Media Monitoring per 02-05-2019 - Rassegna stampa del 02-05-2019 - Ruggi
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 01/05/2019 - VIVICENTRO.IT Choc all’Università di Fisciano, studentessa tenta il suicidio accoltelladosi all’addome e alla gola ........................................................................................................................................ 1 01/05/2019 - WWW.AGROPOLINEWS.IT FISCIANO,STUDENTESSA TENTA IL SUICIDIO IN MANIERA PAZZESCA ..................................... 2 01/05/2019 - WWW.ANSA.IT Studentessa tenta il suicidio, è grave .................................................................................... 3 Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 4 01/05/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO «Il direttore sposo festeggia in ospedale» ............................................................................. 4 01/05/2019 - CRONACHE DI SALERNO Cardiologia a 360° gradi, arriva il gotha della scienza medica ............................................... 6 01/05/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Formazione continua integrata professioni mediche a confronto .......................................... 8 Sanità Campania ............................................................................................................................. 10 01/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) «Prima rivoluzione in attesa del San Pio» ............................................................................ 10 01/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) «Soluzione a Sant'Agata ma con buco in bilancio» ............................................................... 12 01/05/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Chirurgia, partono i lavori in ospedale ................................................................................. 14 01/05/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Mastella: «Strano l' arrivo prima del voto e per il Sant' Alfonso ho avuto ragione» ............. 16 01/05/2019 - IL MATTINO (ED. CASERTA) Ospedale declassato se ne parla in Regione ........................................................................ 18 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 20 01/05/2019 - LA REPUBBLICA Avremo cure personalizzate per ogni paziente .................................................................... 20 01/05/2019 - IL MESSAGGERO «I medici non si aggiornano» A rischio sospensione 4 su 10 ................................................ 22 01/05/2019 - IL GIORNALE Dal tumore all' ernia come battere il dolore senza usare medicine ...................................... 24 01/05/2019 - IL GIORNALE Difetti nei geni, arriva il trapianto dei cromosomi ............................................................... 26 01/05/2019 - IL MESSAGGERO Infarto, notte e mattina ore a rischio ................................................................................... 28 01/05/2019 - LIBERO L' uomo che ferma il tumore al pancreas ............................................................................. 30 01/05/2019 - LA REPUBBLICA Molecole senza segreti così quel microscopio ci salverà la vita ........................................... 32 01/05/2019 - LA REPUBBLICA Roulette infermieri in palio 258 posti trentamila alle prove ................................................ 35
01/05/2019 vivicentro.it EAV: € 623 Lettori: 1.867 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Choc all’Università di Fisciano, studentessa tenta il suicidio accoltelladosi all’addome e alla gola Choc all’Università di Fisciano, studentessa tenta il suicidio accoltelladosi all’addome e alla gola: grave all’Ospedale Ruggi d’Aragona di Salerno Tanta preoccupazione per una studentessa 25enne di Fisciano, in provincia di Salerno, che questa mattina ha provato a togliersi la vita pugnalandosi tre volte all’addome e alla gola. Ancora ignoti i motivi che l’avrebbero spinta a questo gesto estremo. Secondo quanto riferisce l’Ansa, la studentessa universitaria si è colpita con tre fendenti, due all’addome ed uno alla gola. La giovane, iscritta alla facoltà di Medicina dell’ Università degli Studi di Salerno, è stata ritrovata in una pozza di sangue da un suo familiare che ha immediatamente allertato il 118, facendo scattare i soccorsi. Date le sue condizioni, la ragazza è stata trasportata d’urgenza all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Qui il personale medico ha portato a termine una delicata operazione per fermare le emorragie. Al momento le sue condizioni non sono state ancora rese note, anche se sarebbero molto gravi. La 25enne si trova ora nel reparto di Rianimazione del nosocomio salernitano. La studentessa non ha lasciato alcun biglietto che spiegasse il suo gesto. Dietro questo tentativo di suicidio – secondo i primi elementi investigativi- vi sarebbero delle crisi depressive di cui la giovane soffriva. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 agropolinews.it EAV: € 251 Lettori: 633 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web FISCIANO,STUDENTESSA TENTA IL SUICIDIO IN MANIERA PAZZESCA Choc a Fisciano, studentessa tenta il suicidio tagliandosi alla gola „a tentato di uccidersi vibrando a se stessa tre coltellate, due all’addome e una alla gola. Una studentessa universitaria di 25 anni di Fisciano ha tentato il suicidio pugnalandosi piu’ volte. La giovane, che frequenta la facolta’ di Medicina all’Universita’ degli Studi di Salerno, è stata trovata da un familiare che ha allertato il 118. Operata d’urgenza dai medici dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, al momento e’ stata trasferita nel reparto di Rianimazione. Le sue condizioni di salute sono molto gravi. La giovane ha una grave lesione epatica e gravi lesioni addominali, oltre alla ferita al collo. La studentessa non ha lasciato alcun biglietto. Alla base del gesto disperato – secondo fonti investigative – vi sarebbero crisi depressive. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 EAV: € 5.482 Lettori: 1.076.667 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Studentessa tenta il suicidio, è grave Coltellate all' addome e alla gola. E' in rianimazione (ANSA) - NAPOLI, 1 MAG - Ha tentato di uccidersi vibrando a se stessa tre coltellate, due all'addome e una alla gola. Una studentessa universitaria di 25 anni di Fisciano (Salerno) ha tentato il suicidio pugnalandosi più volte. La giovane, che frequenta la facoltà di Medicina all'Università degli Studi di Salerno, è stata trovata da un familiare che ha allertato il 118. Operata d'urgenza dai medici dell'ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno, al momento è stata trasferita nel reparto di Rianimazione. Le sue condizioni di salute sono molto gravi. La giovane ha una grave lesione epatica e gravi lesioni addominali, oltre alla ferita al collo. La studentessa non ha lasciato alcun biglietto. Alla base del gesto disperato - secondo fonti investigative - vi sarebbero crisi depressive. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 Pagina 20 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia «Il direttore sposo festeggia in ospedale» di Francesco Faenza A Napoli, nel luglio scorso, il primario Pignatelli chiuse un reparto dell'ospedale del Mare per consentire a tutti di partecipare alla sua festa. Il primario venne sospeso e non è stato più reintegrato. A Eboli, nel giugno scorso, accadde un episodio simile. Sul terrazzo dell'ospedale, il direttore sanitario, Mario Minervini , festeggiò il suo imminente matrimonio. Da lì a tre giorni, il manager salernitano sarebbe convolato a nozze. Quella festa privata nell'ospedale pubblico è finita ora in un'interrogazione regionale dei consiglieri dei Cinque Stelle, Valeria Ciarambino e Michele Cammarano . I due pentastellati hanno chiesto al governatore De Luca chi ha autorizzato «La festa privata nell'ospedale pubblico, chi ha consentito l'ingresso a ospiti esterni alla struttura, chi ha pagato e contattato il servizio di catering e chi ha autorizzato i medici, in camice bianco, a lasciare i reparti durante il turno di lavoro». Quel brindisi matrimoniale rischia ora di creare enormi imbarazzi. E potrebbe concludersi con un'indagine interna dell'Asl. La festa all'interno dell'ospedale non era nemmeno un mistero a Eboli. Fu ripresa da decine di telefonini. Medici, amministrativi e sindacalisti brindarono al traguardo sentimentale del direttore dell'ospedale e lo fecere durante il turno di lavoro. Le foto e i video fecero il giro dei reparti. Inevitabili le polemiche con il valzer infernale su what's up. Chi non c'era, osservò la scena sui cellulari. Chi non fu invitato, venne tacciato di invidia. La polemica nacque nei corridoi e morì pochi giorni dopo. Prima dell'interrogazione di Ciarambino e Cammarano, le immagini della festa privata in ospedale sono arrivate all'attenzione del ministro della sanità Giulia Grillo . Alle domande dei Cinque Stelle, però, non ha risposto nessuno. Ora toccherà a Vincenzo De Luca difendere il manager di origini calabresi e salernitano d'adozione. Il governatore della Campania dovrà ribattere ai dieci punti critici sollevati dai consiglieri regionali. Chi ha autorizzato la festa? Chi ha consentito agli invitati interni di fermarsi durante il turno di lavoro? Chi ha consentito agli ospiti esterni di accedere in zone riservate dell'ospedale? A dover Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dare spiegazioni, probabilmente, non sarà solo il festeggiato convolato a nozze, ma anche i medici e i sindacalisti che abbandonarono i reparti durante il turno di lavoro. Ciarambino e Cammarano hanno sottolineato a De Luca altri punti deboli dell'ospedale: «Abbiamo scoperto che i bagni del pronto soccorso sono in condizioni pessime, quello per i disabili è addirittura chiuso». Altre carenze igieniche sono state ravvisate nei reparti. I due pentastellati, poi, hanno evidenziato il fenomeno degli imboscati: «Un gran numero di dipendenti dell'ospedale viene adibito a funzioni di amministrazione e staff. Il personale tecnico di manutenzione è senza mansioni. Per le ingiustificate attribuzioni delle mansioni diverse dalla qualifica di appartenenza, si è arrivati all'accorpamento di neurologia, geriatria ed endocrinologia, così come dell'otorino con la chirurgia». Altra anomalia: «Perchè la direzione sanitaria occupa i locali della neurologia?». Dopo gli imboscati, gli sprechi: «A Eboli si ricorre spesso alle prestazioni aggiuntive con i turni notturni, in spregio alla normativa europea. E' inoltre disattesa la normativa sulla reperibilità per ciascun medico». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 Pagina 17 EAV: € 907 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Cardiologia a 360° gradi, arriva il gotha della scienza medica Sabato 4 maggio la suggestiva Villa Matarazzo a S. Maria di Castellabate ospiterà un congresso medico dedicato al cuore e alle metodiche, sempre più complementari, di cardiologia interventistica e chirurgia. L' incontro, che gode del patrocinio del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è stato fortemente voluto dal dottor Marco Franciulli, presidente del congresso della Clinica Mediterranea ed è stato organizzato in sinergia con il professor Luigi Chiariello, direttore del Centro Cuore della Clinica Mediterranea. Saranno inoltre presenti, per i saluti istituzionali, a partire dalle 10,30, l' On. Aldo Patriciello, deputato del Parlamento Europeo componente della Commissione Ricerca e Salute e il Sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli. Variegati gli argomenti che verranno trattati durante l' intera giornata formativa accreditata con 5 crediti Ecm. Gli interventi, tutti di alto spessore, saranno a cura di medici specialisti provenienti da tutto il Centro -Sud d' Italia. Si spazierà dalla malattia della valvola aortica allo scompenso cardiaco, dalla fibrillazione atriale alla cooperazione fra medico e chirurgo, dalla chirurgia mininvasiva alle patologie più frequenti nella terza età. Il congresso è diretto a cardiologi, cardiochirurghi, medici del territorio, cultori della materia, anestesisti, perfusionisti, specializzandi e studenti, è richiesta la registrazione sul sito www.clinicamediterranea.it. «L' idea è quella di creare una serie di congressi itineranti», svela il dottor Marco Franciulli, noto cardiochirurgo che vanta un curriculum con esperienze anche all' estero, in Belgio e in Germania: «Non potevo che scegliere Castellabate, mia terra d' origine, per raccogliere le testimonianze delle più eminenti personalità del settore cardiologia. Mi auguro che questa prima edizione possa essere solo l' inizio di un appuntamento costante e sono certo che, oltre all' interesse specifico sui temi scelti, anche il territorio cilentano farà da giusta cornice gradita ai partecipanti». Enzo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Colabene. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 Pagina 28 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 8.092 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Formazione continua integrata professioni mediche a confronto LA SANITA' Sabino Russo Un rinnovato dialogo per affrontare le nuove sfide della sanità salernitana. Con questo spirito si apre sabato, al Grand hotel, il convegno «L' evoluzione del sistema di formazione continua nel settore salute: stato dell' arte e dati», che vede allo stesso tavolo tutti gli ordini professionali, che partendo dal tema dell' incontro, inquadrato non più solo come un obbligo ma come un' opportunità di crescita e qualificazione professionale, intendono avviare una più ampia condivisione di riflessioni e percorsi comuni. Alla presentazione c' erano, oltre al presidente dei medici Giovanni D' Angelo, anche Cosimo Cicia degli infermieri, Pasquale De Rosa dei tecnici di radiologia, insieme al consigliere dell' ordine dei veterinari Giovanni Bruno, Rossella Fasulo dei chimici e fisici della Campania, Raffaele La Regina dei farmacisti, Lucia Vittoria delle ostetriche e Corrado Marino dei biologi. Quella di sabato è sicuramente una giornata molto importante perché per la prima volta saranno insieme tutte le professioni sanitarie. Un percorso avviato diversi anni fa dall' ordine dei medici, che prima di altri ha intuito la strada di unire tutte le volontà e le azioni delle diverse figure dell' assistenza. «Parliamo di un bene, la formazione, che rappresenta una garanzia per tutti gli assistiti e più che un obbligo deve essere visto come una legge scritta dentro spiega Giovanni D' Angelo È una prerogativa che ognuno di noi deve avere, perché un professionista di qualità può dare una assistenza di qualità. Per questo motivo tutte le professioni sanitarie sono qui». L' appuntamento al Grand hotel rappresenta il punto di partenza per l' avvio di una più ampia condivisione di riflessioni e percorsi comuni, dalle criticità che interessano i presidi ospedalieri della provincia, all' assistenza sul territorio, dalla creazione degli ospedali di comunità e delle strutture intermedie di assistenza alla migrazione dei Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
