Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 15 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 15 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
    mercoledì, 15 aprile 2020
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 15 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                   mercoledì, 15 aprile 2020

Prime Pagine

 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                       4
 Prima pagina del 15/04/2020

 15/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                            5
 Prima pagina del 15/04/2020
 15/04/2020   Il Sole 24 Ore                                                                     6
 Prima pagina del 15/04/2020
 15/04/2020   Italia Oggi                                                                        7
 Prima pagina del 15/04/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                 8
 Prima pagina
 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                 9
 La luce di Viviano Vespignani
 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40                                      10
 Tutti in fila per avere le mascherine
 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40                                      11
 La biblioteca Manfrediana riapre I libri in prestito arrivano a casa
 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40                                      12
 La luce di Viviano Vespignani

 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                                      13
 Dentro 'Le Perle', vandalismo e bivacchi

 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                      15
 Controlli della polizia nel bivacco Due stranieri identificati

 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                      16
 Il versamento dei musulmani all' ospedale
 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                      17
 Il 25 aprile diventa social
 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                                      18
 Pasqua, il dono dei vigili del fuoco
 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 30                                      19
 Addio al faentino Viviano Vespignani, giornalista e talent scout del tennis
 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 30                                      20
 Contagi anche in una comunità alloggio
 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 30                                      22
 Altri 53 nuovi casi: 31 donne, 22 uomini
 15/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56                                      23
 «Mai come ora si apprezza lo sport Il Faenza sarà pronto a ripartire»

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 15/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36                MICHELE DONATI   25
 Riaprono le librerie tra orari ridotti e tante incertezze
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 15 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina
15/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36           ALESSANDRO GIULIANI     27
 Il mondo del tennis piange la morte di Viviano Vespignani
 15/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                   28
 Il flagello delle gelate: danni al 75% delle produzioni
 15/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                   29
 Le tre grandi classiche di gran fondo slittano al prossimo anno
 15/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                   30
 Società sportive locali lanciano raccolta fondi da donare all' Ausl
 15/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2                GIANLUCA ROSSI      31
 Dopo Russi accertati contagi anche in una casa per anziani di Ravenna

Stampa Locale

 15/04/2020   Corriere di Bologna Pagina 11                                                       32
 Addio a Vespignani, ex direttore di Matchball era una mente del tennis
 15/04/2020   Corriere di Bologna Pagina 15                                        Andrea Tinti   33
 Strumenti musicali con materiali di riciclo Il Mei resiste al virus

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 15/04/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 14                                           Marco Morino     35
 Trasporti pubblici a rischio default: servono 600 milioni

 15/04/2020   Italia Oggi Pagina 70                                          MATTEO BARBERO       37
 Buoni spesa, stampa fai-da-te

 15/04/2020   Italia Oggi Pagina 70                                                               38
 Dl lockdown, competenze poco chiare
 15/04/2020   Italia Oggi Pagina 70                                       FRANCESCO CERISANO      39
 Gli enti a Conte: fate presto
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[ § 1 § ]

     mercoledì 15 aprile 2020
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            mercoledì 15 aprile 2020
                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

            mercoledì 15 aprile 2020
                                                        Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

            mercoledì 15 aprile 2020
                                                           Italia Oggi

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[ § 1 5 6 9 6 4 6 8 § ]

                          mercoledì 15 aprile 2020

                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina

                          Prima pagina Faenza Lugo

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[ § 1 5 6 9 6 4 6 9 § ]

                          mercoledì 15 aprile 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il ricordo

                          La luce di Viviano Vespignani

                          È venuto a mancare Viviano, il coronavirus se l'è portato via come
                          migliaia di italiani, nella nostra attonita incapacità di difenderci da un
                          flagello che non avremmo mai immaginato e che non rispetta nemmeno
                          i giorni della Resurrezione di Cristo. Se ne è andato nel modo in cui
                          avrebbe voluto, senza disturbare, senza nemmeno impegnarci nell'atto di
                          un commiato, che non c'è stato e non ci sarà, in linea con la sua scelta di
                          vita. Una vita, tutta impegnata nel tennis, quando il tennis era uno sport di
                          gentiluomini all'insegna di come si possa essere se stessi, in ruoli
                          fondamentali, pur restando dietro le quinte, nella vita come nello sport.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
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[ § 1 5 6 9 6 4 5 5 § ]

                          mercoledì 15 aprile 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Tutti in fila per avere le mascherine
                          Operazioni ordinate per la distribuzione dei dispositivi di protezione nei quartieri. Oggi si prosegue

                          Dopo la consegna delle mascherine in modalità 'drive-through' a chi si
                          presentava in auto, ieri pomeriggio è iniziata la distribuzione quartiere per
                          quartiere. In Borgo come luogo per l' erogazione dei dispositivi di
                          protezione individuali si è individuato la sede del centro sociale, in via
                          Saviotti 1. Qui, con l' aiuto di tanti volontari, un lungo serpentone di
                          persone, che viaggiava molto ordinatamente e in maniera spedita, è stato
                          indirizzato verso un banchetto dove si potevano ritirare le tanto sospirate
                          mascherine lasciando il nome, questo per evitare doppi prelievi. Tutto nel
                          rispetto delle distanze interpersonali. La consegna continuerà oggi
                          (mercoledì 15) e domani (giovedì 16) sempre dalle 15.30 alle 18.30. Nel
                          quartiere centro-nord sono tre i punti dove è avvenuta la distribuzione
                          che continuerà anche oggi, dalle 14.30 alle 18.30: al Centro sociale
                          Pertini, in via Medaglie d' Oro; in piazza Rampi (alle spalle delle Poste di
                          via Naviglio) e davanti alla parrocchia di San Marco nell' omonimo
                          quartiere. Anche qui, ieri pomeriggio c' erano tantissime persone in fila.
                          Molti quelli che pazientemente hanno atteso il loro turno altri invece avrebbero preferito la consegna nella buchetta
                          delle lettere delle proprie abitazioni (ipotesi scartata dalla giunta perché ha ritenuto potesse causare sprechi). Negli
                          altri quartieri la distribuzione invece si è tenuta solo nella giornata di ieri. Infine oggi (15 aprile) la consegna delle
                          mascherine avverrà dalle 16 alle 18 davanti al Conad Arena e a Reda, in piazza don Milani, dalle 8.30 alle 12.30. Sul
                          fronte dei dispositivi di protezione, c' è segnalare infine che l' azienda Cisa di Faenza che fa parte del gruppo
                          industriale internazionale Ingersoll Rand, ha donato alla Protezione civile dei volontari di Faenza 5mila mascherine
                          che sono state consegnate ieri pomeriggio nella sede di via Oberdan. A ricevere il carico di dispositivi c' erano anche
                          il sindaco Giovanni Malpezzi con Enrico Dalmonte e Domenico Cazzato in rappresentanza dell' azienda
                          metalmeccanica. Oltre ai dispositivi di protezione che verranno distribuiti dal Comune nei prossimi giorni, chi è
                          impossibilitato a recarsi personalmente potrà chiedere la consegna a domicilio telefonando ai numeri 0546 91444 e
                          0546 691449 oppure inviando una mail all' indirizzo: urp.informazioni@comune.faenza.ra.it. Orario di apertura al
                          pubblico: da lunedì a venerdì, dalle 8.30 alle 13; il giovedì, anche dalle 14.45 alle 16.15. Antonio Veca ©
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                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
[ § 1 5 6 9 6 4 5 2 § ]

