Media Monitoring per 30-09-2019 - Rassegna stampa del 29-09-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 30-09-2019 - Rassegna stampa del 29-09-2019 - Ruggi
30-09-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 29-09-2019
Media Monitoring per 30-09-2019 - Rassegna stampa del 29-09-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Bimba cade dalle scale, salvata dal vigile fuori servizio ........................................................ 1
      29/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Decesso Farina I medici indagati ora sono quattro ................................................................ 3
      29/09/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT
            Festival della Filantropia a Salerno, tutto pronto per la prima edizione ................................ 4
      29/09/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT
            Per la prima volta a Salerno, il Festival della Filantropia ....................................................... 6
Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 8
      29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            «Bimbi autistici, terapie negate ma non a Salerno» ............................................................... 8
      29/09/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Giovanni Maria Flick e Massimo Reichlin a Salerno Confronto sul fine vita all' Ordine dei
            Medici .................................................................................................................................... 9
Sanità Campania ............................................................................................................................. 11
      29/09/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            "Sono scioccata, ma non ho deciso io" ................................................................................. 11
      29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            «È un diritto del paziente rifiutare le terapie ma vanno ricercati trattamenti alternativi» ...
            13
      29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            «Subito pene severe e certe in corsia sì ai cani da guardia» ................................................ 15
      29/09/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Con gli operatori di "Hybrid": «I ragazzi usano droghe come strumento di socialità» .......... 17
      29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Il ministro: «Sanità stop ai commissari» .............................................................................. 19
      29/09/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO)
            Ospedale, Franza: «Garantire le emergenze» ...................................................................... 21
      29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Presidio di Ponticelli nuovo bus ecologico ........................................................................... 23
      29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Raid in ospedale vigilante protegge medico: pestato .......................................................... 24
      29/09/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI)
            Regione, ecco le intercettazioni sulla sanità "La circolare? L' abbiamo scritta insieme" ...... 27
      29/09/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Sanità e ambiente, inizia la lunga campagna elettorale ...................................................... 30
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 33
      29/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            La gioia di Emma dall' ospedale «È stata dura, ma è andata» .............................................. 33
      29/09/2019 - IL MESSAGGERO
            Niente trasfusione, morta testimone di Geova La famiglia: «Hai dato una lezione ai medici»
             .............................................................................................................................................. 35
      29/09/2019 - IL MESSAGGERO
            Pronto soccorso in crisi «Mancano gli specialisti» ................................................................ 37
      29/09/2019 - IL MESSAGGERO
            Statali, in arrivo il salva-idonei ............................................................................................ 39
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29/09/2019                                                                                                                Pagina 29
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 2.796
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

     Bimba cade dalle scale, salvata dal vigile fuori servizio

 La caduta per le scale. Il tonfo. E l'
 improvviso blocco respiratorio. Ma è l'
 intervento   provvidenziale                del       vigile
 urbano in strada a evitare la tragedia.
 Nei giorni scorsi sul Carmine, in via
 Marino Pagliara, un vigile urbano fuori
 dal servizio ha salvato la vita ad una
 bambina di appena 1 anno che aveva
 perso coscienza improvvisamente. La
 piccola era caduta a terra tra lo choc
 della madre e di alcuni residenti. Il fatto
 è accaduto all' ingresso di una palazzina
 di via Marino Paglia. È qui che il vigile,
 luogotenente V.A., di ritorno dal servizio
 di giornata in strada, è intervenuto
 prontamente.      Richiamato               dalle        urla
 disperata della madre della piccola e dai
 vicini, l' agente non ha perso tempo a
 praticare la manovra di rianimazione. La
 bambina, distesa a terra priva di coscienza, non respirava più. Da qui i minuti di
 terrore vissuti dalla madre della bambina e dai residenti. In pochi secondi il vigile ha
 avuto la lucidità e la prontezza di non perdersi d' animo. Durante la rianimazione la
 piccola ha cominciato a tossire riaprendo gli occhi e a respirare. Immediatamente
 una ambulanza del 118 giunta sul posto ha trasferito la piccola all' ospedale Ruggi d'
 Aragona dove i medici l' hanno presa in cura per accertare le cause del malore. A
 distanza di giorni la bambina sta bene. Ma a salvarle la vita ci ha pensato il vigile
 V.A., che aveva da poco lasciato il suo normale posto di lavoro, in strada, sul
 Carmine. L' intervento del vigile salva-vita circola da giorni nel comando di via Dei
 Carrari guidato da Antonio Vecchione. Dai colleghi e dagli ufficiali dell' ufficio

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viabilità, coordinato dal capitano Rosario Battipaglia, è arrivato il plauso per quanto
fatto. g.soll. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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29/09/2019                                                                                                                  Pagina 8
                                             La Città di Salerno
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

          Decesso Farina I medici indagati ora sono quattro

 Scende a quattro il numero di medici
 indagati per il reato di omicidio colposo
 per il deces- so di Alessandro Farina, il
 gio- vane di 13 anni, residente a Ca-
 priglia, morto il 27 dicembre 2017 per
 edema cerebrale e polmonare, dopo
 essere      stato       ricoverato             in       gravi
 condizioni alla vigilia di Natale presso l'o-
 spedale     Ruggi        di     Salerno.            Martedì
 prossimo, presso l'uf- ficio del gip del
 Tribunale di Salerno, si terrà l'udienza
 preli- minare di un'indagine che ha visto
 coinvolti sette medici. La famiglia del
 tredicenne, difesa dall'avvocato Federico
 Conte, ha reso noto che per i tre medi- ci
 esclusi dall'inchiesta, pre- senteranno
 ricorso per chiede- re la riammissione
 all'interno del registro degli indagati di un camice bianco. Il sostituto procuratore
 del- la Repubblica, Maria Beninca- sa, nell'avviso di conclusione delle indagini, aveva
 specifica- to che gli indagati sono accusa- ti di omicidio colposo e lesioni personali
 colpose «perché in qualità di medici, nell'eserci- zio della professione sanitaria,
 avendo avuto in cura il pazien- te Alessandro Farina, median- te condotte
 indipendenti tra loro, tutte causalmente effi- cienti a determinare l'evento letale,
 contravvenendo alle raccomandazioni per la gestio- ne della chetoacidosi diabeti- ca
 in età pediatrica, per imperi- zia e, comunque, per colpa, ne cagionavano la morte,
 avvenu- ta il 27 dicembre 2017, presso il reparto di rianimazione dell'ospedale Ruggi
 di Saler- no». Nei confronti di ognuno dei medici indagati, nei capi di im- putazione
 sono state indicate specifiche responsabilità, la cui natura verrà dibattuta in questa
 nell'udienza prelimina- re. (m.r.)

