Media Monitoring per 25-11-2019 - Rassegna stampa del 23-11-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 23/11/2019 - CRONACHE DI SALERNO Il Ruggi dalla parte delle donne: la torre si tinge di rosso ..................................................... 1 23/11/2019 - CRONACHE DI SALERNO Mamma di Caggiano salvata: ancora un successo per il dottor Mario Polichetti .................... 2 23/11/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Parto a rischio, al Ruggi salvati mamma e figlio .................................................................... 4 22/11/2019 - WWW.CRONACHEDELLACAMPANIA.IT Affetta da placenta accreta: mamma salvata all’ospedale Ruggi di Salerno .......................... 5 22/11/2019 - WWW.MN24.IT Angri, in 4 a processo per la morte di Aniello Bruno .............................................................. 6 22/11/2019 - AGENPARL.EU COMUNICATO 25 NOVEMBRE .................................................................................................. 7 22/11/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT Giornata contro la violenza sulle donne: le iniziative al Ruggi e alla Cittadella ..................... 8 22/11/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT Giornata mondiale contro la violenza alle donne, la torre del Ruggi si illumina di rosso ..... 10 22/11/2019 - WWW.OTTOPAGINE.IT Gravidanza difficile: mamma rischia la vita, miracolo al Ruggi ............................................ 11 22/11/2019 - WWW.RADIOALFA.FM Il Ruggi di Salerno si colora di rosso per dire no alla violenza di genere ............................. 13 22/11/2019 - WWW.ILGIORNALEDISALERNO.IT Mamma di Caggiano affetta da placenta accreta salvata all’ospedale di Salerno. Festa per la nascita del piccolo Gabriele. ................................................................................................ 14 22/11/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Mamma salernitana salvata al Ruggi, festa per la nascita del piccolo Gabriele ................... 16 22/11/2019 - WWW.CRONACHESALERNO.IT Mamma salernitana salvata al Ruggi, festa per la nascita del piccolo Gabriele ................... 18 22/11/2019 - WWW.ILGIORNALEDISALERNO.IT Ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, c’è il concorso per 160 infermieri ....... 20 22/11/2019 - IT.GEOSNEWS.COM Ospedale Ruggi, ok concorso 160 assunzioni. Cgil FP: ancora pochi .................................... 21 22/11/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT Placenta accreta: salvata una mamma di Caggiano, fiocco azzurro al Ruggi ....................... 22 22/11/2019 - WWW.POSITANONOTIZIE.IT Positano Notizie - A Salerno il "Ruggi" si tinge di rosso contro la violenza sulle donne ....... 24 22/11/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT Rischia il peggio a causa della placenta accreta, giovane mamma salvata dai medici del ‘Ruggi’ .................................................................................................................................. 26 22/11/2019 - WWW.ONDANEWS.IT Rischia il peggio a causa della placenta accreta, mamma di Caggiano salvata all’ospedale di Salerno ................................................................................................................................. 28 22/11/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT Salerno, “Ruggi” illuminato di rosso contro la violenza sulle donne .................................... 30 22/11/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT Salerno, detenuto muore in ospedale: a processo 3 medici ................................................. 31 22/11/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT Salerno, madre salvata al Ruggi da placenta accreta dà alla luce il figlio ............................ 33 22/11/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT Salerno, rischia di perdere il bambino: mamma salvata al Ruggi ......................................... 35 22/11/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT Salerno: al Ruggi assunzioni in arrivo per 160 infermieri .................................................... 37 22/11/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Salerno: Assunzioni al Ruggi in arrivo 160 infermieri .......................................................... 38 22/11/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Salerno: crollo in via Rateprandi, tutti assolti ...................................................................... 39
22/11/2019 - WWW.ASALERNO.IT Violenza sulle donne, la torre del cuore del Ruggi si illumina di rosso ................................ 40 22/11/2019 - WWW.OTTOPAGINE.IT Violenza sulle donne: il Ruggi s'illumina di rosso ................................................................. 41 22/11/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Violenza sulle donne: l’Ospedale Ruggi di Salerno si illumina di rosso ................................ 42 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 44 23/11/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO «Con un tumore maligno sarei già morta» ........................................................................... 44 23/11/2019 - CRONACHE DI SALERNO Mancata apertura del reparto di Lungodegenza Polichetti chiede l' intervento dei parlamentari Udc ................................................................................................................. 47 23/11/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Un trapianto innovativo salva la vista a un paziente ........................................................... 48 Sanità Campania ............................................................................................................................. 49 23/11/2019 - IL MATTINO «Appalto plastic free non rispettato» ai malati pasti in vaschette inquinanti ...................... 49 23/11/2019 - IL MATTINO Campania, gelo di Carfagna «Caldoro? Non entusiasma» ..................................................... 