Unione della Romagna Faentina - giovedì, 02 aprile 2020

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Unione della Romagna Faentina - giovedì, 02 aprile 2020
Unione della Romagna Faentina
     giovedì, 02 aprile 2020
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 02 aprile 2020
Unione della Romagna Faentina
                                                      giovedì, 02 aprile 2020

Prime Pagine

 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                      4
 Prima pagina del 02/04/2020

 02/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                           5
 Prima pagina del 02/04/2020
 02/04/2020    Il Sole 24 Ore                                                    6
 Prima pagina del 02/04/2020
 02/04/2020    Italia Oggi                                                       7
 Prima pagina del 02/04/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 30                      8
 Il pericolo ora è l' infezione negli ospedali
 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                     10
 Altri quattro anziani uccisi dal Coronavirus
 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 33                     12
 Venticinque casi Nessuno a Cervia
 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35                     13
 Mascherine a prezzi esosi Ferramenta denunciata
 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                     14
 Quando si facevano ore di fila per pagare il bollo

 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                     15
 Prima pagina Faenza Lugo

 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                     16
 Raffreddore: i rimedi casalinghi

 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                     17
 «Doniamo i nostri quaderni ai bambini»
 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                     19
 Cofra porta la spesa alle persone più fragili
 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                     20
 «In cucina con mio figlio Ecco i nostri video»
 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                     22
 Telefonate agli anziani
 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                     23
 Duomo, i riti della settimana santa
 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                     24
 Addio Teresio Savini, una vita per la musica
 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                     26
 «Segnalateci le aree colpite»
 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                     27
 Un' altra gelata azzera la produzione di frutta

 02/04/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56                     29
 L' A2 femminile si ritroverà a settembre
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 02 aprile 2020
Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 02/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2                                                             GIANLUCA ROSSI     31
 Un' altra giornata nera: 4 morti E i contagi tornano a salire
 02/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3                                                                                33
 Faentino trovato senza vita a Gatteo Era socio del Dlf. I dubbi dei parenti: «Diteci se il decesso è legato al virus»
 02/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 7                                                                                35
 Gli albergatori: «Davanti a noi il buio C' è chi vuole saltare la stagione 2020»
 02/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25                                                              LAURA GIORGI     37
 Il birraio arriva a casa Sorsi di ottimismo
 02/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 29                                                     ANNAMARIA GRADARA         40
 I librai romagnoli non ci stanno: chiusi, ma i libri ve li portiamo a casa
 02/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                                            MICHELE DONATI     42
 Definiti i criteri per l' assegnazione del bonus alimentare
 02/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                                                               44
 Previsti incentivi fiscali per chi fa donazioni

 02/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                                                               45
 Cofra lancia il servizio di spesa a casa per le persone più fragili

 02/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                                         FRANCESCO MORELLI     46
 «A Solarolo prevale il buon senso Il momento è grave, tutti hanno capito»

 02/04/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                                                               48
 La Curti e il coronavirus «L' 85% dei dipendenti lavora da casa»

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 02/04/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                                                       Marco Ludovico    49
 «Le strade di accesso degli hacker moltiplicate con lo smart working»
 02/04/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 9                                                                           Marzio BartoloniSara Monaci   50
 L' Italia chiusa fino al 13 aprile Dalle Regioni più restrizioni
 02/04/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 24                                                                           Marco Magrini Paolo Parodi   52
 Premio per chi resta al lavoro, compensazione senza visto
 02/04/2020    Italia Oggi Pagina 5                                                                                 ALESSANDRA RICCIARDI       54
 Codice degli appalti, è un ceppo
 02/04/2020    Italia Oggi Pagina 24                                                                                     FRANCESCO RUBERA      57
 La salute pubblica prevale sulle libertà individuali
 02/04/2020    Italia Oggi Pagina 29                                                                                       MATTEO BARBERO      59
 Buoni spesa, primo fare presto
 02/04/2020    Italia Oggi Pagina 29                                                                                                           60
 Dal Mit 400 mln per gli autobus

 02/04/2020    Italia Oggi Pagina 29                                                                                                           61
 P.a., smaltimento ferie prioritario
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 02 aprile 2020
[ § 1 § ]

     giovedì 02 aprile 2020
                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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Unione della Romagna Faentina - giovedì, 02 aprile 2020
[ § 2 § ]

            giovedì 02 aprile 2020
                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

            giovedì 02 aprile 2020
                                                      Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                         Italia Oggi

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Unione della Romagna Faentina - giovedì, 02 aprile 2020
[ § 1 5 6 3 9 2 8 6 § ]

                          giovedì 02 aprile 2020
                          Pagina 30

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il pericolo ora è l' infezione negli ospedali
                          Dopo la chiusura del reparto di Oncologia, ieri nove pazienti ricoverati per altre patologie sono risultati positivi al virus

                          Il virus è infido, invisibile. E troppo spesso ha usato anche il sorriso di un
                          medico o di un' infermiera per propagarsi. Tra i luoghi di contagio ci sono
                          anche, purtroppo, i nostri ospedali. Nella giornata di ieri si sono registrati
                          nove casi positivi tra pazienti ricoverati per altre patologie e operatori.
                          Tra di loro c' è chi può avere contratto il virus esternamente, ma l' ipotesi
                          più probabile è che il contagio sia avvenuto nelle strutture. Il primo caso
                          noto di contagio in un ospedale è avvenuto nel weekend del 7 e 8 marzo,
                          quando una 68enne ricoverata in Medicina Interna al Santa Maria delle
                          Croci per motivi non legati al virus è risultata positiva. Il 21 marzo, poi, a
                          Faenza è scattato l' allarme per un chirurgo contagiato, con la chiusura
                          del reparto (riaperto ieri), e nella stessa struttura sono risultati contagiati
                          anche alcuni fisioterapisti. Al Santa Maria delle Croci positivi anche due
                          medici di Malattie Infettive, e da venerdì è stato chiuso il reparto di
                          Oncologia dopo che 2 medici, 5 infermieri e 8 pazienti sono risultati
                          contagiati per essere stati a contatto con un paziente entrato col virus.
                          Negli ultimi giorni quattro famiglie hanno riferito che i loro cari sono morti dopo essere stati contagiati negli ospedali
                          pubblici del territorio durante ricoveri per altre patologie. «Un' infermiera dell' ortopedia di Lugo ora è risultata positiva
                          - spiega Daniele Bedetti, segretario generale di SiCambiaCon -. I colleghi sono allarmati, l' azienda ha promesso loro l'
                          esame sierologico. Ma ci sono ancora troppi aspetti non chiari sui tamponi. La Regione dice che 'passa alla fase
                          aggressiva', ma non riesce nemmeno a debellare il virus dagli ospedali. I pazienti, tutti, andrebbero considerati
                          positivi fino a prova contraria. Per giunta non si capisce se l' Ausl stia chiedendo ai dipendenti di attivare il percorso
                          per fare il tampone da esterni, attraverso i medici di base». La Uil Fpl ha inviato una lettera al direttore generale dell'
                          Ausl Marcello Tonini per chiedere chiarimenti su alcuni questionari consegnati ai dipendenti «attraverso il quale
                          dovrebbero dichiarare, sotto la propria responsabilità, se affetti da specifiche patologie». «Abbiamo messo in
                          discussione questo metodo: un dipendente in assenza di sintomi potrebbe anche non sapere se è affetto o meno da
                          una patologia - spiegano dalla Uilfpl -. Se l' Ausl ritiene di effettuare loro visite specialistiche ben venga, ma non si
                          può pensare di scaricare così la responsabilità sui dipendenti». Mario Cozza, segretario Fp Cisl Romagna, analizza la
                          situazione: «I contagi tra il personale possono essere causati dall' assenza di dispositivi di protezione o dall' uso di
                          dispositivi non idonei. Apprezziamo che ora la Regione parta con lo screening sierologico, ma ci sono state
                          situazioni in cui a operatori

