Media Monitoring per 20-05-2019 - Rassegna stampa del 20-05-2019 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...

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20-05-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 20-05-2019
Media Monitoring per 20-05-2019 - Rassegna stampa del 20-05-2019 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      19/05/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT
            Sos personale negli ospedali Scontro Tomasco-Torquato ...................................................... 1
Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 2
      20/05/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Assegnato al medico nocerino Antonio Cuomo il Premio Buona Sanità 2019 ......................... 2
      20/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Caos tetti di spesa «Niente dati dall' Asl così esami a rischio» .............................................. 4
      20/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Fabbro deceduto, chiesti i danni ............................................................................................ 6
      20/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            La lotteria dell'Asl Prestazioni garantite ai primi 60 cittadini ................................................ 7
      20/05/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Rafforzare i Pronto soccorso per avere più sicurezza ............................................................. 9
Sanità Campania ............................................................................................................................. 11
      20/05/2019 - IL MATTINO
            Asl, un flash mob contro la camorra ..................................................................................... 11
      20/05/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            «Ariano, un ruolo importante per il Frangipane» ................................................................. 12
      20/05/2019 - IL MATTINO
            «Fallita la manovra contro l' asfissia bisognava praticare la tracheotomia» ........................ 14
      20/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            «Sant' Alfonso» salvo, ok del ministro ................................................................................. 16
      20/05/2019 - IL MATTINO
            Caos nel pronto soccorso muore soffocato dalla pizza ......................................................... 18
      20/05/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Colonscopia senza dolore possibile grazie a un robot .......................................................... 20
      20/05/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Dalla città ospedaliera bordata a De Luca «È un sessista, a lui preferisco Crozza» ............. 22
      20/05/2019 - IL MATTINO
            Grillo ai medici: «Più sicurezza negli ospedali» .................................................................... 24
      20/05/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Grillo: vecchio Moscati i finanziamenti ci sono ..................................................................... 25
      20/05/2019 - IL ROMA
            Medico aggredito nella sede dell' Asl ................................................................................... 27
      20/05/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Mensa in ospedale e nodo rifiuti il Tar rimette tutto in discussione .................................... 28
      20/05/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Pellegrini nuova pista 2 raid diversi ..................................................................................... 30
      20/05/2019 - IL MATTINO
            Pellegrini, tre killer per due diversi raid .............................................................................. 32
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 34
      20/05/2019 - IL SOLE 24 ORE
            Check-up Italia: lo star bene premia sardi e lombardi .......................................................... 34
      20/05/2019 - LA REPUBBLICA
            Dopo 11 anni in coma svolta per Lambert I medici pronti a sospendere le terapie .............. 36
      20/05/2019 - IL MESSAGGERO
            Gli uffici svuotati della Pa buco di 253 mila addetti ............................................................. 37
      20/05/2019 - IL GIORNALE
            I grillini abbandonano i malati Dimezzata la riabilitazione ................................................... 39
      20/05/2019 - IL SOLE 24 ORE
            L' abilitazione perde appeal: -2mila giovani rispetto al 2013 ............................................... 41
      20/05/2019 - CORRIERE DELLA SERA - ECONOMIA
            La biomedicina avanza anche con la stampa 3D .................................................................. 43
      20/05/2019 - IL SOLE 24 ORE
            La cura delle malattie croniche riflette i diversi stili di vita ................................................. 44
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20/05/2019 - CORRIERE DELLA SERA - ECONOMIA
     Protocolli su misura e terapia cellulare: la ricerca più avanzata è made in Italy ................. 46
20/05/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Quei confini «aperti» tra province e Asl sui posti in ospedale .............................................. 47
20/05/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Vaccino anti-cancro, la scommessa di due biotech .............................................................. 49
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19/05/2019
                                           lacittadisalerno.it
                                                                                                                         EAV: € 574
                                                                                                                         Lettori: 2.533
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    Sos personale negli ospedali Scontro Tomasco-Torquato

 Sindacati contro il sindaco Manlio
 Torquato, che sulla carenza di personale
 infermieristico è accusato di ragionare
 “Cicero pro domo sua”. A lanciare
 l’invettiva     è      Biagio     Tomasco,
 segretario... Sindacati contro il sindaco
 Manlio Torquato, che sulla carenza di
 personale infermieristico è accusato di
 ragionare “Cicero pro domo sua”. A
 lanciare l’invettiva è Biagio Tomasco, segretario territoriale del Nursind, che
 dissente dall’idea del primo cittadino secondo cui «per calmierare la carenza di
 personale degli ospedali dell’Agro sarebbe utile disporre dei trasferimenti di
 personale da altri ospedali della provincia». «Tale impostazione di pensiero, che
 molto ricorda il “Cicero pro domo sua” - afferma il sindacalista - è irrispettosa delle
 tante professionalità che operano nella sanità salernitana in continua carenza di
 personale». Tomasco ricorda a Torquato che «non esistono solo gli ospedali dell’Agro
 e che comunque i suoi interventi dovrebbero essere tesi a pretendere il rispetto dei
 livelli essenziali di assistenza sul suo territorio, ma senza sconfinare in ambiti che
 non gli appartengono, come quelli dell’organizzazione del lavoro». Tuttavia, il
 rappresentante del Nursind non nega che in provincia di Salerno «vi sia una carenza
 di personale abnorme, oltre che difforme rispetto a tutte le altre realtà campane». Ci
 sono poi gli imboscati, 261 secondo l’Asl: «Nell’Azienda assume assume proporzioni
 molto più elevate rispetto a quelle del “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”,
 sebbene ambedue siano da ritenersi inaccettabili oltre che foriere di danno
 erariale». È per questo motivo che Biagio Tomasco ha scritto al ministro della Salute,
 Giulia Grillo. Una lettera per chiedere: «Un concorso unico provinciale per tutte le
 figure professionali che insistono nella sanità salernitana, che a breve, stante
 l’immobilismo degli organi regionali, potrebbe essere surclassata da quella privata
 facendo venir meno l’universalità del sistema sanitario nazionale». Salvatore
 D’Angelo ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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20/05/2019                                                                                                                Pagina 17

                                                                                                                          EAV: € 915
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

     Assegnato al medico nocerino Antonio Cuomo il Premio
                      Buona Sanità 2019