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29/09/2019
                                                anteprima24.it
                                                                                                                          EAV: € 721
                                                                                                                          Lettori: 15.067
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     Festival della Filantropia a Salerno, tutto pronto per la
                          prima edizione

 Tempo di lettura: 3 minutiSalerno – Si
 svolgerà, nelle due giornate di domenica
 29 settembre e martedì 1° ottobre 2019,
 per la prima volta a Salerno, il Festival
 della   Filantropia,           promosso               dalla
 Fondazione       Cassa             di        Risparmio
 Salernitana, con la collaborazione della Fondazione della Comunità Salernitana
 onlus, in occasione della Giornata Europea delle Fondazioni, al fine di diffondere la
 cultura del dono e la conoscenza delle attività filantropiche da parte delle Fondazioni
 in favore delle comunità.Il programma dell’evento prevede incontri, manifestazioni
 sportive, dibattiti tematici, percorsi espositivi e due iniziative di raccolta fondi. In
 particolare, la giornata di domenica 29 settembre p.v. a partire dalle 9.30 sarà
 dedicata allo sport, con l’organizzazione di competizioni sportive rivolte a bambini di
 10/13 anni in 7 discipline seguite da premiazione finale, che si svolgeranno presso il
 Pattinodromo Comunale di Salerno “Tullio d’Aragona”, Lungomare Clemente Tafuri.
 Contestualmente, verrà allestito un percorso espositivo dei progetti realizzati da
 Fondazione Carisal, Fondazione di Comunità Salernitana e diverse associazioni del
 territorio.Nel pomeriggio del 29 settembre, dalle ore 16.30,si svolgerà una
 passeggiata sportiva nel Centro storico di Salerno “FitWalking San Michele”,
 organizzata in collaborazione con l’ Associazione FitWalking Atletica Arechi Salerno,
 con punto di partenza e di ritrovo presso la sede della Fondazione Carisal, in Via
 Bastioni. Al termine, è previsto un ristoro per tutti i partecipanti nel cortile della
 Fondazione Carisal.Nella seconda giornata del Festival,martedì 1 ottobre 2019, alle
 ore 16.30 presso la Sala Pier Paolo Pasolini, in via Alfonso Alvarez a Salerno si
 svolgerà una Tavola rotonda sul tema: “La filantropia istituzionale: quali potenzialità
 per lo sviluppo della collettività”? Saranno presenti per i saluti istituzionali, il
 Sindaco del Comune di Salerno, , Vincenzo Napoli, Presidente Provincia di Salerno,
 Michele Strianese e l’ Arcivescovo Metropolita Arcidiocesi di Salerno Campagna e
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Acerno S. Ecc. Mons. Andrea Bellandi.Alla tavola rotonda interverranno: Antonia
Autuori, Presidente Fondazione della Comunità Salernitana Onlus; Giuseppe
Bruno,Presidente Gruppo Cooperativo CGM; Carola Carazzone, Segretario Generale
di Assifero e membro del Board di DAFNE; Rosanna Romano, Direttore Generale per
le Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania; Nino Savastano, Assessore
alle Politiche Sociali del Comune di Salerno.La tavola rotonda si concluderà con
alcune interessanti testimonianze del territorio e l’intervento conclusivo del
Presidente della Fondazione Carisal, Alfonso Cantarella. Moderatore dell’incontro
sarà Carmen Incisivo, Giornalista. Al termine dell’incontro, alle 18.30 è previsto un
“Aperipizza sociale & musica” presso la sede dell’Istituto Virtuoso di Salerno, in via
Lungomare Trieste,con degustazione di pizza, prodotti tipici locali e vini a cura
dell’Istituto Alberghiero Virtuoso e con un intrattenimento musicale dell’Orchestra
etno popolare dell’ Istituto Alfano I di Salerno.Per l’adesione al “FitWalking San
Michele” del 29 settembre 2019 ed all’Aperipizza Sociale e Musica” del 1 ottobre
2019, è richiesto un contributo minimo di partecipazione che sarà interamente
destinato all’acquisto di attrezzatura sanitaria del reparto di Radioterapia Pediatrica
dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, in favore di bambini
affetti da patologie oncologiche.In considerazione della rilevanza dell’evento e
dell’aspetto    filantropico             dell’iniziativa,            sono        stati       coinvolti          a    diverso   titolo
associazioni, Istituti scolastici e diversi sponsor a livello locale del territorio per la
collaborazione alla realizzazione dell’evento e per la fornitura di materie prime,
gadget e premi.L'articolo Festival della Filantropia a Salerno, tutto pronto per la
prima edizione proviene da Anteprima24.it.

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29/09/2019
                                              salernonotizie.it
                                                                                                                          EAV: € 971
                                                                                                                          Lettori: 10.300
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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      Per la prima volta a Salerno, il Festival della Filantropia

