Unione della Romagna Faentina - sabato, 29 giugno 2019

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Unione della Romagna Faentina - sabato, 29 giugno 2019
Unione della Romagna Faentina
     sabato, 29 giugno 2019
Unione della Romagna Faentina - sabato, 29 giugno 2019
Unione della Romagna Faentina
                                                      sabato, 29 giugno 2019

Prime Pagine

 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                     4
 Prima pagina del 29/06/2019
 29/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                          5
 Prima pagina del 29/06/2019
 29/06/2019   Il Sole 24 Ore                                                   6
 Prima pagina del 29/06/2019
 29/06/2019   Italia Oggi                                                      7
 Prima pagina del 29/06/2019

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                     8
 Prima pagina Faenza-Lugo
 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                     9
 TERMINI RISCHIOSI
 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                     10
 Lunedì i funerali di Enrico Liverani
 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                     11
 Affidamento di bimbo conteso Assolti i servizi sociali
 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                     12
 «Restyling per il sottopasso di via Ravegnana»
 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                     13
 «Case manfrediane e perplessità»
 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                     14
 Palazzo Milzetti, nuova ala mostre
 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 46                     15
 «Autoparco da 149mila metri, proposta assurda»
 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                     16
 Gemos verso i 49 milioni di fatturato

 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                     17
 Sessant'anni di messe, festa per don Sante Orsani

 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                     18
 Dalla tassa di soggiorno alla cultura
 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                     19
 Conad dona due tablet
 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55                     20
 Torna il Festival dedicato a tutte le sfumature del folk
 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63                     21
 Ceramiche a Vallauris
 29/06/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 73                     22
 Sgobba resta a Faenza, per lui accordo biennale

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 29/06/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                23
 Idea Services, protesta continua I lavoratori dormono fuori dai cancelli
Unione della Romagna Faentina - sabato, 29 giugno 2019
29/06/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                     24
 "Conad la Filanda" dona due tablet al commissariato di Faenza
 29/06/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                     25
 Stop a cibi con uova crude e insaccati
 29/06/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                  MICHELE DONATI     26
 «Offerta alberghiera da migliorare per attirare turisti di qualità»
 29/06/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                     27
 Il Gruppo tamburi medioevali festeggia i 35 anni di attività
 29/06/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                     28
 Finanziamenti per attività culturali

 29/06/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                     29
 Dalla Regione risorse per le Unioni dei comuni del Faentino e del Lughese

 29/06/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 21                   VALERIO ROILA     30
 La Rekico allunga per altri due anni l' accordo con Sgobba

 29/06/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                     31
 "Il cosmo in terracotta" Otsuka tra Oriente e Occidente

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 29/06/2019    Il Resto del Carlino Pagina 21                                                        32
 Crescita per Gemos, la coop faentina vola dell' 11,46%

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 29/06/2019    Il Sole 24 Ore Pagina 19                                                    Fe. Mi.   33
 Alla Giustizia si tratta sull' equo compenso
 29/06/2019    Italia Oggi Pagina 29                                                                 34
 Privacy, p.a. dietro la lavagna
 29/06/2019    Italia Oggi Pagina 35                                              CLAUDIA MERLO      35
 Impianti elettrici accatastabili. E tassabili
 29/06/2019    Italia Oggi Pagina 35                                         FRANCESCO CERISANO      37
 Incentivi tecnici solo per i contratti d' appalto. Non per le concessioni

 29/06/2019    Italia Oggi Pagina 35                                         FRANCESCO CERISANO      38
 Revisori, via libera agli aumenti
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[ § 1 § ]

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                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

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                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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                                                    Il Sole 24 Ore

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                                                       Italia Oggi

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                          Pagina 43

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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

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                          Pagina 43

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                                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          STORIE

                          TERMINI RISCHIOSI
                          di BEPPE SANGIORGI

                          NEGLI ambienti popolari del Faentino dove si parla ancora il dialetto, il
                          ragazzo viene chiamato bastêrd con le varianti al femminile e d'
                          identificazione di aspetti fisici: bastardin, bastardon, bastardàz. Termini
                          che suscitano sorpresa e quasi un affronto se si usano fuori della
                          Romagna, perché rimandano in lingua a bastardo, cioè figlio illegittimo.
                          Come accadde a Gianì, nonno dello scrittore casolano Cristiano Cavina,
                          il quale, recatosi a Roma in occasione della nascita di una nipotina,
                          quando la vide esclamò entusiasta: «Che bella bastardina!». L' altro
                          nonno, siciliano, diede un «tirone» indietro con un baluginio degli occhi
                          per niente promettente. Il qui pro quo fortunatamente fu subito chiarito,
                          spiegando la naturalezza e l' assenza di malizia con cui i romagnoli usano
                          tale termine. Chi è consapevole dei rischi connessi all' uso della voce
                          bastêrd propende per burdël che vuol dire sempre ragazzo o bambino,
                          con le relative varianti: burdlèt, burdliten e burdlöt, convinto che si tratti di
                          un termine non offensivo. In realtà ha lo stesso significato originario di
                          bastêrd, del quale però si è persa la memoria nel corso del tempo. Deriva
                          infatti da burdone, cioè, bardotto, figlio di un amore illegittimo tra un
                          cavallo e un' asina.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - sabato, 29 giugno 2019
[ § 1 4 3 1 6 3 5 6 § ]

                          sabato 29 giugno 2019
                          Pagina 45

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          BRISIGHELLA TREKKER MORTO

                          Lunedì i funerali di Enrico Liverani

                          I FUNERALI di Enrico Liverani, il 58enne trekker brisighellese morto
                          mercoledì scorso in un incidente stradale verificatosi sulla provinciale
                          Felisio alle porte di Lugo, sono previsti per lunedì alle 10 alla chiesa dell'
                          Osservanza di Brisighella. La partenza del corteo funebre, è fissata per le
                          9.45 dall' obitorio di Faenza. L' incidente si è verificato poco dopo le 20
                          quando l' uomo, in sella a una moto Kawasaki Versys 650, stava
                          procedendo lungo via Corriera con direzione di marcia Faenza-Lugo.
                          Giunto all' altezza del Maria Cecilia Hospital, per cause al vaglio della
                          polizia locale della Bassa Romagna, si è scontrato con una Fiat Panda
                          condotta da una donna di Castel San Pietro Terme che da via Madonna
                          di Genova si era immessa su via Corriera. In seguito all' urto, il 58enne è
                          finito contro una Citroen C3 condotta da una donna di Solarolo al fianco
                          della quale sedeva il figlio 18enne. Nello schianto, l' auto ha preso fuoco.
                          L' uomo è probabilmente morto sul colpo nonostante una 19enne che
                          lavora per la Pubblica Assistenza di Lugo e che abita vicino al punto dell'
                          impatto, fosse riuscita a tirarlo fuori per le caviglia. Separato, Liverani
                          lascia un figlio di 25 anni, Alessandro.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 10
[ § 1 4 3 1 6 3 5 1 § ]

