Unione della Romagna Faentina - giovedì, 18 luglio 2019 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - giovedì, 18 luglio 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
     giovedì, 18 luglio 2019
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 18 luglio 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                       giovedì, 18 luglio 2019

Prime Pagine

 18/07/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                  4
 Prima pagina del 18/07/2019
 18/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                       5
 Prima pagina del 18/07/2019
 18/07/2019   Il Sole 24 Ore                                                                                6
 Prima pagina del 18/07/2019
 18/07/2019   Italia Oggi                                                                                   7
 Prima pagina del 18/07/2019

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 18/07/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                                  8
 Prima pagina Faenza-Lugo
 18/07/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                                  9
 Lupi, no alla caccia. Regione al lavoro su piano ecologico per affrontare il problema
 18/07/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                                  10
 Furti a raffica: giovane in carcere
 18/07/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                                  12
 Ritorna in piazza il Mercatino dei ragazzi
 18/07/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                                  13
 Canzio Camuffo vice presidente di IF
 18/07/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                                  14
 Domani una giornata di apertura al pubblico
 18/07/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                                  15
 Sversamento illecito di gasolio nel fossato Municipale e Arpae sul posto
 18/07/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                                  16
 Oggi l' Isia apre le porte per farsi conoscere
 18/07/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                                  17
 Invasi per l' acqua e impianti Piano di interventi per l' agricoltura

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 18/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                          FRANCESCO DONATI   18
 Linea Faentina chiusa per 21 giorni da Faenza a Borgo San Lorenzo
 18/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                             19
 Camuffo eletto vicepresidente di Imola Faenza Tourism
 18/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                             20
 Thioro, un cappuccetto rosso senegalese in scena al teatro Spada a Brisighella

 18/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                          FRANCESCO DONATI   21
 La folle corsa delle bighe vinta da Acqui Terme

 18/07/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                            MICHELE DONATI   22
 Poderi Morini: menzioni d' eccellenza per i vini "L' innamorato" e "Sette Note"
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Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 18/07/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 3                                 M.Per.     23
 Cantieri anti dissesto per 1,8 miliardi nel 2019

 18/07/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 3                        Giorgio Pogliotti   24
 Intesa con le Regioni, partono i navigator

 18/07/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 25                                           25
 Comuni più liberi sulle varianti dei piani edilizi

 18/07/2019   Italia Oggi Pagina 32                     ANDREA MASCOLINI         26
 Appalti pubblici senza conflitti d' interesse
 18/07/2019   Italia Oggi Pagina 32                   FRANCESCO CERISANO         27
 L' autonomia impoverisce il Sud
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[ § 1 § ]

     giovedì 18 luglio 2019
                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

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                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                     Il Sole 24 Ore

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                          Prima pagina Faenza-Lugo

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[ § 1 4 4 1 4 6 0 9 § ]

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Lupi, no alla caccia. Regione al lavoro su piano ecologico per affrontare il
                          problema

                          "IN Emilia-Romagna è esclusa la caccia in deroga ai lupi. Questo è stato
                          ribadito dal Piano faunistico regionale recentemente approvato. Cosa ben
                          diversa è il mettere in campo progetto di studio scientifico, assieme alle
                          Università di Bologna e Sassari, per trovare una soluzione al problema
                          lupi e cani ibridati che si avvicinano alle realtà antropizzate". Così l'
                          assessore regionale all' Agricoltura, caccia e pesca, Simona Caselli,
                          precisa la posizione della Regione sul tema per chiarire il percorso
                          avviato da viale Aldo Moro per affrontare i problemi sul territorio in
                          relazione a lupi e cani ibridati. "La Regione ha messo in campo un
                          progetto avanzato ed ecologico. La distinzione tra lupi e cani ibridati -
                          spiega l' assessore - è impossibile alla sola vista. Quindi ci riferiamo ai
                          lupi confidenti che si avvicinano alle zone abitate contribuendo a creare
                          allarme sociale. Proprio per ridurre il fenomeno intendiamo lavorare con
                          le Università di Bologna e Sassari a un progetto che aiuti a ripristinare le
                          distanze naturali e ad abbassare l' allarme".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
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[ § 1 4 4 1 4 6 0 3 § ]

                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          L' INCHIESTA DA FEBBRAIO A LUGLIO SECONDO L' ACCUSA HA COLPITO NOVE VOLTE

                          Furti a raffica: giovane in carcere
                          Auto rubate e usate come arieti nei negozi, le indagini dell' Arma incastrano moldavo

