Unione della Romagna Faentina - lunedì, 09 marzo 2020

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Unione della Romagna Faentina - lunedì, 09 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina
     lunedì, 09 marzo 2020
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Unione della Romagna Faentina
                                                     lunedì, 09 marzo 2020

Prime Pagine

 09/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                 4
 Prima pagina del 09/03/2020

 09/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                      5
 Prima pagina del 09/03/2020
 09/03/2020   Il Sole 24 Ore                                                                               6
 Prima pagina del 09/03/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 09/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34                                                 7
 Altri 3 casi di Coronavirus Il primo nel Faentino
 09/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37                                                 9
 Musei e monumenti, nuovo stop Giro di vite per le biblioteche
 09/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39                                                11
 Il ricordo di suor Luigia, amata dai voltanesi
 09/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39                                                12
 Candidato sindaco Pd, chi pensa alle primarie
 09/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56                                                13
 Bastianini, una conferma «Felice per il terzo posto»

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 09/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 10                                           14
 Tredici i positivi nel Ravennate Primo caso anche a Faenza

 09/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                        MARIO SCARPONI     16
 Ceramica, si allarga l' alleanza europea Nuovi progetti e si aprono opportunità

 09/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                           18
 8 marzo: dal Cral una donazione a favore delle donne

 09/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 29                    ALESSANDRO GIULIANI    19
 Gaio tenta il colpo: entrare in tabellone a Indian Wells
 09/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 45                                           20
 FAENZA

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 09/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 6                                                     Eugenio Bruno   21
 Università, nasce online solo il 4% delle lauree
 09/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 14                                                                    23
 L' attribuzione di area fabbricabile aumenta subito il valore tassato
 09/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 14                                                                    25
 La nuova Imu incombe già sulle aree pertinenziali edificabili
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 09 marzo 2020
09/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 25                                               P. Mir.    27
Così la riscossione cambia i regolamenti

09/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 25                                       Arturo Bianco      29
Fondi decentrati, il contratto decide gli aumenti

09/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 25                                                          31
Fondo anticipazioni

09/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 25                                       Patrizia Ruffini   32
Sul fondo anticipazioni doppia deroga nella gestione
09/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 25                                      Pasquale Mirto      34
Tari, i «prestatori di servizi» non compilano il piano
09/03/2020   Italia Oggi Sette Pagina 10                 PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO       36
Leasing, fa fede il contratto
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[ § 1 § ]

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                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

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                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                    Il Sole 24 Ore

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[ § 1 5 5 2 9 3 7 4 § ]

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                          Pagina 34

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Altri 3 casi di Coronavirus Il primo nel Faentino
                          Una donna di 43 anni e due uomini di 62 e 66. Risultato positivo anche un medico del Maria Cecilia Hospital «in
                          quarantena domiciliare»

                          Due persone sono a domicilio, un' altra terza è ricoverata in ospedale nel
                          reparto di Malattie infettive. Sono tre i nuovi casi accertati in provincia di
                          Ravenna risultati positivi al Coronavirus dopo il tampone effettuato per
                          verificare la presenza del Covid-19. Si tratta di una paziente di 43 anni e di
                          due pazienti maschi di 62 e 66 anni. I primi due del Ravennate; il 66enne
                          residente a Faenza. È il primo nel comune manfredo. «In merito al caso
                          di un cittadino di Faenza risultato positivo al Coronavirus - scrive su
                          Facebook il sindaco Giovanni Malpezzi -, voglio rassicurare sul fatto che
                          questa situazione, così come quelle relative a tutti i casi riscontrati in
                          provincia di Ravenna negli ultimi giorni, è seguita con la massima
                          attenzione dal Dipartimento di igiene pubblica dell' Ausl Romagna, e che
                          sono già stati attivati tutti i protocolli previsti in simili circostanze. Il
                          dipartimento ha infatti svolto l' indagine epidemiologica individuando
                          tutte le persone che hanno avuto contatti stretti con i pazienti, e per le
                          quali sono stati presi i provvedimenti dovuti a loro tutela e al fine del
                          contenimento della diffusione della malattia»». Tutti e tre infatti, comunica l' Ausl, pare abbiano contratto la malattia
                          in contatti extra provinciali. E nessuno dei nuovi contagiati risulta in serie condizioni: i primi due hanno sintomi molto
                          leggeri mentre il terzo, in Malattie infettive, non è comunque grave. Salgono così a 13 i casi positivi nel Ravennate.
                          Nel frattempo continuano a essere in condizioni stabili (non è stato necessario il ricorso alla terapia intensiva) i due
                          degenti del Maria Cecilia Hospital di Cotignola risultati positivi: un uomo di 92 anni della provincia di Parma,
                          ricoverato nel reparto di Cardiologia, e uno di 79 proveniente dal Piacentino, ricoverato in Neurochirurgia. È stata la
                          direzione dell' ospedale della Bassa Romagna a richiedere venerdì i tamponi. Le aree del reparto nel quale erano
                          ospitati sono state completamente isolate e la parte restante dei reparti è stata messa immediatamente sotto
                          controllo dalla Direzione dell' ospedale. Ed è arrivata anche la conferma della positività al Covid-19 riscontrata in un
                          medico della struttura. «La direzione di Maria Cecilia Hospital, ospedale di Alta specialità accreditato con il Servizio
                          sanitario nazionale informa che un medico della struttura, già in quarantena domiciliare, sottoposto a controllo è
                          risultato positivo al CoVid 19. Le sue condizioni sono stabili». In tutta l' Emilia Romagna alle 12 di ieri erano
                          complessivamente 1.180 i casi di positività al Coronavirus,

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 7
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 09 marzo 2020
[ § 1 5 5 2 9 3 7 4 § ]

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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          170 in più rispetto all' aggiornamento del pomeriggio precedente. Si tratta di persone che in circa la metà dei casi
                          hanno richiesto un ricovero ospedaliero, le altre hanno sintomi modesti o addirittura assenti che non richiedono cure
                          ospedaliere: 475 sono infatti i pazienti che stanno rispettando il previsto isolamento nella propria abitazione.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 8
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Musei e monumenti, nuovo stop Giro di vite per le biblioteche
                          Il decreto di Conte. Da ieri non sono consentite anche le attività delle scuole di ballo Dovranno chiudere anche le sale
                          slot o di scommesse. Vietate le cerimonie e i funerali

