Media Monitoring per 02-07-2018 - Rassegna stampa del 30-06-2018 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 De Luca a de Magistris: " È un sedicente sindaco, io parlo di fatti" ................................. 1 Salerno. Al “Ruggi” arriva il nuovo primario di Neurochirurgia ........................................ 3 Al "Ruggi" terapia "ignorata" .................................................................................................. 4 Aperta un' indagine sul decesso di Antonietta Corinto ...................................................... 5 «Stop fuga di ammalati abbiamo eccellenze ma ritardi da recuperare» ......................... 6 De Luca alla Grillo «La sanità è migliorata» .......................................................................... 8 Ictus acuto, rete dei medici per la prevenzione ................................................................. 10 Morto a 51 anni dopo un intervento al rene, primi avvisi per i medici .......................... 11 Neomamma suicida inchiesta sui controlli .......................................................................... 13 Neurochirurgia telenovela finita arriva Russo dal Cardarelli ........................................... 15 Neurochirurgia, dopo lo scandalo un nuovo direttore: nominato Russo ....................... 16 Operato, gli recidono una vena ............................................................................................. 17 Rete Ictus Ultimata la formazione ........................................................................................ 18 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 19 Asl Salerno, è polemica sul commissario ............................................................................ 19 Carenze di personale all'ospedale Curto Difficoltà per i turni ......................................... 20 Ciarambino e Bonavitacola scontro sul commissario Asl .................................................. 21 Ciarambino, commissariare l' Asl Salerno è illegittimo .................................................... 23 Corso di Chirurgia Urologica, Laparoscopia Avanzata ...................................................... 24 La "Casa della Salute" apre le porte ai cittadini salernitani ............................................ 25 Ospedali, operai a rischio previsti 15 licenziamenti .......................................................... 26 Poco personale in ospedale: la Lega invita i sindaci a scendere in piazza .................... 27 Trentinara, un giorno da ricordare ....................................................................................... 28 Un sorriso contagioso e tanti doni per i piccoli di Pediatria ............................................ 29 Sanità Campania ............................................................................................................................. 30 Assistenza disabili i centri specialistici pronti alla serrata .............................................. 30 «AAA cercasi disperatamente altri donatori di sangue» .................................................. 32 «Non possiamo fermare l' assistenza in pronto soccorso» ............................................... 33 «Stanca di piangere davanti alle scrivanie senza terapie mia figlia non può vivere» .............................................................................................................................................. 34 Boom di immigrati: assistenza sanitaria aumentata del 40% .......................................... 36 Campania penalizzata nel riparto dei fondi ........................................................................ 38 Dottoressa dell' Asl picchiata ................................................................................................ 40 I cromosomi "modificati" dalla dieta .................................................................................... 42 Ianaro (M5s): «Gli attacchi del Pd non mi fanno di certo paura» .................................... 43 La terapia sotto casa anti diabete ........................................................................................ 44 Un nuova malattia rara scoperta alla Federico II ............................................................... 46 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 48 All' ospedale arriva la Tac 2.0 «Pronto soccorso unico in Europa» ................................. 48 L' Irap ignora il medico privato convenzionato .................................................................. 50 Muore dopo l' intervento giallo sulla valvola infetta ......................................................... 51 Terapia innovativa Novartis anti-cancro In Italia le sperimentazioni cliniche .............. 53 Usa, 160 medici nel mirino: oppioidi ai pazienti ................................................................ 55 Via libera a nove nuovi farmaci Anche due terapie contro i tumori ............................... 56 Vivere fino a 122 anni " Non sarà un' eccezione" .............................................................. 57
29/06/2018 EAV: € 12.289 Lettori: 31.333 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web De Luca a de Magistris: " È un sedicente sindaco, io parlo di fatti" Il governatore: "La sanità? Noi stiamo facendo una rivoluzione, consiglierei di attenersi alle cose fatte e di non fare ammuina" «Paga tutto la Regione Campania e sulla sanità stiamo facendo una rivoluzione » . Vincenzo De Luca, ieri mattina a margine della presentazione del premio Charlot – finanziato, tra l'altro, con fondi regionali – al Comune di Salerno, replica alle polemiche sollevate dal primo cittadino di Napoli, Luigi de Magistris, sulla gestione della sanità in Campania. «Consiglierei di attenersi ai fatti e non fare "ammuina" – incalza De Luca – io parlo di cose fatte, le altre cose chiedetele al sedicente sindaco di Napoli ». Il governatore, proprio sulla sanità, annuncia la sua «rivoluzione ». «Al "Ruggi d'Aragona" abbiamo dimezzato le liste di attesa e a Salerno sarà realizzato un nuovo ospedale. Ad oggi – prosegue – il "Ruggi d'Aragona" detiene il primato nazionale per gli interventi di chirurgia cardiovascolare. Per gli interventi al femore, invece, il 70 per cento viene operato entro le 48 ore. Si hanno esiti straordinari. Non so che altro dovremmo fare ». Ed anche su eventi culturali e finanziamenti, il