                          sabato 29 giugno 2019
                          Pagina 45

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Affidamento di bimbo conteso Assolti i servizi sociali
                          In appello confermata la sentenza su un neonato faentino

                          SONO STATI assolti anche in appello i due dipendenti dei servizi sociali
                          di Faenza, una assistente e un dirigente, imputati, a vario titolo, di abuso
                          d' ufficio e di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice
                          in relazione alla gestione di un caso che riguardava un neonato. I giudici
                          della corte bolognese, hanno confermato la sentenza pronunciata al
                          termine del rito abbreviato dal gup Piervittorio Farinella nell' aprile del
                          2015 «perché il fatto non costituisce reato» e «perché il fatto non
                          sussiste». L' indagine, aperta dalla procura ravennate nel 2012, fa
                          riferimento a una vicenda innescatasi circa cinque anni prima nella città
                          manfreda. Al centro del fascicolo, una madre considerata non in grado di
                          assolvere pienamente alla gestione del bimbo appena nato a causa di un
                          proprio disagio personale e poi costituitasi parte civile con l' avvocato
                          Nicola Montefiori (la richiesta risarcitoria era stata di almeno un milione di
                          euro). Sulla questione, si era a suo tempo espresso pure il tribunale dei
                          Minorenni di Bologna con un pronunciamento poi acquisito dal pm Angela
                          Scorza agli atti così come gli interrogatori degli indagati, difesi dagli
                          avvocati Giovanni Scudellari e Antonio Primiani. Inizialmente i destinatari
                          di avviso di fine inchiesta, tutti dei servizi sociali, erano quattro: ma per i
                          due che avevano scelto di discutere la richiesta di rinvio a giudizio del pm,
                          era stato pronunciato non luogo a procedere. Secondo quanto lamentato
                          in prima battuta dall' accusa (il pm aveva chiesto due anni di reclusione, il pg invece ha chiesto l' assoluzione), gli
                          imputati non avrebbero operato in maniera appropriata nel ritenere la madre inadatta al ruolo. SECONDO la difesa
                          invece, i servizi sociali si sarebbero sempre attenuti ai protocolli di settore affidandosi scrupolosamente ai propri
                          esperti. Tanto che la stessa difesa in appello aveva depositato la sentenza, datata ottobre 2015, con la quale il
                          tribunale bolognese dei Minorenni aveva confermato la collocazione del bambino dichiarando i genitori decaduti dall'
                          esercizio della responsabilità genitoriale. Nel loro dispositivo, i giudici avevano però anche aperto alla «possibilità
                          evolutiva» del minore di «mantenere e allargare i suoi rapporti con i genitori biologici». L' indagine era partita dalla
                          denuncia presentata dalla madre del bimbo sul quale era poi stata dichiarata l' adottabilità. I quattro dipendenti dei
                          servizi sociali manfredi, avevano sempre sostenuto la legittimità del loro operato. In particolare, avevano sottolineato
                          come la famiglia affidataria fosse stata indicata dal tribunale e come nessuno di loro avesse mai avuto un ruolo nell'
                          individuare la coppia. Inoltre la decisione di sospendere gli incontri tra la madre biologica e il figlio, a loro avviso era
                          stata adottata a seguito delle relazioni negative del neuropsichiatra incaricato di stilare la consulenza in materia. Di
                          tutt' altro avviso la procura ravennate che attraverso un dettagliato e preciso ricorso, aveva chiesto la riforma della
                          sentenza. L' esito è arrivato a inizio settimana. a.col. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 11
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                          sabato 29 giugno 2019
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Restyling per il sottopasso di via Ravegnana»
                          Faenza, è al centro di un progetto di riqualificazione che vede uniti Comune e scuola

                          NEI GIORNI scorsi Emanuele Visani (nella foto), in rappresentanza del
                          comitato di cittadini Faventia, si è fatto portavoce di alcuni problemi
                          sollevati da residenti e utenti del sottopasso di via Ravegnana, passaggio
                          pedonale costruito per permettere a pedoni e ciclisti di attraversare, in
                          sicurezza, la strada provinciale 306 Brisighellese-Ravegnana, collegando
                          il popoloso quartiere San Marco, il complesso scolastico dell' istituto San
                          Rocco e il vicino campo di calcio frequentato da moltissimi ragazzi della
                          città. Secondo Visani, che ha raccolto le lamentele di alcuni residenti, «l'
                          infrastruttura necessita di urgenti lavori, perché come si può facilmente
                          notare, è afflitta da diverse problematiche che non la rendono più sicura
                          all' utilizzo. Ben sappiamo che quotidianamente in periodo scolastico quel
                          sottopassaggio dovrebbe agevolare l' attraversamento pedonale dei
                          bambini, invece ora, pur di non attraversare a raso via Ravegnana, strada
                          trafficata e pericolosa, i bambini sono costretti a utilizzare il sottopasso
                          benché ci sia presenza di un rivolo d' acqua e le ringhiere siano
                          arrugginite e in alcune parti anche divelte». Il comitato Faventia ha così
                          inviato nei giorni scorsi un' istanza al sindaco Malpezzi per evidenziare lo
                          stato del manufatto e «per far sì - conclude Visani - che si inizino i non più
                          rinviabili lavori di ristrutturazione necessari per manutenzionare la
                          struttura». A tal proposito abbiamo interpellato sia l' Ufficio Lavori pubblici
                          che l' Ufficio scolastico del Comune. Infatti la zona nei prossimi mesi, secondo quanto detto da Palazzo Manfredi, è
                          al centro di un progetto di riqualificazione. «Sul fronte della manutenzione ordinaria e straordinaria - sottolinea l'
                          assessore ai lavori pubblici Claudia Zivieri - faremo un sopralluogo al sottopasso e metteremo al più presto i lavori nel
                          programma degli interventi da effettuare con l' appalto strade Global Service». Sarebbe però importante una
                          maggiore e periodica vigilanza dello stato manutentivo di quello e di tanti altri manufatti simili, magari integrando l'
                          illuminazione e dotandoli di telecamere di videosorveglianza par dare maggiore sicurezza agli utenti anche nelle ore
                          serali. PIÙ interessante invece il progetto nel quale è coinvolto anche il sottopasso da parte della scuola San Rocco
                          assieme all' Ufficio scolastico. «Già da qualche tempo - spiega l' assessore Simona Sangiorgi - avevamo ricevuto dai
                          genitori della scuola di San Marco diverse lamentele sul cattivo stato in cui versava il sottopasso, che è molto usato
                          nel periodo scolastico, almeno dal punto di vista dell' immagine. Muri sporchi e imbrattati con bombolette spray non
                          sono un bel biglietto da visita. Per questo da tempo abbiamo, assieme alla scuola, pensato di intervenire per ripulirlo
                          dagli scarabocchi e poi facendo sbizzarrire i bambini dell' istituto scolastico che potrebbero darci una mano sul fronte
                          dell' estetica. Assieme a questo è prevista anche una riqualificazione di alcune sedute poco distanti e che si trovano
                          nel percorso tra il quartiere e lo slargo davanti la scuola che vorremmo diventassero delle panchine letterarie». Le
                          panchine letterarie sono nate a Londra anni addietro: un progetto poi mutuato un po' dappertutto, che prevede sedute
                          che ricordano la forma di un libro aperto e poi decorate graficamente. Antonio Veca © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 12
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Case manfrediane e perplessità»

