Media Monitoring per 02-05-2019 - Rassegna stampa del 02-05-2019 - Ruggi

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Media Monitoring per 02-05-2019 - Rassegna stampa del 02-05-2019 - Ruggi
02-05-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 02-05-2019
Media Monitoring per 02-05-2019 - Rassegna stampa del 02-05-2019 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      01/05/2019 - VIVICENTRO.IT
            Choc all’Università di Fisciano, studentessa tenta il suicidio accoltelladosi all’addome e alla
            gola ........................................................................................................................................ 1
      01/05/2019 - WWW.AGROPOLINEWS.IT
            FISCIANO,STUDENTESSA TENTA IL SUICIDIO IN MANIERA PAZZESCA ..................................... 2
      01/05/2019 - WWW.ANSA.IT
            Studentessa tenta il suicidio, è grave .................................................................................... 3
Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 4
      01/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            «Il direttore sposo festeggia in ospedale» ............................................................................. 4
      01/05/2019 - CRONACHE DI SALERNO
            Cardiologia a 360° gradi, arriva il gotha della scienza medica ............................................... 6
      01/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Formazione continua integrata professioni mediche a confronto .......................................... 8
Sanità Campania ............................................................................................................................. 10
      01/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            «Prima rivoluzione in attesa del San Pio» ............................................................................ 10
      01/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            «Soluzione a Sant'Agata ma con buco in bilancio» ............................................................... 12
      01/05/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Chirurgia, partono i lavori in ospedale ................................................................................. 14
      01/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Mastella: «Strano l' arrivo prima del voto e per il Sant' Alfonso ho avuto ragione» ............. 16
      01/05/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA)
            Ospedale declassato se ne parla in Regione ........................................................................ 18
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 20
      01/05/2019 - LA REPUBBLICA
            Avremo cure personalizzate per ogni paziente .................................................................... 20
      01/05/2019 - IL MESSAGGERO
            «I medici non si aggiornano» A rischio sospensione 4 su 10 ................................................ 22
      01/05/2019 - IL GIORNALE
            Dal tumore all' ernia come battere il dolore senza usare medicine ...................................... 24
      01/05/2019 - IL GIORNALE
            Difetti nei geni, arriva il trapianto dei cromosomi ............................................................... 26
      01/05/2019 - IL MESSAGGERO
            Infarto, notte e mattina ore a rischio ................................................................................... 28
      01/05/2019 - LIBERO
            L' uomo che ferma il tumore al pancreas ............................................................................. 30
      01/05/2019 - LA REPUBBLICA
            Molecole senza segreti così quel microscopio ci salverà la vita ........................................... 32
      01/05/2019 - LA REPUBBLICA
            Roulette infermieri in palio 258 posti trentamila alle prove ................................................ 35
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01/05/2019
                                                   vivicentro.it
                                                                                                                          EAV: € 623
                                                                                                                          Lettori: 1.867
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Choc all’Università di Fisciano, studentessa tenta il suicidio
              accoltelladosi all’addome e alla gola

 Choc      all’Università     di   Fisciano,
 studentessa       tenta       il    suicidio
 accoltelladosi all’addome e alla gola:
 grave all’Ospedale Ruggi d’Aragona di
 Salerno Tanta preoccupazione per una
 studentessa 25enne di Fisciano, in
 provincia di Salerno, che questa mattina
 ha    provato     a    togliersi  la    vita
 pugnalandosi tre volte all’addome e alla
 gola. Ancora ignoti i motivi che l’avrebbero spinta a questo gesto estremo. Secondo
 quanto riferisce l’Ansa, la studentessa universitaria si è colpita con tre fendenti, due
 all’addome ed uno alla gola. La giovane, iscritta alla facoltà di Medicina dell’
 Università degli Studi di Salerno, è stata ritrovata in una pozza di sangue da un suo
 familiare che ha immediatamente allertato il 118, facendo scattare i soccorsi. Date
 le sue condizioni, la ragazza è stata trasportata d’urgenza all’ospedale “San
 Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Qui il personale medico ha portato a
 termine una delicata operazione per fermare le emorragie. Al momento le sue
 condizioni non sono state ancora rese note, anche se sarebbero molto gravi. La
 25enne si trova ora nel reparto di Rianimazione del nosocomio salernitano. La
 studentessa non ha lasciato alcun biglietto che spiegasse il suo gesto. Dietro questo
 tentativo di suicidio – secondo i primi elementi investigativi- vi sarebbero delle crisi
 depressive di cui la giovane soffriva.

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01/05/2019
                                               agropolinews.it
                                                                                                                          EAV: € 251
                                                                                                                          Lettori: 633
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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    FISCIANO,STUDENTESSA TENTA IL SUICIDIO IN MANIERA
                       PAZZESCA
 Choc a Fisciano, studentessa tenta il suicidio tagliandosi alla gola „a tentato
 di uccidersi vibrando a se stessa tre coltellate, due all’addome e una alla gola. Una
 studentessa universitaria di 25 anni di Fisciano ha tentato il suicidio pugnalandosi
 piu’ volte. La giovane, che frequenta la facolta’ di Medicina all’Universita’ degli Studi
 di Salerno, è stata trovata da un familiare che ha allertato il 118. Operata d’urgenza
 dai medici dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, al momento e’
 stata trasferita nel reparto di Rianimazione. Le sue condizioni di salute sono molto
 gravi. La giovane ha una grave lesione epatica e gravi lesioni addominali, oltre alla
 ferita al collo. La studentessa non ha lasciato alcun biglietto. Alla base del gesto
 disperato – secondo fonti investigative – vi sarebbero crisi depressive.

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01/05/2019

                                                                                                                         EAV: € 5.482
                                                                                                                         Lettori: 1.076.667
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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                   Studentessa tenta il suicidio, è grave

 Coltellate all' addome e alla gola. E' in
 rianimazione (ANSA) - NAPOLI, 1 MAG -
 Ha tentato di uccidersi vibrando a se
 stessa tre coltellate, due all'addome e
 una alla gola.            Una studentessa
 universitaria di 25 anni di Fisciano
 (Salerno)     ha    tentato    il  suicidio
 pugnalandosi più volte.        La giovane,
 che frequenta la facoltà di Medicina
 all'Università degli Studi di Salerno, è
 stata trovata da un familiare che ha
 allertato il 118. Operata d'urgenza dai medici dell'ospedale "San Giovanni di Dio e
 Ruggi d'Aragona" di Salerno, al momento è stata trasferita nel reparto di
 Rianimazione.       Le sue condizioni di salute sono molto gravi. La giovane ha una
 grave lesione epatica e gravi lesioni addominali, oltre alla ferita al collo.     La
 studentessa non ha lasciato alcun biglietto. Alla base del gesto disperato - secondo
 fonti investigative - vi sarebbero crisi depressive.