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 8
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 02 aprile 2020
[ § 1 5 6 3 9 2 8 6 § ]

                          giovedì 02 aprile 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          che erano stati a contatto con pazienti positivi non è stato fatto subito il tampone». «C' è un forte
                          ridimensionamenti dei contagi, ma non a quelli agli operatori - commenta Claudio Laghi, segretario Fp Cgil Ravenna -
                          In tanti reparti le dotazioni di dispositivi di protezione individuale sono centellinate. Al personale viene chiesto di
                          razionalizzare e utilizzare gli stessi dispositivi a lungo, anche se col tempo perdono efficacia. Non deve essere così».
                          Sara Servadei.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 02 aprile 2020
[ § 1 5 6 3 9 2 8 3 § ]

                          giovedì 02 aprile 2020
                          Pagina 31

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Altri quattro anziani uccisi dal Coronavirus
                          Tre uomini (due di Faenza uno della Bassa Romagna) e una donna di Lugo. I contagi tornano a salire: ieri 25 casi

                          Un' altra giornata nera per i decessi, mentre i contagi sono 'risaliti' a 25.
                          Ma il trend del Coronavirus appare tuttora in discesa, come visibile anche
                          dai dati dei giorni scorsi. Nell' analizzare la giornata di ieri partiamo dal
                          numero più negativo: quello relativo ai morti, appunto. Negli ospedali di
                          Lugo e Ravenna purtroppo non ce l' hanno fatta a superare il virus i
                          faentini Antonio Fiorentini, 81 anni, e Roberto Maiorana, 71. Stessa sorte
                          è toccata, purtroppo, alla lughese di 73 anni Novella Benaglia e a un
                          76enne della Bassa Romagna. Si tratta di persone già gravate da altre
                          patologie che purtroppo, insieme al virus, hanno creato un mix che è
                          stato per loro letale. Veniamo, ai contagi. Rispetto ai 12 di martedì e ai 15
                          di lunedì c' è stata una crescita che però non deve allarmare
                          eccessivamente: i nuovi casi sono perlopiù emersi tra contatti già noti di
                          persone già risultate positive nei giorni scorsi. Soltanto un paio di
                          persone tra queste, invece, sono state prese in carico dal Pronto
                          soccorso: si tratta di un numero basso molto incoraggiante, in quanto
                          viene ritenuto un indicatore della circolazione del virus sul territorio attraverso persone asintomatiche. Chi è già in
                          quarantena per essere stato a contatto con persone già risultate infette, infatti, viene tenuto costantemente
                          monitorato dall' Igiene pubblica, che va a fare il tampone direttamente nelle case quando compaiono i sintomi della
                          malattia. Tra i casi di ieri troviamo 11 persone componenti di 3 famiglie, che erano già noti per essere stati a contatto
                          con soggetti già risultati positivi. C' è poi una persona che ha fatto un viaggio all' estero: attualmente sono più di 200
                          le persone in quarantena nella nostra provincia per essere rientrate recentemente nel nostro Paese. Il dato più
                          allarmante, però, è quello relativo ai contagi che si ritiene possano essere avvenuti nelle strutture sanitarie della
                          provincia, che sono 9. Tra queste persone troviamo 3 degenti - due ricoverati a Ravenna e uno a Faenza - che si
                          pensa che possano aver contratto il virus durante il ricovero (e che sono stati spostati in reparti Coronavirus) e 6
                          operatori, tra cui uno del Maria Cecilia hospital di Cotignola (in cui i casi, quindi, salgono a 28 in totale, con 16
                          operatori e 12 pazienti). Gli altri cinque lavorano nei tre ospedali della provincia. Tra i casi c' è anche un minorenne: è
                          un ragazzo di 17 anni di Ravenna, contagiato da un parente. In totale tra i 25 nuovi contagiati troviamo 14 donne e 11
                          uomini, 20 persone in isolamento domiciliare e 5 ricoverate (ma nessuna in Terapia intensiva). Cinque le guarigioni
                          cliniche, quattro uomini e una donna, cui si aggiunge una guarigione definitiva, cioè un paziente che ha avuto due
                          tamponi negativi.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
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                          giovedì 02 aprile 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Le persone in sorveglianza attiva (cioè che cono state a contatto con positivi) sono al momento 637, e i contagiati
                          dall' inizio dell' emergenza nella nostra provincia 605. Tra i nuovi contagiati troviamo 15 persone di Ravenna, 3 di
                          Faenza, 1 di Russi, 1 di Lugo, 1 di Alfonsine, 1 di Castel Bolognese, 1 di Massa Lombarda, 1 di Sant' Agata sul
                          Santerno e 1 residente fuori provincia. Sara Servadei.

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          IL BILANCIO di ieri

                          Venticinque casi Nessuno a Cervia

                          Dei nuovi 25 casi positivi al virus, 14 sono donne e 11 gli uomini. 20
                          pazienti sono in isolamento domiciliare poichè privi di sintomi o con
                          sintomi leggeri, gli altri 5 sono ricoverati, nessuno in terapia intensiva.
                          Cinque le guarigioni cliniche: 4 uomini e 1 donna, cui si aggiunge una
                          guarigione definitiva, cioè un paziente che ha avuto due tamponi
                          negativi. A Cervia ieri 0 casi. In provincia i casi di positività sono 605: 272
                          a Ravenna 97 a Faenza 42 a Cervia e Lugo 18 a C. Bolognese 16 a
                          Bagnacavallo e Russi 13 a Alfonsine 12 a Cotignola 9 a Fusignano 8 a
                          Conselice e Massa Lombarda 6 a Riolo Terme 5 a Solarolo e Brisighella 3
                          a Sant' Agata 1 a Casola Valsenio 32 i fuori provincia.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Mascherine a prezzi esosi Ferramenta denunciata
                          Un negoziante le vendeva a una tariffa 25 volte superiore Indagato per frode in commercio in concorso col grossista

