Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 01 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 01 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
    mercoledì, 01 aprile 2020
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 01 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                    mercoledì, 01 aprile 2020

Prime Pagine

 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                          4
 Prima pagina del 01/04/2020

 01/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                               5
 Prima pagina del 01/04/2020
 01/04/2020   Il Sole 24 Ore                                                                        6
 Prima pagina del 01/04/2020
 01/04/2020   Italia Oggi                                                                           7
 Prima pagina del 01/04/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                          8
 Contagi in forte calo: «Dobbiamo tener duro»
 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                          9
 Continuano le guarigioni: ieri 4
 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37                                         10
 «Spesa, già distribuiti i primi buoni»
 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40                                         12
 Ancora troppi sorpresi fuori da casa, pioggia di sanzioni
 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                         13
 Prima pagina Faenza Lugo

 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                         14
 Come si curava il raffreddore

 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                         15
 «Orgoglioso di Ex Salesiani e scuole Europa»

 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                         19
 La Caritas invita a donare
 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                         20
 «I fisioterapisti vanno protetti dal virus»
 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                         22
 Sostegno alla spesa delle famiglie «Chiedete solo se avete bisogno»
 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                         23
 Castel Bolognese, caso di Covid-19 alla Curti: «Ecco perché stiamo lavorando»
 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                         24
 Ok all' insetto antagonista contro la cimice asiatica
 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                         25
 Scossa di terremoto nel Casolano Nessun danno registrato
 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                         26
 Chiamate del Comune agli over 75
 01/04/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                                         27
 Pasti e prodotti a domicilio, ecco l' elenco delle attività brisighellesi

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 01/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                    28
 «Costruire reti sociali tra persone, imprese, istituzioni per dare senso alla vita di comunità»
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 01 aprile 2020 - Unione Romagna Faentina
01/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                            30
 «Siate grati di questo tempo in famiglia, finirà e torneremo ai ritmi di prima»
 01/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                            32
 Cimice asiatica: via libera all' impiego della vespa samurai
 01/04/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                            33
 Il Museo Carlo Zauli inaugura iniziative online, tra cui "Inediti"

Stampa Locale

 01/04/2020   Il Resto del Carlino Pagina 18                                                               34
 Due scosse in Emilia intorno a magnitudo 3 «Non ci sono danni»

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 01/04/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                      35
 «Garanzie statali per coprire il 100% dei prestiti alle aziende»
 01/04/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 25                                                  Maurizio Caprino   37
 Sì alla passeggiata con figli, ma vicino casa. Giallo su jogging e divieti locali

 01/04/2020   Italia Oggi Pagina 4                                                    FRANCO ADRIANO       38
 Raggiunto il picco dei contagi

 01/04/2020   Italia Oggi Pagina 30                                                  STEFANO MANZELLI      41
 Droni sulle città, ok con riserva

 01/04/2020   Italia Oggi Pagina 36                                                    CARLA DE LELLIS     42
 A maggio la comunicazione dei lavori usuranti
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[ § 1 § ]

     mercoledì 01 aprile 2020
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            mercoledì 01 aprile 2020
                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                        Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                           Italia Oggi

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[ § 1 5 6 3 4 2 3 3 § ]

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                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Contagi in forte calo: «Dobbiamo tener duro»
                          Appena 12 casi, ma i decessi sono ben cinque. Fra questi un milanese venuto nei lidi per sfuggire all' epidemia in
                          Lombardia

                          di Sara Servadei «Dobbiamo tenere duro, dobbiamo continuare ad avere
                          comportamenti responsabili, perché i risultati stanno finalmente
                          arrivando e dandoci ragione». Lo ha detto ieri il Commissario regionale
                          ad acta per il Coronavirus Sergio Venturi, con i dati dei nuovi casi tra le
                          mani: anche ieri si è potuto apprezzare un vistoso calo dei contagi in
                          tutta l' Emilia-Romagna e anche nella nostra provincia. Sono 12 i nuovi
                          casi nel Ravennate: meno della media di 30-40 casi al giorno degli ultimi
                          dieci giorni. Pochi anche gli accessi di pazienti con Covid-19 al Pronto
                          soccorso: sono stati 5. Si tratta di coloro che non hanno avuto contatti
                          diretti con persone che hanno già ricevuto una diagnosi di positività: è il
                          dato relativo alla circolazione del virus attraverso persone asintomatica.
                          La media era di una decina di nuovi malati in Pronto soccorso la
                          settimana scorsa, ma da un paio di giorni si è dimezzata. Purtroppo,
                          accanto alle buone notizie ce ne sono ben cinque negative: tanti sono
                          stati i decessi in provincia tra il pomeriggio di lunedì e la mattinata di ieri.
                          Si tratta di persone già afflitte da problemi di salute più o meno gravi, per quanto questo non tolga nulla al dolore
                          della perdita. Non ce l' hanno fatta l' 86enne di Cervia Angiolina Versari, il 66enne ravennate Francesco Ricci, il
                          79enne residente a Conselice Pasquale Barbieri, la 92enne di Russi Filomena Grimaldi e infine il 74enne milanese
                          Alberto Mantovani. Quest' ultimo è un pensionato residente nel capoluogo lombardo e con una seconda casa sui
                          nostri lidi: e proprio qui era venuto a fine febbraio, subito dopo la chiusura delle scuole, assieme alla moglie e ai
                          nipotini rimasti a casa. Al momento del suo arrivo, del resto, gli spostamenti erano ancora consentiti. Arrivato in
                          buona salute, dopo i primi giorni nel Ravennate ha iniziato ad accusare i sintomi del virus: era stato ricoverato al
                          Santa Maria delle Croci, dove è rimasto per diverse settimane lottando contro il virus, fino al triste epilogo. Venendo
                          invece ai nuovi casi, tra questi troviamo 7 uomini e 5 donne, 4 persone in isolamento domiciliare e 8 ricoverate:
                          nessuno, però, si trova in Terapia intensiva. Nella giornata di ieri sono guarite clinicamente (cioè asintomatiche) 4
                          persone: 3 donne e un uomo. Tra i nuovi casi ci sono un paio di operatori sanitari di Faenza e Lugo e 3 persone che
                          erano ricoverate all' ospedale di Faenza per altri problemi. I contagiati dall' inizio dell' emergenza a Ravenna sono
                          580, e tra i nuovi casi ci sono 5 ravennati, 1 lughese, 1 riolese e 5 faentini. «Adesso andiamo alla controffensiva - ha
                          annunciato ieri il presidente della Regione Stefano Bonaccini -: andiamo casa per casa, all' attacco, con interventi
                          con tamponi anche fermando le auto», oltre al via dei tamponi a tappeto per gli operatori sanitari.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 8
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[ § 1 5 6 3 4 2 3 4 § ]