                          SI CHIAMA Nicolae Darie, ha 29 anni ancora da compiere, è di origine
                          moldava ma risiede a Faenza e dice di fare l' autotrasportatore di
                          mestiere. Secondo gli inquirenti, c' è lui dietro a una incredibile scia di
                          colpi in esercizi commerciali che da febbraio a luglio ha tormentato la città
                          manfreda. Perlopiù spaccate con veicoli rubati e usati come arieti. Nove
                          tra furti aggravati o tentati tali quelli i carabinieri della locale Compagnia gli
                          hanno fin qui attribuito grazie a una fitta indagine tra pedinamenti e
                          intercettazioni sia telefoniche che ambientali. Quando è stato portato
                          davanti al giudice, il 29enne all' inizio credeva di dovere rispondere della
                          sola resistenza rimediata l' 11 luglio scorso al momento dell' arresto. E
                          invece ecco palesarsi il pesante faldone. Darie, difeso dall' avvocato
                          Luca Donelli, ha allora scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il
                          gip Andrea Galanti, con un' ordinanza di 41 pagine, non solo ha deciso di
                          convalidare l' arresto in flagranza. Ma ha anche stabilito che l' unica
                          misura per impedire al moldavo di reiterare, sia il carcere. Del resto il
                          ragazzo, sulla base delle indagini coordinate dal pm Angela Scorza, è
                          stato definito «un vero e proprio pericolo pubblico», «un predone» e
                          ancora «il prototipo del delinquente abituale». E non c' entra il suo
                          casellario penale che annovera un solo furto del lontano 2008 per il quale
                          aveva patteggiato con pena sospesa. Qui - secondo il gip -, si parla di
                          «criminale incallito, perseverante, specifico e professionale a dispetto della giovane età». Dopotutto nel tardo
                          pomeriggio di giovedì della scorsa settimana - prosegue l' accusa - non ha avuto nessuna esitazione nell' ingranare la
                          retromarcia quando i carabinieri, al casello dell' A14 di Faenza, gli hanno intimato l' alt. Il 29enne, su una Suzuki Vitara
                          rubata a Bologna con una targa trafugata sempre nella città felsinea, ha perfino rischiato di investire un militare prima
                          che gli venissero strappate le chiavi dal quadro. L' APICE di una contestata cavalcata criminosa che parte dalla notte
                          del 6 febbraio scorso: con un Fiat Ducato risultato rubato pochi giorni prima a Ravenna, abbatte la colonnina per la
                          vendita automatica di sigarette della 'tabaccheria Boschi Gabriella' ma il colpo naufraga. Va meglio il 20 febbraio:
                          grazie alla effrazione di una finestra del 'Nuovo Circolo Europa', secondo gli inquirenti in concorso con persone non
                          identificate, il moldavo riesce a prendere un televisore, due casse acustiche e del danaro da una macchinetta cambia-
                          monete per un bottino totale di oltre 7.000 euro. A questo punto tutto tace per qualche mese. Ma il 25 giugno, in una
                          sola notte, i colpi sono ben tre. Prima della lista, la tabaccheria di via Torricelli dove la porta d' ingresso viene
                          abbattuta usando un' auto come ariete: il bottino è di 100 euro e numerosi biglietti Gratta & Vinci. Al negozio di scarpe
                          'Poco Poco', il bottino è molto più pingue: 98 paia di calzature per quasi 6.000 euro totali. Quindi si passa su Corso
                          Garibaldi dove il colpo in tabaccheria fallisce. L' ULTIMO colpo è dell' 8 luglio: un fatto - scrive il gip - «che nella sua
                          intrinseca tenuità, è utile a misurare la caratura del personaggio». Si tratta di un furto di circa 50 chili di frutta: tre
                          secchi colmi di albicocche che un contadino aveva sistemato ai bordi del campo durante il raccolto. E che autore dell'
                          impresa fosse stato proprio il 29enne, era stato lui stesso a confessarlo raccontando in questi termini il fatto al
                          telefono: ....ho visto qualcuno che raccoglie le albicocche. E proprio in quel momento stava passando il treno e
                          dovevo aspettare. E ha lasciato i secchi in fondo ai filari e ho rubato, tutte le albicocche!. Un compiacimento
                          telefonico che lo aveva tradito anche per il furto delle scarpe: c' è di tutto! da donna 37, 38, 39...mi pare che anche 40
                          ho visto! Parole di auto-elogio per le proprie

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                          giovedì 18 luglio 2019

                                                          Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          gesta che il moldavo non aveva saputo trattenere nemmeno davanti a uno degli esercizi commerciali presi di mira:
                          ecco, anche questo...questo tabacchi l' ho alleggerito! Andrea Colombari.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 11
[ § 1 4 4 1 4 6 0 6 § ]

                          giovedì 18 luglio 2019
                          Pagina 48

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          OGGI

                          Ritorna in piazza il Mercatino dei ragazzi

                          TERZO appuntamento oggi in piazza del Popolo, a Faenza, dalle 17 alle
                          22 con il Mercatino dei ragazzi. I dati forniti dalla Consulta del volontariato
                          segnalano un incremento di partecipanti nella seconda giornata del
                          mercatino, svoltasi giovedì 11 luglio: sono stati 231 (123 femmine e 108
                          maschi) rispetto ai 202 della prima. La maggiore rappresentanza è data,
                          come sempre, dai faentini (191), ma significativa è stata anche la
                          presenza di ragazzi e ragazze dalle città vicine. Al mercatino possono
                          partecipare solo ragazzi e ragazze dai 6 ai 14 anni.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
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                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          ELEZIONE

                          Canzio Camuffo vice presidente di IF

                          CANZIO Camuffo, presidente di Cna Romagna Faentina è stato eletto
                          vice presidente di IF (Imola e Faenza Tourism Company), società che
                          opera con crescente successo in campo turistico nel comprensorio
                          Imolese e Faentino. Nei territori di lavoro di IF le presenze nell' ultimo
                          triennio (2016-2018) sono cresciute del 21,1% mentre gli arrivi del
                          23,65%, in particolare nell' ultimo anno Faenza è crescita in termini di
                          presenze dell' 8,7%, mentre Riolo Terme del 9,9%, Imola ha invece visto
                          un calo del 6,3% di presenze dopo il boom dovuto ai grandi eventi del
                          2017(+20%).

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
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                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Domani una giornata di apertura al pubblico

                          DOMANI, in occasione della nuova campagna di ricerche archeologiche
                          nei castelli di Rontana e Ceparano, il dipartimento di Storia Culture Civiltà
                          dell' Università di Bologna organizza una giornata di apertura al pubblico
                          degli scavi del Castello di Rontana, dalle 9 fino alle 17. L' evento è in
                          collaborazione con il Comune di Brisighella e il Parco Regionale della
                          Vena del Gesso Romagnola, con il sostegno della Fondazione Cassa di
                          Risparmio di Ravenna. Domani saranno presentati i risultati e i primi
                          restauri effettuati sulle strutture emerse nelle passate stagioni.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA, ZONA PONTE ROSSO