presidente della Regione Campania non risparmia stoccate al sindaco partenopeo ed annuncia una "operazione verità" per individuare «chi sceglie di fare e chi no» ed invitare la gente «a ragionare in base ai dati di fatto e non secondo propaganda, mistificazioni e stupidaggini». Poi, dice: «Ogni cittadino è libero di valutare » . « Ci sono comuni come quello di Salerno – prosegue Vincenzo De Luca – che danno un contributo mentre c'è quello di Napoli che non fa assolutamente niente. La Regione è l'unico motore culturale della Campania». L'esempio è il teatro San Carlo: « La Regione stanzia 12 milioni di euro, il Comune di Napoli zero. Mi limito a dire ciò che è la realtà». E sulle polemiche, invece, per i fondi stanziati per il teatro Verdi di Salerno ( un milione e mezzo l'anno), il presidente De Luca velatamente risponde con ironia al Movimento 5 Stelle, che nei giorni scorsi ha presentato un esposto alla Procura della Corte dei Conti denunciando gli sprechi e la gestione familistica: «Uno vale uno? Ma l'ultimo tanguero non può valere quanto Kant. Chiacchiere al vento, datemi pace» mentre il sindaco Enzo Napoli incalza: « Sono nemici di Salerno». Poi il governatore annuncia altri due eventi culturali per la sua città, per incrementarne la visibilità a livello internazionale: «Ho intenzione di riprendere due idee: una proposta lanciata Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dal mio amico Vittorio Sgarbi qualche tempo fa che è quella del festival dell'Essere, incentrato sulla filosofia e sulla riflessione umana e l'altra su una biennale sull'architettura contemporanea e sul design dedicata a Massimo Vignelli». Ma intanto De Luca ha già pensato al Natale: stanziati, con delibera di giunta regionale del 15 maggio scorso, 2 milioni e mezzo per le Luci d'Artista 2018 -2019 di Salerno. In soccorso del governatore, nello scontro con de Magistris, anche il vicepresidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola: «Nuove strabilianti esternazioni di de Magistris sui temi del lavoro e della sanità. Si continuano a fare esternazioni e demagogia per nascondere l'assoluta nullità dell'amministrazione comunale di Napoli, il più grande disastro amministrativo d'Italia. Ormai siamo di fronte a un problema patologico. Tempo perso. Ci accontenteremmo che dal Comune di Napoli si facesse lo sforzo titanico di far funzionare almeno le funicolari». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/06/2018 mn24.it EAV: € 385 Lettori: 1.433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno. Al “Ruggi” arriva il nuovo primario di Neurochirurgia L’Unità di Neurochirurgia ospedaliera dell’Azienda San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno volta pagina. Arriva il nuovo Direttore d’Unità: si tratta del dottor Giuseppe Russo (nel riquadro in foto), napoletano, “cardarelliano”. Con l’arrivo del professionista si archiviano, definitivamente, quei ricordi legati all’inchiesta, dall’eco nazionale, di presunte mazzette elargite per bypassare le liste d’attesa che portarono alle dimissioni dell’ex facente funzione, Luciano Brigante. I lavori della Commissione esaminatrice videro avere la meglio al dottor Giuseppe Catapano che, optando per Napoli, per l’Ospedale del Mare, ha lasciato spazio al collega. Che inizierà ufficialmente a breve, in sinergia con il professore Giorgio Iaconetta, Direttore dell’Unità neurochirurgica universitaria. Ma chi è il nuovo primario? Neurologo, con competenze nella diagnosi e trattamento delle malattie cerebrovascolari, è esperto nella chirurgia degli aneurismi cerebrali. Dal 1988 il neurochirurgo ha lavorato presso l’AORN Cardarelli. Ha maturato specifico interesse nel trattamento delle patologie CerebroVascolari, Neoplasie Cerebrali e del midollo spinale. Borsista presso il RiksHospitalet di Oslo – Norvegia, nonché docente di Neurosonologia presso la Scuola di Specializzazione in Neurologia della Seconda Università di Napoli – SUN. Non ultimo, è presidente onorario di Alice Campania, l’associazione che si occupa di Ictus. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 2 EAV: € 783 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Al "Ruggi" terapia "ignorata" Il Thc dunque sembra proprio essere, almeno in via ufficiale, visto che al calar della sera l' uso è largamente diffuso soprattutto tra i giovani, un vero e proprio tabù, tant' è che nei locali adibiti a farmacia dell' azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona, fonti autorevoli ne certificano l' assenza o quantomeno un uso pari quasi allo zero nel curare malattie quando le terapie convenzionali sono inefficaci. Sì, il Thc, ovvero il principio attivo di quella che volgarmente viene chiamata "erba", viene usato anche per fini medici. Nel 2016, il nostro Paese ha avviato una produzione nazionale di cannabis per uso medico presso lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, grazie alla collaborazione tra il Ministero della salute e il Ministero della difesa, in modo da garantire l' accesso a tali terapie a costi adeguati e in modo sicuro. Si tratta del prodotto Cannabis Fm -2 (contenente Thc tra il 5 e l' 8 pe cento e Cbd in quantitativi tra il 7,5 e il 12 per cento), prima so stanza attiva a base di cannabis prodotta in conformità alle direttive europee in materia di medicinali su processo produttivo depositato e controllato, in una officina farmaceutica autorizzata dall' Aifa e la cui distribuzione è autorizzata dall' Organismo statale per la cannabis presso il Ministero della salute. La prescrizione di cannabis ad uso medico in Italia dunque riguarda l' impiego nel dolore cronico e di quello associato a sclerosi multipla e a lesioni del midollo spinale; nella nausea e vomito causati da chemioterapia, radioterapia, terapie per Hiv; come stimolante dell' appetito nella cachessia, anoressia, perdita dell' appetito in pazienti oncologici o affetti da Aids e nell' anoressia nervosa; l' effetto ipotensivo nel glaucoma; la riduzione dei movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette. Le prescrizioni infine si effettuano esclusivamente quando le terapie convenzionali o standard sono inefficaci. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 5 EAV: € 458 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Aperta un' indagine sul decesso di Antonietta Corinto E' stata aperta un' indagine sul decesso della neo mamma Antonietta Corinto. La donna si è suicidata lanciandosi dalla finestra del sesto piano del reparto di neonatologia dell' ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona. Il fascicolo aperto dal magistrato Roberto Penna è teso ad accertare se vi sia stata una omessa vigilanze da parte del personale. Nessun indagato figura al momento. Si tratta solo di un' indagine su notizia di reato. Solo nelle prossime ore sarà possibile avere ulteriori sviluppi in merito. Antonietta Coriento, residente a Sapri, dopo aver allattato il suo piccolo ha lasciato il nido, si è diretta verso la finestra e si è lasciata cadere nel vuoto. La tragedia si è consumata lo stesso giorno in cui sarebbe dovuta essere dimessa. Pare che la donna soffrisse di una forte crisi depressiva. pieffe. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 32 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 10.777 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona «Stop fuga di ammalati abbiamo eccellenze ma ritardi da recuperare» Sabino Russo «Paghiamo anni di ritardi nel trasferimento dei fondi, a causa del piano di rientro, che ha reso i nostri ospedali meno accoglienti di quelli del nord. Puntando sulle nostre eccellenze e continuando ad alzare il livello dell' offerta sanitaria, insieme a un piano di marketing comunicativo più incisivo, puntiamo a recuperare il gap». Lo afferma il manager del Ruggi Giuseppe Longo, intervenuto sui numeri della mobilità passiva, che mostrano tra i residenti salernitani ancora un 10 per cento di ricoveri fuori regione. Troppi ammalati salernitani in fuga dagli ospedali della provincia. Altrove sono più bravi? «Da un punto di vista professionale sicuramente no, perché abbiamo fior fiori di professionisti. Paghiamo, probabilmente, lo scotto di anni in cui la mobilità è stata ancora più forte e le regioni del Nord sono state più attrattive. Questo è testimoniato anche dal motivo dei ricoveri, che non sono legati a grosse complessità, ma sono coperti anche dai nostri servizi. Questo evidenzia che non c' è un livello tecnico superiore». Dove si genera il cortocircuito? «Faccio un esempio per tutti. I problemi della tiroide sono patologie che trattiamo senza difficoltà, dalla terapia a quella chirurgica. E' rimasto, però, nel modello culturale di tutto il meridione che in Toscana c' è il meglio del settore. Quando una regione ha per quella patologia un punto di riferimento nazionale parliamo di mobilità per attrazione e ha un effetto per anni sulla gente. Si generano, quindi, modelli che sono difficili da superare». Eppure nelle strutture della provincia sono presenti delle eccellenze di livello nazionale. Non sappiamo solo valorizzarle o c' è dell' altro? «Probabilmente ci manca una azione di marketing. Quando un soggetto terzo come l' Agenas ci dice che siamo i migliori in Italia in termini di mortalità per gli interventi cardiochirurgici ci fa capire che dobbiamo essere più bravi a esportare Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
le nostre capacità professionali e organizzative. Questo vale anche per il progetto femore, la vascolare, sull' oncoematologia, dove abbiamo punte di eccellenza notevoli». Molti dei ricoveri sono ad alto rischio inappropriatezza. Come si spiegano? «Quando parliamo di mobilità passiva non dobbiamo pensare solo a chi si mette in viaggio per un problema di salute, ma anche alla cosiddetta mobilità di confine, che interessa tutte quelle persone che per motivi geografici trovano più facile raggiungere luoghi di cura di un' altra regione. Poi nella mobilità passiva va anche tutta quella quota di persone che in quel momento sono non residenti, per motivi di lavoro, di studio». Ci sono solo limiti di carattere organizzativo a livello locale o vanno ricercate responsabilità anche altrove? «Ci sono sicuramente dei problemi organizzativi locali. E' di questo mese la notizia del miliardo e dispari di fondi per il restyling degli ospedali campani. Il fatto che le regioni del Nord li abbiano già avuti da tempo, perché a noi, per colpa del piano di rientro, ci sono stati trasmessi con notevole ritardo, ha fatto sì che gli ospedali del nord, dal punto di vista strutturale, siano organizzati molto meglio dei nostri. Andare lì e vedere che il luogo di cura, dal punto di vista del confort alberghiero, è molto più adeguato, al di là dei professionisti presenti, diventa un altro motivo per noi critico e per loro attraente». Parliamo, in ogni caso, di un enorme volume di spesa. «Che va recuperato e reinvestito ed è quello l' obiettivo che abbiamo tutti i direttori generali. Quando parliamo di saldo intendiamo un differenziale dove c' è anche l' attiva. Sulla mobilità si deve agire rendendo fisiologica quella passiva». E' possibile immaginare un piano di azione condiviso? «E' quello che la Regione sta facendo. Dal momento che ci sono degli obiettivi si lavora sulla salute. Il fatto che sono state organizzate le reti, che lavoriamo sugli indicatori di esito e stiamo migliorando sulla griglia Lea, significa che stiamo alzando il livello di qualità delle prestazioni». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 2 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona De Luca alla Grillo «La sanità è migliorata» Eleonora Tedesco Si appella all'inconfutabilità dei numeri il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, per rispondere nuovamente al neo ministro della Sanità, Giulia Grillo, che, in un'intervista, aveva messo in luce come la Campania sia ultima nella graduatoria dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) e non escludeva la possibilità di nominare un nuovo commissario. Affermazioni che De Luca non ha per nulla digerito e che ha respinto al mittente aprendo un fronte di scontro sui social. E, in occasione dei 20 anni di impegno della sezione Marco Tulimieri dell'Ail, De Luca prova a smorzare i toni senza cambiare la sostanza del ragionamento. «È stata una battuta fatta dal ministro appena insediata che evidentemente non era informata dei dati. Evitiamo di fare polemica. Abbiamo detto al ministro ricorda che possiamo tranquillamente illustrarle lo stato della sanità campana da cui si può verificare sulla base dei dati che oggi siamo enormemente più avanti». Passi avanti che il presidente rivendica a maggior ragione dopo la vista a Milano per la firma del protocollo d'intesa tra l'ospedale Cardarelli di Napoli e il milanese Niguarda. «Eravamo