                          mercoledì 15 aprile 2020
                          Pagina 40

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          L' iniziativa

                          La biblioteca Manfrediana riapre I libri in prestito arrivano a casa
                          Per ora l' attività sarà soltanto a porte chiuse, con richieste da fare via email. Consegne a cura di volontari rionali

                          La biblioteca Manfrediana ha deciso di rendere di nuovo disponibile il
                          servizio di prestito dei libri. La consegna avverrà a domicilio: il portone
                          affacciato su piazza delle Erbe rimarrà infatti chiuso al pubblico.
                          «Abbiamo ritenuto ci siano le condizioni per portare di nuovo i libri tra la
                          gente», sintetizza la direttrice Daniela Simonini (foto). «Ci avvarremo
                          della rete di volontari messa a disposizione dai rioni, evitando così di
                          incrementare il numero di persone già in strada. Il nostro personale
                          tornerà in biblioteca oggi (ieri, ndr), inizialmente con due o tre dipendenti
                          per turno, in modo da occuparci delle richieste di prestito e della
                          preparazione delle spedizioni». Le richieste vanno inoltrate tramite mail
                          all' indirizzo manfrediana@romagnafaentina.it, mentre la consultazione,
                          con le disponibilità in tempo reale, può essere effettuata come sempre
                          sul catalogo Scoprirete della Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino
                          (https://scoprirete.bibliotecheromagna.it/opac/Opac.do.), disponibile
                          anche tramite app. Il servizio prevede la consegna in busta chiusa di un
                          massimo di tre libri e tre dvd per utente. Non è invece contemplato il ritiro dei libri già presi in prestito prima dell'
                          emergenza. Questi ultimi - non conteggiati come libri «ritardatari» - potranno essere riconsegnati personalmente una
                          volta che questa avrà riaperto anche fisicamente. Comunicato alla popolazione nella giornata di ieri, alle 13.10, il
                          servizio è già stato destinatario delle prime richieste appena mezz' ora dopo, alle 13.50. Nel primo pomeriggio erano
                          già diversi i cittadini che avevano inviato mail alla casella dedicata. «E' una gioia constatare come per alcuni cittadini
                          la biblioteca abbia un ruolo così importante», commenta Simonini. Le prime richieste concernevano soprattutto libri
                          per bambini, comprensibilmente molto provati dalla quarantena. «Il servizio», spiegano da palazzo Manfredi, ha
                          appunto l' obiettivo «di contribuire a spezzare la monotonia di giornate che rischiano di essere uguali l' una all' altra.
                          Per ora è limitato a Faenza, ma non è esclusa un' estensione anche alle altre biblioteche dell' Unione dei Comuni». I
                          tempi e i modi della riapertura vera e propria della biblioteca sono appesi alle indicazioni che arriveranno in questo
                          senso a livello ministeriale. «Non è escluso che si debba adottare una sorta di distanziamento anche per i libri»,
                          spiega Daniela Simonini. Passeggiare tra i volumi della sezione Moderna o tra i testi di storia e geografia della sala
                          lettura affacciata sul cortile interno, al piano superiore, potrebbe diventare più complesso. «Siamo pronti a collocare
                          dei separatori per il pubblico e a dotarci di guanti e disinfettanti». Filippo Donati.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 11
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il ricordo

                          La luce di Viviano Vespignani

                          [Segue dalla prima] Vespignani era di Imola, ma era stato adottato da
                          Faenza. Faentino, da quando - fin dai primi anni settanta - aveva preso a
                          seguire la carriera del più sfortunato atleta che il nostro fecondo tennis
                          abbia mai proposto, Gianluca Rinaldini. Da quel momento, egli aveva
                          iniziato a percorrere incessante il tratto della via Emilia , che separa
                          Imola ,e la sua amata sorella Teresa, da Faenza ; soprattutto dopo il
                          gravissimo incidente subito da Gianluca, e continuando , fino all' ultimo, a
                          rappresentare un insostituibile punto di riferimento per Patrizia e i figli,
                          Mattia e Alessia. E così, percorrendo e ri-percorrendo la strada della
                          nostra regione, la via Emilia, quella riga dritta, senza curve, che ci unisce -
                          nella fortuna e nella sfortuna di oggi - da Piacenza a Rimini. Viviano ci
                          mancherà, come ci mancheranno le troppe donne e uomini della sua
                          generazione, i molti, non più giovani, che cadono sotto i colpi di un
                          nemico difficilmente afferrabile. Essi hanno rappresentato un patrimonio
                          di conoscenze, di esperienze a cui dovremo guardare con più interesse,
                          nel prossimo futuro, soffermandoci a riflettere sui danni prodotti da una società narcisistica, opulenta, spettacolare,
                          sicura di sè , e pur così fragile al cospetto del minuscolo organismo. Una aggregazione umana corrosa e tuttora
                          divisa da irrefrenabili egoismi, anche nella odierna risposta alla paura e alla crisi. Viviano era il contrario di questo
                          tipo di società , da cui si era allontanato, come molti suoi coetanei, un pò per scelta e un pò per necessità, traendo
                          rifugio nei suoi rapporti affettivi e in Patrizia particolarmente, ciò che rende ancor più amara la sua dipartita. Gli sia
                          lieve la terra, con quella delicata levità con cui egli ha saputo camminare nella vita, sempre guardando oltre la
                          materialità e la pesantezza delle cose. E ora, che le cose si sono fatte davvero pesanti per tutti noi, proviamo a
                          scorgere, nell' insicurezza attuale, la luce che continua a irradiare dall' esperienza vitale degli uomini come Viviano.
                          Una luce di lanterna, demodè certo, non abbagliante, non effimera, ma sempre rassicurante nell' indicare una strada
                          di speranza e di coraggio : quella che ora , di fronte a noi, inizia a inerpicarsi e che potremo seguire, senza mai
                          abbandonarla, in luogo di tutte le false partenze del passato recente. Una luce che non si spegne mai. Grazie prof.
                          Vespignani, grazie a tutte le lanterne della Sua generazione. Lorenzo Valgimigli.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 12
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                          Dentro 'Le Perle', vandalismo e bivacchi
                          Sopralluogo di sindaco e polizia locale per accertare la possibile presenza di famiglie con bambini. Non sono state
                          trovate persone

