Unione dei Comuni Bassa Romagna - domenica, 03 maggio 2020 - Unione dei Comuni ...

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Unione dei Comuni Bassa Romagna - domenica, 03 maggio 2020 - Unione dei Comuni ...
Unione dei Comuni Bassa Romagna
     domenica, 03 maggio 2020
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Unione dei Comuni Bassa Romagna
                                                   domenica, 03 maggio 2020

Prime Pagine

 03/05/2020    Il Sole 24 Ore                                                                      4
 Prima pagina del 03/05/2020

 03/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                             5
 Prima pagina del 03/05/2020
 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                  6
 Prima pagina del 03/05/2020

Il Resto del Carlino Ravenna

 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 33                                        7
 Distanziamento e mascherine sul bus A controllare dovrà essere l' autista
 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35                                        9
 «Sono un operatore sanitario Non pensavo di ammalarmi»
 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36                                       11
 «Mercato italiano quasi fermo, estero ridotto del 75 per cento»
 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39                                       12
 Un solo positivo in due giorni. Ma c' è anche un altro decesso
 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                                       14
 Rapina con la pistola, il giovane resta in carcere
 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                       16
 Prima pagina Faenza Lugo

 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                       17
 Da 'Tampieri' 150mila euro per gli ospedali

 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                       18
 Domani nuovi lavori alla rete idrica

 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                                       19
 Il quadrimestre più secco da oltre 120 anni
 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                       20
 «L' ospedale torni alla normalità»
 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                       21
 'Cuore e territorio' dona due caschi
 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                       22
 Dalla Smurfit Kappa di Massa altri 9mila euro per 'Mettiamoci il cuore'
 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                       23
 Quel 3 maggio in cui Fellini scelse a Lugo comparse per Amarcord
 03/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 52                                       24
 Rifatto l' asfalto dell' Adriatica tra il ponte della Bastia e Taglio Corelli

Corriere di Romagna Ravenna

 03/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 5                  GIANLUCA ROSSI   25
 Solo un nuovo contagio e zero decessi «Nel Ravennate l' incidenza più bassa»
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03/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6                                         27
 Lezioni on line da casa Per tutti alle Medie, per pochi alle primarie

 03/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                ALESSANDRO CASADEI      29
 «Siamo felici di ripartire ma preoccupa la sicurezza»
 03/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                        31
 Riaprono domani i parchi e i giardini ma non skate park e piastre attrezzate
 03/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                AMALIO RICCI GAROTTI    32
 «Mercato auto più che dimezzato ora ripartiamo con cautela»
 03/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                                        34
 Lezioni a distanza all' Istituto "Foresti" Pc e tablet agli alunni
 03/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 33                ALESSANDRO CASADEI      35
 Sostegno alle imprese Scintille fra sindaco e opposizione

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 03/05/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                    G.Pog Cl.T.   36
 I ritardi della Cassa in deroga: pagati solo 35mila lavoratori
 03/05/2020    Il Sole 24 Ore Pagina 8                                                  Marco Morino    38
 Bus e tram, a Milano è già allarme per il raddoppio dei passeggeri
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[ § 1 § ]

            domenica 03 maggio 2020
                                                       Il Sole 24 Ore

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[ § 2 § ]

            domenica 03 maggio 2020
                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
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[ § 3 § ]

     domenica 03 maggio 2020
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
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[ § 1 5 7 8 2 0 8 2 § ]

                          domenica 03 maggio 2020
                          Pagina 33

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                          Il Resto del Carlino Ravenna

                          Distanziamento e mascherine sul bus A controllare dovrà essere l' autista
                          I posti a sedere disponibili saranno contrassegnati, e segnalati invece quelli vietati: i mezzi viaggeranno al 40% delle
                          loro possibilità di carico. Ci saranno i 'facilitatori', che avranno il compito di assistere e informare i clie

                          Un metro di distanza tra un passeggero e l' altro, tutti con la mascherina,
                          già dotati di biglietto. Da domani, con la riapertura dopo il lockdown di
                          almeno altre 5mila aziende, le corse dei mezzi pubblici di Start passano
                          dal 30% al 75% rispetto al pre-coronavirus. Ma è un riavvio che per i bus
                          non è privo di incognite. Innanzitutto, sul numero dei passeggeri che
                          potranno salire a bordo. «Le capienze dei mezzi - spiega Start - saranno
                          ridotte rispetto alla capacità omologata, con l' obiettivo di garantire la
                          distanza di un metro fra le persone»: in assenza di una indicazione di
                          carattere nazionale è questa l' unica regola da rispettare per definire la
                          capienza di un bus. I posti a sedere disponibili saranno contrassegnati
                          rispetto a quelli vietati. Sarà l' autista, in base alle proprie valutazioni e
                          dopo aver avvertito la centrale operativa, a decidere se saltare una
                          fermata perché il bus è troppo affollato. Da calcoli un po' empirici, ma
                          verosimili, i bus viaggeranno al 40% della possibilità. Sarà ancora l'
                          autista, in caso di un passeggero sprovvisto di mascherina, «a
                          interrompere il servizio». La vendita di ticket sul bus poi sarà possibile solo se il mezzo è dotato dell' apposita
                          emettitrice. «La grande incognita - spiega Raffaele Rossi della Fit-Cisl - sarà la presenza numerica a bordo. Ma anche
                          quale sarà in generale l' affluenza, perché le scuole sono chiuse, così come molte imprese e uffici. Vedremo come
                          andrà nei primi giorni, poi valuteremo con l' azienda eventuali correttivi». Per vigilare alle fermate, viene poi introdotta
                          la figura del 'facilitatore'. «Ogni facilitatore, riconoscibile e attrezzato con dispositivi di protezione - aggiunge Start -,
                          registrerà comportamenti e qualunque fatto possa essere eventualmente utile alle autorità sanitarie. Il personale
                          viaggiante a bordo è sempre in contatto con la centrale operativa per condividere necessità e urgenze». La porta
                          anteriore del mezzo resterà chiusa, per la salita e la discesa saranno utilizzabili le altre porte appositamente indicate
                          per l' entrata e l' uscita. Per quanto riguarda le corse, sono state aumentate quelle dirette al distretto chimico e alla
                          Marcegaglia. La nuova formulazione del servizio resterà attiva dal lunedì al sabato. Nell' area extraurbana le linee
                          effettueranno il servizio feriale e festivo 'non scolastico'. Nei giorni festivi, nell' area extraurbana, verrà interamente
                          sospeso salvo le linee che portano al polo industriale di via Baiona (le corse di linea 149, 156 e 195 che connettono
                          con i poli Marcegaglia

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 7
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[ § 1 5 7 8 2 0 8 2 § ]

                          domenica 03 maggio 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                          Il Resto del Carlino Ravenna

