Media Monitoring per 19-05-2018 - Rassegna stampa del 19-05-2018 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 XIV Giornata Mondiale contro l'Ipertensione Arteriosa ...................................................... 1 Nuovo ospedale di Salerno come il ponte sullo stretto ...................................................... 4 Salerno, lungomare Trieste fine settimana Uici “ L. Lamberti” a campus3s .................. 5 Sanità, De Luca: 1,6 mld per l'edilizia e 5 nuovi ospedali .................................................. 7 «Estorsione? Una mancia Ci davano 50 centesimi» ............................................................. 8 «Per il nuovo Ruggi solo 100 milioni e sull'area contenziosi con le coop» .................... 10 Giovani medici e le patologie respiratorie, l' importanza dell' emogasanalisi ............. 12 Giudice: «Il riordino ospedaliero è giunto a un livello avanzato» ................................... 13 Nuovo Ruggi, i dubbi di Lambiase: «I fondi tanto acclamati in realtà non ci sono» .............................................................................................................................................. 15 Petrocelli: «Al Ruggi siamo attrezzati per l'emergenza» .................................................. 16 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 18 Gemellini morti, la scure del pm ........................................................................................... 18 Morte in ospedale, pugno duro del pm ................................................................................ 20 Nuove indagini sul caso Malzone .......................................................................................... 22 Ospedale potenziato Il comitato contro il sindaco Cariello .............................................. 23 Poco personale, i pazienti costretti a viaggiare verso l' ospedale di Eboli ................... 24 Reparti dimezzati per ferie, niente rinforzi ........................................................................ 25 Sanità Campania ............................................................................................................................. 27 "Basta commissariamento la sanità torni alla Regione ora Salvini non ci blocchi" .............................................................................................................................................. 27 «Basta commissari I Livelli di assistenza crescono di 40 punti» ..................................... 29 «Cardarelli, abbiamo ridotto i tempi di attesa» ................................................................. 31 «Conti ok, pronti a uscire dal commissariamento» ............................................................ 33 «Sanità, commissariamento ecco come ne usciremo» ...................................................... 35 Croce Rossa e Oncologia: weekend del volontariato ......................................................... 37 DeLuca: la sanità campana ha riacquistato credibilità ..................................................... 39 L'opposizione va all'attacco ................................................................................................... 42 Ospedale unico De Luca annuncia «I soldi ci sono» ........................................................... 43 Polo unico con l' ospedale Landolfi «Rischio assistenza per i pazienti anziani» .......... 45 Pronto soccorso, è scontro Moscati-Fimmg ........................................................................ 47 Un polo per la prevenzione con «House Hospital» ............................................................. 49 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 51 " Tuteliamo i bambini malati La vaccinazione resti obbligatoria: è un gesto di responsabilità" .................................................................................................................. 51 Cancro al seno, al via la campagna che dà voce alle donne ............................................ 53 Cure mirate per la malattia rara che colpisce gli anziani anemici .................................. 54 Dopo decenni non si taglia più, ma si assumono laureati ................................................ 56 I pediatri in campo contro i No Vax? .................................................................................... 57 L' allarme: i grassi "cattivi" fanno sempre rima con il pericolo diabete ........................ 59 La cartilagine degli sportivi spesso fa crac ......................................................................... 61 La scure di Donald contro l' aborto ...................................................................................... 62 Occhio alle bufale sui tumori ................................................................................................. 64 Radiologo, categoria scientifica ............................................................................................ 66 Storie di uomini accanto a donne con la sclerosi multipla ............................................... 67 Violenze contro i medici, presto un monitoraggio ............................................................. 68
18/05/2018 web.unisa.it EAV: € 1.588 Lettori: 13.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web XIV Giornata Mondiale contro l'Ipertensione Arteriosa Come ogni anno ormai dal 2013, anche quest’anno il Dipartimento di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria dell’Università di Salerno dedica una giornata alla sensibilizzazione contro i problemi che l’Ipertensione Arteriosa, questo killer silenzioso, crea alla popolazione italiana. Si sa infatti che circa un terzo della popolazione adulta nelle società occidentali soffre di elevati valori di pressione; negli anni, le conoscenze di base e la ricerca clinica hanno messo a disposizione strategie terapeutiche sempre più personalizzate e precise, tagliate sulle necessità del paziente. Tuttavia, nonostante le campagne di sensibilizzazione, ancora oggi circa la metà dei pazienti ipertesi non sa di esserlo, e tra quelli ai quali la diagnosi è stata fatta, solo circa un 50% assume una terapia che gli permette di normalizzare la pressione arteriosa. Queste evidenze, tradotte in numeri di persone, suggeriscono che c’è ancora molto lavoro da fare in termini di cultura della prevenzione. Per