Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 04 marzo 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 04 marzo 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
    mercoledì, 04 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 04 marzo 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                    mercoledì, 04 marzo 2020

Prime Pagine

 04/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                   4
 Prima pagina del 04/03/2020

 04/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                        5
 Prima pagina del 04/03/2020
 04/03/2020    Il Sole 24 Ore                                                                                 6
 Prima pagina del 04/03/2020
 04/03/2020    Italia Oggi                                                                                    7
 Prima pagina del 04/03/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 04/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36                                                   8
 Sangiorgi (Mei): «I piccoli club sono i più fragili»
 04/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                                   9
 Prima pagina Faenza-Lugo
 04/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                Beppe Sangiorgi   10
 La bassetta, gioco d' azzardo di Romagna
 04/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                                  11
 «Spariti 72mila euro», liquidatore nei guai
 04/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                                  13
 Bici rubata in centro, denunciato minorenne

 04/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                                  14
 Un festival dedicato alla figura femminile

 04/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                                  16
 Lavori sulla ferrovia. modifiche al traffico

 04/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                                  17
 «Quei dissuasori sulle ciclabili creano confusione e sono pericolosi»
 04/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 54                                                  19
 Il Coronavirus non frena l' arte: al Mic tornano visitabili Picasso e l' antico Egitto

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 04/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6                           MICHELE DONATI     20
 Nel Faentino le disdette oscillano fra il 40 e l' 85%
 04/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 7                                              22
 Sos Donna saltano diverse iniziative
 04/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25                           FILIPPO FABBRI    23
 Macchine agricole, in esplosione il mercato dell' usato
 04/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25                                             25
 Più tecnologia e cura dell' ambiente Ecco l' agricoltore del futuro
 04/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                             CHIARA BISSI    27
 Direttivo Pd con fumata nera Salta la scelta del candidato sindaco
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 04 marzo 2020 - Unione Romagna Faentina
04/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                              28
 È scontro fra Anpi e sindaco per la mostra a scuola sulle foibe

 04/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                              29
 Il Comitato Ordine pubblico a Faenza «Fondamentali i varchi videosorvegliati»
 04/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                      FRANCESCO DONATI        30
 Il Palazzo delle Esposizioni cambia destinazione d' uso
 04/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                              31
 Ruba una bici nuova: il proprietario la nota e chiama la Polizia locale
 04/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                              32
 Momevi e Mostra Agricoltura Faenza: confermate le date
 04/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 44                                              33
 Cantieri sulla linea treni sospesi due giorni

Stampa Locale

 04/03/2020   La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 17                                           Paola Naldi    34
 Tutti a lezione da Raffaello

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 04/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                    Giorgio Pogliotti   36
 Cig in deroga universale, oltre le zone «rosse e gialle»

 04/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 7                                                              G.Pog.    37
 Pulizia scuole, offensiva giudiziaria delle imprese contro il bando

 04/03/2020   Italia Oggi Pagina 31                                              ANTONIO CICCIA MESSINA      38
 La giustizia va in quarantena

 04/03/2020   Italia Oggi Pagina 32                                                      DANIELE CIRIOLI     40
 Cassa integrazione allargata
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[ § 1 § ]

     mercoledì 04 marzo 2020
                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

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                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                       Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                          Italia Oggi

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[ § 1 5 5 0 5 3 5 0 § ]

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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          LA MUSICA LIVE

                          Sangiorgi (Mei): «I piccoli club sono i più fragili»

                          Giordano Sangiorgi, patron del Mei - Meeting delle etichette indipendenti
                          di Faenza, racconta cosa sta succedendo alla musica live. Qual è la
                          situazione? «Premesso che la prevenzione viene prima di tutto, sono
                          saltati tanti piccoli eventi di cui ci occupiamo. È evidente il danno
                          soprattutto per i club sotto le 300-400 persone, che già vivono in un
                          equilibrio precario». Come avete reagito? «Lanciando un appello come
                          circuito Mei/Audiocoop, insieme a Silb, Anat e Asmea, Aia e rete dei
                          Festival, per chiedere lo stato di crisi al governo per il settore musicale».
                          Avete avuto risposte? «Sì. Andremo mercoledì (oggi, ndr) a un tavolo di
                          crisi convocato dal Mibact. Per quanto mi riguarda, aspetto di capire
                          cosa faranno le grandi associazioni di categoria perché è fondamentale
                          muoversi in modo unitario con le istituzioni». A quanto ammontano i
                          danni nel settore? «Agis ha fatto una stima di 10 milioni per la prima
                          settimana di stop agli spettacoli. Il 30% deriva dai piccoli eventi, più
                          fragili». Sta suggerendo di ripartire dai piccoli club? «Sì, sono loro a
                          tener viva la speranza di tornare a fare musica, creando piccoli assembramenti, non più grandi di quelli dei
                          supermercati, peraltro aperti. Però questo suggerimento deve arrivare dal governo, previo 'lasciapassare' a livello
                          sanitario». ro.be.

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                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
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[ § 1 5 5 0 5 3 4 8 § ]

                          mercoledì 04 marzo 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La storia

                          La bassetta, gioco d' azzardo di Romagna

                                                                                                                            Beppe Sangiorgi

                          Cipresso, accanito giocatore d' azzardo faentino, colto sul fatto finì
                          davanti al pretore. Alla domanda «È vero che giocava alla bassetta?»,
                          rispose risentito: «No, signor pretore, io giocavo a tagliato». Che sarebbe
                          'tajê', cioè la bassetta, il gioco d' azzardo più diffuso in Romagna. Ubaldo
                          Galli sosteneva che a Castel Bolognese, la 'Las Vegas di Romagna', si
                          giocava ovunque. Alla luce dei lampioni, all' osteria, nelle case signorili e
                          in quelle di campagna: l' importante era che non ci fossero in giro i
                          carabinieri. Il rischio maggiore era giocarsi tutto. Un certo Rinêld, dopo
                          che gli venne 'storto' il fante di bastoni in una giocata memorabile, andò a
                          casa, mise la carta «sôra e' zòc e cun e' manarén u i tajè la tësta», gli
                          tagliò la testa.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019      Pagina 10
[ § 1 5 5 0 5 3 4 5 § ]

                          mercoledì 04 marzo 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Spariti 72mila euro», liquidatore nei guai
                          Deve rispondere di appropriazione indebita aggravata su di una società faentina specializzata in beni per la casa all'
                          ingrosso

