Unione della Romagna Faentina - lunedì, 20 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina

Pagina creata da Michele Mauri
 
CONTINUA A LEGGERE
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 20 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
     lunedì, 20 gennaio 2020
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 20 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                  lunedì, 20 gennaio 2020

Prime Pagine

 20/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                4
 Prima pagina del 20/01/2020
 20/01/2020   Il Sole 24 Ore                                                                         5
 Prima pagina del 20/01/2020
 20/01/2020   Italia Oggi Sette                                                                      6
 Prima pagina del 20/01/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 20/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 5                                            7
 La Bisanzio del Pd con la Lega alla porta
 20/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 33                                           9
 Oggi arrivano Borgonzoni e De Micheli
 20/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35                                          10
 Studenti dell'Oriani a S. Patrignano
 20/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                          11
 RIOLO TERME 1 VALSANTERNO 3
 20/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                          12
 ANZOLAVINO 2 SOLAROLO 2
 20/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                          13
 GATTEO 1 FAENZA 5
 20/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                          14
 VIRTUS FAENZA 0 CIVITELLA 1
 20/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55                                          15
 Rekico travolgente
 20/01/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56                                          16
 E Work, Irpinia fatale

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 20/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 55                                     17
 Molino Naldoni in vetrina: alla fiera mondiale Sigep presenta tre nuovi prodotti
 20/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                     19
 Il Solarolo rimonta due volte
 20/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                     20
 Faenza, che manita a Gatteo
 20/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                                     21
 Civitella corsaro con Leoni: Virtus Faenza ko
 20/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                     22
 E -Work ko a Fiorenzuola pagando un brutto avvio di quarto periodo
 20/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                     VALERIO ROILA   23
 Che bella la Rekico moltiplicata per due
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 20 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
20/01/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43                                                 24
 Fenix inarrestabile Trionfa a Ravenna e continua l' ascesa

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 20/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 19                                                      Luigi Lovecchio     25
 Imu, no alla denuncia se varia il valore
 20/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 23                                                               P. Ruf.    26
 Debito locale, ristrutturazione anche per le società pubbliche
 20/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 23                                                       Patrizia Ruffini   28
 Entro fine mese verifica sui pagamenti
 20/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 23                                                       Arturo Bianco      30
 L' indennità minima ai sindaci aiuta anche gli assessori
 20/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 23                                                       Arturo Bianco      32
 La carica delle assunzioni dimentica la qualità
 20/01/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 23                                                       Arturo Bianco      34
 Tar, l'avvalimento è un contratto tipico
 20/01/2020   Italia Oggi Sette Pagina 6                          PAGINA A CURA DI ANTONIO CICCIA MESSINA       35
 Dati, la p.a. è cattiva custode
 20/01/2020   Italia Oggi Sette Pagina 10                                PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO        37
 Entrate locali, rate su misura
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 20 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 § ]

            lunedì 20 gennaio 2020
                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                        Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 20 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 2 § ]

            lunedì 20 gennaio 2020
                                                      Il Sole 24 Ore

                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 20 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 3 § ]

            lunedì 20 gennaio 2020
                                                    Italia Oggi Sette

                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 20 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 2 9 7 7 8 9 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 5

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La Bisanzio del Pd con la Lega alla porta
                          RAVENNA Nell'antica capitale imperiale i Dem hanno recuperato consensi. Ma Salvini vuole chiudere qui la
                          campagna elettorale

                          Antica capitale, antica roccaforte monocolore. Fondata su pilastri
                          secolari, con perenni vessilli rossi issati sui pennoni, finora la Ravenna
                          del Pd ha resistito a tutto, sia alle fiammate grilline che all'arrembante
                          crescita della Lega. Ma soprattutto è sopravvissuta a se stessa, ai mille
                          mal di pancia di una Sinistra che negli ultimi anni qui ha seminato un po'
                          di sconcerto fra i militanti di una terra cresciuta a pane, Pci e
                          cooperative, a cominciare dal Governo delle larghe intese nel 2014. Di
                          recente il Pd pare aver recuperato consensi e compattezza, complice la
                          paura di perdere la Regione. Da due anni è sede della Festa dell'Unità
                          Nazionale, a riprova della considerazione che Roma nutre nei confronti
                          dei Democratici bizantini, ma l'ansia dell'urna lievita di minuto in minuto e
                          anche a Ravenna il clima è da battaglia di Stalingrado: i candidati
                          bussano casa per casa, consapevoli che stavolta, più che mai, ogni
                          singolo voto conterà nella resa dei conti della notte del 26 gennaio. Sono
                          lontani i tempi della flaccida consultazione elettorale del 2014: in mezzo
                          non è passato un fiume, ma un oceano. E' cambiato tutto: i partiti e gli equilibri politici, tanto per cominciare. Ma non
                          è cambiata la passione politica di Ravenna, dove andare alle urne è da sempre considerato un dovere, tanto che
                          anche nelle snobbatissime Regionali del 2014 qui si registrò l'affluenza più alta. E oggi? Da una parte c'è l'oliata
                          macchina elettorale del Pd, dall'altra una Lega che sgomita: alle Europee del 2019 il Carroccio in città rimase indietro
                          solo di un punto e mezzo rispetto al partitone che trascorse una notte insonne col timore di perdere parecchi paesi
                          nella contemporanea tornata amministrativa. Solo al risveglio scoprì, con infinito sollievo, che unicamente
                          Brisighella dei 14 Comuni in ballo si era colorata di verde, con vittorie rosse e nette ovunque. «Perché conta la
                          persona», era il mantra Dem. E sulla persona di Bonaccini il Pd di Ravenna ha puntato tanto: lo sostenne moltissimo
                          già alle Primarie del 2014, a dispetto del professor Roberto Balzani, e da allora sono diventati sempre più stretti i
                          rapporti fra il presidente e il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, vicinissimo a Zingaretti. Spetterà poi alle sei
                          liste di sostegno dragare voti fra gli indecisi, a partire da Più Europa', dove c'è il Pri, e il simbolo dell'Edera nelle
                          campagne ravennati continua ad avere un suo forte appeal. Quanto alla Lega, Lucia Bongorzoni a Ravenna si è vista
                          poco, invece Salvini qua è sempre stato di casa, a partire dai proclami ferragostani al Papeete di Milano Marittima e
                          alle recenti incursioni faentine. «Gli avversari sono sempre gli stessi, li conosciamo», ha detto qualche giorno fa
                          Alessandro Barattoni, segretario provinciale del Pd fiducioso ma anche consapevole del rischio in dote a queste
                          elezioni che vede i democratici in trincea contro l'invasione leghista. E questo proprio mentre all'orizzonte si
                          stagliano due cruciali voti amministrativi: a Faenza questa