                          e Enichem. Sul sito internet www.startromagna .it sono indicati orari e frequenze). Il servizio traghetto tra Marina e
                          Porto Corsini sarà operativo dalle 5 alle 0.30, le modalità di accesso verranno testate nei prossimi giorni. Restano
                          sospesi a Lugo il servizio Mercabus, così come le due linee urbane di Riolo (in quanto scolastiche). In riferimento al
                          servizio provinciale «Urbano Cervia e Forese»: per la linea 'Forese' si effettuerà il servizio non scolastico previsto per
                          il mese di maggio; per la linea '201-Urbano Cervia' dal 4 maggio fino al 16 maggio il servizio sarà ridotto nei giorni
                          feriali a una corsa ogni 2 ore. Nessun servizio nei giorni festivi. Dal 18 maggio fino al 6 giugno si riparte con il servizio
                          regolare previsto per il mese di maggio, una corsa ogni ora. I Punto Bus saranno aperti da lunedì a sabato, dalle 7 alle
                          19. Lorenzo Tazzari.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 8
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[ § 1 5 7 8 2 0 7 8 § ]

                          domenica 03 maggio 2020
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                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino Ravenna

                          L' intervista/2 Gianni Conficconi

                          «Sono un operatore sanitario Non pensavo di ammalarmi»
                          «Bardati con tutte le protezioni credevo fosse molto difficile essere contagiati»

                          Gianni Conficconi è un operatore sanitario che lavora all' ospedale di
                          Lugo, nell' area Covid. Da lunedì è al Covid hotel, dopo aver contratto il
                          virus. Quando i primi sintomi? «Sono stato poco bene sabato notte, una
                          settimana fa». Temeva di ammalarsi? «No. Bardati come lavoriamo
                          pensavo che fosse difficile prendere il virus, ma evidentemente può
                          succedere». Come sono iniziati i sintomi? «Da venerdì mattina avevo
                          un po' di tosse secca, ma roba da poco. Ho pensato non fosse nulla.
                          Sabato sera stavo bene, poi la notte è stata travagliata: non riuscivo a
                          dormire. La mattina alle 6 mi sono svegliato con la febbre». Cosa ha
                          fatto? «Sono andato al Pronto soccorso. L' esito del tampone non mi ha
                          sorpreso». Quando ha deciso di fare la quarantena in hotel? «Me lo
                          ha proposto lunedì mattina un dottore dell' Igiene pubblica al telefono.
                          Ho una figlia piccola e sarebbe stato difficile gestire le cose a casa. Mia
                          moglie lavora nel mio stesso reparto. Stanno bene. A mia moglie hanno
                          fatto il tampone, negativo». Le sente spesso? «Sì. Mia figlia mi
                          videochiama sempre. Per lei è difficile, già all' inizio dell' emergenza l' avevamo dovuta mandare dai nonni perché
                          non era facile gestire i turni nuovi nel reparto Covid». Com' è lavorare con i pazienti Covid? «Ci sono casi tristi e
                          altri che ti danno delle soddisfazioni. Ci sono anziani completamente soli che non possono comunicare con i parenti
                          perché non hanno uno smartphone, e poi ci sono le dimissioni, momenti belli. Nel nostro reparto c' erano anche
                          pazienti trasferiti da Piacenza. Quando sono andati a casa è stato emozionante».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 9
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[ § 1 5 7 8 2 0 7 8 § ]

                          domenica 03 maggio 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                         Il Resto del Carlino Ravenna

                          Dev' essere stato uno shock per loro, addormentarsi a Piacenza e svegliarsi a Lugo «Non può immaginare cosa
                          avevano negli occhi. Erano terrorizzati, nervosi, e noi cercavamo di tranquillizzarli. Inizialmente non avevano telefoni,
                          poi un po' di attrezzatura è arrivata». E questo ha cambiato le cose? «È incredibile la forza che le persone
                          prendono dal contatto con i propri cari. Li vedi che cambiano, anche il loro aspetto migliora. C' erano delle anziane
                          tristi che per le videochiamate si facevano belle, si pettinavano e acconciavano». Torniamo a lei. Come sta ora?
                          «Non ho quasi più sintomi. Tra due settimane mi faranno il primo tampone di controllo, vediamo. C' è gente che è
                          guarita in 25 giorni, altri in 45». Parlare con gli altri ospiti? «Sotto alla mia stanza c' è quella di un mio ex paziente
                          con cui chiacchieriamo in balcone. L' ho salutato sabato sera dicendogli che l' avrei rivisto nel turno di domenica
                          notte, invece ci siamo rivisti sull' ambulanza per venire qua. Sembra una barzelletta». sa.ser.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
[ § 1 5 7 8 2 0 7 7 § ]

                          domenica 03 maggio 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                          Il Resto del Carlino Ravenna

                          Il produttore

                          «Mercato italiano quasi fermo, estero ridotto del 75 per cento»
                          Alla Cantina Randi di Fusignano si punta sulla comunicazione e gli accordi con ristoranti che consegnano a domicilio

                          Massimo Randi è titolare della Cantina Randi di Fusignano. Coltiva 44
                          ettari a vigneto e i suoi fiori all' occhiello sono Rambela e Burson, vitigni
                          autoctoni. In tempi normali avrebbe già spedito all' estero 40mila
                          bottiglie. E in tempi di coronavirus, quante ne ha spedite? «Se va
                          bene, ne esporteremo diecimila. In Europa, la Germania ha confermato l'
                          ordine, ma in Svizzera non hanno preso una bottiglia. Il mercato
                          giapponese ha confermato l' ordine, gli Stati Uniti prenderanno 1500
                          bottiglie su 8mila. Io resto ottimista, vorrà dire che il prossimo anno
                          avranno ancora più voglia dei nostri vini di qualità». In Italia vendete 50
                          mila bottiglie. Come sta andando oggi? «Il mercato italiano è fermo
                          all' 80%: sono chiusi alberghi, bar, ristoranti, agriturismi». Come state
                          reagendo? «Investiamo nella comunicazione e abbiamo fatto accordi
                          con locali che consegnano a domicilio, affinché abbinino anche le nostre
                          bottiglie. Quello che conta è stare sul mercato. Anche se sono convinto
                          che il delivery si consoliderà sempre più. Non possiamo più organizzare
                          eventi in cantina, dove chef internazionali presentavano i loro piatti abbinati ai nostri vini. Per noi è sempre stata una
                          promozione importante. Però non ci demoralizziamo. Appena le attività riprenderanno, saremo pronti» Siete ricorsi
                          agli ammortizzatori sociali? «Certamente, tre persone su sei. Non potevamo fare diversamente, non c' è proprio
                          lavoro in questa lunga fase. Ma appena si potrà, ritorneranno in cantina». Quanto tempo servirà per tornare ai
                          livelli pre Covid 19? «Almeno due o tre anni. Gli effetti della pandemia avranno strascichi. La cosa principale resta
                          fermare il virus. Poi le buone abitudini torneranno. E un buon bicchiere di vino». lo. tazz.

