Unione della Romagna Faentina - giovedì, 18 luglio 2019 - Unione Romagna Faentina
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Unione della Romagna Faentina giovedì, 18 luglio 2019 Prime Pagine 18/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 18/07/2019 18/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 18/07/2019 18/07/2019 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 18/07/2019 18/07/2019 Italia Oggi 7 Prima pagina del 18/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 18/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47 8 Prima pagina Faenza-Lugo 18/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 9 Lupi, no alla caccia. Regione al lavoro su piano ecologico per affrontare il problema 18/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 10 Furti a raffica: giovane in carcere 18/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 12 Ritorna in piazza il Mercatino dei ragazzi 18/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 13 Canzio Camuffo vice presidente di IF 18/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 14 Domani una giornata di apertura al pubblico 18/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 15 Sversamento illecito di gasolio nel fossato Municipale e Arpae sul posto 18/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 16 Oggi l' Isia apre le porte per farsi conoscere 18/07/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 17 Invasi per l' acqua e impianti Piano di interventi per l' agricoltura Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 18/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32 FRANCESCO DONATI 18 Linea Faentina chiusa per 21 giorni da Faenza a Borgo San Lorenzo 18/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32 19 Camuffo eletto vicepresidente di Imola Faenza Tourism 18/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32 20 Thioro, un cappuccetto rosso senegalese in scena al teatro Spada a Brisighella 18/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33 FRANCESCO DONATI 21 La folle corsa delle bighe vinta da Acqui Terme 18/07/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33 MICHELE DONATI 22 Poderi Morini: menzioni d' eccellenza per i vini "L' innamorato" e "Sette Note"
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 18/07/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 3 M.Per. 23 Cantieri anti dissesto per 1,8 miliardi nel 2019 18/07/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 3 Giorgio Pogliotti 24 Intesa con le Regioni, partono i navigator 18/07/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 25 25 Comuni più liberi sulle varianti dei piani edilizi 18/07/2019 Italia Oggi Pagina 32 ANDREA MASCOLINI 26 Appalti pubblici senza conflitti d' interesse 18/07/2019 Italia Oggi Pagina 32 FRANCESCO CERISANO 27 L' autonomia impoverisce il Sud
[ § 1 § ] giovedì 18 luglio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] giovedì 18 luglio 2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] giovedì 18 luglio 2019 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] giovedì 18 luglio 2019 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 4 4 1 4 6 0 8 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza-Lugo Prima pagina Faenza-Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 4 4 1 4 6 0 9 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Lupi, no alla caccia. Regione al lavoro su piano ecologico per affrontare il problema "IN Emilia-Romagna è esclusa la caccia in deroga ai lupi. Questo è stato ribadito dal Piano faunistico regionale recentemente approvato. Cosa ben diversa è il mettere in campo progetto di studio scientifico, assieme alle Università di Bologna e Sassari, per trovare una soluzione al problema lupi e cani ibridati che si avvicinano alle realtà antropizzate". Così l' assessore regionale all' Agricoltura, caccia e pesca, Simona Caselli, precisa la posizione della Regione sul tema per chiarire il percorso avviato da viale Aldo Moro per affrontare i problemi sul territorio in relazione a lupi e cani ibridati. "La Regione ha messo in campo un progetto avanzato ed ecologico. La distinzione tra lupi e cani ibridati - spiega l' assessore - è impossibile alla sola vista. Quindi ci riferiamo ai lupi confidenti che si avvicinano alle zone abitate contribuendo a creare allarme sociale. Proprio per ridurre il fenomeno intendiamo lavorare con le Università di Bologna e Sassari a un progetto che aiuti a ripristinare le distanze naturali e ad abbassare l' allarme". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 4 4 1 4 6 0 3 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) L' INCHIESTA DA FEBBRAIO A LUGLIO SECONDO L' ACCUSA HA COLPITO NOVE VOLTE Furti a raffica: giovane in carcere Auto rubate e usate come arieti nei negozi, le indagini dell' Arma incastrano moldavo SI CHIAMA Nicolae Darie, ha 29 anni ancora da compiere, è di origine moldava ma risiede a Faenza e dice di fare l' autotrasportatore di mestiere. Secondo gli inquirenti, c' è lui dietro a una incredibile scia di colpi in esercizi commerciali che da febbraio a luglio ha tormentato la città manfreda. Perlopiù spaccate con veicoli rubati e usati come arieti. Nove tra furti aggravati o tentati tali quelli i carabinieri della locale Compagnia gli hanno fin qui attribuito grazie a una fitta indagine tra pedinamenti e intercettazioni sia telefoniche che ambientali. Quando è stato portato davanti al giudice, il 29enne all' inizio credeva di dovere rispondere della sola resistenza rimediata l' 11 luglio scorso al momento dell' arresto. E invece ecco palesarsi il pesante faldone. Darie, difeso dall' avvocato Luca Donelli, ha allora scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il gip Andrea Galanti, con un' ordinanza di 41 pagine, non solo ha deciso di convalidare l' arresto in