                          Sversamento illecito di gasolio nel fossato Municipale e Arpae sul posto

                          CI SAREBBE uno sversamento illecito di gasolio all' origine della lunga
                          scia di liquame apparsa nel fosso che costeggia la circonvallazione, su
                          un' area di proprietà comunale nascosta da un cantiere edile, accessibile
                          solo da via Renaccio nel punto in cui questa compie la semicurva a
                          destra che conduce al Ponte Rosso. Le prime segnalazioni sono state
                          inviate alla Polizia municipale e all' app «Comunichiamo» verso la metà e
                          la fine della scorsa settimana, ma un sopralluogo preliminare ha avuto
                          luogo solo ieri, quando il fatto è diventato di pubblico dominio, complice
                          anche l' interessamento della blogger Linda Maggiori, allertata da un
                          amico che vive non lontano. INSIEME alla municipale è arrivato sul posto
                          il personale di Arpae, che ha effettuato prelievi del materiale oleoso, di
                          colore scuro e dall' odore sgradevolissimo. Si pensa possa esserne stato
                          versato poco meno di un quintale, considerando che il fondo del fosso
                          appariva sporco per circa una ventina di metri. «Lo sversamento non è
                          però avvenuto dal piano della circonvallazione», rivelano dalla Polizia
                          municipale. «Pensiamo che qualcuno si sia introdotto qui di nascosto,
                          sfruttando il fatto che ci troviamo in un angolo poco frequentato, piuttosto
                          remoto rispetto al tracciato di via Renaccio, e abbia provveduto a
                          svuotare a terra il contenuto di un' autocisterna. Da lì i liquami avrebbero
                          raggiunto il fossato. L' area non è coperta da telecamere, dunque
                          crediamo sarà difficile risalire al colpevole». Fino ad allora, o nel caso il gesto rimanga impunito, sarà il Comune a
                          farsi carico dei costi della bonifica del suolo coinvolto dallo sversamento. Nel pomeriggio di ieri, accompagnata dai
                          tecnici comunali, un' azienda specializzata ha effettuato sul posto le prime valutazioni circa gli interventi da mettere in
                          atto. «Occorrerà probabilmente prelevare il terreno inquinato, che verrà poi smaltito in un luogo adatto», spiega l'
                          ingegner Massimo Donati, a capo del servizio Sostenibilità del Comune di Faenza. «Non penso occorrerà spingersi
                          troppo in profondità con il prelievo di terra: forse basterà scavare fino a mezzo metro sotto la superficie. Ma è una
                          valutazione che dovrà fare il personale di Arpae, che sarà presente al momento dei lavori, non appena verrà alla luce
                          terreno non toccato dallo sversamento. Le falde acquifere non dovrebbero essere state coinvolte. In pochi giorni
                          dovremmo riuscire a completare i lavori». In un secondo momento potrà poi rivelarsi necessario risagomare il
                          fossato. Filippo Donati.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 15
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                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Oggi l' Isia apre le porte per farsi conoscere

                          OGGI l' Isia Faenza Design & Comunicazione apre le sue porte a tutti gli
                          studenti per vedere da vicino una delle prime scuole universitarie di
                          design e scoprire i corsi dell' istituto, nato nel 1980 da un progetto
                          culturale di Bruno Munari e Giulio Carlo Argan. Alle 10.30 l' Open Day
                          sarà dedicato a tutti gli studenti interessati a conoscere il corso triennale e
                          alle 11.30 sarà dato spazio ai nuovi corsi biennali. Sarà un momento
                          speciale d' incontro e di orientamento sui corsi dell' Isia e sulle sue tante
                          novità. Per informazioni email segreteria.amministrativa@isiafaenza.it -
                          info@isiafaenza.it e tel: 0546 22293.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
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                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          BASSA ROMAGNA DALLA REGIONE 59,2 MILIONI PER IL LUGHESE E IL FAENTINO

                          Invasi per l' acqua e impianti Piano di interventi per l' agricoltura

                          AMPLIAMENTI di impianti irrigui, casse di espansione per i fiumi,
                          costruzione di impianti fotovoltaici galleggianti e molto altro. È la ricetta
                          della Regione contro la siccità e il cambiamento climatico, annunciata ieri:
                          un grosso piano di interventi sugli invasi di tutta l' Emilia Romagna. E una
                          bella fetta dei 215 milioni di euro previsti per gli investimenti sono riservati
                          proprio al nostro territorio. La provincia di Ravenna infatti è quella che
                          riceverà più finanziamenti: ben 59,2 milioni sono destinati a progetti
                          sparsi tra il Faentino e il Lughese, a cui si aggiungono altri 2,9 milioni per
                          lavori tra il nostro territorio e quello di Bologna. Sono 10 i progetti che ci
                          riguardano sui 42 totali, più 3 a metà col Bolognese. Nel Faentino in
                          particolare verranno costruiti invasi di accumulo per i torrenti Ebola,
                          Vitisano, Ovello, Poggio San Ruffillo, Rivalta e Santa Lucia con
                          realizzazione di nuove reti irrigue nei comuni di Brisighella e Faenza. Il
                          Poggio San Ruffillo, tra Brisighella e Faenza, e il Rivalta e il Santa Lucia,
                          a Faenza, saranno anche al centro di lavori di ampliamento con
                          realizzazione di impianti fotovoltaici galleggianti. L' impianto del Rivalta
                          avrà una potenza di 117,72 kw, mentre tra Brisighella e Riolo Terme il
                          Sintria e a Riolo Terme l' Isola avranno anch' essi un impianto analogo ma
                          della potenza di 58,86 kw. Scendendo nella pianura di Faenza, lo scolo
                          Cupa verrà esteso maggiormente tra le campagne di Reda, Albereto,
                          Pieve Corleto, Basiago, San Biagio e San Mamante per una migliore distribuzione delle acque del Cer. Tra
                          Brisighella, Castel Bolognese e Faenza verrà costruito l' impianto irriguo interaziendale Biancanigo-Campiano, mentre
                          tra Faenza, Lugo, Cotignola, Massa Lombarda e Sant' Agata verranno fatti lavori per passare dai canali alla rete
                          tubata in pressione in alcuni tratti del Cer. A Lugo invece, nel distretto Pero, pozzi e torrenti verranno sostituiti dall'
                          acqua in pressione nell' area del Cer. Infine, tra il Ravennate e il Bolognese verranno fatti lavori per costruire gli
                          impianti interaziendali dei canali Sgarba, che interessa Lugo, Borgo Tossignano e Casalfiumanese, e Rondinella, tra
                          Imola e Riolo Terme. Inoltre nei comuni di Imola, Riolo Terme, Brisighella, Faenza e Castel Bolognese verrà ampliato
                          il Tebano-Serra, che sarà dotato di un impianto fotovoltaico di 58,86 kw. Tutti gli interventi sono esecutivi o hanno già
                          superato la progettazione definitiva: sono pronti per l' apertura dei cantieri, e si prevede che saranno tutti completati
                          entro 3/4 anni. I lavori permetteranno alla regione di disporre di 46 milioni di metri cubi d' acqua in più ogni anno, a
                          vantaggio di 13mila azienda agricole. «È quella svolta green che ci chiede l' Europa - ha dichiarato il presidente della
                          Regione Stefano Bonaccini - e che già rappresenta la direzione di marcia dell' azione regionale in molti settori». Sara
                          Servadei © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 17
[ § 1 4 4 1 4 6 1 2 § ]

