Media Monitoring per 24-04-2019 - Rassegna stampa del 24-04-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 24/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Accoltellata per gelosia l'ex era uscito armato ...................................................................... 1 24/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) «Al Ruggi aree di sosta privatizzate e pass a parenti ed ex dipendenti» ............................... 3 24/04/2019 - CRONACHE DI SALERNO «C' è l' ho messa tutta per salvarti» ....................................................................................... 5 24/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Infermieri precari, garanzie sull' avvio del concorso .............................................................. 7 24/04/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO La lite in via Leucosia poi i fendenti al cuore «Mi devi 20mila euro» ...................................... 8 24/04/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Migliora la donna accoltellata dall' ex con precedenti per stalking ...................................... 10 24/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Niente 118 il bando c' è ma il servizio è in ritardo ............................................................... 11 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 13 24/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Assalto all' ospedale nel weekend di Pasqua l' emergenza va in tilt .................................... 13 24/04/2019 - CRONACHE DI SALERNO La Campania ha il primato delle migrazioni sanitarie .......................................................... 15 24/04/2019 - CRONACHE DI SALERNO Rubava farmaci in ospedali Confermata la condanna ........................................................... 16 Sanità Campania ............................................................................................................................. 17 24/04/2019 - IL SANNIO 'San Pio' senza direttore « sanitario, colpa di Pizzuti» ......................................................... 17 24/04/2019 - IL ROMA Due sale operatorie informatizzate e touch screen .............................................................. 19 24/04/2019 - IL ROMA Ospedale del Mare, sit-in dei precari a Santa Lucia ............................................................. 21 24/04/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Ospedale, la protesta torna in Comune ................................................................................ 22 24/04/2019 - IL MATTINO Pinza dimenticata nell' addome ........................................................................................... 24 24/04/2019 - IL MATTINO Sanità, l' affondo del governatore «Lasciare il commissario è un abuso» ............................ 26 24/04/2019 - IL MATTINO Soresa, è bufera sulle promozioni Regione in campo ........................................................... 28 24/04/2019 - IL ROMA Vecchio Pellegrini, dottoressa aggredita dal figlio di una paziente: colpita alla testa ......... 30 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 31 24/04/2019 - AVVENIRE «Ecco le soluzioni al problema Serve solo che il governo agisca» ........................................ 31 24/04/2019 - IL GIORNO «Evitiamo le guerre fra poveri, serve più programmazione» ................................................ 33 24/04/2019 - LA VERITÀ «Il cancro si vince facendo prevenzione sul cibo e le bufale» .............................................. 35 24/04/2019 - IL GIORNO «Nei nostri atenei c' è un sistema malato» .......................................................................... 38 24/04/2019 - IL GIORNO GIRO DI VITE ANTI FURBETTI ................................................................................................ 40 24/04/2019 - PANORAMA GLI ANNI CHE HAI (QUELLI VERI) .......................................................................................... 42 24/04/2019 - LIBERO I malati ci sono, però mancano i medici ............................................................................... 45 24/04/2019 - ITALIA OGGI L' anatra zoppa della sanità ................................................................................................. 47
24/04/2019 - IL GIORNALE L' ateneo e il diktat salutista «Se fumi non vai in cattedra» ................................................ 49 24/04/2019 - IL MESSAGGERO La nuova speranza dagli organi in 3D .................................................................................. 51 24/04/2019 - IL GIORNALE Mancano medici, pure gli stranieri fuggono ......................................................................... 53 24/04/2019 - AVVENIRE Medici, le Regioni fanno da sé ............................................................................................. 55 24/04/2019 - AVVENIRE Mobilitazione degli infermieri: «Siamo pochi» ..................................................................... 57 24/04/2019 - IL GIORNO Pochi medici: il Veneto li cerca all' estero ............................................................................ 58 24/04/2019 - IL GIORNO Prof universitari, il business dei titoli fasulli ........................................................................ 60 24/04/2019 - LA REPUBBLICA Pronto soccorso senza medici, arrivano i neo laureati ......................................................... 62 24/04/2019 - AVVENIRE SANITÀ, CURA TE STESSA ..................................................................................................... 64 24/04/2019 - IL GIORNO Uno studente su due in crisi sui libri «Tutta colpa dello stress e dell' ansia» ...................... 66
