Media Monitoring per 25-11-2019 - Rassegna stampa del 23-11-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 25-11-2019 - Rassegna stampa del 23-11-2019 - Ruggi
25-11-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 23-11-2019
Media Monitoring per 25-11-2019 - Rassegna stampa del 23-11-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
     23/11/2019 - CRONACHE DI SALERNO
          Il Ruggi dalla parte delle donne: la torre si tinge di rosso ..................................................... 1
     23/11/2019 - CRONACHE DI SALERNO
          Mamma di Caggiano salvata: ancora un successo per il dottor Mario Polichetti .................... 2
     23/11/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
          Parto a rischio, al Ruggi salvati mamma e figlio .................................................................... 4
     22/11/2019 - WWW.CRONACHEDELLACAMPANIA.IT
          Affetta da placenta accreta: mamma salvata all’ospedale Ruggi di Salerno .......................... 5
     22/11/2019 - WWW.MN24.IT
          Angri, in 4 a processo per la morte di Aniello Bruno .............................................................. 6
     22/11/2019 - AGENPARL.EU
          COMUNICATO 25 NOVEMBRE .................................................................................................. 7
     22/11/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT
          Giornata contro la violenza sulle donne: le iniziative al Ruggi e alla Cittadella ..................... 8
     22/11/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT
          Giornata mondiale contro la violenza alle donne, la torre del Ruggi si illumina di rosso ..... 10
     22/11/2019 - WWW.OTTOPAGINE.IT
          Gravidanza difficile: mamma rischia la vita, miracolo al Ruggi ............................................ 11
     22/11/2019 - WWW.RADIOALFA.FM
          Il Ruggi di Salerno si colora di rosso per dire no alla violenza di genere ............................. 13
     22/11/2019 - WWW.ILGIORNALEDISALERNO.IT
          Mamma di Caggiano affetta da placenta accreta salvata all’ospedale di Salerno. Festa per la
          nascita del piccolo Gabriele. ................................................................................................ 14
     22/11/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
          Mamma salernitana salvata al Ruggi, festa per la nascita del piccolo Gabriele ................... 16
     22/11/2019 - WWW.CRONACHESALERNO.IT
          Mamma salernitana salvata al Ruggi, festa per la nascita del piccolo Gabriele ................... 18
     22/11/2019 - WWW.ILGIORNALEDISALERNO.IT
          Ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, c’è il concorso per 160 infermieri ....... 20
     22/11/2019 - IT.GEOSNEWS.COM
          Ospedale Ruggi, ok concorso 160 assunzioni. Cgil FP: ancora pochi .................................... 21
     22/11/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT
          Placenta accreta: salvata una mamma di Caggiano, fiocco azzurro al Ruggi ....................... 22
     22/11/2019 - WWW.POSITANONOTIZIE.IT
          Positano Notizie - A Salerno il "Ruggi" si tinge di rosso contro la violenza sulle donne ....... 24
     22/11/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT
          Rischia il peggio a causa della placenta accreta, giovane mamma salvata dai medici del
          ‘Ruggi’ .................................................................................................................................. 26
     22/11/2019 - WWW.ONDANEWS.IT
          Rischia il peggio a causa della placenta accreta, mamma di Caggiano salvata all’ospedale di
          Salerno ................................................................................................................................. 28
     22/11/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT
          Salerno, “Ruggi” illuminato di rosso contro la violenza sulle donne .................................... 30
     22/11/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT
          Salerno, detenuto muore in ospedale: a processo 3 medici ................................................. 31
     22/11/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT
          Salerno, madre salvata al Ruggi da placenta accreta dà alla luce il figlio ............................ 33
     22/11/2019 - SALERNO.OCCHIONOTIZIE.IT
          Salerno, rischia di perdere il bambino: mamma salvata al Ruggi ......................................... 35
     22/11/2019 - WWW.ZEROTTONOVE.IT
          Salerno: al Ruggi assunzioni in arrivo per 160 infermieri .................................................... 37
     22/11/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
          Salerno: Assunzioni al Ruggi in arrivo 160 infermieri .......................................................... 38
     22/11/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
          Salerno: crollo in via Rateprandi, tutti assolti ...................................................................... 39
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22/11/2019 - WWW.ASALERNO.IT
            Violenza sulle donne, la torre del cuore del Ruggi si illumina di rosso ................................ 40
      22/11/2019 - WWW.OTTOPAGINE.IT
            Violenza sulle donne: il Ruggi s'illumina di rosso ................................................................. 41
      22/11/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
            Violenza sulle donne: l’Ospedale Ruggi di Salerno si illumina di rosso ................................ 42
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 44
      23/11/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            «Con un tumore maligno sarei già morta» ........................................................................... 44
      23/11/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Mancata apertura del reparto di Lungodegenza Polichetti chiede l' intervento dei
            parlamentari Udc ................................................................................................................. 47
      23/11/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Un trapianto innovativo salva la vista a un paziente ........................................................... 48
Sanità Campania ............................................................................................................................. 49
      23/11/2019 - IL MATTINO
            «Appalto plastic free non rispettato» ai malati pasti in vaschette inquinanti ...................... 49
      23/11/2019 - IL MATTINO
            Campania, gelo di Carfagna «Caldoro? Non entusiasma» ..................................................... 51
      23/11/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Cardiochirurgia, una nuova tecnica salva un 45enne ........................................................... 53
      23/11/2019 - AVVENIRE
            Conti in ordine, ospedali no La sanità campana al bivio ...................................................... 55
      23/11/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            De Luca: prima di me la Campania era nulla Appoggio le Sardine ....................................... 57
      23/11/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Distretto sanitario soppresso, appello all' Asl per il ripristino dei servizi ............................ 59
      23/11/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Medici da quarant' anni e nuovi iscritti, l' ordine fa festa .................................................... 61
      23/11/2019 - IL MATTINO
            Ospedali, il traffico blocca l'ambulanza donna rischia la vita ............................................... 63
      23/11/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Turni scoperti, il manager minimizza Ma è pressing dei sindacati dei medici ...................... 65
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 67
      23/11/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            «L' omeopatia non è una cura Va bandita da cliniche e ospedali» ....................................... 67
      23/11/2019 - AVVENIRE
            Eutanasia, i paletti della Consulta ........................................................................................ 69
      23/11/2019 - IL GIORNO
            Ibernato e operato, prima volta al mondo ............................................................................ 72
      23/11/2019 - AVVENIRE
            IL VERO OBBLIGO CHE VA ONORATO .................................................................................... 74
      23/11/2019 - LA REPUBBLICA
            La beffa di Maria Sole "Morta prima di andare in Svizzera" ................................................. 76
      23/11/2019 - IL SOLE 24 ORE
            La Lombardia prepara i correttivi necessari alla riforma sanitaria ...................................... 78
      23/11/2019 - LA REPUBBLICA
            La svolta sul fine vita "Ecco quando l' aiuto al suicidio non è reato" ................................... 81
      23/11/2019 - LIBERO
            Ladri infami, rubano i farmaci contro il tumore .................................................................... 83
      23/11/2019 - AVVENIRE
            Le associazioni e i giuristi: «Nessuno sia lasciato solo» ....................................................... 85
      23/11/2019 - IL SOLE 24 ORE
            Medici, carriere con doppio percorso e bonus a guardie e Ps .............................................. 87
      23/11/2019 - LIBERO
            Novemila medici abilitati bloccati dalla burocrazia .............................................................. 89
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23/11/2019 - MILANO FINANZA
     Prostata, meglio non farsene un baffo ................................................................................. 91
23/11/2019 - IL SOLE 24 ORE
     Suicidio assistito non sempre reato Non c' è obbligo di aiuto per i medici .......................... 93
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23/11/2019                                                                                                                Pagina 2

