Media Monitoring per 23-04-2019 - Rassegna stampa del 23-04-2019 - Ruggi

Pagina creata da Daniele Perini
 
CONTINUA A LEGGERE
Media Monitoring per 23-04-2019 - Rassegna stampa del 23-04-2019 - Ruggi
23-04-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 23-04-2019
Media Monitoring per 23-04-2019 - Rassegna stampa del 23-04-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      23/04/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Accoltella in strada la ex donna 38enne in fin di vita ............................................................. 1
      23/04/2019 - IL MATTINO
            Accoltella l' ex amante che aveva perseguitato ..................................................................... 3
      23/04/2019 - IL ROMA
            Accoltella l' ex compagna perforandole il cuore: 64enne fermato .......................................... 5
      23/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Accoltellata al cuore dall' ex geloso: grave giovane romena .................................................. 6
      23/04/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            Accoltellata al cuore per la strada dall' ex amante diventato stalker .................................... 8
      23/04/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Per 5 anni amanti, poi la decisione di troncare .................................................................... 10
      23/04/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Sferra fendente al cuore dell' ex amante ............................................................................. 12
      23/04/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Vede l'ex con un uomo in auto: l'accoltella .......................................................................... 14
      22/04/2019 - WWW.LASTAMPA.IT
            Ferma l’auto dell’ex amante e l’accoltella al cuore: arrestato, la donna è in fin di vita ....... 16
      22/04/2019 - WWW.OTTOPAGINE.IT
            Già denunciato per stalker, il 63enne lavora al Ruggi .......................................................... 17
      22/04/2019 - WWW.ILGIORNALE.IT
            Salerno, accoltella la ex. La donna è in fin di vita ................................................................ 18
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 19
      23/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Bimbo morto di meningite i genitori contro la Procura ........................................................ 19
      23/04/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Ospedale, piano dell' Asl per la camera iperbarica .............................................................. 20
Sanità Campania ............................................................................................................................. 21
      23/04/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Alessio Fasano "Autismo e celiachia, nuovi studi" ............................................................... 21
      23/04/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Ecco i pediatri "salvabambini" riconosceranno abusi e violenze .......................................... 23
      23/04/2019 - IL MATTINO
            I pediatri non vanno in vacanza ambulatori aperti in quattro distretti ................................ 25
      23/04/2019 - IL MATTINO
            Nuove sale operatorie «Presto pronto soccorso al Policlinico Vanvitelli» ............................ 27
      23/04/2019 - IL SANNIO
            Potenziata la diagnosi prenatale .......................................................................................... 29
      23/04/2019 - IL MATTINO
            Record di premi a Soresa: promossi 33 dipendenti su 90 .................................................... 30
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 32
      23/04/2019 - LA STAMPA
            "Il farmaco anti-Candida auris" ............................................................................................ 32
      23/04/2019 - LA STAMPA
            "Più vita alla vita" ................................................................................................................ 34
      23/04/2019 - LA VERITÀ
            «Combattiamo i tumori dei bambini con il gioco, la tecnica e la sincerità» .......................... 37
      23/04/2019 - LIBERO
            «Pochi dottori, accreditare studi medici privati» ................................................................. 40
      23/04/2019 - LA STAMPA
            Boom di germi dai super-poteri "Colpa dell' abuso di antibiotici" ........................................ 41
      23/04/2019 - IL GIORNALE
            I nostri primi 40 anni di Asl E non ci è andata così male ...................................................... 43
      23/04/2019 - AVVENIRE
            Malaria, la scienza accelera «Il vaccino è quasi realtà» ....................................................... 46
Media Monitoring per 23-04-2019 - Rassegna stampa del 23-04-2019 - Ruggi
23/04/2019 - LA STAMPA
     Molecole anti-grasso ............................................................................................................ 48
23/04/2019 - LA STAMPA
     Morti e resuscitati Test con i cervelli dei maiali ................................................................... 49
23/04/2019 - IL GIORNALE
     Regioni in ritardo sulle nuove prestazioni minime ............................................................... 50
23/04/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Shopping Neuromed in Puglia e Campania ........................................................................... 51
23/04/2019 - IL GIORNALE
     Sulla salute l' ultimo dietrofront del premier Conte ............................................................. 53
23/04/2019 - LA STAMPA
     Un' eredità di neuroni .......................................................................................................... 54
22/04/2019 - ITALIA OGGI SETTE
     I dati sanitari viaggiano online ............................................................................................. 57
Media Monitoring per 23-04-2019 - Rassegna stampa del 23-04-2019 - Ruggi
23/04/2019                                                                                                                Pagina 4

                                                                                                                          EAV: € 42.193
                                                                                                                          Lettori: 704.603
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

       Accoltella in strada la ex donna 38enne in fin di vita
 ANDREA PELLEGRINO
 Salerno L' ha colpita al cuore con una
 coltellata riducendola in fin di vita. È
 accaduto nel tardo pomeriggio di ieri a
 Salerno, in via Generale Clark. Un 63
 enne di Pontecagnano Faiano, già noto
 alle forze dell' ordine per precedenti
 episodi di stalking, ha visto la sua ex a
 bordo di un' auto in compagnia di un
 altro, si è avvicinato e le ha inferto una
 coltellata. La vittima, una 38enne di
 origini romene ora lotta tra la vita e la
 morte all' ospedale " Ruggi d' Aragona"
 di Salerno, dove i sanitari hanno deciso
 di sottoporla ad un intervento chirurgico
 nel tentativo di salvarle la vita. Dopo l'
 operazione, clinicamente riuscita, è stata
 trasferita    nel   reparto    di   terapia
 intensiva. L' uomo è stato arrestato
 grazie a un carabiniere libero dal servizio
 che si trovava nella zona dove si è
 consumata l' aggressione, lo ha bloccato,
 è riuscito a disarmarlo e ha chiesto
 ausilio a una pattuglia dell' Arma sopraggiunta poco dopo. La posizione del 63 enne
 passa ora al vaglio dei magistrati, che dovranno esprimersi sulla convalida del
 provvedimento dei carabinieri. Il pm Roberto Penna ha aperto un fascicolo con l'
 ipotesi di tentato omicidio. Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione, i due
 avevano avuto una relazione durata cinque anni, prima che la 38enne decidesse di
 troncarla. L' uomo però non si era rassegnato alla conclusione del rapporto. E ieri,
 quando l' ha vista in via Generale Clark sulla macchina insieme a un altro uomo, ha
 perso la testa. Così come emerso dai primi accertamenti, l' aggressore è riuscito a
 bloccare la vettura, si è introdotto nell' abitacolo e ha iniziato a sferrare i fendenti
 all' altezza dell' aorta addominale della vittima. I colpi non hanno lasciato scampo
 alla donna, nonostante un disperato tentativo di difesa. I carabinieri hanno condotto
 l' uomo in carcere e hanno chiamato i soccorsi. La 38 enne è arrivata in gravissime
 condizioni in ospedale e per questo i medici hanno deciso di operarla
 immediatamente. Gli investigatori (i carabinieri di Salerno diretti da tenente Bartolo
 Taglietti) vogliono ora accertare se il 63enne avesse già provato a infastidire la
 vittima prima della tragedia. Nel 2014, l' indagato era stato raggiunto da un
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 23-04-2019 - Rassegna stampa del 23-04-2019 - Ruggi
provvedimento del divieto di avvicinarsi ad un' altra donna con la quale aveva
intrattenuto una relazione e che lo aveva denunciato per stalking. Anche questo
episodio viene adesso riletto allo scopo di ricostruire l' accaduto. © RIPRODUZIONE
RISERVATA L' ospedale Ruggi d' Aragona.

