Media Monitoring per 30-09-2019 - Rassegna stampa del 29-09-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Bimba cade dalle scale, salvata dal vigile fuori servizio ........................................................ 1 29/09/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Decesso Farina I medici indagati ora sono quattro ................................................................ 3 29/09/2019 - WWW.ANTEPRIMA24.IT Festival della Filantropia a Salerno, tutto pronto per la prima edizione ................................ 4 29/09/2019 - WWW.SALERNONOTIZIE.IT Per la prima volta a Salerno, il Festival della Filantropia ....................................................... 6 Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 8 29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) «Bimbi autistici, terapie negate ma non a Salerno» ............................................................... 8 29/09/2019 - CRONACHE DI SALERNO Giovanni Maria Flick e Massimo Reichlin a Salerno Confronto sul fine vita all' Ordine dei Medici .................................................................................................................................... 9 Sanità Campania ............................................................................................................................. 11 29/09/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) "Sono scioccata, ma non ho deciso io" ................................................................................. 11 29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) «È un diritto del paziente rifiutare le terapie ma vanno ricercati trattamenti alternativi» ... 13 29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) «Subito pene severe e certe in corsia sì ai cani da guardia» ................................................ 15 29/09/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Con gli operatori di "Hybrid": «I ragazzi usano droghe come strumento di socialità» .......... 17 29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Il ministro: «Sanità stop ai commissari» .............................................................................. 19 29/09/2019 - IL MATTINO (ED. AVELLINO) Ospedale, Franza: «Garantire le emergenze» ...................................................................... 21 29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Presidio di Ponticelli nuovo bus ecologico ........................................................................... 23 29/09/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Raid in ospedale vigilante protegge medico: pestato .......................................................... 24 29/09/2019 - LA REPUBBLICA (ED. NAPOLI) Regione, ecco le intercettazioni sulla sanità "La circolare? L' abbiamo scritta insieme" ...... 27 29/09/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Sanità e ambiente, inizia la lunga campagna elettorale ...................................................... 30 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 33 29/09/2019 - CORRIERE DELLA SERA La gioia di Emma dall' ospedale «È stata dura, ma è andata» .............................................. 33 29/09/2019 - IL MESSAGGERO Niente trasfusione, morta testimone di Geova La famiglia: «Hai dato una lezione ai medici» .............................................................................................................................................. 35 29/09/2019 - IL MESSAGGERO Pronto soccorso in crisi «Mancano gli specialisti» ................................................................ 37 29/09/2019 - IL MESSAGGERO Statali, in arrivo il salva-idonei ............................................................................................ 39
29/09/2019 Pagina 29 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 2.796 Lettori: 107.296 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Bimba cade dalle scale, salvata dal vigile fuori servizio La caduta per le scale. Il tonfo. E l' improvviso blocco respiratorio. Ma è l' intervento provvidenziale del vigile urbano in strada a evitare la tragedia. Nei giorni scorsi sul Carmine, in via Marino Pagliara, un vigile urbano fuori dal servizio ha salvato la vita ad una bambina di appena 1 anno che aveva perso coscienza improvvisamente. La piccola era caduta a terra tra lo choc della madre e di alcuni residenti. Il fatto è accaduto all' ingresso di una palazzina di via Marino Paglia. È qui che il vigile, luogotenente V.A., di ritorno dal servizio di giornata in strada, è intervenuto prontamente. Richiamato dalle urla disperata della madre della piccola e dai vicini, l' agente non ha perso tempo a praticare la manovra di rianimazione. La bambina, distesa a terra priva di coscienza, non respirava più. Da qui i minuti di terrore vissuti dalla madre della bambina e dai residenti. In pochi secondi il vigile ha avuto la lucidità e la prontezza di non perdersi d' animo. Durante la rianimazione la piccola ha cominciato a tossire riaprendo gli occhi e a respirare. Immediatamente una ambulanza del 118 giunta sul posto ha trasferito la piccola all' ospedale Ruggi d' Aragona dove i medici l' hanno presa in cura per accertare le cause del malore. A distanza di giorni la bambina sta bene. Ma a salvarle la vita ci ha pensato il vigile V.A., che aveva da poco lasciato il suo normale posto di lavoro, in strada, sul Carmine. L' intervento del vigile salva-vita circola da giorni nel comando di via Dei Carrari guidato da Antonio Vecchione. Dai colleghi e dagli ufficiali dell' ufficio Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
