Media Monitoring per 20-08-2019 - Rassegna stampa del 20-08-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 20/08/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Esami clinici, estate amara: stop anticipato ........................................................................... 1 20/08/2019 - WWW.LIRATV.COM Incidente di Giovi: stazionarie ma gravi le condizioni dei quattro feriti ................................. 3 19/08/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT Incidente a Giovi, urge sangue per i quattro feriti: l'appello di un medico ............................ 4 Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 5 20/08/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Medici di famiglia in ferie boom di chiamate al 118 a rischio i malati più gravi ..................... 5 20/08/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Pronto soccorso in affanno pochi dottori e infermieri ............................................................ 7 Sanità Campania ............................................................................................................................... 8 20/08/2019 - CRONACHE DI NAPOLI "Organizzazione zero e misure inappropriate" ....................................................................... 8 20/08/2019 - IL MATTINO Affondo di De Luca «Ora basta sparare sul Mezzogiorno» .................................................... 10 20/08/2019 - CRONACHE DI NAPOLI Assistenza domiciliare, in 400 sperano ................................................................................ 12 20/08/2019 - CRONACHE DI NAPOLI Ospedale San Paolo al collasso ............................................................................................ 14 20/08/2019 - CRONACHE DI CASERTA Ospedale, appello ai vertici Asl ............................................................................................ 16 20/08/2019 - IL MATTINO Salute, accordo tra Napoli e Brescia .................................................................................... 17 20/08/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Trombo lisi endovenosa successo su un paziente ................................................................ 18 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 19 20/08/2019 - LA VERITÀ Aborto senza limiti: San Marino propone la legge peggiore ................................................. 19 20/08/2019 - ITALIA OGGI Assunzione specializzandi, giovani medici contrari .............................................................. 22 20/08/2019 - IL GIORNALE «Basta col Far West, non fermare la legge anti violenza negli ospedali» ............................. 23 20/08/2019 - IL MATTINO Donazioni, la svolta via al silenzio -assenso ......................................................................... 24 20/08/2019 - AVVENIRE Enoc: «Curare i piccoli significa anche amarli» .................................................................... 26 20/08/2019 - IL GIORNALE La guerra dei medici ai medici «No ai neolaureati in corsia» ............................................... 28 20/08/2019 - IL TEMPO La Regione mette 3 ospedali a dieta .................................................................................... 30 20/08/2019 - LA STAMPA La truffa più atroce al giovane chef con la Sla "Quel finto medico mi ha rubato la speranza" .............................................................................................................................................. 32 20/08/2019 - AVVENIRE Su Lancet: «I medici via, l' Italia arranca» ............................................................................ 36
20/08/2019 Pagina 22 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.097 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Esami clinici, estate amara: stop anticipato LA SANITÀ Sabino Russo Amaro inizio di settimana per tanti salernitani che volevano approfittare degli ultimi giorni di apertura delle convenzioni per effettuare le analisi del sangue e delle urine. Attraverso una mail inviata ai laboratori accreditati, ieri mattina, con la ridefinizione della data di presunto sforamento del tetto di spesa assegnato, avvenuta dopo l' invio delle comunicazioni da parte delle strutture ancora inadempienti, l' Asl ha indicato la sospensione anticipata al 17 agosto, rispetto a quella prevista la scorsa settimana del 23 agosto. La branca dei laboratori di analisi va a unirsi, quindi, a quelle per le quali gli esami diagnostici e le visite specialistiche erano già sold out, come cardiologia e radiologia (9 agosto), oltre medicina nucleare (20 luglio). Questo vuol dire che gli utenti devono pagare di tasca propria l' intero importo della prestazione sanitaria richiesta, non potendo più usufruire delle convenzioni, altrimenti devono inserirsi nelle liste d' attesa degli ambulatori pubblici, con i consueti tempi molto dilatati. Per questo motivo, l' altro giorno, il tribunale del malato ha presentato una lettera al direttore sanitario dei presidi Ruggi e Da Procida Angelo Gerbasio, invitando i vertici di via San Leonardo a prendere dei provvedimenti, per evitare sofferenze e disagi ai cittadini. Nella lettera si chiede il potenziamento (strutturale) delle prestazioni pubbliche, la valorizzazione delle strutture dei presidi annessi, a partire dal Da Procida, che ha presidi laboratoristici e radiologici di eccellenza sottoutilizzati, oltre all' invito alla dirigenza a farsi parte attiva col Comune e l' azienda trasporti per ottenere il potenziamento delle corse per il Da Procida e il Ruggi. A complicare la situazione, quest' anno, è arrivato il monitoraggio trimestrale della spesa, bypassato lo scorso anno a Salerno. Una novità che, almeno nelle intenzioni, doveva finalmente evitare il consueto blocco estivo agli esami e alle visite in convenzione, mantenendo sotto controllo la spesa, ma che per ora ha solo contribuito ad anticipare le criticità. Nel trimestre scorso l' alt Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