 Ad Antonio Cuomo è stato assegnato il
 Premio Buona Sanità 2019. Il medico
 nocerino ha ricevuto il prestigioso
 riconoscimento a Napoli presso Città
 della Scienza. Giunto alla XXII edizione, il
 Premio Buona Sanità è un prestigioso
 riconoscimento che viene assegnato a
 chi lavorando si è distinto a vario titolo
 nel campo della sanità, dando il suo
 contributo professionale ed umano. La
 valutazione dei premiati è stata fatta
 considerando le strutture organizzative e
 tutti i soggetti che direttamente ed
 indirettamente      contribuiscono     alla
 realizzazione e allo sviluppo dei servizi
 sanitari. Sono stati premiati coloro che
 con spirito di servizio e dedizione, si
 sono distinti nello svolgimento del
 proprio    lavoro.   "Condivido     questo
 prestigiosissimo           riconoscimento
 scientifico con tutta l' equipe medica ed
 infermieristica    della    Struttura    di
 Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell' Umberto I"- ha detto Antonio
 Cuomo. Cuomo è direttore della Gastroenterologia Endoscopia Digestiva presso il
 Presidio Ospedaliero Umberto I Nocera Inferiore. "Centro Italian Group per la
 diagnosi e cura delle malattie infiammatorie intestinali. Per la professionalità ed
 originalità dimostrata nello svolgimento del proprio lavoro, costantemente in linea
 con una obiettivi concreti e di impatto pragmatico. Sempre in grado di proporre
 soluzioni innovative e personalizzate ai numerosi pazienti affetti da malattie
 infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa) che
 afferiscono al Centro da lui diretto, primo nella provincia di Salerno per numero di
 pazienti". Un riconoscimento che ancora una volta prova la grande qualità delle
 eccellenze professionali della nostra terra, a nord e a sud del capoluogo di provincia,
 dall' Agro nocerino-sarnese al Vallo di Diano, al Cilento, al Golfo di Policastro. Una
 qualità umana e professionale che si fa valere in molte discipline e non soltanto in
 ambito sanitario o ospedaliero. Una risorsa che occorre valorizzare al meglio. Enzo

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Colabene.

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20/05/2019                                                                                                                  Pagina 17
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 5.749
                                                                                                                            Lettori: 107.296
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

       Caos tetti di spesa «Niente dati dall' Asl così esami a
                              rischio»
 Sabino Russo
 `L' allarme di Federlab: ogni azienda
 applica le regole che meglio crede, la
 Regione deve dare indicazioni univoche»
 «Sui tetti di spesa regna il caos totale e
 ognuno applica la normativa come
 meglio crede». A chiedere all' Asl i dati
 del monitoraggio sul consumo dei fondi
 per     la   specialistica   ambulatoriale
 accreditata è la federazione dei
 laboratori di analisi. Il timore è di un
 nuovo      esaurimento     anticipato    del
 budget. Per questo motivo, si invoca una
 convocazione ad horas in Regione per
 affrontare il problema. «La Asl Salerno
 non è in grado di fornire i dati del
 monitoraggio e tutte le Asl della
 Campania applicano in maniera diversa,
 quando lo fanno, la normativa dei tetti di
 spesa      tuona     Gennaro      Lamberti,
 presidente nazionale Federlab Il caos è
 totale e la Regione, che non dà
 indicazioni    univoche,     alimenta     la
 confusione con il suo silenzio. Non si sa
 se a causa della ignoranza del problema
 o invece a causa di una colpevole superficialità». IL MONITORAGGIO A complicare la
 situazione, quest' anno, il monitoraggio trimestrale della spesa, bypassato lo scorso
 anno a Salerno. Una novità che, almeno nelle intenzioni, doveva finalmente evitare il
 consueto blocco estivo agli esami e alle visite in convenzione, mantenendo sotto
 controllo la spesa, ma per ora ha solo contribuito ad anticipare le criticità a marzo.
 Per il primo trimestre gennaio-marzo, lo stop è arrivato per la cardiologia il 26
 febbraio, per diabetologia l' 8 marzo, per gli esami di sangue e urine il 9 marzo e gli
 esami radiologici il 4 marzo. Questo ha voluto dire che fino al 1 aprile, data in cui si
 è aperto il secondo trimestre, gli utenti salernitani hanno pagato di tasca propria l'
 intero importo della prestazione sanitaria richiesta, non potendo più usufruire delle
 convenzioni per eseguire gli esami di cui necessitavano, altrimenti non hanno potuto
 far altro che inserirsi nelle liste d' attesa degli ambulatori pubblici, con i consueti

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tempi molto dilatati, almeno in alcuni settori, come le elettromiografie, le
colonscopie, le visite oculistiche, quelle dermatologiche, l' elettrocardiogramma da
sforzo, l' ecolordoppler cardiaco, la mammografia e la gastroscopia, giusto per fare
qualche esempio. IL FUTURO Il timore, ora, è che a stretto giro, anche per il secondo
trimestre, si potrebbe ripetere la stessa situazione, così come già indicato dalle
proiezioni emerse dal tavolo tecnico. Incubo, questo, che non fa dormire sogni
tranquilli soprattutto alle persone più anziane, il plotone più numeroso e più colpito
dalla tagliola. Gli anziani salernitani, infatti, rappresentano un esercito di oltre 200
mila persone, il 20 per cento della popolazione che vive in provincia. Di questi, circa
20 mila, necessitano di assistenza a vario titolo, sia sanitaria che sociale. Altri 20
mila, quasi 1 su 4, inoltre, vive da soli. In molti casi sono alle prese con una
pensione al di sotto dei 500 euro al mese. Per queste persone, quindi, l' esaurimento
dei tetti di spesa per le prestazioni sanitarie in convenzione diventa un vero
problema. L' APPELLO «Abbiamo chiesto una convocazione ad horas per affrontare
con cognizione di causa il problema continua Lamberti Vediamo se a qualcuno a
Palazzo Santa Lucia interessa conoscere per deliberare». Anche l' Asl, dal canto suo,
a marzo scorso, ha annunciato che sarebbe andata a valutare il nuovo meccanismo
di finanziamento che segue i residenti quali effetti avrebbe avuto e il monitoraggio
quali risultati avrebbe prodotto, chiedendo anche la collaborazione dei centri
accreditati per ricevere quanto prima possibile il riepilogo del loro fatturato. La
scorsa estate si registrò una situazione molto simile, con l' alt per la cardiologia il 10
agosto, seguito 10 giorni dopo per agli esami di laboratorio, a settembre per le
radiografie e così a ruota tutti gli altri. In questi giorni, come già successo da agosto
a dicembre scorso, diversi centri privati convenzionati della provincia sono corsi ai
ripari, mettendo in campo una serie di promozioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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20/05/2019                                                                                                                Pagina 10
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                          Fabbro deceduto, chiesti i danni