                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Linea Faentina chiusa per 21 giorni da Faenza a Borgo San Lorenzo
                          Per la complessa sostituzione di un ponte a Marradi. Autobus sostitutivi per gli utenti

                                                                                                                             FRANCESCO DONATI
                          FAENZA Per lavori di potenziamento la linea ferroviaria "Faentina"
                          resterà chiusa da sabato 20 luglio al 10 agosto nel tratto Faenza -Borgo
                          San Lorenzo. Il servizio sarà garantito da bus, ma con orari modificati
                          rispetto a quello dei treni e tempi di percorrenza superiori, intorno ai 45
                          minuti. Per esempio si potrà partire da Faenza alle 7.33 con il bus fino a
                          Borgo San Lorenzo e qui prendere il treno per Firenze, con arrivo alle
                          10.11. Sono possibili viaggi più brevi passando per Bologna -Prato, ma
                          solo utilizzando anche treni Frecciarossa o Intercity con costi più elevati.
                          Le soluzioni sono consultabili sul sito di Trenitalia. IL PONTE La linea
                          Faentina è in gestione alla Regione Toscana che ha programmato la
                          complessa e spettacolare sostituzione di un ponte a Marradi, nei pressi
                          della stazione, diverse volte rimandata. Il nuovo manufatto (una travata
                          metallica lunga 50 metri) è pronta per essere installata nella posizione
                          finale attraverso una colossale operazione ingegneristica, dopo aver
                          demolito la vecchia infrastruttura. Il grosso cantiere, visibile dalla stazione
                          di Marra di, è aperto da un paio di anni per predisporre l' operazione
                          finale che avverrà nei prossimi giorni. Sono state costruite piattaforme in
                          cemento, aperti nuovi accessi a ridosso di un dirupo altamente
                          panoramico, ma difficile da raggiungere, in curva, sopra la vecchia
                          centrale idroelettrica. I LAVORI Si tratta di un lavoro assai specializzato
                          che richiede l' utilizzo di grandi gru, già in loco, e la preparazione del sito
                          circostante. E' possibile che i lavori richiamino sul posto numerosi curiosi
                          e fotografi. Anche nel 1800 la costruzione di quel ponte fu uno dei lavori
                          più arditi mai realizzati: fu espressa un' invidiata capacità progettuale, di
                          cui parlò anche la stampa internazionale d' oltreoceano che inviò reporter
                          sul luogo. Il primo treno vi passò sopra il 23 aprile del 1893, giorno dell' inaugurazione della linea. Il ponte però era
                          pronto dall' ottobre precedente, realizzato in due anni dall' impresa "Lori Oreste" (nella foto storica i lavori della prima
                          costruzione). Oggi i mezzi a disposizione sono più moderni, ma sarà sempre un intervento di cui gli ingegneri
                          ferroviari potranno fregiarsi. Il cantiere non è l' unico sulla linea: un altro è già aperto dal 9 giugno per rinnovare 13
                          chilometri di binario fra Ronta e Crespino e si protrarrà fino a settembre, ma i suoi riflessi sul servizio ferroviario sono
                          pressoché nulli. In pratica la linea viene chiusa solo per la sostituzione del ponte. DISAGI «L' investimento economico
                          complessivo- ha comunicato la Regione Toscana - ammonta a 18,5 milioni di euro». I cantieri saranno gestiti da Rfi.
                          Per 21 giorni paesi come Brisighella e Marradi saranno raggiungibili solo con il bus. «Vi saranno disagi, ma sui tempi
                          abbiamo avuto rassicurazioni da parte di Rfi. La linea ne risulterà potenziata e riqualificata» ha riferito il sindaco di
                          Marradi Tomaso Triberti. La chiusura inciderà anche sugli spostamenti turistici estivi dalla Riviera verso Firenze, una
                          meta sembra ambita da chi frequenta la Romagna.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 18
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                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Camuffo eletto vicepresidente di Imola Faenza Tourism

                          FAENZA Canzio Camuffo, presidente di Cna Romagna Faentina è stato
                          eletto vice presidente di IF (Imola e Faenza Tourism Company), società
                          che opera con crescente successo in campo turistico nel comprensorio
                          Imolese e Faentino. Nei territori di lavoro di IF le presenze nell' ultimo
                          triennio (2016-2018) sono cresciute del 21,1% mentre gli arrivi del
                          23,65%, in particolare nell' ultimo anno Faenza è crescita in termini di
                          presenze dell' 8,7%, mentre Riolo Terme del 9,9%, Imola ha invece visto
                          un calo del 6,3% di presenze dopo il boom dovuto ai grandi eventi del
                          2017(+ 20%), mentre mantiene comunque una crescita del 3,5% degli
                          arrivi nel 2018. «Per la Cna il turismo riveste un ruolo importante - dichiara
                          il presidente Canzio Camuffo - soprattutto per la promozione di Faenza
                          ma anche di tutto il territorio collinare e non dell' Unione Romagna
                          Faentina. IF in questi anni sta lavorando in modo positivo e in questo
                          ruolo mi farò carico di rappresentare tutto il territorio e gli operatori dell'
                          area faentina. Il turismo può rappresentare un volano importante di
                          crescita per tutto il territorio e, pertanto, vanno valorizzate le tante
                          ricchezze e attrattive del territorio faentino; per fare ciò, però, dobbiamo
                          unire le forze pubblico e privato e fare sistema, lo strumento c' è ed è IF
                          che in questi anni sta lavorando bene». Uno studio di IF ha stimato il
                          fatturato e valore medio per presenza nella propria area di lavoro. I dati
                          dimostrano l' importante ricaduta economica del turismo sul territorio che
                          può comunque ancora crescere. Il fatturato, stima IF, generato del settore
                          turistico sul comprensorio di Imola e Faenza nel 2018 è stato pari a 52
                          milioni e 226 mila euro, di cui 31 milioni fatturati nel settore ricettivo
                          mentre 21 nel servizio.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
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                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Thioro, un cappuccetto rosso senegalese in scena al teatro Spada a
                          Brisighella