per cardiologia, medicina nucleare, radioterapia e radiologia è giunto come un fulmine a ciel sereno il 28 maggio, con gli inevitabili problemi per gli utenti che avevano effettuato le prenotazioni e che dovettero così pagare l' intero importo della prestazione o inserirsi nelle liste d' attesa delle strutture pubbliche. Il giorno successivo poi, si fermarono quasi tutte le altre branche, a eccezione dei laboratori di analisi che goderono di qualche altro giorno di tregua. Il 30 infine, giunse lo stop alle visite specialistiche e a diabetologia. Nel primo trimestre, invece, lo stop arrivò per la cardiologia il 26 febbraio, per diabetologia l' 8 marzo, per gli esami di sangue e urine il 9 marzo e gli esami radiologici il 4 marzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 liratv.com EAV: € 206 Lettori: 167 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Incidente di Giovi: stazionarie ma gravi le condizioni dei quattro feriti Migliorano soprattutto le condizioni della figlia 28enne della coppia di medici salernitani coinvolti nel rocambolesco incidente di sabato pomeriggio, nella frazione Giovi Montena. I medici dell’Ospedale Ruggi stanno facendo di tutto per salvare la vita ai quattro protagonisti di una vicenda che ha dell’incredibile, mentre i Carabinieri di Salerno stanno indagando sulle cause possibili dell’incidente. L’ipotesi più accreditata è che la Mercedes Classe C del 2006 su cui viaggiavano abbia avuto un’improvvisa avaria all’impianto frenante. Circostanza che sarebbe avallata dalla dinamica dell’incidente, ovvero dal percorso tentato in extremis dal medico che guidava la vettura di immettersi su una stradina sterrata che terminava con una salita, per rallentare la folle corsa della vettura. Purtroppo, la manovra non è riuscita e l’auto è sbandata, piombando in una scarpata di 40 metri e schiantandosi sulla via sottostante. Ad avere la peggio, com’è noto, il conducente – medico dell’Asl come la moglie – ricoverato con traumi e fratture multiple ed ancora in pericolo di vita benché stazionario. La consorte, invece, ha subito operazioni per ridurre le lesioni e pare in miglioramento, così come la figlia. Rimane gravissima, invece, l’amica di famiglia 43enne che viaggiava sul sedile posteriore. Sbalzata fuori dall’abitacolo e recuperata su alcuni alberi, ha un trauma encefalico che preoccupa moltissimo i medici del Ruggi. Vale sempre l’appello fatto a donare sangue di ogni gruppo, per la necessità di fronteggiare le continue trasfusioni durante gli interventi chirurgici. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
19/08/2019 salernotoday.it EAV: € 726 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Incidente a Giovi, urge sangue per i quattro feriti: l'appello di un medico I medici dell'Asl Bruno Scannapieco e Maria Russo, marito e moglie, erano a bordo della loro Mercedes, insieme alla figlia 28enne e ad un'amica 43enne, quando, per cause da accertare, sono finiti giù per la scarpata facendo un volo di circa 30 metri Approfondimenti Incidente a Giovi: in pericolo di vita Scannapieco e la 43enne, le condizioni dei feriti 18 agosto 2019 Restano gravi le condizioni di salute dei quattro feriti finiti in codice rosso, sabato pomeriggio, all’azienda ospedaliera-universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, a seguito del grave incidente verificatosi nella frazione collinare di Giovi Montena. La dinamica I medici dell'Asl Bruno Scannapieco e Maria Russo, marito e moglie, erano a bordo della loro Mercedes, insieme alla figlia 28enne e ad un'amica 43enne, quando, per cause da accertare, sono finiti giù per la scarpata facendo un volo di circa 30 metri. Tra le ipotesi dell'incidente, un malore del conducente o un guasto ai freni. L’appello Intanto su Whats App sta circolando l’appello del medico salernitano Augusto De Pascale che invita cittadini e pazienti a donare il sangue per le quattro persone ferite: “Occorre urgentemente la raccolta di sangue (qualsiasi gruppo) per il collega e la moglie (anche lei medico) ricoverati in Ospedale. Bisogna recarsi al Ruggi (San Leonardo) di Salerno”. L’auspicio è che siano in tanti a rispondere positivamente al suo appello. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 24 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.454 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Medici di famiglia in ferie boom di chiamate al 118 a rischio i malati più gravi `Appello dei sanitari a rivolgersi a sostituti e guardie notturne «A volte interveniamo perfino per somministrare la tachipirina» CAVA DE' TIRRENI Simona Chiariello Medici di base in ferie, farmacie chiuse: è boom di chiamate al 118. Superlavoro per il rischio concreto di impegnare gli operatori dell' emergenza per patologie e problemi gestibili a casa o in ambulatorio (i cosiddetti codici bianchi) e di allungare i tempi di intervento per le vere e proprie emergenze. E così è capitato che mentre l' ambulanza e l' équipe dei sanitari era impegnata per un «banale» trasporto in ospedale di un paziente che doveva fare una trasfusione programmata o per la somministrazione di un antipiretico una donna intrappolata in un dirupo deve attendere che i soccorritori arrivino da Salerno. È accaduto nei giorni scorsi. Una situazione che, a detta degli stessi operatori sanitari, si sta ripetendo. L' INFORMAZIONE «Purtroppo si stravolge il senso del 118 con forti rischi per gli utenti - spiegano - occorre una campagna di informazioni che ricordi i motivi dell' istituzione del servizio di emergenza territoriale e le sue funzioni. Se si usa il 118 per interventi non di emergenza si corre il rischio che ci si trovi senza ambulanza in caso di un incidente o di un infarto. Bisogna attendere l' arrivo di un mezzo di soccorso di una postazione di un comune vicino ed i tempi di intervento si allungano. E si sa per le vere emergenze anche pochi secondi possono essere decisivi». In alcuni casi la «malafede» degli utenti che pensano di fare prima chiamando il 118, ma soprattutto la cattiva informazione, sono alla base di un cattivo uso del servizio di emergenza. «Veniamo attivati per pazienti anziani con la febbre che non hanno alcuna complicanza ed andrebbero trattati a casa. Siamo intervenuti per una semplice iniezione o addirittura per la somministrazione della tachipirina. Tutti casi che non richiedono il ricorso alle cure ospedaliere e non Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
