Media Monitoring per 20-08-2019 - Rassegna stampa del 20-08-2019 - Ruggi

Pagina creata da Viola Berti
 
CONTINUA A LEGGERE
Media Monitoring per 20-08-2019 - Rassegna stampa del 20-08-2019 - Ruggi
20-08-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 20-08-2019
Media Monitoring per 20-08-2019 - Rassegna stampa del 20-08-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      20/08/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Esami clinici, estate amara: stop anticipato ........................................................................... 1
      20/08/2019 - WWW.LIRATV.COM
            Incidente di Giovi: stazionarie ma gravi le condizioni dei quattro feriti ................................. 3
      19/08/2019 - WWW.SALERNOTODAY.IT
            Incidente a Giovi, urge sangue per i quattro feriti: l'appello di un medico ............................ 4
Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 5
      20/08/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Medici di famiglia in ferie boom di chiamate al 118 a rischio i malati più gravi ..................... 5
      20/08/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Pronto soccorso in affanno pochi dottori e infermieri ............................................................ 7
Sanità Campania ............................................................................................................................... 8
      20/08/2019 - CRONACHE DI NAPOLI
            "Organizzazione zero e misure inappropriate" ....................................................................... 8
      20/08/2019 - IL MATTINO
            Affondo di De Luca «Ora basta sparare sul Mezzogiorno» .................................................... 10
      20/08/2019 - CRONACHE DI NAPOLI
            Assistenza domiciliare, in 400 sperano ................................................................................ 12
      20/08/2019 - CRONACHE DI NAPOLI
            Ospedale San Paolo al collasso ............................................................................................ 14
      20/08/2019 - CRONACHE DI CASERTA
            Ospedale, appello ai vertici Asl ............................................................................................ 16
      20/08/2019 - IL MATTINO
            Salute, accordo tra Napoli e Brescia .................................................................................... 17
      20/08/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Trombo lisi endovenosa successo su un paziente ................................................................ 18
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 19
      20/08/2019 - LA VERITÀ
            Aborto senza limiti: San Marino propone la legge peggiore ................................................. 19
      20/08/2019 - ITALIA OGGI
            Assunzione specializzandi, giovani medici contrari .............................................................. 22
      20/08/2019 - IL GIORNALE
            «Basta col Far West, non fermare la legge anti violenza negli ospedali» ............................. 23
      20/08/2019 - IL MATTINO
            Donazioni, la svolta via al silenzio -assenso ......................................................................... 24
      20/08/2019 - AVVENIRE
            Enoc: «Curare i piccoli significa anche amarli» .................................................................... 26
      20/08/2019 - IL GIORNALE
            La guerra dei medici ai medici «No ai neolaureati in corsia» ............................................... 28
      20/08/2019 - IL TEMPO
            La Regione mette 3 ospedali a dieta .................................................................................... 30
      20/08/2019 - LA STAMPA
            La truffa più atroce al giovane chef con la Sla "Quel finto medico mi ha rubato la speranza"
             .............................................................................................................................................. 32
      20/08/2019 - AVVENIRE
            Su Lancet: «I medici via, l' Italia arranca» ............................................................................ 36
Media Monitoring per 20-08-2019 - Rassegna stampa del 20-08-2019 - Ruggi
20/08/2019                                                                                                                Pagina 22
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 4.097
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

              Esami clinici, estate amara: stop anticipato

 LA SANITÀ Sabino Russo Amaro inizio di
 settimana per tanti salernitani che
 volevano approfittare degli ultimi giorni
 di apertura delle convenzioni per
 effettuare le analisi del sangue e delle
 urine. Attraverso una mail inviata ai
 laboratori accreditati, ieri mattina, con la
 ridefinizione della data di presunto
 sforamento del tetto di spesa assegnato,
 avvenuta       dopo      l'   invio    delle
 comunicazioni da parte delle strutture
 ancora inadempienti, l' Asl ha indicato la
 sospensione anticipata al 17 agosto,
 rispetto a quella prevista la scorsa
 settimana del 23 agosto. La branca dei
 laboratori di analisi va a unirsi, quindi, a
 quelle per le quali gli esami diagnostici e
 le visite specialistiche erano già sold out,
 come cardiologia e radiologia (9 agosto),
 oltre medicina nucleare (20 luglio).
 Questo vuol dire che gli utenti devono
 pagare di tasca propria l' intero importo
 della prestazione sanitaria richiesta, non
 potendo più usufruire delle convenzioni,
 altrimenti devono inserirsi nelle liste d' attesa degli ambulatori pubblici, con i
 consueti tempi molto dilatati. Per questo motivo, l' altro giorno, il tribunale del
 malato ha presentato una lettera al direttore sanitario dei presidi Ruggi e Da Procida
 Angelo Gerbasio, invitando i vertici di via San Leonardo a prendere dei
 provvedimenti, per evitare sofferenze e disagi ai cittadini. Nella lettera si chiede il
 potenziamento (strutturale) delle prestazioni pubbliche, la valorizzazione delle
 strutture dei presidi annessi, a partire dal Da Procida, che ha presidi laboratoristici e
 radiologici di eccellenza sottoutilizzati, oltre all' invito alla dirigenza a farsi parte
 attiva col Comune e l' azienda trasporti per ottenere il potenziamento delle corse per
 il Da Procida e il Ruggi. A complicare la situazione, quest' anno, è arrivato il
 monitoraggio trimestrale della spesa, bypassato lo scorso anno a Salerno. Una
 novità che, almeno nelle intenzioni, doveva finalmente evitare il consueto blocco
 estivo agli esami e alle visite in convenzione, mantenendo sotto controllo la spesa,
 ma che per ora ha solo contribuito ad anticipare le criticità. Nel trimestre scorso l' alt
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 20-08-2019 - Rassegna stampa del 20-08-2019 - Ruggi
per cardiologia, medicina nucleare, radioterapia e radiologia è giunto come un
fulmine a ciel sereno il 28 maggio, con gli inevitabili problemi per gli utenti che
avevano effettuato le prenotazioni e che dovettero così pagare l' intero importo della
prestazione o inserirsi nelle liste d' attesa delle strutture pubbliche. Il giorno
successivo poi, si fermarono quasi tutte le altre branche, a eccezione dei laboratori
di analisi che goderono di qualche altro giorno di tregua. Il 30 infine, giunse lo stop
alle visite specialistiche e a diabetologia. Nel primo trimestre, invece, lo stop arrivò
per la cardiologia il 26 febbraio, per diabetologia l' 8 marzo, per gli esami di sangue
e urine il 9 marzo e gli esami radiologici il 4 marzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 20-08-2019 - Rassegna stampa del 20-08-2019 - Ruggi
20/08/2019
                                                      liratv.com
                                                                                                                          EAV: € 206
                                                                                                                          Lettori: 167
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

