Media Monitoring per 02-07-2018 - Rassegna stampa del 30-06-2018 - Ruggi

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Media Monitoring per 02-07-2018 - Rassegna stampa del 30-06-2018 - Ruggi
02-07-2018

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 30-06-2018
Media Monitoring per 02-07-2018 - Rassegna stampa del 30-06-2018 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
   De Luca a de Magistris: " È un sedicente sindaco, io parlo di fatti" ................................. 1
   Salerno. Al “Ruggi” arriva il nuovo primario di Neurochirurgia ........................................ 3
   Al "Ruggi" terapia "ignorata" .................................................................................................. 4
   Aperta un' indagine sul decesso di Antonietta Corinto ...................................................... 5
   «Stop fuga di ammalati abbiamo eccellenze ma ritardi da recuperare» ......................... 6
   De Luca alla Grillo «La sanità è migliorata» .......................................................................... 8
   Ictus acuto, rete dei medici per la prevenzione ................................................................. 10
   Morto a 51 anni dopo un intervento al rene, primi avvisi per i medici .......................... 11
   Neomamma suicida inchiesta sui controlli .......................................................................... 13
   Neurochirurgia telenovela finita arriva Russo dal Cardarelli ........................................... 15
   Neurochirurgia, dopo lo scandalo un nuovo direttore: nominato Russo ....................... 16
   Operato, gli recidono una vena ............................................................................................. 17
   Rete Ictus Ultimata la formazione ........................................................................................ 18
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 19
   Asl Salerno, è polemica sul commissario ............................................................................ 19
   Carenze di personale all'ospedale Curto Difficoltà per i turni ......................................... 20
   Ciarambino e Bonavitacola scontro sul commissario Asl .................................................. 21
   Ciarambino, commissariare l' Asl Salerno è illegittimo .................................................... 23
   Corso di Chirurgia Urologica, Laparoscopia Avanzata ...................................................... 24
   La "Casa della Salute" apre le porte ai cittadini salernitani ............................................ 25
   Ospedali, operai a rischio previsti 15 licenziamenti .......................................................... 26
   Poco personale in ospedale: la Lega invita i sindaci a scendere in piazza .................... 27
   Trentinara, un giorno da ricordare ....................................................................................... 28
   Un sorriso contagioso e tanti doni per i piccoli di Pediatria ............................................ 29
Sanità Campania ............................................................................................................................. 30
   Assistenza disabili i centri specialistici pronti alla serrata .............................................. 30
   «AAA cercasi disperatamente altri donatori di sangue» .................................................. 32
   «Non possiamo fermare l' assistenza in pronto soccorso» ............................................... 33
   «Stanca di piangere davanti alle scrivanie senza terapie mia figlia non può vivere»
         .............................................................................................................................................. 34
   Boom di immigrati: assistenza sanitaria aumentata del 40% .......................................... 36
   Campania penalizzata nel riparto dei fondi ........................................................................ 38
   Dottoressa dell' Asl picchiata ................................................................................................ 40
   I cromosomi "modificati" dalla dieta .................................................................................... 42
   Ianaro (M5s): «Gli attacchi del Pd non mi fanno di certo paura» .................................... 43
   La terapia sotto casa anti diabete ........................................................................................ 44
   Un nuova malattia rara scoperta alla Federico II ............................................................... 46
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 48
   All' ospedale arriva la Tac 2.0 «Pronto soccorso unico in Europa» ................................. 48
   L' Irap ignora il medico privato convenzionato .................................................................. 50
   Muore dopo l' intervento giallo sulla valvola infetta ......................................................... 51
   Terapia innovativa Novartis anti-cancro In Italia le sperimentazioni cliniche .............. 53
   Usa, 160 medici nel mirino: oppioidi ai pazienti ................................................................ 55
   Via libera a nove nuovi farmaci Anche due terapie contro i tumori ............................... 56
   Vivere fino a 122 anni " Non sarà un' eccezione" .............................................................. 57
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29/06/2018

                                                                                                                          EAV: € 12.289
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  De Luca a de Magistris: " È un sedicente sindaco, io parlo di
                              fatti"

 Il governatore: "La sanità? Noi stiamo
 facendo una rivoluzione, consiglierei di
 attenersi alle cose fatte e di non fare
 ammuina" «Paga tutto la Regione
 Campania e sulla sanità stiamo facendo
 una rivoluzione » . Vincenzo De Luca, ieri
 mattina a margine della presentazione
 del premio Charlot – finanziato, tra
 l'altro, con fondi regionali – al Comune di
 Salerno, replica alle polemiche sollevate
 dal primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris, sulla gestione della sanità in
 Campania. «Consiglierei di attenersi ai fatti e non fare "ammuina" – incalza De Luca
 – io parlo di cose fatte, le altre cose chiedetele al sedicente sindaco di Napoli ». Il
 governatore, proprio sulla sanità, annuncia la sua «rivoluzione ». «Al "Ruggi
 d'Aragona" abbiamo dimezzato le liste di attesa e a Salerno sarà realizzato un nuovo
 ospedale. Ad oggi – prosegue – il "Ruggi d'Aragona" detiene il primato nazionale per
 gli interventi di chirurgia cardiovascolare. Per gli interventi al femore, invece, il 70
 per cento viene operato entro le 48 ore. Si hanno esiti straordinari. Non so che altro
 dovremmo fare ». Ed anche su eventi culturali e finanziamenti, il presidente della
 Regione Campania non risparmia stoccate al sindaco partenopeo ed annuncia una
 "operazione verità" per individuare «chi sceglie di fare e chi no» ed invitare la gente
 «a ragionare in base ai dati di fatto e non secondo propaganda, mistificazioni e
 stupidaggini». Poi, dice: «Ogni cittadino è libero di valutare » . « Ci sono comuni
 come quello di Salerno – prosegue Vincenzo De Luca – che danno un contributo
 mentre c'è quello di Napoli che non fa assolutamente niente. La Regione è l'unico
 motore culturale della Campania». L'esempio è il teatro San Carlo: « La Regione
 stanzia 12 milioni di euro, il Comune di Napoli zero. Mi limito a dire ciò che è la
 realtà». E sulle polemiche, invece, per i fondi stanziati per il teatro Verdi di Salerno (
 un milione e mezzo l'anno), il presidente De Luca velatamente risponde con ironia al
 Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi ha presentato un esposto alla Procura della
 Corte dei Conti denunciando gli sprechi e la gestione familistica: «Uno vale uno? Ma
 l'ultimo tanguero non può valere quanto Kant. Chiacchiere al vento, datemi pace»
 mentre il sindaco Enzo Napoli incalza: « Sono nemici di Salerno». Poi il governatore
 annuncia altri due eventi culturali per la sua città, per incrementarne la visibilità a
 livello internazionale: «Ho intenzione di riprendere due idee: una proposta lanciata

