solo un aumento dei volumi di attività chirurgica, con
 conseguente riduzione dei tempi di attesa per i ricoveri, ma anche un potenziamento
 della didattica: le chirurgie sono infatti frequentate da studenti in medicina, medici
 interni e specializzandi che potranno anche assistere alle sedute da uno schermo
 televisivo grazie alla parete informatizzata delle sale per la trasmissione delle
 sedute in diretta streaming. «Le nuove sale operatorie - ha sottolineato il rettore
 della Vanvitelli Giuseppe Paolisso - ci consentono un ulteriore avanzamento didattico
 e della ricerca. Si tratta di sale moderne che ampliano anche la qualità dell'
 assistenza. Siamo passati da 420 a 500 posti e aumentiamo anche l' offerta
 formativa per gli studenti». E il direttore generale Maurizio Di Mauro ha aggiunto:
 «Abbiamo un complesso operatorio che consentirà di aumentare i volumi di attività
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operatoria e conseguentemente di ridurre ulteriormente i tempi di attesa per i
pazienti chirurgici, che tra l' altro sono già tra i più bassi in ambito regionale».

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24/04/2019                                                                                                                Pagina 3

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

        Ospedale del Mare, sit-in dei precari a Santa Lucia

 Oggi il presidio sotto la Regione:
 «Vogliamo il rinnovo dei contratti per
 garantire salute e sicurezza» NAPOLI.
 Rinnovo dei contratti «per poter
 continuare a garantire salute, sicurezza
 e dignità». È quanto chiederanno questa
 mattina i 120 precari, tra infermieri e
 operatori socio -sanitari in forze all'
 Ospedale del Mare di Napoli che si sono
 dati appuntamento per un sit-in a
 oltranza sotto la sede della Regione, a
 Palazzo Lucia. «La presenza di questi
 colleghi in ospedale, al momento è
 fondamentale,        basti    pensare     alle
 numerose Unità Operative che li vedono
 schierati      tra      le    proprie     fila
 rappresentando tra l' altro, una
 considerevole fetta del personale in
 servizio. La loro assenza rischierebbe di
 portare al collasso l' intero nosocomio»
 si legge in una nota diramata l' altro
 giorno dai sindacati di categoria. Che,
 proprio per questo motivo., hanno
 chiesto «al Presidente della giunta
 regionale della Campania, al commissario straordinario e tutte le figure coinvolte nei
 livelli decisionali, a trovare soluzioni atte a scongiurare una vera e propria catastrofe
 assistenziale».

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24/04/2019                                                                                                               Pagina 25
                                 Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                         EAV: € 10.101
                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                         Argomento: Sanità Campania

