Unione della Romagna Faentina - domenica, 20 ottobre 2019 - Unione Romagna ...

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Unione della Romagna Faentina - domenica, 20 ottobre 2019 - Unione Romagna ...
Unione della Romagna Faentina
   domenica, 20 ottobre 2019
Unione della Romagna Faentina - domenica, 20 ottobre 2019 - Unione Romagna ...
Unione della Romagna Faentina
                                                     domenica, 20 ottobre 2019

Prime Pagine

 20/10/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                                    4
 Prima pagina del 20/10/2019
 20/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                         5
 Prima pagina del 20/10/2019
 20/10/2019    Il Sole 24 Ore                                                                                  6
 Prima pagina del 20/10/2019

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 20/10/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 57                                                    7
 Slot machine e circoli Arci

 20/10/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                              8
 Prima pagina Faenza-Lugo
 20/10/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 59                                                    9
 Le scelte compiute dall' azdôra
 20/10/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61                                                    10
 La figura dell' azdôra di un tempo
 20/10/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 60                                                    11
 Rontana, scoperte sepolture «E ora ricostruiamo una casa»
 20/10/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 60                                                    12
 Frutti dimenticati, l' ultimo giorno
 20/10/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 60                                                    13
 Corso Matteotti Ecco una nuova attività
 20/10/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 60                                                    14
 Urta un' auto in un parcheggio Poi investe il proprietario
 20/10/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61                                                    15
 Lavori dopo l' incendio, la bonifica continua
 20/10/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61                                                    16
 Il maxi incendio in via Deruta

 20/10/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 65                                                    17
 Mobilità sostenibile, ecco tutte le novità sui progetti in città

 20/10/2019    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 77                                                    18
 Dopo le buone partite oggi i Raggisolaris cercano i punti Friso avverte: «Partita delicata, Ancona è forte»

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 20/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 14                                               19
 Investe automobilista dopo una lite in un parcheggio

 20/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 14                                               20
 Vende vasi di terracotta senza alcuna autorizzazione

 20/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 14                                               21
 Ben 28 parrucchieri a disposizione per shampoo e piega
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20/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 14                                            22
 APRE IL THUN SHOP
 20/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 15                                            23
 «Lupi sempre più vicini a strade, abitazioni e allevamenti»
 20/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 15                                            25
 Tiro a volo disabili: ai Mondiali un faentino è medaglia d' argento
 20/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 15                                            26
 Contributi per l' acquisto dei libri di testo per gli studenti delle secondarie
 20/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35                                            27
 A Faenza un nuovo laboratorio d' animazione
 20/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43                    CHIARA DALMONTE         28
 Un ossario con 150 corpi nuove case e fortificazioni
 20/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 43                                            29
 Palazzuolo fiorisce in autunno

 20/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24                                            30
 Super primo tempo: il derby è di Cesena Faventia si sveglia tardi

 20/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                     GIOVANNI MORINI        31
 E -Work, secondo quarto di lusso e La Spezia finisce al tappeto

 20/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 29                       VALERIO ROILA        32
 Rekico, è l' occasione per rialzarsi: al PalaCattani c' è il fanalino Ancona
 20/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 32                                            33
 Trasferta a Prato per Faenza, un altro ostacolo durissimo

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 20/10/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 9                                                   Giorgio Santilli   34
 La via giusta per abbattere tempi morti e burocrazia

 20/10/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 9                                                   Giorgio Santilli   35
 Turbo Cdp per scuole, ospedali e metro

 20/10/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 29                                                Sabino Cassese       37
 Quell' intersezione tra pubblico e privato
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[ § 1 § ]

     domenica 20 ottobre 2019
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
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[ § 2 § ]

            domenica 20 ottobre 2019
                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

            domenica 20 ottobre 2019
                                                       Il Sole 24 Ore

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[ § 1 4 8 6 6 8 5 4 § ]

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                          Pagina 57

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Slot machine e circoli Arci

                          Leggere che il circolo Arci di Granarolo ha deciso, con la nuova gestione,
                          di essere slot free' è sicuramente una buona notizia. Credevo però, nella
                          mia ingenuità, che circoli di questo genere, in generale legati al mondo
                          dell'associazionismo, non accogliessero per principio le macchinette per
                          giocare. Marina F. Gentile Marina, la sua osservazione non fa una piega,
                          senza per questo diminuire l' importanza del gesto compiuto dal circolo di
                          Granarolo. I circoli, le case del popolo, almeno sulla carta, nascono
                          storicamente con finalità diverse rispetto alle attività commerciali a 360
                          gradi ed effettivamente la presenza delle slot stona ancora di più che in
                          altri luoghi. Detto questo, le amministrazioni hanno il dovere di
                          promuovere politiche capaci di disincentivare il gioco d' azzardo
                          legalizzato ovunque. E infatti anche il Comune di Faenza ha stilato la
                          mappa dei luoghi sensibili: scuole, teatri, parchi e molto altro, attorno ai
                          quali non è consentito avviare attività legate al gioco d' azzardo
                          legalizzato. È solo l' inizio, certo, in attesa di una normativa nazionale.

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[ § 1 4 8 6 6 8 6 7 § ]

                          domenica 20 ottobre 2019

                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
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[ § 1 4 8 6 6 8 7 4 § ]

                          domenica 20 ottobre 2019
                          Pagina 59

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          C' era una volta

                          Le scelte compiute dall' azdôra

                          Beppe Sangiorgi Per noi romagnoli è una cosa normale, ma coloro che
                          provengono da altre regioni notano la consistente presenza femminile
                          addetta al servizio di sala nelle trattorie e nei ristoranti. A differenza, ad
                          esempio, di Roma, dove invece in sala sono in maggioranza uomini. Mi
                          piace pensare che questa sia la dimostrazione di come la figura dell'
                          azdôra, la reggitrice della casa, aleggi ancora nella Romagna di oggi.
                          Secondo un antico costume romagnolo gli uomini, appena rientrati dal
                          lavoro, si sedevano a tavola attendendo che l' azdôra, preparasse il piatto
                          della minestra, tagliasse le fette del pane e che desse la sua parte a
                          ciascuno. A quei tempi funzionava così.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
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[ § 1 4 8 6 6 8 7 3 § ]

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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La figura dell' azdôra di un tempo

                          [Segue dalla prima] E se la famiglia contadina era numerosa era tale l'
                          impegno che l' azdôra non si sedeva a tavola ma mangiava qualcosa in
                          fretta seduta su una sedia in un angolo, senza perdere di vista i
                          commensali per poter prontamente intervenire se qualcosa mancava. Era
                          un ruolo apparentemente negletto, in realtà al tempo era visto e vissuto
                          con dignità ed anche un poco di orgoglio dall' azdôra, servendo a volte
                          anche le figlie e le nuore. Si trattava di un ruolo importante perché era lei
                          che, come il trinciante medievale, decideva, la quantità e la qualità del
                          cibo destinato ad ogni commensale in rapporto al loro rango o al ruolo all'
                          interno della famiglia contadina. E non è da dire che le mancasse il
                          mangiare perché se ne diceva «s' la n' à magnê, la magnarà», se l' azdôra
                          non ha mangiato, mangerà. Beppe Sangiorgi © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 10
[ § 1 4 8 6 6 8 7 1 § ]

