Media Monitoring per 05-06-2018 - Rassegna stampa del 05-06-2018 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 Neonato ustionato. Infermiera e puericultrice indagate, avrebbero affidato il bimbo ad una allieva. Sospeso il primario ....................................................................................... 1 Stanziati 322 milioni di euro per la costruzione del nuovo Ospedale di Salerno: l’annuncio del dottor Enrico Coscioni al Rotary Club Salerno Duomo. ...................... 2 «Ospedali chiusi per ferie? Assumete» .................................................................................. 5 Emergenza senza fine al Ruggi, il pronto soccorso è al collasso ...................................... 7 Ferie e turnover al rallentatore Sos negli ospedali ............................................................. 9 Manutenzioni, operai in agitazione ...................................................................................... 11 Rimborsi all'Università Regole cambiate: è caos ............................................................... 13 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 14 Pagani, le frontiere della chirurgia ...................................................................................... 14 Sanità Campania ............................................................................................................................. 15 Appalto pulizie al "Cardarelli": la "Florida 2000 srl" chiede il reintegro ad horas ....... 15 «Non c' è personale, ambulatori chiusi l' unica speranza sono le nuove leve» ............ 17 «Psicoterapia e budget, non basta celebrare la legge 180» ............................................ 19 «Tetti di spesa superati potenziata rete servizi» .............................................................. 20 Chirurgia d' urgenza medici in congresso ........................................................................... 21 Colonscopia indolore: via a progetto pilota dell' Asl ......................................................... 22 Errori e ritardi: giovani medici senza stipendio ................................................................. 23 LA LEGGE DEL CAOS CHE FRENA IL RILANCIO ..................................................................... 25 Nasce l' associazione dei direttori generali ........................................................................ 27 Oculistica, intervento "innovativo" al "Rizzoli" .................................................................. 28 Policlinico, via all' app per le «visite facili» ........................................................................ 30 Quelle sveglie all' alba con l' incubo precarietà ................................................................. 31 Vaccinazioni l' Asl raggiunge la quota del 95% .................................................................. 33 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 35 «L' intervento sui vaccini? Si vedrà come» ......................................................................... 35 Che romantico salvare l' Africa ............................................................................................. 36 Diagnosticare e prevenire lo scompenso cardiaco ............................................................ 38 Facciamo ricerca sui pazienti virtuali .................................................................................. 41 Ho un wearable a carico della Asl ......................................................................................... 42 I dottori in fuga dall' Italia ..................................................................................................... 44 Il sangue di Luca e la normalità di un' anomalia ................................................................ 46 L' ospedale 2.0 arriva fino a casa ......................................................................................... 48 La sala operatoria come Star Wars ...................................................................................... 50 Molti nuovi ministri faranno meglio di chi li ha preceduti ................................................ 51 Qui ci vuole un approccio olistico ......................................................................................... 54 Risorse e liste d'attesa primi nodi per la salute ................................................................. 56 Terra bruciata nell' habitat del tumore ............................................................................... 58 Una cascata biotech per evitare le crisi .............................................................................. 60
04/06/2018 infermieristicamente.it EAV: € 474 Lettori: 1.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Neonato ustionato. Infermiera e puericultrice indagate, avrebbero affidato il bimbo ad una allieva. Sospeso il primario Sono gravi le responsabilità che emergono sul caso del neonato ustionato con acqua bollente durante il bagnetto, nel reparto di neonatologia del Ruggi. La vicenda Salerno, Ruggi. I fatti risalgono ad una settimana fa, quando al neonato,appena venuto alla luce, come da protocollo, veniva fatto il bagnetto, utile alla rimozione della vernice caseosa, rivestimento lubrificante, atto a proteggere il feto dal liquido amniotico. Qualcosa però va storto, il bambino comincia a mostrare degli evidenti arrossamenti, si pensa inizialmente ad una reazione allergica, ma sottoposto il neonato alla visita del chirurgo pediatrico, quelle che sembrano manifestazioni allergiche, sono ustioni sul 20% del corpicino, provocate dall’acqua bollente del bagnetto. Da qui il trasferimento al Cardarelli di Napoli e l’apertura delle indagini. Tre gli operatori indagati: una puericultrice, un’infermiera e la Responsabile dell’UO di neonatologia. Dalle indagini è emerso, che al momento del bagnetto, la puericultrice, impegnata al cellulare avrebbe affidato il neonato ad una allieva , omettendone il controllo, così come l’infermiera di turno. L’allieva, munita di guanti come da protocollo, non si sarebbe resa conto della temperatura dell’acqua, sotto il quale gettito avrebbe posto il neonato, ustionandolo. La Responsabile dell’UO,è stata invece temporaneamente sospesa, in quanto, appreso l’accaduto, avrebbe atteso 7 ore prima di comunicare l’accaduto alla direzione strategica dell’ospedale, decidendone autonomamente il trasferimento al Cardarelli. Questa decisione avrebbe fatto venire meno il rapporto di fiducia tra la responsabile del Reparto e la direzione strategica, che, in attesa delle risultanze della commissione disciplinare, ha deciso la sospensione temporanea. «Ci vorrà un po' di tempo prima che la commissione possa emettere un responso ma, data la gravità dei fatti e dopo aver valutato l'operato della Responsabile, non si poteva non dare una risposta chiara e celere per quanto accaduto». Da il Mattino ph credit: La Repubblica Napoli Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