51 23/11/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Cardiochirurgia, una nuova tecnica salva un 45enne ........................................................... 53 23/11/2019 - AVVENIRE Conti in ordine, ospedali no La sanità campana al bivio ...................................................... 55 23/11/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO De Luca: prima di me la Campania era nulla Appoggio le Sardine ....................................... 57 23/11/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Distretto sanitario soppresso, appello all' Asl per il ripristino dei servizi ............................ 59 23/11/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Medici da quarant' anni e nuovi iscritti, l' ordine fa festa .................................................... 61 23/11/2019 - IL MATTINO Ospedali, il traffico blocca l'ambulanza donna rischia la vita ............................................... 63 23/11/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Turni scoperti, il manager minimizza Ma è pressing dei sindacati dei medici ...................... 65 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 67 23/11/2019 - CORRIERE DELLA SERA «L' omeopatia non è una cura Va bandita da cliniche e ospedali» ....................................... 67 23/11/2019 - AVVENIRE Eutanasia, i paletti della Consulta ........................................................................................ 69 23/11/2019 - IL GIORNO Ibernato e operato, prima volta al mondo ............................................................................ 72 23/11/2019 - AVVENIRE IL VERO OBBLIGO CHE VA ONORATO .................................................................................... 74 23/11/2019 - LA REPUBBLICA La beffa di Maria Sole "Morta prima di andare in Svizzera" ................................................. 76 23/11/2019 - IL SOLE 24 ORE La Lombardia prepara i correttivi necessari alla riforma sanitaria ...................................... 78 23/11/2019 - LA REPUBBLICA La svolta sul fine vita "Ecco quando l' aiuto al suicidio non è reato" ................................... 81 23/11/2019 - LIBERO Ladri infami, rubano i farmaci contro il tumore .................................................................... 83 23/11/2019 - AVVENIRE Le associazioni e i giuristi: «Nessuno sia lasciato solo» ....................................................... 85 23/11/2019 - IL SOLE 24 ORE Medici, carriere con doppio percorso e bonus a guardie e Ps .............................................. 87 23/11/2019 - LIBERO Novemila medici abilitati bloccati dalla burocrazia .............................................................. 89
23/11/2019 - MILANO FINANZA Prostata, meglio non farsene un baffo ................................................................................. 91 23/11/2019 - IL SOLE 24 ORE Suicidio assistito non sempre reato Non c' è obbligo di aiuto per i medici .......................... 93
23/11/2019 Pagina 2 EAV: € 733 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Il Ruggi dalla parte delle donne: la torre si tinge di rosso L' INIZIATIVA La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per la prima volta, fu istituita il 17 dicembre 1999 dall' Assemblea generale delle Nazioni Unite. Da allora, rappresenta il momento più importante dell' anno per parlare, informare e sensibilizzare su questo grave problema che riguarda tutti i Paesi del mondo. La violenza sulle donne ha molti volti; passa attraverso vari reati, dalla violenza fisica a quella sessuale, allo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica. In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente, una donna su tre dai 15 anni in su. Il timore della violenza è confermato dal dato secondo il quale il 53% di donne in tutta l' Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita. Un atto di violenza contro le donne può accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Sono spesso i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti, responsabili del 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con l' estrema conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è, ancora una volta, il partner. Lunedì 25 novembre il Centro Antiviolenza Artemisia del Ruggi d' Aragona di Salerno, in perfetta sintonia con la Struttura Commissariale, illuminerà, all' imbrunire, la facciata della torre del Cuore del plesso Ruggi di Rosso: un simbolo che possa essere visto da lontano, così come lontano deve arrivare la voce di chi si adopera per aiutare le donne in difficoltà. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/11/2019 Pagina 7 EAV: € 1.299 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Mamma di Caggiano salvata: ancora un successo per il dottor Mario Polichetti RUGGI D' ARAGONA Alla fine per la gioia dei genitori è nato il piccolo Gabriele Ancora una storia a lieto fine quella che giunge dal reparto "Gravidanze a rischio" dell' azienda ospedaliera universitaria Ruggi d' Aragona. La lista dei successi del noto ginecologo salernitano Mario Polichetti si allunga. Una giovane mamma di Caggiano, infatti, è stata salvata dopo aver rischiato il peggio a causa della placenta accreta. Per fortuna, tutto è andato per il meglio e la donna, alla 35esima settimana di gestazione e con tre cesarei alle spalle ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due chilogrammi. La procedura e l' approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di innovatività. L' equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto per via endoscopica a mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l' equipe anestesiologica coordinata dal dottore Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima a sedare e poi ad in tubare la paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che hanno provveduto a posizionare per via percutanea attraverso le arterie femorali in via profilattica due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria. Al termine di questo lavoro di preparazione meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di "Gravidanza a Rischio", e Francesco Marino, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