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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il bilancio

                          Continuano le guarigioni: ieri 4

                          Dei nuovi 12 casi positivi al Coronavirus, 7 sono donne e 5 gli uomini.
                          Nessuno è ricoverato in Terapia intensiva. Sono 635 le persone in
                          sorveglianza attiva. Si registrano 4 guarigioni: tre donne e un uomo. In
                          totale in provincia i casi di positività sono 580: 257 a Ravenna 94 a
                          Faenza 42 a Cervia 41 a Lugo 17 a C. Bolognese 16 a Bagnacavallo 15 a
                          Russi 12 ad Alfonsine e Cotignola 9 a Fusignano 8 a Conselice 7 a Massa
                          Lombarda 6 a Riolo Terme 5 a Solarolo e Brisighella 2 a Sant' Agata 1 a
                          Casola Valsenio 31 i fuori provincia.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
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[ § 1 5 6 3 4 2 2 9 § ]

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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Spesa, già distribuiti i primi buoni»
                          Ieri centralini comunali intasati ma, come spiega il sindaco, «nel giro di un paio di giorni sarà tutto a regime»

                          «Siamo partiti a distribuire i primi buoni alimentari annunciati sabato sera
                          dal Governo. Ieri i centralini telefonici che abbiamo messo a disposizione
                          dei cittadini hanno raggiunto picchi di intasamento notevole, ma nel giro
                          di un paio di giorni sarà tutto a regime». Il sindaco Michele de Pascale è
                          soddisfatto dell' efficienza della macchina organizzativa allestita in
                          poche ore per far fronte alla richiesta dei buoni alimentari da parte delle
                          persone particolarmente danneggiate dall' emergenza Coronavirus.
                          «Avevamo acquistato buoni alimentari per 40mila euro per ogni
                          evenienza, e abbiamo iniziato a distribuire quelli. Nei prossimi giorni
                          cominceremo a utilizzare gli 800mila euro che ci spettano come Comune
                          di Ravenna» aggiunge il primo cittadino. Un ruolo importante verrà svolto
                          dalla rete degli assistenti sociali «che conoscono i bisogni dei cittadini
                          che si trovano in particolari condizioni, sanno quali sono le loro esigenze
                          e sono quindi in grado di dare subito risposte certe e rassicuranti». A
                          livello provinciale non ci saranno sovraccarichi burocratici. Sono tre i
                          punti che gestiscono questa fase: Bassa Romagna, Romagna Faentina e l' ufficio sciale associato per Ravenna,
                          Cervia e Russi. Intanto sono una settantina le spese a domicilio consegnate la scorsa settimana dai volontari di
                          protezione civile di Mistral alle persone, principalmente anziane, che ne hanno fatto richiesta nel rispetto dell' invito a
                          non uscire di casa e comunque a non frequentare luoghi affollati come possono essere negozi di alimentari e
                          supermercati. «Le richieste di questo servizio sono in aumento, perché ormai è consolidata la necessità di
                          combattere la diffusione del coronavirus, restando in casa. Soprattutto, poi, quando si parla della popolazione
                          anziana» commenta Flavia Sansoni, segretaria generale di Mistral. «A differenza della settimana precedente -
                          aggiunge - cresce anche il quantitativo medio dei prodotti acquistati. Anche in questo caso vien accolto un appello
                          specifico, cioè a fare spese che possano durare almeno per alcuni giorni». Ai volontari non sfugge il senso di
                          solidarietà che li accumuna al personale di Ipercoop, dove Mistral acquista i prodotti da consegnare a domicilio, in
                          forza di un ventennale accordo: «Gli addetti agli scaffali ci aiutano nella scelta dei prodotti, ci chiedono come stanno
                          le persone presso le quali ci rechiamo a consegnare la spesa. C' è un interesse verso le condizioni del prossimo
                          veramente importante». Con il passare dei giorni, emergono casi di disagio. «Nel consegnare la spesa, abbiamo
                          notato che alcuni anziani manifestano situazioni di forte difficoltà. Sono casi che segnaliamo ai servizi sociali che
                          così possono prendere in carico queste persone e seguirle». Novità anche per quanto riguarda le donazioni

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
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                          mercoledì 01 aprile 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          a Mistral stesso. «Negozi e piccole aziende ci portano veramente tanti prodotti. Al di là di ciò che può essere utile
                          nell' immediato, tendiamo a immagazzinare questa merce per averla a disposizione nei prossimi mesi, nel caso l'
                          emergenza non sia ancora completamente passata. Abbigliamento e altra biancheria la consegniamo invece al
                          carcere, grazie ad accordi con la direzione». lo. tazz. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          mercoledì 01 aprile 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
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                          Ancora troppi sorpresi fuori da casa, pioggia di sanzioni
                          Trenta multe da 400 euro: Tredici a Cervia, sei a Faenza, tre a Russi e sette a Lugo

                          Continuano senza stop i controlli delle forze dell' ordine per fare
                          rispettare l' ultimo decreto ministeriale legato all' emergenza sanitaria da
                          Covid-19. Anche nelle ultime ore polizia locale e di Stato così come
                          carabinieri e guardia di Finanza, hanno vagliato le posizioni di decine di
                          persone sorprese fuori dalle proprie abitazioni. E quelle che non avevano
                          motivi ritenuti urgenti, sono state sanzionate per inosservanza di un
                          ordine dell' autorità. Nella sola giornata di lunedì scorso ad esempio su
                          tutto il territorio della provincia ravennate, sono stati contestati quasi
                          trenta illeciti in tal senso dalla sola Arma. Basti pensare che nel solo
                          territorio cervese, i casi sono stati ben tredici. Nel comprensorio
                          Faentino per il medesimo illecito amministrativo, le persone finite sui
                          verbali dei militari della locale Compagnia sono state sei. Altre tre invece
                          sono finite nel taccuino dell' Arma a Russi. Infine nel Lughese sono state
                          sette le persone multate. Una rapida occhiata ai profili dei sanzionati,
                          consente di concludere che la contestata trasgressione, sia fenomeno
                          pressoché trasversale per età e origine. La norma nello specifico prevede multe da 400 euro (ridotte a 280 euro se
                          pagate entro 30 giorni) che in taluni casi possono arrivare fino a 3.000 euro. a. col. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza Lugo

                          Prima pagina Faenza Lugo

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                          Tradizioni

                          Come si curava il raffreddore

                          di Beppe Sangiorgi A causa di un' alternanza di giorni caldi e freddi basta
                          un niente beccarsi un raffreddore, e' fardôr. Che i più saggi lasciavano
                          andasse per la sua strada: «Par fêr aviê e' fardôr bsógna che vegna ad su
                          pe e' sudôr», per far andar via il raffreddore bisogna che venga
                          spontaneo il sudore. Ma c' era chi lo combatteva con i mezzi empirici
                          della cultura contadina. Cominciando dalle fumigazioni odorose con
                          menta e alloro, oppure camomilla o bacche di ginepro. Alla brutta si
                          considerava benefico il semplice respirare sul paiolo in bollore oppure
                          aspirare i fumi prodotti sulla brace da salnitro, crusca o zucchero. Uno
                          speciale aerosol consisteva nel versare mezzo bicchiere di aceto sopra
                          una piastra calda del focolare.