                          Approfittando della sua qualifica di liquidatore della società, sarebbe
                          riuscito a mettere le mani su più di 70 mila euro tra prelievi, bonifici e
                          assegni. Un' accusa partita dalla denuncia del socio unico della srl in
                          questione - un' azienda di Faenza specializzata nel commercio all'
                          ingrosso di prodotti per la casa - e costata a un 55enne ravennate difeso
                          dall' avvocato Giovanni Proni, il processo per appropriazione indebita
                          pluriaggravata e continuata. Udienze al via lunedì scorso davanti al
                          giudice Tommaso Paone con rinvio a metà ottobre per la fase istruttoria.
                          Intanto l' imprenditore che si era rivolto alla procura, un 66enne di origine
                          manfreda tutelato dagli avvocati Emanuele Fregola e Paola Bravi, si è
                          costituito parte civile chiedendo i danni - sia patrimoniali che non - per
                          una provvisionale quantificata in poco più di 36 mila euro. La vicenda,
                          secondo quanto finora contestato dall' accusa, è maturata tra il 6 luglio
                          2017 e il 30 marzo 2018, periodo nel quale il 55enne aveva ricoperto il
                          ruolo di liquidatore nella srl faentina al centro del caso. Almeno finché l'
                          assemblea ordinaria dei soci gli aveva revocato la carica sostituendolo con il 66enne. E le successive verifiche sui
                          conti compiute grazie anche a un commercialista, di lì a qualche mese avevano portato alla denuncia alla base del
                          capo d' imputazione. Nel dettaglio, l' imputato si sarebbe appropriato esattamente di 72 mila e 360 euro. I prelievi
                          perlopiù, da mille euro l' uno, finiti sotto alla lente investigativa, sono datati febbraio e marzo 2018 e sono stati fatti da
                          un conto intestato alla srl. Tuttavia le somme più cospicue, sono ricondotte a un bonifico allo sportello - 35 mila euro
                          in data 16 marzo sempre 2018 e sempre dallo stesso conto - e a un assegno circolare da 30 mila euro del 9 marzo.
                          Nella lista, figura anche un bonifico telematico da 900 euro del 28 febbraio. Nel complesso sono due le contestati
                          aggravanti: dell' ingente danno patrimoniale arrecato e dell' abuso delle relazioni d' ufficio. Nella sua richiesta di
                          costituzione depositata in tribunale, l' imprenditore manfredo ha anche sottolineato lo stato d' ansia che la vicenda
                          gli aveva finito con il provocare. Come dire che compito del giudice, in caso di condanna, sarà anche quello di
                          valutare i danni non patrimoniali legati al capo d' imputazione. Il caso della srl manfreda vede anche una storia nella
                          storia. Perché da un esposto del 55enne, oltre un anno fa era partita l' inchiesta della guardia di Finanza

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 11
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                          mercoledì 04 marzo 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          di Ravenna coordinata dal pm Lucrezia Ciriello che a metà dicembre scorso aveva portato al sequestro di uno
                          yacht di 24 metri, ormeggiato per il rimessaggio in un cantiere nautico friulano, nell' ambito di un fascicolo aperto nei
                          confronti del 66enne per le ipotesi di reato di sottrazione fraudolenta e auto-riciclaggio. Secondo quanto sin qui
                          contestato dagli inquirenti, il 55enne - in qualità di prestanome - avrebbe inizialmente accettato di intestarsi i beni
                          dell' imprenditore manfredo su cui pendeva un' azione di recupero da parte dell' Agenzia delle entrate. Così mentre l'
                          imprenditore in tal modo sarebbe diventato praticamente nullatenente, il prestanome aveva assunto cariche
                          amministrative in società italiane ed estere riferibili al 66enne. E tra i beni, c' era appunto il lussuoso yacht. Tuttavia, a
                          causa di alcuni dissidi, il patto fra i due si sarebbe rotto trasformandosi in un esposto a beneficio degli inquirenti.
                          a.col.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 12
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Bici rubata in centro, denunciato minorenne
                          Faenza, la Polizia locale ha identificato un 17enne grazie alle telecamere

                          La Polizia locale della Romagna faentina, nei giorni scorsi, ha identificato
                          e denunciato un 17enne di origini straniere, ritenuto responsabile del
                          furto di una bicicletta in pieno centro a Faenza. Secondo quanto
                          ricostruito dalla sezione della Polizia giudiziaria del comando di via
                          Baliatico il ragazzo aveva rubato la bicicletta in corso Mazzini nel
                          pomeriggio del 9 febbraio e, convinto che nessuno se ne accorgesse, l'
                          aveva iniziata a usare tranquillamente sin da subito. Il caso ha voluto che
                          il vero proprietario della dueruote, un ragazzo straniero appena
                          maggiorenne, qualche sera fa, ha visto la bicicletta, riconoscibilissima
                          per il colore, legata con una robusta catena a un palo dell' illuminazione
                          in corso Garibaldi. Il maggiorenne ha così avvisato la centrale operativa
                          della Polizia locale che ha provveduto, non con poca fatica, a tagliare la
                          catena e a riconsegnare la bicicletta al proprietario. Gli agenti che erano
                          intervenuti hanno però voluto approfondire la cosa, visionando le
                          immagini delle telecamere della videosorveglianza cittadina. Sono così
                          risaliti al 17enne ritenuto responsabile del furto già noto ai vigili manfredi per episodi legati al tema degli
                          stupefacenti. Il ragazzo, assieme ai genitori, è stato così convocato al comando di via Baliatico per dare spiegazioni
                          sulla provenienza della bici oggetto di furto. Inchiodato dalle telecamere, il minorenne ha ammesso di essere lui il
                          responsabile del furto, cosa che gli è costata una denuncia alla Procura della Repubblica per i minori di Bologna per
                          furto aggravato. Dalla sezione di polizia giudiziaria della Polizia dell' Unione fanno sapere che questo «è il decimo
                          minorenne identificato e denunciato per furto di biciclette a Faenza nelle ultime settimane, anche grazie alle
                          telecamere; in tutti i casi le bici sono state riconsegnate ai proprietari. La raccomandazione, visto l' elevato numero
                          di furti, è di assicurare sempre con i lucchetti le dueruote a elementi fissi quali pali o rastrelliere, anche quando ci si
                          ferma per una breve commissione». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          mercoledì 04 marzo 2020
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Un festival dedicato alla figura femminile
                          S' intitola 'Sorelle di corpo' e si svolge al Palazzo delle Esposizioni di Faenza Gli eventi cominciano l' 8 marzo, giorno
                          della festa della donna