responsabile pro tempore dell' Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori dell' intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione della patologia che affligeva la paziente, ad asportare l' utero colpito dalla placenta accreta. Non ci sono state complicanze né prima o dopo l' operazione e nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale. In sala era presente anche il capo -dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel complesso si tratta di un intervento multidisciplinare e innovativo, con l' ospedale di Salerno che così si pone sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed internazionali per il trattamento della placenta accreta, purtroppo è gravata da una elevata percentuale di complicanze materno fetali e da una non trascurabile mortalità materna e fetale. Un risultato che medici e infermieri condividono con il Commissario dell' azienda Ruggi, Vincenzo D' Amato, che ha partecipato in prima persona alla pianificazione dell' intervento e ne ha costantemente seguito lo svolgimento e l' evoluzione. La placenta accreta è definita come una anormale invasione della parete dell' utero di una parte o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non trascurabile mortalità sono legate alle severe e pericolose ed a volte fatali emorragie causate da questa patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la sua mamma non hanno corso nessun pericolo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
23/11/2019 Pagina 31 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 2.348 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Parto a rischio, al Ruggi salvati mamma e figlio CAGGIANO CAGGIANO Sabino Russo Ha una placenta accreta, ma viene salvata dai medici del Ruggi. È la storia a lieto fine di una mamma di Caggiano, ricoverata nel reparto di gravidanza a rischio, che alla 35esima settimana di gestazione e con tre cesarei alle spalle ha dato alla luce il piccolo Gabriele, del peso di oltre due chili. La placenta accreta è una anormale invasione della parete dell' utero di una parte o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non trascurabile mortalità sono legate alle pericolose e a volte fatali emorragie causate. Così si è optato per un intervento multidisciplinare, con gli urologi che hanno, in endoscopia, messo in sicurezza la vescica e gli ureteri, e i radiologi interventisti, sotto controllo ecografico, hanno posizionato per via percutanea, attraverso le arterie femorali, in via profilattica, due cateteri con palloncino, da usare in caso di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria. Al termine sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di gravidanza a rischio, e Francesco Marino, primario di ginecologia, che hanno fatto nascere prima il piccolo Gabriele, poi asportato l' utero. Non ci sono state complicanze prima o dopo, nè durante la degenza in ospedale. L' ospedale di Salerno si pone, così, sullo stesso livello dei più importanti centri internazionali per il trattamento della placenta accreta. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 EAV: € 519 Lettori: 2.467 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Affetta da placenta accreta: mamma salvata all’ospedale Ruggi di Salerno Caggiano. Rischia il peggio a causa della placenta accreta, mamma salvata dai medici dell’ospedale di Salerno. È a lieto fine la storia di una paziente ricoverata presso il reparto di “Gravidanza a rischio”, che alla 35esima settimana di gestazione e con tre cesarei alle spalle ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due chilogrammi. La procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di innovatività. L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto preventivamente per via endoscopica a mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica coordinata dal dottore Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima a sedare e poi ad intubare la paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto controllo ecografico, hanno provveduto a posizionare per via percutanea attraverso le arterie femorali in via profilattica due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria. Al termine di questo lavoro di preparazione meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile pro tempore dell’Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori dell’intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione della patologia che affliggeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta accreta. Non ci sono state complicanze né prima o dopo l’operazione e nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale. Cronache della Campania@2019 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 mn24.it EAV: € 291 Lettori: 1.433 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Angri, in 4 a processo per la morte di Aniello Bruno Morì perché non curato mentre era recluso nel carcere di Salerno. La vittima è Aniello Bruno, 50enne pregiudicato di Angri. Per il gup Gennaro Mastrangelo del tribunale di Salerno sono validi gli indizi della presunta colpa medica. Ieri si è chiusa l’udienza preliminare che vede imputati quattro medici: tre del carcere e uno del pronto soccorso dell’ospedale Ruggi di Salerno. L’accusa è di omicidio colposo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 agenparl.eu EAV: € 372 Lettori: 2.700 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web COMUNICATO 25 NOVEMBRE (AGENPARL) – ven 22 novembre 2019 Lunedì 25 novembre il Centro Antiviolenza Artemisia dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, in perfetta sintonia con la Struttura Commissariale, illuminerà la facciata della torre del Cuore del plesso Ruggi di Rosso: un simbolo che possa essere visto da lontano, così come lontano deve arrivare la voce di chi