flagranza. Ma ha anche stabilito che l' unica misura per impedire al moldavo di reiterare, sia il carcere. Del resto il ragazzo, sulla base delle indagini coordinate dal pm Angela Scorza, è stato definito «un vero e proprio pericolo pubblico», «un predone» e ancora «il prototipo del delinquente abituale». E non c' entra il suo casellario penale che annovera un solo furto del lontano 2008 per il quale aveva patteggiato con pena sospesa. Qui - secondo il gip -, si parla di «criminale incallito, perseverante, specifico e professionale a dispetto della giovane età». Dopotutto nel tardo pomeriggio di giovedì della scorsa settimana - prosegue l' accusa - non ha avuto nessuna esitazione nell' ingranare la retromarcia quando i carabinieri, al casello dell' A14 di Faenza, gli hanno intimato l' alt. Il 29enne, su una Suzuki Vitara rubata a Bologna con una targa trafugata sempre nella città felsinea, ha perfino rischiato di investire un militare prima che gli venissero strappate le chiavi dal quadro. L' APICE di una contestata cavalcata criminosa che parte dalla notte del 6 febbraio scorso: con un Fiat Ducato risultato rubato pochi giorni prima a Ravenna, abbatte la colonnina per la vendita automatica di sigarette della 'tabaccheria Boschi Gabriella' ma il colpo naufraga. Va meglio il 20 febbraio: grazie alla effrazione di una finestra del 'Nuovo Circolo Europa', secondo gli inquirenti in concorso con persone non identificate, il moldavo riesce a prendere un televisore, due casse acustiche e del danaro da una macchinetta cambia- monete per un bottino totale di oltre 7.000 euro. A questo punto tutto tace per qualche mese. Ma il 25 giugno, in una sola notte, i colpi sono ben tre. Prima della lista, la tabaccheria di via Torricelli dove la porta d' ingresso viene abbattuta usando un' auto come ariete: il bottino è di 100 euro e numerosi biglietti Gratta & Vinci. Al negozio di scarpe 'Poco Poco', il bottino è molto più pingue: 98 paia di calzature per quasi 6.000 euro totali. Quindi si passa su Corso Garibaldi dove il colpo in tabaccheria fallisce. L' ULTIMO colpo è dell' 8 luglio: un fatto - scrive il gip - «che nella sua intrinseca tenuità, è utile a misurare la caratura del personaggio». Si tratta di un furto di circa 50 chili di frutta: tre secchi colmi di albicocche che un contadino aveva sistemato ai bordi del campo durante il raccolto. E che autore dell' impresa fosse stato proprio il 29enne, era stato lui stesso a confessarlo raccontando in questi termini il fatto al telefono: ....ho visto qualcuno che raccoglie le albicocche. E proprio in quel momento stava passando il treno e dovevo aspettare. E ha lasciato i secchi in fondo ai filari e ho rubato, tutte le albicocche!. Un compiacimento telefonico che lo aveva tradito anche per il furto delle scarpe: c' è di tutto! da donna 37, 38, 39...mi pare che anche 40 ho visto! Parole di auto-elogio per le proprie Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 4 4 1 4 6 0 3 § ] giovedì 18 luglio 2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) gesta che il moldavo non aveva saputo trattenere nemmeno davanti a uno degli esercizi commerciali presi di mira: ecco, anche questo...questo tabacchi l' ho alleggerito! Andrea Colombari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 4 4 1 4 6 0 6 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) OGGI Ritorna in piazza il Mercatino dei ragazzi TERZO appuntamento oggi in piazza del Popolo, a Faenza, dalle 17 alle 22 con il Mercatino dei ragazzi. I dati forniti dalla Consulta del volontariato segnalano un incremento di partecipanti nella seconda giornata del mercatino, svoltasi giovedì 11 luglio: sono stati 231 (123 femmine e 108 maschi) rispetto ai 202 della prima. La maggiore rappresentanza è data, come sempre, dai faentini (191), ma significativa è stata anche la presenza di ragazzi e ragazze dalle città vicine. Al mercatino possono partecipare solo ragazzi e ragazze dai 6 ai 14 anni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 4 4 1 4 6 0 1 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) ELEZIONE Canzio Camuffo vice presidente di IF CANZIO Camuffo, presidente di Cna Romagna Faentina è stato eletto vice presidente di IF (Imola e Faenza Tourism Company), società che opera con crescente successo in campo turistico nel comprensorio Imolese e Faentino. Nei territori di lavoro di IF le presenze nell' ultimo triennio (2016-2018) sono cresciute del 21,1% mentre gli arrivi del 23,65%, in particolare nell' ultimo anno Faenza è crescita in termini di presenze dell' 8,7%, mentre Riolo Terme del 9,9%, Imola ha invece visto un calo del 6,3% di presenze dopo il boom dovuto ai grandi eventi del 2017(+20%). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 4 4 1 4 6 0 2 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Domani una giornata di apertura al pubblico DOMANI, in occasione della nuova campagna di ricerche archeologiche nei castelli di Rontana e Ceparano, il dipartimento di Storia Culture Civiltà dell' Università di Bologna organizza una giornata di apertura al pubblico degli scavi del Castello di Rontana, dalle 9 fino alle 17. L' evento è in collaborazione con il Comune di Brisighella e il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Domani saranno presentati i risultati e i primi restauri effettuati sulle strutture emerse nelle passate stagioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 4 4 1 4 6 0 7 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) FAENZA, ZONA PONTE ROSSO Sversamento illecito di gasolio nel fossato Municipale e Arpae sul posto CI SAREBBE uno sversamento illecito di gasolio all' origine della lunga scia di liquame apparsa nel fosso che costeggia la circonvallazione, su un' area di proprietà comunale nascosta da un cantiere edile, accessibile solo da via Renaccio nel punto in cui questa