professionisti sanitari, alle tariffe minime, al contrasto ai pacchetti al ribasso per visite ed esami strumentali e diagnostici. «Abbiamo l' obiettivo di mettere al centro il paziente e in provincia di Salerno, in questa direzione, si lavora bene sottolinea Cosimo Cicia, presidente dell' ordine delle professioni infermieristiche In questo momento di difficoltà, con i nostri sforzi, cerchiamo di dare un servizio di qualità. Lo dimostrano i fatti, perché i nostri laureati devono rivolgersi al mercato estero, dove ci vengono invidiati per la preparazione». Il programma prevede 5 focus di discussione: il manuale del professionista: le innovazioni; la gestione di crediti individuali, esoneri ed esenzioni; la certificazione del soddisfacimento dell' obbligo formativo individuale e il recupero crediti del triennio 2014-2016; il dossier individuale e di gruppo; simulazione di accesso e funzionamento della banca dati CoGeAPS con il presidente Sergio Bovenga. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 Pagina 25 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 9.409 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Prima rivoluzione in attesa del San Pio» LA STRUTTURA Luella De Ciampis Un pomeriggio importante quello di ieri per l' ospedale Rummo, con l' arrivo del governatore della Regione, Vincenzo De Luca, che ha partecipato all' inaugurazione del pronto soccorso dove, nei giorni scorsi, sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione che si sono protratti per sei mesi. Al battesimo del reparto, officiato dal cappellano dell' azienda ospedaliera, Angelo Carfora, oltre al presidente De Luca, al dirigente della direzione generale per la Tutela della Salute, Antonio Postiglione e al consigliere regionale, Mino Mortaruolo, erano presenti autorità militari e istituzionali, tra le quali il prefetto, Francesco Antonio Cappetta e il vicesindaco di Benevento, Antonio Reale, accompagnati nella visita dal management del Rummo al completo e da una folta rappresentanza del personale sanitario e amministrativo dell' azienda. «Abbiamo iniziato ristrutturando il vecchio pronto soccorso ha detto il direttore generale, Renato Pizzuti nell' attesa di fare il nuovo pronto soccorso, nel padiglione San Pio, con 9 milioni di finanziamento messi a disposizione dalla Regione. Domani verrà consegnato il cantiere per la sostituzione della tac, sempre nell' unità di emergenza, mentre per fine maggio apriremo la Lungodegenza a Sant' Agata de' Goti. Una serie di interventi a lungo programmati, perché non è stato facile ottenere i finanziamenti con celerità, a causa dei tempi lunghi della burocrazia. Tuttavia, ci siamo avviati verso una fase di rinnovamento». I NUMERI Un pronto soccorso rinnovato e razionalizzato, che consta di circa 15 postazioni fisse, tre più due postazioni, in salette diverse, per i codici rossi e di quattro letti nell' Obi (breve osservazione intensiva), in cui rimangono i degenti in osservazione per 24 ore. Postazioni destinate ad aumentare nei momenti di maggiore affollamento del reparto, comunque chiuse da tende che ne garantiscono la privacy, alcune delle quali di nuovissima generazione, in tessuto antibatterico, saranno consegnate e montate nei Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
prossimi giorni. IL PERCORSO «Sono stati tre anni intensi ha continuato Pizzuti accompagnati da un' impegnativa azione mediatica e da grandi innovazioni, sancite dall' applicazione del decreto numero 70, che ha determinato cambiamenti radicali in ambito ospedaliero, non esclusa la fusione con il Sant' Alfonso. Un triennio in cui abbiamo avuto la possibilità di programmare una serie di attività e di lavori che non era stato possibile fare in precedenza. Oltre alla ristrutturazione del pronto soccorso e alla realizzazione di una nuova Rianimazione, che sarà pronta in tempi brevi, abbiamo cambiato tutti i letti dell' ospedale e abbiamo acquistato i materassi antidecubito, che sembrerebbero essere un' inezia, ma sono di grande importanza per i pazienti». «In questo triennio - ha concluso il digì - abbiamo effettuato 170 nuove assunzioni, contro le 18 del triennio precedente, ma resta comunque insoluto il nodo degli anestesisti. Proprio oggi ho scritto una lettera a Postiglione sulla carenza di questo tipo di professionisti che risente, a mio avviso, di una programmazione sbagliata. C' è una carenza preoccupante su tutto il territorio nazionale, tanto che, della nostra graduatoria concorsuale, costituita da 38 elementi, solo due anestesisti sono stati immessi in servizio, mentre gli altri hanno scelto ospedali più vicini ai luoghi di residenza. Per quanto riguarda la tecnologia, il Rummo nei prossimi mesi avrà due risonanze magnetiche e il pronto soccorso entro il mese di giugno sarà dotato di una nuova tac, mentre al Sant' Alfonso il prossimo mese apriremo la Lungodegenza e sei posti per la Riabilitazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 Pagina 24 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 10.857 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Soluzione a Sant'Agata ma con buco in bilancio» Francesco G. Esposito LO SCENARIO L'«operazione verità» annunciata dal governatore Vincenzo De Luca per il Sannio prende spunto dal taglio del nastro del ristrutturato pronto soccorso del Rummo per far tappa sulle modifiche al piano sanitario regionale che prevedono il salvataggio del «pronto soccorso, dei reparti di medicina e chirurgia generale e ortopedia dell' ospedale di Sant' Agata («ma con 5 milioni di perdite da far passare al vaglio ministeriale»), oltre al «mantenimento del Dea di II livello nel nosocomio del capoluogo» nonostante, sottolinea ancora il presidente della Regione, il «taglio chiesto dal ministero della Salute di 40 strutture complesse in un solo anno in