                          Slitta dal 15 marzo al 3 aprile il giro di vite del nuovo decreto firmato dal
                          Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a cui si aggiunge quello
                          emanato dalla Regione, e firmato dal governatore Stefano Bonaccini.
                          Infatti, dopo un momentaneo 'allentamento', ritornano chiusi i musei e
                          altri luoghi della cultura. Cancelli chiusi quindi per San Vitale, la tomba di
                          Dante, il Mar, la Domus dei Tappeti di Pietra e tutti gli altri monumenti
                          della città e della provincia. Novità dell' ultimo decreto, la chiusura anche
                          delle biblioteche: porte chiuse quindi per la Classense, ma anche per la
                          Manfrediana di Faenza e la Maria Goia di Cervia. Così come la Taroni di
                          Bagnacavallo, la Fabrizio Trisi di Lugo e tutte le altre biblioteche dei 18
                          comuni. Anche molte attività sono finite nella morsa del decreto firmato
                          nella notte fra sabato e ieri: non sono infatti consentite le attività di pub,
                          scuole di ballo (moltissime quelle presenti sul territorio, soprattutto
                          quelle di folk romagnolo), sale giochi, sale scommesse e sale bingo,
                          discoteche e locali assimilati. La pena in caso di violazione? La
                          sospensione dell' attività. Sarà invece consentita l' attività di ristorazione e bar, ma con l' obbligo (e non più il
                          consiglio, come sette giorni fa), a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di
                          almeno un metro. anche in questo caso è prevista la sospensione dell' attività in caso di violazione. Giro di vite
                          anche per gli ospedali. Da ieri è vietato agli accompagnatori dei pazienti di restare nelle sale d' attesa dei reparti e all'
                          accettazione e dei pronto soccorso. L' accesso di parenti e visitatori sarà estremamente limitato. Le misure
                          emergenziali di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio da Coronavirus colpiscono anche la Chiesa e i
                          suoi riti. Non sono infatti consentite le cerimonie religiose (al pari di quelle civili), compresi i riti funebri. Le chiese
                          però possono rimanere aperte, salvo l' adozione di misure organizzative tali da garantire ai frequentatori la possibilità
                          di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro. Sempre off limits i convegni, i congressi, le manifestazioni, gli
                          eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia
                          privato. Così come resta fortemente raccomandato, negli esercizi commerciali all' aperto e al chiuso, che il gestore
                          garantisca l' adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso con modalità contingentate o
                          comunque idonee ad evitare assembramenti di persone, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di
                          almeno un metro tra i visitatori.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 09 marzo 2020
[ § 1 5 5 2 9 3 7 8 § ]

                          lunedì 09 marzo 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          E per quel che riguarda le scuole e le università? Al momento lo stop arriva fino al 15 marzo per i servizi educativi
                          per l' infanzia e le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, comprese le università e le istituzioni di alta
                          formazione artistica musicale e coreutica, i corsi professionali, master e università per anziani. E, al fine di
                          mantenere il distanziamento sociale, è da escludere anche qualsiasi forma di aggregazione alternativa.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 10
[ § 1 5 5 2 9 3 7 7 § ]

                          lunedì 09 marzo 2020
                          Pagina 39

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il ricordo di suor Luigia, amata dai voltanesi
                          Un anno fa la sua scomparsa. Animò la vita parrocchiale e la Casa del bambino Appena le restrizioni lo
                          permetteranno sarà celebrata una messa in suffragio

                          A un anno dalla sua scomparsa, avvenuta l' 8 marzo all' età di 92 anni all'
                          Istituto San Giuseppe di Lugo, il ricordo da parte dei voltanesi, credenti e
                          non, di suor Immacolata 'Luigia' Neri (per una quarantina d' anni 'anima'
                          della Casa del Bambino, realtà parrocchiale all' interno della quale la
                          religiosa nativa di Cà di Francione, nel Comune di Sarsina, si è occupata
                          di ben tre generazioni di 'scolaretti') è ancora molto vivo. In segno di
                          stima, gratitudine e di grande affetto, la comunità cristiana della
                          maggiore frazione lughese, ringraziandola, come si legge nei necrologi
                          affissi in occasione del primo anniversario della sua scomparsa - per «la
                          testimonianza sempre gioiosa di donna consacrata a Dio e alla missione
                          vissuta per tanti anni nel nostro paese attraverso l' eduzione dei bimbi
                          della nostra scuola materna», avrebbe voluto ricordarla con messe e un
                          Rosario in suffragio. Il ricordo della suora però, a causa delle limitazioni
                          dovute al Coronavirus, è rinviato a nuova data da decidersi. Nata il 10
                          agosto 1926, dopo essere entrata a quasi 20 anni nella comunità delle
                          suore di Sarsina, la religiosa fece l' entrata ufficiale nella Congregazione delle 'Figlie di S.Francesco di Sales' e nel
                          settembre del 1947 fu chiamata per andare nella 'Casa Madre' a Lugo, dove iniziò il periodo di preparazione alla
                          'Vestizione' per diventare 'Suora Novizia', con relativa cerimonia che fu celebrata il 5 gennaio 1948. Durante il periodo
                          di Noviziato rimase a Lugo alla Casa Madre e il 4 gennaio 1950 fece la prima professione religiosa (ossia i voti
                          temporanei), seguita tre anni dopo dalla professione perpetua. Nel 1952 fu trasferita a Mercato Saraceno dove
                          rimase fino al 1955. Nel settembre 1957 fu trasferita a Massa Lombarda nella scuola materna dell' Istituto San
                          Francesco di Sales. Un anno dopo a Voltana, dove rimase fino al 1964. Dopo parentesi nel Faentino, a settembre
                          1976, il ritorno a Voltana in quella che sarebbe diventata la sua 'casa'. Da allora e fino al 2009, oltre a fungere da
                          coordinatrice della scuola materna parrocchiale (Casa del Bambino), ha continuato a svolgere con grande dedizione
                          e con un' incredibile carica di energia, numerose altre mansioni. Luigi Scardovi.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 11
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Le amministrative

                          Candidato sindaco Pd, chi pensa alle primarie
                          Non c' è univocità sulla scelta del nome. Ma le elezioni potrebbero slittare all' autunno

                          Era originariamente in programma per questa sera la direzione del Partito
                          democratico, chiamata a prendere una decisione sulla scelta del
                          candidato sindaco da proporre agli alleati in vista delle amministrative.
                          Ma «in considerazione dell' evolversi della situazione» legata al
                          Coronavirus si è deciso di rinviare. Nel corso della settimana non si sono
                          registrati sviluppi rispetto alla direzione di lunedì scorso (qualche passo
                          in avanti in più in casa centrodestra, che in settimana potrebbe trovare l'
                          accordo: favorita la 37enne Giorgia Maiardi). Già alla vigilia della
                          direzione Pd del 2 marzo si vociferò di un possibile ticket con Massimo
                          Isola candidato sindaco e il giovane Davide Agresti in lizza per il ruolo di
                          vicesindaco: una soluzione cui si pensò come via d' uscita dallo stallo
                          che vedeva contrapporsi l' ala sinistra del partito e quella centrista, ma di
                          cui nel corso dell' ultima direzione non si è mai veramente parlato. Non è
                          escluso che, davanti a una mancata decisione, componenti del partito
                          arrivino a proporre le primarie: tra coloro che parrebbero intenzionati a
                          giocare questa carta spicca la corrente più vicina ad Andrea Fabbri. Ma chi altro vi prenderebbe parte? La
                          componente zingarettiana è ferma nel proposito scandito all' inizio del percorso di consultazione, quando il no a
                          delle primarie potenzialmente fratricide era l' unico elemento di certezza della coalizione che stava prendendo
                          forma. Una frattura così che esiti avrebbe? C' è chi non esclude che i candidati sindaci possano alla fine essere due
                          (uno vicino alla sinistra e uno al mondo civico), ma una spaccatura del genere apparirebbe quanto di più simile a un
                          disastro, e dunque è da ritenere quasi impossibile. Altrettanto improbabile appare l' ipotesi che si giunga a una
                          consultazione interna senza prima aver individuato una soluzione capace di unire il Pd. Come andrà a finire? Ai piani
                          alti del Pd si lascia intendere che tutte le soluzioni sono possibili. Ad aggravarla giunge la bomba della lista civica
                          Insieme per cambiare, che nel definire «vorticose ipotesi di candidature» maturate nel centrosinistra annuncia la
                          propria corsa solitaria, sotto la guida di Paolo Cavina. «Ci sono momenti», scrivono, «in cui occorre valutare se
                          attendere o andare avanti. Crediamo che il tempo dell' attesa sia terminato, per cui siamo determinati ad andare
                          avanti autonomamente. Essendo aperti ed inclusivi, se la strada di altri si incrocerà con la nostra, faremo le
                          opportune considerazioni, valutando discontinuità, capacità, autonomia, senza dimenticare il percorso di ciascuno».
                          Ma negli ultimi tempi pare si faccia più concreta l' ipotesi di uno slittamento delle elezioni amministrative, causa
                          Coronavirus, verso l' autunno. Filippo Donati.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 12
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Bastianini, una conferma «Felice per il terzo posto»
                          Moto2, il riminese in Qatar lotta per il primato, ma non è abbastanza veloce In zona punti anche Bezzecchi, 12°,
                          tradito dalle gomme. Indietro Bulega