24/04/2019 Pagina 23 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 9.814 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Accoltellata per gelosia l'ex era uscito armato Petronilla Carillo È stata operata dall' equipe di Cardiochirurgia dell' ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona che le ha ricucito il ventricolo destro tamponando così la forte emorragia. Emilia David, la donna rumena di 38 anni, accoltellata lunedì pomeriggio dal suo ex amante, è salva. Le sue condizioni, una volta uscita dalla sala operatoria, sono rimaste stabili ma la prognosi resta riservata. La donna al momento è ricoverata in Rianimazione ma respira da sola e, secondo il bollettino emesso dall' azienda ospedaliera, ha soltanto una lieve sofferenza epatica e renale. Era arrivata in fin di vita, in uno stato di choc cardiaco, e i medici non aveva dato alcuna certezza sulla possibilità di sopravvivenza ma il lungo intervento le ha restituito la speranza. Baciata dalla fortuna nonostante un destino a lei avverso, Emilia deve la sua vita non soltanto ai medici del Ruggi ma anche ad una carabiniere, libero dal servizio, che è intervenuto immediatamente evitando il peggio e consentendo anche immediati soccorsi. LE INDAGINI Resta in stato di fermo, intanto, Giuseppe Ingenito, l' infermiere 63enne ex amante della donna. Stamattina ci sarà la convalida dell' arresto. Il sostituto procuratore Roberto Penna, titolare del fascicolo, non ha alcuna intenzione di concedere sconti: gli sarà contestato il tentato omicidio con l' aggravante della meditazione. E non solo. Si attendono anche le ultime relazioni da parte dei sanitari dell' ospedale e dei carabinieri della compagnia Salerno (agli ordini del tenente Bartolo Taglietti) per definire eventuali altri capi di imputazione. Nella giornata di ieri, i militari dell' Arma hanno sequestrato anche i vestiti dell' uomo oltre che il suo cellulare e quello della vittima. I due telefoni verranno controllati per verificare l' esistenza di messaggi intimidatori e per ricostruire la loro personale storia, capire la natura delle minacce che lui le rivolgeva, ed anche per verificare eventuali estremi per contestargli anche lo stalking. L' AGGRESSORE Giuseppe Ingenito è stato collaborativo con i carabinieri. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Cinico e freddo, ha raccontato loro tutto quanto accaduto lasciando intendere, con le sue parole, non solo di non aver mai avuto dubbi su ciò che aveva intenzione di fare ma anche di non essersene pentito. L' uomo ha ripetuto più volte agli investigatori che quella era la sua donna e che non accettava il fatto che lei avesse interrotto la loro relazione. Secondo i carabinieri, probabilmente l' infermiere di sala operatoria al Ruggi era uscito di casa proprio con quelle intenzioni dal momento che aveva con sé un grosso coltello da cucina, con lama di oltre 17 centimetri, e di spessore. E forse stava proprio aspettando che lei uscisse da lavoro, Emilia è cameriera presso una delle strutture più accorsate di via generale Clark. Quando l' ha vista con il collega, la sua rabbia si è trasformata in furia omicida. LA CONDANNA Ingenito non è nuovo a violenze nei confronti delle donne. In passato, in Sicilia, aveva perseguitato un' altra donna con la quale aveva avuto una relazione poi terminata. Eventi di diversa natura, rispetto al tentato femminicidio dell' altro giorno, ma che lo avevano portato comunque dinanzi ad un giudice dove aveva patteggiato la pena ad un anno di reclusione. Pena poi sospesa. LA VITTIMA Trentotto anni ed una vita vissuta in pieno. Anche lei giuridicamente sposata con un connazionale con il quale vive ormai da tempo separata. Lui è rimasto in Romania, lei si è da tempo trasferita in Italia con i suoi tre figli: il più grande ha vent' anni, gli altri due sono minorenni. Vivono tutti con lei a Pontecagnano. Cinque anni fa aveva avviato questa relazione extraconiugale con quell' uomo tanto più grande di lei. Da mesi era iniziato per lei il calvario. Ma non risultano sue denunce contro Ingenito. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 24 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 7.958 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Al Ruggi aree di sosta privatizzate e pass a parenti ed ex dipendenti» I SINDACATI Sabino Russo Sosta selvaggia e posti macchina riservati a professori universitari e primari. A denunciarlo al manager del Ruggi, attraverso una lettera, sono il segretario provinciale della Fials Salvatore Di Candia, che lamenta una carenza atavica di aree parcheggio e un accesso incontrollato alle aree che dovrebbero essere riservate a tutti i dipendenti, non solo a «pochi eletti». «Ogni giorno si assiste a una vera e propria lotta per la ricerca di un posto auto scrive al direttore generale Giuseppe Longo Il numero dei parcheggi a disposizione è assolutamente insufficiente rispetto agli utenti che ogni giorno si reca in ospedale. A questa criticità strutturale bisogna aggiungere la condotta scorretta di alcuni, con l' accesso selvaggio e incontrollato nelle aree di parcheggio che dovrebbero essere riservate solo a chi ha il diritto di accesso, come dipendenti o pazienti che comunque hanno il pass concesso dall' amministrazione. A oggi, invece, diverse persone non autorizzate accedono senza che vi sia il necessario controllo». A questi problemi già noti da tempo, la sigla sindacale segnala la presenza di diverse aree di parcheggio «ormai privatizzate addirittura con catena e lucchetto denuncia la Fials dove solo alcuni soggetti senza alcun criterio selettivo riescono ad accedervi, posti riservati ai professori universitari, primari e dirigenti aziendali, manutentori, autisti». Per questo motivo i sindacati chiedono di conoscere il numero esatto dei permessi consegnati ai dipendenti, che dovranno essere nominativi, non trasferibili o ceduti a terzi e annullati una volta che non si presta più servizio nell' ospedale. LA PROPOSTA «Per superare del tutto l' impasse si potrebbe accedere al parcheggio con il badge identificativo propone il sindacato in modo da renderlo fruibile esclusivamente ai dipendenti, mentre i possessori di permesso devono esibirlo direttamente agli Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
addetti, che dovranno verificarne la validità». Per quanto riguarda invece, le aree «privatizzate» chiedono l' immediata soppressione, in modo da renderle disponibili a tutti i dipendenti, indipendentemente dal ruolo e dalla categoria, «senza dare a taluni soggetti veri e propri privilegi, che devono essere aboliti, in modo da uniformare e rendere accessibile il parcheggio a tutti i dipendenti del Ruggi in egual misura senza alcun tipo di disparità». Per i cittadini che giornalmente si recano al presidio di via San Leonardo si ipotizza la stipula di una convenzione con Salerno Mobilità per l' utilizzo dei posti auto dello stadio Arechi, che dista circa 800 metri dal Ruggi, «oltretutto si potrebbe sopperire a questa distanza conclude la missiva con una navetta che permetterebbe di ridurre oltremodo questa seppur minima distanza». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 5 EAV: € 1.104 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «C' è l' ho messa tutta per salvarti» La testimonianza su Facebook di un salernitano che ha soccorso Emilia David L' immediato intervento chirurgico le ha salvato la vita. Restano gravi le condizioni di Emilia David, la 38enne rumena, accoltellata al cuore lunedì sera dal suo ex amante. La donna è ancora ricoverata nella terapia intensia dell' ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona" di Salerno. Nella tarda giornata di ieri la direzione attraverso unbollettino medico hareso note le condizioni della paziente. "La donna era in midriasi e shock cardiogeno da emopericardio per ferita di arma bianca in regione parasternale sinistra. - si legge nel documento firmato dalla direzione medica di Presidio, Angelo Gerbasio - L' accesso in sala operatoria è stato immediato. Alla donna è stato ricucito non solo il pericardio ma anche il ventricolo destro lacerato dalla punta del coltello. Al momento la paziente è vigile, ben contattabile, in assenza di danni neurologici evidenti, il respiro spontaneo. Non si evidenziano ulteriori danni d' organo importanti, ad esclusione di una lieve sofferenza epatica e renale. Resta in prognosi riservata". La donna è stata colpita da un fendente al petto sferrato da un 63enne infermiere di Pontecagnano, Giuseppe Ingenito, con il quale aveva avuto una relazione durata cinque anni. Era stata la donna a voler troncare la storia. L' uomo si trova ora in carcere a Fuorni con l' accusa di tentato omicidio. Questa mattina il giudice per leudienze preliminari del Tribunale di Salerno, Mariella Zambrano convaliderà l' arresto dell' uomo difeso da Nunzia Mirra. Sembra che l' infer miere non si sia reso conto di ciò che ha fatto. Accecato dalla gelosia avrebbe agito d' impeto. Il 63enne ha impugnato il coltello dopo aver visto la 38enne scambiarsi effusioni in auto con il suo attuale compagno che ha assistito alla scena ed è sotto shock. Ingnito, fermato dai carabinieri dopo l' aggressione, avrebbe successivamente confessato tutto. Sotto choc il nuovo compagno della 38enne che era con lei in auto al momento dell' accoltellamento, anche lui avrebbe confermato la dinamica di quanto accaduto. La testimonianza Il salernitano intervenuto in Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
soccorso della donna accoltellata unitamente al carabiniere libero dal servizio ha raccontato l' accaduto attraverso un post pubblicato sul suo profilo Facebook e ripreso dal sito "notizie audaci": "Mi trovavo li quando quel bastardo ti ha accoltellato, giuro ho messo in pericolo me stesso pur di soccorrerti il prima possibile, insieme ad un signore abbiamo abbattuto l' uomo che ti ha fatto del male e consegnato alle forze dell' ordine. Forse ti ho salvato la vita con il mio primo soccorso forse no. C' e l' ho messa tutta, per 13 minuti prima dell' arrivo dell' auto ambulanza ho provato a bloccarti le ferite. Spero con tutto il mio cuore che tu possa sopravvivere". Pina Ferro. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 27 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.205 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Infermieri precari, garanzie sull' avvio del concorso Rinnovo dei contratti e avvio di una discussione in Regione per ottenere posti riservati per un futuro concorso. Sono queste, in sintesi, le rassicurazioni ottenute da un gruppo di infermieri precari in servizio presso l' ospedale Santa Maria dell' Olmo e l' Azienda Ospedaliera San Leonardo. A fornire ampie garanzie è stato il direttore amministrativo del Ruggi, Oreste Florenzano. Nel corso di un incontro si è discusso a lungo della situazione singolarissima in cui versa questo ristretto numero di precari che lavorano a Salerno da svariati anni, come vincitori di selezione pubblica (dal 2016), ma precedentemente anche come lavoratori somministrati. Il nocciolo della questione verte, infatti, sulla esclusione dalla stabilizzazione dei contratti stipulati con le famose agenzie interinali, dei quali però - è giusto ricordare che la Regione Campania si è servita per circa un ventennio (il periodo del piano di rientro) per mantenere aperti gli ospedali. Hanno prestato servizio con professionalità e spesso ininterrottamente, con turni stressanti e lavoro straordinario e nel mentre hanno preparato il concorso, che hanno superato, per trovarsi oggi in una situazione di incertezza. Il direttore ha rassicurato sul rinnovo dei contratti in attesa di un imminente concorso. Simona Chiariello © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 6 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona La lite in via Leucosia poi i fendenti al cuore «Mi devi 20mila euro» Salvatore De Napoli L'ha scoperta in via Leucosia, in compagnia di un altro uomo ed è scattata la violenta scenata di gelosia. Un video ritrae quanto accaduto poco prima dell'accoltellamento in cui è rimasta gravemente ferita la 38enne rumena Emilia David ; a colpirla il 64enne Giuseppe Ingenito , infermiere del blocco operatorio di Ginecologia dell'ospedale Ruggi. Un passante ha filmato la lite dove si vede Ingenito strattonare una donna e gridarle frasi incomprensibili, tranne in un punto dove si sente distintamente dire: 20mila euro... . E poco dopo: E dice pure che non è vero... . Il litigio è avvenuto alla presenza di un uomo che cerca di dividere i due. Tutta la scena viene filmata da un passante. Un video può chiarire tutta la vicenda che ha sconvolto la zona orientale. Ingenito avrebbe intrattenuto per cinque anni una relazione con Emilia: e alla vista dell'altro uomo è scoppiata la rabbia. Secondo alcune voci, l'infermiere, residente a Prepezzano di Giffoni Sei Casali, sposato con tre figli, avrebbe anche contribuito alle spese di sostentamento della donna che abitava ad Ostaglio. La rumena, madre di due figli, invece, riteneva conclusa la relazione. Secondo quanto avrebbe riferito agli inquirenti l'anziano infermiere originario di Pontecagnano, il suo incontro con la 38enne sarebbe stato casuale, mentre stava andando in un terreno di sua proprietà, e il coltello di 35 centimetri usato poi per colpirla lo avrebbe avuto per eseguire lavori agricoli. Un incontro non voluto, quindi, pur essendo avvenuto nei pressi del locale dove la donna lavorava regolarmente. Subito dopo la lite in via Leucosia, Emilia e il 43enne collega di Capaccio, in auto, si sono avviati probabilmente verso casa. Giunti in via Clark, all'altezza del distributore di carburante della Ip, la vettura di Ingenito ha sbarrato la strada a quella dei due amici. L'infermiere sarebbe sceso col coltello, avrebbe aperto la portiera anteriore lato guida, colpendola al torace la vittima. Un appuntato dei Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