04/06/2018 gazzettadisalerno.it EAV: € 254 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Stanziati 322 milioni di euro per la costruzione del nuovo Ospedale di Salerno: l’annuncio del dottor Enrico Coscioni al Rotary Club Salerno Duomo. “Tra circa cinque anni avremo il nuovo Ospedale di Salerno. E’ stato firmato il protocollo d’intesa tra la Regione Campania, l’Università, l’Azienda Ospedaliera Universitaria Ruggi, l’Asl e il Comune di Salerno. Sono stati postati 322 milioni di euro ed è stata anche individuata l’area che è a circa 800 metri dall’attuale sede (n. d. r. In prossimità della sede della Centrale del Latte)” A spiegare che la costruzione del nuovo Ruggi è ormai più che una certezza è stato il dottor Enrico Coscioni, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Cardiochirurgia e Delegato alla Sanità della Regione Campania, durante la conviviale rotariana intitolata :”La Sanità e la Facoltà di Medicina a Salerno: Quali Prospettive”, organizzata al Grand Hotel Salerno, dal Presidente del Club Rotary Salerno Duomo, presieduto dal dottor Natalino Barbato, in interclub con altri cinque Club Rotary del territorio: Salerno Picentia, (Presidente Giuseppe Giannattasio); Rotary Battipaglia (Antonietta Lanzetta); Paestum Centenario (Enzo Biagini); Vallo Della Lucania ( Antonio Lombardi); Roccadaspide (Angelo Pipolo) . Il dottor Coscioni ha spiegato che il nuovo ospedale sarà costruito seguendo i canoni dell’edilizia modulare che velocizza i processi di costruzione: ” I tecnici hanno ritenuto più conveniente costruire una nuova struttura che ristrutturare quella esistente, anche per non bloccare l’assistenza”. Il dottor Coscioni, ha anche ricordato che la Regione Campania ha avuto un importante riconoscimento in ambito sanitario da parte della Direzione Generale del Ministero della Salute:” Per il lavoro svolto in questi nove mesi dal Commissario Vincenzo De Luca. Abbiamo, inoltre, avuto l’approvazione del Piano Ospedaliero e recuperato circa 900 milioni di euro per le premialità di tre anni: 2013 – 2014 e 2015. Dopo venti anni siamo riusciti a fare un Piano di Edilizia Sanitaria ex Art. 20 per un totale di un miliardo e cento milioni. La grande sfida sarà il recupero del personale tecnico, immettere tanti giovani nel servizio sanitario salernitano e regionale”. Il dottor Natalino Barbato ha ricordato gli ideali del Rotary e che l’ateneo salernitano è la prima università del Meridione:” Fiore all’occhiello del nostro Campus è la Facoltà di Medicina, in linea di continuità con l’antico splendore che fu della Scuola Medica Salernitana”. Il dottor Barbato ha anche ricordato che la Sanità Campana, dopo dieci anni di commissariamento: ”Sta uscendo dal tunnel delle difficoltà” e annunciato la nascita di una “Casa della Salute” nel Comune di Stio che contribuirà a ridurre le classiche ospedalizzazioni” Ci saranno dodici posti letto e dei poliambulatori: la Salute va verso i cittadini”. Alla serata, moderata dal giornalista Pino Blasi ha partecipato il Rettore dell’Università di Salerno, il dottor Aurelio Tommasetti che ha ricordato i progressi fatti dal Corso di Laurea in Medicina:” Siamo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
partiti nel 2006/2007 e siamo cresciuti molto puntando sulla ricerca ottenendo risultati importanti a livello nazionale anche dal punto di vista della didattica: siamo stati indicati da AlmaLaurea, che certifica le carriere degli studenti, come miglior Corso di Laurea in Italia per durata media e per grado di occupazione degli studenti ad un anno dalla laurea. Anche con l’Azienda Ospedaliera stiamo lavorando bene: oggi abbiamo tredici scuole di specializzazione in autonomia e 46 specializzandi nell’Ateneo salernitano”. Il Rettore Tommasetti ha anche ricordato che in occasione delle Universiadi del 2019 nel Palazzetto dello Sport del Campus di Baronissi saranno ospitate le gare di scherma:” Abbiamo investito , inoltre, cinque milioni di euro per costruire un nuovo Palazzetto dello Sport”. Anche il professor Mario Capunzo, Preside della Facoltà di Medicina di Salerno, ha spiegato che il Dipartimento di Medicina in questi anni ha fatto degli enormi passi in avanti: “C’è tutta l’intenzione di continuare questo percorso che si incrocia con la parte assistenziale perché per noi è fondamentale il rapporto con l’Azienda Ospedaliera: siamo l’unica Azienda mista che c’è in Campania e questo rappresenta per i nostri studenti un’eccellente palestra in quanto possono vivere l’esperienza dell’Ospedale e dell’emergenza che gli consente di maturare, oltre alle conoscenze, delle competenze che sono fondamentali per chi deve fare il medico”. Il Professor Capunzo intende allargare l’orizzonte delle professioni sanitarie e il numero delle scuole di specializzazione :” Il futuro è nella formazione dei giovani che daranno la possibilità di garantire al territorio e ai cittadini un livello di prestazioni sanitarie elevate in una realtà nella quale già ci sono delle eccellenze . Salerno può e deve diventare un punto di riferimento per la cura: bisogna fare in modo che cessi la migrazione sanitaria verso altre regioni e che Salerno possa invece attrarre come già avviene per la Cardiochirurgia, per l’Ortopedia per l’Ematologia e per altri reparti”. Il dottor Giuseppe Longo, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria ha spiegato che a breve i cittadini salernitani e non solo potranno prenotare le visite specialistiche ambulatoriali attraverso il computer o il telefonino:” Con l’attivazione del “Portale del Cittadino”, unico in Regione Campania, il cittadino di tutta la Regione Campania potrà prenotare, tramite il proprio computer oppure attraverso una app installata sul proprio cellulare, le visite specialistiche ambulatoriali e stampare a casa propria i referti degli esami di laboratorio effettuati presso gli ospedali dell’AOU”. Longo ha anche spiegato che l’Ospedale di Salerno sarà potenziato tecnologicamente:” Con il finanziamento della Regione riqualificheremo tutte le strutture dell’Azienda Ospedaliera: ristruttureremo anche tutto il blocco operatorio”. Il dottor Antonio Giordano, Direttore Generale dell’ASL di Salerno, ha spiegato che la Sanità del terzo millennio riguarderà la cronicità dovuta all’aumento della vita media: ”Dobbiamo cominciare a pensare di formare dei medici orientati alla cronicità”. Alla serata hanno partecipato il Presidente dell’Ordine dei Medici ed Odontoiatri, il dottor Giovanni D’Angelo che ha spiegato che la Sanità a Salerno ha raggiunto dei livelli accettabili:” Sia per la parte ospedaliera e dell’Asl Soprattutto per la Facoltà di Medicina che ha raggiunto dei livelli e dei traguardi che era difficile immaginare quando si è aperta la Facoltà. Ci auguriamo che questa spinta in avanti che si è avuta possa continuare negli anni in modo da restituire la giusta collocazione nel panorama nazionale a quella che è la gestione della Sanità anche Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