                          'Sorelle di corpo' è il titolo del festival dedicato alla figura femminile in
                          programma a Faenza nei prossimi giorni fino alla fine del mese di marzo.
                          L' evento, che si svolgerà nella cornice del Palazzo delle Esposizioni da
                          domenica 8 a venerdì 27 marzo, è stato curato da Veronica Bassani e
                          Angela Molari. «Il progetto - spiegano le organizzatrici - unisce voci
                          diverse accomunate dall' intento di lanciare un messaggio di
                          consapevolezza e accettazione individuale. A fare da filo conduttore, un
                          percorso fotografico costruito da Valentina Botta, giovane fotografa di
                          Albisola, che ha ripreso donne di 'tutti i giorni' facendone modelle per
                          dissacrare il concetto canonico di perfezione e bellezza. Intorno a
                          queste immagini, diverse associazioni faentine hanno sviluppato una
                          serie di riflessioni». Il festival partirà domenica 8 marzo (orari di apertura:
                          tutti i giorni, dalle 16.30 alle 18.30) con l' apertura della mostra
                          fotografica. L' esposizione dialogherà con 'RitrovarSÌ', del gruppo
                          fotografico 'Aula 21' i cui componenti hanno interpretato il tema secondo
                          il loro punto di vista. Alle 18.30, l' associazione 'Dress again' presenterà le realizzazioni sartoriali di ragazze con
                          difficoltà economiche che, acquisendo le competenze del mestiere, possono trovare nuove opportunità lavorative.
                          Domenica 15 (ore 17), sarà la volta di 'Un' impresa da donne, prospettive su sfide e opportunità', incontro con
                          studentesse dell' università Cattolica di Milano. A conclusione della serata, l' associazione 'Le donne del vino'
                          illustrerà l' evoluzione della figura femminile nel panorama vitivinicolo italiano; a seguire, sono in programma
                          degustazione di vini locali. Mercoledì 18 (ore 18), 'Donne per le donne', i progetti di Sos Donna e Farsi Prossimo; si
                          parlerà delle vittime di violenza e della tratta delle donne provenienti dalla Nigeria. A seguire è prevista performance
                          di danza curato dell' associazione Iris. Gli altri appuntamenti del festival 'Sorelle di corpo' proseguiranno secondo
                          questo calendario. Venerdì 20 marzo (ore 20.30) è in programma 'Odio e sessismo online: quali strumenti per
                          contrastarli?', incontro curato dal circolo Arci Prometeo. Sabato 21 (ore 20.30), Donne inCanto, momento musicale al
                          femminile, un tributo alle grandi artiste cantanti; domenica 22 (ore 10), brunch domenicale e cortometraggi, mentre
                          venerdì 27 (ore 20.30) è prevista la serata conclusiva con le artiste di body painting Marilena e Thea che si esibiranno
                          in una performance che coniuga danza e pittura. Il 29 marzo (ore 21), 'L' annuncio', evento Off alla Casa del Teatro,
                          spettacolo tratto dal film 'The Party'.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 14
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                          CASTEL BOLOGNESE

                          Lavori sulla ferrovia. modifiche al traffico
                          Così saranno resi possibili transito e sosta dei bus che sosituiscono i treni

                          A seguito di lavori sulla linea ferroviaria tra Castel S. Pietro e Castel
                          Bolognese il 7 e 8 marzo, nei pressi della stazione di Castel Bolognese i
                          treni regionali saranno sostituiti da bus e sarà modificata la viabilità per
                          consentire transito e sosta dei bus. Dalle 23 del 6 marzo alle 23 dell' 8
                          divieto di sosta con rimozione per i veicoli in via S. Croce, sul lato Firenze,
                          dal civico 250 all' incrocio con il piazzale della Stazione e viale Cairoli.
                          Divieto pure in viale Cairoli, sul lato Bologna, dall' incrocio con piazzale
                          della Stazione al civico 29; sosta vietata pure nel piazzale della Stazione.
                          Dalle 6 del 7 marzo alle 23.30 dell' 8 senso unico con direzione Bologna-
                          Forlì in via S. Croce dal civico 250 all' incrocio con piazzale della Stazione
                          e viale Cairoli. Inoltre obbligo di svolta a destra in piazza 2 Agosto all'
                          incrocio con via S. Croce.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Quei dissuasori sulle ciclabili creano confusione e sono pericolosi»
                          Alvaro Vanni, responsabile sicurezza della Ciclistica Avis: «Rischiano di spingere le bici a dare precedenze sbagliate»

                          Ha tutta l' aria di una bocciatura senza appello quella cui stanno andando
                          incontro da parte degli utenti i dissuasori collocati pochi giorni fa sulle
                          piste ciclabili di viale Marconi e via Modigliana, questi ultimi poco prima
                          dell' abitato di Borgo Tuliero. Contrariato dalla decisione del Comune
                          anche Alvaro Vanni, responsabile sicurezza dell' Ascd Avis, il gruppo
                          ciclistico con il maggior numero di aderenti da queste parti,
                          organizzatore di raduni ed eventi partecipati da migliaia di amatori. «Quei
                          dissuasori mi paiono in contrasto con gran parte delle battaglie che
                          stiamo conducendo per la mobilità sostenibile e la tutela della salute dei
                          ciclisti», commenta Vanni, coinvolto anche nell' elaborazione di progetti
                          nazionali e regionali sulla sicurezza stradale. «Io sono tra i primi a
                          insistere, con gli associati Avis e con chi prende parte alle nostre
                          iniziative - precisa il responsabile sicurezza dell' Ascd Avis -, affinché i
                          ciclisti si servano delle piste ogni qual volta sono disponibili. Come
                          posso farlo quando sulle ciclabili compaiono delle vere e proprie
                          barriere? Quei dissuasori, pensati per rallentare l' andatura dei ciclisti, rischiano di spingerli a dare la precedenza alle
                          auto anche dove invece spetterebbe a loro. Con gli inevitabili fraintendimenti: chi è però che paga le conseguenze
                          maggiori degli incidenti stradali? I ciclisti. Una delle strutture in questione è collocata in corrispondenza di un
                          semplice passo carraio: ce n' era davvero necessità?». Vanni ci tiene a sottolineare come la sua non sia una difesa
                          aprioristica del ciclista. «Sono il primo a invocare il rispetto delle regole per tutti: l' utilizzo delle piste ciclabili
                          obbligatorie - che a Faenza sono due: un tratto di quella di via Modigliana e quella di via Canal Grande - e un no secco
                          ai 'grupponi' di ciclisti lungo la carreggiata. Quei dissuasori sono però un qualcosa di cui non si è mai discusso a
                          proposito di ciclabilità. Ne ho visti di analoghi solo a Roma: non certo una città-modello in fatto di mobilità
                          sostenibile. Li reputo pericolosi, ad esempio per chi pedali su una mountain-bike, o di difficile percorribilità per
                          chiunque guidi una cargo-bike o traini un carrello. Mezzi utilizzati proprio per aumentare la sicurezza dei bambini al
                          seguito, e che così finirebbero disincentivati». Quali potrebbero essere alternative possibili ai dissuasori? «La loro
                          rimozione sarebbe la scelta più saggia - dice Vanni -. Il vero investimento va fatto sull' educazione civica e stradale,
                          mettendo al centro il rispetto di tutti». Ha fatto discutere anche la recente collocazione del cordolo a fianco della
                          pista ciclabile

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 17
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                          mercoledì 04 marzo 2020