    Incidente di Giovi: stazionarie ma gravi le condizioni dei
                           quattro feriti
 Migliorano soprattutto le condizioni della figlia 28enne della coppia di medici
 salernitani coinvolti nel rocambolesco incidente di sabato pomeriggio, nella frazione
 Giovi Montena. I medici dell’Ospedale Ruggi stanno facendo di tutto per salvare la
 vita ai quattro protagonisti di una vicenda che ha dell’incredibile, mentre i
 Carabinieri di Salerno stanno indagando sulle cause possibili dell’incidente. L’ipotesi
 più accreditata è che la Mercedes Classe C del 2006 su cui viaggiavano abbia avuto
 un’improvvisa avaria all’impianto frenante. Circostanza che sarebbe avallata dalla
 dinamica dell’incidente, ovvero dal percorso tentato in extremis dal medico che
 guidava la vettura di immettersi su una stradina sterrata che terminava con una
 salita, per rallentare la folle corsa della vettura. Purtroppo, la manovra non è riuscita
 e l’auto è sbandata, piombando in una scarpata di 40 metri e schiantandosi sulla via
 sottostante. Ad avere la peggio, com’è noto, il conducente – medico dell’Asl come la
 moglie – ricoverato con traumi e fratture multiple ed ancora in pericolo di vita
 benché stazionario. La consorte, invece, ha subito operazioni per ridurre le lesioni e
 pare in miglioramento, così come la figlia. Rimane gravissima, invece, l’amica di
 famiglia 43enne che viaggiava sul sedile posteriore. Sbalzata fuori dall’abitacolo e
 recuperata su alcuni alberi, ha un trauma encefalico che preoccupa moltissimo i
 medici del Ruggi. Vale sempre l’appello fatto a donare sangue di ogni gruppo, per la
 necessità di fronteggiare le continue trasfusioni durante gli interventi chirurgici.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 20-08-2019 - Rassegna stampa del 20-08-2019 - Ruggi
19/08/2019
                                               salernotoday.it
                                                                                                                          EAV: € 726
                                                                                                                          Lettori: 7.133
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                        Link alla pagina web

  Incidente a Giovi, urge sangue per i quattro feriti: l'appello
                          di un medico

 I medici dell'Asl Bruno Scannapieco e
 Maria Russo, marito e moglie, erano a
 bordo della loro Mercedes, insieme alla
 figlia 28enne e ad un'amica 43enne,
 quando, per cause da accertare, sono
 finiti giù per la scarpata facendo un volo
 di circa 30 metri Approfondimenti
 Incidente a Giovi: in pericolo di vita
 Scannapieco e la 43enne, le condizioni
 dei feriti 18 agosto 2019 Restano gravi le condizioni di salute dei quattro feriti finiti
 in codice rosso, sabato pomeriggio, all’azienda ospedaliera-universitaria “San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, a seguito del grave incidente
 verificatosi nella frazione collinare di Giovi Montena. La dinamica I medici dell'Asl
 Bruno Scannapieco e Maria Russo, marito e moglie, erano a bordo della loro
 Mercedes, insieme alla figlia 28enne e ad un'amica 43enne, quando, per cause da
 accertare, sono finiti giù per la scarpata facendo un volo di circa 30 metri. Tra le
 ipotesi dell'incidente, un malore del conducente o un guasto ai freni. L’appello
 Intanto su Whats App sta circolando l’appello del medico salernitano Augusto De
 Pascale che invita cittadini e pazienti a donare il sangue per le quattro persone
 ferite: “Occorre urgentemente la raccolta di sangue (qualsiasi gruppo) per il collega
 e la moglie (anche lei medico) ricoverati in Ospedale. Bisogna recarsi al Ruggi (San
 Leonardo) di Salerno”. L’auspicio è che siano in tanti a rispondere positivamente al
 suo appello.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 20-08-2019 - Rassegna stampa del 20-08-2019 - Ruggi
20/08/2019                                                                                                                Pagina 24
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 4.454
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

  Medici di famiglia in ferie boom di chiamate al 118 a rischio
                         i malati più gravi

 `Appello dei sanitari a rivolgersi a
 sostituti e guardie notturne «A volte
 interveniamo perfino per somministrare
 la tachipirina» CAVA DE' TIRRENI Simona
 Chiariello Medici di base in ferie,
 farmacie chiuse: è boom di chiamate al
 118. Superlavoro per il rischio concreto
 di    impegnare     gli   operatori     dell'
 emergenza per patologie e problemi
 gestibili a casa o in ambulatorio (i
 cosiddetti codici bianchi) e di allungare i
 tempi di intervento per le vere e proprie
 emergenze. E così è capitato che mentre
 l' ambulanza e l' équipe dei sanitari era
 impegnata per un «banale» trasporto in
 ospedale di un paziente che doveva fare
 una trasfusione programmata o per la
 somministrazione di un antipiretico una
 donna intrappolata in un dirupo deve
 attendere che i soccorritori arrivino da
 Salerno. È accaduto nei giorni scorsi.
 Una situazione che, a detta degli stessi
 operatori sanitari, si sta ripetendo. L'
 INFORMAZIONE «Purtroppo si stravolge il
 senso del 118 con forti rischi per gli utenti - spiegano - occorre una campagna di
 informazioni che ricordi i motivi dell' istituzione del servizio di emergenza territoriale
 e le sue funzioni. Se si usa il 118 per interventi non di emergenza si corre il rischio
 che ci si trovi senza ambulanza in caso di un incidente o di un infarto. Bisogna
 attendere l' arrivo di un mezzo di soccorso di una postazione di un comune vicino ed
 i tempi di intervento si allungano. E si sa per le vere emergenze anche pochi secondi
 possono essere decisivi». In alcuni casi la «malafede» degli utenti che pensano di
 fare prima chiamando il 118, ma soprattutto la cattiva informazione, sono alla base
 di un cattivo uso del servizio di emergenza. «Veniamo attivati per pazienti anziani
 con la febbre che non hanno alcuna complicanza ed andrebbero trattati a casa.
 Siamo intervenuti per una semplice iniezione o addirittura per la somministrazione
 della tachipirina. Tutti casi che non richiedono il ricorso alle cure ospedaliere e non

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 20-08-2019 - Rassegna stampa del 20-08-2019 - Ruggi
rappresentano certo un' emergenza». Nei giorni scorsi, il brutto incidente, capitato
ad una signora di Passiano, caduta in dirupo mentre stava pulendo il suo terreno. È
stato necessario attendere l' arrivo dell' ambulanza da Salerno perché il Saut di Cava
era impegnato in un altro intervento da codice bianco. Per fortuna non ci sono state
conseguenze. Occorre precisare che fino ad oggi le richieste massicce ed anche
inappropriate al 118 non hanno causato problemi reali. I sanitari, però, lanciano un
appello, cercando di sensibilizzare la cittadinanza ad un uso corretto del servizio di
emergenza territoriale. «Le alternative per chi non è in una situazione di emergenza
ci sono anche nei periodi di ferie. Se il proprio medico di base è in vacanza c' è il
sostituto o la guardia medica. E se la farmacia è chiusa per ferie ci sarà sempre
quella di turno». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 20-08-2019 - Rassegna stampa del 20-08-2019 - Ruggi
20/08/2019                                                                                                                Pagina 24
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 2.465
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