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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                         Il Resto del Carlino Ravenna

                          Un solo positivo in due giorni. Ma c' è anche un altro decesso
                          Non ce l' ha fatta un 75enne. Il commissario Venturi: «Ravenna ha la più bassa incidenza a livello regionale»

                          Con un decesso, purtroppo non ce l' ha fatta il ravennate Ermes Mazzesi,
                          75 anni, e un solo nuovo caso di positività (una donna che ha un
                          operatore sanitario come parente), sono in netto miglioramento anche
                          nel ravennate i numeri sul coronavirus dopo le giornate di venerdì e ieri.
                          Inoltre si contano ulteriori 14 guarigioni complessive più una guarigione
                          clinica di un paziente che effettuerà nei prossimi giorni il tampone di
                          negativizzazione. In totale sono circa 180 le persone che restano in
                          quarantena e sorveglianza attiva, in quanto contatti stretti con casi
                          positivi o rientrate in Italia dall' estero. I casi diagnosticati da inizio
                          contagio sul territorio sono 983 e, del totale, 51 sono residenti al di fuori
                          del ravennate, 445 a Ravenna, 127 a Faenza, 67 a Lugo, 64 a Cervia, 60 a
                          Russi, 32 a Bagnacavallo, 29 ad Alfonsine, 22 a Castelbolognese, 21 a
                          Fusignano, 16 a Cotignola, 11 a Massa Lombarda, 10 a Brisighella, 8 a
                          Conselice e Riolo Terme, 7 a Solarolo, 3 a Sant' agata Santerno e 2 a
                          Casola Valsenio. In totale, in Regione si contano 332 nuove guarigioni e
                          161 malati in meno. Nel complesso, dunque, sono circa 9.300 i casi ancora attivi e 12.900 le persone guarite. «È la
                          differenza piu' alta tra tutte le regioni italiane - esulta il commissario per l' emergenza Sergio Venturi durante la
                          consueta diretta Facebook -: al nord siamo in compagnia di Veneto e Friuli Venezia Giulia, al sud altre Regioni sono in
                          questa situazione ma con numeri più piccoli». Il pensiero di Venturi poi va a chi non ce l' ha fatta: ieri infatti si sono
                          registrati altri 35 nuovi decessi, che si vanno a sommare ai 29 ddel Primo maggio, per un totale di 3.614 persone che
                          hanno perso la vita. «Caliamo ancora troppo lentamente, ma caliamo - commenta il commissario-, è comunque un
                          dato che ci fa pensare bene al futuro e alla riduzione sempre più rapida, arrivando finlamente a dichiarare lo zero. In
                          alcune province ci siamo già, in altre dobbiamo ancora lottare per arrivarci». Ma lo sguardo in avanti è fiducioso.
                          «Siamo al record della fase calante - sottolinea ancora Venturi -, non abbiamo mai avuto così pochi nuovi casi. E
                          questi 206 sono quasi tutti legati agli ultimi due focolai, nelle Rsa e quelli familiari. Segnalo anche che, in fase
                          crescente, questo numero lo abbiamo avuto il 12 marzo e in quella fase raddoppiavamo i contagi in due giorni. Era
                          quasi un altro mondo», rimarca il commissario. Concludendo il suo discorso nell' ormai classica diretta quotidiana
                          sui social, Venturi non manca di analizare i numeri. E nel farlo, non può non applaudire «alla provincia di Ravenna, che
                          ha la percentuale di incidenza più bassa in assoluto in Regione, ha superato anche Ferrara, complimenti alle
                          istituzione, al personale sanitario e ai ravennati, per questo risultato molto rilevante». Infine, una raccomandazione

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                          domenica 03 maggio 2020

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                                                                         Il Resto del Carlino Ravenna

                          in vista delle riaperture di lunedì: «Prudenza e testa sulle spalle - raccomanda Venturi -. Mi auguro che questo trend
                          sia rapidamente superato nelle prossime giornate, stiamo andando bene. E mi auguro che anche la prossima
                          settimana tutti manteniamo la testa sulle spalle, mantenendo il distanziamento fisico e stando al sicuro al lavoro e
                          nelle nostre case».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 13
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                                                                         Il Resto del Carlino Ravenna

                          Rapina con la pistola, il giovane resta in carcere
                          Il gip Galanti ha deciso sia per la convalida del fermo che per la custodia cautelare per il 21enne

                          Sia la convalida del fermo che la custodia cautelare in carcere. È quanto
                          il gip Andrea Galanti ha deciso per Malick Kassama, il 21enne originario
                          del Gambia con permesso di soggiorno rilasciato nel 2018 a Ravenna per
                          motivi umanitari e bloccato dalla polizia locale per la rapina compiuta
                          martedì pomeriggio in via circonvallazione piazza d' armi ai danni di un
                          29enne di Lugo. Secondo gli elementi raccolti dalla procura, il 21enne,
                          spalleggiato da due complici, dopo avere puntato una pistola al petto del
                          29enne, sarebbe riuscito a farsi consegnare un portafogli con 400 euro.
                          Quindi, assestandogli una spinta prima della fuga, ha procurato al
                          lughese abrasioni per una prognosi di 10 giorni. Gli agenti lo hanno
                          fermato mercoledì pomeriggio nel suo alloggio, in un residence
                          ravennate. Nella successiva perquisizione, gli uomini in divisa hanno
                          sequestrato 25 grammi di marijuana, indumenti compatibili con quelli
                          usati dal ragazzo durante la rapina e un portafogli con due cifre separate,
                          tra cui 400 euro. La ragazza alla reception ha poi spiegato che giusto
                          quella mattina, il 21enne gambiano aveva saldato l' intero periodo di soggiorno. Inoltre nell' alloggio c' erano bagagli
                          pronti e documenti falsi. L' allarme rapina era scattato verso le 16.45 quando una pattuglia della Polizia Municipale si
                          era imbattuta in piazza Caduti nel 29enne in evidente stato di agitazione. Il ragazzo aveva riferito di essere arrivato a
                          Ravenna per incontrarsi con un paio di amici e, in quel frangente, di essere stato rapinato da tre individui: aveva
                          sentito «improvvisamente qualcuno che, arrivandomi alle spalle, mi spingeva alla schiena con forza», ha raccontato il
                          29enne. E quello che impugnava la pistola, gli avrebbe allora detto: «Dammi il portafogli, ti sparo». Il Gip, pur
                          evidenziando «alcune incongruenze» riferite dal rapinato e dai suoi due amici per quelli che ha catalogato come
                          «aspetti marginali poco chiari o contraddittori», ha ritenuto sussistenti i gravi indizi nell' ambito di una vicenda
                          connotata da un «profilo criminologico di soggetti allo sbando, risolti» e «caratterizzati da vigorosa pericolosità
                          sociale». Circa il pericolo di fuga, il gip ha evidenziato come l' indagato, difeso dall' avvocato Francesco Furnari,
                          avesse saldato il conto nell' imminenza della fase 2 delle restrizioni da coronavirus. Tra le cose trovate nelle indagini
                          coordinate dal pm Angela Scorza, figura un video presumibilmente girato in Darsena e postato su un profilo social
                          del 21enne nel quale si vede un uomo incappucciato impugnare una pistola.