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

      Il Ruggi dalla parte delle donne: la torre si tinge di rosso

 L'   INIZIATIVA    La      Giornata            mondiale
 contro la violenza sulle donne, per la
 prima volta, fu istituita il 17 dicembre
 1999 dall' Assemblea generale delle
 Nazioni Unite. Da allora, rappresenta il
 momento più importante dell' anno per
 parlare, informare e sensibilizzare su
 questo grave problema che riguarda tutti
 i Paesi del mondo. La violenza sulle
 donne ha molti volti; passa attraverso
 vari reati, dalla violenza fisica a quella
 sessuale, allo stupro, senza dimenticare
 la violenza psicologica. In Italia e nel
 mondo subisce violenza, mediamente,
 una donna su tre dai 15 anni in su. Il
 timore della violenza è confermato dal
 dato secondo il quale il 53% di donne in
 tutta l' Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura
 di essere aggredita. Un atto di violenza contro le donne può accadere ovunque:
 dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Sono spesso i partner o
 gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti, responsabili del
 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con l' estrema
 conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è,
 ancora una volta, il partner. Lunedì 25 novembre il Centro Antiviolenza Artemisia del
 Ruggi d' Aragona di Salerno, in perfetta sintonia con la Struttura Commissariale,
 illuminerà, all' imbrunire, la facciata della torre del Cuore del plesso Ruggi di Rosso:
 un simbolo che possa essere visto da lontano, così come lontano deve arrivare la
 voce di chi si adopera per aiutare le donne in difficoltà.

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23/11/2019                                                                                                                    Pagina 7

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                                                                                                                              Lettori: 29.750
                        Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

     Mamma di Caggiano salvata: ancora un successo per il
                  dottor Mario Polichetti

 RUGGI D' ARAGONA Alla fine per la gioia
 dei genitori è nato il piccolo Gabriele
 Ancora una storia a lieto fine quella che
 giunge dal reparto "Gravidanze a rischio"
 dell' azienda ospedaliera universitaria
 Ruggi d' Aragona. La lista dei successi
 del noto ginecologo salernitano Mario
 Polichetti      si     allunga.          Una         giovane
 mamma di Caggiano, infatti, è stata
 salvata dopo aver rischiato il peggio a
 causa     della        placenta           accreta.           Per
 fortuna, tutto è andato per il meglio e la
 donna,        alla     35esima           settimana              di
 gestazione e con tre cesarei alle spalle
 ha dato alla luce il piccolo Gabriele del
 peso     di    oltre     due        chilogrammi.               La
 procedura e l' approccio chirurgico sulla
 paziente hanno presentato caratteri di innovatività. L' equipe urologica guidata dal
 dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto per via
 endoscopica a mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l' equipe
 anestesiologica coordinata dal dottore Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima
 a sedare e poi ad in tubare la paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono
 intervenuti i radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella
 che hanno provveduto a posizionare per via percutanea attraverso le arterie
 femorali in via profilattica due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva
 emorragia intraoperatoria e postoperatoria. Al termine di questo lavoro di
 preparazione meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti,
 responsabile pro tempore del reparto di "Gravidanza a Rischio", e Francesco Marino,