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 7
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 20 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 2 9 7 7 8 9 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          primavera e a Ravenna nel 2021. Ravenna, dove si vive bene, ma dove non mancano i problemi. Nodi come la
                          cronica mancanza di infrastrutture decenti di una città lontana dall'asse della via Emilia e isolata. Un esempio,
                          nell'ottobre 2018 la frana di una diga causò l'interruzione per 10 mesi della Ravegnana, strada già obsoleta di suo,
                          spezzando di fatto i collegamenti fra Ravenna e Forlì. Dopo i lavori per 3,5 milioni finanziati dalla Regione, in tanti
                          hanno invocato la costruzione di una strada alternativa, ma oggigiorno pensare a un investimento di almeno 250
                          milioni di euro con 24 km di espropri è pura utopia. L'isolamento di Ravenna è accentuato anche dalla mancanza di
                          adeguati collegamenti ferroviari. Un anno fa, a dir il vero, la tratta Ravenna-Bologna fu implementata, ma
                          contemporaneamente furono soppresse fermate di alcuni paesi, e scattò la rivolta, con la solita manifestazione di
                          piazza con cartelli, fischietti e inevitabile retromarcia sull'orario. Inoltre pesano il boom dei furti in abitazione e i guai
                          dell'oil&gas: lo stop alle trivelle, confermato dal premier Conte, ha causato la perdita di centinaia di posti di lavoro,
                          per non parlare dell'attesa decennale dei lavori ai fondali del porto, con la scadenza del bando dei lavori fissata fra
                          pochi giorni. Poi un ruolo importante di queste elezioni lo gioca la sanità, che qui è di buonissima qualità, ma con un
                          ma: la nascita dell'Ausl Romagna ha comportato un'organizzazione mai realmente digerita. Il pronto soccorso è
                          intasato dagli accessi impropri (35%) con attese, proteste e tempi di smaltimento delle file oltre i limiti regionali
                          previsti per i prossimi mesi, i reparti soffrono per la mancanza di medici, un trend nazionale, questo, che sta
                          diventando preoccupante. È su questi temi che la Lega punta forte in questa campagna elettorale, Tutti nodi, che il
                          26 gennaio arriveranno al pettine. Con un ultimo colpo di scena teatrale. Perché se da una parte Bonaccini chiuderà
                          la campagna elettorale il 24 gennaio a Forlì, caduta un anno fa nelle mani del centrodestra, la Bongorzoni e Salvini
                          hanno prenotato proprio Ravenna per l'ultimo appello al voto, sempre il 24 gennaio. Una sfida nella sfida. ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 8
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 20 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 2 9 7 7 9 0 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 33

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Oggi arrivano Borgonzoni e De Micheli

                          La candidata della Lega, Lucia Borgonzoni, sarà oggi alle 12 da Molino
                          Spadoni Spa a Coccolia con il governatore del Friuli Venezia Giulia
                          Massimiliano Fedriga (via Ravegnana 746). Sul fronte-Bonaccini, alle
                          18.30, presso la sala convegni della Compagnia portuale (via Antico
                          Squero), convegno su Il porto ed il lavoro crescono e migliorano insieme'
                          con il ministro De Micheli. Interverranno Michele de Pascale (sindaco di
                          Ravenna), Gianni Bessi (consigliere regionale), Roberto Rubboli
                          (direttore Associazione nazionale compagnie imprese portuali).
                          Conclude il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli.
                          Coordina Luca Grilli (presidente ANCIP e presidente Compagnia Portuale
                          di Ravenna). Stefano Bonaccini, candidato del Pd alla presidenza della
                          Regione Emilia Romagna sarà a Castel Bolognese mercoledì alle 15 alla
                          Pasticceria Il Portico (via Emilia interna, 86).

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - lunedì, 20 gennaio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 2 9 7 7 7 6 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 35

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Studenti dell'Oriani a S. Patrignano
                          Faenza: una visita insieme ai docenti per capire e combattere le dipendenze

                          Studenti dell'Oriani a San Patrignano, per un progetto per aiutare i giovani
                          a riflettere sul valore e sulla unicità della vita. Sembrava una giornata di
                          distacco dal quotidiano impegno nelle lezioni quella di venerdì scorso,
                          per gli studenti delle classi 5A e 5B dell'indirizzo AFM dell'Istituto Tecnico
                          Oriani. E invece non era così. Accompagnati dagli insegnanti Denise Zoli,
                          Chiara Gaddoni, Luca Bandini e Michele Orlando, gli studenti hanno
                          raggiunto la Comunità di San Patrignano sulle colline di Coriano nel
                          Riminese, la struttura fondata a fine anni 70 da Vincenzo Muccioli. La
                          visita degli studenti faentini è arrivata a completamento di un percorso di
                          approfondimento di un progetto legato al benessere degli studenti
                          dedicato alla prevenzione di tutte le dipendenze, uno dei cavalli di
                          battaglia dell'istituto manfredo che ad esempio ha bandito i cellulari in
                          classe. In questa prospettiva si è inserita la visita a San Patrignano.
                          Eliseo e Daniela, Ignazio e Emiliano sono i nomi di alcuni tra gli oltre il
                          migliaio di residenti in percorso di recupero che hanno affiancato tutta la
                          giornata studenti e docenti faentini. La mattinata è stata occupata dalla narrazione delle giornate degli ospiti che
                          affrontano il percorso di recupero per uscire dal percorso della dipendenza da stupefacenti. Sono state illustrate le
                          varie fasi di lavorazione delle uve, di produzione locale e di provenienza da vitigni pregiati italiani ed esteri. La visita è
                          continuata agli allevamenti e ai laboratori artigianali: tutto ciò che serve a rendere pienamente autonoma ed
                          autosufficiente la Comunità nei suoi bisogni, come l'ospedale interno alla struttura, l'asilo e la scuola elementare, gli
                          impianti sportivi. Nel pomeriggio alcuni giovani hanno portato la loro testimonianza della parabola che ha portato
                          alla caduta e alla risalita, tra consumo di stupefacenti e vita sregolata. I dati dell'osservatorio di San Patrignano
                          raccontano che in comunità si entra spesso per cocaina, che è la prima dipendenza tra chi chiede aiuto. Ma non
                          mancano anche tanti casi di chi chiede aiuto unicamente per dipendenza da cannabis. «I nostri studenti spiegano gli
                          insegnanti che hanno accompagnato i ragazzi sono rimasti colpiti dal racconto di questi giovani che hanno visto la
                          propria vita consumarsi giorno dopo giorno. Non siamo andati a San Patrignano per visitarla, ma per ascoltarla. Ogni
                          giorno in classe, come nostri colleghi, ci sforziamo di are spazio oltre alle pagine dei libri anche a quelle dei giornali.
                          La solitudine, l'inadeguatezza, il sentirsi allo sbando, non vedere un futuro, non avere un progetto, sono tutti aspetti
                          che legano i ragazzi di San Patrignano». a.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 10
[ § 1 5 2 9 7 7 9 1 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 48

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          RIOLO TERME 1 VALSANTERNO 3

                          RIOLO TERME: Fabbri, Pagani, Castellari (34' st Mouharrar), Gallinucci,
                          Giagnorio (28' st Heddate), Barlotti, Maranini, Caroli, Fanti, Sartoni (21' st
                          Visani), Bali. All.: Geraci. VALSANTERNO: Sartiani, Franceschelli, Tosi,
                          Sciuto, Mongardi, Poggi, Valentini (25' st Ricci Petitoni), Ferrini (25' st
                          Cavini), D'Onofrio (17' st Gentilini), Franchini, Senese (45' st Visani). All.:
                          Felice. Arbitro: Benini di ForlÏ. Reti: 31' pt Senese (V), 34' st Senese (V),
                          44' st Bali (R), 47' st Franchini (V). Note: espulso Caroli (R) al 32' st. Riolo
                          ko, Valsanterno in vetta. Ospiti sullo 0-2 con doppietta di Senese, prima a
                          segno in diagonale poi con un bel tiro a rientrare. Nel finale Bali mette
                          paura agli ospiti, ma Franchini chiude il match con un altro tiro a giro.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
[ § 1 5 2 9 7 7 9 2 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 48

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          ANZOLAVINO 2 SOLAROLO 2

