Media Monitoring per 09-07-2018 - Rassegna stampa del 07-07-2018 - Azienda Ospedaliera Universitaria San ...
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 I medici del Ruggi a scuola di comunicazione. ..................................................................... 1 Carmine Landi: «Entro un anno un Pronto soccorso completo» ........................................ 2 Il Mid sul Santa Maria dell' Olmo: «Poco personale, difficile gestire emergenze» ......... 3 In arrivo 80 infermieri e 20 portantini ................................................................................... 4 Ruggi, sicurezza e intramoenia Appello di Polichetti .......................................................... 6 Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 7 Ambulatorio sociale per garantire cure a chi non può pagarle ......................................... 7 Gli operatori socio assistenziali vincono il ricorso ............................................................... 9 In riva al mare i gazebo della salute .................................................................................... 10 Medico e infermiere maleducati scatta la sanzione del primario .................................... 11 Sanità Campania ............................................................................................................................. 12 «Di che segno è il tuo neo?» L'Abc per proteggere i bimbi .............................................. 12 «L' azienda San Pio andava realizzata già cinque anni fa» .............................................. 14 «Sfida digitale, la diagnosi è smart basta un clic per scoprire le lesioni» .................... 16 Ciampi: «Asl e Moscati devono parlare con me» ................................................................ 18 Crolla soffitto in ospedale paura e accuse .......................................................................... 20 Dopo la Maturità un cuore nuovo ......................................................................................... 22 Morgante e Percopo: siamo pronti al dialogo nell' interesse dell' utenza ..................... 24 Pellegrini-Incurabili una sola ambulanza per due ospedali .............................................. 26 Più addii che new entry: nei reparti in difficoltà si accelera sui concorsi ...................... 28 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 30 "Mi manda Pittella": tutti i raccomandati del ras Pd arrestato ....................................... 30 Biopsie bloccate al San Paolo Sul caso si muove anche la Procura ................................ 33 IL PECCATO REGIONALE .......................................................................................................... 35 Il polo biotech italiano?Milano sorpassa Berlino ................................................................ 37 INGIUSTA OBIEZIONE ALL' OBIEZIONE DI COSCIENZA ....................................................... 39 La 5 Stelle: «E se mentono sui vaccini?» ............................................................................. 41 Ricerca e prevenzione, la lotta globale alle malattie non trasmissibili ......................... 43 Sanità, ai domiciliari il governatore Pittella «Accontentiamo tutti» .............................. 45 Tutti i raccomandati del governatore .................................................................................. 47 Un esame senza sconti ........................................................................................................... 49 Una corsia per la borsa ........................................................................................................... 51 Vaccini, ora è polemica sulle coperture ............................................................................... 54
06/07/2018 gazzettadisalerno.it EAV: € 226 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web I medici del Ruggi a scuola di comunicazione. Insegnare a comunicare e ad interagire con i media. Sembra una attività che tutti sono in grado di fare, ma non è cosi. Anzi, è semmai vero il contrario. Esistono infatti regole non scritte di interazione, esistono modi di predisporre quanto si vuole dire per rendere migliore e più incisivo il contenuto, in modo che la stampa sia già pronta ad accoglierlo, esistono modi di parlare, di porsi, di stare davanti alle telecamere o a un taccuino (oggi magari ad uno smartphone che registra tutto). Ogni media, inoltre, ha le sue ‘regole’, il suo pubblico e il suo modo di vedere la salute, la scienza, la sanità. Per questo – prima di una serie di iniziative – il Ruggi di Salerno ha deciso di coinvolgere cinque importanti giornalisti della stampa nazionale, a rappresentanza di agenzia di stampa, periodici, quotidiani e inserti salute, televisioni e radio, per altrettanti corsi dedicati ai direttori di dipartimento e dirigenti medici dell’ospedale. In questi due mesi dunque si sono svolti cinque corsi che hanno coinvolto giornalisti delle principali testate nazionali, dall’Ansa al Corriere, dalla RAI con TV e Radio, fino a testate periodiche settimanali. “Conoscere e quindi interagire con questi media – spiega il direttore generale Giuseppe Longo – è fondamentale per il medico primario, che deve necessariamente essere in grado non solo di gestire le attività cliniche, le risorse affidate, le relazioni, ma anche la comunicazione interna ed esterna, ossia di essere un reale ‘opinion leader’. Sarà infatti lui a trovarsi di fronte a microfoni e telecamere in caso di scoperte scientifiche, eventi di cronaca, iniziative del proprio dipartimento dedicate alla popolazione e ai pazienti. Non solo. È fondamentale anche per la direzione generale, sanitaria, amministrativa, per l’ufficio stampa della struttura, che devono quotidianamente interagire con la stampa locale e nazionale, preparando i messaggi, preparando i contenuti, per comunicare correttamente ed evitare fraintendimenti. Sapere infatti di avere a disposizione un medico capace e competente non solo nel suo lavoro, ma anche in quello di comunicatore, è fondamentale. Per questo i media training sono sempre più richiesti da aziende, ospedali, università, società scientifiche. Un investimento importante, a lunga durata, di prospettiva e lungimirante, che abbiamo terminato ieri dopo cinque corsi interessanti ed entusiasmanti, con grandi e positivi riscontri”. È stata, insomma, una comunicazione a tutto tondo: Stampa-Medico-Paziente, cinque momenti diversi l’uno dall’altro ma legati dallo stesso filo conduttore: imparare a comunicare. E non è finita qui. Sono in programma per l’autunno altri appuntamenti per i nostri primari, con approfondimenti che in questo primo giro non è stato possibile svolgere. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 15 EAV: € 807 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Carmine Landi: «Entro un anno un Pronto soccorso completo» MERCATO SAN SEVERINO - L' incontro tenutosi al Fucito tra sindaci, consiglieri e delegati dei comuni di Mercato San Severino, Fisciano, Calvanico, Roccapiemte, Castel San Giorgio, Siano, Baronissi, Bracigliano ed il direttore generale del Ruggi D' Aragona, il Dottor Giuseppe Longo in presenza della dottoressa Annechiarico (dottor sanitario del Fucito) e delle Oss. Il direttore generale ha garantito che il presidio verrà sostenuto dell 'azienda Ruggi avvalorando delle specialità, come Gastroenterologia, Medicina Bariatrica, Otorino, Odontoiatria, dove ieri e stato firmato il protocollo tra ComuneRuggi ed Universita,Medicina legale, dove sono arrivati anche 2 medici, e migliorando reparti attualmente già efficienti. Sono stati stanziati circa 8 milioni di euro per l' edilizia sanitaria che prevede il completamento del pronto soccorso, ristrutturazione dei reparti e collegamento tra i padiglioni, con strutture coperte interposte. "La problematica attuale del pronto soccorso congesto - dice il dottor Landi - può essere tamponata con il blocco dei ricoveri di accettazione e con un turn over più accelerato dei malati in altri reparti. L' unita dialitica è mantenuta, il servizio di otorino garantito .Entro fine anno avremo la certezza di un pronto soccorso completo sia sotto il profilo strutturale che organico. In definitiva - conclude Landi - questo tavolo tecnico cercherà di portare delle proposte e strategie che possono condizionare una mente disponibile ,come quella mostrata dal direttore generale Longo, nell' interesse del presidio e soprattutto della salute pubblica, senza apportare modifiche strutturali all' atto aziendale e piano sanitario già attuati. Un riconoscimento e ringraziamento a tutti per il contributo apportato senza nessun interesse specifico." Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 15 EAV: € 820 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Il Mid sul Santa Maria dell' Olmo: «Poco personale, difficile gestire emergenze» CAVA DE' TIRRENI - Ormai sono note le cronicità nelle difficoltà circa il personale del Santa Maria Incoronata dell' Olmo e a schierarsi a favore dei pochi dipendenti di quello che ormai è un distaccamento del Ruggi d' Aragona di Salerno è Davide Sarno, coordinatore provinciale del Movimento Italiano Disabili. "Ho provato sulla mia pelle queste difficoltà essendo stato ricoverato presso il nosocomio di Cava e quanto ho visto è una situazione allarmante, con medici, infermieri ed operatori socio sanitari che mancano da tempo nelle corsie dell' ospedale a farsi carico del lavoro che il personale ad oggi presente porta avanti con grande dedizione e fatica. Il mio plauso va al dottore Vincenzo Consalvo ed al primario di chirurgia abili nel gestire le emergenze ed il personale. Non è possibile - continua il coordinatore provinciale - che nella seconda città della provincia di Salerno il personale sanitario siacosì mortificato soprattutto in un bacino d' utenza così ampio". Davide Sarno infatti contesta l' assenza; alla quale il governatore Vincenzo De Luca in un recente incontro al Ruggi con i vertici della dirigenza ha sollecitato di arginare con procedimenti di assunzioni più rapidi e scorrimento delle liste più veloce, di ben ventisei infermieri, dieci medici ed altrettanti operatori socio sanitari che renderebbo, stando sempre a quanto riportato nel nuovo piano aziendale, ancor più efficiente una struttura adesso arricchita dal reparto fiore all' occhiello di dermatologia. Nessuna polemica strumentale, un auspicio alla velocità di assunzione del personale che nel periodo estivo urge più che mai. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 5 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona In arrivo 80 infermieri e 20 portantini Salvatore De Napoli Dovrebbero partire questa mattina i telegrammi per l'assunzione a tempo determinato di 80-90 infermieri e una ventina di operatori socio sanitari per dare in breve tempo manforte agli ospedali della provincia di Salerno di competenza dell'Asl. Per far fronte alle enormi difficoltà di molti presidi ospedalieri rimasti con personale insufficiente ad affrontare un'utenza che d'estate aumenta, il commissario dell'Asl Salerno, Mario Iervolino , ha annunciato la partenza delle comunicazioni per le assunzioni a tempo determinato degli operatori sanitari prendendoli dalla graduatoria di mobilità regionale o extraregionale approvata giovedì dall'Azienda sanitaria, con 1800 idonei per 130 posti. Vista la carenza maggiore negli ospedali della zona sud, la ripartizione dei rinforzi terrà conto di tale esigenza. Un'operazione causata dai problemi riscontrati per attingere operatori a tempo determinato dalla graduatoria del Ruggi e che ha spinto Iervolino ad un'accelerata, stretto dalle necessità di far funzionare il sistema ospedaliero e visto che per avere il nullaosta dalle aziende in cui operano gli infermieri e gli Oss per l'assunzione a tempo indeterminato occorrerebbero mesi. Ma c'è chi solleva perplessità sull'operazione. «Nutriamo dubbi seri sulla possibilità che queste assunzioni possano essere fatte attraverso la mobilità bandita dall'Asl ed approvata giovedì scorso sostiene Cosimo Cicia , presidente dell'Ordine delle professioni infermieristiche della provincia di Salerno e componente della federazione nazionale - . Questa graduatoria era solo per chi voleva aderire a una mobilità regionale ed extraregionale a tempo indeterminato, essendo già di ruolo in altre aziende. L'unica soluzione appare essere ancora quella di attingere alla graduatoria del Ruggi come ci si era avviati a fare già con il manager precedente Antonio Giordano. Per tanto, abbiamo timore che i problemi, al di là dell'impegno dell'attuale commissario, si ripresenteranno per impossibilità giuridica di far fronte a provvedimenti immediati e a tempo determinato. Da parte dell'ordine c'è la massima disponibilità ad una collaborazione con il manager». Il Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