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Orgoglioso di Ex Salesiani e scuole Europa»
                          Il bilancio di Malpezzi: «Fra gli interventi compiuti ne scelgo due per i giovani. Il cruccio? Lo scalo merci, era un' opera
                          strategica»

                          ddi Antonio Veca Il primo aprile del 2010 Giovanni Malpezzi si insediò
                          quale undicesimo sindaco di Faenza. Avrebbe dovuto concludere il
                          mandato in primavera, ma l' emergenza Coronavirus estenderà il suo
                          mandato ancora qualche mese almeno (per ora si parla di elezioni in
                          autunno. È l' occasione per fare una conversazione con il primo cittadino
                          a 360 gradi. Sindaco Malpezzi era dipendente di banca, padre di quattro
                          figli e cattolico praticante; insomma una persona tutta 'casa, lavoro e
                          famiglia'. Fu catapultato alla guida di Faenza. Si è mai pentito? «No,
                          mettersi al servizio della propria città, della terra che si ama, è un'
                          esperienza gratificante. Sapevo che non sarebbe stato facile; la crisi
                          economica faceva già sentire i suoi effetti». Che città trovò? «Una
                          Faenza vitale con un sistema associazionistico e di volontariato
                          straordinario. Forse abituata un po' troppo bene con importanti risorse
                          pubbliche messe a disposizione. A me è toccato il difficile compito di
                          ridimensionare il rilevante debito per gli investimenti precedenti». Fu
                          difficile passare dalla banca all' amministrazione di Faenza? «La macchina di un ente pubblico è molto diversa
                          dal privato, anche se la mia formazione giuridico-economica (è laureato in giurisprudenza, ndr) fu di grosso aiuto. La
                          parte più difficile fu convivere con l' immagine pubblica. Col tempo ci si abitua ma a volte l' ufficio è diventato un
                          rifugio dove prendere fiato e concentrarsi». La prima sfida che affrontò? «La crisi economica: l' obiettivo fu quello
                          di non ridurre i servizi soprattutto quelli per i più deboli. La strada obbligata era riorganizzare, razionalizzare e
                          risparmiare sul superfluo. In molti capirono, altri meno». C' è chi l' ha definita 'sindaco-ragioniere'. E si narra che la
                          prima cosa che chiese fu una vecchia calcolatrice a rotolo.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 15
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                          mercoledì 01 aprile 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «È la verità. La uso tutt' ora e l' ho sempre trovata molto comoda e utile anche per tener traccia dei conti fatti. Può
                          anche essere stato uno dei motivi che mi ha fatto guadagnare la fama di 'sindaco-ragioniere', che non considero un'
                          offesa». Parlò di riorganizzazione della macchina amministrativa, ha fortemente voluto l' Unione. Un cambiamento
                          utile? «A distanza di tempo credo che anche i più dubbiosi si siano convinti dei vantaggi. Oggi l' ente serve 88mila
                          cittadini impiegando 505 dipendenti, il 14% in meno rispetto a 10 anni fa». Da un lato c' è chi dentro l' Unione sta
                          stretto, vedasi Brisighella, con una giunta di segno diverso rispetto alle altre, e chi invece pur non facendovi parte
                          chiede di partecipare. Cosa si sente di dire? «Facendo finta che il sindaco di Brisighella non mi stia leggendo, credo
                          che anche lui si sia accorto di come il nostro territorio, pur con le sue differenze abbia una vocazione comune che
                          prescinde dai diversi colori politici. A differenza di altre Unioni, quella Faentina ha evitato di restare in mezzo al
                          guado. Si è spinta così avanti da diventare tra le più avanzate d' Italia. L' amico Jader Dardi, invece, ha vissuto la
                          nascita dell' Unione prima di essere sindaco di Modigliana. E' difficile negare che la vallata del Marzeno abbia
                          rapporti con Faenza piuttosto che con Forlì. Però le norme oggi non consentono Unioni tra comuni di province
                          diverse». Ha dovuto affrontare momenti politici complicati. L' ordine del giorno sulla famiglia che la vide contro parti
                          della maggioranza. Le dimissioni dell' assessore Savorani e la decisione di togliere le deleghe a Piroddi. C' è chi l' ha
                          visto come un uomo solo al comando mentre altri dicono che sia stato influenzato da 'poteri forti'. «Oggi 10 anni di
                          politica sono un' eternità. In altri comuni ci sono cambi di assessori a ritmo quasi mensile, quindi è quasi fisiologico
                          succeda in due mandati. I poteri forti, intesi come gruppi di pressione politica, non esistono più, almeno a livello
                          locale. Però ascoltare persone di cui ci si fida non credo possa essere annotata come 'influenza'. In ogni caso mi
                          sono sempre assunto le responsabilità delle mie scelte, anche nel caso di quel 'famoso' ordine del giorno». I primi
                          cinque anni di Governo furono più votati al risparmio. Ultimamente però si sono aperti diversi mutui per opere
                          pubbliche. Fra gli avversac' è chi dice che stia tagliando troppi nastri prima del voto. «Con una battuta: che
                          comunque fai, non ci prendi mai. Parlando seriamente, il risanamento del bilancio con la riduzione del debito di oltre
                          la metà, è stata la condizione per creare quello spazio finanziario

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 16
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                          mercoledì 01 aprile 2020