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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          di via degli Insorti, spesso più di un terzo della pista stessa, ridotta ora a un sentiero fra i tronchi dei pini.
                          «Consiglierei al Comune - conclude Vanni - di evitare altri interventi di questo tipo». Filippo Donati © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 18
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                          mercoledì 04 marzo 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il Coronavirus non frena l' arte: al Mic tornano visitabili Picasso e l' antico Egitto
                          Quella dedicata all' artista spagnolo si chiama 'La sfida della ceramica', ed è aperta fino al 12 aprile. Due esposizioni
                          invece a Palazzo Rasponi, in piazza Kennedy

                          Ecco le mostre in programma nel Ravennate fino a domenica 8 marzo.
                          Ravenna: Palazzo Rasponi dalle Teste (piazza J.F. Kennedy, 12); fino al
                          22 marzo: mostra 'Omaggio a Ferriano Giardini e mostra di Enrico Galassi
                          (1907-1980). Orario: feriali 15-18; sabato e festivi 11-18. Lunedì chiuso.
                          Faenza: al Mic Museo Internazionale delle ceramiche (via Baccarini 19);
                          fino al 12 aprile 2020 'Picasso. La sfida della ceramica'. Orario: da
                          martedì a venerdì 10-16; sabato e domenica 10-17,30. Chiuso i lunedì non
                          festivi; mostra permanente dedicata al Vicino Oriente ed all' Egitto antichi
                          (nella foto). Fino al 3 maggio, nella Project Room, sono esposte 35 opere
                          donate da Giorgio Levi. Alla Bottega Bertaccini (corso Garibaldi 1); dal 7
                          al 31 marzo mostra di incisioni dal titolo 'Spazi del silenzio' dell' artista
                          Samuel Moretti. All' Officina Matteucci (Corso Mazzini 62); fino al 7
                          marzo mostra di Alessandro Turoni, Alessandro Placci e Amelia Poli dal
                          titolo 'Personae'. Visita su appuntamento cell. 346 958 19 45. Cervia: ai
                          Magazzini del Sale dal 6 al 22 marzo mostra 'Alvaro Siza, viagem sem
                          programa'. Fusignano: al Granaio (piazza Corelli 16); fino all' 8 marzo mostra fotografica di Elio Ancarani dal titolo
                          'No Wall'. Orario: sabato 15-18; domenica 10-12 / 15-18. Lugo: all' Hotel Ala d' Oro (via Matteotti 56); fino al 12 marzo
                          mostra di Pietro Meletti dal titolo 'Carte d' identità'. Al Palazzo del Commercio (via Acquacalda,29), fino all' 8 marzo
                          mostra di Elisabetta Randi dal titolo 'Alta risoluzione'. Orario: martedì e giovedì 15-18; sabato e domenica 15.30-
                          18.30. Rosanna Ricci.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 19
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                          mercoledì 04 marzo 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Nel Faentino le disdette oscillano fra il 40 e l' 85%
                          Randi (Hotel Vittoria): «In pochi giorni cancellazioni a raffica» Annullati progetti di accoglienza per visitatori stranieri

                                                                                                                                 MICHELE DONATI

                          FAENZA Distette a raffica e attività praticamente sospese: in una manciata di
                          giorni il contraccolpo del Coronavirus ha investito con prepotenza il settore del
                          turismo aprendo una seria crisi per le strutture ricettive. «La situazione - afferma
                          Erik Lanzoni, direttore di IF Tourism Company - è preoccupante: gli albergatori
                          sono naturalmente fra i più colpiti, con disdette che oscillano dal 40% all' 85%.
                          Le criticità riguardano l' intero tessuto economico, con ricadute fortissime sul
                          turismo». DAL SOLD OUT AL VUOTO La drammaticità di questi giorni traspare
                          nettamente dalle parole di alcuni albergatori: «Per noi marzo è sempre stato un
                          ottimo periodo - racconta Bruno Randi, proprietario dello storico Hotel Vittoria,
                          nel centralissimo corso Garibaldi - e anche per quest' anno ci avvicinavamo al
                          tutto esaurito. In una manciata di giorni quasi tutte le prenotazioni sono state
                          cancellate: se questa situazione si prolungherà sarà una rovina». Anche
                          spostandosi in collina i toni restano gli stessi: «Le ripercussioni sono state
                          immediate - spiega Mauro Altini, titolare dell' agriturismo La Sabbiona - e temo
                          che continueranno a farsi sentire anche sul lungo periodo. Ci sono state diverse
                          cancellazioni per Pasqua, ma a preoccupare è anche il notevole calo dei
                          consumi: c' è stato ad esempio il 60% di disdette da parte di strutture ricettive della riviera cui forniamo vino di nostra
                          produzione». AGIRE TEMPESTIVAMENTE La reazione a catena rischia di mettere in ginocchio uno dei settori di
                          sviluppo economico su cui il territorio ha deciso negli ultimi anni di puntare con forza, ed è per questo che la richiesta
                          proveniente da più parti è quella di un intervento urgente del Governo: «Servono provvedimenti straordinaria livello
                          nazionale-spiega ancora Lanzoni - con un' iniezione di risorse forte e immediata. Al momento sono aperti un tavolo
                          nazionale e uno regionale: è necessario lavorare unitamente e fra una decina di giorni contiamo di ripartire con un
                          piano di comunicazione e promozione. L' obiettivo è salvare la stagione estiva, ma per farlo è fondamentale agire
                          tempestivamente». PROGETTI CON L'ESTERO "CONGELATI" Sulla stessa linea Massimo Isola, assessore a cultura e
                          turismo, che evidenzia il pesante calo dei visitatori dall' estero: «Abbiamo passato una settimana a disdire progetti di
                          accoglienza per turisti stranieri. Il pericolo per città come Faenza è quello di chiudersi e perdere in internazionalità, un
                          punto su cui abbiamo lavorato molto negli ultimi cinque anni». VOGLIA DI RIPARTIRE Negli altri comuni dell' Unione il
                          quadro resta sostanzialmente invariato, ma c' è anche chi prova a guardare avanti con speranza: «Alcuni miei
                          colleghi - spiega Claudio Dalle Fabbriche,

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 20
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                          mercoledì 04 marzo 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          proprietario dell' agriturismo Càdi Mezzo di Brisighella- mi hanno detto che le cancellazioni arrivano al 40%. Il
                          problema c' è, ma noi siamo più fortunati perché per ora non ho ancora ricevuto disdette. Speriamo che continui
                          così». Nel panorama generale l' ultima testimonianza pare la classica eccezione che conferma la regola, ma un altro
                          tratto comune è proprio la volontà di non arrendersi : «Tutte le persone con cui sono in contatto-conclude Erik
                          Lanzoni - hanno una voglia incredibile di rimboccarsi le maniche e superare questa crisi».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019       Pagina 21
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                          mercoledì 04 marzo 2020
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Sos Donna saltano diverse iniziative