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                                                                Il Resto del Carlino Ravenna

                          © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                               Il Resto del Carlino Ravenna

                          Prima pagina Faenza Lugo

                          Prima pagina Faenza Lugo

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                                                                        Il Resto del Carlino Ravenna

                          Da 'Tampieri' 150mila euro per gli ospedali

                          Non si fermano i gesti di generosità per strutture e operatori impegnati in
                          prima linea nel combattere il Covid-19. La 'Tampieri financial group' ha
                          recentemente donato 150mila euro in favore dei pronto soccorso di
                          Ravenna, Faenza e Lugo. In quest' ultimo ospedale sono poi arrivati
                          200mila euro per l' acquisto di dispositivi per la terapia intensiva da
                          Unitec; 10mila dalla Minardi Industries, 20mila da Terre Cevico, 20mila
                          dalle Distillerie Mazzari, 20mila da Sica e 50mila da Unigrà. La sezione
                          manfreda dell' Avis invece ha recentemente donato all' ospedale di
                          Faenza 400 mascherine FFP2 certificate e 550 camici idrorepellenti. In
                          occasione della donazione l' Avis ricorda l' importanza delle donazioni di
                          sangue e plasma in un momento così difficile sul fronte sanitario. Infine
                          da segnalare anche la generosità di un imprenditore tessile faentino,
                          Germano Zama, che ha riconvertito alcune linee di produzione per
                          realizzare mascherine non mediche, in cotone in tantissime fantasie, con
                          all' interno uno strato di tessuto-non-tessuto e perfettamenti lavabili.
                          Durante i primi giorni della pandemia nei quali era impossibile trovare mascherine e la gente si copriva come poteva,
                          Zama ha voluto donare centinaia di mascherine a molti operatori delle forze dell' ordine e ai volontari della Croce
                          Rossa, ma anche a semplici conoscenti.

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                                                                            Il Resto del Carlino Ravenna

                          CONSELICE

                          Domani nuovi lavori alla rete idrica
                          Possibili disagi per i residenti nelle vie Verdi, Puntiroli e Battisti

                          Domani, lunedì 4 maggio, a partire dalle 8 e per una durata di circa 9 ore,
                          Hera proseguirà i lavori di potenziamento della rete idrica a Conselice.
                          Sarà eseguito un collegamento della nuova rete nell' incrocio tra le vie
                          Puntiroli, Verdi e Battisti: durante i lavori sarà interrotta l' erogazione dell'
                          acqua nel tratto di queste tre vie compreso tra via Selice e la ferrovia. A
                          seguito dell' intervento potranno verificarsi irregolarità temporanee nella
                          fornitura dell' acqua (abbassamento della pressione, alterazione del
                          colore), di cui è confermata la potabilità. I residenti nell' area interessata
                          dai lavori saranno preavvisati tramite un volantino informativo distribuito
                          dagli incaricati Hera.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 18
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                                                                          Il Resto del Carlino Ravenna

                          Il quadrimestre più secco da oltre 120 anni
                          In base ai dati registrati ad Alfonsine, nei primi 4 mesi di quest' anno sono caduti 58 millimetri di pioggia rispetto alla
                          media di 190

                          «Nella provincia di Ravenna quello che ci siamo da poco lasciati alle
                          spalle è stato il quadrimestre più secco degli ultimi 120 anni. Prendendo
                          come riferimento i dati di piovosità relativi alla stazione meteo di
                          Alfonsine, attiva ininterrottamente dal 1896, scopriamo infatti che in
                          questo 2020, nel periodo compreso tra il primo gennaio e il 30 aprile, si è
                          registrato un accumulo complessivo pari a 58 millimetri di pioggia,
                          quando di millimetri, prendendo come riferimento il periodo
                          climatologico di riferimento 1971-2000, ne dovrebbero cadere circa 190».
                          A rendere noto uno scenario che a livello soprattutto di agricoltura desta
                          grande preoccupazione è il tecnico meteorologo Roberto Ghiselli.
                          «Sempre considerando i dati rilevati dalla stazione di Alfonsine - precisa l'
                          esperto meteo - in febbraio le precipitazioni sono state praticamente
                          nulle a fronte di 37 millimetri di media, mentre in aprile sono caduti
                          appena 15 millimetri di pioggia, quando ne dovrebbero mediamente
                          cadere 56. In gennaio si è registrato un accumulo di 20 millimetri a fronte
                          di una media di 43 millimetri. A limitare, per così, dire i danni è stato il mese di marzo con 23 millimetri a fronte dei 53
                          che dovrebbero cadere. Il che significa che in questo primo quadrimestre dell' anno si è registrata una diminuzione
                          media nelle precipitazioni che oscilla tra il 60 e il 70 per cento». Ghiselli osserva che «solo nei primi 4 mesi del 1989,
                          quando caddero complessivamente 71 millimetri di pioggia, ci si avvicinò al valore di quest' anno. E' bene
                          sottolineare che, pur avendo preso come riferimento la stazione meteo di Alfonsine, si tratta di uno scenario
                          sovrapponibile a quasi tutto il restante territorio della provincia. Un deficit idrico che purtroppo, se anche durante
                          questo mese di maggio dovesse continuare il trend dei primi 4 mesi, finirebbe per arrecare, a chi non ha la possibilità
                          di irrigare, 'sofferenze' alle colture, diverse delle quali messe tra l' altro già a dura prova dalle gelate tardive. A
                          complicare le cose è anche il garbino o libeccio, un vento caldo ed asciutto proveniente da sud ovest, che da una
                          decina di giorni soffia sulla nostra provincia, acuendo l' evaporazione del terreno e quindi lo stato siccitoso». Alla
                          domanda se si intravedono precipitazioni, Ghiselli spiega che «in base alle proiezioni (non le previsioni, ndr) dei centri
                          di calcolo per quanto riguarda i mesi di maggio e giugno si prospettano apporti pluviometrici nella norma e anche
                          superiori alla stessa, con il settore agricolo che ne trarrebbe quindi giovamento. Per quanto riguarda invece le
                          previsioni a breve, nei prossimi 4-5 giorni non sono previste precipitazioni». Luigi Scardovi.

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                                                                          Il Resto del Carlino Ravenna

                          «L' ospedale torni alla normalità»
                          Il gruppo 'Partecipazione sociale' chiede l' immediato ripristino delle funzioni di cura del presidio lughese

                          Il futuro dell' ospedale Umberto I di Lugo è al centro del dibattito politico
                          locale. Dopo gli interventi di Pd e di 'Insieme per Lugo', e dei Verdi, prende
                          posizione il gruppo 'Partecipazione sociale' che chiede di ripristinare
                          adesso le normali funzioni di cura del presidio ospedaliero. «Ci
                          auguriamo che le dichiarazioni di Bonaccini di valorizzare gli ospedali
                          divenuti 'Covid hospital' diventino presto realtà. Ma non ci nascondiamo
                          la difficoltà di provvedere ad un ripristino, che, nelle condizioni attuali
                          significa la implementazione ex novo dei reparti, dopo che abbiamo visto
                          essere tanto difficile il reintegro degli organici quando i servizi erano in
                          funzione. I Verdi mettono in relazione i propositi di ripristino dell'
                          ospedale con la realizzazione, 'nel prossimo futuro', di una struttura ex
                          novo da dedicare esclusivamente al Covid-19 e a future pandemie,
                          eventualmente utilizzando il patrimonio edilizio già esistente e liberando
                          l' ospedale da questo compito assunto in emergenza. Ma nel frattempo, i
                          servizi di prossimità dell' Umberto I, ad eccezione degli ambulatori e dell'
                          Hospice, resterebbero disattivati. Per uscire rapidamente da questa 'paralisi' c' è una sola strada percorribile:
                          realizzare subito la separazione ermetica tra reparto Covid e altre funzioni di cura, compresa la Rianimazione e
                          Terapia intensiva, e con altrettanta immediatezza ripristinare gli organici dei reparti di Chirurgia generale, Ortopedia,
                          Urologia, Medicina generale e Pronto Soccorso».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 20
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                          OSPEDALE UMBERTO I