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 23-04-2019 - Rassegna stampa del 23-04-2019 - Ruggi
23/04/2019                                                                                                                 Pagina 11

                                                                                                                           EAV: € 6.687
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             Accoltella l' ex amante che aveva perseguitato

 LA VIOLENZA Petronilla Carillo Salerno.
 Un unico fendente al cuore. Chiaro il suo
 intento: uccidere la donna per la quale
 aveva perso la testa e che non
 ricambiava più il suo interesse. Anzi, che
 continuava a rifiutarlo nonostante le sue
 continue insistenze e minacce. Una
 storia lunga cinque anni, la loro. Lui,
 Giuseppe Ingenito, 63 anni, infermiere,
 sposato. Lei, Emilia David, 28 anni,
 rumena, cameriera. Da tempo la giovane
 donna non ne voleva più sapere di lui.
 Per lei quella storia era chiusa,
 definitivamente. Ma non aveva mai
 denunciato quell' uomo. Non pensava
 fosse necessario soprattutto ora che, da
 qualche tempo, aveva iniziato a
 frequentare un suo collega, originario di
 Capaccio.       Si   sentiva     comunque
 tranquilla. Non immaginava neanche
 minimamente ciò che stava rischiando.
 Quando, infatti, Ingenito l' ha vista in un'
 auto in compagnia dell' altro uomo,
 mentre si scambiavano effusioni, ha
 perso la ragione. Li ha inseguiti e bloccati in via generale Clark a Salerno, una delle
 strade di collegamento tra il capoluogo e le località di mare, oltre che di ristoranti e
 locali. È così sceso urlando dall' auto, davanti allo sguardo di tante persone di rientro
 dalla gita fuori porta, è entrato nell' abitacolo dell' altra vettura e l' ha colpita con
 una unica coltellata all' aorta addominale. La scena è stata notata da un carabiniere
 libero dal servizio, in organico alla tenenza di Melito di Napoli, il quale è subito
 intervenuto credendo, in un primo momento, che si trattasse di una lite. Quando ha
 strattonato l' uomo per le spalle, per allontanarlo dall' auto, ha visto che aveva in
 mano il coltello sporco di sangue. È stato allora che Emilia ha aperto lo sportello ed
 è scesa dall' auto. Ma aveva perso già tanto sangue e come ha messo i piedi a terra
 si è accasciata. Immediati i soccorsi e la corsa in ospedale, al San Giovanni di Dio e
 Ruggi d' Aragona dove ora la David è in gravissime condizioni. La sua vita è appesa
 ad un filo, i medici hanno provato anche ad intervenire chirurgicamente per cercare
 di tamponare l' emorragia del ventricolo sinistro spappolato, ma le speranze che
               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 23-04-2019 - Rassegna stampa del 23-04-2019 - Ruggi
possa restare in vita sono poche. L' uomo è stato invece consegnato ai carabinieri
della compagnia Salerno e condotto in caserma. È stato qui che i militari del tenente
Bartolo Taglietti hanno scoperto, inserendo i suoi dati nel computer, che aveva dei
precedenti specifici per stalking. Sarà ora la magistratura a dare risposte. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA.

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 23-04-2019 - Rassegna stampa del 23-04-2019 - Ruggi
23/04/2019                                                                                                               Pagina 10

                                                                                                                         EAV: € 657
                                                                                                                         Lettori: 29.750
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

     Accoltella l' ex compagna perforandole il cuore: 64enne
                             fermato

 SALERNO, A BLOCCARE L' AGGRESSORE
 UN CARABINIERE FUORI DAL SERVIZIO:
 LA DONNA È IN CONDIZIONI GRAVI. L'
 UOMO AVEVA PRECEDENTI SALERNO. Le
 ha      sferrato     diverse     coltellate
 perforandole, più volte, l' addome.
 Èquanto accaduto, ieri sera in via
 Generale Clark, zona Est di Salerno, dove
 un uomo di 64 anni di Pontecagnano, è
 stato bloccato da un carabiniere libero
 dal servizio, mentre continuava a colpire
 la propria ex compagna, una 38enne di
 origini rumene che, ora, è ricoverata in
 condizioni gravi all' ospedale San Gio
 vanni di Dio e Ruggi d' Aragona di
 Salerno. I due, hanno avuto, fino a
 qualche tempo fa, una relazione
 extraconiugale, poi finita per volontà di
 lei. La furia del 64enne si sarebbe
 scatenata una volta vista l' ex in auto
 con un altro uomo. L' aggressore ha
 bloccato la vettura e si è introdotto nell'
 abitacolo iniziando a sferrare i fendenti
 all' altezza dell' aorta addominale. Il
 corpo della donna sarebbe stato perforato da parte a parte. Il militare dell' Arma
 libero dal servizio, intuendo subito cosa stesse accadendo, si è fiondato nell' auto
 bloccando l' uomo e chiamando i rinforzi. Sul posto, i carabinieri della compagnia di
 Salerno, guidati dal tenente Bartolo Taglietti. L' uomo, un italiano, ha precedenti
 specifici per aggressioni nei confronti di altre donne ed è in stato di fermo.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 23-04-2019 - Rassegna stampa del 23-04-2019 - Ruggi
23/04/2019                                                                                                                    Pagina 23
                                         Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                              EAV: € 9.928
                                                                                                                              Lettori: 133.364
                        Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