 EBOLI Dieci anni fa morì schiacciato da
 un cancello in un albergo di Pezza
 Grande. Ora i familiari fanno causa
 all'ospedale        Maria       Santissima
 dell'Addolora. La citazione a giudizio è
 arrivata nei giorni scorsi all'ufficio legale
 dell'azienda sanitaria di via Nizza. Gli
 eredi del de cuius ipotizzano un caso di
 negligenza medica. In altri termini, il
 paziente poteva essere salvato. Ora gli
 eredi chiedono ai giudici che gli vengano
 riconosciuti i danni. La querelle
 giudiziaria è solo nella fase delle
 notifiche, ma sarà di certo molto accesa.
 Per capire l'oggetto del contenzioso
 bisogna mettere le lancette indietro di
 molto tempo. Bisogna tornare al marzo
 del 2009 nella zona industriale, dove
 avvenne l'incidente sul lavoro. Marcello
 P., 38 anni, stava lavorando nei pressi di
 un cancello. La struttura in ferro si
 rovesciò. Qualcosa non andò per il verso
 giusto. È probabile che non fossero garantite tutte le condizioni di sicurezza. Il dato
 storico è uno: la cancellata cade e schiaccia il fabbro. Subito viene attivato il
 protocollo per casi simili, viene allertato al numero di emergenza il 118. Sul posto
 giunge l'unità di emergenza sanitaria. I medici prestano i primi soccorsi, tentano di
 rianimare il paziente. Il ferito viene trasportato d'urgenza al pronto soccorso
 dell'ospedale cittadino. Le condizioni dell'operaio sono gravi. Si parla già
 nell'immediatezza di situazione precaria. Vengono allertati i chirurghi, poi i
 rianimatori. Il paziente viene trattato in terapia intensiva, ma le gravi lesioni interne
 non gli danno scampo. Vengono effettuate le indagini del caso. Dopo due mesi di
 agonia, il fabbro muore. La salma viene restituita ai familiari. Questa vicenda era
 quasi caduta nell'oblio. Se n'erano dimenticati in tanti in ospedale. A riportarla
 d'attualità l'incidente sul lavoro è stata la citazione degli eredi del defunto. L'atto
 giudiziario ha riportato i protagonisti indietro a quel triste pomeriggio. Non è
 mancato un pizzico di stupore. La parola ora passa al giudice civile per i danni. (r.p.)

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20/05/2019                                                                                                                  Pagina 10
                                             La Città di Salerno
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

  La lotteria dell'Asl Prestazioni garantite ai primi 60 cittadini
 Stefania Battista
 BATTIPAGLIA Tutti in coda dalle sei del
 mattino. Giovani, anziani, donne, disabili
 ed extracomunitari. Due ore e mezza
 prima che aprano gli uffici dell'Asl di via
 Gonzaga, inizia l'umiliazione della fila.
 Alle otto di mattina, i sessanta biglietti
 disponibili per accedere ai tre sportelli
 dedicati all'esenzione ticket, alla scelta o
 revoca del medico e alle prenotazioni
 visite, sono abbondantemente esauriti. A
 distribuire i tickets numerati c'è un
 volontario che spesso finisce in un
 vortice di offese e di proteste. All'arrivo
 degli impiegati, pochi secondi prima
 dell'apertura degli uffici, il volontario li
 consegna nelle mani delle prime
 sessante persone in fila. Qualche volta
 non ci sono proteste, altre volte deve
 intervenire      la   guardia       giurata,
 posizionata all'ingresso per tenere calma
 la folla vociante. Le contestazioni non
 mancano. C'è, infatti, chi perde la
 giornata di lavoro senza concludere nulla perché magari, pur avendo il bigliettino, si
 ritrova ad aspettare in fila fino alle 12,30, orario in cui l'accesso agli uffici viene
 chiuso. Il martedì ed il giovedì gli sportelli dovrebbero essere aperti anche il
 pomeriggio, per altri 90 minuti. Ma non sempre accade. «Dopo aver tentato tre volte
 di mattina di revocare un medico racconta la signora Loredana D.F. ho chiesto se
 c'era l'apertura pomeridiana visto che era giovedì e mi hanno risposto, alle 12,30, di
 non saperlo ancora, perché la decisione dipendeva da Salerno. Così ho saltato il
 pranzo e alle 14 ero già lì per tentare di nuovo l'accesso agli uffici dell'Asl. Sono
 stata fortunata. Su 15 biglietti disponibili ho beccato il dodicesimo. L'ufficio ha
 fortunatamente aperto alle 15,30 ed io sono riuscita a terminare una pratica da tre
 minuti alle 17,45. Tutto ciò non è civile». Dopo l'odissea la donna ha deciso di
 scrivere alla dirigente del Distretto 65, Marilyna Aloia , perché prenda
 provvedimenti. «Alcune pratiche - sottolinea l'utente si potrebbero anche svolgere
 online. Del resto è assurdo che non esista un elenco pubblico dei medici disponibili,
 né che ci siano solo tre sportelli per un'utenza enorme o che non venga garantita
 l'apertura pomeridiana ». Per cambiare un medico, non solo si deve subire l'odissea
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di una coda infinita, ma si è costretti anche a consultare l'elenco presso lo sportello,
perdendo ulteriore tempo e sottraendolo agli altri. Disservizi che aumentano nel
mese di marzo ed aprile, quando alla scadenza delle esenzioni ticket si verifica un
vero e proprio assalto agli uffici perché il rinnovo non viene effettuato online dalla
stessa agenzia delle entrate, che dovrebbe trasmettere i modelli Isee all'Asl di
competenza. Tre sportelli per 70 mila cittadini sono davvero pochi.

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20/05/2019                                                                                                                Pagina 5

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                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