                          domenica 20 ottobre 2019
                          Pagina 60

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Rontana, scoperte sepolture «E ora ricostruiamo una casa»
                          La conferenza al Malmerendi: il prossimo anno si potrebbero provare operazioni di archeologia sperimentale

                          L' uomo 'dalle dieci teste'. Sono i resti di una sepoltura perfettamente
                          conservata l' elemento che ha sorpreso gli archeologi dell' Università di
                          Bologna impegnati fino a poche settimane fa nel sito del Castello di
                          Rontana. «È un qualcosa che non ha nulla di paragonabile con le
                          conoscenze attuali», ha spiegato l' archeologa Debora Ferreri al pubblico
                          assiepatosi nella sala conferenze del Museo Malmerendi per la recente
                          presentazione dei risultati della campagna di scavo. «È probabilmente un
                          indizio dei numerosi utilizzi di una stessa tomba: lo scheletro che
                          realisticamente è stato l' ultimo ad essere sepolto in quel punto giaceva
                          dunque a fianco delle teste dei nove precedenti occupanti del sepolcro».
                          Per gli scavi al Castello è atteso dalla Soprintendenza il via libera all'
                          apertura da marzo a ottobre del sito, nel quale si sono avvicendati negli
                          anni circa 400 tra archeologi e restauratori, che quest' estate hanno avuto
                          modo di attuare interventi di conservazione con materiali del luogo, come
                          la malta in cocciopesto, e di consolidare i muri perimetrali e i cordoli di
                          contenimento. Operazioni che l' anno prossimo, ha spiegato Debora
                          Ferreri, «ci piacerebbe vedere affiancate da altre di archeologia
                          sperimentale, come la ricostruzione di una delle residenze in legno che
                          caratterizzavano il borgo sottostante la rocca, utilizzando materiali ed
                          eventualmente anche tecniche dell' epoca, dando vita a delle ricostruzioni
                          della quotidianità nel castello». Un' altra delle novità della recente campagna di scavi è il rinvenimento di strutture che l'
                          orientamento di alcune tombe lascerebbe pensare possano essere riferibili ad un luogo di culto. Il condizionale
                          tuttavia è d' obbligo, in quanto già in passato gli archeologi si erano imbattuti in resti che si era pensato potessero
                          essere quelli della pieve poi spostata più a valle (dove sorge ora) e che si è anche sospettato potessero trovarsi al di
                          sotto dell' attuale croce in cemento. Proprio quest' ultima ha attirato su di sé la maggiore attenzione: Ferreri ha infatti
                          ribadito il sogno coltivato da chi in questi anni si è occupato di archeologia e conservazione nel sito, e cioè poter
                          mettere mano alla croce, dandole un aspetto più in armonia con il paesaggio del parco della Vena del Gesso e dell'
                          area archeologica. Un' eventualità per la quale occorrerebbe un finanziamento di portata consistente, considerato che
                          per l' attuale croce in cemento potrebbe rivelarsi necessario l' abbattimento - e la sostituzione con un' analoga opera
                          in legno. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 11
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                          domenica 20 ottobre 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Frutti dimenticati, l' ultimo giorno

                          Continua a Casola Valsenio la Festa dei Frutti dimenticati. Anche oggi
                          bancarelle con frutti autunnali al naturale e lavorati, mostre, degustazioni e
                          piatti a base di frutti, giochi di un tempo e spettacoli da strada. Si riprende
                          oggi alle 10 con una visita guidata all' arboreto dei frutti dimenticati del
                          Giardino delle erbe. Alle 12, oltre ai piatti della «Mela della rosa», lo stand
                          gestito della Pro Loco, verrà proposto nell' ex Suffragio un menù a base
                          di frutti a cura di Marzia Bellino, concorrente di Masterchef 2015. A partire
                          dalle 14.30, in piazza Oriani, Cristiano Cavina dialogherà «del più e del
                          meno» con Beppe Sangiorgi e presenterà il suo nuovo libro, Pepi Marino
                          e la macchina del buio. Seguirà una degustazione di vini da vitigni coltivati
                          un tempo in Romagna. Nel Suffragio si terrà alle 16 la premiazione dei
                          concorsi che accompagnano la festa: dalle migliori confetture ai dolci di
                          marroni, fino ai più belli allestimenti di vetrine e bancarelle. Alle 17 show
                          cooking con degustazione del piatto che ha vinto il concorso tra ristoranti
                          'L' indimenticabile'. La manifestazione si concluderà presso lo stand
                          gastronomico «Mela della rosa», dove alle 18 lo scrittore Cristiano
                          Cavina e il musicista Vittorio Bonetti racconteranno la loro e la nostra
                          terra con 'Made in Romagna'.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
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                          domenica 20 ottobre 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Corso Matteotti Ecco una nuova attività

                          Nuova apertura in centro, «si riqualifica un angolo di città». Ieri mattina è
                          stato inaugurato, all' inizio di corso Matteotti, il negozio monomarca della
                          Thun, azienda italiana di oggetti per la casa di Bolzano. Una piccola
                          apertura commerciale ma che, nella zona in cui è nato, può avere un
                          risvolto positivo anche per la città. il luogo è quello di fronte l' ex Pretura,
                          che negli anni, anche per la vicinanza di una sala giochi spesso mal
                          frequentata e più volte attenzionata dalle forze dell' ordine, era diventato
                          un angolo di città dal quale stare alla larga. Il locale nel quale le titolari,
                          Angela Baroni e Laura Ercolani, hanno voluto aprire l' attività in passato
                          aveva ospitato una libreria. «Oggi inauguriamo un' attività -ha detto l'
                          assessore alle attività produttive Domizio Piroddi- c h e o l t r e a
                          rappresentare un segnale positivo per il commercio fa anche bene al
                          centro storico e alla città tutta perché riqualifica una zona che negli anni
                          aveva perso il suo appeal. Abbiamo bisogno di imprenditori che credono
                          nel centro che in questo modo diventa ospitale e invoglia ad essere
                          frequentato».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
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                          domenica 20 ottobre 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Urta un' auto in un parcheggio Poi investe il proprietario
                          Parapiglia in via Oriani, anziano denunciato dai vigili Controlli antidroga vicino alle scuole