 Si   svolgerà,    nelle       due        giornate           di
 domenica 29 settembre e martedì 1°
 ottobre 2019, per la prima volta a
 Salerno, il Festival della Filantropia,
 promosso dalla Fondazione Cassa di
 Risparmio        Salernitana,                con            la
 collaborazione della Fondazione della
 Comunità Salernitana onlus, in occasione
 della Giornata Europea delle Fondazioni,
 al fine di diffondere la cultura del dono e la conoscenza delle attività filantropiche da
 parte delle Fondazioni in favore delle comunità. Il programma dell’evento prevede
 incontri, manifestazioni sportive, dibattiti tematici, percorsi espositivi e due iniziative
 di raccolta fondi. In particolare, la giornata di domenica 29 settembre p.v. a partire
 dalle 9.30 sarà dedicata allo sport, con l’organizzazione di competizioni sportive
 rivolte a bambini di 10/13 anni in 7 discipline seguite da premiazione finale, che si
 svolgeranno presso il Pattinodromo Comunale di Salerno “Tullio d’Aragona”,
 Lungomare Clemente Tafuri. Contestualmente, verrà allestito un percorso espositivo
 dei progetti realizzati da Fondazione Carisal, Fondazione di Comunità Salernitana e
 diverse associazioni del territorio. Nel pomeriggio del 29 settembre, dalle ore 16.30,
 si svolgerà una passeggiata sportiva nel Centro storico di Salerno “FitWalking San
 Michele”,   organizzata             in     collaborazione                con        l’    Associazione                   FitWalking
 AtleticaArechiSalerno, con punto di partenza e di ritrovo presso la sede della
 Fondazione Carisal, in Via Bastioni. Al termine, è previsto un ristoro per tutti i
 partecipanti nel cortile della Fondazione Carisal.                                       Nella seconda giornata del
 Festival, martedì 1 ottobre 2019, alle ore 16.30 presso la Sala Pier Paolo Pasolini, in
 via Alfonso Alvarez a Salerno si svolgerà una Tavola rotonda                                                      sul tema: “La
 filantropia istituzionale: quali potenzialità per lo sviluppo della collettività”? Saranno
 presenti per i saluti istituzionali, il Sindaco del Comune di Salerno, , Vincenzo Napoli,
 Presidente Provincia di Salerno, Michele Strianese e l’ Arcivescovo Metropolita
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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Arcidiocesi di Salerno Campagna e Acerno S. Ecc. Mons. Andrea Bellandi. Alla tavola
rotonda interverranno: Antonia Autuori, Presidente Fondazione della Comunità
Salernitana Onlus; Giuseppe Bruno, Presidente Gruppo Cooperativo CGM; Carola
Carazzone, Segretario Generale di Assifero e membro del Board di DAFNE; Rosanna
Romano, Direttore Generale per le Politiche Culturali e Turismo della Regione
Campania; Nino Savastano, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno.
La tavola rotonda si concluderà con alcune interessanti testimonianze del territorio e
l’intervento conclusivo del Presidente della Fondazione Carisal, Alfonso Cantarella.
 Moderatore dell’incontro                sarà Carmen Incisivo, Giornalista. Media partner del
convegno: la web Radio Panthakù, Telenuova e Cronache di Salerno.                                                        Al termine
dell’incontro, alle 18.30 è previsto un “Aperipizza sociale & musica” presso la sede
dell’Istituto Virtuoso di Salerno, in via Lungomare Trieste, con degustazione di pizza,
prodotti tipici locali e vini a cura dell’Istituto Alberghiero Virtuoso e con un
intrattenimento musicale dell’Orchestra etno popolare dell’ Istituto Alfano I di
Salerno.    Per l’adesione al “FitWalking San Michele” del 29 settembre 2019 ed
all’“Aperipizza Sociale e Musica” del 1 ottobre 2019, è richiesto un contributo
minimo di partecipazione che sarà interamente destinato all’acquisto di attrezzatura
sanitaria del reparto di Radioterapia Pediatrica dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi
d’Aragona di Salerno, in favore di bambini affetti da patologie                                                oncologiche        In
considerazione della rilevanza dell’evento e dell’aspetto filantropico dell’iniziativa,
sono stati coinvolti a diverso titolo associazioni, Istituti scolastici e diversi sponsor a
livello locale del territorio per la collaborazione alla realizzazione dell’evento e per la
fornitura di materie prime, gadget e premi. Maggiori informazioni sull’evento
disponibili su www.fondazionecarisal.it;

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Media Monitoring per 30-09-2019 - Rassegna stampa del 29-09-2019 - Ruggi
29/09/2019                                                                                                                   Pagina 43
                                        Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                             EAV: € 2.269
                                                                                                                             Lettori: 107.296
                                       Argomento: Sanità Salerno e provincia

          «Bimbi autistici, terapie negate ma non a Salerno»

 «Terapie negate ai bambini autistici per
 questioni di budget in tutta la Regione. I
 fondi sono terminati ma Salerno andrà
 avanti      grazie         ad    un        accordo.           Ci
 chiediamo come mai nelle altre province
 non sia stato adottato questo metodo»:
 Lorenzo Medici, segretario regionale Cisl
 Fp,      pone         l'        attenzione                sulle
 problematiche relative a chi ha necessità
 di eseguire un percorso assistenziale e
 annuncia lo stato di agitazione: «Le linee
 guida promesse dalla Regione atte a
 garantire      su    tutto       il    territorio          pari
 opportunità devono essere emanate ad
 horas,    in    mancanza              mobiliteremo               i
 lavoratori del settore che rischiano di
 perdere il lavoro e i cittadini - avverte
 Medici - la continuità terapeutica ed
 educativa è condizione essenziale per
 chi è affetto dal disturbo autistico e non può essere persa». La Asl di Salerno ha
 stretto un accordo con i centri per la gestione transitoria dei percorsi terapeutici dei
 casi di disturbo dello spettro autistico con tariffa stabilita (circa 36 auro), dal primo
 settembre al 31 dicembre queste terapie non ricadranno nella gestione dell' ex
 articolo 26. «La burocrazia non può danneggiare i bambini autistici e le loro famiglie
 - aggiunge - occorre una politica unitaria che metta sullo stesso piano tutte le
 province. I bambini autistici hanno gli stessi diritti, siano nati a Salerno o a Caserta».

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29/09/2019                                                                                                                     Pagina 6

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                                       Argomento: Sanità Salerno e provincia

 Giovanni Maria Flick e Massimo Reichlin a Salerno Confronto
              sul fine vita all' Ordine dei Medici

 IL FATTO Ogni persona maggiorenne in
 previsione di una futura malattia che la
 renda incapace di autodeterminarsi può,
 attraverso        le       Dat,        le      disposizioni
 anticipate di trattamento, esprimere le
 proprie     preferenze               sui        trattamenti
 sanitari, accettare o rifiutare terapie e
 trattamenti, comprese le pratiche di
 nutrizione e idratazione artificiali. Lo
 prevede      la        legge          sul       testamento
 biologico che è stata approvata a fine
 2017. E' il primo tentativo di dare delle
 regole a una materia che continua a
 porre interrogativi a chi ha posto la
 salvaguardia della vita altrui al centro
 della propria esistenza. Del tema si
 parlerà nel corso del convegno sul Fine
 Vita organizzato dall' Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia
 di Salerno per martedì 1 ottobre, alle 15.30, nella sede dell' Ordine a Salerno, in via
 Santi Martiri Salernitani, 31. Dopo i saluti del presidente dell' Ordine, Giovanni D'
 Angelo, e del direttore di Salerno Medica, Bruno Ra vera, medici, giuristi e filosofi si
 alterneranno nel dibattito, che sarà moderato dallo stesso presidente D' Angelo e
 dall' ex procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Corrado
 Lembo. Previsti gli interventi del professor Francesco Paolo Adorno, docente di
 filosofia morale all' Università di Salerno, del dottor Elvio De Blasio, anestesista,
 Direttore UOC Anestesia e Rianimazione dell' Azienda Ospedaliera San Pio di
 Benevento, nonché componente della Commissione Bioetica della SIARTI, del
 professor Massimo Reichlin, Ordinario di Filosofia Morale all' Università Vita -Salute

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San Raffaele di Milano, del professor Pierantonio Muzzetto, Presidente dell' Ordine
dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Parma, componente della Commissione Bioetica
della Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Le conclusioni
sono affidate al professor Giovanni Maria Flick, già Ministro Guardasigilli, Presidente
emerito della Corte Costituzionale.