Campania. Considerando che il Sannio è al di sopra della media nazionale (288 oltre la soglia) - stando ai meri dati dei posti letto per popolazione - , per quello che stiamo facendo per il territorio e tenendo conto dei vincoli posti dal ministero, meriterei una statua o, almeno, un mezzobusto. Però, mi raccomando, fra 150 anni, non c' è fretta». IL TOUR Mezz' ora di giro tra le sale del pronto soccorso con il manager Pizzuti, la benedizione di rito, un caffè e l' incontro con medici e stampa nella sala congressi. A margine, anche l' incontro con prefetto e attiviste del comitato «Curiamo la Vita» a base di rassicurazioni, tarallucci ed elisir di mela annurca. Ma è nei 50 minuti di discorso in sala che utilizza tutta la carica del caffè e tira bordate soprattutto ai pentastellati, ma anche ai «20 anni di gestione da carnevale della sanità campana. In questi 4 anni abbiamo fatto un miracolo. Abbiamo i bilanci in attivo e i dirigenti non subiscono alcun tipo di ingerenza, devono solo pensare a lavorare, senza rispondere a padrini politici. Mentre il governo del cambiamento non ha fatto ancora nulla, io ho iniziato una rivoluzione: la sanità, dai partiti, la sto liberando io». A supporto non mancano dati: «Pensate che in provincia ci sono 4,6 posti letto ogni mille abitanti; a Napoli 3,36. Benevento ha il rapporto più alto in Campania». Come Regione, «abbiamo chiesto che il ridimensionamento imposto dalla Grillo avvenisse Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
in tre anni, per avere quel tanto di flessibilità necessario a governare i processi, senza traumi eccessivi. Di fronte agli obblighi di approvare il piano sanitario a dicembre scorso, abbiamo accettato le richieste governative per non penalizzare tutto e bloccare anche i concorsi. Poi, come si è visto, abbiamo modificato quanto possibile, alla luce di richieste ragionevoli, come quelle arrivate dal Sannio per il Sant' Alfonso». LA DIFFIDA E proprio contro i pentastellati dirige i suoi attacchi il governatore, a iniziare dalla ministra Grillo: «Siamo di fronte a un circo equestre. A Roma fanno le carogne, poi arrivano sul territorio e, soprattutto i Cinque Stelle, fanno gli imbecilli mettendosi a fare demagogia nel Sannio e, qualche ora fa, al Moscati di Avellino. Questa cosa deve finire». E alla Grillo, nelle prossime ore, arriverà una «diffida per far terminare il commissariamento della sanità campana, visto che sono cadute le due ragioni che lo giustificano: lo squilibrio finanziario e il mancato raggiungimento della griglia Lea (che è passata dai 105 punti del 2015 ai 170 attuali). Entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti, quindi mantenerlo è un reato penale, che sarà sanzionato, se va avanti così». L' EDILIZIA «Non appena - prosegue - otterremo dal ministero l' approvazione per il piano di edilizia ospedaliera, presentato un anno fa e che dovrebbe avvenire nella metà di maggio, avremo le risorse (oltre un miliardo) per realizzare un polo oncologico regionale (che comprende anche Sant' Agata)». «Per venti anni non sono stati utilizzati fondi per l' edilizia ospedaliera. Per la prima volta abbiamo utilizzato seicento milioni di euro. In passato, invece, si rubava. Fucilerei alla schiena chi ha gestito la sanità in Campania. I DIRIGENTI Inevitabile un passaggio anche sulle partenze dei primari dal Rummo, come quelle di Catapano e Huscher («è legittimo, non è una tragedia. Il vero problema è che manca programmazione») e sulla dirigenza. «A luglio ci sarà un ricambio di tutte le cariche, ma l' attuale management ha lavorato bene, ha tutto il mio appoggio». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 Pagina 27 EAV: € 8.987 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Chirurgia, partono i lavori in ospedale MADDALONI Giuseppe Miretto Andamento a singhiozzo dei lavori in corso per la riqualificazione dell' ospedale di Maddaloni e del nosocomio di San Felice a Cancello. Dopo sette anni di attesa e a ben sei mesi dall' annuncio, parte l' adeguamento funzionale del blocco chirurgico dell' ospedale di Maddaloni: sarà totalmente rifatto il sistema di microclimatizzazione all' interno della quattro sale operatorie. È l' epilogo di una storia infinita: sono 13 gli anni, cioè dall' inaugurazione del complesso operatorio, che si attende l' eliminazione delle carenze del sistema di condizionamento. Si rallenta ma non si ferma l' attività chirurgica. A ROTAZIONE Per un periodo di una sola settimana, una sala sarà sempre attiva per la gestione delle emergenze-urgenze e i ricoveri indifferibili. «A rotazione - precisa il direttore sanitario Rino De Lucia - e senza interferire con le attività chirurgiche in corso, le restanti sale operatorie saranno sottoposte ad un intervento di ripristino integrale e ammodernamento del sistema di ventilazione». Saranno sostituiti i tubi inadeguati e le caldaie che non garantivano una condizione microclimatica ottimale. Riuniti sotto un' unica direzione sanitaria, due ospedali sono accomunati dai medesimi problemi. «Un analogo intervento - spiega il direttore sanitario unico - è stato eseguito presso l' ospedale di San Felice a Cancello». In ambedue i casi, si interviene su un sistema di condizionamento che, secondo normativa, deve sempre garantire una temperatura interna costante (tra i 20 e 24 gradi centigradi) e un' umidità controllata tra il 40 e 60 per cento. «Un altro passo in avanti decisivo verso la riqualificazione della sanità pubblica e del territorio - annuncia il parlamentare Antonio Del Monaco - è la fine dei lavori dell' hospice, per cure palliative e l' assistenza ai malati terminali, di San Felice a Cancello. Siamo al cospetto dell' ennesima opera indispensabile incredibilmente attesa da oltre 10 anni». I CONTROLLI E proprio per questo, ripartono le ispezioni delle delegazioni Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
