Media Monitoring per 12-09-2019 - Rassegna stampa del 12-09-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 12-09-2019 - Rassegna stampa del 12-09-2019 - Ruggi
12-09-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 12-09-2019
Media Monitoring per 12-09-2019 - Rassegna stampa del 12-09-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      12/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Al mare invece che a lavoro Pena definitiva alla caposala ..................................................... 1
      12/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Assenteisti al Ruggi arriva la prima condanna definitiva ....................................................... 2
      12/09/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT
            Cava de’ Tirreni, morte di Lucia Ferrara: eseguita l’autopsia ................................................ 4
      12/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            E per altri 87 lavoratori nel mirino via al dibattimento dopo mesi di rinvii ............................ 5
      12/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            L'autopsia non elimina i dubbi sulla morte di Lucia ............................................................... 6
      12/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Lucia, dopo l' autopsia la rabbia del papà «Nessuno ci fa capire cosa è successo» ............... 8
      12/09/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT
            Salerno, assenteismo all’ospedale Ruggi: condannata l’ex caposala per truffa ................... 10
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 11
      12/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Aspiranti infermieri L'annuncio di Unisa «Più posti dal 2020» ............................................. 11
      12/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Contagiati dalla scabbia in corsia ........................................................................................ 13
      12/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Morte al Curto, il caso al Ministero ...................................................................................... 14
Sanità Campania ............................................................................................................................. 15
      12/09/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            «Interventi ripresi ora svolta organico» ............................................................................... 15
      12/09/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Emergenza personale nel 118 bando per reclutare 23 medici .............................................. 17
      12/09/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Ospedale, incarico per tre fisioterapisti ............................................................................... 19
      12/09/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Policlinico in panne Condotte arretra China State avanza ................................................... 20
      12/09/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Radiografie, per venti giorni si paga .................................................................................... 22
      12/09/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Riabilitazione con «pet therapy» protocollo d' intesa tra le Asl ........................................... 24
      12/09/2019 - IL MATTINO (ED. CIRCONDARIO SUD)
            Sanità a Capri primi bilanci al vertice del tavolo Asl ............................................................ 26
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 27
      12/09/2019 - AVVENIRE
            «Fermiamo la morte per legge» ........................................................................................... 27
      12/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            «Le macchine? Ci aiuteranno a liberarci dalla routine» ........................................................ 30
      12/09/2019 - AVVENIRE
            «Noi oncologi, contro l' eutanasia» ...................................................................................... 31
      12/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            Ci vuole una Greta Thunberg anche per gli antibiotici? ........................................................ 33
      12/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            Con i vetrini digitali esami dei tessuti precisi e immediati ................................................... 35
      12/09/2019 - AVVENIRE
            Cure «facili», Google frena la pubblicità .............................................................................. 37
      12/09/2019 - AVVENIRE
            Editing genetico: è corsa a chi sperimenta prima ................................................................ 39
      12/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            Il microscopio intelligente «entra» in sala operatoria .......................................................... 41
      12/09/2019 - AVVENIRE
            L' estremo appello alla Consulta: conceda più tempo alla politica ....................................... 42
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12/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA
    La mancanza di fiato si combatte anche a tavola ................................................................. 44
12/09/2019 - AVVENIRE
    La ricerca: dalle staminali del malato speranze contro la sclerosi multipla ......................... 46
12/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA
    Le infezioni ospedaliere non sono ineluttabili ...................................................................... 48
12/09/2019 - LA REPUBBLICA
    New Delhi il batterio che uccide ........................................................................................... 50
12/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA
    Non è una scusa, l' asma da rientro a scuola esiste davvero ............................................... 52
12/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA
    Più trapianti(e vite salvate) con i polmoni rigenerati ........................................................... 55
12/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA
    Scienze umane e scienze naturali ........................................................................................ 58
12/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA
    Sul morbillo resiste un equivoco irrazionale ........................................................................ 60
12/09/2019 - AVVENIRE
    Uccisa anche se cambia idea Ma il medico viene assolto ..................................................... 61
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12/09/2019                                                                                                               Pagina 7
                                          La Città di Salerno
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

    Al mare invece che a lavoro Pena definitiva alla caposala

 Durante i controlli dei finanzieri sulle
 entrate ed uscite dall'ospedale Ruggi di
 via San Leonardo fu pedinata dai militari
 e filmata mentre passeggiava sulla
 spiaggia di Vietri sul Mare. A quell'ora,
 invece, doveva trovarsi a lavoro la
 caposala E.D.A., salernitana. Era il
 settembre del 2015. La Cassazione ha
 confermato la condanna. Fin dal giudizio
 di primo grado, l'ex dipendente
 dell'azienda       ospedaliera,     difesa
 dall'avvocato Michele Sarno , scelse il
 giudizio abbreviato e fu condannata a sei
 mesi, col beneficio della sospensione.
 Pena che è stata confermata nei tre
 gradi di giudizio. Nel corso del primo
 blitz, quello che accese l'attenzione sull'
 ospedale salernitano, all'ex caposala fu
 applicata la misura interdittiva dal
 lavoro. La donna è una dei sei dipendenti
 per i quali il Ruggi ha disposto il
 licenziamento. In questa vicenda, quindi,
 ci ha già rimesso il suo impiego. La condanna è per truffa ai danni di un ente dello
 Stato. I giudici, però, l'avevano assolta per la vicenda dei badge. Con la sentenza
 definitiva si chiude la pagina giudiziaria dell'ex caposala, rimasta senza lavoro e con
 una condanna che macchia il suo certificato penale. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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12/09/2019                                                                                                                    Pagina 22
                                         Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                              EAV: € 4.188
                                                                                                                              Lettori: 107.296
                        Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