questo motivo, anche quest’anno ci mettiamo in piazza, il giorno 19 maggio, per parlare con la gente di ipertensione arteriosa, di prevenzione cardiovascolare, per misurare la pressione, per sottoporre questionari, per capire meglio lo stato di salute della popolazione di Salerno e quest’anno anche di Sapri, ma soprattutto per aumentare presso la popolazione la consapevolezza rispetto a questa emergenza sanitaria: ogni anno muoiono per malattie cardiovascolari dovute alla pressione alta 280.000 persone in Italia e 8,5 milioni di persone nel mondo. Quest’anno l’Università scende in piazza con 2 ambulatori: l’Ambulatorio Ipertensione Arteriosa, Pregresso Infarto e Gestosi dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona coordinato dal professor Guido Iaccarino, e l’Ambulatorio di Prevenzione Cardiovascolare coordinato dal professor Carmine Vecchione. Tale evento viene organizzato per celebrare anche a Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Salerno e nella Provincia, la XIV Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa, promossa a livello mondiale dalla World Hypertension League, e ripresa a livello nazionale dalla Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa. I medici e gli specializzandi afferenti agli ambulatori, insieme agli studenti del IV, V e VI anno del Corso di Laurea in Medicina e del corso di Ostetricia coordinato dal professor Maurizio Guida e della dottoressa Rosa Oro incontrano la popolazione a Salerno, in una postazione mobile sul Lungomare Trieste, all’altezza delle Poste Italiane, e a Sapri, presso la Casa Comunale. Quest’anno, la postazione di Salerno sarà ospitata nell’ambito delle attività del Campus 3S, l’iniziativa di promozione della salute della OnlusCampusSalute che ha sede ogni anno a Salerno e in altre città di Italia. Una collaborazione questa importante e strategica, che visto la capacità organizzativa del dottor Tommaso Mandato, ci permetterà di amplificare potentemente il nostro messaggio. Il supporto del dottor Giuseppe Longo, direttore dell’AOU San Giovanni e Ruggi d’Aragona ci permetterà di erogare ai primi 150 volontari che ci raggiungeranno sul lungomare di Salerno, prelievi di sangue per la valutazione del rischio cardiovascolare, che verranno inviati gratuitamente a casa all’indirizzo indicato. Anche quest’anno, nell’organizzazione dell’evento, abbiamo ricevuto un supporto importante da parte dell’Ordine dei Medici. Il presidente Giovanni D’Angelo ha posto il patrocinio all’iniziativa, e ha inoltre facilitato la localizzazione di una postazione in un posto bellissimo, lontano solo geograficamente ma sempre negli occhi e nel cuore di chi c’è stato, ovvero Sapri. Infatti, negli anni scorsi, sono state realizzate postazioni mobili in diverse città della provincia di Salerno, incluso Castelnuovo Cilento, Polla, Satriano di Lucania, Sarno e San Gregorio Magno. Quest’anno, siamo voluti andare alla fine della Provincia e del Cilento, per far partecipare anche quella bellissima costa alle iniziative del nostro Ateneo. Per questo è stata fondamentale la collaborazione con il Sindaco di Sapri, dottor Antonio Gentile, e l’Assessore con delega alla Scuola, Cultura, Salute e Sanità dottoressa Maria Teresa Falce. Anche a Sapri, grazie alla illuminata lungimiranza dei direttori Antonio Giordano e Maria Vittoria Montemurro, e alla operatività del P.O. dell’Immacolata di Sapri, diretto dalla dottoressa Maria Ruocco, possiamo effettuare prelievi di sangue per la valutazione del rischio cardiovascolare. Partner logistico è la Croce Rossa Italiana, che ancora una volta con la sezione di Salerno, e per la prima volta con la sezione di Sapri, partecipa a questo evento con il consueto slancio volontaristico e entusiasta. La giornata si svolgerà con modalità simili a Salerno e a Sapri. I partecipanti verranno registrati ed invitati a seguire un percorso durante il quale gli verranno sottoposti questionari per conoscere lo stato di salute, le abitudini alimentari e la conoscenza della dieta mediterranea. Successivamente, verrà misurato il valore di pressione arteriosa e sarà calcolato il rischio cardiovascolare del paziente. Quest’anno, inoltre, verrà erogato uno specifico questionario sul rischio cardiovascolare delle donne in menopausa, in base ai moderni dettami della Medicina di Genere. Valuteremo inoltre, la associazione dello stato di salute cardiovascolare e la memoria. Nella terza ed ultima postazione verrà fatto un prelievo venoso per la valutazione della funzione renale, del profilo glicemico e lipidico e per il dosaggio della Vitamina D. Tali prelievi verranno poi dosati presso i laboratori dell’AOU San Giovanni e Ruggi dal laboratorio di Patologia Clinica diretto Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dal dottor Angelo Massari Sapri saranno processati presso il laboratorio di Patologia Clinica del PO dell’Immacolata diretto dal dottore Michele Petrella con la collaborazione della dottoressa Daniela Veltri. Appuntamento quindi a Sabato 19 maggio a Salerno sul lungomare Trieste all’altezza delle Poste Italiane e a Sapri, presso la Casa Comunale in via Villa Comunale , con gli studenti di Medicina di Salerno per parlare di Ipertensione Arteriosa e di prevenzione cardiovascolare. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/05/2018 telecolore.it EAV: € 200 Lettori: 233 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Nuovo ospedale di Salerno come il ponte sullo stretto Il progetto del nuovo ospedale di Salerno rischia di trasformarsi in un nuovo ponte sullo stretto di Messina. A dirlo la sindacalista della Cgil, Margareth Cittadino che, con il consigliere comunale Gianpaolo Lambiase e con il fisioterapista Salvatore Raimondi hanno esposto una serie di dubbi sulla decisione della Regione Campania di puntare ad una struttura ex novo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/05/2018 giornale.uici.it EAV: € 546 Lettori: 1.000 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno, lungomare Trieste fine settimana Uici “ L. Lamberti” a campus3s Fine settimana all’insegna della salute a Campus3S e fra i protagonisti la sezione territoriale UICI che porterà la prevenzione della vista con controlli oculari gratuiti e la distribuzione di materiale informativo. Due giorni, dunque, di Sport, Salute e Solidarietà nel segno della Prevenzione Il progetto “Campus3S Salute Sport