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01/05/2019                                                                                                                 Pagina 20
                                            La Città di Salerno
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

                «Il direttore sposo festeggia in ospedale»
 di Francesco Faenza
 A Napoli, nel luglio scorso, il primario
 Pignatelli chiuse un reparto dell'ospedale
 del Mare per consentire a tutti di
 partecipare alla sua festa. Il primario
 venne sospeso e non è stato più
 reintegrato. A Eboli, nel giugno scorso,
 accadde un episodio simile. Sul terrazzo
 dell'ospedale, il direttore sanitario, Mario
 Minervini , festeggiò il suo imminente
 matrimonio. Da lì a tre giorni, il manager
 salernitano sarebbe convolato a nozze.
 Quella     festa     privata    nell'ospedale
 pubblico è finita ora in un'interrogazione
 regionale dei consiglieri dei Cinque
 Stelle, Valeria Ciarambino e Michele
 Cammarano . I due pentastellati hanno
 chiesto al governatore De Luca chi ha
 autorizzato       «La       festa      privata
 nell'ospedale pubblico, chi ha consentito
 l'ingresso a ospiti esterni alla struttura,
 chi ha pagato e contattato il servizio di
 catering e chi ha autorizzato i medici, in
 camice bianco, a lasciare i reparti durante il turno di lavoro». Quel brindisi
 matrimoniale rischia ora di creare enormi imbarazzi. E potrebbe concludersi con
 un'indagine interna dell'Asl. La festa all'interno dell'ospedale non era nemmeno un
 mistero a Eboli. Fu ripresa da decine di telefonini. Medici, amministrativi e
 sindacalisti brindarono al traguardo sentimentale del direttore dell'ospedale e lo
 fecere durante il turno di lavoro. Le foto e i video fecero il giro dei reparti. Inevitabili
 le polemiche con il valzer infernale su what's up. Chi non c'era, osservò la scena sui
 cellulari. Chi non fu invitato, venne tacciato di invidia. La polemica nacque nei
 corridoi e morì pochi giorni dopo. Prima dell'interrogazione di Ciarambino e
 Cammarano, le immagini della festa privata in ospedale sono arrivate all'attenzione
 del ministro della sanità Giulia Grillo . Alle domande dei Cinque Stelle, però, non ha
 risposto nessuno. Ora toccherà a Vincenzo De Luca difendere il manager di origini
 calabresi e salernitano d'adozione. Il governatore della Campania dovrà ribattere ai
 dieci punti critici sollevati dai consiglieri regionali. Chi ha autorizzato la festa? Chi ha
 consentito agli invitati interni di fermarsi durante il turno di lavoro? Chi ha
 consentito agli ospiti esterni di accedere in zone riservate dell'ospedale? A dover
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Media Monitoring per 02-05-2019 - Rassegna stampa del 02-05-2019 - Ruggi
dare spiegazioni, probabilmente, non sarà solo il festeggiato convolato a nozze, ma
anche i medici e i sindacalisti che abbandonarono i reparti durante il turno di lavoro.
Ciarambino e Cammarano hanno sottolineato a De Luca altri punti deboli
dell'ospedale: «Abbiamo scoperto che i bagni del pronto soccorso sono in condizioni
pessime, quello per i disabili è addirittura chiuso». Altre carenze igieniche sono state
ravvisate nei reparti. I due pentastellati, poi, hanno evidenziato il fenomeno degli
imboscati: «Un gran numero di dipendenti dell'ospedale viene adibito a funzioni di
amministrazione e staff. Il personale tecnico di manutenzione è senza mansioni. Per
le ingiustificate attribuzioni delle mansioni diverse dalla qualifica di appartenenza, si
è arrivati all'accorpamento di neurologia, geriatria ed endocrinologia, così come
dell'otorino con la chirurgia». Altra anomalia: «Perchè la direzione sanitaria occupa i
locali della neurologia?». Dopo gli imboscati, gli sprechi: «A Eboli si ricorre spesso
alle prestazioni aggiuntive con i turni notturni, in spregio alla normativa europea. E'
inoltre disattesa la normativa sulla reperibilità per ciascun medico».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

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01/05/2019                                                                                                                Pagina 17

                                                                                                                          EAV: € 907
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

      Cardiologia a 360° gradi, arriva il gotha della scienza
                             medica

 Sabato 4 maggio la suggestiva Villa
 Matarazzo a S. Maria di Castellabate
 ospiterà un congresso medico dedicato
 al cuore e alle metodiche, sempre più
 complementari,          di      cardiologia
 interventistica e chirurgia. L' incontro,
 che gode del patrocinio del Parco
 nazionale del Cilento, Vallo di Diano e
 Alburni, è stato fortemente voluto dal
 dottor Marco Franciulli, presidente del
 congresso della Clinica Mediterranea ed
 è stato organizzato in sinergia con il
 professor Luigi Chiariello, direttore del
 Centro Cuore della Clinica Mediterranea.
 Saranno inoltre presenti, per i saluti
 istituzionali, a partire dalle 10,30, l' On.
 Aldo Patriciello, deputato del Parlamento
 Europeo componente della Commissione
 Ricerca e Salute e il Sindaco di
 Castellabate, Costabile Spinelli. Variegati
 gli argomenti che verranno trattati
 durante l' intera giornata formativa
 accreditata con 5 crediti Ecm. Gli interventi, tutti di alto spessore, saranno a cura di
 medici specialisti provenienti da tutto il Centro -Sud d' Italia. Si spazierà dalla
 malattia della valvola aortica allo scompenso cardiaco, dalla fibrillazione atriale alla
 cooperazione fra medico e chirurgo, dalla chirurgia mininvasiva alle patologie più
 frequenti nella terza età. Il congresso è diretto a cardiologi, cardiochirurghi, medici
 del territorio, cultori della materia, anestesisti, perfusionisti, specializzandi e
 studenti, è richiesta la registrazione sul sito www.clinicamediterranea.it. «L' idea è
 quella di creare una serie di congressi itineranti», svela il dottor Marco Franciulli,
 noto cardiochirurgo che vanta un curriculum con esperienze anche all' estero, in
 Belgio e in Germania: «Non potevo che scegliere Castellabate, mia terra d' origine,
 per raccogliere le testimonianze delle più eminenti personalità del settore
 cardiologia. Mi auguro che questa prima edizione possa essere solo l' inizio di un
 appuntamento costante e sono certo che, oltre all' interesse specifico sui temi scelti,
 anche il territorio cilentano farà da giusta cornice gradita ai partecipanti». Enzo

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Colabene.