       Rafforzare i Pronto soccorso per avere più sicurezza

 Per il presidente D' Angelo la carenza di
 organico genera attese e tensioni «Con il
 ministro Giulia Grillo abbiamo affrontato
 in maniera serena e proficua il tema
 della sicurezza di quanti lavorano per
 garantire assistenza ai cittadini, un
 incontro scevro da qualsiasi demagogia
 grazie al quale l' intera classe medica ha
 sentito la presenza dello stato dopo i
 fatti accaduti all' ospedale Pellegrini».
 Silvestro Scotti, presidente dell' Ordine
 dei Medici di Napoli, commenta così l'
 incontro avvenuto oggi ad Avellino con la
 delegazione di governo e in particolare
 con la titolare del dicastero della Salute
 Giulia Grillo. È stata proprio la ministra
 Grillo ad attivarsi affinché all' incontro
 fosse presente il sottosegretario agli
 Interni Carlo Sibilia. «Un segnale
 importante, perché quello che sta
 accadendo a Napoli è un problema di
 sicurezza», sottolineano i presidenti
 Giovanni D' Angelo (medici di Salerno) e coordinatore della Federazione degli Ordini
 dei Medici Campani, Maria Erminia Bottiglieri (medici di Caserta), Francesco Sellitto
 (medici di Avellino), Giovanni Pietro Ianniello (medici di Benevento) e Silvestro Scotti
 (medici di Napoli). Tre, in particolare, sono state le richieste poste all' attenzione del
 ministro Grillo. In primo luogo, cominciare a considerare l' ideazione di leggi ad hoc
 mirate alla protezione del territorio e di "obiettivi sensibili" come i presidi
 ospedalieri. Numero due, accelerare sul provvedimento che determini l' aggravante
 di pena e la procedibilità di ufficio in ordine ad aggressioni nei confronti dei medici e
 di tutti gli operatori impegnati nel prestare assistenza. Infine, maggiore presenza, e
 maggiore visibilità, delle forze dell' ordine nelle aree che accolgono presidi
 ospedalieri o sanitari a rischio.Il presidente dell' Ordine dei Medici di Salerno ha
 anche messo in luce l' esigenza di rafforzare le dotazioni organiche dei pronto
 soccorso, visto che la carenza di personale è spesso ragione di attese che generano
 tensioni, aumentando la possibilità che si verifichino attivi di violenza. I punti
 espressi dai medici hanno trovato il favore del Ministro Grillo che ha coinvolto nella
 responsabilità di risposta ai medici il sottosegretario agli Interni, che ha annunciato
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la creazione a Napoli di una maxiquestura (540 uomini) come di una direttiva che
attivi un aumento della presenza e dei controlli delle forze dell' ordine rispetto ai
presidi sanitari ospedalieri e territoriali; forte il sostegno da parte del ministro Giulia
Grillo, al ruolo degli Ordini Campani, suggerendo la pos sibilità che siano proprio gli
Ordini dei Medici (quali organi sussidiari dello Stato) a segnalare ai Ministeri su quali
presidi e luoghi di assistenza occorrerà concentrare l' attenzione in fatto di
sicurezza. «In questo senso - dice Silvestro Scotti - gli Ordini saranno le sentinelle
sul territorio, capaci di coordinarsi con chi ha il compito di garantire la sicurezza
pubblica. Continuerò a sostenere che chi attacca un ospedale dovrebbe essere
considerato un terrorista e come tale dovrebbe essere trattato». Sarà proprio il
presidente dell' Ordine dei Medici di Napoli a confrontarsi con il ministero della
Salute in una serie di appuntamenti programmati all' indomani delle ormai prossime
elezioni europee, per portare a soluzione gli impegni presi tra le parti.

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20/05/2019                                                                                                                Pagina 17

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                                          Argomento: Sanità Campania

                      Asl, un flash mob contro la camorra

 «Un flash mob per disarmare la camorra
 e rispondere uniti con il dialogo e con le
 idee all' ondata di violenza che ha
 travolto la quotidianità dell' ospedale dei
 Pellegrini». È questa la risposta delle
 organizzazioni sindacali, e dell' Asl
 Napoli 1 Centro, all' aggressione subìta
 nei giorni scorsi, come spiega il
 commissario straordinario della Asl
 Napoli 1 Ciro Verdoliva. «Una risposta -
 aggiunge - che nasce dalle richieste che
 mi sono pervenute. Il flash mob ci darà l'
 occasione di lanciare un segnale forte e
 visibile,   ma    la    nostra    iniziativa
 proseguirà anche dopo, quando ci
 ritroveremo tutti insieme per parlare e
 discutere      di quanto      accaduto     e
 condividere idee su iniziative da mettere
 in campo». Il flash mob e il successivo
 momento di approfondimento che si
 terrà presso l' Arciconfraternita dei
 Pellegrini,è fissato per venerdì, alle 12,
 ai Pellegrini.

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20/05/2019                                                                                                                 Pagina 15

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                                           Argomento: Sanità Campania

             «Ariano, un ruolo importante per il Frangipane»

 L' IMPEGNO Vincenzo Grasso Il Ministro
 della Salute, Giulia Grillo, non ha
 mancato       di     rassicurare   operatori
 sanitari, amministratori locali e opinione
 pubblica: «L' ospedale S. Ottone
 Frangipane diventerà a breve Dea di
 primo livello. Ma non solo. Sarà anche
 potenziato nei servizi in modo da poter
 assolvere appieno alla sua nuova
 funzione». Questa la dichiarazione resa
 al termine della visita al nosocomio
 arianese, dove il Ministro accompagnata
 dal sottosegretario Carlo Sibilia, dai
 depuitati Generoso Maraia, Michele
 Gubitosa e dal senatore Ugo Grassi, è
 stata accolta dal sirettore Generale dell'
 Asl di Avellino, Maria Morgante, dal
 direttore ospedaliero, Alfonso Fortunato
 e dal Primario di Cardiologia , Gennaro
 Bellizzi. «Sanno tutti - ha spiegato il
 Ministro Grillo - che abbiamo nella
 definizione della rete ospedaliera chiesto
 che venissero rafforzati i Dea di primo
 livello e in particolare nella struttura di
 Ariano Irpino che rischiava di rimanere un pronto soccorso semplice. Adesso, però,
 bisogna lavorare sodo per rendere operativa questa decisione che è fondamentale
 per il territorio. Ci sono , dunque, degli impegni precisi già assunti e ritengo che si va
 esattamente nella direzione prevista. Ad ogni modo il mio compito è quello di
 vigilare ed eventualmente di tornare qui ancora un' altra volta per verificare cosa si
 fa concretamente». Il Ministro Grillo, che ha avuto modo di indirizzare anche pesanti
 critiche al Governatore De Luca per aver definito passerelle elettorali le sue visite
 agli ospedali irpini, ha indicato anche in che modo si rafforzerà l' ospedale «S.
 Ottone Frangipane». «Oltre al previsto potenziamento delle attrezzature, ci saranno
 altri quattro posti letto - ha precisato - per l' oncologia. Per la radioterapia il
 Ministero ha già individuato risorse per 4 milioni di euro. Il direttore generale dell'
 Asl di Avellino mi ha rassicurato sull' avvio dell' iter per impiantare il nuovo servizio,
 così come per l' acquisto della risonanza magnetica. Certo, c' è del lavoro da fare e
 faremo il possibile per far andare in porto i programmi già definiti. E' innegabile,
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comunque, la necessità di una collaborazione tra Ministro e Regione». Dopo la visita
all' ospedale il Ministro Grillo si è portata con la delegazione parlamentare e con il
consigliere regionale Valeria Ciarambino presso l' Auditorium Comunale per
incontrare il candidato sindaco del M5S, Mario Iuorio, i candidati al consiglio
comunale e i simpatizzanti. Anche qui sono stati ripresi i temi della sanità. Prima dal
candidato sindaco Mario Iuorio che ha sostenuto come sia fondamentale potenziare
il reparto di oncologia per le complicanze derivanti da disastri ambientali registrati
negli ultimi anni. Poi dalla dottoressa Pinetta Vessichelli e dall' onorevole Generoso
Maraia che ha spiegato, invece, come fino a qualche tempo fa, e precisamente prima
del governo del cambiamento, non esisteva nella Regione Campania la sanità
intermedia. Era previsto solo un Dea di primo livello. Si immaginava di mettere in
piedi due grandi ospedali come il Rummo e il Moscati, ma senza un Dea di primo
livello all' interno di questa vasta area. Adesso finalmente è stata fatta valere la
regola che prevede un Dea per ogni 100mila abitanti. Maraia ha anche evidenziato
che in un anno di lavoro è stato fatto tanto per questo territorio. Il senatore Ugo
Grassi ha insistito, invece, sulla necessità di mettere la sanità sul binario del
pubblico, per difendere un modello di sviluppo valido. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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20/05/2019                                                                                                                Pagina 14