                          BRISIGHELLA Co -prodotto da Teatro delle Albe/Ravenna Teatro e
                          Accademia Perduta/Romagna Teatri in collaborazione con Ker Thèâtre
                          Mandiaye Ndiaye, Thioro. Un cappuccetto rosso senegalese è lo
                          spettacolo con cui proseguono, questa sera alle 21.15, gli appuntamenti
                          della rassegna Teatro Ragazzi al Borgo in via Spada a Brisighella.
                          Thioro, recentemente insignito dell' Eolo Award come "miglior progetto
                          produttivo" e che dopo la data brisighellese sarà ospitato al prestigioso
                          GiffoniFilm Festival, è uno spettacolo nato in Senegal, grazie alla feconda
                          relazione del Teatro delle Albe con la terra di origine di Mandiaye N'
                          Diaye, attore cardine della compagnia con cui le Albe hanno posto le basi
                          del proprio teatro attraversando insieme i canti e i paesaggi d' Africa. Lo
                          spettacolo ideato dal regista Alessandro Argnani, Simone Marzocchi e
                          Laura Radaelli mette in "corto circuito" la fiaba di Cappuccetto Rosso con
                          la tradizione africana e vede in scena e in dialogo Adama Gueye, Fallou
                          Diop (attori e musicisti) e Simone Marzocchi (compositore e
                          trombettista). Ingresso gratuito.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
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                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          La folle corsa delle bighe vinta da Acqui Terme
                          Secondi i ramarri Verdi del rione di porta Montanara. Successo della manifestazione con un nuovo format

                                                                                                                             FRANCESCO DONATI
                          FAENZA Piazza del Popolo teatro martedì sera della "Folle corsa delle
                          bighe". La manifestazione, organizzata dal rione Verde, nata 18 anni fa
                          quale attrazione della settimana del Palio del Niballo ha fatto un salto di
                          qualità, finanziata e promossa da Faenza C' entro, il consorzio di
                          promozione delle attività in centro storico, nell' ambito dei Martedì d'
                          estate. E vi è stata un' apertura anche ad equipaggi provenienti da altre
                          città italiane, in cui si svolgono simili competizioni. SFIDA A SETTE Sette
                          gli equipaggi schierati, di cui quattro da Faenza e comprensorio e tre da
                          Scheggia Pascelupo, Pont Saint Martin e Acqui Terme. Dopo quattro
                          tiratissime manches eliminatorie, la semifinale e la finale, ha trionfato la
                          biga "Vivere insieme" di Acqui Terme, composta dai due "cavalli umani"
                          Mohammed Magasa e Makari Sissoko di origini senegalesi (auriga
                          Maurizio Giannetto): si sono aggiudicati un prosciutto e tre salsicce
                          stagionate. Battuti al fotofinish per soli 8 centesimi di secondo i "Ramarri
                          verdi" del rione di Porta Montanara con i fratelli Luca e Francesco D'
                          Eusanio (auriga Sara Briccoli): una coppa e tre salsicce. Al terzo posto
                          "Prosit" di Luca Ravagli e Filippo Tozzi (auriga Luca Succi), ragazzi del
                          Rione Rosso: tre salsicce. Quarto l' equipaggio "Energy" trainato da
                          Fabio Bertoni e Dennis Wiedmer (auriga Alessia Cornacchia). Altri premi
                          sono andati alla biga più folkloristica "Carnevale" di Pont Saint Martin:
                          Albert Brean, Xavier Laurenzio e Alessio Agnesot in abiti da legionario); a
                          Miss Biga, Alessia Cornacchia, 18 anni di Faenza, studentessa del liceo
                          linguistico Torricelli, auriga dell' equipaggio Energy; a "Mister
                          Marcantonio" ex aequo ai due ragazzi senegalesi, primi classificati.
                          Niente premio per la Biga "Tamburi di Brisighella" di Nicola Samorè,
                          Francesco Cornacchia (auriga Claudio Graziani). A coordinare il tutto una regia posizionata al centro dell' ovale, dove
                          era sistemato pure il gazebo di Rcb (Radio Cose Belle) che ha trasmesso in diretta l' evento. Il miglior tempo è
                          risultato quello di "Vivere insieme": 20 secondi 531 millesimi. NUOVO FORMAT «Devo ringraziare Faenza C' entro
                          per questa opportunità che ci ha dato di approdare in piazza del Popolo - ha commentato il capo rione del Verde,
                          Mario Reggidori -:abbiamo modificato il format rispetto alle precedenti edizioni e mi auguro che la manifestazione sia
                          piaciuta e possa crescere ancora». Tra le proposte emerse quella di creare una sorta di campionato nazionale della
                          specialità e fare diventare la tappa di Faenza un torneo frai Castelli delle valli faentine sull' esempio di quella giostra
                          equestre già vista in passato.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 21
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                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Poderi Morini: menzioni d' eccellenza per i vini "L' innamorato" e "Sette Note"