                          «LA NOTIZIA della vendita delle cosiddette 'case manfrediane', che così
                          ci ostiniamo a chiamare per rispetto alle vicende storiche e all' età dell'
                          edificio nonché ai proprietari, in età rinascimentale appartenenti
                          comunque all' entourage dei Manfredi, anziché suscitare soddisfazione
                          non può che creare imbarazzo». Lo si legge in una nota del consiglio
                          direttivo di Italia Nostra (sezione di Faenza) nella quale si fa presente che
                          «acquisito al patrimonio pubblico dopo anni di tentativi senza successo,
                          come è noto l' edificio fu lasciato per anni in stato di degrado talmente
                          preoccupante da far giungere da parte della amministrazione comunale
                          alla decisione drastica della vendita anziché di una più cauta messa in
                          sicurezza in attesa di tempi migliori. Resta però da vedere se sbarazzarsi
                          del problema equivale a risolvere il problema».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA SONO GLI SPAZI DELL' ANTICO ALLOGGIO DEL FATTORE

                          Palazzo Milzetti, nuova ala mostre

                          UN NUOVO ambiente potrebbe nel futuro prossimo entrare a far parte
                          del patrimonio di palazzo Milzetti. Gli spazi dell' antico alloggio del fattore,
                          sull' ammezzato raggiungibile dal secondo piano, appena prima delle
                          soffitte, sono infatti stati liberati nei mesi scorsi dal materiale teatrale che
                          da tempo era stipato lì. Occorrerà tempo perché il Museo nazionale dell'
                          Età Neoclassica in Romagna possa espandersi in questo spazio. «Dovrà
                          essere dotato di telecamere - spiega Enrica Domenicali, la responsabile
                          di palazzo Milzetti -, e prima ancora dovranno essere messi in atto tutti gli
                          interventi necessari affinché possa essere visitabile». Poi si potrà
                          ragionare sulla sua destinazione: «Ad esempio quella di un ambiente
                          raccolto in cui dare vita a mostre sul Neoclassicismo in Romagna».
                          Operazioni che, benché le dimensioni dei locali siano ridotte, non
                          appaiono di poco conto. «Per il momento ci stiamo concentrando sugli
                          aspetti sismici del palazzo, e sul fronte della prevenzione incendi -
                          prosegue Domenicali -. È in corso la lettura dei fessurimetri applicati anni
                          fa alle pareti del museo», la quale consentirà di avere dati preziosi sulla
                          reazione della struttura agli ultimi eventi sismici, in particolare quello del
                          2012 che colpì l' Emilia, venendo più volte significativamente avvertito
                          anche in Romagna. L' alloggio del fattore sarà dunque uno dei prossimi
                          fronti su cui lavorerà la dirigenza del museo, in collaborazione con il polo
                          museale dell' Emilia Romagna. Tempi più lunghi per vedere concretizzarsi quello che è stato il sogno di tutti i direttori
                          transitati a palazzo Milzetti, e cioè ricongiungere il giardino con la porzione confinata al di là del suo perimetro, oggi
                          occupata dal cortile del Dopolavoro ferroviario, e in cui sorge la squisita capanna lignea del Liverani. Un acquisto dell'
                          area da parte del Ministero o del Comune è un' ipotesi remota. La proprietà dell' area è nelle mani di Ferrovie dello
                          Stato. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 14
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                          sabato 29 giugno 2019
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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Autoparco da 149mila metri, proposta assurda»

                          NON solo la Graziola. A mandare su tutte le furie il Movimento 5 Stelle è
                          stata anche la manifestazione di interesse arrivata sulle scrivanie di
                          palazzo Manfredi per un' area sita tra via san Silvestro e via Pana, nella
                          quale si vorrebbe realizzare un autoparco. «Un piazzale per camion e bus
                          di 149mila metri quadrati», tuonano i pentastellati, «uno spazio grande
                          quanto la porzione del centro storico racchiusa tra corso Saffi, corso
                          Garibaldi e le Mura. Proposte rese possibili dalla terrificante
                          «programmazione» urbanistica prevista nel Piano strutturale comunale
                          voluto dal Pd faentino sotto l' amministrazione del sindaco Casadio, e
                          dalla nuova legge urbanistica «cementificazione zero» voluta dal Pd
                          regionale, con a capo della commissione specifica la faentina Manuela
                          Rontini. Oltre al detto favoloso piazzale per camion, fra le sette proposte
                          «meraviglia» giunte agli uffici comunali troviamo una fantastica nuova
                          urbanizzazione da realizzare su terreni di banche e fondazioni bancarie
                          nell' area pedecollinare della Graziola (favore ai soliti noti), una
                          meravigliosa urbanizzazione per ricchi snob in adiacenza al Golf Club, e
                          un piacevole piazzale con annesso capannone per rifiuti legnosi e
                          infiammabili in adiacenza ad uno dei cinque stabilimenti che abbiamo a
                          Faenza a rischio di incidente rilevante, in modo da semplificare lo
                          spegnimento del prossimo rogo, come avvenuto alla Cava Zannoni per
                          intenderci, ed allietare così le prossime estati faentine. Il Movimento 5 Stelle è sgomento di fronte a queste assurde
                          proposte e chiede all' amministrazione Comunale di rigettarle». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 15
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                          sabato 29 giugno 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Gemos verso i 49 milioni di fatturato
                          Crescita a doppia cifra per la cooperativa di ristorazione faentina