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                                          Argomento: Sanità Campania

  «Fallita la manovra contro l' asfissia bisognava praticare la
                        tracheotomia»

 «Il soffocamento da corpo estraneo? Non
 so nulla di quanto accaduto al San Paolo,
 posso parlare sul piano generale. I casi
 di ostruzione delle vie aeree sono eventi
 drammatici, frequenti soprattutto nelle
 urgenze pediatriche. Ma anche negli
 anziani allettati o con difficoltà di
 deglutizione per un ictus e altre
 patologie neurologiche, compresa una
 dentatura non adeguata. Piuttosto rari,
 invece, i casi negli adulti e nei giovani su
 cui incidono altri fattori di rischio come
 difficoltà respiratorie, obesità, particolari
 conformazioni della laringe, il gozzo
 tiroideo    che    provocano      particolari
 conformazioni       delle     vie     aeree.
 Ovviamente ci sono anche casi più
 banali». Così spiega Giovanna Esposito,
 past president della federazione italiana
 di Medicina di emergenza, responsabile
 del pronto soccorso dell' ospedale
 Umberto I di Nocera Inferiore. Cosa fare
 di fronte a un soffocamento da corpo
 estraneo? «Bisognerebbe intervenire
 subito con manovre disostruttive già a domicilio del paziente. Per questo siamo
 impegnati nella formazione del primo soccorso per tutti». Come si fa a liberare le vie
 aeree? «Bisogna distinguere tra bambini e adulti. I primi bisogna prenderli in
 braccio, a livello dell' addome, di spalle, e colpire, con una spinta della mano, la
 parte superiore del torace e la spalla dal basso verso l' alto. Negli adulti si effettua
 una manovra simile abbracciando la persona di spalle e afferrandolo a livello dell'
 addome. Ciò ha lo scopo di far uscire il corpo estraneo». Una manovra difficile per i
 non esperti, ma in questo caso il paziente si trovava in un pronto soccorso. «Non
 conosco il caso, ma posso dire che spesso le vie aeree si liberano solo parzialmente
 con queste manovre, oppure semplicemente la manovra non riesce, o il paziente, a
 causa della perdurante asfissia, produce una vasodilatazione che peggiora l'
 ostruzione e fa scendere il corpo estraneo più in basso. Se l' ossigeno non arriva al

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cervello per molto tempo alla fine viene meno la funzione cerebrale e cardiaca». Che
cosa si fa i questi casi? «Si può provare con una broncoscopia. Dipende dalle
condizioni e dalla conformazione del paziente. Ogni caso è a se stante. Una manovra
può essere efficace in un caso e non in un altro». E la tracheotomia? «È ultima
spiaggia ma non è detto che funzioni perché la losanga della tracheotomia, dove
praticare l' accesso in trachea, può essere a un livello superiore rispetto all'
ostruzione e, dunque, inutile. Ripeto, non posso valutare il caso specifico perché non
ho alcun elemento: parlo solo in generale». E in generale che cosa si può fare per
salvare la vita al paziente? «Ogni volta che si intraprende una rianimazione
cardiopolmonare si fa tutto quello che è necessario, ma esistono fattori specifici da
valutare caso per caso e, non tutti quelli che giocano un ruolo negativo, dipendono
dall' operatore che mette in atto tali manovre». e.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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20/05/2019                                                                                                                   Pagina 15
                                     Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                             EAV: € 5.077
                                                                                                                             Lettori: 107.296
                                             Argomento: Sanità Campania

                       «Sant' Alfonso» salvo, ok del ministro
 Giuseppe Piscitelli
 L' EPILOGO «Sant' Alfonso Maria de'
 Liguori» c' è il sì del ministro della Salute
 Giulia Grillo alla variante al piano
 ospedaliero: il decreto n. 41 del 9
 maggio firmato dal commissario alla
 sanità regionale Vincenzo De Luca.
 Quest' atto prevede, a integrazione e
 modifica del decreto commissariale
 103/2018, la configurazione del presidio
 ospedaliero di Sant' Agata dell' azienda
 ospedaliera «San Pio» quale presidio di
 Pronto soccorso, con la dotazione di 96
 posti letto: 4 in Cardiologia, 10 in
 Chirurgia, 12 in Medicina generale, 10 in
 Ortopedia e Traumatologia, 4 in Terapia
 intensiva, 6 in Oncologia (46 in tutto); 50
 i posti letto per acuti, di cui 26 per
 recupero e riabilitazione e 24 per
 lungodegenza. L' ANNUNCIO L' annuncio
 della firma da parte della Grillo proviene
 da Avellino, dove era in visita. «Abbiamo
 già firmato il decreto che riorganizza il
 Sant' Alfonso. È salvo - ha affermato
 Grillo - per come è stato proposto dalla
 Regione, che, va detto, ha fatto un passo in avanti. Penso che per l' ospedale di
 Sant' Agata si sia ottenuto un buon risultato anche grazie al nostro intervento (visita
 degli ispettori del 12 aprile ndr)) ma soprattutto perché i cittadini meritano. Il
 ministero della Salute ha il compito di assicurare un buon servizio ai cittadini, per
 me la politica ha un significato alto, non come la intende qualcun altro». Ora si
 attende la comunicazione ufficiale che ponga definitivamente fine ad una vicenda
 iniziata a settembre e proseguita con la costituzione di due comitati cittadini. Le
 pasionarie di «Curiamo la vita» (Mena di Stasi, Michela Ottobre, Stella Truocchio e
 Giuseppina De Masi) sono ancora in presidio, insieme ad altri componenti, dal 30
 marzo, davanti all' ingresso principale del «Sant' Alfonso» dopo aver effettuato due
 scioperi della fame e due occupazioni della sala consiliare. Avevano invitato la Grillo
 a far loro visita ieri («Siamo ad un' ora di macchina da Avellino, venga a prendere un
 caffè da noi») per stringerle la mano. Ora finalmente possono rifiatare, ringraziano il
 ministro e brindano alla sua firma, però ribadiscono: «Siamo soddisfatte, ma
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attendiamo l' ufficialità. Fino a quel momento rimarremo in presidio». LA
RIVENDICAZIONE «C' è voluto tempo così commenta il deputato del M5S Pasquale
Maglione per far intendere al presidente De Luca e a tutti i suoi yes man che
spettava a lui e non al ministro formulare una proposta di ristrutturazione del
nosocomio. Alla fine la caparbietà dei cittadini, che non hanno mai mollato, è riuscita
a farlo rinsavire. Lo abbiamo sempre detto, e i fatti lo dimostrano, che i problemi
non si risolvono con le piazzate ma con serietà e onestà. Da parte del M5s e del
Governo, con serietà ed onestà, non è mai stata fatta mancare la piena disponibilità
a lavorare per risolvere al meglio la problematica e la presenza nelle scorse
settimane degli ispettori nella struttura è stato di vitale importanza per la
sopravvivenza del presidio». Così conclude Maglione: «Adesso De Luca provveda a
far sì che l' ammanco di 5 milioni che ha prospettato nella gestione del presidio
ospedaliero di Sant' Agata venga compensato attraverso una equa distribuzione e
gestione delle risorse regionali tra tutte le province. Vanificare gli sforzi condotti per
arrivare a questo importante risultato sarebbe un oltraggio al coraggio e alla
determinazione di chi in questi mesi ha messo a repentaglio la propria salute a
favore della causa». Il deputato Maglione ha ribadito tali concetti nel corso del
comizio elettorale per le elezioni europee del M5s di ieri sera in piazza Trieste, prima
degli interventi dei due candidati al parlamento europeo Luigi Napolitano e Mariano
Peluso. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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20/05/2019                                                                                                                    Pagina 14