parlamentari. «Abbiamo pazientato abbastanza - commenta Del Monaco - affinché fosse completata pure l' acquisizione degli arredi. Lunedì 6 maggio, una delegazione parlamentare del Movimento Cinque Stelle ispezionerà la struttura. Non faremo una celebrazione ma sarà l' occasione per fare un bilancio sulle troppe opere annunciate, finanziate e mai cantierizzate». Insomma, riparte la contestazione ai ritardi accumulati da opere annunciate come imminenti. «È il caso - preannuncia Del Monaco - dei 370mila euro deliberati per la camera calda del Pronto soccorso di Maddaloni». Accantonata l' ipotesi di allocare le urgenze-emergenze in locali nuovi, tutti da costruire, si ritorna al vecchio progetto di adeguamento dell' area di approdo delle ambulanze. «Non servono interventi avveniristici - conclude Del Monaco - ma opere immediate e certe per innalzare lo standard e la ricettività ospedaliera». Al Pronto soccorso serve il completamento del Triage (selezione dei codici di urgenza) che sarà posto all' ingresso; una stanza di isolamento per i pazienti a rischio infezioni; un percorso interno di separazione del materiale sporco (contaminato) da quello pulito (sterile). E poi ci sono i progetti, sempre annunciati e mai realizzati: il rifacimento del piazzale esterno; il completamento della facciata e a pianificazione dei lavori di ristrutturazione del terzo piano (in fase di progettazione da oltre due anni per una spesa di 2,8 milioni di euro). © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 Pagina 24 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 9.445 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Mastella: «Strano l' arrivo prima del voto e per il Sant' Alfonso ho avuto ragione» LE REAZIONI Gianni De Blasio De Luca scherzando ha detto che, per quanto da lui prodotto per la sanità, il Sannio dovrebbe erigergli una statua. Non troverebbe di sicuro unanime condivisione. Così il sindaco di Benevento, Clemente Mastella: «Nel contesto delle dichiarazioni di De Luca - dice - l' unica cosa più interessante è che Pizzuti va via in estate. Per fortuna della sanità beneventana. È un po' strano che De Luca si presenti ogni anno, prima delle elezioni, a parlare della sanità sannita. Con grande enfasi all' esordio e con conclusioni all' esito estremamente negative se ha portato allo sciopero della fame di alcune cittadine di Sant' Agata. Il giudizio sulla sanità e sul Rummo resta negativo, non certo per il personale o chi vi presta servizio, fatto in modo lodevole, ma per la disorganizzazione e la mancata previsione rispetto ai vuoti che normativamente, anche per ragioni di età, si verificano nelle strutture apicali. Per Sant' Agata, rimane in piedi, e ne invoco la primazia, la richiesta che l' ospedale ritorni all' Asl. Il piano era nefasto, senza capo né coda e, nella mia qualità di sindaco della comunità, non l' ho avversato, l' ho respinto. Mi auguro di poter collaborare in maniera leale, come è giusto che avvenga tra istituzioni, con la Regione per questo problema come per altri». I PENTASTELLATI Dal fronte M5se, bersaglio preferito di De Luca, si incarica di ribattere Valeria Ciarambino: «Quella che ha inaugurato De Luca è paragonabile a una struttura da Cinecittà, di quelle utilizzate per il genere Spaghetti Western. Una facciata dietro la quale c' è il nulla. Ecco cos' è oggi il Pronto Soccorso del Rummo. Un reparto imbiancato con fondi stanziati già da tre anni, dietro il quale non c' è neppure il ricordo dell' eccellenza che per anni ha rappresentato questo nosocomio, prima che De Luca lo smantellasse, chiudendo reparti, tagliando posti letto e prevedendo inizialmente di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
dislocare le principali discipline a Sant' Agata. Per un processo che ha comportato il taglio delle unità di chirurgia onco-addominale, neurochirurgia, neurorianimazione, oncologia medica, medicina interna, oltre alle unità speciali di ambito oncologico e riabilitativo, provocando le dimissioni a catena di quasi tutti i primari in servizio al Rummo e lo spostamento del direttore sanitario, posizione che De Luca ha lasciato sguarnita per 11 mesi. Ecco in cosa è consistito il lavoro straordinario di cui si vanta di aver svolto il governatore. Ed è vergognoso che prenda di mira esponenti 5 Stelle protagonisti di un' iniziativa di beneficenza al Moscati. Non ci sorprende che accusi il nostro ministro Grillo di voler liberare la sanità dai partiti, operazione deleteria per chi, come lui, ha lottizzato la sanità campana». L' AZZURRA La senatrice di Fi, Sandra Lonardo, replica così: «Tanto tuonò che piovve. Adesso, la constatazione di quanta acqua, caduta dal cielo, resterà a beneficio delle produzioni agricole, lo si potrà constatare solo vivendo. Resta il fatto che il degrado della San Pio resta sotto gli occhi di tutti. Pizzuti rendesse conto dei motivi per cui ha mandato indietro alla Regione ben 12 milioni con una situazione del genere. Hanno inaugurato il pronto soccorso? Era da terzo mondo, speriamo che possa diventare da primo mondo». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 Pagina 29 EAV: € 6.571 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Ospedale declassato se ne parla in Regione PIEDIMONTE MATESE Vincenzo Corniello A Piedimonte Matese nessuno ci sta al paventato declassamento dell' ospedale Ave Grazia Plena. Tanto che si sono registrate diverse iniziative tese alla valorizzazione di quel nosocomio che ha raggiunto risultati di eccellenza a tal punto che l' ortopedia piedimontese, diretta dal professore Bruno Di Maggio, è stata inserita nel programma di formazione universitaria per gli specializzandi della facoltà di medicina dell' Università Federico II di Napoli. Un depauperamento deliberato non considerando l' orografia della zona, dove sono stati solamente gli aridi numeri a prevalere. Perché, complice lo spopolamento in atto nell' intero matesino, con il nuovo piano ospedaliero, rigidamente applicato, è stato previsto che il nosocomio matesino non sarà più Dea di primo livello ma relegato a Psa (pronto soccorso attivo). E così, in netta avversione a quanto programmato dalla Regione Campania è stato costituito un «Comitato Civico - Articolo 32 - per l' Ospedale di Piedimonte Matese». Inoltre, su iniziativa dell' assessore regionale Sonia Palmeri, domani, alle ore 15:00, i problemi della sanità matesina arriveranno sul tavolo del governatore della Campania, Vincenzo De Luca affinchè «possano essere valutate le problematiche e soprattutto i disagi che il settore sta vivendo da anni, ma anche il forte declassamento dell' ospedale matesino, previsto dall' attuale piano ospedaliero», ha riferito Palmeri. Nella direzione generale della sanità del centro direzionale di Napoli, verrà affrontata la questione «attraverso un tavolo tecnico da me richiesto - ha spiegato ancora l' assessore Palmeri, che è di Piedimonte Matese - in quanto ho raccolto le istanze provenienti dal personale sanitario e dai cittadini di Piedimonte che hanno intravisto nell' attuazione del nuovo piano sanitario regionale, non ancora operativo, una operazione di depauperamento delle eccellenze terapeutiche». Alla riunione indetta con urgenza saranno presenti il direttore generale tutela della salute, Antonio Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Postiglione, il direttore generale Asl di Caserta, Mario De Biasio, e il sindaco di Piedimonte Matese, Luigi Di Lorenzo, in rappresentanza dei sindaci. Un secondo incontro è programmato, sempre il due maggio, però alle 19:00, organizzato dal Comitato Articolo 32, alle ore 19:00 nell' Ente Parco del Matese a San Potito Sannitico, al quale sono invitati a partecipare tutti i cittadini. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 Pagina 48 EAV: € 76.028 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità nazionale Avremo cure personalizzate per ogni paziente FRANCESCA BRAGHERI L' intervento di U n microscopio miniaturizzato rapido e con super- risoluzione per vedere all' interno delle cellule. La trasformazione di cellule tumorali in metastasi è la causa principale di morte tra i malati di cancro. Le analisi genetiche hanno dimostrato che questa progressione raramente è dovuta ad ulteriori mutazioni genetiche, portando quindi a ritenere che la capacità delle cellule tumorali di migrare in organi diversi da quello in cui si originano sia dovuta piuttosto ad alterazioni epigenetiche. Il microambiente è quindi ritenuto responsabile di queste alterazioni e siccome tutti gli individui presentano caratteristiche genetiche e comportamentali diverse, questo implica un' eterogeneità dei tumori che rende sempre più difficile una valutazione della progressione della malattia e di conseguenza l' efficacia delle terapie. A cosa servono quindi i microscopi con super- risoluzione? La microscopia ci offre un aiuto permettendo di guardare all' interno di queste singole cellule nel tentativo di comprendere i meccanismi di mutazione. Ad oggi sono state sviluppate diverse tecniche di microscopia in super-risoluzione che consentono di osservare oggetti che sono fino a mille volte più piccoli della cellula stessa, arrivando quindi fino al dettaglio della singola molecola. Il limite di questi microscopi è che sono però piuttosto lenti nell' analisi di ogni singola cellula. Di contro, tecniche che permettono di visualizzare migliaia di campioni in pochi minuti non consentono di avere elevata risoluzione né, tipicamente, di vedere in dettaglio la cellula al suo interno. Proprio in questo contesto si inserisce l' attività del progetto Prochip ( Chromatin organization Profiling with high- throughput super- resolution microscopy on a Chip), il cui obiettivo è realizzare un microscopio in grado di analizzare un elevato numero di cellule tumorali e di ottenere informazioni sulla distribuzione spaziale della cromatina. Essendo una struttura complessa, composta da Dna e proteine, all' interno del nucleo della cellula, la cromatina è portatore di informazioni genetiche, per cui l' idea è di analizzarne la struttura in modo da Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
