Media Monitoring per 20-05-2019 - Rassegna stampa del 20-05-2019 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 19/05/2019 - WWW.LACITTADISALERNO.IT Sos personale negli ospedali Scontro Tomasco-Torquato ...................................................... 1 Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 2 20/05/2019 - CRONACHE DI SALERNO Assegnato al medico nocerino Antonio Cuomo il Premio Buona Sanità 2019 ......................... 2 20/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Caos tetti di spesa «Niente dati dall' Asl così esami a rischio» .............................................. 4 20/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Fabbro deceduto, chiesti i danni ............................................................................................ 6 20/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO La lotteria dell'Asl Prestazioni garantite ai primi 60 cittadini ................................................ 7 20/05/2019 - CRONACHE DI SALERNO Rafforzare i Pronto soccorso per avere più sicurezza ............................................................. 9 Sanità Campania ............................................................................................................................. 11 20/05/2019 - IL MATTINO Asl, un flash mob contro la camorra ..................................................................................... 11 20/05/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) «Ariano, un ruolo importante per il Frangipane» ................................................................. 12 20/05/2019 - IL MATTINO «Fallita la manovra contro l' asfissia bisognava praticare la tracheotomia» ........................ 14 20/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) «Sant' Alfonso» salvo, ok del ministro ................................................................................. 16 20/05/2019 - IL MATTINO Caos nel pronto soccorso muore soffocato dalla pizza ......................................................... 18 20/05/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Colonscopia senza dolore possibile grazie a un robot .......................................................... 20 20/05/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Dalla città ospedaliera bordata a De Luca «È un sessista, a lui preferisco Crozza» ............. 22 20/05/2019 - IL MATTINO Grillo ai medici: «Più sicurezza negli ospedali» .................................................................... 24 20/05/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Grillo: vecchio Moscati i finanziamenti ci sono ..................................................................... 25 20/05/2019 - IL ROMA Medico aggredito nella sede dell' Asl ................................................................................... 27 20/05/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Mensa in ospedale e nodo rifiuti il Tar rimette tutto in discussione .................................... 28 20/05/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Pellegrini nuova pista 2 raid diversi ..................................................................................... 30 20/05/2019 - IL MATTINO Pellegrini, tre killer per due diversi raid .............................................................................. 32 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 34 20/05/2019 - IL SOLE 24 ORE Check-up Italia: lo star bene premia sardi e lombardi .......................................................... 34 20/05/2019 - LA REPUBBLICA Dopo 11 anni in coma svolta per Lambert I medici pronti a sospendere le terapie .............. 36 20/05/2019 - IL MESSAGGERO Gli uffici svuotati della Pa buco di 253 mila addetti ............................................................. 37 20/05/2019 - IL GIORNALE I grillini abbandonano i malati Dimezzata la riabilitazione ................................................... 39 20/05/2019 - IL SOLE 24 ORE L' abilitazione perde appeal: -2mila giovani rispetto al 2013 ............................................... 41 20/05/2019 - CORRIERE DELLA SERA - ECONOMIA La biomedicina avanza anche con la stampa 3D .................................................................. 43 20/05/2019 - IL SOLE 24 ORE La cura delle malattie croniche riflette i diversi stili di vita ................................................. 44
20/05/2019 - CORRIERE DELLA SERA - ECONOMIA Protocolli su misura e terapia cellulare: la ricerca più avanzata è made in Italy ................. 46 20/05/2019 - IL SOLE 24 ORE Quei confini «aperti» tra province e Asl sui posti in ospedale .............................................. 47 20/05/2019 - IL SOLE 24 ORE Vaccino anti-cancro, la scommessa di due biotech .............................................................. 49
19/05/2019 lacittadisalerno.it EAV: € 574 Lettori: 2.533 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Sos personale negli ospedali Scontro Tomasco-Torquato Sindacati contro il sindaco Manlio Torquato, che sulla carenza di personale infermieristico è accusato di ragionare “Cicero pro domo sua”. A lanciare l’invettiva è Biagio Tomasco, segretario... Sindacati contro il sindaco Manlio Torquato, che sulla carenza di personale infermieristico è accusato di ragionare “Cicero pro domo sua”. A lanciare l’invettiva è Biagio Tomasco, segretario territoriale del Nursind, che dissente dall’idea del primo cittadino secondo cui «per calmierare la carenza di personale degli ospedali dell’Agro sarebbe utile disporre dei trasferimenti di personale da altri ospedali della provincia». «Tale impostazione di pensiero, che molto ricorda il “Cicero pro domo sua” - afferma il sindacalista - è irrispettosa delle tante professionalità che operano nella sanità salernitana in continua carenza di personale». Tomasco ricorda a Torquato che «non esistono solo gli ospedali dell’Agro e che comunque i suoi interventi dovrebbero essere tesi a pretendere il rispetto dei livelli essenziali di assistenza sul suo territorio, ma senza sconfinare in ambiti che non gli appartengono, come quelli dell’organizzazione del lavoro». Tuttavia, il rappresentante del Nursind non nega che in provincia di Salerno «vi sia una carenza di personale abnorme, oltre che difforme rispetto a tutte le altre realtà campane». Ci sono poi gli imboscati, 261 secondo l’Asl: «Nell’Azienda assume assume proporzioni