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                                              Argomento: Sanità Campania

      Caos nel pronto soccorso muore soffocato dalla pizza
 Ettore Mautone
 È morto soffocato da un pezzo di pizza
 andato di traverso (probabilmente con la
 mozzarella). Assurda fine di M.D.G. un
 uomo di 54 anni giunto sabato sera,
 poco prima della mezzanotte, al pronto
 soccorso dell' ospedale San Paolo. Un
 evento      drammatico      che     sembra
 coinvolgere i sanitari dell' ospedale per
 presunti ritardi nella esecuzione delle
 manovre salvavita. Responsabilità che
 saranno      accertate     dall'    autorità
 giudiziaria che ha avviato un' indagine
 dopo la denuncia presentata dai familiari
 dell' uomo. I carabinieri ieri mattina, su
 disposizione dell' autorità giudiziaria,
 hanno provveduto al sequestro della
 salma e della cartella clinica in vista dell'
 autopsia       che     sarà       effettuata
 presumibilmente      nel     corso     della
 settimana. Ciro Verdoliva, commissario
 straordinario della Asl Napoli 1, a propria
 volta ha immediatamente avviato una
 formale ispezione interna e inviato un'
 apposita segnalazione ai carabinieri del
 Nas. L' ARRIVO Il 54enne, deceduto per asfissia, è arrivato al reparto di emergenza
 del presidio di Fuorigrotta con i propri mezzi. All' arrivo, da quanto si è appreso, era
 ancora cosciente pur lamentando appunto un grave senso di soffocamento con una
 evidente difficoltà respiratoria. Accolto al triage in codice rosso (urgenza massima) è
 stato assistito da una dottoressa di turno (alla sua seconda notte consecutiva in
 pronto soccorso). Di fronte all' impossibilità di mettere in atto manovre disostruttive
 della trachea agendo dall' esterno (il paziente era in sovrappeso) i sanitari del
 pronto soccorso hanno a quel punto allertato con urgenza la rianimazione per l'
 arrivo di un anestesista. Un aiuto necessario per intubare il malcapitato e praticare
 una tracheotomia di urgenza. Quest' ultima è una manovra chirurgica che consente
 di far arrivare immediatamente aria ai bronchi bypassando l' ostruzione delle vie
 aeree superiori. In quel momento erano presenti tre anestesisti di turno, uno in
 rianimazione (che non può muoversi), un altro in sala operatoria e il terzo in
 ginecologia. IL DRAMMA La situazione invece si è complicata fino a precipitare. L'
                  Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
arrivo dell' anestesista in pronto soccorso sarebbe giunto fuori tempo massimo e
non c' è stato nulla da fare. Lo specialista arrivato dalla rianimazione è intervenuto
dopo molti minuti, (circa dieci secondo alcune testimonianze). Ma anche alla
presenza dell' anestesista non si sarebbe proceduto all' immediata tracheotomia
dando luogo invece a una furibonda polemica. La polizia è intervenuta subito e,
pare, fosse anche presente all' accaduto. L' aspro battibecco tra i medici è stato
comunque ripreso e registrato da uno di coloro che erano presenti in quel momento
nel pronto soccorso e il video consegnato ai familiari. Nel filamato ci sarebbe dunque
la prova del tragico ritardo. Materiale che potrebbe essere acquisto agli atti nel
prosieguo dell' inchiesta. Da chiarire i tempi di intervento, eventuali omissioni, le
reali condizioni del paziente e altri aspetti tecnici che solo l' autopsia potrà dirimere.
Quel che è certo è che il San Paolo è ancora una volta teatro di un evento avverso in
un pronto soccorso sulla carta codificato dal Piano ospedaliero come Dea
(Dipartimento di emergenza e urgenza) di II livello, dunque di media complessità) in
teoria attrezzato per interventi salvavita da codice rosso come quello dell' altra
notte a fronte di oggettive carenze di personale a cui stanno tentando di dare
risposte il commissario della Asl Ciro Verdoliva e la nuova direzione sanitaria con l'
avvio dei concorsi per il primario del pronto soccorso e della medicina di urgenza, la
organizzazione di turni di 24 ore dei cardiologi, l' arrivo dagli Incurabili di ben 8
chirurghi di 4 urologi e di un medico di urgenza mentre resta ancora scoperta la
dotazione degli anestesisti ridotta a 11 unità del tutto dimezzata rispetto ai
fabbisogni dichiarati in sede di confronto sindacale. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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20/05/2019                                                                                                               Pagina 17

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                                                                                                                         Lettori: 107.296
                                         Argomento: Sanità Campania