                          CRESCITA a doppia cifra per Gemos, la cooperativa di ristorazione con
                          sede a Faenza che nel 2018 ha sfiorato i 49 milioni di euro di fatturato
                          con un aumento dell' 11,46% rispetto all' anno precedente. Un incremento
                          che si accompagna ai risultati raggiunti dal patrimonio netto, oltre 9 milioni
                          di euro (+14,53%), dall' aumento del numero di lavoratori, 1.067 (+8,99%)
                          di cui l' 85% donna e di cui 827 sono soci, e da un ristorno ai soci da
                          record che supera quota 1 milione di euro (+12,69%). «La nostra
                          cooperativa è cresciuta - commenta la presidente Mirella Paglierani -.
                          Oggi produciamo 8,8 milioni di pasti l' anno e siamo presenti in 4 regioni
                          d' Italia e, con la nostra società controllata Gemos Balkans (98 dipendenti
                          e oltre 1,250 milioni pasti prodotti l' anno), anche in Serbia. Uno sviluppo
                          che però non snatura il nostro essere cooperativa, il nostro impegno
                          verso i soci di questa compagine. Un impegno dimostrato dalle cifre
                          raggiunte con il ristorno e dalle azioni di welfare intraprese verso i soci
                          lavoratori». Il welfare aziendale è un tassello importante nella
                          programmazione della cooperativa: «Con 'Benessere Gemos - Le
                          persone al centro', dal nome del progetto di welfare aziendale messo in
                          piedi negli ultimi anni, abbiamo già riscosso diversi risultati e proposto ai
                          soci lavoratori molte iniziative che spaziano dalla salute al lavoro, dal
                          sostegno al reddito alla mobilità e al tempo libero. Tra i progetti che
                          abbiamo realizzato nel 2018 hanno ricevuto grande interessamento le borse di studio riservate ai figli dei soci
                          lavoratori, per le quali sono stati stanziati 10mila euro, i corsi gratuiti di informatica e il progetto 'Prevenzione donna
                          under 45', dedicato allo screening al seno per le donne che non rientrano ancora nel programma gratuito del servizio
                          sanitario nazionale». ANCHE IL 2019 riserverà grandi soddisfazioni alla cooperativa: il primo trimestre si è chiuso in
                          linea con gli obiettivi di budget prefissati e si sta lavorando alla riorganizzazione aziendale in vista della fusione con la
                          partecipata Avendo, che avrà decorrenza dal primo gennaio 2020. «Avendo - continua la presidente è una società del
                          bolognese specializzata in ristorazione nel settore privato con all' attivo 250 lavoratori. Il 2019 ci vedrà impegnati nell'
                          organizzazione del nuovo assetto societario e del personale. Già in questa assemblea abbiamo presentato ai nostri
                          soci il bilancio consolidato (di Gemos e Avendo) che mostra un fatturato di oltre 65 milioni di euro. Ci saranno
                          conferme e novità anche per il welfare - conclude Paglierani - con altri 10mila euro da destinare alle borse di studio
                          per gli studenti meritevoli».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 16
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                          sabato 29 giugno 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Sessant'anni di messe, festa per don Sante Orsani

                          DOMANI a Borgo Rivola, l' arciprete don Sante Orsani festeggia sessant'
                          anni di messa. Lo farà con una celebrazione solenne, alle 11, seguita da
                          una piccola festa che per tanti sarà anche una rimpatriata per i 'rivolesi
                          lontani' che sono attesi per l' occasione. Don Sante è legato a Borgo
                          Rivola da un' eternità avendo trascorso lì l' infanzia, poi cinque anni come
                          cappellano e ben 51 anni come arciprete, detenendo il record di
                          permanenza di sempre alla guida della parrocchia. È nato a Riolo Terme
                          nel 1933 ed è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1959, celebrando il
                          giorno seguente la sua prima messa nella chiesa di Monte Mauro.
                          «Nonostante il riconosciuto campanilismo - raccontano i parrocchiani -,
                          don Sante si può definire un prete universale per il carisma spirituale, le
                          esperienze ecclesiali e le conoscenze musicali che affiancano la sua
                          grande umanità. Ora continua imperterrito a svolgere le sue mansioni in
                          parrocchia, con l' aggiunta dell' amministrazione della restaurata Abbazia
                          di Valsenio, fiore all' occhiello della vallata del Senio». Don Sante, alla
                          notizia della festa organizzata in suo onore, ha scherzato dicendo: «I miei
                          parrocchiani mi vogliono augurare altri 60 anni di messe, così sono certi
                          che non rimarranno senza parroco».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
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                          sabato 29 giugno 2019
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                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA QUARANTAMILA EURO INVESTITI TRA MUSICA E MOSAICI

                          Dalla tassa di soggiorno alla cultura

                          DALLA tassa di soggiorno arrivano 40mila euro per iniziative della città.
                          Sono stati assegnati in questi giorni i contributi per attività culturali e
                          turistiche legate al bando che l' Unione ha deliberato a maggio. Oggetto
                          della 'chiamata' era la realizzazione di eventi e attività di animazione per
                          dare una mano al centro storico attraverso le realtà associative culturali.
                          L' Unione ha così costituito un Nucleo di valutazione che ha analizzato le
                          diverse domande arrivate e ha provveduto, dopo un atto del dirigente
                          della cultura, a distribuire le risorse. Il senso dell' operazione era quello di
                          coinvolgere realtà culturali che potessero ravvivare non solo Faenza ma
                          anche gli altri comuni. Nel bando faentino sono finiti 40mila euro
                          provenienti dalla tassa di soggiorno e 7.500 euro da un progetto
                          regionale. La commissione che ha deciso come e a chi distribuire le
                          risorse, ha stilato una vera e propria classifica. Ora le associazioni
                          avranno 30 giorni di tempo per accettare o meno il contributo e proporre i
                          loro eventi. Tra i progetti finanziati ci sono eventi che da tempo animano
                          la città come gli appuntamenti musicali di Strade blu (5.400 euro),
                          Distretto A e Cene itineranti (7.500), Wam festival arti performative e
                          settimana del contemporaneo (10mila euro), Festival internazionale del
                          sassofono (2.500 euro) e Fucina dei sogni, festival dei buskers, che si
                          terrà a fine settembre. Da segnalare poi il contributo di 2.500 euro per la
                          mostra antologica del mosaicista Marco De Luca che si terrà in occasione della Biennale ravennate del mosaico
                          proprio a Faenza, nonché 3mila euro al Cultura impresa festival della cooperativa di cultura popolare. Co-finanziato
                          per 3mila euro il progetto Meme, teatro scienza arte e musica realizzato da Società coop E in collaborazione con la
                          Palestra della scienza e il progetto della Comunità danzante, mille euro, di Iris, la Festa della Montagna della Uoei,
                          400 euro e il carnevale di san Lazzaro con 2mila euro. TRA le novità si segnalano il progetto di valorizzazione della
                          torre di Castel Raniero, poco più di 2.500 euro, e il progetto di archeologia partecipata di Faentival per 1.000 euro.
                          Conferme poi per Cinema divino, 1.350 euro, per i concerti della fattorini (1.200 euro) e il talk show Wikipoz (1.200
                          euro). «Due anni fa - spiega Massimo Isola, vicesindaco e assessore alla cultura - abbiamo destinato alcuni fondi
                          della Tassa di soggiorno per vivacizzare le città, premiando le proposte serie e mature che da un lato aiutassero gli
                          operatori culturali nella loro progettualità, dall' altro la città ad avere più iniziative diffuse durante l' anno, con un occhio
                          particolare alla produzione di eventi originali e legati al territorio». Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 18
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                          sabato 29 giugno 2019
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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          COMMISSARIATO

                          Conad dona due tablet

                          IL DIRETTORE del centro commerciale 'Conad la Filanda', Luca
                          Pancaldi, ha donato al Commissariato di Faenza due tablet che verranno
                          utilizzati sulle Volanti impiegate nei servizi di pronto intervento e controllo
                          del territorio. Silvia Gentilini, dirigente del Commissariato, ha ricevuto
                          dalle mani del responsabile di 'Conad Superstore la Filanda', Maurizio
                          Pelliconi, i due tablet che consentiranno agli agenti di procedere in tempo
                          reale alla identificazione e al controllo di autoveicoli.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
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                          sabato 29 giugno 2019
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Torna il Festival dedicato a tutte le sfumature del folk