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dal mio amico Vittorio Sgarbi qualche tempo fa che è quella del festival dell'Essere,
incentrato sulla filosofia e sulla riflessione umana e l'altra su una biennale
sull'architettura contemporanea e sul design dedicata a Massimo Vignelli». Ma
intanto De Luca ha già pensato al Natale: stanziati, con delibera di giunta regionale
del 15 maggio scorso, 2 milioni e mezzo per le Luci d'Artista 2018 -2019 di Salerno.
In soccorso del governatore, nello scontro con de Magistris, anche il vicepresidente
della giunta regionale Fulvio Bonavitacola: «Nuove strabilianti esternazioni di de
Magistris sui temi del lavoro e della sanità. Si continuano a fare esternazioni e
demagogia per nascondere l'assoluta nullità dell'amministrazione comunale di
Napoli, il più grande disastro amministrativo d'Italia. Ormai siamo di fronte a un
problema patologico. Tempo perso. Ci accontenteremmo che dal Comune di Napoli si
facesse lo sforzo titanico di far funzionare almeno le funicolari».

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29/06/2018
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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             Salerno. Al “Ruggi” arriva il nuovo primario di
                            Neurochirurgia

 L’Unità di Neurochirurgia ospedaliera
 dell’Azienda San Giovanni di Dio e Ruggi
 d’Aragona di Salerno volta pagina. Arriva
 il nuovo Direttore d’Unità: si tratta del
 dottor Giuseppe Russo (nel riquadro in
 foto), napoletano, “cardarelliano”. Con
 l’arrivo del professionista si archiviano,
 definitivamente, quei ricordi legati
 all’inchiesta, dall’eco nazionale, di
 presunte      mazzette      elargite   per
 bypassare le liste d’attesa che portarono
 alle dimissioni dell’ex facente funzione, Luciano Brigante. I lavori della Commissione
 esaminatrice videro avere la meglio al dottor Giuseppe Catapano che, optando per
 Napoli, per l’Ospedale del Mare, ha lasciato spazio al collega. Che inizierà
 ufficialmente a breve, in sinergia con il professore Giorgio Iaconetta, Direttore
 dell’Unità neurochirurgica universitaria. Ma chi è il nuovo primario? Neurologo, con
 competenze nella diagnosi e trattamento delle malattie cerebrovascolari, è esperto
 nella chirurgia degli aneurismi cerebrali. Dal 1988 il neurochirurgo ha lavorato
 presso l’AORN Cardarelli. Ha maturato specifico interesse nel trattamento delle
 patologie CerebroVascolari, Neoplasie Cerebrali e del midollo spinale. Borsista
 presso il RiksHospitalet di Oslo – Norvegia, nonché docente di Neurosonologia presso
 la Scuola di Specializzazione in Neurologia della Seconda Università di Napoli – SUN.
 Non ultimo, è presidente onorario di Alice Campania, l’associazione che si occupa di
 Ictus.

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30/06/2018                                                                                                                Pagina 2

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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                              Al "Ruggi" terapia "ignorata"

 Il Thc dunque sembra proprio essere,
 almeno in via ufficiale, visto che al calar
 della sera l' uso è largamente diffuso
 soprattutto tra i giovani, un vero e
 proprio tabù, tant' è che nei locali adibiti
 a farmacia dell' azienda ospedaliera
 universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi
 d'    Aragona,      fonti    autorevoli  ne
 certificano l' assenza o quantomeno un
 uso pari quasi allo zero nel curare
 malattie quando le terapie convenzionali
 sono inefficaci. Sì, il Thc, ovvero il
 principio     attivo      di   quella   che
 volgarmente viene chiamata "erba",
 viene usato anche per fini medici. Nel
 2016, il nostro Paese ha avviato una
 produzione nazionale di cannabis per uso
 medico presso lo stabilimento chimico
 farmaceutico militare di Firenze, grazie
 alla collaborazione tra il Ministero della
 salute e il Ministero della difesa, in modo
 da garantire l' accesso a tali terapie a
 costi adeguati e in modo sicuro. Si tratta del prodotto Cannabis Fm -2 (contenente
 Thc tra il 5 e l' 8 pe cento e Cbd in quantitativi tra il 7,5 e il 12 per cento), prima so
 stanza attiva a base di cannabis prodotta in conformità alle direttive europee in
 materia di medicinali su processo produttivo depositato e controllato, in una officina
 farmaceutica autorizzata dall' Aifa e la cui distribuzione è autorizzata dall'
 Organismo statale per la cannabis presso il Ministero della salute. La prescrizione di
 cannabis ad uso medico in Italia dunque riguarda l' impiego nel dolore cronico e di
 quello associato a sclerosi multipla e a lesioni del midollo spinale; nella nausea e
 vomito causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per Hiv; come stimolante dell'
 appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell' appetito in pazienti oncologici o
 affetti da Aids e nell' anoressia nervosa; l' effetto ipotensivo nel glaucoma; la
 riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la
 Tourette. Le prescrizioni infine si effettuano esclusivamente quando le terapie
 convenzionali o standard sono inefficaci.

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30/06/2018                                                                                                                Pagina 5

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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

      Aperta un' indagine sul decesso di Antonietta Corinto

 E' stata aperta un' indagine sul decesso
 della neo mamma Antonietta Corinto. La
 donna si è suicidata lanciandosi dalla
 finestra del sesto piano del reparto di
 neonatologia dell' ospedale San Giovanni
 di Dio e Ruggi d' Aragona. Il fascicolo
 aperto dal magistrato Roberto Penna è
 teso ad accertare se vi sia stata una
 omessa vigilanze da parte del personale.
 Nessun indagato figura al momento. Si
 tratta solo di un' indagine su notizia di
 reato. Solo nelle prossime ore sarà
 possibile avere ulteriori sviluppi in
 merito. Antonietta Coriento, residente a
 Sapri, dopo aver allattato il suo piccolo
 ha lasciato il nido, si è diretta verso la
 finestra e si è lasciata cadere nel vuoto.
 La tragedia si è consumata lo stesso
 giorno in cui sarebbe dovuta essere
 dimessa. Pare che la donna soffrisse di
 una forte crisi depressiva. pieffe.