       Colonscopia senza dolore possibile grazie a un robot

 CASTEL VOLTURNO CASTEL VOLTURNO
 Evitare la sedazione per permettere a
 tutti i pazienti di potersi sottoporre a un
 esame diagnostico importante come
 quello della colonscopia, attraverso l'
 utilizzo di un robot: questo ora è
 possibile. I prime due esami si sono
 tenuti ieri a Castel Voltuno presso il
 Pineta Grande Hospital, prima struttura
 ospedaliera del Sud Italia ad avere in
 dotazione una tecnologia tutta italiana
 sviluppata     presso     l'   istituto   di
 BioRobotica di Pisa in collaborazione con
 l' Università Sant' Anna di Pisa. Con l'
 ausilio del robot e senza l' utilizzo di
 sedativi anche pazienti cardiopatici, che
 potrebbero avere problemi con l'
 anestesia, potranno sottoporsi senza
 problemi all' esame diagnostico. «La
 tecnologia     utilizzata    garantisce    l'
 assenza di dolore, grazie all' estrema
 flessibilità degli strumenti, ma anche un
 rischio infezioni pari a zero dato che tutti
 i materiali utilizzati sono usa e getta,
 inoltre vengono ridotte al limite anche altri possibili complicazioni», fa sapere
 Giuseppe Candilio chirurgo del Pineta Grande che ha acquisito il brevetto per l'
 utilizzo della tecnologia, partecipando a corsi di formazione specifici a Pisa. Il
 macchinario è composto da un computer collegato alla strumentazione, che utilizza
 una tecnologia all' avanguardia che viene controllata tramite un joystick in grado di
 controllare in remoto l' avanzamento dell' esame diagnostico, fornendo sullo
 schermo dei medici immagini di alta qualità video. Durante l' esecuzione si potranno
 anche «effettuare istantaneamente delle polipectomie», fa sapere Candilio. L'
 apporto del nuovo robot si inserisce all' interno di un quadro già ampio di servizi,
 come l' endoscopia e le tumorectomie endoscopiche, offerti dal Pineta Grande che è
 convenzionato con il servizio sanitario nazionale e solo nel 2018 ha avuto circa 50
 mila accessi al pronto soccorso. «Siamo alla costante ricerca di nuove tecnologie che
 possano rendere sempre più approfondite e migliori le cure che forniamo ai nostri
 pazienti», dice il presidente de La Nuova Domitiana, gruppo di cui fa parte Pineta
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Grande Hospital. L' accrescimento di nuove tecnologie fa parte di un quadro di
crescita della struttura che è in ampliamento, con fine lavori previsti per il 2020. Al
termine delle operazioni l' ospedale passerà dagli attuali 150 posti letto ai 314 posti
letto in convenzione sui 400 totali a disposizione. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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20/05/2019                                                                                                                Pagina 15

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                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

   Dalla città ospedaliera bordata a De Luca «È un sessista, a
                      lui preferisco Crozza»

 LA POLEMICA Antonello Plati «De Luca? È
 un sessista. Questo lo hanno capito
 anche i muri. All' originale preferisco di
 gran lunga l' imitazione che ne fa
 Maurizio Crozza». Il ministro della Salute,
 Giulia Grillo, arriva ad Avellino e coglie l'
 occasione per rispondere a tono al
 governatore della Campania che l' altro
 giorno aveva dato disposizione ai
 direttori generali degli ospedali di «non
 fare entrare persone estranee nei
 reparti». Chiaro il riferimento alla visita
 del ministro pentastellato alla città
 ospedaliera di Contrada Amoretta e al
 «Frangipane» di Ariano Irpino. «Se Grillo
 vuole     andarci     aveva     detto    più
 esplicitamente De Luca - la si riceva
 nella stanza del direttore generale. Ma
 nei reparti sono proibiti pellegrinaggi».
 Ieri su Facebook il governatore ha pure
 rincarato la dose: «I 5 stelle ha scritto -
 dicono di voler tenere fuori i partiti dalla
 Sanità? Siamo d' accordo. Fuori i 5 stelle
 dagli ospedali che sono stati a fare
 campagna elettorale al Pronto soccorso di Avellino». Infatti, Grillo, scortata dalla
 deputazione irpina M5s e accompagnata dal manager Angelo Percopo, non solo
 varca la soglia del «Moscati» ma è accolta, al primo piano, dal primario Cesare
 Gridelli nel Centro oncologico di riferimento polispecialistico (Corp) e quindi fa tappa
 in Pronto soccorso e nell' unità di Radiologia. «Non sono qui per fare campagna
 elettorale», dice commentando il diktat. «Sono il ministro della Salute ed è mio
 compito andare nelle strutture di tutto il paese». Quindi ancora rivolta al presidente
 della Regione: «A quanto pare sono sempre nei suoi pensieri. Lo ringrazio per un'
 attenzione che, assolutamente, non è ricambiata. De Luca prosegue Grillo - passa il
 tempo a insultarmi usando un linguaggio sessista: d' altronde è questo il suo
 approccio alla politica». Principale pomo della discordia, che ha innescato lo scontro
 a distanza, è la richiesta di uscita dal commissariamento della Sanità campana:

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«Non è uno scontro, perché gli attacchi sono unilaterali», precisa il ministro. «Io
aggiunge non faccio altro che il mio lavoro: per questo ho presentato la richiesta per
la nomina di un nuovo commissario. Siamo in attesa di una risposta dal ministero
dell' Economia (Mef) che è competente in materia. E sia chiaro, non c' è nessun
accanimento: questa Regione è già sotto gestione commissariale e il Mef non ne ha
mai proposto l' uscita». Poi sui Livelli essenziali di assistenza (Lea): «Ci sono
punteggi ancora da raggiungere per quanto le autocertificazioni riportino risultati
altissimi». Che secondo De Luca aggiungerebbero un altro tassello per determinare
lo stop al commissariamento. «Saranno i tavoli di adempimento a verificare che quei
punteggi corrispondano a quel che è stato riferito. Fino a oggi, ciò non è accaduto».
Senza nominarla, Grillo lancia qualche stoccata anche alla presidente del consiglio
regionale Rosa D' Amelio che in vista del tour irpino del ministro aveva auspicato
che potesse toccare con mano quanto di buono fatto negli ospedali: «Alcuni
riferimenti politici della Regione sono affetti da vittimismo cosmico. Io non ho
nessuna difficoltà ad ammettere che in alcuni casi sia stato fatto un buon lavoro, ma
c' è ancora tanto da fare per assicurare un servizio di qualità a tutti i cittadini».
Chiusa, almeno per il momento, la questione, Grillo ribadisce: «La presenza sui
territori è un dovere. Questa non è affatto una passerella: è l' azione minima che un
ministro possa fare per avere consapevolezza delle condizioni del sistema sanitario».
Alla città ospedaliera, «ho apprezzato il Cup oncologico: dimostrazione tangibile di
un' attenzione particolare». Ma non ha potuto non constatare ataviche carenze di
organico: «Il Pronto soccorso è quello che soffre di più, qui come altrove. Questo
governo, però, ha finalmente sbloccato il turn over: adesso le amministrazioni
regionali non hanno più scuse. Se non procedono con le assunzioni la colpa è
soltanto la loro». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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20/05/2019                                                                                                                Pagina 17