viabilità, coordinato dal capitano Rosario Battipaglia, è arrivato il plauso per quanto fatto. g.soll. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 Pagina 8 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Decesso Farina I medici indagati ora sono quattro Scende a quattro il numero di medici indagati per il reato di omicidio colposo per il deces- so di Alessandro Farina, il gio- vane di 13 anni, residente a Ca- priglia, morto il 27 dicembre 2017 per edema cerebrale e polmonare, dopo essere stato ricoverato in gravi condizioni alla vigilia di Natale presso l'o- spedale Ruggi di Salerno. Martedì prossimo, presso l'uf- ficio del gip del Tribunale di Salerno, si terrà l'udienza preli- minare di un'indagine che ha visto coinvolti sette medici. La famiglia del tredicenne, difesa dall'avvocato Federico Conte, ha reso noto che per i tre medi- ci esclusi dall'inchiesta, pre- senteranno ricorso per chiede- re la riammissione all'interno del registro degli indagati di un camice bianco. Il sostituto procuratore del- la Repubblica, Maria Beninca- sa, nell'avviso di conclusione delle indagini, aveva specifica- to che gli indagati sono accusa- ti di omicidio colposo e lesioni personali colpose «perché in qualità di medici, nell'eserci- zio della professione sanitaria, avendo avuto in cura il pazien- te Alessandro Farina, median- te condotte indipendenti tra loro, tutte causalmente effi- cienti a determinare l'evento letale, contravvenendo alle raccomandazioni per la gestio- ne della chetoacidosi diabeti- ca in età pediatrica, per imperi- zia e, comunque, per colpa, ne cagionavano la morte, avvenu- ta il 27 dicembre 2017, presso il reparto di rianimazione dell'ospedale Ruggi di Saler- no». Nei confronti di ognuno dei medici indagati, nei capi di im- putazione sono state indicate specifiche responsabilità, la cui natura verrà dibattuta in questa nell'udienza prelimina- re. (m.r.) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 anteprima24.it EAV: € 721 Lettori: 15.067 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Festival della Filantropia a Salerno, tutto pronto per la prima edizione Tempo di lettura: 3 minutiSalerno – Si svolgerà, nelle due giornate di domenica 29 settembre e martedì 1° ottobre 2019, per la prima volta a Salerno, il Festival della Filantropia, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, con la collaborazione della Fondazione della Comunità Salernitana onlus, in occasione della Giornata Europea delle Fondazioni, al fine di diffondere la cultura del dono e la conoscenza delle attività filantropiche da parte delle Fondazioni in favore delle comunità.Il programma dell’evento prevede incontri, manifestazioni sportive, dibattiti tematici, percorsi espositivi e due iniziative di raccolta fondi. In particolare, la giornata di domenica 29 settembre p.v. a partire dalle 9.30 sarà dedicata allo sport, con l’organizzazione di competizioni sportive rivolte a bambini di 10/13 anni in 7 discipline seguite da premiazione finale, che si svolgeranno presso il Pattinodromo Comunale di Salerno “Tullio d’Aragona”, Lungomare Clemente Tafuri. Contestualmente, verrà allestito un percorso espositivo dei progetti realizzati da Fondazione Carisal, Fondazione di Comunità Salernitana e diverse associazioni del territorio.Nel pomeriggio del 29 settembre, dalle ore 16.30,si svolgerà una passeggiata sportiva nel Centro storico di Salerno “FitWalking San Michele”, organizzata in collaborazione con l’ Associazione FitWalking Atletica Arechi Salerno, con punto di partenza e di ritrovo presso la sede della Fondazione Carisal, in Via Bastioni. Al termine, è previsto un ristoro per tutti i partecipanti nel cortile della Fondazione Carisal.Nella seconda giornata del Festival,martedì 1 ottobre 2019, alle ore 16.30 presso la Sala Pier Paolo Pasolini, in via Alfonso Alvarez a Salerno si svolgerà una Tavola rotonda sul tema: “La filantropia istituzionale: quali potenzialità per lo sviluppo della collettività”? Saranno presenti per i saluti istituzionali, il Sindaco del Comune di Salerno, , Vincenzo Napoli, Presidente Provincia di Salerno, Michele Strianese e l’ Arcivescovo Metropolita Arcidiocesi di Salerno Campagna e Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Acerno S. Ecc. Mons. Andrea Bellandi.Alla tavola rotonda interverranno: Antonia Autuori, Presidente Fondazione della Comunità Salernitana Onlus; Giuseppe Bruno,Presidente Gruppo Cooperativo CGM; Carola Carazzone, Segretario Generale di Assifero e membro del Board di DAFNE; Rosanna Romano, Direttore Generale per le Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania; Nino Savastano, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno.La tavola rotonda si concluderà con alcune interessanti testimonianze del territorio e l’intervento conclusivo del Presidente della Fondazione Carisal, Alfonso Cantarella. Moderatore dell’incontro sarà Carmen Incisivo, Giornalista. Al termine dell’incontro, alle 18.30 è previsto un “Aperipizza sociale & musica” presso la sede dell’Istituto Virtuoso di Salerno, in via Lungomare Trieste,con degustazione di pizza, prodotti tipici locali e vini a cura dell’Istituto Alberghiero Virtuoso e con un intrattenimento musicale dell’Orchestra etno popolare dell’ Istituto Alfano I di Salerno.Per l’adesione al “FitWalking San Michele” del 29 settembre 2019 ed all’Aperipizza Sociale e Musica” del 1 ottobre 2019, è richiesto un contributo minimo di partecipazione che sarà interamente destinato all’acquisto di attrezzatura sanitaria del reparto di Radioterapia Pediatrica dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, in favore di bambini affetti da patologie oncologiche.In considerazione della rilevanza dell’evento e dell’aspetto filantropico dell’iniziativa, sono stati coinvolti a diverso titolo associazioni, Istituti scolastici e diversi sponsor a livello locale del territorio per la collaborazione alla realizzazione dell’evento e per la fornitura di materie prime, gadget e premi.L'articolo Festival della Filantropia a Salerno, tutto pronto per la prima edizione proviene da Anteprima24.it. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 salernonotizie.it EAV: € 971 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Per la prima volta a Salerno, il Festival della Filantropia Si svolgerà, nelle due giornate di domenica 29 settembre e martedì 1° ottobre 2019, per la prima volta a Salerno, il Festival della Filantropia, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, con la collaborazione della Fondazione della Comunità Salernitana onlus, in occasione della Giornata Europea delle Fondazioni, al fine di diffondere la cultura del dono e la conoscenza delle attività filantropiche da parte delle Fondazioni in favore delle comunità. Il programma dell’evento prevede incontri, manifestazioni sportive, dibattiti tematici, percorsi espositivi e due iniziative di raccolta fondi. In particolare, la giornata di domenica 29 settembre p.v. a partire dalle 9.30 sarà dedicata allo sport, con l’organizzazione di competizioni sportive rivolte a bambini di 10/13 anni in 7 discipline seguite da premiazione finale, che si svolgeranno presso il Pattinodromo Comunale di Salerno “Tullio d’Aragona”, Lungomare Clemente Tafuri. Contestualmente, verrà allestito un percorso espositivo dei progetti