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30/06/2018                                                                                                                  Pagina 32
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 10.777
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                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

    «Stop fuga di ammalati abbiamo eccellenze ma ritardi da
                         recuperare»
 Sabino Russo
 «Paghiamo       anni    di    ritardi     nel
 trasferimento dei fondi, a causa del
 piano di rientro, che ha reso i nostri
 ospedali meno accoglienti di quelli del
 nord. Puntando sulle nostre eccellenze e
 continuando ad alzare il livello dell'
 offerta sanitaria, insieme a un piano di
 marketing comunicativo più incisivo,
 puntiamo a recuperare il gap». Lo
 afferma il manager del Ruggi Giuseppe
 Longo, intervenuto sui numeri della
 mobilità passiva, che mostrano tra i
 residenti salernitani ancora un 10 per
 cento di ricoveri fuori regione. Troppi
 ammalati salernitani in fuga dagli
 ospedali della provincia. Altrove sono più
 bravi?     «Da    un    punto     di    vista
 professionale sicuramente no, perché
 abbiamo fior fiori di professionisti.
 Paghiamo, probabilmente, lo scotto di
 anni in cui la mobilità è stata ancora più
 forte e le regioni del Nord sono state più
 attrattive. Questo è testimoniato anche
 dal motivo dei ricoveri, che non sono
 legati a grosse complessità, ma sono coperti anche dai nostri servizi. Questo
 evidenzia che non c' è un livello tecnico superiore». Dove si genera il cortocircuito?
 «Faccio un esempio per tutti. I problemi della tiroide sono patologie che trattiamo
 senza difficoltà, dalla terapia a quella chirurgica. E' rimasto, però, nel modello
 culturale di tutto il meridione che in Toscana c' è il meglio del settore. Quando una
 regione ha per quella patologia un punto di riferimento nazionale parliamo di
 mobilità per attrazione e ha un effetto per anni sulla gente. Si generano, quindi,
 modelli che sono difficili da superare». Eppure nelle strutture della provincia sono
 presenti delle eccellenze di livello nazionale. Non sappiamo solo valorizzarle o c' è
 dell' altro? «Probabilmente ci manca una azione di marketing. Quando un soggetto
 terzo come l' Agenas ci dice che siamo i migliori in Italia in termini di mortalità per
 gli interventi cardiochirurgici ci fa capire che dobbiamo essere più bravi a esportare

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le nostre capacità professionali e organizzative. Questo vale anche per il progetto
femore, la vascolare, sull' oncoematologia, dove abbiamo punte di eccellenza
notevoli». Molti dei ricoveri sono ad alto rischio inappropriatezza. Come si spiegano?
«Quando parliamo di mobilità passiva non dobbiamo pensare solo a chi si mette in
viaggio per un problema di salute, ma anche alla cosiddetta mobilità di confine, che
interessa tutte quelle persone che per motivi geografici trovano più facile
raggiungere luoghi di cura di un' altra regione. Poi nella mobilità passiva va anche
tutta quella quota di persone che in quel momento sono non residenti, per motivi di
lavoro, di studio». Ci sono solo limiti di carattere organizzativo a livello locale o
vanno ricercate responsabilità anche altrove? «Ci sono sicuramente dei problemi
organizzativi locali. E' di questo mese la notizia del miliardo e dispari di fondi per il
restyling degli ospedali campani. Il fatto che le regioni del Nord li abbiano già avuti
da tempo, perché a noi, per colpa del piano di rientro, ci sono stati trasmessi con
notevole ritardo, ha fatto sì che gli ospedali del nord, dal punto di vista strutturale,
siano organizzati molto meglio dei nostri. Andare lì e vedere che il luogo di cura, dal
punto di vista del confort alberghiero, è molto più adeguato, al di là dei
professionisti presenti, diventa un altro motivo per noi critico e per loro attraente».
Parliamo, in ogni caso, di un enorme volume di spesa. «Che va recuperato e
reinvestito ed è quello l' obiettivo che abbiamo tutti i direttori generali. Quando
parliamo di saldo intendiamo un differenziale dove c' è anche l' attiva. Sulla mobilità
si deve agire rendendo fisiologica quella passiva». E' possibile immaginare un piano
di azione condiviso? «E' quello che la Regione sta facendo. Dal momento che ci sono
degli obiettivi si lavora sulla salute. Il fatto che sono state organizzate le reti, che
lavoriamo sugli indicatori di esito e stiamo migliorando sulla griglia Lea, significa che
stiamo alzando il livello di qualità delle prestazioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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30/06/2018                                                                                                                Pagina 2
                                           La Città di Salerno
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

              De Luca alla Grillo «La sanità è migliorata»
 Eleonora Tedesco
 Si appella all'inconfutabilità dei numeri il
 presidente della Regione, Vincenzo De
 Luca, per rispondere nuovamente al neo
 ministro della Sanità, Giulia Grillo, che,
 in un'intervista, aveva messo in luce
 come la Campania sia ultima nella
 graduatoria dei Lea (Livelli essenziali di
 assistenza) e non escludeva la possibilità
 di nominare un nuovo commissario.
 Affermazioni che De Luca non ha per
 nulla digerito e che ha respinto al
 mittente aprendo un fronte di scontro sui
 social. E, in occasione dei 20 anni di
 impegno della sezione Marco Tulimieri
 dell'Ail, De Luca prova a smorzare i toni
 senza cambiare la sostanza del
 ragionamento. «È stata una battuta fatta
 dal ministro appena insediata che
 evidentemente non era informata dei
 dati. Evitiamo di fare polemica. Abbiamo
 detto al ministro ricorda che possiamo
 tranquillamente illustrarle lo stato della
 sanità campana da cui si può verificare sulla base dei dati che oggi siamo
 enormemente più avanti». Passi avanti che il presidente rivendica a maggior ragione
 dopo la vista a Milano per la firma del protocollo d'intesa tra l'ospedale Cardarelli di
 Napoli e il milanese Niguarda. «Eravamo perlomeno allo stesso livello nella qualità
 delle prestazioni e della ricerca. E questo aggiunge De Luca - pur sapendo che
 abbiamo un contesto diverso perché a Milano si può lavorare con tranquillità,
 essendoci una rete territoriale che filtra i pazienti, in Campania, invece, dobbiamo
 ancora realizzarla e quindi si riversano tutti sui pronto soccorso. Ma detto questo,
 stiamo veramente a livelli di eccellenza nazionale». Sulla missione milanese De Luca
 è tornato a parlare anche durante la consueta intervista televisiva del venerdì
 sottolineando come a Milano si siano presentate a testa alta Napoli e la Campania.
 «Questo sostiene è un altro Sud fatto non di pulcinellate, di demagogie di
 disamministrazione, ma del rigore e pronto alla sfida dell'efficienza. Abbiamo
 mostrato il volto migliore, quello dell'efficienza e della grande professionalità». Il
 presidente ha ribadito per settembre l'apertura del pronto soccorso dell'Ospedale
 del Mare di Napoli, che nei mesi successivi sarà completato. E si toglie anche un
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sassolino dalla scarpa: «Anche a Milano dice hanno le barelle». E poi invita a
distinguere quando un paziente è in barella piuttosto che essere ricoverato nel
reparto oppure quando arriva in emergenza e viene curato sulle barelle attrezzate.
«Al Carderelli ricorda le abbiamo eliminate, non confondiamo i problemi». Tra i punti
di forza della sanità campana, il presidente rivendica anche il lavoro fatto per la rete
oncologica. «Abbiamo messo in rete tutti i centri nei quali si curano i tumori a livello
più alto possibile e inseriremo ematologia. Stiamo concretizzando un progetto di
livello internazionale, investendo 100 milioni di euro per il contrasto alle malattie
oncologiche e per la individuazione e la produzione di un vaccino contro i tumori.
Abbiamo impegnato 5 gruppi di ricerca su questo obiettivo. C'è una situazione
enormemente migliorata, abbiamo il trapianto di midollo osseo al Ruggi, stiamo
potenziando la struttura di Nocera Pagani con un reparto di oncologia
all'avanguardia ». L'anniversario della sezione Marco Tulimieri è anche l'occasione
per De Luca di lanciare un appello sull'emergenza sangue che inizia a scarseggiare
in maniera preoccupante impegnandosi «a promuovere una campagna di donazione
del sangue rivolgendoci a tutti e soprattutto alle strutture organizzate, alle
associazioni, al mondo del volontariato, alle forze dell'ordine. Dobbiamo insistere
perché questa è diventata un'emergenza sia per l'invecchiamento della popolazione,
sia per una caduta generale di tensione che c'è stata nel nostro Paese». In
prospettiva, invece, il presidente detta l'agenda: migliorare la posizione sui Lea e
azzerare i 300 milioni che la Regione spende per i viaggi di chi è costretto a farsi
curare fuori.