compie la semicurva a destra che conduce al Ponte Rosso. Le prime segnalazioni sono state inviate alla Polizia municipale e all' app «Comunichiamo» verso la metà e la fine della scorsa settimana, ma un sopralluogo preliminare ha avuto luogo solo ieri, quando il fatto è diventato di pubblico dominio, complice anche l' interessamento della blogger Linda Maggiori, allertata da un amico che vive non lontano. INSIEME alla municipale è arrivato sul posto il personale di Arpae, che ha effettuato prelievi del materiale oleoso, di colore scuro e dall' odore sgradevolissimo. Si pensa possa esserne stato versato poco meno di un quintale, considerando che il fondo del fosso appariva sporco per circa una ventina di metri. «Lo sversamento non è però avvenuto dal piano della circonvallazione», rivelano dalla Polizia municipale. «Pensiamo che qualcuno si sia introdotto qui di nascosto, sfruttando il fatto che ci troviamo in un angolo poco frequentato, piuttosto remoto rispetto al tracciato di via Renaccio, e abbia provveduto a svuotare a terra il contenuto di un' autocisterna. Da lì i liquami avrebbero raggiunto il fossato. L' area non è coperta da telecamere, dunque crediamo sarà difficile risalire al colpevole». Fino ad allora, o nel caso il gesto rimanga impunito, sarà il Comune a farsi carico dei costi della bonifica del suolo coinvolto dallo sversamento. Nel pomeriggio di ieri, accompagnata dai tecnici comunali, un' azienda specializzata ha effettuato sul posto le prime valutazioni circa gli interventi da mettere in atto. «Occorrerà probabilmente prelevare il terreno inquinato, che verrà poi smaltito in un luogo adatto», spiega l' ingegner Massimo Donati, a capo del servizio Sostenibilità del Comune di Faenza. «Non penso occorrerà spingersi troppo in profondità con il prelievo di terra: forse basterà scavare fino a mezzo metro sotto la superficie. Ma è una valutazione che dovrà fare il personale di Arpae, che sarà presente al momento dei lavori, non appena verrà alla luce terreno non toccato dallo sversamento. Le falde acquifere non dovrebbero essere state coinvolte. In pochi giorni dovremmo riuscire a completare i lavori». In un secondo momento potrà poi rivelarsi necessario risagomare il fossato. Filippo Donati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 4 4 1 4 6 0 5 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Oggi l' Isia apre le porte per farsi conoscere OGGI l' Isia Faenza Design & Comunicazione apre le sue porte a tutti gli studenti per vedere da vicino una delle prime scuole universitarie di design e scoprire i corsi dell' istituto, nato nel 1980 da un progetto culturale di Bruno Munari e Giulio Carlo Argan. Alle 10.30 l' Open Day sarà dedicato a tutti gli studenti interessati a conoscere il corso triennale e alle 11.30 sarà dato spazio ai nuovi corsi biennali. Sarà un momento speciale d' incontro e di orientamento sui corsi dell' Isia e sulle sue tante novità. Per informazioni email segreteria.amministrativa@isiafaenza.it - info@isiafaenza.it e tel: 0546 22293. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 4 4 1 4 6 0 4 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) BASSA ROMAGNA DALLA REGIONE 59,2 MILIONI PER IL LUGHESE E IL FAENTINO Invasi per l' acqua e impianti Piano di interventi per l' agricoltura AMPLIAMENTI di impianti irrigui, casse di espansione per i fiumi, costruzione di impianti fotovoltaici galleggianti e molto altro. È la ricetta della Regione contro la siccità e il cambiamento climatico, annunciata ieri: un grosso piano di interventi sugli invasi di tutta l' Emilia Romagna. E una bella fetta dei 215 milioni di euro previsti per gli investimenti sono riservati proprio al nostro territorio. La provincia di Ravenna infatti è quella che riceverà più finanziamenti: ben 59,2 milioni sono destinati a progetti sparsi tra il Faentino e il Lughese, a cui si aggiungono altri 2,9 milioni per lavori tra il nostro territorio e quello di Bologna. Sono 10 i progetti che ci riguardano sui 42 totali, più 3 a metà col Bolognese. Nel Faentino in particolare verranno costruiti invasi di accumulo per i torrenti Ebola, Vitisano, Ovello, Poggio San Ruffillo, Rivalta e Santa Lucia con realizzazione di nuove reti irrigue nei comuni di Brisighella e Faenza. Il Poggio San Ruffillo, tra Brisighella e Faenza, e il Rivalta e il Santa Lucia, a Faenza, saranno anche al centro di lavori di ampliamento con realizzazione di impianti fotovoltaici galleggianti. L' impianto del Rivalta avrà una potenza di 117,72 kw, mentre tra Brisighella e Riolo Terme il Sintria e a Riolo Terme l' Isola avranno anch' essi un impianto analogo ma della potenza di 58,86 kw. Scendendo nella pianura di Faenza, lo scolo Cupa verrà esteso maggiormente tra le campagne di Reda, Albereto, Pieve Corleto, Basiago, San Biagio e San Mamante per una migliore distribuzione delle acque del Cer. Tra Brisighella, Castel Bolognese e Faenza verrà costruito l' impianto irriguo interaziendale Biancanigo-Campiano, mentre tra Faenza, Lugo, Cotignola, Massa Lombarda e Sant' Agata verranno fatti lavori per passare dai canali alla rete tubata in pressione in alcuni tratti del Cer. A Lugo invece, nel distretto Pero, pozzi e torrenti verranno sostituiti dall' acqua in pressione nell' area del Cer. Infine, tra il Ravennate e il Bolognese verranno fatti lavori per costruire gli impianti interaziendali dei canali Sgarba, che interessa Lugo, Borgo Tossignano e Casalfiumanese, e Rondinella, tra Imola e Riolo Terme. Inoltre nei comuni di Imola, Riolo Terme, Brisighella, Faenza e Castel Bolognese verrà ampliato il Tebano-Serra, che sarà dotato di un impianto fotovoltaico di 58,86 kw. Tutti gli interventi sono esecutivi o hanno già superato la progettazione definitiva: sono pronti per l' apertura dei cantieri, e si prevede che saranno tutti completati entro 3/4 anni. I lavori permetteranno