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01/05/2019                                                                                                                Pagina 28
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 8.092
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

      Formazione continua integrata professioni mediche a
                          confronto

 LA SANITA' Sabino Russo Un rinnovato
 dialogo per affrontare le nuove sfide
 della sanità salernitana. Con questo
 spirito si apre sabato, al Grand hotel, il
 convegno «L' evoluzione del sistema di
 formazione continua nel settore salute:
 stato dell' arte e dati», che vede allo
 stesso tavolo tutti gli ordini professionali,
 che partendo dal tema dell' incontro,
 inquadrato non più solo come un obbligo
 ma come un' opportunità di crescita e
 qualificazione professionale, intendono
 avviare una più ampia condivisione di
 riflessioni e percorsi comuni. Alla
 presentazione      c'   erano,     oltre  al
 presidente dei medici Giovanni D'
 Angelo, anche Cosimo Cicia degli
 infermieri, Pasquale De Rosa dei tecnici
 di radiologia, insieme al consigliere dell'
 ordine dei veterinari Giovanni Bruno,
 Rossella Fasulo dei chimici e fisici della
 Campania, Raffaele La Regina dei
 farmacisti, Lucia Vittoria delle ostetriche
 e Corrado Marino dei biologi. Quella di
 sabato è sicuramente una giornata molto importante perché per la prima volta
 saranno insieme tutte le professioni sanitarie. Un percorso avviato diversi anni fa
 dall' ordine dei medici, che prima di altri ha intuito la strada di unire tutte le volontà
 e le azioni delle diverse figure dell' assistenza. «Parliamo di un bene, la formazione,
 che rappresenta una garanzia per tutti gli assistiti e più che un obbligo deve essere
 visto come una legge scritta dentro spiega Giovanni D' Angelo È una prerogativa che
 ognuno di noi deve avere, perché un professionista di qualità può dare una
 assistenza di qualità. Per questo motivo tutte le professioni sanitarie sono qui». L'
 appuntamento al Grand hotel rappresenta il punto di partenza per l' avvio di una più
 ampia condivisione di riflessioni e percorsi comuni, dalle criticità che interessano i
 presidi ospedalieri della provincia, all' assistenza sul territorio, dalla creazione degli
 ospedali di comunità e delle strutture intermedie di assistenza alla migrazione dei

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professionisti sanitari, alle tariffe minime, al contrasto ai pacchetti al ribasso per
visite ed esami strumentali e diagnostici. «Abbiamo l' obiettivo di mettere al centro il
paziente e in provincia di Salerno, in questa direzione, si lavora bene sottolinea
Cosimo Cicia, presidente dell' ordine delle professioni infermieristiche In questo
momento di difficoltà, con i nostri sforzi, cerchiamo di dare un servizio di qualità. Lo
dimostrano i fatti, perché i nostri laureati devono rivolgersi al mercato estero, dove
ci vengono invidiati per la preparazione». Il programma prevede 5 focus di
discussione: il manuale del professionista: le innovazioni; la gestione di crediti
individuali, esoneri ed esenzioni; la certificazione del soddisfacimento dell' obbligo
formativo individuale e il recupero crediti del triennio 2014-2016; il dossier
individuale e di gruppo; simulazione di accesso e funzionamento della banca dati
CoGeAPS con il presidente Sergio Bovenga. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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01/05/2019                                                                                                               Pagina 25
                                 Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                         EAV: € 9.409
                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                         Argomento: Sanità Campania

               «Prima rivoluzione in attesa del San Pio»

 LA STRUTTURA Luella De Ciampis Un
 pomeriggio importante quello di ieri per
 l' ospedale Rummo, con l' arrivo del
 governatore della Regione, Vincenzo De
 Luca,     che     ha     partecipato      all'
 inaugurazione del pronto soccorso dove,
 nei giorni scorsi, sono stati ultimati i
 lavori di ristrutturazione che si sono
 protratti per sei mesi. Al battesimo del
 reparto, officiato dal cappellano dell'
 azienda ospedaliera, Angelo Carfora,
 oltre al presidente De Luca, al dirigente
 della direzione generale per la Tutela
 della Salute, Antonio Postiglione e al
 consigliere regionale, Mino Mortaruolo,
 erano presenti autorità militari e
 istituzionali, tra le quali il prefetto,
 Francesco Antonio Cappetta e il
 vicesindaco di Benevento, Antonio Reale,
 accompagnati        nella     visita      dal
 management del Rummo al completo e
 da una folta rappresentanza del
 personale sanitario e amministrativo
 dell'    azienda.    «Abbiamo        iniziato
 ristrutturando il vecchio pronto soccorso ha detto il direttore generale, Renato
 Pizzuti nell' attesa di fare il nuovo pronto soccorso, nel padiglione San Pio, con 9
 milioni di finanziamento messi a disposizione dalla Regione. Domani verrà
 consegnato il cantiere per la sostituzione della tac, sempre nell' unità di emergenza,
 mentre per fine maggio apriremo la Lungodegenza a Sant' Agata de' Goti. Una serie
 di interventi a lungo programmati, perché non è stato facile ottenere i finanziamenti
 con celerità, a causa dei tempi lunghi della burocrazia. Tuttavia, ci siamo avviati
 verso una fase di rinnovamento». I NUMERI Un pronto soccorso rinnovato e
 razionalizzato, che consta di circa 15 postazioni fisse, tre più due postazioni, in
 salette diverse, per i codici rossi e di quattro letti nell' Obi (breve osservazione
 intensiva), in cui rimangono i degenti in osservazione per 24 ore. Postazioni
 destinate ad aumentare nei momenti di maggiore affollamento del reparto,
 comunque chiuse da tende che ne garantiscono la privacy, alcune delle quali di
 nuovissima generazione, in tessuto antibatterico, saranno consegnate e montate nei
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prossimi giorni. IL PERCORSO «Sono stati tre anni intensi ha continuato Pizzuti
accompagnati da un' impegnativa azione mediatica e da grandi innovazioni, sancite
dall' applicazione del decreto numero 70, che ha determinato cambiamenti radicali
in ambito ospedaliero, non esclusa la fusione con il Sant' Alfonso. Un triennio in cui
abbiamo avuto la possibilità di programmare una serie di attività e di lavori che non
era stato possibile fare in precedenza. Oltre alla ristrutturazione del pronto soccorso
e alla realizzazione di una nuova Rianimazione, che sarà pronta in tempi brevi,
abbiamo cambiato tutti i letti dell' ospedale e abbiamo acquistato i materassi
antidecubito, che sembrerebbero essere un' inezia, ma sono di grande importanza
per i pazienti». «In questo triennio - ha concluso il digì - abbiamo effettuato 170
nuove assunzioni, contro le 18 del triennio precedente, ma resta comunque insoluto
il nodo degli anestesisti. Proprio oggi ho scritto una lettera a Postiglione sulla
carenza di questo tipo di professionisti che risente, a mio avviso, di una
programmazione sbagliata. C' è una carenza preoccupante su tutto il territorio
nazionale, tanto che, della nostra graduatoria concorsuale, costituita da 38 elementi,
solo due anestesisti sono stati immessi in servizio, mentre gli altri hanno scelto
ospedali più vicini ai luoghi di residenza. Per quanto riguarda la tecnologia, il Rummo
nei prossimi mesi avrà due risonanze magnetiche e il pronto soccorso entro il mese
di giugno sarà dotato di una nuova tac, mentre al Sant' Alfonso il prossimo mese
apriremo la Lungodegenza e sei posti per la Riabilitazione». © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