                          Quelle mascherine non solo venivano offerte a un prezzo 25 volte
                          superiore rispetto al loro effettivo valore di mercato. Ma erano pure
                          sprovviste della certificazione che l' esercente sosteneva possedessero.
                          Accuse costate martedì pomeriggio a un ultra-cinquantenne titolare di
                          una ferramenta del ravennate e ora tutelato dall' avvocato Lisa Masetti,
                          la denuncia a piede libero sia per rialzo fraudolento di prezzi sul pubblico
                          mercato (articolo 501 del codice penale) che per frode nell' esercizio del
                          commercio (articolo 515). Da ultimo le mascherine ancora presenti nel
                          negozio - oltre 230 pezzi - sono state tutte sequestrate. Assieme al
                          titolare, è stato denunciato in concorso anche il suo grossista, in via di
                          identificazione. L' operazione è stata portata avanti dai carabinieri della
                          Stazione di Marina di Ravenna in seguito alla richiesta di chiarimenti di un
                          avventore il quale in buona sostanza lamentava il fatto di avere appena
                          acquistato mascherine per un prezzo che a lui sembrava decisamente
                          eccessivo: 5 euro l' una. Certo, il costo di una mascherina dipende dal
                          modello (ce ne sono vari tipi). Ma i militari hanno deciso di dare subito un' occhiata temendo speculazioni legate all'
                          emergenza sanitaria da Covid-19. Ed ecco profilarsi la prima sorpresa: quelle stesse mascherine comperate in
                          farmacia, costavano 1,65 euro, cioè tre volte di meno. Non solo: partendo dal tipo di modello, gli inquirenti hanno
                          scandagliato la Rete arrivando alla celebre piattaforma di acquisiti Amazon: lì quelle mascherine erano vendute a 10
                          euro per 50 pezzi, uguale a un costo unitario di 20 centesimi. Calcolatrice alla mano, 25 volte in meno rispetto alla
                          ferramenta ravennate. Ecco che allora è scattato il sequestro. Le ulteriori verifiche sui pezzi, ha portato a una
                          ulteriore contestazione per il rivenditore: secondo l' accertamento, erano infatti offerte come 'mascherine medicali'
                          quando nella sostanza erano invece 'mascherine non sanitarie': secondo l' accusa insomma il cliente veniva
                          ingannato in quanto pensava di acquistare un prodotto medicale. Si tratta del terzo caso analogo contestato in
                          pochi giorni sul territorio ravennate. In precedenza, questa volta la guardia di Finanza, era intervenuta sia a Faenza
                          che a Ravenna. Nel primo caso era stato controllato un negozio di ottica che vendeva mascherine a 13 euro indicate
                          come dispositivi di protezione FFP2 con certificazione CE. In realtà secondo i militari, non erano fornite di alcuna
                          attestazione né di certificato. Stessa denuncia per un 23enne ravennate che aveva creato un sito web per vendere
                          mascherine protettive in varie confezioni, di cui una da 50 pezzi al prezzo di 89 euro, rivendute con un incremento di
                          10 volte. Andrea Colombari.

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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La Ravenna di una volta

                          Quando si facevano ore di fila per pagare il bollo

                          In fila, per ore, negli ultimi giorni di gennaio, agli sportelli dell' Automobile
                          club, a Ravenna, come a Faenza o a Lugo. In ogni città. Non c' era altra
                          modalità, fino al 1998, per pagare la tassa di circolazione per i veicoli. La
                          foto (di Augusto Ballestrazzi) risale al 31 gennaio del 1987, ultimo giorno
                          utile per il pagamento alla sede dell' Aci di piazza Mameli: le casse per il
                          'bollo' erano all' inizio di via Rocca Brancaleone. Fu grazie ai principi di
                          concorrenza imposti dalla Comunità Europea, che nel '98 fu liberalizzato
                          il pagamento della tassa (all' Aci, alle Poste, dai tabaccai) e fu posto fine
                          alle file. A cura di Carlo Raggi.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza Lugo

                          Prima pagina Faenza Lugo

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La storia

                          Raffreddore: i rimedi casalinghi

                          Beppe Sangiorgi A causa di un' alternanza di giorni caldi e freddi basta un
                          niente beccarsi un raffreddore, e' fardôr. Che i più saggi lasciavano che
                          andasse per la sua strada perché «Par fêr aviê e' fardôr bsógna che
                          vegna ad su pe e' sudôr», per far andar via il raffreddore bisogna che
                          venga spontaneo il sudore. Ma c' era chi, per anticipare la guarigione, lo
                          combatteva con i mezzi empirici della cultura contadina. Cominciando
                          dalle fumigazioni odorose con menta e alloro, oppure camomilla o
                          bacche di ginepro. Si considerava benefico respirare sopra al paiolo in
                          bollore o aspirare i fumi prodotti sulla brace da salnitro, crusca o
                          zucchero. Uno speciale aerosol? Versare un mezzo bicchiere di aceto
                          sopra una piastra calda del focolare.

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Doniamo i nostri quaderni ai bambini»
                          La tipografia Valgimigli ne ha messi a disposizione migliaia: «Il momento per noi è difficile ma la solidariertà è
                          importante»

                          di Antonio Veca Quaderni per i bambini gratis ma non solo. Una grande
                          rete di solidarietà è quella che auspica possa nascere, in questo difficile
                          momento per l' intero pianeta, Volturno Valgimigli, tipografo faentino
                          conosciutissimo in città che, se da un lato vede in questa emergenza
                          sanitaria un danno incalcolabile per le aziende dall' altro ritiene possa
                          essere una opportunità per far nascere una rete di solidarietà come
                          quella che sta venendo avanti in maniera spontanea. Volturno Valgimigli,
                          in questi giorni di fermo per le aziende e con decine di lavori già realizzati
                          e solo da consegnare (e che mai potrà fare perchè tutti gli eventi sono
                          'saltati') assieme alla moglie Roberta e alla figlia Veronica, è in azienda.
                          Con della carta che aveva a disposizione ha pensato di creare dei
                          quadernida regalare ai bambini che in questo momento di emergenza
                          sanitaria, sono a casa e non potendoli acquistare nelle cartolibreria non
                          sanno dove poter disegnare, scrivere o comunque esprimersi e
                          trascorrere più serenasmente questo periodo din quarantena. Così, dopo
                          un piccolo messaggio veicolato attraverso le pagine social della città, in via Batticuccolo 3, dove ha sede l' azienda,
                          tante persone stanno telefonando per sapere come poter avere i quaderni. «Non ci aspettavamo una risposta così
                          importante - spiega Valgimigli - abbiamo ricevuto tantissime telefonate di genitori». Per non creare situazioni di
                          assembramento dalla tipografia hanno assegnato un orario per contingentare le consegne. Si tratta di un migliaio di
                          quaderni che i bambini di Faenza potranno usare per le loro giornate a casa. Ma non è la prima volta che Valgimigli si
                          mette al servizio della città in questo momento per l' emergenza del Covid19. Nelle scorse settimane infatti,
                          gratuitamente dalle sue rotative sono usciti migliaia di modelli per le autocertificazioni che attraverso la polizia
                          locale sono poi stati distribuiti nelle attività aperte. «Questo momento difficilissimo per le aziende - continua Volturno
                          - si sta riverberando su tutti noi. Io lavoro moltissimo nel campo della pubblicità legata al turismo e alle attività di
                          ristorazione». Spiega: « Abbiamo decine di lavori già stampati ma non possiamo consegnare perchè tutti gli eventi