                          DOHA (QATAR) La sensazione che quest' anno la Moto2 possa riservare
                          ottime soddisfazioni ai romagnoli c' è sin dai primi test e il circuito di
                          Llosail conferma che le gioie non mancheranno. A iniziare da Enea
                          Bastianini, tornato sul terzo gradino del podio per la seconda volta nella
                          sua vita in Moto2, dopo il terzo posto dell' agosto scorso nella
                          Repubblica Ceca. Lotta serrata per il riminese dell' Italtrans Racing Team
                          con Lorenzo Baldassarri, anche per la vittoria finale, sfumata solo all'
                          ultimo e per un motore - sorteggiato come accade nella categoria - non
                          proprio potentissimo. «Sono molto felice per questo risultato - dice a fine
                          gara lo stesso Bastianini - Non ero molto veloce in rettilineo e mi
                          superavano sempre, mentre io non riuscivo a superare gli altri, però a
                          parte la fase centrale della gara, sono stato sempre in lotta per il primato
                          pur senza distruggere le gomme. Forse la lotta con Baldassarri ci ha
                          impedito di vincere, ma Nagashima andava davvero forte». In zona punti
                          (12º) si è piazzato anche Marco Bezzecchi del VR46 che però sognava
                          tutt' altra gara dopo le buone prove: «Fino a tre quarti di gara è andata davvero bene - spiega Bez - ero in lotta con i
                          primi e le sensazioni erano buone. Improvvisamente però a 6-7 giri dal traguardo ho iniziato a perdere fiducia sulla
                          gomma anteriore, principalmente sul lato destro, e ho sofferto fino alla bandiera a scacchi per riuscire a finire la
                          gara». Dopo un weekend molto difficile Stefano Manzi tira quasi un sospiro di sollievo per il 15º posto mentre deve
                          lavorare decisamente Nicolò Bulega: solo 18º con la Kalex del Gresini Racing, due posti dietro il compagno nella
                          scuderia faentina, Edgar Pons. In Moto3, delusione per i protagonisti più attesi nella gara vinta dallo spagnolo
                          Arenas. Il nipporiccionese Tatsuki Suzuki del Sic58 parte in pole position e sino a due giri dal termine è in lotta per la
                          prima piazza o, comunque, per il podio. La gara è un grande gruppone con 19 piloti in lunga fila indiana: cade Jose
                          Garcia, il sostituto di Nico Antonelli, operato prima della gara alla spalla infortunata nei test. A due giri dal termine,
                          però, Suzuki inizia a scivolare indietro e alla fine è 7º, ma i commissari scoprono che nell' ultimo giro i due portacolori
                          del Gresini Racing, Gabriel Rodrigo e Jeremy Alcoba, mettono entrambe le ruote fuori pista: rispettivamente 5º e 6º
                          vengono retrocessi di due posizioni a vantaggio proprio di Suzuki che così è 5º. Anonimo Andrea Migno, 16º alla fine
                          della contesa. Ugo Bentivogli.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 13
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                          lunedì 09 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Tredici i positivi nel Ravennate Primo caso anche a Faenza
                          Tampone positivo ieri per una donna 43enne domiciliata a Ravenna, per un 66enne faentino che era stato in Veneto
                          e per un medico 62enne della clinica Maria Cecilia di Cotignola

                          RAVENNA Sale a tredici il conto dei positivi al coronavirus in provincia di
                          Ravenna. Tre i nuovi casi di ieri: una donna 43enne attualmente domiciliata a
                          Ravenna ma non residente in città, un medico 62enne del Maria Cecilia Hospital
                          di Cotignola e infine un 66enne faentino. Per fortuna (vedi anche altro articolo)
                          si escludono al momento nuovi casi di positività legati alla pediatra ravennate
                          colpita dal Covid nei giorni scorsi. Si registra invece il primo caso nel territorio
                          manfredo. «Niente panico- dichiara ari guardo Giovanni Malpezzi ma massimo
                          scrupolo e rigore nel seguire le disposizioni fornite dalle istituzioni. La
                          leggerezza di qualcuno potrebbe danneggiare l' intera comunità». L' uomo, un
                          66enne, era reduce da un viaggio in Veneto per motivi non lavorativi ma
                          personali. Rientrato a Faenza, e mostrando alcuni specifici sintomi, aveva
                          allertato le autorità sanitarie che avevano fatto scattare le misure previste.
                          Sottoposto poi a tampone, l' esame ha dato esito positivo. Ora il faentino è
                          ricoverato nel reparto di Malattie infettive dell' ospedale di Ravenna: le sue
                          condizioni non sono comunque gravi. «Voglio rassicurare sul fatto che questa
                          situazione, così come quelle relative a tutti i casi riscontrati in provincia di
                          Ravenna negli ultimi giorni - riferisce il sindaco Malpezzi -, è seguita con la massima attenzione dal dipartimento di
                          Igiene pubblica dell' Ausl Romagna, e che sono già stati attivati tutti i protocolli previsti in simili circostanze. Il
                          dipartimento ha infatti svolto l' indagine epidemiologica, chiarendo che l' esposizione al virus si è verificata
                          verosimilmente fuori regione, ed individuando tutte le persone che hanno avuto contatti stretti con il paziente, per le
                          quali sono stati presi i provvedimenti dovuti a loro tutela e al fine del contenimento della diffusione della malattia».
                          Malpezzi ricorda poi come sia «importante, soprattutto in questa fase, non farsi prendere dal panico, non credere a
                          fake news, far fede a quanto riportato dalle istituzioni e dagli organi di stampa accreditati, e attenersi alle disposizioni
                          che vengono fornite. Con rigore ma senza paure immotivate. Come sindaco, insieme ai colleghi della Romagna
                          Faentina e di tutta la provincia, stiamo ponendo la massima attenzione a questa situazione, in stretto raccordo con
                          le autorità lo cali e regionali, al fine della tutela della collettività in tutti i suoi aspetti». IL MEDICO DI COTIGNOLA Un
                          nuovo caso positivo è stato poi rilevato a Maria Cecilia Hospital di Cotignola. Si tratta di un medico 62enne della
                          struttura, che già era in quarantena domiciliare. Sottoposto a