Solidarietà – Givova” realizzato da Campus Salute Onlus e dall’associazione Sportform, con la partecipazione di Amesci, il supporto di Fondazione per il Sud, ed il Patrocinio fra gli altri, del CONI Regione Campania, coniuga una vasta serie di attività mediche con un’ampia scelta di Sport, al fine di sviluppare e accrescere tra la popolazione, una moderna idea di prevenzione e benessere. Giunto all’ottava edizione napoletana e alla quinta campana (con tappe in tutti i capoluoghi di provincia della regione), il Campus, dopo lo straordinario successo avuto nelle precedenti edizioni, sbarca nuovamente nella Città di Salerno, grazie alla fattiva collaborazione con l’Amministrazione locale e Partner Eccellenti come la SIIA (Società Italiana Ipertensione Arteriosa) e l’UICI (Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti) Sez. Provinciale di Salerno. La manifestazione si svilupperà nei giorni venerdì 18 e sabato 19 Maggio quando l’area sul meraviglioso Lungomare di Salerno- altezza delle Poste Centrali, sarà trasformata in un “Villaggio della Prevenzione”, con visite mediche gratuite e tanto sport. Nella mattinata (10.00-13.00) di sabato, il Campus sarà aperto alle scuole che insistono sul territorio salernitano, i ragazzi potranno fare attività fisica e ricevere brevi ed efficaci nozioni sull’importanza della prevenzione e soprattutto su quanto sia proficuo il binomio salute e sport per una vita sana e salutare. Nel pomeriggio di venerdì 18 (16.00-20.00) e nella giornata di sabato 19 (9,30-13.00 e 16.00-20.00), il Campus sarà aperto all’intera popolazione, con la possibilità per ogni cittadino di sostenere visite mediche gratuite e partecipare alle iniziative sportive messe in essere. Tommaso Mandato promotore dell’iniziativa “Questa edizione del 2018 sarà caratterizzata da una grandissima novità all’interno del Campus3S Salerno: in occasione della “XIV Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa”, infatti, per tutta la giornata di Sabato 19 Maggio, il Dipartimento di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria dell’Università di Salerno scende con Noi in Piazza, dedicando una giornata alla sensibilizzazione contro i problemi che l’Ipertensione Arteriosa, questo killer silenzioso, crea alla popolazione italiana. All’interno del Campus3S, l’Università sarà presente con due ambulatori: ’Ambulatorio Ipertensione Arteriosa, Pregresso Infarto e Gestosi dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona coordinato dal professor Guido Iaccarino, e l’Ambulatorio di Prevenzione Cardiovascolare coordinato dal professor Carmine Vecchione. Inoltre grazie al supporto del dottor Giuseppe Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Longo, direttore dell’AOU San Giovanni e Ruggi d’Aragona ci permetterà di erogare ai primi 150 volontari che ci raggiungeranno sul lungomare di Salerno, prelievi di sangue per la valutazione del rischio cardiovascolare, che verranno inviati gratuitamente all’indirizzo indicato. Un grazie all’UICI di Salerno che grazie ai suoi collaboratori ancora una volta offrirà un’assistenza davvero qualificata. Naturalmente e grandissima la riconoscenza per quanti contribuiscono alla riuscita di questa iniziativa di 2Buona Salute” L’UICI, dunque, ancora una volta in prima fila a Salerno a tutela e difesa del bene prezioso della vista. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
18/05/2018 EAV: € 411 Lettori: 1.433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Sanità, De Luca: 1,6 mld per l'edilizia e 5 nuovi ospedali “Abbiamo strappato 1,6 miliardi per l’edilizia sanitaria, fondi con cui rimettiamo a nuovo tutti gli ospedali e alcuni saranno completamente nuovi: a Salerno, Giugliano, Sessa Aurunca, Nola e nascerà l’ospedale unico della costiera sorrentina”. Lo annuncia Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, durante gli Stati Generali della salute in Campania, iniziativa in corso all’ospedale Cardarelli di Napoli. Il governatore ha anticipato provvedimenti nuovi per i cittadini, per le imprese e per le infrastrutture per cui, in particolare, si prevede di “recuperare i presidi ospedalieri, aprire nuovi pront Tra gli interventi già portati a termine, De Luca ricorda “l’inaugurazione del nuovo pronto soccorso del dell’azienda ospedaliera dei Colli di Napoli all’interno del Cto, l’apertura dell’ospedale del Mare, le inaugurazioni di nuovi pronto soccorso ad Aversa e Roccadaspide, le riaperture dei pronto soccorso di Agropoli, del Pellegrini di Napoli, di Pozzuoli, di Giugliano e Frattamaggiore, l’inaugurazione del centro stroke h24 al Ruggi d’Aragona di Salerno e di nuovi reparti al Santobono Pausillipon di Napoli e negli ospedali di Nola, Castellammare di Stabia e Battipaglia, oltre alla riapertura del cantiere del policlinico di Caserta”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/05/2018 Pagina 33 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 10.005 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Estorsione? Una mancia Ci davano 50 centesimi» Angela Trocini L' inchiesta I parcheggiatori si difendono: mai minacciati gli automobilisti Si sono difesi Adriano Lembo e Cristian Carpentieri, interrogati ieri dal gip Pietro Indinnimeo, affermando di aver svolto solo l' attività di parcheggiatori ma di non aver nè molestato nè minacciato gli automobilisti. L' obolo che veniva loro consegnato andava dai 50 centisimi ad 1 euro: una piccola somma che, a parere degli indagati, non può essere considerata un' estorsione. E, in molti casi, come gli stessi avrebbero riferito, data spontaneamente dagli utenti. Una volta terminato l' interrogatorio, alla presenza degli avvocati Maurizio De Feo per Carpentieri ed Anna Sassano (in sostituzione di Dario Barbirotti) per Lembo, il gip del Tribunale di Salerno ha concesso gli arresti domiciliari ad entrambi gli indagati che alcuni giorni fa erano finiti in carcere. Domiciliari anche per gli extracomunitari (Ahdelhai Ache, Mourad Farhate ed Ahmed Machreki) finiti in cella: difesi dall' avvocatessa Elena Criscuolo, anche loro si sono difesi affermando di non aver compiuto alcuna richiesta estorsiva e che ciò che guadagnavano serviva loro per mangiare. La retata contro i parcheggiatori abusivi (trentadue per l' esattezza) è la seconda in meno di un anno: le indagini dei carabinieri della compagnia di Salerno hanno dimostrato che, dopo il primo blitz, da una parte c' è stata una sorta di turn-over con altre persone che si sono sostituite alle precedenti; dall' altra - una volta attenuata la misura, dopo un periodo in carcere o ai domiliciliari - il ritorno alla libertà è coinciso con la ripresa del vecchio lavoro (ciò è accaduto per dieci riarrestati in questa seconda operazione). E nessuna delle aree adibite a parcheggio pubblico veniva tralasciata dagli abusivi anche quelle in cui è prevista la sosta a pagamento legale attraverso il grattino o tiket: nei mesi estivi l' accentramento era nelle aree vicino ai lidi balneari (tutta l' area che da Mercatello si estende a sud della città) mentre nei mesi invernali nel centro della città: da via Roma a via Porto, piazza Amendola, piazza Vittorio Veneto (difronte la Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