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29/09/2019                                                                                                                 Pagina 7

                                                                                                                           EAV: € 14.212
                                                                                                                           Lettori: 546.032
                                           Argomento: Sanità Campania

                    "Sono scioccata, ma non ho deciso io"

 Intervista /1 Antonella Guida Si sfila da
 qualsiasi responsabilità. Premette che il
 suo è un ruolo di «dirigente». E quindi,
 aggiunge, «non prendo decisioni finali».
 Antonella Guida, medico igienista, una
 carriera iniziata nella Asl di Caserta,
 approda prima da direttore sanitario e
 poi da subcommissario nella Asl Napoli
 1, per fare il gran balzo in Regione come
 figura di riferimento del commissario,
 dopo essere stata al centro di dimissioni
 e polemiche: è la moglie dell' ex sindaco
 di Santa Maria a Vico Alfonso Piscitelli,
 ex Fi, oggi consigliere regionale con De
 Luca. «Ma questo non c' entra con la mia
 attività». Dottoressa Guida, secondo i
 magistrati,     Schiavone                e        Crispino
 avrebbero indirizzato le scelte della Regione sull' accreditamento. «Ricordo la
 circolare e che ci fu un confronto, ma non so se se ci siano stati altri a indirizzare.
 Per quanto mi riguarda, prendo indicazioni dalla sola struttura commissariale,
 concordandole con il direttore generale (Nino Postiglione, ndr), e da nessun altro».
 Eppure entrambi al telefono accennano a lei: "Adesso chiamiamo Antonella..." anche
 in riferimento a Villa del Sole e ad altre case di cura. «Ho 30 anni di lavoro alle
 spalle, tutti sanno con quale serietà e onestà. Sono imbarazzata, per non dire
 scioccata. Ho sempre fatto gli atti in assoluta aderenza alle normative. Le indicazioni
 programmatiche le dà il commissario De Luca. Se devo dire dei no, li dico. Ho fiducia
 nella magistratura». Ma il commissario conosceva gli atti o firmava a scatola chiusa?
 «Non ho mai sottoposto a De Luca un documento senza spiegargli gli effetti e le
 decisioni. Poi, se altri lo hanno fatto, questo non lo so. Però quella circolare non è

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passata dalle mie mani. Io non l' ho scritta, forse l' ho letta, e ne ho parlato in
coerenza con le procedure. Nei contenuti non l' ho scritta io...». - g.d.b. - d. d. p. ©
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29/09/2019                                                                                                                   Pagina 13
                                        Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                             EAV: € 5.909
                                                                                                                             Lettori: 107.296
                                             Argomento: Sanità Campania

      «È un diritto del paziente rifiutare le terapie ma vanno
                  ricercati trattamenti alternativi»
 Maria Pirro

 «È una tragedia, motivo di amarezza per
 noi medici. Perché la nostra missione
 consiste nel combattere le malattie,
 alleviare le sofferenze e allontanare il più
 possibile la morte». Lo afferma Filippo
 Anelli,     presidente         della        Federazione
 nazionale      degli        Ordini          dei       medici
 chirurghi e odontoiatri, commentando il
 caso di una donna campana che ha
 rifiutato      una     trasfusione             di     sangue
 perché testimone di Genoa. Si tratta di
 una scelta isolata o no? «Abbastanza
 rara, ma è difficile fare una stima». Il
 primario      del    reparto          ha       scritto        su
 Facebook che avrebbe salvato al 100 per
 cento quella donna, ha spiegato di aver
 fatto di tutto per convincerla. E ha
 manifestato la sua tristezza, per questo.
 Che ne pensa? «I pazienti hanno il diritto
 di rifiutare le terapie, ma tutto ciò crea un problema di carattere etico perché i
 professionisti       vorrebbero             comunque               salvarli,         avendone              la     capacità          e     le
 competenze». Il suo collega ha chiesto pubblicamente: «Come può una religione
 ancora oggi permettere il suicidio?» «La questione riguarda la società, più che
 essere di carattere medico: concerne il diritto all' autodeterminazione che porta il
 cittadino al punto di poter esprimere le proprie scelte sulla vita, e questo vale anche
 per i trattamenti sanitari: l' articolo 32 della Costituzione stabilisce che nessun tipo
 di intervento può essere imposto». Tuttavia, il suo collega ha sollevato anche quest'
 interrogativo: «Com' è possibile che un medico, deputato per giuramento a salvare

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vite umane, sia costretto a presenziare e garantire quello che definisce un suicidio
assistito». Cosa risponde? «Il diritto di poter scegliere se sottoporsi o meno a un
trattamento sanitario è diverso dal suicidio assistito, che comporta la scelta di
togliersi la vita e quindi di mettere in atto un' azione che ha come conseguenze la
morte». Questioni diverse, insomma. «Assimilabili. Tecnicamente, però, in questo
caso non si può parlare di suicidio assistito». A proposito di eutanasia. Dopo la
pronuncia della Corte costituzionale, lei ha ribadito che i medici hanno il dovere di
tutelare la vita, e per questo chiesto che la consegna del farmaco sia affidata a un
funzionario, non a un camice bianco. Come è stato accolta la sua presa di posizione?
«Il mio messaggio in parte è stato frainteso. Perché non esprimo un giudizio nel
merito, se è opportuno o meno il suicidio assistito: prendo atto che la decisione della
Corte avvia una disciplina che introdurrà anche nel nostro paese la metodica. Come
medici, non faremo altro che rispettare la sentenza e assisteremo i cittadini fino all'
ultimo istante». Però? «Il punto controverso è che suicidio assistito non può essere
considerato un atto medico: un funzionario o chi lo Stato vorrà indicare dovrà
recepire la volontà del cittadino e avviare la procedura». Perché non il medico?
«Crediamo che non spetti a noi decidere perché non si tratta di una terapia ma di
una decisione purtroppo irreversibile». Di qui la richiesta di affidare la decisione a un
funzionario. «Noi vorremmo continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto:
prenderci cura dei pazienti, alleviarne le sofferenze» Anche quando vengono rifiutati
trattamenti sanitari essenziali, dovrebbe esprimersi nel merito un funzionario? «No,
in questi casi tutto rientra nel processo di cura: è il medico a dover spiegare la
necessità del trattamento in maniera dettagliata e comprensibile e annotare la
volontà del paziente. Senza dubbio». Sarebbe opportuno il sostegno di uno
psicologo? «Certo. La figura è riconosciuta in tutti gli ospedali, ma poi subentrano
questioni di carattere economico. Ma, per i pazienti con un determinato credo
religioso, forse i professionisti dovrebbero più che altro cercare di trovare soluzioni
alternative alla trasfusione: va stimolata la ricerca, quando possibile, perché il
cittadino possa essere più tutelato». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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29/09/2019                                                                                                                    Pagina 42
                                         Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                              EAV: € 5.217
                                                                                                                              Lettori: 107.296
                                              Argomento: Sanità Campania

  «Subito pene severe e certe in corsia sì ai cani da guardia»