alla regione di disporre di 46 milioni di metri cubi d' acqua in più ogni anno, a vantaggio di 13mila azienda agricole. «È quella svolta green che ci chiede l' Europa - ha dichiarato il presidente della Regione Stefano Bonaccini - e che già rappresenta la direzione di marcia dell' azione regionale in molti settori». Sara Servadei © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 4 4 1 4 6 1 2 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 32 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Linea Faentina chiusa per 21 giorni da Faenza a Borgo San Lorenzo Per la complessa sostituzione di un ponte a Marradi. Autobus sostitutivi per gli utenti FRANCESCO DONATI FAENZA Per lavori di potenziamento la linea ferroviaria "Faentina" resterà chiusa da sabato 20 luglio al 10 agosto nel tratto Faenza -Borgo San Lorenzo. Il servizio sarà garantito da bus, ma con orari modificati rispetto a quello dei treni e tempi di percorrenza superiori, intorno ai 45 minuti. Per esempio si potrà partire da Faenza alle 7.33 con il bus fino a Borgo San Lorenzo e qui prendere il treno per Firenze, con arrivo alle 10.11. Sono possibili viaggi più brevi passando per Bologna -Prato, ma solo utilizzando anche treni Frecciarossa o Intercity con costi più elevati. Le soluzioni sono consultabili sul sito di Trenitalia. IL PONTE La linea Faentina è in gestione alla Regione Toscana che ha programmato la complessa e spettacolare sostituzione di un ponte a Marradi, nei pressi della stazione, diverse volte rimandata. Il nuovo manufatto (una travata metallica lunga 50 metri) è pronta per essere installata nella posizione finale attraverso una colossale operazione ingegneristica, dopo aver demolito la vecchia infrastruttura. Il grosso cantiere, visibile dalla stazione di Marra di, è aperto da un paio di anni per predisporre l' operazione finale che avverrà nei prossimi giorni. Sono state costruite piattaforme in cemento, aperti nuovi accessi a ridosso di un dirupo altamente panoramico, ma difficile da raggiungere, in curva, sopra la vecchia centrale idroelettrica. I LAVORI Si tratta di un lavoro assai specializzato che richiede l' utilizzo di grandi gru, già in loco, e la preparazione del sito circostante. E' possibile che i lavori richiamino sul posto numerosi curiosi e fotografi. Anche nel 1800 la costruzione di quel ponte fu uno dei lavori più arditi mai realizzati: fu espressa un' invidiata capacità progettuale, di cui parlò anche la stampa internazionale d' oltreoceano che inviò reporter sul luogo. Il primo treno vi passò sopra il 23 aprile del 1893, giorno dell' inaugurazione della linea. Il ponte però era pronto dall' ottobre precedente, realizzato in due anni dall' impresa "Lori Oreste" (nella foto storica i lavori della prima costruzione). Oggi i mezzi a disposizione sono più moderni, ma sarà sempre un intervento di cui gli ingegneri ferroviari potranno fregiarsi. Il cantiere non è l' unico sulla linea: un altro è già aperto dal 9 giugno per rinnovare 13 chilometri di binario fra Ronta e Crespino e si protrarrà fino a settembre, ma i suoi riflessi sul servizio ferroviario sono pressoché nulli. In pratica la linea viene chiusa solo per la sostituzione del ponte. DISAGI «L' investimento economico complessivo- ha comunicato la Regione Toscana - ammonta a 18,5 milioni di euro». I cantieri saranno gestiti da Rfi. Per 21 giorni paesi come Brisighella e Marradi saranno raggiungibili solo con il bus. «Vi saranno disagi, ma sui tempi abbiamo avuto rassicurazioni da parte di Rfi. La linea ne risulterà potenziata e riqualificata» ha riferito il sindaco di Marradi Tomaso Triberti. La chiusura inciderà anche sugli spostamenti turistici estivi dalla Riviera verso Firenze, una meta sembra ambita da chi frequenta la Romagna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 4 4 1 4 6 1 0 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 32 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Camuffo eletto vicepresidente di Imola Faenza Tourism FAENZA Canzio Camuffo, presidente di Cna Romagna Faentina è stato eletto vice presidente di IF (Imola e Faenza Tourism Company), società che opera con crescente successo in campo turistico nel comprensorio Imolese e Faentino. Nei territori di lavoro di IF le presenze nell' ultimo triennio (2016-2018) sono cresciute del 21,1% mentre gli arrivi del 23,65%, in particolare nell' ultimo anno Faenza è crescita in termini di presenze dell' 8,7%, mentre Riolo Terme del 9,9%, Imola ha invece visto un calo del 6,3% di presenze dopo il boom dovuto ai grandi eventi del 2017(+ 20%), mentre mantiene comunque una crescita del 3,5% degli arrivi nel 2018. «Per la Cna il turismo riveste un ruolo importante - dichiara il presidente Canzio Camuffo - soprattutto per la promozione di Faenza ma anche di tutto il territorio collinare e non dell' Unione Romagna Faentina. IF in questi anni sta lavorando in modo positivo e in questo ruolo mi farò carico di rappresentare tutto il territorio e gli operatori dell' area faentina. Il turismo può rappresentare un volano importante di crescita per tutto il territorio e, pertanto, vanno valorizzate le tante ricchezze e attrattive del territorio faentino; per fare ciò, però, dobbiamo unire le forze pubblico e privato e fare sistema, lo strumento c' è ed è IF che in questi anni sta lavorando bene». Uno studio di IF ha stimato il fatturato e valore medio per presenza nella propria area di lavoro. I dati dimostrano l' importante ricaduta economica del turismo sul territorio che può comunque ancora crescere. Il fatturato, stima IF, generato del settore turistico sul comprensorio di Imola e Faenza nel 2018 è stato pari a 52 milioni e 226 mila euro, di cui 31 milioni fatturati nel settore ricettivo mentre 21 nel servizio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 4 4 1 4 6 1 4 