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30/06/2018                                                                                                                 Pagina 32
                                      Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                           EAV: € 4.018
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             Ictus acuto, rete dei medici per la prevenzione

 Si chiude il ciclo di formazione sull' ictus
 acuto, realizzato dall' Asl unica di
 Salerno, con la collaborazione del
 dipartimento Emergenza e reti tempo
 dipendenti, l' ordine dei medici e il
 progetto europeo Angels Initiative. Sei le
 tappe toccate dall' articolato progetto di
 formazione      e     aggiornamento:      gli
 ospedali di Vallo, Sapri, Eboli, Nocera
 Inferiore e Agropoli, oltre la sede dell'
 Ordine, con oltre 300 medici coinvolti. L'
 iniziativa nasce dopo la pubblicazione
 del nuovo piano ospedaliero regionale,
 che      prevede,     tra   l'  altro,     l'
 implementazione della rete ictus, che in
 provincia vede già attive 2 stroke unit: il
 Ruggi e Nocera Inferiore. Due gli
 obiettivi assistenziali perseguiti: l'
 implementazione di ospedali in grado di
 supportare interventi in urgenza h24 e l'
 incremento delle conoscenze cliniche dei
 medici di medicina generale sula
 patologia. Questo perché la tempestività
 di intervento, attraverso la terapia
 trombolitica e/o quella di disostruzione meccanica del vaso occluso, può migliorare
 in maniera importante la prognosi e gli esiti, fino al recupero del paziente a una vita
 autonoma e normale, determinando un notevole risparmio economico ed un minore
 carico socio-assistenziale nel tempo per la comunità e per le famiglie coinvolte.
 sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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30/06/2018                                                                                                                Pagina 37
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 6.157
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

  Morto a 51 anni dopo un intervento al rene, primi avvisi per
                           i medici

 Si sta procedendo all' identificazione di
 tutti i sanitari che hanno avuto in cura
 Antonello      Mucciolo,   detto   Tonino,
 deceduto il 25 giugno in seguito a un
 intervento chirurgico per la rimozione di
 una cisti renale al Ruggi. Il sostituto
 procuratore Roberto Penna, titolare dell'
 inchiesta, sta facendo le ultime
 valutazioni ed avere con certezza tutti
 gli elementi per individuare il personale
 sanitario presente in sala operatoria ed
 eventualmente in rianimazione, dove
 però il 51enne operaio di Aquara è
 giunto in gravissime condizioni. Da oggi
 fino a lunedì, quando probabilmente sarà
 conferito l' incarico di effettuare l'
 autopsia sulla salma dell' uomo
 sottoposta a sequestro, il quadro sarà
 più chiaro. I dati certi finora sono che il
 12 giugno Antonello Mucciolo, capo
 operaio della Comunità montana Alburni,
 è stato operato: il 51enne aquarese
 doveva subire un intervento surrenale. L'
 equipe chirurgica, in seguito al taglio
 dietro la schiena per intervenire sul rene, avrebbe reciso la vena cava inferiore. A
 quel punto, allertata l' equipe vascolare, si è ricucita la vena ma il paziente aveva
 perso molto sangue ed è morto la notte del 25 giugno, dopo essere stato ricoverato
 13 giorni nel reparto di rianinazione. Immediata è scattata la denuncia dei familiari e
 la Procura di Salerno, una volta sequestrata la salma, ha aperto un' inchiesta
 giudiziaria che chiarirà se la morte dell' uomo sia un caso di malasanità o dovuta a
 una tragica fatalità. Sono state acquisite le cartelle cliniche del paziente, i vari esami
 e test clinici: materiale che sarà utile anche il medico legale che dovrà effettuare l'
 autopsia (probabilmente sarà affidata a Giovanni Zotti) i cui risultati chiariranno le
 cause della morte dell' uomo. In questi giorni saranno notificati gli avvisi di garanzia
 per consentire ai professionisti di nominare consulenti di parte che assisteranno all'
 esame autoptico e a tutti i successivi esami di laboratorio su tessuti e organi