                          'Cuore e territorio' dona due caschi

                          Sono stati consegnati all' ospedale di Lugo, divenuto per la pandemia
                          'Covid Hospital', due caschi respiratori completi di generatore di
                          ventilazione non invasiva. A donare gli apparecchi è stata l' associazione
                          'Cuore e Territorio' grazie alla raccolta fondi avviata in marzo, che ha
                          riscosso numerose adesioni dai cittadini (a oggi è stata superata la cifra
                          di 80mila euro). A ricevere i respiratori sono state la dottoressa
                          Elisabetta Varani e la caposala Simona Ferri. E' possibile donare con
                          bonifico bancario intestato a Cuore e Territorio presso Cassa di
                          Risparmio Ravenna - Iban IT02F0627013100CC0000027952, causale
                          'donazione per coronavirus'.

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                          Dalla Smurfit Kappa di Massa altri 9mila euro per 'Mettiamoci il cuore'
                          Nello stabilimento massese si è sempre continuato a lavorare usando i dispositivi

                          Nuova manifestazione di solidarietà dei dipendenti e del Gruppo Smurfit
                          Kappa, multinazionale leader nel settore del packaging in cartone
                          ondulato, presente in Italia con 20 stabilimenti, tra cui Massa Lombarda.
                          A fine marzo Smurfit Kappa Italia aveva donato 100mila euro alla
                          Protezione Civile Nazionale e in seguito è stata lanciata una raccolta
                          fondi tra i dipendenti, che l' azienda si è impegnata a raddoppiare. In Italia
                          sono stati raccolti 75mila euro, di cui 4.500 euro nello stabilimento di
                          Massa Lombarda; ci saranno perciò altri 150mila euro che andranno a
                          enti e organizzazioni locali impegnati nell' emergenza Coronavirus. A
                          Massa Lombarda rappresentanti dei dipendenti e direzione aziendale
                          hanno deciso di destinare i 9mila euro al progetto 'Mettiamoci il cuore',
                          gestito dal Comune a sostegno delle famiglie in difficoltà economica a
                          causa della pandemia. Riguardo alla Smurfit Kappa si esprime Roberto
                          Pasqua, dipendente dello stabilimento di Massa Lombarda e segretario
                          provinciale del sindacato Ugl-Carta & stampa, che spiega come è stato
                          possibile per i lavoratori dell' azienda massese continuare a lavorare a pieno ritmo, e anche più, in questa emergenza:
                          «L' azienda ha messo a disposizione un check point all' ingresso, con addetti che misurano la temperatura corporea.
                          Ci sono state messe a disposizione le mascherine e ci hanno informato con precisione su quando e come usarle. Ad
                          ogni cambio turno, un addetto provvede alla sanificazione del posto di lavoro. Sono orgoglioso di far parte di questa
                          azienda». Lorenza Montanari.

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                                                                           Il Resto del Carlino Ravenna

                          Quel 3 maggio in cui Fellini scelse a Lugo comparse per Amarcord

                          Sono passati esattamente 47 anni da quel 3 maggio 1973 in cui Federico
                          Fellini si trattenne a Lugo per 3 ore. Il regista, del quale ricorre il
                          centenario della nascita avvenuta il 20 gennaio 1920, stette in città il
                          tempo necessario per visionare le possibili comparse da utilizzare nel
                          film che stava progettando, il famoso 'Amarcord.' Angelo Ravaglia,
                          autore della testimonianza che venne pubblicata 10 anni dopo il
                          passaggio del regista, nella primavera del 1983 sul periodico dei Verdi 'La
                          Malalingua', ricordò che Fellini fu «ospite della galleria-corniceria di Otello
                          Prati, attore e cantante dialettale che aveva avuto un ruolo nel
                          'Borgorosso' di Alberto Sordi girato a Lugo qualche anno prima. Attorno
                          al suo atelier ruotavano pittori, aspiranti artisti, attori disoccupati, studenti
                          fuori corso. Un vivaio di potenziali comparse convocato per 'Amarcord',
                          ambientato in Romagna. Fellini - racconta Ravaglia - ne scelse due,
                          Esther Ricci Bitti e lo stesso Prati. La prima era una florida parrucchiera a
                          tempo perso, perfetta per il ruolo della maitresse della casa di tolleranza.
                          Nel film, ogni 15 giorni saliva in carrozza e portava a spasso per il borgo 'le signorine' per farle conoscere ai futuri
                          clienti. Otello invece, fu scelto per la voce e convocato per il doppiaggio. Una delle battute più importanti nella scena
                          del passaggio del Rex nella parte di uno degli spettatori fu "E' grande due volte il Grand hotel più il Duomo!". Per Prati
                          fu un' esperienza indimenticabile. «Ebbi modo di intervistare Prati - continua Ravaglia - Mi raccontò che Fellini gli
                          aveva dato appuntamento alle 8 di mattina nei pressi di Piazza di Spagna. Prati allora viaggiò tutta notte e quando
                          arrivò Fellini era lì ad aspettarlo. Fu molto gentile e a fine mattinata, si premurò che fosse pagato subito. » Monia
                          Savioli.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 23
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                                                                            Il Resto del Carlino Ravenna

                          Rifatto l' asfalto dell' Adriatica tra il ponte della Bastia e Taglio Corelli
                          E' in corso un importante intervento dell' Anas per sistemare i tratti più ammalorati della pavimentazione stradale