                          ANZOLAVINO: Augusto, Migliacci, Fiammati, Ferriero, Longhi, Battaglia,
                          Feze, Sanso (40' st Ezechia), Budriesi (28' st Rabbi), Margiotta (13' st
                          Rosetti), Barbieri. All.: Colantuono. SOLAROLO: Cottignoli, E. Mengozzi,
                          Franceschini, Ricci, Sartoni, Ravaglia, Cangini, Baldi (20' st A. Mengozzi),
                          Giannantonio (15' st Martino), Tabanelli (41' st Camorani), Pezzi. . All.:
                          Renzi. Arbitro: Casali di Rimini. Reti: 31' pt Sanso (A), 29' st A. Mengozzi
                          (S), 39' st Ferriero (A), 50' st Ravaglia (S).. Ravaglia nel recupero regala di
                          testa il 2-2 al Solarolo. L'Anzolavino passa al 31' con Sanso che infila in
                          rete un traversone. Andrea Mengozzi pareggia approfittando a sua volta
                          di una disattenzione difensiva. Poi il 2-1 con un gran tiro da fuori e il pari.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
[ § 1 5 2 9 7 7 7 7 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 50

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          GATTEO 1 FAENZA 5

                          GATTEO: Castagnoli, Giunchi, Bertozzi (20' st Guidi), Gobbi, Rodriguez,
                          Bodian, Comuniello, Ninag (32' st Fiore), Mamadou, Alijahej Lut (25' st
                          Moscotti), Suni. All: Giorgini. FAENZA: Ravagli, F. Lanzoni, Venturelli,
                          Gabrielli (32' st Conti), Errani, Manaresi, Montemaggi, Missiroli, Cisterni,
                          P. Lanzoni (22' st Chiarini), Pioppo. All: Moregola. Arbitro: Adruccioli di
                          Rimini. Reti: 10' pt Montemaggi (F), 18' pt Cisterni (F), 41' pt Gobbi (G), 10'
                          st Cisterni (F), 20' st P. Lanzoni (F), 31' st Cisterni (F). Sblocca la partita
                          Montemaggi dopo 10' di gioco poi raddoppia Cisterni. Nel finale della
                          prima frazione acorcia le distanze Gobbi. Ad inizio ripresa Cisterni fa
                          doppietta. Al 20' poker di Lanzoni P. Chiude i conti Cisterni, tripletta.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
[ § 1 5 2 9 7 7 7 8 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 51

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          VIRTUS FAENZA 0 CIVITELLA 1

                          VIRTUS FAENZA: Cimatti, Tassinari, Visani, Frabetti (34' st Cattani),
                          Bernabei, Lama, Ossani, Emiliani, Naldi (6' st Lucatini), Timoncini (28' pt
                          Merendi), Bardi. All.: Valente. CIVITELLA: Ballestri, Zaccarelli, Cucchi,
                          Morigi, Leoni, Prati, Ricci Frabista (47' st Tumedei), Ranieri, Campacci,
                          Monti (32' st Moisuc), Bellavista. All.: Dini. Arbitro: Bisognano di Imola.
                          Rete: 16' st Leoni. A decidere la partita, molto combattuta, a favore del
                          Civitella è una punizione di Leoni.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
[ § 1 5 2 9 7 7 7 9 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 55

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Rekico travolgente
                          Basket serie B: Faenza asfalta Montegranaro e lascia la zona playout

                          REKICO FAENZA 69 SUTOR MONTEGRANARO 45 FAENZA: Marabini ne,
                          Anumba 12, Rubbini 2, Oboe 8, Zampa 3, Calabrese, Tiberti 15, Bruni 8,
                          Mazzotti ne, Klyuchnyk 5, Sgobba 1, Petrucci 15. All.: Friso
                          MONTEGRANARO: Lupetti 6, Ragusa 3, Villa 16, Di Angilla, Jovovic,
                          Ciarpella F. 6, Caverni 13, Polonara 1, Rovatti, Palmieri ne, Panzieri. All.:
                          Ciarpella M. Arbitri: Di Franco e Berlangieri Note. Parziali: 20-6; 37-19; 54-
                          33). Tiri da 2: FA: 21/41, MO: 15/42; Tiri da 3: FA: 3/18, MO: 1/18; Tiri
                          liberi: FA: 18/29, MO: 12/20. Usciti per falli: Ciarpella F., Villa, Caverni La
                          serata perfetta. La Rekico per la prima volta in stagione centra due
                          vittorie consecutive, vincendo e soprattutto convincendo contro
                          Montegranaro, squadra contro cui all'andata arrivò una bruciante
                          sconfitta. Non solo il -2 dell'andata è stato ribaltato con un rotondo 69-
                          45: tutte le inseguitrici hanno perso e dunque i Raggisolaris si sono
                          portati fuori dalla zona playout raggiungendo il nono posto e restando a
                          due soli punti dai playoff. Il grande merito della Rekico è di aver
                          azzannato il match fin dalla palla a due, mostrando una intensità difensiva incredibile che mette subito la Sutor fuori
                          dai giochi. Un break iniziale di 8-0 diventa ben presto18- 4, con i marchigiani che poi chiudono la prima frazione sotto
                          6-20 segnando due soli punti su azione. Merito di un meccanismo di gioco perfetto, dove l'attacco gira a meraviglia e
                          la difesa recupera palloni. Da segnalare l'ottima prova di Tiberti che consente a Sgobba una serata di quasi riposo
                          potendo così smaltire i postumi dell'influenza avuta in settimana e il ritorno di Klyuchnyk dall'infortunio dopo due
                          mesi. L'inerzia resta saldamente nelle mani della Rekico anche nel secondo quarto con Petrucci e Anumba che
                          trascinano la squadra fino al 20-9. La Sutor dimostra troppo nervosismo e l'unico a tenerla a galla è Villa, ma
                          neanche i suoi canestri evitano il 37-19 per i romagnoli dell'intervallo. La Rekico è poi brava a gestire al meglio il
                          momento di massima difficoltà, ovvero i primi quattro minuti dopo l'intervallo. Toccato il 41-19 le idee si annebbiano
                          e Montegranaro risponde con un 10-0 che la porta sul 29-41, ma Faenza non accusa colpo. Certo, coach Friso deve
                          chiamare il time out e strigliare il gruppo, ma poi ci pensa Bruni a far girare la squadra a mille servendo assist perfetti
                          tra cui quello per Anumba che schiaccia al volo per il 51-29, canestro che fa calare il sipario in largo anticipo.
                          Montegranaro fatica a reagire, tradita dalla serata storta di molti suoi leader, bloccati dalla difesa faentina, e dal tiro
                          da tre, come dimostra la sola tripla segnata contro le 14 del match di andata. Luca Del Favero

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 15
[ § 1 5 2 9 7 7 8 0 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 56