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                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

             Grillo ai medici: «Più sicurezza negli ospedali»

 «Nessuno può profanare un ospedale,
 basta violenza in corsia. La delinquenza
 non può pensare di farla franca: a Napoli
 come nel resto d' Italia». Il ministro della
 Salute Giulia Grillo in un incontro con la
 Fnomceo Campania nella sede di
 Avellino, ha portato l' impegno del
 governo a protezione dei presidi sanitari
 oggetto di aggressioni. «Per questo ho
 raccolto immediatamente l' invito del
 presidente dell' Ordine dei medici di
 Napoli, Silvestro Scotti. Insieme per
 trovare     le   migliori   soluzioni   per
 rafforzare la sicurezza e difendere tutti
 gli operatori sanitari e i pazienti. La
 presenza del sottosegretario all' Interno
 Carlo Sibilia testimonia la forte risposta
 del governo a quanto accaduto al
 Pellegrini». Gli ospedali, si legge in un
 post del ministro su Fb, «devono essere
 luoghi di cura, dove la sicurezza degli
 operatori sanitari, dei pazienti e dei loro
 cari deve essere garantita sempre».
 Sibilia in occasione dell' incontro ha
 indicato un percorso di protezione dei presidi sanitari, attraverso una definizione di
 quelli più a rischio ed ha citato in questa direzione il potenziamento della Questura
 di Napoli. Non è mancata da parte del ministro della Salute Grillo una stoccata al
 governatore De Luca. «Il presidente della Regione Campania non fa altro che
 insultarmi - ha spiegato - in maniera e con modalità sessiste.Continuerò a fare il mio
 dovere, come ho fatto sempre, lasciando De Luca ai suoi monologhi e non solleciterò
 il Mef per far uscire la Campania dal commissariamento».

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20/05/2019                                                                                                                Pagina 15

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                                                                                                                          Lettori: 107.296
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             Grillo: vecchio Moscati i finanziamenti ci sono

 IL TOUR Edaordo Sirignano «Abbiamo
 stanziato un miliardo di euro per l'
 edilizia sanitaria. Noi abbiamo sbloccato
 le risorse, adesso tocca agli altri
 presentare i progetti». Il ministro della
 Salute, Giulia Grillo, durante la sua prima
 visita in Irpinia, accompagnata dalla
 deputazione locale e dal manager dell'
 azienda ospedaliera cittadina Angelo
 Percopo, che l' ha accolta sin dalle prime
 ore del mattino con tanti camici bianchi,
 facendole visitare i reparti e illustrando
 sfide e difficoltà che quest' ambito vive
 in Irpinia, spiega come la rivitalizzazione
 dell' ex Moscati adesso sia possibile. L'
 esponente del governo, dopo aver
 effettuato un tour istituzionale nella città
 ospedaliera di contrada Amoretta, da cui
 «è rimasta colpita emotivamente per la
 buona organizzazione», è entrata nella
 struttura abbandonata di viale Italia.
 «Pur non essendo un ingegnere afferma -
 e non potendo esprimere un parere
 tecnico, mi sembra di buon senso l' idea
 che mi è stata prospettata. Se non ci viene presentato nulla, però, non possiamo
 fare niente. I fondi ci sono. Adesso la Regione deve decidere se vuole concentrare le
 risorse sul complesso e se intende ristrutturarlo. Per quanto riguarda le nostre
 competenze, non ci tireremo indietro». Posizione simile del ministro arriva pure sulla
 carenza di personale, altro problema che da tempo affligge la sanità nel capoluogo:
 «Le assunzioni sono state sbloccate ed è previsto un piano di rientro per le Regioni.
 Considerando che esiste l' autonomia regionale, se adesso non lo applicano, è colpa
 loro». Soddisfatto della visita e del futuro dell' ex Moscati il candidato sindaco
 Fernando Picariello, che dichiara: «Così possiamo dare attuazione a quanto avviato
 con Ciampi lo scorso anno. La Regione deve muoversi e far capire se sta dalla parte
 dei cittadini. In caso contrario, quando ritorneremo in Comune, ci penseremo noi a
 mandare il progetto al Ministero. Non intendiamo più vedere una ferita nel cuore
 della città, che nei fatti ha bloccato il commercio e l' economia di un' intera area». Il
 sottosegretario all' Interno Carlo Sibilia, infatti, rimarca che i pentastellati «da tempo
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si stanno occupando della struttura di Viale Italia. Ciampi (presente in prima fila alla
conferenza stampa), sin da subito si è adoperato per il problema (tenendo conto che
proprio l' ex sindaco allora bloccò il trasferimento degli uffici dell' Asl a Solofra). La
vecchia politica, ha preferito, negli ultimi 9 anni, pagare 2 milioni e mezzo di euro di
Imu, per una struttura vuota e che ha portato solo disagi nell' indotto. Adesso le
risorse per mettere fine a tutto ciò esistono e quindi consiglio a chi ci critica di
prendere la palla al balzo». Palazzo Santa Lucia e Asl, pertanto, dovranno adoperarsi
per velocizzare l' iter burocratico e terminare quegli interventi, che costerebbero
circa 8 milioni di euro. Il senatore Ugo Grassi sottolinea come la Regione «non ha più
scuse». Più dura la deputata Maria Pallini, che richiama la questione relativa ai
concorsi pre-elezioni: «Mentre noi pensiamo a risolvere le criticità della città e a
batterci per la sanità pubblica, altri badano a favorire i privati e a fare concorsi pre-
voto». Per il parlamentare Michele Gubitosa l' arrivo di Grillo è un momento storico
per il capoluogo: «Non ricordo altri ministri della sanità venuti a fare una visita così
accurata nei nostri ospedali». Tra i presenti anche Tiziana Guidi, ex candidata alla
fascia tricolore per il M5S che ha ricordato al Ministro le tante battaglie grilline sulla
vicenda, così come Massimo Passaro, attuale candidato sindaco per «I Cittadini in
Movimento», che pur avendo una posizione politica differente, ha consegnato al
ministro un dossier sulle strutture sanitarie. Il tour del Governo, comunque, ancora
non è finito, considerando che il 22 maggio sarà in citta il vice premier Luigi Di Maio.
«Abbiamo riacquistato la credibilità. Il Governo viene ad Avellino sostiene Picariello
perché ha apprezzato la nostra attività». Nel pomeriggio, l' aspirante fascia tricolore
e gli ex assessori della giunta Ciampi, in una conferenza, alle ore 16,30, presso il
Circolo della Stampa «presenteranno quanto fatto dai 5 Stelle in soli 90 giorni di
amministrazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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