                 Ospedale, la protesta torna in Comune

 SANT' AGATA DE' GOTI Vincenzo De Rosa
 Vogliono      sedersi   ad     un    tavolo
 istituzionale e mettere tutti di fronte alle
 loro responsabilità per evitare che
 ancora una volta la loro protesta contro
 il depotenziamento del «Sant' Alfonso
 Maria     de'    Liguori»    generi    solo
 dichiarazioni alla stampa e poco più. La
 richiesta è una sola: guardare in faccia
 governatore De Luca, il prefetto di
 Benevento ed il ministro alla Sanità
 Grillo, seduti tutti assieme allo stesso
 tavolo. Un incontro più volte richiesto e
 che aveva portato i rappresentanti del
 comitato civico «Curiamo la vita» a
 dichiarare lo sciopero della fame già
 diverse settimane fa. Una forma di
 protesta estrema cessata solo quando il
 prefetto Francesco Antonio Cappetta
 aveva chiesto loro di interrompere il
 digiuno impegnandosi a creare le
 condizioni per il tavolo istituzionale. Ma
 ieri mattina il comitato è ritornato ad
 occupare l' aula consiliare di palazzo San
 Francesco, il municipio di Sant' Agata. «Abbiamo per l' ennesima volta le motivazioni
 esposte da Mena Distasi, portavoce del comitato richiamato in Prefettura ma
 nessuno ha saputo darci notizia del tavolo che avevamo richiesto. Un incontro che
 aspettiamo da più di una settimana. Il prefetto ci aveva chiesto di sospendere lo
 sciopero della fame dicendoci che entro la settimana avremmo avuto la data dell'
 incontro, data che non è arrivata. Quello che vogliamo è poterci confrontare con il
 governatore De Luca, il prefetto di Benevento ed il ministro Grillo o un suo delegato,
 vogliamo parlare con tutte le parti in causa, senza rimpalli di responsabilità, non
 vogliamo nuove vie di fuga, vogliamo sapere chi farà cosa, vogliamo i fatti. Per
 questo abbiamo deciso di occupare nuovamente l' aula consiliare». Queste le
 motivazioni che hanno spinto cinque delle donne che in queste settimane avevano
 animato la tenda-presidio sistemata nel cortile del «Sant' Alfonso» (con Mena Di
 Stasi anche Margherita Rossano, Stella Truocchio, Michela Ottobre e Pina De Masi) a
 ritornare in quella sala già occupata lo scorso novembre. Striscioni appesi ai banchi
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dell' aula ed al balcone di palazzo San Francesco, catene ed un nuovo digiuno con gli
altri esponenti del comitato rimasti a presidiare il sit-in di località San Pietro. Si è
concretizzato così l' ennesimo atto di protesta da parte degli attivisti impegnati per
scongiurare il depotenziamento del presidio ospedaliero dopo l' annessione della
struttura all' azienda ospedaliera «Rummo» di Benevento. Una vertenza che ha
investito tutti i livelli istituzionali ma che ad oggi resta senza quella soluzione che in
maniera definitiva sancisca il diritto ad esistere della struttura sanitaria. Protesta
destinata ad andare avanti con il comitato che ha invitato tutti a ritrovarsi domani
pomeriggio, alle 16, all' ingresso di palazzo San Francesco. Preoccupazione è stata
espressa dal sindaco di Sant' Agata Carmine Valentino che ieri mattina al momento
dell' occupazione era nel suo ufficio in municipio. «Mi preoccupa sempre più ha
spiegato il primo cittadino - la condizione di crescente agitazione e la palpabile
generale sfiducia nelle istituzioni. Cerco come sempre, da sindaco della città, di fare
seppur in condizioni difficili la mia parte. Ci troviamo di fronte ad una protesta di
persone ferme e decise ad andare fino in fondo. Ritengo che solo una risposta
definitiva e chiara alle richieste avanzate possa evitare il determinarsi di situazioni
più complesse e serie. Sono seriamente preoccupato». Lo stesso Valentino ha poi
con una propria nota indirizzata a prefetto e governatore De Luca informato le
istituzioni della nuova occupazione in corso invitando tutti a «voler fare quanto in
loro potere affinché le istanze del Sant' Alfonso Maria de' Liguori, che provengono
dal comitato Curiamo la vita ma anche dalle istituzioni locali e dalle comunità che
queste rappresentano, possano trovare le risposte concrete attese da tempo e che
potranno anche porre fine, una volta per tutte ad una protesta sempre più
preoccupante». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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24/04/2019                                                                                                                Pagina 25

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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