                                                                                                                             MICHELE DONATI
                          Note Romagna Albana sono riusciti ad ottenere rispettivamente gli ambiti
                          riconoscimenti di Eccellenza Oro ed Eccellenza. La guida, una delle
                          pubblicazioni legate all' enologia regionale più autorevoli sul mercato,
                          riconosce i migliori testimoni vitivinicoli da Rimini a Piacenza: per la
                          cantina di Faenza, situata sulle colline intorno alla Torre di Oriolo e guidata
                          da Alessandro Morini, questa doppia attestazione è la conferma di un
                          lavoro da sempre improntato sulla qualità. A spiegare i segreti dei due vini
                          è lo stesso Alessandro Morini: «Per l' Innamorato le uve di albana
                          vengono raccolte verso metà settembre e sono lasciate ad appassire per
                          un periodo che varia dai 35 ai 40 giorni. Inseguito vengono pigiate e si fa
                          partire la fermentazione fino a quando si raggiunge il grado alcolico
                          desiderato, intorno ai 13/13,5 gradi. Il vino è stato poi messo in barrique
                          per 14 mesi e tenuto in bottiglia per altri 14». Anche per la produzione del
                          Sette Note sono necessari alcuni accorgimenti particolari: «l' uva
                          prosegue Morini-viene raccolta verso i primi di settembre e si procede
                          subito con l' eliminazione delle bucce. Alla pulizia del mosto segue poi il
                          periodo di fermentazione: una volta lasciato riposare, il vino viene
                          travasato ogni 10/15 giorni per togliere le impurità e imbottigliato per uno
                          o due mesi». Fra tutti i vini di successo che PoderiMorini produce dal
                          1998 è difficile scegliere quale abbia dato più soddisfazione all' azienda:
                          «di sicuro-riflette Morini-il progetto a cui sono più legato è quello sul
                          centesimino, un vitigno autoctono che cresce solo sulle colline di Oriolo.
                          Siamo in 6/7 aziende a farlo, abbiamo iniziato nel 2000: l' aspetto della
                          collaborazione con gli altri colleghi è importante perché si pensava fosse
                          impossibile da realizzare nella competitiva Romagna. A questo progetto
                          sono particolarmente legato anche per via dell' aiuto ricevuto da Luigi Veronelli, un grande dell' enologia scomparso
                          nel 2004». Dal centesimino PoderiMorini ricava vini apprezzati ad alti livelli: «per fare solo due esempi, il Rubacuori è
                          un passito entrato nelle carte dei grandi ristoranti, mentre il Morosè, uno spumante rosè, riscuote un buon successo
                          all' estero, specialmente negli Usa». Insomma, pur tra le varie difficoltà che deve affrontare qualsiasi produttore
                          vitivinicolo, l' orizzonte sembra essere più sereno che nuvoloso: «Ultimamente - conclude Morini-nelle nostre zone c'
                          è un bel movimento, soprattutto intorno all' albana, che inizia e ricevere riconoscimenti. Insieme al Consorzio Vini di
                          Romagna e al Convito di Romagna stiamo lavorando per accrescere l' interesse verso albana, vitigni autoctoni e in
                          particolare il sangiovese, che cerchiamo di ricollegare strettamente al nostro territorio attraverso il progetto Menzioni
                          Geografiche Aggiuntive».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 22
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                          giovedì 18 luglio 2019
                          Pagina 3

                                                                                  Il Sole 24 Ore
                                                                     Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          riunione a palazzo chigi sul piano «PROTEGGI ITALIA»

                          Cantieri anti dissesto per 1,8 miliardi nel 2019
                          Il premier: «Abbiamo messo il turbo alle opere legate alla cura del territorio»

                                                                                                                                                   M.Per.
                          «Mettere il turbo» ai cantieri per l' emergenza e la prevenzione del
                          dissesto idrogeologico. Giuseppe Conte ieri mattina ha radunato a
                          Palazzo Chigi i tecnici del Mef, il capo della Protezione civile Angelo
                          Borrelli, Invitalia e le Regioni. Obiettivo del premier: favorire il decollo
                          rapido del piano "Proteggi Italia" per la messa in sicurezza del territorio,
                          varato a febbraio. E garantire che entro fine anno vengano spesi i fondi
                          sul piatto: 1,274 miliardi (frutto della flessibilità concordata con l' Ue) per
                          6.543 interventi coordinati dalla Protezione civile nelle Regioni e nelle
                          Province autonome colpite dal maltempo lo scorso anno, 102 milioni per
                          57 interventi in capo al ministero delle Politiche agricole e 315 milioni per
                          263 opere di prevenzione, gestita dal dicastero dell' Ambiente. Nella
                          disponibilità del ministro Sergio Costa dovrebbero arrivare altri 150
                          milioni per ulteriori 63 interventi, che fanno salire il totale di fondi
                          disponibili per il 2019 a 1,84 miliardi per quasi 7mila opere
                          immediatamente cantierabili. Sarà il Cipe, il 24 luglio, ad approvare il
                          piano ambiente e a definire la procedura semplificata, attraverso la
                          conferenza dei servizi, per sbloccare le risorse aggiuntive. Alla stessa
                          riunione sarà sottoposta la soluzione trovata al nodo del personale
                          specializzato che dovrà affiancare i governatori nella loro veste di
                          commissari straordinari per il dissesto. Si è deciso di puntare sul
                          supporto di società in house: Invitalia, a sostegno della Protezione civile,
                          e Sogesid, a supporto dell' Ambiente, metteranno a disposizione un pool
                          di esperti per accelerare la realizzazione delle opere programmate. «In sei mesi siamo riusciti a fare un lavoro che
                          prima a causa della burocrazia, di lungaggini e di impedimenti inaccettabili richiedeva anni», spiega Conte al Sole 24
                          Ore. «Con mio Dpcm abbiamo sbloccato fondi esistenti e inutilizzati, semplificato le procedure e di fatto abbiamo
                          letteralmente messo il turbo ai cantieri legati alla cura del territorio. Il Paese vuole correre e noi lo stiamo
                          assecondando». Il piano "Proteggi Italia" include non a caso anche i 400 milioni ai Comuni per la messa in sicurezza
                          di scuole, strade ed edifici pubblici stanziati con la legge di bilancio e appaltati al 95% grazie alla corsia veloce per i
                          microappalti (si veda Il Sole 24 Ore del 9 luglio scorso). E pesa complessivamente quasi 11 miliardi nel triennio.
                          Risorse che il premier non vuole assolutamente sprecare. Da qui il raccordo operato dalla cabina di regia Strategia
                          Italia, che si è riunita l' 11 luglio per fare il punto su tutti i programmi di investimento. Anche sui Cis, i contratti
                          istituzionali di sviluppo cari al premier. In pista 500 milioni per 109 progetti subito cantierabili e già individuati: 43 per la
                          Capitanata in Puglia e 66 in Molise. In autunno partiranno i Cis per la Basilicata e per Cagliari. Altri due saranno avviati
                          con la Calabria, grazie a centinaia di milioni dal Fondo di sviluppo e coesione. Chiaro il messaggio a chi, anche dentro
                          il Governo, parla di Paese bloccato: Conte rivendica un metodo e «tempi record». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 23
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                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          REDDITO DI CITTADINANZA

                          Intesa con le Regioni, partono i navigator
                          Mancano all' appello Campania, Lombardia, Basilicata, Trento e Bolzano