rappresentano certo un' emergenza». Nei giorni scorsi, il brutto incidente, capitato ad una signora di Passiano, caduta in dirupo mentre stava pulendo il suo terreno. È stato necessario attendere l' arrivo dell' ambulanza da Salerno perché il Saut di Cava era impegnato in un altro intervento da codice bianco. Per fortuna non ci sono state conseguenze. Occorre precisare che fino ad oggi le richieste massicce ed anche inappropriate al 118 non hanno causato problemi reali. I sanitari, però, lanciano un appello, cercando di sensibilizzare la cittadinanza ad un uso corretto del servizio di emergenza territoriale. «Le alternative per chi non è in una situazione di emergenza ci sono anche nei periodi di ferie. Se il proprio medico di base è in vacanza c' è il sostituto o la guardia medica. E se la farmacia è chiusa per ferie ci sarà sempre quella di turno». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 24 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 2.465 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia Pronto soccorso in affanno pochi dottori e infermieri Carenza di personale al pronto soccorso del «Martiri del Villa Malta», sono previsti sei nuovi medici, ma il sindaco chiede una accelerata in un momento particolarmente critico in cui la direzione sanitaria ha tamponato la criticità spostando i camici bianchi del reparto di medicina. Una manovra che ha ridotto a 17 i posti letto in reparto, facendo chiudere un' ala di piano. Chiesto un tavolo tecnico urgente per arrivare al potenziamento in tempi brevi. Il primo cittadino ha inviato una nota al direttore generale dell' Asl di Salerno, Mario Iervolino, al direttore sanitario presidiale, Rocco Calabrese, chiedendo un tavolo tecnico urgente. «Basta emergenze dice il pronto soccorso deve avere subito il proprio organico con i sei medici già previsti. In qualità di sindaco della città di Sarno ho chiesto la convocazione urgente ed indifferibile di un tavolo tecnico per la risoluzione delle problematiche relative al pronto soccorso dell' ospedale Martiri del Villa Malta, criticità che conosco bene da vicino in qualità di primo cittadino e di operatore. La carenza di personale nonostante l' abnegazione ed il senso del dovere dei medici e degli infermieri attualmente in servizio rendono difficile il lavoro e la garanzia di un servizio efficiente ai tanti accessi al pronto soccorso. L' ospedale ha una utenza che si estende anche ai paesi del napoletano, ma un organico notevolmente ridotto rispetto a quello di Nocera Inferiore». Rossella Liguori © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 5 EAV: € 940 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania "Organizzazione zero e misure inappropriate" NAPOLI (Ri.Spa.) - La scorsa settimana il San Paolo è stato al centro di una polemica tra direzione e sindacati. Il terreno di scontro era costituito dalla presenza nella Recovery Room di due pazienti affetti da un pericoloso batterio. Il direttore sanitario Nunzio Quinto rassicurava circa l' impossibilità di un rischio contagio con altri degenti, visitatori o personale. Posizione non condivisa dai sindacati, che ritenevano anzi la situazione estremamente pericolosa. Solo l' ultimo, questo, degli socntri tra i vertici dell' ospedale e il personale, sintomo di una situazione di generale malumore condivisa innanzitutto dal Comitato Sanità Campania. L' avvocato Sergio Romano (nel riquadro), a capo del comitato, definisce le azioni della direzione del nosocomio "dai contorni oscuri". " Le misure messe in campo dalla direzione sanitaria sono state del tutto inappropriate: la Recovery Room e l' alloggiamento dei pazienti in un' area non adeguata, oltre che rischiosa per l' incolumità degli stessi, è anche lesiva della loro dignità. Sorprende, tra l' altro, il silenzio della maggior parte delle organizzazioni sindacali, forse complice il periodo agostano, nel non porre un adegua to focus sulla vicenda, anche per l' assenza di misure e provvedimenti alternativi e suppletivi messi in campo dall' azienda". La richiesta che il comitato fa alla direzione è quella di una maggiore chiarezza, relativa innanzitutto alla situazione di disorganizzazione in cui il presidio di Fuorigrotta si trova. " La sospensione delle attività del reparto di Rianimazione dell' ospedale San Paolo segue al mancato funzionamento del reparto di Cardiologia del nosocomio, nonché alle tante problematiche relative ai reparti di Ortopedia e Medicina d' Urgenza. La dirigenza non solo non ha comunicato ai degenti ed ai familiari le motivazioni della sospensione, la durata, né le misure alternative messe in campo, ma ciò che ulteriormente preoccupa è la riduzione di quasi della metà dei posti letto. È comprensibile che la comunità debba subire dei disagi in un' ottica di miglioramento del servizio, ma tali disagi devono avere come contro bilanciamento un Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
miglioramento del servizio sanitario. Un rapporto costi benefici in cui i benefici per la comunità, soccombono ancora una volta a vantaggio dei costi", conclude Romano. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 25 EAV: € 6.624 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Affondo di De Luca «Ora basta sparare sul Mezzogiorno» LA SFIDA Adolfo Pappalardo «Basta attaccare il Mezzogiorno», dice il governatore De Luca riferendosi al progetto di autonomia differenziata. Su cui, lo chiarisce ieri al meeting di Rimini di Comunione e Liberazione dove è ospite per parlare di sanità, lui è anche d' accordo «se però - puntualizza - si chiariscono i livelli essenziali di prestazione da garantire a tutti i cittadini italiani, dal Piemonte alla Sicilia». Poi nel mirino finiscono i grillini ma soprattutto il ministro leghista Salvini: «Chi usa il rosario in politica deve andare all' inferno, se lo portino Satana e Barabba...». IL FEDERALISMO «In politica si sbaglia quando gli obiettivi non hanno la forza necessaria, le spalle per essere realizzati. Ho detto a tanti miei amici del Nord, della Lombardia e del Veneto: finiamola di sparare a salve. Cerchiamo di conquistare le riforme possibili e utili. Se le riforme significano un tasso di rigore nella gestione delle istituzioni, di efficienza amministrativa, se significa combattere il plebeismo, la clientela, io sono in prima fila. Se - chiarisce De Luca - significa spezzare il nostro Paese, spezzare la scuola pubblica unitaria, creare due sanità, io sono nettamente contrario». E si cominci da una stessa linea di partenza: «La Campania - aggiunge il governatore campano - riceve nel fondo sanitario nazionale 200 euro in meno pro capite rispetto all' Emilia Romagna e 100 euro rispetto a Lombardia e Veneto. Quando dicono, noi non togliamo un euro, cristallizziamo una situazione di svantaggio drammatico del Sud. Il problema non è non toccare nulla, il problema è toccare le cose partendo dai livelli essenziali delle prestazioni». Per il presidente della Campania serve «un' operazione verità: una riconferma dell' unità nazionale e poi insieme facciamo una battaglia per l' efficienza e la sburocratizzazione. Queste sono le cose che servono alle forze produttive