                          Lungo un tratto della Statale 16 'Adriatica' che attraversa alcuni Comuni
                          della Bassa Romagn (Conselice, Lugo e Alfonsine), sono in corso in
                          questi giorni lavori di ripristino della pavimentazione stradale. L'
                          intervento, che riguarda tratti saltuari e tra i più critici dell' arteria gestita
                          dall' Anas, interessa i circa 10 chilometri che separano il ponte della
                          Bastia (che segna il confine tra il Comune di Conselice e quello di
                          Argenta, e quindi tra la nostra provincia e quella di Ferrara) dalla frazione
                          alfonsinese di Taglio Corelli. Ad essere completamente riasfaltate sono i
                          tratti in cui sono ovviamente presenti le maggiori criticità, ossia quelli in
                          cui, a causa dell' elevato volume di traffico che (ad esclusione di questi
                          ultimi due mesi di emergenza Coronavirus) si registra ogni giorno
                          unitamente agli effetti degli agenti atmosferici, sono presenti crepe,
                          avvallamenti, piccoli dossi e buche. Non trattandosi, come spesso è
                          avvenuto a più riprese nei mesi scorsi, di semplici e poco duraturi
                          'rattoppi' ma di un completo rifacimento di tratti di carreggiata (alcuni dei
                          quali della lunghezza di qualche centinaia di metri), i lavori hanno registrato il consenso non solo degli utenti della
                          strada, ma anche di coloro che risiedono lungo la via Reale, nome che assume l' arteria nel territorio ravennate.
                          Nonostante lo scarso traffico di queste settimane dovuto alle misure restrittive imposte dal governo in tema Covid
                          19, non è da escludere qualche piccolo disagio a causa del senso unico alternato in prossimità dei lavori. Tornando
                          ai 10 km in questione, negli ultimi 15 anni si è registrato un numero impressionante di incidenti. Oltre ad una
                          novantina (tra camion ed auto) di uscite di strada, si devono purtroppo mettere in conto circa 250 feriti e ben 17
                          persone decedute, l' ultima della quali (un' automobilista di 61 anni), a causa di una paurosa uscita di strada avvenuta
                          all' alba dello scorso 31 dicembre tra lo svincolo per Voltana e Taglio Corelli, all' altezza più o meno di Chiesanuova.
                          Luigi Scardovi.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 24
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                          domenica 03 maggio 2020
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                          Corriere di Romagna Ravenna

                          Solo un nuovo contagio e zero decessi «Nel Ravennate l' incidenza più bassa»
                          Bagnara di Romagna ancora "immune" al virus, casi sotto la doppia cifra in altri cinque comuni Resta il fronte caldo
                          delle case protette. Venturi: «Per questo rimane il divieto di visite dall' esterno»

                                                                                                                                   GIANLUCA ROSSI

                          RAVENNA Nessun nuovo decesso dopo quel lodi Ermes Mazzesi, 75 anni,
                          deceduto il 1 maggio. Ieri infatti il coronavirus non ha fatto altre vittime nel
                          Ravennate. Buone notizie anche sul fronte dei contagi: accertata solo una
                          nuova positività, riferita a un paziente in isolamento domiciliare che ha avuto
                          contatti con una persona già positiva, aumento che porta a 983 i casi totali
                          diagnosticati finora in provincia. Continuano a crescere le guarigioni: per altre
                          14 persone il superamento della malattia ha avuto la "certificazione" del doppio
                          tampone di controllo, mentre per un' altra, senza più sintomi, dovrà essere
                          programmato il test per il riscontro dell' avvenuta sieroconversione. LA
                          RISPOSTA RAVENNATE AL VIRUS Dati e numeri che delineano il miglior quadro
                          a livello regionale. Ravenna infatti, come sottolineato dal commissario
                          regionale per l' emergenza coronavirus, Sergio Venturi, «è quella con la
                          percentuale di incidenza più bassa in assoluto. In questo, anche se solo per
                          qualche decimale, ha superato anche Ferrara e del risultato ottenuto va dato
                          merito e vanno fatti i complimenti a medici, infermieri, istituzioni e all' azienda
                          sanitaria». Sulle ragioni per ora si possono fare solo supposizioni, in particolare
                          sulla teoria di una sorta di"immunità" naturale ventilata dallo stesso Venturi che nelle scorse settimane ha ipotizzato
                          che per alcune aree, come Ferrara e il Polesine, la talassemia ola malaria possano aver «avuto una parte nel
                          mantenere quelle zone quasi intatte rispetto ad un attacco così forte come quello del coronavirus». Che la
                          resistenza al contagio possa essere legata a questioni di dna o fattori ereditari resta al momento un' ipotesi su cui,
                          una volta passata l' emergenza, solo gli studi scientifici potranno dire di più. Certamente, nell' analizzare la mappa del
                          contagio, non sfugge che in alcune realtà ilvirus sia stato meno aggressivo. Nel Ravennate continua a spiccare il
                          caso del piccolo comune di Bagnara di Romagna, l' unico con i suoi 2.427 residenti ad essere completamente "covid
                          free", ovvero senza casi accertati finora. Ma ci sono anche diverse altre aree che, se non "immuni", sono state in
                          qualche maniera "risparmiate": in provincia sono altri cinque i comuni in cui i contagi dall' inizio dell' epidemia non
                          sono arrivati in doppia cifra come accaduto a Casola Valsenio (2), Sant' Agata sul Santerno (3), Solarolo (7), Riolo
                          Terme e Conselice (8). I FRONTI CALDI Nonostante la fase critica sia stata superata, restano comunque ancora due
                          fronti caldi: quello dei nuclei familiari e quello delle strutture socio sanitarie, delle case protette per anziani

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 25
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                          domenica 03 maggio 2020

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                                                                         Corriere di Romagna Ravenna

                          e delle residenze per disabili. Strutture, queste ultime, per le quali non ci sarà ancora nessun allentamento delle
                          misure prese. «Gli accessi esterni per le visite dei familiari in questi contesti restano vietati - ha confermato Venturi -,
                          sia per le strutture pubbliche che per quelle private. Abbiamo bisogno di salvaguardare i nostri anziani».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 26
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                           Corriere di Romagna Ravenna

                          Lezioni on line da casa Per tutti alle Medie, per pochi alle primarie
                          Stando ai dati forniti dai dirigenti scolastici al Corriere Romagna emerge una scuola a due velocità alle Primarie,
                          mentre alle medie (anche per ragioni di età) l'uso delle tecnologie è stato più immediato

                          RAVEN NA ALESSANDRO CICOGNANI Didattica a distanza, lezioni on line,
                          tutorial, webinar. Nei primi giorni di quarantena molti istituti scolastici sono
                          corsi ai ripari. Un 'ondata anche emotiva e mediatica che spesso ha portato
                          all'idea che tutto il mondo della scuola si fosse immediatamente riconvertito
                          alla tecnologia riuscendo a garantire a tutti una continuità didattica. Ma è
                          andata davvero così? E quante scuole hanno saputo raccogliere questa sfida? Il
                          Corriere Romagna è andato a sondare l'attività messa in campo tra Ravenna e
                          Cervia dalle scuole dell'infanzia, elementari e medie per capire chi in provincia
                          stia utilizzando le video lezioni; a tutti gli effetti lo strumento che più di tutti tiene
                          occupati bambini e ragazzi e soprattutto assomiglia al metodo classico di
                          insegnamento. La sensazione - stando ai dati forniti dai dirigenti scolastici - è di
                          una scuola generalmente efficiente alle medie, ma a due velocità alla primaria:
                          dove solo alcune classi fanno davvero lezioni via web con gli insegnanti
                          collegati. Se università e scuole superiori si sono attivate subito dal primo
                          giorno per continuare a fornire il medesimo grado di formazione anche on-line,
                          lo stesso non sembrerebbe essere stato infatti per primarie e secondarie di
                          primo grado. Il perché è presto detto: più i bambini sono piccoli e più è difficile riuscire a farli stare per ore davanti a
                          un monitor ad ascoltare le maestre e, soprattutto, l'aiuto dei genitori diventa fondamentale. Peccato che molti di loro
                          ancora lavorino, diventando così complesso poter aiutare i figli nelle lezioni. E questo nonostante tutti gli istituti
                          comprensivi sparsi sul territorio siano stati dotati di risorse e mezzi per assegnare computer, tablet e chiavette usb
                          per il collegamento a internet alle famiglie che ne avevano fatto richiesta. Me d i e Andando però con ordine, in tutte
                          le diciannove scuole medie di Ravenna suddivise tra quattordici istituti comprensivi che toccano la città, il mare, ma
                          anche Alfonsine, Mezzano, Russi, San Pietro in Vincoli e Cervia è stata attivata la didattica a distanza tramite l'utilizzo
                          delle video lezioni. I presidi assicurano di essersi organizzati sin dal primo giorno di chiusura per le secondarie di
                          primo grado, mettendo a punto insieme a insegnanti e genitori un calendario di lezioni il più possibile aderente al
                          programma scolastico. Come è noto, le scuole medie formano i ragazzi e li introducono verso i cinque anni di
                          superiori, dove arrivare impreparati sarebbe un grave handicap. Ai video sono poi associati strumenti per la
                          condivisione di materiali e compiti. In più c'è anche chi ha chiesto agli alunni di presentarsi davanti ai loro computer
                          ben vestiti. È il caso della dirigente dell'Istituto comprensivo del Mare, Giovanna Providenti, che ricorda come «dopo
                          tutto si tratta pur sempre di scuola». E come darle torto. Elementari Il tema delle