                          di Antonio Veca Sopralluogo all' interno del complesso 'Le Perle': nel
                          centro commerciale in costruzione, abbandonato da lungo tempo a due
                          terzi dei lavori, non ci sono segni di presenze di minorenni che vi
                          bivaccano. Era infatti questo il timore. Da anni si aspetta di capire cosa
                          ne sarà dell' enorme area tra l' autostrada e via Bisaura, una volta
                          stradina di campagna dove si trovano anche alcune abitazioni di
                          contadini, tra la provinciale Naviglio e Le Maioliche. Prima del duemila
                          quell' area ospitava l' ex porcilaia Marcucci. Dopo la vendita il progetto
                          era la costruzione di una grande area commerciale dedicata al lusso che
                          erroneamente fu definita 'outlet': il nome prese piede. Si tratta di una
                          zona particolarmente grande, circa 20 ettari. Solo il parcheggio ne
                          occupa sei, mentre l' area commerciale è di circa 5mila metri quadrati. La
                          crisi dell' immobiliare mise in ginocchio la società costruttrice: dopo varie
                          vicissitudini la vicenda si concluse con il concordato della Faenza Erre,
                          partecipata dalla Unieco di Reggio Emilia, per le esposizioni finanziarie. Il
                          cantiere è fermo dal lontanissimo 2012. Alla fine, nel 2019 un fondo di investimento ha rilevato la proprietà e saldato
                          i creditori per far ripartire il cantiere e, forse, cambiare la destinazione del complesso. La zona però in questi anni
                          stata spesso meta di estranei che entrano per trovare un riparo al coperto, lontani da occhi indiscreti. Negli ultimi
                          tempi, in seguito ad alcune segnalazioni delle forze dell' ordine, si sospettava anche che l' area si fosse trasformata
                          in un vero e proprio dormitorio, con la possibile presenza di bambini. Così ieri il sindaco Giovanni Malpezzi, assieme
                          al comandante della polizia locale Vasco Talenti, a un ispettore e all' assessore Andrea Luccaroni, ha fatto un
                          sopralluogo nell' area. Dalla rotatoria di via Bisaura, alle spalle del centro 'Le Maioliche' la recinzione risulta
                          completamente abbattuta, quindi senza alcun ostacolo per chi ha intenzione di entrare nell' area di cantiere che, a
                          causa dell' erba alta, nasconde tante insidie come coperchi di tombini portati via, materiale edile e di carpenteria
                          seminascosto. All' interno tantissime tracce di 'presenze', per lo più writer che usano gli ampi muri perimetrali per
                          esercitarsi in grandi graffiti, alcuni oggettivamente molto belli. «La struttura - dice il sindaco Malpezzi - quando tutto
                          si fermò era stata costruita sino al 70%. La nostra presenza qui è stata voluta per accertarci che tra i muri di questi
                          locali non si siano istallati nuclei familiari con bambini, anche perché abbiamo il dovere di vigilare su questo aspetto
                          proprio per la tutela dei minori». Nel corso del sopralluogo, molto scrupoloso, si scoprono materassi e altri oggetti
                          che fanno pensare

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 13
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                          che il luogo sia frequentato. Ma non c' è anima viva. Si controllano anche tutti i bagni - che erano stati ultimati
                          prima dello stop -, passati in rassegna per capire se siano stati usati o meno. Molti sono stati vandalizzati, ma anche
                          in questo caso non sono stati usati di recente. Tanti i materiali edili abbandonati da anni, come pesanti cristalli e
                          strutture metalliche. In tanti angoli invece si trovano sacchi in plastica contenenti abiti e libri scolastici di bambini,
                          forse rubati da qualche deposito di associazioni di volontariato. In alcuni angoli sembra che qualcuno avesse
                          allestito una vera e propria officina di smontaggio o riparazioni: ci sono attrezzi sparsi qua e là. Verso il ponte di via
                          Bisaura, tra alcuni prefabbricati da cantiere usati come dormitori, ci sono due auto senza targhe, vandalizzate e
                          spogliate di gran parte degli interni. Poco distante un container sembra quasi attrezzato per viverci dentro, con
                          qualche mobiletto sgangherato. «Dopo questo sopralluogo - spiega il sindaco Malpezzi - abbiamo accertato che in
                          questo momento nella struttura non ci sono bambini». Ora si attendono gli sviluppi che determineranno il futuro del
                          luogo, anche se sicuramente lo stop causato dalla pandemia allungherà i tempi. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          Controlli della polizia nel bivacco Due stranieri identificati
                          Il blitz assieme a carabinieri e vigili del fuoco nella zona del quartiere San Rocco oggetto di proteste

                          Due stranieri identificati dalla polizia di Stato nel cantiere del quartiere
                          San Rocco. Domenica avevamo pubblicato un lungo articolo che
                          riportava le segnalazioni dei residenti dei quartieri San Marco e San
                          Rocco, alle porte della città, che lamentavano presenze nel cantiere
                          lasciato a metà di uno dei condomini alle spalle dell' ex cantina sociale
                          Zanzi. L' area si trova tra la ferrovia della linea Russi-Ravenna e la
                          provinciale Ravegnana-brisighellese, praticamente di fronte alla farmacia
                          e alle scuole materne. Negli anni duemila proprio l' area alle spalle della
                          cantina Zanzi e la chiesa di San Marco fu oggetto di un intervento
                          edilizio. Sorsero alcune villette a schiera e palazzine basse e verso il
                          passaggio a livello di Formellino sorsero due dei tre palazzi in bio-edilizia.
                          La crisi delle costruzioni poi colpì duramente il settore e se due
                          condomini vennero ultimati, a tratti e con le ditte che fallivano come in un
                          domino, un terzo corpo rimase incompiuto. Siamo tra le vie Frontali e
                          Donizetti dove la strada fa una curva a gomito. Tanti i residenti che
                          abitano le case e i due palazzi, uno di questi adibito a ospitare i lavoratori stagionali della scuderia di Formula Uno
                          Alpha Tauri. I residenti hanno sporto una denuncia anche ai carabinieri di Faenza e si è attivata anche una lista civica
                          per segnalare che l' area di cantiere, ormai non più transennata come si deve, è diventata un dormitorio a cielo
                          aperto. «Una situazione - avevano sottolineato i residenti- che ci spaventa non poco. Vediamo entrare e uscire
                          stranieri, ovviamente senza mascherina e anche qualche faentino, che di sera si intrufolano chissà per quali traffici.
                          Una situazione - continuano - ben nota anche ai commercianti della zona che vedono anche loro passare diverse
                          persone. Abbiamo paura perfino di andare a buttare l' immondizia». Proprio domenica sera nel cantiere è intervenuta
                          la polizia con una volante e a supporto c' era anche una pattuglia dei carabinieri. Con loro due mezzi dei vigili del
                          fuoco. Da quello che si è appreso, sul posto sono stati identificati due stranieri, entrambi in regola con il permesso di
                          soggiorno. «Noi però - concludono i residenti - continuiamo ad avere timore anche per le continui liti che arrivano dal
                          dormitorio; anche lunedì sera (quindi dopo i controlli, ndr) dallo stradello che costeggia la ferrovia e porta al cantiere
                          qualcuno ha visto due persone. La zona è sempre stata tranquilla e sinceramente non capiamo come si possa
                          tollerare questa situazione sotto gli occhi di tutti». Antonio Veca.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 15
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                                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il versamento dei musulmani all' ospedale

                          Anche l' Associazione di cultura islamica di Faenza in questi giorni ha
                          dato vita a una raccolta fondi interna per sostenere la autorità sanitarie
                          nella lotta al coronavirus: l' associazione, attiva ormai da molti anni nel
                          territorio faentino, ha deciso di effettuare una donazione di seimila euro
                          all' ospedale di           Faenza. L a r a c c o l t a f o n d i , r e a l i z z a t a c o n i l
                          coordinamento di Ahmed Louha e Rachid Mohamed, ha preso il via in
                          parallelo a quelle di altre comunità islamiche del ravennate: donazioni di
                          vario importo sono state fatte dai centri di Fusignano, Lugo, Cotignola,
                          Conselice, Bagnacavallo, Alfonsine, Lavezzola e Massa Lombarda. Molto
                          commosso il messaggio di riconoscenza inviato dal sindaco Malpezzi,
                          che ha ringraziato «l' imam Mustapha e tutti i membri dell' associazione
                          islamica di Faenza per la partecipazione e il sostegno dato alla comunità
                          faentina. Insieme ce la possiamo fare». Malpezzi ha concluso il suo
                          messaggio con il tradizionale saluto «la pace sia con te», rimarcando il
                          valore dell' unità nella diversità. f. d.