managerm però, rassicura: «Nessuno di coloro che sono in graduatoria a tempo indeterminato perderà il suo diritto di prelazione e come riceveranno il nullaosta dalle loro aziende potranno essere assunti definitivamente nella nostra Asl. Intanto precederemo con chi accetterà il tempo determinato, l'unico sistema per velocizzare le assunzioni e coprire le vacanze d'organico ». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 29 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ruggi, sicurezza e intramoenia Appello di Polichetti Appello per rilanciare l'operato del San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona, da parte di Mario Polichetti, segretario della Fials Salerno che chiede un confronto al manager Giuseppe Longo allargato a tutte le componenti sindacali dell'azienda ospedaliera universitaria. «Aspettando di vedere la Campania fuori dal commissariamento della Sanità, pensiamo che, anche a livello locale oltre che nazionale, sia giusto affrontare l'adeguamento dell'istituto della libera professione intramoenia all'obiettivo dell'abbattimento delle liste d'attesa prevedendo che tale istituto venga esteso anche alle altre professioni sanitarie laureate infermieristiche, tecniche, della riabilitazione e della prevenzione nonché della professione di ostetrica. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 15 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Ambulatorio sociale per garantire cure a chi non può pagarle Valentina Comiato Un ambulatorio sociale completamente gratuito nell'ex sede della Croce Rossa, in via Cristoforo Colombo. È l'idea partita dall'assessora con delega ai servizi sociali Maria D'Aniello per rispondere al periodo di grave crisi economica che non risparmia la città di Angri. Quella crisi, ha sottolineato la D'Aniello, costringe parte della popolazione a trascurare la propria salute non potendo permettersi le cure mediche necessarie a provvedere adeguatamente a se stessa. Ecco perché l'amministrazione comunale ha deciso di intervenire in questa direzione. «Queste persone non vanno lasciate sole ha dichiarato l'assessora L'ambulatorio sociale può essere una risposta per la cura e la prevenzione di diverse patologie, a favore di chi non può permettersi cure specialistiche ». E per passare il prima possibile dai proclami ai fatti, è già stata individuata la sede che andrà ad ospitare il nuovo servizio. Si tratta della struttura che fino a qualche mese fa era occupata dai volontari della Croce Rossa, nei locali dei Servizi sociali di via Cristoforo Colombo. L'ambulatorio sorgerà lì. Dovrebbe funzionare attraverso incontri settimanali con medici specialisti, che metteranno le loro competenze a disposizione della comunità a titolo gratuito. L'assessora D'Aniello ha fatto sapere che si è già avviata la macchina della solidarietà per stringere i primi accordi. Due medici e due infermiere in pensione si sono già resi disponibili per dare una mano. Tra le conferme già arrivate c'è anche quella di uno pneumologo. E intanto si continua a lanciare appelli a professionisti angresi a non. L'intenzione è quella di rendere il tutto operativo già a partire dal mese di settembre. L'ambulatorio sociale gratuito arriva insieme ad altre iniziative messe in cantiere nell'ambito dei servizi sociali: ci sono anche una casa famiglia per minori e un centro sociale tra le idee pronte a prendere forma. Soluzioni alternative per dare risposte a cui il Comune con le sue sole forze economiche sembra non poter provvedere. Per il 2018 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
l'amministrazione Ferraioli ha dovuto prevedere in bilancio uno stanziamento di fondi al Piano di zona inferiore di oltre 100mila euro rispetto a quello di un anno fa. L'ente sovracomunale si occupa proprio di erogare servizi socio-assistenziali nei comuni di Scafati (capofila), Angri, Corbara e Sant'Egidio del Monte Albino. E per ovviare al taglio di fondi si ipotizzano progetti e soluzioni alternative. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 20 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Gli operatori socio assistenziali vincono il ricorso (a. e.) La Fisi con il dirigente nazionale Rolando Scotillo, annuncia la vittoria del ricorso inerente la mobilità sugli operatori socio assistenziale. Entro dicembre in tre saranno destinati al Maria Santissima Addolorata di Eboli ed uno al San Francesco di Oliveto Citra. Il sindacalista Scotillo entra nella vicenda spiegando: «Da Napoli non arrivava il nulla osta per la mobilità e lo spostamento dal capoluogo di tre unità nel Salernitano. Il tutto rientra nei 100 Oss che hanno fatto richiesta di mobilità nell'Asl. Ebbene abbiamo fatto ricorso ed è stata emanata la sentenza che dà ragione ai 4 Oss». Tutto nasce nel 2013 a seguito della dismissione del presidio ospedaliero Agropoli. Tanti lavoratori furono fatti oggetto di mobilità di ufficio e molti di loro erano fuori sede. Il dipartimento Fisi della FSI-USAE , Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali invita i vertici aziendali «a produrre una ulteriore nota di chiarimenti su tale aspetto dandone la massima diffusione tra i lavoratori interessati onde permettere a chi è stato trasferito d'ufficio, ed ha quindi patito un danno, di rientrare nella sede originaria». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 5 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia In riva al mare i gazebo della salute Un gazebo sulle spiagge con un posto di primo soccorso in varie località di mare. Parte un'iniziativa dell'Asl Salerno, in collaborazione con le varie associazioni che operano in ambito sanitario, per garantire un pronto intervento praticamente sul mare in varie località della provincia. Ieri mattina, a Salerno, sul lungomare Marconi a Torrione, alla presenza del commissario che regge le sorti dell'Asl, Mario Iervolino , sono stati consegnati i defibrillatori per le 19 postazioni di soccorso in varie spiagge dalla Costa amalfitana a quella cilentana. I presidi, attivi dalle 9 alle 18, vedranno la presenza di soccorritori il cui compito è fornire assistenza di primo soccorso, orientamento e attivazione, se necessario, del servizio 118. Questo assicurerà un intervento in tempi rapidissimi e di non distrarre guardie mediche o il 118 per operazioni di minor rilievo. Un presidio, quindi, che consentirà un miglior trattamento di chi ha bisogno di un intervento sanitario nelle sedi appropriate. In più, sempre grazie alla stessa iniziativa La salute a Riva, l'Asl ha dato il via ad un'operazione per informare i cittadini sui servizi che l'azienda eroga nelle località balneari, e per illustrare le misure messe in campo nell'ambito della prevenzione. Grazie a un bus , medici ed altri operatori illustreranno le campagne di prevenzione che l'Azienda sanitaria salernitana organizza a favore di tutti i cittadini e, in più, saranno illustrati con attività ludico ricreative i pericoli della guida in stato di ebbrezza e delle malattie sessualmente trasmissibili. I prossimi appuntamenti sono previsti per sabato a Cetara ( corso Garibaldi), domenica a Minori (lungomare California) e lunedì a Maiori ( corso Reginna). Tre gli appuntamenti nelle giornate, alle 10, alle 12.30 e 16. (s.d.n.) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 29 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.669 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Medico e infermiere maleducati scatta la sanzione del primario FRANCESCO FAENZA EBOLI Francesco Faenza La sanzione verrà irrogata nei prossimi giorni. A deciderla sarà il primario del pronto soccorso, Salvatore Pauciulo. Il procedimento disciplinare è chiuso. Il medico e l' infermiere finiti davanti la commissione disciplinare rischiano una sospensione di uno o più giorni di lavoro. Il licenziamento è stato escluso. L' episodio è accaduto a marzo. Un' avvocatessa giunge al pronto soccorso. Accusa dolori allo stomaco, avverte dei capogiri. Non riesce a camminare, si appoggia a un familiare. Adagiata su una sedia a rotelle, l' avvocatessa ebolitana viene trasferita in ortopedia. Somministrata la prima flebo, il dolore non passa. Somministrata la seconda flebo, la situazione migliora. Arriva intanto il cambio turno. E la situazione precipita. L' infermiere giunto da qualche minuto al pronto soccorso invita l' avvocatessa ad andare via. Il tono di voce è perentorio, la semantica è dialettale, della cortesia non c' è traccia. Le perplessità del legale non servono a nulla: «ho ancora dolore e mi mandate via?». La risposta non cambia. «Fuori da qui», declinato ancora in dialetto e sempre senza traccia di buona educazione. L' avvocatessa chiede lumi al medico. Ma a quanto pare, la risposta non cambia. Rientrata a casa, superato il dolore, dopo pochi giorni l' avvocatessa trova il coraggio di scrivere al primario del pronto soccorso e al direttore sanitario dell' ospedale. «Mi ha indignato la mancanza di rispetto verso una paziente. Non ho chiesto il licenziamento dei dipendenti ma spero che nessuno più subisca le mie mortificazioni» ha spiegato il legale. Si tratta del primo procedimento disciplinare al pronto soccorso di Eboli. Dall' arrivo del nuovo primario a diversi dipendenti è stato chiesto di abbassare il tono di voce e di usare un linguaggio più educato. Le proteste erano diventate imbarazzanti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 12 EAV: € 10.474 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Di che segno è il tuo neo?» L'Abc per proteggere i bimbi Mary Liguori Tra i tumori infantili, il melanoma rappresenta il 2% dei casi, ma la medicina e la tecnologia si muovono nella direzione che mira a ridurre ulteriormente il fenomeno. E, in termini di prevenzione, semplici accorgimenti in età infantile, come l' uso di creme antisolari e berretti, riducono notevolmente le possibilità di ammalarsi in età adulta. Prevenzione e cura del tumore della pelle più aggressivo: inizia oggi «Di che segno è il tuo neo, baby?», un' iniziativa della Dermatologia dell' Azienda universitaria Federico II. Con Mario Delfino, direttore dell' unità operativa complessa, Gabriella Fabbrocini, direttrice della Scuola di specializzazione, e Massimiliano Scalvenzi, responsabile del centro precancerosi cutanee e del melanoma, schierati a fianco alla Federazione italiana medici pediatri per un corretto inquadramento diagnostico e terapeutico nella fascia da zero a 14 anni. Il progetto verte su quattro incontri, prosieguo di quello del 2017 organizzato in sinergia con la Federazione dei medici di medicina generale nell' ottica di integrazione sempre più completa della realtà universitaria con il sistema sanitario territoriale. Il piano mira a una sanità moderna ed efficiente. «La nostra azienda sta facendo grandi sforzi per far sì che il cittadino venga accolto in una rete integrata di servizi sottolinea il professore Delfino -. Già nei mesi scorsi, con l' attivazione del Gom melanoma, nell' ambito della rete oncologica regionale, è nato un gruppo multidisciplinare che mira a soddisfare le esigenze dell' ammalato, ma ancora più attenzione vogliamo riservare alla diagnosi precoce perché il melanoma cutaneo, rispetto a tutti gli altri tumori, è guaribile nel 100 per cento dei casi se diagnosticato precocemente». Di qui il progetto «Di che segno il tuo neo», prima con i medici di medicina generale e ora con i pediatri per i pazienti fino a 14 anni. Ottanta pediatri, selezionati dalla Fimp presieduta da Antonio d' Avino e Porfidio Toscano, prendono parte al progetto che prende il via oggi e che prevede sessioni teoricopratiche con la dotazione di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dermatoscopi che forniscono supporto al pediatra nel riconoscimento precoce di una lesione sospetta, affinché possa inviare il piccolo rapidamente alla struttura dermatologica di riferimento. Il melanoma cutaneo è molto temuto anche in età infantile. Inoltre, spesso la diagnosi non è tempestiva anche a causa delle difficoltà di consultazione nelle strutture di alta specialità. «Grazie alla dermatoscopia - dichiara il professore Scalvenzi, - siamo in grado di individuare i caratteri di sospetto e intervenire. Ogni anno la struttura visita oltre 4000 bambini e circa 20 lesioni all' anno, purtroppo, sono melanomi». I più a rischio sono i bambini di sesso maschile che hanno più nei fino ai 12 anni, e poi le bambine, con la comparsa del menarca, sotto l' influenza ormonale, però, recuperano sviluppando lesioni neviche multiple. La dermoscopia è un valido supporto e consente un attento monitoraggio. Ma è decisivo fare attenzione soprattutto d' estate. Le ustioni nell' arco dei primi 10 anni d' età, aumentano il rischio di sviluppare un melanoma in età adulta. La genetica, il fototipo e il colore degli occhi e dei capelli fanno il resto - i rossi e i biondi sono più a rischio - ecco perché un' accurata protezione, soprattutto nei primi anni di vita, è un ottima strategia di prevenzione. Filtri chimici, ma anche cappellini, occhiali e magliette sono armi di difesa importanti. Gli adolescenti con più di 50 nei sugli arti sono più esposti. Ma come si fa a comprendere se un neo è pericoloso? Nasce da questa necessità l' esigenza di essere più vicino al «primo front office» degli under 14: il pediatra che, «in rete» con il dermatologo, può cogliere subito lesioni dubbie. Un' importante sinergia che consente di far sì che lo specialista possa intervenire in tempi stretti, quando è necessario, visitando il paziente nella struttura sanitaria. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 26 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 10.217 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «L' azienda San Pio andava realizzata già cinque anni fa» Gli ospedali, la polemica `Persa l' occasione di tagliare i costi e ottenere un aumento di posti letto LA SANITÀ Gianni De Blasio Cinque anni fa, l' aggregazione tra il presidio «Rummo» e il «Sant' Alfonso» avrebbe prodotto benefici per entrambi. Ma, da Sant' Agata non vi fu risposta. Così, l' ex direttore generale dell' ospedale beneventano Nicola Boccalone. L' ISTANZA «La possibilità di ricondurre in area Rummo il presidio di Sant' Agata - ricorda - fu da me valutata già nel 2013, quando trasferii anche al sindaco Carmine Valentino le motivazioni per cui la definizione di un asse Benevento-Sant' Agata non poteva che far bene ad entrambe le aziende ospedaliere. Sant' Agata sarebbe uscita dalla stagnazione e dall' anonimato operativo per essere in linea diretta con le attività del Rummo, in costante e continua espansione in termini di qualità e quantità». I VANTAGGI Con il nuovo assetto, sottolinea Boccalone, «si sarebbero prodotte economie di scala, anche per effetto della eliminazione dei costi non insignificanti di convenzionamento aziendale». Una energia, a parere di Boccalone, che avrebbe potuto concorrere per irrobustire le attività di profilo emergenziale. Sarebbe stato un modo per entrambe di guadagnare stabilmente fette importanti di territorio in agro casertano. Una sintesi, quella tra «Rummo» e «Sant' Alfonso», che avrebbe determinato la precondizione per un incremento dei posti letto da aggiungere a quelli già assegnati nel piano ospedaliero vigente, con una espansione di attività (hospice e medicina nucleare) che avrebbe dato risposte alla domanda legittima di sanità che risultava già disattesa per insufficienza dell' offerta. IL RISANAMENTO Quindi, l' ex manager ricorda che il Rummo non è più in Piano di rientro. «La ritrovata operatività economica è stata definita con decreto dell' allora ommissario Polimeni che solo per il Rummo e il Moscati ritenne sussistere le condizioni per l' estromissione dal Piano di rientro. La contrazione dell' ammontare dei trasferimenti incise non poco per l' azienda Rummo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
passando dai 129 milioni del 2010 ai 112 del 2011, con un lieve recupero negli anni successivi. In questo quadro, è stato garantito il mantenimento dell' equilibrio economico-finanziario, superando costantemente le verifiche che la società di revisione KPMG effettuava trimestralmente. Nel 2014 - ricorda ancora l' ex direttore generale - veniva adottato l' atto aziendale, approvato nel marzo 2016. Un complesso di dati e documenti a sostegno dell' atto fondamentale di programmazione che non mancava di avere a corredo una analitica rappresentazione della distribuzione della dotazione organica e un prospetto economico-finanziario a supporto dell' obbligo di mantenere gli equilibri nel rapporto tra i costi di gestione e l' entità complessiva delle entrate tra quelle proprie e quelle derivate. La valorizzazione delle attività aziendali, la sua remunerazione in rapporto al valore complessivo dei costi di gestione, rappresenta tra gli indici di qualità quello più severo ed attendibile. La missione può dirsi adempiuta quando l' offerta sanitaria è pari al valore dei costi di gestione». Un equilibrio che per il Rummo era pari a circa 110 milioni di euro e che registrava una costante e continua espansione di domanda sanitaria proveniente da altre province e da altre regioni. Una mobilità attiva (altro indice di valutazione) che gratificava il Rummo poiché non pochi erano i cittadini che decidevano di spostarsi in città per trovare risposta ai propri bisogni di salute. Tutto questo in uno scenario di una sanità regionale condizionata dalla inibizione alla contrazione di mutui per investimenti e dal blocco delle assunzioni. Tali circostanze indussero già allora (2013) a valutare la possibilità di ricondurre in area Rummo il presidio di Sant' Agata dei Goti. Peccato!». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 12 EAV: € 8.452 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Sfida digitale, la diagnosi è smart basta un clic per scoprire le lesioni» «Le reti neurali, l' analisi di immagine, l' intelligenza artificiale in aiuto della medicina sono sempre più una realtà. Negarlo significa non saper essere al passo con i tempi. E le immagini, come quelle dei nevi e del melanoma cutaneo che hanno lesioni, possono essere una grande risorsa per implementare tale sistema e poter intervenire con sempre maggiore rapidità». Gabriella Fabbrocini, direttrice della Scuola di specializzazione di Dermatologia della Federico II, spiega quali sono i grandi passi avanti compiuti nel campo della prevenzione e della cura. E i progetti in corso. Quali, in particolare? «Il nostro, di cui mi onoro di essere il referente scientifico, è nato 16 anni fa tra la Dermatologia della Federico II e la facoltà di Ingegneria dell' Università di Salerno, con i professori Antonio Pietrosanto, Paolo Sommella e Tina Liguori. Tre anni fa, ad Anacapri, dermatologi, dermoscopisti, ingegneri, hacker, netnografi hanno dibattuto e studiato quelli che potevano essere i sistemi e le metodologie più efficaci per arrivare a una diagnosi semiautomatica del melanoma cutaneo». In che modo l' analisi di immagine aiuta i medici nella diagnosi? «Dopo Anacapri, siamo arrivati alla creazione di uno spin-off con I3 Hyppocratica, società che vuole sviluppare un' analisi di immagine sulla visione in dermatoscopia per aiutare il medico e lo specialista a individuare i caratteri sospetti dei nei». Come funziona? «C' è una piattaforma digitale a cui inviare l' immagine dermoscopica e in poco tempo ricevere un riscontro, sotto la supervisione del dermatologo esperto, sempre on line, che può validare o modificare l' analisi formulata inizialmente». Ma non ci sarà «troppa» tecnologia? «Sono sistemi che non vanno temuti, ma governati. Il nostro team si è particolarmente dedicato vincendo premi di alta valenza come quello di Luiss Lab. La possibilità con un clic di inviare un' immagine e avere subito una risposta Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