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 17
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                          giovedì 02 aprile 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          sono stati annullati. Decine di migliaia di euro fermi. Riceviamo decine di mail al giorno di aziende che annullano gli
                          ordini che però io ho già portato a termine ed erano pronti per essere consegnati. Per di più in magazzino abbiamo
                          circa trecento quintali di carta per i lavori che dovremo pagare senza poter avere alcun rinvio da parte dei fornitori.
                          Quindi il danno è doppio». Continua: «Per quello che ci riguarda, abbiamo 12, persone a casa e per poterci riprendere
                          ci vorrà molto tempo dopo la fine dell' emergenza sanitaria. Tante aziende, privati, cooperative o comunque realtà
                          economiche stanno facendo tanto, per i volontari, i sanitari e la società in genere e così anche noi abbiamo voluto
                          contribuire in minima parte a questa rete di solidarietà che mi piacerebbe che anche dopo l' emergenza possa
                          rimanere in piedi. Spero che questa esperienza debba servirci da lezione e a non dimenticare che solo collaborando
                          tutti assieme, facendo lavorare le aziende del territorio, potremmo risollevarci». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 18
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Cofra porta la spesa alle persone più fragili
                          Il servizio in collaborazione con l' Associazione nazionale carabinieri

                          Cofra porta la spesa a casa alle persone più fragili. Parte a Faenza il
                          servizio di consegna a domicilio grazie alla collaborazione con i volontari
                          dell' associazione carabinieri. Il servizio partirà da oggi, 2 aprile e resterà
                          attivo fino al 30 aprile, salvo proroga delle normative in atto per il decreto
                          legato al Covid19. Chi fosse interessato si può contattare
                          telefonicamente i volontari per dettare la propria lista della spesa, tutti i
                          giorni dal lunedì al sabato, dalle ore 8.30 alle 10.45, al numero
                          348.8998472. I volontari inoltreranno le richieste ai referenti Cofra e gli
                          addetti dei supermercati Cofra-Conad di Faenza predisporranno gli
                          articoli richiesti in confezioni sigillate insieme allo scont«rino. Nel
                          pomeriggio, a partire dalle 14.30, i volontari consegneranno a domicilio le
                          spese nel rispetto delle normative sanitarie e incasseranno gli importi
                          dovuti, in contanti o tramite Pos (bancomat, carte di credito e Conad
                          Card). «Il servizio di spesa a casa, che non ha costi aggiuntivi per i nostri
                          clienti - sottolinea il presidente di Cofra Celso Reali - è un modo per
                          dimostrare, in questo particolare momento, la nostra vicinanza alle persone più fragili e bisognose. Un piccolo gesto
                          che speriamo possa rappresentare un aiuto per qualcuno». Il servizio è rivolto a persone impossibilitate a uscire dalla
                          propria abitazione e anziani che non hanno parenti. «Ci siamo offerti molto volentieri per dare una mano in questa
                          iniziativa che ben si sposa con le attività che la nostra associazione sta portando avanti in questi giorni - sottolinea
                          Ivan Savorani, presidente del Nucleo Volontario Anc di Faenza -. In queste settimane cerchiamo di aiutare le persone,
                          in particolare quelle più fragili, a restare a casa, cercando di semplificare la loro quotidianità. Portare la spesa a
                          domicilio può essere di grande aiuto per i più anziani o per chi ha serie difficoltà ad uscire, per questo siamo ben
                          felici di collaborare con Cofra in questo progetto».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 19
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «In cucina con mio figlio Ecco i nostri video»
                          Divertimento e tanto gusto per le ricette realizzate dall' attrice Maria Pia Timo insieme al piccolo Andrea che già
                          spopolano sul web

                          di Roberta Bezzi La quarantena, per l' attrice e comica faentina Maria Pia
                          Timo - nota al grande pubblico per le partecipazioni a 'Zelig' e 'Colorado'
                          e, da ultimo, per aver vestito i panni della Lumaca nel 'Pinocchio' di
                          Matteo Garrone - è diventata l' occasione per realizzare, insieme al figlio
                          Andrea Pozzi di 8 anni, un progetto da tempo in cantiere. Si intitola 'Tu
                          quoco, figlio mio!', la web serie trasmessa giornalmente su You Tube,
                          Facebook e Instagram che insegna a preparare i migliori piatti della
                          tradizione. «A suggerirmi di iniziare- racconta Timo - è stato mio marito
                          Roberto Pozzi, anche lui coinvolto, al rientro dalla mia ultima tournée in
                          Sicilia. Da un lato, impieghiamo del tempo in modo utile, visto che ciò che
                          cuciniamo poi lo mangiamo. Dall' altro, cerchiamo di fare compagnia e
                          divertire la gente che è sola a casa, così come i bambini che lentamente
                          hanno scoperto la cucina e il piacere di mangiare. Mio figlio è stato
                          molto fortunato perché è cresciuto con due nonne, una pugliese e l' altra
                          romagnola, molto portate per la cucina». Andrea ricorda ancora la sua
                          prima creazione, le tagliatelle fritte del Carnevale, così come il primo concorso vinto - a cura dello Ior - con una
                          ricetta semplice e sana. Così, giorno dopo giorno, dopo le lezioni e i compiti online, la noia della quarantena si è
                          trasformata in passione per la cucina, a partire dalla ricette casalinghe tramandate oralmente dalle nonne, dalle zie,
                          dalle prozie o lette sulle pagine ingiallite di quaderni del secolo scorso. Ai fornelli un bimbo, con le sue inesperienze,
                          le sue curiosità, i suoi eccessi, in perenne conflitto giocoso con una mamma vulcanica, già avvezza alla cucina,
                          grazie anche ai fortunati programmi culinari di Alice Tv, 'Fratelli coltelli' e 'Vespa Teresa', da cui ha tratto in libro
                          omonimo e lo spettacolo teatrale 'Doppio Brodo Show'. «Ogni volta - aggiunge Timo - proponiamo ricette semplici e
                          facilmente ripetibili in questo periodo di quarantena, in cui è necessario utilizzare gli ingredienti reperiti in casa o
                          grazie allaspesa settimanale, rapida incursione al 'frutta e verdura' vicino a casa, bardati con mascherina e guanti d'
                          ordinanza». Qualche esempio?«La nostra torta di mele - continua Timo -, per esempio, ha spopolato. Ma al di là delle
                          ricette in sé, che diventano un pretesto per raccontarci e fare sorridere, ci sono alcune puntate meglio riuscite di altre
                          in tal senso. Come quella sui 'Risi e bisi' fatta con la bacchetta magica di Harry Potter, grazie a una serie di

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                          giovedì 02 aprile 2020

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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          effetti speciali creati in fase di montaggio da mio marito. O quella, intitolata semplicemente 'La crostata', in cui con
                          Andrea che indossava dei simpatici baffetti, abbiamo improvvisato un balletto alla Stanlio e Ollio». Al momento, sono
                          state realizzate 18 puntate: l' ultima, martedì, propone la ricetta della 'pasta con le zucchine della mamma'. ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 21
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                          giovedì 02 aprile 2020
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                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          DAL COMUNE