       Pronto soccorso in affanno pochi dottori e infermieri

 Carenza di personale al pronto soccorso
 del «Martiri del Villa Malta», sono
 previsti sei nuovi medici, ma il sindaco
 chiede una accelerata in un momento
 particolarmente critico in cui la direzione
 sanitaria ha tamponato la criticità
 spostando i camici bianchi del reparto di
 medicina. Una manovra che ha ridotto a
 17 i posti letto in reparto, facendo
 chiudere un' ala di piano. Chiesto un
 tavolo tecnico urgente per arrivare al
 potenziamento in tempi brevi. Il primo
 cittadino ha inviato una nota al direttore
 generale dell' Asl di Salerno, Mario
 Iervolino,    al     direttore    sanitario
 presidiale, Rocco Calabrese, chiedendo
 un tavolo tecnico urgente. «Basta
 emergenze dice il pronto soccorso deve
 avere subito il proprio organico con i sei
 medici già previsti. In qualità di sindaco
 della città di Sarno ho chiesto la
 convocazione urgente ed indifferibile di
 un tavolo tecnico per la risoluzione delle
 problematiche      relative    al    pronto
 soccorso dell' ospedale Martiri del Villa Malta, criticità che conosco bene da vicino in
 qualità di primo cittadino e di operatore. La carenza di personale nonostante l'
 abnegazione ed il senso del dovere dei medici e degli infermieri attualmente in
 servizio rendono difficile il lavoro e la garanzia di un servizio efficiente ai tanti
 accessi al pronto soccorso. L' ospedale ha una utenza che si estende anche ai paesi
 del napoletano, ma un organico notevolmente ridotto rispetto a quello di Nocera
 Inferiore». Rossella Liguori © RIPRODUZIONE RISERVATA.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 20-08-2019 - Rassegna stampa del 20-08-2019 - Ruggi
20/08/2019                                                                                                                Pagina 5

                                                                                                                          EAV: € 940
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

             "Organizzazione zero e misure inappropriate"

 NAPOLI (Ri.Spa.) - La scorsa settimana il
 San Paolo è stato al centro di una
 polemica tra direzione e sindacati. Il
 terreno di scontro era costituito dalla
 presenza nella Recovery Room di due
 pazienti affetti da un pericoloso batterio.
 Il direttore sanitario Nunzio Quinto
 rassicurava circa l' impossibilità di un
 rischio contagio con altri degenti,
 visitatori o personale. Posizione non
 condivisa dai sindacati, che ritenevano
 anzi    la    situazione    estremamente
 pericolosa. Solo l' ultimo, questo, degli
 socntri tra i vertici dell' ospedale e il
 personale, sintomo di una situazione di
 generale         malumore        condivisa
 innanzitutto     dal    Comitato    Sanità
 Campania. L' avvocato Sergio Romano
 (nel riquadro), a capo del comitato,
 definisce le azioni della direzione del
 nosocomio "dai contorni oscuri". " Le
 misure messe in campo dalla direzione
 sanitaria sono state del tutto inappropriate: la Recovery Room e l' alloggiamento dei
 pazienti in un' area non adeguata, oltre che rischiosa per l' incolumità degli stessi, è
 anche lesiva della loro dignità. Sorprende, tra l' altro, il silenzio della maggior parte
 delle organizzazioni sindacali, forse complice il periodo agostano, nel non porre un
 adegua to focus sulla vicenda, anche per l' assenza di misure e provvedimenti
 alternativi e suppletivi messi in campo dall' azienda". La richiesta che il comitato fa
 alla direzione è quella di una maggiore chiarezza, relativa innanzitutto alla
 situazione di disorganizzazione in cui il presidio di Fuorigrotta si trova. " La
 sospensione delle attività del reparto di Rianimazione dell' ospedale San Paolo segue
 al mancato funzionamento del reparto di Cardiologia del nosocomio, nonché alle
 tante problematiche relative ai reparti di Ortopedia e Medicina d' Urgenza. La
 dirigenza non solo non ha comunicato ai degenti ed ai familiari le motivazioni della
 sospensione, la durata, né le misure alternative messe in campo, ma ciò che
 ulteriormente preoccupa è la riduzione di quasi della metà dei posti letto. È
 comprensibile che la comunità debba subire dei disagi in un' ottica di miglioramento
 del servizio, ma tali disagi devono avere come contro bilanciamento un
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
miglioramento del servizio sanitario. Un rapporto costi benefici in cui i benefici per la
comunità, soccombono ancora una volta a vantaggio dei costi", conclude Romano.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019                                                                                                                Pagina 25

                                                                                                                          EAV: € 6.624
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

    Affondo di De Luca «Ora basta sparare sul Mezzogiorno»