molto più elevate rispetto a quelle del “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, sebbene ambedue siano da ritenersi inaccettabili oltre che foriere di danno erariale». È per questo motivo che Biagio Tomasco ha scritto al ministro della Salute, Giulia Grillo. Una lettera per chiedere: «Un concorso unico provinciale per tutte le figure professionali che insistono nella sanità salernitana, che a breve, stante l’immobilismo degli organi regionali, potrebbe essere surclassata da quella privata facendo venir meno l’universalità del sistema sanitario nazionale». Salvatore D’Angelo ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/05/2019 Pagina 17 EAV: € 915 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Assegnato al medico nocerino Antonio Cuomo il Premio Buona Sanità 2019 Ad Antonio Cuomo è stato assegnato il Premio Buona Sanità 2019. Il medico nocerino ha ricevuto il prestigioso riconoscimento a Napoli presso Città della Scienza. Giunto alla XXII edizione, il Premio Buona Sanità è un prestigioso riconoscimento che viene assegnato a chi lavorando si è distinto a vario titolo nel campo della sanità, dando il suo contributo professionale ed umano. La valutazione dei premiati è stata fatta considerando le strutture organizzative e tutti i soggetti che direttamente ed indirettamente contribuiscono alla realizzazione e allo sviluppo dei servizi sanitari. Sono stati premiati coloro che con spirito di servizio e dedizione, si sono distinti nello svolgimento del proprio lavoro. "Condivido questo prestigiosissimo riconoscimento scientifico con tutta l' equipe medica ed infermieristica della Struttura di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell' Umberto I"- ha detto Antonio Cuomo. Cuomo è direttore della Gastroenterologia Endoscopia Digestiva presso il Presidio Ospedaliero Umberto I Nocera Inferiore. "Centro Italian Group per la diagnosi e cura delle malattie infiammatorie intestinali. Per la professionalità ed originalità dimostrata nello svolgimento del proprio lavoro, costantemente in linea con una obiettivi concreti e di impatto pragmatico. Sempre in grado di proporre soluzioni innovative e personalizzate ai numerosi pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn e rettocolite ulcerosa) che afferiscono al Centro da lui diretto, primo nella provincia di Salerno per numero di pazienti". Un riconoscimento che ancora una volta prova la grande qualità delle eccellenze professionali della nostra terra, a nord e a sud del capoluogo di provincia, dall' Agro nocerino-sarnese al Vallo di Diano, al Cilento, al Golfo di Policastro. Una qualità umana e professionale che si fa valere in molte discipline e non soltanto in ambito sanitario o ospedaliero. Una risorsa che occorre valorizzare al meglio. Enzo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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20/05/2019 Pagina 17 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.749 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Caos tetti di spesa «Niente dati dall' Asl così esami a rischio» Sabino Russo `L' allarme di Federlab: ogni azienda applica le regole che meglio crede, la Regione deve dare indicazioni univoche» «Sui tetti di spesa regna il caos totale e ognuno applica la normativa come meglio crede». A chiedere all' Asl i dati del monitoraggio sul consumo dei fondi per la specialistica ambulatoriale accreditata è la federazione dei laboratori di analisi. Il timore è di un nuovo esaurimento anticipato del budget. Per questo motivo, si invoca una convocazione ad horas in Regione per affrontare il problema. «La Asl Salerno non è in grado di fornire i dati del monitoraggio e tutte le Asl della Campania applicano in maniera diversa, quando lo fanno, la normativa dei tetti di spesa tuona Gennaro Lamberti, presidente nazionale Federlab Il caos è totale e la Regione, che non dà indicazioni univoche, alimenta la confusione con il suo silenzio. Non si sa se a causa della ignoranza del problema o invece a causa di una colpevole superficialità». IL MONITORAGGIO A complicare la situazione, quest' anno, il monitoraggio trimestrale della spesa, bypassato lo scorso anno a Salerno. Una novità che, almeno nelle intenzioni, doveva finalmente evitare il consueto blocco estivo agli esami e alle visite in convenzione, mantenendo sotto controllo la spesa, ma per ora ha solo contribuito ad anticipare le criticità a marzo. Per il primo trimestre gennaio-marzo, lo stop è arrivato per la cardiologia il 26 febbraio, per diabetologia l' 8 marzo, per gli esami di sangue e urine il 9 marzo e gli esami radiologici il 4 marzo. Questo ha voluto dire che fino al 1 aprile, data in cui si è aperto il secondo trimestre, gli utenti salernitani hanno pagato di tasca propria l' intero importo della prestazione sanitaria richiesta, non potendo più usufruire delle convenzioni per eseguire gli esami di cui necessitavano, altrimenti non hanno potuto far altro che inserirsi nelle liste d' attesa degli ambulatori pubblici, con i consueti Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
tempi molto dilatati, almeno in alcuni settori, come le elettromiografie, le colonscopie, le visite oculistiche, quelle dermatologiche, l' elettrocardiogramma da sforzo, l' ecolordoppler cardiaco, la mammografia e la gastroscopia, giusto per fare qualche esempio. IL FUTURO Il timore, ora, è che a stretto giro, anche per il secondo trimestre, si potrebbe ripetere la stessa situazione, così come già indicato dalle proiezioni emerse dal tavolo tecnico. Incubo, questo, che non fa dormire sogni tranquilli soprattutto alle persone più anziane, il plotone più numeroso e più colpito dalla tagliola. Gli anziani salernitani, infatti, rappresentano un esercito di oltre 200 mila persone, il 20 per cento della popolazione che vive in provincia. Di questi, circa 20 mila, necessitano di assistenza a vario titolo, sia sanitaria che sociale. Altri 20 mila, quasi 1 su 4, inoltre, vive da soli. In molti casi sono alle prese con una pensione al di sotto dei 500 euro al mese. Per queste persone, quindi, l' esaurimento dei tetti di spesa per le prestazioni sanitarie in convenzione diventa un vero problema. L' APPELLO «Abbiamo chiesto una convocazione ad horas per affrontare con cognizione di causa il problema continua Lamberti Vediamo se a qualcuno a Palazzo Santa Lucia interessa conoscere per deliberare». Anche l' Asl, dal canto suo, a marzo scorso, ha annunciato