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
prelevati durante l' autopsia. an.tro. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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30/06/2018                                                                                                                    Pagina 37
                                         Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                              EAV: € 8.240
                                                                                                                              Lettori: 133.364
                        Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                   Neomamma suicida inchiesta sui controlli
 Angela Trocini
 Sulla morte di Antonietta Corinto, la
 neomamma di Sapri suicida al Ruggi, la
 magistratura salernitana vuole chiarire
 ogni aspetto. E, così, il sostituto
 procuratore       Roberto     Penna       sta
 verificando se vi siano state omissioni di
 controllo o di servizi sanitari nei
 confronti della giovane donna. Insomma
 se ci siano o meno ipotesi di reato per
 un' inchiesta giudiziaria a carico di
 qualche operatore sanitario, tra medici,
 infermieri o operatori in generale. Al
 momento il magistrato, a cui sono state
 affidate queste prime indagini, sta
 procedendo utilizzando la procedura del
 modello 45 (che nel nostro ordinamento
 giudiziario è il registro degli atti che non
 costituisce    notizia    di    reato)   per
 raccogliere tutte le informazioni utili a
 chiarire qualsiasi aspetto di una vicenda
 che ha sconvolto non solo i familiari della
 neomamma ma l' intera comunità
 saprese, cittadina dove abitava la
 coppia. I DUBBI Gli agenti del drappello
 ospedaliero, quindi, sono al lavoro per raccogliere tutte le informazioni utili (dalle
 testimonianze sui giorni di degenza alle cartelle cliniche): le indagini quindi non sono
 affatto concluse e sono indirizzate a comprendere se si potesse fare qualcosa per
 evitare il suicidio. Oppure se l' evento non si potesse prevedere: è vero che
 Antonietta era caduta in uno stato di forte depressione a causa della perdita del
 primo bambino al quinto mese di gravidanza, ma, insieme al marito Gerardo, ci
 aveva riprovato e la seconda gravidanza si era conclusa con la nascita di un
 bambino sano e vispo. Neonato che, prima dell' insano gesto, Antonietta era andata
 ad allattare. Eppure il giovane vedovo, una volta riportata a casa la bara della
 moglie, tra le lacrime, ha continuato a ripetere come una litania di «aver chiesto ai
 medici un permesso speciale per stare vicino alla sua Antonietta», ma «nessuno ci
 ha dato ascolto. Antonietta non stava bene ma ci è stato detto che mia moglie era
 solo preoccupata per le sorti del figlioletto appena nato. E, così, potevamo entrare in
 reparto un' ora al giorno, quella destinata alla visite». Evidentemente tali parole non
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sono cadute nel vuoto e gli inquirenti vogliono fugare qualsiasi dubbio: è chiaro che
il vedovo si riferisca allo stato di depressione della moglie, stato in cui la donna era
caduta lo scorso anno quando aveva perso il figlioletto al quinto mese di gravidanza.
Ma la seconda gravidanza è stata portata a termine e la settimana scorsa,
Antonietta aveva partorito Vincenzo, esternando grande felicitàpersino su Facebook.
Il parto era avvenuto con taglio cesareo solo perché la giovane, secondo
indiscrezioni ospedaliere, aveva una forte paura di partorire naturalmente ma dopo
la nascita del figlio sembra avesse superato le sue ansie. I TESTIMONI Anche le altre
partorienti avrebbero riferito che la neomamma sembrava più in forma, riuscendo a
camminare meglio rispetto ai giorni precedenti. E quando aveva crolli di pianto, le
tranquillizzava dicendo che era per l' enorme gioia. Lunedì mattina (giorno in cui si è
suicidata lanciandosi da una finestra del sesto piano del Ruggi), prima di recarsi al
nido per allattare Vincenzo, si era anche truccata. Poi la decisione di farla finita. ©
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30/06/2018                                                                                                                Pagina 32
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 4.296
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

  Neurochirurgia telenovela finita arriva Russo dal Cardarelli

 LA NOMINA Sarà Giuseppe Russo a
 guidare il reparto ospedaliero di
 neurochirurgia del Ruggi. Sostituisce l'
 ex primario Luciano Brigante, coinvolto
 nello scandalo mazzette per scavalcare
 le liste d' attesa, che travolse l' azienda
 ospedaliera due anni fa. Si chiude così
 anche la lunga querelle legata all' arrivo
 di Giuseppe Catapano, a cui l' ex
 manager Nicola Cantone aveva conferito
 l' incarico, ma che non è mai giunto a
 Salerno dall' aggiudicazione del bando di
 concorso, preferendo l' Ospedale del
 Mare. Un arrivo, quello di Catapano, tinto
 di giallo sin dall' inizio. Il suo mancato
 sbarco a Salerno, almeno ufficialmente,
 era legato al completamento dei lavori di
 risistemazione dell' ala ospedaliera.
 Interventi bisognosi di tempi lunghi,
 legati a un progetto ambizioso. Per
 questo motivo, nonostante il primario
 avesse vinto il concorso e accettato la
 nomina, aveva continuato sempre a
 lavorare al Rummo di Benevento, in
 attesa che andassero in porto gli interventi di ristrutturazione, da lui stesso indicati
 e condivisi. Al suo posto Giuseppe Russo, neurologo napoletano, per 20 anni al
 Cardarelli, esperto nella diagnosi e trattamento delle malattie cerebrovascolari, nella
 chirurgia degli aneurismi cerebrali, nelle neoplasie cerebrali e del midollo spinale.
 sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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30/06/2018                                                                                                               Pagina 4

                                                                                                                         EAV: € 709
                                                                                                                         Lettori: 29.750
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

      Neurochirurgia, dopo lo scandalo un nuovo direttore:
                        nominato Russo

 Cambio al vertice per l' unità di
 Neurochirurgia ospedaliera dell' azienda
 ospedaliera universitaria San Giovanni di
 Dio e Ruggi d' Aragona. Dopo le
 dimissioni dell' ex facente funzione,
 Luciano Brigante, arriva il nuovo
 direttore d' Unità. A ricoprire l' ambito
 ruolo sarà infatti il dottor Giuseppe
 Russo, molto conosciuto presso l'
 ospedale Cardarelli di Napoli. Giuseppe
 Russo è un neurologo con competenza
 nella diagnosi e nel trattamento delle
 malattie cerebro vascolari; esperto nella
 chirurgia degli aneurismi cerebrali, il
 dottor Russo ha lavorato presso l'
 ospedale Cardarelli di Napoli dal 1988.
 Inoltre, è presidente onorario di Alice
 Campania, l' associazione che si occupa
 di Ictus cerebrale presente in Campania.
 Nel 2016, l' unità di Neurochirurgia dell'
 ospedale Ruggi era finita al centro dello
 scandalo per un' inchiesta di presunte
 mazzette elargite per scavalcare le lunghe liste d' attesa, portando così anche alle
 dimissioni del direttore facente funzione Luciano Brigante. Inizialmente, però, la
 nomina di direttore era stata confe rita al dottor Giuseppe Catapano che ha però
 scelto di svolgere la sua attività professionale presso l' ospedale del Mare di Napoli
 lasciando così il posto vuoto, ricoperta ora dal dottor Giuseppe Russo che si
 insedierà ufficialmente proprio in questi giorni, dando vita ad una sinergia con il
 professore Giorgio Iaconetta, direttore dell' Unità neurochirurgica universitaria.