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01/05/2019                                                                                                                 Pagina 24
                                   Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                           EAV: € 10.857
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                                           Argomento: Sanità Campania

          «Soluzione a Sant'Agata ma con buco in bilancio»
 Francesco G. Esposito
 LO SCENARIO L'«operazione verità»
 annunciata dal governatore Vincenzo De
 Luca per il Sannio prende spunto dal
 taglio del nastro del ristrutturato pronto
 soccorso del Rummo per far tappa sulle
 modifiche al piano sanitario regionale
 che prevedono il salvataggio del «pronto
 soccorso, dei reparti di medicina e
 chirurgia generale e ortopedia dell'
 ospedale di Sant' Agata («ma con 5
 milioni di perdite da far passare al vaglio
 ministeriale»), oltre al «mantenimento
 del Dea di II livello nel nosocomio del
 capoluogo»       nonostante,     sottolinea
 ancora il presidente della Regione, il
 «taglio chiesto dal ministero della Salute
 di 40 strutture complesse in un solo
 anno in Campania. Considerando che il
 Sannio è al di sopra della media
 nazionale (288 oltre la soglia) - stando ai
 meri dati dei posti letto per popolazione -
 , per quello che stiamo facendo per il
 territorio e tenendo conto dei vincoli
 posti dal ministero, meriterei una statua
 o, almeno, un mezzobusto. Però, mi raccomando, fra 150 anni, non c' è fretta». IL
 TOUR Mezz' ora di giro tra le sale del pronto soccorso con il manager Pizzuti, la
 benedizione di rito, un caffè e l' incontro con medici e stampa nella sala congressi. A
 margine, anche l' incontro con prefetto e attiviste del comitato «Curiamo la Vita» a
 base di rassicurazioni, tarallucci ed elisir di mela annurca. Ma è nei 50 minuti di
 discorso in sala che utilizza tutta la carica del caffè e tira bordate soprattutto ai
 pentastellati, ma anche ai «20 anni di gestione da carnevale della sanità campana.
 In questi 4 anni abbiamo fatto un miracolo. Abbiamo i bilanci in attivo e i dirigenti
 non subiscono alcun tipo di ingerenza, devono solo pensare a lavorare, senza
 rispondere a padrini politici. Mentre il governo del cambiamento non ha fatto ancora
 nulla, io ho iniziato una rivoluzione: la sanità, dai partiti, la sto liberando io». A
 supporto non mancano dati: «Pensate che in provincia ci sono 4,6 posti letto ogni
 mille abitanti; a Napoli 3,36. Benevento ha il rapporto più alto in Campania». Come
 Regione, «abbiamo chiesto che il ridimensionamento imposto dalla Grillo avvenisse
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in tre anni, per avere quel tanto di flessibilità necessario a governare i processi,
senza traumi eccessivi. Di fronte agli obblighi di approvare il piano sanitario a
dicembre scorso, abbiamo accettato le richieste governative per non penalizzare
tutto e bloccare anche i concorsi. Poi, come si è visto, abbiamo modificato quanto
possibile, alla luce di richieste ragionevoli, come quelle arrivate dal Sannio per il
Sant' Alfonso». LA DIFFIDA E proprio contro i pentastellati dirige i suoi attacchi il
governatore, a iniziare dalla ministra Grillo: «Siamo di fronte a un circo equestre. A
Roma fanno le carogne, poi arrivano sul territorio e, soprattutto i Cinque Stelle,
fanno gli imbecilli mettendosi a fare demagogia nel Sannio e, qualche ora fa, al
Moscati di Avellino. Questa cosa deve finire». E alla Grillo, nelle prossime ore,
arriverà una «diffida per far terminare il commissariamento della sanità campana,
visto che sono cadute le due ragioni che lo giustificano: lo squilibrio finanziario e il
mancato raggiungimento della griglia Lea (che è passata dai 105 punti del 2015 ai
170 attuali). Entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti, quindi mantenerlo è un reato
penale, che sarà sanzionato, se va avanti così». L' EDILIZIA «Non appena - prosegue
- otterremo dal ministero l' approvazione per il piano di edilizia ospedaliera,
presentato un anno fa e che dovrebbe avvenire nella metà di maggio, avremo le
risorse (oltre un miliardo) per realizzare un polo oncologico regionale (che
comprende anche Sant' Agata)». «Per venti anni non sono stati utilizzati fondi per l'
edilizia ospedaliera. Per la prima volta abbiamo utilizzato seicento milioni di euro. In
passato, invece, si rubava. Fucilerei alla schiena chi ha gestito la sanità in
Campania. I DIRIGENTI Inevitabile un passaggio anche sulle partenze dei primari dal
Rummo, come quelle di Catapano e Huscher («è legittimo, non è una tragedia. Il
vero problema è che manca programmazione») e sulla dirigenza. «A luglio ci sarà un
ricambio di tutte le cariche, ma l' attuale management ha lavorato bene, ha tutto il
mio appoggio». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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01/05/2019                                                                                                               Pagina 27

                                                                                                                         EAV: € 8.987
                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                         Argomento: Sanità Campania