che sarebbe andata a valutare il nuovo meccanismo di finanziamento che segue i residenti quali effetti avrebbe avuto e il monitoraggio quali risultati avrebbe prodotto, chiedendo anche la collaborazione dei centri accreditati per ricevere quanto prima possibile il riepilogo del loro fatturato. La scorsa estate si registrò una situazione molto simile, con l' alt per la cardiologia il 10 agosto, seguito 10 giorni dopo per agli esami di laboratorio, a settembre per le radiografie e così a ruota tutti gli altri. In questi giorni, come già successo da agosto a dicembre scorso, diversi centri privati convenzionati della provincia sono corsi ai ripari, mettendo in campo una serie di promozioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/05/2019 Pagina 10 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Fabbro deceduto, chiesti i danni EBOLI Dieci anni fa morì schiacciato da un cancello in un albergo di Pezza Grande. Ora i familiari fanno causa all'ospedale Maria Santissima dell'Addolora. La citazione a giudizio è arrivata nei giorni scorsi all'ufficio legale dell'azienda sanitaria di via Nizza. Gli eredi del de cuius ipotizzano un caso di negligenza medica. In altri termini, il paziente poteva essere salvato. Ora gli eredi chiedono ai giudici che gli vengano riconosciuti i danni. La querelle giudiziaria è solo nella fase delle notifiche, ma sarà di certo molto accesa. Per capire l'oggetto del contenzioso bisogna mettere le lancette indietro di molto tempo. Bisogna tornare al marzo del 2009 nella zona industriale, dove avvenne l'incidente sul lavoro. Marcello P., 38 anni, stava lavorando nei pressi di un cancello. La struttura in ferro si rovesciò. Qualcosa non andò per il verso giusto. È probabile che non fossero garantite tutte le condizioni di sicurezza. Il dato storico è uno: la cancellata cade e schiaccia il fabbro. Subito viene attivato il protocollo per casi simili, viene allertato al numero di emergenza il 118. Sul posto giunge l'unità di emergenza sanitaria. I medici prestano i primi soccorsi, tentano di rianimare il paziente. Il ferito viene trasportato d'urgenza al pronto soccorso dell'ospedale cittadino. Le condizioni dell'operaio sono gravi. Si parla già nell'immediatezza di situazione precaria. Vengono allertati i chirurghi, poi i rianimatori. Il paziente viene trattato in terapia intensiva, ma le gravi lesioni interne non gli danno scampo. Vengono effettuate le indagini del caso. Dopo due mesi di agonia, il fabbro muore. La salma viene restituita ai familiari. Questa vicenda era quasi caduta nell'oblio. Se n'erano dimenticati in tanti in ospedale. A riportarla d'attualità l'incidente sul lavoro è stata la citazione degli eredi del defunto. L'atto giudiziario ha riportato i protagonisti indietro a quel triste pomeriggio. Non è mancato un pizzico di stupore. La parola ora passa al giudice civile per i danni. (r.p.) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/05/2019 Pagina 10 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia La lotteria dell'Asl Prestazioni garantite ai primi 60 cittadini Stefania Battista BATTIPAGLIA Tutti in coda dalle sei del mattino. Giovani, anziani, donne, disabili ed extracomunitari. Due ore e mezza prima che aprano gli uffici dell'Asl di via Gonzaga, inizia l'umiliazione della fila. Alle otto di mattina, i sessanta biglietti disponibili per accedere ai tre sportelli dedicati all'esenzione ticket, alla scelta o revoca del medico e alle prenotazioni visite, sono abbondantemente esauriti. A distribuire i tickets numerati c'è un volontario che spesso finisce in un vortice di offese e di proteste. All'arrivo degli impiegati, pochi secondi prima dell'apertura degli uffici, il volontario li consegna nelle mani delle prime sessante persone in fila. Qualche volta non ci sono proteste, altre volte deve intervenire la guardia giurata, posizionata all'ingresso per tenere calma la folla vociante. Le contestazioni non mancano. C'è, infatti, chi perde la giornata di lavoro senza concludere nulla perché magari, pur avendo il bigliettino, si ritrova ad aspettare in fila fino alle 12,30, orario in cui l'accesso agli uffici viene chiuso. Il martedì ed il giovedì gli sportelli dovrebbero essere aperti anche il pomeriggio, per altri 90 minuti. Ma non sempre accade. «Dopo aver tentato tre volte di mattina di revocare un medico racconta la signora Loredana D.F. ho chiesto se c'era l'apertura pomeridiana visto che era giovedì e mi hanno risposto, alle 12,30, di non saperlo ancora, perché la decisione dipendeva da Salerno. Così ho saltato il pranzo e alle 14 ero già lì per tentare di nuovo l'accesso agli uffici dell'Asl. Sono stata fortunata. Su 15 biglietti disponibili ho beccato il dodicesimo. L'ufficio ha fortunatamente aperto alle 15,30 ed io sono riuscita a terminare una pratica da tre minuti alle 17,45. Tutto ciò non è civile». Dopo l'odissea la donna ha deciso di scrivere alla dirigente del Distretto 65, Marilyna Aloia , perché prenda provvedimenti. «Alcune pratiche - sottolinea l'utente si potrebbero anche svolgere online. Del resto è assurdo che non esista un elenco pubblico dei medici disponibili, né che ci siano solo tre sportelli per un'utenza enorme o che non venga garantita l'apertura pomeridiana ». Per cambiare un medico, non solo si deve subire l'odissea Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
di una coda infinita, ma si è costretti anche a consultare l'elenco presso lo sportello, perdendo ulteriore tempo e sottraendolo agli altri. Disservizi che aumentano nel mese di marzo ed aprile, quando alla scadenza delle esenzioni ticket si verifica un vero e proprio assalto agli uffici perché il rinnovo non viene effettuato online dalla stessa agenzia delle entrate, che dovrebbe trasmettere i modelli Isee all'Asl di competenza. Tre sportelli per 70 mila cittadini sono davvero pochi. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/05/2019 Pagina 5 EAV: € 1.313 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Rafforzare i Pronto soccorso per avere più sicurezza Per il presidente D' Angelo la carenza di organico genera attese e tensioni «Con il ministro Giulia Grillo abbiamo affrontato in maniera serena e proficua il tema della sicurezza di quanti lavorano per garantire assistenza ai cittadini, un incontro scevro da qualsiasi demagogia grazie al quale l' intera classe medica ha sentito la presenza dello stato dopo i fatti accaduti all' ospedale Pellegrini». Silvestro Scotti, presidente dell' Ordine dei Medici di Napoli, commenta così l' incontro avvenuto oggi ad Avellino con la delegazione di governo e in particolare con la titolare del dicastero della Salute Giulia Grillo. È stata proprio la ministra Grillo ad attivarsi affinché all' incontro fosse presente il sottosegretario agli Interni Carlo Sibilia. «Un segnale importante, perché quello che sta accadendo a Napoli è un problema di sicurezza», sottolineano i presidenti Giovanni D' Angelo (medici di Salerno) e coordinatore della Federazione degli Ordini dei Medici Campani, Maria Erminia Bottiglieri (medici di Caserta), Francesco Sellitto (medici di Avellino), Giovanni Pietro Ianniello (medici di Benevento) e Silvestro Scotti (medici di Napoli). Tre, in particolare, sono state le richieste poste all' attenzione del ministro Grillo. In primo luogo, cominciare a considerare l' ideazione di leggi ad hoc mirate alla protezione del territorio e di "obiettivi sensibili" come i presidi ospedalieri. Numero due, accelerare sul provvedimento che determini l' aggravante di pena e la procedibilità di ufficio in ordine ad aggressioni nei confronti dei medici e di tutti gli operatori impegnati nel prestare assistenza. Infine, maggiore presenza, e maggiore visibilità, delle forze dell' ordine nelle aree che accolgono presidi ospedalieri o sanitari a rischio.Il presidente dell' Ordine dei Medici di Salerno ha anche messo in luce l' esigenza di rafforzare le dotazioni organiche dei pronto soccorso, visto che la carenza di personale è spesso ragione di attese che generano tensioni, aumentando la possibilità che si verifichino attivi di violenza. I punti espressi dai medici hanno trovato il favore del Ministro Grillo che ha coinvolto nella responsabilità di risposta ai medici il sottosegretario agli Interni, che ha annunciato Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
la creazione a Napoli di una maxiquestura (540 uomini) come di una direttiva che attivi un aumento della presenza e dei controlli delle forze dell' ordine rispetto ai presidi sanitari ospedalieri e territoriali; forte il sostegno da parte del ministro Giulia Grillo, al ruolo degli Ordini Campani, suggerendo la pos sibilità che siano proprio gli Ordini dei Medici (quali organi sussidiari dello Stato) a segnalare ai Ministeri su quali presidi e luoghi di assistenza occorrerà concentrare l' attenzione in fatto di sicurezza. «In questo senso - dice Silvestro Scotti - gli Ordini saranno le sentinelle sul territorio, capaci di coordinarsi con chi ha il compito di garantire la sicurezza pubblica. Continuerò a sostenere che chi attacca un ospedale dovrebbe essere considerato un terrorista e come tale dovrebbe essere trattato». Sarà proprio il presidente dell' Ordine dei Medici di Napoli a confrontarsi con il ministero della Salute in una serie di appuntamenti programmati all' indomani delle ormai prossime elezioni europee, per portare a soluzione gli impegni presi tra le parti. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/05/2019 Pagina 17 EAV: € 1.509 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Asl, un flash mob contro la camorra «Un flash mob per disarmare la camorra e rispondere uniti con il dialogo e con le idee all' ondata di violenza che ha travolto la quotidianità dell' ospedale dei Pellegrini». È questa la risposta delle organizzazioni sindacali, e dell' Asl Napoli 1 Centro, all' aggressione subìta nei giorni scorsi, come spiega il commissario straordinario della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva. «Una risposta - aggiunge - che nasce dalle richieste che mi sono pervenute. Il flash mob ci darà l' occasione di lanciare un segnale forte e visibile, ma la nostra iniziativa proseguirà anche dopo, quando ci ritroveremo tutti insieme per parlare e discutere di quanto accaduto e condividere idee su iniziative da mettere in campo». Il flash mob e il successivo momento di approfondimento che si terrà presso l' Arciconfraternita dei Pellegrini,è fissato per venerdì, alle 12, ai Pellegrini. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/05/2019 Pagina 15 EAV: € 4.936 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania «Ariano, un ruolo importante per il Frangipane» L' IMPEGNO Vincenzo Grasso Il Ministro della Salute, Giulia Grillo, non ha mancato di rassicurare operatori sanitari, amministratori locali e opinione pubblica: «L' ospedale S. Ottone Frangipane diventerà a breve Dea di primo livello. Ma non solo. Sarà anche potenziato nei servizi in modo da poter assolvere appieno alla sua nuova funzione». Questa la dichiarazione resa al termine della visita al nosocomio arianese, dove il Ministro accompagnata dal sottosegretario Carlo Sibilia, dai depuitati Generoso Maraia, Michele Gubitosa e dal senatore Ugo Grassi, è stata accolta dal sirettore Generale dell' Asl di Avellino, Maria Morgante, dal direttore ospedaliero, Alfonso Fortunato e dal Primario di Cardiologia , Gennaro Bellizzi. «Sanno tutti - ha spiegato il Ministro Grillo - che abbiamo nella definizione della rete ospedaliera chiesto che venissero rafforzati i Dea di primo livello e in particolare nella struttura di Ariano Irpino che rischiava di rimanere un pronto soccorso semplice. Adesso, però, bisogna lavorare sodo per rendere operativa questa decisione che è fondamentale per il territorio. Ci sono , dunque, degli impegni precisi già assunti e ritengo che si va esattamente nella direzione prevista. Ad ogni modo il mio compito è quello di vigilare ed eventualmente di tornare qui ancora un' altra volta per verificare cosa si fa concretamente». Il Ministro Grillo, che ha avuto modo di indirizzare anche pesanti critiche al Governatore De Luca per aver definito passerelle elettorali le sue visite agli ospedali irpini, ha indicato anche in che modo si rafforzerà l' ospedale «S. Ottone Frangipane». «Oltre al previsto potenziamento delle attrezzature, ci saranno altri quattro posti letto - ha precisato - per l' oncologia. Per la radioterapia il Ministero ha già individuato risorse per 4 milioni di euro. Il direttore generale dell' Asl di Avellino mi ha rassicurato sull' avvio dell' iter per impiantare il nuovo servizio, così come per l' acquisto della risonanza magnetica. Certo, c' è del lavoro da fare e faremo il possibile per far andare in porto i programmi già definiti. E' innegabile, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