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          che ci ha consentito di poter tornare ad investire in opere pubbliche come il PalaBubani, il Palazzo del Podestà, le
                          piste ciclabili, gli interventi sugli edifici scolastici, il rifacimento della circonvallazione, per citarne alcune». Quali
                          opere ritiene siano state fatte durante il suo mandato che la possano rappresentare in futuro come un
                          'buon sindaco'. E cosa invece non le è riuscito? «Il recupero degli Ex-Salesiani e l' accordo, complesso e
                          sofferto, con l' Ente Seminario per la ristrutturazione della Scuola Europa. Due interventi che riguardano i giovani. Il
                          mio cruccio più grande è invece la mancata realizzazione dello scalo merci, un' opera strategica». Il ricordo umano
                          più toccante? «L' ansia dei tanti 'viaggi della speranza' a Roma, con le lavoratrici dell' OMSA, alla ricerca di una
                          soluzione al loro dramma occupazionale e poi la gioia incontrando alcune di loro nei reparti dell' ATL Divani, quando
                          si avviò lo stabilimento». Una tra le modifiche che non le è riuscita è stata l' esternalizzazione del Palio del Niballo.
                          Cosa non ha convinto i rioni e qual era la finalità di questa rivoluzione. « Se c' è un mondo dove il peso della
                          tradizione è più forte, è quello rionale. Resta un' anomalia quella di un ente pubblico che organizza direttamente un
                          evento come il Palio, che espone il Comune a mille difficoltà, anche di tipo burocratico. Per questo credo che in
                          futuro la questione si riaprirà, per il bene del Palio». Tante le situazioni difficili. Il 'nevone' del 2012, le alluvioni nel
                          2014-2015, l' incendio della Lotras e ora l' emergenza Covid, forse la sfida più dura. «Molti mi dicono che non mi sia
                          fatto mancare nulla. Sono emergenze diverse ma che ogni volta mi hanno imposto di farmi punto di riferimento per
                          la comunità. In certi momenti devi buttarti a capofitto per sostenere la popolazione, evitare il panico e cercare di
                          alleviare, con l' aiuto di tutti, le sofferenze». L' epidemia ha allungato il suo mandato e sembra si voterà in
                          autunno Come l' ha presa la sua famiglia? «Al momento non c' è alcuna certezza sulla data danche se ormai
                          sembra inevitabile un voto dopo l' estate. La mia famiglia dovrà, come tutti gli Italiani, fare i conti con questo nuovo
                          scenario emergenziale». Se per ipotesi si introducesse una norma che permette ai sindaci di ricandidarsi per
                          un terzo mandato, per dare continuità alla gestione dell' emergenza. Lei cosa farebebe?

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                          «Pensare a un terzo mandato sarebbe come dire ad un podista, arrivato in piazza per la 100 del Passatore che il
                          traguardo è stato spostato a Bologna. Nella vita però a volte si fanno cose apparentemente impossibili. Le sfide
                          difficili mi hanno sempre dato nuove energie. Di fronte all' ipotesi di un terzo mandato, che ha il sapore di una
                          provocazione, non direi subito di no. Dovrei ragionarci con la famiglia».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019     Pagina 18
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          SOLIDARIETà

                          La Caritas invita a donare
                          «C' è chi vive questo momento con ancora più sofferenza»

                          La Caritas Diocesana Faenza-Modigliana è sempre vicino a chi è in
                          difficoltà, e lancia un appello per invitare a donare: «in questo momento
                          di emergenza coronavirus aiutaci ad aiutare chi ha bisogno! Mettiti con
                          noi in prima linea: un piccolo gesto oggi può essere un grande aiuto per
                          chi in questo momento, vive questa emergenza nazionale, con ancora
                          più precarietà e sofferenza». Le donazioni alla Caritas si possono fare all'
                          iban della Fondazione pro solidarietate IT 28 K 08542 23700
                          000000276041 Informazioni sul sito: www.caritasfaenza.it/aiutaci-ad-
                          aiutare/.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «I fisioterapisti vanno protetti dal virus»
                          La lettera degli operatori della Medicina riabilitativa alla direzione dell' Ausl dopo i due casi di contagio dei giorni
                          scorsi

                          Dopo i casi, la lettera di protesta. Ieri i fisioterapisti della Medicina
                          riabilitativa dell' ospedale di Faenza hanno indirizzato alla direzione dell'
                          Ausl una missiva in cui chiedono di essere più tutelati contro il
                          Coronavirus, con i dispositivi di protezione individuale che vengono
                          utilizzati per i pazienti sospetti. Già nei giorni scorsi erano emersi due
                          casi di positività tra i fisioterapisti di Faenza: un operatore si era
                          ammalato trattando un paziente ricoverato in Medicina e poi rivelatosi
                          positivo, e in seguito un altro fisioterapista era stato contagiato. Altri
                          appartenenti alla stessa categoria erano stati messi in quarantena. La
                          situazione aveva allarmato anche il sindacato SiCambiaCon e il suo
                          segretario generale Daniele Bedetti, che aveva lamentato che i
                          fisioterapisti lavorano solo con mascherina chirurgica e guanti di lattice.
                          Una situazione che, spiega il sindacato, «non è mutata: siamo
                          preoccupati per gli operatori». Proprio il sindacato, tra i destinatari in
                          copia della lettera, rende nota la missiva accorata. «L' indicazione dei
                          dispositivi di protezione individuale da utilizzare per la professione dei fisioterapisti è della sola mascherina
                          chirurgica, anche per l' intero turno di lavoro, mentre per il paziente il rispetto dell' igiene delle mani e di utilizzo di
                          mascherina chirurgica solo nel caso siano presenti sintomi simil influenzali» si legge nella lettera dei fisioterapisti,
                          che aggiungono poi che «riteniamo che tale indicazione non tuteli il lavoro del professionista fisioterapista» perché
                          «la nostra attività si svolge a stretto contatto con il paziente sempre a distanza inferiore di un metro. Inoltre prevede
                          una durata continuativa maggiore di 15 minuti per più giorni consecutivi». Gli operatori aggiungono che «tanto più
                          che in base all' evolversi della diffusione dell' epidemia e agli emergenti quadri asintomatici, non quantificati, ma
                          statisticamente presenti, riteniamo che ogni paziente in carico debba essere considerato come sospetto Covid». In
                          merito alle positività già note tra i fisioterapisti, gli operatori raccontano anche che «l' informazione e la
                          comunicazione, in questo frangente, nello specifico di casi sospetti - in attesa di tampone o del risultato del tampone
                          o rivelatisi positivi - non è avvenuta nell' immediato ma successivamente anche al trattamento, senza che sia stato
                          possibile prendere le adeguate precauzioni e quindi utilizzare i dispositivi di protezione individuale per paziente
                          sospetto Covid. Presso l' ospedale si sono verificati diversi casi di pazienti asintomatici poi emersi positivi , alcuni dei
                          quali già presi in carico dal nostro servizio. Gli operatori fisioterapisti che trattavano tali pazienti sono risultati positivi
                          al