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responsabile pro tempore dell' Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia.
Coordinatori dell' intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti,
hanno provveduto dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza,
in considerazione della patologia che affligeva la paziente, ad asportare l' utero
colpito dalla placenta accreta. Non ci sono state complicanze né prima o dopo l'
operazione e nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale. In sala era
presente anche il capo -dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel
complesso si tratta di un intervento multidisciplinare e innovativo, con l' ospedale di
Salerno che così si pone sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed
internazionali per il trattamento della placenta accreta, purtroppo è gravata da una
elevata percentuale di complicanze materno fetali e da una non trascurabile
mortalità materna e fetale. Un risultato che medici e infermieri condividono con il
Commissario dell' azienda Ruggi, Vincenzo D' Amato, che ha partecipato in prima
persona alla pianificazione dell' intervento e ne ha costantemente seguito lo
svolgimento e l' evoluzione. La placenta accreta è definita come una anormale
invasione della parete dell' utero di una parte o di tutta la placenta. La elevata
morbilità e la non trascurabile mortalità sono legate alle severe e pericolose ed a
volte fatali emorragie causate da questa patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la
sua mamma non hanno corso nessun pericolo.

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23/11/2019                                                                                                                  Pagina 31
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 2.348
                                                                                                                            Lettori: 107.296
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             Parto a rischio, al Ruggi salvati mamma e figlio

 CAGGIANO CAGGIANO Sabino Russo Ha
 una placenta accreta, ma viene salvata
 dai medici del Ruggi. È la storia a lieto
 fine   di     una     mamma              di     Caggiano,
 ricoverata nel reparto di gravidanza a
 rischio, che alla 35esima settimana di
 gestazione e con tre cesarei alle spalle
 ha dato alla luce il piccolo Gabriele, del
 peso di oltre due chili. La placenta
 accreta è una anormale invasione della
 parete dell' utero di una parte o di tutta
 la placenta. La elevata morbilità e la non
 trascurabile mortalità sono legate alle
 pericolose e a volte fatali emorragie
 causate.     Così     si     è     optato          per      un
 intervento     multidisciplinare,                 con        gli
 urologi che hanno, in endoscopia, messo
 in sicurezza la vescica e gli ureteri, e i
 radiologi interventisti, sotto controllo
 ecografico, hanno posizionato per via percutanea, attraverso le arterie femorali, in
 via profilattica, due cateteri con palloncino, da usare in caso di massiva emorragia
 intraoperatoria e postoperatoria. Al termine sono intervenuti i ginecologi Mario
 Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di gravidanza a rischio, e Francesco
 Marino, primario di ginecologia, che hanno fatto nascere prima il piccolo Gabriele,
 poi asportato l' utero. Non ci sono state complicanze prima o dopo, nè durante la
 degenza in ospedale. L' ospedale di Salerno si pone, così, sullo stesso livello dei più
 importanti centri internazionali per il trattamento della placenta accreta. ©
 RIPRODUZIONE RISERVATA.

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22/11/2019

                                                                                                                              EAV: € 519
                                                                                                                              Lettori: 2.467
                        Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                            Link alla pagina web

    Affetta da placenta accreta: mamma salvata all’ospedale
                       Ruggi di Salerno

 Caggiano. Rischia il peggio a causa della
 placenta accreta, mamma salvata dai
 medici dell’ospedale di Salerno. È a lieto
 fine la storia di una paziente ricoverata
 presso      il   reparto        di     “Gravidanza               a
 rischio”, che alla 35esima settimana di
 gestazione e con tre cesarei alle spalle
 ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due chilogrammi. La procedura
 e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di innovatività.
 L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì
 scorso, ha provveduto preventivamente per via endoscopica a mettere in sicurezza
 la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica coordinata dal dottore
 Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima a sedare e poi ad intubare la paziente.
 Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i radiologi interventisti, i dottori
 Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto controllo ecografico, hanno
 provveduto a posizionare per via percutanea attraverso le arterie femorali in via
 profilattica due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia
 intraoperatoria e postoperatoria. Al termine di questo lavoro di preparazione
 meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile
 pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile
 pro tempore dell’Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori
 dell’intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto
 dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione
 della patologia che affliggeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta
 accreta. Non ci sono state complicanze né prima o dopo l’operazione e nemmeno
 durante il periodo di degenza in ospedale. Cronache della Campania@2019

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Media Monitoring per 25-11-2019 - Rassegna stampa del 23-11-2019 - Ruggi
22/11/2019
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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        Angri, in 4 a processo per la morte di Aniello Bruno

 Morì perché non curato mentre era
 recluso nel carcere di Salerno. La vittima
 è Aniello Bruno, 50enne pregiudicato di
 Angri. Per il gup Gennaro Mastrangelo
 del tribunale di Salerno sono validi gli
 indizi della presunta colpa medica. Ieri si
 è chiusa l’udienza preliminare che vede
 imputati quattro medici: tre del carcere
 e uno del pronto soccorso dell’ospedale Ruggi di Salerno. L’accusa è di omicidio
 colposo.

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22/11/2019
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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                               COMUNICATO 25 NOVEMBRE
 (AGENPARL) – ven 22 novembre 2019 Lunedì 25 novembre il Centro Antiviolenza
 Artemisia dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, in perfetta
 sintonia con la Struttura Commissariale, illuminerà la facciata della torre del Cuore
 del plesso Ruggi di Rosso: un simbolo che possa essere visto da lontano, così come
 lontano deve arrivare la voce di chi si adopera per aiutare le donne in difficoltà.
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22/11/2019
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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 Giornata contro la violenza sulle donne: le iniziative al Ruggi
                        e alla Cittadella