                          A causa dell' ordinanza per arginare il Covid 19 anche Sos Donna di Faenza ha
                          dovuto annullare diverse iniziative. Venerdì 6 Marzo alla ore 20.30, al Piccadilly
                          di Faenza era previsto "Onda Rosa Indipendente" , il concerto evento è stato
                          però rimandato al 27 marzo. Rimandato a data da definire anche il concerto
                          previsto per sabato alle 21 nella Chiesa di Santa Maria della Misericordia a
                          Castel Bolognese. Rimane confermato invece per domenica 8 marzo (dalle
                          8.30 alle 13) l' iniziativa "Conad sta con Sos Donna" al supermercato La Filanda.
                          Presso il punto informativo posto all' interno del supermercato le volontarie
                          distribuiranno la mimosa offerta da Conad alle proprie clienti. Inoltre, durante le
                          giornate di venerdì, sabato e domenica per ogni scontrino che sarà emesso
                          verranno donati 10 centesimi al Centro Antiviolenza.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                          mercoledì 04 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Macchine agricole, in esplosione il mercato dell' usato
                          Conseguenza diretta del calo della redditività nei campi In 5 anni il mercato dei veicoli di seconda mano cresciuto del
                          60%

                                                                                                                               FILIPPO FABBRI

                          CESENA La redditività in campagna diminuisce e la prima conseguenza è il calo
                          degli investimenti. Non deve stupire, dunque, se il mercato delle trattrici
                          conosce più movimentazione nell' usato anziché nel nuovo. A dirlo sono i dati
                          FederUnacoma, la federazione nazionale dei costruttori di macchine agricole,
                          che ha lanciato l' allarme su un mercato da sei anni stabilizzato su una media di
                          18.400 unità. IL MERCATO Il dato preoccupa ancor di più in un quadro europeo
                          in crescita significativa in Francia, Germania, Regno Unito e Spagna. Malgrado il
                          contesto a tinte fosche sorprende il dato dell' Emilia Romagna che registra un
                          vero e proprio boom con un +21.4% di immatricolazioni. È il dato più alto in Italia
                          seguito da Lombardia (+10,2%) e Lazio (+14,2%), mentre in altre importanti
                          Regioni agricole subiscono netti decrementi: -25% in Campania, -5%in Piemonte,
                          -3%in Puglia e-18% in Sicilia. Ma al di là delle singole regioni è il contesto
                          generale a condizionare le scelte. A dirlo è Alessandro Malavolti presidente di
                          FederUnacoma: «Nel 2019 la produzione agricola italiana è diminuita dell' 1,3%
                          in volume per l' andamento non positivo delle produzioni di vino, frutta e cereali,
                          così come ha registrato una flessione in valore del 2.7% e in reddito del 2.6%. Il
                          calo dei redditi agricoli è un trend costante nel nostro Paese e questo penalizza da lungo tempo gli acquisti di
                          macchine anche in presenza di un reale fabbisogno di tecnologie». A conferma delle sue dichiarazioni parlano i dati
                          in chiaroscuro delle immatricolazioni. Lo scorso anno sono state 18.579 le nuove trattrici, in leggera crescita del
                          +0.7%. Il boom però arriva dall' usato che ha registrato 39.800 unità con un +5.3% (i passaggi di proprietà erano stati
                          nel 201837.800). Il dato si fa allarmante analizzando gli ultimi 5 anni con le immatricolazioni di macchine nuove
                          cresciute appena del 2,2%, mentre quelle di macchine usate esplose al 60,7%. «Questi numeri ci dicono che il
                          mercato nazionale si è stabilizzato - prosegue Malavolti -. Nei sei anni dal 2014 al 2019 (escluso il dato anomalo dell'
                          anno 2017 viziato, come noto, dall' immatricolazione forzata di stock di trattrici in giacenza prima dell' entrata in
                          vigore della nuova norma comunitaria sulle omologazioni) si è consolidato a una media di 18.400 unità». LA FIERA L'
                          innovazione meccanica in agricoltura sarà protagonista in Fiera a Faenza dal 20 al 22 marzo nella 83ª edizione della
                          Mostra Agricoltura Faenza (Maf) e nella 44esima edizione di MoMeVi (Mostra meccanizzazione vitivinicoltura). Di
                          scena le principali proposte di costruttori e distributori di macchinari e attrezzature, insieme a vivaismo, servizi e
                          tecnologie per vigneto, frutteto, campi, magazzino e cantina. La doppia rassegna ospita un centinaio di operatori
                          specializzati da tutta la penisola e pone un particolare focus sulla

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 23
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                          mercoledì 04 marzo 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          meccanizzazione della vitivinicoltura in un percorso che trova nel Polo di Tebano il suo centro di ricerca di
                          eccellenza. Oltre alla parte espositiva anche il programma convegni sulle tematiche d' attualità del mondo agricolo.
                          Tra i già annunciati: Olivicoltura in regione fra innovazione e sostenibilità; Potatura meccanica, Il progetto Nove Bolle
                          opportunità per la viticoltura romagnola; una degustazione divulgativa per conoscere difetti, e cause, del vino.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 24
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                          mercoledì 04 marzo 2020
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Più tecnologia e cura dell' ambiente Ecco l' agricoltore del futuro
                          Più tecnologia e cura dell'ambiente Ecco l'agricoltore del futuro