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il 25 aprile diventa social

                          Sarà una Giornata della Liberazione particolare quella che si celebrerà
                          questo 25 aprile in tutte le città d' Italia a causa dell' emergenza sanitaria.
                          A Faenza però al capogruppo del Pd, Niccolò Bosi è balenata un' idea
                          che ha veicolato attraverso i social: «Il 25 aprile - scrive - celebreremo i
                          75 anni della Liberazione d' Italia. Un momento importante per la nostra
                          Repubblica, per la vita democratica. Faenza, come tante altre città, fu
                          liberata anche grazie al sacrificio dei militari del Commonwealth, tanti
                          ragazzi, poco più che ventenni, che riposano nel Cimitero degli Inglesi
                          sulla strada per Santa Lucia. Quest' anno, non potremo celebrare
                          insieme, ma distanti nelle nostre case possiamo comunque essere uniti
                          in questo momento di ricordo. Mi piacerebbe che quest' anno
                          riempissimo le nostre bacheche di Facebook con i nomi dei 1139 caduti
                          per la nostra libertà, per esprimere il ringraziamento di tutta la nostra
                          comunità, perché il loro sacrificio non sia stato vano, per ricordarli e per
                          dire loro Grazie. Per chi volesse aderire all' iniziativa basta inviare una
                          mail all' indirizzo di posta elettronica: 1139faentini@gmail.com. La cifra 1139 è riferita al numero dei soldati
                          appartenenti all' esercito degli alleati sepolti al Faenza War Cemetery. a.v.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Casola Valsenio

                          Pasqua, il dono dei vigili del fuoco
                          Un regalo ai bambini delle scuole elementari dai volontari del distaccamento del paese

                          La mattina di Pasqua, i Vigili del Fuoco volontari di Casola Valsenio
                          hanno fatto felici gli alunni della scuola elementare, consegnando a
                          ognuno un piccolo dono nel rispetto della tradizione e delle misure di
                          sicurezza anticontagio. Si trattava di un rametto di ulivo, di uovo di
                          cioccolato e un uovo sodo forniti dalla onlus «Amici dei pompieri di
                          Casola» e dall' azienda Folli. Un gesto molto apprezzato, anche con
                          applausi, da chi assisteva dalle finestre e ancor più dai piccoli interessati.
                          I quali, con uno scambio a distanza, hanno gratificato, con una gradita
                          sorpresa, i donatori con disegni e piccoli oggetti con cui esprimevano il
                          loro apprezzamento per il dono e ancor più per la visita che ha rotto la
                          monotonia domestica. Il dono ai bambini si accompagna ad altri
                          interventi che, oltre agli eventuali soccorsi tecnici, vedono impegnati i 38
                          Vigili del Fuoco volontari. Il sindaco Giorgio Sagrini, ha infatti chiesto la
                          disponibilità di interventi di protezione civile. Coordinati dal capo
                          distaccamento Mirka Monducci, i volontari hanno in corso la consegna
                          alle famiglie casolane delle mascherine fornite dalla regione e, su richiesta, provvedono al recapito a domicilio generi
                          di medicine. Beppe Sangiorgi.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 18
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                          mercoledì 15 aprile 2020
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Addio al faentino Viviano Vespignani, giornalista e talent scout del tennis
                          Aveva 85 anni A lui si deve un importante archivio

                          All' ospedale di Lugo dove era ricoverato per le complicazione dopo aver
                          contratto il Covid-19, nella giornata di ieri, è venuto a mancare Viviano
                          Vespignani, imolese di nascita ma faentino da moltissimi anni.
                          Vespignani, nato a Imola nel 1935, viveva a Faenza con la moglie Patrizia
                          Gentilini. Era insegnante di Fisica, alle scuole medie, ma ben presto la sua
                          passione per lo sport e in particolare per il tennis, lo portarono a dedicarsi
                          a tempo pieno a questa disciplina. Fu la conoscenza con Giorgio Neri,
                          detto 'Il capitano' per aver ricoperto quel ruolo nella Coppa Devis negli
                          anni '60, ad avvicinarlo a quel mondo. Neri è stato mentore di giocatori
                          come Orlando Sirola, Beppe Merlo, Paolo Bertolucci, Marco Consolini, il
                          faentino Gianluca Rinaldini e Omar Camporese. Vespignani era
                          collaboratore di fiducia di Neri e in quella veste seguiva i tornei giovanili,
                          e molte promesse faentine del tennis, primo fra tutti Gianluca Rinaldini,
                          ma anche Raimondo Ricci Bitti, Enzo Bettoli e Paolo Cibotti, che
                          giocarono con i colori della Virtus Bologna. Per non parlare della faentina
                          Raffaella Reggi, anch' essa della Virtus. Viviano Vespignani, negli anni Settanta iniziò a dedicarsi al giornalismo
                          sportivo, ricoprendo la carica di direttore della rivista 'Match Ball' e collaborando con 'Tennis italiano'. A lui si deve un
                          importantissimo archivio, ora di proprietà della Federazione di tennis, in cui Vespignani aveva annotato incontri,
                          risultati, tornei, giocatori in tutte le competizioni tennistiche, comprese quelle giovanili, costruendo una importante
                          fonte di informazioni sulla carriera di atleti, inizialmente sconosciuti alcuni dei quali diventati giocatori di livello
                          mondiale. Inoltre è stato giudice-arbitro nazionale e internazionale. Antonio Veca.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 19
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                          mercoledì 15 aprile 2020
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Contagi anche in una comunità alloggio
                          Nella struttura per la terza età positive otto persone. Il virus è entrato anche nel monastero della suore di clausura