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 32 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Thioro, un cappuccetto rosso senegalese in scena al teatro Spada a Brisighella BRISIGHELLA Co -prodotto da Teatro delle Albe/Ravenna Teatro e Accademia Perduta/Romagna Teatri in collaborazione con Ker Thèâtre Mandiaye Ndiaye, Thioro. Un cappuccetto rosso senegalese è lo spettacolo con cui proseguono, questa sera alle 21.15, gli appuntamenti della rassegna Teatro Ragazzi al Borgo in via Spada a Brisighella. Thioro, recentemente insignito dell' Eolo Award come "miglior progetto produttivo" e che dopo la data brisighellese sarà ospitato al prestigioso GiffoniFilm Festival, è uno spettacolo nato in Senegal, grazie alla feconda relazione del Teatro delle Albe con la terra di origine di Mandiaye N' Diaye, attore cardine della compagnia con cui le Albe hanno posto le basi del proprio teatro attraversando insieme i canti e i paesaggi d' Africa. Lo spettacolo ideato dal regista Alessandro Argnani, Simone Marzocchi e Laura Radaelli mette in "corto circuito" la fiaba di Cappuccetto Rosso con la tradizione africana e vede in scena e in dialogo Adama Gueye, Fallou Diop (attori e musicisti) e Simone Marzocchi (compositore e trombettista). Ingresso gratuito. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 4 4 1 4 6 1 1 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 33 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) La folle corsa delle bighe vinta da Acqui Terme Secondi i ramarri Verdi del rione di porta Montanara. Successo della manifestazione con un nuovo format FRANCESCO DONATI FAENZA Piazza del Popolo teatro martedì sera della "Folle corsa delle bighe". La manifestazione, organizzata dal rione Verde, nata 18 anni fa quale attrazione della settimana del Palio del Niballo ha fatto un salto di qualità, finanziata e promossa da Faenza C' entro, il consorzio di promozione delle attività in centro storico, nell' ambito dei Martedì d' estate. E vi è stata un' apertura anche ad equipaggi provenienti da altre città italiane, in cui si svolgono simili competizioni. SFIDA A SETTE Sette gli equipaggi schierati, di cui quattro da Faenza e comprensorio e tre da Scheggia Pascelupo, Pont Saint Martin e Acqui Terme. Dopo quattro tiratissime manches eliminatorie, la semifinale e la finale, ha trionfato la biga "Vivere insieme" di Acqui Terme, composta dai due "cavalli umani" Mohammed Magasa e Makari Sissoko di origini senegalesi (auriga Maurizio Giannetto): si sono aggiudicati un prosciutto e tre salsicce stagionate. Battuti al fotofinish per soli 8 centesimi di secondo i "Ramarri verdi" del rione di Porta Montanara con i fratelli Luca e Francesco D' Eusanio (auriga Sara Briccoli): una coppa e tre salsicce. Al terzo posto "Prosit" di Luca Ravagli e Filippo Tozzi (auriga Luca Succi), ragazzi del Rione Rosso: tre salsicce. Quarto l' equipaggio "Energy" trainato da Fabio Bertoni e Dennis Wiedmer (auriga Alessia Cornacchia). Altri premi sono andati alla biga più folkloristica "Carnevale" di Pont Saint Martin: Albert Brean, Xavier Laurenzio e Alessio Agnesot in abiti da legionario); a Miss Biga, Alessia Cornacchia, 18 anni di Faenza, studentessa del liceo linguistico Torricelli, auriga dell' equipaggio Energy; a "Mister Marcantonio" ex aequo ai due ragazzi senegalesi, primi classificati. Niente premio per la Biga "Tamburi di Brisighella" di Nicola Samorè, Francesco Cornacchia (auriga Claudio Graziani). A coordinare il tutto una regia posizionata al centro dell' ovale, dove era sistemato pure il gazebo di Rcb (Radio Cose Belle) che ha trasmesso in diretta l' evento. Il miglior tempo è risultato quello di "Vivere insieme": 20 secondi 531 millesimi. NUOVO FORMAT «Devo ringraziare Faenza C' entro per questa opportunità che ci ha dato di approdare in piazza del Popolo - ha commentato il capo rione del Verde, Mario Reggidori -:abbiamo modificato il format rispetto alle precedenti edizioni e mi auguro che la manifestazione sia piaciuta e possa crescere ancora». Tra le proposte emerse quella di creare una sorta di campionato nazionale della specialità e fare diventare la tappa di Faenza un torneo frai Castelli delle valli faentine sull' esempio di quella giostra equestre già vista in passato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 4 4 1 4 6 1 3 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 33 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Poderi Morini: menzioni d' eccellenza per i vini "L' innamorato" e "Sette Note" MICHELE DONATI Note Romagna Albana sono riusciti ad ottenere rispettivamente gli ambiti riconoscimenti di Eccellenza Oro ed Eccellenza. La guida, una delle pubblicazioni legate all' enologia regionale più autorevoli sul mercato, riconosce i migliori testimoni vitivinicoli da Rimini a Piacenza: per la cantina di Faenza, situata sulle colline intorno alla Torre di Oriolo e guidata da Alessandro Morini, questa doppia attestazione è la conferma di un lavoro da sempre improntato sulla qualità. A spiegare i segreti dei due vini è lo stesso Alessandro Morini: «Per l' Innamorato le uve di albana vengono raccolte verso metà settembre e sono lasciate ad appassire per un periodo che varia dai 35 ai 40 giorni. Inseguito vengono pigiate e si fa partire la fermentazione fino a quando si raggiunge il grado alcolico desiderato, intorno ai 13/13,5 gradi. Il vino è stato poi messo in barrique per 14 mesi e tenuto in bottiglia per altri 14». Anche per la produzione del Sette Note sono necessari alcuni accorgimenti particolari: «l' uva prosegue Morini-viene raccolta verso i primi di settembre e si procede subito con l' eliminazione delle bucce. Alla pulizia del mosto segue poi il periodo di fermentazione: una volta lasciato riposare, il vino viene travasato ogni 10/15 giorni per togliere le impurità e imbottigliato per uno o due mesi». Fra tutti i vini di