                  Chirurgia, partono i lavori in ospedale

 MADDALONI           Giuseppe       Miretto
 Andamento a singhiozzo dei lavori in
 corso per la riqualificazione dell'
 ospedale di Maddaloni e del nosocomio
 di San Felice a Cancello. Dopo sette anni
 di attesa e a ben sei mesi dall' annuncio,
 parte l' adeguamento funzionale del
 blocco chirurgico dell' ospedale di
 Maddaloni: sarà totalmente rifatto il
 sistema di microclimatizzazione all'
 interno della quattro sale operatorie. È l'
 epilogo di una storia infinita: sono 13 gli
 anni, cioè dall' inaugurazione del
 complesso operatorio, che si attende l'
 eliminazione delle carenze del sistema di
 condizionamento. Si rallenta ma non si
 ferma l' attività chirurgica. A ROTAZIONE
 Per un periodo di una sola settimana,
 una sala sarà sempre attiva per la
 gestione delle emergenze-urgenze e i
 ricoveri indifferibili. «A rotazione -
 precisa il direttore sanitario Rino De
 Lucia - e senza interferire con le attività
 chirurgiche in corso, le restanti sale
 operatorie saranno sottoposte ad un intervento di ripristino integrale e
 ammodernamento del sistema di ventilazione». Saranno sostituiti i tubi inadeguati e
 le caldaie che non garantivano una condizione microclimatica ottimale. Riuniti sotto
 un' unica direzione sanitaria, due ospedali sono accomunati dai medesimi problemi.
 «Un analogo intervento - spiega il direttore sanitario unico - è stato eseguito presso
 l' ospedale di San Felice a Cancello». In ambedue i casi, si interviene su un sistema
 di condizionamento che, secondo normativa, deve sempre garantire una
 temperatura interna costante (tra i 20 e 24 gradi centigradi) e un' umidità
 controllata tra il 40 e 60 per cento. «Un altro passo in avanti decisivo verso la
 riqualificazione della sanità pubblica e del territorio - annuncia il parlamentare
 Antonio Del Monaco - è la fine dei lavori dell' hospice, per cure palliative e l'
 assistenza ai malati terminali, di San Felice a Cancello. Siamo al cospetto dell'
 ennesima opera indispensabile incredibilmente attesa da oltre 10 anni». I
 CONTROLLI E proprio per questo, ripartono le ispezioni delle delegazioni
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parlamentari. «Abbiamo pazientato abbastanza - commenta Del Monaco - affinché
fosse completata pure l' acquisizione degli arredi. Lunedì 6 maggio, una delegazione
parlamentare del Movimento Cinque Stelle ispezionerà la struttura. Non faremo una
celebrazione ma sarà l' occasione per fare un bilancio sulle troppe opere annunciate,
finanziate e mai cantierizzate». Insomma, riparte la contestazione ai ritardi
accumulati da opere annunciate come imminenti. «È il caso - preannuncia Del
Monaco - dei 370mila euro deliberati per la camera calda del Pronto soccorso di
Maddaloni». Accantonata l' ipotesi di allocare le urgenze-emergenze in locali nuovi,
tutti da costruire, si ritorna al vecchio progetto di adeguamento dell' area di approdo
delle ambulanze. «Non servono interventi avveniristici - conclude Del Monaco - ma
opere immediate e certe per innalzare lo standard e la ricettività ospedaliera». Al
Pronto soccorso serve il completamento del Triage (selezione dei codici di urgenza)
che sarà posto all' ingresso; una stanza di isolamento per i pazienti a rischio
infezioni; un percorso interno di separazione del materiale sporco (contaminato) da
quello pulito (sterile). E poi ci sono i progetti, sempre annunciati e mai realizzati: il
rifacimento del piazzale esterno; il completamento della facciata e a pianificazione
dei lavori di ristrutturazione del terzo piano (in fase di progettazione da oltre due
anni per una spesa di 2,8 milioni di euro). © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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01/05/2019                                                                                                                Pagina 24
                                  Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                          EAV: € 9.445
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

      Mastella: «Strano l' arrivo prima del voto e per il Sant'
                    Alfonso ho avuto ragione»

 LE REAZIONI Gianni De Blasio De Luca
 scherzando ha detto che, per quanto da
 lui prodotto per la sanità, il Sannio
 dovrebbe erigergli una statua. Non
 troverebbe        di    sicuro      unanime
 condivisione.      Così    il   sindaco    di
 Benevento, Clemente Mastella: «Nel
 contesto delle dichiarazioni di De Luca -
 dice - l' unica cosa più interessante è che
 Pizzuti va via in estate. Per fortuna della
 sanità beneventana. È un po' strano che
 De Luca si presenti ogni anno, prima
 delle elezioni, a parlare della sanità
 sannita. Con grande enfasi all' esordio e
 con conclusioni all' esito estremamente
 negative se ha portato allo sciopero della
 fame di alcune cittadine di Sant' Agata. Il
 giudizio sulla sanità e sul Rummo resta
 negativo, non certo per il personale o chi
 vi presta servizio, fatto in modo
 lodevole, ma per la disorganizzazione e
 la mancata previsione rispetto ai vuoti
 che normativamente, anche per ragioni
 di età, si verificano nelle strutture
 apicali. Per Sant' Agata, rimane in piedi, e ne invoco la primazia, la richiesta che l'
 ospedale ritorni all' Asl. Il piano era nefasto, senza capo né coda e, nella mia qualità
 di sindaco della comunità, non l' ho avversato, l' ho respinto. Mi auguro di poter
 collaborare in maniera leale, come è giusto che avvenga tra istituzioni, con la
 Regione per questo problema come per altri». I PENTASTELLATI Dal fronte M5se,
 bersaglio preferito di De Luca, si incarica di ribattere Valeria Ciarambino: «Quella
 che ha inaugurato De Luca è paragonabile a una struttura da Cinecittà, di quelle
 utilizzate per il genere Spaghetti Western. Una facciata dietro la quale c' è il nulla.
 Ecco cos' è oggi il Pronto Soccorso del Rummo. Un reparto imbiancato con fondi
 stanziati già da tre anni, dietro il quale non c' è neppure il ricordo dell' eccellenza
 che per anni ha rappresentato questo nosocomio, prima che De Luca lo
 smantellasse, chiudendo reparti, tagliando posti letto e prevedendo inizialmente di

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dislocare le principali discipline a Sant' Agata. Per un processo che ha comportato il
taglio delle unità di chirurgia onco-addominale, neurochirurgia, neurorianimazione,
oncologia medica, medicina interna, oltre alle unità speciali di ambito oncologico e
riabilitativo, provocando le dimissioni a catena di quasi tutti i primari in servizio al
Rummo e lo spostamento del direttore sanitario, posizione che De Luca ha lasciato
sguarnita per 11 mesi. Ecco in cosa è consistito il lavoro straordinario di cui si vanta
di aver svolto il governatore. Ed è vergognoso che prenda di mira esponenti 5 Stelle
protagonisti di un' iniziativa di beneficenza al Moscati. Non ci sorprende che accusi il
nostro ministro Grillo di voler liberare la sanità dai partiti, operazione deleteria per
chi, come lui, ha lottizzato la sanità campana». L' AZZURRA La senatrice di Fi,
Sandra Lonardo, replica così: «Tanto tuonò che piovve. Adesso, la constatazione di
quanta acqua, caduta dal cielo, resterà a beneficio delle produzioni agricole, lo si
potrà constatare solo vivendo. Resta il fatto che il degrado della San Pio resta sotto
gli occhi di tutti. Pizzuti rendesse conto dei motivi per cui ha mandato indietro alla
Regione ben 12 milioni con una situazione del genere. Hanno inaugurato il pronto
soccorso? Era da terzo mondo, speriamo che possa diventare da primo mondo». ©
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01/05/2019                                                                                                               Pagina 29

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                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                         Argomento: Sanità Campania