                          Si sarebbe potuto pensare che loro, le suore Carmelitane che vivono nel
                          monastero di via Guaccimanni, fossero le persone meno a rischio virus.
                          Purtroppo, però, l' isolamento delle religiose non è bastato a tenere fuori
                          il Coronavirus. Da qualche giorno sono otto le monache risultate positive
                          al tampone, di cui una ricoverata. L' ipotesi più accreditata è che la
                          malattia sia arrivata dentro al convento dopo che una delle sorelle si è
                          recata al Santa Maria delle Croci per una visita, ovviamente per motivi di
                          salute personali non legati al virus. Date le positività riscontrate all'
                          interno dell' ospedale e la vita riservata della suora, l' ipotesi è che il
                          contagio sia avvenuto in quell' occasione. Da lì nei giorni scorsi le
                          monache sono state sottoposte al test. Una sola, però, è ricoverata: le
                          altre sono in isolamento dentro al convento. «Stiamo bene - dicono le
                          suore dalla struttura -. La nostra consorella ricoverata è anziana. Noi
                          preghiamo per lei». Per il resto quella di ieri è stata una giornata
                          particolarmente negativa per i contagi: 53, a cui si aggiungono tre morti.
                          È un dato molto più alto rispetto ai giorni scorsi, ma che non deve impressionare troppo: sul numero pesa la
                          presenza di una ventina di tamponi risalenti alla settimana scorsa e che non erano stati analizzati in precedenza.
                          Altre 31 persone, poi, sono legate ai contagi in due strutture per anziani. La prima è la Casa di riposo Baccarini di
                          Russi, a cui si è aggiunta un' altra struttura per la terza età: nella comunità di alloggio privata Il Giglio d' Oro di
                          Ravenna sono risultate positive 8 persone. In questo caso tutto è partito nella giornata di lunedì, quando si è
                          scoperto che uno degli ospiti - poi ricoverato, non in Terapia intensiva - aveva contratto il virus. Da lì sono stati fatti
                          test a tappeto tra gli altri anziani e gli operatori, scoprendo la positività di altri 5 ospiti e 3 dipendenti. Tra i contagiati
                          di ieri troviamo anche tre persone che si sono rivolte al Pronto soccorso. In quanto a operatori sanitari, se ne registra
                          un altro oltre a quelli impiegati nelle due strutture per anziani: un faentino che lavora nel Forlivese. In totale tra i
                          contagiati troviamo 31 donne e 22 uomini, 50 persone in isolamento domiciliare e 3 in ospedale - ma nessuna in
                          Terapia intensiva. Veniamo poi ai decessi, che sono stati tre. Non sono riusciti a superare la malattia il 79enne
                          faentino Giacomo Cavalli, l' 85enne faentino Viviano Vespignani e il 75enne ravennate. Tra i nuovi casi troviamo 20
                          persone che vivono a Ravenna, 18 a Russi, 3 a Cervia, 5 a Faenza, 1 a Solarolo, 2 ad Alfonsine, 1 a Lugo, 1 a
                          Bagnacavallo e 2 residenti fuori provincia.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 20
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                          mercoledì 15 aprile 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Tra i casi faentini ci sono un minore e una centenaria, come scrive il sindaco Giovanni Malpezzi: «I contagi
                          riguardano un nucleo familiare (madre, padre e figlioletto di 7 anni), un uomo di 47 anni e una donna di 100 anni. Per
                          tutti, compresa la nostra concittadina centenaria, è stato ritenuto sufficiente l' isolamento domiciliare, non
                          necessitando di cure ospedaliere». Una minore risulta tra i contagiati anche a Cervia, dove oltre a lei sono risultati
                          positivi al virus anche un 50enne e un 62enne. Infine le guarigioni: se ne sono registrate 7 complete, con due tamponi
                          negativi, e 6 'cliniche' di persone divenute asintomatiche. Sara Servadei.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 21
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                          mercoledì 15 aprile 2020
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          IL BILANCIO

                          Altri 53 nuovi casi: 31 donne, 22 uomini

                          In provincia 880 casi, quelli di ieri sono 53: 31 donne e 22 uomini. 3 i
                          ricoverati. I positivi sono: 395 a Ravenna 120 a Faenza 62 a Lugo 56 a
                          Cervia 45 a Russi 30 a Bagnacavallo 26 ad Alfonsine 21 a C. Bolognese
                          17 a Fusignano 15 a Cotignola 10 a Massa Lombarda 8 a Riolo, Conselice
                          e Brisighella 6 a Solarolo 3 a Sant' Agata 2 a Casola Valsenio 48 ifuori
                          provincia 51 i decessi.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                          mercoledì 15 aprile 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Calcio Promozione

                          «Mai come ora si apprezza lo sport Il Faenza sarà pronto a ripartire»
                          Al momento dello stop il team manfredo era in piena zona playoff, il messaggio dei dirigenti e del mister

                          FAENZA Quarto posto in classifica in piena zona playoff, con la
                          prospettiva di giocarsi carte 'importanti' per il ritorno in Eccellenza. Il
                          campionato del Faenza si è fermato domenica 24 febbraio a San Pietro
                          in Vincoli (ko 3-2 dallo 0-2 maturato nei primi 9'). Gli allenamenti collettivi
                          sono terminati il 10 marzo. Da allora, il team manfredo, come del resto
                          tutto il calcio italiano, è sospeso in attesa delle decisioni della
                          Federcalcio. Il presidente del club biancozzurro Gian Andrea Missiroli ha
                          fatto il punto della situazione: «Fermarsi è stata una decisione sofferta,
                          ma necessaria, e presa nei tempi giusti oltre un mese fa. È una fase di
                          sofferenza profonda, che mai avremmo immaginato, e che ci impone di
                          riflettere, facendoci però comprendere il valore della vita e le priorità. Mai
                          come in questo momento si può apprezzare ciò che rappresenta lo
                          sport, per chi lo pratica come atleta e chi lo segue come dirigente. Prima
                          o poi si ricomincerà a giocare e a correre, ma non sarà come schiacciare
                          un bottone. Al mondo dello sport serve pensare, ora per il futuro, a come
                          vorrà essere, e ad immaginare scenari di ripartenza. Quando saremo in grado di ricominciare, con tutte le misure di
                          massima sicurezza, sarà davvero un nuovo inizio per tutti». Il ds Nicola Cavina ha spiegato lo stato dell' arte: «Tutti i
                          ragazzi stanno bene, seguono a casa il programma delle attività aggiornato settimanalmente. Ovviamente,
                          navighticamente già finita l' attività, iamo a vista, un po' come tutti in questo momento. Per il settore giovanile è
                          pramentre per la 'prima squadra', una piccola speranza di riprendere ci potrebbe ancora essere anche se credo che,
                          per come è ora la situazione, più passa tempo meno sia facile tornare a giocare. Se ci fossero le condizioni, dopo un
                          adeguato periodo per la ripresa e la preparazione, noi saremmo per riprendere e concludere quanto costruito in
                          questi mesi, provando a tornare in Eccellenza. Se venisse congelato qui il campionato, ripartire da capo sarebbe un
                          peccato, ma ci faremo trovare pronti come sempre». L' allenatore Alessandro Moregola, al primo anno sulla
                          panchina biancoazzurra, ha espresso la propria amarezza: «C' è effettivamente un po' tristezza. Sette mesi di lavoro
                          e sacrifici, rischiano di sfumare, senza una prospettiva, visto che, ad oggi, non ci sono condizioni per andare avanti.
                          La salute viene prima di tutto, ma lo sport è una componente forte della vita sociale e civile. In questo momento ce
                          ne accorgiamo e ne capiamo ancora di più l' importanza. Non è facile allenare il gruppo a distanza, ma, col mio staff,
                          ci siamo organizzati e ci teniamo pronti per una eventuale ripartenza nell' arco di un paio di settimane. Tutti i
                          giocatori sono in buona forma e, per evitare decadimento atletico,

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 23
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                          mercoledì 15 aprile 2020

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          si allenano da casa, seguendo un programma ad hoc del preparatore atletico Francesco Di Nunzio, mentre i portieri
                          sono seguiti dal tecnico Edmondo Santarelli». Roberto Romin © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 24
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                          mercoledì 15 aprile 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          EMERGENZA CORONAVIRUS

                          Riaprono le librerie tra orari ridotti e tante incertezze
                          Durante il mese di chiusura i librai avevano adottato sistemi di consegna a domicilio che proseguono tuttora