e ai nostri territori». GLI ATTACCHI Naturale come, in queste ore di implosione del governo gialloverde, l' ex sindaco di Salerno si scagli contro grillini e leghisti (ma salva «persone perbene e competenti come Giancarlo Giorgetti e Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Massimo Garavaglia»). Più contro quest' ultimi, è chiaro, con particolare riferimento al ministro dell' Interno. «Salvini ha raccolto la staffetta da Grillo nel diffondere volgarità nel nostro Paese e aggressività nel linguaggio, ha introdotto una variante che si può definire come il neanderthal style... Chi va in giro con i giubbotti di pelle, e con i bermuda non può fare il ministro, chi va al Papeete beach a torso nudo non può fare il ministro. E chi mostra nei comizi i rosari ancora peggio, deve andare all' Inferno: se lo portino via Satana e Barabba, come direbbe Cervantes». LA CRISI Rimarca, ancora, che non firmerà per l' assunzione dei navigator cari a Di Maio ma che «a settembre parte invece il concorso per assumere a tempo indeterminato 650 dipendenti nei centri per l' impiego. Questa mi pare una cosa seria e mi pare anche una cosa lineare». Ma in un certo modo apre ad un' intesa tra democrat e grillini. E detta le condizioni «altrimenti sarebbe un suicidio per il Pd». «Serve prima un' operazione verità con i grillini. L' Italia ha bisogno di restare unita dopo un decennio di aggressività, linguaggio offensivo, banalizzazione dei problemi e su questa linea hanno dato un contributo straordinario i Cinquestelle e Grillo diffondendo un linguaggio offensivo, violento e irrispettoso. Si apra pure una discussione, ma - esorta - prima occorre fare un' operazione verità in cui ciascuno dica cosa va fatto per l' Italia, dove ha fatto bene e dove ha sbagliato. Per me, Lega e Cinquestelle hanno fatto un disastro». «Ma voglio sapere - continua De Luca - cosa hanno da dire i Cinquestelle rispetto alle stupidaggini che hanno raccontato per dieci anni, cosa pensano i no vax davanti alle morti di bambini per morbillo o quelli che dicevano di chiudere l' Ilva e poi l' hanno aperta». LA SANITÀ «La tutela della salute è uno dei valori non negoziabili: abbiamo povera gente che senza servizio pubblico non avrebbe aspettativa di vita. E in Campania - avverte - c' è un 15 per cento che non si cura più: non hanno i soldi nemmeno per il ticket». Ma il punto nevralgico è la fine del commissariamento della sanità. «Io non chiedo a nessuno di levare il commissariamento perché sono io che faccio un piacere alla sedicente ministra della Salute a rientrare nei poteri ordinari. La Campania ha fatto uno sforzo gigantesco e la nostra posizione non è di accattonaggio. Non aspettiamo nulla più del dovuto. Ma o chiudiamo questa maledetta storia del commissariamento o ci rivolgeremo alla magistratura. Perché non è tollerabile che una Regione che ha fatto uno sforzo immane resti bloccata perché - conclude - a Roma si dorme». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 8 EAV: € 1.199 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Assistenza domiciliare, in 400 sperano La Asl Napoli 1 dovrebbe essere la prima azienda a porre fine agli anni della precarietà per infermieri, Oss e fisioterapisti Dopo un decennio di affidamento alle cooperative esterne si farà ricorso alle graduatorie NAPOLI (Renato Casella) La questione dell' assistenza domiciliare terrà banco nei prossimi giorni, alla ripresa dell' attività sindacale. Il servizio è assicurato da cooperative esterne, ma da tempo si parla di riportarlo nelle aziende sanitarie e in un caso, quello della Asl Napoli 1, la procedura starebbe per partire. Il direttore generale dell' azienda Ciro Verdoliva ha promesso che sta per partire la gara per l' assistenza: il personale dipendente dalle cooperative sarà sostituito da infermieri, fisioterapisti e operatori socio sanitari inseriti nella graduatoria dell' azienda ospedaliera Cardarelli. Il provvedimento, dichiara Luigi D' Emilio della Cisl funzione pubblica, interessa 3-400 lavoratori delle varie categorie solo alla Napoli 1. "In altre aziende sanitarie fa notare il sindacalista c' è la stessa situazione, ma al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte dei vertici". Da una decina d' anni l' assistenza viene assicurata con le coop esterne. Nei mesi scorsi sono stati i 5 Stelle a intervenire sulla questione dell' assistenza territoriale, che comprende i servizi extraospedalieri come la continuità assistenziale (ex guardia medica) e appunto l' assistenza domiciliare. La Regione non si è ancora dotata di un adeguato piano sanitario di assistenza territoriale e quindi i cittadini sono costretti a rivolgersi agli ospedali anche per le patologie più lievi. Da affrontare nei prossimi giorni c' è anche la questione dei precari. La procedura di stabilizzazione dei precari della sanità è stata avviata da diversi mesi e a suo tempo i sindacati di categoria Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cimo, Cgil Fp Medici, Cisl Medici, Cgil Fp Spta, Uil Fp Medici, Fvm, Fassid, Fedirets, Fesmed, Aupi, Sinafo, Snr, Sidirss e Ugl Medici hanno chiesto al governatore Vincenzo De Luca di fare pressione sui direttori generali delle aziende sanitarie, ospedaliere, Irccs, policlinici universitari e Istituto zooprofilattico per velocizzare le procedure concorsuali propedeutiche alla Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
stabilizzazione. Questo per "dare spazio ai fatti con la stabilizzazione di tutti gli operatori della sanità aventi diritto e quindi, completando il piano delle assunzioni e portare a termine l' ambizioso progetto per il raggiungimento del definitivo obiettivo nella griglia dei Livelli essenziali di assistenza". In tutto sono 1335 i precari da stabilizzare nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Campania. Secondo quanto si legge nella tabella della Regione, il maggior numero di precari da stabilizzare si riscontrava alla Asl di Caserta, con 323 unità. Segue l' istituto Pascale che ne ha 266, mentre all' Asl Salerno se ne contano 175, Il numero minore si riscontra all' Asl di Benevento e all' azienda ospedaliera Ruggi di Salerno, con soli 6 precari a testa, e all' azienda ospedaliera "Sant' Anna e San Sebastiano" di Caserta con 7 unità. I soli medici da stabilizzare in Campania sono circa 350. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 5 EAV: € 966 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Ospedale San Paolo al collasso Solo 8 posti in Medicina d' urgenza e Ortopedia, i pazienti evitano il presidio NAPOLI - A parlare sono i numeri. Il reparto di Medicina d' Urgenza dell' ospedale San Paolo è praticamente ridotto all' osso: i 16 posti letto sono stati dapprima ridotti a 14, fino alla sforbiciata definitiva avviata il primo agosto, quando i posti sono passati addirittura a 6. Il motivo? Non ci sono abbastanza medici. Ed è per lo stesso problema che la sala operatoria sta funzionando a fasce orarie ridotte. A causa della carenza di medici anestesisti, si opera solo dalle 8 alle 14. Un disagio che si ripercuote inevitabilmente sulla macchina degli interventi. Le operazioni si accavallano, slittano, e ritardi si accumulano ad altri ritardi. In molti casi, quando non si rientra nelle 48 ore di attesa previste per un intervento, il paziente viene spedito verso altri presidi, primo tra tutti l' Ospedale del Mare. Anche il reparto di Ortopedia è stato notevolmente ridimensionato: solo 8 sono i posti letto a disposizione, anche qui per mancanza di dottori. "E' indubbio che l' ospedale San Paolo stia attraversando il periodo più buio di sempre. Ormai la Medicina d' Urgenza non ha neanche più il medico di guardia di notte, mentre nel reparto di Cardiologia, dove ci sono pochissimi pazienti, sosta il medico 24 ore su 24. In questo periodo di vacanze, con la complicità di una direzione sanitaria priva di una seppur minima programmazione, si fa ricorso ad una notevole quantità di ore in convenzione di straordinario che ha prodotto solo una riduzione di posti letto in tutti i reparti, compresa la Rianimazione", denuncia Carmine Ferruzzi (nel riquadro), segretario aziendale Fials. "Le sedute operatorie sono state ad oggi ridotte all' osso, mentre in alcuni reparti registriamo un numero elevato di medici e chirurghi. Il personale di pediatria, l' ortopedia e la medicina d' urgenza non possono coprire i turni per la mancanza di una risonanza magnetica comprata da parecchi anni e mai installata. Ciò ci costringe giornaliermente a spostare diversi pazienti anche in condizioni critiche". Chi registra e vive ogni giorno i disagi al San Paolo punta ora il dito contro i Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
proclama a cui la sanità napoletana è abituata. Il presidio di Fuorigrotta attende quella rivoluzione di cui parla da tempo Ciro Verdoliva, dg dell' Asl Napoli 1 centro. Per il momento, i pazienti evitano sempre più l' ospedale, e preferiscono virare verso altre strutture, probabilmente ritenute più affidabili in termini innanzitutto di organizzazione. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 12 EAV: € 725 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Ospedale, appello ai vertici Asl La struttura del "Moscati" deve fare fronte ogni giorno a una forte affluenza di pazienti con gravi carenze di personale Cristiani (Cisl): da potenziare in particolare l' Oncoematologia e l' area cardiologica AVERSA (Renato Casella) - Il potenziamento dell' ospedale "Moscati" va messo al centro dell' azione dell' Asl con la nuova dirigenza nominata prima di Ferragosto e composta dal direttore generale Ferdinando Russo con il nuovo direttore sanitario Pasquale Di Girolamo Faraone e il riconfermato direttore amministrativo Amedeo Blasotti. Lo fa notare il segretario territoriale della Cisl funzione pubblica Nicola Cristiani. "I nuovi manager - ha dichiarato il simdacalista - pensino al potenziamento degli organici, a partire dall' ospedale di Aversa". Da anni, ricorda Cristiani, si verificano problemi di organico in tutte le strutture del Casertano, a cominciare dall' azienda ospedaliera "Sant' Anna e San Sebastiano" di Caserta, che deve far fronte a una forte affluenza. Ma non è da meno l' ospedale di Aversa, che serve un bacino d utenza vasto e sconta carenze di personale nell' area dell' emergenza, ma anche nei reparti. "Va prestata particolare attenzione - ricorda l' esponente della Cisl - alla nuova struttura per le malattie rare, unica in provincia, così come all' Oncoematologia, che in provincia è presente solo ad Aversa e Caserta. Anche nell' area cardioemodinamica ci sono carenze". Va poi ricolto, ha notato nei giorni scorsi lo stesso Cristiani, il problema dei circa 300 precari delle strutture sanitarie in Terra di Lavoro. Il piano ospedaliero, nota ancora Cristiani, prevedeva i tre Dea ad Aversa, Marcianise e Sessa Aurunca e tutti e tre vivono momenti difficili. Da parte loro, Maddaloni, San Felice, Santa Maria Capua Vetere e Piedimonte hanno bisogno di un rilancio. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 25 EAV: € 1.580 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Salute, accordo tra Napoli e Brescia «Un' intesa Napoli-Brescia favorirà la condivisione di esperienze e la nascita di nuovi protocolli clinico-assistenziali e socio-sanitari per una sanità pubblica sempre più votata all' eccellenza» si afferma in una nota dell' Asl Na1 Centro. A porre le basi del progetto sono stati Ciro Verdoliva (direttore generale dell' Asl Napoli 1 Centro) e Marco Trivelli (direttore generale dell' azienda socio sanitaria territoriale Spedali Civili di Brescia) a margine del Meeting di Rimini. «La prima intesa tra i due direttori generali, già protagonisti del protocollo Cardarelli-Niguarda - si afferma ancora nella nota - porterà in breve tempo alla nascita di attività e programmi congiunti con lo scopo di facilitare lo scambio culturale e la cooperazione nel campo della formazione e della ricerca». Tra i campi d' interesse i dipartimenti della salute mentale e di contrasto delle dipendenze. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 22 EAV: € 1.441 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Trombo lisi endovenosa successo su un paziente All' ospedale di Caserta LA SANITÀ LA SANITÀ Un paziente di Caserta è stato sottoposto a trombo lisi endovenosa per la seconda volta (la prima nel 2016) e gli è andata benissimo per la seconda volta (ha recuperato completamente il deficit) perché effettuata a non più di due ore dall' evento. In realtà, la ripetizione delle trombo lisi nello stesso paziente è un evento eccezionale. Nel 2014 erano stati riportati una trentina di casi al mondo. Dunque, la trombo lisi endovenosa a Caserta viene praticata e funziona e se tutta la catena dei soccorritori, cioè 118 e del Pronto soccorso è attivata nel modo giusto (la rete stroke) allora i risultati di quest' intervento sono fantastici. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 15 EAV: € 3.047 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità nazionale Aborto senza limiti: San Marino propone la legge peggiore silvana de mari La terra di San Marino era libera e intatta, l' unico luogo dove ancora il ventre della madre era il posto più sicuro, il posto senza orrore, il posto dove la felicità era totale. Ora la morte, il sangue, il dolore per smembramento, potrebbero distruggere la vita dentro il ventre materno anche nella libera terra di San Marino, che libera non è più, avendo rinnegato la libertà più elementare: quella di nascere. Anche a San Marino sta arrivando la legalizzazione dell' aborto, a spese dei contribuenti, con una legge folle che lo permette in qualsiasi stadio gravidanza, anche in quelli terminali, e che non permette l' elementare diritto a non uccidere, la elementare libertà all' obiezione di coscienza dei medici e infermieri. San Marino rischia di diventare un luogo totalitario. Fino ad oggi anche le nuove vite nel grembo delle loro madri si potevano dire tutelate da una legge che non ha mai permesso che nessuna donna morisse o finisse in prigione, ma che puniva l' aborto come reato penale, testimonianza questa di come il legislatore ritenesse un bene tanto prezioso, quello di una nuova vita, superiore a ogni circostanza generativa, tale da produrre un monito così forte a chiunque pensasse di poter mettere fine all' esistenza di un embrione, feto, bambino e futuro uomo.Assistiamo a un rigurgito di rivendicazioni che non appartengono per niente affatto all' uomo dotato di ragione e coscienza, filantropia, oltre che di cultura, e che hanno portato all' analisi frettolosa e spasmodica di una proposta di legge volta alla legalizzazione dell' aborto nella quale, come ha commentato il giudice Giacomo Rocchi, non solo «si scimmiotta la 194 ma liberandosi dalle norme in essa presenti e frutto di una sensibilità ancora presente all' epoca in cui fu approvata dal parlamento italiano, nella proposta sammarinese si nega il valore sociale della maternità e della tutela della vita umana fin dal suo inizio. La legge proposta a San Marino è di stampo prettamente individualista e libertaria e porta a false libertà anche per la donna e per la vita sessuale delle persone».Questa legge, come ogni Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
articolato di ispirazione ideologica, non parla mai del bambino: che il contenuto dell' utero materno, se nessuno lo uccide, diventerà un bimbetto che prima o poi pronuncerà la parola «mamma» è del tutto secondario. Se il contenuto dell' utero fosse chiamato bimbo qualcuno avrebbe un sussulto all' idea di trattarlo come un tumore o una cisti, qualcosa che deve essere tolto e buttato con le garze sporche. E propina l' aborto anche nelle fasi avanzate e terminali della gravidanza citando i rarissimi casi di incesto e violenza: la teoria è che i rarissimi bimbi nati da incesto o stupro non abbiano i fasci spinotalamocorticali per sentire il dolore della loro morte, non siano creature umane, siano feccia, scarto, siano privi di umanità. Aborto nelle fasi terminali vuol dire che il bambino viene smembrato in una fase in cui la sua capacità di provare dolore è assolutamente identica a quella di un bambino già nato e in una fase in cui potrebbe sopravvivere in una incubatrice. L' aborto tardivo si fa inducendo un parto prematuro, e impedendo al bimbo di sopravvivere anche se vitale. La crudeltà estrema di queste pratiche nasce dal fatto che viene uccisa una creatura che, fuori dal corpo della madre, potrebbe essere vitale. La legge parla entusiasticamente di eugenetica: il prodotto fallato non lo vuole nessuno. Quando mi sento triste vado su YouTube riguardo il bellissimo cortometraggio Il circo della farfalla. Il protagonista è un uomo. Nick, Nicholas James Vujicic, nato senza gambe senza braccia, che è diventato il più straordinario leader motivazionale. È sposato e ha quattro bambini sani. Penso al gran numero di persone che ho conosciuto vittime della talidomide, con arti imperfetti e vite magnifiche. Penso a tutti i ragazzi con la sindrome di Down che valorosamente affrontano la vita. Penso a un mio carissimo amico che ha un bimbetto con un piedino torto: durante la gravidanza per ben tre volte è stato proposto l' aborto del suo bambino. Penso ai due terrificanti casi in Italia di bimbi abortiti vivi e lasciati a morire soli in scatole di metallo con agonie durate più di 10 ore, abortiti rispettivamente per un labbro leporino, risolvibile chirurgicamente, e per un' atresia dell' esofago, anche questa risolvibile chirurgicamente, che oltretutto non c' era nemmeno: un errore dell' ecografista. Qualcuno ha pensato all' orrore nella mente delle loro madri, dopo che si sono rese conto dell' errore tragico che avevano fatto? Qualcuno ha capito che, una volta che si è instaurata la mentalità dell' aborto per prodotto fallato, gli stessi medici lo propongono per qualsiasi cosa? Fortunatamente non abbiamo ancora la diagnosi prenatale di miopia e tendenza all' obesità. Se aspettate un bambino e vi hanno detto che non è perfetto, vi prego andate su YouTube e guardate Il circo della farfalla. Esiste una magnificenza dell' imperfezione ed è la caratteristica della vita.Qualcuno si è mai reso conto di che ferita sia, nell' inconscio di una donna, aver abortito? Quante vite vengono vissute con la depressione cronica, scelte sempre sbagliate, con una frenesia di autodistruzione che, andando a guardare, nasce proprio quel giorno lì, quando la donna ha fatto una scelta «comoda e ovvia», perlomeno così le è stata venduta. Nella legge i padri non sono mai nominati, ovviamente. Ad alcuni l' aborto spezzerà il cuore, mentre per altri, i peggiori, è una magnifica autostrada per la deresponsabilizzazione. Qualcuno ha una qualche idea di che danno sia in una famiglia un aborto volontario? In qualche maniera i fratellini lo percepiscono, loro sanno. Sempre in questo aborto di legge, che peraltro ha avuto il plauso della maggior parte dei politici che seggono nel parlamento di San Marino, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