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 14
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                          lunedì 09 marzo 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          controllo tramite tampone, è risultato positivo al Covid 19. Le sue condizioni sono stabili, è a casa propria e non ha
                          alcun bisogno di terapia intensiva. Dalla direzione della struttura comunicano poi che continueranno anche nei
                          prossimi giorni i controlli sul personale sanitario e sui pazienti. Nei giorni scorsi era stata comunicata la positività di
                          due pazienti, un 92enne proveniente dalla provincia di Parma ricoverato nel reparto di cardiologia e un 79enne della
                          provincia di Piacenza ricoverato invece in neurochirurgia. Entrambi sono in condizioni stabili.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 15
[ § 1 5 5 2 9 3 8 1 § ]

                          lunedì 09 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          PIANO DI LAVORO PER IL 2020

                          Ceramica, si allarga l' alleanza europea Nuovi progetti e si aprono opportunità
                          Il presidente Massimo Isola: «Siamo diventati più grandi Saremo forti e decisivi nel sistema internazionale»

                                                                                                                              MARIO SCARPONI

                          FAENZA La Strada europea della ceramica aveva in programma la consueta
                          assemblea generale del primo semestre a Parigi. Gli sviluppi situazione sanitaria
                          hanno pero imposto una modifica al programma e l' associazione si e riunita in
                          assemblea tramite video conferenza. I membri passano da cinque a nove, per
                          un allargamento che contribuisce ad arricchire ed allargare i confini degli
                          itinerari culturali. Sono entrate le città di Gmunden, Austria; Boleslawiec,
                          Polonia; la città spagnola di Castellon de la Plana; e dalla Turchia, la Iznik
                          Foundation. L' allargamento ha riguardato anche il comitato scientifico, con il
                          coinvolgimento dell' Università di Bologna e nello specifico del corso di laurea,
                          in Chimica e tecnologia per l' ambiente e i materiali - Materiali tradizionali e
                          innovativi, presso il dipartimento di Chimica industriale "Toso Montanari", con
                          sede a Faenza. IL TURISMO TRA GLI ALTRI OBIETTIVI L' assemblea ha inoltre
                          approvato il piano di lavoro per il 2020, che prevede innanzitutto la candidatura
                          di progetti europei, in ambiti quali Erasmus+, Europe for Citizens, che
                          permetteranno di realizzare le attività della Strada europea della ceramica in
                          ambito internazionale. Il turismo rientra fra gli obietti vidi sviluppo: prevede la
                          collaborazione con le agenzie di promo commercializzazione, finalizzata alla promozione presso le principali fiere di
                          settore di proposte turistiche legate alle aree territoriali dei membri del network nel tratto distintivo comune della
                          ceramica. I NUOVI INGRESSI «L' assemblea doveva affrontare questioni importanti e dalla sala Bigari del Comune di
                          Faenza abbiamo realizzato un' assemblea online che per noi e stata "storica" in quanto ha trasformato il perimetro
                          culturale e geografico della nostra realtà - riferisce Massimo Isola, presidente della Strada europea della ceramica -.
                          Abbiamo accettato quattro richieste di nuove adesioni. Si tratta di città strategiche che ci aiuteranno a dare
                          profondità e senso al nostro progetto europeo. Si tratta di una prima tappa poichè abbiamo altri soggetti che ci
                          stanno chiedendo di entrare. Nel frattempo siamo diventati più grandi. Una città spagnola legata alla ceramica
                          industriale, Castellon, e una Fondazione della Turchia che ci aiuta ad allargare il vocabolario e la funzione della strada
                          anche da un punto di vista geopolitico sono due nuovi ingressi che hanno un peso specifico importante e che
                          consentono alla nostra associazione di inserirsi in progettualità europee più larghe e più aperte anche da un punto di
                          vista dei contenuti. Poi due città a noi molto care. Sono entrate Gmunden, città gemellata con Faenza, con la quale
                          abbiamo collaborazioni decennali.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 16
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                          lunedì 09 marzo 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          e la città polacca di Boleslawiec, con la quale lavoriamo da tempo in diversi progetti europei e con la quale
                          abbiamo una relazione davvero importante. Questi quattro nuovi membri ci aiutano ad essere più forti e decisivi nel
                          sistema ceramico internazionale». VERSO ARGILLA' La prossima assemblea della Strada europea della ceramica,
                          alla quale prenderanno parte anche i quattro nuovi soci, si terra a Faenza il 3 settembre nei giorni di Argilla Italia,
                          appuntamento fondamentale per ogni rete ceramica internazionale a due anni dalla nascita della nuova Strada.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 17
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                          lunedì 09 marzo 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          8 marzo: dal Cral una donazione a favore delle donne
                          Ieri in municipio consegnati 500 euro al l'associazione Francesco Bandini

                          FAENZA Non è l' emergenza sanitaria nazionale dovuta al Covid-19 a fermare le
                          iniziative del Circolo ricreativo assistenziale dei lavoratori (Cral) del Comune di
                          Faenza e dell' Unione della Romagna Faentina, che anche quest' anno, in
                          occasione della Festa della Donna, ha celebrato la giornata dell' 8 Marzo con la
                          tradizionale iniziativa benefica. Il Cral, il presidente Giovanni Malpezzi e l'
                          assessore alle Pari opportunità non hanno potuto incontrare il personale
                          dipendente; il Cral ha tuttavia rinnovato l' iniziativa devolvendo 500 euro ad un'
                          associazione faentina che opera a favore delle donne. Dopo attente valutazioni
                          il Cral ha scelto come beneficiaria l' associazione "Francesco Bandini"., che si
                          occupa di donne in difficoltà con forme di tutela e sostegno per il reinserimento
                          sociale. In collaborazione con i Servizi sociali, l' associazione "Francesco
                          Bandini" accoglie nella struttura "Il giardino dell' ospitalità" vittime di tratta e
                          prostituzione, donne e minori vittime di violenze e maltrattamenti, nuclei con
                          madri che affrontano problemi di dipendenza o con difficoltà nella relazione
                          genitoriale. Il contributo sarà destinato al progetto "Libero per me". L' assegno
                          di 500 euro è stato consegnato a Pier Franco Baldini, presidente della
                          "Francesco Bandini", ieri mattina durante una cerimonia in municipio a Faenza da Giovanna Camporesi, presidente
                          del Cral del Comune di Faenza e dell' Unione della Romagna Faentina, assieme a Giovanni Malpezzi, sindaco di
                          Faenza e presidente dell' Unione della Romagna Faentina.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 18
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                          lunedì 09 marzo 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Gaio tenta il colpo: entrare in tabellone a Indian Wells
                          Il faentino al via dalle qualificazioni. De Rossi parte bene al torneo di Monastir dove ora è atteso Dalla Valle