 Sarà collocata una panchina rossa in
 Viale Unità d'Italia - ingresso palazzina D
 - Cittadella Giudiziaria, mentre il Ruggi si
 tinge di rosso La nostra città dice "no"
 alla violenza sulle donne. Tante, infatti,
 le iniziative sociali ed istituzionali per
 celebrare la giornata del 25 novembre
 dedicata alla delicata tematica che fu istituita il 17 dicembre 1999 dall’Assemblea
 generale delle Nazioni Unite. La violenza sulle donne ha molti volti; passa attraverso
 vari reati, dalla violenza fisica a quella sessuale, allo stupro, senza dimenticare la
 violenza psicologica.In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente, una donna
 su tre dai 15 anni in su. Il timore della violenza è confermato dal dato secondo il
 quale il 53% di donne in tutta l’Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi
 o situazioni per paura di essere aggredita. Un atto di violenza contro le donne può
 accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Sono
 spesso i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti,
 responsabili del 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con
 l’estrema conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il
 responsabile è, ancora una volta, il partner.Lunedì 25 novembre il Centro
 Antiviolenza Artemisia dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, in
 perfetta sintonia con la Struttura Commissariale, illuminerà, all'imbrunire, la facciata
 della torre del Cuore del plesso Ruggi di Rosso: un simbolo che possa essere visto da
 lontano, così come lontano deve arrivare la voce di chi si adopera per aiutare le
 donne in difficoltà. Occorre essere un faro per guidare verso la salvezza le donne
 che hanno bisogno d’aiuto.Sempre lunedì 25 novembre, alle ore 12.30, sarà
 collocata una panchina rossa in Viale Unità d'Italia - ingresso palazzina D - Cittadella
 Giudiziaria. Un gesto simbolico per rappresentare l’impegno nel contrasto alla
 violenza contro le donne, nell'ambito del progetto promosso dal movimento Stati
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generali delle donne, al quale hanno aderito Comune di Salerno, Unioncamere, la
Camera di Commercio di Salerno, la Corte d'Appello di Salerno, il Comitato
Provinciale per l'Imprenditoria Femminile. Alla cerimonia saranno presenti, il sindaco
di Salerno Vincenzo Napoli, l'assessore alle Pari Opportunità Gaetana Falcone, il
presidente della Corte d'Appello Iside Russo, il Procuratore Generale Leonida
Primicerio, il Vicepresidente della Camera di Commercio di Salerno Giuseppe Gallo e
il Presidente del Comitato per l'Imprenditoria Femminile Angela Pisacane.“L’Italia
non è un Paese per donne - dichiara il Presidente della Provincia di Salerno Michele
Strianese - Gli ultimi dati del Rapporto Eures 2019 sono agghiaccianti. Solo nei primi
dieci mesi del 2019 sono state uccise 94 donne, quasi una ogni tre giorni. E nel 2018
le vittime femminili hanno raggiunto il valore più alto mai censito in Italia, 142
donne uccise, di cui 119 in famiglia. Dal 2000 a oggi i femminicidi in Italia sono
3.230, di cui 2.355 in ambito familiare e 1.564 per mano del proprio compagno o ex.
Colpisce leggere che tutta la violenza di genere in Italia è in crescita. Quindi non
solo i femminicidi, ma aumentano in maniera preoccupante stalking, violenze
sessuali, abusi, maltrattamenti, reati quasi tutti commessi in ambito familiare,
affettivo o all'interno di una relazione di coppia.Sono profondamente convinto che
azzerare la violenza contro le donne sia una battaglia culturale, prioritaria per tutti
noi. La salvaguardia di pari diritti umani e civili e quindi dell’autodeterminazione
femminile, la tutela della sicurezza e della serenità di tutte le donne, deve essere un
baluardo di civiltà imprescindibile. Se non partiamo da questo non potremo mai
considerarci civili.Mi sconvolge infine che la violenza spesso nasca in ambito
domestico. Chi compie questi reati sono uomini compagni o ex, padri, fratelli,
all’interno quindi di un nucleo familiare che non è in grado di rispettare e tutelare la
figura femminile. Violenza e patriarcato oggi sono inaccettabili. È necessaria una
rivoluzione culturale che promuova ovunque relazioni non discriminatorie e rispetto
delle differenze di genere. E noi che abbiamo incarichi politici, ancora di più abbiamo
la responsabilità di costruire nuovi modelli culturali, di fare scelte che orientino il
cambiamento, con urgenza, perché questi dati non sono degni del nostro Paese"

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22/11/2019
                                                anteprima24.it
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Giornata mondiale contro la violenza alle donne, la torre del
                  Ruggi si illumina di rosso

 Tempo di lettura: 2 minutiSalerno – Si
 illuminerà di rosso la facciata della Torre
 del Cuore del plesso Ruggi di Salerno,
 lunedì 25 novembre, in occasione della
 Giornata mondiale contro la violenza
 sulle donne. Un segnale dell’azienda
 ospedaliera che al suo interno ospita il
 Centro Anti-violenza Artemisia che opera in perfetta sintonia con l’AOU San Giovanni
 di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. “La violenza sulle donne ha molti volti – ricorda
 una nota della struttura sanitaria in cui si annuncia l’iniziativa – passa dai reati come
 la violenza fisica a quella sessuale, lo stupro, senza dimenticare la violenza
 psicologica. In Italia e nel mondo subisce violenza, mediamente, una donna su tre
 dai 15 anni in su. Il timore della violenza è confermato dal dato secondo il quale il
 53% di donne in tutta l’Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o
 situazioni per paura di essere aggredita. Un atto di violenza contro le donne può
 accadere ovunque: dentro le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Sono
 spesso i partner o gli ex partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti,
 responsabili del 62,7% degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con
 l’estrema conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il
 responsabile è, ancora una volta, il partner“. L'articolo Giornata mondiale contro la
 violenza alle donne, la torre del Ruggi si illumina di rosso proviene da
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22/11/2019