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 20
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          tampone. Un fisioterapista positivo comporta un elevato rischio di contagio anche di altri pazienti in trattamento in
                          regime di ricovero presso altri reparti, o in setting ambulatoriale». Da qui i fisioterapisti chiedono «di considerare tutti i
                          pazienti in trattamento all' unità operativa di Medicina riabilitativa presso l' ospedale di Faenza () come casi sospetti»
                          e che «l' attività del fisioterapista debba essere sempre svolta con l' adozione di precauzioni da contatto», che si
                          tradurrebbero in mascherina chirurgica e igiene delle mani per il paziente a cui si aggiungono per l' operatore anche
                          guanti, camice monouso e visiera. Sara Servadei.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 21
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Sostegno alla spesa delle famiglie «Chiedete solo se avete bisogno»
                          L' appello del Comune: «Pensate a chi davvero non riesce a mangiare» Promessi controlli rigorosi

                          «Onestà, trasparenza e inclusione». Sono queste le tre parole chiave
                          chieste dal sindaco Malpezzi a quei faentini che già da ieri possono
                          chiedere il sostegno alla spesa. Come per tutti i comuni d' Italia anche a
                          Faenza sono arrivate le risorse stanziate dal Governo. Si tratta di circa
                          300mila euro. In un post sulla sua bacheca Facebook il primo cittadino
                          ha però chiesto per l' appunto ai faentini fondamentalmente una cosa, di
                          chiedere le risorse se davvero se ne ha bisogno. Già lunedì pomeriggio il
                          centralino di Palazzo Manfredi era diventato bollente con decine di
                          telefonate per capire come poter accedere ai 'buoni' per la spesa. Nella
                          nota del primo cittadino fa un accorato appello ai faentini. «Caro
                          concittadino - si legge - faccio appello al tuo senso di responsabilità e
                          alla tua onestà. Considera, che se tutti i residenti del nostro Comune
                          facessero richiesta, il contributo del Governo risulterebbe di circa 5 euro
                          a testa. Per riservare queste preziose risorse a coloro che effettivamente
                          non riescono a pagare la spesa alimentare, abbiamo dovuto definire
                          criteri di valutazione delle domande. Abbiamo messo a disposizione un modulo di richiesta dell' attivazione del
                          sostegno economico, da trasmettere ad uno specifico indirizzo email dei nostri Servizi Sociali. Dovrà essere
                          dichiarata una o più fra le seguenti situazioni che stanno determinando una riduzione significativa della capacità
                          reddituale del nucleo familiare». Nel modulo approntato si dovrà dichiarare l' appartenenza a una categoria priva di
                          accesso ad ammortizzatori sociali e le motivazioni come la perdita di lavori precari, stagionali o mancato inizio
                          (dimostrabile) di una nuova occupazione e l' adozione di ammortizzatori sociali che non coprano integralmente lo
                          stipendio non percepito. In caso di eccedenza delle richieste rispetto ai fondi disponibili, verrà stilata una graduatoria
                          tenendo conto del numero di figli a carico, disabili o anziani non autosufficienti in famiglia, altre condizioni famigliari.
                          Per tutte le persone già seguite dei Servizi sociali il sostegno proseguirà con le solite modalità. «Dovendo accettare
                          le richieste di aiuto sulla base di semplici auto-dichiarazioni dei cittadini - spiega Malpezzi - seguite da un colloquio
                          telefonico con un nostro assistente sociale, saranno effettuati rigorosi controlli su quanto dichiarato. Sono certo
                          che i faentini comprenderanno le responsabilità delle dichiarazioni e il nostro modo di agire».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 22
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Castel Bolognese, caso di Covid-19 alla Curti: «Ecco perché stiamo lavorando»

                          «Mentre il mondo intero è impegnato ad affrontare l' epidemia, la Curti
                          assicura il mantenimento del lavoro, quindi di un futuro a migliaia di
                          persone. Questo oltre all' amore per il territorio rappresentano le priorità
                          assolute». Con una lettera aperta l' azienda di metalmeccanica di
                          precisione con commesse anche altamente specializzate, di Castel
                          Bolognese ha voluto sottolineare il perché abbia deciso di rimanere
                          aperta. Riportiamo alcuni stralci della loro lunga lettera: «La Salute è
                          stata e sarà sempre la priorità assoluta. L' azienda ha cercato di
                          affrontare l' emergenza con grande attenzione, dedizione e con alto
                          senso di responsabilità. In questo contesto poter lavorare è un privilegio.
                          (...) Avremmo voluto chiamarvi tutti e di persona, raccontarvi queste
                          cose, ma oggi dobbiamo limitare i contatti soprattutto collettivi, e l' uso
                          dei media e dei social, per quanto a volte freddo, è l' unico strumento che
                          abbiamo per spiegare quello che stiamo facendo (...). Già dal 24 febbraio
                          Curti ha approntato le prime misure di contenimento ed igiene che, dopo
                          l' 11 marzo, verranno ratificate dal Governo. Abbiamo costituito un gruppo di lavoro interno, dedicato e trasversale,
                          che si riunisce almeno tre volte la settimana, producendo diverse revisioni di un ampio documento sulle misure di
                          contrasto al coronavirus e oltre 60 azioni specifiche messe in campo. Di questa task force fanno parte permanente
                          anche le rappresentanze dei lavorator(...). All' interno di questo sistema di tutela, come crediamo molti sappiano,
                          abbiamo gestito un caso di positività nel rispetto delle norme che è stato completamente risolto. Questo episodio e
                          quanto fatto, è stimolo per continuare a tenere alto il livello di attenzione (...). Tra queste anche il lavoro agile, che ci
                          consente di rimanere vicini ai nostri clienti e fornitori garantendo l' ottimo livello di servizio che ci ha sempre
                          contraddistinto. Assicurare il mantenimento del lavoro, quindi di un futuro a migliaia di persone e l' amore per il
                          territorio rappresentano per la Curti valori e priorità assolute (...). Appena la situazione lo renderà possibile ci farà
                          piacere incontrare tutti i nostri clienti, fornitori e partner per recuperare il tempo e soprattutto per ridisegnare insieme
                          un futuro arricchito dalle nuove funzionalità che stiamo sviluppando».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 23
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ok all' insetto antagonista contro la cimice asiatica
                          Via libera in Conferenza Stato -Regioni alla sperimentazione della 'vespa samurai'