                          Urta un' auto parcheggiata, e un 86enne tenta di investirne il proprietario.
                          Momenti concitati in via Oriani dove una lite tra automobilisti stava per
                          degenerare. Facendo manovra, l' anziano che era al volante della propria
                          auto, ne aveva urtata una a fianco. Il proprietario di quest' ultima ha così
                          tentato di fermare l' uomo per chiedere i suoi dati e farsi risarcire dall'
                          assicurazione. L' 86enne però ha ingranato la marcia ed è partito
                          malgrado l' altro automobilista si fosse parato davanti all' auto. Il tutto
                          davanti a passanti rimasti sbalorditi. L' uomo è stato colpito e l' anziano
                          ha fatto perdere le sue tracce. L' uomo investito ha però chiamato il
                          comando della polizia municipale che si è precipitata sul posto. Il
                          responsabile del grave gesto è poi stato velocemente rintracciato e
                          denunciato per lesioni volontarie. L' uomo era rimasto ferito in modo
                          lieve, con una prognosi di 5 giorni. Una pattuglia della polizia locale ha
                          invece fermato una 21enne originaria del Senegal al volante di un'
                          automobile senza che avesse mai conseguito la patente. Per la giovane
                          straniera non era la prima volta. Per questo oltre al sequestro dell' auto i
                          vigili l' hanno denunciata. Infine gli agenti hanno controllato un
                          commerciante ambulante di vasi in terracotta che era solito posizionarsi
                          nella controstrada di via Granarolo. L' uomo un 59enne originario del
                          Senegal non aveva alcun titolo a vendere e così i vigili gli hanno
                          sequestrato l' intero carico, 150 vasi. Dal comando inoltre fanno sapere che continua l' attività di contrasto agli
                          stupefacenti sopratutto vicino alle scuole.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019     Pagina 14
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                          domenica 20 ottobre 2019
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Lavori dopo l' incendio, la bonifica continua
                          Ancora al lavoro le ditte specializzate. Si sta svuotando l' invaso nei pressi della Tampieri, pieno di acqua inquinata e
                          olio

                          «Aspiriamo 30mila litri di olio al giorno». Se per tanti l' incendio alla Lotras
                          è alle spalle, c' è ancora tanto lavoro da fare. Uno dei problemi dal rogo è
                          l' emergenza ambientale seguita. Al di là delle polemiche sui rilevamenti
                          della qualità dell' aria nei giorni in cui il cielo sopra Faenza era color
                          piombo, il problema più grave è stato causato dall' acqua usata per
                          spegnere l' incendio. Un problema previsto così quella che finiva nelle
                          caditoie è stata prudentemente convogliata non verso il depuratore, ma
                          nei canali di scolo, per decisione di Bonifica, Arpae e Comune. Di fatto si
                          è evitato un disastro peggiore perché le acque inquinate potevano
                          arrivare al mare Come tutti ricorderanno tra le tonnellate di materiale
                          stoccato all' interno del sito di logistica c' era anche dell' olio vegetale che
                          si disperse. E molto finì, assieme all' acqua degli idranti, nel fosso vetro,
                          un un canale che si sviluppa tra via Deruta e via Manzuta e attraversando
                          le campagne arriva fino all' Adriatico. Prima però, alle spalle del sito di
                          Tampieri intercetta un invaso naturale di circa due ettari. Quello è stato
                          dall' 8 agosto il contenitore di migliaia di metri cubi di acqua e olio (e
                          ceneri e quant' altro finiva nelle caditoie). Una volta ricolmo l' invaso, si
                          scelse di convogliare i liquidi nel fosso vetro fino a Granarolo dove
                          incrocia il Canale emiliano-romagnolo. In quel punto venne abbassata la
                          chiusa e l' amministrazione comunale dovette chiamare delle ditte che si
                          occupano di spurghi: iniziò un' operazione di svuotamento del liquido inquinato che arrivava dall' incendio. Un'
                          operazione lenta e costosa (che la Lotras ha affermato di voler sostenere in attesa che si accertino le responsabilità).
                          Risolto quel problema rimaneva l' invaso: circa 4mila metri cubi di liquidi inquinati che rischiavano di infilarsi nelle falde
                          acquifere. Per questo da venerdì scorso il consorzio Astra ecologia è al lavoro con alcune ditte. «In questo momento
                          - spiega l' assessore all' ambiente Antonio Bandini - le ditte stanno aspirando olio dal fondo per poi passare all' acqua
                          in superficie. Vengono prelevati circa 30mila litri al giorno e in una settimana il tutto dovrebbe essere finito. Il liquido
                          finirà alla Gea depurazione. C' è poi un' ultima questione, non meno grave: i centinaia di posti di lavoro in bilico e un'
                          azienda che ha subito un danno incalcolabile. Bisogna che la comunità si stringa attorno a questa importante realtà
                          faentina». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 15
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                          IN AGOSTO

                          Il maxi incendio in via Deruta

                          L' incendio si scatenò nella notte fra 8 e 9 agosto in un capannone di
                          22mila metri quadrati in via Deruta sede dell' azienda di Logistica Lotras
                          (e di uffici della Bitways). I vigili del fuoco furono impegnati per giorni
                          nello spegnimento, concluso solo il 14 agosto.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Mobilità sostenibile, ecco tutte le novità sui progetti in città
                          Appuntamento domani sera nella sala del Carmine con gli amministratori lughesi

                          Nella sala del Carmine di Lugo (corso Garibaldi 16) domani sera alle
                          20.30 ci sarà un incontro dedicato ad alcune novità sui progetti per la
                          mobilità sostenibile, dedicati alla promozione di nuove abitudini di vita
                          sulla mobilità casa-scuola. In particolare, nel corso della serata si parlerà
                          della prossima realizzazione e adeguamento di percorsi protetti all'
                          interno del centro storico per la promozione della mobilità pedonale e
                          ciclabile e in questo modo agevolare la mobilità casa-scuola e ridurre i
                          consumi di carburante e le emissioni inquinanti. All' incontro interverranno
                          il sindaco di Lugo Davide Ranalli, l' assessore all' Ambiente Maria Pia
                          Galletti, l' assessore alla Scuola del Comune di Lugo Luigi Pezzi, l'
                          assessore ai Lavori pubblici del Comune di Lugo Veronica Valmori, la
                          responsabile del Servizio Energia e Mobilità dell' Unione dei Comuni della
                          Bassa Romagna Laura Dalpiaz, la coordinatrice dei lavori pubblici del
                          Comune di Lugo Lucia Luminasi e l' ispettore Greta Pasi, responsabile del
                          Presidio di Lugo della Polizia Municipale. L' iniziativa rientra nel progetto
                          'L' Unione fa... bene: mobilità sostenibile casa-scuola a piedi e in bici',
                          finanziato dal Ministero dell' Ambiente e della tutela del territorio e del
                          mare nell' ambito del Programma sperimentale nazionale di mobilità
                          sostenibile casa-scuola e casa-lavoro. L' Unione dei Comuni della Bassa
                          Romagna è partner del progetto insieme al capofila Unione della
                          Romagna Faentina e due partner privati, Cras srl ed Euromobility.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
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                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Basket Serie B

                          Dopo le buone partite oggi i Raggisolaris cercano i punti Friso avverte: «Partita
                          delicata, Ancona è forte»