tranquillizzante o allarmante da parte del dermatologo significa implementare la diagnosi precoce e creare una coscienza del problema. Ai dermatologi che temono il progresso dico che tali sistemi se, messi in piedi da noi, possono solo aumentare la base dell' utenza che si rivolgerà a persone qualificate piuttosto che affidarsi ad analisi sul web di non conosciuta provenienza». C' è un notevole sforzo, in tal senso, anche nel campo della ricerca. «Tanti giovani stanno dedicando la loro attività di ricerca a tali tematiche coma Sara Cacciapuoti, Caterina Mazzella, Claudia Costa, Maria Carmela Annunziata e Gaia De Fata. Con le capacità smart che hanno i giovani di raccogliere le sfide affascinanti, lavorano tutte per innalzare la qualità dell' assistenza. È bello che un progetto competitivo e innovativo, oggetto di finanziamento regionale, nasca da una regione del Sud dove troppo spesso la sanità viene accomunata a inefficienza e apparecchiature obsolete». Ma.Li. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 24 EAV: € 9.461 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Ciampi: «Asl e Moscati devono parlare con me» EDOARDO SIRIGNANO I SERVIZI Edoardo Sirignano «L' Asl e il Moscati prima di effettuare qualsiasi scelta che tocchi la città devono confrontarsi con il sindaco, che come istituzione ha il dovere di garantire la volontà dei cittadini. È iniziata una nuova epoca, dove le persone sono protagoniste anche nel mondo della sanità. Così si può intraprendere insieme un percorso diverso, dove a decidere non sono pochi, ma tanti». Vincenzo Ciampi, sindaco di Avellino, lancia un messaggio chiaro ai dirigenti Morgante e Percopo, rispetto al rapporto che la nuova amministrazione intende instaurare per quanto concerne le questioni sanitarie. Il messaggio arriva in occasione del ventilato e programmato spostamento degli uffici dell' azienda sanitaria dalla sede attuale al vecchio ospedale Maffucci dove, per altro, il Comune vorrebbe insediare il costituendo Sprar per dare alloggio agli immigrati. IL CONFRONTO «Chiedo un incontro urgente affinché, di comune accordo, si possano trovare le soluzioni più adeguate per venire incontro alle esigenze di tutti, in primis dei cittadini, che devono essere sempre il faro di ogni e qualsiasi azione intrapresa da parte di enti. Fermiamoci un attimo e proviamo a ragionare, anche in ordine al futuro utilizzo dell' ex Moscati di viale Italia. Appena insediatomi, contatterò i dirigenti per fare un punto quanto prima». Per la neo fascia tricolore, quindi, è doveroso nel prendere una decisione così importante tenere conto sia delle conseguenze sia dal punto di vista della logistica, che della mobilità. «In questo caso, come in altri, è indispensabile il confronto con l' Amministrazione perché non si toccano soltanto tematiche di un settore, ma si vanno ad affrontare altre questioni che toccano la vita dei cittadini. Bisogna capire quanto una scelta influenzi, ad esempio, la normalità degli automobilisti, che ogni giorno devono andare a prendere i figli a scuola, oppure quanto pesino le iniziative rispetto alla ricettività, considerando la possibilità di flussi diversi dal recente passato e probabilmente organizzati in maniera differente. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Aumentare la concertazione e il confronto, quindi, significa evitare errori che, con il passare del tempo, possono diventare irreparabili. Un sindaco, inoltre, deve tener conto di quanto ogni possibile cambiamento influisca sull' ambiente, sull' organizzazione dei servizi e sul cosiddetto bigliettino da visita per chi arriva. Sono certo che chi amministra un ente certamente non può ignorare o non considerare tutto ciò». Per approfondire le tematiche il primo cittadino auspica la convocazione di un tavolo urgente, che poi dovrebbe avere una cadenza mensile o quindicinale, in modo da affrontare con capillarità ogni criticità, evitando emergenze e garantendo un servizio migliore. «È priorità per il sindaco sapere come una persona possa raggiungere, nel momento del bisogno, nel modo più veloce possibile, il pronto soccorso». LA DELEGA ALLA SANITA' Il sindaco potrebbe creare un' apposita delega alla sanità, ovvero dare mandato a una voce terza in grado di affiancarlo in una tipologia di interlocuzione costante e innovativa, che l' intero Movimento 5 Stelle considera fondamentale. «La rivoluzione della normalità parte anche da questo aspetto. Non ci saranno più porte chiuse. Il Comune vuole essere una sentinella attenta affinché pure in questo campo si operi nel migliore dei modi, effettuando scelte che possano garantire sia tutti i cittadini di Avellino, sia chi arriva da fuori per curarsi. Soltanto così effettueremo un passo in avanti e tutti motivandoci reciprocamente ci sentiremo più spronati a fare bene e a migliorare in tal senso». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 33 Il Mattino (ed. Circondario Sud) EAV: € 10.670 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Crolla soffitto in ospedale paura e accuse Il dissesto al San Leonardo in un archivio al piano terra CASTELLAMMARE Fiorangela d' Amora Pannelli rotti, mattoni, un condizionatore a pezzi e fili penzolanti: è quello che resta del crollo avvenuto all' interno dell' ospedale San Leonardo. Il cedimento strutturale, avvenuto all' interno della stanza utilizzata come archivio si trova al piano terra, accanto all' area dove si eseguono le mammografie ed altri esami diagnostici. Il tonfo, avvenuto nel pomeriggio di giovedì, non era stato udito dal personale che ha scoperto quando avvenuto nell' archivio solo ieri mattina quando gli addetti al reparto hanno aperto la stanza per recuperare del materiale. La scena che si sono trovati difronte era catastrofica: «Sembrava ci fosse stato un terremoto, - hanno raccontato i dipendenti mentre segnalavano il crollo alla direzione - ci siamo subito preoccupati di controllare che i macchinari nelle stanze vicine non fossero stati danneggiati». Il cedimento dopo le prime verifiche pare sia dovuto ad infiltrazioni d' acqua, intanto la stanza è stata chiusa, ma gli esami medici negli spazi vicini si sono tenuti regolarmente. L' ALLARME Nessun ferito, ma l' imponenza del crollo ha lasciato molta preoccupazione tra il personale medico e infermieristico che avrebbe potuto trovarsi nell' archivio al momento del cedimento. E mentre si pensa alla conta dei danni, le voci all' interno del nosocomio stabiese puntano il dito contro i lavori che all' interno dell' ospedale si stanno eseguendo per la ristrutturazione di alcuni reparti. «Le vicende non sono legate, - spiega il direttore sanitario del San Leonardo Savio Marziani i lavori strutturali sono fermi da mesi. Siamo certi che sia stata un' infiltrazione d' acqua a causare il cedimento. Abbiamo messo in sicurezza l' area e stiamo verificando la staticità delle altre stanze». Al piano terra del San Leonardo i disagi non sono poi così rari. Succede spesso durante l' inverno, al vicino reparto di Radiologia, di allagarsi dopo abbondanti piogge, obbligando il personale in servizio a creare vere e proprie barriere contro l' acqua Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
piovana. L' anno scorso un crollo, di minore entità, si verificò sempre al piano terra nella stanza del primario. Anche in quel caso la fortuna volle che il medico non fosse presente al momento del cedimento. I PROBLEMI Ma le emergenze dell' ospedale cittadino restano quelle legate alla carenza di personale. Preoccupati per quanto sta accadendo in Pronto Soccorso, i sindacati autonomi chiedono l' intervento della Procura. «La direzione sta avallando turni irregolari e fuorilegge spiega Antonio Cascone della Fsi-Usae medici e infermieri nello stesso giorno coprono turni di mattina e di notte, non rispettando invece le ore di riposto (12) che per legge dovrebbero esserci tra un orario e l' altro». Ma non è tutto secondo le rappresentanze sindacali: «Inoltre in alcuni ospedali con accessi minori rispetto al nostro, si è provveduto spiega Cascone - all' assunzione di infermieri attraverso cooperative. Perché si sceglie questo metodo e perché si favoriscono altri presidi?». Il Pronto Soccorso di Castellammare gestisce circa 75mila accessi all' anno, 60mila Boscotrecase e 6mila Sorrento. «Tre infermieri in più in penisola sorrentina e turni massacranti invece a Castellammare e Boscotrecase? Chiederemo conclude la Fsi- Usae di chi sono le responsabilità di questo scempio, ci rivolgeremo alla Procura, al sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino, al presidente della Regione Vincenzo De Luca chiedendo loro di valutare se ci sono e a carico di chi, responsabilità per quanto sta accadendo». SOS BOSCOTRECASE A dare ancora più forza alle parole dei sindacati arriva la nuova circolare che ieri il direttore Sanitario del Sant' Anna di Boscotrecase Vincenzo Muto, ha diffuso. Una carenza di organico aggravata da malattie e infortuni che hanno obbligato il direttore di presidio a bloccare temporaneamente congedi, permessi e ferie del personale medico e di comparto. Dal 9 al 15 luglio l' intera area dell' emergenza e del Pronto Soccorso, ma anche nei reparti di Ortopedia, Medicina d' Urgenza e Cardiologia nessuno potrà godere di permessi o ferie, l' obiettivo è garantire i Lea, ovvero i livelli di assistenza. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 28 EAV: € 9.887 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Dopo la Maturità un cuore nuovo ETTORE MAUTONE LA SVOLTA Ettore Mautone È stato operato, ha un cuore nuovo e sta bene Pasquale Esposito, 19 anni, maturando del liceo scientifico Virgilio di Pozzuoli. Fino a giovedì mattina era in attesa di trapianto per una grave cardiomiopatia dilatativa. «Una situazione clinica scoperta circa cinque anni fa - puntualizza la madre, Anna, che ieri, per tutto il giorno, è stata al fianco del ragazzo nella rianimazione dell' ospedale collinare - per lunghi anni la sua malattia è rimasta sostanzialmente stabile. Facevamo un controllo all' anno qui al Monaldi dove è stato seguito benissimo. Ma negli ultimi due mesi era comparsa una strana tosse. Abbiamo allora svolto approfondite indagini cliniche e scoperto che la situazione era peggiorata molto. Tanto da richiedere un trapianto». Pasquale era da un mese in lista di attesa e in ospedale stava per concludere l' esame di maturità prima di essere dimesso. «Martedì scorso - ricorda ancora la mamma - pensavamo di andare a casa. Il trapianto non ce laspettavamo proprio. Gli era stato impiantato un defibrillatore e avrebbe atteso un cuore compatibile». Quando è arrivata la notizia giovedì scorso, alle 5 del mattino, accanto a lui c' era il padre. «È entrato in sala operatoria senza che potessi vederlo né parlargli - conclude mamma Anna - per questo gli ho chiesto quali emozioni abbia provato e se ha avuto paura. Mi ha detto che è rimasto sorpreso: come noi non se lo aspettava proprio un nuovo cuore così presto. L' ho trovato bene - conclude - ho visto altri trapiantati, non sono una passeggiata e i pazienti escono provati. È ancora debole, parla piano, ma ha il viso di uno che sta bene. Devo ringraziare tutti. Sono stati perfetti qui al Monaldi. Anche per la scuola con gli insegnanti hanno fatto tutto loro». LA MATURITÀ Pasquale dunque, nonostante la malattia, il ricovero, le cure e il trapianto di cuore appena effettuato, non perderà l' anno. In ospedale ha già sostenuto la prima prova di italiano. Il tema lo ha dettato a voce, alla sua insegnante, Maria Teresa Moccia di Fraia, in quanto impossibilitato a scrivere dopo l' Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