 Silvestro Scotti, presidente dell' Ordine
 dei     medici      di     Napoli          e      provincia,
 considera «un importante passo verso la
 svolta auspicata» il recente il via libera
 all' unanimità, al Senato, al ddl scritto
 per contrastare il fenomeno crescente
 delle    aggressioni          in     corsia.        Avevate
 chiesto che la norma fosse la priorità del
 nuovo governo: soddisfatti? «Sì, adesso
 bisogna       approvare             rapidamente                 la
 norma e darle attuazione. La valutazione
 va    fatta   anche          sui      contenuti           della
 prossima finanziaria e sulle dichiarazioni
 del nuovo ministro della Salute Roberto
 Speranza. La sicurezza incrocia anche gli
 investimenti        in     sanità         su       ticket        e
 personale». Quali le novità della norma?
 «Il carcere, da 4 a 16 anni, per chi usa
 violenza con aggravanti, È il presupposto
 per procedere d' ufficio senza bisogno di querela. Questo va nella direzione di
 quanto abbiamo sempre chiesto e che, per ragioni tecniche, da anni era stato
 disatteso. Si tratta del primo tassello di un quadro che non può puntare solo sull'
 aspetto repressivo». Cosa pensa dell' Osservatorio nazionale sulla sicurezza?
 «Questo fenomeno non ha un registro certo e l' analisi sociale si basa sull'
 assemblaggio di dati provenienti da varie fonti. Una lacuna colmata da siti che
 meritoriamente da anni seguono il fenomeno come Nessuno Tocchi Ippocrate. Ben
 venga l' Osservatorio». Nel 2019 si contano più di 80 episodi a Napoli anche in
 strutture accreditate con pronto soccorso come Villa dei Fiori ad Acerra, Villa
 Betania, Fatebenefratelli. Il livello organizzativo conta? «Conta certo ma non è l'

                  Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
unico elemento. È un tratto sociale che si manifesta in luoghi, come appunto il
pronto soccorso, in cui la preoccupazione, lo stress e altri fattori alimentano la
frustrazione superando ogni freno. Tant' è che le aggressioni si registrano anche in
altre regioni e città non solo al Sud. Bisogna tenere conto di altri fattori presupposti
della sicurezza». Quali? «Penso ad esempio alle aree delle attese. La presenza di
vetrate è inappropriata. La codifica delle file deve essere spiegata. Le telecamere
sono da montare ovunque. Occorre formazione al personale di servizio che in
numero e qualifiche adeguate deve poter supportare l' utenza che spesso vive con
stress e insofferenza eccessivi le routine assistenziali. Poi servono le pene severe e
certe». La richiesta di posti di polizia nei pronto soccorso è condivisibile? «Sono
stato tra i primi, anni fa, a lanciare provocatorie battaglie dotando di simboliche
pettorine antiproiettile i colleghi che lavorano nei pronto soccorso. Sarebbe un utile
deterrente certo, ma non credo che militarizzare la sanità sia la strada maestra.
Nessuno si azzarda a picchiare un poliziotto o un carabiniere consapevole delle
conseguenze penali. Così dovrebbe essere per i medici in servizio». E le guardie
giurate, come quella massacrata ieri a Villa Betania? «Anche il loro ruolo andrebbe
attentamente studiato e approfondito. Le loro regole di ingaggio, che consentono
pochi margini operativi, potrebbero essere riviste». Tra i sindacati della dirigenza
medica c' è chi ha lanciato l' idea di utilizzare cani addestrati alla difesa in dotazione
alla guardie. Cosa ne pensa? «Compatibilmente con le esigenze di igiene e profilassi
dei luoghi di cura e della tutela del personale e degli utenti i cani addestrati si
vedono in tanti luoghi affollati e di controllo e anche in ambito sanitario non sono
una novità. Basti pensare alla pet therapy. Non sono contrario a priori all'
innovazione.      Ogni        buona          idea       va      approfondita              e     studiata,          magari   anche
sperimentata e infine se funziona adottata». e. m. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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29/09/2019                                                                                                                    Pagina 6

                                                                                                                              EAV: € 1.269
                                                                                                                              Lettori: 25.449
                                              Argomento: Sanità Campania

  Con gli operatori di "Hybrid": «I ragazzi usano droghe come
                     strumento di socialità»
 Walter Medolla

 Nelle strade della movida al seguito del
 progetto di Asl e Gesco napoli Spettacoli
 circensi, indovinelli, momenti teatrali e
 tante informazioni dispensate. Si può
 considerare del tutto positiva la prima
 uscita di "Hybrid" - Notti sicure e di
 qualità, il progetto della Asl Napoli 1
 Centro,       dipartimento                   dipendenze,
 realizzato con il gruppo di imprese
 sociali     Gesco.        Gli      operatori            hanno
 passato la notte tra piazza Monteoliveto
 e piazza del Gesù intercettando i giovani
 che animano le notti napoletane. Diverse
 centinaia quelli che si sono avvicinati ai
 banchetti informativi, incuriositi dalle
 performance dei mediattori (figure a
 metà fra mediatori sociali e attori) per
 chiedere informazioni e materiale sull'
 uso di sostanze psicoattive. «E' quello che vogliamo fare con questo progetto - ha
 spiegato Giuseppe Pennacchio, responsabile del progetto per Gesco - lavorare sul
 senso di responsabilità di ogni individuo. Non vogliamo in alcun modo intercettare
 chi fa uso di sostanze per dirgli di smettere, ma di farne un uso consapevole». Tanti
 giovani, ragazzi in età liceale o universitaria, hanno chiesto informazioni sull' uso di
 cannabis e sull' alcol provando a capirci di più sulle conseguenze a lungo termine. In
 tanti dichiarano di fare uso di droghe leggere nei contesti del divertimento e non per
 dipendenza. Un modo per farsi accettare dal gruppo e per stare insieme. «Svolgiamo
 soprattutto attività di informazione sull' uso di sostanze psicoattive - spiega Milena,
 una delle operatrici di "Hybrid" - e la maniera in cui usare al meglio le sostanze

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riducendo i rischi e limitando i danni che le sostanze possono creare. Lavoriamo in
quelli che sono i contesti del divertimento notturno, quindi con i giovani ragazzi che
attraversano le piazze della movida napoletana e fanno sicuramente uso di sostanze
psicoattive in una modalità integrata della loro vita e ne fanno un uso ricreativo, per
socialità e per stare insieme. Siccome una realtà che esiste e che viene utilizzata,
dall' alcol a finire ad altre sostanze, noi pensiamo che sia giusto sensibilizzare i
giovani e chiunque faccia uso diffuso di sostanze. Spieghiamo si possa fare un uso
consapevole e ragionato e che non vada a incidere totalmente in maniera negativa
nella propria vita, perché crediamo che se ne possa fare un uso regolato». Molte
persone hanno chiesto informazioni anche sull' uso della cocaina, droga che si sta
diffondendo in maniera capillare anche tra i giovanissimi. I ragazzi, un po' incuriositi
e un po' imbarazzati si sono fatti coinvolgere, anche e soprattutto per il clima
amicale e informale che lo stesso progetto "Hybrid" prevede. Niente tensione o
nervosismo. «La massa di ragazzi che vive la città di notte - spiega Alessandro
Trivoluzzi, responsabile del progetto - rende la città più sicura: la violenza non ha a
che fare con la movida. Se alcol e cannabis possono scatenare alcuni
comportamenti, non c' è rapporto di causa-effetto tra violenza e uso delle sostanze.
Queste vanno considerate in relazione al contesto e alla persona che ne fa uso
secondo la teoria del triangolo di Zimberg. Due persone diverse possono reagire in
modo diverso assumendo le medesime sostanze. Più che le droghe nell' attivazione
di comportamenti violenti giocano un ruolo i modelli culturali e affettivi, i riferimenti
sociali e gruppi di appartenenza». Per capirne i rischi bisogna conoscere il tipo di
sostanza è un po' questo il tipo di filosofia che muove tutta l' esperienza. E di
curiosità da parte dei "consumatori" ce n' è tanta.