                          CESENA Addio agricoltore solo braccia e sudore. Quello del futuro è
                          tecnologicamente avanzato e attento ai valori dell' ambiente. A dirlo è una
                          ricerca realizzata da Image Line di Faenza su un target di giovani, di età tra i 18 e
                          i 35 anni, presenti nella community dell' azienda manfreda che conta 210mila
                          iscritti. "Giovani: idee concrete per l' agricoltura", questo il titolo della ricerca, ha
                          evidenziato come «la figura dell' agricoltore stia cambiando sempre più verso
                          una professione permeata di innovazione e tecnologia - spiega Ivano Val mori,
                          Ceo di Image Line- e nello stesso tempo attento alla sostenibilità». Secondo l'
                          indagine l' agricoltore del futuro è laureato (47%) o diplomato (45%) e se si parla
                          del posto di lavoro ha le idee molto chiare: vorrebbe lavorare in un' azienda che
                          si fa promotrice e si riconosce nei valori in cui egli stesso crede. Nello specifico
                          i giovani che hanno partecipato all' indagine vedono come luogo di lavoro
                          ideale, un' azienda attenta alla sostenibilità, tecnologicamente avanzata ein
                          grado di garantire tracciabilità alle produzioni. E qui entra in gioco un tema
                          chiave, sentito dai giovani: la sostenibilità. Quasi la totalità del campione ritiene
                          prioritaria la verifica della provenienza di un prodotto quando effettua un
                          acquisto (81,45%), preferisce acquistare frutta e verdura sfusa rispetto a quella confezionata (82,42%), pianifica gli
                          acquisti per evitare sprechi (83,01%), si impegna a ridurre al minimo i rifiuti indifferenziati (86,13%) ed evita o cerca di
                          evitare il più possibile l' acquisto di confezioni e prodotti usa e getta di plastica come piatti, bicchieri, posate, bottiglie,
                          sacchetti, vaschette per alimenti, etc. (82,42%). «Per i giovani spiega l' analisi - la sostenibilità è uno sviluppo che
                          tiene in considerazione l' equilibrio tra gli aspetti ambientali, sociali ed economici dei processi produttivi, e comunque
                          uno sviluppo volto a soddisfare i bisogni dell' odierna società senza compromettere la capacità delle generazioni
                          future di far fronte alle proprie». Nel processo di trasformazione agricola un ruolo centrale lo occupano tecnologie e
                          digitale. Il 97% dei giovani utilizza internet per studio o lavoro, inoltre, dalle risposte dei partecipanti emerge anche
                          quanto siano imprescindibili per il settore le nuove tecnologie, in particolare i software per la gestione del registro dei
                          trattamenti, le mappe di prescrizione e i sensori in campo. Le nuove generazioni hanno infine delineato tre priorità
                          per l' agricoltura del domani: i prezzi adeguati al lavoro dell' agricoltore e al valore del prodotto stesso; la sostenibilità;
                          il riconoscimento del ruolo di tutela del territorio anche tramite agevolazioni per il recupero e il mantenimento di aree
                          marginali. Contemporaneamente i giovani della community hanno individuato due aspetti dell' agricoltura di oggi

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 25
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                          mercoledì 04 marzo 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          che vorrebbero "cancellare": i prezzi bassi e la mentalità che si oppone alle innovazioni. Riguardo il numero di
                          partecipanti all' indagine preminenti sono stati Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Puglia e Sicilia. Zone d' Italia che
                          puntano sull' agricoltura quale pilastro dell' economia del paese e del made in Italy nel mondo. F. F.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 26
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Direttivo Pd con fumata nera Salta la scelta del candidato sindaco
                          Nessuna intesa durante l' incontro di lunedì sera Centristi e "zingarettiani" ancora divisi sul nome

                                                                                                                                    CHIARA BISSI

                          FAENZA Fumata nera per il centrosinistra faentino: la direzione del Pd lunedì
                          sera non ha sciolto il nodo del candidato sindaco per le comunali ormai
                          prossime. Venerdì sera o al massimo sabato mattina ci sarà un nuovo incontro
                          per tentare di avvicinare le posizioni da tempo ferme e distanti. In ballo la scelta
                          del profilo migliore per mantenere il governo della città e il metodo per allargare
                          l' attuale coalizione. La sfida con il centrodestra non sarà facile né scontata e il
                          tempo che passa non aiuta i cittadini a farsi un' opinione sull' idea di città che
                          propongono le parti in campo. LE BUONE INTENZIONI Nella nota ufficiale post
                          direzione, il Pd faentino ribadisce il valore del lavoro fatto sui «temi
                          programmatici per il futuro di Faenza, elementi essenziali sui quali disegnare il
                          profilo del candidato sindaco che raccolga la positiva esperienza delle giunte
                          guidate da Giovanni Malpezzi e possa aprire una nuova fase di protagonismo
                          per la città manfreda». Buone intenzioni dichiarate dopo il risultato di Bonaccini
                          alle regionali complice l' allargamento della coalizione. «È stata inoltre ribadita
                          la necessità di continuare a lavorare in maniera unitaria per l' individuazione del
                          candidato sindaco in un' ottica di condivisione con gli alleati». Ma da parte degli
                          alleati attuali serpeggia una certa preoccupazione: il Pd infatti, preso dalla dinamiche interne, ha presentato giorni fa
                          quattro nomi, senza avviare un vero e proprio confronto all' interno della coalizione. E ancora una volta il tempo non
                          gioca a favore di un avvicinamento non scontato a quella sinistra che è rimasta all' opposizione 5 anni fa e ora si è
                          ritrovata nel progetto di Elly Schlein. PRIMARIE LONTANE Lo stallo in atto vede le anime del partito -ovvero i centristi
                          di ispirazione cattolica e la sinistra più vicina alla segreteria nazionale di Zingaretti - alle prese con quattro nomi: il
                          vicesindaco Massimo Isola, Davide Agresti, Andrea Fabbri e Alberto Morini, l' outsider. Anime che convergono su un'
                          unica necessità: non andare alle primarie come ha fatto Cervia nel 2019 non senza scontri e difficoltà. La sintesi sul
                          programma e il candidato unitario sono i due obiettivi più urgenti da raggiungere superando i veti incrociati fra chi
                          vedrebbe in Massimo Isola la figura capace di rappresentare l' unità e chi pensa a un profilo diverso espressione del
                          tessuto sociale cittadino. Ecco allora che il compito per il segretario provinciale Barattoni, per quello comunale
                          Randi e per il coordinatore Anconelli è ancora tutto da svolgere.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 27
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                          mercoledì 04 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          È scontro fra Anpi e sindaco per la mostra a scuola sulle foibe
                          Pederzoli: «Spero che sia stata data la giusta lettura» L'associazione: «Intesa col Miur, siamo attoniti»

                          BRISIGHELLA Clima teso fra Anpi e Amministrazione comunale, dopo che il
                          sindaco Massimiliano Pederzoli ha stigmatizzato l' allestimento della mostra
                          FascismoFoibeEsodo all' Istituto comprensivo di Brisighella da parte dell'
                          associazione. In una lettera indirizzata all' Anpi locale, il primo cittadino ha
                          chiesto «di evitare di organizzare iniziative di rilevanza politica nella scuola
                          senza fra l' altro comunicarle all' Amministrazione e senza invitare sindaco e
                          giunta all' inaugurazione. Sperando che alla mostra sulle foibe alle scuole medie
                          sia stata data la giusta lettura anche all' interno delle classi, in ossequio alla
                          verità storica e non politica». Una presa di posizione dinanzi alla quale si dicono
                          «attonite» le Anpi di Brisighella, Bagnacavallo, Castel Bolognese, Faenza, Imola,
                          Riolo Terme, Solarolo, provinciale di Ravenna, comprensoriale Faentina e l'
                          Associazione Ca' Malanca. «Le diverse iniziative proposte all' istituto
                          comprensivo e alla cittadinanza si sono sempre ispirate ai principi della
                          Costituzione trasmettendo storia politica antifascista e non storia partitica -
                          precisano-. La scarsa conoscenza del ruolo e degli impegni dell' Anpi da parte
                          dell' amministrazione comunale denota la superficialità e la distanza con cui
                          ricopre il ruolo di sindaco il signor Pederzoli che, invece di essere parte attiva in un progetto di territorio mettendo in
                          relazione le diverse realtà, si pone quale censore delle iniziative che non condivide o che gli tolgono visibilità». Viene
                          poi ribadito che «il ruolo dell' Anpi di Brisighella «è di portare avanti gli obiettivi del Protocollo d' intesa nazionale
                          siglato con il Miur, impegnandosi a riscoprire i luoghi della memoria, a divulgare e promuovere i valori fondanti la
                          Costituzione come democrazia, libertà, solidarietà e pluralismo culturale». In occasione della Giornata del Ricordo,
                          oltre alla mostra, nell'istituto è stata tenuta una lezione da Marco Serena, ricercatore dell'Istituto storico della
                          Resistenza, alla quale, rammenta l'Anpi, era presente anche il sindaco. «Redarguendoci sul nostro operato e sulle
                          modalità ignorando completamente che ci siamo attenuti a quanto riportato dall'intesa AnpMiur, riteniamo questa
                          un'ulteriore scorrettezza nei nostri confronti che si va a sommare ai discutibili atteggiamenti già tenuti in precedenza
                          dall'amministrazione Pederzoli».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 28
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                          mercoledì 04 marzo 2020
                          Pagina 37