                           Pinza dimenticata nell' addome

 L' INCHIESTA Ettore Mautone Una falla
 nelle procedure di controllo in sala
 operatoria al Loreto Mare è costata un
 doppio intervento chirurgico, a distanza
 di soli quattro giorni, a una donna
 napoletana di 49 anni operata di
 isterectomia: in ospedale sono arrivati i
 Nas. La prima operazione è stata
 effettuata mercoledì 17 aprile ed era
 programmata per rimuovere un utero
 fibromatoso. Il secondo intervento è
 stato ripetuto invece a Pasqua, quando
 all' atto delle dimissioni, sulla scorta
 della sintomatologia dolorosa accusata
 al fianco dalla paziente, è stato
 effettuato un controllo radiografico di
 sicurezza da cui è emersa la presenza, in
 addome, di una placca di divaricazione in
 titanio di 30 centimetri. Un ferro
 chirurgico sfuggito dunque alle rigide
 procedure di controllo che solitamente si
 effettuano in sala operatoria e che è
 stato poi rimosso in urgenza. Le
 procedure di sicurezza prevedono, in
 base alle linee guida ministeriali, la conta ad alta voce, e per due volte, della
 checklist dei ferri impiegati per l' intervento, prima della sutura. La procedura di
 sicurezza, da quanto trapela rispetto alle prime verifiche della direzione sanitaria,
 sarebbe stata correttamente eseguita. Evidentemente però ciò non è stato
 sufficiente in quanto il ferro lasciato in addome è emerso solo al controllo finale,
 effettuato prima delle dimissioni. CONTROLLI DEI NAS Per fortuna la donna sta bene
 ed è ora in via di completa guarigione ma poteva andarle molto peggio. Si tratta di
 un evento sentinella da ricostruire in tutte le sue fasi per capire come sia stato
 possibile che i controlli di routine abbiano fallito. L' ipotesi più probabile è che la
 placca di titanio di 30 centimetri, per le sue grosse dimensioni, non sia stata inserita
 nella lista dei ferri da contare e verificare. Evidentemente una procedura di
 sicurezza non idonea e da modificare con un audit che il sistema di monitoraggio dei
 rischi sanitari della Asl ha già previsto nei prossimi giorni. Intanto il commissario
 straordinario della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva ha già avviato un' indagine interna. Sui
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fatti indagano anche i carabinieri del Nas intervenuti ieri con un blitz e un' ispezione
subito dopo la segnalazione anche se non è ancora chiaro se sia stata presentata
querela da parte della paziente o dei suoi familiari. Al Loreto Mare si è inoltre recata,
sempre ieri, il direttore sanitario aziendale Anna Borrelli che ha visitato e salutato la
paziente che è in via di dimissione. I DOLORI La donna, secondo quanto si è appreso,
ha iniziato a lamentare dolori all' addome qualche ora dopo l' intervento chirurgico. I
sanitari hanno eseguito gli accertamenti però solo prima delle dimissioni e con una
radiografia si sono accorti della presenza della piastra dimenticata nell' addome.
Secondo quanto si è appreso l' allarme dei sanitari non sarebbe scattato subito dopo
il conteggio post operatorio dei ferri chirurgici in quanto il divaricatore non era
presente nell' appello. «Ho chiesto ai miei ispettori - spiega il commissario Verdoliva
- di appurare la veridicità di quanto accaduto con dettaglio e precisi riferimenti a
fatti e protagonisti. La relazione dovrà essere inviata entro lunedì 29 aprile e dovrà
evidenziare eventuali responsabilità o comportamenti non conformi alle linee guida
e così da permettere la valutazione di eventuali azioni conseguenziali sul piano
disciplinare». «Siamo soddisfatti della celerità con cui il commissario Verdoliva ha
avviato l' inchiesta interna - commenta il consigliere regionale dei Verdi e membro
della commissione Sanità in Consiglio regionale Francesco Borrelli - eventuali
negligenze e responsabilità che dovessero emergere dall' inchiesta della Asl e dal
lavoro dei Nas dovranno essere sanzionati con il massimo rigore. Non è accettabile
che una paziente veda messa a rischio la propria salute dopo essersi affidata alle
cure del sistema sanitario nazionale». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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24/04/2019                                                                                                                Pagina 25

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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

 Sanità, l' affondo del governatore «Lasciare il commissario è
                          un abuso»

 LA POLEMICA Autonomia differenziata, il
 Piano di rientro e il commissariamento
 della Sanità regionale, i livelli essenziali
 di    assistenza    e    il  percorso    di
 risanamento della qualità delle cure in
 atto in Campania: è straripante,
 sarcastico e tagliente il governatore
 della Campania Vincenzo De Luca,
 intervenuto ieri al taglio del nastro del
 nuovo complesso operatorio (due sale
 chirurgiche ipertecnologiche) realizzato
 al Padiglione 17 di via Pansini dall'
 Università Vanvitelli che, oltre che sulle
 strutture del policlinico del centro
 storico, conta anche su un polo
 assistenziale delocalizzato in collina. «Il
 vicepremier Matteo Salvini ultimamente
 lo vedo un po' nervoso, gli mandiamo
 una nostra pastiera, così si rasserena»
 ha esordito De Luca rispondendo a una
 domanda sull' autonomia differenziata
 della Lega indicato come priorità dal
 vicepremier e ministro dell' Interno. Ecco
 l' affondo nei confronti del governo.
 «Credo sia l' unico esempio al mondo - ha detto - di un governo i cui ministri
 consumano il 90% del loro tempo a fare polemiche e raccontare fesserie. Io mi
 domando sinceramente dove trovano il tempo poi per governare? Il bilancio di
 tempo di chi sta in una istituzione pubblica è limitato e se lo sprechi a fare
 scemenze poi diventa complicato lavorare». AUTONOMIA DIFFERENZIATA «Sull'
 autonomia - ricorda De Luca - abbiamo detto quello che pensiamo: no alla
 frantumazione del sistema sanitario nazionale, no alla regionalizzazione del sistema
 scolastico. Poi discutiamo di tutto e siamo pronti ad accettare la sfida partendo però
 da condizioni di parità e a patto che si faccia un' operazione verità preliminare. Cioè
 a condizione che si dica esattamente quante sono le risorse che arrivano al Sud e
 quali i fabbisogni della popolazione in base a quello che c' è e a quello che manca in
 termini di servizi, strutture e attrezzature. Se facciamo un' operazione verità