                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Basket A2 Femminile

                          E Work, Irpinia fatale

                          ARIANO IRPINO 80 E-WORK FAENZA 66 ARIANO IRPINO: Moretti 5,
                          Cifaldi ne, Sansalone, Albanese, Seskute, Orchi 3, Zanetti 21, Scibelli 11,
                          Fabbri 13, Pastore ne, Zitkova 19, Bambini 8. All.: Orlando FAENZA:
                          Franceschelli 9, Chiabotto, Dell'Olio 2, Schwienbacher, Franceschini 2,
                          Morsiani 12, Ballardini 9, Baldi, Soglia 12, Meschi 2, Brunelli 18. All.: Rossi
                          Arbitri: Acella - Lillo Note. Parziali: 13-19; 35-35; 56-50. Tiri da 2: AR:
                          23/40, FA: 17/43; Tiri da 3: AR: 3/19, FA: 3/14; Tiri liberi: AR: 25/35, FA:
                          23/30. Uscite per falli: Morsiani Scibelli La marcia dell'E-Work si ferma ad
                          Ariano Irpino. Dopo quattro mesi esatti (la prima delle undici vittorie
                          consecutive era arrivata il 19 ottobre) le faentine rimediano un ko,
                          pesante nelle proporzioni a causa soprattutto dei pochi rimbalzi
                          conquistati (le irpine si sono aggiudicate il confronto 46-32) e di una
                          difesa che per una volta non è riuscita a contenere le avversarie. L'E-
                          Work parte comunque bene trascinata da Morsiani (foto), che realizza 9
                          punti di un primo quarto vinto 19-10. Ariano Irpino però inizia a capire i
                          punti deboli delle avversarie e grazie alla coppia Scibelli-Fabbri sotto canestro e alle esterne Zitokova e all'ex di turno
                          Zanetti ritorna sotto. Faenza difende il vantaggio arrivando però all'intervallo sul 35-35. La difesa non blocca le
                          esterne e così Zanetti può realizzare canestri pesanti, mentre Faenza fatica a costruire azioni, non trovando neanche
                          secondi tiri, dato che i rimbalzi sono quasi tutti delle irpine. Non è un caso che la maggior parte dei punti (31 dei 66
                          totali) arrivino in contropiede. Chiuso il terzo periodo avanti 56-50, Ariano Irpino mette la freccia con Zanetti e
                          Zitkova, arrivando addirittura a volar sul 76-57. Con questa sconfitta le faentine si vedono superare in classifica da
                          Campobasso, nuova capolista solitaria e attesa sabato al PalaBubani, e restano appaiate a La Spezia, che però ha
                          effettuato il primo dei turni di riposo.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 16
[ § 1 5 2 9 7 7 7 5 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 55

                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                               Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Molino Naldoni in vetrina: alla fiera mondiale Sigep presenta tre nuovi prodotti
                          Avviate le attività nella nuova struttura di via Pana, un impianto all'avanguardia di 20.000 metri quadrati

                          FAENZA Una presenza costante quella di Molino Naldoni al Sigep, uno degli
                          eventi di settore più importanti a livello internazionale che accoglie visitatori da
                          ogni parte del mondo, al quale l' azienda faentina partecipa da molti anni. «La
                          nostra presenza alla fiera è una costante ormai da tanti anni - racconta Alberto
                          Naldoni, amministratore delegato di Molino Naldoni -, una scelta strategica
                          motivata dalla grande visibilità e lustro che l' esposizione ha acquisito in
                          maniera crescente fino ad essere oggi uno dei momenti più attesi e seguiti dal
                          mercato di riferimento. In un contesto così importante Molino Naldoni ha
                          sempre scelto di esserci». Una crescita che contraddistingue anche la stessa
                          azienda      faentina s p e c i a l i z z a t a n e l l a p r o d u z i o n e d i l i n e e d i f a r i n e
                          specificatamente dedicate ai professionisti per pane, pasta, pasticceria,
                          piadina, pizza, polenta che ha chiuso il 2019 con una serie di risultati positivi
                          molto importanti a partire dalla nuova partnership commerciale con lo storico
                          molino marchigiano "Stacchiotti" e l' avvio della produzione nella nuova
                          struttura di via Pana a Faenza, un impianto all' avanguardia di 20.000 metri
                          quadrati di superficie totale con circa 8.200 metri quadrati di immobile e una
                          capacità di macinazione giornaliera pari a 280 tonnellate di grano tenero. Altra novità dell' anno appena concluso, il
                          lancio del brand "Farinaria" con la produzione di farine 100% Bio nello storico stabilimento di Marzeno di Brisighella
                          che vanta una capacità di macinazione giornaliera di 150 tonnellate di grano tenero al giorno. Tra i risultati ottenuti
                          sempre nel 2019, l' alleanza strategica con lo storico Molino Mugnaioni di Prato che da oltre 120 produce farina
                          sotto la guida della stessa famiglia e che ora ha trasferito il marchio a Molino Naldoni e per finire, un fatturato che si
                          conferma in crescita. Nel nuovo stabilimento di Faenza appena inaugurato, si lavorano prevalentemente grani
                          provenienti da un' area di 80/90 chilometri, un corto raggio che valorizza la scelta di Molino Naldoni di utilizzare
                          cereali del territorio, macinati in purezza, senza l' aggiunta di enzimi e agenti chimici, con una percentuale altissima
                          di oltre l' 83,23% di grani italiani e 30,37% grani romagnoli. «Presenteremo al Sigep nel nuovo spazio espositivo
                          presso il Pad. D5 Stand 192 le nostre ultime tre novità: la nuova Farina di grano tenero Tipo 1 100% italiano, la Farina
                          di Farro Spelta bianca e integrale 100% italiano e la Farina di Farro Spelta di Farinaria, brand 100% italiano e biologico,
                          oltre alle storiche specialità fra le quali la farina Sciòre dedicata ai professionisti della pizza napoletana

                                                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 17
[ § 1 5 2 9 7 7 7 5 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020

                                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                  Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          che potrà essere degustata al nostro stand». A ciò si aggiunge un' ulteriore novità, uno spazio degustazione
                          dedicato alla pasta fresca realizzata sul momento da una sfogli na romagnola e preparata dallo chef Omar Casali in
                          collaborazione col ristorante Marè di Cesenatico.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019       Pagina 18
[ § 1 5 2 9 7 7 7 4 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 30

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il Solarolo rimonta due volte

                          ANZOLAVINO: Agusto, Migliacci, Fiammati, Ferriero, Longhi, Battaglia, Feze,
                          Sanso (40' st Ezechia), Budriesi (28' st Rabbi), Margiotta (13' st Rosetti),
                          Barbieri. A disp.: Paganini, Fontana, Iovino, Selleri, Tarellari, Comastri. All.:
                          Colantuono. SOLAROLO: Cottignoli, E. Mengozzi, Franceschini, Ricci, Sartoni,
                          Ravaglia, Cangini, Baldi (20' st A. Mengozzi), Giannantonio (15' st Martino), F.
                          Tabanelli (41' st Camorani), Pezzi. A disp.: Dosi, Marzocchi, Caranti, Bevoni,
                          Fabini, Pichetti. All.: Renzi. ARBITRO: Casali di Rimini. RETI: 31' pt Sanso, 29' st
                          A. Mengozzi, 39' st Ferriero, 50' st Ravaglia. AMMONITI: Ferriero, Fiammati,
                          Sanso, Franceschini, E. Mengozzi. ANZOLA EMILIA Grazie a una rete in pieno
                          recupero di Ravaglia il Solarolo conquista il pareggio nella trasferta contro l'
                          Anzolavino. I padroni di casa erano passati in vantaggio al 31' con Sanso ma
                          alla mezzora della ripresa ecco il pareggio di A.Mengozzi. Nuovo vantaggio di
                          casa con Ferriero ma rimedia in extremis Ravaglia.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
[ § 1 5 2 9 7 7 7 2 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 31