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     Gravidanza difficile: mamma rischia la vita, miracolo al
                            Ruggi

 La donna era affetta dalla placenta
 accreta, una patologia che minacciava il
 suo stato di salute Salerno. Rischiava la
 vita a causa della placenta accreta,
 mamma di Caggiano salvata dai medici
 dell'ospedale di Salerno. E' a lieto fine la
 storia di una paziente ricoverata presso
 il reparto di “Gravidanza a rischio”, che alla 35esima settimana di gestazione, e con
 tre cesarei alle spalle, ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due
 chilogrammi. La procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato
 caratteri di innovatività. Infatti, l'equipe urologica guidata dal dottore Umberto
 Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto per via endoscopica a
 mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica,
 coordinata dal dottor Renato Gammaldi, aveva proceduto dapprima a sedare e poi
 ad intubare la paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i
 radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto
 controllo ecografico, hanno provveduto a posizionare per via percutanea, attraverso
 le arterie femorali in via profilattica, due cateteri con palloncino da utilizzare in caso
 di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria. Sono poi intervenuti i
 ginecologi Mario Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di “Gravidanza a
 Rischio”, e Francesco Marino, responsabile pro tempore dell'Unità ospedaliera di
 Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori dell'intero staff e assistiti dal ginecologo
 Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto a far nascere il piccolo Gabriele e poi in
 tutta sicurezza, in considerazione della patologia che affliggeva la paziente, ad
 asportare l’utero colpito dalla placenta accreta. Per fortuna non ci sono state
 complicanze né prima o dopo l'operazione e nemmeno durante il periodo di degenza
 in ospedale. Si è trattato di un intervento multidisciplinare e innovativo, la placenta
 accreta è definita come una anormale invasione della parete dell’utero di una parte
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o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non trascurabile mortalità sono legate
alle severe e pericolose ed a volte fatali emorragie causate da questa patologia. A
Salerno il piccolo Gabriele e la sua mamma non hanno corso nessun pericolo.

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22/11/2019
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                        Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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 Il Ruggi di Salerno si colora di rosso per dire no alla violenza
                            di genere

 La   facciata       della        Torre         del      Cuore
 dell’ospedale        “Ruggi”           di      Salerno          si
 illuminerà di rosso, il 25 novembre,
 all’imbrunire, in occasione della Giornata
 Internazionale         contro         la     violenza           di
 genere.     In     questo          modo          il    Centro
 Antiviolenza          Artemisia              dell’Azienda
 Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno e la
 Struttura Commissariale vogliono lanciare un messaggio di contrarietà alla violenza,
 e simbolicamente offrire aiuto alle donne vittime di violenza: una violenza, si legge
 in una nota, che ha molti volti, e che “passa attraverso vari reati, dalla violenza
 fisica a quella sessuale, allo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica”. Sarà
 l’occasione per parlare, informare e sensibilizzare su questo grave problema che
 riguarda tutti i Paesi del mondo.                       Sei su Telegram? Per ricevere le notizie in tempo
 reale è possibile unirsi gratis al canale Telegram di Radio Alfa. Se trovi interessante
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     Mamma di Caggiano affetta da placenta accreta salvata
     all’ospedale di Salerno. Festa per la nascita del piccolo
                            Gabriele.
 Rischia il peggio a causa della placenta accreta, mamma di Caggiano salvata dai
 medici dell’ospedale di Salerno. E’ a lieto fine la storia di una paziente ricoverata
 presso il reparto di “Gravidanza a rischio”, che alla 35esima settimana di gestazione
 e con tre cesarei alle spalle ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due
 chilogrammi. La procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato
 caratteri di innovatività. L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella
 giornata di mercoledì scorso, ha provveduto preventivamente per via endoscopica a
 mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica
 coordinata dal dottore Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima a sedare e poi
 ad intubare la paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i
 radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto
 controllo ecografico, hanno provveduto a posizionare per via percutanea attraverso
 le arterie femorali in via profilattica due cateteri con palloncino da utilizzare in caso
 di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria. Al termine di questo lavoro di
 preparazione meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti,
 responsabile pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino,
 responsabile pro tempore dell’Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia.
 Coordinatori dell’intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti,
 hanno provveduto dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza,
 in considerazione della patologia che affligeva la paziente, ad asportare l’utero
 colpito dalla placenta accreta. Non ci sono state complicanze né prima o dopo
 l’operazione e nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale. In sala era
 presente anche il capo-dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel
 complesso si tratta di un intervento multidisciplinare e innovativo, con l’ospedale di
 Salerno che così si pone sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed
 internazionali per il trattamento della placenta accreta, purtroppo è gravata da una
 elevata percentuale di complicanze materno fetali e da una non trascurabile

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mortalità materna e fetale. Un risultato che medici e infermieri condividono con il
Commissario dell’azienda Ruggi, Vincenzo D’Amato, che ha partecipato in prima
persona alla pianificazione dell’intervento e ne ha costantemente seguito lo
svolgimento e l’evoluzione. La placenta accreta è definita come una anormale
invasione della parete dell’utero di una parte o di tutta la placenta. La elevata
morbilità e la non trascurabile mortalità sono legate alle severe e pericolose ed a
volte fatali emorragie causate da questa patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la
sua mamma non hanno corso nessun pericolo.