si esclude, violando ogni norma riportata sulla carta dei diritti dell' uomo, il diritto elementare all' obiezione di coscienza da parte del personale sanitario: non è consentito a un medico avere la nausea davanti a un corpicino che finisce smembrato nell' aspiratore, meno che mai è prevista una figura che possa parlare anche solo per pochi minuti a chiarire che una scelta che sembra comoda e ovvia in realtà non lo è per nulla. La morte del piccolo ammasso di cellule che era destinato a diventare un figlio, non è affatto ovvia e non è nemmeno comoda: le conseguenze a corta e lunga distanza ci sono, è come se una polvere di morte entrasse nella persona della madre, una sottilissima e impalpabile polvere radioattiva che irradia pensieri di scomparsa e di perdita. Si può abortire da minorenni senza il consenso dei genitori: ovviamente una giovane donna considerata non abbastanza matura da poter votare, è considerata abbastanza matura per decidere la morte del piccolo grumo di cellule che, prima o poi, se non finisce smembrato nel bidone dell' aspiratore, diventerebbe un bimbo in grado di dire la parola mamma. Nella legge si prescrive anche la solita micidiale diseducazione sessuale da fare nelle scuole, una descrizione squallidissima della sessualità rappresentata non più come il più grande dono di Dio, ma come uno strofinio insulso da cui si ricavano sensazioni, con tristissime raccomandazioni su come limitare il rischio di beccarsi malattie sessualmente trasmissibili e quello, considerato non meno grave, di mettere al mondo una creatura. La sessualità è una maniera trovata da Dio, o se preferite dalla vita, per creare la generazione successiva mediante l' incontro di maschile e femminile, e quindi la sessualità deve essere sempre piena di affettività e di maturità perché, almeno in teoria, potrebbe generare una nuova magnifica vita. La sessualità invece viene sempre descritta nei corsi di educazione sessuale come qualcosa di insulso, vuoto e deresponsabilizzato, uno squallore mortale.Siamo una cultura di morte. Tutta la nostra civiltà è una cultura di morte, rappresentata non a caso nel genere hanno il più caro: l' horror. San Marino, finora, era stata fuori da questo orrore. Facciamo tutto il possibile perché questa piccola bolla di civiltà resti intatta.La vita è magnifica, e non smette mai di sorprenderci, se solo le permettiamo di esistere, se le permettiamo di sorprenderci, di aggirare le nostre insulse miserabili piccole strade fatte di comodo e ovvio. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 30 EAV: € 1.751 Lettori: 74.736 Argomento: Sanità nazionale Assunzione specializzandi, giovani medici contrari I giovani medici si schierano contro l' assunzione di specializzandi finalizzata a contrastare il fenomeno della mancanza di camici bianchi nelle regioni. L' Osservatorio giovani professionisti della Fnomceo ha diffuso una nota con cui critica la delibera approvata dalla regione Veneto lo scorso 14 agosto, con la quale veniva dato il via libera all' assunzione di 500 medici in possesso della sola abilitazione (si veda ItaliaOggi del 15 agosto scorso). «Ha suscitato forte preoccupazione la delibera della regione Veneto del 14 agosto che ha proposto di formare, per così dire, attraverso un mini-corso di 92 ore, circa 500 medici non specialisti, per poi impiegarli nei reparti più affollati e delicati degli ospedali regionali», si legge nella nota diffusa dall' Osservatorio giovani professionisti medici. «Da parte nostra respingiamo ogni tentativo di limitare la possibilità di una giusta, congrua e doverosa formazione ai neolaureati, che non possono essere sfruttati come bassa manovalanza e, allo stesso tempo, non possono essere illusi di barattare una formazione specialistica che dura necessariamente 4/5 anni con un corso intensivo della durata di poche settimane». Come soluzione al problema della carenza di medici, l' Osservatorio suggerisce di «fare in modo che per ogni laureato sia stanziata una borsa di studio». La delibera veneta è stata criticata anche dall' Anaao-Assomed, l' Associazione medici e dirigenti del Ssn, che in una nota diffusa ieri ha annunciato di aver impugnato le delibere regionali. © Riproduzione riservata. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 9 EAV: € 2.718 Lettori: 163.650 Argomento: Sanità nazionale «Basta col Far West, non fermare la legge anti violenza negli ospedali» Il ministro della Salute, Giulia Grillo, difende i lavoratori della sanità dopo l' attacco a un medico e un tecnico di radiologia a Palermo. «L' ennesimo episodio di aggressione a danno di lavoratori della sanità, questa volta a Palermo, conferma l' urgenza di una legge antiviolenza. Basta Far West, le corsie e gli ambulatori sono patrimonio di tutti i cittadini così come chi vi opera ogni giorno. Chi sta bloccando il Paese e il lavoro del Parlamento si assume anche la responsabilità di fermare questa importante legge di civiltà» scrive su Facebook la ministra della Salute, Giulia Grillo, commentando l' aggressione, denunciata dal sindacato Cimo, ai danni di un medico radiologo e un tecnico di radiologia insultati e strattonati due giorni fa. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 8 EAV: € 7.743 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità nazionale Donazioni, la svolta via al silenzio -assenso L' INCHIESTA Ettore Mautone Trapianti e donazioni di organi e tessuti: il ministero della Salute compie un passo decisivo verso l' attuazione del principio del silenzio assenso, uno dei cardini della legge 91 del 1999, la norma quadro che in Italia ha disciplinato le attività di trapianto ma orfana, a distanza di venti anni, del decreto attuativo relativo al principio che farebbe di ciascuno di noi un donatore dopo la morte se in vita non avessimo espresso alcuna volontà. Un passo cruciale, il decreto appena firmato dal ministro della Salute Giulia Grillo ma non ancora definitivo. Si tratta del regolamento che disciplina gli obiettivi, le funzioni e la struttura del Sistema informativo trapianti (Sit) e che estende la sua portata anche al Registro nazionale dei donatori di cellule riproduttive a scopi di procreazione medicalmente assistita per l' eterologa. Il Sistema informativo trapianti (Sit) è una infrastruttura informatica per la gestione dei dati collegati all' attività della Rete nazionale trapianti. Istituito dalla Legge del 1999 ha come principale scopo garantire la trasparenza e la tracciabilità dei processi di donazione, prelievo e trapianto. In pratica è la messa a regime delle anagrafiche di Asl e Comuni che saranno completati e collegati telematicamente con il Sistema nazionale e regionale trapianti. Un presupposto strutturale dunque affinché una rianimazione di ospedale sappia in tempo reale se un soggetto deceduto sia donatore o meno riducendo e semplificando le trafile che oggi presuppongono sempre la delicata fase dell' avvicinamento dei parenti per il via libera dei familiari all' espianto. IL FLUSSO DATI Le strutture che compongono la Rete nazionale trapianti formata da Asl, strutture sanitarie autorizzate al prelievo di organi e al trattamento di cellule riproduttive, Comuni e Associazioni di donatori, limitatamente alle dichiarazioni di volontà trasmettono al sistema informativo trapianti tutti i dati anagrafici e le dichiarazioni di volontà. Il ministero darà luogo poi a una massiccia campagna informativa che vedrà impegnate anche le Asl per Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