                                                                                                                                 Giorgio Pogliotti
                          Nelle 16 regioni che ieri al Mise hanno firmato le convenzioni con Anpal
                          servizi i navigator potranno essere assunti con contratti di collaborazione.
                          Mancano ancora la Lombardia, la Campania, la Basilicata, le province
                          autonome di Trento e Bolzano. Tra le regioni, Lazio e Calabria hanno
                          vietato ai navigator di rapportarsi in modo diretto con i beneficiari del
                          reddito di cittadinanza. Ma i 330mila percettori "occupabili" - compresi i
                          componenti delle famiglie il numero si stima salirà a 660mila - ancora non
                          sono stati contattati dai centri per l' impiego. Il sistema applicativo
                          informatico con gli elenchi dei beneficiari ancora non è operativo, così dai
                          centri per l' impiego non sono ancora partiti gli sms per convocare i
                          percettori del sussidio. Anche se a livello regionale c' è chi si è presentato
                          spontaneamente agli sportelli, bisognerà attendere il 1° settembre -
                          quando l' applicativo sarà operativo - perché inizino le convocazioni. In
                          ritardo rispetto alla scadenza fissata dalla legge che prevede la
                          convocazione dei percettori del reddito di cittadinanza entro un mese dal
                          riconoscimento del sussidio che molti ricevono dallo scorso aprile. Fino a
                          quella data, il nuovo strumento avrà una natura solo assistenziale.
                          Tornando ai navigator, saranno operativi nei centri per l' impiego da metà
                          agosto, prima parteciperanno ad una sessione di orientamento di base - il
                          29 luglio a Cagliari il 31 luglio a Roma e il 1 agosto a Palermo - poi
                          seguiranno un corso di formazione di due settimane, sotto la supervisione
                          di esperti Anpal. Anche quando inizieranno a lavorare nei centri per l'
                          impiego, i navigator dovranno superare un percorso di 16 moduli formativi, per un totale di 200 ore, da realizzare nei
                          primi 4 mesi di attività per ottenere la certificazione Anpal. Dovranno supportare gli operatori dei centri per l' impiego
                          nella realizzazione di un percorso che va dalla prima convocazione, fino all' accettazione di un' offerta di lavoro
                          congrua per il percettore del reddito di cittadinanza. Intanto le regioni ancora attendono lo sblocco del decreto, all'
                          esame della Corte dei conti, con le risorse (120 milioni per il 2019) per procedere a 4mila assunzioni a tempo
                          indeterminato nei centri per l' impiego. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          in lombardia

                          Comuni più liberi sulle varianti dei piani edilizi

                          La Corte costituzionale ha bocciato la limitazione dei poteri dei Comuni
                          lombardi, imposta dalla Regione, di apportare varianti che riducono le
                          previsioni e i programmi edificatori nel documento di piano vigente. Con
                          la sentenza 179 (depositata il 16 luglio) la Consulta ha dichiarato l'
                          illegittimità costituzionale dell' ultimo periodo dell' articolo 5, comma 4,
                          della legge della Regione Lombardia 28 novembre 2014 n. 31. Il principio
                          a favore dei Comuni era già stato sostenuto in più sedi da Anci
                          Lombardia. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                                                   Italia Oggi
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          L' Anac ha reso pubbliche le linee guida

                          Appalti pubblici senza conflitti d' interesse

                                                                                                                             ANDREA MASCOLINI
                          Al via le nuove linee guida Anac sui conflitti di interesse negli appalti
                          pubblici, applicabili ai funzionari pubblici che gestiscono le gare, anche
                          nell' ambito dei settori speciali; le stazioni appaltanti dovranno individuare
                          le fattispecie di rischio dal punto di vista dell' imparzialità e trasparenza
                          dell' operato del funzionario pubblico, generalmente il Responsabile unico
                          del procedimento. S o n o s t a t e r e s e p u b b l i c h e ( i n a t t e s a d e l l a
                          pubblicazione sulla gazzetta ufficiale) le linee guida (non vincolanti) n. 15
                          dell' Autorità nazionale anticorruzione recanti «individuazione e gestione
                          dei conflitti di interesse nelle procedure di affidamento di contratti
                          pubblici». Si tratta di ogni situazione in cui la sussistenza di un interesse
                          personale di un soggetto operante nella stazione appaltante (o per conto
                          di essa) in qualsiasi modo potrebbe influenzarne l' esito di una procedura
                          in quanto potenzialmente idonea a minare l' imparzialità e l' indipendenza
                          della stazione appaltante nella procedura di gara. La valutazione di queste
                          fattispecie viene quindi effettuata ex ante rispetto all' operato concreto
                          della stazione appaltante. L' Anac precisa che si deve trattare di situazioni
                          in cui l' interesse personale dell' «agente» può essere di natura finanziaria,
                          economica o dettato da particolari legami di parentela, affinità,
                          convivenza o frequentazione abituale con i soggetti destinatari dell'
                          azione amministrativa; inoltre deve essere tale da comportare la
                          sussistenza di gravi ragioni di convenienza all' astensione, tra le quali va
                          considerata il potenziale danno all' immagine di imparzialità dell'
                          amministrazione nell' esercizio delle proprie funzioni. Premesso che l'
                          articolo 42 del codice appalti non individua fattispecie tassative, le linee guida chiariscono che la norma si applica a
                          coloro che risultano coinvolti in una qualsiasi fase della procedura di gestione del contratto pubblico di appalto o
                          concessione, sia nei settori ordinari che in quelli speciali (programmazione, progettazione, preparazione documenti di
                          gara, selezione dei concorrenti, aggiudicazione, sottoscrizione del contratto, esecuzione, collaudo, pagamenti), o a
                          coloro che possono influenzarne in qualsiasi modo l' esito in ragione del ruolo ricoperto all' interno dell' ente. Le linee
                          guida sono suddivise in quattro parti che riguardano le definizioni e l' ambito di applicazione del conflitto di interesse
                          nelle procedure di gara; gli obblighi dichiarativi e di comunicazione, l' obbligo di astensione ed esclusione dalla gara
                          del concorrente; la prevenzione del rischio. Nell' allegato IV sono esemplificati alcuni comportamenti Di particolare
                          interesse, nella tabella allegata alla Parte IV, l' indicazione dei comportamenti delle stazioni appaltanti che dovrebbero
                          essere preventivamente individuate dalle stazioni appaltanti e che possono essere indice di un conflitto di interesse
                          fra funzionario pubblico e operatore economico, con riferimento alle diverse fasi: si va dei requisiti o criteri di
                          aggiudicazione eccessivamente restrittivi per favorire qualche concorrente, all' inserimento di clausole contrattuali
                          vessatorie per disincentivare la partecipazione o a clausole vaghe per consentire modifiche in fase esecuzione o
                          rendere di fatto inefficaci le sanzioni in caso di ritardi e/o irregolarità nell' esecuzione della prestazione. ©
                          Riproduzione riservata.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 26
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                          giovedì 18 luglio 2019
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                                                                                   Italia Oggi
                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          I dubbi della Corte conti in audizione. Il trasferimento delle funzioni? Non sarà a costo zero