                          «Vincere non è importante, ma è l' unica cosa che conta». Lo sa bene la
                          Rekico decisa a ritrovare quella vittoria che manca dalla prima giornata, e
                          più che mai motivata a rialzare la testa dopo le tre sconfitte consecutive
                          arrivate per colpa di errori e di episodi sfortunati. Pur essendo soltanto
                          alla quinta giornata, per i faentini è già arrivato il momento di dare un
                          segnale importante alle altre avversarie del girone e l' occasione sarà
                          contro la Luciana Mosconi Ancona, gara in programma alle 18 al
                          PalaCattani. Un match ad alta tensione, perché i dorici sono partiti con l'
                          obiettivo di centrare un posto nei playoff e ora si trovano ultimi con
                          nessun punto in classifica. Un momento negativo che dovrà essere
                          sfruttato dalla Rekico per riprendere la corsa verso l' ottavo posto. «Con
                          Ancona sarà una partita delicata - sottolinea coach Massimo Friso -: non
                          ha ancora vinto e non sta rispettando i pronostici di inizio stagione e
                          quindi sarà molto determinata. Dovremo stare attenti, perché ha tanti
                          giocatori di valore per la serie B e può rialzare la testa in qualsiasi
                          momento. Il suo roster è infatti da play off e non certo da bassa
                          classifica. Per noi sarà una gara da non lasciarsi sfuggire e per prima
                          cosa dovremo dare continuità alle buone prestazioni contro Cento e
                          Chieti dove abbiamo ben figurato contro due big del girone, arrivando
                          vicini alla vittoria sul campo degli abruzzesi». Guai infatti a sottovalutare
                          Ancona, perché può contare su un quintetto di valore con il play Ferri, ex Forlì e Legnano in A2, il cecchino Centanni,
                          da sempre 'indigesto' alla Rekico, l' ala Timperi, promosso in A2 con Orzinuovi a giugno e i lunghi Rinaldi e Quaglia.
                          Alle loro spalle però ci sono poche alternative tattiche e numeriche e proprio questo aspetto potrebbe essere
                          fondamentale per spostare gli equilibri. «A Chieti ho ruotato tutti i dieci uomini della panchina e ognuno di loro ha dato
                          un importante contributo. Anche con Ancona bisognerà sfruttare le nostre ampie rotazioni, imponendo e mantenendo
                          ritmi alti e un gioco veloce sin dall' inizio». L' inno nazionale prima dell' inizio sarà cantato dalla giovane faentina Sara
                          Calamelli, vincitrice 2017 dello Zecchino d' Oro 2017. Luca Del Favero.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 18
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          POLIZIA LOCALE

                          Investe automobilista dopo una lite in un parcheggio
                          Protagonista un 86enne faentino, poi rintracciato In un' altra operazione, studenti sorpresi a fumare droga Vende vasi
                          di terracotta senza alcuna autorizzazione

                          FAENZA Quella appena trascorsa è stata un' altra settimana di intenso
                          lavoro da parte della polizia locale della Romagna Faentina, impegnata a
                          tutto campo sul fronte dei controlli della sicurezza urbana e del contrasto
                          del degrado urbano, con particolare attenzione anche al consumo di
                          stupefacenti in vicinanza delle scuole secondarie e nei contesti urbani,
                          dove si registra un maggiore degrado, e nella repressione di tutti quei
                          fenomeni che generano allarme sociale nei cittadini manfredi. DIVERBIO
                          DOPO UNA MANOVRA In piazza Oriani i vigili faentini sono intervenuti al
                          seguito di una lite tra cittadini per un veicolo danneggiato durante un'
                          errata manovra di parcheggio. All' arrivo degli agenti, il conducente del
                          veicolo responsabile si era allontanato dal luogo della lite che era
                          degenerata: in tale manovra aveva anche investito volontariamente il
                          danneggiato che cercava di impedirgli di allontanarsi, essendosi rifiutato
                          categoricamente di fornire i propri dati alla controparte. Il responsabile
                          della cosa, un faentino del 1933, è stato immediatamente rintracciato,
                          identificato e denunciato al Tribunale di Ravenna dagli agenti intervenuti
                          per aver provocato lesioni volontarie ad un' altra persona. Nell' evento
                          infatti, l' investito risulta aver riportato lesioni per 5 giorni. I fatti si sono
                          svolti davanti a numerosi testimoni, rimasti sbalorditi dal comportamento
                          dell' anziano faentino. AL VOLANTE SENZA PATENTE Una pattuglia ha
                          invece fermato una cittadina senegalese del 1996 che, in pieno centro,
                          conduceva un veicolo senza aver mai conseguito alcuna patente di guida.
                          Si è preceduto pertanto all' immediato sequestro dell' auto e alla denuncia
                          in stato di li bertà della conducente, come previsto dalla normativa
                          vigente, essendo la seconda volta che la stessa veniva sorpresa a
                          condurre un autoveicolo senza alcun titolo. STUPEFACENTI PRIMA DELLE LEZIONI E' continuata anche in maniera
                          costante l' attività di controllo e vigilanza per ostacolare e disincentivare la circolazione e l' uso degli stupefacenti all'
                          interno delle scuole secondarie. Tale attività ha portato a segnalare all' autorità amministrativa due studenti sorpresi a
                          fumare stupefacenti prima di entrare a lezione. In un caso, essendo lo studente minorenne, si è provveduto al
                          riaffidamento dello stesso ai genitori esercenti la patria potestà, convocati dopo aver accertato i fatti presso il
                          comando di via Baliatico. Numerosi poi gli interventi per rilievi di sinistri stradali, che risultano essere già oltre i 350
                          dall' inizio dell' anno.

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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Vende vasi di terracotta senza alcuna autorizzazione

                          FAENZA Tra gli interventi portati a termine dagli uomini della polizia locale
                          dell'Unione manfreda, c'è da rimarcare anche quello effettuato nei
                          confronti di un senegalese 59enne, al quale sono stati sequestrati 150
                          vasi di terracotta, per averli posti in vendita, in via Granarolo, senza avere
                          alcuna autorizzazione per il commercio. Allo stesso sono state anche
                          contestate le violazione amministrative previste per i commercianti
                          abusivi.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Ben 28 parrucchieri a disposizione per shampoo e piega
                          Iniziativa di raccolta fondi dello Ior per sostenere tutte le pazienti che lottano contro il cancro