                                                                                                                             ALESSANDRO GIULIANI

                          INDIAN WELLS ALESSANDRO GIULIANI Federico Gaio gioca le qualificazioni
                          del Master 1000 di Indian Wells che scattano oggi. Il faentino è il numero 127
                          del ranking mondiale Atp. MONASTIR Enrico Dalla Valle è il n.2 del seeding nel
                          nuovo torneo Itf Men' s Future tunisino (15.000 dollari, hard outdoor). Parte
                          bene dalle qualificazioni il sammarinese Marco De Rossi che all' esordio ha
                          sconfitto 3-6, 7-5, 10-2 il brasiliano Gabriel Roveri Sidney. RIVOLI Nel torneo Bnl
                          di pre -qualificazione agli Internazionali del Green Park di Rivoli, successo in
                          doppio di Federico Bertuccioli (San MarinoAcademy) e Federico Maccari (ex Ct
                          Massa) che apre le porte al torneo di "prequali" del Foro Italico. Bertuccioli e
                          Maccari erano approdati alla finalissima battendo in semifinale Zanada-Felline
                          6-4, 7-5, poi ieri in finale hanno battuto Alessandro Ceppellini e Pietro Rondoni 6-
                          3, 6-7 (3), 10-6. FERMIGNANO Il giovane Tommaso Bonarota (Tc Riccione)
                          negli ottavi del torneo nazionale di 3ª categoria del Ct Fermignano. Secondo
                          turno: Alessandro Sepede-Luca Butti 6-2, 6-2, Filippo Meloni -Lorenzo Ossani 6-
                          3, 6-1. Terzo turno: Tommaso Bonarota-Diego Sabattini 6-2, 6-3. PARENZO
                          Julian Ocleppo è il n.1 delle qualificazioni nel torneo Itf Men' s Future croato di
                          Parenzo (15.000 dollari, terra outdoor). Il portacolori del Ct Massa affronta all' esordio il locale Vidak. ROAD TO FORO
                          Battute finali per il Road to Foro del Carpena, il torneo di 4ª categoria di qualificazione alla fase finale in
                          contemporanea agli Internazionali. Maschile, quarti: Riccardo Delle Site -Emanuele Cedioli 6-0, 6-1, Cristiano Savoia -
                          Cesare Dall' Ara 7-5, 6-2, Elia Galizzi-Marco Caporali 5-7, 6-3, 10-7.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 19
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                          lunedì 09 marzo 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          Accademia Bizantina sospende i concerti del festival Humana Follia previsti per
                          il 9, 11 e 13 marzo a Faenza, Bagnacavallo e Forlì. Al momento non ci sono altre
                          date previste. Per il rimborso dei biglietti il pubblico sarà contattato da
                          Vivaticket o potrà recarsi nelle biglietterie dei teatri coinvolti dalle 11 alle 13 dal
                          lunedì l venerdì.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
[ § 1 5 5 2 9 3 9 2 § ]

                          lunedì 09 marzo 2020
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                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Quest' anno sono attivi 195 corsi in tutto o in parte a distanza, il 61% nelle telematicheLa chiusura
                          almeno fino al 15 marzo estende ovunque la sfida dell' e-learning

                          Università, nasce online solo il 4% delle lauree

                                                                                                                                  Eugenio Bruno

                          Sedute di laurea a distanza a Pavia, Pisa e al Politecnico di Milano. Esami
                          scritti (e online) a Padova. Trasformazione di tutti i corsi da frontali in
                          digitali alla Bocconi e a Padova. Open day virtuale alla Cattolica. Sono solo
                          alcune delle strategie anti-chiusura messe in campo nei giorni scorsi dagli
                          atenei italiani dopo la sospensione delle attività didattiche, causa
                          coronavirus, su tutto il territorio nazionale. E altre ne seguiranno da qui in
                          avanti. Nell' ambito di una strategia che, nata per fronteggiare l' emergenza,
                          può rappresentare l' occasione per «guardare al futuro», come sottolineato
                          dal presidente della Conferenza dei rettori (Crui), Ferruccio Resta, all'
                          indomani della scelta del governo di "fermare" scuole e università almeno
                          fino al 15 marzo. Esattamente come negli istituti scolastici, anche negli
                          atenei all' improvviso la parola d' ordine è diventa "e-learning". Dalla
                          presenza si è passati all' assenza; dall' insegnamento frontale alle aule
                          virtuali. In un quadro generale comunque migliore rispetto alle scuole. Con
                          tante piattaforme di ateneo già preesistenti, 11 università interamente
                          telematiche e il 4,2% di tutti i corsi erogati già integralmente o parzialmente
                          a distanza (o in forma mista, cioè con meno del 66% dei crediti attribuiti online). La diffusione dell' e-learning Fermo
                          restando che si tratta solo di uno dei tanti indicatori utilizzabili per misurare l' attitudine al digitale delle nostre
                          accademie, il primo elemento che balza agli occhi è che nell' arco di un decennio i corsi a distanza attivi negli atenei
                          statali sono saliti dai 100 del 2011 ai 195 attivi nel 2019 secondo il portale Universitaly. Considerando che nel
                          frattempo le lauree sono salite da 4.334 a 4.645 il peso dell' e-learning è cresciuto dal 2,3 al 4,2 per cento. Rinviando
                          al grafico pubblicato in pagina per i dettagli, possiamo però sottolineare che oltre il 61% delle iniziative a distanza
                          riguarda le realtà telematiche. Un' esperienza che potrebbe tornare utile in questo momento. Tant' è che Alessandra
                          Briganti, rettrice (e fondatrice) di Unimarconi, al Sole 24Ore del Lunedì dice che tutto il comparto è «a disposizione
                          per superare, almeno nel settore della formazione, le stringenti criticità fornendo contenuti e soluzioni per favorire il
                          pieno completamento degli anni scolastici ed accademici». Le scelte degli atenei tradizionali Al momento ciascun
                          ateneo sta fronteggiando l' emergenza come può. Sulla base di una circolare del ministro Gaetano Manfredi che,
                          attuando il Dpcm del 4 marzo, ammette la «possibilità» di svolgere «attività formative a distanza», anche per esami e
                          sedute di laurea purché sia comunque garantita la pubblicità degli stessi.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 21
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                          lunedì 09 marzo 2020