stazione ferroviaria), le aree nei pressi della clinica del Sole e Tortorella e di Forte la Carnale. E, ancora, l' area vicino al Polo nautico, in viale Verdi al parco Arbostella, via San Leonardo (difronte all' ospedale). Per poi rispostarsi, nelle zone più periferiche come via Allende, via Fratelli Bandiera-stadio Arechi, in occasione di manifestazioni sportive o nei fine settimana quando le persone più frequentemente si recano al cinema o in locali dove si balla e si organizzano serate. A parere del gip, come si legge in un passaggio dell' ordinanza, «indipendentemente dalle modalità con le quali si chiede il pagamento della somma di denaro, l' unica ragione per la quale l' utente paga è collegato agli effetti del proprio rifiuto». Ed è proprio su questo punto che si fonda la contestazione dell' ipotesi estorsiva che ha raggiunto gli indagati, in alcuni casi anche aggravata in quanto l' obolo sarebbe stato chiesto a persone di oltre 65 anni. Per le accuse, formulate dalla procura (pm Elena Guarino) ed accolte dal giudice per le indagini preliminari, gli automobilisti che vengono avvicinati dai parcheggiatori abusivi hanno paura per se stessi e per l' auto oltre al fatto che i presunti responsabili della richiesta estorsiva si presentano in malomodo (sia nell' aspetto che nel parlare) proprio per «incutere timore», si legge ancora in un passaggio dell' ordinanza cautelare. Insomma il fenomeno del controllo sulle aree di parcheggio pubbliche da parte di soggetti senza lavoro e pregiudicati, a parere del gip, ha «raggiunto un' endemica diffusione provocando rassegnazione nei cittadini per la presenza di tali soggetti e l' obbligatorietà del versamento dell' obolo per evitare conseguenze personali e all' autovettura». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/05/2018 Pagina 31 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 6.831 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Per il nuovo Ruggi solo 100 milioni e sull'area contenziosi con le coop» Ivana Infantino Nuovo ospedale, Sinistra italiana rilancia. Mentre il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, da Napoli conferma la volontà di realizzare un nuovo complesso ospedaliero (inserito nel piano di edilizia sanitaria presentato al Ministero, da finanziare con 400 milioni di euro) da Salerno, il consigliere comunale di opposizione Gianpaolo Lambiase (Salerno di tutti-Sinistra italiana) riaccende i riflettori sull' opportunità dell' attuazione del progetto. Convocata la stampa a Palazzo di città, Lambiase, architetto e già assessore provinciale all' Urbanistica, contesta l' intervento a partire dalla individuazione dell' area dove dovrebbe sorgere il nuovo Ruggi. La zona è quella dell' ex Finmatica, «un' area - spiega - Lambiase destinata, in base all' attuale piano regolatore del comune, all' edilizia residenziale pubblica. Con il cambio di destinazione d' uso che la giunta vuole attuare, continua si creerebbero inoltre non pochi problemi, basti pensare che, dopo anni di contenziosi, c' è una graduatoria con cooperative che aspettano di avere suoli per realizzare immobili destinati all' edilizia pubblica e quell' area rappresenta il 40% di quella messa a disposizione dal comune per questa tipologia abitativa». Punta poi il dito contro l' annunciato finanziamento di 400 milioni di euro per la realizzazione del complesso ospedaliero, una cifra di cui, per Lambiase non c' è traccia nelle deliberazioni regionali. Ad oggi precisa risulta un' unica deliberazione della giunta regionale dove sono previsti 100 milioni di euro». Per Lambiase «I fondi per la costruzione del nuovo ospedale ancora non sono disponibili. Occorreranno anni perché il nuovo complesso ospedaliero venga costruito. E frattanto le urgenze sanitarie sono sicuramente altre: assumere nuovo personale; ristrutturare ed adeguare le strutture esistenti in stato di grave fatiscenza; diminuire e/o abolire i ticket sanitari». Con il consigliere di minoranza, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
ieri a Palazzo di città, anche la sindacalista Margaret Cittadino, che ha sottolineato come più che un nuovo ospedale a Salerno serve un ospedale che funzioni, e Salvatore Raimondi, operatore sanitario, che si è invece soffermato sulla necessità di intervenire nel settore della medicina riabilitativa. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/05/2018 Pagina 7 EAV: € 751 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Giovani medici e le patologie respiratorie, l' importanza dell' emogasanalisi EVENTO / Questa mattina tavola rotonda presso la sede dell' ordine salernitane "Noi siamo Equilibrio: Emogasanalisi e Equilibrio Idroelettrolitico": è questo il tema del Convegno organizzato dall' Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, in collaborazione con lo Sportello Giovani, per oggi, dalle 9 alle 14:30 nella Sala Conferenze dell' Ordine, in via Santi Martiri Salernitani, a Salerno. L' incontro, introdotto da un breve indirizzo di saluto del presidente dell' Ordine Giovanni D' Angelo, sarà articolato sulle relazioni dei dottori Fernando Chiumiento, del P.O. "Maria SS. Addolorata" di Eboli, Giovanna Esposito, del Dea I Livello Po. "Umberto I" di Nocera Inferiore, Alfonso Schiavo, del Po "Santa Maria Incoronata dell' Olmo" di Cava de' Tirreni, e Nicola Maria Vitola, de. "San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona" di Salerno. I lavori saranno moderati dal dottor Nicola Barbato, Direttore U.O.C. Pneumologia "San Giovanni di Dio e Ruggi D' Aragona", plesso "Da Procida" di Salerno. L' Emogasanalisi è un esame che risulta di particolare importanza nella diagnosi delle alterazioni dell' equilibrio acido -base e nello studio e monitoraggio dei parametri respiratori, in particolare nei pazienti critici che richiedono interventi terapeutici rapidi. Fornisce, infatti, informazioni sull' adeguatezza della ventilazione alveolare, sullo stato di ossigenazione ed ematosi del paziente, sull' equilibrio acido -base ed elettrolitico. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/05/2018 Pagina 3 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Giudice: «Il riordino ospedaliero è giunto a un livello avanzato» (gi. ro) Agli Stati generali della sanità c'è il tema del piano di riordino ospedaliero, un quadro in evoluzione di cui offre un'istantanea Pietro Giudice, direttore dell'unità di Cardiologia Interventistica- Emodinamica al Ruggi d'Aragona. «Nel nostro caso - spiega - è una rete nella rete, è la rete più complessa che eroga cure per le quali la rapidità di azione è particolarmente importante. Riguarda delle attività che devono filare come un orologio svizzero». E a che punto è la vostra macchina organizzativa? Siamo ad un livello avanzato di questa rete, non possiamo dirla completa. Potremo dirlo solo quando avremo completato tutto il percorso e avremo raccolto i dati che potranno, come sanno parlare i numeri, testimoniare se siamo efficaci o no. Fino a questo momento registriamo un certo incoraggiamento dall'avvio delle attività perché, nonostante il percorso non sia completato, molte attività già funzionano. Cosa è stato fatto e cosa bisogna fare ancora? Quello che è stato fatto è la parte pratica. Sono stati messi gli elettrocardiografi e i tablet sulle ambulanze; sono state allertate le centrali del 118; sono stati costituiti i centri cardiologici che forniscono la consulenza online; sono stati predisposti i territori in forma di bacini intorno al proprio centro hub; sono stati classificati gli ospedali che devono fungere da spoke; faremo dei collegamenti snelli e dedicati tra questi ospedali proprio per la funzionalità di rete. Quello che dobbiamo fare e stiamo facendo, molto impegnativo, è la raccolta di dati relativi ai vari interventi man mano che si generano. Quindi dati dell'emergenza territoriale; dati pronto soccorso; dati di sala operatoria, dati di degenza; dati di esito. Perché, ai fini del Ministero, per testimoniare la nostra esistenza occorre un dettaglio delle attività che testimoni che gli interventi sono appropriati e avvengono nei tempi giusti. Quali sono gli effetti del piano ospedaliero sul suo reparto? Noi ormai già da due anni siamo in testa alla rete. Effettuiamo dai 250 ai 300 infarti l'anno, quindi non abbiamo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
da invidiare nulla alla realtà napoletana, perché lavoriamo su dei bacini esattamente popolosi come i bacini in cui è stata divisa Napoli. La vera qualità è che tutti i territori possano assicurare lo stesso trattamento, non costringendo il paziente a spostarsi per avere le cure migliori. Questo è tanto più importante quando per il paziente non c'è il tempo per doversi spostare. Quindi il suo esito di cura, in quel momento, dipenderà dall'organizzazione che vige in quel posto lì. Se qualcosa è stato organizzato si potrà salvare, sennò si affiderà a Dio. È questo che noi dobbiamo evitare. Nel nostro territorio, come in altri, aumenta il numero di attività in emergenza. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/05/2018 Pagina 3 EAV: € 950 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Nuovo Ruggi, i dubbi di Lambiase: «I fondi tanto acclamati in realtà non ci sono» IL FATTO / Margaret Cittadino: «La sanità salernitana ha bisogno di altro e di essere potenziata, si rischia un nuovo ponte sullo stretto di Messina» Dubbi sulla copertura finanziaria e sul suolo scelto per il nuovo Ruggi, da parte del consigliere di Salerno di tutti Gianpaolo Lambiase. Soldi effettivamente a disposizione che basterebbero solo per l' acquisizione dei suoli e per la progettazione. "Abbiamo visto che di fatto rispetto ai fondi messi in campo e tanto annunciati dal presidente della Regione De Luca durante le conferenze stampa, in realtà la disponibilità non c' è dei soldi - ha dichiarato il consigliere di opposizione Lambiase - innanzitutto perché per il patto per lo sviluppo, la fonte da dove dovrebbero essere prese le risorse, i soldi disponibili per la ristrutturazione del vecchio ospedale erano 100 milioni, sono stati trasformati attraverso una delibera regionale per il nuovo ospedale e ha bisogno questa nuova delibera dell'"ok" del Cipe e dei ministeri competenti prima di essere fondi effettivamente disponibili. A preoccupare in ogni caso Lambiase e Margaret Cittadino della Cgil, presente in conferenza è anche il complesso. È stato affidato alla Soresa il lavoro in vista di un bando di progettazione. "Si rischia un nuovo ponte sullo stretto di Messina - ha dichiarato la Cittadino della Cgil - adesso fanno un bando per trovare chi sarà in grado di divulgare al meglio il progetto di idee, una cosa paradossale. In realtà non si può pensare di realizzare una nuova struttura sanitaria, quando sarebbe bastato rendere funzionale e migliore quello che già c' è. Soldi impiegati per i suoli, quando davvero la sanità salernitana ha bisogno di altro". Dunque i fondi a disposizione, che secondo Lambiase e Cittadino bastano all' acquisizione dei suoli, potevano essere spesi per tenere al meglio il Ruggi e per investirne in innovazione e avanguardia, dati i servizi precari che ancora oggi si registrano all' interno del nosocomio salernitano. (brivi) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/05/2018 Pagina 3 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Petrocelli: «Al Ruggi siamo attrezzati per l'emergenza» (gi. ro) «La situazione è sicuramente complicata. L'ospedale deputato all'urgenza molte volte sopperisce alle esigenze della popolazione che non sono direttamente legate né all'emergenza né all'urgenza». Al Ruggi d'Aragona, nella trincea del pronto soccorso, c'è il direttore Antonio Petrocelli. Dottore, qual è la condizione del suo reparto? Noi compensiamo un po' il territorio che in certe situazioni è carente. Ma ci siamo attrezzati e stiamo dando tutto per dare risposte alla città di Salerno. Il numero di accessi al Ruggi è veramente