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                                                  salernonotizie.it
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 Mamma salernitana salvata al Ruggi, festa per la nascita del
                     piccolo Gabriele

 Rischia il peggio a causa della placenta
 accreta, mamma di Caggiano salvata dai
 medici dell’ospedale di Salerno. E’ a lieto
 fine la storia di una paziente ricoverata
 presso      il   reparto        di     “Gravidanza               a
 rischio”, che alla 35esima settimana di
 gestazione e con tre cesarei alle spalle
 ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due chilogrammi. La procedura
 e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di innovatività.
 L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì
 scorso, ha provveduto preventivamente per via endoscopica a mettere in sicurezza
 la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica coordinata dal dottore
 Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima a sedare e poi ad intubare la paziente.
 Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i radiologi interventisti, i dottori
 Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto controllo ecografico, hanno
 provveduto a posizionare per via percutanea attraverso le arterie femorali in via
 profilattica due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia
 intraoperatoria e postoperatoria. Al termine di questo lavoro di preparazione
 meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile
 pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile
 pro tempore dell’Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori
 dell’intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto
 dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione
 della patologia che affligeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta
 accreta. Non ci sono state complicanze né prima o dopo l’operazione e nemmeno
 durante il periodo di degenza in ospedale. In sala era presente anche il capo-
 dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel complesso si tratta di un
 intervento multidisciplinare e innovativo, con l’ospedale di Salerno che così si pone
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sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed internazionali per il
trattamento della placenta accreta, purtroppo è gravata da una elevata percentuale
di complicanze materno fetali e da una non trascurabile mortalità materna e fetale.
Un risultato che medici e infermieri condividono con il Commissario dell’azienda
Ruggi, Vincenzo D’Amato, che ha partecipato in prima persona alla pianificazione
dell’intervento e ne ha costantemente seguito lo svolgimento e l’evoluzione. La
placenta accreta è definita come una anormale invasione della parete dell’utero di
una parte o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non trascurabile mortalità
sono legate alle severe e pericolose ed a volte fatali emorragie causate da questa
patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la sua mamma non hanno corso nessun
pericolo.

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22/11/2019
                                           cronachesalerno.it
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                                                                                                                          Lettori: 900
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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 Mamma salernitana salvata al Ruggi, festa per la nascita del
                     piccolo Gabriele
 a causa della placenta accreta, mamma di Caggiano salvata dai medici dell’ospedale
 di Salerno. E’ a lieto fine la storia di una paziente ricoverata presso il reparto di
 “Gravidanza a rischio”, che alla 35esima settimana di gestazione e con tre cesarei
 alle spalle ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due chilogrammi.La
 procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di
 innovatività. L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di
 mercoledì scorso, ha provveduto preventivamente per via endoscopica a mettere in
 sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica coordinata dal
 dottore Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima a sedare e poi ad intubare la
 paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i radiologi interventisti,
 i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto controllo ecografico,
 hanno provveduto a posizionare per via percutanea attraverso le arterie femorali in
 via profilattica due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia
 intraoperatoria e postoperatoria.Al termine di questo lavoro di preparazione
 meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile
 pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile
 pro tempore dell’Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia.Coordinatori
 dell’intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto
 dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione
 della patologia che affligeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta
 accreta. Non ci sono state complicanze né prima o dopo l’operazione e nemmeno
 durante il periodo di degenza in ospedale.In sala era presente anche il capo-
 dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel complesso si tratta di un
 intervento multidisciplinare e innovativo, con l’ospedale di Salerno che così si pone
 sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed internazionali per il
 trattamento della placenta accreta, purtroppo è gravata da una elevata percentuale
 di complicanze materno fetali e da una non trascurabile mortalità materna e
 fetale.Un risultato che medici e infermieri condividono con il Commissario
 dell’azienda Ruggi, Vincenzo D’Amato, che ha partecipato in prima persona alla
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pianificazione dell’intervento e ne ha costantemente seguito lo svolgimento e
l’evoluzione.La placenta accreta è definita come una anormale invasione della
parete dell’utero di una parte o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non
trascurabile mortalità sono legate alle severe e pericolose ed a volte fatali
emorragie causate da questa patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la sua
mamma non hanno corso nessun pericolo.

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22/11/2019
                                         ilgiornaledisalerno.it
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                                                                                                                                Lettori: 1.000
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    Ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, c’è il
                 concorso per 160 infermieri
 160 infermieri a tempo indeterminato. Il concorso per titoli e colloquio, come
 riportato dal sito web Salerno Sanità, è stato bandito dall’Azienda universitaria
 ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona ” di Salerno. I particolari del
 bando approvato sono sul sito istituzionale. Al via il bando di concorso per coprire i
 vuoti   in   organico         nell’azienda             ospedaliera             universitaria             Ruggi            di      Salerno.
 L’operazione rappresenta una grossa opportunità anche i precari, che da anni
 consentono al Ruggi di garantire i livelli essenziali di assistenza. Tra questi ci sono
 anche quelli che lavorano a Salerno e che hanno vinto il concorso a tempo
 indeterminato al Cardarelli di Napoli, per i quali l’azienda napoletana è restia a
 concedere la convenzione per poter attingere alla propria graduatoria e quindi
 essere ceduti all’azienda di appartenenza per essere inquadrati a tempo
 indeterminato.

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22/11/2019

                                                                                                                          EAV: € 385
                                                                                                                          Lettori: 9.367
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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 Ospedale Ruggi, ok concorso 160 assunzioni. Cgil FP: ancora
                           pochi

 E’ stato bandito dalla nostra azienda un
 concorso per 160 assunzioni di infermieri
 a tempo indeterminato con la riserva del
 40 % dei posti per coloro che, alla data
 di   emanazione         del        bando,           hanno
 maturato 36 mesi di anzianità a tempo
 determinato presso l’ospedale Ruggi di
 Salerno (ai sensi di quanto previsto
 dall’art. 35, comma...