 LA SFIDA Adolfo Pappalardo «Basta
 attaccare il Mezzogiorno», dice il
 governatore De Luca riferendosi al
 progetto di autonomia differenziata. Su
 cui, lo chiarisce ieri al meeting di Rimini
 di Comunione e Liberazione dove è
 ospite per parlare di sanità, lui è anche
 d' accordo «se però - puntualizza - si
 chiariscono i livelli essenziali di
 prestazione da garantire a tutti i cittadini
 italiani, dal Piemonte alla Sicilia». Poi nel
 mirino finiscono i grillini ma soprattutto il
 ministro leghista Salvini: «Chi usa il
 rosario in politica deve andare all'
 inferno, se lo portino Satana e
 Barabba...». IL FEDERALISMO «In politica
 si sbaglia quando gli obiettivi non hanno
 la forza necessaria, le spalle per essere
 realizzati. Ho detto a tanti miei amici del
 Nord, della Lombardia e del Veneto:
 finiamola di sparare a salve. Cerchiamo
 di conquistare le riforme possibili e utili.
 Se le riforme significano un tasso di
 rigore nella gestione delle istituzioni, di
 efficienza amministrativa, se significa combattere il plebeismo, la clientela, io sono
 in prima fila. Se - chiarisce De Luca - significa spezzare il nostro Paese, spezzare la
 scuola pubblica unitaria, creare due sanità, io sono nettamente contrario». E si
 cominci da una stessa linea di partenza: «La Campania - aggiunge il governatore
 campano - riceve nel fondo sanitario nazionale 200 euro in meno pro capite rispetto
 all' Emilia Romagna e 100 euro rispetto a Lombardia e Veneto. Quando dicono, noi
 non togliamo un euro, cristallizziamo una situazione di svantaggio drammatico del
 Sud. Il problema non è non toccare nulla, il problema è toccare le cose partendo dai
 livelli essenziali delle prestazioni». Per il presidente della Campania serve «un'
 operazione verità: una riconferma dell' unità nazionale e poi insieme facciamo una
 battaglia per l' efficienza e la sburocratizzazione. Queste sono le cose che servono
 alle forze produttive e ai nostri territori». GLI ATTACCHI Naturale come, in queste ore
 di implosione del governo gialloverde, l' ex sindaco di Salerno si scagli contro grillini
 e leghisti (ma salva «persone perbene e competenti come Giancarlo Giorgetti e
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Massimo Garavaglia»). Più contro quest' ultimi, è chiaro, con particolare riferimento
al ministro dell' Interno. «Salvini ha raccolto la staffetta da Grillo nel diffondere
volgarità nel nostro Paese e aggressività nel linguaggio, ha introdotto una variante
che si può definire come il neanderthal style... Chi va in giro con i giubbotti di pelle,
e con i bermuda non può fare il ministro, chi va al Papeete beach a torso nudo non
può fare il ministro. E chi mostra nei comizi i rosari ancora peggio, deve andare all'
Inferno: se lo portino via Satana e Barabba, come direbbe Cervantes». LA CRISI
Rimarca, ancora, che non firmerà per l' assunzione dei navigator cari a Di Maio ma
che «a settembre parte invece il concorso per assumere a tempo indeterminato 650
dipendenti nei centri per l' impiego. Questa mi pare una cosa seria e mi pare anche
una cosa lineare». Ma in un certo modo apre ad un' intesa tra democrat e grillini. E
detta le condizioni «altrimenti sarebbe un suicidio per il Pd». «Serve prima un'
operazione verità con i grillini. L' Italia ha bisogno di restare unita dopo un decennio
di aggressività, linguaggio offensivo, banalizzazione dei problemi e su questa linea
hanno dato un contributo straordinario i Cinquestelle e Grillo diffondendo un
linguaggio offensivo, violento e irrispettoso. Si apra pure una discussione, ma -
esorta - prima occorre fare un' operazione verità in cui ciascuno dica cosa va fatto
per l' Italia, dove ha fatto bene e dove ha sbagliato. Per me, Lega e Cinquestelle
hanno fatto un disastro». «Ma voglio sapere - continua De Luca - cosa hanno da dire
i Cinquestelle rispetto alle stupidaggini che hanno raccontato per dieci anni, cosa
pensano i no vax davanti alle morti di bambini per morbillo o quelli che dicevano di
chiudere l' Ilva e poi l' hanno aperta». LA SANITÀ «La tutela della salute è uno dei
valori non negoziabili: abbiamo povera gente che senza servizio pubblico non
avrebbe aspettativa di vita. E in Campania - avverte - c' è un 15 per cento che non si
cura più: non hanno i soldi nemmeno per il ticket». Ma il punto nevralgico è la fine
del commissariamento della sanità. «Io non chiedo a nessuno di levare il
commissariamento perché sono io che faccio un piacere alla sedicente ministra della
Salute a rientrare nei poteri ordinari. La Campania ha fatto uno sforzo gigantesco e
la nostra posizione non è di accattonaggio. Non aspettiamo nulla più del dovuto. Ma
o chiudiamo questa maledetta storia del commissariamento o ci rivolgeremo alla
magistratura. Perché non è tollerabile che una Regione che ha fatto uno sforzo
immane resti bloccata perché - conclude - a Roma si dorme». © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019                                                                                                                Pagina 8

                                                                                                                          EAV: € 1.199
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

                  Assistenza domiciliare, in 400 sperano

 La Asl Napoli 1 dovrebbe essere la prima
 azienda a porre fine agli anni della
 precarietà per infermieri, Oss e
 fisioterapisti Dopo un decennio di
 affidamento alle cooperative esterne si
 farà ricorso alle graduatorie NAPOLI
 (Renato Casella) La questione dell'
 assistenza domiciliare terrà banco nei
 prossimi giorni, alla ripresa dell' attività
 sindacale. Il servizio è assicurato da
 cooperative esterne, ma da tempo si
 parla di riportarlo nelle aziende sanitarie
 e in un caso, quello della Asl Napoli 1, la
 procedura starebbe per partire. Il
 direttore generale dell' azienda Ciro
 Verdoliva ha promesso che sta per
 partire la gara per l' assistenza: il
 personale dipendente dalle cooperative
 sarà sostituito da infermieri, fisioterapisti
 e operatori socio sanitari inseriti nella
 graduatoria dell' azienda ospedaliera
 Cardarelli. Il provvedimento, dichiara
 Luigi D' Emilio della Cisl funzione pubblica, interessa 3-400 lavoratori delle varie
 categorie solo alla Napoli 1. "In altre aziende sanitarie fa notare il sindacalista c' è la
 stessa situazione, ma al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte dei
 vertici". Da una decina d' anni l' assistenza viene assicurata con le coop esterne. Nei
 mesi scorsi sono stati i 5 Stelle a intervenire sulla questione dell' assistenza
 territoriale, che comprende i servizi extraospedalieri come la continuità assistenziale
 (ex guardia medica) e appunto l' assistenza domiciliare. La Regione non si è ancora
 dotata di un adeguato piano sanitario di assistenza territoriale e quindi i cittadini
 sono costretti a rivolgersi agli ospedali anche per le patologie più lievi. Da affrontare
 nei prossimi giorni c' è anche la questione dei precari. La procedura di
 stabilizzazione dei precari della sanità è stata avviata da diversi mesi e a suo tempo
 i sindacati di categoria Anaao Assomed, Aaroi Emac, Cimo, Cgil Fp Medici, Cisl
 Medici, Cgil Fp Spta, Uil Fp Medici, Fvm, Fassid, Fedirets, Fesmed, Aupi, Sinafo, Snr,
 Sidirss e Ugl Medici hanno chiesto al governatore Vincenzo De Luca di fare pressione
 sui direttori generali delle aziende sanitarie, ospedaliere, Irccs, policlinici universitari
 e Istituto zooprofilattico per velocizzare le procedure concorsuali propedeutiche alla
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
stabilizzazione. Questo per "dare spazio ai fatti con la stabilizzazione di tutti gli
operatori della sanità aventi diritto e quindi, completando il piano delle assunzioni e
portare a termine l' ambizioso progetto per il raggiungimento del definitivo obiettivo
nella griglia dei Livelli essenziali di assistenza". In tutto sono 1335 i precari da
stabilizzare nelle aziende sanitarie e ospedaliere della Campania. Secondo quanto si
legge nella tabella della Regione, il maggior numero di precari da stabilizzare si
riscontrava alla Asl di Caserta, con 323 unità. Segue l' istituto Pascale che ne ha
266, mentre all' Asl Salerno se ne contano 175, Il numero minore si riscontra all' Asl
di Benevento e all' azienda ospedaliera Ruggi di Salerno, con soli 6 precari a testa, e
all' azienda ospedaliera "Sant' Anna e San Sebastiano" di Caserta con 7 unità. I soli
medici da stabilizzare in Campania sono circa 350.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019                                                                                                                Pagina 5