             Ospedale declassato se ne parla in Regione

 PIEDIMONTE MATESE Vincenzo Corniello
 A Piedimonte Matese nessuno ci sta al
 paventato declassamento dell' ospedale
 Ave Grazia Plena. Tanto che si sono
 registrate diverse iniziative tese alla
 valorizzazione di quel nosocomio che ha
 raggiunto risultati di eccellenza a tal
 punto che l' ortopedia piedimontese,
 diretta dal professore Bruno Di Maggio, è
 stata inserita nel programma di
 formazione      universitaria     per    gli
 specializzandi della facoltà di medicina
 dell' Università Federico II di Napoli. Un
 depauperamento           deliberato     non
 considerando l' orografia della zona,
 dove sono stati solamente gli aridi
 numeri a prevalere. Perché, complice lo
 spopolamento in atto nell' intero
 matesino,      con    il     nuovo    piano
 ospedaliero, rigidamente applicato, è
 stato previsto che il nosocomio matesino
 non sarà più Dea di primo livello ma
 relegato a Psa (pronto soccorso attivo). E
 così, in netta avversione a quanto
 programmato dalla Regione Campania è stato costituito un «Comitato Civico -
 Articolo 32 - per l' Ospedale di Piedimonte Matese». Inoltre, su iniziativa dell'
 assessore regionale Sonia Palmeri, domani, alle ore 15:00, i problemi della sanità
 matesina arriveranno sul tavolo del governatore della Campania, Vincenzo De Luca
 affinchè «possano essere valutate le problematiche e soprattutto i disagi che il
 settore sta vivendo da anni, ma anche il forte declassamento dell' ospedale
 matesino, previsto dall' attuale piano ospedaliero», ha riferito Palmeri. Nella
 direzione generale della sanità del centro direzionale di Napoli, verrà affrontata la
 questione «attraverso un tavolo tecnico da me richiesto - ha spiegato ancora l'
 assessore Palmeri, che è di Piedimonte Matese - in quanto ho raccolto le istanze
 provenienti dal personale sanitario e dai cittadini di Piedimonte che hanno intravisto
 nell' attuazione del nuovo piano sanitario regionale, non ancora operativo, una
 operazione di depauperamento delle eccellenze terapeutiche». Alla riunione indetta
 con urgenza saranno presenti il direttore generale tutela della salute, Antonio
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Postiglione, il direttore generale Asl di Caserta, Mario De Biasio, e il sindaco di
Piedimonte Matese, Luigi Di Lorenzo, in rappresentanza dei sindaci. Un secondo
incontro è programmato, sempre il due maggio, però alle 19:00, organizzato dal
Comitato Articolo 32, alle ore 19:00 nell' Ente Parco del Matese a San Potito
Sannitico, al quale sono invitati a partecipare tutti i cittadini. © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

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01/05/2019                                                                                                                Pagina 48

                                                                                                                          EAV: € 76.028
                                                                                                                          Lettori: 704.603
                                          Argomento: Sanità nazionale

             Avremo cure personalizzate per ogni paziente
 FRANCESCA BRAGHERI
 L' intervento di U n microscopio
 miniaturizzato rapido e con super-
 risoluzione per vedere all' interno delle
 cellule. La trasformazione di cellule
 tumorali in metastasi è la causa
 principale di morte tra i malati di cancro.
 Le analisi genetiche hanno dimostrato
 che questa progressione raramente è
 dovuta ad ulteriori mutazioni genetiche,
 portando quindi a ritenere che la
 capacità delle cellule tumorali di migrare
 in organi diversi da quello in cui si
 originano sia dovuta piuttosto ad
 alterazioni          epigenetiche.         Il
 microambiente        è    quindi    ritenuto
 responsabile di queste alterazioni e
 siccome tutti gli individui presentano
 caratteristiche          genetiche         e
 comportamentali diverse, questo implica
 un' eterogeneità dei tumori che rende
 sempre più difficile una valutazione della
 progressione della malattia e di
 conseguenza l' efficacia delle terapie. A cosa servono quindi i microscopi con super-
 risoluzione? La microscopia ci offre un aiuto permettendo di guardare all' interno di
 queste singole cellule nel tentativo di comprendere i meccanismi di mutazione. Ad
 oggi sono state sviluppate diverse tecniche di microscopia in super-risoluzione che
 consentono di osservare oggetti che sono fino a mille volte più piccoli della cellula
 stessa, arrivando quindi fino al dettaglio della singola molecola. Il limite di questi
 microscopi è che sono però piuttosto lenti nell' analisi di ogni singola cellula. Di
 contro, tecniche che permettono di visualizzare migliaia di campioni in pochi minuti
 non consentono di avere elevata risoluzione né, tipicamente, di vedere in dettaglio
 la cellula al suo interno. Proprio in questo contesto si inserisce l' attività del progetto
 Prochip ( Chromatin organization Profiling with high- throughput super- resolution
 microscopy on a Chip), il cui obiettivo è realizzare un microscopio in grado di
 analizzare un elevato numero di cellule tumorali e di ottenere informazioni sulla
 distribuzione spaziale della cromatina. Essendo una struttura complessa, composta
 da Dna e proteine, all' interno del nucleo della cellula, la cromatina è portatore di
 informazioni genetiche, per cui l' idea è di analizzarne la struttura in modo da
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individuare un parametro da utilizzare come marker per la progressione tumorale. Il
progetto, guidato dal Cnr, della durata di tre anni, ha ricevuto un finanziamento di
2.5 milioni di euro dalla Comunità Europea. Chi scrive ha l' incarico di coordinare il
progetto in collaborazione con il professor Andrea Bassi del Politecnico di Milano e il
professor Alessio Zippo dell' Università degli Studi di Trento, oltre ad altri quattro
partner europei. Il cuore del microscopio di Prochip sarà un dispositivo optofluidico
in vetro in grado di scansionare un elevato numero di campioni in maniera
automatica; verrà sviluppato su chip e sarà capace di acquisire immagini in tre
dimensioni con una risoluzione oltre il limite della diffrazione della luce. A differenza
di microscopi che possono realizzare immagini in super- risoluzione, il prototipo
realizzato in Prochip integrerà in un solo chip sia il sistema di illuminazione per
sezionare otticamente il campione, che un microcanale in cui le cellule da esaminare
fluiranno ad elevate velocità, in modo tale da permettere un tasso di misura
superiore a quello consentito dalle tecnologie attuali. L' illuminazione sarà composta
da un pattern di luce dello spessore di un foglio che permetterà di vedere la cellula
al suo interno, eccitandone la fluorescenza fetta per fetta, nel momento in cui
questa attraversa il foglio di luce mentre scorre all' interno del chip. Questi sistemi
vengono generalmente chiamati Lab- on- chip perché permettono di condensare in
un piccolo chip diversi strumenti che sono tipicamente presenti in un laboratorio di
ricerca. Ad ora lo stato di avanzamento del progetto ha portato allo sviluppo dei
primi prototipi di microscopio su chip che consentono di fare immagini 3D di
campioni con dimensioni da centinaia di micrometri, come aggregati cellulari, fino al
pochi micron, come il nucleo della singola cellula. Al contempo sono stati sviluppati i
protocolli per la preparazione di cellule da analizzare e i software per la rapida
analisi delle immagini acquisite. Nell' arco dei prossimi tre anni si prevede quindi di
migliorare ulteriormente la risoluzione del nostro microscopio per osservare la
struttura della cromatina ( circa cento volte più piccola del nucleo della cellula). La
possibilità di osservare la distribuzione della rete di cromatina all' interno del nucleo
aiuterà a decifrare l' eterogeneità di certe tipologie di cancro, consentendo una
valutazione immediata della sua risposta alle terapie. Lo scopo finale è infatti quello
di riuscire a sviluppare una medicina personalizzata per ogni specifico paziente. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA Con un progetto guidato dal Cnr, un apparecchio
osserverà le cellule malate per studiarne la progressione L' autrice è ricercatrice
presso l' Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR.