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22/11/2019
                                                 salernotoday.it
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                                                                                                                            Lettori: 7.133
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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      Placenta accreta: salvata una mamma di Caggiano, fiocco
                           azzurro al Ruggi

 Si    è     trattato        di       un        intervento
 multidisciplinare         e       innovativo,              con
 l'ospedale di Salerno che così si pone
 sullo stesso livello dei più importanti
 centri      nazionali         ed          internazionali
 Approfondimenti          "Miracolo"            al      Ruggi
 d'Aragona: donna partorisce dopo venti
 anni di attesa 6 ottobre 2019 Ha rischiato il peggio a causa della placenta accreta,
 ma non è mancato un lieto fine per la mamma di Caggiano che è stata salvata dai
 medici dell'ospedale di Salerno. La paziente, ricoverata presso il reparto di
 “Gravidanza a rischio”, alla 35esima settimana di gestazione e con tre cesarei alle
 spalle, ha dato alla luce il piccolo Gabriele del peso di oltre due chilogrammi. Gli
 interventi La procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno presentato
 caratteri di innovazione.               L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto Greco,
 nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto preventivamente, per via
 endoscopica, a mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe
 anestesiologica coordinata dal dottore Renato Gammaldi aveva dapprima sedato e
 poi intubato la paziente. Al termine del lavoro degli urologi, sono entrati in azione i
 radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto
 controllo ecografico, hanno provveduto a posizionare per via percutanea, attraverso
 le arterie femorali in via profilattica, due cateteri con palloncino da utilizzare in caso
 di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria. Dopo tale preparazione
 meticolosa e profilattica, sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile
 pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile
 pro tempore dell'Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori
 dell'intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto
 dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione
 della patologia che affligeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta
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accreta. Il lieto fine Non ci sono state complicanze, né prima o dopo l'operazione e
nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale. In sala era presente anche il
capo-dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel complesso, si è trattato di
un intervento multidisciplinare e innovativo, con l'ospedale di Salerno che così si
pone sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed internazionali per il
trattamento della placenta accreta, purtroppo è gravata da una elevata percentuale
di complicanze materno fetali e da una non trascurabile mortalità materna e fetale.
Un risultato che medici e infermieri condividono con il Commissario dell'azienda
Ruggi, Vincenzo D'Amato, che ha partecipato in prima persona alla pianificazione
dell’intervento e ne ha costantemente seguito lo svolgimento e l’evoluzione. Il caso
La placenta accreta è definita come una anormale invasione della parete dell’utero
di una parte o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non trascurabile
mortalità sono legate alle severe e pericolose ed a volte fatali emorragie causate da
questa patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la sua mamma non hanno corso
nessun pericolo.

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22/11/2019
                                            positanonotizie.it
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     Positano Notizie - A Salerno il "Ruggi" si tinge di rosso
                contro la violenza sulle donne

 Positano Notizie - A Salerno il "Ruggi" si
 tinge di rosso contro la violenza sulle
 donneQuesto sito o gli strumenti terzi da
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 donne, rosso A Salerno il "Ruggi" si tinge di rosso contro la violenza sulle donne
 Lunedì 25 novembre il Centro Antiviolenza Artemisia dell’Ospedale di Salerno, in
 perfetta sintonia con la Struttura Commissariale, illuminerà, all’imbrunire, la facciata
 della torre del Cuore del plesso Ruggi di Rosso Scritto da (mariaabate), venerdì 22
 novembre 2019 11:57:47 Ultimo aggiornamento venerdì 22 novembre 2019
 11:57:47 Il Ruggi d'Aragona si tinge di rosso contro la violenza sulle donne. Lunedì
 25 novembre il Centro Antiviolenza Artemisia dell'Ospedale di Salerno, in perfetta
 sintonia con la Struttura Commissariale, illuminerà, all'imbrunire, la facciata della
 torre del Cuore del plesso Ruggi di Rosso: un simbolo che possa essere visto da
 lontano, così come lontano deve arrivare la voce di chi si adopera per aiutare le
 donne in difficoltà. La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per la prima
 volta, fu istituita il 17 dicembre 1999 dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
 Da allora, rappresenta il momento più importante dell'anno per parlare, informare e
 sensibilizzare su questo grave problema che riguarda tutti i Paesi del mondo. La
 violenza sulle donne ha molti volti; passa attraverso vari reati, dalla violenza fisica a
 quella sessuale, allo stupro, senza dimenticare la violenza psicologica. In Italia e nel
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mondo subisce violenza, mediamente, una donna su tre dai 15 anni in su. Il timore
della violenza è confermato dal dato secondo il quale il 53% di donne in tutta
l'Unione Europea afferma di evitare determinati luoghi o situazioni per paura di
essere aggredita. Un atto di violenza contro le donne può accadere ovunque: dentro
le mura domestiche, sul posto di lavoro, per strada. Sono spesso i partner o gli ex
partner a commettere gli atti più gravi: in Italia sono, infatti, responsabili del 62,7%
degli stupri. Una lunga scia di violenza che può culminare con l'estrema
conseguenza: il femminicidio. Nel 38% dei casi di omicidi di donne, il responsabile è,
ancora una volta, il partner. Occorre essere un faro per guidare verso la salvezza le
donne che hanno bisogno d'aiuto. Galleria Fotografica Altri Portali Sede legale: C.so
Reginna 108 - 84010 Maiori (Salerno) P.IVA: 04599690650