                                                                                                                              MICHELE DONATI

                          FAENZA Come annunciato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte, ieri è
                          stato il primo giorno di riapertura per le librerie: dopo il mese di fermo passato
                          tra consegne a domicilio e ordini telefonici, le realtà del centro storico
                          manfredo fanno ora i conti con un via libera per certi versi inatteso. PIENI DI
                          LAVORO «Siamo piene di lavoro - afferma Evelina Pifferi della Libreria Moby
                          Dick -. Abbiamo deciso di adottare orari di apertura ridotti, per tutelare i clienti, e
                          noi stesse non ce la siamo sentite di mantenere quello normale». Almeno fino
                          al prossimo 3 maggio, Moby Dick sarà quindi aperta dal martedì al sabato dalle
                          ore 9 alle 15: per accedere i clienti sono pregati di indossare guanti e
                          mascherina. Proseguono in ogni caso anche le consegne a domicilio. «La
                          settimana scorsa ne abbiamo fatte più di quante ci aspettassimo - prosegue
                          Pifferi - sia in auto che a piedi e in bici. Siamo arrivate anche a Brisighella e nella
                          zona di Reda». In via XX Settembre il ritmo di lavoro è alto: «Nessuno
                          immaginava un tale flusso di persone - aggiunge Chiara Menghetti -. Da quando
                          ho aperto la porta al mattino non siamo mai rimaste da sole per più di un
                          minuto, e il telefono squilla di continuo». ACCESSI LIMITATI In corso Garibaldi
                          anche la Bottega Bertaccini, specializzata in libri di autori locali e sul territorio, ha scelto di osservare un orario
                          ridotto, aprendo solo il mattino dalle 9 alle 13: «La decisione della presidenza del consiglio - commenta il proprietario
                          Renzo Bertaccini - ha suscitato diversi dubbi e perplessità da parte di molti librai italiani, che hanno anche firmato un
                          appello sul sito Minima&moralia. Pur condividendo molte delle loro argomentazioni, abbiamo deciso di riaprire a
                          condizione di limitare gli accessi a massimo due persone per volta, possibilmente con la mascherina, e nel rispetto
                          della distanza di sicurezza». Il presente è incerto ma, secondo Bertaccini, reca un insegnamento per il domani:
                          «Questo virus - afferma - dovrà portare a riflessioni e autocritiche, bisognerà studiare uno stile di vita più austero,
                          responsabile verso ambiente, risorse, persone». CONSEGNE A DOMICILIO Spostandosi in corso Mazzini si nota che
                          anche la porta della Cartolibreria Sorelle Resta è aperta: «Per quanto riguarda l' ambito della cartoleria - spiega Paolo
                          Caroli - abbiamo lavorato

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 25
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                          mercoledì 15 aprile 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          parecchio con le consegne a domicilio durante la chiusura: le scuole sono chiuse ma la didattica prosegue e non
                          tutti, ad esempio, hanno una stampante in casa. Quanto ai libri, nell' ultimo mese non abbiamo ricevuto le nuove
                          uscite, a parte un paio di autori locali: alcune sono in attesa da quaranta giorni e verranno consegnate in settimana».
                          L' orario provvisorio di apertura qui va dalle 9 alle 12.30 il mattino e dalle 15.30 alle 18 il pomeriggio. «Come categoria
                          dei cartolibrari - prosegue Caroli - abbiamo speso energie e ci siamo appellati alla politica per convincerla alla
                          riapertura. Ora siamo aperti nel rispetto delle norme igienico sanitarie ed entra una persona alla volta». Restano
                          invece chiuse le serrande del Mondadori Book Store in corso Saffi: per una serie di motivi organizzativi le grandi
                          catene posticiperanno l' apertura probabilmente alla prossima settimana.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 26
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                          mercoledì 15 aprile 2020
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il mondo del tennis piange la morte di Viviano Vespignani
                          Il giornalista, scomparso a 85 anni, diresse la rivista Match-Ball. Era molto legato al Tennis Club Faenza

                                                                                                                            ALESSANDRO GIULIANI

                          FAENZA Il venerdì sera alla stazione di Bologna, il sabato anche nelle altre
                          edicole. I tanti "malati" di tennis degli anni '70 e '80 hanno iniziato tutti così,
                          leggendo "Match -Ball", il quindicinale della racchetta che, quando non c' era
                          internet, era la bibbia di chi viveva dentro un circolo. E a dirigere la Bibbia dei
                          giocatori di tennis, dalla redazione di Bologna, c' era Viviano Vespignani, un
                          grande giornalista che se ne è andato ieri a 85 anni in punta di piedi, come aveva
                          vissuto. Discreto e riservato, aveva un elenco sterminato di risultati dei
                          giocatori, una "banca dati" alla quale molti facevano riferimento quando c' era
                          da dirimere un dubbio o conoscere un record. Fintanto che non è nato Internet,
                          era Vespignani il "Wikipedia" del tennis. Collaborò anche con il mensile
                          "SuperTennis", e fu giudice arbitro internazionale. Nel 2007 ha pubblicato il libro
                          "Italiani Grande Slam" e nell' arco di alcuni de cenni, attraverso pazienti e
                          continue ricerche, ha creato una banca dati del tennis italiano racchiusa oggi in
                          trenta volumi. Era molto legato al Tennis Club Faenza e faentino d' adozione, e
                          infatti fra le altre cose aveva collaborato anche con "Matchpoint", l' house
                          organ del Tennis Club di via Medaglie d' Oro. «Viviano è sempre stato molto
                          vicino al nostro circolo - ricorda il presidente del Tc Faenza, Carlo Zoli -. Per molti anni, fin da quando era
                          accompagnatore delle giovanili della Virtus Bologna, ha avuto rapporti stretti con Raimondo Ricci Bitti (attuale
                          consigliere nazionale Fit, non ché socio del Tennis Club Faenza) e con Gianluca Rinaldini. Personalmente lo
                          conoscevo dal lontano 1972, quando da ragazzino giocavo i primi tornei. Ho il ricordo di una persona splendida, sia
                          sul profilo umano che sul piano professionale. È stato giornalista di grande valore. Il nostro circolo lo ricorda con
                          affetto». Vespignani ha scritto anche il romanzo dal tema non sportivo "Un piccolo bastardo".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 27
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                          mercoledì 15 aprile 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          AGRICOLTURA

                          Il flagello delle gelate: danni al 75% delle produzioni
                          Perdite fino all' 88% per le albicocche, dell' 84% per le pesche Dalmonte: «Colpite 2.200 coltivazioni e 1.000 imprese»