  Accoltellata al cuore dall' ex geloso: grave giovane romena
 Petronilla Carillo
 `La loro relazione extraconiugale si era
 interrotta dopo 5 anni Ingenito vede lei
 con un altro e li insegue: «Volevo
 ucciderla» Non si era mai arreso alla fine
 della loro relazione. Extraconiugale.
 Voleva a tutti i costi riallacciare quel
 rapporto, ma lei non ne voleva sapere
 più nulla. Erano stati insieme cinque
 anni, tanto tempo. Ma lei, 28 anni
 appena, voleva vivere la sua vita e non
 voleva più dividere un uomo, molto più
 grande di lei, con una moglie. Era ferma
 nelle sue posizioni, nonostante lui
 continuasse       a     perseguitarla,     a
 contattarla. Ed anche a minacciarla. Ma
 non l' aveva mai denunciato anche
 perché, da qualche tempo, si stava
 frequentando con un suo collega di
 Capaccio, un giovane uomo di 33 anni.
 Vederla il giorno di Pasquetta, felice,
 mentre scambiava delle effusioni con l'
 altro, ha invece fatto perdere la ragione
 al suo ex. Così Giuseppe Ingenito,
 infermiere di 63 anni, li ha inseguiti con
 la sua auto, li ha bloccati, è sceso e si è scaraventato contro la Fiat 500 a bordo
 della quale Emilia David, 28 anni, rumena, era con il suo nuovo compagno anche lui
 un cameriere. Ingenito ha urlato tante cose, alcuni testimoni hanno poi raccontato ai
 carabinieri che ha anche parlato di soldi. Poi, completamente accecato dalla gelosia,
 si è scaraventato all' interno dell' abitacolo e l' ha colpita con un coltello. Un unico
 fendente all' aorta addominale. Voleva ucciderla. Lo ha lui stesso confessato ai
 carabinieri della compagnia di Salerno - agli ordini del tenente Bartolo Taglietti -
 durante l' interrogatorio. Ora la ragazza è in gravissime condizioni al San Giovanni di
 Dio e Ruggi d' Aragona. I sanitari non danno garanzie sulla sua ripresa e neanche sul
 tempo che avrà ancora da vivere. LA DINAMICA È accaduto tutto in via generale
 Clark. Ingenito è sceso urlando dall' auto, davanti allo sguardo di tante persone di
 rientro dalla gita fuori porta, è entrato nell' abitacolo dell' altra vettura e l' ha colpita
 con una unica coltellata al cuore. La scena è stata notata da un carabiniere libero
 dal servizio, in organico alla tenenza di Melito di Napoli, il quale è subito intervenuto
                  Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 23-04-2019 - Rassegna stampa del 23-04-2019 - Ruggi
credendo, in un primo momento, che si trattasse di una lite. Quando ha strattonato l'
uomo per le spalle, per allontanarlo dall' auto, ha visto che aveva in mano il coltello
sporco di sangue. È stato allora che Emilia ha aperto lo sportello ed è scesa dall'
auto. Ma aveva perso già tanto sangue e come ha messo i piedi a terra si è
accasciata. I SOCCORSI Immediati i soccorsi e la corsa in ospedale, al San Giovanni
di Dio e Ruggi d' Aragona dove ora la David è in gravissime condizioni. La sua vita è
appesa ad un filo, i medici hanno provato anche ad intervenire chirurgicamente per
cercare di tamponare l' emorragia del ventricolo sinistro spappolato, ma le speranze
che possa restare in vita sono poche. L' AGGRESSORE Giuseppe Ingenito è stato
invece consegnato ai carabinieri della compagnia Salerno e condotto in caserma. È
stato qui che i militari del tenente Bartolo Taglietti hanno scoperto, inserendo i suoi
dati nel computer, che aveva dei precedenti specifici per stalking. dare risposte. Ai
carabinieri ha raccontato tutto. Ha confessato il terribile delitto commesso, ha
raccontato della loro relazione, della grande passione per quella giovane donna. I
militari dell' Arma hanno anche sentito la testimonianza del nuovo compagno di
Emilia il quale, sotto choc, ha confermato la dinamica così come ricostruita dagli
investigatori e ha raccontato dei fastidi che la David riceveva di continuo da quell'
uomo. Ingenito aveva usato violenza contro un' altra donna, tempo fa, con la quale
pure aveva intrattenuto una relazione extraconiugale. Spetterà ora alla magistratura
verificare la posizione dell' uomo. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/04/2019                                                                                                                Pagina 20

                                                                                                                          EAV: € 49.897
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona                                                  Lettori: 796.905

  Accoltellata al cuore per la strada dall' ex amante diventato
                              stalker
 Fulvio Bufi
 Salerno, una 38enne di origini romene in
 fin di vita. Fermato un infermiere
 SALERNO Una coltellata all' aorta
 addominale, una a pochi centimetri dal
 cuore, altri colpi ancora al torace: è
 ricoverata in condizioni gravissime una
 donna di trentotto anni, di origini romene
 aggredita ieri pomeriggio a Salerno dall'
 uomo con il quale aveva avuto in
 passato una relazione. I medici dell'
 ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d'
 Aragona l' hanno sottoposta a un
 complicato intervento chirurgico per
 cercare    di     fermare   le    profonde
 emorragie provocate dalle coltellate, ma
 la situazione della vittima resta molto
 preoccupante. L' aggressore, un 64enne
 della provincia di Salerno, è stato
 bloccato dai carabinieri e sottoposto a
 fermo del pm con l' accusa di tentato
 omicidio, in attesa della convalida del
 provvedimento da parte del gip che
 dovrebbe interrogarlo oggi nel carcere di
 Fuorni. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, quello di ieri sarebbe l' epilogo di
 una vicenda di stalking e minacce che andava avanti ormai da mesi, da quando cioè
 la donna aveva deciso di troncare la relazione extraconiugale durata circa cinque
 anni. Una decisione maturata al culmine di un periodo caratterizzato da continui
 litigi dovuti all' atteggiamento dell' uomo, ossessionato, probabilmente anche a
 causa della differenza di età, dalla paura che lei gli preferisse qualcun altro. Dopo l'
 allontanamento della donna, quella che prima era una paura, si era trasformata in
 certezza, perché la trentottenne romena, passati alcuni mesi, aveva iniziato una
 nuova frequentazione. Ma il suo ex amante non aveva mai smesso di seguirla, né di
 contattarla chiedendole di tornare insieme. Lei non lo aveva mai denunciato, ma le
 pressioni e le minacce erano diventate sempre più insistenti. Fino a ieri, quando l'
 uomo, seguendo la sua ex amante, l' ha vista entrare nella macchina del nuovo
 compagno. Li ha tallonati per un tratto, poi li ha sorpassati e costretti a fermarsi.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Sceso dalla sua vettura, ha aperto lo sportello dal lato dove era seduta la donna e ha
iniziato a colpirla con un enorme coltello da macellaio. Alla scena ha assistito un
carabiniere fuori servizio, che è intervenuto ed è riuscito a bloccare l' aggressore,
non prima, però, che quello ferisse più volte la donna. Anche altri passanti sono poi
intervenuti e in pochi minuti sul posto è arrivata una pattuglia di carabinieri che
hanno dato manforte al collega e hanno portato via l' uomo, mentre la sua vittima
veniva trasportata dal 118 al pronto soccorso. Identificato per un infermiere di
Pontecagnano - un centro interno della provincia salernitana - l' uomo è risultato non
nuovo a episodi di stalking: nel 2014 era già stato raggiunto da un provvedimento
del giudice che gli vietava di avvicinarsi a un' altra donna che pure continuava a
minacciare dopo aver avuto anche con lei una relazione extraconiugale.