perlomeno allo stesso livello nella qualità delle prestazioni e della ricerca. E questo aggiunge De Luca - pur sapendo che abbiamo un contesto diverso perché a Milano si può lavorare con tranquillità, essendoci una rete territoriale che filtra i pazienti, in Campania, invece, dobbiamo ancora realizzarla e quindi si riversano tutti sui pronto soccorso. Ma detto questo, stiamo veramente a livelli di eccellenza nazionale». Sulla missione milanese De Luca è tornato a parlare anche durante la consueta intervista televisiva del venerdì sottolineando come a Milano si siano presentate a testa alta Napoli e la Campania. «Questo sostiene è un altro Sud fatto non di pulcinellate, di demagogie di disamministrazione, ma del rigore e pronto alla sfida dell'efficienza. Abbiamo mostrato il volto migliore, quello dell'efficienza e della grande professionalità». Il presidente ha ribadito per settembre l'apertura del pronto soccorso dell'Ospedale del Mare di Napoli, che nei mesi successivi sarà completato. E si toglie anche un Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
sassolino dalla scarpa: «Anche a Milano dice hanno le barelle». E poi invita a distinguere quando un paziente è in barella piuttosto che essere ricoverato nel reparto oppure quando arriva in emergenza e viene curato sulle barelle attrezzate. «Al Carderelli ricorda le abbiamo eliminate, non confondiamo i problemi». Tra i punti di forza della sanità campana, il presidente rivendica anche il lavoro fatto per la rete oncologica. «Abbiamo messo in rete tutti i centri nei quali si curano i tumori a livello più alto possibile e inseriremo ematologia. Stiamo concretizzando un progetto di livello internazionale, investendo 100 milioni di euro per il contrasto alle malattie oncologiche e per la individuazione e la produzione di un vaccino contro i tumori. Abbiamo impegnato 5 gruppi di ricerca su questo obiettivo. C'è una situazione enormemente migliorata, abbiamo il trapianto di midollo osseo al Ruggi, stiamo potenziando la struttura di Nocera Pagani con un reparto di oncologia all'avanguardia ». L'anniversario della sezione Marco Tulimieri è anche l'occasione per De Luca di lanciare un appello sull'emergenza sangue che inizia a scarseggiare in maniera preoccupante impegnandosi «a promuovere una campagna di donazione del sangue rivolgendoci a tutti e soprattutto alle strutture organizzate, alle associazioni, al mondo del volontariato, alle forze dell'ordine. Dobbiamo insistere perché questa è diventata un'emergenza sia per l'invecchiamento della popolazione, sia per una caduta generale di tensione che c'è stata nel nostro Paese». In prospettiva, invece, il presidente detta l'agenda: migliorare la posizione sui Lea e azzerare i 300 milioni che la Regione spende per i viaggi di chi è costretto a farsi curare fuori. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 32 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.018 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ictus acuto, rete dei medici per la prevenzione Si chiude il ciclo di formazione sull' ictus acuto, realizzato dall' Asl unica di Salerno, con la collaborazione del dipartimento Emergenza e reti tempo dipendenti, l' ordine dei medici e il progetto europeo Angels Initiative. Sei le tappe toccate dall' articolato progetto di formazione e aggiornamento: gli ospedali di Vallo, Sapri, Eboli, Nocera Inferiore e Agropoli, oltre la sede dell' Ordine, con oltre 300 medici coinvolti. L' iniziativa nasce dopo la pubblicazione del nuovo piano ospedaliero regionale, che prevede, tra l' altro, l' implementazione della rete ictus, che in provincia vede già attive 2 stroke unit: il Ruggi e Nocera Inferiore. Due gli obiettivi assistenziali perseguiti: l' implementazione di ospedali in grado di supportare interventi in urgenza h24 e l' incremento delle conoscenze cliniche dei medici di medicina generale sula patologia. Questo perché la tempestività di intervento, attraverso la terapia trombolitica e/o quella di disostruzione meccanica del vaso occluso, può migliorare in maniera importante la prognosi e gli esiti, fino al recupero del paziente a una vita autonoma e normale, determinando un notevole risparmio economico ed un minore carico socio-assistenziale nel tempo per la comunità e per le famiglie coinvolte. sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 37 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 6.157 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Morto a 51 anni dopo un intervento al rene, primi avvisi per i medici Si sta procedendo all' identificazione di tutti i sanitari che hanno avuto in cura Antonello Mucciolo, detto Tonino, deceduto il 25 giugno in seguito a un intervento chirurgico per la rimozione di una cisti renale al Ruggi. Il sostituto procuratore Roberto Penna, titolare dell' inchiesta, sta facendo le ultime valutazioni ed avere con certezza tutti gli elementi per individuare il personale sanitario presente in sala operatoria ed eventualmente in rianimazione, dove però il 51enne operaio di Aquara è giunto in gravissime condizioni. Da oggi fino a lunedì, quando probabilmente sarà conferito l' incarico di effettuare l' autopsia sulla salma dell' uomo sottoposta a sequestro, il quadro sarà più chiaro. I dati certi finora sono che il 12 giugno Antonello Mucciolo, capo operaio della Comunità montana Alburni, è stato operato: il 51enne aquarese doveva subire un intervento surrenale. L' equipe chirurgica, in seguito al taglio dietro la schiena per intervenire sul rene, avrebbe reciso la vena cava inferiore. A quel punto, allertata l' equipe vascolare, si è ricucita la vena ma il paziente aveva perso molto sangue ed è morto la notte del 25 giugno, dopo essere stato ricoverato 13 giorni nel reparto di rianinazione. Immediata è scattata la denuncia dei familiari e la Procura di Salerno, una volta sequestrata la salma, ha aperto un' inchiesta giudiziaria che chiarirà se la morte dell' uomo sia un caso di malasanità o dovuta a una tragica fatalità. Sono state acquisite le cartelle cliniche del paziente, i vari esami e test clinici: materiale che sarà utile anche il medico legale che dovrà effettuare l' autopsia (probabilmente sarà affidata a Giovanni Zotti) i cui risultati chiariranno le cause della morte dell' uomo. In questi giorni saranno notificati gli avvisi di garanzia per consentire ai professionisti di nominare consulenti di parte che assisteranno all' esame autoptico e a tutti i successivi esami di laboratorio su tessuti e organi Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