                          FAENZA Le terribili gelate di fine marzo -inizio aprile presentano un conto
                          salatissimo all' agricoltura. «I nostri tecnici hanno terminato pochi giorni fa di
                          elaborare e segnalare agli enti competenti i dati relativi alla calamità abbattutasi
                          sui campi dell' intera provincia - dichiara il presidente di Coldiretti, Nicola
                          Dalmonte-. Si è trattato di un lavoro imponente, basti pensare che i nostri
                          operatori, lavorando "da remoto" e senza far muovere gli agricoltori dalle proprie
                          abitazioni, hanno rilevato oltre 2.200 coltivazioni danneggiate, per un totale di
                          circa 1.000 imprese agricole coinvolte». Un risultato, dunque, che purtroppo
                          conferma quanto avevamo comunicato nei giorni immediatamente successivi
                          alle gelate, con danni rilevantissimi al l' intera produzione frutticola ravennate
                          che fanno della nostra provincia quella più colpita dal fenomeno climatico in
                          tutta l' Emilia-Romagna. LE COLTURE DANNEGGIATE Entrando nel dettaglio, su
                          più di 5.500 ettari rilevati, per una produzione potenziale che supera il valore di 1
                          milione e 378mila quintali, la percentuale media del danno tocca addirittura l'
                          88% sull' albicocco, male perdite medie sono ingentissime anche per kiwi (86%)
                          e pesco e nettarine (84%). Se il danno stimato sulla vite è pari al 61%, spaventa
                          e non poco la media del danno provinciale rilevato sulle principali colture frutticole che raggiunge il 75%. «Il lavoro
                          dei nostri tecnici - aggiunge il direttore di Coldiretti, Assuero Zampini -ha consentito di coprire con le segnalazioni tutti
                          i fogli di mappa della provincia, così da segnalare e garantire responsabilmente anche chi, nel pieno dell' emergenza
                          sanitaria, non fosse magari venuto a conoscenza della necessità di comunicare il danno patito, col rischio quindi di
                          poter poi non accedere ai benefici di legge». Si sottolinea, inoltre, che accogliendo la proposta di Coldiretti, la
                          Regione Emilia-Romagna, tramite l' assessore Mammi, ha chiesto al ministero di derogare alle disposizioni della
                          legge 102 sui danni da calamità, potendo così inserire tra le coltivazioni segnalate, e quindi risarcibili, anche quelle
                          che erano assicurabili. Per tali fattispecie, infatti, l' assicurabilità risultava in parte vanificata dalle limitazioni
                          progressive e sempre più restrittive agli spostamenti da parte degli agricoltori a seguito dell' epidemia di covid-19.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 28
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                          mercoledì 15 aprile 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Le tre grandi classiche di gran fondo slittano al prossimo anno
                          Saltano le manifestazioni in calendario per la dodicesima edizione del Trittico di Romagna

                          FAENZA Il protrarsi dell' emergenza Covid 19 ha praticamente resettato tutte le
                          manifestazioni podistiche di marzo, aprile e maggio, ma forse c' è lo spettro che
                          anche la stagione estiva subirà decurtazioni. A farne le spese ovviamente
                          anche le manifestazioni in calendario per la dodicesima edizione del "Trittico di
                          Romagna". La comunicazione congiunta è stata divulgata dal Gruppo Sportivo
                          Lamone Russi, organizzatore della "44^ Maratona del Lamone", in calendario lo
                          scorso 5 aprile; dalla Podistica Avis Castelbolognese, promotrice della "39^ 50
                          Km di Romagna", come al solito collocata al 25 aprile, e 100 Km del Passatore
                          Asd, fondatrice dell' omonima "100 Km del Passatore", in programma per il
                          48esimo anno il 23 ed il 24 maggio. Le edizioni delle tre classiche romagnole di
                          gran fondo slitteranno direttamente al prossimo anno, la 42 km il lunedì di
                          Pasqua, quindi sempre il 5 aprile, la 50 Km il 25 aprile, mentre la Firenze -Faenza
                          con ogni probabilità l' ultimo weekend di maggio. Tutte hanno comunicato di
                          tener valide le preiscrizioni direttamente per la prossima stagione, senza spese
                          di segreteria. Di conseguenza verrà procrastinato al 2021 il "12° Trittico di
                          Romagna", fondato dai tre club, che premia tutti gli atleti (lo scorso anno furono
                          ben 272), finisher di ciascuna gara. Un evento così imprevedibile ha mandato in fumo tanti mesi di lavoro, ma i
                          volontari romagnoli e toscani non si scoraggiano, e nonostante tutto metteranno in campo energie ancora maggiori
                          per il 2021. Nella loro lunga storia le tre manifestazioni, che vantano ammiratori non solo in Italia ma da tutto il
                          mondo, non avevano mai subito un' interruzione. Perciò per causa di forza maggiore, sottolineata anche dalla
                          chiusura dell' attività agonistica sino al 31 maggio imposta dalla Fidal, dalla quale avevano tutte l' omologazione, si
                          sono assoggettate. Rimane l' esortazione che tutti gli italiani e le istituzioni stanno sollecitando: quella di rimanere a
                          casa per sconfiggere al più presto la pandemia, continuando però ad allenarsi in modo alternativo.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 29
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                          mercoledì 15 aprile 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Società sportive locali lanciano raccolta fondi da donare all' Ausl
                          Superata la fase di emergenza, si pensa a organizzare un Festival del movimento

                          FAENZA Alcune società sportive locali del settore running/bike/triathlon hanno
                          deciso di organizzare una raccolta di fondi da donare all' Ausl per fare fronte all'
                          acquisto dei presidi sanitari essenziali per chi sta in prima linea nell' ospedale di
                          Faenza. Le società che hanno partecipato a questa raccolta fondi, ciascuna in
                          relazione alle proprie possibilità, sono state Leopodistica, Atletica 85 Faenza,
                          100 km del Passatore, Avis Ciclismo, Faenza Triathlon, Società Ciclistica
                          Faentina, O v e r c o m e T e a m e G p a   Brisighella, riuscendo a raccogliere
                          complessivamente 5.300 euro. Questa iniziativa «vuole anche essere una
                          risposta alle ultime tendenze ad additare gli sportivi come persone poco inclini
                          a rispettare le limitazioni - si sottolinea -. Se ci può essere stata confusione per
                          tanti sportivi su cosa era possibile o meno fare, legata anche all' accavallarsi
                          rapido e incalzante di norme, le società sportive faentine vogliono però lanciare
                          un segnale forte di impegno e di serietà nell' affrontare questa situazione». Il
                          rispetto delle regole, d' altronde, nello sport e nella vita, oltre che la continua
                          ricerca del miglior stato di salute, «è da sempre al primo posto dei valori portati
                          avanti dalle società sportive coinvolte - si aggiunge -. Anche questa
                          collaborazione per aiutare a fronteggiare l' emergenza fa parte della missione sociale delle organizzazioni coinvolte,
                          nella miglior tradizione dello sport che è fatto di competizione, ma soprattutto di amicizia e solidarietà». Superata la
                          fase di emergenza, un "Festival del movimento", guidato dal motto "Lo sport fa tanto bene", è già nelle idee delle
                          società sportive locali. Sarà una giornata con attività di corsa e bici per la raccolta fondi per attività commerciali
                          messe in ginocchio dall' emergenza sanitaria e per le necessità primarie utili a far ripartire, nel modo migliore, il
                          tessuto sociale locale.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 30
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                          mercoledì 15 aprile 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Dopo Russi accertati contagi anche in una casa per anziani di Ravenna
                          Registrate altre due vittime, un 75enne di Ravenna morto a Forlì e un 79enne di Faenza Colpiti dal virus tre bambini
                          (tra cui un 12enne cervese ricoverato a Cesena) e una centenaria