si adopera per aiutare le donne in difficoltà. Listen to this Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 salernotoday.it EAV: € 877 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Giornata contro la violenza sulle donne: le iniziative al Ruggi e alla Cittadella Sarà collocata una panchina rossa in Viale Unità d'Italia - ingresso palazzina D - Cittadella Giudiziaria, mentre il Ruggi si tinge di rosso La nostra città dice "no" alla violenza sulle donne. Tante, infatti, le iniziative sociali ed istituzionali per celebrare la giornata del 25 novembre dedicata alla delicata tematica che fu istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. La violenza sulle donne ha molti volti; passa attraverso vari reati, dalla violenza fisica a quella sessuale, allo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica.In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente, una donna su tre dai 15 anni in su. Il timore della violenza è confermato dal dato secondo il quale il 53% di donne in tutta l’Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita. Un atto di violenza contro le donne può accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Sono spesso i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti, responsabili del 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con l’estrema conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è, ancora una volta, il partner.Lunedì 25 novembre il Centro Antiviolenza Artemisia dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, in perfetta sintonia con la Struttura Commissariale, illuminerà, all'imbrunire, la facciata della torre del Cuore del plesso Ruggi di Rosso: un simbolo che possa essere visto da lontano, così come lontano deve arrivare la voce di chi si adopera per aiutare le donne in difficoltà. Occorre essere un faro per guidare verso la salvezza le donne che hanno bisogno d’aiuto.Sempre lunedì 25 novembre, alle ore 12.30, sarà collocata una panchina rossa in Viale Unità d'Italia - ingresso palazzina D - Cittadella Giudiziaria. Un gesto simbolico per rappresentare l’impegno nel contrasto alla violenza contro le donne, nell'ambito del progetto promosso dal movimento Stati Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
generali delle donne, al quale hanno aderito Comune di Salerno, Unioncamere, la Camera di Commercio di Salerno, la Corte d'Appello di Salerno, il Comitato Provinciale per l'Imprenditoria Femminile. Alla cerimonia saranno presenti, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, l'assessore alle Pari Opportunità Gaetana Falcone, il presidente della Corte d'Appello Iside Russo, il Procuratore Generale Leonida Primicerio, il Vicepresidente della Camera di Commercio di Salerno Giuseppe Gallo e il Presidente del Comitato per l'Imprenditoria Femminile Angela Pisacane.“L’Italia non è un Paese per donne - dichiara il Presidente della Provincia di Salerno Michele Strianese - Gli ultimi dati del Rapporto Eures 2019 sono agghiaccianti. Solo nei primi dieci mesi del 2019 sono state uccise 94 donne, quasi una ogni tre giorni. E nel 2018 le vittime femminili hanno raggiunto il valore più alto mai censito in Italia, 142 donne uccise, di cui 119 in famiglia. Dal 2000 a oggi i femminicidi in Italia sono 3.230, di cui 2.355 in ambito familiare e 1.564 per mano del proprio compagno o ex. Colpisce leggere che tutta la violenza di genere in Italia è in crescita. Quindi non solo i femminicidi, ma aumentano in maniera preoccupante stalking, violenze sessuali, abusi, maltrattamenti, reati quasi tutti commessi in ambito familiare, affettivo o all'interno di una relazione di coppia.Sono profondamente convinto che azzerare la violenza contro le donne sia una battaglia culturale, prioritaria per tutti noi. La salvaguardia di pari diritti umani e civili e quindi dell’autodeterminazione femminile, la tutela della sicurezza e della serenità di tutte le donne, deve essere un baluardo di civiltà imprescindibile. Se non partiamo da questo non potremo mai considerarci civili.Mi sconvolge infine che la violenza spesso nasca in ambito domestico. Chi compie questi reati sono uomini compagni o ex, padri, fratelli, all’interno quindi di un nucleo familiare che non è in grado di rispettare e tutelare la figura femminile. Violenza e patriarcato oggi sono inaccettabili. È necessaria una rivoluzione culturale che promuova ovunque relazioni non discriminatorie e rispetto delle differenze di genere. E noi che abbiamo incarichi politici, ancora di più abbiamo la responsabilità di costruire nuovi modelli culturali, di fare scelte che orientino il cambiamento, con urgenza, perché questi dati non sono degni del nostro Paese" Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 anteprima24.it EAV: € 623 Lettori: 15.067 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Giornata mondiale contro la violenza alle donne, la torre del Ruggi si illumina di rosso Tempo di lettura: 2 minutiSalerno – Si illuminerà di rosso la facciata della Torre del Cuore del plesso Ruggi di Salerno, lunedì 25 novembre, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Un segnale dell’azienda ospedaliera che al suo interno ospita il Centro Anti-violenza Artemisia che opera in perfetta sintonia con l’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. “La violenza sulle donne ha molti volti – ricorda una nota della struttura sanitaria in cui si annuncia l’iniziativa – passa dai reati come la violenza fisica a quella sessuale, lo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica. In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente, una donna su tre dai 15 anni in su. Il timore della violenza è confermato dal dato secondo il quale il 53% di donne in tutta l’Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita. Un atto di violenza contro le donne può accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Sono spesso i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti, responsabili del 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con l’estrema conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è, ancora una volta, il partner“. L'articolo Giornata mondiale contro la violenza alle donne, la torre del Ruggi si illumina di rosso proviene da Anteprima24.it. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 EAV: € 1.188 Lettori: 19.200 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Gravidanza difficile: mamma rischia la vita, miracolo al Ruggi La donna era affetta dalla placenta accreta, una patologia che minacciava il suo stato di salute Salerno. Rischiava la vita a causa della placenta accreta, mamma di Caggiano salvata dai medici dell'ospedale di Salerno. E' a lieto fine la storia di una paziente ricoverata presso il reparto di “Gravidanza a rischio”, che alla 35esima settimana di gestazione, e con tre cesarei alle spalle, ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due chilogrammi. La procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di innovatività. Infatti, l'equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto per via endoscopica a mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica, coordinata dal dottor Renato Gammaldi, aveva proceduto dapprima a sedare e poi ad intubare la paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto controllo ecografico, hanno provveduto a posizionare per via percutanea, attraverso le arterie femorali in via profilattica, due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria. Sono poi intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile pro tempore dell'Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori dell'intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione della patologia che affliggeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta accreta. Per fortuna non ci sono state complicanze né prima o dopo l'operazione e nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale. Si è trattato di un intervento multidisciplinare e innovativo, la placenta accreta è definita come una anormale invasione della parete dell’utero di una parte Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non trascurabile mortalità sono legate alle severe e pericolose ed a volte fatali emorragie causate da questa patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la sua mamma non hanno corso nessun pericolo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 radioalfa.fm EAV: € 181 Lettori: 233 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Il Ruggi di Salerno si colora di rosso per dire no alla violenza di genere La facciata della Torre del Cuore dell’ospedale “Ruggi” di Salerno si illuminerà di rosso, il 25 novembre, all’imbrunire, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza di genere. In questo modo il Centro Antiviolenza Artemisia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno e la Struttura Commissariale vogliono lanciare un messaggio di contrarietà alla violenza, e simbolicamente offrire aiuto alle donne vittime di violenza: una violenza, si legge in una nota, che ha molti volti, e che “passa attraverso vari reati, dalla violenza fisica a quella sessuale, allo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica”. Sarà l’occasione per parlare, informare e sensibilizzare su questo grave problema che riguarda tutti i Paesi del mondo. Sei su Telegram? Per ricevere le notizie in tempo reale è possibile unirsi gratis al canale Telegram di Radio Alfa. Se trovi interessante questo articolo, condividilo sui tuoi social e segui Radio Alfa anche su Facebook e Twitter. Non esitare a lasciare un tuo commento ai nostri articoli. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 ilgiornaledisalerno.it EAV: € 460 Lettori: 1.000 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Mamma di Caggiano affetta da placenta accreta salvata all’ospedale di Salerno. Festa per la nascita del piccolo Gabriele. Rischia il peggio a causa della placenta accreta, mamma di Caggiano salvata dai medici dell’ospedale di Salerno. E’ a lieto fine la storia di una paziente ricoverata presso il reparto di “Gravidanza a rischio”, che alla 35esima settimana di gestazione e con tre cesarei alle spalle ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due chilogrammi. La procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di innovatività. L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto preventivamente per via endoscopica a mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica coordinata dal dottore Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima a sedare e poi ad intubare la paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto controllo ecografico, hanno provveduto a posizionare per via percutanea attraverso le arterie femorali in via profilattica due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria. Al termine di questo lavoro di preparazione meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile pro tempore dell’Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori dell’intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione della patologia che affligeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta accreta. Non ci sono state complicanze né prima o dopo l’operazione e nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale. In sala era presente anche il capo-dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel complesso si tratta di un intervento multidisciplinare e innovativo, con l’ospedale di Salerno che così si pone sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed internazionali per il trattamento della placenta accreta, purtroppo è gravata da una elevata percentuale di complicanze materno fetali e da una non trascurabile Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