prelevati durante l' autopsia. an.tro. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 37 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 8.240 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Neomamma suicida inchiesta sui controlli Angela Trocini Sulla morte di Antonietta Corinto, la neomamma di Sapri suicida al Ruggi, la magistratura salernitana vuole chiarire ogni aspetto. E, così, il sostituto procuratore Roberto Penna sta verificando se vi siano state omissioni di controllo o di servizi sanitari nei confronti della giovane donna. Insomma se ci siano o meno ipotesi di reato per un' inchiesta giudiziaria a carico di qualche operatore sanitario, tra medici, infermieri o operatori in generale. Al momento il magistrato, a cui sono state affidate queste prime indagini, sta procedendo utilizzando la procedura del modello 45 (che nel nostro ordinamento giudiziario è il registro degli atti che non costituisce notizia di reato) per raccogliere tutte le informazioni utili a chiarire qualsiasi aspetto di una vicenda che ha sconvolto non solo i familiari della neomamma ma l' intera comunità saprese, cittadina dove abitava la coppia. I DUBBI Gli agenti del drappello ospedaliero, quindi, sono al lavoro per raccogliere tutte le informazioni utili (dalle testimonianze sui giorni di degenza alle cartelle cliniche): le indagini quindi non sono affatto concluse e sono indirizzate a comprendere se si potesse fare qualcosa per evitare il suicidio. Oppure se l' evento non si potesse prevedere: è vero che Antonietta era caduta in uno stato di forte depressione a causa della perdita del primo bambino al quinto mese di gravidanza, ma, insieme al marito Gerardo, ci aveva riprovato e la seconda gravidanza si era conclusa con la nascita di un bambino sano e vispo. Neonato che, prima dell' insano gesto, Antonietta era andata ad allattare. Eppure il giovane vedovo, una volta riportata a casa la bara della moglie, tra le lacrime, ha continuato a ripetere come una litania di «aver chiesto ai medici un permesso speciale per stare vicino alla sua Antonietta», ma «nessuno ci ha dato ascolto. Antonietta non stava bene ma ci è stato detto che mia moglie era solo preoccupata per le sorti del figlioletto appena nato. E, così, potevamo entrare in reparto un' ora al giorno, quella destinata alla visite». Evidentemente tali parole non Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
sono cadute nel vuoto e gli inquirenti vogliono fugare qualsiasi dubbio: è chiaro che il vedovo si riferisca allo stato di depressione della moglie, stato in cui la donna era caduta lo scorso anno quando aveva perso il figlioletto al quinto mese di gravidanza. Ma la seconda gravidanza è stata portata a termine e la settimana scorsa, Antonietta aveva partorito Vincenzo, esternando grande felicitàpersino su Facebook. Il parto era avvenuto con taglio cesareo solo perché la giovane, secondo indiscrezioni ospedaliere, aveva una forte paura di partorire naturalmente ma dopo la nascita del figlio sembra avesse superato le sue ansie. I TESTIMONI Anche le altre partorienti avrebbero riferito che la neomamma sembrava più in forma, riuscendo a camminare meglio rispetto ai giorni precedenti. E quando aveva crolli di pianto, le tranquillizzava dicendo che era per l' enorme gioia. Lunedì mattina (giorno in cui si è suicidata lanciandosi da una finestra del sesto piano del Ruggi), prima di recarsi al nido per allattare Vincenzo, si era anche truccata. Poi la decisione di farla finita. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 32 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.296 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Neurochirurgia telenovela finita arriva Russo dal Cardarelli LA NOMINA Sarà Giuseppe Russo a guidare il reparto ospedaliero di neurochirurgia del Ruggi. Sostituisce l' ex primario Luciano Brigante, coinvolto nello scandalo mazzette per scavalcare le liste d' attesa, che travolse l' azienda ospedaliera due anni fa. Si chiude così anche la lunga querelle legata all' arrivo di Giuseppe Catapano, a cui l' ex manager Nicola Cantone aveva conferito l' incarico, ma che non è mai giunto a Salerno dall' aggiudicazione del bando di concorso, preferendo l' Ospedale del Mare. Un arrivo, quello di Catapano, tinto di giallo sin dall' inizio. Il suo mancato sbarco a Salerno, almeno ufficialmente, era legato al completamento dei lavori di risistemazione dell' ala ospedaliera. Interventi bisognosi di tempi lunghi, legati a un progetto ambizioso. Per questo motivo, nonostante il primario avesse vinto il concorso e accettato la nomina, aveva continuato sempre a lavorare al Rummo di Benevento, in attesa che andassero in porto gli interventi di ristrutturazione, da lui stesso indicati e condivisi. Al suo posto Giuseppe Russo, neurologo napoletano, per 20 anni al Cardarelli, esperto nella diagnosi e trattamento delle malattie cerebrovascolari, nella chirurgia degli aneurismi cerebrali, nelle neoplasie cerebrali e del midollo spinale. sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 4 EAV: € 709 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Neurochirurgia, dopo lo scandalo un nuovo direttore: nominato Russo Cambio al vertice per l' unità di Neurochirurgia ospedaliera dell' azienda ospedaliera universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona. Dopo le dimissioni dell' ex facente funzione, Luciano Brigante, arriva il nuovo direttore d' Unità. A ricoprire l' ambito ruolo sarà infatti il dottor Giuseppe Russo, molto conosciuto presso l' ospedale Cardarelli di Napoli. Giuseppe Russo è un neurologo con competenza nella diagnosi e nel trattamento delle malattie cerebro vascolari; esperto nella chirurgia degli aneurismi cerebrali, il dottor Russo ha lavorato presso l' ospedale Cardarelli di Napoli dal 1988. Inoltre, è presidente onorario di Alice Campania, l' associazione che si occupa di Ictus cerebrale presente in Campania. Nel 2016, l' unità di Neurochirurgia dell' ospedale Ruggi era finita al centro dello scandalo per un' inchiesta di presunte mazzette elargite per scavalcare le lunghe liste d' attesa, portando così anche alle dimissioni del direttore facente funzione Luciano Brigante. Inizialmente, però, la nomina di direttore era stata confe rita al dottor Giuseppe Catapano che ha però scelto di svolgere la sua attività professionale presso l' ospedale del Mare di Napoli lasciando così il posto vuoto, ricoperta ora dal dottor Giuseppe Russo che si insedierà ufficialmente proprio in questi giorni, dando vita ad una sinergia con il professore Giorgio Iaconetta, direttore dell' Unità neurochirurgica universitaria. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 5 EAV: € 638 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Operato, gli recidono una vena Gli viene recisa la vena cava a seguito di un intervento chirurgico alla ghiandola surrenale. Antonio Mucciolo (noto come Tonino), 52 anni spira nel reparto di Rianimazione del San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona a distanza di alcuni giorni dall' intervento chirurgico. I familiari hanno presentato una denuncia chiedendo di conoscere la verità sul decesso. La Procura di Salerno ha aperto un fascicolo affidato al sostituto procuratore Roberto Penna. Al momento non vi sono iscritti sul registro degli indagati. I primi avvisi di garanzia potrebbero arrivare nelle prossime ore. Al momento la Procura ha disposto il sequestro della cartella clinica e della salma. Il 12 giugno scorso Antonio Mucciolo è stato sottoposto ad intervento chirurgico dai camici bianchi della chirurgia generale. Durante l' intervento viene recisa la vena cava, un grosso vaso che si trova vicino alla ghiandola surrenale (ghiandola posizionata sopra il rene). Immediatamente è scattato l' allarme, nella sala operatoria sono stati fatti intervenire i colleghi della chirurgia vascolare che hanno provveduto a suturare il grosso vaso interessato da una copiosa emorragia. terminato l' intervento, il paziente che aveva perso molto sangue viene trasferito nel reparto di rianimazione dove è morto lo scorso 25 giugno. L' indagine della magistratura mira ad accertare eventuali responsabilità nel decesso del 52enne. Sulla salma disposta l' autopsia. Sono in corso accertamenti tesi ad identificare i camici bianchi che hanno assistito il paziente fin dall' ingresso in sala operatoria. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 2 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Rete Ictus Ultimata la formazione Presso l'ospedale di Agropoli, si è chiuso il ciclo di eventi formativi sull'ictus acuto, realizzato nell'Asl Salerno dal Dipartimento emergenza e reti tempo dipendenti, guidato da Giovanni D'Angelo. Il programma formativo è stato attuato su tutto il vasto territorio della provincia di Salerno con 6 edizioni, di cui 5 all'interno degli ospedali di Vallo, Sapri, Eboli, Nocera Inferiore, Agropoli, ed una nella sede dell'Ordine dei medici ed odontoiatri a Salerno. Hanno fornito il supporto alla importante iniziativa, l'Ordine e Angels, progetto europeo sostenuto dall'Eso. Hanno partecipato globalmente oltre 300 medici coinvolti nella rete per il trattamento dei pazienti colpiti da Ictus. Numerosi i relatori coinvolti nelle diverse sedi: Antonio Apolito, Rosa Becci, Vincenzo Busillo, Dario Coppetta, Teresa Cuomo, Maria Di Gregorio, Antonello Esposito, Giovanna Esposito, Paola Marotta, Rosa Napoletano, Vincenzo Pizza . La proposta formativa è nata all'indomani della pubblicazione del nuovo piano ospedaliero della Regione Campania, che ha previsto tra l'altro, la implementazione della Rete Stroke nel territorio della provincia di Salerno, che vede oggi attive 2 Stroke Unit: nell'Azienda ospedaliero- universitaria S. Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona a Salerno e nell'ospedale Umberto I a Nocera Inferiore. Due gli obiettivi assistenziali perseguiti dalla Asl Salerno, in collaborazione con l'Azienda ospedaliero universitaria S. Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona: l'implementazione di ospedali in grado di supportare interventi in urgenza H 24 per pazienti colpiti da ictus. È un progetto in fase di implementazione presso l'Asl Salerno, per la Rete ictus. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 2 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Asl Salerno, è polemica sul commissario Questione time in Consiglio regionale, il M5s attacca il governatore Vincenzo De Luca per la nomina del commissario dell'Asl Salerno, Mario Iervolino. E denuncia il caso al Ministero della Salute, al Mef, all'Agenas e all'Anac. «Il commissariamento è illegittimo afferma la consigliera Valeria Ciarambino perché deciso in assenza di cause straordinarie o emergenziali, non è un istituto alternativo alla gestione ordinaria». Replica il vice governatore Fulvio Bonavitacola: «Rispettata la legge». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 24 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Carenze di personale all'ospedale Curto Difficoltà per i turni (e. c.) Continua a far discutere la carenza di personale all'ospedale Luigi Curto di Polla, un problema che va avanti da anni e che ha visto nei giorni scorsi il dottore Pietro Greco, dirigente del reparto di neurologia, minacciare lo sciopero della fame. Sulla questione è intervenuta la Uil Fpl Salerno che ha denunciato le situzioni critiche di diversi reparti. «La Pediatria - scrive il sindacato - opera con pochi medici, alcuni dei quali vengono a fare turni, organizzandosi alla meglio in quanto già strutturati presso altra struttura e nel Pronto soccorso i turni sono effettuati per la maggiore da medici non strutturati. C'è poi carenza di personale infermieristico, costretto ad effettuare turni sotto organico minimo, con il sopraggiungere delle ferie estive si rischia il collasso del servizio, rischiando di non garantire i livelli essenziali di assistenza». La Neurologia, per il sindacato, vive inoltre una carenza di medici ormai diventata la normalità inoltre nel reparto non esiste un tecnico di Neurofisiopatologia e un bambino affetto da patologia in cui necessita di elettroencefalogramma, essere trasportato in ambulanza all'ospedale di Eboli. Il reparto di Fisiopatologia Respiratoria lavora con due soli medici strutturati, compreso il responsabile, e con uno specialista ambulatoriale a 12 ore e «anche con una grave carenza di medici - spiegano o sindacalisti - si trattano centinaia di pazienti in ossigenoterapia e si praticano prestazioni tipo la Pletismografia, altrimenti praticabile a Scafati». Situazione critica anche per il reparto di Ortopedia e Traumatologia con tre soli medici compreso il responsabile invece in quello di Medicina, «si sta tamponando con un medico ad incarico per effettuare i turni e in Urologia ci sono quattro medici compreso il responsabile e un litotritore che ancora non arriva, la cui gara è in corso da circa due anni. Infine l'ambulatorio di Cardiologia e quello di Endocrinologia sono a dir poco inesistenti. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 32 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 8.454 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ciarambino e Bonavitacola scontro sul commissario Asl LA REGIONE «Non c' è alcuna ragione di straordinarietà che giustifichi il commissariamento della Asl di Salerno». E' di nuovo polemica politica sulla scelta del governatore Vincenzo De Luca di spostare l' ex manager dell' azienda sanitaria Antonio Giordano ai Colli, dove copre, a sua volta, il ruolo di commissario straordinario, con la consigliera regionale pentastellata Valeria Ciarambino che, nel corso del question time, ha preannunciato l' invio «di una segnalazione al ministero della Salute, al Mef, all' Agenas e all' Anac», per far luce sulla vicenda. IL MINISTERO «Non si può continuare con questa gestione personalistica della sanità campana, in barba a tutte le norme - afferma - In un sol colpo, De Luca ha nominato un nuovo commissario straordinario per l' azienda dei Colli, ha commissariato la Asl di Salerno e nella vicenda entra anche l' ospedale Rummo di Benevento, perché l' attuale commissario di Salerno era direttore generale del Rummo. Tre sfaceli in un solo colpo». All' ospedale dei Colli è in atto un concorso per la nomina del direttore generale, il cui bando è scaduto il 5 aprile scorso. Da oltre 2 mesi, quindi, la Regione non ha ancora provveduto a concludere le procedure di affidamento dell' incarico. Stando alle voci di corridoio, però, quella di Giordano a commissario potrebbe essere una nomina borderline, in quanto lo stesso ha rinunciato a un altro anno di mandato in via Nizza a Salerno per accettarne un altro di pochi mesi. Lo scenario che potrebbe aprirsi, alla luce anche della scadenza del mandato di Anna Maria Minicucci al Santobono di Napoli, potrebbe vedere, in futuro, l' arrivo di Antonio Giordano al Santobono e della Minicucci a manager dell' ospedale dei Colli. IL CAMBIO Al posto di Antonio Giordano, in veste di commissario, è giunto a Salerno l' ex direttore sanitario e non il manager del Rummo, come erroneamente sostenuto dalla Ciarambino, Mario Iervolino, un nome non nuovo per il pianeta della sanità salernitana. L' ex sindaco di Ottaviano, infatti, era stato già designato dal governatore Vincenzo De Luca, nel Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
mese di novembre scorso, per sostituire l' ex direttore generale dell' azienda ospedaliera universitaria Nicola Cantone. La valutazione del curriculum di Mario Iervolino, però, non convinse appieno l' amministrazione universitaria, che lo ritenne un profilo non adeguato all' importanza dell' incarico. Iervolino, con alle spalle una lunga esperienza nella Asl Napoli 1 e componente di diversi staff di aziende sanitarie, non aveva mai ricoperto nella sua carriera il ruolo di manager di un' azienda ospedaliera. Aspetto, questo, che ne determinò il no di Tommasetti. L' ACCUSA «Il commissariamento della Asl di Salerno è illegittimo perché deciso in assenza di cause straordinarie o emergenziali aggiunge Ciarambino - Il commissariamento non è un istituto alternativo alla gestione ordinaria». A rispondere è stato Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Giunta regionale, citando in aula un documento della Direzione generale per la tutela della salute, secondo cui «i provvedimenti sono stati tutti assunti nel rispetto delle disposizioni legislative vigenti». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 8 EAV: € 734 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ciarambino, commissariare l' Asl Salerno è illegittimo QUESTION TIME - M5S «Non c' è alcuna ragione di straordinarietà che giustifichi il commissariamento della Asl di Salerno». Lo ha detto Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle che, nel corso del question time, ha fatto sapere di aver «inviato una segnalazione al Ministero della Salute, al Mef, all' Agenas e per conoscenza all' Anac». «Non si può continuare con questa gestione personalistica della sanità campana, in barba a tutte le norme - ha affermato -. In un sol colpo, De Luca ha nominato un nuovo commissario straordinario per l' Azienda dei Colli, ha commissariato la Asl di Salerno e nella vicenda entra anche l' ospedale Rummo di Benevento, perché l' attuale commissario di Salerno era direttore generale del Rummo. Tre sfaceli in un solo colpo». «Il commissariamento della Asl di Salerno è illegittimo perché deciso in assenza di cause straordinarie o emergenziali - ha aggiunto -. Il commissariamento non è un istituto alternativo alla gestione ordinaria». A rispondere alla sua interrogazione Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Giunta regionale che ha citato, in aula, un documento della Direzione generale per la tutela della salute secondo cui «i provvedimenti sono stati tutti assunti nel rispetto delle disposizioni legislative vigenti». «Non ha risposto al perché, piuttosto che nominare un commissario per l' Azienda dei Colli, si commissariano due aziende e si lascia senza direttore generale una terza azienda - ha concluso Ciarambino -. Non si spiega perché è stata commissariata l' Azienda di Salerno che fino a ieri aveva una gestione ordinaria». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 20 Argomento: Sanità Salerno e provincia Corso di Chirurgia Urologica, Laparoscopia Avanzata Maria Pirro Si è tenuto nei giorni scorsi presso l'ospedale Umberto I di Nocera organizzato dal Dottor Roberto Sanseverino direttore del Dipartimento di Chirurgia e Urologia Asl Salerno e direttore UOC di Urologia Ospedale Umberto I di Nocera un congresso di chirurgia laparoscopica mini invasiva cui hanno partecipato esperti provenienti da differenti città di Europa. Secondo il dottore e molto importante il confronto tra esperti per l'apprendimento di tecniche sempre nuove. Dal congresso è emerso che le nuove generazioni sono molto propense all'apprendimento ed utilizzo di nuove strategie terapeutiche nell'interesse del paziente. Il Dr. Sanseverino, spiega che siamo passati dalla visione HD alta risoluzione, a una sempre più innovativa tecnologia 3D, che permette una visione più accurata degli organi interni riproducendo la visione tridimensionale, garantendo un migliore orientamento e percezione della profondità di campo, la tecnologia 4K, cioè un'altissima definizione, che è due volte più precisa, la possibilità di sovrapporre le immagini diagnostiche e quelle reali nel corso dell'intervento, o tecniche di fluorescenza, si è raggiunta così una precisione del gesto chirurgico, che appare sempre più netto e preciso a tutto vantaggio del recupero della qualità della vita del paziente. La tecniche sono utilizzabili sia in caso di grandi neoplasie, tecniche demolitive, che in caso di chirurgia conservativa, con lesioni trattate precocemente. Appare evidente che effettuare visite e controlli di screening, sia necessario per individuare lesioni anche minime ed ottenere i migliori risultati di eradicazione della malattia e preservazione della qualità della vita. Sanseverino ribadisce che anche l'uomo deve iniziare a recarsi dall'urologo regolarmente e non solo in presenza di sintomi che potrebbero già essere segno di una sopraggiunta malattia. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 4 EAV: € 744 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia La "Casa della Salute" apre le porte ai cittadini salernitani IL PROGETTO / Appuntamento per questa mattina alle 9,30 a Sant' Eustachio «Nell' era della politica delle chiacchiere e con la sanità accessibile a pochi questo è un piccolo miracolo» La "Casa della Salute" prende ufficialmente il via. Il progetto fortemente voluto dal consigliere comunale di giovani salernitanidemA, Dante Santoro, si concretizza a partire da questa mattina quando, alle 9.30, i locali della chiesa di Sant' Eustacchio apriranno le porte ai residenti che intendono effettuare visite mediche ma sono in difficoltà economiche. «Sabato (oggi per chi legge ndr) inauguriamo la Casa della Salute con una giornata di visite e controlli gratuiti nel quartiere Sant' Eustachio presso l' omonima parrocchia», ha dichiarato il consigliere Santoro. «Tante persone in stato di bisogno riceveranno visite da medici volontari in campo di medicina generale, oculistica, psicologia, cardiologia, consulenza nutrizionale e verranno effettuate eco per carotide per prevenire ictus ischemico - ha poi aggiunto il consigliere - Nell' era della politica delle chiacchiere e con la sanità accessibile a pochi, questa è un piccolo grande miracolo reso possibile da tanti cittadini attivi e medici dal cuore grande. Sabato ore 9.30 si inizia, la salute non deve essere un lusso per pochi ma un diritto di tutti». Appuntamento, dunque, per questa mattina con medici di alta formazione che effettueranno visite specialistiche in medicina generale, cardiologia, psicologia, odontoiatria, fisioterapia, oculistica, chirurgia vascolare e consulenza nutrizionale. Per sottoporsi alle visite è necessa. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 49 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.847 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ospedali, operai a rischio previsti 15 licenziamenti CARMELA SANTI VALLO DELLA LUCANIA Carmela Santi Dalla manutenzione alle cucine, licenziamenti in corso negli ospedali del Cilento e Diano. Quindici operai addetti alla manutenzione rischiano di rimanere senza lavoro. Dal primo luglio nelle strutture dell' Asl di Salerno dovrebbe subentrare la Gesa Spa, società che dovrà occuparsi della manutenzione negli ospedali. Una rivoluzione che include anche l' ospedale San Luca di Vallo, quello di Sapri, Roccadsapide e Polla. Il passaggio di ditta però fa temere il peggio, perché non includerebbe gli operai che sono in servizio attraverso le ditte che lavorano nelle strutture sanitarie. Alle ditte è già arrivata la lettera di fine servizio. Nella delibera si legge che «quando la Gesa entrerà in servizio cesseranno le attività delle ditte in proroga». Salvo novità dell' ultima ora, quindici lavoratori tra Vallo, Roccadaspide e Sapri rischiano di rimanere senza lavoro. Sono operai che lavorano per le cooperative addette agli impianti elettrici, idraulici e porte antincendio. L' elenco trasmesso dall' Asl alla Gesa includerebbe solo i lavoratori della CPL, altra società che si occupa della manutenzione. Non è l' unica emergenza che si registra nelle strutture sanitarie. Con il fiato sospeso anche gli undici lavoratori addetti alle cucine. Lo scorso 14 giugno la società Dusseman service, che effettua servizi di ristorazione negli ospedali, ha comunicato la procedura di licenziamento collettivo per le strutture di Vallo, Agropoli, Polla e Roccadaspide. Il 13 luglio è prevista una manifestazione di protesta all' ingresso del San Luca. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
30/06/2018 Pagina 20 EAV: € 763 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Poco personale in ospedale: la Lega invita i sindaci a scendere in piazza POLLA POLLA. Emergenza personale in ospedale che scatena una vibrante protesta. L' ultima è del coordinamento Lega Vallo di Diano che invita i sindaci a scendere in piazza. «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell' individuo ed interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. È la Costituzione che affida a chi ha la responsabilità di governare il dovere di tutelare la salute di chi vive sul nostro territorio. La Lega Vallo di Diano vuole ricordare a chi ci governa che la salute è un diritto, nei precedenti giorni abbiamo ascoltato l' ennesima richiesta d' aiuto di Greco, primario di Neurologia del nostro presidio ospedaliero, che come già fatto in passato accende un faro sulle reali condizioni in cui operano i nostri medici, infermieri e tutti gli operatori sanitari, costretti a prestare assistenza nell' assoluta carenza di medici. È solo grazie alla loro professionalità che in una sanità al collasso, come quella campana, si riesce ancora ad assicurare assistenza e troppo spesso sono loro stessi vittima della legittima rabbia di cittadini ormai stanchi, costretti a peregrinare per avere una semplice prestazione sanitaria. Rispettiamo le Istituzioni, avremmo voluto impegno nelle riunioni a porte chiuse dei Sindaci dell' Asl durante l' ultima visita di De Luca». Vincenzo D' Amico. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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