nella nostra provincia”; il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti, il dottor Ferdinando Di Francesco che ha sottolineato la qualità dei laureati del Dipartimento di Farmacia:” Sono in grado di resiste re alla concorrenza europea. In tutta Italia il numero di laureati in farmacia è elevato rispetto alle possibilità occupazionali e molti purtroppo sono costretti a spostarsi. Sul nostro territorio abbiamo circa 350 farmacie con 2050 iscritti all’Ordine. Il farmacista non è soltanto l’esperto del farmaco ma è anche esperto di igiene di vita, di prevenzione e promozione della salute .Il futuro è tutto da disegnare”; il Presidente dell’Ordine dei Veterinari , il dottor Orlando Paciello che ha sottolineato l’importante opera di formazione che l’Ordine sta dedicando ai giovani:” Li accompagniamo nel mondo del lavoro interpretando le esigenze del territorio” e l’importanza di curare gli animali:” Attraverso la cura degli animali curiamo anche le persone”. Presente anche il dottor Mario Forlenza, Direttore Generale Asl Napoli 1; il Presidente della Commissione Albo Odontoiatri, il dottor Gaetano Ciancio, il Presidente di Federfarma Dario Pandolfi ; il Presidente del Club Rotary Salerno, l’avvocato Gaetano Pastore; il Sindaco di Valle dell’Angelo dottor Salvatore Iannuzzi, e Don Natale Scarpitta, parroco della Chiesa di San Giovanni Lavoratore Aniello Palumbo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 5 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Ospedali chiusi per ferie? Assumete» di Barbara Cangiano Predisporre un tavolo per gestire l'emergenza estiva e assumere a tempo determinato infermieri e operatori socio sanitari. Questa la richiesta che la Cgil rinnova ai manager di Asl e Ruggi, chiamando in causa anche il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca . A rischio, stando ai rappresentanti sindacali, ci sarebbe la garanzia della continuità assistenziale, legata alla chiusura o all'accorpamento di reparti, dovuta a una cronica carenza di personale acuita dalle ferie. Ma che non si dica che la colpa è del personale, tuona la Cgil, che dopo mesi di tour de force ha diritto a un breve periodo di riposo. «Il problema è a monte e lo denunciamo da mesi sottolinea Pasquale Addesso All'Asl, dove bisogna dare atto di aver assunto i medici, dalla graduatoria dei 130 infermieri non è stata attinta nessuna unità, mentre dei 100 Oss previsti, ne sono stati presi solo 60. Ed entro la fine del 2018 andranno in pensione circa 250 dipendenti ». L'Azienda di via Nizza nei primi quattro mesi dell'anno ha speso circa 4 milioni di euro tra straordinari e prestazioni aggiuntive, «soldi con cui avrebbe potuto assumere 250 medici». Per il comparto la spesa è di un milione e 200mila euro, fino ad arrivare al record di 15 milioni in un anno, «con cui si sarebbero potuti contrattualizzare altri 250 infermieri e 150 Oss». Non va meglio al Ruggi, anzi. Qui, solo nel primo trimestre, la somma investita per gli straordinari è di un milione e 400mila euro, «pari a 200 infermieri e 115 Oss che potevano risolvere grandi criticità». Non si tratta di una novità, incalza Basilio Maiorino che ricorda come nel 2017 siano stati erogati 6 milioni e 400mila euro di straordinari per il solo comparto. Tra le criticità, il Pronto soccorso, dove tra pensionamenti e vincitori di concorso, andranno via entro la fine dell'anno undici unità. Nonostante ci siano precise linee guida che stabiliscano la presenza di un infermiere ogni quattro pazienti, in molti reparti si vive in affanno perenne, «vedi Pneumologia, dove per 22 pazienti ci sono solo due dipendenti o la Cardiochirurgia: sarà difficile fare dei turni considerato il personale il ferie». Quelle che non vanno Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
mai in vacanza, ricorda Raffaele Sicignano , sono le malattie «e questo i dirigenti dovrebbero capirlo investendo sul personale che, dopo un anno di turni massacranti ha il diritto di prendere qualche giorno di riposto». La situazione è drammatica pure al da Procida, chiarisce Domenico Spampanato : «I dipendenti sono ridotti all'osso. Da Piano aziendale avremmo dovuto avere 98 posti letto e invece ce ne sono solo 56 e neppure l'unità spinale è stata attivata». Le lacune riguardano medici, Oss, infermieri, terapisti e logopedisti. «Rispetto al fabbisogno siamo in deficit del 40 per cento degli operatori e del 20 per cento degli infermieri», ribadisce il sindacalista. Al Fucito di San Severino, invece, «da due anni mancano i requisiti di sicurezza per i pazienti e gli operatori», stigmatizza Gerardo Liguori . Mancano all'appello ameno 30 operatori socio sanitari «e gli accorpamenti di cui si discute, come Otorino con Chirurgia, rischiano di distruggere delle eccellenze ». Altro nervo scoperto è il presidio di Castiglione: «Il rianimatore non ha più un sostituto, quindi se si assenta per una emergenza siamo scoperti tuona Gelsomina Buonocore Al laboratorio analisi ci sono solo due unità per un servizio che funziona nell'arco delle 24 ore e perfino per le ambulanze abbiamo un solo autista e una reperibilità. Eppure di troviamo in una zona che d'estate scoppia di turisti». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 5 EAV: € 1.167 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Emergenza senza fine al Ruggi, il pronto soccorso è al collasso Pronto soccorso al collasso al San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona. Dopo il weekend, un lunedì ancora più caotico all' interno dell' ospedale di via San Leonardo. Mancano infatti i posti letto utili al ricovero e con i primi accenni di caldo infatti l' accettazione è presa d' assalto, ma più di 50 pazienti non è possibile trasferirli tutti all' interno dei reparti specifici proprio per la mancanza di posti e dunque il pronto soccorso diventa un insieme di tanti reparti. Ma ci sarebbero - secondo i componenti del Tribunale del diritto del malato - due problemi. Uno sicuramente è da inserire nel fatto che tutto arriva al San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona perchè negli altri presidi non possono fronteggiare alle esigenze, sia per carenze strutturali che per carenze di macchinari funzionanti e con una manutenzione ordinaria, ma secondo problema ma non meno importante è la mancanza di posti letto che rende il lavoro più difficile, soprattutto ora che con l' arrivo della stagione estiva verrà a crearsi anche un pro blema di Personale medico e infermieristico che mancherà per le dovute ferie. «Il pronto soccorso è diventato in questi giorni un insieme di reparti, dove più di 50 persone sono costrette a rimanervi per 2 o 3 giorni senza purtroppo ottenere le dovute cure del case sottolineano dal Tribunale del diritto del malato - la situazione sta peggiorando sempre più, pazienti che stazionano al pronto soccorso senza sapere quale sarà il proprio destino, così aumenta e si esaspera ancora di più l' aggressività anche tra i parenti. Da tempo stiamo proponendo di costituire un' unità di crisi tra Asl e Ruggi, adesso la centrale operativa è stata spostata all' Asl. Con l' estate peggiorerà sempre di più il tutto - continuano - abbiamo chiesto più volte un incontro al dg urgente per esporre le problematiche ma non abbiamo ricevuto ancora risposte e nemmeno la richiesta dell' incontro è andata a buon fine o almeno è rimasta inascoltata. Ma con questa situazione all' interno del pronto soccorso c' è Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
anche un alto rischio clinico che probabilmente si sta sottovalutando». Dunque, al Ruggi, a quanto pare sono scappate le redini dell' organizzazione ma soprattutto non si riesce a trovare la quadra dopo gli ultimi episodi che hanno visto protagonista proprio l' azienda di via San Leonardo, tra cui la "falla" nella macchina di sorveglianza nel reparto di neonatologia, ma anche il caso del bimbo appena nato ustionato dalla puericultrice che si era distratta durante il primo bagnetto del neonato. Se il secondo caso ha visto la sospensione della direttrice del reparto, la dottoressa Grazia Corbo, il primo caso ancora attende di essere messo sul tavolo per capire almeno come risolvere il problema, nonostante anche le ripetute richieste da parte dei sindacati. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 26 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 9.281 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ferie e turnover al rallentatore Sos negli ospedali Sabino Russo Carenze di personale diffuse un po' ovunque, reparti in affanno e riduzioni di attività. C' è grande preoccupazione tra gli operatori sanitari dei diversi ospedali della provincia, alle prese con la mancanza di infermieri e operatori socio sanitari, come nel caso dell' Asl, dove alla conclusione delle procedure di mobilità per 130 infermieri non si sono completate ancora tutte le chiamate, così come per il bando per 100 oss, dei quali ne sono arrivati circa la metà. Per quanto riguarda il Ruggi, invece, all' accorpamento di oncologia ed ematologia, partito dal primo giugno, potrebbe aggiungersi nelle prossime settimane quella di chirurgia e otorino a Mercato San Severino, oltre alla mancanza di infermieri in pronto soccorso, in broncologia e quella diffusa anche nei presidi di Castiglione di Ravello e Da Procida. L' ALLARME Un quadro decisamente preoccupante, quello tracciato dalla Cgil Fp, nel corso della conferenza stampa di ieri, alla presenza dei segretari provinciali Angelo De Angelis e Pasquale Addesso, insieme ai rappresentanti unitari Basilio Maiorino, Gerardo Liguori e Antonio Sorrentino. «Vista la carenza di personale non ci possiamo permettere che all' Asl ci siano 270 infermieri imboscati denuncia Addesso A tutt' oggi è stata fatta la mobilità per 130 infermieri e non si procede ancora con le chiamate. Per quanto riguarda gli operatori socio sanitari ne sono stati chiamati solo una cinquantina». Passando al setaccio il fabbisogno dell' Asl il gap più significativo è rappresentato dai medici, dove a fronte di 1777 camici bianchi previsti dal decreto 67 ce ne sono 1593. Situazione simile anche per gli operatori socio sanitari (405 invece di 476), così come per gli operatori della riabilitazione (116 a fronte di 144 necessari) e per i dirigenti sanitari (-40). IL RUGGI Situazione simile anche al Ruggi, dove a fronte di 630 medici e 45 convenzionati, stando allo standard della Regione e all' atto aziendale, ce ne dovrebbero essere 842. Stesso discorso vale anche per gli infermieri (1448 invece di 1604), senza parlare degli operatori socio sanitari. Al Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
pronto soccorso di via San Leonardo, da settembre 2017 al prossimo mese di agosto, tra pensionamenti e concorsi vari, andranno via 11 infermieri. Qui, va sottolineato che i turni devono essere composti da 9 infermieri. Altro caso che desta preoccupazione è broncologia, dove, stando all' atto aziendale, il reparto dovrebbe avere 15 posti letto, ma da 6/7 mesi, causa emergenza e iperafflusso al pronto soccorso, arriva 20 posti letto, con 2 infermieri per turno. Anche qui resta da capire se ci saranno riduzioni in estate. Carenze di infermieri si registrano anche in cardiochirurgia reparto (degenze ordinarie), dove ne mancano 2, così come in neuroriabilitazione. Problemi, in ogni caso, si registrano anche al Fucito di Mercato San Severino, con il possibile accorpamento di chirurgia, uno dei fiori all' occhiello del nosocomio, con otorino, che rappresenta anch' esso una eccellenza. Preoccupazione c' è anche per il blocco dei lavori al pronto soccorso, così come per la mancanza di personale necessario per l' apertura di nuovi reparti previsti dall' atto aziendale. Al Da Procida, invece, mancano almeno 2 cardiologi, va nominato il primario di neurologia, senza il quale si registrano problemi per le visite e gli esami connessi di neuroriabilitazione. Difficoltà ci sono anche in radiologia, dove manca un medico, e al laboratorio, che copre anche i turni a Ravello. Qui 2 persone sono andati in pensione, su 4 che ce n' erano. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 5 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Manutenzioni, operai in agitazione Marcella Cavaliere Operai del Ruggi in agitazione a causa delle preoccupazioni nate dopo l'ingresso della nuova società che ha vinto l'appalto per le manutenzioni. La Cgil chiede un contro con in il dg Giuseppe Longo . Sono in apprensione gran parte degli operai, per l'esattezza 5 addetti alla manutenzione, 6 elettricisti, 3 conduttori di caldaie, 3 idraulici, ma anche 4 conduttori caldaie e i 2 elettricisti del presidio aziendale di Cava de' Tirreni, oltre ad altre poche unità, 5 operai addetti alla condotta e alimentazione di caldaie e 3 elettricisti, 1 assistete tecnico, 1 idraulico, 1 muratore assistente tecnico, 1 giardiniere, e un addetto al gas medicale dell'ospedale di Mercato San Severino. L'elenco delle circa 40 unità di lavoratori specializzati è stato fornito dalla delegata Cgil della Rsu per la sicurezza sui luoghi di lavoro, Annamaria Naddeo , che spiega i motivi dell'agitazione. «Già si è verificata una mancata convocazione dei sindacati per l'affidamento dei servizi integrati, gestionali e operativi di manutenzione, affidati alla Gesta spa fino al 2023, ed entrata a pieno titolo in Azienda tramite un appalto aggiudicato dalla Soresa. Il punto è che i macchinari sono logori e non si è verificato alcun affiancamento e attività di tutoraggio da parte dei nostri dipendenti con le nuove unità di cui è dotata la Gesta e che ora lavoreranno in Azienda». In pratica i dipendenti aziendali sono gli unici a conoscere come funzionano i macchinari «spesso molto vecchi puntualizza Naddeo ma intanto gli operai sono stati esclusi dai compiti di lavoro abituali e la ditta ha preso loro le chiavi che avevano in dotazione per lavorare». I timori sono due. «L'apprensione per il grado di conoscenza da parte dei nuovi lavoratori dei macchinari e la voce che si diffonde sempre più su un possibile cambio di mansioni per i nostri lavoratori». Per questo la Cgil ha chiesto in più occasioni una convocazione con i vertici aziendali che, a quanto pare, tarda ad arrivare. «Se non si provvede a una giusta formazione per i nuovi arrivati, cosa può succedere?», si chiede Naddeo. «I dirigenti devono mettere in campo ogni azione per salvaguardare i nostri operai e la continuità lavorativa, questo è garanzia di sicurezza anche per l'Azienda perché i nostri operai sono abituati ad affrontare criticità verificatesi negli impianti in trent'anni di lavoro ». Dunque la Cgil chiede un confronto per definire le procedure di integrazione tra la ditta Gesta e i tecnici e operai specializzati dell'Azienda. «Va garantita un'efficiente supervisione anche perché conclude oltre al canone base di 13 milioni di euro fino al 2023, c'è un ulteriore extracanone del 30 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
per cento in più sulla somma messa a bando e quindi chiediamo anche una puntuale visione sull'utilizzo dei fondi e la presenza durante i lavori dei nostri addetti». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 11 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Rimborsi all'Università Regole cambiate: è caos (g.d.s.) Le regole per l'attribuzione delle borse di studio all'Università di Salerno cambiano improvvisamente da un anno all'altro, sovvertendo il principio che aveva fatto attivare l'incentivo Unisa premia il merito, che prevedeva il rimborso delle intere tasse versate (escluso la tassa regionale ed il bollo) agli studenti che avrebbero superato tutti gli esami previsti nel loro piano di studi. È quanto sostiene Mattia Sica , studente al III anno alla facoltà di Medicina e chirurgia, che evidenzia come nell'anno in cui è stata attivato l'incentivo, nel 2015, non sia stata contemplata, a suo dire giustamente la presentazione dell'Isee. Una procedura corretta, in quanto «l'Isee spiega Sica è stata prevista affinché i cittadini, in funzione del loro reddito familiare, potessero usufruire delle varie agevolazioni dello Stato». Un principio che non vale per chi ha un reddito alto che, dunque, punta ad ottenere l'incentivo per meriti accademici. Perché l'Isee serve a determinare, puntualizza Sica «l'importo da versare come tasse ed usufruire delle altre agevolazione in relazione alla fascia di reddito». Perciò, proprio in virtù di tale principio «per l'anno accademico 2015-2016 precisa Sica gli studenti che avevano superato tutti gli esami previsti nei loro piani di studi hanno ottenuto il rimborso delle tasse pagate, sia quelli che avevano presentato l'Isee per usufruire delle altre agevolazioni previste dall' Ateneo che quelli che non lo avevano presentato perché superavano l'ultima fascia di reddito». Altro giro, altra corsa, Perché le regole cambiano completamente per l'anno accademico 2016-2017. «Il bando Unisa premia il merito rivela Sica stavolta riportava un periodo che ha completamente sovvertito il principio ispiratore di tale incentivo, richiedendo l'Isee. Il risultato è che il numero degli studenti meritevoli, per l'anno accademico 2015-2016, è stato di 3145, mentre per l'anno accademico 2016-2017( per aver presentato l'Isee non per usufruire dell'incentivo Unisa premia il merito ma delle altre agevolazioni previste dall'Ateneo) di 2868». Perciò Sica pone una domanda: «Quale motivazione ha spinto il rettore a richiedere la presentazione dell'Isee per poter usufruire dell' incentivo, tenuto conto che chi l'ha presentato pur superando la fascia massima è stato comunque inserito nell'elenco e quindi si vedrà quindi rimborsato l'intero l'importo versato». E lo studente si dà anche una risposta: «Mi è molto difficile credere che sia stato il rettore l'artefice di tale modifica conclude senza rendersi conto della contraddizione». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 16 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Pagani, le frontiere della chirurgia L'ospedale Andrea Tortora di Pagani è diventato centro di riferimento della ESVT, Tecnica della Safena Esclusa, la più innovativa metodica per il trattamento delle patologie delle varici, ideata e messa punto dal dottor Maurizio Pagano, presidente nazionale della SIFL (Società Italiana di FleboLinfologia) e dirigente medico presso l'Unità operativa complessa di Chirurgia generale ed oncologica del presidio paganese. Il dato è emerso dai lavori della terza edizione del Congresso regionale della SIFL, che ha radunato nell'Agro esperti chirurghi e studiosi provenienti da ogni parte d'Italia. La nuova tecnica è stata presentata durante la sezione della 'Live Surgery'', in video conferenza. Evento realizzato per la prima volta nella storia dell'ospedale di Pagani. Nel corso delle attività congressuali il dottor Pagano, docente di chirurgia delle varici presso il Master di Angiologia dell'Università Gemelli di Roma, ha reso noti i risultati di uno studio pilota sull'uso della nuova tecnica condotto presso l'ospedale di Pagani da gennaio ad ottobre del 2017. Sono 82 i pazienti che, nell'arco di dieci mesi, sono stati operati con successo con la nuova procedura interventistica. Si tratta di 23 uomini e 59 donne, tra i 27 ed i 69 anni, che sono stati sottoposti con successo all'innovativa metodica (ritenuta una valida e meno invasiva alternativa alla chirurgia tradizionale per il trattamen- to delle varici degli arti inferiori). Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 15 EAV: € 1.002 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Appalto pulizie al "Cardarelli": la "Florida 2000 srl" chiede il reintegro ad horas NAPOLI. La "Florida 2000 srl" comunica quanto segue: «Con due diversi provvedimenti (decreti nr 2247 del 21 maggio 2018 e nr 2328 del 25 maggio 2018), la III sezione del Consiglio di Stato ha stabilito e ribadito la sospensione dell' esecutività della procedente sentenza del CdS (nr 3285 del 2015) che aveva assegnato l' appalto per le pulizie dell' Azienda ospedaliera "Cardarelli" alla "Romeo Gestioni SpA". È ripristinata, quindi, in forza di legge, la sentenza nr 371 del Tar Campania sede di Napoli che aveva disposto, già nel 2015, l' affidamento dell' appalto all' azienda "Florida 2000 srl". Nonostante i due decreti del Consiglio di Stato e ben tre diffide ad adempiere, l' Aorn "Cardarelli" ha però omesso di uniformarsi al dettato della sentenza del Tar Campania nr 371 violando il ristabilimento della legalità nel più grande ospedale del Sud Italia e danneggiando altresì l' immagine dell' intero comparto della Sanità campana alla cui impegnativa ricostruzione è stato chiamato il Commissario Regionale On. Vincenzo De Luca, presidente della Giunta regionale della Campania. La III sezione del Consiglio di Stato ha sospeso gli effetti della precedente sentenza alla luce delle gravissime violazioni, sull' esecuzione dell' appalto affidato alla "Romeo Gestioni SpA", censurate dall' Autorità Nazionale Anticorruzione che, in data 28 dicembre 2017, ha trasmesso la propria delibera alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e alla Procura presso la Corte dei Conti della Campania per quanto di competenza. L' azienda "Florida 2000 srl" intende tutelare, in ogni forma e in tutte le sedi giudiziarie, i propri diritti nei confronti dell' Azienda Ospedaliera "Cardarelli", per cui in data 23 aprile 2018, è stata presentata richiesta di attivazione del giudizio di responsabilità contabile presso la Procura della Corte dei Conti (sezione giurisdizionale della Campania Napoli). L' azienda "Florida 2000 srl" Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
rinnova la fiducia nell' operato della magistratura, unico e solo baluardo per l' osservanza delle leggi e per la difesa dei diritti, rimanendo fin d' ora a disposizione dell' Autorità Giudiziaria precedente». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 24 EAV: € 8.807 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Non c' è personale, ambulatori chiusi l' unica speranza sono le nuove leve» Il reparto di Biagio Troianiello, primario facente funzioni della Chirurgia generale dell' ospedale San Paolo, è uno di quelli dove i medici di Medicina generale in formazione svolgono il tirocinio pratico. «Si tratta di medici, quasi tutti giovani, molto motivati, che frequentano regolarmente il mio reparto con profitto e motivazione. Hanno un approccio alla professione molto serio e rigoroso. Credo che debbano essere incentivati, lavoreranno nel settore della Medicina del territorio che deve riequilibrare l' offerta rispetto a quella ospedaliera. Ma non saprei dire se siano pagati o meno nei tempi previsti né dei motivi di eventuali ritardi». Troianiello dirige un reparto di un ospedale di trincea della Asl Napoli 1 dove, al pari di altre strutture, i camici bianchi sono ridotti all' osso. Riuscite a coprire tutti i turni? «Riusciamo a coprire tutte le urgenze del pronto soccorso e anche i casi indifferibili soprattutto di tipo oncologico compresa la senologia, dove pure abbiamo avuto una defezione. Ma, a causa delle carenze, soprattutto di anestesisti, non abbiamo la possibilità di garantire i turni delle attività ordinarie che per ora sono sospese e alcuni ambulatori sguarniti a causa del pensionamento di alcuni specialisti». Al San Paolo sono fermi da tempo gli ambulatori di proctologia, senologia, flebologia e chirurgia vascolare. Uno stop che riguarda anche il parto in analgesia e la terapia del dolore. Ora pare si fermi anche il follow-up di medicina di urgenza e pronto soccorso. Non può certo bastare l' apporto dei medici in formazione. «Fino a ieri le consulenze ambulatoriali, almeno in cardiologia dal pronto soccorso, sono state assicurate. Probabilmente ci saranno da coprire falle al pronto soccorso o in osservazione breve. Ma non sono di quel reparto. Va anche detto che gli ambulatori sono una funzione non prettamente ospedaliera, appannaggio del territorio. Però è chiaro che siamo in una fase di passaggio. Credo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
che bisognerà aspettare il decollo ormai prossimo dell' Ospedale del Mare. Confidiamo nel fatto che poi la Asl darà la giusta importanza anche agli altri ospedali territoriali, compreso il San Paolo». Alcune funzioni sono temporaneamente sospese. Ma anche lei fa i turni? «È capitato ma di rado, in casi eccezionali per la malattia di qualche collega». E in vista delle ferie estive come vi regolerete? «Dovremo tracciare il punto della situazione. Ma spero che dai concorsi che sono in corso arrivi qualche rinforzo soprattutto per quanto concerne gli anestesisti che non lavorano in équipe e che sono impiegabili solo quando hanno una certa esperienza. Il nodo sono i concorsi che sono stati espletati contemporaneamente in più aziende e ai quali hanno partecipato in alcuni casi gli stessi professionisti». Appunto, come si fa a garantire la qualità quando vengono reclutati medici ancora giovani e senza esperienza? «Non sempre è così. Alcuni arrivano in mobilità, che ha la precedenza, da altri ospedali. Ma ci vuole tempo perché bisogna attendere il nulla osta dell' ospedale di provenienza». e.