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il Comitato Ordine pubblico a Faenza «Fondamentali i varchi videosorvegliati»

                          FAENZA La situazione della sicurezza nella Romagna faentina è stata al centro
                          delle seduta di ieri del Comitato provinciale per l' Ordine e la Sicurezza pubblica -
                          presieduto dal prefetto Enrico Caterino - riunito in Municipio a Faenza, alla
                          presenza del Questore Loretta Bignardi, dei vertici delle forze dell' ordine, della
                          Polizia locale e i sindaci dei Comuni della Romagna faentina. È stato
                          evidenziato come i dati segnalino una complessiva diminuzione dei reati, in
                          particolare predatori, frutto dell' aumento dei servizi di presidio del territorio e
                          della positiva collaborazione tra forze dell' ordine e Polizia locale. È emersa la
                          necessità di rafforzare ulteriormente il contrasto allo spaccio di stupefacenti,
                          proseguendo anche le operazioni nelle scuole, e di monitorare il preoccupante
                          diffondersi di atti di vandalismo. È stata confermata l' importanza dei sistemi di
                          videosorveglianza, sia come deterrenti che per il supporto alle attività
                          investigative. Da questo punto di vista il sistema di varchi di lettura targhe video
                          sorvegliati della Romagna faentina, progetto pilota in regione, è un grandissimo
                          passo in avanti per l' interconnessione tra i sistemi digitali delle amministrazioni
                          locali e le forze di polizia e consente verifiche, in tempo reale, di passaggi nel
                          territorio di auto oggetto di indagine o rubate.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
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                          mercoledì 04 marzo 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il Palazzo delle Esposizioni cambia destinazione d' uso
                          Spazi per servizi rivolti alla città a cura delle associazioni di volontariato

                                                                                                                              FRANCESCO DONATI

                          FAENZA Una delibera approvata nell' ultimo consiglio comunale va a modificare
                          la destinazione d' uso del Palazzo delle Esposizioni, in corso Mazzini. Non più
                          spazio espositivo e per eventi collegati, ma «struttura designata ad ospitare
                          funzioni di altro genere - spiega l' assessore Andrea Luccaroni - ovvero:
                          promozione di servizi per la città che coinvolgano il mondo del volontariato, in
                          particolare persone fragili, anziani e diversamente abili, in percorsi di
                          cooperazione». In pratica una funzione in prevalenza sociale. Queste le linee di
                          indirizzo dettate nella delibera che include anche una manifestazione di
                          interesse rivolta a soggetti interessati a utilizzare gli spazi disponibili. Il tutto
                          scaturisce «dalla decisione di non andare più verso una ristrutturazione a fini
                          espositivi, che avrebbe comportato spese esorbitanti nell' ordine di 4 milioni
                          euro - continua Luccaroni-ma di rendere fruibile il complesso a un nuovo scopo,
                          affrontando solo una spesa minima per alcuni adeguamenti (impianti
                          soprattutto), considerato inoltre il fatto che la ristrutturazione in atto del
                          Palazzo del Podestà, andrebbe a creare una sovrapposizione di contenitori
                          simili». E pur vero che il Palazzo del Podestà non ha la stessa abbondanza di
                          spazi, ma ad avviso dell' assessore, «trovandosi in pieno centro, lo abbiamo inteso in sinergia con altri locali
                          disponibili tipo Galleria della Molinella, Ridotto del Masini, ex Salesiani, quindi complessivamente con una capienza
                          anche superiore al Palazzo delle Esposizioni». L' intenzione è dunque di dedicare all' associazionismo l' edificio di
                          corso Mazzini: «Un nuovo luogo - aggiunge Luccaroni- in cui mettere in opera attività congiunte, laboratori comuni, e
                          penso a quanto già svolto dalla Bottega della Loggetta, che punta a dare un servizio alla cittadinanza, coinvolgendo
                          ragazzi disabili per aiutarli a sviluppare forme di autonomia. Saranno possibili anche attività ricreative, ristorazione
                          leggera, sempre a base sociale. Una destinazione insomma, scelta anche in seguito a nume rose richieste pervenute
                          il tal senso». La spesa per adeguare il fabbricato a questo genere di iniziative, corrisponde in linea di massima a
                          quanto elargiva un bando di Anci a cui partecipò il Comune nel 2016, ovvero 150mila euro. Il progetto di fattibilità non
                          fu finanziato, ma torna utile adesso con l' individuazione dell' edificio. L' investimento sarà però a carico del Comune.
                          «È un esempio - conclude l' assessore - di politica del riuso circolare degli spazi: non è necessario fare sforzi enormi,
                          ma si può andare per piccoli gradini successivi, facendo collimare disponibilità ed esigenze».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 30
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                          mercoledì 04 marzo 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Ruba una bici nuova: il proprietario la nota e chiama la Polizia locale
                          Individuato e denunciato un 17enne, che l'aveva assicurata con una grossa catena