                          Arriva l' atteso via libera al 'nemico' della cimice asiatica, vale a dire la
                          vespa samurai, antagonista biologico che potrebbe contenere il dannoso
                          insetto. È stato deciso nel contesto della Conferenza Stato-Regioni,
                          riunita oggi in video da Roma, che ha dato parere favorevole ai due
                          decreti che permetteranno di intervenire a favore delle imprese agricole
                          per prevenire e contenere i danni causati dalla cimice asiatica della
                          stagione in corso e indennizzare quelli subiti nel 2019 con 80 miilioni di
                          euro. «L' Emilia-Romagna è pronta», ha detto l' assessore regionale all'
                          agricoltura Alessio Mammi che ha anche ribadito che «più volte la
                          Regione ha sollecitato il ministero sul tema. È grazie a questo lavoro-
                          prosegue l' assessore - che il parere è stato inserito d' urgenza nell'
                          ordine del giorno della Con«ferenza di oggi; si rischiava altrimenti di
                          andare alla successiva convocazione e perdere tempo prezioso. «Siamo
                          pronti a partire e a dare risposta agli agricoltori che attendono gli
                          indennizzi nei tempi più rapidi- ha poi commentato Mammi-. Le risorse a
                          disposizione sono quelle stanziate dal Governo nell' ultima Finanziaria, ovvero 80 milioni che andranno tutti a
                          copertura dei danni accertati l' anno scorso. Siamo stati la prima Regione a dichiarare lo stato di calamità e a
                          trasmettere a fine gennaio al Ministero la delimitazione delle zone colpite dai danni della cimice asiatica. Oggi siamo
                          in attesa della pubblicazione del decreto con la dichiarazione dello stato di calamità nazionale e la delimitazione di
                          tutte le aree colpite anche nelle altre regioni. Abbiamo già predisposto la procedura on-line semplificata per la
                          presentazione delle domande da parte delle aziende senza recarsi fisicamente negli uffici». La cimice asiatica,
                          arrivata dalla Cina, l' anno scorso ha fatto strage nei campoi con 740 milioni di danni - stima Coldiretti - a pere, mele,
                          pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi (nella foto
                          sopra, pere danneggiate). «La lotta alla cimice asiatica è particolarmente difficile perché è in grado di nutrirsi
                          praticamente con tutto, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai
                          trattamenti fitosanitari. Il via libera sperimentale alla vespa samurai, un insetto antagonista delle dimensioni di poco
                          più di un millimetro, apre dunque - conclude la Coldiretti - nuove prospettive anche se ci vorrà tempo prima di avere
                          risultati significativi».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 24
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Scossa di terremoto nel Casolano Nessun danno registrato
                          Sima di tre gradi sulla scala Richter, epicentro nell' Imolese

                          Sisma in collina. Nessun danno registrato a Casola Valsenio in seguito al
                          terremoto della scorsa notte, di un' intensità pari a tre gradi nella scala
                          Richter, registrato nella notte fra lunedì e martedì, precisamente alle 3.19.
                          Il sisma, che il Centro terremoti dell' Istituto di geofisica e vulcanologia
                          ha localizzato con coordinate 44.26 nord e 11.56 est - corrispondenti all'
                          area urbana di Fontanelice, nella vallata del Santerno, nell' Imolese - non
                          è stato avvertito a Casola Valsenio, neppure dalle poche famiglie che
                          abitano lungo il passo del Prugno, che appunto collega Casola al comune
                          del circondario imolese. In quel momento era del resto notte fonda, e il
                          terremoto, sempre secondo l' Ingv, è avvenuto a una profondità di nove
                          chilometri (quello del 20 maggio 2012, in Emilia, avvenne sei chilometri
                          sotto la superficie). Difficilmente terremoti di questa intensità vengono
                          avvertiti se non si verificano condizioni particolari. Dal Comune di Casola
                          Valsenio spiegano che in base alle prime valutazioni non sono stati
                          registrati danni agli edifici della vallata interna del Prugno,
                          numericamente comunque piuttosto esigui. f.d.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 25
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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Chiamate del Comune agli over 75
                          Coronavirus: contatto per controllare tutto vada bene a Faenza

                          Come altri comuni, anche Faenza sta contattando telefonicamente tutte
                          le persone ultra-settantacinquenni per controllare che sia tutto a posto
                          durante il periodo di emergenza. In alcuni comuni piccoli lo sta facendo
                          la giunta, a Faenza, per un' ovvia questione di numeri, l' operazione è
                          affidata a un gruppo di dipendenti comunali. «Si tratta - spiegano da
                          palazzo Manfredi - di un contatto molto semplice, preceduto dalla
                          specifica del nome, cognome e appartenenza al Comune, per verificare
                          se tutto sia a posto e raccogliere eventuali bisogni, di qualsiasi genere, in
                          quel caso smistati ai servizi incaricati». La chiamata - la precisazione è
                          per prevenire possibili truffe - non serve invece, in nessun caso a fissare
                          appuntamenti a domicilio di alcun genere: in caso di richieste di questo
                          tipo, spiega il Comune, si dovrà diffidare.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Pasti e prodotti a domicilio, ecco l' elenco delle attività brisighellesi
                          La lista di negozi e attività nella zona collinare del bordo e della Vena del gesso

                          Pizza, pasti, spesa, tutto a domicilio. Elenco aggiornato al 30 marzo delle
                          attività di Brisighella e nella Vena del gesso che fannoonsegne a
                          domicilio. Queste le attività. Alimentari. Franca Alimentari di Fognano
                          (339 7025872), Alimentari Pasotti San Martino (0546 87001), Alimentari
                          Sartoni di San Cassiano (0546 86188), Alimentari Melandri di Marzeno
                          (0546 40003 e 333 1407079), Alimentari bar Giesse Zattaglia (0546
                          015154), Minimarket Tre Colli Brisighella (0546 81448), Alimentari alle
                          Terme Brisighella (0546 81349), CAB (347 6904960), Forno Castellari
                          Brisighella (0546 81169), Laboratorio Erboristico Atom Fognano (334
                          1889616). Frutta e verdura. La mela verde Brisighella (0546 81276),
                          Macedonia Brisighella (0546 81667). Servizi utili. Cartoleria La
                          pergamena (328 8632717), Cartoleria Wonderland, Brisighella ( 3 9 3
                          5557762), Ferramenta Brisighella, (333 1287388), Farmacia Zoffoli
                          Brisighella (0546 81242) Farmacia di Fognano (0546 85004), Farmacia
                          San Cassiano (0546 86166). Prodotti a Km 0. 'Cà ad Là Salumi' (370
                          3276130 e 348 2221364), Pedrosola Miele (329 2661084), Antichi Calanchi (338 7012610), Il chiusetto (0546 80381),
                          'I frutti di stagione' (339 7990052 e 338 5472307), Pioletto, La campagna in tavola (339 4046805). Pasti. Pizzeria da
                          quei due (0546 85028), Pausa Pizza (0546 80470), Jack (0546 43071 e 333 4678164), Trattoria Sant' Eufemia (0546
                          88072 o 320 0959037), Ristorante Stryx (339 7514815), agriturismo Rio Manzolo (339 7990144), Matilde del
                          Monticino (393 0709509) e Ristorante Framboise (349 731 8961). Per quanto riguarda le aziende agricole all' interno
                          della Vena del gesso: Azienda Agricola Ricciardelli (388 8164177), 'Il Gualdo di sotto' (333 4949036), Fattoria Rio
                          Stella (335 8354439) e Cantina Tramosasso (328 7362378).