                          FAENZA È partita la terza edizione del crowdfunding ideato dall' Istituto
                          oncologico romagnolo "La mia mamma è bellissima", iniziativa di raccolta
                          fondi pensata per sostenere tutte le pazienti che lottano contro il cancro.
                          Scopo della campagna è quello di diffondere il più possibile in tutta la
                          Romagna il "Progetto Margherita", con cui lo Ior si impegna a fornire
                          gratuitamente parrucche a tutte le donne che affrontano l' effetto
                          collaterale più visibile e temuto di tutto il percorso di cura: la caduta dei
                          capelli. La calvizie per una paziente è infatti molto più di una questione
                          estetica: vedersi senza chioma significa infatti essere privata dalla
                          malattia della propria femminilità. Lo Ior si è posto anche quest' anno l'
                          obiettivo di raggiungere 10.000 euro. Sono già partite varie iniziative che
                          vedono coinvolti soprattutto parrucchieri ed esercizi commerciali: una di
                          queste è "Una piega per lo Ior", in programma oggi a Faenza all' open
                          space di via Proventa 150/1 dalle 10 alle 18. Saranno ben 28 i
                          parrucchieri che si metteranno a disposizione di chiunque vogliafarsi
                          shampoo e piega di bellezza in cambio di un' offerta minima di 10 euro, a
                          cui si aggiungeranno 5 estetiste che offriranno servizio smalto a 5 euro.
                          «I professionisti della bellezza sono i primi a comprendere l' esigenza e l'
                          importanza di un servizio come il "Progetto Margherita"-spiega il direttore
                          generale Ior, Fabrizio Miserocchi -: ringrazio quindi tutti quelli che
                          dedicheranno il proprio giorno di riposo, la domenica, per sostenere chi
                          soffre. Spesso una parrucca oncologica, sebbene sia giustamente
                          avvertita come una necessità dalle pazienti, rappresenta un lusso: il costo
                          varia tra i 400 e i 1.500 euro, decisamente troppi. Noi pensiamo che non
                          sia giusto che una donna che lotta contro il cancro debba fare economia
                          e rinunciare magari ad altre cose per potersi permettere un oggetto tanto importante, anche perché sentirsi
                          nuovamente bene con sé stesse al di là del cancro spesso rappresenta il primo passo per sentirsi anche più forte
                          della malattia».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019     Pagina 21
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          APRE IL THUN SHOP

                          FAENZA Nuovo negozio in centro. Ieri ha inaugurato Thun Shop, locale
                          dell' azienda originaria di Bolzano dedicato alla vendita di articoli per la
                          casa, idee regalo e accessori. Al taglio del nastro del locale, nella sede di
                          corso Matteotti 4, erano presenti l' assessore allo Sviluppo economico
                          del Comune di Faenza, Domizio Piroddi, la vicepresidente del consorzio
                          "Faenza c' entro", Cristina Marzari, oltre ad Angela Sforzini e Laura
                          Ercolani, che insieme a Elisa Baroni sono le titolari del negozio.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          ALLARME LANCIATO DAGLI AGRICOLTORI

                          «Lupi sempre più vicini a strade, abitazioni e allevamenti»
                          Segnalati diversi episodi: un cane da guardia ucciso, avvistamenti in un vigneto e intorno alle case

                          FAENZA Nuovo allarme lupi lanciato dalla Cia (Confederazione italiana
                          agricoltori), che ha anche segnalato alcuni episodi nel Faentino. Pochi
                          giorni fa nell' azienda agricola Mordini di Riolo Terme, il cane da guardia è
                          stato sgozzato nel cortile. L' azienda da qualche anno non ha più capi d'
                          allevamento: ha subìto diversi attacchi e non ha più ricostituito il
                          patrimonio zootecnico. Marco Bandini, di Castel Bolognese, sempre
                          pochi giorni fa, ha visto un lupo aggirarsi nel suo vigneto: «Sono a quattro
                          chilometri dalla via Emilia, non in montagna. Questo fatto non mi ha
                          lasciato tranquillo. Non sono sceso dal trattore. Andiamo anche di notte
                          nei campi e quanto sta accadendo è un deterrente». Stefania Malavolti, di
                          Casola Valsenio, con un gregge di 120 capi fra pecore e capre e otto
                          ettari di superficie dedicata a pascolo, ne ha visti diversi di lupi e anche
                          aggirarsi intorno a casa. ALLA RICERCA DI UN EQUILIBRIO In più
                          occasioni in merito alla fauna selvatica e al rapporto uomo e agricoltura
                          Cia-Agricoltori Italiani Romagna ha espresso la necessità di un dialogo,
                          fra tutte le parti, libero da pregiudizi e strumentalizzazioni per la ricerca,
                          seppur complicata, di un equilibrio difficile, ma necessario. Necessità che
                          sembra imporsi con sempre maggior urgenza. Si torna, infatti, a parlare di
                          lupi e lupi ibridi (o cani ibridi) a ridosso di strade e case, oltre che di
                          allevamenti. PROBLEMA SEMPRE PIÙ GRANDE «Gli agricoltori non
                          vogliono stragi, ma equilibrio fra le parti - viene sottolineato -: i lupi sono
                          una specie protetta, non è possibile attivare misure di contenimento, pur
                          senza comprometterne lo stato di conservazione della specie, nemmeno
                          nel caso di conclamati rischi per la salute pubblica o per prevenire seri
                          danni alle attività agricole e zootecniche». «Il problema però c' è -
                          ribadisce Danilo Misirocchi, presidente di Cia Romagna - e sembra sempre maggiore. Gli agricoltori chiedono
                          soluzioni per il controllo della popolazione». Gli agricoltori segnalano una sempre più frequente presenza di lupi a
                          ridosso delle abitazioni e delle strade, a livelli sempre più bassi, fino a valle. Probabilmente oggi per i lupi è più
                          semplice dirigersi verso un gregge in un recinto, che rincorrere caprioli o cinghiali nel bosco. La grande
                          preoccupazione degli agricoltori per gli animali degli allevamenti (pecore, capre, anatre, germani, per fare solo alcuni
                          esempi) sta iniziando ad affiancarsi a quella per la sicurezza delle persone, anche se il lupo, di norma, non dovrebbe
                          attaccare l' uomo. LE RETI ELETTRICHE NON BASTANO Nelle Alpi la presenza del lupo dal 2015 al 2018 è quasi
                          triplicata. Per la popolazione appenninica, stimata attraverso un metodo deduttivo, sembra sia la stessa del 2015 cioè
                          1.580 esemplari. Resta il fatto che gli agricoltori fra cani da guardia e reti elettriche comunque non riescono a
                          difendere i propri animali. MISURE DI CONTENIMENTO L' economia agricola delle zone collinari e montane è
                          fortemente caratterizzata dall' attività zootecnica, senza la quale questi territori rischiano seriamente dies sere nel
                          tempo inesorabilmente abbandonati, con tutte le conseguenze negative ambientali, economiche (turismo compreso) e
                          sociali che ne deriverebbero. Secondo Cia Romagna va prevista, come contenuto nella Direttiva Habitat e come
                          riconosciuto in tutti i paesi europei, la possibilità di attivare misure di controllo della popolazione dei lupi nel caso

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                          domenica 20 ottobre 2019

                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          di rischi per la salute pubblica e per prevenire danni alle attività agricole e zootecniche. MINACCE E PERICOLI Gli
                          allevatori devono applicare un regolamento relativo al rispetto del benessere animale che indica, fra le altre cose, che
                          gli animali dovrebbero pascolare fuori dai recinti per sei mesi all' anno. «È giusto - sostiene la Malavolti -. Ora qui non
                          è più possibile. Noi non lavoriamo per ottenere il rimborso per danni da lupi. Reti elettriche, cani da guardia, non
                          riescono a proteggere gli allevamenti. I miei otto ettari di pascolo, ultimamente, non li utilizzo più tutti e sempre. Le
                          greggi pascolano in una parte, in quella che possiamo controllare mentre ci dedichiamo alle altre attività dell' azienda».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 24
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                          domenica 20 ottobre 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Tiro a volo disabili: ai Mondiali un faentino è medaglia d' argento
                          Altra brillante affermazione di Mirko Cafaggi dopo la Coppa del mondo vinta a luglio in Croazia