                                                                                                                          EAV: € 966
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

                            Ospedale San Paolo al collasso

 Solo 8 posti in Medicina d' urgenza e
 Ortopedia, i pazienti evitano il presidio
 NAPOLI - A parlare sono i numeri. Il
 reparto di Medicina d' Urgenza dell'
 ospedale San Paolo è praticamente
 ridotto all' osso: i 16 posti letto sono
 stati dapprima ridotti a 14, fino alla
 sforbiciata definitiva avviata il primo
 agosto, quando i posti sono passati
 addirittura a 6. Il motivo? Non ci sono
 abbastanza medici. Ed è per lo stesso
 problema che la sala operatoria sta
 funzionando a fasce orarie ridotte. A
 causa      della    carenza     di     medici
 anestesisti, si opera solo dalle 8 alle 14.
 Un      disagio     che     si     ripercuote
 inevitabilmente sulla macchina degli
 interventi. Le operazioni si accavallano,
 slittano, e ritardi si accumulano ad altri
 ritardi. In molti casi, quando non si
 rientra nelle 48 ore di attesa previste per
 un intervento, il paziente viene spedito
 verso altri presidi, primo tra tutti l' Ospedale del Mare. Anche il reparto di Ortopedia
 è stato notevolmente ridimensionato: solo 8 sono i posti letto a disposizione, anche
 qui per mancanza di dottori. "E' indubbio che l' ospedale San Paolo stia
 attraversando il periodo più buio di sempre. Ormai la Medicina d' Urgenza non ha
 neanche più il medico di guardia di notte, mentre nel reparto di Cardiologia, dove ci
 sono pochissimi pazienti, sosta il medico 24 ore su 24. In questo periodo di vacanze,
 con la complicità di una direzione sanitaria priva di una seppur minima
 programmazione, si fa ricorso ad una notevole quantità di ore in convenzione di
 straordinario che ha prodotto solo una riduzione di posti letto in tutti i reparti,
 compresa la Rianimazione", denuncia Carmine Ferruzzi (nel riquadro), segretario
 aziendale Fials. "Le sedute operatorie sono state ad oggi ridotte all' osso, mentre in
 alcuni reparti registriamo un numero elevato di medici e chirurghi. Il personale di
 pediatria, l' ortopedia e la medicina d' urgenza non possono coprire i turni per la
 mancanza di una risonanza magnetica comprata da parecchi anni e mai installata.
 Ciò ci costringe giornaliermente a spostare diversi pazienti anche in condizioni
 critiche". Chi registra e vive ogni giorno i disagi al San Paolo punta ora il dito contro i
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
proclama a cui la sanità napoletana è abituata. Il presidio di Fuorigrotta attende
quella rivoluzione di cui parla da tempo Ciro Verdoliva, dg dell' Asl Napoli 1 centro.
Per il momento, i pazienti evitano sempre più l' ospedale, e preferiscono virare verso
altre strutture, probabilmente ritenute più affidabili in termini innanzitutto di
organizzazione.

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019                                                                                                                Pagina 12

                                                                                                                          EAV: € 725
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

                            Ospedale, appello ai vertici Asl

 La struttura del "Moscati" deve fare
 fronte ogni giorno a una forte affluenza
 di pazienti con gravi carenze di
 personale Cristiani (Cisl): da potenziare
 in particolare l' Oncoematologia e l' area
 cardiologica AVERSA (Renato Casella) - Il
 potenziamento dell' ospedale "Moscati"
 va messo al centro dell' azione dell' Asl
 con la nuova dirigenza nominata prima
 di Ferragosto e composta dal direttore
 generale Ferdinando Russo con il nuovo
 direttore sanitario Pasquale Di Girolamo
 Faraone e il riconfermato direttore
 amministrativo Amedeo Blasotti. Lo fa
 notare il segretario territoriale della Cisl
 funzione pubblica Nicola Cristiani. "I
 nuovi manager - ha dichiarato il
 simdacalista - pensino al potenziamento
 degli organici, a partire dall' ospedale di
 Aversa". Da anni, ricorda Cristiani, si
 verificano problemi di organico in tutte le
 strutture del Casertano, a cominciare
 dall' azienda ospedaliera "Sant' Anna e San Sebastiano" di Caserta, che deve far
 fronte a una forte affluenza. Ma non è da meno l' ospedale di Aversa, che serve un
 bacino d utenza vasto e sconta carenze di personale nell' area dell' emergenza, ma
 anche nei reparti. "Va prestata particolare attenzione - ricorda l' esponente della Cisl
 - alla nuova struttura per le malattie rare, unica in provincia, così come all'
 Oncoematologia, che in provincia è presente solo ad Aversa e Caserta. Anche nell'
 area cardioemodinamica ci sono carenze". Va poi ricolto, ha notato nei giorni scorsi
 lo stesso Cristiani, il problema dei circa 300 precari delle strutture sanitarie in Terra
 di Lavoro. Il piano ospedaliero, nota ancora Cristiani, prevedeva i tre Dea ad Aversa,
 Marcianise e Sessa Aurunca e tutti e tre vivono momenti difficili. Da parte loro,
 Maddaloni, San Felice, Santa Maria Capua Vetere e Piedimonte hanno bisogno di un
 rilancio.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019                                                                                                                Pagina 25

                                                                                                                          EAV: € 1.580
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

                      Salute, accordo tra Napoli e Brescia

 «Un' intesa Napoli-Brescia favorirà la
 condivisione di esperienze e la nascita di
 nuovi protocolli clinico-assistenziali e
 socio-sanitari per una sanità pubblica
 sempre più votata all' eccellenza» si
 afferma in una nota dell' Asl Na1 Centro.
 A porre le basi del progetto sono stati
 Ciro Verdoliva (direttore generale dell'
 Asl Napoli 1 Centro) e Marco Trivelli
 (direttore generale dell' azienda socio
 sanitaria territoriale Spedali Civili di
 Brescia) a margine del Meeting di Rimini.
 «La prima intesa tra i due direttori
 generali, già protagonisti del protocollo
 Cardarelli-Niguarda - si afferma ancora
 nella nota - porterà in breve tempo alla
 nascita di attività e programmi congiunti
 con lo scopo di facilitare lo scambio
 culturale e la cooperazione nel campo
 della formazione e della ricerca». Tra i
 campi d' interesse i dipartimenti della
 salute mentale e di contrasto delle
 dipendenze.         ©      RIPRODUZIONE
 RISERVATA.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019                                                                                                                Pagina 22

                                                                                                                          EAV: € 1.441
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

          Trombo lisi endovenosa successo su un paziente

 All' ospedale di Caserta LA SANITÀ LA
 SANITÀ Un paziente di Caserta è stato
 sottoposto a trombo lisi endovenosa per
 la seconda volta (la prima nel 2016) e gli
 è andata benissimo per la seconda volta
 (ha recuperato completamente il deficit)
 perché effettuata a non più di due ore
 dall' evento. In realtà, la ripetizione delle
 trombo lisi nello stesso paziente è un
 evento eccezionale. Nel 2014 erano stati
 riportati una trentina di casi al mondo.
 Dunque, la trombo lisi endovenosa a
 Caserta viene praticata e funziona e se
 tutta la catena dei soccorritori, cioè 118
 e del Pronto soccorso è attivata nel
 modo giusto (la rete stroke) allora i
 risultati di quest' intervento sono
 fantastici. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019                                                                                                                     Pagina 15