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/04/2019
                                           La Città di Salerno
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             Per 5 anni amanti, poi la decisione di troncare

 Infermiere al Ruggi lui, cameriera lei.
 Avevano       avuto      una     relazione
 extraconiugale durata cinque anni. Poi
 l'interruzione, pare per decisione della
 38enne E.D., rumena residente a
 Pontecagnano. Cameriera, sposata con
 un connazionale e madre di due figli, la
 donna era da diversi anni in Italia e
 viveva e lavorava nel comune picentino.
 Sembra che a partire dal 2014 avesse
 allacciato una relazione con l'allora
 59enne Giuseppe Ingenito , infermiere
 anche lui sposato. Il rapporto si era poi consumato nel tempo. Da alcune settimane,
 E.D. aveva maturato la decisione di non andare più avanti con Ingenito. Negli scorsi
 giorni aveva trovato il coraggio per dire basta e troncare quel rapporto. In queste
 ore sono in corso gli accertamenti per stabilire i motivi di quell'interruzione anche se
 probabilmente, E.D. avrà pensato che quella relazione con un uomo più anziano,
 sposato non poteva avere un futuro. È arrivato così l'addio qualche giorno fa, quella
 fine che mai l'uomo avrebbe pensato potesse manifestarsi. Un dramma senza fine
 per lui e forse una liberazione per lei. L'infermiere non sarebbe riuscito a mandare
 proprio giù la fine della relazione con la cameriera molto più giovane di lui.
 Sarebbero passati ancora troppi pochi giorni dall'interruzione unilaterale del legame
 per elaborare il distacco e la gelosia lo avrebbe avviluppato. L'uomo, però, già in
 passato avrebbe avuto problemi con un'altra relazione sentimentale, tanto da essere
 noto alle forze dell'ordine per episodi di stalking ai danni di un'altra donna. Per
 Ingenito, forse, l'affollamento nella sua mente dei più lancianti sospetti: la presenza
 di un altro uomo nella vita della donna che riteneva di amare. Fino all'incontro di ieri
 pomeriggio, quando la gelosia non ha trovato più un limite. I carabinieri stanno ora
 indagando per stabilire se l'uomo abbia casualmente incrociato la coppia di colleghi
 che stava facendo un giro in città o la stesse seguendo da Pontecagnano. Ingenito
 avrebbe ben saputo dove la sua ex lavorava e conosceva la sua abitazione, quindi
 stanno cercando di stabilire se l'aggressore abbia trovato casualmente per strada la
 vittima o la stesse pedinando. I carabinieri stanno ricostruendo gli ultimi anni di vita
 dei due protagonisti di questo dramma per appurare se l'aggressione sia stata frutto
 di un impeto di gelosia, come appare più probabile al momento, o se fosse
 riconducibile ad un piano ben preciso. Nelle prossime ore saranno ascoltati il 41enne
 di Capaccio che si trovava con lei in auto al momento dell'aggressione, i parenti e gli
 amici della rumena per stabilire quali fossero stati i rapporti tra Ingenito soprattutto
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
nell'ultima settimana.

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/04/2019                                                                                                                Pagina 4

                                                                                                                          EAV: € 1.077
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                Sferra fendente al cuore dell' ex amante

 IL FATTO / Il 63enne dipendente del
 Ruggi, è stato arrestato con l' accusa di
 tentato omicidio. La rumena è in
 prognosi riservata Giuseppe Ingenito,
 accecato dalla gelosia, ha colpito la
 38enne che era con un altro Non si dava
 pace per quella relazione extra coniugale
 che la sua giovane amante non voleva
 più portare avanti. Ieri, quando poi l' ha
 vista con un altro uomo, non ha esitato
 ad impugnare un coltello da cucina e a
 colpirla al petto trapassandole il cuore.
 E' accaduto intorno alle 18,40 in via
 Generale Clark aSalerno, nel tratto di
 strada compreso tra il Sea Garden ed
 ildistributore di benzina. La donna, una
 38enne rumena ora è ricoverata in
 terapia     intensiva   nel   reparto    di
 cardiochirurgia dell' ospedale "San
 Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona" di
 Salerno dove è stata anche sottoposta
 ad intervento chirurgico. Il fendente le
 ha causato una lacerazione del ventricolo destro. In manette è finito Giuseppe
 Ingenito, 63 anni, residente a Pontecagnano già noto alle forze dell' ordine per
 stalking: nel 2014 aveva ricevuto un divieto di avvicinamento ad una donna italiana
 che era stata la sua amante. L' uomo è un dipendente dell' ospedale di via San
 Leonardo, dove lavora come infermiere. L' uomo per 5 lunghi anni anni ha avuto una
 relazione extraconiugale con la straniera, residente anche lei nel comune Picentino.
 Qualche tempo fa la ragazza, che lavora come cameriera, aveva deciso di troncare
 quel rapporto che non l' avrebbe portata da nessuna parte. Pian piano la 37enne
 stava ricostruendo la sua vita sentimentale e da qualche tempo usciva con un nuovo
 compagno. Ma al 63enne, non stava bene. Non si era rassegnato a perdere la
 giovane amante e, probabilmente, aveva cominciato anche a seguirla. Nel tardo
 pomeriggio di ieri l' ha sorpresa in auto con l' altro. Non appena l' ha vista è stato
 accecato dalla gelosia, al punto da da perdere la luci dità. Ha impugnato una lama e
 dopo essersi avvicinato alla vettura l' ha colpita al cuore. Ingenito è stato bloccato e
 disarmato da un carabinieri della tenenza di Melito di Napoli, libero dal lavoro, il
 quale ha poi chiesto l' intervento dei colleghi del nucleo operativo della compagnia
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
di Salerno agli ordini del tenente Bartolo Taglietti. La donna soccorsa e
immediatamente intubata è stata trasportata al pronto soccorso del Ruggi dove i
medici dell' equipe del primario di cardiochirurgia Iesu, composta da Mastrogiovanni
Triggiani e Leone l' hanno sottoposta ad un delicato intervento chirurgico. Al
momento la prognosi è riservata, nelle prossime ore bisognerà valutare eventuali
danni neurologici. L' uomo dopo le formalità di rito è stato associato al carcere di
fuorni come disposto dal magistrato di turno Roberto Penna. L' accusa è di tentato
omicidio. Pina Ferro.