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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Nei territori che sono stati colpiti prima dall' emergenza la sperimentazione è più avanti. Il presidente della
                          Conferenza dei rettori della Lombardia, Remo Morzenti Pellegrini, parla del «più grande esperimento di online
                          education mai visto» e spiega: «A fronte di un limite oggettivo, attraverso la tecnologia abbiamo individuato in questi
                          giorni un' opportunità per ripensare le lezioni, le sessioni di laurea, gli open day e anche lo smart working che
                          coinvolge gran parte del personale tecnico-amministrativo. Gli approcci - aggiunge - sono graduali e su base
                          volontaria ma con un' implementazione che procede di giorno in giorno». Anche nelle non statali. In Bocconi ad
                          esempio tutti i corsi sono stati trasferiti sulla piattaforma di ateneo. «Siamo partiti dal Mba full time - racconta
                          Leonardo Caporarello, direttore del Built (Bocconi university innovation in learning and teaching) - e poi ci siamo
                          allargati agli altri insegnamenti. Accompagnando la parte video e quella live con altre attività di interazione con lo
                          studente. Ad esempio simulazioni web da svolgere da soli o in team». Anche altrove si è pronti a sbarcare online. L'
                          università di Pisa ha utilizzato giovedì e venerdì scorsi per diffondere tra allievi e docenti le "istruzioni per l' uso" e
                          oggi partirà con le lezioni online, come racconta il prorettore alla didattica, Marco Abate: «Sia pure con qualche
                          inevitabile perdita sulla qualità della didattica, in questo modo contiamo di conciliare l' esigenza di salvaguardare il
                          percorso formativo degli studenti con le importanti misure di prevenzione della diffusione del virus», è la sua
                          speranza. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[ § 1 5 5 2 9 3 8 7 § ]

                          lunedì 09 marzo 2020
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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          le nuove definizioni

                          L' attribuzione di area fabbricabile aumenta subito il valore tassato
                          Esenti solo le quote dei terreni possedute da coltivatori diretti o Iap

                          La nuova Imu ridefinisce i confini della tassazione delle aree edificabili.
                          Viene conservato il riferimento allo strumento urbanistico generale, anche
                          solo adottato dal Comune. Di conseguenza, si considerano edificabili suoli
                          sui quali in concreto potrebbe essere impossibile costruire, in assenza dello
                          strumento attuativo (ad esempio la concessione edilizia). Cambiano,
                          invece, la definizione del valore di riferimento e le agevolazioni previste per
                          le imprese agricole. Nella vecchia Ici/Imu la base imponibile era costituita
                          dal valore di mercato al 1° gennaio di ciascun anno. A tale scopo, era (ed è
                          tuttora) permesso ai Comuni approvare dei valori di orientamento per i
                          contribuenti. Secondo la Corte di cassazione, in proposito, se il Comune ha
                          adottato lo strumento urbanistico in corso d' anno, le aree interessate non
                          possono avere un valore di riferimento al 1° gennaio e, dunque, saranno
                          considerate come edificabili solo a decorrere dall' anno successivo
                          (Cassazione 2901/2017). Una tesi, peraltro, non condivisibile dal momento
                          che il valore di mercato di un suolo può essere desunto anche da quello
                          attribuibile a suoli similari, ubicati ad esempio in altre zone o in altri Comuni.
                          Ad ogni modo, per superare tale orientamento, nella nuova disciplina Imu è stabilito che la base imponibile è
                          costituita dal valore dell' area al 1° gennaio oppure alla data di adozione dello strumento urbanistico. Ne consegue
                          che l' efficacia dell' attribuzione della qualifica di edificabilità è immediata e non differita all' anno successivo. Lo
                          stesso dicasi qualora in corso d' anno vi fossero mutamenti di valore determinati, ad esempio, dal rilascio del
                          provvedimento attuativo: l' effetto dell' incremento di valore decorrerà dal mese del rilascio e non dall' anno
                          successivo. L' altra novità normativa riguarda l' agevolazione prevista per gli imprenditori agricoli. Sin dall'
                          emanazione dell' Ici era disposto che le aree edificabili possedute e condotte da soggetti Iap (comprese le società
                          agricole) o da coltivatori diretti si considerano terreni agricoli. Con plurime pronunce, la Suprema corte ha
                          argomentato che un bene immobile non può avere qualificazioni diverse a seconda del proprietario. Di conseguenza,
                          è sufficiente che una piccola porzione di area fosse intestata a uno dei soggetti agevolati per considerare l' intero
                          suolo terreno agricolo, anche in capo a soggetti privi di queste qualifiche. Con la nuova Imu (comma 743, legge di
                          Bilancio 2020), invece, è epressamente stabilito che, in presenza di più comproprietari, i requisiti soggettivi e
                          oggettivi previsti ai fini dell' applicazione di agevolazioni

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 23
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                          lunedì 09 marzo 2020

                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          devono riguardare autonomamente ciascuno di essi. Ciò significa che qualora vi fossero, ad esempio, tre
                          contitolari in pari quota, dei quali un soggetto Iap e gli altri due dipendenti pubblici, solo la quota del primo sarà
                          considerata terreno agricolo, mentre le altre due saranno tassate come aree fabbricabili. Anche in questo caso, la
                          modifica è già operativa, anche se la maggiore imposta sarà versata al saldo del 2020. © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

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[ § 1 5 5 2 9 3 8 8 § ]

                          lunedì 09 marzo 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          TRIBUTI IMMOBILIARI

                          La nuova Imu incombe già sulle aree pertinenziali edificabili
                          Aggiornamento catastale entro il 16 marzo per ridurre il prelievo a due mensilità Molti proprietari rischiano di scoprire
                          i nuovi criteri solo al momento del saldo

                          Luigi Lovecchio - Le aree fabbricabili contigue ai fabbricati non si tassano
                          solo se hanno la qualifica di pertinenze urbanistiche e sono accatastate
                          unitamente al fabbricato. La nuova Imu (all' articolo 1, comma 741, lettera a
                          della legge 160/2019), cambia sensibilmente la nozione di area
                          pertinenziale al fabbricato, ponendo delle condizioni rigorose che
                          determinano, con buona probabilità, un ampliamento della base imponibile.
                          E, trattandosi di una disciplina entrata in vigore dallo scorso 1° gennaio, se il
                          contribuente non si è attivato per l' accatastamento unitario, ad oggi l'
                          imposizione è già maturata per i primi due mesi del 2020. L' interesse a far
                          emergere la qualifica di pertinenza di un' area assume particolare rilievo
                          quando questa è edificabile. È infatti evidente che il riconoscimento della
                          natura pertinenziale del suolo, che ne determina l' intassabilità in via
                          autonoma, comporta un notevole beneficio per il contribuente. In vigenza
                          della vecchia Ici/Imu, la norma si limitava a precisare che fa parte
                          integrante del fabbricato l' area che ne costituisce pertinenza. L' assenza di
                          ulteriori specificazioni in merito lasciava intendere che, allo scopo,
                          occorresse riferirsi alla definizione contenuta negli articoli 817 e seguenti del Codice civile. Alla luce del tenore
                          testuale della norma, inoltre, era del tutto irrilevante la modalità di accatastamento dell' area. La Cassazione è più
                          volte intervenuta, in materia di Ici, adottando in via prevalente un orientamento piuttosto restrittivo secondo il quale,
                          al fine di provare la natura pertinenziale, occorrono: l' indicazione in dichiarazione dell' area; l' asservimento della
                          stessa a servizio o ornamento del fabbricato; l' impossibilità di una diversa destinazione senza radicali
                          trasformazioni (sentenza 10232/2018). Quest' ultimo requisito è difficile da riscontrare in concreto: anche lo spiazzo
                          adibito a parcheggio dell' abitazione o a giardinetto non richiede una «radicale trasformazione» per avere una
                          utilizzazione edificatoria. Ma anche l' indicazione in dichiarazione appariva come un onere "contro natura",
                          trattandosi di un bene che, per definizione, non dovrebbe avere una sua autonoma rilevanza rispetto al fabbricato. In
                          conclusione, anche nell' assetto previgente il riconoscimento della qualifica di pertinenza di un' area fabbricabile non
                          era semplice. Ora, però, la disciplina della nuova Imu cambia completamente prospettiva, poiché pone due
                          condizioni del tutto innovative.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 25
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                          lunedì 09 marzo 2020