     Assenteisti al Ruggi arriva la prima condanna definitiva
 Angela Trocini
 È diventata definitiva la condanna a
 carico dell' ex caposala E.D.A., coinvolta
 nell' inchiesta «Just in time» sull'
 assenteismo al Ruggi. L' imputata fu
 condannata in abbreviato a sei mesi (con
 la sospensione della pena) per truffa con
 il risarcimento del danno in quanto le ore
 lavorate risultarono inferiori rispetto all'
 obbligo contrattuale. La donna (difesa
 dall' avvocato Michele Sarno), che aveva
 una posizione organizzativa, avrebbe
 potuto marcare il badge al primo
 ingresso in ospedale e al momento di
 tornare a casa entrando ed uscendo nel
 corso della giornata per eseguire altri
 compiti che le erano stati affidati (come
 il lavoro presso lo sportello di via
 Mercanti, tanto che venne assolta per la
 violazione della legge Brunetta), ma la
 donna fu filmata dai militari della
 guardia di finanza mentre era in spiaggia
 durante l' orario di lavoro: da ciò è
 scaturita la sentenza di condanna con il
 risarcimento del danno all' azienda
 ospedaliera (rappresentata dall' avvocato Cecchino Cacciatore) e che, con la
 pronuncia della Corte di Cassazione, è diventata definitiva. L' INCHIESTA L' inchiesta
 giudiziaria, venuta alla luce nel 2015, era costata a E.D.A. il posto di lavoro: la
 caposala, infatti, era stata una dei sei dipendenti per il quali il Ruggi aveva disposto
 il licenziamento in seguito al provvedimento di sospensione dal servizio per un anno
 emesso dall' autorità giudiziaria. Le indagini della guardia di finanza avrebbero
 dimostrato che una serie di dipendenti, dopo aver timbrato il cartellino, andavano
 via dall' ospedale a fare altro come la spesa, il parrucchiere, una passeggiata al
 mare: tutte attività registrate con pedimanenti, appostamenti e videoregistrazioni. L'
 inchiesta si è suddivisa in più tranche: dopo i provvedimenti di sospensione dal
 servizio per dieci dipendenti ospedalieri (tra cui E.D.A.) per ipotesi di reato di truffa
 ai danni dello Stato e false attestazioni o certificazioni nell' utilizzo del badge,
 tantissimi altri sono stati indagati a piede libero con il rinvio a giudizio
 complessivamente di circa duecento dipendenti . IL CASO Per altre centinaia di
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dipendenti il gup Piero Indinnimeo, invece, ha disposto il non luogo a procedere non
rispondendo gli stessi di truffa ma solo di un «uso non corretto del cartellino
marcatempo». Per il giudice, infatti, secondo quanto disposto dalla legge Brunetta
sull' uso del badge aziendale, per dimostrare il reato non basta solo provare che il
badget sia stato usato da un' altra persona ma va anche provata l' assenza dal
servizio del dipendente. Una decisione - quella del non doversi procedere (perchè il
fatto non sussiste) per le centinaia di dipendenti dell' azienda ospedaliera
rispondevano solo della violazione dell' errato utilizzo del badge che però è stata
appellata dal pm titolare dell' inchiesta, Francesco Rotondo. © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

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12/09/2019
                                    salerno.occhionotizie.it
                                                                                                                         EAV: € 1.053
                                                                                                                         Lettori: 17.500
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                       Link alla pagina web

  Cava de’ Tirreni, morte di Lucia Ferrara: eseguita l’autopsia
 Quattro medici sono stati iscritti nel registro degli indagati per la morte di Lucia
 Ferrara, ragazza di 17 anni deceduta dopo un intervento alla valvole mitrale
 all’ospedale Ruggi di Salerno. Ieri, dopo 8 giorno dalla morte, è stata eseguita
 l’autopsia. Morte di Lucia Ferrara, l’autopsia L’autopsia è stata svolta nell’obitorio
 del San Leonardo ed è durata circa tre ore. Al termine dell’esame, i medici si sono
 dati novanta giorni di tempo per depositare le loro conclusioni. Almomento, i
 consulenti tecnici, nominati dalla Procura, non hanno rilasciato alcuna dichiarazione.
 Si tratta, infatti, di un caso molto delicato e come tale esige molto cautela. Lucia
 sarebbe stata affetta da un’insufficienza mitralica: una patologia cardiaca che
 poteva essere curata con la sostituzione di una valvola. L'articolo Cava de’ Tirreni,
 morte di Lucia Ferrara: eseguita l’autopsia proviene da L'Occhio di Salerno.

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12/09/2019                                                                                                                Pagina 22
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 3.275
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

  E per altri 87 lavoratori nel mirino via al dibattimento dopo
                           mesi di rinvii

 IN AULA Ha preso finalmente il via ieri
 mattina, presso la cittadella giudiziaria, il
 dibattimento a carico di 84 presunti
 assenteisti finiti a processo. Insomma,
 prima udienza reale dopo mesi di rinvii
 per un motivo o per un altro. In aula,
 anche alcuni degli imputati i quali hanno
 seguito l' udienza come pubblico. Al
 banco dei testimoni, invece, uno dei due
 finanzieri del gruppo Salerno che sono
 stati impegnati nelle indagini. Il militare
 ha portato le riprese delle videocamere
 sistemate nei pressi dei marcatempo e
 ha indicato, uno ad uno, i dipendenti
 accusati truffa. Il finanzieri ha poi
 spiegato le modalità con le quali sono
 state riscontrate le assenze da lavoro:
 per ciascun dipendente individuato,
 difatti, sono stati controllati orario di
 ingresso e di uscita dal reparto. Quindi i
 fogli delle presenze e le loro rispettive
 attività. Insomma, i dati sono stati
 comparati poi con quanto accertato nel
 corso      dei     pedinamenti.      Orario
 soprattutto. C' è anche un altro dettaglio che riguarda le indagini: in uno dei primi
 casi, la persona sotto controllo, che risultava presente in ospedale, è stata
 volutamente fermata ad un posto di controllo e la sua identità registrata. L' udienza
 è stata poi rinviata ad ottobre quando si continuerà a visionare i filmati e a verificare
 una ad una tutte le posizioni. I due finanzieri, testimoni del pm Francesco Rotondo,
 dovranno poi essere contro interrogati dagli avvocati delle difese, alcuni dei quali
 ieri in aula erano abbastanza agguerriti. Intanto, mentre nelle aule del tribunale si
 dibatte il procedimento penale, quello amministrativo dovrebbe a presto riprendere.
 Soprattutto per quanto riguarda la disparità di trattamento da parte della dirigenza
 dell' azienda, sui provvedimenti di licenziamento a carico solo dei primi indagati.
 Sulla questione, difatti, adito proprio dai licenziati, si è pronunciato anche il
 difensore civico regionale. pe.car. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/09/2019                                                                                                               Pagina 13
                                          La Città di Salerno
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