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30/06/2018                                                                                                               Pagina 5

                                                                                                                         EAV: € 638
                                                                                                                         Lettori: 29.750
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                           Operato, gli recidono una vena

 Gli viene recisa la vena cava a seguito di
 un intervento chirurgico alla ghiandola
 surrenale. Antonio Mucciolo (noto come
 Tonino), 52 anni spira nel reparto di
 Rianimazione del San Giovanni di Dio e
 Ruggi d' Aragona a distanza di alcuni
 giorni dall' intervento chirurgico. I
 familiari hanno presentato una denuncia
 chiedendo di conoscere la verità sul
 decesso. La Procura di Salerno ha aperto
 un fascicolo affidato al sostituto
 procuratore Roberto Penna. Al momento
 non vi sono iscritti sul registro degli
 indagati. I primi avvisi di garanzia
 potrebbero arrivare nelle prossime ore.
 Al momento la Procura ha disposto il
 sequestro della cartella clinica e della
 salma. Il 12 giugno scorso Antonio
 Mucciolo    è     stato   sottoposto    ad
 intervento chirurgico dai camici bianchi
 della chirurgia generale. Durante l'
 intervento viene recisa la vena cava, un
 grosso vaso che si trova vicino alla ghiandola surrenale (ghiandola posizionata sopra
 il rene). Immediatamente è scattato l' allarme, nella sala operatoria sono stati fatti
 intervenire i colleghi della chirurgia vascolare che hanno provveduto a suturare il
 grosso vaso interessato da una copiosa emorragia. terminato l' intervento, il
 paziente che aveva perso molto sangue viene trasferito nel reparto di rianimazione
 dove è morto lo scorso 25 giugno. L' indagine della magistratura mira ad accertare
 eventuali responsabilità nel decesso del 52enne. Sulla salma disposta l' autopsia.
 Sono in corso accertamenti tesi ad identificare i camici bianchi che hanno assistito il
 paziente fin dall' ingresso in sala operatoria.

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30/06/2018                                                                                                                Pagina 2
                                           La Città di Salerno
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                         Rete Ictus Ultimata la formazione

 Presso l'ospedale di Agropoli, si è chiuso
 il ciclo di eventi formativi sull'ictus
 acuto, realizzato nell'Asl Salerno dal
 Dipartimento emergenza e reti tempo
 dipendenti,      guidato     da    Giovanni
 D'Angelo. Il programma formativo è
 stato attuato su tutto il vasto territorio
 della provincia di Salerno con 6 edizioni,
 di cui 5 all'interno degli ospedali di Vallo,
 Sapri, Eboli, Nocera Inferiore, Agropoli,
 ed una nella sede dell'Ordine dei medici
 ed odontoiatri a Salerno. Hanno fornito il
 supporto alla importante iniziativa,
 l'Ordine e Angels, progetto europeo
 sostenuto dall'Eso. Hanno partecipato
 globalmente oltre 300 medici coinvolti
 nella rete per il trattamento dei pazienti
 colpiti da Ictus. Numerosi i relatori
 coinvolti nelle diverse sedi: Antonio
 Apolito, Rosa Becci, Vincenzo Busillo,
 Dario Coppetta, Teresa Cuomo, Maria Di
 Gregorio, Antonello Esposito, Giovanna
 Esposito, Paola Marotta, Rosa Napoletano, Vincenzo Pizza . La proposta formativa è
 nata all'indomani della pubblicazione del nuovo piano ospedaliero della Regione
 Campania, che ha previsto tra l'altro, la implementazione della Rete Stroke nel
 territorio della provincia di Salerno, che vede oggi attive 2 Stroke Unit: nell'Azienda
 ospedaliero- universitaria S. Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona a Salerno e
 nell'ospedale Umberto I a Nocera Inferiore. Due gli obiettivi assistenziali perseguiti
 dalla Asl Salerno, in collaborazione con l'Azienda ospedaliero universitaria S.
 Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona: l'implementazione di ospedali in grado di
 supportare interventi in urgenza H 24 per pazienti colpiti da ictus. È un progetto in
 fase di implementazione presso l'Asl Salerno, per la Rete ictus.

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30/06/2018                                                                                                                Pagina 2
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                 Asl Salerno, è polemica sul commissario

 Questione time in Consiglio regionale, il
 M5s attacca il governatore Vincenzo De
 Luca per la nomina del commissario
 dell'Asl Salerno, Mario Iervolino. E
 denuncia il caso al Ministero della Salute,
 al Mef, all'Agenas e all'Anac. «Il
 commissariamento è illegittimo afferma
 la consigliera Valeria Ciarambino perché
 deciso in assenza di cause straordinarie
 o emergenziali, non è un istituto
 alternativo alla gestione ordinaria».
 Replica il vice governatore Fulvio
 Bonavitacola: «Rispettata la legge».

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30/06/2018                                                                                                                Pagina 24
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

  Carenze di personale all'ospedale Curto Difficoltà per i turni
 (e. c.)
 Continua a far discutere la carenza di
 personale all'ospedale Luigi Curto di
 Polla, un problema che va avanti da anni
 e che ha visto nei giorni scorsi il dottore
 Pietro Greco, dirigente del reparto di
 neurologia, minacciare lo sciopero della
 fame. Sulla questione è intervenuta la Uil
 Fpl Salerno che ha denunciato le
 situzioni critiche di diversi reparti. «La
 Pediatria - scrive il sindacato - opera con
 pochi medici, alcuni dei quali vengono a
 fare turni, organizzandosi alla meglio in
 quanto già strutturati presso altra
 struttura e nel Pronto soccorso i turni
 sono effettuati per la maggiore da medici
 non strutturati. C'è poi carenza di
 personale infermieristico, costretto ad
 effettuare turni sotto organico minimo,
 con il sopraggiungere delle ferie estive si
 rischia il collasso del servizio, rischiando
 di non garantire i livelli essenziali di
 assistenza». La Neurologia, per il
 sindacato, vive inoltre una carenza di medici ormai diventata la normalità inoltre nel
 reparto non esiste un tecnico di Neurofisiopatologia e un bambino affetto da
 patologia in cui necessita di elettroencefalogramma, essere trasportato in
 ambulanza all'ospedale di Eboli. Il reparto di Fisiopatologia Respiratoria lavora con
 due soli medici strutturati, compreso il responsabile, e con uno specialista
 ambulatoriale a 12 ore e «anche con una grave carenza di medici - spiegano o
 sindacalisti - si trattano centinaia di pazienti in ossigenoterapia e si praticano
 prestazioni tipo la Pletismografia, altrimenti praticabile a Scafati». Situazione critica
 anche per il reparto di Ortopedia e Traumatologia con tre soli medici compreso il
 responsabile invece in quello di Medicina, «si sta tamponando con un medico ad
 incarico per effettuare i turni e in Urologia ci sono quattro medici compreso il
 responsabile e un litotritore che ancora non arriva, la cui gara è in corso da circa due
 anni. Infine l'ambulatorio di Cardiologia e quello di Endocrinologia sono a dir poco
 inesistenti.