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29/09/2019                                                                                                                    Pagina 43
                                         Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                              EAV: € 6.096
                                                                                                                              Lettori: 107.296
                                               Argomento: Sanità Campania

                       Il ministro: «Sanità stop ai commissari»

 L'    ANNUNCIO           Adolfo        Pappalardo              «Il
 commissario della Sanità? C' è una
 relazione istituzionale molto corretta e
 proficua         con      la      Regione.            Si      sta
 discutendo, ma ci sono stati grandi passi
 in avanti». I tempi? «Sono fiducioso che
 non saranno lunghi. Dobbiamo sciogliere
 gli ultimi nodi ancora sul tavolo», dice il
 ministro della Salute Roberto Speranza -
 ieri sera in piazza del Plebiscito, alle
 giornate dei Servizi Pubblici promosse
 dalla    Cgil    -     rispetto         alla       fine       del
 commissariamento                  per         la        Sanità
 campana. E se da un lato il ministro
 parla di progressi enormi, e li riconosce
 pubblicamente, dall' altro non scioglie il
 nodo sui tempi oggetto della valutazione
 dei     suoi    dirigenti,        e      di     quelli       del
 ministero        dell'        Economia.               Rimane
 prudente, insomma, e ci tiene a ribadirlo pesando bene le parole. IL NODO Per il
 governatore Vincenzo De Luca rimane una buona notizia, c' è anzitutto il
 riconoscimento del lavoro fatto in questi anni, ma manca, almeno per ora, la
 sicurezza che si possa rientrare nei poteri ordinari entro fine anno. Nonostante il
 pressing di De Luca che vuole giocarsi la carta della fine del commissariamento per
 la sua campagna elettorale. Ma ci sono i tempi tecnici e un ministro insediatosi
 appena due settimane fa che però il dossier Campania ha iniziato a esaminarlo
 subito. Non appena arrivato. Il governatore continua il suo pressing. Appena una
 settimana fa Palazzo Santa Lucia ha inviato il nuovo piano di medicina territoriale e
 nell' occasione è stata rinnovata la richiesta di conclusione del commissariamento

                  Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
della Sanità campana. LA REPLICA «Non c' è più nessun motivo per tenere in piedi
questa situazione. Noi ci muoviamo solo in base a quello che è nostro diritto
ottenere, e cioè chiudere un commissariamento vergognoso, sia per la Campania
che per il governo, dopo dieci anni», ha insistito De Luca qualche giorno fa, ma ora
può contare su un governo amico e un ministro che non serba ostilità come il
predecessore di fede grillina. Ma i numeri sono numeri e rimangono i tempi tecnici
dei due ministeri coinvolti. Non ditelo al governatore che ritiene come con «i conti a
posto e il superamento dei 160 punti sulle griglie Lea, i livelli di assistenza» ci siano
già tutte le condizioni. Rimane, però, l' appuntamento della firma del Patto della
Salute, quello sì da firmare entro fine anno, in cui potrebbe passare finalmente la
linea invocata dalle Regioni: mantenere il commissariamento per molti anni, così
come hanno sentenziato i giudici della Consulta, significa sospendere per un periodo
troppo prolungato i poteri ordinari e quindi la potestà democratica di un' istituzione
regionale. LE RAGIONI Sicuramente Speranza, esponente di Leu al governo, ritiene
che lo strumento del commissariamento sanitario non sia efficace. «Serve una
discussione - spiega il ministro - per superare questa stagione perché è una modalità
che non ha portato a grandi risultati. Servono modelli più flessibili». Non si riferisce
alla Campania dove riconosce, ancora una volta, il lavoro fatto ma alla Calabria. Vi è
però almeno la certezza che non è certo un fan dei commissari nel comparto
sanitario per rimanere un fautore dei poteri ordinari in mano alle Regioni. «Tranne in
casi straordinari», aggiunge. «Il capitolo sanità, in questa fase di avvio del governo,
conta molto, perché pesa molto nella vita delle persone. La mia opinione è che le
risorse che si mettono nella sanità non vanno considerate banalmente come una
spesa, ma come un investimento straordinario sulla salute e sul benessere delle
persone. Questo è un salto culturale che noi dobbiamo fare, e lavoriamo per questo
obiettivo», dice rivendicando la sua estrazione politica. LA SALUTE Più attenzione,
quindi, ai servizi ai cittadini che ai numeri. «Ho fiducia in questo governo, ci ho
creduto dal 2013 e ci avevo visto giusto. Gli ultimi anni sono stati difficili ma appena
insediato ho stipulato il Patto della Salute con le Regioni che sarà firmato a breve.
Per la prima volta si passa da 114 a 116 miliardi e dovremo fare una grande
battaglia per fare anche un passo in avanti. Negli anni scorsi c' è stata una grande
difficoltà finanziaria ma ora occorre coraggio». Così come per un' altra emergenza: il
blocco del turn over. «Dalle Regioni arrivano grida di dolore, ci sono difficoltà enormi
sul personale fermo al 2004 nonostante le uscite per quiescenza per medici e
infermieri. E anche qui occorre trovare la forza e le risorse per garantire i servizi ai
cittadini». © RIPRODUZIONE RISERVATA.
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29/09/2019                                                                                                                 Pagina 32

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                                                                                                                           Lettori: 107.296
                                           Argomento: Sanità Campania

             Ospedale, Franza: «Garantire le emergenze»