mortalità materna e fetale. Un risultato che medici e infermieri condividono con il Commissario dell’azienda Ruggi, Vincenzo D’Amato, che ha partecipato in prima persona alla pianificazione dell’intervento e ne ha costantemente seguito lo svolgimento e l’evoluzione. La placenta accreta è definita come una anormale invasione della parete dell’utero di una parte o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non trascurabile mortalità sono legate alle severe e pericolose ed a volte fatali emorragie causate da questa patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la sua mamma non hanno corso nessun pericolo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 salernonotizie.it EAV: € 933 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Mamma salernitana salvata al Ruggi, festa per la nascita del piccolo Gabriele Rischia il peggio a causa della placenta accreta, mamma di Caggiano salvata dai medici dell’ospedale di Salerno. E’ a lieto fine la storia di una paziente ricoverata presso il reparto di “Gravidanza a rischio”, che alla 35esima settimana di gestazione e con tre cesarei alle spalle ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due chilogrammi. La procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di innovatività. L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto preventivamente per via endoscopica a mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica coordinata dal dottore Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima a sedare e poi ad intubare la paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto controllo ecografico, hanno provveduto a posizionare per via percutanea attraverso le arterie femorali in via profilattica due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria. Al termine di questo lavoro di preparazione meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile pro tempore dell’Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori dell’intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione della patologia che affligeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta accreta. Non ci sono state complicanze né prima o dopo l’operazione e nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale. In sala era presente anche il capo- dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel complesso si tratta di un intervento multidisciplinare e innovativo, con l’ospedale di Salerno che così si pone Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed internazionali per il trattamento della placenta accreta, purtroppo è gravata da una elevata percentuale di complicanze materno fetali e da una non trascurabile mortalità materna e fetale. Un risultato che medici e infermieri condividono con il Commissario dell’azienda Ruggi, Vincenzo D’Amato, che ha partecipato in prima persona alla pianificazione dell’intervento e ne ha costantemente seguito lo svolgimento e l’evoluzione. La placenta accreta è definita come una anormale invasione della parete dell’utero di una parte o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non trascurabile mortalità sono legate alle severe e pericolose ed a volte fatali emorragie causate da questa patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la sua mamma non hanno corso nessun pericolo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 cronachesalerno.it EAV: € 371 Lettori: 900 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Mamma salernitana salvata al Ruggi, festa per la nascita del piccolo Gabriele a causa della placenta accreta, mamma di Caggiano salvata dai medici dell’ospedale di Salerno. E’ a lieto fine la storia di una paziente ricoverata presso il reparto di “Gravidanza a rischio”, che alla 35esima settimana di gestazione e con tre cesarei alle spalle ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due chilogrammi.La procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di innovatività. L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto preventivamente per via endoscopica a mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica coordinata dal dottore Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima a sedare e poi ad intubare la paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto controllo ecografico, hanno provveduto a posizionare per via percutanea attraverso le arterie femorali in via profilattica due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria.Al termine di questo lavoro di preparazione meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile pro tempore dell’Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia.Coordinatori dell’intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione della patologia che affligeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta accreta. Non ci sono state complicanze né prima o dopo l’operazione e nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale.In sala era presente anche il capo- dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel complesso si tratta di un intervento multidisciplinare e innovativo, con l’ospedale di Salerno che così si pone sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed internazionali per il trattamento della placenta accreta, purtroppo è gravata da una elevata percentuale di complicanze materno fetali e da una non trascurabile mortalità materna e fetale.Un risultato che medici e infermieri condividono con il Commissario dell’azienda Ruggi, Vincenzo D’Amato, che ha partecipato in prima persona alla Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