                          Telefonate agli anziani

                          Continuano le telefonate del Comune alle persone con più di 75 anni per
                          accertarsi delle condizioni di salute e delle eventuali necessità in questo
                          momento così delicato e complicato. Si precisa che la chiamata non
                          serve a fissare appuntamenti a domicilio ma solo ad accertarsi delle
                          condizioni.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Dalla Diocesi

                          Duomo, i riti della settimana santa
                          Messe e veglie di preghiera che si potranno seguire sul web

                          Riti della settimana santa nel Duomo di Faenza da seguire in tv o sul web.
                          Questo il calendario divulgato dalla diocesi. Sabato 4 aprile, alle 11
                          messa e rinnovo del voto alla Beata Vergine delle Grazie. Il 5 aprile,
                          domenica delle Palme, messa alle 11. Da domenica 5 a mercoledì 8
                          aprile poi, alle 19, verrà recitato il rosario alla Beata Vergine delle Grazie.
                          Giovedì 9 alle 19, messa 'in Coena Domini' mentre venerdì santo, alle 19
                          verrà celebrata la liturgia della passione del Signore. Sabato 11, dalle
                          20.30 veglia pasquale. Domenica 12, giorno di Pasqua, alle 11 la messa.
                          Tutte le sere alle 19, dal 12 aprile al 10 maggio, verrà recitato il rosario.
                          Tutte le celebrazioni saranno presiedute dal vescovo, mons. Mario Toso
                          e trasmesse in diretta dall' emittente Di-Tv sui canali 90 e 210 del digitale
                          terrestre (Il Rosario solo sul canale 210) e sul canale YouTube Sinodo dei
                          Giovani Faenza.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 23
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Addio Teresio Savini, una vita per la musica
                          Si è spento martedì, a luglio avrebbe compiuto 76 anni Creò e guidò l' associazione 'Pia Tassinari' e divulgò la lirica
                          nelle scuole

                          Nella giornata di martedì, in un appartamento di Gatteo a Mare, nel
                          Cesenate, è stato trovato il corpo senza vita di Teresio Savini, grande
                          appassionato di musica lirica. Savini che a luglio di quest' anno avrebbe
                          compiuto 76 anni, è deceduto a causa di un malore. Era un volto molto
                          noto nel panorama culturale della città soprattutto della musica lirica che
                          lo aveva portato a conoscere tantissimi artisti e a collaborare con tante
                          realtà. La sua creatura più conosciuta è senza dubbio l' associazione Pia
                          Tassinari che per anni ha guidato, organizzando spettacoli ed eventi. Ma
                          anche dopo quell' esperienza Teresio non si era allontanato
                          collaborando con altre associazioni, scuole di musica. E di ballo. Una tra
                          le persone a lui più care è Francescantonia Carletti, la direttrice della
                          scuola 'Agorà Danza' di Castel Bolognese. «Con lui volano via tante cose:
                          cultura, educazione, passione, generosità, allegria e un pezzo grande del
                          mio cuore. Ci siamo conosciuti nel 2011, l' amore di entrambi per l' opera
                          lirica ci hanno unito da subito. Teresio voleva diffondere la cultura dell'
                          opera nelle scuole e io potevo offrirgli la danza come linguaggio espressivo e così, insieme, abbiamo dato vita ad un
                          progetto ch ha messo in scena moltissime opere liriche e portato a teatro, sia a Faenza che a Modigliana, migliaia di
                          bambini. Condividendo arte e vita, insieme abbiamo sempre immaginato, ideato, cantato, danzato e scherzato fino a
                          pochi giorni fa per alleggerirci la quarantena a vicenda e ragionare a quando rimandare il nostro «Elisir d' Amore» che
                          avrebbe dovuto debuttare il 14 aprile al teatro Masini. Teresio era unico e mancherà infinitamente a me, a tutte le
                          allieve della scuola di danza che lo hanno conosciuto e amato in questi anni». Anche Giovanna Martorano, che fa
                          parte del consiglio direttivo della Scuola Pescarini, con la quale Savini collaborava, ricorda il grande amore che li
                          univa per la musica lirica e che li portava a viaggiare per tutta Italia per assistere agli spettacoli. «La scomparsa di
                          Teresio - dice il vicesindaco Massimo Isola - ci addolora moltissimo. E' stato un infaticabile animatore del sistema
                          musicale. Una persona che sapeva fare rete con tanti soggetti e amava trasmettere la sua passione alle nuove
                          generazioni. Dopo l' esperienza con la 'Pia Tassinari' negli ultimi anni abbiamo collaborato per il Premio lirico
                          Tassinari, che vedeva in scena importanti voci della scena nazionale. Il ricordo più importante è però legato alla
                          educazione. Da oltre 10 anni Teresio è andato nelle nostre scuole e ha raccontato la lirica a migliaia di bambini che
                          poi portava al teatro Masini incantandoli. Ci mancherà la sua energia, ma non perderemo la traccia che ha lasciato
                          alla città.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 24
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                          giovedì 02 aprile 2020

                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Antonio Veca.

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                          giovedì 02 aprile 2020
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                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          CIA ROMAGNA

                          «Segnalateci le aree colpite»
                          «È importante per poter chiedere gli aiuti»

                          «All' emergenza sanitaria e a quella economica dovuta al Covid-19 se ne
                          aggiunge un' altra, straordinaria per il territorio, che è quella delle gelate -
                          scrive Cia Romagna -. In certe zone e in certe aziende si prevedono
                          perdite del 100%. Per quanto riguarda i danni da gelate, non sarebbero
                          previsti interventi particolari in quanto si tratta per lo più di colture
                          assicurabili ma, vista l' eccezionalità dell' evento, Cia sta lavorando con la
                          Regione per ottenere una deroga alla legge 102 che regola le calamità.
                          Cia Romagna sollecita gli agricoltori a segnalare i danni da gelo,
                          scrivendo, entro il 6 aprile, a cia.romagna@cia.it. Nella mail vanno
                          indicati i propri recapiti per essere richiamati al fine della raccolta dei dati
                          necessari per la delimitazione del territorio nelle aree colpite».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
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                          giovedì 02 aprile 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Nel Riolese

                          Un' altra gelata azzera la produzione di frutta
                          Si aggiunge a quella dei giorni scorsi che aveva già messo in ginocchio gli agricoltori