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/04/2019                                                                                                                 Pagina 5
                                            La Città di Salerno
                       Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                Vede l'ex con un uomo in auto: l'accoltella
 Salvatore De Napoli
 Vede la sua ex con un altro e l'accoltella:
 lei è in gravi condizioni in ospedale,
 l'accoltellatore in carcere. Dramma della
 gelosia, ieri pomeriggio a Salerno, in via
 Generale Clark. A lottare tra la vita e la
 morte una cameriera rumena di 38 anni,
 mentre alla casa circondariale di Fuorni
 è stato tradotto il 64enne infermiere
 Giuseppe Ingenito , residente a
 Pontecagnano. L'aggressione è avvenuta
 ieri pomeriggio, intorno alle 18,30. In
 auto ci sono i due camerieri, E.D.
 rumena e lui un 39enne collega di
 Capaccio. Stanno facendo un giro per
 Salerno per trascorrere un po' di tempo
 libero, vista la giornata festiva. I due
 sono arrivati sulla litoranea nella zona
 Orientale. In quel momento in strada ci
 sono tante auto, molte in fila per il
 rientro dalla Pasquetta e tante anche le
 persone a piedi. All'improvviso, i due
 amici e colleghi incrociano sul loro
 cammino Ingenito, infermiere a Salerno, che con la donna aveva avuto una relazione
 extraconiugale durata cinque anni. Alla vista della sua ex con un altro uomo,
 l'infermiere perde i lumi della ragione e si mette all'inseguimento della loro auto.
 Arrivati all'altezza del lido Kursaal, Ingenito taglia la strada alla vettura con i due
 camerieri. Scende armato di un coltellaccio da macellaio, quelli da 35 centimetri.
 Apre la portiera della vettura e colpisce la donna tra il torace e l'addome. In quel
 momento, vede l'aggressione un appuntato scelto dei carabinieri, in servizio alla
 tenenza di Melito e in ferie a Salerno. Il militare si precipita a soccorrere la vittima e
 trova Ingenito ancora con il coltello insanguinato in mano. In quegli istanti arriva
 anche una pattuglia del nucleo radiomobile dell'Arma di Salerno. L'uomo viene
 disarmato ed arrestato per tentato omicidio. Arriva l'ambulanza del 118: pochi
 minuti e la donna è già all'ospedale Ruggi d'Aragona. I sanitari constatano le
 gravissime condizioni di salute della paziente che ha ricevuto un colpo sul lato
 sinistro dello sterno. Il fendente avrebbe toccato il pericardio che è allagato di
 sangue. Immediato il trasferimento in cardiochirurgia per un difficile intervento
 chirurgico che viene eseguito in serata. Le condizioni sono gravissime e la paziente
               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
versa in imminente pericolo di vita. Ingenito è stato trasferito nella caserma dei
carabinieri. L'uomo era sconvolto. Avviate le indagini i militari del tenente Bartolo
Taglietti hanno avvertito il sostituto procuratore di turno, Roberto Penna , che ha
disposto il trasferimento in carcere dell'infermiere, in attesa della convalida
dell'arresto. I militari stanno ora scavando nel passato dell'indagato e della vittima
per ricostruire tutti i particolari di questo dramma della gelosia.

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/04/2019

                                                                                                                          EAV: € 5.915
                                                                                                                          Lettori: 823.333
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

        Ferma l’auto dell’ex amante e l’accoltella al cuore:
                arrestato, la donna è in fin di vita

 Non accettava la fine della loro storia
 extraconiugale, avrebbe visto la sua ex
 scambiarsi dei baci in macchina con un
 ragazzo e l’ha aggredita con un coltello
 da macellaio. È successo a Salerno,
 intorno alle 18.30. Lui, un infermiere di
 64 anni, è stato arrestato e aveva
 precedenti per stalking. Lei, una romena
 di 38 anni, si trova in condizioni
 disperate in ospedale. L’uomo, secondo gli accertamenti dei carabinieri, ha notato
 dentro un’auto la donna, che stava in compagnia di un altro uomo. Il 64enne aveva
 avuto con lei una relazione extraconiugale per cinque anni, che sarebbe finita per
 volontà di lei. L’uomo ha seguito l’auto con i due a bordo e, quando li ha visti
 scambiarsi delle effusioni, stando a quanto ha raccontato ai militari, ha tagliato la
 strada alla macchina con la sua vettura, l’ha fermata e con un coltello con una lama
 lunga 35 centimetri, è andato sul lato passeggero e, dopo aver aperto lo sportello,
 ha colpito la giovane con dei fendenti all’addome. Un fendente le ha reciso l’aorta
 addominale: è ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale San Giovanni di Dio e
 Ruggi d’Aragona. Il fatto è accaduto mentre c’era molta gente per strada. Inizia la
 giornata con la Cucina de La Stampa, la newsletter di Maurizio Molinari Un militare
 libero dal servizio si è accorto dell’aggressione ed è sceso dalla sua macchina per
 prestare soccorso. Quando è arrivato all’altezza dello sportello, il carabiniere è
 riuscito a bloccare il 64enne dopo avergli tolto il coltello dalle mani. Nel frattempo, è
 arrivata un’altra pattuglia. La ragazza è scesa dalla macchina e si è accasciata in
 una pozza di sangue. Sono, quindi, arrivati i soccorsi. L’uomo è stato arrestato e i
 carabinieri hanno scoperto che nel 2014 ha avuto una misura cautelare di divieto di
 avvicinamento alla vittima, dopo una denuncia per atti persecutori fatta da un’altra
 donna con cui avrebbe avuto una relazione extraconiugale.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/04/2019

                                                                                                                         EAV: € 1.035
                                                                                                                         Lettori: 19.200
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                       Link alla pagina web

       Già denunciato per stalker, il 63enne lavora al Ruggi

 Nel 2014 una ex amante lo denunciò e
 lui ebbe il divieto di avvicinarsi a lei
 Salerno. Giuseppe Ingenito, 63anni, è un
 infermiere del Ruggi, lo stesso ospedale
 dove ora la sua ex amante lotta contro la
 morte. L’uomo residente a Pontecagnano
 Faiano, nel 2014 era stato denunciato
 per stalking ed aveva il divieto di
 avvicinamento ad una donna italiana con
 la quale era stato legato sentimentalmente. Oggi pomeriggio, Ingenito ha seguito la
 38enne rumena e quando l’ha vista scambiarsi effusioni, in auto, con un altro uomo,
 non ha capito più nulla. Accecato dalla gelosia ha completamente perso la lucidità e
 dopo aver impugnato un coltello da cucina si è avvicinato all’automobile dove si
 trovava la coppia. Sembra che la 38enne appena l’abbia visto sia scesa, o abbia
 tentato di scendere, dalla macchina. L’uomo in pochi secondi ha colpito l’ex amante
 all’addome ed al petto. La stessa si è accasciata al suolo in una pozza di sangue.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/04/2019

                                                                                                                         EAV: € 4.276
                                                                                                                         Lettori: 556.667
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                       Link alla pagina web

         Salerno, accoltella la ex. La donna è in fin di vita

 Un altro femminicidio. Ancora una volta
 perché l'ex fidanzato non accettava la
 fine della loro storia extraconiugale.
 L'ennesimo caso arriva da Salerno.
 L'uomo avrebbe visto la sua ex
 scambiarsi dei baci in macchina con un
 ragazzo e l'avrebbe aggredita con un
 coltello da macellaio. Sono le 18.30 di
 oggi quando si consuma la tragedia. Lui,
 un infermiere di 64 anni, è stato
 arrestato e aveva precedenti per
 stalking. Lei, una romena di 38 anni, si
 trova in condizioni disperate in ospedale. I due avrebbero abuto una relazione
 extraconiugale per cinque anni, che sarebbe finita per volontà di lei. L'uomo ha
 seguito l'auto con i due a bordo e, quando li ha visti scambiarsi delle effusioni,
 stando a quanto ha raccontato ai militari, ha tagliato la strada alla macchina con la
 sua vettura, l'ha fermata e con un coltello con una lama lunga 35 centimetri. Poi è
 andato sul lato passeggero, ha aperto lo sportello e ha colpito la giovane con dei
 fendenti all'addome.La 38enne ora è in gravissime condizioni: uno dei due fendenti
 ha reciso l'aorta addominale. La donna è ricoverata all'ospedale San Giovanni di Dio
 e Ruggi d'Aragona.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/04/2019                                                                                                                Pagina 26
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 5.938
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