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Faenza, che manita a Gatteo

                          GATTEO Il Faenza travolge il Gatteo facendone addirittura cinque. In 20' i
                          manfredi sono già sullo 0-2 grazie ai centri di Francesco Lanzoni all' 11' e di
                          Cisterni al 21' su azione di corner. Al 42' Gobbi accorcia ma nella ripresa il
                          Faenza si scatena e fa 3-1 con Pioppo al52', al60'Gabrielli la spizza in rete di
                          testa per il poker e Cisterni fa 5-1. GATTEO : Castagnoli, Giunchi, Bertozzi,
                          Gobbi, Rodriguez, Youssouph, Comuniello, M. Niang, Ndiaye, Alljahej, Siuni. A
                          disp. N. Niang, Ricci, Consalvo, Fiori, De Martino, Moscotti, Toromani, Guidi,
                          Muccioli. All. Giorgini. FAENZA: Ravagli, F. Lanzoni, Venturelli (33'st Ferraresi),
                          Errani, Gabrielli, Manaresi (38'st N. Albonetti), Montemaggi, Missiroli, Cisterni
                          (33'st G. Lanzoni), P. Lanzoni (31'st Ragazzini), Pioppo (25'st Chiarini). A disp.
                          Tassinari, Karaj, A. Albonetti, Conti. All. Moregola ARBITRO: Cucereanu di Finale
                          Emilia RETI: 11' pt F. Lanzoni, 21'pt Cisterni, 42'pt Gobbi, 7' st Pioppo, 15' st
                          Gabrielli, 18' st Cisterni AMMONITI: Chiarini, M. Niang.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
[ § 1 5 2 9 7 7 7 0 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 33

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Civitella corsaro con Leoni: Virtus Faenza ko

                          VIRTUS FAENZA: Cimatti, Tassinari, Visani, Frabetti (34' st Cattani), Bernabei,
                          Lama, Ossani, Emiliani, Naldi (6' st Lucatini), Timoncini (28' pt Merendi), Bardi. A
                          disp. : Prete, Tacchi, Gamberi, Venturi, Meta, Marocchi. All.: Valente. CIVITELLA :
                          Ballestri, Zaccarelli, Cucchi, Morigi, Leoni, Prati, F. Ricci (47' st Tumedei), Ranieri,
                          Campacci, Monti (32' st Moisuc), Bellavista. A disp.: Fiorini, S. Ricci, Bekiri,
                          Bance, Fusi, Cangini. All.: Dini. ARBITRO: Bisognano di Imola. RETE: 16' st Leoni.
                          AMMONITI: Leoni, Tassinari, Tacchi, Lucatini. ESPULSO: 43' pt Bardi. FAENZA
                          Un gol basta e avanza al Civitella per uscire vittorioso dal campo della Virtus
                          Faenza. Il primo tempo è equilibrato ma con poche occasioni da gol. Da
                          segnalare solo l' incursione di Bardi al 13' che si accentra pericolosamente in
                          area ma viene fermato con destrezza da Ballestri e quella di Campacci al 42', il
                          cui sinistro finisce però alta sopra la traversa. Il risultato si sblocca solo al
                          16'della ripresa in favore del Civitella grazie a una brillante azione collettiva, al
                          termine della quale un ispirato Leoni insacca a pochi passi dalla porta.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
[ § 1 5 2 9 7 7 7 1 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 38

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          A2 DONNE GIRONE SUD

                          E -Work ko a Fiorenzuola pagando un brutto avvio di quarto periodo

                          ARIANO IRPINO 80 E-WORK FAENZA 66 ARIANO IRPINO:Orchi 3, Zanetti 21,
                          Scibelli 11, Fabbri 13, Zitkova 19, Moretti 5, Cifaldi ne, Sansalone, Albanese,
                          Seskute, Pastore ne, Bambini 8. All.: Orlando. E-WORK :Franceschelli 9,
                          Schwienbacher, Morsiani 12, Soglia 12, Brunelli 18, Chiabotto, Dell'Olio 2,
                          Franceschini 2, Ballardini 9, Baldi, Meschi 2. All.: Rossi. ARBITRI :Acella e Lillo.
                          PARZIALI :13-19, 35-35, 56-50. TIRI LIBERI:Ariano 25/35: Faenza 23/36. ARIANO
                          IRPINO Si interrompe la striscia vincente della E -Work che affonda nella parte
                          iniziale dell' ultimo quarto sul parquet di Ariano Irpino. Nei primi 4 minuti della
                          partita le padrone di casa segnano solo dalla lunetta (7) e la E -Work prova a
                          prendere il largo con Morsiani (10-17). Cambia la musica nel secondo periodo,
                          con le campane che infilano un parziale di 11-2 e sorpassano (22-21). Da
                          questo momento in avanti la gara non ha più un padrone e si va avanti sul filo
                          dell' equilibrio fino all' intervallo sul 35-35. Bambini prima (46-41) e Moretti poi
                          (49-44) danno il +5 alle padrone di casa che salgono anche a +7 con Zanetti
                          (53-46). Ma sono i primi tre minuti dell' ultimo periodo a decidere la partita: la
                          squadra di Rossi non segna, quella di Orlando invece spinge sull' acceleratore e
                          si ritrova sul 63-50 grazie a 6 punti di Scibelli. La E -Work prova una reazione, segnando due canestri di fila con
                          Brunelli che poi infila anche una tripla, l' ultimo sussulto delle romagnole. Perché dal 66-57 Ariano Irpino piazza un
                          altro break di 10-0 scivolando a -19 e alzando bandiera bianca con anticipo. A livello di statistiche, la cerve se Fabbri
                          ha fatto come sempre la differenza sotto canestro, conquistando 14 rimbalzi in un dominio netto delle padrone dica
                          sa (46-32), mentre il ko di Faenza si spiega anche con il 35% complessivo al tiro.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 22
[ § 1 5 2 9 7 7 6 9 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 38

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          B GIRONE C

                          Che bella la Rekico moltiplicata per due
                          Faenza è implacabile in difesa contro Montegranaro e finalmente festeggia la seconda vittoria consecutiva

                                                                                                                                   VALERIO ROILA

                          REKICO 69 SUTOR 45 REKICO FAENZA:Marabini ne, Anumba 12, Rubbini 2,
                          Oboe 8, Zampa 3, Calabrese, Tiberti 15, Bruni 8, Mazzotti ne, Klyuchnyk 5,
                          Sgobba 1, Petrucci 15. All.: Friso. SUTOR MONTEGRANARO:Lupetti 6, Ragusa 3,
                          Villa 16, Di Angilla, Jovovic, Ciarpella F. 6, Caverni 13, Polonara 1, Rovatti,
                          Palmieri, Panzieri. All.: Ciarpella M. ARBITRI :Di Franco di Bergamo e Berlangieri
                          di Milano. PARZIALI :20-6; 37-19; 54-33. FAENZA Con una prestazione lontana
                          anni luce da quella di Teramo, ormai nota come Fossa delle Marianne, la Rekico
                          debella la tenue resistenza di Montegranaro ed infila per la prima volta una
                          doppietta di vittorie, riagguantando il nono posto. Il numero di punti subiti, pure
                          gonfio di rilassatezze finali, molto dice dell' impegno difensivo. Dall' altra parte
                          si è banchettato in area (38 punti) e in contropiede (18) e se il bottino non è
                          stato superiore, la "colpa" è dei soliti polpastrelli freddi dall' arco (3/18). La
                          trama è a senso unico: il tempo di scaldarsi il cuore, col saluto reciproco delle
                          tifoserie gemellate, ed il minuto di raccoglimento per l' ex giocatore e dirigente
                          manfredo Giovanni Massari ed ecco che la Rekico è già 8-0, con l' allestimento
                          "snello" (Oboe in quintetto a supportare Bruni, Anumba in ala forte e Sgobba da
                          sesto uomo) e Tiberti a sfruttare post basso e tagli. Recuperi e ripartenze sono il fluidificante su cui la Rekico scivola
                          serena nel primo quarto, che registra anche il ritorno sul parquet di Klyuchnyk, il quale sfrutta le sue extra -
                          motivazioni riempiendo tutte le voci del tabellino: 20-4. Il piano è inclinato, la Sutor ci si accascia (13 perse e 3/21 dal
                          campo al 18'), mentre Faenza le sporca tutti i palloni e gioca un metro sopra al ferro. Una produzione in serie di
                          massimi vantaggi, con un alley-oop mancato (Bruni per Zampa) che sarebbe statala copertina della prima metà gara,
                          riconquistata dal playcon un assist dietro la testa per Tiber ti: 37-17. Ed il centro concede il "bentornati" alla ripresa
                          (40-19), in cui pare che il clima non muti, e invece la Sutor ci mette il cuore e s' infuoca, i Raggisolaris non si
                          avvedono del pericolo e Villa ci mette un attimo a fare 41-29. Non serve però, buon segnale, nemmeno un time out di
                          Friso: si torna a giocare per i lunghi, si diverte anche Anumba (a lui l' alley oop riesce) ed il conto recapitato ai
                          marchigiani è un 12-0 che li pone sul patibolo (53-29). Ce n' è abbastanza per sprecarne un po', e la Rekico tira il fiato,
                          Caverni (59-45) la obbliga a restare sul pezzo ed un sontuoso Petrucci (26 di valutazione) va a chiudere gli ultimi
                          spifferi.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 23
[ § 1 5 2 9 7 7 7 3 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 43