successo che PoderiMorini produce dal 1998 è difficile scegliere quale abbia dato più soddisfazione all' azienda: «di sicuro-riflette Morini-il progetto a cui sono più legato è quello sul centesimino, un vitigno autoctono che cresce solo sulle colline di Oriolo. Siamo in 6/7 aziende a farlo, abbiamo iniziato nel 2000: l' aspetto della collaborazione con gli altri colleghi è importante perché si pensava fosse impossibile da realizzare nella competitiva Romagna. A questo progetto sono particolarmente legato anche per via dell' aiuto ricevuto da Luigi Veronelli, un grande dell' enologia scomparso nel 2004». Dal centesimino PoderiMorini ricava vini apprezzati ad alti livelli: «per fare solo due esempi, il Rubacuori è un passito entrato nelle carte dei grandi ristoranti, mentre il Morosè, uno spumante rosè, riscuote un buon successo all' estero, specialmente negli Usa». Insomma, pur tra le varie difficoltà che deve affrontare qualsiasi produttore vitivinicolo, l' orizzonte sembra essere più sereno che nuvoloso: «Ultimamente - conclude Morini-nelle nostre zone c' è un bel movimento, soprattutto intorno all' albana, che inizia e ricevere riconoscimenti. Insieme al Consorzio Vini di Romagna e al Convito di Romagna stiamo lavorando per accrescere l' interesse verso albana, vitigni autoctoni e in particolare il sangiovese, che cerchiamo di ricollegare strettamente al nostro territorio attraverso il progetto Menzioni Geografiche Aggiuntive». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 4 4 1 4 6 1 5 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali riunione a palazzo chigi sul piano «PROTEGGI ITALIA» Cantieri anti dissesto per 1,8 miliardi nel 2019 Il premier: «Abbiamo messo il turbo alle opere legate alla cura del territorio» M.Per. «Mettere il turbo» ai cantieri per l' emergenza e la prevenzione del dissesto idrogeologico. Giuseppe Conte ieri mattina ha radunato a Palazzo Chigi i tecnici del Mef, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli, Invitalia e le Regioni. Obiettivo del premier: favorire il decollo rapido del piano "Proteggi Italia" per la messa in sicurezza del territorio, varato a febbraio. E garantire che entro fine anno vengano spesi i fondi sul piatto: 1,274 miliardi (frutto della flessibilità concordata con l' Ue) per 6.543 interventi coordinati dalla Protezione civile nelle Regioni e nelle Province autonome colpite dal maltempo lo scorso anno, 102 milioni per 57 interventi in capo al ministero delle Politiche agricole e 315 milioni per 263 opere di prevenzione, gestita dal dicastero dell' Ambiente. Nella disponibilità del ministro Sergio Costa dovrebbero arrivare altri 150 milioni per ulteriori 63 interventi, che fanno salire il totale di fondi disponibili per il 2019 a 1,84 miliardi per quasi 7mila opere immediatamente cantierabili. Sarà il Cipe, il 24 luglio, ad approvare il piano ambiente e a definire la procedura semplificata, attraverso la conferenza dei servizi, per sbloccare le risorse aggiuntive. Alla stessa riunione sarà sottoposta la soluzione trovata al nodo del personale specializzato che dovrà affiancare i governatori nella loro veste di commissari straordinari per il dissesto. Si è deciso di puntare sul supporto di società in house: Invitalia, a sostegno della Protezione civile, e Sogesid, a supporto dell' Ambiente, metteranno a disposizione un pool di esperti per accelerare la realizzazione delle opere programmate. «In sei mesi siamo riusciti a fare un lavoro che prima a causa della burocrazia, di lungaggini e di impedimenti inaccettabili richiedeva anni», spiega Conte al Sole 24 Ore. «Con mio Dpcm abbiamo sbloccato fondi esistenti e inutilizzati, semplificato le procedure e di fatto abbiamo letteralmente messo il turbo ai cantieri legati alla cura del territorio. Il Paese vuole correre e noi lo stiamo assecondando». Il piano "Proteggi Italia" include non a caso anche i 400 milioni ai Comuni per la messa in sicurezza di scuole, strade ed edifici pubblici stanziati con la legge di bilancio e appaltati al 95% grazie alla corsia veloce per i microappalti (si veda Il Sole 24 Ore del 9 luglio scorso). E pesa complessivamente quasi 11 miliardi nel triennio. Risorse che il premier non vuole assolutamente sprecare. Da qui il raccordo operato dalla cabina di regia Strategia Italia, che si è riunita l' 11 luglio per fare il punto su tutti i programmi di investimento. Anche sui Cis, i contratti istituzionali di sviluppo cari al premier. In pista 500 milioni per 109 progetti subito cantierabili e già individuati: 43 per la Capitanata in Puglia e 66 in Molise. In autunno partiranno i Cis per la Basilicata e per Cagliari. Altri due saranno avviati con la Calabria, grazie a centinaia di milioni dal Fondo di sviluppo e coesione. Chiaro il messaggio a chi, anche dentro il Governo, parla di Paese bloccato: Conte rivendica un metodo e «tempi record». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 4 4 1 4 6 1 7 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali REDDITO DI CITTADINANZA Intesa con le Regioni, partono i navigator Mancano all' appello Campania, Lombardia, Basilicata, Trento e Bolzano Giorgio Pogliotti Nelle 16 regioni che ieri al Mise hanno firmato le convenzioni con Anpal servizi i navigator potranno essere assunti con contratti di collaborazione. Mancano ancora la Lombardia, la Campania, la Basilicata, le province autonome di Trento e Bolzano. Tra le regioni, Lazio e Calabria hanno vietato ai navigator di rapportarsi in modo diretto con i beneficiari del reddito di cittadinanza. Ma i 330mila percettori "occupabili" - compresi i componenti delle famiglie il numero si stima salirà a 660mila - ancora non sono stati contattati dai centri per l' impiego. Il sistema applicativo informatico con gli elenchi dei beneficiari ancora non è operativo, così dai centri per l' impiego non sono ancora