                          FAENZA Evidentemente c' è ancora chi non l' ha capita, che i furti di bicicletta in
                          città hanno i "minuti" contati. L' ampia copertura del territorio con le telecamere
                          rende molto difficile farla franca. L' ultimo a cadere nelle rete, identificato e
                          denunciato dalla Polizia locale della Romagna Faentina, un minorenne di 17
                          anni, di origini straniere, responsabile del furto di una bici in pieno centro (corso
                          Mazzini), il pomeriggio del 9 febbraio. Il giovane dopo avere consumato il reato
                          ha iniziato ad usare il mezzo tranquillamente, tant' è che il derubato, un ragazzo
                          appena maggiorenne, qualche giorno dopo, transitando in corso Garibaldi, ha
                          individuato la propria bici, acquistata da poco all' Unieuro: era legata a un palo
                          dell' illuminazione pubblica con una robusta e pesante catena. "Chi la fa l'
                          aspetti" avrà pensato il ladro, così si era premunito di assicurarla il più possibile
                          per evitare che gliela carpissero a sua volta. Senonché il derubato ha chiamato i
                          vigili che hanno provveduto, a fatica, a tagliare la catena e riconsegnare la
                          bicicletta al legittimo proprietario. La Polizia locale ha poi visionato le
                          telecamere divideosorveglianza e individuato il ragazzo che usava in maniera
                          continuativa la bicicletta rubata. Era una loro conoscenza, in quanto già
                          identificato per problematiche relative agli stupefacenti. Convocato al Comando con i genitori, per dare spiegazioni
                          sulla provenienza della bici il ragazzo ha ammesso subito di essere lui l' autore del furto. È così scattata la denuncia
                          alla Procura della Repubblica per i minori di Bologna. Si tratta del decimo minore, identificato e denunciato per furto
                          di biciclette a Faenza dalla Polizia locale nell' ultimo periodo, grazie alle immagini della videosorveglianza. In tutti i
                          casi le biciclette sono tornate in possesso dei legittimi proprietari, con grande soddisfazione. Da rimarcare come il
                          ladro in questa occasione avesse preso più precauzioni del legittimo proprietario, visto come aveva assicurato la bici
                          con una catena che ha impegnato gli agenti per diversi minuti, nonostante fossero forniti di adeguate tronchesi.
                          Perciò la raccomandazione della Polizia è quella di chiudere sempre i velocipedi con idonei sistemi di sicurezza al
                          fine di rendere più complicato il furto. Poi magari succede, come si vede spesso, che siano asportate selle, ruote o
                          altri accessori, forse con l' intento di comporre pezzo per pezzo biciclette utilizzabili. F. D.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 31
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                          mercoledì 04 marzo 2020
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Momevi e Mostra Agricoltura Faenza: confermate le date
                          Le due manifestazioni sono in programma alla Fiera di Faenza dal 20 al 22 marzo

                          FAENZA La MostraAgricoltura           Faenza ( M a f ) e M o M e V i ( M o s t r a
                          meccanizzazione vitivinicoltura) sono confermate nelle date previste. La Fiera
                          di Faenza, infatti, dopo un consulto con il sindaco di Faenza Giovanni Mal pezzi,
                          considerando che le misure previste nel decreto della Presidenza del Consiglio
                          dei Ministri (Dpcm) per il contrasto alla diffusione del coronavirus sono valide
                          dal 2 all' 8 marzo, ha deciso di confermare lo svolgimento del doppio
                          appuntamento in programma alla Fiera di Faenza dal 20 al22 marzo 2020. In tal
                          modo, due tra le rassegne più longeve in Italia-dedicate alle novità in fatto di
                          macchinari e attrezzature, vivaismo, servizi e tecnologie per vigneto, frutteto,
                          campi, magazzino e cantina - si svolgeranno regolarmente nei padiglioni
                          fieristici di Faenza. L' evento, oltre alla parte espositiva, ospiterà una parte
                          relativa alla convegnistica e la Rassegna Zootecnica. Mostra Agricoltura e
                          MoMeVi sono organizzati da Fiera di Faenza e Polo di Tebano, con il patrocinio
                          del Comune di Faenza, della Provincia di Ravenna, della Regione Emilia
                          Romagna e del Crea. Anche in questa edizione la BCC ravennate, forlivese ed
                          imolese è main sponsor della manifestazione che non è solo un appuntamento
                          professionale con l' agricoltura ma è anche un momento di incontro per tutta la collettività.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 32
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Cantieri sulla linea treni sospesi due giorni
                          Sabato 7 e domenica 8 marzo, divieto di sosta e accesso al parcheggio nord della stazione

                          CASTEL SAN PIETRO In seguito alla sospensione del traffico ferroviario nella
                          tratta fra Castel San Pietro Terme e               Castelbolognese p e r l a v o r i d i
                          potenziamento alla linea ferroviaria eseguiti a cura di Rete Ferroviaria Italiana,
                          nei giorni 7 e 8 marzo prossimi, ovvero sabato e domenica, il Comune di Castel
                          San Pietro Terme ha istituito, su richiesta di Trenitalia Tper, il divieto di sosta
                          con rimozione dalla mezzanotte di sabato 7 marzo alle 24 di domenica 8 marzo
                          nel parcheggio della stazione ferroviaria lato nord e nel tratto di accesso al
                          parcheggio stesso sulla via San Carlo, per garantire agli autobus sostitutivi l'
                          accesso e il deflusso in sicurezza. I LAVORI La linea Bologna - Rimini, fa sapere
                          Rfi, sabato 7 e domenica 8 marzo subirà modifiche al programma di viaggio dei
                          treni per interventi di potenziamento infrastrutturale, con traffico ferroviario
                          sospeso fra Castel San Pietro e Castelbolognese. «Rete Ferroviaria Italiana
                          (Gruppo FS Italiane) eseguirà lavori di impermeabilizzazione di tre ponti
                          ferroviari nel tratto imolese della linea, uno sul Canale Selice, uno su via Selice e
                          uno sulla strada privata Del Pozzo» spiega l' azienda in una nota. «Gli interventi
                          sono funzionali ad elevare gli standard prestazionali della linea e rientrano nel
                          progetto di velocizzazione della Direttrice Adriatica Bologna - Lecce, che consentirà ai treni di viaggiare fino alla
                          velocità massima di 200 chilometri orari», afferma la stessa azienda ferroviaria. MODIFICHE ALLA CIRCOLAZIONE
                          Per consentire le attività, dalle 00.30 di sabato 7 marzo (notte 6/7) alle 00.30 di lunedì 9 marzo (notte 8/9), sarà
                          quindi sospesa la circolazione dei treni fra le stazioni di Castel San Pietro e Castelbolognese. Contestualmente
                          saranno eseguiti lavori anche nelle tratte RiccionePesaro e Porto San Giorgio - Pedaso. Pertanto, sono «previste
                          modifiche al programma dei treni regionali e a lunga percorrenza, con cancellazioni, limitazioni, variazioni di
                          percorso, nuovi treni e autobus sostitutivi». I nuovi orari, in vigore nelle sole due giornate indicate, fa sapere sempre
                          Rfi, «sono consultabili sui sistemi informatici e di vendita dell' impresa ferroviaria: digitando stazione di partenza,
                          arrivo e data del viaggio, è possibile verificare in automatico l' offerta alternativa. Nelle stazioni sarà potenziata l'
                          assistenza alle persone in viaggio». Saranno infatti attivati dei bus sostitutivi per coprire col servizio pubblico la
                          medesima tratta interrotta temporaneamente. Proprio per lasciare spazio a questi ultimi è stato stabilito il divieto di
                          sosta nell' area.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 33
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