      Bimbo morto di meningite i genitori contro la Procura

 SARNO SARNO «Diagnosi non individuata
 dai sanitari, servono nuove indagini». La
 famiglia di Aniello Benisatto, il bimbo di
 2 anni di Sarno morto ad ottobre scorso,
 per una meningite fulminante e non
 sottoposto alla profilassi vaccinale (che
 non è obbligatoria), si oppone alla
 richiesta di archiviazione della procura di
 Nocera Inferiore. In una lunga memoria
 difensiva, il legale che assiste la
 famiglia, Antonio Vecchione, elenca
 punto     per      punto     le   presunte
 responsabilità addebitate a tre medici
 dell' ospedale «Villa Malta» di Sarno e ai
 due dell' Umberto I di Nocera Inferiore. I
 medici avrebbero lasciato il piccolo «del
 tutto privo di cure», commettendo errori
 già nell' identificabilità della patologia.
 «Il piccolo - si legge - è deceduto dopo
 11 ore dal primo accesso al pronto
 soccorso, senza che nel frattempo gli
 fosse somministrato alcun farmaco. Arco
 temporale nel quale i farmaci avrebbero
 potuto cominciare a fare effetto». Il
 bimbo avrebbe presentato già «elementi sintomatici» della patologia, se si
 analizzano i risultati degli «esami parziali del sangue». Il 30 ottobre scorso, alle 21,
 la famiglia del piccolo Aniello giunse in pronto soccorso a Sarno. Dopo una visita, i
 medici richiesero una consulenza pediatrica, ma il medico era impegnato in sala
 parto. I genitori si spostarono a Nocera Inferiore, intorno alle 22, rientrando a casa.
 Eppure, proprio i medici di Nocera avrebbero dovuto effettuare nuovi accertamenti,
 secondo il perito della famiglia, vista anche la presenza in loco di un reparto di
 malattie infettive. La circostanza che spinse la famiglia a tornare a Sarno, infatti,
 sarebbe stata «viziata da una falsa rappresentazione della realtà posta in essere dal
 medico, con rassicurazioni fuorvianti che hanno determinato il rifiuto del ricovero».
 Nella memoria, il legale chiede al gip di chiamare in causa l' ospedale Monaldi, di
 Napoli, unico specializzato a «stabilire con certezza la percentuale di mortalità e la
 valutazione sui sintomi del piccolo». La corposa memoria è al vaglio del gip. ni.so. ©
 RIPRODUZIONE RISERVATA.
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/04/2019                                                                                                                Pagina 27
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 4.886
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

         Ospedale, piano dell' Asl per la camera iperbarica

 AGROPOLI AGROPOLI Ernesto Rocco La
 costiera cilentana potrebbe presto aver
 una camera iperbarica. L' Asl Salerno sta
 valutando l' opportunità di dotare di
 questa     importante      attrezzatura    l'
 ospedale di Agropoli. Le indiscrezioni
 filtrano dal Comune. L' iniziativa
 assumerebbe grande valore, poichè
 quest' area di territorio a sud di Salerno
 ne è sprovvista, nonostante in tanti
 pratichino attività sportive in mare. La
 camera iperbarica permetterebbe il
 trattamento delle embolie, frequenti
 nella pratica dello sport subacqueo, ma
 sarebbe importante anche per altre
 patologie. Sono anni che il territorio
 richiede l' apparecchio. Nei decenni
 scorsi Palinuro era dotata di camera
 iperbarica; agli inizi del 2000, invece, l'
 allora Asl Salerno 3 sottoscrisse un
 accordo con il Comune di Camerota per
 installare una biposto e garantire una
 sicurezza maggiore ai numerosi sub che
 visitano ogni anno i fondali della zona.
 Più di recente il Cilento ne è rimasto sprovvisto, tanto che da Sapri era stata avviata
 nei mesi scorsi una raccolta firme per averne una disponibile nell' ospedale dell'
 Immacolata. La scelta dell' Asl pare sia caduta su Agropoli. Per ora è solo un'
 indiscrezione, ma prima dell' estate potrebbero esserci novità. Intanto è stata
 avviata la gara per la fornitura di apparecchiature per le sale operatorie del presidio
 ospedaliero. L' importo complessivo è pari a 509mila euro, e comprende l' acquisto
 di una colonna per laparoscopia 3D, apparecchio per lavaggio e disinfezione,
 apparecchio per anestesia, tavolo operatorio, due ventilatori polmonari, uno da
 trasporto, elettrobisturi, lampada scialitica. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/04/2019                                                                                                                Pagina 6

                                                                                                                          EAV: € 49.412
                                                                                                                          Lettori: 704.603
                                          Argomento: Sanità Campania

         Alessio Fasano "Autismo e celiachia, nuovi studi"
 IMAGE_12_47_62
 L' intervista Cambia il mondo e
 cambiano pure le grandi patologie
 umane. «Per quasi due milioni di anni le
 malattie infettive erano la causa
 maggiore di malattia e mortalità della
 specie umana», premette dall' ultimo
 convegno di pediatria appena conclusosi
 a Sorrento il salernitano Alessio Fasano,
 professore di Pediatria all' Harvard
 Medical School di Boston (Usa) dove è
 anche direttore del Center for Celiac
 Research and Treatment presso il
 Massachusetts General Hospital. E oggi,
 cosa è cambiato? «Negli ultimi tre,
 quattro decenni, soprattutto nei paesi
 industrializzati e come conseguenzadell'
 implementazio ne di norme igieniche per
 trattare e prevenire le malattie infettive
 (antibiotici, vaccini) ci troviamo a fare i
 conti con una "epidemia" di malattie
 infiammatorie croniche non infettive,
 incluse      le    autoimmunitarie,        le
 infiammatorie intestinali come celiachia, morbo di Crohn e la colite ulcerosa, poi le
 neurogenerative, le allergiche e tumorali. Questa è stata definita "ipotesi
 igienistica"». Mentre prima? «In passato, la predisposizione genetica e l' esposizione
 a fattori ambientali erano considerati elementi necessari e sufficienti a sviluppare
 queste patologie». Insomma, in base agli andamenti epidemiologici attuali, geni e
 ambiente sarebbero necessari ma non sufficienti a sviluppare queste malattie?
 «Infatti, almeno tre altri fattori: l' aumento della permeabilita' intestinale, un sistema
 immunitario troppo attivo, e uno sbilancio del microbioma intestinale (disbiosi)
 sembrano essere coinvolti nella patogenesi di queste patologie». Quindi non è un
 dogma che la predisposizione genetica debba tradursi nel tempo in malattia? «
 Appunto: in base a queste nuove teorie, non è dato per scontato. Ma se succede è
 dovuto al nostro stile di vita che può avere effetti su uno dei cinque elementi di cui
 abbiamo parlato. Soprattutto il microbioma intestinale nella sua composizione e
 funzione può far virare da predisposizione genetica a malattia attiva». Qual è tra i
 fattori ambientali quello che può maggiormente influenzare il microbioma? «La dieta
 sembra essere quella di più grosso impatto. Tutte queste nuove conoscenze aprono
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
opportunità terapeutiche innovative e, soprattutto di prevenzione primaria di queste
malattie» Professor Fasano, ma come è possibile sfruttare al meglio quelle che lei
definisce nuove conoscenze? «C' è una serie di studi prospettici che vedono il centro
di ricerca Ebris campano (www.ebris.eu/) come coordinatore di due grossi studi
pediatrici focalizzati su celiachia e autismo il cui scopo è quello di stabilire quali
fattori ambientali e quali modifiche del microbioma siano responsabili del viraggio da
predisposizione genetica a malattia conclamata, con lo scopo di trovare nuove
strategie preventive». - g. d. b. © RIPRODUZIONE RISERVATA Lo scienziato Alessio
Fasano (foto a sinistra) è il docente che da oltre dieci anni fa attività di ricerca e
didattica negli Stati Uniti "La dieta sembra essere il fattore che ha il maggiore
impatto sul microbiota intestinale"