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                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    Rischia il peggio a causa della placenta accreta, giovane
              mamma salvata dai medici del ‘Ruggi’

 Tempo di lettura: 3 minuti Caggiano (Sa)
 – E’ a lieto fine la storia di una paziente
 ricoverata     presso            il        reparto           di
 “Gravidanza a rischio”, che alla 35esima
 settimana di gestazione e con tre cesarei
 alle spalle ha dato alla luce il piccolo
 Gabriele     del      peso            di    oltre        due
 chilogrammi. La procedura e l’approccio
 chirurgico sulla paziente hanno presentato caratteri di innovatività. L’equipe
 urologica guidata dal dottore Umberto Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha
 provveduto preventivamente per via endoscopica a mettere in sicurezza la vescica e
 gli ureteri dopo che l’equipe anestesiologica coordinata dal dottore Renato
 Gammaldi aveva proceduto dapprima a sedare e poi ad intubare la paziente. Al
 termine del lavoro degli urologi sono intervenuti i radiologi interventisti, i dottori
 Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella che, sotto controllo ecografico, hanno
 provveduto a posizionare per via percutanea attraverso le arterie femorali in via
 profilattica due cateteri con palloncino da utilizzare in caso di massiva emorragia
 intraoperatoria e postoperatoria.                       Al termine di questo lavoro di preparazione
 meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi Mario Polichetti, responsabile
 pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e Francesco Marino, responsabile
 pro tempore dell’Unità ospedaliera di Ginecologia ed Ostetricia. Coordinatori
 dell’intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro, infatti, hanno provveduto
 dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta sicurezza, in considerazione
 della patologia che affligeva la paziente, ad asportare l’utero colpito dalla placenta
 accreta. Non ci sono state complicanze né prima o dopo l’operazione e nemmeno
 durante il periodo di degenza in ospedale. In sala era presente anche il capo-
 dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel complesso si tratta di un
 intervento multidisciplinare e innovativo, con l’ospedale di Salerno che così si pone
               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed internazionali per il
trattamento della placenta accreta, purtroppo è gravata da una elevata percentuale
di complicanze materno fetali e da una non trascurabile mortalità materna e fetale.
Un risultato che medici e infermieri condividono con il Commissario dell’azienda
Ruggi, Vincenzo D’Amato, che ha partecipato in prima persona alla pianificazione
dell’intervento e ne ha costantemente seguito lo svolgimento e l’evoluzione. La
placenta accreta è definita come una anormale invasione della parete dell’utero di
una parte o di tutta la placenta. La elevata morbilità e la non trascurabile mortalità
sono legate alle severe e pericolose ed a volte fatali emorragie causate da questa
patologia. A Salerno il piccolo Gabriele e la sua mamma non hanno corso nessun
pericolo.    L'articolo Rischia il peggio a causa della placenta accreta, giovane
mamma salvata dai medici del ‘Ruggi’ proviene da Anteprima24.it.

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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Rischia il peggio a causa della placenta accreta, mamma di
            Caggiano salvata all’ospedale di Salerno
 Rischia il peggio a causa della placenta accreta, ma viene salvata dai medici
 dell’ospedale di Salerno. E’ a lieto fine la storia di una paziente di Caggiano
 ricoverata presso il reparto di “Gravidanza a rischio” che, alla 35esima settimana di
 gestazione e con tre cesarei alle spalle, ha dato alla luce il piccolo Gabriele, del peso
 di oltre 2 chilogrammi.La procedura e l’approccio chirurgico sulla paziente hanno
 presentato caratteri di innovatività. L’equipe urologica guidata dal dottore Umberto
 Greco, nella giornata di mercoledì scorso, ha provveduto preventivamente per via
 endoscopica a mettere in sicurezza la vescica e gli ureteri dopo che l’equipe
 anestesiologica coordinata dal dottore Renato Gammaldi aveva proceduto dapprima
 a sedare e poi ad intubare la paziente. Al termine del lavoro degli urologi sono
 intervenuti i radiologi interventisti, i dottori Antonio Rescigno e Raffaele Cantarella
 che, sotto controllo ecografico, hanno provveduto a posizionare per via percutanea,
 attraverso le arterie femorali in via profilattica, due cateteri con palloncino da
 utilizzare in caso di massiva emorragia intraoperatoria e postoperatoria.Al termine di
 questo lavoro di preparazione meticolosa e profilattica sono intervenuti i ginecologi
 Mario Polichetti, responsabile pro tempore del reparto di “Gravidanza a Rischio”, e
 Francesco Marino, responsabile pro tempore dell’Unità ospedaliera di Ginecologia ed
 Ostetricia. Coordinatori dell’intero staff e assistiti dal ginecologo Giuseppe Allegro,
 infatti, hanno provveduto dapprima a far nascere il piccolo Gabriele e poi in tutta
 sicurezza, in considerazione della patologia che affliggeva la paziente, ad asportare
 l’utero colpito dalla placenta accreta.Non ci sono state complicanze né prima o dopo
 l’operazione e nemmeno durante il periodo di degenza in ospedale.In sala era
 presente anche il capo-dipartimento materno infantile Ennio Clemente. Nel
 complesso si tratta di un intervento multidisciplinare e innovativo, con l’ospedale di
 Salerno che così si pone sullo stesso livello dei più importanti centri nazionali ed
 internazionali per il trattamento della placenta accreta che purtroppo è gravata da
 un’elevata percentuale di complicanze materno fetali e da una non trascurabile
 mortalità materna e fetale.Un risultato che medici e infermieri condividono con il
 Commissario dell’azienda Ruggi, Vincenzo D’Amato, che ha partecipato in prima
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