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01/05/2019                                                                                                                Pagina 14

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                                          Argomento: Sanità nazionale

   «I medici non si aggiornano» A rischio sospensione 4 su 10

 Il caso dei corsi di formazione: frequenza
 obbligatoria ma non tutti riescono a
 seguirli La Federazione degli Ordini: «È
 colpa dei tagli alla sanità. E molti
 studiano da soli» L' ALLARME ROMA
 Carenza di tempo, mancanza di risorse,
 scarso interesse. Quali che siano le
 cause, il dato è chiaro e allarmante:
 circa il 41% di medici e odontoiatri non è
 in regola con l' obbligo di aggiornamento
 professionale, stabilito per legge e anche
 deontologia. Secondo l' ultimo rapporto
 del Co.Ge.A.P.S Consorzio Gestione
 Anagrafica delle Professioni Sanitarie,
 relativo al triennio 2014-2016, solo il
 54% del settore è in regola. E i primi dati
 parziali sul triennio in corso 2017-2019
 segnalano un miglioramento lieve, pari
 ad appena il 5%. Non sufficiente dunque
 a colmare la lacuna, con ciò che può
 comportare pure in termini di rischi. Il
 primo caso di sospensione di un
 odontoiatra denunciato da una paziente
 per lavori mal eseguiti riconducibili al
 mancato aggiornamento la Commissione Esercenti Arti e Professioni sanitarie-CCEPS
 ha confermato in secondo grado la sospensione, riducendola da sei a tre mesi - nelle
 ultime ore ha portato in primo piano le carenze del settore. «Il sistema sanitario dice
 Filippo Anelli, presidente Federazione Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri sta
 vivendo un momento di difficoltà, con carichi di lavoro eccessivi e tagli alla sanità
 che in tantissime aziende hanno riguardato anche i fondi per la formazione. La
 percentuale di chi non si aggiorna va però ponderata, escludendo quanti sono
 esentati o frequentano scuole di specializzazione. Gli Ordini comunque stanno
 effettuando adeguati controlli». «I carichi di lavoro aggiunge Carlo Palermo,
 segretario nazionale Anaao Assomed sono enormi. I medici vanno ben oltre gli orari
 previsti. Le dotazioni organiche sono ridotte all' osso, non ci si può assentare. In
 alcuni casi è difficile perfino tenere aperti i servizi. Da qui, questa evasione degli
 obblighi da parte di molti. Servirebbero più risorse e una organizzazione adeguata.
 Ci si può formare anche nei reparti ma occorrono persone e tempo». LE LACUNE
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Parte della problematica sarebbe da ricondurre a lacune dello stesso sistema
formativo. «La normativa in Italia c' è afferma Massimo Tortorella, presidente
Gruppo Consulcesi manca la sanzione. Più utile ancora sarebbe ragionare su
incentivi: ad esempio a un medico correttamente formato si potrebbe abbassare il
premio assicurativo o si potrebbero dare maggiori possibilità di avanzamento nella
carriera. La formazione, inoltre, deve essere di migliore qualità. L' Italia è ai primi
posti nel mondo per la sanità, bisogna tutelare questa eccellenza. In Albania, dal 22
partirà la blockchain sulla formazione che certifica il percorso fatto. La sanzione all'
odontoiatra è la prima di tante che arriveranno. Chi si forma ha meno probabilità di
cause per responsabilità professionale». «L' aggiornamento è una necessità
ribadisce Fausto Fiorile, presidente Associazione Italiana Odontoiatri facciamo molte
attività in tal senso. Un buon medico deve formarsi per poter garantire la qualità del
suo lavoro nel tempo. L' obbligo è pure nel codice deontologico ma è difficile capire
quando e come il collega si aggiorna. Lo può fare con i crediti o studiando, facendo
brainstorming su casi clinici e così via. Non c' è un organo deputato al controllo, gli
Ordini se ne stanno facendo carico ma capire rimane complicato». NUOVE
GENERAZIONI Strumenti per richiamare i professionisti agli impegni formativi, come
dimostra la prima sospensione, esistono. «Come Federazione prosegue Anelli
abbiamo inviato una nota agli Ordini con l' elenco dei medici inadempienti per
sollecitarli a ottemperare agli obblighi deontologici, rifaremo la segnalazione a
giugno, c' è un semestre per recuperare il gap di crediti. Esistono poi vari gradi di
sanzione: ammonimento, richiamo, sospensione, radiazione. Bisogna valutare caso
per caso». La speranza è nelle nuove generazioni. «Oggi i ragazzi sanno tutti che la
formazione continua è un aspetto strutturale della professione conclude Anelli i
retaggi del passato dovrebbero essere superati. Si va verso un periodo in cui l'
aggiornamento sarà fondamentale». Valeria Arnaldi © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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01/05/2019                                                                                                                 Pagina 36

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                                                                                                                           Lettori: 214.158
                                           Argomento: Sanità nazionale