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/04/2019                                                                                                                Pagina 6

                                                                                                                          EAV: € 62.105
                                                                                                                          Lettori: 704.603
                                          Argomento: Sanità Campania

      Ecco i pediatri "salvabambini" riconosceranno abusi e
                             violenze
 GIUSEPPE DEL BELLO
 Il progetto Menarini Bambini che
 soffrono. Bambini abusati. Ma ci sono
 lividi e lividi, del corpo e dell' anima. E
 se i primi sono evidenti e aiutano a
 denunciare che li commette, i secondi
 non fanno meno male. Violenze
 striscianti, più comuni di quanto si pensi
 e in aumento. Ma quali sono i danni
 invisibili che si ripercuotono sulla sfera
 emotiva? Denutrizione, inadeguatezza
 dell' abbigliamento, scarsa igiene, fino
 all' eccesso di cure mediche o alla
 richiesta ossessiva ai propri figli di
 prestazioni superiori alla norma. È l' altra
 faccia della violenza, quella soft
 semisconosciuta che il progetto voluto
 da Menarini mira a stanare grazie alla
 rete di pediatri " salvabimbi" e ai nuovi
 corsi di formazione " Lo sai che Incontri
 sulla     realtà    degli   abusi   e    dei
 maltrattamenti dell' infanzia". Sono
 organizzati con la Società Italiana di
 Pediatria (Sip) e la Federazione italiana medici pediatri ( Fimp). Il protocollo prevede
 che mille pediatri siano istruiti a riconoscere i segnali di difficoltà inespressi dell'
 infanzia. Professionisti che dovrebbero diventare " sentinelle" del disagio minorile,
 aggiungendosi ai colleghi già formati capaci di riconoscere prima i casi di abuso. L'
 iniziativa didattica parte a maggio in 13 città tra cui figura Caserta per la Campania.
 «Si stima che in Italia l' uno per cento di bambini e adolescenti sia maltrattato, ma è
 una percentuale che rappresenta solo la punta dell' iceberg e la "patololgia delle
 cure" riguarda oltre il 60% dei casi - dice Pietro Ferrara, referente nazionale della Sip
 per abusi e maltrattamenti e ricercatore di Pediatria del Campus Bio- Medico e
 università Cattolica di Roma - I tipi di maltrattamento conosciuti sono tantisimi e
 solo oggi si comimcia ad averne consapevolezza. La formazione su questi temi è
 indispensabile soprattutto per individuare le forme diverse dalle tradizionali, cioè
 quelle fisiche e gli abusi sessuali». Il rischio è che anche le conseguenze delle
 violenze " silenziose" rimangano senza risposte perché per pediatri sarà più difficile

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
individuare le cause di problemi cognitivi, linguistici e sociali. Tutte manifestazioni e
disturbi che potrebbero sfociare nell' età adulta in disordini della personalità. «La
prevenzione e il contrasto del fenomeno degli abusi non possono prescindere da un'
attenta informazione e sensibilizzazione da parte di tutti gli operatori pubblici e
privati che entrano in contatto con il bimbo nel suo processo di crescita - sottolinea
Luigi Nigri, vice presidente nazionale della Fimp - Intercettare l' abuso e la violenza
prima che sia troppo tardi è un compito fondamentale del pediatra che, se
competente e preparato, in questa ottica ricopre un ruolo di primo piano nel cogliere
precocemente i segnali di disagio del bambino, fornendo così un contributo
determinante e prezioso per dare un sostegno reale in tutti questi casi di vissuti
lacerati». Il board della Menarini, l' azienda leader che da decenni punta, oltre che
sulla ricerca, allo sviluppo di iniziative socio-culturali, in questo caso ha rivolto la sua
attenzione all' infanzia. « Purtroppo gli episodi di violenza su minori sono ancora
molto frequenti e spesso gli aguzzini vengono individuati tra coloro che dovrebbero
amarli e tutelarli - osservano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, membri del board -
Perciò continuiamo a supportare questo progetto. È un progetto unico al mondo che,
con la formazione di migliaia di pediatri e medici di base, aiuta a proteggere i più
piccoli da un destino crudele ». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il pediatra Pietro
Ferrara (foto) referente della Sip per gli abusi e i maltrattamenti, è anche ricercatore
di Pediatria del Campus Bio-Medico di Roma "La formazione su questi temi è
indispensabile soprattutto per individuare le forme diverse dalle tradizionali (fisiche
e abusi sessuali)"

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/04/2019                                                                                                                Pagina 25

                                                                                                                          EAV: € 9.591
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

  I pediatri non vanno in vacanza ambulatori aperti in quattro
                            distretti

 L' ACCORDO Un servizio sperimentale di
 guardia specialistica pediatrica è stato
 attivato dal giorno di Pasqua (e andrà
 avanti fino al primo maggio) in 4 distretti
 della Asl Napoli 1 e in molti altre unita
 territoriali delle altre Asl della Campania
 La consulenza è in funzione negli orari
 notturni, nei giorni prefestivi e nei festivi
 e risponde agli stessi numeri delle
 guardie mediche, dalle ore 8,00 alle ore
 20,00 ad esclusione di oggi, del 26 e 29
 aprile quando sono al lavoro i pediatri di
 famiglia negli orari di studio. «Il progetto
 è frutto di un accordo siglato tra la
 Regione Campania e la Federazione
 pediatri - spiega Giannamaria Vallefuoco
 presidente regionale della Fimp - e mira
 a intercettare i piccoli pazienti che i
 genitori, in assenza del pediatra di
 famiglia, portano in pronto soccorso in
 ospedale anche per sciocchezze e piccoli
 malanni di stagione risolvibili con una
 prescrizione e comunque non urgenti.
 Patologie che assorbono oltre il 97 %
 delle attività di pronto soccorso di un grande ospedale ad alta specializzazione e
 monospecialistico pediatrico come il Santobono che dovrebbe occuparsi di gravi
 patologie. In guardia medica i genitori troveranno dunque, in questo lungo ponte,
 colleghi specialisti in pediatria e talvolta lo stesso pediatra di famiglia rinsaldando il
 rapporto di fiducia che esiste tra i pediatri di libera scelta e i loro assistiti». «L'
 obiettivo è ridurre, attraverso il potenziamento delle cure pediatriche territoriali, il
 ricorso ai Pronto soccorso in uno dei periodi dell' anno più a rischio dal punto di vista
 influenzale e di maggior carico per le strutture sanitarie - ribadisce Antonio D' Avino
 vicepresidente nazionale della Fimp (Federazione italiana pediatri) - questo significa
 anche tagliare i tempi di attesa e garantire la continuità dell' assistenza pediatrica».
 L' INTESA Il progetto (in sigla denominato Cosped) ha raccolto numerose adesioni
 dei pediatri chiamati a partecipare su base volontaria sia tra i pediatri di libera