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30/06/2018                                                                                                                Pagina 32
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 8.454
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

     Ciarambino e Bonavitacola scontro sul commissario Asl

 LA REGIONE «Non c' è alcuna ragione di
 straordinarietà     che     giustifichi     il
 commissariamento della Asl di Salerno».
 E' di nuovo polemica politica sulla scelta
 del governatore Vincenzo De Luca di
 spostare l' ex manager dell' azienda
 sanitaria Antonio Giordano ai Colli, dove
 copre, a sua volta, il ruolo di
 commissario      straordinario,    con    la
 consigliera     regionale     pentastellata
 Valeria Ciarambino che, nel corso del
 question time, ha preannunciato l' invio
 «di una segnalazione al ministero della
 Salute, al Mef, all' Agenas e all' Anac»,
 per far luce sulla vicenda. IL MINISTERO
 «Non si può continuare con questa
 gestione personalistica della sanità
 campana, in barba a tutte le norme -
 afferma - In un sol colpo, De Luca ha
 nominato      un    nuovo      commissario
 straordinario per l' azienda dei Colli, ha
 commissariato la Asl di Salerno e nella
 vicenda entra anche l' ospedale Rummo
 di    Benevento,     perché     l'  attuale
 commissario di Salerno era direttore generale del Rummo. Tre sfaceli in un solo
 colpo». All' ospedale dei Colli è in atto un concorso per la nomina del direttore
 generale, il cui bando è scaduto il 5 aprile scorso. Da oltre 2 mesi, quindi, la Regione
 non ha ancora provveduto a concludere le procedure di affidamento dell' incarico.
 Stando alle voci di corridoio, però, quella di Giordano a commissario potrebbe essere
 una nomina borderline, in quanto lo stesso ha rinunciato a un altro anno di mandato
 in via Nizza a Salerno per accettarne un altro di pochi mesi. Lo scenario che
 potrebbe aprirsi, alla luce anche della scadenza del mandato di Anna Maria Minicucci
 al Santobono di Napoli, potrebbe vedere, in futuro, l' arrivo di Antonio Giordano al
 Santobono e della Minicucci a manager dell' ospedale dei Colli. IL CAMBIO Al posto di
 Antonio Giordano, in veste di commissario, è giunto a Salerno l' ex direttore sanitario
 e non il manager del Rummo, come erroneamente sostenuto dalla Ciarambino, Mario
 Iervolino, un nome non nuovo per il pianeta della sanità salernitana. L' ex sindaco di
 Ottaviano, infatti, era stato già designato dal governatore Vincenzo De Luca, nel
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mese di novembre scorso, per sostituire l' ex direttore generale dell' azienda
ospedaliera universitaria Nicola Cantone. La valutazione del curriculum di Mario
Iervolino, però, non convinse appieno l' amministrazione universitaria, che lo ritenne
un profilo non adeguato all' importanza dell' incarico. Iervolino, con alle spalle una
lunga esperienza nella Asl Napoli 1 e componente di diversi staff di aziende
sanitarie, non aveva mai ricoperto nella sua carriera il ruolo di manager di un'
azienda ospedaliera. Aspetto, questo, che ne determinò il no di Tommasetti. L'
ACCUSA «Il commissariamento della Asl di Salerno è illegittimo perché deciso in
assenza di cause straordinarie o emergenziali aggiunge Ciarambino - Il
commissariamento non è un istituto alternativo alla gestione ordinaria». A
rispondere è stato Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Giunta regionale,
citando in aula un documento della Direzione generale per la tutela della salute,
secondo cui «i provvedimenti sono stati tutti assunti nel rispetto delle disposizioni
legislative vigenti». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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30/06/2018                                                                                                                Pagina 8

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

      Ciarambino, commissariare l' Asl Salerno è illegittimo

 QUESTION TIME - M5S «Non c' è alcuna
 ragione di straordinarietà che giustifichi
 il commissariamento della Asl di
 Salerno».     Lo    ha     detto     Valeria
 Ciarambino, consigliere regionale del
 Movimento 5 Stelle che, nel corso del
 question time, ha fatto sapere di aver
 «inviato una segnalazione al Ministero
 della Salute, al Mef, all' Agenas e per
 conoscenza all' Anac». «Non si può
 continuare     con     questa      gestione
 personalistica della sanità campana, in
 barba a tutte le norme - ha affermato -.
 In un sol colpo, De Luca ha nominato un
 nuovo commissario straordinario per l'
 Azienda dei Colli, ha commissariato la
 Asl di Salerno e nella vicenda entra
 anche l' ospedale Rummo di Benevento,
 perché l' attuale commissario di Salerno
 era direttore generale del Rummo. Tre
 sfaceli    in   un    solo    colpo».    «Il
 commissariamento della Asl di Salerno è
 illegittimo perché deciso in assenza di cause straordinarie o emergenziali - ha
 aggiunto -. Il commissariamento non è un istituto alternativo alla gestione
 ordinaria». A rispondere alla sua interrogazione Fulvio Bonavitacola, vicepresidente
 della Giunta regionale che ha citato, in aula, un documento della Direzione generale
 per la tutela della salute secondo cui «i provvedimenti sono stati tutti assunti nel
 rispetto delle disposizioni legislative vigenti». «Non ha risposto al perché, piuttosto
 che nominare un commissario per l' Azienda dei Colli, si commissariano due aziende
 e si lascia senza direttore generale una terza azienda - ha concluso Ciarambino -.
 Non si spiega perché è stata commissariata l' Azienda di Salerno che fino a ieri
 aveva una gestione ordinaria».

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30/06/2018                                                                                                                 Pagina 20

                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

        Corso di Chirurgia Urologica, Laparoscopia Avanzata
 Maria Pirro
 Si è tenuto nei giorni scorsi presso
 l'ospedale    Umberto      I   di   Nocera
 organizzato      dal    Dottor     Roberto
 Sanseverino direttore del Dipartimento
 di Chirurgia e Urologia Asl Salerno e
 direttore UOC di Urologia Ospedale
 Umberto I di Nocera un congresso di
 chirurgia laparoscopica mini invasiva cui
 hanno partecipato esperti provenienti da
 differenti città di Europa. Secondo il
 dottore e molto importante il confronto
 tra esperti per l'apprendimento di
 tecniche sempre nuove. Dal congresso è
 emerso che le nuove generazioni sono
 molto propense all'apprendimento ed
 utilizzo di nuove strategie terapeutiche
 nell'interesse del paziente. Il Dr.
 Sanseverino, spiega che siamo passati
 dalla visione HD alta risoluzione, a una
 sempre più innovativa tecnologia 3D,
 che permette una visione più accurata
 degli organi interni riproducendo la
 visione tridimensionale, garantendo un
 migliore orientamento e percezione della
 profondità di campo, la tecnologia 4K, cioè un'altissima definizione, che è due volte
 più precisa, la possibilità di sovrapporre le immagini diagnostiche e quelle reali nel
 corso dell'intervento, o tecniche di fluorescenza, si è raggiunta così una precisione
 del gesto chirurgico, che appare sempre più netto e preciso a tutto vantaggio del
 recupero della qualità della vita del paziente. La tecniche sono utilizzabili sia in caso
 di grandi neoplasie, tecniche demolitive, che in caso di chirurgia conservativa, con
 lesioni trattate precocemente. Appare evidente che effettuare visite e controlli di
 screening, sia necessario per individuare lesioni anche minime ed ottenere i migliori
 risultati di eradicazione della malattia e preservazione della qualità della vita.
 Sanseverino ribadisce che anche l'uomo deve iniziare a recarsi dall'urologo
 regolarmente e non solo in presenza di sintomi che potrebbero già essere segno di
 una sopraggiunta malattia.