carabinieri in servizio alla tenenza i Melito, in ferie a Salerno, ha bloccato l'aggressore. In questi frangenti la titolare del vicino bar Hilton e un suo avventore, accorsi sul posto, avrebbero ascoltato anche la pretesa della restituzione dei 20mila euro rivolta da Ingenito alla 38enne che giaceva priva di sensi a terra. Va detto però che entrambi i testimoni hanno sentito dire all'accoltellatore di aver voluto bene alla rumena. La pista passionale potrebbe essere l'ipotesi investigativa privilegiata, ma non si escludono anche il concorso di altre. Al di là delle indagini, vanno segnalate le polemiche per il ritardo dei soccorsi: una prima ambulanza si è fermata in via Clark ma aveva già una paziente a bordo; e, mentre si decideva se farla scendere o meno per caricare Emilia, sono trascorsi altri minuti, sin quando non è arrivato un secondo mezzo di soccorso, come hanno raccontato due testimoni. La donna arrivata al Ruggi ha trovato pronta l'equipe del Pronto soccorso e della Rianimazione: è stata stabilizzata per poi essere sottoposta a un un delicato intervento di cardiochirurgia del team del primario Severino Iesu . Ricucito il ventricolo destro del cuore, lacerato dalla punta del coltello, Emilia si è risvegliata. Ora è vigile e respira autonomamente. Pur restando in prognosi riservata, i medici restano fiduciosi nel decorso postoperatorio. Oggi, intanto, è prevista la convalida dell'arresto in carcere di Ingenito, assistito dagli avvocati Nunzia Mirra e Luigi D'Aniello . Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 4 EAV: € 30.016 Lettori: 704.603 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Migliora la donna accoltellata dall' ex con precedenti per stalking Salerno Migliorano le condizioni di Emilia David, la donna romena pugnalata nella serata di lunedì a Salerno dal suo ex compagno. «Al momento - si apprende dal bollettino medico diramato dalla direzione medica dell' Azienda ospedaliera salernitana - la paziente è vigile, ben contattabile, in assenza di danni neurologici evidenti, in respiro spontaneo. Non si evidenziano ulteriori danni d' organo importanti ad esclusione di una lieve sofferenza epatica e renale. Attualmente resta in prognosi riservata». L' uomo, Giuseppe Ingenito, un infermiere 63enne originario di Pontecagnano Faiano (Salerno), aveva rintracciato la donna, che si trovava insieme a un amico, in via Generale Clark, nella zona orientale della città, sferrandole alcuni colpi con un coltello da cucina. Ha così pugnalato la 38enne, con la quale aveva intrattenuto, fino a pochi giorni fa, una relazione extraconiugale durata cinque anni e conclusasi, a quanto pare, proprio per volontà della vittima la quale, gravemente ferita, è stata immediatamente ricoverata in fin di vita all' ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona di Salerno. Subito dopo l' uomo è stato disarmato e bloccato da un carabiniere libero dal servizio che ha assistito alla scena, coadiuvato da una pattuglia della compagnia di Salerno intervenuta prontamente sul posto. Intanto l' aggressore - noto per precedenti di stalking nei confronti di un' altra donna - è stato arrestato con l' accusa di tentato omicidio e rinchiuso nel carcere di Salerno. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 27 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 6.220 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Niente 118 il bando c' è ma il servizio è in ritardo MERCATO SAN SEVERINO Antonio De Pascale Un vero paradosso. La città più grande della Valle dell' Irno ha l' ospedale Gaetano Fucito, nella frazione Curteri, il distretto sanitario in piazza XX settembre, ma non ha una postazione fissa del 118. In caso di emergenza, telefonando al 118, le ambulanze arrivano da Fisciano (associazione La Solidarietà), Baronissi (Il Punto) o Siano (La Misericordia). Solo dal venerdì sera al lunedì mattina, è assicurato l' intervento di un' ambulanza della Croce rossa italiana, che ha la sede in via Paolo Borsellino. Ma è in arrivo la soluzione. Secondo Carmine Landi, cardiologo e consigliere comunale che da anni segue la problematica, «la nuova piattaforma regionale ha individuata Mercato San Severino quale destinataria di sede del 118 con medico rianimatore. La sede verrà concordata tra il Comune e l' Asl di Salerno. Tre le possibili destinazioni: presso una palazzina di Curteri in cui già ci sono i vigili del fuoco, la località Sibelluccia o all' interno del nuovo distretto sanitario che sorgerà nella frazione San Vincenzo». «Registriamo dei ritardi aggiunge Landi anche perché non si è concluso l' espletamento del bando per l' assegnazione del servizio d' emergenza a livello regionale, in seguito a un ricorso di una società partecipante. In ogni caso, San Severino avrà la sua postazione fissa del 118 con medico rianimatore perché la normativa prevede che essa debba stare nel Comune più grande e dal quale parte il maggior numero di richieste di interventi al 118: dunque, proprio Mercato San Severino». Intanto, giungono novità positive anche per l' ospedale Fucito. «Entro fine maggio prosegue Landi - saranno ultimati i lavori di riqualificazione del pronto soccorso, che avrà quattro posti di osservazione breve. Inoltre, verrà creato un solo compartimento per l' emergenza. Sono in corso i lavori per il compartimento unico che includerà i reparti di chirurgia, medicina e cardiologia, che andranno a occupare i padiglioni lasciati liberi dalla chiusura di ginecologia e ortopedia». Senza dimenticare che l' ospedale Fucito sarà sede della Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
facoltà di odontoiatria dell' Università di Salerno. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 28 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 7.682 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Assalto all' ospedale nel weekend di Pasqua l' emergenza va in tilt NOCERA INFERIORE Nello Ferrigno C' è chi si è presentato al pronto soccorso alle 21,30. Ne è uscito quattro ore dopo, con nove punti di sutura. «Attesa lunga ha detto Carmine Pagano ma infermiere bravo». Oppure Vincenzo Senatore, che lunedì scorso aveva portato la moglie per un problema addominale: l' attesa è durata oltre quattro ore. «Non ho mai visto tanta gente in un reparto di ospedale», ha raccontato. «Medici ed infermieri indaffarati ha continuato impossibile avere una tregua. Le ambulanze arrivavano a distanza di pochi minuti l' una dall' altro, le sedie nella sala d' attesa per i casi meno gravi erano tutte occupate. Ci vuole davvero coraggio e sangue freddo a lavorare in quelle condizioni, soprattutto se si tiene conto che in gioco c' è la