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
scelta convenzionati sia tra i pediatri inseriti nella vigente graduatoria regionale per
la pediatria di libera scelta ma anche tra i medici specialisti in pediatria pur non
inclusi in graduatoria.Critico sull' iniziativa lo Smi, sia per i costi considerati eccessivi
(60 euro l' ora rispetto ai 23 euro delle guardie mediche) sia per la funzione che
inficia i medici di continuità assistenziale formati anche in pediatria. «Una iniziativa
sperimentale che nasce nell' ambito della collaborazione avviata in seno al Comitato
per la Pediatria - replica Pietro Buono, medico incaricato per la Regione - tra i
sindacati di categoria e la competente Unità operativa Materno infantile della
Direzione regionale per la tutela della Salute e mira ad affrontare i periodi di
particolare incidenza epidemica stagionale durante i quali si riscontrano decisi
aumenti delle prestazioni ospedaliere non appropriate». I DISTRETTI DELLE ASL Al
progetto, destinato ai soggetti minori di 16 anni, a Napoli aderiscono 4 distretti il 26
(Soccavo Pianura), il 29 (Colli Aminei), il 32 (Barra San Giovanni) e il 33 (
Poggioreale). Nella Asl Napoli 3 sud Il servizio andrà avanti fino al 5 maggio ed è
stato attivato presso le guardie mediche di tutti i 13 distretti sanitari aziendali.
Coinvolti anche 13 Comuni del territorio dell' Asl Napoli 2 Nord, Da Ischia ad Acerra.
Per l' accesso non è necessaria la ricetta del medico di base, né la prenotazione. Gli
specialisti impegnati non effettuano cure domiciliari. e.m. © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/04/2019                                                                                                                Pagina 25

                                                                                                                          EAV: € 11.219
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

  Nuove sale operatorie «Presto pronto soccorso al Policlinico
                          Vanvitelli»

 LA SVOLTA Ettore Mautone Riqualificate
 attrezzature, spazi e tecnologie utilizzate
 delle unità operative chirurgiche del
 Policlinico dell' Università Vanvitelli, da
 decenni sono ospitate in collina, presso
 la cittadella universitaria di Cappella
 Cangiani. Il taglio del nastro è in
 programma oggi alle 10 con il presidente
 della Regione Vincenzo De Luca, il
 rettore della Vanvitelli Giuseppe Paolisso
 e il direttore generale Maurizio Di Mauro.
 OBIETTIVO PRONTO SOCCORSO Il via alla
 nuova piattaforma chirurgica dell'
 Università Vanvitelli rappresenta anche il
 primo tassello per concentrare nella
 zona ospedaliera, in via Pansini, le
 attività operatorie programmate, o
 eseguite su prenotazione e prive di
 urgenza. Contemporaneamente questo
 passaggio segna l' avvio, nel centro
 storico, delle operazioni che da dopo l'
 estate alla fine del 2019 condurranno all'
 attivazione di un nuovo pronto soccorso
 generalista destinato ad arricchire l'
 offerta sanitaria nel cuore di Napoli. Non solo, la razionalizzazione delle Unità
 chirurgiche, tra il polo collinare e quello di piazza Miraglia, dell' Università Vanvitelli,
 potrebbe essere anche il presupposto logistico per consentire di aprire le porte, nelle
 prossime settimane, al team di chirurghi degli Incurabili che dopo la chiusura per
 dissesto del Complesso monumentale cinquecentesco sono momentaneamente
 ospitati all' Ospedale del mare ma ancora in cerca di una casa nella vicinanze della
 storica sede. IL TEAM INCURABILI CERCA CASA La Chirurgia degli Incurabili, che
 andrebbe al policlinico del Centro storico, è specializzata in Oncologia (addome,
 colon, mammella e fegato) e rappresenta un polo di eccellenza della Asl Napoli 1. Al
 Policlinico di piazza Miraglia del resto sono già stati sistemati una mezza dozzina dei
 15 ambulatori chirurgici che erano attivi agli Incurabili configurando dunque un
 primo pezzo di quel team che si vorrebbe ora riunire sotto uno stesso tetto. L' ultima

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
parola, su questo progetto, spetta tuttavia al commissario della Asl Napoli 1 Ciro
Verdoliva che ha come obiettivo anche colmare le carenze di personale negli altri
presidi come il Pellegrini, il San Giovanni Bosco, il Loreto Mare e il San Paolo. LISTE
DI ATTESA DA ABBATTERE Le attività di Chirurgia generale dell' Università Vanvitelli
fino ad oggi erano espletate in due Complessi operatori, ubicati rispettivamente al
centro storico (padiglione 3, con dotazione di 3 sale operatorie) ed al Policlinico di
Cappella Cangiani (Padiglione 17, con dotazione di 2 sale operatorie). Nonostante la
disponibilità di 5 sale operatorie dedicate dunque, vista anche l' elevata richiesta e
la necessità di dare la massima priorità alle patologie più severe, in particolare a
quelle neoplastiche, i chirurghi lamentavano l' impossibilità di garantire tempi certi
di attesa per le patologie meno severe, che comunque riguardano un ampio numero
di pazienti. Per porre rimedio a questo imbuto il policlinico dell' Università Vanvitelli
ha adottato tre soluzioni: la creazione di un complesso centralizzato, dedicato alla
day surgery (chirurgia di un solo giorno), dove vengono studiati ed operati tutti i
pazienti affetti da patologie chirurgiche risolvibili con un ricovero breve, così da
decongestionare le liste del complesso operatorio centralizzato. In second' ordine la
realizzazione di un reparto degenze dedicato alla Week-Surgery (chirurgia dei fine
settimana) dedicato a tutti i pazienti affetti da patologie chirurgiche risolvibili con un
ricovero non superiore ai 5 giorni, così da migliorare il turnover, contenendo
contemporaneamente i costi. Infine l' ampliamento della disponibilità operatoria, con
la creazione di un nuovo Complesso operatorio a via Pansini che sarà sistemato al
terzo piano del Padiglione 17 del policlinico di via Pansini ed è dotato di 2 sale
operatorie. «Questo ampliamento - spiega il manager del Policlinico Vanvitelli Di
Mauro - assume ulteriore valore se si pensa che è prevista l' apertura di un pronto
soccorso generale al centro storico che renderà indispensabile dedicare in maniera
esclusiva almeno una parte della disponibilità delle sale operatorie alle attività di
Chirurgia di urgenza». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Puoi anche leggere