                                                                                                                               EAV: € 3.047
                                                                                                                               Lettori: 29.750
                                               Argomento: Sanità nazionale

   Aborto senza limiti: San Marino propone la legge peggiore
 silvana de mari
 La terra di San Marino era libera e
 intatta, l' unico luogo dove ancora il
 ventre della madre era il posto più
 sicuro, il posto senza orrore, il posto
 dove la felicità era totale. Ora la morte, il
 sangue, il dolore per smembramento,
 potrebbero distruggere la vita dentro il
 ventre materno anche nella libera terra
 di San Marino, che libera non è più,
 avendo      rinnegato    la    libertà  più
 elementare: quella di nascere. Anche a
 San       Marino     sta    arrivando     la
 legalizzazione dell' aborto, a spese dei
 contribuenti, con una legge folle che lo
 permette in qualsiasi stadio gravidanza,
 anche in quelli terminali, e che non
 permette l' elementare diritto a non
 uccidere, la elementare libertà all'
 obiezione di coscienza dei medici e
 infermieri. San Marino rischia di
 diventare un luogo totalitario. Fino ad
 oggi anche le nuove vite nel grembo
 delle loro madri si potevano dire tutelate
 da una legge che non ha mai permesso che nessuna donna morisse o finisse in
 prigione, ma che puniva l' aborto come reato penale, testimonianza questa di come
 il legislatore ritenesse un bene tanto prezioso, quello di una nuova vita, superiore a
 ogni circostanza generativa, tale da produrre un monito così forte a chiunque
 pensasse di poter mettere fine all' esistenza di un embrione, feto, bambino e futuro
 uomo.Assistiamo a un rigurgito di rivendicazioni che non appartengono per niente
 affatto all' uomo dotato di ragione e coscienza, filantropia, oltre che di cultura, e che
 hanno portato all' analisi frettolosa e spasmodica di una proposta di legge volta alla
 legalizzazione dell' aborto nella quale, come ha commentato il giudice Giacomo
 Rocchi, non solo «si scimmiotta la 194 ma liberandosi dalle norme in essa presenti e
 frutto di una sensibilità ancora presente all' epoca in cui fu approvata dal
 parlamento italiano, nella proposta sammarinese si nega il valore sociale della
 maternità e della tutela della vita umana fin dal suo inizio. La legge proposta a San
 Marino è di stampo prettamente individualista e libertaria e porta a false libertà
 anche per la donna e per la vita sessuale delle persone».Questa legge, come ogni
                   Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
articolato di ispirazione ideologica, non parla mai del bambino: che il contenuto dell'
utero materno, se nessuno lo uccide, diventerà un bimbetto che prima o poi
pronuncerà la parola «mamma» è del tutto secondario. Se il contenuto dell' utero
fosse chiamato bimbo qualcuno avrebbe un sussulto all' idea di trattarlo come un
tumore o una cisti, qualcosa che deve essere tolto e buttato con le garze sporche. E
propina l' aborto anche nelle fasi avanzate e terminali della gravidanza citando i
rarissimi casi di incesto e violenza: la teoria è che i rarissimi bimbi nati da incesto o
stupro non abbiano i fasci spinotalamocorticali per sentire il dolore della loro morte,
non siano creature umane, siano feccia, scarto, siano privi di umanità. Aborto nelle
fasi terminali vuol dire che il bambino viene smembrato in una fase in cui la sua
capacità di provare dolore è assolutamente identica a quella di un bambino già nato
e in una fase in cui potrebbe sopravvivere in una incubatrice. L' aborto tardivo si fa
inducendo un parto prematuro, e impedendo al bimbo di sopravvivere anche se
vitale. La crudeltà estrema di queste pratiche nasce dal fatto che viene uccisa una
creatura che, fuori dal corpo della madre, potrebbe essere vitale. La legge parla
entusiasticamente di eugenetica: il prodotto fallato non lo vuole nessuno. Quando mi
sento triste vado su YouTube riguardo il bellissimo cortometraggio Il circo della
farfalla. Il protagonista è un uomo. Nick, Nicholas James Vujicic, nato senza gambe
senza braccia, che è diventato il più straordinario leader motivazionale. È sposato e
ha quattro bambini sani. Penso al gran numero di persone che ho conosciuto vittime
della talidomide, con arti imperfetti e vite magnifiche. Penso a tutti i ragazzi con la
sindrome di Down che valorosamente affrontano la vita. Penso a un mio carissimo
amico che ha un bimbetto con un piedino torto: durante la gravidanza per ben tre
volte è stato proposto l' aborto del suo bambino. Penso ai due terrificanti casi in
Italia di bimbi abortiti vivi e lasciati a morire soli in scatole di metallo con agonie
durate più di 10 ore, abortiti rispettivamente per un labbro leporino, risolvibile
chirurgicamente, e per un' atresia dell' esofago, anche questa risolvibile
chirurgicamente, che oltretutto non c' era nemmeno: un errore dell' ecografista.
Qualcuno ha pensato all' orrore nella mente delle loro madri, dopo che si sono rese
conto dell' errore tragico che avevano fatto? Qualcuno ha capito che, una volta che
si è instaurata la mentalità dell' aborto per prodotto fallato, gli stessi medici lo
propongono per qualsiasi cosa? Fortunatamente non abbiamo ancora la diagnosi
prenatale di miopia e tendenza all' obesità. Se aspettate un bambino e vi hanno
detto che non è perfetto, vi prego andate su YouTube e guardate Il circo della
farfalla. Esiste una magnificenza dell' imperfezione ed è la caratteristica della
vita.Qualcuno si è mai reso conto di che ferita sia, nell' inconscio di una donna, aver
abortito? Quante vite vengono vissute con la depressione cronica, scelte sempre
sbagliate, con una frenesia di autodistruzione che, andando a guardare, nasce
proprio quel giorno lì, quando la donna ha fatto una scelta «comoda e ovvia»,
perlomeno così le è stata venduta. Nella legge i padri non sono mai nominati,
ovviamente. Ad alcuni l' aborto spezzerà il cuore, mentre per altri, i peggiori, è una
magnifica autostrada per la deresponsabilizzazione. Qualcuno ha una qualche idea
di che danno sia in una famiglia un aborto volontario? In qualche maniera i fratellini
lo percepiscono, loro sanno. Sempre in questo aborto di legge, che peraltro ha avuto
il plauso della maggior parte dei politici che seggono nel parlamento di San Marino,