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 27
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                          domenica 03 maggio 2020

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                         Corriere di Romagna Ravenna

                          video lezioni comincia a complicarsi quando si passa alle scuole primarie (tra i 14 comprensivi sparsi tra Ravenna
                          e Cervia ve ne sono 44). In questo caso sono infatti ancora molte le maestre che stanno continuando a fornire ai
                          genitori solo materiale cartaceo, compiti o file audio da fare ascoltare ai piccoli alunni, ma senza dare il via a delle
                          vere e proprie video lezioni.Alcuni dichiarano che cominceranno a breve, come l'Istituto comprensivo Darsena, altri si
                          muovono a macchia di leopardo, con classi che fanno video lezione specialmente quelle di quarta e quinta e altre
                          no. Insomma, quello delle ex elementari è un mondo dove sembrerebbe regnare maggiore confusione dal punto di
                          vista della didattica distanza, il che ha fatto sì che solo 6 istituti comprensivi su quattordici abbiano attivato le video
                          lezioni nella totalità delle classi. Per tutti gli altri vi sono problemi di organizzazione, specialmente con i genitori che,
                          lavorando, faticano a mettersi d'accordo tra loro. Nel frattempo, però, tanti bambini da ormai due mesi sono lasciati
                          davanti a fogli di carta sì prodotti dalle maestre, ma per i quali spetta ai genitori il compito di fare le spiegazioni.
                          Infanzia Se le video lezioni sono difficili alle elementari, figurarsi nelle scuole dell'infanzia. In questo caso le maestre
                          stanno cercando più che altro di coinvolgere i genitori, dando loro materiali come file audio o piccoli video da
                          mostrare ai figli. Solo l'Istituto comprensivo Randi a Ravenna ci sta provando e il comprensivo di Alfonsine.
                          «Abbiamo deciso di fare delle videoconferenze tra i piccoli dell'infanzia spiega la presidente Lia Anna Degani per
                          permettere ai bambini di rincontrarsi nonostante il momento. E devo dire che l'idea ha riscosso un grande
                          successo». © RI PRODUZION E RISERVATA

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 28
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                          Corriere di Romagna Ravenna

                          I RISTORATORI SI PREPARANO ALLA "FASE DUE"

                          «Siamo felici di ripartire ma preoccupa la sicurezza»
                          Tutti concordi che servano aiuti dallo Stato come sospensione di tasse, finanziamenti e sussidi per i dipendenti

                                                                                                                              ALESSANDRO CASADEI

                          LUGO Un boccone amaro e un conto salato; è questa la situazione che tutti i
                          ristoratori dovranno sopportare per andare avanti, a causa del prolungato stop
                          all' attività imposto dall' emergenza Covid -19. Saranno passati tre mesi se -
                          come sperano - dal 1° giugno potranno rivedere i clienti facendoli sedere, anche
                          se ancora non si sa come, dove e in quanti. Le norme sono vaghe e
                          contrastanti, regna l' anarchia e ogni Amministrazione potrebbe interpretarle in
                          modo diverso; quello che è certo invece è che le imprese della ristorazione ne
                          escono "all' osso". «Siamo felici di ripartire ma anche molto preoccupati per le
                          difficoltà di poter lavorare in piena sicurezza: alcune misure sembrano
                          veramente esagerate ma non ho le competenze per giudicarle - commenta così
                          Mirko Balestri, titolare e chef del L' O di Fusignano-; in questi due mesi abbiamo
                          resistito con le consegne a domicilio ma ora serve un cambio di passo, aiuti
                          concreti e immediati». In molti hanno optato per le consegne a domicilio, ma c'
                          è anche chi dopo essersi confrontato con l' intero staff, ha deciso di aspettare
                          tempi migliori. «Improvvisarci nelle consegne non fa per noi, non siamo
                          attrezzati, ma dall' altro ieri facciamo servizio d' asporto e la nostra fidelizzata
                          clientela non aspettava altro - inizia così Mustapha Ait, socio del ristorante Corte degli Sforza di Cotignola; ormai il
                          sacrificio è fatto, quindi preferiamo fare meno coperti ed esser sicuri di non ricadere nel lock down». Su due cose
                          invece sembrano essere tutti concordi: che sia mancato un tavolo di confronto per stabilire gli step della ripartenza e
                          che ora servano aiuti immediati dallo Stato come sospensione di tasse e tributi, finanziamenti e sussidi per i di
                          pendenti. «Abbiamo la necessità di riaprire al più presto ma anche di capire come, cosa comporterà questa
                          rivoluzione in termini di restrizioni - ci spiega Sabrina Baldassari del ristorante Zambra di Lugo -; ho cercato in tutti i
                          modi di resistere, anche col domicilio, ma per le piccole realtà questa situazione rischia di esser letale se non ci
                          sostengono economicamente». Il mondo della ristorazione è fondamentale nelle più svariate circostanze, tra queste
                          i matrimoni. «Finora ne abbiamo rinviati all' anno prossimo ben 35, perché è impensabile realizzarne uno in queste
                          condizioni - dice Mirko Rocca, chef e socio del la Locanda di Bagnara -; addirittura abbiamo preparato e consegnato
                          il pranzo nuziale a una simpatica coppia di giovani sposi di Cotignola che non voleva rinunciare a festeggiare nel
                          migliore dei modi un giorno così importante. Anche noi abbiamo resistito, consegnando a domicilio con un tocco di
                          fantasia: i nostri piatti erano da finalizzare, quindi il cliente doveva

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 29
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                          domenica 03 maggio 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna Ravenna