                          FAENZA Dopo la Coppa del mondo conquistata lo scorso mese di luglio
                          a Osijek in Croazia, il faentino di Santa Lucia, Mirko Cafaggi, 46 anni,
                          detto Cafù, ha conquistato la medaglia d' argento ai mondiali di para -trap
                          di Sidney in Australia. Si tratta della specialità del tiro a volo riservata agli
                          atleti disabili. Cafaggi infatti ha una lesione permanente al braccio sinistro,
                          dal gomito in giù, riportata nel 2012 in seguito ad un incidente; e dal 2105
                          si è dedicato al tiro a volo, ottenendo quest' anno due importantissimi
                          podi ali vello mondiale. A Sidney la nazionale italiana guidata dal Ct
                          Benedetto Barberini, di cui il faentino fa parte, è stata stellare,
                          aggiudicandosi tutti i titoli iridati in palio, portandosi a casa anche due
                          argenti e due bronzi. Cafaggi ha gareggiato nella categoria Pt3, tiratori
                          con disabilità agli arti superiori, giungendo secondo solo al connazionale
                          Francesco Nespeca, marchigiano di Monteprandone (Ap). Anche il
                          bronzo è andato agli azzurri con Emilio Poli di Gavardo (Bs). Nella
                          categoria Pt1, riservata ai tiratori in carrozzina, il più forte di tutti è stato
                          Oreste Lai, portacolori delle Fiamme Oro, di Sestu (Ca). Nella Pt2 (arti
                          inferiori) ha primeggiato Alessandro Spagnoli di Carra (Ms), e con lui sul
                          podio anche Saverio Cuciti di Forte Dei Marmi (Li) e Raffaele Talamo di
                          Roma. Il para -trap è la versione per disabili della fossa olimpica: i tiratori
                          sparano su una linea di tiro posta a quindici metri dietro la fossa in cui si
                          trovano le macchine lanciapiattelli. Il fucile ha due colpi a disposizione.
                          «Io ci riesco - ha detto Cafaggi - appoggiando il fucile sul gomito sinistro
                          che riesco ad alzare. Per me è stata una grande conquista». Il para -trap
                          dovrebbe entrare tra le discipline paralimpiche nel 2024: la Fitav
                          (Federazione italiana tiro a volo) ci sta lavorando a livello internazionale.
                          F. D.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 25
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                          domenica 20 ottobre 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Contributi per l' acquisto dei libri di testo per gli studenti delle secondarie
                          Lo scorso anno scolastico sono state quasi 350 le richieste di contributo accolte nel Faentino

                          FAENZA Anche quest' anno la Regione mette a disposizione degli
                          studenti di scuola secondaria di primo e secondo grado dei contributi per
                          l' acquisto dei libri di testo per l' anno scolastico 2019/2020. Le domande
                          per accedere ai contributi vanno presentate fino al 31 ottobre. Come negli
                          ultimi anni le domande - effettuate da uno dei genitori o da chi
                          rappresenta il minore o dallo stesso studente se maggiorenne - vanno
                          presentate esclusivamente online. Nella presentazione della domanda l'
                          utente può essere assistito gratuitamente dai Centri di assistenza fiscale
                          (Caf). I rimborsi riguardano gli alunni iscritti alle scuole secondarie di
                          primo e secondo grado (medie e superiori) appartenenti a nuclei famigliari
                          con un valore Isee 2019 in corso di validità rientrante nelle due seguenti
                          fasce: fascia 1 fino a 10.632,94 euro, fascia 2 da 10.632,95 fino a
                          15.748,78 euro. Nello scorso anno scolastico nel solo territorio faentino
                          sono state 345 le domande di contributo accolte, per un importo di circa
                          67 mila euro.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
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                          domenica 20 ottobre 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          STOP MOTION

                          A Faenza un nuovo laboratorio d' animazione
                          Workshop al Fontanone il 26-27 con Gianni Zauli e Laurence Barthomeuf Le iscrizioni entro oggi

                          FAENZA La "stop motion" o "passo uno" è una tecnica d' animazione che
                          crea l' illusione del movimento con una successione d' immagini fisse o
                          fotogrammi attraverso la manipolazione di oggetti o di personaggi. Con la
                          stop motion si può animare e quindi dare un' anima a qualsiasi cosa che
                          non ce l' ha e ottenere film o cortometraggi magici e sorprendenti. Da
                          qualche anno Gianni Zauli e Laurence Barthomeuf promuovono e
                          insegnano questa tecnica nelle scuole in diverse regioni d' Italia e tengono
                          workshop per ragazzi e adulti. Il 26 e 27 ottobre (iscrizione obbligatoria
                          entro oggi) propongono a Faenza un corso di livello base con l' utilizzo
                          del software Dragon Frame e set professionale, finalizzato all'
                          apprendimento delle basi di animazione in stop motion. Il corso si
                          svolgerà nella saletta del Fontanone. Info: 342 6613841.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          GLI SCAVI ARCHEOLOGICI DI CEPARANO

                          Un ossario con 150 corpi nuove case e fortificazioni
                          Cirelli: «Si può stimare una mortalità abbastanza alta, soprattutto in età infantile, e un' aspettativa di vita che non
                          supera i 50 anni»