        L'autopsia non elimina i dubbi sulla morte di Lucia

 I medici della parte civile hanno chiesto
 se fosse necessaria l'operazione alla
 valvola mitrale di Francesco Faenza Chi
 ha chiesto la sostituzione della valvola
 mitrale? L'operazione era necessaria o si
 poteva evitare? Sono i primi dubbi
 trapelati durante l'autopsia sulla salma
 di Lucia Ferrara , la 17enne deceduta
 all'ospedale Ruggi di Salerno il 3
 settembre scorso, 48 ore dopo un
 delicato intervento al cuore. Il pm
 Mafalda Cioncada , della procura di
 Salerno, ha iscritto quattro medici nel
 registro degli indagati. L'accusa per i
 camici bianchi è di omicidio colposo. Gli
 indagati sono tre cardiochirurghi e un
 rianimatore       dell'ospedale     Ruggi
 d'Aragona. Gli avvocati della parte civile,
 Domenico Avagliano, Mario Della Porta e
 Stanislao Lucarelli , hanno chiesto
 l'acquisizione     della     coronografia,
 dell'elettrocardiogramma e della cartella
 clinica dell'ospedale di Cava de' Tirreni, dove Lucia Ferrara venne ricoverata prima
 del trasferimento a Salerno. Primo dubbio: era necessario sostituire la valvola
 mitralica? Secondo quesito: cosa trapela dall'elettrocardiogramma e dalla
 coronografia effettuate pochi minuti prima del decesso di Lucia? I medici legali del
 pubblico ministero hanno chiesto 90 giorni di tempo per consegnare i risultati
 dell'autopsia. Un esame specifico, con l'ausilio della formalina, verrà effettuato sul
 cuore della 17enne. Conclusa l'operazione la salma è stata affidata a un'agenzia che
 si occuperà di organizzare la cerimonia funebre. L'esame autoptico è stato effettuato
 dai dottori: Antonio Lombardi , medico legale, Emilio Mango , cardiochirurgo, Antonio
 Perna , anatomopatologo. Per le parti civili ( Carmine Ferrara , padre della ragazza
 deceduta) erano presenti i medici legali Giuseppe e Francesca Consalvo. Per Emma
 Rinaldi, madre di Lucia, è stato nominato il cardiochirurgo Roberto Di Bartolomeo. I
 quattro indagati erano assistiti dai medici: Severino Iesu , Gino Gerosa
 (cardiochirurghi), Enrico Mainenti (medico legale)e Fernando Chiumiento , specialista
 in anestesia e rianimazione. I quattro indagati sono difesi dagli avvocati Gaetano
 Pastore, Paola Gambardella, Nicola Del Negro, Laura Ceccarelli. La verità sul decesso
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di Lucia Ferrara si saprà a ridosso di Natale. Dalle perizie che riceverà, il pm
Cioncada deciderà se chiudere le indagini o se chiedere una proroga.

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12/09/2019                                                                                                               Pagina 26
                                    Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                         EAV: € 4.215
                                                                                                                         Lettori: 107.296
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

    Lucia, dopo l' autopsia la rabbia del papà «Nessuno ci fa
                     capire cosa è successo»

 CAVA DE' TIRRENI Tre cardiochirurghi e
 un rianimatore sono stati iscritti nel
 registro degli indagati nell' ambito dell'
 inchiesta, avviata dalla Procura di
 Salerno, dopo il decesso di Lucia Ferrara,
 la ragazza di 17 anni, morta a seguito di
 un intervento al cuore, eseguito nel
 reparto di cardiochirurgia dell' Azienda
 Ospedaliera      ed    Universitaria   San
 Giovanni di Dio e Ruggi D' Aragona. La
 notizia, trapelata nelle scorse ore, ha
 trovato conferma nella giornata di ieri
 quando, dopo ben otto giorni dal
 decesso, è stata eseguita l' autopsia.
 Ieri, poco dopo le 14, il pm Mafalda
 Cioncada ha dato l' incarico ai medici
 legali Mango, Lombardi e Perna. Nello
 stesso pomeriggio è stato eseguito l'
 esame autoptico, alla presenza del
 dottor     Consalvo,     incaricato   dall'
 avvocato Mario Della Porta, legale della
 famiglia Ferrara. L' autopsia è stata
 svolta nell' obitorio del San Leonardo ed
 è durato circa tre ore. Al termine dell'
 esame, i medici si sono dati novanta giorni di tempo per depositare le loro
 conclusioni. Al momento, i consulenti tecnici, nominati dalla Procura, non hanno
 rilasciato alcuna dichiarazione. Si tratta, infatti, di un caso molto delicato e come
 tale esige molto cautela. Lucia sarebbe stata affetta da un' insufficienza mitralica:
 una patologia cardiaca che poteva essere curata con la sostituzione di una valvola.
 L' URGENZA Questo sarebbe stato il motivo che ha portato la giovane cavese in sala
 operatoria per un primo intervento, fissato per giovedi mattina. Eppure nel
 pomeriggio dello stesso giorno Lucia è stata sottoposta ad una nuova operazione:
 questa volta di urgenza. Perchè è stato necessario questo secondo intervento? Che
 cosa è accaduto? L' autopsia servirà a svelare la causa della morte, ma soprattutto a
 scoprire cosa è successo dopo la prima operazione e se ci sono delle responsabilità.
 Tutti interrogativi che richiedono, con ogni probabilità, ancora del tempo. «Non

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sappiamo ancora quanto tempo dobbiamo aspettare - dice il papà di Lucia, Carmine
Ferrara - Non abbiamo ancora potuto fissare la data dei funerali. Non sappiamo
quando sarà liberata la salma. Non sappiamo niente. Siamo in attesa anche se fin
dall' inizio non abbiamo capito nulla. Non abbiamo capito cosa è successo alla nostra
bambina. E ancora oggi non capiamo quello che sta succedendo». Nelle prossime
ore, la salma sarà restituita alla famiglia che potrà così fissare la cerimonia funebre
per dare l' ultimo saluto alla giovane Lucia, appassionata di teatro e di cani. Intanto
il pm ha proceduto al sequestro oltre della cartella clinica anche della coronografia.
si.ch. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/09/2019
                                     salerno.occhionotizie.it
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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   Salerno, assenteismo all’ospedale Ruggi: condannata l’ex
                      caposala per truffa
 Arriva la prima condanna per la vicenda relativa ai casi di assenteismo all’ospedale
 Ruggi venuto a galla nel 2015. L’ex caposala filmata dai militari della guardia di
 finanza mentre era in spiaggia durante l’orario di lavoro è stata condannata dalla
 Cassazione a 6 mesi per truffa. Assenteismo al Ruggi, la condanna Dopo l’inchiesta,
 denominata «Just in time» sull’assenteismo al Ruggi, la donna era finita tra i sei
 dipendenti licenziati. Ora dovrà risarcire l’azienda in quanto le ore lavorate
 risultarono inferiori rispetto all’obbligo contrattuale. Ora altri 84 presunti assenteisti
 aspettano di conoscere il loro destino. Ieri mattina, presso la cittadella giudiziaria, è
 cominciato il dibattimento L'articolo Salerno, assenteismo all’ospedale Ruggi:
 condannata l’ex caposala per truffa proviene da L'Occhio di Salerno.