salute, spesso la vita, delle persone». Nel fine settimana di Pasqua il pronto soccorso dell' Umberto I è stato preso d' assalto come ormai accade tutti i giorni. «I ritardi che alcune volte gli assistiti lamentano ha detto il direttore sanitario Alfonso Giordano sono dovuti alla carenza di personale. Gli accessi riusciamo a gestirli ed è naturale che le attese possono essere lunghe. È la pianta organica il problema. Per fortuna c' è tanta abnegazione dalla dirigente, Giovanna Esposito che sta dando l' anima, e di tutti i suoi collaboratori». L' ATTESA «La svolta dovrebbe arrivare - ha continuato Giordano a giugno con il completamento dei concorsi. Speriamo non ci siano intoppi». Per rimettere le cose in ordine ci vorrebbero sei medici e otto infermieri. Meno male che venerdì scorso è iniziata la collaborazione tra la guardia medica e i pediatri. L' accordo è stato sancito per ridurre l' affluenza al pronto soccorso nei giorni prefestivi e festivi. «Nonostante fosse la prima volta ha detto Vincenzo Stile ci sono state diverse richieste di consulenza pediatrica. Non sappiamo quanto e se hanno influito sull' attività del pronto soccorso». Anche oggi, essendo un Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
giorno prefestivo, dalla 8 alle 20, ci sarà la guardia medica pediatrica nell' ambulatorio dell' Asl Salerno in via Ricco. Non sono autorizzate le visite domiciliari. Il pronto soccorso dell' ospedale rientra nella casistica regionale che ha portato la Cgil Funzione Pubblica a parlare di «sistema sanitario al collasso» e a chiedere un confronto immediato con la Regione e la struttura commissariale per risolvere una «situazione in cui è impossibile assicurare il diritto alla salute e alla vita». Anche la Cgil pone come criticità primaria la riduzione del personale tanto che «mancano i numeri per assicurare i turni di servizio» e che crea «esasperazione tra pazienti ed operatori che faranno aumentare aggressioni e denunce». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 3 EAV: € 619 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia La Campania ha il primato delle migrazioni sanitarie Lo chiamano turismo sanitario ma in effetti è un vero e proprio esodo che dalla Campania, prima regione, partono soprattutto per la Lombardia. E' il dato che emerge da un' inchiesta de Il Giornale sul ruolo delle Asl a 40 anni dalla loro istituzione. A seguire la Campania ci sono altre due regioni del sud. Il termometro più evidente di questa situazione sono i dati sul turismo sanitario: migliaia di persone si trasferiscono (in generale dal Sud al Nord) perché cercano di farsi curare al meglio. «Intendiamoci, una parte di questo pendolarismo è del tutto normale: si va a cercare il centro di eccellenza per questa o quella patologia. I guai nascono quando viaggiare verso Nord diventa la normalità», spiega Fattore docente della Bocconi. Se la Campania è al primo posto non è certo Salerno a presidiare il primo posto, come spiega Francesco Bruno, segretario aziendale dei medici della Cgil. "La risposta della città dal punto di vista sanitario è buona, certo si può fare sempre meglio ma risposto a Napoli, vedi il caso delle formiche ad esempio, siamo una piccola eccellenza. Naturalmente ci privilegia il fatto che siamo una città più piccola, la risposta che arriva dal Ruggi è positiva e arrivano risposte positive anche dai centri convenzionati come Campolongo o la Salus di Battipaglia". Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 16 EAV: € 440 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Rubava farmaci in ospedali Confermata la condanna IL FATTO / Per un infermiere, altri nove a giudizio Furto di farmaci tra gli ospedali di Sarno e Scafati, la Cassazione certifica la condanna per un infermiere di San Valentino Torio, dopo il rigetto del ricorso presentato alla Suprema Corte dalla difesa. Il 63enne era stato condannato con rito abbreviato a 3 anni di reclusione, dinanzi al Gup del Tribunale di Nocera Inferiore, oltre al pagamento di 3mila euro di multa, con le accuse di peculato, falso in atto pubblico, furto aggravato e detenzione illecita di arma da fuoco. Aveva scelto il rito abbreviato, a differenza di altre nove persone, finite a giudizio. Per loro il processo comincerà il prossimo 6 maggio, dinanzi al giudice monocratico. Altri sette imputati erano invece usciti dall' inchiesta, con sentenza di non luogo a procedere. Enzo Colabene. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 5 Il Sannio EAV: € 1.249 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania 'San Pio' senza direttore « sanitario, colpa di Pizzuti» IoxBenevento torna a contestare il vertice dell' azienda ospedaliera "Ancora una volta il direttore generale dell' Azienda ospedaliera 'San Pio' di Benevento, Renato Pizzuti, fa scivolare maldestramente le proprie responsabilità su altri. La stampa di qualche giorno fa, ha ampiamente riportato la seguente dichiarazione: 'Per la nomina del direttore sanitario al 'Rummo' è necessario l' elenco regionale, che sarà pronto a giorni'. Quindi, considerato che la Regione Campania dall' anno 2016 non ha ancora predisposto l' elenco regionale dei direttori sanitari, la colpa della mancata nomina del direttore sanitario del 'Rummo' (che manca da circa un anno), secondo Pizzuti, è della Regione Campania e quindi del presidente De Luca. Secondo l' interpretazione di Pizzuti, quindi, il presidente della Regione Campania nel momento in cui nominò come commissario straordinario all' Asl di Salerno l' allora direttore sanitario dell' Azienda ospedaliera. Rummo di Benevento, Mario Iervolino, era consapevole che non era possibile nominare a Benevento un nuovo direttore sanitario aziendale, in quanto 'per la nomina del direttore sanitario è necessario l' elenco regionale'". Così l' associazione IoxBenevento che torna a criticare il direttore generale dell' azienda ospedaliera San Pio. "Nuovamente siamo costretti a segnalare che il dott. Pizzuti, funzionario regionale, ignora le Leggi. Infatti l' Art. 3, comma 1, del Decreto Legislativo del 4 agosto 2016, n. 171 (successivamente integrato e corretto con D.Lgs. 26 luglio 2017, n. 126) a riguardo al conferimento dell' incarico di direttore sanitario delle Aziende ed Enti del Ssr, ha disposto con chìarezza quanto segue: 'Il direttore generale [...] nomina il direttore amministrativo e il direttore sanitario attingendo obbligatoriamente agli elenchi degli idonei, anche di altre Regioni...' hanno poi aggiunto -. Quindi l' unico responsabile della mancata nomina e del lungo periodo di assenza della importante figura del direttore sanitario al 'Rummo' è unicamente il dott. Renato Pizzuti, in quanto se la Regione Campania non ha l' elenco regionale dei direttori sanitari si era obbligati ad attingere da altre Regioni così da non lasciare priva di direttore sanitario aziendale per un anno il Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