                                                             Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          B2 DONNE GIRONE G

                          Fenix inarrestabile Trionfa a Ravenna e continua l' ascesa

                          OLIMPIA TEODORA 0 FENIX FAENZA 3 OLIMPIA TEODORA: Monaco 2,
                          Fontemaggi 9, Bendoni 4, Maiolani 8, Benvenuti 2, Missiroli 6, Bissoni (libero 1),
                          Petre Paoloni (libero 2), Fusaroli, Corrente 2, Peroni. All.: Rizzi. FENIX
                          FAENZA:Alberti 10, Melandri 4, Casini 17, L. Guardigli 5, Baravelli 4, Grillini 9,
                          Galetti (libero 1), Martelli (libero 2), Emiliani 1, Gorini, E. Guardigli 1, Maines. N.e.
                          Tomat, Taglioli. All. Serattini. ARBITRI :Santoniccolo e Fabbretti. PARZIALI :17-
                          25, 17-25, 14-25. NOTE : battute vincenti: Olimpia Teodora 0, Faenza 6. Battute
                          sbagliate: Olimpia Teodora 9, Faenza 13. Muri: Olimpia Teodora 4, Faenza 3.
                          Errori: Olimpia Teodora 15, Faenza 2. RAVENNA Non si ferma più la marcia
                          della Fenix Faenza che vince 3-0 con autorità anche il derby sul campo dell'
                          Olimpia Teodora Ravenna e sale addirittura al secondo posto in classifica
                          scavalcando l' ormai ex capolista Jesi. Partita a senso unico con le padrone di
                          casa incapaci di contrastare lo strapotere delle faentine che, una volta di più,
                          dimostrano di aver trovare amalgama e condizione e di poter dire la loro in zona
                          promozione. Non è un campo semplice, quello di Ravenna, eppure le faentine
                          scendono in campo senza timori reverenziali e si aggiudicano il primo set con il
                          punteggio di 25-17. Set fotocopia anche quello successivo con Faenza subito avanti e le ravennati incapaci di
                          entrare in partita. Terzo set senza storia con ancora una volta la squadra ospite che guadagna un buon vantaggio e
                          lo gestisce al meglio fino al 25-14 conclusivo che regala alla squadra di casa la possibilità di tenere il passo delle
                          prime della classe.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019      Pagina 24
[ § 1 5 2 9 7 7 8 5 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 19

                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          AREE FABBRICABILI

                          Imu, no alla denuncia se varia il valore
                          Per la Ctp Como non serve la dichiarazione e il Comune è fuori gioco per i controlli

                                                                                                                                Luigi Lovecchio

                          In caso di variazione del valore delle aree edificabili, risultante dalla
                          modifica dei valori di riferimento adottati dal Comune, il contribuente non è
                          tenuto alla presentazione della dichiarazione Imu. Quindi, se il pagamento
                          effettuato è inferiore al dovuto, la contestazione è quella di omesso
                          versamento, con l' ulteriore conseguenza che il termine di decadenza dell'
                          accertamento scade un anno prima. La conclusione è contenuta nella
                          sentenza 285/1/2019 della Ctp Como (presidente Montanari e relatore
                          Pirola), depositata lo scorso 20 novembre. Questi i fatti. Il contribuente ha
                          sempre pagato l' imposta sugli immobili sul valore a suo tempo indicato
                          nella delibera del Comune. Nel corso del 2012, il Comune ha aggiornato la
                          delibera dei valori, ma il contribuente ha continuato a versare il tributo (in
                          questo caso, l' Imu) sul precedente valore. L' ente impositore ha pertanto
                          contestato l' omessa dichiarazione di variazione, notificando l' atto di
                          accertamento a fine 2018. Si è infatti ritenuto che, poiché l' obbligo
                          dichiarativo avrebbe dovuto essere adempiuto a giugno 2013, il
                          quinquennio dell' accertamento iniziava a decorrere da tale anno. La Ctp è
                          stata invece di diverso avviso, accogliendo la tesi del ricorrente secondo cui, nella specie, si era cospetto della
                          violazione dell' obbligo di versamento. Di conseguenza, l' anno di partenza era il 2012 e non il 2013. Secondo i giudici
                          di primo grado, che hanno richiamato un precedente isolato della Cassazione (sentenza 25304/2017), poiché il
                          Comune era a conoscenza del nuovo valore delle aree, non vi era alcun obbligo dichiarativo. Tanto, in applicazione
                          del principio secondo cui la denuncia va presentata solo con riferimento ai dati non conoscibili dal Comune. In forza
                          di tale premessa giuridica, i giudici lombardi hanno annullato l' accertamento per decadenza dei termini. Questa tesi,
                          però, desta più di una perplessità. I valori deliberati dai Comuni, infatti, costituiscono un mero elemento di
                          orientamento per i contribuenti ma non hanno alcuna valenza di carattere sostanziale. D' altro canto i Comuni non
                          possono intervenire sulla fattispecie imponibile. L' aggiornamento degli importi di riferimento, quindi, non può in
                          nessun modo essere equiparato a una nuova determinazione della base imponibile. Il contribuente è infatti libero di
                          adeguarsi o meno alla deliberazione locale. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 25
[ § 1 5 2 9 7 7 8 2 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 23

                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          MILLEPROROGHE

                          Debito locale, ristrutturazione anche per le società pubbliche
                          Ma l' azienda deve essere inclusa nell' elenco Istat del consolidato Pa