                          terminare la cottura secondo i nostri suggerimenti, un mondo interattivo che è piaciuto moltissimo». Ma i clienti
                          hanno più voglia o paura? Sicuramente le coppie e le famiglie non vedono l' ora di poter tornare alla normalità davanti
                          a un buon piatto di pasta o una pizza. Diverso è il discorso per le rimpatriate fra amici: pare impossibile trovare
                          tavolate di 40 metri lineari per festeggiare un compleanno o la pizzata post allenamento, quindi ai locali mancherà
                          questa clientela - di vitale importanza per chi fa grandi numeri - e gli amici si dovranno rassegnare. Ma sarà davvero
                          così? È più facile ipotizzare che, come capita sempre quando le norme sono troppo assillanti, la gente torni a
                          festeggiare gli eventi in casa propria, ordinando il cibo o cucinandoselo in casa; il risultato sarà che le attività di
                          ristorazione avranno perso molti coperti.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 30
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                          domenica 03 maggio 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna Ravenna

                          Riaprono domani i parchi e i giardini ma non skate park e piastre attrezzate

                          LUGO A seguito al Dpcm del 26 aprile e all' ordinanza regionale del 30 aprile, da
                          lunedì saranno riaperti parchi e giardini pubblici anche nel Comune di Lugo.
                          Restano invece chiusi lo skate park e le piastre polivalenti, oltre alle aree
                          attrezzate per il gioco dei bambini. Le aree chiuse saranno segnalate e
                          delimitate. All' interno dei parchi, come altrove, non è consentito svolgere
                          attività ludica o ricreativa; è invece permesso svolgere individualmente attività
                          sportiva o motoria, con accompagnatore per minori o persone non
                          completamente autosufficienti. Si ricorda che sono vietati gli assembramenti e
                          che deve essere sempre mantenutala distanza interpersonale di due metri per l'
                          attività sportiva e un metro per ogni altra attività, a eccezione di chi
                          accompagna un minore o una persona non completamente autosufficiente.
                          «Invitiamo tutti i cittadini che frequenteranno i parchi e le aree verdi a osservare
                          le norme di prevenzione per contrastare il conta gio da Covid-19 - spiega l'
                          assessore all' Ambiente Maria Pia Galletti -. Bisogna assolutamente evitare
                          assembramenti, mantenere la distanza dalle altre persone e usare la
                          mascherina se questo non è possibile. Questo è un primo momento di
                          allentamento delle norme da vivere con prudenza per evitare di rovesciare un andamento della malattia abbastanza
                          positivo nel nostro territorio. Abbiamo bisogno di muoverci ma bisogna farlo con prudenza e rispetto delle norme».
                          Per verificare il rispetto delle norme in vigore saranno intensificati i controlli da parte delle forze dell' ordine. Si
                          invitano i cittadini a frequentare se possibile le aree verdi del proprio quartiere per evitare eccessivo affollamento nei
                          parchi principali. Continua inoltre il progetto "Oasi Aperta", che si svolge alla Piccola Oasi Lilly e i vagabondi di Villa
                          San Martino, rivolto a persone con disagi di vario genere, che possono frequentare alcune aree protette per
                          beneficiare del benessere che la natura può dare. Il disagio è da certificare tramite il medico di base o il medico di
                          riferimento. Si può prendere un appuntamento con l' associazione che gestisce l' area telefonando al numero
                          3356480310e si può andare con un accompagnatore.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 31
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                          domenica 03 maggio 2020
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                         Corriere di Romagna Ravenna

                          «Mercato auto più che dimezzato ora ripartiamo con cautela»

                                                                                                                             AMALIO RICCI GAROTTI

                          Settore auto in crisi, con le vendite crollate: ne parliamo con Nicola D' Ettorre,
                          presidente Cna e concessionario auto. Come giudica la situazione nelle tre
                          concessionarie auto, nelle cinque di moto e nei saloni privati? «Tutto era
                          già al centro di una rivoluzione industriale per l' impatto del mercato elettrico.
                          Difficilmente si tornerà, in poco tempo, alla situazione di normalità conosciuta.
                          Serviranno incentivi per rimettere in moto velocemente il settore, con la
                          diffusione del car sharing, con il Governo e l' Unione Europea impegnati a
                          sostenere questo settore fondamentale per l' economia». Come sono stati
                          remunerati ,in questi 50 giorni, gli addetti? «In buona parte, oltre il 70%, di varie
                          decine di operatori sta usufruendo, oltre che delle ferie e dell' impiego, a turno,
                          degli ammortizzatori sociali messi in campo dal Governo. Per quanto riguarda
                          invece la vendita, gli addetti tra commercialie impiegati, sono fermi dal 9 marzo.
                          Le ultime notizie ci consentono di riaprire il 4 maggio, con un rientro
                          scaglionato, per contenere l' ovvio danno economico. Mi creda, come
                          imprenditori, è dura fermarsi in questo modo e non poter creare reddito per i
                          propri dipendenti, con il rischio, a dimensione locale e nazionale del 20% delle
                          maestranze, con conseguente impoverimento di molte famiglie». C o m e s o n o a n d a t e l e v e n d i t e n e l l e
                          concessionarie? «Il mercato locale azzerato rispecchia, purtroppo, quello nazionale, con un calo senza precedenti
                          nella storia dell' automobile». E le riparazioni? «Nonostante tutte le limitazioni sanitarie e di libera circolazione delle
                          persone, le officine sono rimaste aperte per garantire soprattutto un servizio di prima necessità alle persone, che in
                          questo difficile momento hanno continuato a lavorare, penso ai medici, agli infermieri, alle forze dell' ordine, ai
                          commessi dei generi alimentari, ai trasportatori. Attive al 40% le officine in marzo e al 55% in aprile». Quanto il
                          danno registrato, complessivamente in Bassa Romagna? «Un -66% (ovvero auto -8.512) con le moto -3.807
                          unità (-69,5%) e gli scooter scesi a 4.701 unità,

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 32
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                          domenica 03 maggio 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna Ravenna

                          -62,7%. Caduta del 62,4% peri ciclomotori, fermi a 532. Una Caporetto annunciata, ma meno terribile di quanto ha
                          patito il settore automobilistico. Siamo preoccupati per i prossimi 18/24 mesi». Le case automobilistiche
                          andranno in aiuto di quei concessionari più in difficoltà? «Magari allentando la loro pressione sui margini e sui
                          costi, a cominciare dallo stock, sostegni indispensabili per rimettere in sesto le nostre aziende, grandi o piccole».
                          Quali misure dal Governo? «Come nella Ue la detrazione dell' Iva sui veicoli aziendali, l' introduzione di un Ecobonus a
                          fasce in base alle emissioni di inquinamento dell' auto e un Bonus stock per le auto disponibili in pronta consegna in
                          concessionaria». È la volta buona che il trasporto automobilistico si indirizza verso la sostenibilità
                          consigliando l' acquisto di auto elettriche? «Rispetto agli anni scorsi, avranno spazio le tecnologie elettrificate
                          con il loro peso relativo sul mercato globale. Il maggior rispetto ambientale può essere una stimolo ulteriore perché i
                          clienti si avvicinino maggiormente alle nuove tecnologie Plug -In o elettriche al 100%».

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