grandissimo. Arrivare a 250 accessi al giorno, in giornate critiche anche 300-320, sicuramente ci dà problemi, che sono legati al sovraffollamento, e anche alla gestione del rischio clinico. Quando mettiamo tante persone insieme, l'errore umano e professionale diventa più facile. Nello stesso tempo diventa più complicato soddisfare tutte le necessità, specie di chi ha meno esigenza di cure urgenti. Però noi cerchiamo di garantire anche i codici verdi in tempi di visita non molto lunghi. I nostri pazienti come arrivano vengono parametrati, e alla rilevazione dei parametri abbiamo aggiunto, molto spesso, anche l'elettrocardiogramma. Un'ulteriore garanzia all'utenza. La sfida che descrive è difficile ed esaltante. Ma quali sono le principali difficoltà? Siamo un po' in difficoltà con il personale, ma purtroppo è una storia di tutti i pronto soccorso campani. Ci sono stati 3-4 concorsi espletati di recente che non hanno dato gli esiti aspettati. Il nostro problema non è dovuto solo al turn-over, ma è di reclutamento dei medici. Perché questa è una vita un po' sacrificata. Ci vuole forte motivazione e anche caratteri abbastanza stabili, per portarla avanti nel tempo. Probabilmente i giovani medici che non sono formati direttamente per l'urgenza, come gli internisti e specializzazioni equivalenti, se non vengono incentivati e non sono fortemente motivati, dopo un po' non riescono a mantenere ritmi così pressanti. Agli Stati generali della sanità anche lei parla del piano di riordino ospedaliero. Quali sono i primi effetti sul suo reparto? Sicuramente si vedono i primi effetti, ma si vedevano Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
anche prima. Il pronto soccorso di Salerno è diventato cruciale, essendo ospedale di terzo livello, ma è giusto che sia così quando si tratta di salvare vite umane. Ed è di riferimento per la provincia. Se negli anni precedenti i pazienti arrivavano solo dalla provincia, adesso arrivano anche da fuori provincia, e questo determina un continuo incremento degli accessi. Bisognerebbe educare la cittadinanza al corretto utilizzo del pronto soccorso. In ogni caso il fatto che continuino ad arrivare significa che noi risposte le diamo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/05/2018 Pagina 37 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 7.147 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Gemellini morti, la scure del pm Nicola Sorrentino Scafati Epilogo a due facce per il dramma di Maria Rosaria che portò alla chiusura dell' ospedale «Condannate 4 medici» ma per la fine della madre chiesta l' assoluzione Scafati. Si avvia alla fine il processo sulla morte della 25enne di Angri, Maria Rosaria Ferraioli, deceduta all' ospedale di Scafati la sera del 24 aprile 2011, insieme ai suoi due gemellini che erano in procinto di nascere. Il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 2 anni di reclusione per 4 medici imputati e l' assoluzione per un quinto, il ginecologo di famiglia, Michele Mastrocinque. Quelli che rischiano la condanna per il reato di aborto colposo - solo per il decesso dei due feti - sono i professionisti Michele Piscopo, Raffaele Molaro, il chirurgo Attilio Sebastiano e Vincenzo Centore, ginecologo dell' ospedale Mauro Scarlato. Per la seconda accusa, omicidio colposo, è stata chiesta l' assoluzione per tutti gli imputati. Il reato è collegato al solo decesso di Maria Rosaria Ferraioli. Per il pubblico ministero, non sarebbero emerse prove sufficienti a ritenere i medici colpevoli della morte della giovane. Di pensiero contrario l' avvocato Luigi Senatore, per la parte civile: «Per noi anche Mastrocinque è colpevole. Prese sotto gamba la presenza di quel foruncolo, già visibile da un mese e mezzo con una prima visita. Invece di fornire un antibiotico più efficace, decise di curarlo con un semplice gel». La sentenza è prevista per il prossimo 14 giugno. La donna morì insieme ai due figli, per quell' ascesso divenuto poi fatale. L' indagine fu condotta dal sostituto Elena Guarino. I primi controlli di routine sulla ragazza furono effettuati dal ginecologo di fiducia, che, dall' iniziale impianto accusatorio, «a fronte di una paziente che accusava un ascesso alla radice della coscia destra, non effettuava tempestivamente corretta e tempestiva terapia antibiotica per via intramuscolo, sottovalutando il rischio di infezione», prescrivendo una pomata e impacchi di camomilla. La terapia non sortì effetti, tanto da convincere la donna, dopo due giorni di dolore, a recarsi in ospedale su consiglio del ginecologo. A Scafati Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
un medico chirurgo praticò una prima incisione con drenaggio. Un intervento deciso dopo un consulto telefonico con il ginecologo di turno in ospedale, senza che a questo seguissero i controlli, tra esami ed ecografie, sullo stato di salute dei due gemellini. Circostanza che avrebbe indotto ad un trasferimento in una struttura per il trattamento di bimbi prematuri. In serata Maria Rosaria fu colpita da uno choc settico che la stroncò. I medici sarebbero intervenuti in ritardo con il cesareo, che avrebbe favorito la nascita dei due gemelli. L' evento sconvolse le comunità di Angri e Scafati. Poi arrivò la chiusura del Mauro Scarlato. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/05/2018 Pagina 15 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Morte in ospedale, pugno duro del pm Alfonso T. Guerritore La Procura chiede due anni di reclusione ciascuno per i medici Michele Piscopo , Raffaele Molaro e Vincenzo Centore , e per il chirurgo Attilio Sebastiano , tutti imputati per il decesso dell'angrese Maria Rosaria Ferraioli e dei suoi due gemellini, avvenuto nel 2011 all'ospedale Mauro Scarlato di Scafati. Chiesta invece l'assoluzione per il ginecologo privato che seguiva la gravidanza della donna, Michele Mastrocinque . La requisitoria, pronunciata in aula dal pubblico ministero davanti al giudice del Tribunale monocratico di Nocera Inferiore, ha escluso per tutti l'accusa di omicidio colposo per la morte della Ferraioli, ravvisando invece elementi per contestare l'accusa di aborto colposo per i due gemellini. Il processo riguarda il caso di morte bianca avvenuta il giorno di pasquetta del 2011, con le battute finali del primo grado di giudizio alle quali si approda sette anni dopo il tragico evento. Maria Rosaria