pianificazione dell’intervento e ne ha costantemente seguito lo svolgimento e l’evoluzione.La placenta accreta è definita come una anormale invasione della parete dell’utero di una parte o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non trascurabile mortalità sono legate alle severe e pericolose ed a volte fatali emorragie causate da questa patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la sua mamma non hanno corso nessun pericolo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 ilgiornaledisalerno.it EAV: € 372 Lettori: 1.000 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, c’è il concorso per 160 infermieri 160 infermieri a tempo indeterminato. Il concorso per titoli e colloquio, come riportato dal sito web Salerno Sanità, è stato bandito dall’Azienda universitaria ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona ” di Salerno. I particolari del bando approvato sono sul sito istituzionale. Al via il bando di concorso per coprire i vuoti in organico nell’azienda ospedaliera universitaria Ruggi di Salerno. L’operazione rappresenta una grossa opportunità anche i precari, che da anni consentono al Ruggi di garantire i livelli essenziali di assistenza. Tra questi ci sono anche quelli che lavorano a Salerno e che hanno vinto il concorso a tempo indeterminato al Cardarelli di Napoli, per i quali l’azienda napoletana è restia a concedere la convenzione per poter attingere alla propria graduatoria e quindi essere ceduti all’azienda di appartenenza per essere inquadrati a tempo indeterminato. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 EAV: € 385 Lettori: 9.367 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Ospedale Ruggi, ok concorso 160 assunzioni. Cgil FP: ancora pochi E’ stato bandito dalla nostra azienda un concorso per 160 assunzioni di infermieri a tempo indeterminato con la riserva del 40 % dei posti per coloro che, alla data di emanazione del bando, hanno maturato 36 mesi di anzianità a tempo determinato presso l’ospedale Ruggi di Salerno (ai sensi di quanto previsto dall’art. 35, comma... Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 salernotoday.it EAV: € 824 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Placenta accreta: salvata una mamma di Caggiano, fiocco azzurro al Ruggi Si è trattato di un intervento multidisciplinare e innovativo, con l'ospedale di Salerno che così si pone sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed internazionali Approfondimenti "Miracolo" al Ruggi d'Aragona: donna partorisce dopo venti anni di attesa 6 ottobre 2019 Ha rischiato il peggio a causa della placenta accreta, ma non è mancato un lieto fine per la mamma di Caggiano che è stata salvata dai medici dell'ospedale di Salerno. La paziente, ricoverata presso il reparto di “Gravidanza a rischio”, alla 35esima settimana di gestazione e con tre cesarei alle spalle, ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due chilogrammi. Gli interventi La procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di innovazione. L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto preventivamente, per via endoscopica, a mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica coordinata dal dottore Renato Gammaldi aveva dapprima sedato e poi intubato la paziente. Al termine del lavoro degli urologi, sono entrati in azione i radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto controllo ecografico, hanno provveduto a posizionare per via percutanea, attraverso le arterie femorali in via profilattica, due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria. Dopo tale preparazione meticolosa e profilattica, sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile pro tempore dell'Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori dell'intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione della patologia che affligeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
accreta. Il lieto fine Non ci sono state complicanze, né prima o dopo l'operazione e nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale. In sala era presente anche il capo-dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel complesso, si è trattato di un intervento multidisciplinare e innovativo, con l'ospedale di Salerno che così si pone sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed internazionali per il trattamento della placenta accreta, purtroppo è gravata da una elevata percentuale di complicanze materno fetali e da una non trascurabile mortalità materna e fetale. Un risultato che medici e infermieri condividono con il Commissario dell'azienda Ruggi, Vincenzo D'Amato, che ha partecipato in prima persona alla pianificazione dell’intervento e ne ha costantemente seguito lo svolgimento e l’evoluzione. Il caso La placenta accreta è definita come una anormale invasione della parete dell’utero di una parte o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non trascurabile mortalità sono legate alle severe e pericolose ed a volte fatali emorragie causate da questa patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la sua mamma non hanno corso nessun pericolo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 positanonotizie.it Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Positano Notizie - A Salerno il "Ruggi" si tinge di rosso contro la violenza sulle donne Positano Notizie - A Salerno il "Ruggi" si tinge di rosso contro la violenza sulle donneQuesto sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy . Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. Date rapide Salerno, violenza sulle donne, rosso A Salerno il "Ruggi" si tinge di rosso contro la violenza sulle donne Lunedì 25 novembre il Centro Antiviolenza Artemisia dell’Ospedale di Salerno, in perfetta sintonia con la Struttura Commissariale, illuminerà, all’imbrunire, la facciata della torre del Cuore del plesso Ruggi di Rosso Scritto da (mariaabate), venerdì 22 novembre 2019 11:57:47 Ultimo aggiornamento venerdì 22 novembre 2019 11:57:47 Il Ruggi d'Aragona si tinge di rosso contro la violenza sulle donne. Lunedì 25 novembre il Centro Antiviolenza Artemisia dell'Ospedale di Salerno, in perfetta sintonia con la Struttura Commissariale, illuminerà, all'imbrunire, la facciata della torre del Cuore del plesso Ruggi di Rosso: un simbolo che possa essere visto da lontano, così come lontano deve arrivare la voce di chi si adopera per aiutare le donne in difficoltà. La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per la prima volta, fu istituita il 17 dicembre 1999 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Da allora, rappresenta il momento più importante dell'anno per parlare, informare e sensibilizzare su questo grave problema che riguarda tutti i Paesi del mondo. La violenza sulle donne ha molti volti; passa attraverso vari reati, dalla violenza fisica a quella sessuale, allo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica. In Italia e nel Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