'Rummo'. A questo elenco avrebbe potuto attingere con facilità il dott. Pizzuti già dal 15 giugno 2018 data in cui il direttore sanitario aziendale del 'Rummo' di Benevento Mario Iervolino, lasciò l' incarico". "Ovviamente il direttore generale Pizzuti ignora la norma legislativa o la vuole ignorare. Stiamo valutando, attraverso i nostri legali, di verificare tutti gli elementi che hanno caratterizzato la mancata applicazione della Legge sulla nomina del direttore sanitario aziendale, protrattasi ormai da un anno al 'Rummo'. Aspettiamo, ormai da qualche settimana, che il presidente De Luca venga a Benevento non per politicizzare e strumentalizzare ma bensì per dare delle spiegazioni alla popolazione in merito alla violazione dei principi di legalità che sta caratterizzando la gestione del 'San. Pio'", la conclusione dell' associazione. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 3 EAV: € 930 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Due sale operatorie informatizzate e touch screen NAPOLI. Una nuova struttura, con apparecchiature di ultima generazione e una parete altamente informatizzata, per la gestione di tutte le attività operatorie con touch screen: è quella inaugurata nel nuovo complesso dell' Azienda ospedaliera universitaria Vanvitelli, al terzo piano del Policlinico di Cappella Cangiani a Napoli, alla presenza del governatore Vincenzo De Luca (nella foto). L' edificio ospita due sale operatorie, per le Unità operative di chirurgia generale e specialistica - in particolare quella oncologica per colon, pancreas e tiroide e quelle toracica, urologica e otorinolaringoiatrica - che da due passano a quattro. Sono state installate apparecchiature di ultima generazione e, in ogni sala operatoria, è presente una "parete informatizzata" che consente la gestione di tutte le attività operatorie. Attraverso un monitor, dotato di touch screen, un infermiere di sala assiste dallo schermo alla seduta operatoria monitorando gli interventi. Il sistema altamente innovativo consente anche la registrazione degli interventi stessi, che saranno raccolti in un' archiviazione informatizzata dei registri operatori. La maggiore disponibilità di spazi operatori consentirà non solo un aumento dei volumi di attività chirurgica, con conseguente riduzione dei tempi di attesa per i ricoveri, ma anche un potenziamento della didattica: le chirurgie sono infatti frequentate da studenti in medicina, medici interni e specializzandi che potranno anche assistere alle sedute da uno schermo televisivo grazie alla parete informatizzata delle sale per la trasmissione delle sedute in diretta streaming. «Le nuove sale operatorie - ha sottolineato il rettore della Vanvitelli Giuseppe Paolisso - ci consentono un ulteriore avanzamento didattico e della ricerca. Si tratta di sale moderne che ampliano anche la qualità dell' assistenza. Siamo passati da 420 a 500 posti e aumentiamo anche l' offerta formativa per gli studenti». E il direttore generale Maurizio Di Mauro ha aggiunto: «Abbiamo un complesso operatorio che consentirà di aumentare i volumi di attività Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
operatoria e conseguentemente di ridurre ulteriormente i tempi di attesa per i pazienti chirurgici, che tra l' altro sono già tra i più bassi in ambito regionale». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 3 EAV: € 543 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Ospedale del Mare, sit-in dei precari a Santa Lucia Oggi il presidio sotto la Regione: «Vogliamo il rinnovo dei contratti per garantire salute e sicurezza» NAPOLI. Rinnovo dei contratti «per poter continuare a garantire salute, sicurezza e dignità». È quanto chiederanno questa mattina i 120 precari, tra infermieri e operatori socio -sanitari in forze all' Ospedale del Mare di Napoli che si sono dati appuntamento per un sit-in a oltranza sotto la sede della Regione, a Palazzo Lucia. «La presenza di questi colleghi in ospedale, al momento è fondamentale, basti pensare alle numerose Unità Operative che li vedono schierati tra le proprie fila rappresentando tra l' altro, una considerevole fetta del personale in servizio. La loro assenza rischierebbe di portare al collasso l' intero nosocomio» si legge in una nota diramata l' altro giorno dai sindacati di categoria. Che, proprio per questo motivo., hanno chiesto «al Presidente della giunta regionale della Campania, al commissario straordinario e tutte le figure coinvolte nei livelli decisionali, a trovare soluzioni atte a scongiurare una vera e propria catastrofe assistenziale». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 10.101 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Ospedale, la protesta torna in Comune SANT' AGATA DE' GOTI Vincenzo De Rosa Vogliono sedersi ad un tavolo istituzionale e mettere tutti di fronte alle loro responsabilità per evitare che ancora una volta la loro protesta contro il depotenziamento del «Sant' Alfonso Maria de' Liguori» generi solo dichiarazioni alla stampa e poco più. La richiesta è una sola: guardare in faccia governatore De Luca, il prefetto di Benevento ed il ministro alla Sanità Grillo, seduti tutti assieme allo stesso tavolo. Un incontro più volte richiesto e che aveva portato i rappresentanti del comitato civico «Curiamo la vita» a dichiarare lo sciopero della fame già diverse settimane fa. Una forma di protesta estrema cessata solo quando il prefetto Francesco Antonio Cappetta aveva chiesto loro di interrompere il digiuno impegnandosi a creare le condizioni per il tavolo istituzionale. Ma ieri mattina il comitato è ritornato ad occupare l' aula consiliare di palazzo San Francesco, il municipio di Sant' Agata. «Abbiamo per l' ennesima volta le motivazioni esposte da Mena Distasi, portavoce del comitato richiamato in Prefettura ma nessuno ha saputo darci notizia del tavolo che avevamo richiesto. Un incontro che aspettiamo da più di una settimana. Il prefetto ci aveva chiesto di sospendere lo sciopero della fame dicendoci che entro la settimana avremmo avuto la data dell' incontro, data che non è arrivata. Quello che vogliamo è poterci confrontare con il governatore De Luca, il prefetto di Benevento ed il ministro Grillo o un suo delegato, vogliamo parlare con