comunque, la necessità di una collaborazione tra Ministro e Regione». Dopo la visita all' ospedale il Ministro Grillo si è portata con la delegazione parlamentare e con il consigliere regionale Valeria Ciarambino presso l' Auditorium Comunale per incontrare il candidato sindaco del M5S, Mario Iuorio, i candidati al consiglio comunale e i simpatizzanti. Anche qui sono stati ripresi i temi della sanità. Prima dal candidato sindaco Mario Iuorio che ha sostenuto come sia fondamentale potenziare il reparto di oncologia per le complicanze derivanti da disastri ambientali registrati negli ultimi anni. Poi dalla dottoressa Pinetta Vessichelli e dall' onorevole Generoso Maraia che ha spiegato, invece, come fino a qualche tempo fa, e precisamente prima del governo del cambiamento, non esisteva nella Regione Campania la sanità intermedia. Era previsto solo un Dea di primo livello. Si immaginava di mettere in piedi due grandi ospedali come il Rummo e il Moscati, ma senza un Dea di primo livello all' interno di questa vasta area. Adesso finalmente è stata fatta valere la regola che prevede un Dea per ogni 100mila abitanti. Maraia ha anche evidenziato che in un anno di lavoro è stato fatto tanto per questo territorio. Il senatore Ugo Grassi ha insistito, invece, sulla necessità di mettere la sanità sul binario del pubblico, per difendere un modello di sviluppo valido. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/05/2019 Pagina 14 EAV: € 4.513 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania «Fallita la manovra contro l' asfissia bisognava praticare la tracheotomia» «Il soffocamento da corpo estraneo? Non so nulla di quanto accaduto al San Paolo, posso parlare sul piano generale. I casi di ostruzione delle vie aeree sono eventi drammatici, frequenti soprattutto nelle urgenze pediatriche. Ma anche negli anziani allettati o con difficoltà di deglutizione per un ictus e altre patologie neurologiche, compresa una dentatura non adeguata. Piuttosto rari, invece, i casi negli adulti e nei giovani su cui incidono altri fattori di rischio come difficoltà respiratorie, obesità, particolari conformazioni della laringe, il gozzo tiroideo che provocano particolari conformazioni delle vie aeree. Ovviamente ci sono anche casi più banali». Così spiega Giovanna Esposito, past president della federazione italiana di Medicina di emergenza, responsabile del pronto soccorso dell' ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Cosa fare di fronte a un soffocamento da corpo estraneo? «Bisognerebbe intervenire subito con manovre disostruttive già a domicilio del paziente. Per questo siamo impegnati nella formazione del primo soccorso per tutti». Come si fa a liberare le vie aeree? «Bisogna distinguere tra bambini e adulti. I primi bisogna prenderli in braccio, a livello dell' addome, di spalle, e colpire, con una spinta della mano, la parte superiore del torace e la spalla dal basso verso l' alto. Negli adulti si effettua una manovra simile abbracciando la persona di spalle e afferrandolo a livello dell' addome. Ciò ha lo scopo di far uscire il corpo estraneo». Una manovra difficile per i non esperti, ma in questo caso il paziente si trovava in un pronto soccorso. «Non conosco il caso, ma posso dire che spesso le vie aeree si liberano solo parzialmente con queste manovre, oppure semplicemente la manovra non riesce, o il paziente, a causa della perdurante asfissia, produce una vasodilatazione che peggiora l' ostruzione e fa scendere il corpo estraneo più in basso. Se l' ossigeno non arriva al Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
cervello per molto tempo alla fine viene meno la funzione cerebrale e cardiaca». Che cosa si fa i questi casi? «Si può provare con una broncoscopia. Dipende dalle condizioni e dalla conformazione del paziente. Ogni caso è a se stante. Una manovra può essere efficace in un caso e non in un altro». E la tracheotomia? «È ultima spiaggia ma non è detto che funzioni perché la losanga della tracheotomia, dove praticare l' accesso in trachea, può essere a un livello superiore rispetto all' ostruzione e, dunque, inutile. Ripeto, non posso valutare il caso specifico perché non ho alcun elemento: parlo solo in generale». E in generale che cosa si può fare per salvare la vita al paziente? «Ogni volta che si intraprende una rianimazione cardiopolmonare si fa tutto quello che è necessario, ma esistono fattori specifici da valutare caso per caso e, non tutti quelli che giocano un ruolo negativo, dipendono dall' operatore che mette in atto tali manovre». e.m. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/05/2019 Pagina 15 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 5.077 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania «Sant' Alfonso» salvo, ok del ministro Giuseppe Piscitelli L' EPILOGO «Sant' Alfonso Maria de' Liguori» c' è il sì del ministro della Salute Giulia Grillo alla variante al piano ospedaliero: il decreto n. 41 del 9 maggio firmato dal commissario alla sanità regionale Vincenzo De Luca. Quest' atto prevede, a integrazione e modifica del decreto commissariale 103/2018, la configurazione del presidio ospedaliero di Sant' Agata dell' azienda ospedaliera «San Pio» quale presidio di Pronto soccorso, con la dotazione di 96 posti letto: 4 in Cardiologia, 10 in Chirurgia, 12 in Medicina generale, 10 in Ortopedia e Traumatologia, 4 in Terapia intensiva, 6 in Oncologia (46 in tutto); 50 i posti letto per acuti, di cui 26 per recupero e riabilitazione e 24 per lungodegenza. L' ANNUNCIO L' annuncio della firma da parte della Grillo proviene da Avellino, dove era in visita. «Abbiamo già firmato il decreto che riorganizza il Sant' Alfonso. È salvo - ha affermato Grillo - per come è stato proposto dalla Regione, che, va detto, ha fatto un passo in avanti. Penso che per l' ospedale di Sant' Agata si sia ottenuto un buon risultato anche grazie al nostro intervento (visita degli ispettori del 12 aprile ndr)) ma soprattutto perché i cittadini meritano. Il ministero della Salute ha il compito di assicurare un buon servizio ai cittadini, per me la politica ha un significato alto, non come la intende qualcun altro». Ora si attende la comunicazione ufficiale che ponga definitivamente fine ad una vicenda iniziata a settembre e proseguita con la costituzione di due comitati cittadini. Le pasionarie di «Curiamo la vita» (Mena di Stasi, Michela Ottobre, Stella Truocchio e Giuseppina De Masi) sono ancora in presidio, insieme ad altri componenti, dal 30 marzo, davanti all' ingresso principale del «Sant' Alfonso» dopo aver effettuato due scioperi della fame e due occupazioni della sala consiliare. Avevano invitato la Grillo a far loro visita ieri («Siamo ad un' ora di macchina da Avellino, venga a prendere un caffè da noi») per stringerle la mano. Ora finalmente possono rifiatare, ringraziano il ministro e brindano alla sua firma, però ribadiscono: «Siamo soddisfatte, ma Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