 ARIANO/2            La              preoccupazione
 manifestata da Cittadinanzattiva per le
 modifiche     che         stanno       investendo              l'
 organizzazione       della       rete       dell'       ictus
 presso l' ospedale di Ariano Irpino e il
 territorio preoccupa non poco il sindaco
 di Ariano Irpino, Enrico Franza, che è
 intenzionato ad investire della questione
 direttamente        il      Governatore                 della
 Campania, Vincenzo De Luca. Attenta
 alla questione anche la manager Asl
 Maria Morgante. «La riorganizzazione
 della rete ospedaliera per le emergenze
 determinate da emorragie cerebrali -
 sostiene Franza - potrebbe penalizzare i
 livelli assistenziali delle aree interne
 della Campania, e dell' Arianese in
 particolare. A seguito della pubblicazione
 sul   Bollettino     regionale           54       del      16
 settembre del Dca numero 63, avverto qualche preoccupazione di troppo. Il Presidio
 Ospedaliero «Sant' Ottone Frangipane», secondo la riorganizzazione, diverrebbe un
 spoke attrezzato alla cura solo della fase post emergenziale di un ictus. Non
 comprendiamo le motivazioni di tale scelta, visto che è stata sempre garantita la
 trombolisi nel reparto di Neurologia. Siamo di fronte ad un declassamento? Saremo
 vigili per la comunità di Ariano e per il circondario che afferisce all' ospedale di via
 Maddalena; pertanto ci siamo già attivati per avviare un dialogo con il Presidente
 Vincenzo De Luca». La preoccupazione non è campata in aria. Per l' Area Vasta delle
 Asl di Avellino e Benevento, il Dca 103 del 28 dicembre 2018 (Programmazione rete
 ospedaliera), aveva classificato il Presidio Ospedaliero «San Ottone Frangipane» di

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Ariano Irpino Dea di Primo livello, ed aveva confermato l' Unità operativa complessa
di Neurologia dove da sempre viene garantita la trombolisi nell' arco delle 24 ore,
unico requisito richiesto dal Dca 63 per essere classificato Stroke Unit di primo
livello. La nuova organizzazione, in coerenza con le premesse enunciate e con la
realtà storica preesistente, avrebbe dovuto, pertanto, classificare il presidio
ospedaliero «Frangipane» Stroke Unit di primo livello; invece lo declassa a Spoke,
destinato a decongestionare le Stroke Unit,quando necessario, assicurando la
continuità di ricovero in ambito neurologico prima della fase di riabilitazione. vi.gr.
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29/09/2019                                                                                                                Pagina 42
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 1.308
                                                                                                                          Lettori: 107.296
                                          Argomento: Sanità Campania

               Presidio di Ponticelli nuovo bus ecologico

 Una linea di nuovi bus a basse emissioni
 di Co2 che viaggeranno su una corsia
 protetta da piazza Garibaldi all' Ospedale
 del Mare. È il progetto da 40 milioni
 presentato dal Comune di Napoli nel
 corso del workshop Soluzioni innovative
 per una mobilità sostenibile organizzato
 a Napoli da Anea (Agenzia Napoletana
 Energia e Ambiente). Il progetto è nella
 fase del bando per l' affidamento della
 progettazione e prevede «la creazione di
 un percorso - ha spiegato Ignazio Leone,
 dell' assessorato ai trasporti del Comune
 di Napoli - in corsia riservata per la
 connessione veloce tra piazza Garibaldi
 e l' Ospedale del Mare, passando per via
 Argine».

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29/09/2019                                                                                                                  Pagina 42
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 6.613
                                                                                                                            Lettori: 107.296
                                            Argomento: Sanità Campania

       Raid in ospedale vigilante protegge medico: pestato

 VIOLENZA       A     VILLA         BETANIA            Ettore
 Mautone Ennesima brutale aggressione
 al pronto soccorso di Villa Betania: ieri
 mattina, verso le 11.30, un energumeno
 pretendeva l' immediata consegna dei i
 risultati di indagini effettuate per un
 malore accusato in precedenza. Tempi
 tecnici e smaltimento delle urgenze
 richiedevano invece un' attesa di alcune
 ore. Il bersaglio è allora diventato il
 medico di turno. Ma ad avere la peggio è
 stata una guardia giurata che si è
 frapposta a difesa del camice bianco. L'
 uomo ha impugnato un' asta reggi flebo
 e si è scagliato contro il vigilante. Quest'
 ultimo,     appartenente           alla      Ivp       Patrol
 Security, ha subìto ripetuti colpi alla
 fronte, alla tempia, all' orecchio e,
 mentre era a terra, al volto e al cranio
 oltre che calci e pugni. Il raid gli ha procurato la rottura del setto nasale e un trauma
 cranico e temporale. Subito soccorso dai sanitari del reparto, il vigilante è stato
 ricoverato per accertamenti e sottoposta a una Tac per monitorare danni agli organi
 interni. Ora è sotto osservazione e lo sarà per altre 24 ore per verificare eventuali
 danni all' orecchio interno ed ematomi peri-cerebrali che richiederebbero il
 trasferimento all' Ospedale del mare per un intervento neurochirurgo. Le sue
 condizioni sono stabili. Sul posto è intervenuta la polizia che ha provveduto a
 fermare e identificare l' aggressore che è stato denunciato a piede libero all' autorità
 giudiziaria. IL COMANDANTE «Si tratta dell' ennesimo episodio grave con lesioni
 importanti, il quinto in 6 mesi - avverte Ciro Falanga, comandante delle guardie

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giurate - senza contare quelli che denunciamo quotidianamente. Purtroppo siamo
carne da macello. Ci costituiamo parte civile, denunciamo, ma i nostri colleghi
restano in ospedale gravemente feriti mentre gli aggressori ritornano a casa liberi.
Anche in questo caso la persona è stata solo ascoltata dalla pubblica sicurezza, ha
fatto la sua dichiarazione ed è andato via come accade ogni volta che una guardia
viene aggredita. Noi siamo impiegati a difesa dei medici come bersagli armati ma
siamo inermi. Ho chiesto aiuto e interventi concreti a tutti ma non succede mai
nulla. Ora i medici hanno ottenuto l' accelerazione dell' iter della legge che offre loro
maggiori tutele. Di noi non si ricorda nessuno. Accoltellamenti e brutali aggressioni
sono all' ordine del giorno ma non essendo riconosciuti come pubblici ufficiali non
possiamo né fermare, né chiedere documenti ai facinorosi. Dobbiamo sempre
aspettare l' arrivo delle forze dell' ordine che però talvolta sono sul posto quando
tutto si è compiuto. Siamo bersagli armati e spesso tentano anche di disarmarci.
Siamo esseri umani con mogli e figli alla mercé di questi delinquenti. Quando ci
scappa il morto arrivano la solidarietà e i fiori ma a casa di questi uomini restano
vedove e orfani». I SINDACATI Sull' argomento interviene duramente anche il
sindacalista napoletano Giuseppe Alviti, presidente dell' Associazione nazionale
guardie giurate: «Sono stanco e disgustato dall' immobilismo dello Stato che non
prevede per la nostra categoria un drappello di uomini con qualifica e mansione di
agente di Pubblica sicurezza almeno nei pronto soccorso. Siamo senza tutele
giuridiche. Ciò significa condannare un lavoratore a violenze di ogni tipo e sebbene i
colleghi siano armati non possono certo sparare a un delinquente in un luogo del
genere. È l' ora - continua Alviti - delle decisioni importanti. Il Governo e la Regione
devono reagire altrimenti saranno complici di questo stato di guerra sociale nei
nosocomi». Da tempo anche i sindacati della dirigenza medica (Anaao, Cimo, Anpo,
Cgil, Cisl e Uil) chiedono una convocazione alle direzioni generali di Asl e ospedali
per definire tempi e modi per arginare il fenomeno agendo anche sulla formazione e
sulla organizzazione delle prime linee assistenziali dove più frequentemente si
registrano le violenze. Nelle settimane scorse è anche partita una informativa al
prefetto Carmela Pagano con la richiesta di un tavolo di confronto. 2019 ANNO NERO
Un film già visto decine di volte quello andato in onda ieri a Villa Betania. Poche
settimane fa, a fine agosto, uno scenario simile si materializzò nel turno di notte al
San Giovanni Bosco. Vittima una dottoressa dell' unità di Chirurgia che riportò una
frattura al mascellare ed altre ecchimosi. Di recente, ancora al Santobono, un
infermiere è stato colpito da una stampella dal padre di un bambino che era stato
assistito e curato per tutta la notte e stava per essere dimesso riportando la frattura
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di un dito. E al San Paolo un uomo incensurato di 33 anni che a metà settembre
aveva preso a schiaffi e pugni un medico e una ostetrica del reparto di Ginecologia,
dopo accurate indagini dei carabinieri e anche grazie anche all' ausilio della
videosorveglianza, è stato identificato e denunciato. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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29/09/2019                                                                                                                      Pagina 7