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 27
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                          mercoledì 01 aprile 2020
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «Costruire reti sociali tra persone, imprese, istituzioni per dare senso alla vita di
                          comunità»
                          Emergenza Covid-19, uno sguardo agli scenari futuri: «Tutti noi siamo dentro a questo flagello, a cominciare dalle
                          nostre città, che vediamo deserte, morte nel cuore»

                          FAENZA Nello stato di confusione e dolore generali in cui ci siamo venuti a
                          trovare non è semplice delineare scenari futuri, che comunque paiono pesanti
                          per tutti, indipendentemente dalla condizione sociale. Ci troviamo in una
                          situazione che saremmo riusciti ad immaginare solo nelle vicende del passato
                          o di paesi e popoli lontani da noi. A caldo in un simile contesto compie un'
                          analisi lucida e competente il sociologo faentino Everardo Minardi, già
                          accademico presso l' università di Teramo, attento osservatore delle vicende
                          politiche, sociali ed economiche. «Ora - riferisce al Corriere Romagna - tutti noi
                          siamo dentro a questo flagello, nessuno ai margini, a cominciare dalle nostre
                          città, che vediamo deserte, morte nel cuore, fino ad arrivare a territori
                          metropolitani come la Lombardia, l' area padana, dove l' Innominabile e
                          Invisibile continua la sua corsa distruttiva, così come all' estero». I n u n
                          isolamento sostanziale ciascuno di noi si chiede dove siamo finiti e
                          soprattutto dove andremo a finire? «Ci colpisce la nostra impreparazione di
                          fronte alla deflagrazione, non di un evento, ma di un processo di
                          destrutturazione progressiva di dimensioni ancora più forti degli eventi bellici
                          che stanno alle nostre spalle. Ne sono colpiti la vita sociale, il mercato, le istituzioni di governo (dal locale al
                          nazionale all' europeo), le scuole, la cultura, le imprese di qualsiasi livello e non ultimi i sentimenti. Si pensava di
                          essere giunti a un punto di arrivo del benessere: con i nostri medici di base, le case della salute, gli ospedali,
                          addirittura gli ospedali di comunità. Si pensava che anche subendo tagli e restrizioni, poi le cose si potessero mettere
                          a posto, perché abbiamo le conoscenze e le competenze per programmare, sviluppare, controllare, prevenire. Invece
                          non è andata così». Come sta andando lo vediamo, ma quali conseguenze dobbiamo aspettarci? Quali trend
                          si possono osservare? «Innanzitutto va colta la ripresa del ruolo e del peso dell' agricoltura, un settore che sta
                          acquisendo nell' economia la dimensione fondamentale che gli spetta e che si era persa di vista. Poi le attività legate
                          alla persona umana, le imprese che si occupano della manutenzione e delle condizioni di vivibilità, dalle risorse
                          ambientali a quelle dei trasporti. Un peso crescente avranno le nuove tecnologie di informazione e di
                          comunicazione, per andare oltre il mito della Tve creare le condizioni per partecipare alla costruzione

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 28
[ § 1 5 6 3 4 2 4 0 § ]

                          mercoledì 01 aprile 2020

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          di un nuovo mondo intelligente (lo smart working) dove non restare solo passivi, ma attivi e creativi». Quindi vi
                          saranno risvolti non solo negativi? «Certo che no. La scoperta di un' empatia profonda porterà comprensione nei
                          rapporti: tanti legami si allentano, altri si generano, si rigenerano e si rafforzano facendo emergere nella vita sociale
                          una sorta di rafforzamento un' empowerment. Vi saranno tanti contesti circoscritti in cui costruire reti sociali,
                          strutturate non per competere con gli altri per vincerli, ma per condividere attività, produrre reddito: si chiama sharing
                          economy (economia non di capitale). Un' economia organizzata per costruire attività capaci di produrre benessere
                          collettivo di comunità: protezione sociale, salute e le condizioni necessarie affinché le persone, le famiglie
                          condividano il wellbeing, il "sentirsi bene"».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 29
[ § 1 5 6 3 4 2 4 1 § ]

                          mercoledì 01 aprile 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «Siate grati di questo tempo in famiglia, finirà e torneremo ai ritmi di prima»
                          I consigli per la quarantena dalla coordinatrice pedagogica dell'Urf Valentina Laghi

                          FAENZA Giunge alla terza puntata la rubrica di consigli psicologici elaborata
                          dall' Unione della Romagna Faentina: questa volta la pillola settimanale-"Alcune
                          riflessioni su cosa possiamo fare" - è offerta dalla coordinatrice pedagogica
                          dell' Urf Valentina Laghi, che insieme a Valentina Bellotti (autrice del secondo
                          approfondimento) cura l' iniziativa. «All' interno delle mura di ciascuno di noi -
                          spiega Laghi - questa pandemia ha portato stravolgimenti, soprattutto rispetto
                          agli scenari familiari che hanno dovuto essere ripensati, rispetto alla cura dei
                          figli, ai ruoli genitoriali che hanno subito all' improvviso un' interscambiabilità dei
                          ruoli e la gestione degli spazi, molto spessa difficoltosa». Per prima cosa è
                          indispensabile mantenere la consapevolezza che i giorni non sono tutti uguali:
                          insomma, il lunedì non è il venerdì e il martedì non è la domenica. «Per aiutarvi -
                          suggerisce Laghi - potrete usare un cartellone in cui saranno scritti i giorni della
                          settimana ed azioni quotidiane da svolgere. In questo modo tutti potranno
                          sapere i diversi ruoli e compiti della famiglia che vedranno scritti e non solo
                          esplicitati attraverso la comunicazione verbale. Si può inserire nel cartellone la
                          voce Jolly, scelta dall' adulto in base alla giornata», ad esempio con attività
                          diversificate per il fine settimana. «In questo particolare momento - prosegue Laghi - cercate di diventare registi e
                          osservatori dei vostri figli, questa condizione rischia di farci essere onnipresenti, e invece fate lo sforzo di fare un
                          passo indietro, di non avere sempre la risposta pronta. Se avete più figli in età scolastica mettete in atto il tutoraggio:
                          è una tecnica di insegnamento molto utilizzata in cui l' apprendimento avviene in uno scambio di informazioni tra
                          pari, o tra bambini di diverse età. Per chi invece svolge il ruolo di "maestro", è efficace in quanto ci si sente capaci e
                          questo porta ad aumentare l' autostima personale, inoltre spiegando concetti all' altro si ripassa e approfondisce
                          ulteriormente così da aumentare le proprie competenze». Per quanto riguarda l' uso della tecnologia, il consiglio è
                          quello di servirsene con giudizio: gli smartphone sono utili per videochiamare i nonni, ma è fondamentale continuare
                          a coltivare le abilità di scrittura, magari stendendo un diario o preparando una lettera per gli amici lontani. «Questo
                          periodo di vita ci richiede lo sforzo di modificare non solo abitudini ma anche rinegoziare i nostri punti di vista, le
                          nostre credenze che erano ancorate nel profondo - conclude Laghi -. Allo stesso modo potrà accadere che all'
                          improvviso rispetto all' ordinario ci sia un' interscambiabilità dei ruoli genitoriali oppure una co-genitorialità condivisa.
                          Sono tutti cambiamenti importanti, ma siate