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12/09/2019                                                                                                                 Pagina 7
                                            La Città di Salerno
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

 Aspiranti infermieri L'annuncio di Unisa «Più posti dal 2020»
 Francesco Ienco
 FISCIANO «Dai prossimi anni siamo
 pronti ad aumentare i posti». Parola del
 direttore di dipartimento, Carmine
 Vecchione , nel giorno in cui arriva a
 Fisciano, da tutto il Sud, la carica degli
 studenti che sognano una carriera nelle
 professioni sanitarie. Dalle 8 e trenta di
 ieri, l'Università di Salerno ha accolto i
 1.100 partecipanti alla prova a numero
 programmato. Notevole la mole di
 richieste, al punto che solo un candidato
 su quattro avrà la possibilità di occupare
 una delle caselle, 245 in tutto. Una
 percentuale inferiore rispetto alla media
 nazionale, proprio in virtù del boom di
 iscritti, che fa presupporre, per i prossimi
 anni accademici, un aumento dei posti,
 ed è proprio questa l'intenzione dei
 vertici del dipartimento. Il test è iniziato
 alle undici, in concomitanza con gli
 atenei di tutta Italia. I candidati hanno
 dovuto affrontare sessanta quesiti a
 risposta multipla, da concludere nel giro di cento minuti. Chi avrà avuto la capacità
 di piazzarsi nelle prime 245 posizioni della graduatoria, potrà intraprendere un corso
 di studio per avere sbocco a vari tipi di professione: infermiere, ostetrica,
 fisioterapista, logopedista, tecnico di radiologia. Come è ormai consuetudine dei test
 di accesso a numero chiuso, massima attenzione è stata dedicata dal personale
 docente, tecnico-amministrativo e dalle forze dell'ordine a eventuali irregolarità,
 come l'introduzione di appunti, materiale scritto in generale e apparecchi elettronici
 per comunicare con l'esterno, elementi che avrebbero comportato l'esclusione dei
 candidati in questione. Tutto in realtà sembra essersi svolto in maniera lineare e
 senza imprevisti. Lo conferma il professor Vecchione, direttore di Medicina, Chirurgia
 e Odontoiatria Scuola Medica Salernitana, che parla della possibilità di incrementare
 le immatricolazioni degli aspiranti infermieri nei prossimi anni. «Come Università -
 afferma - stiamo crescendo molto e abbiamo intenzione di aumentare i posti per le
 professioni sanitarie. Sono corsi di studio assai richiesti e i ragazzi riescono a trovare
 impiego molto presto. Raccogliamo un po' tutto il bacino del Sud Italia, quindi anche
 Calabria, Basilicata e Sicilia, oltre alla Campania. Evidentemente c'è grande
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interesse ad inserirsi in questo settore. Ci aspettiamo nei prossimi anni un afflusso
ancora maggiore di ragazzi». Quanto alla prova di ieri, Vecchione commenta: «Una
giornata molto tranquilla. Ci tengo a ringraziare gli amministrativi e la segreteria per
il lavoro svolto durante il mese di agosto, per preparare il test nel migliore dei modi
e affinché tutto scorresse in maniera trasparente. Grazie anche alle forze dell'ordine,
carabinieri e poliziotti, che hanno assicurato che non ci fossero intoppi».

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12/09/2019                                                                                                                Pagina 17
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                         Contagiati dalla scabbia in corsia

 Malattia contratta da un paziente per 10
 operatori dell'ospedale SARNO Personale
 del Martiri del Villa Malta contagiato
 dalla scabbia, parte il protocollo per
 evitare la trasmissione inter-umana della
 malattia infettiva nell'ospedale di Sarno.
 Nei giorni scorsi, un paziente avrebbe
 contagiato una decina tra infermieri e
 medici del reparto di Cardiologia. Nello
 specifico, l'uomo è stato ricoverato nelle
 settimane scorse al presidio ospedaliero
 di Sarno ad agosto e avrebbe contagiato
 alcuni dipendenti che si sono resi conto
 dell'infezione alla pelle solo pochi giorni
 fa, considerato il fatto che la malattia ha
 un periodo di incubazione molto lungo e i
 sintomi possono manifestarsi anche
 dopo alcune settimane. Giunta la
 segnalazione alla direzione sanitaria
 dell'ospedale, i vertici del Martiri del Villa
 Malta hanno immediatamente attivato il
 percorso di cura per i dipendenti che
 sono stati sottoposti ad una cura di antibiotici specifici per l'infezione. Inoltre, per il
 reparto di Cardiologia è stato prontamente sottoposto a disinfestazione e
 sterilizzazione generale. Pertanto, sarebbe già stata disposta la profilassi medica e
 la situazione è stata ritenuta sotto controllo, come confermato dal consigliere
 comunale delegato dell'amministrazione comunale del sindaco Giuseppe Canfora
 alle problematiche sanitarie e ai servizi ospedalieri, Franco Robustelli . «Nulla di
 preoccupante, sono già state predisposte le procedure mediche del caso», ha
 spiegato. Riguardo al contagio di tali malattie infettive, c'è da evidenziare che
 l'ospedale è un ambiente di cura e purtroppo a volte si può rivelare un ambiente
 dove si acquisiscono malattie trasmissibili per contatto, la scabbia è una di queste. Il
 parassita si chiama Sarcoptes Scabiei ed è responsabile di una malattia infettiva
 contagiosa della pelle. Nel caso specifico, i dipendenti dell'ospedale sarnese si sono
 accorti del contagio per via di un forte prurito alle braccia. Non è la prima volta che
 accade una cosa del genere all'interno dei locali del Martiri del Villa Malta.

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12/09/2019                                                                                                                Pagina 21
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                       Morte al Curto, il caso al Ministero

 POLLA Iannone a Speranza: «Verifichi
 cosa accadde a Giuseppe Rotunno»
 Approda sul tavolo del ministro della
 Salute Roberto Speranza la vicenda della
 morte di Giuseppe Rotunno , 61enne di
 Auletta deceduto lo scorso mese di
 giugno presso l'ospedale Luigi Curto.
 Dopo la denuncia presentata dai familiari
 del sessantunenne, la Procura della
 Repubblica di Lagonegro aveva disposto
 il sequestro della cartella clinica e
 indagato per omicidio colposo in
 concorso due medici uno del reparto di
 Chirurgia ed uno del Pronto soccorso,
 indagati insieme ad un radiologo. Il
 senatore salernitano di FdI, Antonio
 Iannone         ,      ha        presentato
 un'interrogazione a risposta scritta al
 ministro per sapere se «è a conoscenza
 di questo grave fatto e se intende
 attivare i suoi poteri ispettivi allo scopo
 di    verificare    che    non     si   tratti
 dell'ennesimo caso di malasanità in Campania ». Rotunno era arrivato in ospedale
 accusando dei forti dolori addominali: il medico del Pronto soccorso aveva mandato
 il paziente in radiologia, dove gli erano stati effettuati tutti gli esami diagnostici del
 caso, dai quali non era emerso nulla di particolare dal punto di vista clinico, ma
 nonostante ciò il 61enne era stato ricoverato nel reparto di Chirurgia. Il dolore si era
 acuito: poco dopo il suo cuore aveva cessato di battere. (e.c.)