                                                                                                                              CHIARA DALMONTE
                          FAENZA Nuove abitazioni e un' area cimiteriale utile per ricostruire la vita
                          all' interno del centro abitato, con diversi scheletri e ossa. Sono le ultime
                          novità emerse dagli scavi archeologici del castello di Ceparano, rudere di
                          un fortino medioevale a circa 10 km da Faenza, e di cui si è parlato l' altra
                          sera in occasione di una conferenza pubblica tenutasi al Museo civico di
                          scienze naturali. Si trattava della seconda di tre serate dedicate agli scavi
                          condotti dall' Università di Bologna in rocche e castelli della collina
                          romagnola. Relatore della conferenza Enrico Cirelli, che ha illustrato le
                          varie tappe di un progetto più ampio di studio dell' incastellamento nella
                          provincia di Ravenna, iniziato nel 2001. L'INSEDIAMENTO «Dalle prime
                          schedature e grazie alla documentazione scritta - spiega - abbiamo
                          potuto capire che si trattava di un insediamento più ampio, non
                          comprendente solo la torre. Quello che abbiamo rilevato in superficie è
                          che l' area occupata si estendeva alla parte più alta della collina». Durante
                          la campagna archeologica sono emerse nuove abitazioni e un' area
                          cimiteriale preziosa per ricostruire la vita all' interno del centro abitato.
                          «La cosa più interessante - rimarca Cirelli - è aver capito alcune attività
                          che hanno coinvolto la comunità, soprattutto nella metà del '200, quando
                          hanno trasformato quella che era un' area religiosa, con la sua chiesa e la
                          sua area cimiteriale, in un sito fortifi cato con vari apprestamenti militari,
                          distruggendo quello che era un cimitero precedente». Ciò ha determinato
                          lo spostamento del cimitero in un nuovo sacrario, «un ossario di 150
                          individui - continua Cirelli - che potrebbe essere un luogo di culto adibito
                          alla popolazione e viene inserito dentro un edificio religioso, alla base di
                          quella che diventa l' area signorile, una sepoltura privilegiata, questa,
                          costruita con mattoni della tradizione romana, dove non sono stati trovati corredi, ma solo frammenti di ceramiche, a
                          parte un portafortuna». FRATTURE E MALATTIE Sono stati ritrovati resti antropologici che evidenziano, aggiunge
                          Cirelli, «la presenza di fratture rimarginate, malattie identificabili sulla superficie ossea, quindi si può stimare una
                          mortalità abbastanza alta, soprattutto in età infantile e un' aspettativa di vita che non superai 50 anni». Oltre a strutture
                          difensive e religiose, è stato trovato un quartiere con numerose abitazioni che, secondo l' ipotesi di Cirelli, «potrebbe
                          far parte del castello, che si sviluppava dentro al circuito murario». Tra le novità emerse in queste ultime settimane di
                          scavo si segnala l' attività condotta su una delle case individuate: si è studiato «il tipo di divisione, la presenza
                          eventuale di attività produttive visibili, e si è concluso che si trattava di una casa tardo medievale lunga 9 metri x 5». Il
                          prossimo anno, riferisce Cirelli, si vuole «scavare l' ambiente che si trova tra l' area signorile e la fortificazione dei
                          Guidi ed estendere lo scavo nel lato orientale del sacrario».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 28
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          GLI SCAVI ARCHEOLOGICI DI CEPARANO

                          Palazzuolo fiorisce in autunno

                          PAZZUOLO SUL SENIO Nuovi appuntamenti dedicati ai marroni del
                          Mugello Igp di Palazzuolo sul Senio. Nel borgo tra Toscana e Romagna,
                          oggi e la prossima domenica 27, il protagonista indiscusso sarà ancora il
                          marrone e gli altri frutti del sottobosco. Oltre ai prodotti del castagneto, in
                          queste giornate si potranno trovare anche funghi, tartufi, frutti del
                          sottobosco, grezzi e trasformati esposti, venduti e degustati in una
                          mostra mercato allestita nel cuore del borgo medievale. Per quanto
                          riguarda il programma musicale, è prevista oggi l'esibizione dei
                          Basterdjazz, mentre la successiva sarà la volta di Andy Maggio. Il 27,
                          inoltre, sarà presente ad animare le giornate anche la Fattoria ambulante
                          di Tinto. Dal mattino, in piazza IV Novembre e viale Ubaldini sarà allestita
                          la mostra mercato oltre alla possibilità, a mezzogiorno, di poter gustare,
                          nello stand gastronomico, proposte a base di marrone, e non solo, come
                          la torta, il castagnaccio, i tortellini, i dolci e la carne. Non mancheranno i
                          tradizionali tortelli, la ribollita e altre prelibatezze dell'autunno come le
                          caldarroste fumanti e il vin brulè. Inoltre sarà possibile assaggiare questi
                          prodotti anche nei ristoranti e nelle aziende agrituristiche locali assieme
                          alla cacciagione,alla polenta e ai numerosi piatti tipici della stagione
                          autunnale. Per maggiori informazioni: prolocopalazzuolo.it.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
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                          domenica 20 ottobre 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          CALCIO A 5 B

                          Super primo tempo: il derby è di Cesena Faventia si sveglia tardi

                          CESENA: Montalti, Zandoli, Domenichini, Baldisserri, Salvatore, Pulini,
                          Bianco, Lucchese, Cesetti, Berretti, Gardelli, Martini. All.: Vespignani.
                          FAVENTIA: Carpino, Matteuzzi, Garbin, Piallini, Pozzovivo, Bouhmadi,
                          Cuadrado, Perez, Grelle, Carìa, Hassane, Maccolini. All.: Placuzzi.
                          ARBITRI: Ambrosini di Teramo e Bolognesi di Fermo. RETI: 4'30"
                          Domenichini, 7' pt Gardelli, 7'30" pt Pulini, 12'20" Cesetti, 15' pt Bianco,
                          16' pt Grelle, 18' pt Garbin, 19' pt Domenichini, 1' st Hassane, 5'30" st e
                          7'30" Grelle. ESPULSI: Piallini, Pulini, Lucchese. CESENA Con un primo
                          tempo devastante (6-2) Cesena ipoteca il derby di Romagna, poi il
                          Faventia sfiora il clamoroso pari nella ripresa. Domenichini, Gardelli Pulini
                          e Cesetti spingono Cesena sul 4-0, Faventia al 12' sbaglia anche un tiro
                          libero con Hassane, poi al 14' contropiede condotto dalla propria porta
                          dal portiere Montalti che supera Carpino in uscita, sulla sfera entra Piallini
                          in scivolata ma tocca con la mano e viene espulso. Pulini dal dischetto
                          calcia fuori. Dopo un solo minuto però Bianco fa 5-0. Il Faventia accorcia
                          con Grelle e Garbin, rialzando la testa anche grazie al rosso di Pulini. Ma
                          a fine primo tempo arriva il 6-2 di Domenichini. Secondo tempo con gli
                          ospiti subito all' attacco, gol di Hassane, doppietta di Grelle e partita
                          riaperta. Faenza ci prova, ma Montalti para tutto.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 30
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          A2 DONNE GIRONE SUD

                          E -Work, secondo quarto di lusso e La Spezia finisce al tappeto

                                                                                                                              GIOVANNI MORINI
                          CASTEL BOLOGNESE E -Work, trionfo al pesto. Davanti al proprio
                          pubblico, Faenza schianta la Carispezia con una super difesa e fiammate
                          da grande squadra. In avvio entrambi i quintetti faticano tremendamente a
                          trovare la via del canestro, sbagliando cose elementari. Fa un po' meglio
                          La Spezia, che al 6' schizza sull' 8-14 grazie alle triple di Packovski e
                          Diene. Proprio nel momento di maggior difficoltà, Faenza si ricompatta e
                          con un parziale di 10-3 in 4' mette per la prima volta la testa avanti (18-17
                          all' 11', bene soprattutto Brunelli e Soglia). La striscia positiva manfreda si
                          allunga, con tutte le giocatrici di Rossi che diventano protagoniste (24-17
                          al 13'). Il lunghissimo digiuno ligure è interrotto da Sarni, ma ormai la gara
                          è a senso unico. La E -Work Faenza è tostissima in difesa (anche a
                          zona) e quando trova un po' di luce in attacco, per La Spezia non c' è
                          scampo (33-19 al 17'). Faenza scappa al 21', sul 41-24 e trova il massimo
                          vantaggio al 33' (63-44). Le ospiti si riavvicinano non oltre il -11, senza
                          mai dare la minima impressione di poterla riaprire. Il +20 finale ci sta tutto.
                          È festa grande, in campo e sugli spalti. Faenza c' è, avviso ai naviganti: il
                          campionato ha trovato un' altra protagonista e ora anche la classifica
                          comincia a sorridere.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 31
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                          domenica 20 ottobre 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Rekico, è l' occasione per rialzarsi: al PalaCattani c' è il fanalino Ancona