                          FARE musica guardando alla luna. Prende il via l' 1 luglio, dal Museo
                          Carlo Zauli di Faenza, la 18esima edizione di Strade Blu, il festival
                          dedicato alla musica folk che quest' anno si intitola 'La luna del raccolto',
                          in omaggio ai 50 anni dal primo uomo sul satellite della Terra. Negli 11
                          appuntamenti in calendario il direttore artistico, Antonio Gramentieri, ha
                          inserito blues, rock, folk e soundtrack. «Strade Blu indica la luna - spiega
                          Gramentieri - . E non guarda il dito. Come a dire: fare musica in provincia,
                          cercare gli spazi e gli interlocutori per fare certe cose, è uno sport di
                          resistenza, non uno scatto. Bisogna allenare il respiro e le gambe, che
                          ogni volta è un foglio bianco da scrivere. E un perché da trovare. Quest'
                          anno arriviamo molto lunghi sul calendario, - aggiunge il direttore artistico
                          di Strade Blu - un po' come l' estate, ma l' importante è esserci. Quella
                          che è uscita credo sia una buona stagione di concerti, centrata sugli
                          interpreti e sulle canzoni, sul suono e su quel modo che piace a noi di
                          stare sul crinale fra tradizione e futuro. Ci sono cantautori che ci sono
                          sempre piaciuti, c' è del blues come si deve, ci sono le tradizioni del rock,
                          del folk e della soundtrack che guardano avanti, c' è un po' dell' Italia che
                          ci piace, quella che guarda oltre la provincia e oltre il confine. Quasi tutto
                          a ingresso gratuito, quasi tutto in posti da scoprire, fuori dalle mappe
                          tradizionali della musica dal vivo, cercando sempre compagni di strada
                          più che partner commerciali». La manifestazione si svolgerà in diverse location in tante città della Romagna per
                          portare la 'voce' musicale a quanto più pubblico possibile, con diversi appuntamenti a ingresso gratuito. Il programma
                          si svilupperà fino a settembre, con musicisti come Xilorius White, Theo Teardo, Vanessa Petters, Davide Bromberg
                          Band, Shilpa Ray ,Ilaria Graziana & Francesco Forni, Pipp o Guarnera e Vince Vallicelli. Si comincia il 1 luglio a
                          Faenza, al Museo Carlo Zauli, a ingresso gratuito, in via della Croce 6, con Ben Ottewell. Il cantautore inglese, molto
                          conosciuto per essere fondatore e cantante dei Gomez, si esibisce in solo chitarra e voce in una performance che
                          esalta al massimo le sue qualità vocali di baritono e il suo virtuosismo ritmico alle sei corde. Autore di tre dischi in sei
                          anni per la ATO Records, Ottewell presenta in parte il suo ultimo lavoro 'A man apart', considerato tra i suoi dischi più
                          maturi, e alcun i immancabili pezzi dei Gomez. Il calendario prosegue martedì 9 con Xilouris White sempre al Museo
                          Zauli di Faenza. Venerdì 12, in piazza Matteotti a Massa Lombarda ci sarà Vanessa Peters mentre sabato 20, Strade
                          Blu tornerà a Faenza, in piazza Nenni, con Juke Box 1969, Allunaggio; sul palcoscenico il trio formato da Antonio
                          Gramentieri, Pipp o Guarnera e Vince Vallicelli. Sabato 27, la Davide Bromberg Band, sempre in piazza Nenni a
                          Faenza e lunedì 29, alla Rocca Conti Guidi di Modigliana, Ululanti alla luna. Ad agosto, sabato 3, Shilpa Ray al Bosco
                          di Fusignano. Domenica 11 agosto sarà la volta di Nine Below Zero, in piazza Matteotti a Modigliana, mentre
                          mercoledì 21, The Indians, nel Giardino della Biblioteca di Alfonsine. Ultimo appuntamento del mese, venerdì 23
                          agosto con il duo Ilaria Graziano & Francesco Forni, alla piazzetta della Misura di Forlì. A settembre, la data è ancora
                          da assegnare, al Complesso San Giacomo di Forlì, Strade Blu chiud e la rassegna con Teho Teardo. Antonio Veca.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 20
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                          sabato 29 giugno 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA-MIC

                          Ceramiche a Vallauris

                          LA Biennale di Vallauris omaggia l' arte ceramica italiana. Dal 28 giugno al
                          4 novembre l' evento d' arte in Francia ospita una mostra di opere
                          selezionate dalla raccolta contemporanea del Mic di Faenza. All' interno
                          della 25esima Biennale di Vallauris, lungo la Costa Azzurra, verrà ospitata
                          la mostra Terra d' Italia curata da Claudia Casali, direttrice del Mic, in
                          omaggio al Premio Faenza di ceramica che lo scorso anno ha celebrato
                          60 edizioni. Le opere presenti nella mostra sono di Lucio Fontana, Carlo
                          Zauli, Nanni Valentini, Alfonso Leoni, Giacinto Cerone, Alessandro Roma,
                          Nero/Alessandro Neretti, Silvia Celeste Calcagno, Salvatore Arancio e
                          Sissi. Uno spazio della mostra sarà poi dedicato alla ceramica interattiva
                          di Nicola Boccini. Terra d' Italia verrà affiancata infine da un omaggio al
                          design ceramico che dagli anni '50 con oggetti di design creati da Ettore
                          Sottsass, Matteo Thun, e molti altri.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
[ § 1 4 3 1 6 3 5 8 § ]

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                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Sgobba resta a Faenza, per lui accordo biennale
                          Il giocatore «Sono contento, volevo ripagare la fiducia»