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12/09/2019                                                                                                                Pagina 24
                                  Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                          EAV: € 6.112
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

                  «Interventi ripresi ora svolta organico»

 Francesco G. Esposito «Riprendono gli
 interventi chirurgici d' elezione nell'
 azienda San Pio». È il direttore generale
 dell'    Azienda      ospedaliera,     Mario
 Ferrante, a ufficializzare il riavvio delle
 operazioni non d' emergenza, sospese da
 mesi per carenza di personale. Direttore
 Ferrante, è stata la convenzione con l'
 ospedale di Caserta sull' utilizzo part-
 time degli anestesisti a sbloccare l'
 impasse? «È uno degli aspetti, ma non l'
 unico. Importante sarà anche la
 riorganizzazione interna, su cui si sta già
 operando per ottimizzare le risorse dell'
 ospedale, in modo da arrivare a poter
 lavorare in modo autonomo. Stiamo
 riportando a regime i servizi, in
 particolare, quelli di chirurgia oncologica
 dove, a partire dal 16 settembre,
 prenderà anche servizio il nuovo
 primario (Mario Annecchiarico, ndr). Si
 tratta di un' opera indispensabile per
 garantire assistenza ai malati, senza
 costringerli a estenuanti e costosi viaggi
 della speranza». A poco più di un mese dal suo insediamento, su quali priorità sta
 intervenendo? «In primo luogo posso confermare che, da poco, siamo rientrati nella
 rete Ima delle emergenze, grazie al noleggio di un angiografo (il secondo che
 mancava). E fra pochi giorni avremo le prime valutazioni sui fabbisogni
 relativamente a quanto previsto dall' atto aziendale per Rummo e ospedale di Sant'
 Agata de' Goti, anche alla luce delle modifiche previste dal governatore De Luca con
 il decreto 41». Lei aveva anticipato una richiesta di aumento del personale. «Sì, a
 giorni avremo i conteggi e appronteremo una delibera sui fabbisogni d' organico per
 l' azienda comprendendo, quindi, anche le necessità del Sant' Alfonso per mettere in
 condizioni la struttura di fornire i servizi necessari». Di che numeri stiamo parlando?
 «Non posso essere ancora preciso perché si tratta di un' elaborazione ancora in
 corso ma, certamente, le priorità saranno date a chirurghi, anestesisti e unità
 operative. Parliamo, in media, di due dirigenti per comparto, il personale
 infermieristico e l' aggiunta degli operatori socio sanitari». Poi, partiranno i concorsi?
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«Potremo partire appena la Regione ci approverà i dati relativi al fabbisogno. A quel
punto, appronteremo le procedure per i concorsi che ci consentiranno di riempire le
caselle necessarie a rimpinguare la dotazione organica». Si è parlato molto, nei mesi
scorsi, delle criticità dei servizi al Rummo. «Sì, anche su quel fronte mi sono già
attivato per dare impulso a quanto si poteva fare subito. Per esempio, sono stati
impegnati 5 milioni per acquistare nuove attrezzature, in particolare per far partire
medicina nucleare. Certamente potenzieremo l' alta tecnologia». E nel breve periodo
cosa si può fare? «Stiamo provvedendo a cambiare tutta la cartellonistica, ormai
obsoleta e, spesso, non più corrispondente, con tabelloni luminosi. Così come si è
provveduto a far ripulire alcuni cortili interni dell' ospedale dalle erbacce. Inoltre,
sarà previsto un servizio di portierato e attiveremo la guardiania h24 in postazioni
strategiche. Anzi, le posso dire che sarà previsto anche un infopoint per dare mappe
e indicazioni sui servizi all' utenza, riutilizzando un gazebo in disuso vicino a un
accesso laterale della struttura». Sono previsti interventi sulla parte infrastrutturale?
«C' erano dei progetti avviati ma rimasti in sospeso. Stiamo lavorando, per esempio,
a un procedimento di messa in mora della ditta che aveva in appalto in lavori.
Questo per rientrare in possesso del padiglione Santa Teresa e quello dell'
Emergenza. E proprio nei tre presìdi principali (San Pio, Emergenza e Santa Teresa)
attiveremo anche un servizio di front office per facilitare l' accesso e dare risposte
adeguate e puntuali ai malati e alle loro famiglie. Anche nell' ottica di garantire
maggiore comfort ai degenti negli spostamenti interni, stiamo già lavorando per
rifare controsoffittature e luci a led nel tunnel di collegamento tra pronto soccorso e
padiglione Santa Teresa». Qual è il suo rapporto con le istituzioni del territorio? «Fin
dal mio insediamento ho cercato di confrontarmi e incontrare tutti, continuerò a farlo
nei prossimi giorni. Finora ho avuto feedback positivi, tutti si aspettano molto da me.
Anche per questo, da parte mia, c' è stata subito una grande presa di responsabilità.
Cercherò di rispondere con atti concreti, per riportare quella che è un' azienda di
alta specializzazione ai livelli che le competono, dando garanzie all' utenza, in modo
da bloccare la mobilità passiva». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/09/2019                                                                                                                Pagina 25