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 30
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                          mercoledì 01 aprile 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          grati di questo tempo insieme in famiglia, siate grati di questo tempo lento in cui godere dei sorrisi, dei risvegli, dei
                          discorsi, tutto questo finirà e torneremo a quella vita frenetica, scandita da orari, appuntamenti, impegni
                          improrogabili. Fermiamoci e restiamo a casa».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 31
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                          mercoledì 01 aprile 2020
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          LOTTA BIOLOGICA: SI PARTE

                          Cimice asiatica: via libera all' impiego della vespa samurai
                          Ok dalla Conferenza Stato -Regioni anche a 80 milioni di indennizzi, procedura online

                          BOLOGNA Via libera alla riproduzione e diffusione della vespa samurai, in realtà
                          l' unico strumento considerato efficace oggi, e via libera alle misure di
                          emergenza per concedere agli agricoltori gli 80 milioni di euro di indennizzi
                          stanziati dal Governo. DUE DECRETI Lo stabilisce sulla lotta alla cimice asiatica
                          la Conferenza Stato -Regioni, riunita ieri in videoconferenza da Roma, che ha
                          dato parere favorevole ai due decreti attesi: permetteranno di intervenire a
                          favore delle imprese agricole sia per contenere i danni della cimice nella
                          stagione in corso sia per indennizzare quelli subiti nel 2019. I PRIMI "LANCI" Per
                          quanto riguarda il ricorso alla lotta biologica attraverso l' introduzione della
                          vespa samurai, come antagonista naturale della cimice, «l' Emilia-Romagna è
                          pronta», annuncia l' assessore regionale all' Agricoltura Alessio Mammi. Che
                          precisa: «La Regione ha più volte sollecitato il ministero dell' Ambiente e
                          presidiato in sede di Conferenza delle Regioni perché non ci fossero ulteriori
                          ritardi nel dare via libera al decreto. Adesso, siamo nei tempi per fare i lanci a
                          grande scala a metà giugno, quando ci saranno le deposizioni delle nuove uova
                          dalla cimice», aggiunge l' assessore all' Agricoltura sulla speciale vespa.
                          Continua Mammi: «Siamo pronti a partire e a dare risposta agli agricoltori che attendono gli indennizzi nei tempi più
                          rapidi». LE RISORSE Le risorse a disposizione sono quelle stanziate dal Governo nell' ultima Finanziaria, ovvero 80
                          milioni di euro che andranno tutti a copertura dei danni accertati l' anno scorso. «Siamo stati la prima Regione a
                          dichiarare lo stato di calamità e a trasmettere a fine gennaio al ministero la delimitazione delle zone colpite dai danni
                          della cimice asiatica», rammenta Mammi. STATO DI CALAMITÀ Conclude quindi l' assessore: «Oggi siamo in attesa
                          della pubblicazione del decreto con la dichiarazione dello stato di calamità nazionale e la delimitazione di tutte le
                          aree colpite anche nelle altre regioni. Abbiamo già predisposto la procedura online semplificata per la presentazione
                          delle domande da parte delle aziende, senza recarsi fisicamente negli uffici».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 32
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                          mercoledì 01 aprile 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il Museo Carlo Zauli inaugura iniziative online, tra cui "Inediti"
                          «Le nostre porte restano aperte attraverso i canali social e il sito web»

                          FAENZA Il Museo è di fatto chiuso, «ma le nostre porte restano aperte
                          attraverso i canali social e il sito web». Tengono a fare conoscere le modalità di
                          fruizione alternative dal Museo Carlo Zauli, segnalando «video, interviste e visite
                          guidate online che sono state incluse nel canale Arte e Mostre, promosso dalla
                          Regione Emilia-Romagna all' interno di EmiliaRomagnaCreativa, e nel canale
                          dedicato al Turismo Emilia Romagna, il blog di Apt Servizi Emilia-Romagna,
                          #inEmiliaRomagna». «Nella nostra regione c' è tanto da scoprire anche "da
                          lontano" e grazie alla rete lo possiamo fare - sottolineano dal Mcz -. Queste
                          iniziative, capaci di raccontare musei e luoghi di arte e cultura online,
                          propongono nuove modalità di fruizione, in attesa delle riaperture che ci
                          auguriamo imminenti. Abbiamo inoltre realizzato , una serie di racconti visivi
                          dedicati a riflessioni, ricordi, aneddoti inediti che ruotano attorno ad opere oggi
                          invisibili nel percorso espositivo ma realizzate nei nostri storici laboratori e
                          rivolti sia agli amici del Museo Carlo Zauli che seguono assiduamente tutte le
                          nostre iniziative, sia a chi non conosce a fondo la nostra istituzione». Esistono
                          poi «opportunità interessanti dedicate alle scuole, attraverso una visita virtuale
                          al Museo e alle opere di Carlo Zauli, augurandoci che ciò possa essere di stimolo e approfondimento allo studio della
                          ceramica e della scultura contemporanea. L' invito è pertanto «a seguire i nostri social #iorestoacasa e
                          #museocarlozaulionline #laculturanonsiferma perché le sorprese non mancheranno».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 33
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                          mercoledì 01 aprile 2020
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                                                                            Il Resto del Carlino
                                                                                  Stampa Locale

                          A distanza di 8 ore ieri tra Bologna e Ferrara

                          Due scosse in Emilia intorno a magnitudo 3 «Non ci sono danni»

                          Due scosse sensibili di terremoto, ma senza danni, ieri al confine tra
                          Emilia e Romagna: la prima, di magnitudo 3.0 è stata registrata nel
                          Bolognese alle 3,19 della mattina a 9 km di profondità, avvertita nel
                          capoluogo. I comuni più vicini all' epicentro sono Fontanelice, Borgo
                          Tossignano e Casola Valsenio. La seconda a Mirabello e Vigarano, nel
                          Ferrarese, di 2.9 (profondità 8 km) alle 11,35 poco prima del minuto di
                          silenzio per le vittime del virus.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 34
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