                                                                                                                                EAV: € 39.848
                                                                                                                                Lettori: 546.032
                                                Argomento: Sanità Campania

  Regione, ecco le intercettazioni sulla sanità "La circolare? L'
                    abbiamo scritta insieme"

 L' indagine casertana Si difende il patron
 di Pineta Grande: " Nessun accordo
 illecito né posti letto in più" di Giuseppe
 Del Bello e Dario Del Porto « Ma abbiamo
 scritto     assieme,             l'        abbiamo           fatto
 assieme... cioè, non ho capito...come se
 avesse preso un colpo di sole... ha detto
 non ricordo. Ma come non ricordi? » . È
 la   mattina        del      29       agosto         2018.         Il
 dominus della clinica Pineta Grande di
 Castel Volturno, Vincenzo Schiavone, si
 sfoga con un collega perché la circolare
 sulle     procedure                   straordinarie               di
 accreditamento             non         è    stata        ancora
 emanata dalla struttura commissariale
 della Regione. Manca ancora la firma del
 governatore- commissario Vincenzo De
 Luca e Schiavone, scrive la Procura di Santa Maria Capua Vetere, « si lamenta dell'
 atteggiamento » del dirigente regionale Nino Postiglione, « ritenendo che questi non
 stesse più garantendo quanto pattuito, sebbene avessero scritto assieme quel
 documento » . La procuratrice Maria Antonietta Troncone sta indagando sull'
 ampliamento di Pineta Grande. Il cantiere è stato sequestrato per presunte violazioni
 urbanistiche ed è nelle pagine di questo decreto, già impugnato al Riesame, che
 trapelano      i     sospetti          sugli       uffici         regionali          e     in     particolare            sulla     struttura
 commissariale, che rappresenta il governo centrale in una Regione sottoposta al
 piano di rientro. Secondo i pm, la circolare che sarà firmata il 6 settembre 2018 da
 Postiglione e da De Luca, sarebbe il frutto di una « chiara ingerenza » di Schiavone e
 del presidente dell' Aiop Sergio Crispino. Dalle intercettazioni, i magistrati desumono

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« che l' atto fu concepito nella sua interezza da Schiavone e Crispino per gli interessi
economici » del patron di Pineta Grande. Al punto che da alcuni colloqui emerge la «
sovrapponibilità » del contenuto del documento con quanto affermato dai due
imprenditori. L' estensore materiale è il dirigente regionale Lucio Podda. La
procedura sarebbe stata « materialmente avallata » dalla dirigente Antonella Guida.
Il 28 agosto 2018, Schiavone chiama Podda e chiede: « Ma la scriviamo quella
famosa... » . Il funzionario risponde: « ... Da mo che l' ho scritta... Ma molto bella,
circostanziata... » . Agli inizi di settembre 2018, l' impasse si sblocca. Schiavone dice
a Crispino: « Stamani li ho visti, pure Nino ( Postiglione n. d. r.) si è ricordato tutto »
. Crispino chiede: « Ma che aveva preso, una botta in fronte? » . E Schiavone: « Lo sa
lui... si è ricordato tutto e ha detto: Oggi andiamo a firmare » . La Procura parla di «
struttura commissariale piegata alle esigenze di Schiavone » ma esclude
responsabilità penali a carico di De Luca: il governatore- commissario non avrebbe «
neanche compreso tecnicamente ciò che ha firmato » . Gli unici indagati, solo per
reati urbanistici, risultano essere Schiavone e la responsabile legale di Pineta
Grande. I pm citano un' annotazione dei carabinieri in cui si ipotizza che l'
imprenditore « metta a disposizione di funzionari e dirigenti della Regione » la
clinica « per fornire a persone indicate dagli stessi prestazioni sanitarie » . In questo
troverebbe « una giustificazione » la presunta « incondizionata disponibilità della
struttura commissariale » . Ma Schiavone non ci sta. Esclude qualsiasi « accordo
illecito o patto scellerato tra i tecnici dell' assessorato e quelli dell' Aiop per
avvantaggiare le mie strutture o quelle di altri privati » . Poi afferma: « La circolare
non è stata scritta dai privati ma è il frutto, come tantissimi atti di questi decenni,
della necessaria e istituzionale collaborazione tra pubblico e associazioni di
categoria » . Il manager, sotto scorta per aver denunciato la camorra, esprime «
fiducia nella magistratura e nella sua capacità di discernere il diritto dell'
imprenditore di sollecitare le istituzioni per adempiere al loro dovere di regolatore
del sistema, che è cosa ben diversa dalla corruzione » . La circolare, argomenta, «
semplicemente individua una procedura esplicativa, tenuto conto del dedalo
normativo in cui si dibattono le imprese della sanità privata ed è comunque valida
per tutte le case di cura » . Quindi rimarca: « Non è certamente la Regione che ha
fatto un piacere al sottoscritto, semmai il contrario. I 333 posti letto dei quali parlo
nell' intercettazione sono il frutto dell' accorpamento di altre strutture del mio
gruppo per ottemperare al Decreto Balduzzi. Non ho avuto un solo posto letto in più,
nessun regalo. I fondi per l' ampliamento sono tutti di natura privata, banche che
hanno creduto in me perché conoscono il faticoso e corretto lavoro portato avanti in
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