mondo subisce violenza, mediamente, una donna su tre dai 15 anni in su. Il timore della violenza è confermato dal dato secondo il quale il 53% di donne in tutta l'Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di essere aggredita. Un atto di violenza contro le donne può accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Sono spesso i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti, responsabili del 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con l'estrema conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è, ancora una volta, il partner. Occorre essere un faro per guidare verso la salvezza le donne che hanno bisogno d'aiuto. Galleria Fotografica Altri Portali Sede legale: C.so Reginna 108 - 84010 Maiori (Salerno) P.IVA: 04599690650 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 anteprima24.it EAV: € 697 Lettori: 15.067 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Rischia il peggio a causa della placenta accreta, giovane mamma salvata dai medici del ‘Ruggi’ Tempo di lettura: 3 minuti Caggiano (Sa) – E’ a lieto fine la storia di una paziente ricoverata presso il reparto di “Gravidanza a rischio”, che alla 35esima settimana di gestazione e con tre cesarei alle spalle ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due chilogrammi. La procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di innovatività. L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto preventivamente per via endoscopica a mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica coordinata dal dottore Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima a sedare e poi ad intubare la paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto controllo ecografico, hanno provveduto a posizionare per via percutanea attraverso le arterie femorali in via profilattica due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria. Al termine di questo lavoro di preparazione meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile pro tempore dell’Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori dell’intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione della patologia che affligeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta accreta. Non ci sono state complicanze né prima o dopo l’operazione e nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale. In sala era presente anche il capo- dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel complesso si tratta di un intervento multidisciplinare e innovativo, con l’ospedale di Salerno che così si pone Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed internazionali per il trattamento della placenta accreta, purtroppo è gravata da una elevata percentuale di complicanze materno fetali e da una non trascurabile mortalità materna e fetale. Un risultato che medici e infermieri condividono con il Commissario dell’azienda Ruggi, Vincenzo D’Amato, che ha partecipato in prima persona alla pianificazione dell’intervento e ne ha costantemente seguito lo svolgimento e l’evoluzione. La placenta accreta è definita come una anormale invasione della parete dell’utero di una parte o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non trascurabile mortalità sono legate alle severe e pericolose ed a volte fatali emorragie causate da questa patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la sua mamma non hanno corso nessun pericolo. L'articolo Rischia il peggio a causa della placenta accreta, giovane mamma salvata dai medici del ‘Ruggi’ proviene da Anteprima24.it. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
22/11/2019 ondanews.it EAV: € 713 Lettori: 5.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Rischia il peggio a causa della placenta accreta, mamma di Caggiano salvata all’ospedale di Salerno Rischia il peggio a causa della placenta accreta, ma viene salvata dai medici dell’ospedale di Salerno. E’ a lieto fine la storia di una paziente di Caggiano ricoverata presso il reparto di “Gravidanza a rischio” che, alla 35esima settimana di gestazione e con tre cesarei alle spalle, ha dato alla luce il piccolo Gabriele, del peso di oltre 2 chilogrammi.La procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di innovatività. L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto preventivamente per via endoscopica a mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica coordinata dal dottore Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima a sedare e poi ad intubare la paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto controllo ecografico, hanno provveduto a posizionare per via percutanea, attraverso le arterie femorali in via profilattica, due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria.Al termine di questo lavoro di preparazione meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile pro tempore dell’Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori dell’intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione della patologia che affliggeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta accreta.Non ci sono state complicanze né prima o dopo l’operazione e nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale.In sala era presente anche il capo-dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel complesso si tratta di un intervento multidisciplinare e innovativo, con l’ospedale di Salerno che così si pone sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed internazionali per il trattamento della placenta accreta che purtroppo è gravata da un’elevata percentuale di complicanze materno fetali e da una non trascurabile mortalità materna e fetale.Un risultato che medici e infermieri condividono con il Commissario dell’azienda Ruggi, Vincenzo D’Amato, che ha partecipato in prima Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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