                                                                                                                             VALERIO ROILA
                          FAENZA In alto i cuori! Distillate e ancora poco digerite le emozioni dei
                          vibranti tre incontri precedenti, tutte con amari finali al fotofinish, la Rekico
                          prova oggi a tenere alto il morale, con il conforto del PalaCattani (ore 18,
                          arbitri Martinelli di Brescia e Nuzzo di Varese), per superare un ostacolo
                          più valicabile dei precedenti, la Luciana Mosconi Ancona. Le prime
                          quattro giornate di campionato hanno evidenziato infatti quanto i dorici
                          fatichino a mettere in marcia il loro meccanismo, collezionando solo
                          sconfitte, tali da mettere già sulla graticola coach Paolo Regini. Eppure i
                          marchigiani erano partiti con qualche condivisibile speranza di
                          partecipazione ai play-off, potendo contare di elementi con pedigree
                          come la prolifica guardia Centanni (16 punti medi col 48% da tre finora), il
                          play Ferri (ex Unieuro Forlì), l' ala riminese Rinaldi, lo "swingman" Timperi,
                          proveniente dalla promozione ad Orzinuovi con ampio minutaggio e il
                          centro Quaglia, di cui una volta, quando era alla Fortitudo Bologna, coach
                          Boniciolli ebbe a dire «non mi stupirei tra qualche anno di vederlo all'
                          Olympiakos». La realtà dei fatti parla di una squadra bolsa, dalle rotazioni
                          corte, dai ritmi compassati, poco tattica e ancora meno amalgamata,
                          tanto da risultare la peggior difesa del girone. Ma non si può certo contare
                          su quanto accaduto finora per pensare di poter vincere una partita senza
                          giocarla, come ammonisce anche coach Massimo Friso. «Hanno un
                          quintetto importante con un realizzatore come Centanni su cui proveremo
                          una staffetta difensiva. Non stanno giocando come da aspettative, ma
                          hanno gio catori orgogliosi, quindi sarà una gara delicata. Dobbiamo
                          sfruttare la maggior lunghezza del nostro roster e imporre un gioco
                          veloce, non lasciandoci sfuggire due punti importanti, anche per dare
                          continuità alle nostre buoni prestazioni». L' inno nazionale in avvio di partita sarà cantato dalla undicenne faentina
                          Sara Calamelli, vincitrice dello Zecchino d' Oro due anni fa quando portò in scena la canzone "Una parola magica".

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 32
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                          domenica 20 ottobre 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          TENNIS A DONNE

                          Trasferta a Prato per Faenza, un altro ostacolo durissimo

                          FAENZA Continua il tour de force del Tc Faenza in A1 femminile,
                          chiamato a confrontarsi nelle prime due giornate con i due team più forti e
                          titolati dell' ultimo decennio. Dopo lo 0-4 casalingo contro il Tc Genova
                          1893, le ragazze guidate da Mirko Sangiorgi oggi dalle 10 saranno
                          impegnate in trasferta sui campi del Tc Prato, cinque volte campione d'
                          Italia nelle ultime sette stagioni. «Prato è una corazzata che si è
                          ulteriormente rinforzata: di fatto ha in più Martina Trevi san, che negli anni
                          scorsi faceva parte della "rosa" ma era quasi sempre assente -
                          commenta capitan Sangiorgi -. Oltre a lei, la squadra toscana può
                          disporre della slovacca Kucova e come vivaio della Stefanini, perciò
                          quando gioca al completo è inaffrontabile per chiunque. Per noi, dopo un
                          esordio non proprio positivo, è l' occasione per verificare le condizioni
                          delle nostre ragazze. Scala non è al meglio, per un doloroso torcicollo.
                          Comunque vogliamo far vedere che siamo vivi».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 33
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                          domenica 20 ottobre 2019
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                                                                   Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          L' ANALISI

                          La via giusta per abbattere tempi morti e burocrazia

                                                                                                                                    Giorgio Santilli
                          L' avvio della nuova unità di Cdp, Sviluppo Infrastrutture, dedicata alla
                          progettazione, all' assistenza tecnica degli enti locali, allo sviluppo di
                          forme di partnership pubblico-privato nella realizzazione di infrastrutture
                          conferma l' analisi che si fa da anni dei mali di questo settore: servono
                          meno burocrazia, strumenti più agili, un approccio industriale e più
                          privatistico per sconfiggere il male italiano dei tempi morti. La mossa
                          della Cdp di Fabrizio Palermo risponde alla questione proponendosi
                          come soluzione a mirate e diffuse carenze strutturali del sistema. La
                          conferma viene proprio dai tempi rapidissimi con cui la struttura è stata
                          creata per rispondere all' orientamento maturato (finalmente anche nella
                          politica) che la Pubblica amministrazione così come è non ce la fa e ha
                          bisogno di una forte iniezione di contenuti tecnici (e magari tecnologici). Il
                          punto chiave della questione è però che mentre Cdp risponde in quattro
                          mesi a questa sollecitazione, le varie cabine di regia, strutture di missione
                          e nuclei di progettazione previsti dalla legge di bilancio un anno fa all'
                          interno del governo (Palazzo Chigi, Mef, Mit) arrancano, litigano, si
                          sovrappongono e dimostrano di non aver capito che la questione tempo
                          è la vera sfida del decennio che si apre. Servono strutture capaci di
                          organizzarsi in chiave di impresa, costruire non steccati ma ponti fra
                          pubblico e privato, pensare meno ai codici e più ai risultati, cogliere anche
                          in questo settore l' onda digitale che arriva. Conforta che, oltre all'
                          iniziativa di Cdp, sempre su questo giornale, il ministro del Mezzogiorno
                          Giuseppe Provenzano abbia parlato ieri di una «centrale unica» per accelerare la spesa dei fondi strutturali europei,
                          con riferimento a Invitalia, una spa pubblica a contenuto tecnico come Cdp. Anche qui l' illusione dell' Agenzia per la
                          coesione territoriale ha fatto perdere un altro decennio. Senza inventare nuovi dualismi, bisogna costruire un sistema
                          in cui la tecnica, gli ingegneri, il Bim con la sua modernizzazione digitale, i portatori di progresso sconfiggano il
                          vecchio modello burocratico fondato sul rinvio dei tempi e sulla lievitazione dei costi che ha fatto male all' Italia. Di
                          lavoro da fare ce n' è tanto. Bisogna valutarlo sulla base dei risultati, non delle scartoffie o delle liturgie politiche. ©
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