                          Faenza È UN VOLTO conosciuto e amato, il quarto tassello del roster
                          della Rekico 2019-2020. Si tratta di Giorgio Sgobba, ala arrivata lo
                          scorso febbraio da Scafati (serie A2) e che ha viaggiato nella sua
                          avventura in maglia Raggisolaris a 18 punti di media in regular season e a
                          17 nei playoff. Una conferma preziosa che regala a coach Friso un altro
                          leader carismatico da affiancare a Bruni. IL RINNOVO di Sgobba, che ha
                          firmato un biennale, è arrivato all' indomani della sua assoluzione dal caso
                          sollevato dalla Procura Nazionale Antidoping risalente alla prima parte di
                          stagione quando era a Scafati. Lo scorso settembre l' allenatore Calvani
                          aveva pubblicato su Facebook una foto che ritraeva Sgobba e il
                          compagno di squadra Romeo con una flebo al braccio contente Plasil e
                          Spasmex, sostanze somministrate ad entrambi per curare una forma di
                          gastroenterite piuttosto violenta, scrivendo in un post che la squadra si
                          stava preparando per la partita della domenica successiva. Una
                          leggerezza che ha attivato la Procura Nazionale Antidoping, che ha
                          aperto un' indagine, chiedendo un anno di squalifica per i giocatori e sei
                          mesi per l' allenatore deferito per omessa denuncia. È iniziato così un iter
                          processuale lunghissimo durato fino a giovedì scorso, conclusosi con l'
                          assoluzione di tutti i soggetti coinvolti. «NON potevo non restare a
                          Faenza - spiega Sgobba - perchè i Raggisolaris sono stati l' unica società
                          ad avermi dato fiducia a febbraio, puntando su un giocatore che stava aspettando di essere giudicato per un
                          processo legato al doping e che poteva essere squalificato per un anno da un giorno all' altro. Per fortuna quella
                          vicenda si è risolta per il meglio, ma non è stato semplice vivere quei momenti. La società, lo staff e i miei compagni
                          mi hanno fatto sentire come in una grande famiglia, facendomi trovare quella tranquillità che mi mancava: nel
                          momento più duro della mia carriera ho trovato persone che hanno messo il lato umano al primo posto». UN bell'
                          attestato di riconoscenza da parte di Sgobba, pronto a vivere un' altra stagione da protagonista. «Ho parlato con il
                          presidente Raggi che mi ha spiegato i progetti futuri, confermando la serietà della società. Oltre al lato sportivo, a
                          Faenza mi sto trovando davvero bene, perché i tifosi sono fantastici e la città mi piace molto. Inoltre avrò come
                          compagno di reparto Klyuchnyk che lo scorso anno ci fece molto male quando era ad Ozzano e sarà bello giocare
                          insieme a lui». Oltre alla coppia di lunghi, nell' organico della Rekico ci sono il play Bruni e la guardia\ala Zampa,
                          pronto a subentrare dalla panchina. Luca Del Favero.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 22
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                          sabato 29 giugno 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          SALTA IL TAVOLO IN PREFETTURA

                          Idea Services, protesta continua I lavoratori dormono fuori dai cancelli
                          Alcuni sono pronti a passare per le vie legali mentre l' azienda ora minaccia di valutare gli eventuali danni subiti

                          FAENZA Poteva essere il giorno dei chiarimenti per i lavoratori di Idea
                          Services - appalto delle attività logistiche diXpo negli stabilimenti di
                          Faenza di via San Silvestro e via Corgin - e invece il tavolo in prefetturaè
                          saltato per volontà della Uil provinciale, che non ci sta a siglare un
                          accordo con la nuova società Easycoop a sua avviso «iniquo e non
                          rispettoso dei basilari diritti dei lavoratori», dice in proposito Roberto Billi
                          della Uil Trasporti locale. DAL PREFETTO Ieri pomeriggio il prefetto era
                          arrivato in piazza del Popolo a Ravenna pronto a mettere la parola fine
                          allo stato di agitazione che va avanti da una settimana fuori dai cancelli
                          degli stabilimenti. E soprattutto era arrivato con un accordo siglato da
                          Cgil, Cisl e Uil regionale migliorativo di quello precedente sottoscritto solo
                          da Cgil e Cisl oggetto della protesta. Tuttavia secondo Billi è ancora poco
                          per dire basta allo stato di agitazione. «Finalmente c' è una retribuzione
                          consolidata tutti i mesi - spiega - ma continua a non esserci la
                          maturazione dei ratei in caso di maternità. Credo sarebbe il primo e unico
                          caso in Italia». Motivo per il quale Billi ieri ha deciso di lasciare l' incontro.
                          BLOCCO AI CAMION Nel frattempo i lavoratori sono pronti a passare
                          per le vie legali. Si sono infatti trovati un avvocato e sono pronti a
                          impugnare sia il primo accordo azienda -sindacati tra Cgil e Cisl che
                          quello siglato ieri. Una protesta che non sembra voler trovare la parola
                          fine e che nella notte tra giovedì e ieri ha visto un gruppo di dipendenti
                          dormire fuori dai cancelli degli stabilimenti, pronto la mattina per bloccare
                          ancora una volta i camion in arrivo. Anche per questo l' azienda ora
                          minaccia di valutare gli eventuali danni subiti, per chiedere poi i
                          risarcimenti ai lavoratori. «Non so cosa decideranno i lavoratori - chiude
                          Billi - io gli ho suggerito lunedì di andare a lavorare. Ma anche questo accordo per me non va bene».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 23
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                          sabato 29 giugno 2019
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                                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          "Conad la Filanda" dona due tablet al commissariato di Faenza

                          FAENZA Il direttore del centro commerciale "Conad la Filanda", Luca
                          Pancaldi, ha donato al commissariato di pubblica sicurezza di Faenza
                          due dispositivi elettronici tablet, che verranno utilizzati sulle volanti della
                          polizia di stato impiegate nei servizi di pronto intervento e controllo del
                          territorio. Questo gesto suggella la costante collaborazione tra il
                          commissariato e il vicino centro commerciale, migliorandone
                          ulteriormente la sicurezza. Silvia Gentilini, vicequestore della polizia di
                          Stato, dirigente del commissariato, ha ricevuto dalle mani del
                          responsabile di "Conad Superstore la Filanda", Maurizio Pelliconi, due
                          tablet, importanti strumenti di lavoro per l' attività di controllo del territorio,
                          che consentiranno agli agenti delle volanti di procedere in tempo reale alla
                          identificazione e al controllo di autoveicoli grazie ad alcuni programmi
                          dedicati, appositamente realizzati dal ministero degli Interni. Nell'
                          occasione, la dirigente ha evidenziato «l' alto senso civico e lo spirito di
                          collaborazione dimostrati dall' azienda e dai responsabili del centro
                          commerciale "Conad la Filanda" di Faenza». Infatti, le informazioni
                          ricevute in tale ambito, hanno consentito agli investigatori del
                          commissariato di identificare due persone, che sono state denunciate
                          poiché ritenute responsabili di diversi furti e di una truffa.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
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                          sabato 29 giugno 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Stop a cibi con uova crude e insaccati

                          FAENZA Stop alle uova crude e agli insaccati freschi a base di carne
                          suina e avicola negli esercizi di ristorazione del territorio faentino. Un'
                          ordinanza emessa da tutti i sindaci dei sei comuni dell' Unione vieta,
                          infatti, a ristoranti, alberghi e a tutti gli esercizi di ospitalità la
                          somministrazione di prodotti alimentari contenenti uova crude e insaccati
                          freschi non sottoposti, prima del consumo, a trattamento di cottura. L'
                          ordinanza fa riferimento al decreto legislativo n. 267 del 2000, e
                          successive modifiche, e a una recente nota del dipartimento di Sanità
                          pubblica dell' Ausl, che suggeriscono, appunto, per motivi di salute l'
                          adozione di un provvedimento finalizzato a vietare nel periodo estivo, in
                          tutti gli esercizi di ristorazione, la somministrazione di questi alimenti. Il
                          provvedimento resterà in vigore fino al 30 settembre.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 25
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                          sabato 29 giugno 2019
                          Pagina 38