attendiamo l' ufficialità. Fino a quel momento rimarremo in presidio». LA RIVENDICAZIONE «C' è voluto tempo così commenta il deputato del M5S Pasquale Maglione per far intendere al presidente De Luca e a tutti i suoi yes man che spettava a lui e non al ministro formulare una proposta di ristrutturazione del nosocomio. Alla fine la caparbietà dei cittadini, che non hanno mai mollato, è riuscita a farlo rinsavire. Lo abbiamo sempre detto, e i fatti lo dimostrano, che i problemi non si risolvono con le piazzate ma con serietà e onestà. Da parte del M5s e del Governo, con serietà ed onestà, non è mai stata fatta mancare la piena disponibilità a lavorare per risolvere al meglio la problematica e la presenza nelle scorse settimane degli ispettori nella struttura è stato di vitale importanza per la sopravvivenza del presidio». Così conclude Maglione: «Adesso De Luca provveda a far sì che l' ammanco di 5 milioni che ha prospettato nella gestione del presidio ospedaliero di Sant' Agata venga compensato attraverso una equa distribuzione e gestione delle risorse regionali tra tutte le province. Vanificare gli sforzi condotti per arrivare a questo importante risultato sarebbe un oltraggio al coraggio e alla determinazione di chi in questi mesi ha messo a repentaglio la propria salute a favore della causa». Il deputato Maglione ha ribadito tali concetti nel corso del comizio elettorale per le elezioni europee del M5s di ieri sera in piazza Trieste, prima degli interventi dei due candidati al parlamento europeo Luigi Napolitano e Mariano Peluso. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/05/2019 Pagina 14 EAV: € 5.443 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Caos nel pronto soccorso muore soffocato dalla pizza Ettore Mautone È morto soffocato da un pezzo di pizza andato di traverso (probabilmente con la mozzarella). Assurda fine di M.D.G. un uomo di 54 anni giunto sabato sera, poco prima della mezzanotte, al pronto soccorso dell' ospedale San Paolo. Un evento drammatico che sembra coinvolgere i sanitari dell' ospedale per presunti ritardi nella esecuzione delle manovre salvavita. Responsabilità che saranno accertate dall' autorità giudiziaria che ha avviato un' indagine dopo la denuncia presentata dai familiari dell' uomo. I carabinieri ieri mattina, su disposizione dell' autorità giudiziaria, hanno provveduto al sequestro della salma e della cartella clinica in vista dell' autopsia che sarà effettuata presumibilmente nel corso della settimana. Ciro Verdoliva, commissario straordinario della Asl Napoli 1, a propria volta ha immediatamente avviato una formale ispezione interna e inviato un' apposita segnalazione ai carabinieri del Nas. L' ARRIVO Il 54enne, deceduto per asfissia, è arrivato al reparto di emergenza del presidio di Fuorigrotta con i propri mezzi. All' arrivo, da quanto si è appreso, era ancora cosciente pur lamentando appunto un grave senso di soffocamento con una evidente difficoltà respiratoria. Accolto al triage in codice rosso (urgenza massima) è stato assistito da una dottoressa di turno (alla sua seconda notte consecutiva in pronto soccorso). Di fronte all' impossibilità di mettere in atto manovre disostruttive della trachea agendo dall' esterno (il paziente era in sovrappeso) i sanitari del pronto soccorso hanno a quel punto allertato con urgenza la rianimazione per l' arrivo di un anestesista. Un aiuto necessario per intubare il malcapitato e praticare una tracheotomia di urgenza. Quest' ultima è una manovra chirurgica che consente di far arrivare immediatamente aria ai bronchi bypassando l' ostruzione delle vie aeree superiori. In quel momento erano presenti tre anestesisti di turno, uno in rianimazione (che non può muoversi), un altro in sala operatoria e il terzo in ginecologia. IL DRAMMA La situazione invece si è complicata fino a precipitare. L' Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
arrivo dell' anestesista in pronto soccorso sarebbe giunto fuori tempo massimo e non c' è stato nulla da fare. Lo specialista arrivato dalla rianimazione è intervenuto dopo molti minuti, (circa dieci secondo alcune testimonianze). Ma anche alla presenza dell' anestesista non si sarebbe proceduto all' immediata tracheotomia dando luogo invece a una furibonda polemica. La polizia è intervenuta subito e, pare, fosse anche presente all' accaduto. L' aspro battibecco tra i medici è stato comunque ripreso e registrato da uno di coloro che erano presenti in quel momento nel pronto soccorso e il video consegnato ai familiari. Nel filamato ci sarebbe dunque la prova del tragico ritardo. Materiale che potrebbe essere acquisto agli atti nel prosieguo dell' inchiesta. Da chiarire i tempi di intervento, eventuali omissioni, le reali condizioni del paziente e altri aspetti tecnici che solo l' autopsia potrà dirimere. Quel che è certo è che il San Paolo è ancora una volta teatro di un evento avverso in un pronto soccorso sulla carta codificato dal Piano ospedaliero come Dea (Dipartimento di emergenza e urgenza) di II livello, dunque di media complessità) in teoria attrezzato per interventi salvavita da codice rosso come quello dell' altra notte a fronte di oggettive carenze di personale a cui stanno tentando di dare risposte il commissario della Asl Ciro Verdoliva e la nuova direzione sanitaria con l' avvio dei concorsi per il primario del pronto soccorso e della medicina di urgenza, la organizzazione di turni di 24 ore dei cardiologi, l' arrivo dagli Incurabili di ben 8 chirurghi di 4 urologi e di un medico di urgenza mentre resta ancora scoperta la dotazione degli anestesisti ridotta a 11 unità del tutto dimezzata rispetto ai fabbisogni dichiarati in sede di confronto sindacale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/05/2019 Pagina 17 EAV: € 3.603 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Colonscopia senza dolore possibile grazie a un robot CASTEL VOLTURNO CASTEL VOLTURNO