                          L' autonomia impoverisce il Sud
                          Lombardia, Veneto ed Emilia più ricche con la riforma

                                                                                                                             FRANCESCO CERISANO
                          L' autonomia differenziata, chiesta da Lombardia, Veneto ed Emilia-
                          Romagna, su cui il governo sta faticosamente cercando di trovare la
                          quadra, rischia di impoverire le altre regioni, soprattutto quelle meno
                          ricche. La conferma del vizio di fondo contenuto nelle bozze d' intesa
                          raggiunte tra la presidenza del consiglio e le tre regioni lo scorso 25
                          febbraio, arriva dalla sezione autonomie della Corte dei conti che è stata
                          ascoltata in audizione dalla commissione parlamentare per l' attuazione
                          del federalismo fiscale. Il finanziamento delle funzioni, così come
                          disegnato nelle tre intese, rischia infatti di «accentuare le differenze nel
                          riparto territoriale delle disponibilità finanziarie per la fornitura di servizi
                          pubblici, contraddicendo la funzione perequativa delle risorse trasferite
                          dallo Stato verso i territori meno performanti». E non è un caso che
                          proprio su questo punto si siano al momento arenate le trattative tra le
                          due anime del governo gialloverde (si veda ItaliaOggi del 12 luglio), con il
                          MoVimento 5 Stelle che in più di un' occasione ha espresso dubbi sugli
                          effetti negativi che il meccanismo di finanziamento delle funzioni trasferite
                          potrebbe produrre sui conti delle altre regioni. Le perplessità dei
                          Pentastellati sono state confermate dalla Corte dei conti, a cominciare
                          dalle compartecipazioni al gettito dei tributi erariali (Iva e Irpef). Le intese
                          prevedono che un eventuale extragettito delle compartecipazioni (rispetto
                          alla spesa storica statale in sede di prima applicazione della regionalismo
                          differenziato e, successivamente, rispetto alla determinazione dei
                          fabbisogni standard che dovranno determinare a regime l' ammontare
                          delle risorse da trasferire) rimanga nella disponibilità delle tre regioni. Qualora il gettito sia inferiore alle risorse
                          predeterminate, le minori entrate saranno compensate grazie alla revisione periodica delle aliquote. La Lega, come si
                          sa, non intende rinunciare alle aliquote variabili, ma la Corte conti mette in guardia dai possibili effetti distorsivi di un
                          tale meccanismo perché, data la clausola di invarianza della spesa pubblica, le differenze territoriali potrebbero
                          accentuarsi. Non solo. Nel caso di mancata determinazione dei fabbisogni standard nell' arco di tre anni, le intese
                          prevedono che il finanziamento delle funzioni venga fissato a un livello non inferiore alla media pro capite nazionale
                          della spesa statale corrispondente alle funzioni attribuite. Ebbene, in questa ipotesi, osservano i magistrati della
                          sezione autonomie, «le risorse finanziarie che lo stato dovrebbe trasferire alle regioni ad autonomia differenziata, ad
                          esempio le funzioni relative alla tutela della salute o alla pubblica istruzione, sarebbero superiori a quelle attualmente
                          spese in quei territori». E tutto questo, in considerazione della clausola, prevista nelle bozze di intesa, che prevede
                          che il trasferimento delle funzioni avvenga «a saldi invariati e senza ulteriori oneri per la finanza pubblica» potrebbe
                          comportare «una riduzione delle risorse fiscali disponibili per le altre regioni». I numeri della Banca dati delle
                          amministrazioni pubbliche (Bdap) lo confermano. La spesa per l' istruzione scolastica nel 2016 è stata pari a 31,4
                          miliardi di euro in valore assoluto, e a 518 euro pro capite a livello nazionale. Tale spesa risulta essere superiore a
                          quella erogata nelle tre regioni che reclamano l' autonomia differenziata, che si attesta a quota 459 euro pro capite in
                          Lombardia, 477 euro in Veneto e 457 euro in Emilia-Romagna. In pratica le tre regioni ci guadagnerebbero portando a
                          casa più risorse di quanto speso attualmente dallo Stato sul territorio. Stesso discorso per il finanziamento della
                          sanità (pari in valore assoluto a un miliardo di euro) che, a livello nazionale, è pari a 17,65 euro pro capite, ossia più di
                          quanto erogato in Lombardia (9,16 euro), Veneto (8,53 euro) ed Emilia-Romagna (10,11 euro). Queste considerazioni
                          inducono la Corte dei conti a chiedere una maggiore ponderazione e un necessario raccordo del regionalismo

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 27
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                          giovedì 18 luglio 2019

                                                                                  Italia Oggi
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                          differenziato con la legge delega sul federalismo fiscale (legge n.42/2009) e con il relativo decreto attuativo sul fisco
                          regionale (dlgs n.68/2011) rimasto fino ad ora lettera morta. La Corte ha espresso perplessità sul fatto che la riforma
                          possa essere realmente a costo zero per l' erario perché «richiede un notevole impegno anche sul versante della
                          spesa, pur se non di immediata percezione sotto il profilo finanziario, che dovrebbe essere oggetto di una preventiva
                          analisi costi-benefici». Di qui la richiesta che venga previsto «un adeguato sistema di monitoraggio/rendicontazione
                          che garantisca in modo oggettivo la trasparenza delle attività svolte e dei risultati conseguiti». «Apprendo con grande
                          interesse il contenuto della relazione della Corte dei conti sul tema dell' autonomia differenziata», ha osservato il
                          viceministro all' economia Laura Castelli (M5S). «I meccanismi di finanziamento dell' autonomia, come da noi più
                          volte sostenuto, devono raccordarsi con la legge attuativa del federalismo fiscale e non possono sottrarsi alla
                          perequazione interregionale. La Corte ci dice che dobbiamo ripartire dal dlgs 68/2011, ed io aggiungo, che è il
                          momento di ripartire soprattutto dalla perequazione infrastrutturale». © Riproduzione riservata.

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