                                                                                                                          EAV: € 5.495
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

  Emergenza personale nel 118 bando per reclutare 23 medici

 IL PROVVEDIMENTO Cercansi medici
 disperatamente.        Al    servizio       di
 Emergenza sanitaria territoriale (il 118)
 ne servono almeno una ventina per
 colmare le lacune nelle varie sedi della
 provincia di Avellino. Allora l' Asl dà il via
 al reclutamento con la pubblicazione di
 un avviso pubblico al quale sarà
 possibile rispondere entro la fine del
 mese. Le carenze individuate da via
 Degli Imbimbo riguardano i distretti di
 Avellino (dove servono 7 camici bianchi),
 Ariano Irpino (4), Atripalda (1), Baiano
 (3) e Sant' Angelo dei Lombardi (8) per
 complessivi 23 incarichi da conferire.
 «Era ora», dice il presidente provinciale
 dell' Ordine dei medici Francesco
 Sellitto. «Gli incarichi vacanti di
 emergenza         sanitaria       territoriale
 rappresentano un problema sia per la
 categoria, spesso stressata da turni
 molto duri, sia per l' intera comunità alla
 quale si rischia di offrire prestazioni non
 all' altezza». Eppure, sottolinea Sellitto,
 «quello del 118 è uno dei compiti più delicati tra quelli della medicina territoriale e
 d' urgenza: uno staff preparato e puntuale può salvare tante vite umane. Da sempre,
 come Ordine provinciale dei medici, sosteniamo la necessità di potenziare questo
 servizio così come quello della continuità assistenziale, l' ex guardia medica».
 Potranno partecipare all' avviso i medici già titolari di un posto a tempo
 indeterminato in un' Azienda della Regione Campania o di un' altra Regione, a
 condizione che risultino titolari rispettivamente da almeno un anno e da almeno due
 anni dell' incarico dal quale provengono; i medici inclusi nella graduatoria regionale
 valevole per l' anno 2019 e che siano in possesso dei requisiti necessari per le
 attività di emergenza sanitaria territoriale; e, infine, i laureati in Medicina e chirurgia
 abilitati all' esercizio professionale e iscritti al corso di formazione specifica in
 Medicina generale che si tiene in Campania. E proprio su quest' ultimo punto, il
 presidente Sellitto tiene a sottolineare: «Quello della partecipazione al corso di
 formazione in Medicina generale, è un requisito richiesto a tutti. Tuttavia, la Regione
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soltanto quest' anno ne ha promosso uno che partirà a breve dopo quasi 20 anni di
assenza di una simile formazione». Quindi solleva qualche perplessità sull' esito
della selezione: «Il fatto che per tanto tempo i medici della nostra provincia non
abbiano potuto conseguire questa specializzazione ci espone al rischio che all'
avviso pubblico dell' Asl di Avellino rispondano per la maggior parte medici di altre
regioni. Circostanza di per sé non negativa dal punto della professionalità che può
trovare riscontro in qualsiasi parte d' Italia. Tuttavia, non si può non sottolineare che
in questo tipo di servizio, così legato al territorio, sarebbe opportuna una
conoscenza approfondita dello stesso e delle strutture sanitarie in esso presenti». Da
un' emergenza territoriale all' altra, il rappresentante dei medici irpini riaccende i
riflettori su un' altra questione cruciale che non riesce a trovare soluzione. «Le
difficoltà che i medici di base stanno riscontrano negli ultimi mesi rispetto al
pagamento degli stipendi richiede un impegno maggiore da parte dell' Asl affinché
tutti possano svolgere al meglio e con la giusta serenità il proprio mestiere». Infine,
ma non meno importante, la continuità assistenziale: «Le guardie mediche
continuano a lavorare in una preoccupante condizione di precarietà dovuta sia al
tipo di contratto somministrato sia all' atavica carenza di organico. I tagli effettuati
sono stati oggetto di una sentenza del Tar di Salerno che ha visto prevalere i
ricorrenti obbligando l' Asl a riportare l' organico in quota. Adesso quello che tutti
auspichiamo è la fine della stagione del precariato con incarichi a termine, mensili o
annuali, che gravano sulle casse dell' ente ma non assicurano stabilità alla
prestazione». an. pl. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/09/2019                                                                                                                Pagina 24
                                  Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                          EAV: € 1.126
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

                  Ospedale, incarico per tre fisioterapisti

 Presso l' ospedale Rummo, in seguito all'
 avviso     di   mobilità     regionale     e
 interregionale per soli titoli, per la
 copertura a tempo indeterminato di tre
 posti di collaboratore professionale
 sanitario,    con     la     qualifica     di
 fisioterapista, sono risultati vincitori,
 Antonio Ciasca, Antonella Martone e
 Marina Dell' Erario. Nell' arco di 30 giorni
 i candidati dovranno comunicare se
 accetteranno l' incarico oppure si dovrà
 procedere     allo    scorrimento      della
 graduatoria per poter effettuare l'
 immissione in servizio.

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12/09/2019                                                                                                                Pagina 24

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                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

    Policlinico in panne Condotte arretra China State avanza

 IL CANTIERE Enzo Mulieri Non solo un'
 incompiuta. Adesso la vicenda dell'
 infrastruttura più importante di Caserta,
 il Policlinico, rischia di finire nell'
 anonimato, una volta concluso il periodo
 delle ferie e soprattutto all' indomani
 della svolta che ha portato alla
 formazione del nuovo Governo. Neppure
 un cenno si fa più nel territorio sul
 destino del cantiere di Tredici, i cancelli
 sono aperti ma il personale è ridotto all'
 osso. IL DIMEZZAMENTO Dei 30 operai
 previsti in organico per la conclusione
 dell' opera, all' inizio dell' anno, ne sono
 rimasti poco meno di 10 impegnati su
 interventi di igiene ambientale. Di questi
 ben 3 sono i rappresentanti delle
 organizzazioni sindacali di turno più che
 altro chiamati a condividere una
 condizione di precarietà che non trova
 mai      fine.    Sono     loro    che    non
 abbandonano il campo - in tanti hanno
 preferito ricollocarsi presso altre aziende
 - alla domanda sulle prospettive della
 vertenza rispondono di non sapere nulla, neanche sanno dire qualcosa sull'
 andamento della vendita della società appaltatrice Condotte, sugli impegni assunti
 fino a due mesi fa dalle forze politiche e istituzionali. Come dire che il quadro è
 oscuro e che per l' incompiuta di Tredici si naviga nel buio. LA STASI Nella realtà dei
 fatti, invece c' è l' immobilismo più assoluto da parte dei sottoscrittori dell' accordo
 di programma, permangono le incertezze sia su Condotte sia su Concorsu (gestore
 dell' opera) entrambi al centro della procedura di vendita avviata il 15 luglio scorso.
 Per quest' ultimo caso sarebbero state presentate presso i tre commissari
 straordinari Bruno, Piredda e Uggetti già specifiche manifestazioni di interesse per le
 13 commesse ritenute le più competitive. Sono oltre al Policlinico di Caserta, il
 tunnel del Brennero, il progetto Kuwait City, il potenziamento della tratta ferroviaria
 Roma Viterbo, il lotto diretto con la strada Lioni Grottaminarda, l a strada a
 scorrimento veloce Infrasud, il progetto Saf 3, la città della salute a Sesto San
 Giovanni, la costruzione del nuovo porto turistico di Otranto, il carcere e la biblioteca
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di Bolzano, oltre a due infrastrutture viarie in Algeria. Tante opportunità sul mercato
per Condotte, insomma, ma che richiederanno i necessari passaggi tecnici imposti
dalla burocrazia. Tra le indiscrezioni più accreditate circa possibili acquirenti,
sembrerebbe farsi largo in questi ultimi tempi la candidatura del colosso cinese delle
costruzioni China State Constructions corporation (Cscec) per il quale si attendono
più precise conferme in termine di offerta vincolante. IL FUTURO Nel frattempo è
impossibile fare previsioni sui successivi sviluppi per il player delle costruzioni
romane, perdura la fase di stallo per l' impianto di Caserta che attualmente resta
aperto soltanto in virtù dell' opera di pochissimi lavoratori che tuttora confidano nel
supporto della cassa integrazione straordinaria (scadenza 30 novembre di quest'
anno). Un sostegno che come si ricorderà fu reso possibile all' inizio dell' anno
attraverso l' interessamento dell' allora ministro del lavoro Luigi Di Maio, adesso
sostituito nella carica dal ministro Nunzia Catalfo. «Non siamo affatto fiduciosi per
questo strumento- avvisa Irene Velotti segretaria provinciale della Fillea Cgil- perchè
a fine anno termineranno tutti gli ammortizzatori sociali. Vero è che il cantiere è
ancora aperto ma non c' è attività». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/09/2019                                                                                                                Pagina 25