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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          1. La prima è quella più complessa da individuare, e cioè la qualificazione urbanistica della pertinenza. Comporta
                          che si debba andare a esaminare lo strumento urbanistico, generale o attuativo, visto che si è a cospetto di un' area
                          già edificata, per verificare se prevede delle zone pertinenziali (ad esempio, parcheggi o giardini) a fabbricati. E se
                          una vasta area contigua a un fabbricato appartiene in realtà a distinti lotti edificatori, la stessa non potrà ritenersi
                          pertinenziale, in quanto urbanisticamente distinta dall' area di sedime dell' unità immobiliare. 2. La seconda
                          condizione è l' accatastamento unitario, da effettuarsi, di regola, tramite il Docfa. Trattandosi di un elemento
                          costitutivo della fattispecie della pertinenzialità, non è ammissibile l' accatastamento retroattivo. Ne deriva che, pur
                          essendo in presenza di pertinenze urbanistiche, queste saranno soggette a imposizione autonoma finché non si
                          provvederà alla graffatura con il fabbricato. Per la precisione, un periodo di possesso pari alla maggior parte del
                          mese conta quanto un mese. Infatti, per evitare di pagare le imposte anche per marzo occorrerà procedere entro
                          lunedì prossimo, cioè il 16 del mese. Nulla è detto in ordine a un eventuale onere dichiarativo del contribuente che, d'
                          altro canto, non era previsto neppure per l' Ici. Si deve, però, ritenere che l' accatastamento unitario sostituisca la
                          dichiarazione, tenuto conto che tutti i dati risultanti nella banca dati catastali si considerano, ope legis, come
                          dichiarati. In ogni caso l' impatto concreto della nuova disciplina Imu dovrebbe verificarsi al saldo dell' imposta del
                          2020. Il pagamento della rata in scadenza al 16 giugno prossimo, infatti, è pari alla metà di quanto
                          complessivamente pagato nel 2019, a titolo di Imu e Tasi. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[ § 1 5 5 2 9 3 8 4 § ]

                          lunedì 09 marzo 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          DECISIONI LOCALI

                          Così la riscossione cambia i regolamenti

                                                                                                                                           P. Mir.

                          Il differimento dei termini di approvazione dei bilanci comunali al 30 aprile
                          concede più tempo anche per l' aggiornamento dei regolamenti comunali. Il
                          2020 è un anno di superlavoro per gli uffici tributi dei Comuni. La nuova Imu
                          e soprattutto l' accertamento esecutivo impongono un aggiornamento
                          praticamente di tutti i regolamenti tributari. Per il regolamento Imu c' è più
                          tempo, perché la legge di bilancio 2020 ha fissato il termine al 30 giugno.
                          Per gli altri regolamenti invece il termine oggi è fissato al 30 aprile, termine
                          già previsto per l' approvazione dei regolamenti e delle delibere relative alle
                          tariffe Tari tributo e Tari corrispettivo. Proprio sulla Tari si registrano le
                          maggiori criticità, viste le enormi difficoltà che i Comuni s t a n n o
                          incontrando nell' applicazione pratica del nuovo metodo tariffario, anche
                          considerando che della delibera n. 443 di Arera tutti offrono la loro
                          particolare lettura, in questo agevolati dalla stessa Autorità che finora non
                          ha emanato alcuna circolare esplicativa. L' unico supporto finora dato ai
                          Comuni è la nota di lettura pubblicata da Ifel il 2 marzo. Tornando alle
                          modifiche regolamentari occorre, come anticipato, procedere in pratica alla
                          modifica di tutti i regolamenti tributari, compreso quello relativo alla Tari, dove oltre alle modifiche conseguenti al
                          nuovo accertamento esecutivo occorrerà recepire le prescrizioni contenute nell' articolo 15-ter del Dl 34/2019, il
                          quale impone per i versamenti dei tributi - diversi da Imu, addizionale comunale Irpef, ed imposta di soggiorno - la cui
                          scadenza «è fissata dal Comune prima del 1° dicembre» di utilizzare le aliquote e tariffe dell' anno precedente. Per la
                          Tari occorrerà quindi prevedere almeno una rata dopo il 1° dicembre, al fine di poter anche accertare contabilmente
                          nell' anno le entrate corrispondenti alle tariffe approvate. Modifiche trasversali a tutti i regolamenti riguardano il
                          nuovo accertamento esecutivo e la rateazione. Qui, forse, sarebbe opportuno che i regolamenti dei singoli tributi
                          rinviassero a un unico regolamento sulla riscossione forzata o a disposizioni comuni a tutte le entrate, tributarie e
                          patrimoniali, contenute nel regolamento generale delle entrate. In particolare, il Comune dovrà disciplinare la
                          rateazione, sempre che si voglia discostare da quella prevista dai commi da 796 a 802 della legge 160/2019,
                          prevedendo anche il tasso d' interesse di mora, che se non regolamentato è pari al tasso d' interesse legale. Altra
                          modifica regolamentare riguarda il ravvedimento. In seguito alle modifiche portate dall' articolo 10-bis del Dl
                          124/2019, il ravvedimento lungo, ovvero fino alla data ultima prevista per l' accertamento,

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                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          è ora esteso a tutti i tributi comunali, sicché vengono meno quei regolamenti comunali che avevano regolamento
                          ipotesi meno lunghe (di media due o tre anni). Ovviamente, anche senza modifica i regolamenti comunali che
                          dispongono diversamente devono considerarsi tacitamente abrogati per incompatibilità con la norma primaria
                          sopravvenuta, che non ha necessità di essere recepita dal Comune. È rimessa invece alla potestà regolamentare la
                          possibilità di prevedere anche per i tributi comunali il ravvedimento parziale regolato dall' articolo 4-decies del Dl
                          34/2019. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 28
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                          lunedì 09 marzo 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          PERSONALE

                          Fondi decentrati, il contratto decide gli aumenti
                          L' incremento di dipendenti non si riflette in automatico sugli stanziamenti