realizzati da Fondazione Carisal, Fondazione di Comunità Salernitana e diverse associazioni del territorio. Nel pomeriggio del 29 settembre, dalle ore 16.30, si svolgerà una passeggiata sportiva nel Centro storico di Salerno “FitWalking San Michele”, organizzata in collaborazione con l’ Associazione FitWalking AtleticaArechiSalerno, con punto di partenza e di ritrovo presso la sede della Fondazione Carisal, in Via Bastioni. Al termine, è previsto un ristoro per tutti i partecipanti nel cortile della Fondazione Carisal. Nella seconda giornata del Festival, martedì 1 ottobre 2019, alle ore 16.30 presso la Sala Pier Paolo Pasolini, in via Alfonso Alvarez a Salerno si svolgerà una Tavola rotonda sul tema: “La filantropia istituzionale: quali potenzialità per lo sviluppo della collettività”? Saranno presenti per i saluti istituzionali, il Sindaco del Comune di Salerno, , Vincenzo Napoli, Presidente Provincia di Salerno, Michele Strianese e l’ Arcivescovo Metropolita Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Arcidiocesi di Salerno Campagna e Acerno S. Ecc. Mons. Andrea Bellandi. Alla tavola rotonda interverranno: Antonia Autuori, Presidente Fondazione della Comunità Salernitana Onlus; Giuseppe Bruno, Presidente Gruppo Cooperativo CGM; Carola Carazzone, Segretario Generale di Assifero e membro del Board di DAFNE; Rosanna Romano, Direttore Generale per le Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania; Nino Savastano, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno. La tavola rotonda si concluderà con alcune interessanti testimonianze del territorio e l’intervento conclusivo del Presidente della Fondazione Carisal, Alfonso Cantarella. Moderatore dell’incontro sarà Carmen Incisivo, Giornalista. Media partner del convegno: la web Radio Panthakù, Telenuova e Cronache di Salerno. Al termine dell’incontro, alle 18.30 è previsto un “Aperipizza sociale & musica” presso la sede dell’Istituto Virtuoso di Salerno, in via Lungomare Trieste, con degustazione di pizza, prodotti tipici locali e vini a cura dell’Istituto Alberghiero Virtuoso e con un intrattenimento musicale dell’Orchestra etno popolare dell’ Istituto Alfano I di Salerno. Per l’adesione al “FitWalking San Michele” del 29 settembre 2019 ed all’“Aperipizza Sociale e Musica” del 1 ottobre 2019, è richiesto un contributo minimo di partecipazione che sarà interamente destinato all’acquisto di attrezzatura sanitaria del reparto di Radioterapia Pediatrica dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, in favore di bambini affetti da patologie oncologiche In considerazione della rilevanza dell’evento e dell’aspetto filantropico dell’iniziativa, sono stati coinvolti a diverso titolo associazioni, Istituti scolastici e diversi sponsor a livello locale del territorio per la collaborazione alla realizzazione dell’evento e per la fornitura di materie prime, gadget e premi. Maggiori informazioni sull’evento disponibili su www.fondazionecarisal.it; Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 Pagina 43 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 2.269 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Salerno e provincia «Bimbi autistici, terapie negate ma non a Salerno» «Terapie negate ai bambini autistici per questioni di budget in tutta la Regione. I fondi sono terminati ma Salerno andrà avanti grazie ad un accordo. Ci chiediamo come mai nelle altre province non sia stato adottato questo metodo»: Lorenzo Medici, segretario regionale Cisl Fp, pone l' attenzione sulle problematiche relative a chi ha necessità di eseguire un percorso assistenziale e annuncia lo stato di agitazione: «Le linee guida promesse dalla Regione atte a garantire su tutto il territorio pari opportunità devono essere emanate ad horas, in mancanza mobiliteremo i lavoratori del settore che rischiano di perdere il lavoro e i cittadini - avverte Medici - la continuità terapeutica ed educativa è condizione essenziale per chi è affetto dal disturbo autistico e non può essere persa». La Asl di Salerno ha stretto un accordo con i centri per la gestione transitoria dei percorsi terapeutici dei casi di disturbo dello spettro autistico con tariffa stabilita (circa 36 auro), dal primo settembre al 31 dicembre queste terapie non ricadranno nella gestione dell' ex articolo 26. «La burocrazia non può danneggiare i bambini autistici e le loro famiglie - aggiunge - occorre una politica unitaria che metta sullo stesso piano tutte le province. I bambini autistici hanno gli stessi diritti, siano nati a Salerno o a Caserta». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 Pagina 6 EAV: € 972 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Giovanni Maria Flick e Massimo Reichlin a Salerno Confronto sul fine vita all' Ordine dei Medici IL FATTO Ogni persona maggiorenne in previsione di una futura malattia che la renda incapace di autodeterminarsi può, attraverso le Dat, le disposizioni anticipate di trattamento, esprimere le proprie preferenze sui trattamenti sanitari, accettare o rifiutare terapie e trattamenti, comprese le pratiche di nutrizione e idratazione artificiali. Lo prevede la legge sul testamento biologico che è stata approvata a fine 2017. E' il primo tentativo di dare delle regole a una materia che continua a porre interrogativi a chi ha posto la salvaguardia della vita altrui al centro della propria esistenza. Del tema si parlerà nel corso del convegno sul Fine Vita organizzato dall' Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno per martedì 1 ottobre, alle 15.30, nella sede dell' Ordine a Salerno, in via Santi Martiri Salernitani, 31. Dopo i saluti del presidente dell' Ordine, Giovanni D' Angelo, e del direttore di Salerno Medica, Bruno Ra vera, medici, giuristi e filosofi si alterneranno nel dibattito, che sarà moderato dallo stesso presidente D' Angelo e dall' ex procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Corrado Lembo. Previsti gli interventi del professor Francesco Paolo Adorno, docente di filosofia morale all' Università di Salerno, del dottor Elvio De Blasio, anestesista, Direttore UOC Anestesia e Rianimazione dell' Azienda Ospedaliera San Pio di Benevento, nonché componente della Commissione Bioetica della SIARTI, del professor Massimo Reichlin, Ordinario di Filosofia Morale all' Università Vita -Salute Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