                          Nuova gelata notturna nelle campagne del Faentino e nel Riolese
                          «danneggiati completamente tutti i frutticini e i fiori della frutta,
                          produzione azzerata». Oltre all' emergenza del Covid19 ora ci si mette
                          anche il tempo a . Dopo la gelata tardiva della notte di lunedì 23, quando
                          le temperature scesero un po' ovunque fino a sette gradi sotto lo zero,
                          'bruciando' gran parte della produzione di albicocche, pesche, susine e
                          alcune varietà di kiwi le cui gemme erano già spuntate, il giorno dopo ci si
                          era aggiunta anche la neve. A questo ci si è ulteriormente aggiunta la
                          nuova gelata di martedì notte. «Le temperature - spiega uno dei
                          coltivatori alle porte della città -sono scese dai -3 ai -6 gradi
                          danneggiando ulteriormente quel poco che era rimasto dopo la gelata
                          della scorsa settimana. Purtroppo la notte tra mercoledì e giovedì si
                          attendono ulteriori flessioni delle temperature nelle nostre zone cosa che
                          a questo punto temiamo distruggerà il 90% delle nostre produzioni».
                          «Come da previsioni -si legge invece in una nota di Condifesa Ravenna -
                          la nottata di mercoledì è stata particolarmente critica per le temperature minime raggiunte in tutta la Romagna
                          esclusa la zona costiera. Le temperature registrate sono andate da -1 grado (cesenate) a -5 (basse valli forlivesi e
                          ravennati) con un -2,5 medio in tutta la zona pianeggiante. La copertura nuvolosa è stata praticamente assente su
                          tutto il territorio. Gli impianti antibrina nella zona di Modigliana e di Marzeno sono tornati in funzione. Altra zona
                          particolarmente colpita è stata quella di Riolo Terme dove le brinate erano ben visibili mercoledì mattina. Ci
                          attendono - conclude la nota di Condifesa - ancora almeno due nottate critiche per le temperature su tutto il
                          territorio, poi dal fine settimana finalmente torneremo ad alta pressione primaverile». «A Riolo Terme - spiega invece
                          il sindaco Alfonso Nicolardi, grosso produttore vitivinicolo - le temperature sono scese fino a due gradi sotto lo zero.
                          Ovviamente a quel poco che non si era bruciato la scorsa settimana ci ha pensato la gelata di martedì notte e
                          temiamo che anche quella che sta per venire, quella di mercoledì, sia ancora peggio. I produttori di albicocche,
                          pesche e susine sono in ginocchio. È andata un po' meglio per il settore vitivinicolo le cui gemme danneggiate sono
                          risultate quelle delle piante più vicine al Senio e ai tanti corsi d' acqua della zona. Questo almeno fino ad ora.
                          Diciamo che ormai i produttori di frutta non hanno nemmeno il problema di trovare la manodopera per la raccolta
                          perchè di frutta ce ne sarà pochissima sugli alberi. Per di più i coltivatori subiscono un doppio danno. Da un lato
                          hanno la produzione azzerata e in più dovranno comunque fare trattamenti sulle piante, e parliamo di centinaia di
                          euro per ettaro, per non perdere poi il raccolto del 2021».

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                          giovedì 02 aprile 2020

                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          a.v.

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                          giovedì 02 aprile 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          L' A2 femminile si ritroverà a settembre
                          Manca solo l' ufficialità, ma appare certo che il campionato di basket che comprende l' E-Work si fermerà
                          definitivamente

                          Arrivederci a settembre. Ormai manca solo l' ufficialità (che arriverà al
                          massimo mercoledì 15 aprile quando si terrà il Consiglio federale della
                          Federazione italiana pallacanestro) per la chiusura della stagione dell' E-
                          Work, decisione presa dal presidente della Lega Basket Femminile che
                          ha chiesto alla Federazione l' interruzione e l' annullamento dell' annata
                          sportiva 2019-2020. Una scelta giusta e inevitabile, ma che suona come
                          una beffa a livello sportivo per le faentine dato che stavano disputando il
                          miglior campionato della loro storia e potevano puntare addirittura alla
                          serie A1. Alla fine però hanno vinto l' intelligenza e il buonsenso ed infatti
                          nessuno in casa E-Work si è detto contrario a questo provvedimento a
                          partire dal presidente Mario Fermi. «In effetti non c' erano più le
                          condizioni per giocare - spiega - Al momento non ci si può neanche
                          allenare e pensare di poter tornare a giocare è assurdo visto il momento
                          che sta vivendo l' Italia. Soprattutto però c' erano incertezze riguardanti
                          le sicurezze sanitarie per le giocatrici che è l' aspetto più importante.
                          Inoltre non credo che psicologicamente sarebbero rientrate in campo serene». E l' idea della Lega di organizzare la
                          Final Eight di Coppa Italia a fine giugno come la valuta? «Nei prossimi giorni ci sarà una videoconferenza con tutte le
                          società e il presidente Protani e credo che questa manifestazione slitterà ad inizio settembre come primo evento
                          dell' annata sportiva 2020-2021». Tra l' altro, in pratica la società faentina ha già salutato la squadra. «Da un paio di
                          settimane - sottolinea ancora Fermi - le giocatrici sono rientrate a casa e si stanno allenando con dei programmi
                          personalizzati studiati dal nostro preparatore atletico. Appena possibile le incontrerò per parlare del futuro e spero
                          proprio che molte di loro resteranno». Certo è che il futuro della pallacanestro italiana a tutti i livelli, anche quello
                          maschile, non appare certo roseo. C' è da chiedersi allora come ripartirà l' E-Work. «Fondamentale sarà l' aiuto della
                          Federazione - afferma il presidente - che dovrà per forza venire incontro ai club abbassando le tasse e i parametri,
                          perché non si potranno più sostenere i costi degli ultimi anni. Il rischio è che molti non si iscrivano e bisognerà fare di
                          tutto per evitarlo». Anche perchè trovare gli sponsor non sarà certo semplice. «In questi giorni è impensabile andare
                          a chiedere aiuti alle aziende che magari hanno dipendenti in cassa integrazione. Come ogni estate lavoreremo per
                          costruire il budget da investire, che sarà inevitabilmente più ridotto dei precedenti, e magari

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 29
[ § 1 5 6 3 9 2 8 7 § ]

                          giovedì 02 aprile 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          cambieremo le strategie, puntando ad esempio su giocatrici che abitano vicino a Faenza. Adesso però ogni
                          discorso è prematuro». Allora cosa rimane di una simile stagione? «Mi è piaciuta molto la coesione del gruppo e la
                          voglia di non mollare mai che ci hanno permesso di affrontare al meglio le difficoltà e di essere sempre protagonisti.
                          Ringrazio staff e giocatrici (nella foto Licia Schwienbacher) per questa incredibile annata». Luca Del Favero.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 30
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                          giovedì 02 aprile 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Un' altra giornata nera: 4 morti E i contagi tornano a salire
                          Tra i deceduti un ceramista: giocava a mah jong al circolo con un anziano morto la scorsa settimana «Sono i nuovi
                          casi e non l' andamento dei decessi il "termometro" dell' evolversi dell' epidemia»