Evitare la sedazione per permettere a tutti i pazienti di potersi sottoporre a un esame diagnostico importante come quello della colonscopia, attraverso l' utilizzo di un robot: questo ora è possibile. I prime due esami si sono tenuti ieri a Castel Voltuno presso il Pineta Grande Hospital, prima struttura ospedaliera del Sud Italia ad avere in dotazione una tecnologia tutta italiana sviluppata presso l' istituto di BioRobotica di Pisa in collaborazione con l' Università Sant' Anna di Pisa. Con l' ausilio del robot e senza l' utilizzo di sedativi anche pazienti cardiopatici, che potrebbero avere problemi con l' anestesia, potranno sottoporsi senza problemi all' esame diagnostico. «La tecnologia utilizzata garantisce l' assenza di dolore, grazie all' estrema flessibilità degli strumenti, ma anche un rischio infezioni pari a zero dato che tutti i materiali utilizzati sono usa e getta, inoltre vengono ridotte al limite anche altri possibili complicazioni», fa sapere Giuseppe Candilio chirurgo del Pineta Grande che ha acquisito il brevetto per l' utilizzo della tecnologia, partecipando a corsi di formazione specifici a Pisa. Il macchinario è composto da un computer collegato alla strumentazione, che utilizza una tecnologia all' avanguardia che viene controllata tramite un joystick in grado di controllare in remoto l' avanzamento dell' esame diagnostico, fornendo sullo schermo dei medici immagini di alta qualità video. Durante l' esecuzione si potranno anche «effettuare istantaneamente delle polipectomie», fa sapere Candilio. L' apporto del nuovo robot si inserisce all' interno di un quadro già ampio di servizi, come l' endoscopia e le tumorectomie endoscopiche, offerti dal Pineta Grande che è convenzionato con il servizio sanitario nazionale e solo nel 2018 ha avuto circa 50 mila accessi al pronto soccorso. «Siamo alla costante ricerca di nuove tecnologie che possano rendere sempre più approfondite e migliori le cure che forniamo ai nostri pazienti», dice il presidente de La Nuova Domitiana, gruppo di cui fa parte Pineta Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Grande Hospital. L' accrescimento di nuove tecnologie fa parte di un quadro di crescita della struttura che è in ampliamento, con fine lavori previsti per il 2020. Al termine delle operazioni l' ospedale passerà dagli attuali 150 posti letto ai 314 posti letto in convenzione sui 400 totali a disposizione. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/05/2019 Pagina 15 EAV: € 5.941 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Dalla città ospedaliera bordata a De Luca «È un sessista, a lui preferisco Crozza» LA POLEMICA Antonello Plati «De Luca? È un sessista. Questo lo hanno capito anche i muri. All' originale preferisco di gran lunga l' imitazione che ne fa Maurizio Crozza». Il ministro della Salute, Giulia Grillo, arriva ad Avellino e coglie l' occasione per rispondere a tono al governatore della Campania che l' altro giorno aveva dato disposizione ai direttori generali degli ospedali di «non fare entrare persone estranee nei reparti». Chiaro il riferimento alla visita del ministro pentastellato alla città ospedaliera di Contrada Amoretta e al «Frangipane» di Ariano Irpino. «Se Grillo vuole andarci aveva detto più esplicitamente De Luca - la si riceva nella stanza del direttore generale. Ma nei reparti sono proibiti pellegrinaggi». Ieri su Facebook il governatore ha pure rincarato la dose: «I 5 stelle ha scritto - dicono di voler tenere fuori i partiti dalla Sanità? Siamo d' accordo. Fuori i 5 stelle dagli ospedali che sono stati a fare campagna elettorale al Pronto soccorso di Avellino». Infatti, Grillo, scortata dalla deputazione irpina M5s e accompagnata dal manager Angelo Percopo, non solo varca la soglia del «Moscati» ma è accolta, al primo piano, dal primario Cesare Gridelli nel Centro oncologico di riferimento polispecialistico (Corp) e quindi fa tappa in Pronto soccorso e nell' unità di Radiologia. «Non sono qui per fare campagna elettorale», dice commentando il diktat. «Sono il ministro della Salute ed è mio compito andare nelle strutture di tutto il paese». Quindi ancora rivolta al presidente della Regione: «A quanto pare sono sempre nei suoi pensieri. Lo ringrazio per un' attenzione che, assolutamente, non è ricambiata. De Luca prosegue Grillo - passa il tempo a insultarmi usando un linguaggio sessista: d' altronde è questo il suo approccio alla politica». Principale pomo della discordia, che ha innescato lo scontro a distanza, è la richiesta di uscita dal commissariamento della Sanità campana: Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
«Non è uno scontro, perché gli attacchi sono unilaterali», precisa il ministro. «Io aggiunge non faccio altro che il mio lavoro: per questo ho presentato la richiesta per la nomina di un nuovo commissario. Siamo in attesa di una risposta dal ministero dell' Economia (Mef) che è competente in materia. E sia chiaro, non c' è nessun accanimento: questa Regione è già sotto gestione commissariale e il Mef non ne ha mai proposto l' uscita». Poi sui Livelli essenziali di assistenza (Lea): «Ci sono punteggi ancora da raggiungere per quanto le autocertificazioni riportino risultati altissimi». Che secondo De Luca aggiungerebbero un altro tassello per determinare lo stop al commissariamento. «Saranno i tavoli di adempimento a verificare che quei punteggi corrispondano a quel che è stato riferito. Fino a oggi, ciò non è accaduto». Senza nominarla, Grillo lancia qualche stoccata anche alla presidente del consiglio regionale Rosa D' Amelio che in vista del tour irpino del ministro aveva auspicato che potesse toccare con mano quanto di buono fatto negli ospedali: «Alcuni riferimenti politici della Regione sono affetti da vittimismo cosmico. Io non ho nessuna difficoltà ad ammettere che in alcuni casi sia stato fatto un buon lavoro, ma c' è ancora tanto da fare per assicurare un servizio di qualità a tutti i cittadini». Chiusa, almeno per il momento, la questione, Grillo ribadisce: «La presenza sui territori è un dovere. Questa non è affatto una passerella: è l' azione minima che un ministro possa fare per avere consapevolezza delle condizioni del sistema sanitario». Alla città ospedaliera, «ho apprezzato il Cup oncologico: dimostrazione tangibile di un' attenzione particolare». Ma non ha potuto non constatare ataviche carenze di organico: «Il Pronto soccorso è quello che soffre di più, qui come altrove. Questo governo, però, ha finalmente sbloccato il turn over: adesso le amministrazioni regionali non hanno più scuse. Se non procedono con le assunzioni la colpa è soltanto la loro». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/05/2019 Pagina 17 EAV: € 2.470 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Grillo ai medici: «Più sicurezza negli ospedali» «Nessuno può profanare un ospedale, basta violenza in corsia. La delinquenza non può pensare di farla franca: a Napoli come nel resto d' Italia». Il ministro della Salute Giulia Grillo in un incontro con la Fnomceo Campania nella sede di Avellino, ha portato l' impegno del governo a protezione dei presidi sanitari oggetto di aggressioni. «Per questo ho raccolto immediatamente l' invito del presidente dell' Ordine dei medici di Napoli, Silvestro Scotti. Insieme per trovare le migliori soluzioni per rafforzare la sicurezza e difendere tutti gli operatori sanitari e i pazienti. La presenza del sottosegretario all' Interno Carlo Sibilia testimonia la forte risposta del governo a quanto accaduto al Pellegrini». Gli ospedali, si legge in un post del ministro su Fb, «devono essere luoghi di cura, dove la sicurezza degli operatori sanitari, dei pazienti e dei loro cari deve essere garantita sempre». Sibilia in occasione dell' incontro ha indicato un percorso di protezione dei presidi sanitari, attraverso una definizione di quelli più a rischio ed ha citato in questa direzione il potenziamento della Questura di Napoli. Non è mancata da parte del ministro della Salute Grillo una stoccata al governatore De Luca. «Il presidente della Regione Campania non fa altro che insultarmi - ha spiegato - in maniera e con modalità sessiste.Continuerò a fare il mio dovere, come ho fatto sempre, lasciando De Luca ai suoi monologhi e non solleciterò il Mef per far uscire la Campania dal commissariamento». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/05/2019 Pagina 15 EAV: € 5.838 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Grillo: vecchio Moscati i finanziamenti ci sono IL TOUR Edaordo Sirignano «Abbiamo stanziato un miliardo di euro per l' edilizia sanitaria. Noi abbiamo sbloccato le risorse, adesso tocca agli altri presentare i progetti». Il ministro della Salute, Giulia Grillo, durante la sua prima visita in Irpinia, accompagnata dalla deputazione locale e dal manager dell' azienda ospedaliera cittadina Angelo Percopo, che l' ha accolta sin dalle prime ore del mattino con tanti camici bianchi, facendole visitare i reparti e illustrando sfide e difficoltà che quest' ambito vive in Irpinia, spiega come la rivitalizzazione dell' ex Moscati adesso sia possibile. L' esponente del governo, dopo aver effettuato un tour istituzionale nella città ospedaliera di contrada Amoretta, da cui «è rimasta colpita emotivamente per la buona organizzazione», è entrata nella struttura abbandonata di viale Italia. «Pur non essendo un ingegnere afferma - e non potendo esprimere un parere tecnico, mi sembra di buon senso l' idea che mi è stata prospettata. Se non ci viene presentato nulla, però, non possiamo fare niente. I fondi ci sono. Adesso la Regione deve decidere se vuole concentrare le risorse sul complesso e se intende ristrutturarlo. Per quanto riguarda le nostre competenze, non ci tireremo indietro». Posizione simile del ministro arriva pure sulla carenza di personale, altro problema che da tempo affligge la sanità nel capoluogo: «Le assunzioni sono state sbloccate ed è previsto un piano di rientro per le Regioni. Considerando che esiste l' autonomia regionale, se adesso non lo applicano, è colpa loro». Soddisfatto della visita e del futuro dell' ex Moscati il candidato sindaco Fernando Picariello, che dichiara: «Così possiamo dare attuazione a quanto avviato con Ciampi lo scorso anno. La Regione deve muoversi e far capire se sta dalla parte dei cittadini. In caso contrario, quando ritorneremo in Comune, ci penseremo noi a mandare il progetto al Ministero. Non intendiamo più vedere una ferita nel cuore della città, che nei fatti ha bloccato il commercio e l' economia di un' intera area». Il sottosegretario all' Interno Carlo Sibilia, infatti, rimarca che i pentastellati «da tempo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
si stanno occupando della struttura di Viale Italia. Ciampi (presente in prima fila alla conferenza stampa), sin da subito si è adoperato per il problema (tenendo conto che proprio l' ex sindaco allora bloccò il trasferimento degli uffici dell' Asl a Solofra). La vecchia politica, ha preferito, negli ultimi 9 anni, pagare 2 milioni e mezzo di euro di Imu, per una struttura vuota e che ha portato solo disagi nell' indotto. Adesso le risorse per mettere fine a tutto ciò esistono e quindi consiglio a chi ci critica di prendere la palla al balzo». Palazzo Santa Lucia e Asl, pertanto, dovranno adoperarsi per velocizzare l' iter burocratico e terminare quegli interventi, che costerebbero circa 8 milioni di euro. Il senatore Ugo Grassi sottolinea come la Regione «non ha più scuse». Più dura la deputata Maria Pallini, che richiama la questione relativa ai concorsi pre-elezioni: «Mentre noi pensiamo a risolvere le criticità della città e a batterci per la sanità pubblica, altri badano a favorire i privati e a fare concorsi pre- voto». Per il parlamentare Michele Gubitosa l' arrivo di Grillo è un momento storico per il capoluogo: «Non ricordo altri ministri della sanità venuti a fare una visita così accurata nei nostri ospedali». Tra i presenti anche Tiziana Guidi, ex candidata alla fascia tricolore per il M5S che ha ricordato al Ministro le tante battaglie grilline sulla vicenda, così come Massimo Passaro, attuale candidato sindaco per «I Cittadini in Movimento», che pur avendo una posizione politica differente, ha consegnato al ministro un dossier sulle strutture sanitarie. Il tour del Governo, comunque, ancora non è finito, considerando che il 22 maggio sarà in citta il vice premier Luigi Di Maio. «Abbiamo riacquistato la credibilità. Il Governo viene ad Avellino sostiene Picariello perché ha apprezzato la nostra attività». Nel pomeriggio, l' aspirante fascia tricolore e gli ex assessori della giunta Ciampi, in una conferenza, alle ore 16,30, presso il Circolo della Stampa «presenteranno quanto fatto dai 5 Stelle in soli 90 giorni di amministrazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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