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
si esclude, violando ogni norma riportata sulla carta dei diritti dell' uomo, il diritto
elementare all' obiezione di coscienza da parte del personale sanitario: non è
consentito a un medico avere la nausea davanti a un corpicino che finisce
smembrato nell' aspiratore, meno che mai è prevista una figura che possa parlare
anche solo per pochi minuti a chiarire che una scelta che sembra comoda e ovvia in
realtà non lo è per nulla. La morte del piccolo ammasso di cellule che era destinato a
diventare un figlio, non è affatto ovvia e non è nemmeno comoda: le conseguenze a
corta e lunga distanza ci sono, è come se una polvere di morte entrasse nella
persona della madre, una sottilissima e impalpabile polvere radioattiva che irradia
pensieri di scomparsa e di perdita. Si può abortire da minorenni senza il consenso
dei genitori: ovviamente una giovane donna considerata non abbastanza matura da
poter votare, è considerata abbastanza matura per decidere la morte del piccolo
grumo di cellule che, prima o poi, se non finisce smembrato nel bidone dell'
aspiratore, diventerebbe un bimbo in grado di dire la parola mamma. Nella legge si
prescrive anche la solita micidiale diseducazione sessuale da fare nelle scuole, una
descrizione squallidissima della sessualità rappresentata non più come il più grande
dono di Dio, ma come uno strofinio insulso da cui si ricavano sensazioni, con
tristissime raccomandazioni su come limitare il rischio di beccarsi malattie
sessualmente trasmissibili e quello, considerato non meno grave, di mettere al
mondo una creatura. La sessualità è una maniera trovata da Dio, o se preferite dalla
vita, per creare la generazione successiva mediante l' incontro di maschile e
femminile, e quindi la sessualità deve essere sempre piena di affettività e di
maturità perché, almeno in teoria, potrebbe generare una nuova magnifica vita. La
sessualità invece viene sempre descritta nei corsi di educazione sessuale come
qualcosa di insulso, vuoto e deresponsabilizzato, uno squallore mortale.Siamo una
cultura di morte. Tutta la nostra civiltà è una cultura di morte, rappresentata non a
caso nel genere hanno il più caro: l' horror. San Marino, finora, era stata fuori da
questo orrore. Facciamo tutto il possibile perché questa piccola bolla di civiltà resti
intatta.La vita è magnifica, e non smette mai di sorprenderci, se solo le permettiamo
di esistere, se le permettiamo di sorprenderci, di aggirare le nostre insulse miserabili
piccole strade fatte di comodo e ovvio.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019                                                                                                               Pagina 30

                                                                                                                         EAV: € 1.751
                                                                                                                         Lettori: 74.736
                                         Argomento: Sanità nazionale

        Assunzione specializzandi, giovani medici contrari

 I giovani medici si schierano contro l'
 assunzione di specializzandi finalizzata a
 contrastare il fenomeno della mancanza
 di camici bianchi nelle regioni. L'
 Osservatorio giovani professionisti della
 Fnomceo ha diffuso una nota con cui
 critica la delibera approvata dalla
 regione Veneto lo scorso 14 agosto, con
 la quale veniva dato il via libera all'
 assunzione di 500 medici in possesso
 della sola abilitazione (si veda ItaliaOggi
 del 15 agosto scorso). «Ha suscitato
 forte preoccupazione la delibera della
 regione Veneto del 14 agosto che ha
 proposto di formare, per così dire,
 attraverso un mini-corso di 92 ore, circa
 500 medici non specialisti, per poi
 impiegarli nei reparti più affollati e
 delicati degli ospedali regionali», si legge
 nella nota diffusa dall' Osservatorio
 giovani professionisti medici. «Da parte
 nostra respingiamo ogni tentativo di
 limitare la possibilità di una giusta, congrua e doverosa formazione ai neolaureati,
 che non possono essere sfruttati come bassa manovalanza e, allo stesso tempo, non
 possono essere illusi di barattare una formazione specialistica che dura
 necessariamente 4/5 anni con un corso intensivo della durata di poche settimane».
 Come soluzione al problema della carenza di medici, l' Osservatorio suggerisce di
 «fare in modo che per ogni laureato sia stanziata una borsa di studio». La delibera
 veneta è stata criticata anche dall' Anaao-Assomed, l' Associazione medici e dirigenti
 del Ssn, che in una nota diffusa ieri ha annunciato di aver impugnato le delibere
 regionali. © Riproduzione riservata.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019                                                                                                                Pagina 9

                                                                                                                          EAV: € 2.718
                                                                                                                          Lettori: 163.650
                                          Argomento: Sanità nazionale

     «Basta col Far West, non fermare la legge anti violenza
                        negli ospedali»

 Il ministro della Salute, Giulia Grillo,
 difende i lavoratori della sanità dopo l'
 attacco a un medico e un tecnico di
 radiologia a Palermo. «L' ennesimo
 episodio di aggressione a danno di
 lavoratori della sanità, questa volta a
 Palermo, conferma l' urgenza di una
 legge antiviolenza. Basta Far West, le
 corsie e gli ambulatori sono patrimonio
 di tutti i cittadini così come chi vi opera
 ogni giorno. Chi sta bloccando il Paese e
 il lavoro del Parlamento si assume anche
 la responsabilità di fermare questa
 importante legge di civiltà» scrive su
 Facebook la ministra della Salute, Giulia
 Grillo, commentando l' aggressione,
 denunciata dal sindacato Cimo, ai danni
 di un medico radiologo e un tecnico di
 radiologia insultati e strattonati due
 giorni fa.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019                                                                                                                Pagina 8