San Raffaele di Milano, del professor Pierantonio Muzzetto, Presidente dell' Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Parma, componente della Commissione Bioetica della Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Le conclusioni sono affidate al professor Giovanni Maria Flick, già Ministro Guardasigilli, Presidente emerito della Corte Costituzionale. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 Pagina 7 EAV: € 14.212 Lettori: 546.032 Argomento: Sanità Campania "Sono scioccata, ma non ho deciso io" Intervista /1 Antonella Guida Si sfila da qualsiasi responsabilità. Premette che il suo è un ruolo di «dirigente». E quindi, aggiunge, «non prendo decisioni finali». Antonella Guida, medico igienista, una carriera iniziata nella Asl di Caserta, approda prima da direttore sanitario e poi da subcommissario nella Asl Napoli 1, per fare il gran balzo in Regione come figura di riferimento del commissario, dopo essere stata al centro di dimissioni e polemiche: è la moglie dell' ex sindaco di Santa Maria a Vico Alfonso Piscitelli, ex Fi, oggi consigliere regionale con De Luca. «Ma questo non c' entra con la mia attività». Dottoressa Guida, secondo i magistrati, Schiavone e Crispino avrebbero indirizzato le scelte della Regione sull' accreditamento. «Ricordo la circolare e che ci fu un confronto, ma non so se se ci siano stati altri a indirizzare. Per quanto mi riguarda, prendo indicazioni dalla sola struttura commissariale, concordandole con il direttore generale (Nino Postiglione, ndr), e da nessun altro». Eppure entrambi al telefono accennano a lei: "Adesso chiamiamo Antonella..." anche in riferimento a Villa del Sole e ad altre case di cura. «Ho 30 anni di lavoro alle spalle, tutti sanno con quale serietà e onestà. Sono imbarazzata, per non dire scioccata. Ho sempre fatto gli atti in assoluta aderenza alle normative. Le indicazioni programmatiche le dà il commissario De Luca. Se devo dire dei no, li dico. Ho fiducia nella magistratura». Ma il commissario conosceva gli atti o firmava a scatola chiusa? «Non ho mai sottoposto a De Luca un documento senza spiegargli gli effetti e le decisioni. Poi, se altri lo hanno fatto, questo non lo so. Però quella circolare non è Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
passata dalle mie mani. Io non l' ho scritta, forse l' ho letta, e ne ho parlato in coerenza con le procedure. Nei contenuti non l' ho scritta io...». - g.d.b. - d. d. p. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 Pagina 13 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.909 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania «È un diritto del paziente rifiutare le terapie ma vanno ricercati trattamenti alternativi» Maria Pirro «È una tragedia, motivo di amarezza per noi medici. Perché la nostra missione consiste nel combattere le malattie, alleviare le sofferenze e allontanare il più possibile la morte». Lo afferma Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, commentando il caso di una donna campana che ha rifiutato una trasfusione di sangue perché testimone di Genoa. Si tratta di una scelta isolata o no? «Abbastanza rara, ma è difficile fare una stima». Il primario del reparto ha scritto su Facebook che avrebbe salvato al 100 per cento quella donna, ha spiegato di aver fatto di tutto per convincerla. E ha manifestato la sua tristezza, per questo. Che ne pensa? «I pazienti hanno il diritto di rifiutare le terapie, ma tutto ciò crea un problema di carattere etico perché i professionisti vorrebbero comunque salvarli, avendone la capacità e le competenze». Il suo collega ha chiesto pubblicamente: «Come può una religione ancora oggi permettere il suicidio?» «La questione riguarda la società, più che essere di carattere medico: concerne il diritto all' autodeterminazione che porta il cittadino al punto di poter esprimere le proprie scelte sulla vita, e questo vale anche per i trattamenti sanitari: l' articolo 32 della Costituzione stabilisce che nessun tipo di intervento può essere imposto». Tuttavia, il suo collega ha sollevato anche quest' interrogativo: «Com' è possibile che un medico, deputato per giuramento a salvare Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
vite umane, sia costretto a presenziare e garantire quello che definisce un suicidio assistito». Cosa risponde? «Il diritto di poter scegliere se sottoporsi o meno a un trattamento sanitario è diverso dal suicidio assistito, che comporta la scelta di togliersi la vita e quindi di mettere in atto un' azione che ha come conseguenze la morte». Questioni diverse, insomma. «Assimilabili. Tecnicamente, però, in questo caso non si può parlare di suicidio assistito». A proposito di eutanasia. Dopo la pronuncia della Corte costituzionale, lei ha ribadito che i medici hanno il dovere di tutelare la vita, e per questo chiesto che la consegna del farmaco sia affidata a un funzionario, non a un camice bianco. Come è stato accolta la sua presa di posizione? «Il mio messaggio in parte è stato frainteso. Perché non esprimo un giudizio nel merito, se è opportuno o meno il suicidio assistito: prendo atto che la decisione della Corte avvia una disciplina che introdurrà anche nel nostro paese la metodica. Come medici, non faremo altro che rispettare la sentenza e assisteremo i cittadini fino all' ultimo istante». Però? «Il punto controverso è che suicidio assistito non può essere considerato un atto medico: un funzionario o chi lo Stato vorrà indicare dovrà recepire la volontà del cittadino e avviare la procedura». Perché non il medico? «Crediamo che non spetti a noi decidere perché non si tratta di una terapia ma di una decisione purtroppo irreversibile». Di qui la richiesta di affidare la decisione a un funzionario. «Noi vorremmo continuare a fare quello che abbiamo sempre fatto: prenderci cura dei pazienti, alleviarne le sofferenze» Anche quando vengono rifiutati trattamenti sanitari essenziali, dovrebbe esprimersi nel merito un funzionario? «No, in questi casi tutto rientra nel processo di cura: è il medico a dover spiegare la necessità del trattamento in maniera dettagliata e comprensibile e annotare la volontà del paziente. Senza dubbio». Sarebbe opportuno il sostegno di uno psicologo? «Certo. La figura è riconosciuta in tutti gli ospedali, ma poi subentrano questioni di carattere economico. Ma, per i pazienti con un determinato credo religioso, forse i professionisti dovrebbero più che altro cercare di trovare soluzioni alternative alla trasfusione: va stimolata la ricerca, quando possibile, perché il cittadino possa essere più tutelato». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 Pagina 42 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.217 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania «Subito pene severe e certe in corsia sì ai cani da guardia» Silvestro Scotti, presidente dell' Ordine dei medici di Napoli e provincia, considera «un importante passo verso la svolta auspicata» il recente il via libera all' unanimità, al Senato, al ddl scritto per contrastare il fenomeno crescente delle aggressioni in corsia. Avevate chiesto che la norma fosse la priorità del nuovo governo: soddisfatti? «Sì, adesso bisogna approvare rapidamente la norma e darle attuazione. La valutazione va fatta anche sui contenuti della prossima finanziaria e sulle dichiarazioni del nuovo ministro della Salute Roberto Speranza. La sicurezza incrocia anche gli investimenti in sanità su ticket e personale». Quali le novità della norma? «Il carcere, da 4 a 16 anni, per chi usa violenza con aggravanti, È il presupposto per procedere d' ufficio senza bisogno di querela. Questo va nella direzione di quanto abbiamo sempre chiesto e che, per ragioni tecniche, da anni era stato disatteso. Si tratta del primo tassello di un quadro che non può puntare solo sull' aspetto repressivo». Cosa pensa dell' Osservatorio nazionale sulla sicurezza? «Questo fenomeno non ha un registro certo e l' analisi sociale si basa sull' assemblaggio di dati provenienti da varie fonti. Una lacuna colmata da siti che meritoriamente da anni seguono il fenomeno come Nessuno Tocchi Ippocrate. Ben venga l' Osservatorio». Nel 2019 si contano più di 80 episodi a Napoli anche in strutture accreditate con pronto soccorso come Villa dei Fiori ad Acerra, Villa Betania, Fatebenefratelli. Il livello organizzativo conta? «Conta certo ma non è l' Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
unico elemento. È un tratto sociale che si manifesta in luoghi, come appunto il pronto soccorso, in cui la preoccupazione, lo stress e altri fattori alimentano la frustrazione superando ogni freno. Tant' è che le aggressioni si registrano anche in altre regioni e città non solo al Sud. Bisogna tenere conto di altri fattori presupposti della sicurezza». Quali? «Penso ad esempio alle aree delle attese. La presenza di vetrate è inappropriata. La codifica delle file deve essere spiegata. Le telecamere sono da montare ovunque. Occorre formazione al personale di servizio che in numero e qualifiche adeguate deve poter supportare l' utenza che spesso vive con stress e insofferenza eccessivi le routine assistenziali. Poi servono le pene severe e certe». La richiesta di posti di polizia nei pronto soccorso è condivisibile? «Sono stato tra i primi, anni fa, a lanciare provocatorie battaglie dotando di simboliche pettorine antiproiettile i colleghi che lavorano nei pronto soccorso. Sarebbe un utile deterrente certo, ma non credo che militarizzare la sanità sia la strada maestra. Nessuno si azzarda a picchiare un poliziotto o un carabiniere consapevole delle conseguenze penali. Così dovrebbe essere per i medici in servizio». E le guardie giurate, come quella massacrata ieri a Villa Betania? «Anche il loro ruolo andrebbe attentamente studiato e approfondito. Le loro regole di ingaggio, che consentono pochi margini operativi, potrebbero essere riviste». Tra i sindacati della dirigenza medica c' è chi ha lanciato l' idea di utilizzare cani addestrati alla difesa in dotazione alla guardie. Cosa ne pensa? «Compatibilmente con le esigenze di igiene e profilassi dei luoghi di cura e della tutela del personale e degli utenti i cani addestrati si vedono in tanti luoghi affollati e di controllo e anche in ambito sanitario non sono una novità. Basti pensare alla pet therapy. Non sono contrario a priori all' innovazione. Ogni buona idea va approfondita e studiata, magari anche sperimentata e infine se funziona adottata». e. m. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 Pagina 6 EAV: € 1.269 Lettori: 25.449 Argomento: Sanità Campania Con gli operatori di "Hybrid": «I ragazzi usano droghe come strumento di socialità» Walter Medolla Nelle strade della movida al seguito del progetto di Asl e Gesco napoli Spettacoli circensi, indovinelli, momenti teatrali e tante informazioni dispensate. Si può considerare del tutto positiva la prima uscita di "Hybrid" - Notti sicure e di qualità, il progetto della Asl Napoli 1 Centro, dipartimento dipendenze, realizzato con il gruppo di imprese sociali Gesco. Gli operatori hanno passato la notte tra piazza Monteoliveto e piazza del Gesù intercettando i giovani che animano le notti napoletane. Diverse centinaia quelli che si sono avvicinati ai banchetti informativi, incuriositi dalle performance dei mediattori (figure a metà fra mediatori sociali e attori) per chiedere informazioni e materiale sull' uso di sostanze psicoattive. «E' quello che vogliamo fare con questo progetto - ha spiegato Giuseppe Pennacchio, responsabile del progetto per Gesco - lavorare sul senso di responsabilità di ogni individuo. Non vogliamo in alcun modo intercettare chi fa uso di sostanze per dirgli di smettere, ma di farne un uso consapevole». Tanti giovani, ragazzi in età liceale o universitaria, hanno chiesto informazioni sull' uso di cannabis e sull' alcol provando a capirci di più sulle conseguenze a lungo termine. In tanti dichiarano di fare uso di droghe leggere nei contesti del divertimento e non per dipendenza. Un modo per farsi accettare dal gruppo e per stare insieme. «Svolgiamo soprattutto attività di informazione sull' uso di sostanze psicoattive - spiega Milena, una delle operatrici di "Hybrid" - e la maniera in cui usare al meglio le sostanze Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