                                                                                                                                             P. Ruf.

                          Confini ampi per l' operazione di riduzione del costo dei mutui. Potrà
                          essere ridotto infatti anche l' onere dei mutui assunti per la realizzazione di
                          infrastrutture per il miglioramento dei servizi pubblici da parte delle società,
                          a capitale interamente pubblico, partecipate dai Comuni, dalle Province e
                          dalle Città metropolitane. L' ente proprietario dovrà però conteggiare
                          queste operazioni nel limite di indebitamento previsto dall' articolo 204 del
                          Dlgs 267/2000. La misura è inserita nell' articolo 39 del decreto di proroga
                          dei termini, Dl 162/2019, dedicato a disciplinare delle misure organizzative
                          per la riduzione dell' onere del debito degli enti locali e delle Regioni. La
                          norma fornisce alcuni dettagli di questa potenzialmente imponente
                          operazione di ristrutturazione a favore degli enti, sotto forma sia di
                          estinzione anticipata (e contestuale stipula di un mutuo sostitutivo) sia di
                          rinegoziazione delle condizioni, senza però dettare tutte le regole operative
                          che sono in parte rinviate ad un decreto del ministro dell' Economia e delle
                          finanze da adottare, previa intesa in Conferenza Stato-città ed autonomie
                          locali, entro fine marzo (30 giorni dall' entrata in vigore della legge di
                          conversione del decreto Milleproroghe). Potranno presentare istanza di ristrutturazione al ministero dell' Economia e
                          delle finanze, con accollo da parte dello Stato, i Comuni, le Province e le Città metropolitane che abbiano contratto
                          con banche o intermediari finanziari mutui in essere alla data del 30 giugno 2019, con scadenza successiva al 31
                          dicembre 2024 e con debito residuo superiore a 50mila euro. Il debito residuo potrà essere di valore inferiore per gli
                          enti che presentano un' incidenza superiore all' 8 per cento degli oneri complessivi, per rimborso prestiti e interessi,
                          sulla spesa corrente del triennio 2016-2018. Anche le eventuali operazioni derivate connesse a questi mutui e
                          rientranti nelle tipologie indicate dall' articolo 3 del decreto del ministro dell' Economia e delle finanze 1° dicembre
                          2003, n. 389, potranno essere oggetto di ristrutturazione e di conseguente accollo da parte dello Stato. Nel caso in
                          cui le operazioni di ristrutturazione prevedano l' estinzione anticipata totale o parziale del debito, l' ente dovrà
                          impegnarsi a destinare specifiche risorse al pagamento di eventuali penali o indennizzi e di ogni altro onere
                          connesso. Si potrebbe già tener conto nel bilancio di previsione 2020/22 di queste risorse da porre a carico della
                          parte corrente del bilancio. È necessaria la riduzione del valore finanziario delle passività totali a carico delle finanze
                          pubbliche (articolo 1, commi 71 e seguenti, della legge 311/2004), eccetto per gli enti locali con popolazione
                          inferiore a 5mila abitanti, che potranno essere esonerati da questo tipo di verifica. Per assicurare il buon esito dell'
                          operazione sarà costituita un' Unità di coordinamento, disciplinata

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 26
[ § 1 5 2 9 7 7 8 2 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020

                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          con decreto del Presidente del consiglio dei ministri (adottato su proposta del ministro dell' Economia e delle
                          finanze). È da evidenziare appunto che la ristrutturazione è estesa anche ai mutui contratti per la realizzazione di
                          infrastrutture necessarie per il miglioramento dei servizi pubblici dalle società, a capitale interamente pubblico,
                          partecipate dai comuni, dalle province e dalle città metropolitane, incluse nell' elenco delle amministrazioni
                          pubbliche aggiornato entro il 30 settembre di ogni anno dall' Istat (articolo 1, comma 3, della legge 196/2009).
                          Questo avviene con applicazione delle medesime procedure nei confronti dell' ente e con il suo impegno a
                          subentrare come controparte alla società partecipata in caso di ristrutturazione. In tal caso, ai fini della
                          determinazione del limite di indebitamento di cui all' articolo 204 del Dlgs. 267/2000, si tiene anche conto della quota
                          interessi relativa ai mutui ristrutturati. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 27
[ § 1 5 2 9 7 7 8 4 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 23

                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          SCADENZE

                          Entro fine mese verifica sui pagamenti
                          Sotto esame lo stock di fatture da liquidare e l' indicatore di tempestività

                                                                                                                                   Patrizia Ruffini

                          Scade il 31 gennaio il termine perentorio per rettificare il pareggio di
                          bilancio 2017. Solo per questo anno, infatti, il decreto fiscale collegato alla
                          legge di bilancio 2020 (comma 2-quinquies, articolo 57 dl 124/2019) ha
                          riaperto la finestra per inviare la nuova certificazione, a rettifica della
                          precedente, nel caso in cui quella trasmessa entro il 31 marzo 2018 sia
                          difforme dalle risultanze del rendiconto di gestione. Entro la stessa
                          scadenza va comunicato alla piattaforma crediti commerciali (Pcc) lo
                          stock di debito al 31 dicembre 2019. Sebbene da quest' anno l' obbligo
                          riguardi solo gli enti del sisma del Centro-Italia del 2016, le Unioni di
                          Comuni, le Comunità Montane e quelle Isolane, è consigliato anche agli
                          altri enti confrontare l' importo dello stock di debito calcolato dalla Pcc con
                          quello risultante dalle proprie scritture contabili e, nel caso di differenza
                          significativa, comunicare l' importo alla piattaforma. Sempre sul tema dei
                          pagamenti, entro il 31 gennaio va pubblicato sul sito istituzionale dell' ente
                          l' indicatore di tempestività annuale riferito al 2019, che integra la
                          pubblicazione dello stock di debito commerciale a fine 2019 e del numero
                          delle imprese creditrici. I dati vanno divulgati anche per il quarto trimestre (entro il 30 gennaio). Un ulteriore
                          adempimento grava poi sugli enti che hanno già approvato il bilancio di previsione 2020/22 e vi hanno inserito l'
                          immediato utilizzo del risultato presunto di amministrazione. Questi enti devono aggiornare, con delibera di giunta da
                          adottare entro il 31 gennaio, il prospetto riguardante il risultato di amministrazione presunto, sulla base di un
                          preconsuntivo relativo alle entrate e alle spese vincolate. Sull' atto non deve essere acquisito il parere dell' organo di
                          revisione. Se l' aggiornamento del prospetto evidenzia una quota vincolata del risultato di amministrazione inferiore
                          rispetto a quella applicata al bilancio, è necessario effettuare immediatamente la variazione di bilancio per adeguare
                          l' impiego del risultato di amministrazione vincolato. La mancata approvazione dell' aggiornamento del prospetto
                          riguardante il risultato di amministrazione presunto comporta la conseguenza di dover eliminare immediatamente
                          dal bilancio l' utilizzo dell' avanzo di amministrazione. Entro il 30 gennaio inizia la produzione dei documenti per il
                          rendiconto della gestione 2019. Il primo appuntamento è per il tesoriere, l' economo e gli altri agenti contabili che
                          devono rendere il conto della gestione 2019 da sottoporre a parifica, approvare con il rendiconto e poi trasmetterlo,
                          entro 60 giorni, alla sezione giurisdizionale della Corte dei conti. Infine, scade il 27 gennaio il questionario dei
                          fabbisogni standard. Tutti i Comuni, le Unioni di Comuni e le Comunità montane delle Regioni a Statuto ordinario e i
                          Comuni e le Unioni

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 28
[ § 1 5 2 9 7 7 8 4 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020

                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          di Comuni della regione Sicilia, la devono restituire al Sose, per via telematica, il questionario FC50U interamente
                          compilato. La mancata riconsegna nei termini è sanzionata con il blocco, fino all' adempimento, dei trasferimenti a
                          qualunque titolo erogati all' ente e con la pubblicazione dell' ente inadempiente sul sito del ministero dell' Interno
                          (articolo 5, comma 1, lettera c del Dlgs 216/2010). © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 29
[ § 1 5 2 9 7 7 8 6 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 23

                                                                                 Il Sole 24 Ore
                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          MANOVRA

                          L' indennità minima ai sindaci aiuta anche gli assessori
                          L' aumento a 1.659 euro negli enti fino a 3mila abitanti alza i compensi della giunta L' incremento non è automatico
                          ma ha bisogno di una delibera