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 14 EAV: € 4.200 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Psicoterapia e budget, non basta celebrare la legge 180» Mario Maj* Andrea Fiorillo* La lettera La legge 180 è stata un' importante conquista di civiltà. Ha condotto non solo al superamento degli ospedali psichiatrici, ma anche a un ampliamento della sfera di azione della psichiatria: dalla diagnosi e cura dei disturbi mentali alla promozione della salute mentale a livello della popolazione, attraverso la presenza nelle scuole, nei posti di lavoro e nella comunità in generale. Tuttavia, i luoghi in cui viene praticata l' assistenza sono importanti, ma ancora più lo sono i contenuti. L' Italia è in ritardo rispetto ai paesi più evoluti per quanto riguarda la pratica delle psicoterapie e degli interventi psicosociali basati sulle evidenze, la tutela della salute mentale nei bambini e negli adolescenti, gli interventi di sostegno per le famiglie delle persone con patologie gravi. Si tratta anche di un problema di risorse: solo il 3.5% del budget sanitario è assegnato alla salute mentale (il 2.4% in Campania). Inoltre, oltre il 50% dei ricoveri a breve termine avviene in strutture private, nelle quali il controllo di qualità è spesso inadeguato. Celebrare e difendere la «180» è giusto, ma non è sufficiente. La tutela della salute mentale richiede oggi idee chiare e azioni concrete. *Dipartimento psichiatria Università Vanvitelli. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 24 EAV: € 3.223 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Tetti di spesa superati potenziata rete servizi» È stata potenziata «l' offerta dei servizi sanitari ai cittadini napoletani». È quanto fa sapere Mario Forlenza, direttore generale della Asl Napoli 1. Il rafforzamento dell' offerta si è reso necessario a fronte del superamento dei tetti di spesa. «I cittadini non dovranno pagare le visite o gli esami specialistici - spiega Forlenza - perché abbiamo potenziato la rete dei servizi, per il mese di giugno, in caso di una eventuale riduzione delle prestazioni da parte dei centri di sanità privata-convenzionata». Il superamento dei tetti di spesa «è riferito a una verifica finanziaria che riguarda esclusivamente le prestazioni erogate dai centri privati accreditati, come, per esempio, i laboratori nei centri radiologia e medicina nucleare». «La problematica - afferma - è stata oggetto di valutazione da parte della Regione per la dovuta attenzione sulle possibili ricadute negative per l' utenza». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 9 EAV: € 19.878 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità Campania Chirurgia d' urgenza medici in congresso Castellammare di Stabia Si conclude oggi a Castellammare di Stabia il congresso nazionale della Società italiana di Chirurgia d' urgenza e del trauma. La convention ha riunito per quattro giorni nelle sale dell' hotel dei congressi il gotha della chirurgia italiana. È presieduto dai primari Antonio Martino e Roberto Palomba insieme ad Antonio Agostino Ambrosio, Bonaventura Esposito ( in foto, lo specialista che è anche primario chirurgo del San Leonardo) e Pietro Gnarra. La tavola rotonda di stamani è dedicata alla "Diverticolite colica acuta complicata: esperienze a confronto", mentre a seguire ci sarà un incontro sulle peritoniti. Nel pomeriggio, alle 14,30, è in programma la tavola rotonda sulla "Legge Gelli, il punto a un anno dalla sua applicazione". Poi, dalle 16,30 alle 18,30, si svolgerà la sessione sulle occlusioni intestinali. Il congresso è stato realizzato soprattuto per la disonibilità del manager della Asl Napoli 3 sud Antonietta Costantini. © RIPRODUZIONE RISERVATA Bonaventura Esposito. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 26 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 5.191 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Colonscopia indolore: via a progetto pilota dell' Asl CERRETO SANNITA Lunedì prossimo alle 12, nellasala conferenze «San Giuseppe Moscati» dell' ex presidio ospedaliero di Cerreto Sannita, verrà presentato il sistema di colonscopia robotica con metodo Endotics. Si tratta di un dispositivo, presente in Italia dal 2007, che si compone di una sonda monouso a struttura cilindrica in silicone molto flessibile, che, grazie ad un meccanismo elettro-pneumatico computerizzato, ha la capacità di allungarsi ed accorciarsi, mimando il movimento del «bruco» e percorrendo il colon in modo autonomo, senza alcuna azione meccanica o spinta dall' esterno rendendola «indolore» e meno traumatica a paziente. Con questa iniziativa, a cui seguirà un progetto- pilota, la Asl di Benevento si propone di aggiornare e migliorare sempre più la propria offerta sanitaria, abbandonando una logica ospedalicentrica e portando sul proprio territorio, tecniche innovative volte a migliorare la compliance dei pazienti. La dimostrazione verrà eseguita da Rosamaria Bozzi, responsabile dell' Ambulatorio di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell' Asl di Benevento, che è stata tra le prime in Italia ad effettuare questo tipo di procedura ed ha collaborato all' improvment tecnologico della stessa. «La colonscopia robotica ha spiegato la Bozzi ha la stessa affidabilità diagnostica di quella tradizionale, ma non è un esame sostitutivo e pertanto è da applicarsi a classi di pazienti selezionati. Grazie al canale bioptico di 3 mm ha inoltre la possibilità di eseguire biopsie mirate e piccole polipectomie (formazioni subcentimetriche) con complicanze quasi nulle per quanto riguarda la parte diagnostica, mentre per la polipectomia il rischio è sovrapponibile alla metodica tradizionale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 24 EAV: € 12.025 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Errori e ritardi: giovani medici senza stipendio ETTORE MAUTONE `Ottanta specializzandi non sono retribuiti da sei mesi: «Aiutateci» Medici in formazione messi in ginocchio dalla burocrazia: da quasi 6 mesi in Campania sono al palo le borse di studio per chi frequenta il corso specifico in Medicina generale. Un percorso di specializzazione post-laurea introdotto in Italia nel 1992 e remunerato la metà (circa 850 euro mensili) rispetto alle altre scuole di perfezionamento. I percorsi didattici e organizzativi sono in questo caso demandati alle singole Regioni. Gli accessi avvengono per concorso e sono a numero chiuso (per un massimo di 80 allievi ogni anno). La durata è biennale (triennale da febbraio di