riducendo i rischi e limitando i danni che le sostanze possono creare. Lavoriamo in quelli che sono i contesti del divertimento notturno, quindi con i giovani ragazzi che attraversano le piazze della movida napoletana e fanno sicuramente uso di sostanze psicoattive in una modalità integrata della loro vita e ne fanno un uso ricreativo, per socialità e per stare insieme. Siccome una realtà che esiste e che viene utilizzata, dall' alcol a finire ad altre sostanze, noi pensiamo che sia giusto sensibilizzare i giovani e chiunque faccia uso diffuso di sostanze. Spieghiamo si possa fare un uso consapevole e ragionato e che non vada a incidere totalmente in maniera negativa nella propria vita, perché crediamo che se ne possa fare un uso regolato». Molte persone hanno chiesto informazioni anche sull' uso della cocaina, droga che si sta diffondendo in maniera capillare anche tra i giovanissimi. I ragazzi, un po' incuriositi e un po' imbarazzati si sono fatti coinvolgere, anche e soprattutto per il clima amicale e informale che lo stesso progetto "Hybrid" prevede. Niente tensione o nervosismo. «La massa di ragazzi che vive la città di notte - spiega Alessandro Trivoluzzi, responsabile del progetto - rende la città più sicura: la violenza non ha a che fare con la movida. Se alcol e cannabis possono scatenare alcuni comportamenti, non c' è rapporto di causa-effetto tra violenza e uso delle sostanze. Queste vanno considerate in relazione al contesto e alla persona che ne fa uso secondo la teoria del triangolo di Zimberg. Due persone diverse possono reagire in modo diverso assumendo le medesime sostanze. Più che le droghe nell' attivazione di comportamenti violenti giocano un ruolo i modelli culturali e affettivi, i riferimenti sociali e gruppi di appartenenza». Per capirne i rischi bisogna conoscere il tipo di sostanza è un po' questo il tipo di filosofia che muove tutta l' esperienza. E di curiosità da parte dei "consumatori" ce n' è tanta. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 Pagina 43 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 6.096 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Il ministro: «Sanità stop ai commissari» L' ANNUNCIO Adolfo Pappalardo «Il commissario della Sanità? C' è una relazione istituzionale molto corretta e proficua con la Regione. Si sta discutendo, ma ci sono stati grandi passi in avanti». I tempi? «Sono fiducioso che non saranno lunghi. Dobbiamo sciogliere gli ultimi nodi ancora sul tavolo», dice il ministro della Salute Roberto Speranza - ieri sera in piazza del Plebiscito, alle giornate dei Servizi Pubblici promosse dalla Cgil - rispetto alla fine del commissariamento per la Sanità campana. E se da un lato il ministro parla di progressi enormi, e li riconosce pubblicamente, dall' altro non scioglie il nodo sui tempi oggetto della valutazione dei suoi dirigenti, e di quelli del ministero dell' Economia. Rimane prudente, insomma, e ci tiene a ribadirlo pesando bene le parole. IL NODO Per il governatore Vincenzo De Luca rimane una buona notizia, c' è anzitutto il riconoscimento del lavoro fatto in questi anni, ma manca, almeno per ora, la sicurezza che si possa rientrare nei poteri ordinari entro fine anno. Nonostante il pressing di De Luca che vuole giocarsi la carta della fine del commissariamento per la sua campagna elettorale. Ma ci sono i tempi tecnici e un ministro insediatosi appena due settimane fa che però il dossier Campania ha iniziato a esaminarlo subito. Non appena arrivato. Il governatore continua il suo pressing. Appena una settimana fa Palazzo Santa Lucia ha inviato il nuovo piano di medicina territoriale e nell' occasione è stata rinnovata la richiesta di conclusione del commissariamento Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
della Sanità campana. LA REPLICA «Non c' è più nessun motivo per tenere in piedi questa situazione. Noi ci muoviamo solo in base a quello che è nostro diritto ottenere, e cioè chiudere un commissariamento vergognoso, sia per la Campania che per il governo, dopo dieci anni», ha insistito De Luca qualche giorno fa, ma ora può contare su un governo amico e un ministro che non serba ostilità come il predecessore di fede grillina. Ma i numeri sono numeri e rimangono i tempi tecnici dei due ministeri coinvolti. Non ditelo al governatore che ritiene come con «i conti a posto e il superamento dei 160 punti sulle griglie Lea, i livelli di assistenza» ci siano già tutte le condizioni. Rimane, però, l' appuntamento della firma del Patto della Salute, quello sì da firmare entro fine anno, in cui potrebbe passare finalmente la linea invocata dalle Regioni: mantenere il commissariamento per molti anni, così come hanno sentenziato i giudici della Consulta, significa sospendere per un periodo troppo prolungato i poteri ordinari e quindi la potestà democratica di un' istituzione regionale. LE RAGIONI Sicuramente Speranza, esponente di Leu al governo, ritiene che lo strumento del commissariamento sanitario non sia efficace. «Serve una discussione - spiega il ministro - per superare questa stagione perché è una modalità che non ha portato a grandi risultati. Servono modelli più flessibili». Non si riferisce alla Campania dove riconosce, ancora una volta, il lavoro fatto ma alla Calabria. Vi è però almeno la certezza che non è certo un fan dei commissari nel comparto sanitario per rimanere un fautore dei poteri ordinari in mano alle Regioni. «Tranne in casi straordinari», aggiunge. «Il capitolo sanità, in questa fase di avvio del governo, conta molto, perché pesa molto nella vita delle persone. La mia opinione è che le risorse che si mettono nella sanità non vanno considerate banalmente come una spesa, ma come un investimento straordinario sulla salute e sul benessere delle persone. Questo è un salto culturale che noi dobbiamo fare, e lavoriamo per questo obiettivo», dice rivendicando la sua estrazione politica. LA SALUTE Più attenzione, quindi, ai servizi ai cittadini che ai numeri. «Ho fiducia in questo governo, ci ho creduto dal 2013 e ci avevo visto giusto. Gli ultimi anni sono stati difficili ma appena insediato ho stipulato il Patto della Salute con le Regioni che sarà firmato a breve. Per la prima volta si passa da 114 a 116 miliardi e dovremo fare una grande battaglia per fare anche un passo in avanti. Negli anni scorsi c' è stata una grande difficoltà finanziaria ma ora occorre coraggio». Così come per un' altra emergenza: il blocco del turn over. «Dalle Regioni arrivano grida di dolore, ci sono difficoltà enormi sul personale fermo al 2004 nonostante le uscite per quiescenza per medici e infermieri. E anche qui occorre trovare la forza e le risorse per garantire i servizi ai cittadini». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 Pagina 32 EAV: € 3.291 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Ospedale, Franza: «Garantire le emergenze» ARIANO/2 La preoccupazione manifestata da Cittadinanzattiva per le modifiche che stanno investendo l' organizzazione della rete dell' ictus presso l' ospedale di Ariano Irpino e il territorio preoccupa non poco il sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza, che è intenzionato ad investire della questione direttamente il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Attenta alla questione anche la manager Asl Maria Morgante. «La riorganizzazione della rete ospedaliera per le emergenze determinate da emorragie cerebrali - sostiene Franza - potrebbe penalizzare i livelli assistenziali delle aree interne della Campania, e dell' Arianese in particolare. A seguito della pubblicazione sul Bollettino regionale 54 del 16 settembre del Dca numero 63, avverto qualche preoccupazione di troppo. Il Presidio Ospedaliero «Sant' Ottone Frangipane», secondo la riorganizzazione, diverrebbe un spoke attrezzato alla cura solo della fase post emergenziale di un ictus. Non comprendiamo le motivazioni di tale scelta, visto che è stata sempre garantita la trombolisi nel reparto di Neurologia. Siamo di fronte ad un declassamento? Saremo vigili per la comunità di Ariano e per il circondario che afferisce all' ospedale di via Maddalena; pertanto ci siamo già attivati per avviare un dialogo con il Presidente Vincenzo De Luca». La preoccupazione non è campata in aria. Per l' Area Vasta delle Asl di Avellino e Benevento, il Dca 103 del 28 dicembre 2018 (Programmazione rete ospedaliera), aveva classificato il Presidio Ospedaliero «San Ottone Frangipane» di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Ariano Irpino Dea di Primo livello, ed aveva confermato l' Unità operativa complessa di Neurologia dove da sempre viene garantita la trombolisi nell' arco delle 24 ore, unico requisito richiesto dal Dca 63 per essere classificato Stroke Unit di primo livello. La nuova organizzazione, in coerenza con le premesse enunciate e con la realtà storica preesistente, avrebbe dovuto, pertanto, classificare il presidio ospedaliero «Frangipane» Stroke Unit di primo livello; invece lo declassa a Spoke, destinato a decongestionare le Stroke Unit,quando necessario, assicurando la continuità di ricovero in ambito neurologico prima della fase di riabilitazione. vi.gr. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 Pagina 42 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 1.308 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Presidio di Ponticelli nuovo bus ecologico Una linea di nuovi bus a basse emissioni di Co2 che viaggeranno su una corsia protetta da piazza Garibaldi all' Ospedale del Mare. È il progetto da 40 milioni presentato dal Comune di Napoli nel corso del workshop Soluzioni innovative per una mobilità sostenibile organizzato a Napoli da Anea (Agenzia Napoletana Energia e Ambiente). Il progetto è nella fase del bando per l' affidamento della progettazione e prevede «la creazione di un percorso - ha spiegato Ignazio Leone, dell' assessorato ai trasporti del Comune di Napoli - in corsia riservata per la connessione veloce tra piazza Garibaldi e l' Ospedale del Mare, passando per via Argine». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 Pagina 42 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 6.613 Lettori: 107.296 Argomento: Sanità Campania Raid in ospedale vigilante protegge medico: pestato VIOLENZA A VILLA BETANIA Ettore Mautone Ennesima brutale aggressione al pronto soccorso di Villa Betania: ieri mattina, verso le 11.30, un energumeno pretendeva l' immediata consegna dei i risultati di indagini effettuate per un malore accusato in precedenza. Tempi tecnici e smaltimento delle urgenze richiedevano invece un' attesa di alcune ore. Il bersaglio è allora diventato il medico di turno. Ma ad avere la peggio è stata una guardia giurata che si è frapposta a difesa del camice bianco. L' uomo ha impugnato un' asta reggi flebo e si è scagliato contro il vigilante. Quest' ultimo, appartenente alla Ivp Patrol Security, ha subìto ripetuti colpi alla fronte, alla tempia, all' orecchio e, mentre era a terra, al volto e al cranio oltre che calci e pugni. Il raid gli ha procurato la rottura del setto nasale e un trauma cranico e temporale. Subito soccorso dai sanitari del reparto, il vigilante è stato ricoverato per accertamenti e sottoposta a una Tac per monitorare danni agli organi interni. Ora è sotto osservazione e lo sarà per altre 24 ore per verificare eventuali danni all' orecchio interno ed ematomi peri-cerebrali che richiederebbero il trasferimento all' Ospedale del mare per un intervento neurochirurgo. Le sue condizioni sono stabili. Sul posto è intervenuta la polizia che ha provveduto a fermare e identificare l' aggressore che è stato denunciato a piede libero all' autorità giudiziaria. IL COMANDANTE «Si tratta dell' ennesimo episodio grave con lesioni importanti, il quinto in 6 mesi - avverte Ciro Falanga, comandante delle guardie Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
giurate - senza contare quelli che denunciamo quotidianamente. Purtroppo siamo carne da macello. Ci costituiamo parte civile, denunciamo, ma i nostri colleghi restano in ospedale gravemente feriti mentre gli aggressori ritornano a casa liberi. Anche in questo caso la persona è stata solo ascoltata dalla pubblica sicurezza, ha fatto la sua dichiarazione ed è andato via come accade ogni volta che una guardia viene aggredita. Noi siamo impiegati a difesa dei medici come bersagli armati ma siamo inermi. Ho chiesto aiuto e interventi concreti a tutti ma non succede mai nulla. Ora i medici hanno ottenuto l' accelerazione dell' iter della legge che offre loro maggiori tutele. Di noi non si ricorda nessuno. Accoltellamenti e brutali aggressioni sono all' ordine del giorno ma non essendo riconosciuti come pubblici ufficiali non possiamo né fermare, né chiedere documenti ai facinorosi. Dobbiamo sempre aspettare l' arrivo delle forze dell' ordine che però talvolta sono sul posto quando tutto si è compiuto. Siamo bersagli armati e spesso tentano anche di disarmarci. Siamo esseri umani con mogli e figli alla mercé di questi delinquenti. Quando ci scappa il morto arrivano la solidarietà e i fiori ma a casa di questi uomini restano vedove e orfani». I SINDACATI Sull' argomento interviene duramente anche il sindacalista napoletano Giuseppe Alviti, presidente dell' Associazione nazionale guardie giurate: «Sono stanco e disgustato dall' immobilismo dello Stato che non prevede per la nostra categoria un drappello di uomini con qualifica e mansione di agente di Pubblica sicurezza almeno nei pronto soccorso. Siamo senza tutele giuridiche. Ciò significa condannare un lavoratore a violenze di ogni tipo e sebbene i colleghi siano armati non possono certo sparare a un delinquente in un luogo del genere. È l' ora - continua Alviti - delle decisioni importanti. Il Governo e la Regione devono reagire altrimenti saranno complici di questo stato di guerra sociale nei nosocomi». Da tempo anche i sindacati della dirigenza medica (Anaao, Cimo, Anpo, Cgil, Cisl e Uil) chiedono una convocazione alle direzioni generali di Asl e ospedali per definire tempi e modi per arginare il fenomeno agendo anche sulla formazione e sulla organizzazione delle prime linee assistenziali dove più frequentemente si registrano le violenze. Nelle settimane scorse è anche partita una informativa al prefetto Carmela Pagano con la richiesta di un tavolo di confronto. 