                                                                                                                          EAV: € 7.743
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità nazionale

              Donazioni, la svolta via al silenzio -assenso

 L' INCHIESTA Ettore Mautone Trapianti e
 donazioni di organi e tessuti: il ministero
 della Salute compie un passo decisivo
 verso l' attuazione del principio del
 silenzio assenso, uno dei cardini della
 legge 91 del 1999, la norma quadro che
 in Italia ha disciplinato le attività di
 trapianto ma orfana, a distanza di venti
 anni, del decreto attuativo relativo al
 principio che farebbe di ciascuno di noi
 un donatore dopo la morte se in vita non
 avessimo espresso alcuna volontà. Un
 passo cruciale, il decreto appena firmato
 dal ministro della Salute Giulia Grillo ma
 non ancora definitivo. Si tratta del
 regolamento che disciplina gli obiettivi,
 le funzioni e la struttura del Sistema
 informativo trapianti (Sit) e che estende
 la sua portata anche al Registro
 nazionale dei donatori di cellule
 riproduttive a scopi di procreazione
 medicalmente assistita per l' eterologa.
 Il Sistema informativo trapianti (Sit) è
 una infrastruttura informatica per la
 gestione dei dati collegati all' attività della Rete nazionale trapianti. Istituito dalla
 Legge del 1999 ha come principale scopo garantire la trasparenza e la tracciabilità
 dei processi di donazione, prelievo e trapianto. In pratica è la messa a regime delle
 anagrafiche di Asl e Comuni che saranno completati e collegati telematicamente con
 il Sistema nazionale e regionale trapianti. Un presupposto strutturale dunque
 affinché una rianimazione di ospedale sappia in tempo reale se un soggetto
 deceduto sia donatore o meno riducendo e semplificando le trafile che oggi
 presuppongono sempre la delicata fase dell' avvicinamento dei parenti per il via
 libera dei familiari all' espianto. IL FLUSSO DATI Le strutture che compongono la
 Rete nazionale trapianti formata da Asl, strutture sanitarie autorizzate al prelievo di
 organi e al trattamento di cellule riproduttive, Comuni e Associazioni di donatori,
 limitatamente alle dichiarazioni di volontà trasmettono al sistema informativo
 trapianti tutti i dati anagrafici e le dichiarazioni di volontà. Il ministero darà luogo poi
 a una massiccia campagna informativa che vedrà impegnate anche le Asl per
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
contattare i propri assistiti che non abbiano ancora espresso all' atto del rinnovo dei
documenti di riconoscimento (in base a un' altra legge del 2010) la propria volontà
di donare o meno gli organi. Per il vero e proprio decreto attuativo sul silenzio
assenso saranno necessari dunque ancora ulteriori passi e atti amministrativi ma il
regolamento appena approvato è senza dubbio il principale anello finora mancante
per andare verso quella meta. «Non si possono impiegare venti anni per dare
attuazione a una legge di civiltà come quella sui trapianti e le donazioni di organi
commenta il ministro della Salute Giulia Grillo in un anno abbiamo dato seguito
quello che era fermo da tempo immemore. Un obbligo morale e un impegno che mi
ero prefissa da quando sono diventata ministro della Salute per rispondere alle
numerose e giuste sollecitazioni che in questi anni sono provenute delle associazioni
dei pazienti e dalla società civile e anche per rispondere in maniera puntuale alla
sensibilità espressa su questo tema dal presidente del Consiglio. Potranno così
essere salvate molte più vite, ma per farlo i cittadini devono essere adeguatamente
informati e consapevoli e per questo lanceremo una nuova campagna informativa».
LA MOBILITAZIONE DEI PAZIENTI Il nodo del silenzio assenso è stato sollevato nelle
settimane scorse anche da alcuni pazienti in lista di attesa per un trapianto di cuore
al Monaldi. A fronte della penuria di organi da trapiantare per salvare vite e della
notevole percentuale, soprattutto al Sud, di opposizioni all' espianto, il Mattino ha
raccolto l' appello e la sottoscrizione lanciate sul web affinché fosse attuato quanto
previsto all' articolo 5 della norma del 91. Ossia fossero dettati termini e modalità
per notificare ai cittadini la necessità di dichiarare la propria volontà in ordine alla
donazione di organi e tessuti facilitando l' espressione della loro volontà e
sollecitando, chi non l' avesse ancora fatto, ad esprimere appunto il proprio
orientamento anche a fronte di tale facoltà prevista da una norma del 2010 che
prevede che almeno all' atto del rinnovo dei documenti di identità ciascun cittadino
possa esprimere la propria volontà in ordine alla donazione. LA PIATTAFORMA Il
nuovo Sistema informativo trapianti ora in pista è volto a garantire la tracciabilità e
la trasparenza dei processi di donazione, prelievo e trapianto d' organi e tessuti e
assolve a diverse importanti funzioni. Dalla registrazione delle dichiarazioni di
volontà riguardo alla donazione di organi e tessuti successivamente alla morte alla
registrazione del flusso dei dati sull' attività di donazione, prelievo, trapianto e post
trapianto di organi, tessuti e cellule comprese le staminali emopoietiche. I GAMETI E
L' ETEROLOGA Grazie al regolamento viene riformata, con criteri di efficienza e
trasparenza, la gestione delle liste delle persone in attesa di trapianto di organi e la
registrazione dei decessi in cui vi sia una potenzialità di donazione di organi nelle
strutture sanitarie, garantendo anche la gestione del Registro nazionale dei donatori
di cellule riproduttive a scopi di procreazione medicalmente assistita di tipo
eterologo. Su quest' ultimo fronte il Sistema informativo trapianti assicura la
registrazione dei donatori di gameti e la tracciabilità del percorso delle cellule
riproduttive dal donatore al nato e viceversa oltre che il conteggio dei nati generati
da un medesimo donatore per garantire che scatti uno stop al superamento dei limiti
massimi do donazioni consentite. Spazio infine a un registro per la segnalazione di
reazioni ed eventi avversi gravi e la registrazione centralizzata dei dati anagrafici dei
soggetti ammessi alla donazione. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
20/08/2019                                                                                                                Pagina 8

                                                                                                                          EAV: € 13.423
                                                                                                                          Lettori: 352.765
                                          Argomento: Sanità nazionale

             Enoc: «Curare i piccoli significa anche amarli»

 LA    PRESIDENTE       DELL'      OSPEDALE
 BAMBINO GESÙ Dall inviato a Rimini
 «I"piccoli" non sono solo i bambini, ma
 sono tutti gli invisibili, che non hanno
 accesso alla cura e all' amore che deve
 accompagnarsi alla cura». Con queste
 parole ieri la presidente del Bambino
 Gesù, Mariella Enoc, ha portato dentro al
 Meeting la quotidianità dell' ospedale
 pediatrico che oggi compie 150 anni.
 Intervistata su "la cura dei piccoli" nella
 nuova area salute del Meeting con
 Momcilo Jankovic, della fondazione
 "Monza e Brianza per il bambino e la sua
 mamma", ha raccontato un ospedale che
 si nutre «di fede, carità, ma soprattutto
 speranza»      e    ha     insistito  sulla
 testimonianza di quest' amore per la
 persona umana che travalica lo stesso
 credo religioso e che è complementare
 alla terapia. Se l' ematoncologo è
 ottimista sulla prospettiva terapeutica dell' oncologia pediatrica - «l' 80% dei
 bambini malati di tumore guarisce» - a patto che «si sappiano ascoltare i bambini»,
 la Enoc ha raccontato che «l' aver trascorso anni ad occuparmi di anziani mi
 consente di cogliere la completezza di un ospedale pediatrico che deve vedere
 anche il "futuro" dei bambini che cura». E ha insistito sull' emergenza più recente,
 quella psichiatrica: «In un anno sono arrivati al Pronto soccorso più di 200 ragazzi
 che avevano tentato il suicidio o che a- vevano praticato violenza su se stessi». Il
 Bambino Gesù ha uno sguardo internazionale che proietta anche i drammi in una
 prospettiva più ampia: «Quando un bambino arriva in ospedale l' ansia è che
 guarisca subito e bene, ma ci sono tante malattie genetiche che non hanno
 guarigione; dire a una famiglia che non c' è possibilità di sperare fa crollare il
 mondo, eppure dimentichiamo che il nostro dolore è lo stesso di una mamma
 africana o cambogiana, mentre noi continuiamo a identificarci con il nostro bambino,
 il nostro ospedale, la nostra società e la nostra scienza». Proprio perché tutte le
 famiglie soffrono in modo identico in tutto il mondo, osserva la presidente, «diventa
 importante che le risorse per la ricerca scientifica siano davvero a disposizione di
 quest' attività. E chi ruba alle guarigioni fa il peggio che un essere umano possa
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Puoi anche leggere