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30/06/2018                                                                                                                Pagina 4

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

   La "Casa della Salute" apre le porte ai cittadini salernitani

 IL PROGETTO / Appuntamento per questa
 mattina alle 9,30 a Sant' Eustachio «Nell'
 era della politica delle chiacchiere e con
 la sanità accessibile a pochi questo è un
 piccolo miracolo» La "Casa della Salute"
 prende ufficialmente il via. Il progetto
 fortemente      voluto    dal    consigliere
 comunale di giovani salernitanidemA,
 Dante Santoro, si concretizza a partire
 da questa mattina quando, alle 9.30, i
 locali della chiesa di Sant' Eustacchio
 apriranno le porte ai residenti che
 intendono effettuare visite mediche ma
 sono in difficoltà economiche. «Sabato
 (oggi per chi legge ndr) inauguriamo la
 Casa della Salute con una giornata di
 visite e controlli gratuiti nel quartiere
 Sant' Eustachio presso l' omonima
 parrocchia», ha dichiarato il consigliere
 Santoro. «Tante persone in stato di
 bisogno riceveranno visite da medici
 volontari in campo di medicina generale,
 oculistica, psicologia, cardiologia, consulenza nutrizionale e verranno effettuate eco
 per carotide per prevenire ictus ischemico - ha poi aggiunto il consigliere - Nell' era
 della politica delle chiacchiere e con la sanità accessibile a pochi, questa è un
 piccolo grande miracolo reso possibile da tanti cittadini attivi e medici dal cuore
 grande. Sabato ore 9.30 si inizia, la salute non deve essere un lusso per pochi ma un
 diritto di tutti». Appuntamento, dunque, per questa mattina con medici di alta
 formazione che effettueranno visite specialistiche in medicina generale, cardiologia,
 psicologia, odontoiatria, fisioterapia, oculistica, chirurgia vascolare e consulenza
 nutrizionale. Per sottoporsi alle visite è necessa.

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30/06/2018                                                                                                                Pagina 49
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 4.847
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                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

        Ospedali, operai a rischio previsti 15 licenziamenti
 CARMELA SANTI
 VALLO DELLA LUCANIA Carmela Santi
 Dalla      manutenzione      alle    cucine,
 licenziamenti in corso negli ospedali del
 Cilento e Diano. Quindici operai addetti
 alla manutenzione rischiano di rimanere
 senza lavoro. Dal primo luglio nelle
 strutture dell' Asl di Salerno dovrebbe
 subentrare la Gesa Spa, società che
 dovrà occuparsi della manutenzione
 negli ospedali. Una rivoluzione che
 include anche l' ospedale San Luca di
 Vallo, quello di Sapri, Roccadsapide e
 Polla. Il passaggio di ditta però fa temere
 il peggio, perché non includerebbe gli
 operai che sono in servizio attraverso le
 ditte che lavorano nelle strutture
 sanitarie. Alle ditte è già arrivata la
 lettera di fine servizio. Nella delibera si
 legge che «quando la Gesa entrerà in
 servizio cesseranno le attività delle ditte
 in proroga». Salvo novità dell' ultima ora,
 quindici      lavoratori      tra      Vallo,
 Roccadaspide e Sapri rischiano di
 rimanere senza lavoro. Sono operai che
 lavorano per le cooperative addette agli impianti elettrici, idraulici e porte
 antincendio. L' elenco trasmesso dall' Asl alla Gesa includerebbe solo i lavoratori
 della CPL, altra società che si occupa della manutenzione. Non è l' unica emergenza
 che si registra nelle strutture sanitarie. Con il fiato sospeso anche gli undici
 lavoratori addetti alle cucine. Lo scorso 14 giugno la società Dusseman service, che
 effettua servizi di ristorazione negli ospedali, ha comunicato la procedura di
 licenziamento collettivo per le strutture di Vallo, Agropoli, Polla e Roccadaspide. Il 13
 luglio è prevista una manifestazione di protesta all' ingresso del San Luca. ©
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30/06/2018                                                                                                                Pagina 20

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                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

       Poco personale in ospedale: la Lega invita i sindaci a
                        scendere in piazza

 POLLA POLLA. Emergenza personale in
 ospedale che scatena una vibrante
 protesta. L' ultima è del coordinamento
 Lega Vallo di Diano che invita i sindaci a
 scendere in piazza. «La Repubblica
 tutela la salute come fondamentale
 diritto dell' individuo ed interesse della
 collettività, e garantisce cure gratuite
 agli indigenti. Nessuno può essere
 obbligato a un determinato trattamento
 sanitario se non per disposizione di
 legge. La legge non può in nessun caso
 violare i limiti imposti dal rispetto della
 persona umana. È la Costituzione che
 affida a chi ha la responsabilità di
 governare il dovere di tutelare la salute
 di chi vive sul nostro territorio. La Lega
 Vallo di Diano vuole ricordare a chi ci
 governa che la salute è un diritto, nei
 precedenti giorni abbiamo ascoltato l'
 ennesima richiesta d' aiuto di Greco,
 primario di Neurologia del nostro
 presidio ospedaliero, che come già fatto in passato accende un faro sulle reali
 condizioni in cui operano i nostri medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari,
 costretti a prestare assistenza nell' assoluta carenza di medici. È solo grazie alla loro
 professionalità che in una sanità al collasso, come quella campana, si riesce ancora
 ad assicurare assistenza e troppo spesso sono loro stessi vittima della legittima
 rabbia di cittadini ormai stanchi, costretti a peregrinare per avere una semplice
 prestazione sanitaria. Rispettiamo le Istituzioni, avremmo voluto impegno nelle
 riunioni a porte chiuse dei Sindaci dell' Asl durante l' ultima visita di De Luca».
 Vincenzo D' Amico.

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