     Dal tumore all' ernia come battere il dolore senza usare
                             medicine
 Maria Sorbi
 I centri all' avanguardia utilizzano
 sempre più l' agopuntura e l' ozono
 terapia Maria Sorbi Il 2050 è stato
 indicato come l' anno in cui l' antibiotico
 resistenza sarà la prima causa di morte.
 Significa che i batteri saranno più forti
 delle cure che abbiamo a disposizione.
 Mentre le case farmaceutiche sono al
 lavoro     per     studiare    antimicrobici
 intelligenti in grado di ripararci dalle
 infezioni più pericolose ed evolute, una
 delle sfide fondamentali dei prossimi
 trent' anni è quella di ridurre il più
 possibile l' utilizzo degli antibiotici e dei
 farmaci in generale. Tra le «vie
 parallele» più interessanti ci sono l'
 agopuntura e l' ozono terapia, sempre
 più considerate all' interno dei reparti
 ospedalieri e in grado, in qualche caso,
 di fare realmente da supplenti ai
 medicinali.          L'       AGOPUNTURA
 ONCOLOGICA Un nuovo studio clinico
 dell' Istituto europeo di oncologia
 fondato da Umberto Veronesi ha dimostrato come l' agopuntura sia utile per attutire
 il dolore delle pazienti operate al seno. Tanto che a volte grazie alla tecnica di
 medicina alternativa si esclude l' utilizzo dei farmaci e si riescono anche a risolvere i
 problemi di ansia e gli altri effetti collaterali della fase post operatoria. «Il nostro
 obbiettivo - spiega Mattia Intra, direttore del Day surgery senologia dello Ieo di
 Milano - è di ridurre, dove possibile, l' impatto dell' intervento oncologico al seno
 sulla vita delle pazienti. Quasi tutte le pazienti operate vengono sottoposte a una
 terapie del dolore standard ma il 30% di loro richiede una dose aggiuntiva di
 antidolorifici nelle ore successive alla prima somministrazione. Per ridurre il più
 possibile le dosi di farmaci abbiamo pensato all' agopuntura, strumento già utilizzato
 quotidianamente da molti cancer center americani, ad esempio lo statunitense
 Memorial Sloan Kettering, ed europei come l' istituto francese Gustave Roussey, per
 contrastare il dolore causato dalle terapie oncologiche». «L' impiego dell'

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agopuntura contro il dolore è noto ma non abbastanza diffuso in Italia, tanto meno in
oncologia - fa notare Agnese Cecconi, specialista in radioterapia oncologica e
agopuntura allo Ieo - Lo svantaggio è tutto a carico dei pazienti che solo in minima
parte usufruiscono di questa antica metodica. Eppure l' evidenza scientifica sull'
efficacia dell' agopuntura non manca. Recentemente il Journal of clinical oncology ha
pubblicato le linee guida approvate dall' American society of clinical oncology per l'
utilizzo delle terapie integrate per la gestione dei sintomi e gli effetti collaterali della
chemioterapia nella pazienti con tumore al seno. Su queste basi lo Ieo ha scelto di
offrire l' opportunità dell' agopuntura alle sue pazienti e sviluppare la ricerca su
questa disciplina, promettente per una miglior qualità di vita del malato. I medici
che praticano l' agopuntura hanno rilevato nei loro pazienti benefici non solo
oncologici. La tecnica degli aghi importata dalla tradizione cinese è utile anche per
alleviare i disagi dovuti alla menopausa, i problemi di insonnia e i dolori causati dalle
infiammazioni. E anche in questi casi rappresenta un' alternativa a pastiglie e
farmaci vari. OZONO ANTI FARMACI Una possibile alternativa agli antibiotici arriva
anche dall' ossigeno ozono terapia. «L' ozono è un potente antibatterico, un
antivirale e un antimicotico. Può rappresentare il futuro della lotta alle infezioni»
spiega Marianno Franzini, presidente della Società internazionale di ossigeno ozono
terapia, pronta a partire con due sperimentazioni in due ospedali italiani, uno a
Roma uno a Milano, per valutare l' azione della terapia nella prevenzione delle
infezioni post operatorie. In una prima fase sarà somministrata insieme all'
antibiotico «e valuteremo se è in grado di potenziare l' azione del farmaco, come
pensiamo». Oggi l' ossigeno-ozono terapia, diffusa come prestazione privata, viene
già utilizzata in qualche ospedale. «In un paio di casi come complemento nelle fasi
pre e post operatorie - precisa l' esperto - ma più frequentemente contro il dolore da
ernie discali o protusioni. Per questa indicazione le somministrazioni sono locali e i
benefici sono eccellenti sia nel controllo del dolore che nella diminuzione del volume
delle ernie». La terapia alternativa ai farmaci ha un' azione positiva sul microcircolo
e agisce contro le infezioni. Ha quindi molte indicazioni. «Negli anni - aggiunge
Franzini - abbiamo selezionato 42 patologie che rispondono a questa terapia» che
quindi potrebbe entrare a pieno titolo tra le soluzioni per contrastare l' antibiotico
resistenza e per ridurre quantità (e costi) delle cure a base di farmaci.

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01/05/2019                                                                                                               Pagina 37

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         Difetti nei geni, arriva il trapianto dei cromosomi

 Negli ultimi anni abbiamo assistito alla
 messa a punto di interessanti approcci
 alla terapia genica per le malattie
 ereditarie, basati sull' uso di speciali
 vettori virali che hanno semplificato la
 correzione      di    piccole    alterazioni
 genetiche. Purtroppo non tutte le
 patologie ereditarie sono curabili con
 queste strategie, poiché alcune sono
 dovute ad alterazioni genomiche di
 grandi dimensioni come aneuploidie,
 duplicazioni,      inversioni   ed      altri
 riarrangiamenti complessi. I ricercatori
 dell' Istituto di ricerca genetica e
 biomedica e dell' Irccs Humanitas di
 Milano hanno sperimentato nuovo
 metodo che potrebbe consentire di
 curare anche queste malattie. «Il metodo
 si basa sull' idea di trapiantare un intero
 cromosoma nelle cellule che presentano
 il difetto genetico» spiega Marianna
 Paulis del Cnr. «Il principio è che
 sostituendo l' intero cromosoma si
 eliminano numerose alterazioni genomiche attualmente incurabili. Per trapianto
 cromosomico si intende proprio la sostituzione del cromosoma alterato con quello di
 un donatore sano: in tal modo il genoma della cellula torna perfettamente normale».
 Finora era possibile trasferire un intero cromosoma da una cellula all' altra, ma si
 riteneva che non fosse possibile eliminare nel contempo il cromosoma danneggiato.
 «Dopo anni di esperimenti su modelli sperimentali abbiamo potuto dimostrare che
 con questo approccio è possibile curare in provetta cellule di una grave
 immunodeficienza quale la malattia granulomatosa cronica, in cui alcune cellule del
 sangue non sono in grado di eliminare le infezioni - prosegue Paulis - Ora abbiamo
 riprogrammato le cellule del portatore di questa patologia ottenendo cellule
 staminali pluripotenti, capaci di differenziarsi verso qualsiasi tipo di tessuto ed in
 particolare in quelli che presentano il difetto funzionale. Le cellule così resettate
 sono state corrette con il trapianto cromosomico e poi differenziate nelle cellule del
 sistema immunitario (granulociti), che sono quelle non funzionanti in questa
 malattia. Tali cellule hanno acquisito il nuovo cromosoma sano con la
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