                                                                                                                                     Arturo Bianco

                          La concreta applicazione dell' aumento della indennità dei sindaci dei
                          comuni fino a 3mila abitanti solleva numerosi dubbi; in particolare, l'
                          automatismo o meno, la decorrenza e la estensione dei suoi effetti anche
                          agli assessori. La legge di conversione del Dl 124/2019, all' articolo 57-
                          quater, ha modificato l' articolo 82 del Testo unico delle disposizioni sugli
                          enti locali. La norma stabilisce che l' indennità di carica per i sindaci dei
                          comuni fino a 3mila abitanti «è incrementata fino allo 85%» di quella che
                          spetta ai primi cittadini dei municipi fino a 5mila abitanti. La disposizione si
                          completa stabilendo che, per sostenere i costi aggiuntivi, viene istituito un
                          fondo da ripartire tra i Comuni con le regole che saranno dettate da un
                          decreto del ministro dell' Interno. E con la reintroduzione dell' indennità di
                          carica per i presidenti delle Province nella stessa misura dell' analogo
                          compenso spettante al sindaco del Comune capoluogo, indennità
                          abrogata per tutti gli amministratori provinciali dalla legge 56/2014.
                          Essendo l' indennità dei sindaci dei comuni fino a 5mila abitanti fissata in
                          1.952,21 euro al mese, quella dei primi cittadini dei municipi fino a 3mila
                          abitanti può essere fissata in 1.659,38 euro, a fronte della misura precedentemente stabilita in 1.162,03 euro mensili
                          per i sindaci dei Comuni fino a mille abitanti e in 1.301,47 euro per quelli degli enti tra mille e 3mila abitanti. Il primo
                          problema applicativo è il seguente: il nuovo compenso si applica in modo automatico, e quindi obbligatoriamente,
                          oppure i singoli Comuni devono assumere una deliberazione, e quindi siamo dinanzi ad una facoltà. Ricordiamo che
                          la misura minima dell' indennità dei sindaci, dei vice sindaci, degli assessori e del presidente del consiglio comunale
                          è fissata direttamente dalla normativa, attualmente il Decreto del Ministro dell' Interno 119/2000, con il taglio del 10%
                          disposto dalla legge 266/2005, articolo 1, comma 54. Le giunte per sindaci, vice sindaci e assessori, nonché il
                          consiglio per il proprio presidente, possono, entro i tetti fissati, aumentarne la misura. Il testo della riforma è
                          contraddittorio: da un lato utilizza il verbo al modo indicativo e il titolo dell' articolo è «indennità di funzione minima
                          per l' esercizio della carica di sindaco e per i presidenti della provincia», il che lascia credere che la norma sia
                          vincolante. Ma nel testo si parla di un aumento fino allo 85% del compenso spettante ai sindaci dei centri fino a
                          5mila abitanti, il che sembra presupporre la necessità di un intervento della giunta, quanto meno per fissare la
                          misura. Si tenga presente che questi Comuni rischiano di dover sostenere oneri aggiuntivi, nel caso molto

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 30
[ § 1 5 2 9 7 7 8 6 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020

                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          probabile in cui lo stanziamento statale sia insufficiente. A parere di chi scrive la deliberazione della giunta è
                          necessaria, visto che il legislatore espressamente parla di una aumento «fino a» e la decorrenza dell' aumento è, di
                          conseguenza, a partire dalla data di adozione di questo provvedimento. Il secondo problema applicativo è se questo
                          aumento produca le sue conseguenze anche per le altre indennità. L' articolo 82 del Dlgs 267/2000 fissa la misura
                          dei compensi dei vicesindaci, degli assessori e dei presidenti dei consigli comunali in una quota percentuale di
                          quello del sindaco. Per cui questo incremento produce o meno conseguenze su tali indennità? l titolo dell' articolo
                          sembra accreditare che esso si applichi solamente ai sindaci, ma non vi è alcuna modifica alla disposizione che
                          impone questo collegamento tra indennità di carica dei primi cittadini e degli altri amministratori. Ragione per cui gli
                          effetti dell' aumento si dovrebbero determinare anche per gli altri amministratori comunali. © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 31
[ § 1 5 2 9 7 7 8 7 § ]

                          lunedì 20 gennaio 2020
                          Pagina 23

                                                                                Il Sole 24 Ore
                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          MANOVRA

                          La carica delle assunzioni dimentica la qualità

                                                                                                                                    Arturo Bianco

                          Francesco Verbaro ai come nell'ultimoanno ci sono state tantenorme sulle
                          assunzioninella Pa. Ma trasformarele autorizzazioni in buon reclutamento
                          non è scontato. L'occasione è storica e non vasprecata. Non solo per la
                          deroga che consente di sostituire in gran parte delle Pa il % dei cessati, ma
                          anche perché il settore pubblico quando assume lo fa per sempre. Non c'è
                          infatti comportamento scorretto, ristrutturazione, scarso rendimento o
                          obsolescenza delle competenze che possono portare a un'eccedenza o a
                          una ricollocazione. Riusciranno questa volta le amministrazioni a reclutare
                          i migliori? Certamente non può essere la stabilità del posto l'elemento
                          unico o prevalente che porta i giovani a tentare il lavoro nella Pa. Non a
                          caso si parla ormai da anni nel settore privato di diritto alla formazione e
                          della necessità di lasciare spazio all'autorealizzazione del lavoratore. C'è
                          posto per tutto questo nel settore pubblico? Da quello che si vede
                          probabilmente ci saranno tante assunzioni, ma non un buon reclutamento.
                          Mancano le condizioni. La Pa dovrebbe introdurre istituti non ancora
                          previsti dalla contrattazione collettiva per premiare i migliori e favorire
                          percorsi interessanti di carriera e di aggiornamento professionale. Un passo avanti si è fatto con lo smart working,
                          ma bisogna vedere gli esiti delle prime applicazioni. Altri strumenti sono gestionali e possono essere adottati dal
                          datore di lavoro nell'ambito delle proprie prerogative. Come il fascicolo elettronico del lavoratore, le attività di
                          orientamento e inserimento, il tutoraggio, il monitoraggio delle competenze, le opportunità di carriera e la
                          valorizzazione della mobilità, le possibilità di part time, telelavoro e smart working, una formazione obbligatoria di
                          ingresso, una buona gestione del periodo di prova fin qui trascurato.Serve un datore attento che nonabbiamo mai
                          avuto, e che ha liquidato la questione «risorse umane» con rinnovi economici e politiche retributive piatte. Servono
                          anagrafiche sul personale che non abbiamo. Le ultime disposizioni non sono di buon auspicio. Molte delle norme
                          contenute nella legge di bilancio e nel Milleproroghe sono dirette ad accelerare le assunzioni. Ma la preoccupazione
                          prevalente sembra quella di ricoprire i posti vacanti e non di selezionare i migliori. L'importante è assumere, e
                          velocemente. Le assunzioni in deroga dei lavoratori socialmente utili come la proroga delle stabilizzazioni e l'utilizzo
                          delle graduatorie del passato non sono buoni veicoli per reclutare i migliori. Appesantire gli apparati inutilmente
                          significa lasciare alle generazioni future delle cambiali da pagare, in termini di costi, senza in cambio maggiori o
                          migliori servizi. Non lamentiamoci poi della qualità delle amministrazioni, della scuola, della sanità o del ritardo nella
                          spesa dei fondi Ue. Forse con questo reclutamento ridurremo la disoccupazione giovanile di oggi, ma senza una Pa
                          che funzioni, rischiamo di aumentare quella del futuro. Un altro debito che si scarica sulle generazioni future.Ci sono
                          amministrazioni, specieal Sud, che riescono a fatica a far quadrare

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 32
Puoi anche leggere