quest' anno). PAGAMENTI AL PALO Ebbene, nessuno degli 80 medici che a dicembre 2017 ha intrapreso il percorso formativo (cui se ne aggiungono circa 200 delle due precedenti annualità) ha finora percepito gli emolumenti previsti. La frequenza, per 8 ore al giorno tra tirocinio pratico e lezioni teoriche, è obbligatoria e tra l' altro incompatibile con altri lavori (sia presso il proprio studio, sia in case di cura e ambulatori accreditati sia in ospedale) che non siano il tirocinio ovvero incarichi saltuari come sostituti negli studi dei medici di famiglia o nelle guardie mediche. Gli allievi provengono da tutta la Campania. Il tirocinio pratico viene svolto spesso vicino casa ma la frequenza delle lezioni teoriche (una volta a settimana al Centro direzionale) comporta spostamenti e spese. ERRORI MATERIALI Cos' ha bloccato dunque i pagamenti dall' inizio dell' anno? «La premessa è che una latenza di circa 60 giorni, tra la frequenza di un bimestre e i pagamenti, è considerata fisiologica - dicono dalla Regione - a questa dilazione si sono però aggiunti problemi tecnici ulteriori per errori materiali in una fase di riorganizzazione». Ciò ha spinto i medici a correre ai ripari: una delegazione su base volontaria e a turno ha interloquito con gli uffici dell' assessorato alla Salute deputati alla gestione del personale. Da quanto appreso da tale delegazione, il 27 aprile scorso sarebbero stati firmati i decreti di pagamento di gennaio e febbraio Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
2018. Ma la corsa di questi mandati si è poi fermata negli uffici della ragioneria di Palazzo Santa Lucia. Da qui non è più giunta alcuna notizia. «C' erano alcuni errori materiali che abbiamo risolto - conferma Gaetano Patrone, responsabile dell' area Personale della direzione Salute della Regione - gli uffici della Ragioneria, a valle del nostro ufficio, si erano bloccati a causa di un' imperfezione nei precedenti mandati». IL SISTEMA INFORMATICO Il passaggio al nuovo sistema informatico, che non è interfacciabile con il precedente, ha poi richiesto l' introduzione a mano di tutti i dati relativi alle anagrafiche e agli Iban del personale destinatario di pagamenti. Tutto ciò ha rallentato la marcia dei pagamenti. Ma già giovedì scorso abbiamo annullato i precedenti atti e firmato i nuovi mandati relativi a gennaio e febbraio 2018. In questa settimana provvederemo a inviare alla ragioneria anche i successivi decreti di pagamento di marzo e aprile. Va infine detto che un certo ritardo quest' anno ha riguardato anche altre Regioni in quanto l' allungamento della durata del corso, da 24 a 36 mesi, ha comportato una finestra più ampia di stop per completare i reclutamenti». PAURA E SFIDUCIA Inutile dire che tale tortuoso percorso burocratico ha inciso non poco sul vissuto di numerosi medici giovani e meno giovani, alcuni con famiglie a carico che, solo per vie brevi dall' ufficio Personale (ma non dalla Ragioneria) hanno ottenuto notizie. Vaghe rassicurazioni e l' invito a pazientare che non ha diradato le nebbie e il clima di incertezza aggravati dalla normalizzazione dei pagamenti nel frattempo avvenuta in Molise, Calabria e Basilicata. Sconforto e paure alimentati dunque anche da una interlocuzione frammentata o assente con gli uffici, affidata alla buona volontà in alcuni casi o al silenzio in altri. Incomprensioni confluite, in alcuni casi, in diffide legali. In altri in istruttorie per ricorrere a precetti e decreti ingiuntivi. Un clima di generale sfiducia insomma laddove i ritardi si ripetono da anni. LA MEDICINA GENERALE In Italia fino al 1992 qualunque medico appena laureato (o già specializzato) ha avuto la possibilità di accedere al ruolo di medico di medicina primaria (medico di famiglia o titolare di guardia medica), senza alcun tipo di formazione specifica. Poi da quell' anno, sulla scia del modello inglese di qualificazione del ruolo, si è dato spazio a percorsi formativi specifici simili a quelli delle altre specializzazioni ospedaliere. Ad oggi però in Italia, dicono i medici, ancora non esiste una cultura delle cure primarie accademica salvo sparute e non strutturate esperienze. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
05/06/2018 Pagina 23 Argomento: Sanità Campania LA LEGGE DEL CAOS CHE FRENA IL RILANCIO Vittorio Del Tufo Diventa sempre più difficile trovare argomenti validi per replicare agli aspiranti medici che preferiscono cercare fortuna all' estero anziché rinfoltire la pattuglia degli specializzandi sottopagati (o non pagati affatto) in Campania. Difficile rispondere allo scoramento, alla rabbia, alla frustrazione di chi da sei mesi non percepisce lo stipendio e vede ancora lontana la realizzazione di un sogno per il quale ha studiato tanto. Il caso degli specializzandi in medicina generale, che lottano per veder riconosciuto il sacrosanto diritto all' erogazione di uno stipendio, esprime in modo piuttosto eloquente il disordine amministrativo e un certo caos burocratico che ostacola i progetti di rilancio della Sanità in Campania, nonostante gli sforzi messi in campo negli ultimi mesi. È un disordine amministrativo che si riverbera quotidianamente su funzioni di straordinaria importanza per la popolazione, ostacolando il funzionamento di servizi essenziali. Un disordine che tocca dunque non solo i nervi scoperti dei medici, ma anche la carne viva dei cittadini, già parecchio esposta a disservizi di vario tipo. A questo caos la Regione sta cercando proprio in queste ore di porre rimedio, sbloccando i decreti di pagamento di gennaio e febbraio. Ma il pasticcio è servito.Il danno perpetrato nei confronti dei giovani medici non è solo economico ma anche professionale. In un contesto già difficile, dominato dal blocco del turn over, dalla fuga dei medici dai pronto soccorso degli ospedali più esposti, dal dramma degli ospedali sovraffollati spesso oltre il limite della decenza, dai ritardi sul fronte delle diagnosi precoci, l' apporto fornito dagli specializzandi è prezioso. Lo è soprattutto nel periodo estivo, quando nelle strutture sanitarie i giovani medici, spesso con famiglie a carico, devono occuparsi praticamente di tutto, marcando la presenza con abnegazione. Le visite agli ammalati, il dialogo con i familiari dei degenti, l' organizzazione delle attività di reparto, le prestazioni in day-hospital, l' assicurazione dei servizi di emergenza: agli specializzandi, schiacciati da una Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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