Ferraioli morì con i gemelli che aveva in grembo per le conseguenze di un ascesso divenuto fatale, di fatto un'infezione non gestita adeguatamente. L'indagine allora fu avviata dal pm Elena Guarino e una serie di accertamenti e verifiche culminate nelle ispezioni degli uomini del Nas all'ospedale Mauro Scarlato, mostrarono che il presidio sanuitrio scafatese era inadeguato strutturalmente e da allora fu infatti estremamente ridimensionato: la Procura ha individuato precise responsabilità nel corso del prosieguo istruttorio, ascoltando testimoni e verificando atti, cartelle cliniche, prescrizioni e l'intero iter sanitario, fino al rinvio a giudizio ottenuto dall'accusa a carico di cinque persone, tutti medici, in particolare quattro medici ospedalieri e il ginecologo che aveva in cura la signora Ferraioli poi deceduta, con i professionisti in servizio allora al reparto di ginecologia dell'ospedale Mauro Scarlato, dove la donna morì. Secondo le perizie susseguitesi su ordine di magistrati e Tribunale, l'iter ospedaliero e prima il percorso della gravidanza seguito dal ginecologo della donna, causarono l'esito della vicenda, con una serie di condotte omissive e non sufficienti a seguire il caso. Ora per l'accusa la responsabilità del medico che aveva seguito privatamente la donna esce dalle contestazioni. La paziente aveva riportato un ascesso per cui venne somministrata una dose debole di antibiotico rivelatasi però insufficiente per la fase delicata del parto. L'aggravamento delle condizioni cliniche di Maria Rosaria Ferraioli, con la corsa in ospedale a Scafati e il mancato trasferimento deciso dai responsabili, furono i fattori decisivi: la donna sarebbe Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dovuta andare in un altro ospedale, con una lunga serie di situazioni inidonee evidenziate nel corso di sei anni di lavoro affidato a carabinieri, reparti specializzati e due magistrati, in prima battuta, con l'ulteriore iter seguito dal pubblico ministero Federico Nesso e ora la requisitoria, atto conclusivo al quale seguiranno le arringhe dei difensori degli imputati e delle parti civili. Gli imputati rispondono a vario titolo di omicidio colposo, con l'esclusione ravvisata dal pm per questa accusa, procurato aborto e falso in cartella clinica: la prossima udienza è fissata al 14 giugno, data nella quale sono previste le arringhe dei legali. Per le parti civili sono impegnati gli avvocati Gianpaolo Salvati e Gianluigi Di Ruocco che rappresentano i familiari della donna angrese. La vicenda provocò estremo scalpore per le modalità in cui avvenne e per il tragico epilogo, approdato subito nelle aule giudiziarie, con l'iter arrivato alla fine imminente del primo grado di giudizio. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/05/2018 Pagina 22 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Nuove indagini sul caso Malzone Erminio Cioffi Il gip del Tribunale di Lagonegro ha respinto la richiesta di archiviazione delle indagini per la morte di Massimiliano Malzone , 39enne di Montecorice, deceduto l'8 giugno del 2015 nel reparto di Psichiatria dell'ospedale Santissima Annunziata di Sant'Arsenio dopo 12 giorni di ricovero. La famiglia nel 2017 aveva presentato opposizione alla richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero. Il giudice Rosamaria De Lellis ha disposto che il pm faccia ulteriori indagini sull'ipotesi di omicidio colposo ai danni dei sanitari. Per il gip risulta incontrovertibile la circostanza che l'arresto cardiaco che ha condotto alla morte Malzone sia stata una conseguenza diretta dell'azione sinergica dei vari medicinali neurolettici somministrati alla vittima, dal 28 maggio, durante la degenza in regime di Tso. Il giudice, inoltre, ritiene evidente l'omissione dei sanitari nel porre in essere una regola cautelare comune ossia seguire costantemente le condizioni cardiologiche del paziente. Massimiliano Malzone era deceduto dopo dodici di giorni di ricovero nel reparto di Psichiatria dove era arrivato in seguito ad un trattamento sanitario obbligatorio. L'avvocato Michele Capano , legale della famiglia Malzone, aveva chiesto di approfondire le indagini sulle cure effettuate dai medici del reparto di Sant'Arsenio. A non convincere la famiglia sono due aspetti: la presenza di nove farmaci nel sangue di Massimiliano, due dei quali in dose nettamente superiore ai livelli terapeutici. Nella consulenza di parte viene evidenziato che l'arresto cardiaco che ha condotto alla morte Malzone è stato una conseguenza diretta dell'assunzione dei farmaci. Il secondo aspetto è quello che non risulta effettuato alcun elettrocardiogramma dopo quello del giorno del ricovero. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/05/2018 Pagina 30 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ospedale potenziato Il comitato contro il sindaco Cariello Giuseppe Carrafiello Potenziamento per il Maria Santissima Addolorata, all'annuncio arrivato da Palazzo di città arriva la risposta del Comitato per la salute pubblica della Valle del Sele. Una sferzata, quella diretta all'amministrazione capitanata dal sindaco Massimo Cariello, che esordisce con una frase usata per riassumere 2 anni di ricorsi contro il Piano ospedaliero Regionale: «il mondo si divide in coloro che agiscono e coloro che si prendono il merito». Potenziamenti, quelli previsti per il nosocomio ebolitano, che arrivano in seguito ad una promessa, come sottolineato dalla presidentessa del comitato, fatta dal direttore dell'Asl Salerno Antonio Giordano ai membri: «siamo ancora in attesa che Giordano mantenga la promessa fatta a noi, e non ad altri, dell'attivazione di importanti servizi così da completare quanto previsto dalla funzione di DEA di I° livello,riconosciuta dal nuovo piano Ospedaliero al SS. Maria Addolorata». Un riconoscimento arrivato in seguito alla modifica del dispositivo, questa dovuta a sua volta ai numerosi ricorsi presentati dal Comitato e dal sindacato Fisi, e non dal primo cittadino di Eboli, come specificato: «dobbiamo ricordare al sindaco che alla presenza dei Sindacati Cisl, Cgil, Uil e Fisi sul tema, egli esordì al termine affermando che il Piano Ospedaliero non presentava particolari problemi e che a lamentarsi erano solo il Comitato e la Fisi». Con la modifica, l'ospedale è stato riconosciuto come Dea di I° livello, consentendo il mantenimento di Urologia, Cardiologica con Utic ed emodinamica, Otorino ed Oculistica». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/05/2018 Pagina 19 EAV: € 659 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Poco personale, i pazienti costretti a viaggiare verso l' ospedale di Eboli POLLA / Appello della Uil Medici alla Direzione generale Asl di Salerno POLLA - Diversi pazienti dell' ospedale di Polla, o anche solo persone che fanno riferimento al nosocomio "Luigi Curto", devono fare i conti con l' assenza cronica di un tecnico specializzato che possa effettuare l' elettroencefalogramma. E tutto questo comporta viaggi presso l' ospedale Maria santissima Addolorata di Eboli in ambulanza, lunghe attese ed conseguentemente anche situazioni di disagio per alcuni pazienti già alle prese con problematiche dovute alle possibili patologie accusate. Ancor più grave quando, come purtroopo è già accaduto, il paziente è un bam bino. Una situazione problematica e sulla quale occorrererbbe intervenire con urgenza, già evidenziata in passato dalla Uil, anche con una nota alla direzione generale dell' Asl di Salerno. La presenza di un tecnico è stata chiesta più volte e con richieste, rimaste sempre inevase, di tempi rapidi. Per qualche tempo il problema è stato in qualche modo "risolto" con una soluzione tampone, che però adesso ormai non appare più percorribile. Così la Uil ha ricominciato il suo pressing sui vertici sanitari, questo anche in considerazione della possibilità di avere ca. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/05/2018 Pagina 37 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 6.122 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Reparti dimezzati per ferie, niente rinforzi Nello Ferrigno Nocera Inferiore Buchi in organico, il direttore sanitario dell' Umberto I risponde a Torquato E per la terapia neonatale scoppia un nuovo allarme: via 3 sanitari, solo 2 in arrivo Nocera Inferiore. Non sarà facile evitare accorpamenti di reparti e riduzione di prestazioni nel periodo estivo. Lo ha detto il direttore sanitario dell' ospedale Umberto I, Alfonso Giordano, rispondendo ai quesiti esposti in una lettera che il sindaco di Nocera Inferiore ha inviato ai vertici dell' Asl Salerno. Manlio Torquato si è detto preoccupato per una situazione che si ripete da anni senza una soluzione e legata alla carenza di personale, in particolare infermieri e operatori socio sanitari. Nel breve tempo, ha precisato Giordano, non ci saranno novità, insomma il buco nell' organico resta. «Qualcosa ha precisato - cambierà nel lungo termine con l' espletamento dei concorsi». La situazione è resa ancor più complicata da alcune ristrutturazioni che sono in essere come il reparto di Rianimazione. I nuovi locali al piano terra saranno riaperti a fine giugno. Poi toccherà alla divisione di Medicina. Ed infine a Psichiatria, divisione che va verso un ridimensionamento. «Resterà attivo il pronto soccorso psichiatrico ha continuato Giordano - e faremo il possibile per mantenere alcuni posti letto per la stabilizzazione del paziente. Purtroppo dobbiamo far conciliare le attività di ristrutturazione, che già provocano una limitazione dei posti letto, alle difficoltà legate alla carenza di personale. Le idee ci sono ma dobbiamo attendere i tempi tecnici per poterle attuare. Certamente le esigenze degli utenti non verranno mai messe in discussione». Torquato aspetta fiducioso di incontrare il manager dell' Asl, Antonio Giordano. Nella lettera inviata anche al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha manifestato le sue preoccupazioni in vista del periodo estivo quando le criticità della pianta organica, a causa dei turni di ferie, si manifestano ancor di più. Intanto il reparto di Terapia intensiva neonatale è protagonista di un turn over che potrebbe provocare disagi. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Tre medici dei nove in servizio sono andati via. Al loro posto ne arriveranno soltanto due entro il prossimo mese di giugno. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/05/2018 Pagina 2 EAV: € 63.725 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità Campania "Basta commissariamento la sanità torni alla Regione ora Salvini non ci blocchi" Il governatore « Sono proprio curioso di vedere chi sarà al governo, se ci saranno ministri di quella forza politica, la Lega, che negli ultimi dieci anni ha penalizzato la Campania imponendo un riparto basato solo sulla spesa storica. Ma comunque noi a quel punto saremo fuori dal commissariamento». Forse è un augurio prematuro, una sorta di " excusatio non petita". Fatto sta che Vincenzo De Luca dà in questo modo una valenza politica ai suoi "stati generali della Sanità", evocando tanto l' obiettivo di fondo, uscire appunto dal commissariamento, quanto l' esigenza di fare in fretta, prima che i " barbari" di Cinque stelle e soprattutto della Lega sbarchino a Roma, all' Eur e a via XX settembre, ovvero il ministero della Salute e quello dell' Economia, i due dicasteri che controllano il commissario. Un istituto dal quale bisogna uscire, benché oggi detenuto dallo stesso De Luca, perché « è una questione di dignità, di autononia, senza stare ogni tre mesi a confrontarsi coi due ministeri » . Argomento sensibile, che strappa alla platea del convegno l' applauso più convinto insieme a quello per il passaggio sull' assorbimento di tutti i precari entro il 2018. Passaggi "politici" più che tecnici. Con De Luca che già traccia un bilancio della sua Sanità, e ne promette altrettanti a breve termine, sui trasporti, scuole e servizi sociali, lavoro. Una Campania «casa di vetro», in cui questo bisogno di trasparenza evoca già un rendiconto pre-elettorale. Sicché, mentre De Luca afferma che «abbiamo suggerito solo professionalità e merito, nessun somaro nominato primario, niente più clientela » , la sala del Cardarelli pullula, oltre che di addetti ai lavori, anche di numerosi politici, segnatamente l' intero stato maggiore regionale del Pd fra dirigenti e consiglieri regionali. A tutti De Luca ha da offrire un quadro di successi su cui fare quadrato: 95 per cento di vaccino per la esavalente, 47 per cento di interventi per fratture al femore entro 48 ore, parti cesarei scesi al 36 per cento, 1637 posti letto Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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