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «Offerta alberghiera da migliorare per attirare turisti di qualità»
                          Il neo assessore al Turismo, Gian Marco Monti: «Rocca da valorizzare, non si può pensare di tenerla aperta soltanto
                          ogni tanto»

                                                                                                                                MICHELE DONATI
                          BRISIGHELLA Potrebbe essere la vera regina del turismo nel territorio
                          della Romagna faentina grazie ai paesaggi mozzafiato, l' aspetto
                          squisitamente medievale e l' offerta enogastronomica di qualità, ma i dati
                          dipingono una realtà ben diversa e a tratti sorprendente: fra tutti i comuni
                          dell' Unione, Brisighella è l' unico a presentare numeri negativi per quanto
                          riguarda le prestazioni in ambito turistico. Le statistiche effettuate dall'
                          istituto Jfc per conto di If tourism company fotografano una flessione
                          negli arrivi pari al 2,2% nel quinquennio 2013-2018. E anche fermandosi al
                          solo 2018 la situazione non è buona, con un -4,4% di pernottamenti
                          rispetto all' anno precedente. Ben 14 punti in meno rispetto a Riolo
                          Terme, che ha invece registrato un aumento di presenze del 10%: 70mila
                          contro le 36mila del borgo dei tre colli. MOLTE LE POTENZIALITÀ
                          Eppure la potenzialità turistica del territorio brisighellese è sotto gli occhi
                          di tutti e uno sforzo per rilanciare tale voce nel bilancio del comune
                          porterebbe indubbiamente i suoi frutti. Ma da dove si deve cominciare per
                          invertire l' andamento e risanare la situazione? Prova a risponde re il
                          neoassessore al Turismo, Gian Marco Monti: «Il turismo può essere uno
                          dei principali indici di sviluppo economico per Brisighella - afferma -, da
                          mettere se non al primo almeno al secondo posto dietro l' agricoltura». L'
                          OFFERTA Uno dei principali difetti riguarda l' offerta alberghiera: «Non
                          possiamo ancora contare su un turismo di vera qualità - commenta Monti
                          -, molti vengono per fare una toccata e fuga e chi cena in uno dei
                          numerosi esercizi di ristorazione poi non sa dove andare a dormire. Il
                          nostro vantaggio sono gli agriturismi, ma purtroppo pecchiamo a livello di
                          hotel, dove non c' è molta scelta. Bisognerebbe lavorare in squadra con
                          albergatori e ristoratori anche per cercare di creare più posti di lavoro». GLI EVENTI Un altro aspetto da prendere in
                          considerazione è quello degli eventi ospitati in città: Feste Medievali, Brisighella Romantica, Halloween e sagre varie
                          raccolgono sì un discreto numero di visitatori (anche se il saldo con il passato è ancora una volta negativo), ma la
                          durata giornaliera limita in maniera decisiva la possibilità di raccogliere un bacino di turisti disposti a passare la notte
                          nel borgo. LA ROCCA Un fiore all' occhiello su cui la nuova amministrazione intende puntare è la Rocca: «Va
                          rivalorizzata - prosegue Monti - sotto molti aspetti. Ora non ci sono attrezzature adeguate e sarebbe positivo
                          collocarvi ad esempio letti e armature originali, oltre a lavorare seriamente sulla comunicazione: non si può pensare di
                          tenerla aperta solo ogni tanto». Insomma, Brisighella sembra faticare ad entrare nelle dinamiche turistiche del nostro
                          secolo, ma ha sicuramente tutte le carte in regola per rialzare la testa: «Essendo in carica da circa un mese - conclude
                          Monti - sto ancora analizzando la situazione nei dettagli. È necessario capire quali sono i punti di forza che possano
                          attirare il turista di un certo livello, la prima cosa da fare è proprio puntare su ciò che funziona».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 26
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                          sabato 29 giugno 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il Gruppo tamburi medioevali festeggia i 35 anni di attività

                          BRISIGHELLA Il Gruppo tamburi medioevali di Brisighella festeggia i 35
                          anni di attività. L' evento si terrà stasera al parco Diletti a Brisighella e
                          sarà il culmine delle celebrazioni del gruppo, nato nel 1984 come
                          esperienza didattica su impulso della maestra Amalia Carroli. Il testimone
                          passò poi a Francesco Asirelli che per 15 anni si dedicò alla gestione del
                          gruppo fino a quando divenne un' associazione culturale. In questi 35 anni
                          il Gruppo è diventato una presenza fissa ed insostituibile delle celebri
                          Feste Medioevali di Brisighella ed ha cominciato ad esibirsi nei principali
                          eventi di rievocazione storica in Italia ed Europa. Per l' evento di stasera
                          verrà allestita al calar del sole la "Corte dei Tamburi" dove gli ospiti
                          saranno catapultati nella vita, nei rumori, nei profumi del medioevo.
                          Durante la cena, servita rigorosamente in stile medioevale, gli ospiti
                          saranno allietati da giocolieri, saltimbanchi, virtuosi equilibristi e saggi
                          artigiani. A fare gli onori di casa saranno ovviamente i ritmi suonati dal
                          Gruppo Tamburi di Brisighella. Per informazioni e prenotazioni tel. 338
                          8383701,3351026989.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                          sabato 29 giugno 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Finanziamenti per attività culturali

                          Massimo Isola FAENZA Sono stati assegnati i contributi per attività
                          culturali e turistiche legate al bando che l' Urf aveva deliberato in maggio.
                          Oggetto della chiamata era la realizzazione di eventi e attività di
                          animazione in grado di aiutare le comunità a mantenersi vive e vitali sul
                          fronte della organizzazione culturale. Un Nucleo di valutazione ha
                          analizzatole diverse domande pervenute provvedendo poi a distribuire le
                          risorse. Tra i progetti finanziati ci sono Strade blu (5.400 euro), Distretto
                          A e Cena itinerante (7.500) e Wam, festival di arti performative e
                          settimana del contemporaneo (10mila), ma anche il Festival internazionale
                          del sassofono (2500) e la Fucina dei sogni, festival buskers che si terrà a
                          fine settembre. Da segnalare poi i 2.500 euro per la mostra antologica del
                          mosaicista Marco De Luca, nonché 3.000 euro al Cultura impresa festival
                          della Cooperativa di cultura popolare. Cofinanziato per 3.000 euro il
                          progetto Meme, nonché il progetto della Comunità danzante (1.035) di
                          Iris, la Festa della montagna della Uoei (400) e il Carnevale di san
                          Lazzaro (2.000). Tra le novità si segnalano il progetto di valorizzazione
                          della torre di Castel Raniero (2.570 euro) ed il progetto di archeologia di
                          Faentival per 1000 euro. Conferme poi per Cinema divino (1.350 euro),
                          per i concerti della Fattorini (1.200 euro) e per Wikipoz (1.200 euro). «Nel
                          bando faentino - commenta il vicesindaco Massimo Isola - sono finiti
                          40mila euro provenienti dalla tassa di soggiorno e 7.500 euro provenienti
                          da un progetto regionale. Con queste risorse abbiamo garantito la
                          realizzazione di diversi progetti radicati nella comunità. Esprimo
                          soddisfazione poiché la proposte cofinanziate parlano linguaggi molto
                          diversi, in grado di differenziare l' attività quotidiana di Faenza».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 28
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Dalla Regione risorse per le Unioni dei comuni del Faentino e del Lughese