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                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

                     Radiografie, per venti giorni si paga

 LO STOP Antonello Plati Stop alla
 diagnostica convenzionata. Almeno fino
 alla fine del mese. La Regione Campania
 ha infatti esaurito il budget del terzo
 trimestre dell' anno (luglio, agosto e
 settembre) relativo alla diagnostica per
 immagini e alla medicina nucleare anche
 per la provincia di Avellino (il mese
 scorso era toccato a Caserta, Napoli e
 Salerno). Dall' Asl di Avellino non arriva,
 però, nessuna comunicazione ufficiale,
 né     alcuna     calendarizzazione     sull'
 esaurimento delle risorse a disposizione
 per le altre branche (che pure sarebbero
 in esaurimento). Tuttavia, per il
 momento dovrebbe essere ancora
 possibile effettuare in regime di
 convenzione visite specialistiche, esami
 del sangue e delle urine. Dal primo
 ottobre con l' avvio del nuovo trimestre
 tutto tornerà alla normalità. Ma chi in
 questi giorni avrà necessità di fare una
 radiografia, una risonanza magnetica,
 una tac o qualsiasi altro esame del
 genere in un centro privato convenzionato con il Sistema sanitario regionale (Ssr)
 dovrà mettere mano al portafogli (malati cronici inclusi). Altrimenti dovrà attendere
 o l' avvio del trimestre successivo o i tempi, spesso biblici, delle liste di prenotazione
 delle strutture pubbliche presenti sul territorio. La direzione Salute di Palazzo Santa
 Lucia con una nota diffusa dopo i casi registrati nelle altre province informa: «Con
 riferimento ad alcune segnalazioni secondo le quali qualche centro privato
 convenzionato con il Servizio sanitario regionale abbia esaurito il budget del terzo
 trimestre ovvero osservi periodi di chiusura per ferie, si segnala che presso le
 strutture pubbliche si possono effettuare, a titolo gratuito, tutte le prestazioni di
 specialistica ambulatoriale, ivi compresi gli esami diagnostici di laboratorio». Quindi
 esami gratis nel pubblico, ma resta il problema delle lunghe attese che molti utenti
 non possono assolutamente sopportare. Stando alle rilevazioni più recenti, all'
 Azienda ospedaliera «Moscati» di Avellino ci vogliono 58 giorni per una Tac (senza e
 con contrasto) al bacino, 224 per un' ecografia all' addome, 72 per la colonscopia e
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134 giorni per l' elettrocardiogramma da sforzo. Mentre negli ambulatori o negli
ospedali di competenza dell' Asl si aspetta fino a 20 giorni per un' ecografia
cardiaca, 33 per un ecocolor doppler a riposo, 51 per un Ecg da sforzo, 36 per il test
cardiovascolare da sforzo a cicloergometro, 21 per un elettrocardiogramma
dinamico. E ancora mediamente 45 per una colonscopia, 25 per un' ecografia all'
addome e 27 per una all' apparato urinario. Insomma, in casi di urgenza il ricorso al
privato convenzionato è indispensabile e può salvare una vita riducendo i tempi per
la diagnosi. Quello dei tetti di spesa esauriti è purtroppo un copione già visto ad
Avellino così come nelle altre provincie della Campania. In effetti, già nel precedente
trimestre (aprile, maggio, giugno) il budget nella nostra provincia fu esaurito, ma a
differenza di adesso si trattò soltanto di qualche giorno prima della naturale
scadenza. Sulla questione s' è più volte espresso Gennaro Lamberti, presidente
nazionale di Federlab, l' associazione di categoria maggiormente rappresentativa dei
laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatori privati accreditati, secondo il
quale «serve uno stanziamento che sia compatibile con il reale fabbisogno di
prestazioni. In caso contrario, saremo di nuovo punto e a capo, con gli stessi
problemi di sempre». Dubbi anche sulla ripartizione triennale introdotta dalla
Regione: se prima, infatti, i tetti di spesa si esaurivano a fine anno, adesso lo stop
arriva, puntuale, ogni tre mesi. «Purtroppo osserva ancora Lamberti la ripartizione
trimestrale dei fondi non si è rivelata una scelta lungimirante. Inutile dire che un
andazzo del genere arreca sì danno alle strutture accreditate, ma soprattutto al
cittadino-paziente e in particolare ai napoletani, i primi a soffrire di questa
paradossale situazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/09/2019                                                                                                                Pagina 24
                                  Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                          EAV: € 5.575
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

   Riabilitazione con «pet therapy» protocollo d' intesa tra le
                               Asl

 L' INIZIATIVA Luella De Ciampis Gli
 animali e, soprattutto i cani, sono stati i
 protagonisti assoluti dell' incontro di ieri
 mattina presso l' aula consiliare della
 Rocca dei Rettori, per il nuovo progetto
 di «pet therapy», che l' Asl di Benevento,
 rappresentata dal direttore generale,
 Franklin Picker, ha avviato, attraverso la
 sottoscrizione di un protocollo d' intesa,
 con quella di Foggia, rappresentata dal
 managerVito Piazzolla, per la formazione
 di operatori sanitari destinati a mettere
 in atto gli Iaa (interventi assistiti con gli
 animali). «Dobbiamo formare medici,
 biologi, veterinari, psicologi e anche gli
 operatori che lavorano nei centri cinofili
 dice Tommaso Zerella, direttore del
 dipartimento       Prevenzione      -    per
 promuovere questo tipo di terapia. Ci
 stiamo attrezzando per combattere il
 randagismo, creando condizioni di
 accoglimento, e non di disagio, per gli
 animali del territorio. Abbiamo un centro
 veterinario destinato a diventare un fiore
 all' occhiello per l' intera Campania, punto di riferimento per la cura di alcune
 patologie e per offrire un' adeguata risposta territoriale. Infatti, proprio nell' ottica
 del recupero dei cani randagi, valuteremo anche la possibilità di addestrare quelli
 che sono per strada e che ci saranno dati in custodia. La formazione del personale
 sarà effettuata attraverso un corso della durata di 7 mesi, e sarà rivolta a 70
 operatori di aree diverse». Nei progetti riabilitativi, destinati soprattutto ai bambini
 con disabilità, da cui, che includono anche adulti e anziani, oltre ai cani, saranno
 coinvolti gatti, cavalli, asini e conigli. I RISULTATI «Nella nostra città spiega Luigi
 Urbano, direttore del dipartimento Prevenzione dell' Asl di Foggia- abbiamo avuto
 risultati che sono andati al di là delle più rosee aspettative che, in alcuni casi, hanno
 sfiorato il miracoloso. La pet therapy ha costi nettamente inferiori alle altre terapie,
 perché non si usano farmaci, che hanno un costo elevato, oltre agli effetti collaterali