contattare i propri assistiti che non abbiano ancora espresso all' atto del rinnovo dei documenti di riconoscimento (in base a un' altra legge del 2010) la propria volontà di donare o meno gli organi. Per il vero e proprio decreto attuativo sul silenzio assenso saranno necessari dunque ancora ulteriori passi e atti amministrativi ma il regolamento appena approvato è senza dubbio il principale anello finora mancante per andare verso quella meta. «Non si possono impiegare venti anni per dare attuazione a una legge di civiltà come quella sui trapianti e le donazioni di organi commenta il ministro della Salute Giulia Grillo in un anno abbiamo dato seguito quello che era fermo da tempo immemore. Un obbligo morale e un impegno che mi ero prefissa da quando sono diventata ministro della Salute per rispondere alle numerose e giuste sollecitazioni che in questi anni sono provenute delle associazioni dei pazienti e dalla società civile e anche per rispondere in maniera puntuale alla sensibilità espressa su questo tema dal presidente del Consiglio. Potranno così essere salvate molte più vite, ma per farlo i cittadini devono essere adeguatamente informati e consapevoli e per questo lanceremo una nuova campagna informativa». LA MOBILITAZIONE DEI PAZIENTI Il nodo del silenzio assenso è stato sollevato nelle settimane scorse anche da alcuni pazienti in lista di attesa per un trapianto di cuore al Monaldi. A fronte della penuria di organi da trapiantare per salvare vite e della notevole percentuale, soprattutto al Sud, di opposizioni all' espianto, il Mattino ha raccolto l' appello e la sottoscrizione lanciate sul web affinché fosse attuato quanto previsto all' articolo 5 della norma del 91. Ossia fossero dettati termini e modalità per notificare ai cittadini la necessità di dichiarare la propria volontà in ordine alla donazione di organi e tessuti facilitando l' espressione della loro volontà e sollecitando, chi non l' avesse ancora fatto, ad esprimere appunto il proprio orientamento anche a fronte di tale facoltà prevista da una norma del 2010 che prevede che almeno all' atto del rinnovo dei documenti di identità ciascun cittadino possa esprimere la propria volontà in ordine alla donazione. LA PIATTAFORMA Il nuovo Sistema informativo trapianti ora in pista è volto a garantire la tracciabilità e la trasparenza dei processi di donazione, prelievo e trapianto d' organi e tessuti e assolve a diverse importanti funzioni. Dalla registrazione delle dichiarazioni di volontà riguardo alla donazione di organi e tessuti successivamente alla morte alla registrazione del flusso dei dati sull' attività di donazione, prelievo, trapianto e post trapianto di organi, tessuti e cellule comprese le staminali emopoietiche. I GAMETI E L' ETEROLOGA Grazie al regolamento viene riformata, con criteri di efficienza e trasparenza, la gestione delle liste delle persone in attesa di trapianto di organi e la registrazione dei decessi in cui vi sia una potenzialità di donazione di organi nelle strutture sanitarie, garantendo anche la gestione del Registro nazionale dei donatori di cellule riproduttive a scopi di procreazione medicalmente assistita di tipo eterologo. Su quest' ultimo fronte il Sistema informativo trapianti assicura la registrazione dei donatori di gameti e la tracciabilità del percorso delle cellule riproduttive dal donatore al nato e viceversa oltre che il conteggio dei nati generati da un medesimo donatore per garantire che scatti uno stop al superamento dei limiti massimi do donazioni consentite. Spazio infine a un registro per la segnalazione di reazioni ed eventi avversi gravi e la registrazione centralizzata dei dati anagrafici dei soggetti ammessi alla donazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019 Pagina 8 EAV: € 13.423 Lettori: 352.765 Argomento: Sanità nazionale Enoc: «Curare i piccoli significa anche amarli» LA PRESIDENTE DELL' OSPEDALE BAMBINO GESÙ Dall inviato a Rimini «I"piccoli" non sono solo i bambini, ma sono tutti gli invisibili, che non hanno accesso alla cura e all' amore che deve accompagnarsi alla cura». Con queste parole ieri la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, ha portato dentro al Meeting la quotidianità dell' ospedale pediatrico che oggi compie 150 anni. Intervistata su "la cura dei piccoli" nella nuova area salute del Meeting con Momcilo Jankovic, della fondazione "Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma", ha raccontato un ospedale che si nutre «di fede, carità, ma soprattutto speranza» e ha insistito sulla testimonianza di quest' amore per la persona umana che travalica lo stesso credo religioso e che è complementare alla terapia. Se l' ematoncologo è ottimista sulla prospettiva terapeutica dell' oncologia pediatrica - «l' 80% dei bambini malati di tumore guarisce» - a patto che «si sappiano ascoltare i bambini», la Enoc ha raccontato che «l' aver trascorso anni ad occuparmi di anziani mi consente di cogliere la completezza di un ospedale pediatrico che deve vedere anche il "futuro" dei bambini che cura». E ha insistito sull' emergenza più recente, quella psichiatrica: «In un anno sono arrivati al Pronto soccorso più di 200 ragazzi che avevano tentato il suicidio o che a- vevano praticato violenza su se stessi». Il Bambino Gesù ha uno sguardo internazionale che proietta anche i drammi in una prospettiva più ampia: «Quando un bambino arriva in ospedale l' ansia è che guarisca subito e bene, ma ci sono tante malattie genetiche che non hanno guarigione; dire a una famiglia che non c' è possibilità di sperare fa crollare il mondo, eppure dimentichiamo che il nostro dolore è lo stesso di una mamma africana o cambogiana, mentre noi continuiamo a identificarci con il nostro bambino, il nostro ospedale, la nostra società e la nostra scienza». Proprio perché tutte le famiglie soffrono in modo identico in tutto il mondo, osserva la presidente, «diventa importante che le risorse per la ricerca scientifica siano davvero a disposizione di quest' attività. E chi ruba alle guarigioni fa il peggio che un essere umano possa Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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