2019 ANNO NERO Un film già visto decine di volte quello andato in onda ieri a Villa Betania. Poche settimane fa, a fine agosto, uno scenario simile si materializzò nel turno di notte al San Giovanni Bosco. Vittima una dottoressa dell' unità di Chirurgia che riportò una frattura al mascellare ed altre ecchimosi. Di recente, ancora al Santobono, un infermiere è stato colpito da una stampella dal padre di un bambino che era stato assistito e curato per tutta la notte e stava per essere dimesso riportando la frattura Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
di un dito. E al San Paolo un uomo incensurato di 33 anni che a metà settembre aveva preso a schiaffi e pugni un medico e una ostetrica del reparto di Ginecologia, dopo accurate indagini dei carabinieri e anche grazie anche all' ausilio della videosorveglianza, è stato identificato e denunciato. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/09/2019 Pagina 7 EAV: € 39.848 Lettori: 546.032 Argomento: Sanità Campania Regione, ecco le intercettazioni sulla sanità "La circolare? L' abbiamo scritta insieme" L' indagine casertana Si difende il patron di Pineta Grande: " Nessun accordo illecito né posti letto in più" di Giuseppe Del Bello e Dario Del Porto « Ma abbiamo scritto assieme, l' abbiamo fatto assieme... cioè, non ho capito...come se avesse preso un colpo di sole... ha detto non ricordo. Ma come non ricordi? » . È la mattina del 29 agosto 2018. Il dominus della clinica Pineta Grande di Castel Volturno, Vincenzo Schiavone, si sfoga con un collega perché la circolare sulle procedure straordinarie di accreditamento non è stata ancora emanata dalla struttura commissariale della Regione. Manca ancora la firma del governatore- commissario Vincenzo De Luca e Schiavone, scrive la Procura di Santa Maria Capua Vetere, « si lamenta dell' atteggiamento » del dirigente regionale Nino Postiglione, « ritenendo che questi non stesse più garantendo quanto pattuito, sebbene avessero scritto assieme quel documento » . La procuratrice Maria Antonietta Troncone sta indagando sull' ampliamento di Pineta Grande. Il cantiere è stato sequestrato per presunte violazioni urbanistiche ed è nelle pagine di questo decreto, già impugnato al Riesame, che trapelano i sospetti sugli uffici regionali e in particolare sulla struttura commissariale, che rappresenta il governo centrale in una Regione sottoposta al piano di rientro. Secondo i pm, la circolare che sarà firmata il 6 settembre 2018 da Postiglione e da De Luca, sarebbe il frutto di una « chiara ingerenza » di Schiavone e del presidente dell' Aiop Sergio Crispino. Dalle intercettazioni, i magistrati desumono Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
« che l' atto fu concepito nella sua interezza da Schiavone e Crispino per gli interessi economici » del patron di Pineta Grande. Al punto che da alcuni colloqui emerge la « sovrapponibilità » del contenuto del documento con quanto affermato dai due imprenditori. L' estensore materiale è il dirigente regionale Lucio Podda. La procedura sarebbe stata « materialmente avallata » dalla dirigente Antonella Guida. Il 28 agosto 2018, Schiavone chiama Podda e chiede: « Ma la scriviamo quella famosa... » . Il funzionario risponde: « ... Da mo che l' ho scritta... Ma molto bella, circostanziata... » . Agli inizi di settembre 2018, l' impasse si sblocca. Schiavone dice a Crispino: « Stamani li ho visti, pure Nino ( Postiglione n. d. r.) si è ricordato tutto » . Crispino chiede: « Ma che aveva preso, una botta in fronte? » . E Schiavone: « Lo sa lui... si è ricordato tutto e ha detto: Oggi andiamo a firmare » . La Procura parla di « struttura commissariale piegata alle esigenze di Schiavone » ma esclude responsabilità penali a carico di De Luca: il governatore- commissario non avrebbe « neanche compreso tecnicamente ciò che ha firmato » . Gli unici indagati, solo per reati urbanistici, risultano essere Schiavone e la responsabile legale di Pineta Grande. I pm citano un' annotazione dei carabinieri in cui si ipotizza che l' imprenditore « metta a disposizione di funzionari e dirigenti della Regione » la clinica « per fornire a persone indicate dagli stessi prestazioni sanitarie » . In questo troverebbe « una giustificazione » la presunta « incondizionata disponibilità della struttura commissariale » . Ma Schiavone non ci sta. Esclude qualsiasi « accordo illecito o patto scellerato tra i tecnici dell' assessorato e quelli dell' Aiop per avvantaggiare le mie strutture o quelle di altri privati » . Poi afferma: « La circolare non è stata scritta dai privati ma è il frutto, come tantissimi atti di questi decenni, della necessaria e istituzionale collaborazione tra pubblico e associazioni di categoria » . Il manager, sotto scorta per aver denunciato la camorra, esprime « fiducia nella magistratura e nella sua capacità di discernere il diritto dell' imprenditore di sollecitare le istituzioni per adempiere al loro dovere di regolatore del sistema, che è cosa ben diversa dalla corruzione » . La circolare, argomenta, « semplicemente individua una procedura esplicativa, tenuto conto del dedalo normativo in cui si dibattono le imprese della sanità privata ed è comunque valida per tutte le case di cura » . Quindi rimarca: « Non è certamente la Regione che ha fatto un piacere al sottoscritto, semmai il contrario. I 333 posti letto dei quali parlo nell' intercettazione sono il frutto dell' accorpamento di altre strutture del mio gruppo per ottemperare al Decreto Balduzzi. Non ho avuto un solo posto letto in più, nessun regalo. I fondi per l' ampliamento sono tutti di natura privata, banche che hanno creduto in me perché conoscono il faticoso e corretto lavoro portato avanti in Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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