                                                                                                                                GIANLUCA ROSSI

                          RAVENNA Nella guerra contro il "nemico invisibile" si registrano altre quattro
                          vittime. Ma oltre ai decessi (37 finora), il dato che più di tutti fa capire come la
                          strada verso il ritorno alla normalità, o meglio a una nuova normalità post covid-
                          19, è quello dei contagi. I 12 casi in più accertati martedì avevano fatto sperare
                          che la fase più critica fosse stata superata anche nel Ravennate; ieri purtroppo
                          il numero è raddoppiato e con gli ulteriori 25 tamponi positivi il numero
                          complessivo di malati ha toccato quota 605. I MORTI Un dramma nel dramma è
                          quello toccato ai familiari di Novella Benaglia, 73enne di Lugo deceduta a
                          cinque giorni di distanza dalla morte del marito, l' imprenditore lughese Ottavio
                          "Rodolfo" Massarenti (altro servizio a pagina 3). Lutto a cui sempre nella Bassa
                          Romagna si aggiunge quello di un anziano di cui non rendiamo note le
                          generalità perché la notizia del decesso non è ancora stata comunicata ai
                          familiari che per altri motivi sempre di salute vivono una situazione particolare.
                          Gli altri due morti sono due pensionati del Faentino. Antonio Fiorentini, 81 anni, e
                          Roberto Maiora na, 71. Quest' ultimo è un ceramista piuttosto conosciuto a
                          Faenza; allievodiAngeloBiancini, collaboratore di Ivo Sassi, aveva labottega in
                          Corso Baccarini al civico 9 e nel 2009 salì alla ribalta per l' acquisizione del marchio delle ceramiche Cacf. Anche lui
                          frequentava il Dlf di Faenza, uno dei tre "focolai" del coronavirus del Ravennate: quattro delle persone decedute nel
                          Faentino erano socie o avevano legami con il circolo di via Santa Maria dell' Angelo. In particolare Maiorana era
                          amico di Luciano Cicognani, il 73enne morto la scorsa settimana, con cui trascorreva interi pomeriggio giocando a
                          mah jong. L'ANDAMENTO DELL'EPIDEMIA Intanto, dopo la parentesi che aveva fatto intravedere la luce in fondo al
                          tunnel, ieri la curva delle positività è tornata a salire. «Il primo pensiero, dal punto di vista umano, non può che andare
                          alle persone che non ci sono più, ai drammi umani che toccano le famiglie - commenta Raffaella Angelini, direttrice
                          del dipartimento di sanità pubblica dell' Ausl Romagna-. Ma da un punto di vista medico e scientifico, in questo
                          momento l' incidenza che rileva ai fini dell' entità della diffusione del virus sono proprio i nuovi contagi. Il numero di
                          morti, che in questi giorni si mantiene alto, non è infatti direttamente correlato all' andamento dell' epidemia. Sono
                          situazioni connesse ma non coincidenti. Anche quando la fase dell' emergenza sarà superata e sarà raggiunto il
                          picco, è verosimile che i decessi possano restare stabili o anche aumentare in una prima fase. Le morti degli ultimi
                          giorni

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 31
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                          giovedì 02 aprile 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          infatti non sono legate ai casi di positività emersi di recente, masi tratta di pazienti che hanno avuto un inizio della
                          sintomatologia precedente e già in cura, le cui condizioni di salute hanno subito un aggravamento nel corso della
                          degenza». Anche le vittime di ieri avevano infatti patologie pregresse che le hanno rese più fragili e aggredibili dal
                          virus. LE GUARIGIONI Intanto continua a crescere il numero di persone che hanno battuto il covid-19: cinque le
                          guarigioni cliniche cui si aggiunge una guarigione definitiva, cioè un paziente che ha avuto come previsto dai
                          protocolli l' esito negativo al doppio tampone di controllo. "Certificazioni" del superamento della malattia che ora
                          potranno aumentare grazie alla postazione "drive through": operativa da ieri al Cmp; a partire dalla mattinata
                          primpazienti (in tutto una ventina nel primo giorno) sono stati sottoposti al test nell' area realizzata nella parte
                          posteriore del centro secondo le modalità di accesso definite dal servizio di Igiene pubblica.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 32
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                          giovedì 02 aprile 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Faentino trovato senza vita a Gatteo Era socio del Dlf. I dubbi dei parenti: «Diteci se il
                          decesso è legato al virus»

                          FAENZA A portarselo via un arresto cardiaco. Una decesso che i primi
                          accertamenti hanno ricondotto a cause naturali. Ma il fatto che Teresio Savini
                          fosse un socio del Dopolavoro ferroviario di Faenza - dove si sono registrati ben
                          quattro morti per coronavirus e almeno sei contagi nel mese di marzo -, ha fatto
                          assumere contorni di giallo alla morte. Un sospetto, quello che la scomparsa
                          del 75enne possa essere legata al virus, non solo dei familiari; anche sul referto
                          medico infatti il dubbio è emerso con una scritta apposta: "covid?". Uno
                          scenario su cui solo un accertamento post mortem potrebbe fare luce; sarà
                          quindi la Procura avalutare l' eventuale opportunità di disporre un' autopsia, un
                          tampone o un surplus di accertamenti clinici sul decesso. Nel frattempo ieri la
                          notizia della morte di Savini, trovato senza vita nella serata di martedì in un
                          appartamento di Gatteo, si è diffusa rapidamente in città. Savini, 75 anni, era
                          infatti molto noto, non solo nel capoluogo manfredo, e aveva contatti in tutto il
                          mondo nel campo della musica lirica e dell' opera essendo amico di cantanti,
                          direttori d' orchestra e registi affermati. «Ha dedicato la sua vita alla passione
                          per la lirica e il canto-ha scritto di lui il vice sindaco Massimo Isola-. Ha fondato
                          associazioni, organizzato centinaia di eventi, ha insegnato a migliaia di bambini nelle scuole il senso dell' Opera. Ha
                          collaborato con associazioni e scuole di musica, di canto, di danza. Ha raccontato giorno dopo giorno all' Italia
                          quanto sia stata importante Pia Tassinari per la storia della musica. Ha premiato giovani cantanti. E cantanti
                          affermate, spesso nel palco del nostro Teatro Masini. Una persona piena di energia. Messa sempre in condivisione.
                          Una bella persona». E proprio l' 8 marzo scorso avrebbe dovuto presentare al Teatro Masini la cerimonia di consegna
                          del Premio lirico Pia Tassinari, nell' ambito di uno spettacolo gratuito offerto alla cittadinanza. «Non lo posso fare
                          pervia del Coronavirus -disse dispiaciuto pochi giorni prima -: sto cercando di riorganizzare per il mese di ottobre,
                          magari all' aperto nella piazza della Molinella davanti al teatro». Non lo potrà più fare. Secondo i primi accertamenti, il
                          decesso scoperto martedì risalirebbe ad alcuni giorni prima. Ed è un giallo anche la sua presenza in quella casa di
                          Gatteo, che nessuno tra i parenti sapeva essere nella sua disponibilità. «L' ultimo contatto tramite chat lo abbiamo
                          avuto intorno al 20 marzo - afferma la cugina Sandra Sa vini - poi nulla, il suo telefono risultava irraggiungibile. Tant' è
                          che ci siamo preoccupati. Era vedovo, la moglie Sofia era scomparsa qualche anno fa. Ma non era assolutamente
                          un uomo solo, anzi. Attivissimo e impegnatissimo, era in costante contatto con centinaia di amici. Abbiamo chiesto
                          a tanti di loro ma nessuno ha saputo fornirci indicazioni». Le hanno pensate tutte, finché il fratello Davide non ha
                          sporto

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 33
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                          giovedì 02 aprile 2020

                                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          denuncia. «Aveva una casa a Castel Del Rio - continua la cugina - e abbiamo pensato che fosse andato là,
                          mancava la sua macchina e poteva essere successo un incidente. Ma a Castel Del Rio sono andati i carabinieri e
                          non hanno trovato nessuno. Hanno perfino esteso le ricerche nelle campagne e nei boschi, senza risultati». Poi la
                          notizia della scoperta del corpo a Gatteo. E il dubbio sulle cause del decesso. «Ora - conclude la cugina - vorremmo
                          solo sapere come sono andate le cose».