tutte le parti in causa, senza rimpalli di responsabilità, non vogliamo nuove vie di fuga, vogliamo sapere chi farà cosa, vogliamo i fatti. Per questo abbiamo deciso di occupare nuovamente l' aula consiliare». Queste le motivazioni che hanno spinto cinque delle donne che in queste settimane avevano animato la tenda-presidio sistemata nel cortile del «Sant' Alfonso» (con Mena Di Stasi anche Margherita Rossano, Stella Truocchio, Michela Ottobre e Pina De Masi) a ritornare in quella sala già occupata lo scorso novembre. Striscioni appesi ai banchi Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dell' aula ed al balcone di palazzo San Francesco, catene ed un nuovo digiuno con gli altri esponenti del comitato rimasti a presidiare il sit-in di località San Pietro. Si è concretizzato così l' ennesimo atto di protesta da parte degli attivisti impegnati per scongiurare il depotenziamento del presidio ospedaliero dopo l' annessione della struttura all' azienda ospedaliera «Rummo» di Benevento. Una vertenza che ha investito tutti i livelli istituzionali ma che ad oggi resta senza quella soluzione che in maniera definitiva sancisca il diritto ad esistere della struttura sanitaria. Protesta destinata ad andare avanti con il comitato che ha invitato tutti a ritrovarsi domani pomeriggio, alle 16, all' ingresso di palazzo San Francesco. Preoccupazione è stata espressa dal sindaco di Sant' Agata Carmine Valentino che ieri mattina al momento dell' occupazione era nel suo ufficio in municipio. «Mi preoccupa sempre più ha spiegato il primo cittadino - la condizione di crescente agitazione e la palpabile generale sfiducia nelle istituzioni. Cerco come sempre, da sindaco della città, di fare seppur in condizioni difficili la mia parte. Ci troviamo di fronte ad una protesta di persone ferme e decise ad andare fino in fondo. Ritengo che solo una risposta definitiva e chiara alle richieste avanzate possa evitare il determinarsi di situazioni più complesse e serie. Sono seriamente preoccupato». Lo stesso Valentino ha poi con una propria nota indirizzata a prefetto e governatore De Luca informato le istituzioni della nuova occupazione in corso invitando tutti a «voler fare quanto in loro potere affinché le istanze del Sant' Alfonso Maria de' Liguori, che provengono dal comitato Curiamo la vita ma anche dalle istituzioni locali e dalle comunità che queste rappresentano, possano trovare le risposte concrete attese da tempo e che potranno anche porre fine, una volta per tutte ad una protesta sempre più preoccupante». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 25 EAV: € 9.734 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Pinza dimenticata nell' addome L' INCHIESTA Ettore Mautone Una falla nelle procedure di controllo in sala operatoria al Loreto Mare è costata un doppio intervento chirurgico, a distanza di soli quattro giorni, a una donna napoletana di 49 anni operata di isterectomia: in ospedale sono arrivati i Nas. La prima operazione è stata effettuata mercoledì 17 aprile ed era programmata per rimuovere un utero fibromatoso. Il secondo intervento è stato ripetuto invece a Pasqua, quando all' atto delle dimissioni, sulla scorta della sintomatologia dolorosa accusata al fianco dalla paziente, è stato effettuato un controllo radiografico di sicurezza da cui è emersa la presenza, in addome, di una placca di divaricazione in titanio di 30 centimetri. Un ferro chirurgico sfuggito dunque alle rigide procedure di controllo che solitamente si effettuano in sala operatoria e che è stato poi rimosso in urgenza. Le procedure di sicurezza prevedono, in base alle linee guida ministeriali, la conta ad alta voce, e per due volte, della checklist dei ferri impiegati per l' intervento, prima della sutura. La procedura di sicurezza, da quanto trapela rispetto alle prime verifiche della direzione sanitaria, sarebbe stata correttamente eseguita. Evidentemente però ciò non è stato sufficiente in quanto il ferro lasciato in addome è emerso solo al controllo finale, effettuato prima delle dimissioni. CONTROLLI DEI NAS Per fortuna la donna sta bene ed è ora in via di completa guarigione ma poteva andarle molto peggio. Si tratta di un evento sentinella da ricostruire in tutte le sue fasi per capire come sia stato possibile che i controlli di routine abbiano fallito. L' ipotesi più probabile è che la placca di titanio di 30 centimetri, per le sue grosse dimensioni, non sia stata inserita nella lista dei ferri da contare e verificare. Evidentemente una procedura di sicurezza non idonea e da modificare con un audit che il sistema di monitoraggio dei rischi sanitari della Asl ha già previsto nei prossimi giorni. Intanto il commissario straordinario della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva ha già avviato un' indagine interna. Sui Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
fatti indagano anche i carabinieri del Nas intervenuti ieri con un blitz e un' ispezione subito dopo la segnalazione anche se non è ancora chiaro se sia stata presentata querela da parte della paziente o dei suoi familiari. Al Loreto Mare si è inoltre recata, sempre ieri, il direttore sanitario aziendale Anna Borrelli che ha visitato e salutato la paziente che è in via di dimissione. I DOLORI La donna, secondo quanto si è appreso, ha iniziato a lamentare dolori all' addome qualche ora dopo l' intervento chirurgico. I sanitari hanno eseguito gli accertamenti però solo prima delle dimissioni e con una radiografia si sono accorti della presenza della piastra dimenticata nell' addome. Secondo quanto si è appreso l' allarme dei sanitari non sarebbe scattato subito dopo il conteggio post operatorio dei ferri chirurgici in quanto il divaricatore non era presente nell' appello. «Ho chiesto ai miei ispettori - spiega il commissario Verdoliva - di appurare la veridicità di quanto accaduto con dettaglio e precisi riferimenti a fatti e protagonisti. La relazione dovrà essere inviata entro lunedì 29 aprile e dovrà evidenziare eventuali responsabilità o comportamenti non conformi alle linee guida e così da permettere la valutazione di eventuali azioni conseguenziali sul piano disciplinare». «Siamo soddisfatti della celerità con cui il commissario Verdoliva ha avviato l' inchiesta interna - commenta il consigliere regionale dei Verdi e membro della commissione Sanità in Consiglio regionale Francesco Borrelli - eventuali negligenze e responsabilità che dovessero emergere dall' inchiesta della Asl e dal lavoro dei Nas dovranno essere sanzionati con il massimo rigore. Non è accettabile che una paziente veda messa a rischio la propria salute dopo essersi affidata alle cure del sistema sanitario nazionale». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 25 EAV: € 10.559 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Sanità, l' affondo del governatore «Lasciare il commissario è un abuso» LA POLEMICA Autonomia differenziata, il Piano di rientro e il commissariamento della Sanità regionale, i livelli essenziali di assistenza e il percorso di risanamento della qualità delle cure in atto in Campania: è straripante, sarcastico e tagliente il governatore della Campania Vincenzo De Luca, intervenuto ieri al taglio del nastro del nuovo complesso operatorio (due sale chirurgiche ipertecnologiche) realizzato al Padiglione 17 di via Pansini dall' Università Vanvitelli che, oltre che sulle strutture del policlinico del centro storico, conta anche su un polo assistenziale delocalizzato in collina. «Il vicepremier Matteo Salvini ultimamente lo vedo un po' nervoso, gli mandiamo una nostra pastiera, così si rasserena» ha esordito De Luca rispondendo a una domanda sull' autonomia differenziata della Lega indicato come priorità dal vicepremier e ministro dell' Interno. Ecco l' affondo nei confronti del governo. «Credo sia l' unico esempio al mondo - ha detto - di un governo i cui ministri consumano il 90% del loro tempo a fare polemiche e raccontare fesserie. Io mi domando sinceramente dove trovano il tempo poi per governare? Il bilancio di tempo di chi sta in una istituzione pubblica è limitato e se lo sprechi a fare scemenze poi diventa complicato lavorare». AUTONOMIA DIFFERENZIATA «Sull' autonomia - ricorda De Luca - abbiamo detto quello che pensiamo: no alla frantumazione del sistema sanitario nazionale, no alla regionalizzazione del sistema scolastico. Poi discutiamo di tutto e siamo pronti ad accettare la sfida partendo però da condizioni di parità e a patto che si faccia un' operazione verità preliminare. Cioè a condizione che si dica esattamente quante sono le risorse che arrivano al Sud e quali i fabbisogni della popolazione in base a quello che c' è e a quello che manca in termini di servizi, strutture e attrezzature. Se facciamo un' operazione verità Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
certificata dal ministero dell' Economia possiamo poi discutere di tutto». IL COMMISSARIAMENTO De Luca ha poi puntato il dito sul commissariamento della Sanità regionale. «Non c' è alcuna ragione per mantenere ancora in piedi il piano di rientro - ha detto - la Campania ha raggiunto tutti gli obiettivi previsti dalla legge e possiamo dire a testa alta, al netto del timbro che deve mettere il Governo, che la Campania nella sostanza è uscita dal tunnel del periodo di amministrazione straordinaria e può legittimamente avviarsi alla fuoriuscita dal commissariamento. Mantenerlo è un abuso di potere». «Questo ci riempie di orgoglio - ha proseguito il governatore - perché abbiamo fatto davvero un lavoro immane soprattutto per quanto riguarda il Piano ospedaliero, il Piano delle assunzioni, il Piano oncologico regionale e quello dell' edilizia sanitaria pronto da mesi e ora da attuare. Dobbiamo continuare a non rilassarci, insistere per ridurre ancora di più le liste di attesa e sul riordino del territorio, ma i passi in avanti sono davvero inimmaginabili». De Luca ha infine sottolineato in particolare i «passi in avanti fatti per liste di attesa già ridotte di un terzo» annunciando che presto sarà attuato un centro unico di prenotazione per migliorare ancora. Così, riguardo ai Livelli essenziali di assistenza, ha rimarcato il risultato sui livelli di parti cesarei per le donne alla prima gravidanza e la tempestività degli interventi per fratture del femore. «Dobbiamo migliorare ancora gli screening oncologici - ha infine ammesso - sul cui fronte siamo in ritardo, ma per tutto il resto mi pare che abbiamo fatto un lavoro eccellente». IL VESCOVO DI ACERRA «Il vescovo di Acerra non è d' accordo sulla quarta linea del termovalorizzatore? Che Dio lo abbia in gloria» ha sottolineato De Luca commentando le dichiarazioni del vescovo di Acerra, Antonio Di Donna, che si è opposto all' ipotesi di costruire una quarta linea del termovalorizzatore. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
24/04/2019 Pagina 24 EAV: € 9.623 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Soresa, è bufera sulle promozioni Regione in campo IL CASO Elena Romanazzi Bocche chiuse e un po' di tensione in Soresa. La valanga di promozioni effettuate il 16 aprile scorso con effetto immediato dal direttore generale Gianluca Postiglione non sono passate inosservate al governatore della Campania Vincenzo De Luca che - secondo indiscrezioni - non era stato informato anche se il passaggio degli ordini di servizio al presidente della Regione non è un obbligo. Tuttavia sul caso - sollevato da Il Mattino - è subito intervenuto. «Si tratta di promozioni e non di assunzioni. Quindi è una questione interna a Soresa che ovviamente verificheremo. Se le procedure sono corrette saranno accettate, altrimenti saranno revocate». È proprio sulle procedure adottate che si concentra l' attenzione. E passato il ponte tra 25 aprile e primo maggio verranno verificate una per una perché certo 33 avanzamenti di carriera su novanta dipendenti non possono essere considerati pochi. LA LETTERA A sorpresa nella giornata di ieri è stata fatta circolare nella sede di Soresa tra i dipendenti una lettera indirizzata al presidente della giunta De Luca, al consiglio d' amministrazione presieduto da Corrado Cuccurullo, al direttore generale di Soresa Postiglione e alle sigle sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs, Fismic Confsal, con la quale i sottoscrittori (nella giornata di ieri sono stati 33, un numero sicuramente casuale rispetto alle 33 promozioni) prendono le distanze proprio dall' operato dei sindacati «in deficit di rappresentanza» (24 iscritti - si legge - sui 92) e elogiano il management. «Per la prima volta - si legge - dall' insediamento del nuovo direttore generale e dell' attuale cda si è inaugurata una stagione nella quale i percorsi di professionalizzazione sono stati improntati a criteri meritocratici». «Tanto premesso - aggiungono - ci preme ribadire con forza che siamo assolutamente in linea con le politiche recentemente assunte dal management e chiediamo di non prestare il fianco alle richieste sindacali nelle quali non ci riconosciamo per forma e contenuti. Siamo consapevoli di aver raccolto Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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