                          BOLOGNA Oltre 17,8 milioni di euro a 39 Unioni di Comuni dell' Emilia-
                          Romagna, per rafforzare la qualità delle gestioni associate dei servizi. Di
                          questi fondi, quasi 9,6 milioni sono stati stanziati con risorse della
                          Regione e 8,2 milioni sono invece provenienti dallo Stato, aumentati di
                          circa 500.000 euro rispetto al 2018. La Regione ha assegnato in questi
                          giorni i fondi 2019 sulla base di criteri già sperimentati lo scorso anno,
                          contenuti in un apposito bando. All' Unione della Bassa Romagna
                          andranno 804.633,16 euro, all' Unione della Romagna Faentina Emma
                          Petitti 888.375,71 euro. «Anche quest' anno siamo riusciti a incrementare
                          le risorse, per sostenere quei Comuni in Emilia-Romagna che, attraverso
                          le Unioni, percorrono la strada virtuosa della gestione associata dei
                          servizi - dice l' assessore regionale Emma Petitti -. Confermiamo gli
                          elementi di innovatività e premialità introdotti nel 2018, ma soprattutto
                          cogliamo tutte le peculiarità e le difficoltà e di rafforzare le capacità
                          progettuali dei territori della regione».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          SERIE B

                          La Rekico allunga per altri due anni l' accordo con Sgobba

                                                                                                                             VALERIO ROILA
                          FAENZA C o n u n c o l p o q u a s i a s o r p r e s a , d a t e l e p r e m e s s e d i
                          rinnovamento e di ringiovanimento della squadra, la Rekico ha annunciato
                          il rinnovo biennale del contratto con Giorgio Sgobba, ingaggiato in corsa
                          nello scorso campionato. L' ala è stata tra i protagonisti della cavalcata
                          manfreda verso il miglior risultato societario di sempre, girando a oltre 18
                          punti e 6 rimbalzi medi. Ma al di là delle cifre, l' atleta toscano si è
                          dimostrato elemento carismatico che ha saputo elevare il livello di com
                          battività della squadra, inserendosene da subito nelle logiche e
                          prendendosi spesso le sue responsabilità nei momenti difficili delle
                          partite. «È quanto mi aveva chiesto coach Friso - chiarisce il giocatore -
                          ora sono felice di poter continuare il lavoro con una società che ha
                          creduto in me in un momento difficile della mia carriera. Voglio fare un
                          passo avanti a livello mentale, di concentrazione e continuità. So che ci
                          saranno tanti giovani in squadra, ma con un condottiero come Bruni che
                          so essere una gran bella persona. I Raggisolaris vogliono fare i passi
                          secondo gamba, e penso sarà una stagione divertente. Avevo deciso già
                          da qualche giorno, ma per l' ufficialità ho preferito attendere si
                          completasse l' iter processuale a mio carico». È arrivata infatti giovedì la
                          sentenza del Tribunale Antidoping, che ha assolto Sgobba, Gabriele
                          Romeo e coach Marco Calvani, dopo l' assurda vicenda rimbalzata sui
                          media nazionali all' inizio della scorsa stagione. Il tecnico, allora sulla
                          panchina di Scafati, aveva postato sui "social" una foto dei due giocatori
                          che poteva dare adito a qualche fraintendimento in materia di "doping".
                          Dopo i dovuti approfondimenti, la sentenza ha prosciolto coach e atleti,
                          escludendo la responsabilità in ordine agli addebiti a loro ascritti. «Un
                          processo che era stato rinviato due volte e che mi aveva tolto serenità. Non vedevo l' ora si giungesse a sentenza».
                          Sgobba è il quarto elemento ufficiale della rosa del prossimo campionato della Rekico, dopo l' altra conferma
                          (Zampa) e gli ingaggi di Bruni e Klyuchnik. In arrivo anche due ali under: Matteo Santucci, la scorsa stagione a
                          Palestrina, e Nicola Calabrese dell' International Imola, visto anche in prima squadra con l' Andrea Costa. Nel mirino
                          anche la guardia classe' 87 Daniele Quartieri (ex Vicenza), ma la concorrenza è forte.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 30
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          IN MOSTRA ALLA FONDAZIONE TITO BALESTRA

                          "Il cosmo in terracotta" Otsuka tra Oriente e Occidente

                          LONGIANO Longiano e Faenza chiamano Tokio, e "Oriente Occidente",
                          come un ponte artistico tra due culture, è il titolo della presentazione in
                          anteprima della mostra Between forms: il cosmo in terracotta di Mokichi
                          Otsuka in programma oggi alle 21 nella Ex Chiesa Madonna di Loreto,
                          sede della Fondazione Tito Balestra (ingresso libero). A seguire, nella
                          Corte Carlo Malatesta, il maestro Silvano Sintini si esibirà in una
                          spettacolo di Bujutsu accompagnato dalle sonorità giapponesi del flauto
                          di Karsten Braghittoni. In mostra, in anteprima e per una sola serata, le
                          opere realizzate quest' anno dall' artista giapponese nel suo soggiorno a
                          Faenza che saranno in mostra a Tokyo nel prossimo ottobre, tra queste le
                          tazze per la cerimonia del the accompagnate dal documentario girato sull'
                          arte scultorea del celebre ceramista giapponese. La sua opera coniuga la
                          grande tradizione nipponica con lo studio dell' arte ceramica occidentale
                          svolto all' Istituto d' arte "Ballardini" di Faenza e con l' approfondimento
                          della cultura classica mediterranea fino alla Grecia e all' Egitto. Le sue
                          opere sono presenti in musei come il Victoria and Albert Museum di
                          Londra, il National Museum of Modern Art di Tokyo, il Takamatsu City
                          Museum of Art - The Museum of Ceramic Art di Hyogo, la Foundationt
                          Sigaraki Ceramic Cultural Park, oltre che alla Fondazione longianese.
                          M.T.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 31
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                                                                                Stampa Locale

                          Crescita per Gemos, la coop faentina vola dell' 11,46%

                          Crescita a doppia cifra per Gemos, la coop di ristorazione con sede a
                          Faenza che nel 2018 ha sfiorato i 49 milioni di euro di fatturato con un
                          aumento dell' 11,46% rispetto all' anno precedente. Un incremento che si
                          accompagna agli ottimi risultati raggiunti dal patrimonio netto, oltre 9
                          milioni di euro (+14,53%), dall' aumento del numero di lavoratori, 1.067
                          (+8,99%) di cui l' 85% donna.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 32
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