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 34
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                          giovedì 02 aprile 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Gli albergatori: «Davanti a noi il buio C' è chi vuole saltare la stagione 2020»
                          L'analisi del presidente di Assohotel Filippo Donati e le preoccupazioni per l'intero settore ricettivo

                          RAVENNA I monumenti Unesco sono circondati da una città deserta e dal
                          silenzio. Nessun turista va alla scoperta dei mosaici di Galla Placidia. Le perdite
                          degli alberghi si aggirano tra il 90 e il 95%. Il covid -19 ha messo in ginocchio il
                          settore ricettivo italiano, che mai aveva conosciuto un periodo così nero. «Ogni
                          giorno sento i miei colleghi e mi rapporto con le loro preoccupazioni -
                          commenta il presidente di Assohotel, Filippo Donati -. Il dramma principale è che
                          non abbiamo alcun riferimento temporale. Davanti a noi abbiamo il buio e la
                          situazione prosegue da diverse settimane. In questo momento c' è paura e un
                          sentimento di impotenza. Il primo problema da risolvere è quello della salute e
                          senza una svolta è una mera illusione che il turismo possa ripartire. Gli alberghi
                          annuali non hanno obbligo di chiusura ma è come se lo fossero. Io stesso ogni
                          giorno vado nella mia struttura (Hotel Diana in pieno centro a Ravenna ndr), ma
                          mi sento come se fossi un fantasma; faccio presenza alla reception. Rispondo
                          alle telefonate che o sono disdette o clienti affezionati che cercano di farci
                          coraggio. Quando attraverso Ravenna e vedo le vie deserte sono preso dallo
                          sconforto. In questa fase dell' anno la nostra città d' arte è presa d' assalto da
                          turisti e scolaresche. Oggi non c' è nessuno in giro». Alcuni albergatori, soprattutto sulla costa, non fanno mistero di
                          avere il dubbio se aprire o meno. Per alcuni il rischio minore è addirittura saltare la stagione 2020 per passare al
                          2021. Soprattutto chi lavora in una struttura in affitto, valuta il da farsi: «Ognuno fa i propri calcoli - commenta Donati
                          - ma gestire un albergo comporta ingenti investimenti immobiliari o per gli affitti. Se la situazione di blocco dovesse
                          durare ancora qualche settimana, direi che la stagione estiva può ritenersi compromessa. Sarebbe un dramma per
                          noi albergatori ma anche per le migliaia di lavoratori che ogni anno lavorano nelle strutture ricettive del nostro
                          territorio. Penso alle realtà della costa e di Cervia, Ravenna, Brisighella, Faenza. C' è un profondo senso di
                          smarrimento. Quello che sta avvenendo azzera gli ultimi nostri venti anni di lavoro. Lo dico nella consapevolezza che
                          le misure di distanziamento sociale prese sono giuste e tutelano le persone». Donati prevede un profondo
                          cambiamento del settore: «Quando usciremo dall' emergenza sanitaria - dice - ci rapporteremo con una società
                          profondamente cambiata e noi dovremo modificare il nostro modo di fare ospitalità. Una delle poche certezze che
                          mi sento dia vere è che il nostro turismo ripartirà dalla clientela italiana. Prevedo che per un po' il mondo sarà molto
                          chiuso e che si preferirà fare le vacanze

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 35
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                          giovedì 02 aprile 2020

                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          nel proprio paese».

                                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 36
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                          giovedì 02 aprile 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          PICCOLI BIRRIFICI MOBILITATI

                          Il birraio arriva a casa Sorsi di ottimismo
                          Alcuni hanno deciso di mettersi in rete con altri produttori dei territori limitrofi, altri fanno anche beneficenza

                                                                                                                                     LAURA GIORGI

                          ROMAGNA L' alternativa a una birra qualsiasi da scaffale grazie al cielo esiste.
                          Anzi, grazie ai birrai che, anche se piccoli o piccolissimi, si sono messi in testa di
                          non demordere e lanciare un segnale positivo anche in questo periodo. Aiutati
                          dai social e dalla rete di appassionati di malti e luppoli, in tanti si sono messi a
                          disposizione di clienti affezionati, e magari anche nuovi. Per ottimismo,
                          qualcuno lancia lo stesso, come aveva previsto, qualche nuovo prodotto.
                          Alcuni hanno deciso di mettersi in rete con altri produttori dei territori limitrofi
                          consegnando oltre a fusti e bottiglie anche pane e altri prodotti dell' orto e non
                          solo, generando piccole economie locali. Qualcuno si adopera per la
                          beneficenza e devolve a ospedali e protezione civile un tot ogni bevuta fatta a
                          casa. Ecco una piccola lista che copre un po' tutti i territori della Romagna.
                          RIMINI Birra Riminese di Coriano vende attraverso il suo shop on line su
                          www.birrariminese.it consegnando su Rimini e provincia: contatti (per ordini:
                          380 2471360, birrariminese@gmail.com). «Certo non si può pensare che il
                          ritorno economico con la sola consegna a privati sia tale da pareggiare quello
                          che è venuto a mancare con il fermo totale -spiega Marcello Ceccarelli di Birra
                          Riminese-. Però oltre che a dare un supporto a chi rispetta le regole stando in casa, lo facciamo anche per dare un
                          messaggio positivo, e far vedere che non abbiamo voglia di stare chiusi in azienda a piangerci addosso». I contatti
                          sono arrivati. Birra Riminese ha poi stretto una collaborazione con gli agricoltori del territorio fra Coriano e
                          Gemmano, che coltivano ortaggi, o realizzano farine, pane, trasformati e ora si danno una mano a consegnare i
                          propri prodotti vicendevolmente. «È nato tutto da una difficoltà, ma potrebbe essere l' inizio per creare un
                          coordinamento per il cibo locale, e magari una app per continuare anche dopo il corona virus» dice Marcello. Intanto
                          il suo birrificio, con ottimismo, lancerà a Pasqua come si era prefissato la sua nuova golden ale "La Marisa". Ancora
                          un nome di donna molto romagnola, per una birra fatta con ingredienti del territorio: grani antichi, luppolo e miele tutti
                          del Riminese. Spedisce a domicilio attraverso la piattaforma Cantina della Birra anche Birra Amarcord (con alcune
                          restrizioni legate alla zona rozza consultabili sul sito www.cantinadellabirra.it). Ogni 5 bottiglie di Amarcord o Bad
                          Brewer, in regalo un bicchiere con un messaggio in dialetto, certamente il più adatto alla situazione è il famoso e
                          incoraggiante "Tin bota". IMOLESE Le loro consegne di birra a casa degli imolesi sono diventate anche una corsa alla
                          solidarietà. I quattro soci del bar Mamma Mia, erano partiti con la consegna delle colazioni, cappuccio e brioche,

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 37
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