                                                                                                                                      Arturo Bianco

                          L' aumento del fondo per la contrattazione decentrata nelle Regioni, nei
                          Comuni, nelle Province e nelle Città metropolitane in cui il numero dei
                          dipendenti in servizio cresce rispetto al 31 dicembre 2018 non è
                          automatico, ma può essere esercitato nel rispetto delle previsioni dettate
                          dai contratti nazionali, in particolare da quello del 21 maggio 2018. L'
                          indicazione che deriva direttamente dal dettato legislativo, e gli enti devono
                          tenerne conto nella concreta applicazione della nuova norma. L' articolo 33
                          del Dl 34/2019 stabilisce infatti che in queste amministrazioni «il limite al
                          trattamento economico accessorio.. è adeguato». Si tratta quindi di una
                          disposizione che non incide direttamente sulle regole dettate per la
                          costituzione del fondo, ma esclusivamente sul suo tetto complessivo. E
                          occorre aggiungere, a ulteriore conferma, che la composizione dei fondi
                          per la contrattazione decentrata è una materia riservata alla competenza
                          del contratto nazionale.       Il che è ulteriormente dimostrato dalla
                          constatazione che la norma di legge non dice se queste risorse aggiuntive
                          vanno inserite nella parte stabile o nella parte variabile del fondo. Negli enti
                          che aumentano il numero dei dipendenti, le amministrazioni sono quindi chiamate ad aumentare il tetto del fondo in
                          modo da lasciare inalterata l' incidenza media sulle risorse per il salario accessorio dei dipendenti in servizio al 31
                          dicembre 2018. Questo aumento deve comunque essere effettuato sulla base delle regole dettate dalla
                          contrattazione collettiva, producendo la disposizione legislativa l' effetto che con questi incrementi si può superare il
                          tetto del fondo del 2016. Per cui, se l' aumento del numero dei dipendenti è collegato a un incremento delle dotazioni
                          organiche, deve essere inserito - in base all' articolo 67, comma 2, lettera h), del contratto nazionale del 21 maggio
                          2018 - nella parte stabile del fondo. Sempre nella parte stabile vanno le risorse che gli enti inseriscono per la
                          cessazione intervenute nell' anno precedente di personale che aveva in godimento la Ria o assegni ad personam.
                          Mentre se l' incremento è effettuato nel tetto dell' 1,2% del monte salari 1997, in base all' articolo 67, comma 3, lettera
                          h) del contratto nazionale, entra nella parte variabile del fondo. Lo stesso accade se è effettuato per sostenere lo
                          sforzo del personale per la realizzazione degli obiettivi, anche di mantenimento, che l' ente si è dato (articolo 67,
                          comma 3, lettera i) dello stesso contratto nazionale). Ovviamente gli incrementi della parte variabile del fondo sono
                          subordinati al rispetto dei vincoli di bilancio, del tetto di spesa del personale, e al fatto di essere un ente dissestato e,
                          per quelli strutturalmente deficitari o che hanno avviato procedure di riequilibrio finanziario, al rispetto dei vincoli di
                          contenimento della spesa del personale che essi si sono dati.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 29
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                          lunedì 09 marzo 2020

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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Per tutti gli altri aspetti connessi alla determinazione del fondo per la contrattazione decentrata occorre ricordare
                          che non ci sono novità rispetto alle regole utilizzate per la costituzione del fondo del 2019, che può quindi essere
                          riproposto interamente per la parte stabile, salvo che vi sia il trasferimento di personale da altri enti a seguito di
                          passaggi di competenza o che in contrattazione decentrata si sia deciso di tagliare stabilmente il fondo per il lavoro
                          straordinario o che l' ente abbia tagliato le risorse per il finanziamento delle posizioni organizzative. Mentre per la
                          parte variabile occorre dare corso all' applicazione delle scelte dettate dall' ente e/o alla quantificazione delle voci
                          che ne entrano a far parte; si pensi in particolare alle risorse previste da disposizioni di legge, ai proventi da
                          sponsorizzazioni, ai risparmi derivanti da piani di razionalizzazione, ai risparmi derivanti dalla parte stabile dei fondi
                          degli anni precedenti e/o dalle risorse destinate al lavoro straordinario. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 30
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                          lunedì 09 marzo 2020
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                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          PAROLA CHIAVE

                          Fondo anticipazioni

                          Il Fondo anticipazioni di liquidità (Fal) nasce per gestire contabilmente le
                          anticipazioni erogate per il pagamento dei debiti commerciali. il
                          Milleproroghe autorizza gli enti locali a iscrivere la corrispondente quota
                          del risultato di amministrazione fra le entrate anche per gli anni successivi
                          al 2020.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 31
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          CONTABILITà

                          Sul fondo anticipazioni doppia deroga nella gestione
                          Il risultato negativo non impedisce l' applicazione della quota accantonata

                                                                                                                                    Patrizia Ruffini

                          Sul Fondo anticipazione di liquidità il Milleproroghe autorizza gli enti locali a
                          iscrivere la corrispondente quota del risultato di amministrazione fra le
                          entrate anche per gli anni successivi al 2020. La questione interessa tutti gli
                          enti che hanno anticipazioni di liquidità da rimborsare e, in particolare, quelli
                          colpiti dalla sentenza 4/2020 della Consulta, che ha dichiarato l' illegittimità
                          costituzionale degli articoli 25 del decreto legge 78/2015 e 1, comma 814,
                          della legge 205/2017. Per dare attuazione alla sentenza, L' articolo 39-ter
                          del Dl 162/2019 stabilisce che in sede di approvazione del rendiconto 2019
                          gli enti locali accantonano il fondo anticipazione di liquidità (Fal) nel
                          risultato di amministrazione al 31 dicembre 2019, per un importo pari all'
                          ammontare complessivo delle anticipazioni di cui al Dl 35/2013 (e
                          successivi rifinanziamenti) ancora da rimborsare a fine anno 2019. Il fondo
                          è da iscrivere nell' annualità 2020 del preventivo 2020-2022, per l' intero
                          importo del Fal accantonato nel risultato di amministrazione al 31 dicembre
                          2019, sia fra le entrata che fra le spese. Nella parte entrata è da prevedere
                          come utilizzo del risultato di amministrazione; al Titolo IV della spesa è da
                          contabilizzare in parte come rimborso e per la restante quota nella missione 20, programma 03, come ulteriore
                          stanziamento relativo al fondo anticipazione di liquidità (articolo 39-ter, comma 3, lettera a). Per iscrivere le voci nell'
                          annualità 2021 del bilancio 2020/22, la norma specifica poi: all' annualità 2021 e fino al completo utilizzo del fondo
                          anticipazione di liquidità, il fondo è iscritto, per il medesimo importo stanziato in spesa dell' anno precedente, nell'
                          entrata del bilancio (comma 3, lettera b). In spesa va poi previsto il rimborso e il fondo per la restante quota. La
                          norma permette dunque agli enti di utilizzare il risultato di amministrazione, per la quota corrispondente al Fal, anche
                          per gli anni successivi al 2020, in deroga al principio secondo cui il risultato di amministrazione è applicabile solo al
                          primo esercizio considerato nel bilancio di previsione. Per la voce «Utilizzo risultato di amministrazione» è previsto il
                          rigo «Anticipazioni di liquidità» valorizzabile anche per gli anni successivi al primo. Viene dunque estesa agli enti
                          locali la regola adottata dalle regioni dal 2015. Per evitare blocchi agli enti in disavanzo, la norma stabilisce anche la
                          deroga al comma 897 della legge 145/2019, per cui queste amministrazioni possono applicare al bilancio di
                          previsione la quota del risultato di amministrazione accantonata nel fondo anticipazione di liquidità anche gli enti
                          con risultato di amministrazione negativo. Infine, l' eventuale peggioramento del disavanzo al 31 dicembre 2019
                          rispetto all' esercizio precedente,

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 32
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