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da non sottovalutare. Il corso di formazione Iaa, che partirà tra due giorni, si
svolgerà a Foggia, e si avvarrà del tutor Elena Iannotti, psicologa e psicoterapeuta».
«Non lasciamo niente di intentato - dichiara Picker - per dare risposte esaustive alle
esigenze di salute dei cittadini del Sannio. Lo facciamo attraverso le forme di
assistenza che la società scientifica ci offre e, in tal senso, la pet therapy è una
grande opportunità che non ci siamo lasciati sfuggire, perché riduce l' assunzione di
farmaci e porta a risultati importanti, come d' altra parte è ampiamente
documentato». All' incontro, a cui hanno partecipato anche Berardino Izzo,
veterinario referente Iaa dell' Asl di Benevento, Elvira Sparacia del dipartimento di
Prevenzione dell' azienda sanitaria di Foggia e la psicologa Elena Iannotti, sono
intervenuti il sindaco, Clemente Mastella e il presidente della Provincia, Antonio Di
Maria, concordi sull' attenzione che le istituzioni devono riservare alle persone in
difficoltà. L' INAUGURAZIONE Stamattina alle 11.30, l' Asl inaugura l' ambulatorio di
Neuropsichiatria dell' infanzia e dell' adolescenza, nel comune di Puglianello. Si
tratta di un centro specializzato per il trattamento dei disturbi dello spettro autistico,
destinato a diventare punto di riferimento per l' intera Valle Telesina. LA VERTENZA
Intanto, le organizzazioni sindacali Anaao-Assomed, Cimo, Fassid - Aupi e Fvm
contestano al direttore generale dell' Asl, l' atto aziendale presentato, perché, tra l'
altro, prevede una programmazione di un numero maggiore di unità operative
rispetto ai parametri fissati dal decreto del commissario ad acta nel 2013 e perché
non tiene conto della valenza strategica e della complessità organizzativa delle
articolazioni aziendali, e chiedono che l' assetto organizzativo dell' area di sanità
veterinaria, non sia modificato. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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12/09/2019                                                                                                                Pagina 33
                           Il Mattino (ed. Circondario Sud)
                                                                                                                          EAV: € 2.563
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

        Sanità a Capri primi bilanci al vertice del tavolo Asl

 L' INCONTRO Anna Maria Boniello Vertice
 ieri in Comune per monitorare lo stato
 della salute pubblica a Capri unitamente
 al potenziamento dei servizi dell'
 ospedale Capilupi, sempre al centro di
 polemiche e dibattiti, come quello che si
 è tenuto ieri al secondo tavolo di
 confronto permanente recentemente
 istituito da Ciro Verdoliva, direttore
 generale Asl Napoli 1 Centro, ed i due
 Sindaci Marino Lembo ed Alessandro
 Scoppa. Ieri mattina nella sala consiliare
 del comune si respirava finalmente aria
 di collaborazione ed è stato lo stesso
 direttore Ciro Verdoliva ad esprimere
 tale stato dichiarando che «grazie alla
 sensibilità e alla disponibilità dei sindaci
 di Capri e Anacapri e con il supporto
 delle associazioni di categoria e del
 territorio prosegue il nostro impegno
 concreto nell' interesse dei cittadini.
 Quando c' è in ballo la salute della gente
 si deve essere determinati e concreti e
 non si possono accettare speculazioni o
 strumentalizzazioni. L' isola di Capri ora può avere una giustificata fiducia verso l'
 Asl Napoli 1 Centro». Si è poi fatto il punto su quanto era stato programmato nella
 conferenza dei servizi del 12 agosto e su quanto è già stato concretizzato. Verdoliva
 ha assicurato, tra l' altro, che è già pronta all' uso un' incubatrice da trasporto con
 ventilatore annesso e a breve sarà attivata la Tac con mezzo di contrasto. Attivati
 anche gli ambulatori di otorinolaringoiatria, ortopedia e terapia marziale. Nuovo
 tavolo operativo che si terrà il 2 ottobre al comune di Anacapri. © RIPRODUZIONE
 RISERVATA.

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12/09/2019                                                                                                                Pagina 4

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                                          Argomento: Sanità nazionale

                           «Fermiamo la morte per legge»
 ANGELO PICARIELLO
 Biopolitica e società Il cardinale Bassetti:
 il Parlamento non abdichi alla sua
 funzione normativa, una via percorribile
 c' è All' evento organizzato a Roma dal
 tavolo Cei su Famiglia e Vita la voce di
 76 associazioni cattoliche Roma «Il
 Parlamento non abdichi alla sua funzione
 legislativa, non apra una voragine». L'
 appello del cardinale Gualtiero Bassetti
 arriva forte e chiaro all' incontro su
 «Eutanasia e suicidio assistito. Quale
 dignità della morte e del morire?», con la
 partecipazione di ben 76 sigle dell'
 associazionismo cattolico. Un appello,
 che il presidente della Cei fa suo, a non
 lasciare scadere inoperosamente il
 termine del 24 settembre indicato dalla
 Corte Costituzionale, oltre il quale il
 suicidio    assistito    potrebbe    essere
 introdotto nel nostro ordinamento, col
 silenzio dell' organo istituzionalmente
 preposto a deciderlo. Certo il tempo è poco, certo non ci si aspettava, quando venne
 individuata la data per questo incontro romano, un mese e mezzo fa, che il dibattito
 politico sarebbe stato monopolizzato da una crisi di governo risolta solo ora. Sul fine
 vita, dice il cardinale Bassetti, sollecitato a margine dell' incontro, «mi aspetto
 quello che mi ero aspettato dal precedente governo, dalla precedente maggioranza
 », ma non è arrivato. E ripete un concetto che aveva già sviluppato nel suo
 intervento: il diritto che diventa un dovere dei cristiani a dire la loro su questi temi,
 perché «se lo aspettano anche gli altri» e perché «sono il fondamento non solo dell'
 etica cristiana, ma anche dell' antropologia umana». Un appello «rivolto a tutto il
 Parlamento, che esprime la volontà di tutto il popolo italiano. La vita non ce la siamo
 data, così come non ce la possiamo togliere. Tutto deve essere ' pro life', per la vita.
 Bisogna cambiare mentalità, convertirsi, non scegliere le strade più semplici»,
 auspica ancora Bassetti esprimendo anche un «apprezzamento » al presidente del
 Consiglio Giuseppe Conte per la scelta niente affatto scontata di «parlare di questo
 tema in Parlamento », martedì in Senato. Un incontro, questo che si tiene nel centro
 congressi della Cei sull' Aurelia, che è stato promosso dal tavolo 'Famiglia e vita',
 che il cardinale ringrazia assieme alle associazioni aderenti. A tema c' è, ricorda, «la
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