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certificata dal ministero dell' Economia possiamo poi discutere di tutto». IL
COMMISSARIAMENTO De Luca ha poi puntato il dito sul commissariamento della
Sanità regionale. «Non c' è alcuna ragione per mantenere ancora in piedi il piano di
rientro - ha detto - la Campania ha raggiunto tutti gli obiettivi previsti dalla legge e
possiamo dire a testa alta, al netto del timbro che deve mettere il Governo, che la
Campania nella sostanza è uscita dal tunnel del periodo di amministrazione
straordinaria e può legittimamente avviarsi alla fuoriuscita dal commissariamento.
Mantenerlo è un abuso di potere». «Questo ci riempie di orgoglio - ha proseguito il
governatore - perché abbiamo fatto davvero un lavoro immane soprattutto per
quanto riguarda il Piano ospedaliero, il Piano delle assunzioni, il Piano oncologico
regionale e quello dell' edilizia sanitaria pronto da mesi e ora da attuare. Dobbiamo
continuare a non rilassarci, insistere per ridurre ancora di più le liste di attesa e sul
riordino del territorio, ma i passi in avanti sono davvero inimmaginabili». De Luca ha
infine sottolineato in particolare i «passi in avanti fatti per liste di attesa già ridotte
di un terzo» annunciando che presto sarà attuato un centro unico di prenotazione
per migliorare ancora. Così, riguardo ai Livelli essenziali di assistenza, ha rimarcato
il risultato sui livelli di parti cesarei per le donne alla prima gravidanza e la
tempestività degli interventi per fratture del femore. «Dobbiamo migliorare ancora
gli screening oncologici - ha infine ammesso - sul cui fronte siamo in ritardo, ma per
tutto il resto mi pare che abbiamo fatto un lavoro eccellente». IL VESCOVO DI
ACERRA «Il vescovo di Acerra non è d' accordo sulla quarta linea del
termovalorizzatore? Che Dio lo abbia in gloria» ha sottolineato De Luca
commentando le dichiarazioni del vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, che si è
opposto all' ipotesi di costruire una quarta linea del termovalorizzatore. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA.

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24/04/2019                                                                                                                Pagina 24

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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

       Soresa, è bufera sulle promozioni Regione in campo

 IL CASO Elena Romanazzi Bocche chiuse
 e un po' di tensione in Soresa. La
 valanga di promozioni effettuate il 16
 aprile scorso con effetto immediato dal
 direttore generale Gianluca Postiglione
 non sono passate inosservate al
 governatore della Campania Vincenzo De
 Luca che - secondo indiscrezioni - non
 era stato informato anche se il passaggio
 degli ordini di servizio al presidente della
 Regione non è un obbligo. Tuttavia sul
 caso - sollevato da Il Mattino - è subito
 intervenuto. «Si tratta di promozioni e
 non di assunzioni. Quindi è una
 questione      interna    a   Soresa    che
 ovviamente        verificheremo.     Se    le
 procedure       sono    corrette    saranno
 accettate, altrimenti saranno revocate».
 È proprio sulle procedure adottate che si
 concentra l' attenzione. E passato il
 ponte tra 25 aprile e primo maggio
 verranno verificate una per una perché
 certo 33 avanzamenti di carriera su
 novanta dipendenti non possono essere
 considerati pochi. LA LETTERA A sorpresa nella giornata di ieri è stata fatta circolare
 nella sede di Soresa tra i dipendenti una lettera indirizzata al presidente della giunta
 De Luca, al consiglio d' amministrazione presieduto da Corrado Cuccurullo, al
 direttore generale di Soresa Postiglione e alle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat
 Cisl, Uiltucs, Fismic Confsal, con la quale i sottoscrittori (nella giornata di ieri sono
 stati 33, un numero sicuramente casuale rispetto alle 33 promozioni) prendono le
 distanze proprio dall' operato dei sindacati «in deficit di rappresentanza» (24 iscritti
 - si legge - sui 92) e elogiano il management. «Per la prima volta - si legge - dall'
 insediamento del nuovo direttore generale e dell' attuale cda si è inaugurata una
 stagione nella quale i percorsi di professionalizzazione sono stati improntati a criteri
 meritocratici». «Tanto premesso - aggiungono - ci preme ribadire con forza che
 siamo assolutamente in linea con le politiche recentemente assunte dal
 management e chiediamo di non prestare il fianco alle richieste sindacali nelle quali
 non ci riconosciamo per forma e contenuti. Siamo consapevoli di aver raccolto
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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