                                                                                                                              GIANLUCA ROSSI

                          RAVENNA Non si arresta la scia di morti a causa del coronavirus: nelle ultime
                          ore registrati altri due decessi, quello di un 75enne di Ravenna deceduto a Forlì
                          e quello di Giacomo Cavalli 79enne di Faenza. Ma soprattutto si apre un nuovo
                          fronte dei contagi: come previsto, dopo quella iniziale negli ospedali, adesso la
                          battaglia contro il covid-19 si è spostata sul territorio. Nelle case, come
                          dimostrano i contagi avvenuti in ambito familiare nei giorni scorsi. E ora nelle
                          residenze per anziani. Oltre al focolaio della casa protetta Baccarini di Russi,
                          dove in seguito agli accertamenti eseguiti tra Pasqua e Pasquetta sono 31 le
                          persone risultate contagia tetra ospiti e operatori (altro servizio a pagina 3),
                          altre positività sono state infatti accertate in una struttura di Ravenna, il Giglio d'
                          oro. I NUMERI Registrata anche un' impennata di contagi: 53 quelli riscontrati
                          che portano il computo totale a 880, ma l' incremento non spaventa troppo le
                          autorità sanitarie perché si tratta di un aumento che trova spiegazione da un
                          lato con il completamento di tamponi (ben 21) eseguiti una settimana fa ma
                          non ancora refertati per via dei problemi nella reperibilità dei reagenti per le
                          analisi e dall' altro proprio con i test a tap peto che sono stati eseguiti alla casa
                          protetta di Russi. Tra i nuovi casi anche tre minorenni, una 13enne di Cervia, un altro 12enne sempre del Cervese
                          ricoverato al Bufalini di Cesena e un bambino di 7 anni di Faenza, contagiato insieme ai genitori e quello di una
                          centenaria faentina. Un numero elevato di contagi, il più alto dallo scorso 26 marzo, che però va letto anche alla luce
                          di un altro dato positivo, quello dei ricoveri: appena 3 su 53 casi, e tutti in malattie infettive a riprova di come l'
                          accertamento tempestivo abbia riguardato persone asintomatiche o con una sintomatologia lieve. LE GUARIGIONI
                          Altro dato incoraggiante quello delle guarigioni: altre 6 persone hanno superato la malattia dal punto di vista clinico,
                          mentre 7 sono quelle ufficialmente guarite per le quali il doppio tampone di controllo ha dato esito negativo.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 31
[ § 1 5 6 9 6 4 6 2 § ]

                          mercoledì 15 aprile 2020
                          Pagina 11

                                                                             Corriere di Bologna
                                                                                    Stampa Locale

                          Addio a Vespignani, ex direttore di Matchball era una mente del tennis

                          È riuscito ad essere un grande uomo di tennis senza averlo mai giocato,
                          Viviano Vespignani. Il coronavirus si è portato via ieri, a 84 anni, uno dei più
                          grandi statistici del gioco, non solo a livello italiano ma mondiale. Che è stato
                          anche giornalista ed organizzatore di tornei, ma è ricordato soprattutto come
                          maniacale raccoglitore di cifre. In un mondo senza internet, non esisteva
                          tennista sul pianeta di cui Vespignani non sapesse tutto: pompandovi dati e
                          notizie per molte ore al giorno, per decenni, il suo archivio personale era
                          diventato col tempo molto più autorevole di quello delle federazioni e dei
                          circuiti professionistici Atp o Wta. Negli anni 80-90 il re mondiale dei numeri
                          applicati al tennis si è sempre pensato fosse un italiano, ma Rino Tommasi: in
                          realtà con Vespignani era una sorta di sfida Coppi e Bartali, l' uno un popolare
                          volto televisivo sempre in giro per i tornei più prestigiosi, l' altro un topo d'
                          archivio, in grado però di andare molto più in profondità nella raccolta di
                          informazioni specie a livello giovanile ed italiano. Autore di una ventina tra libri
                          e monografie, nella sua casa di Imola aveva ammassato una quantità di
                          materiale immenso, quasi tutto cartaceo, solo qualche anno fa ceduto alla
                          Federtennis, che ne ha ricavato una formidabile banca dati unica nel suo genere. Imolese con il cuore a Faenza (mai
                          perso l' accento) ma il lavoro e le passioni a Bologna, ricorda bene Vespignani chi ricorda Bologna come una
                          capitale del tennis, sui campi e fuori. Esprimendone anche, per un quarto di secolo, il periodico di riferimento:
                          «Matchball», di cui è stato a lungo direttore. (e. s.)

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019    Pagina 32
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                          mercoledì 15 aprile 2020
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                                                                             Corriere di Bologna
                                                                                    Stampa Locale

                          Etichette indipendenti

                          Strumenti musicali con materiali di riciclo Il Mei resiste al virus

                                                                                                                                      Andrea Tinti

                          Sono ormai decine di migliaia le visualizzazioni per le dirette streaming del MEI
                          (Meeting Etichette Indipendenti), che giornalmente riempie il suo palinsesto
                          online con lezioni, videoclip, rubriche, classifiche, live e consigli musicali. Tra i
                          video più seguiti figura la School of rock , che ogni giorno alle 15 dispensa
                          suggerimenti per diventare cantautori, chitarristi rock, arrangiatori, produttori, o
                          cantanti. Questa settimana tra i tantissimi appuntamenti ci preme
                          segnalarvene alcuni. Oggi sul sito del MEI alle 11.30 si potrà vedere la Euro
                          Indie music chart , alle 15 Ezio Guaitamacchi consiglierà la canzone del
                          giorno, mentre in contemporanea sulla pagina Facebook del MEI Cicci Bagnoli
                          prenderà in esame la chitarra rock. Domani toccherà alle news di Marta
                          Scaccabarozzi (ore 11.15), alla rubrica di Francesca Amodio (ore 11.30) e su
                          Facebook la School of rock vedrà la presenza della Mei Academy e di Moreno
                          il Biondo degli Extraliscio. Venerdì tra il sito e la pagina Facebook sarà una
                          giornata intensa. Alle 11.30 Arianna Caracciolo terrà una rubrica da Londra,
                          Radio Bruno (ore 11.45) sarà presente con Decollo immediato, Rai Radio Live
                          (ore 13.00) proporrà News ticket to ride , Edoardo De Angelis (ore 15) terrà
                          una lezione intitolata Cantautori si divent a , mentre Renato Marengo affronterà la storia delle colonne sonore (ore
                          15.30) e la musica ebraica sarà trattata da Enrico Fink (ore 16). Sabato 18 alle 12 presentazione della classifica indie
                          della settimana e alle 18 (come ogni giorno) #laculturanonsiferma diretta live su Lepida Tv in streaming. Domenica
                          da sottolineare l' appuntamento alle 20 con Rai Radio live e alle 18 con il salotto culturale Chez Donella (curato da
                          Donella Del Monaco, già fondatrice degli Opus Avantra, visibile sul canale YouTube Micio Poldo Edizioni Musicali).
                          Interessanti anche le 24 video lezioni di Maurizio Capone, Come suona il caos , dedicate alla costruzione di strumenti
                          realizzati con materiali riciclati. Ovviamente sul sito meiweb.it e sulla pagina Facebook sono cliccabili tutti i video già
                          trasmessi o caricati e perdersi tra le decine di clip inviate da musicisti in erba è un attimo. In chiusura un altro
                          appuntamento da non perdere è quello con Cristian Bagnoli che venerdì 17 alle ore 17 (alla faccia delle superstizioni)
                          presenterà in anteprima il brano Virus , realizzato con la sua virtual band composta da 60 musicisti "provenienti" da
                          ogni parte d' Italia. Il brano sarà accompagnato da un video diretto dal regista Marco Musso, con un collage di
                          immagini di vita quotidiana, in queste settimane di quarantena, spedite dai fan. Bagnoli, che ha scritto e
                          supervisionato l' intero percorso creativo del brano, fa parte del Gallo

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 33
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