partiti gli sms per convocare i percettori del sussidio. Anche se a livello regionale c' è chi si è presentato spontaneamente agli sportelli, bisognerà attendere il 1° settembre - quando l' applicativo sarà operativo - perché inizino le convocazioni. In ritardo rispetto alla scadenza fissata dalla legge che prevede la convocazione dei percettori del reddito di cittadinanza entro un mese dal riconoscimento del sussidio che molti ricevono dallo scorso aprile. Fino a quella data, il nuovo strumento avrà una natura solo assistenziale. Tornando ai navigator, saranno operativi nei centri per l' impiego da metà agosto, prima parteciperanno ad una sessione di orientamento di base - il 29 luglio a Cagliari il 31 luglio a Roma e il 1 agosto a Palermo - poi seguiranno un corso di formazione di due settimane, sotto la supervisione di esperti Anpal. Anche quando inizieranno a lavorare nei centri per l' impiego, i navigator dovranno superare un percorso di 16 moduli formativi, per un totale di 200 ore, da realizzare nei primi 4 mesi di attività per ottenere la certificazione Anpal. Dovranno supportare gli operatori dei centri per l' impiego nella realizzazione di un percorso che va dalla prima convocazione, fino all' accettazione di un' offerta di lavoro congrua per il percettore del reddito di cittadinanza. Intanto le regioni ancora attendono lo sblocco del decreto, all' esame della Corte dei conti, con le risorse (120 milioni per il 2019) per procedere a 4mila assunzioni a tempo indeterminato nei centri per l' impiego. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 4 4 1 4 6 1 6 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali in lombardia Comuni più liberi sulle varianti dei piani edilizi La Corte costituzionale ha bocciato la limitazione dei poteri dei Comuni lombardi, imposta dalla Regione, di apportare varianti che riducono le previsioni e i programmi edificatori nel documento di piano vigente. Con la sentenza 179 (depositata il 16 luglio) la Consulta ha dichiarato l' illegittimità costituzionale dell' ultimo periodo dell' articolo 5, comma 4, della legge della Regione Lombardia 28 novembre 2014 n. 31. Il principio a favore dei Comuni era già stato sostenuto in più sedi da Anci Lombardia. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 4 4 1 4 6 1 9 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali L' Anac ha reso pubbliche le linee guida Appalti pubblici senza conflitti d' interesse ANDREA MASCOLINI Al via le nuove linee guida Anac sui conflitti di interesse negli appalti pubblici, applicabili ai funzionari pubblici che gestiscono le gare, anche nell' ambito dei settori speciali; le stazioni appaltanti dovranno individuare le fattispecie di rischio dal punto di vista dell' imparzialità e trasparenza dell' operato del funzionario pubblico, generalmente il Responsabile unico del procedimento. S o n o s t a t e r e s e p u b b l i c h e ( i n a t t e s a d e l l a pubblicazione sulla gazzetta ufficiale) le linee guida (non vincolanti) n. 15 dell' Autorità nazionale anticorruzione recanti «individuazione e gestione dei conflitti di interesse nelle procedure di affidamento di contratti pubblici». Si tratta di ogni situazione in cui la sussistenza di un interesse personale di un soggetto operante nella stazione appaltante (o per conto di essa) in qualsiasi modo potrebbe influenzarne l' esito di una procedura in quanto potenzialmente idonea a minare l' imparzialità e l' indipendenza della stazione appaltante nella procedura di gara. La valutazione di queste fattispecie viene quindi effettuata ex ante rispetto all' operato concreto della stazione appaltante. L' Anac precisa che si deve trattare di situazioni in cui l' interesse personale dell' «agente» può essere di natura finanziaria, economica o dettato da particolari legami di parentela, affinità, convivenza o frequentazione abituale con i soggetti destinatari dell' azione amministrativa; inoltre deve essere tale da comportare la sussistenza di gravi ragioni di convenienza all' astensione, tra le quali va considerata il potenziale danno all' immagine di imparzialità dell' amministrazione nell' esercizio delle proprie funzioni. Premesso che l' articolo 42 del codice appalti non individua fattispecie tassative, le linee guida chiariscono che la norma si applica a coloro che risultano coinvolti in una qualsiasi fase della procedura di gestione del contratto pubblico di appalto o concessione, sia nei settori ordinari che in quelli speciali (programmazione, progettazione, preparazione documenti di gara, selezione dei concorrenti, aggiudicazione, sottoscrizione del contratto, esecuzione, collaudo, pagamenti), o a coloro che possono influenzarne in qualsiasi modo l' esito in ragione del ruolo ricoperto all' interno dell' ente. Le linee guida sono suddivise in quattro parti che riguardano le definizioni e l' ambito di applicazione del conflitto di interesse nelle procedure di gara; gli obblighi dichiarativi e di comunicazione, l' obbligo di astensione ed esclusione dalla gara del concorrente; la prevenzione del rischio. Nell' allegato IV sono esemplificati alcuni comportamenti Di particolare interesse, nella tabella allegata alla Parte IV, l' indicazione dei comportamenti delle stazioni appaltanti che dovrebbero essere preventivamente individuate dalle stazioni appaltanti e che possono essere indice di un conflitto di interesse fra funzionario pubblico e operatore economico, con riferimento alle diverse fasi: si va dei requisiti o criteri di aggiudicazione eccessivamente restrittivi per favorire qualche concorrente, all' inserimento di clausole contrattuali vessatorie per disincentivare la partecipazione o a clausole vaghe per consentire modifiche in fase esecuzione o rendere di fatto inefficaci le sanzioni in caso di ritardi e/o irregolarità nell' esecuzione della prestazione. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 4 4 1 4 6 1 8 § ] giovedì 18 luglio 2019 Pagina 32 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali I dubbi della Corte conti in audizione. Il trasferimento delle funzioni? Non sarà a costo zero L' autonomia impoverisce il Sud Lombardia, Veneto ed Emilia più ricche con la riforma FRANCESCO CERISANO L' autonomia differenziata, chiesta da Lombardia, Veneto ed Emilia- Romagna, su cui il governo sta faticosamente cercando di trovare la quadra, rischia di impoverire le altre regioni, soprattutto quelle meno ricche. La conferma del vizio di fondo contenuto nelle bozze d' intesa raggiunte tra la presidenza del consiglio e le tre regioni lo scorso 25 febbraio, arriva dalla sezione autonomie della Corte dei conti che è stata ascoltata in audizione dalla commissione parlamentare per l' attuazione del federalismo fiscale. Il finanziamento delle funzioni, così come disegnato nelle tre intese, rischia infatti di «accentuare le differenze nel riparto territoriale delle disponibilità finanziarie per la fornitura di servizi pubblici, contraddicendo la funzione perequativa delle risorse trasferite dallo Stato verso i territori meno performanti». E non è un caso che proprio su questo punto si siano al momento arenate le trattative tra le due anime del governo gialloverde (si veda ItaliaOggi del 12 luglio), con il MoVimento 5 Stelle che in più di un' occasione ha espresso dubbi sugli effetti negativi che il meccanismo di finanziamento delle funzioni trasferite potrebbe produrre sui conti delle altre regioni. Le perplessità dei Pentastellati sono state confermate dalla Corte dei conti, a cominciare dalle compartecipazioni al gettito dei tributi erariali (Iva e Irpef). Le intese prevedono che un eventuale extragettito delle compartecipazioni (rispetto alla spesa storica statale in sede di prima applicazione della regionalismo differenziato e, successivamente, rispetto alla determinazione dei fabbisogni standard che dovranno determinare a regime l' ammontare delle risorse da trasferire) rimanga nella disponibilità delle tre regioni. Qualora il gettito sia inferiore alle risorse predeterminate, le minori entrate saranno compensate grazie alla revisione periodica delle aliquote. La Lega, come si sa, non intende rinunciare alle aliquote variabili, ma la Corte conti mette in guardia dai possibili effetti distorsivi di un tale meccanismo perché, data la clausola di invarianza della spesa pubblica, le differenze territoriali potrebbero accentuarsi. Non solo. Nel caso di mancata determinazione dei fabbisogni standard nell' arco di tre anni, le intese prevedono che il finanziamento delle funzioni venga fissato a un livello non inferiore alla media pro capite nazionale della spesa statale corrispondente alle funzioni attribuite. Ebbene, in questa ipotesi, osservano i magistrati della sezione autonomie, «le risorse finanziarie che lo stato dovrebbe trasferire alle regioni ad autonomia differenziata, ad esempio le funzioni relative alla tutela della salute o alla pubblica istruzione, sarebbero superiori a quelle attualmente spese in quei territori». E tutto questo, in considerazione della clausola, prevista nelle bozze di intesa, che prevede che il trasferimento delle funzioni avvenga «a saldi invariati e senza ulteriori oneri per la finanza pubblica» potrebbe comportare «una riduzione delle risorse fiscali disponibili per le altre regioni». I numeri della Banca dati delle amministrazioni pubbliche (Bdap) lo confermano. La spesa per l' istruzione scolastica nel 2016 è stata pari a 31,4 miliardi di euro in valore assoluto, e a 518 euro pro capite a livello nazionale. Tale spesa risulta essere superiore a quella erogata nelle tre regioni che reclamano l' autonomia differenziata, che si attesta a quota 459 euro pro capite in Lombardia, 477 euro in Veneto e 457 euro in Emilia-Romagna. In pratica le tre regioni ci guadagnerebbero portando a casa più risorse di quanto speso attualmente dallo Stato sul territorio. Stesso discorso per il finanziamento della sanità (pari in valore assoluto a un miliardo di euro) che, a livello nazionale, è pari a 17,65 euro pro capite, ossia più di quanto erogato in Lombardia (9,16 euro), Veneto (8,53 euro) ed Emilia-Romagna (10,11 euro). Queste considerazioni inducono la Corte dei conti a chiedere una maggiore ponderazione e un necessario raccordo del regionalismo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 4 4 1 4 6 1 8 § ] giovedì 18 luglio 2019 Italia Oggi Pubblica Amministrazione ed Enti Locali differenziato con la legge delega sul federalismo fiscale (legge n.42/2009) e con il relativo decreto attuativo sul fisco regionale (dlgs n.68/2011) rimasto fino ad ora lettera morta. La Corte ha espresso perplessità sul fatto che la riforma possa essere realmente a costo zero per l' erario perché «richiede un notevole impegno anche sul versante della spesa, pur se non di immediata percezione sotto il profilo finanziario, che dovrebbe essere oggetto di una preventiva analisi costi-benefici». Di qui la richiesta che venga previsto «un adeguato sistema di monitoraggio/rendicontazione che garantisca in modo oggettivo la trasparenza delle attività svolte e dei risultati conseguiti». «Apprendo con grande interesse il contenuto della relazione della Corte dei conti sul tema dell' autonomia differenziata», ha osservato il viceministro all' economia Laura Castelli (M5S). «I meccanismi di finanziamento dell' autonomia, come da noi più volte sostenuto, devono raccordarsi con la legge attuativa del federalismo fiscale e non possono sottrarsi alla perequazione interregionale. La Corte ci dice che dobbiamo ripartire dal dlgs 68/2011, ed io aggiungo, che è il momento di ripartire soprattutto dalla perequazione infrastrutturale». © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
Puoi anche leggere