impianto del defibrillatore. Il giorno dell' intervento avrebbe dovuto sostenere lo scritto di Matematica e poi gli orali. Potrà recuperare le prove non appena si riprenderà dall' intervento e concludere così il suo ciclo di studi senza perdere l' anno come temeva. La grande passione di Pasquale? Sono le macchine, la Formula 1. Ha per questo chiesto subito ai medici quanto tempo dovrà restare in rianimazione perché vuole tornare a seguire le gare della Ferrari. All' università si iscriverà a Ingegneria meccanica, presso la facoltà della Federico II, che ha sede Fuorigrotta. IL DONATORE La sorte di Pasquale ha incrociato il destino di un uomo di 37 anni, napoletano, che agli inizi di questo luglio era giunto in fin di vita all' ospedale San Paolo dopo un tentativo di suicidio. Una grave depressione lo affliggeva da tempo e già in passato aveva tentato di farla finita. Rianimato per 45 minuti, il suo cuore era tornato a battere. La disastrosa situazione emersa alla Tac ha però poi fatto posto alla morte cerebrale registrata il 5 luglio. I familiari e i fratelli giunti a Napoli da altre città, insieme alla moglie, hanno concesso il via libera all' espianto di tutti gli organi rispettando la volontà espressa in vita dall' uomo e la generosità del carattere. Il San Paolo è stato così protagonista di un episodio di buona sanità in una lunga maratona chirurgica iniziata con l' accertamento della morte cerebrale e culminata con le attività di espianto iniziate alle 6,30 di giovedì. Un turno infinito per l' anestesista coordinatore delle attività di espianto Vincenzo Landi, per il primario Massimo Pezza, per l' equipe chirurgica del San Paolo, per i chirurghi giunti dal Monaldi, per quelli giunti dal Policlinico per i reni, per gli epatologi di Roma e gli oculisti che hanno prelevato le cornee coadiuvati dal caposala Vincenzo Mammolella. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 24 EAV: € 6.236 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Morgante e Percopo: siamo pronti al dialogo nell' interesse dell' utenza I DIRETTORI GENERALI Antonello Plati «È tanto doveroso quanto utile offrire la possibilità di un confronto al neosindaco di Avellino Vincenzo Ciampi». Il direttore generale dell' Azienda ospedaliera «Moscati», Angelo Percopo, accoglie l' invito del primo cittadino che intende discutere del futuro dei due plessi ospedalieri dismessi di Contrada Pennini - ex Maffucci - e Viale Italia - ex Moscati. Disponibilità giunge anche dalla direzione Asl con Maria Morgante che si dice «pronta ad ascoltare le istanze di Ciampi». Da via Degli Imbimbo, però, precisano: «Nell' ex Maffucci saranno trasferiti solo gli uffici amministrativi e non gli ambulatori, dunque non ci sarà alcun disagio per l' utenza». Ferma restando, l' apertura, il manager del «Moscati» tiene, però, a sottolineare: «Quella che riguarda la struttura di Contrada Pennini è una programmazione di tipo territoriale che non spetta alla nostra Azienda, ma in ogni caso una discussione complessiva e sopratutto costruttiva non può che far bene. Di fatti, se ogni scelta di questo tipo fosse sempre condivisa, riusciremmo a perseguire davvero il bene comune». Quindi, sotto aspetti più tecnici, Percopo osserva: «Entrambi gli ex ospedali devono tornare nelle disponibilità della collettività. L' Asl può decidere se sfruttare l' ex Maffucci per spostare soltanto gli uffici amministrativi oppure optare per l' ex Moscati dove oltre all' amministrazione potrebbe trasferire anche gli ambulatori. Inoltre - conclude il direttore generale - abbiamo realizzato uno studio di fattibilità dal quale emerge la possibilità di suddividere l' immobile in più parti indipendenti tra loro che potrebbero essere occupate e gestite da enti o istituzioni differenti». Sulla questione interviene anche il segretario generale della Cgil di Avellino: «Accogliamo con favore l' iniziativa del sindaco - dice Fiordellisi - Tuttavi al tavolo dovrebbero essere invitate anche le organizzazioni sindacali, le associazioni Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
ed esponenti della società civile». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
07/07/2018 Pagina 9 EAV: € 43.533 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità Campania Pellegrini-Incurabili una sola ambulanza per due ospedali GIUSEPPE DEL BELLO Il caso Caos ambulanze, un unico automezzo per Pellegrini e Incurabili. Il sistema trasferimenti, quelli da un ospedale all' altro e quelli per le consulenze esterne è allo sbando. «Ogni giorno c' è qualche paziente che "perde" il turno per effettuare una risonanza o un' endoscopia biliare - racconta Antonio Ruggiano, sindacalista Fials e coordinatore infermieristico del Pellegrini - perché l' ambulanza era impegnata altrove. E oltretutto per legge l' automezzo deve rimanere in stand by fino a conclusione dell' esame. Una condizione che si trasforma in paralisi di tre ore più». La rete, quella dei trasporti secondari che però non riguarda il 118, è gestita con un doppio canale. Il primo, che si avvale dei mezzi della Napoli 1 ( pochi e privi di autisti), è deputato soltanto al trasferimento dei pazienti che hanno bisogno di consulenze o esami diagnostici specialistici, non disponibili nell' ospedale in cui sono ricoverati. L' altro settore è quello a cui sono affidati esclusivamente i trasferimenti da un pronto soccorso all' altro ( a seconda dell' affollamento e della competenza dei singoli presìdi). In questo caso ambulanze e autisti sono di una società privata che lavora in convenzione, la Italy Emergenza. Tutto a posto? Neanche per idea. La convenzione esclude notti e weekend, funzionando dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 20. E negli altri orari? «Gioco forza utilizzare le ambulanze della Asl Napoli 1 - risponde Ruggiano - che si contano sulle dita di una mano. Tra l' altro, anche in assoluta carenza di uomini e mezzi, una disposizione della Asl vieta di riferirsi ad altre società di supporto, compresa la Italy». Valeria Ciarambino, consigliera regionale del M5S, ricorda che « neanche due mesi, un medico del San Paolo fu costretto a pagare di tasca propria un' ambulanza per salvare la vita a un paziente in emergenza cardiologica. Il sistema fa acqua e noi siamo contrari a qualsiasi forma di convenzione con società private». Intanto, all' Ospedale del Mare ancora in attesa di attivare il pronto soccorso, c' è da risolvere il nodo del polo materno- infantile dove da qualche giorno (in Ginecologia) sono stati ricoverati pazienti urologici. « Un' altra Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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