individuare un parametro da utilizzare come marker per la progressione tumorale. Il progetto, guidato dal Cnr, della durata di tre anni, ha ricevuto un finanziamento di 2.5 milioni di euro dalla Comunità Europea. Chi scrive ha l' incarico di coordinare il progetto in collaborazione con il professor Andrea Bassi del Politecnico di Milano e il professor Alessio Zippo dell' Università degli Studi di Trento, oltre ad altri quattro partner europei. Il cuore del microscopio di Prochip sarà un dispositivo optofluidico in vetro in grado di scansionare un elevato numero di campioni in maniera automatica; verrà sviluppato su chip e sarà capace di acquisire immagini in tre dimensioni con una risoluzione oltre il limite della diffrazione della luce. A differenza di microscopi che possono realizzare immagini in super- risoluzione, il prototipo realizzato in Prochip integrerà in un solo chip sia il sistema di illuminazione per sezionare otticamente il campione, che un microcanale in cui le cellule da esaminare fluiranno ad elevate velocità, in modo tale da permettere un tasso di misura superiore a quello consentito dalle tecnologie attuali. L' illuminazione sarà composta da un pattern di luce dello spessore di un foglio che permetterà di vedere la cellula al suo interno, eccitandone la fluorescenza fetta per fetta, nel momento in cui questa attraversa il foglio di luce mentre scorre all' interno del chip. Questi sistemi vengono generalmente chiamati Lab- on- chip perché permettono di condensare in un piccolo chip diversi strumenti che sono tipicamente presenti in un laboratorio di ricerca. Ad ora lo stato di avanzamento del progetto ha portato allo sviluppo dei primi prototipi di microscopio su chip che consentono di fare immagini 3D di campioni con dimensioni da centinaia di micrometri, come aggregati cellulari, fino al pochi micron, come il nucleo della singola cellula. Al contempo sono stati sviluppati i protocolli per la preparazione di cellule da analizzare e i software per la rapida analisi delle immagini acquisite. Nell' arco dei prossimi tre anni si prevede quindi di migliorare ulteriormente la risoluzione del nostro microscopio per osservare la struttura della cromatina ( circa cento volte più piccola del nucleo della cellula). La possibilità di osservare la distribuzione della rete di cromatina all' interno del nucleo aiuterà a decifrare l' eterogeneità di certe tipologie di cancro, consentendo una valutazione immediata della sua risposta alle terapie. Lo scopo finale è infatti quello di riuscire a sviluppare una medicina personalizzata per ogni specifico paziente. © RIPRODUZIONE RISERVATA Con un progetto guidato dal Cnr, un apparecchio osserverà le cellule malate per studiarne la progressione L' autrice è ricercatrice presso l' Istituto di Fotonica e Nanotecnologie del CNR. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 Pagina 14 EAV: € 30.218 Lettori: 384.276 Argomento: Sanità nazionale «I medici non si aggiornano» A rischio sospensione 4 su 10 Il caso dei corsi di formazione: frequenza obbligatoria ma non tutti riescono a seguirli La Federazione degli Ordini: «È colpa dei tagli alla sanità. E molti studiano da soli» L' ALLARME ROMA Carenza di tempo, mancanza di risorse, scarso interesse. Quali che siano le cause, il dato è chiaro e allarmante: circa il 41% di medici e odontoiatri non è in regola con l' obbligo di aggiornamento professionale, stabilito per legge e anche deontologia. Secondo l' ultimo rapporto del Co.Ge.A.P.S Consorzio Gestione Anagrafica delle Professioni Sanitarie, relativo al triennio 2014-2016, solo il 54% del settore è in regola. E i primi dati parziali sul triennio in corso 2017-2019 segnalano un miglioramento lieve, pari ad appena il 5%. Non sufficiente dunque a colmare la lacuna, con ciò che può comportare pure in termini di rischi. Il primo caso di sospensione di un odontoiatra denunciato da una paziente per lavori mal eseguiti riconducibili al mancato aggiornamento la Commissione Esercenti Arti e Professioni sanitarie-CCEPS ha confermato in secondo grado la sospensione, riducendola da sei a tre mesi - nelle ultime ore ha portato in primo piano le carenze del settore. «Il sistema sanitario dice Filippo Anelli, presidente Federazione Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri sta vivendo un momento di difficoltà, con carichi di lavoro eccessivi e tagli alla sanità che in tantissime aziende hanno riguardato anche i fondi per la formazione. La percentuale di chi non si aggiorna va però ponderata, escludendo quanti sono esentati o frequentano scuole di specializzazione. Gli Ordini comunque stanno effettuando adeguati controlli». «I carichi di lavoro aggiunge Carlo Palermo, segretario nazionale Anaao Assomed sono enormi. I medici vanno ben oltre gli orari previsti. Le dotazioni organiche sono ridotte all' osso, non ci si può assentare. In alcuni casi è difficile perfino tenere aperti i servizi. Da qui, questa evasione degli obblighi da parte di molti. Servirebbero più risorse e una organizzazione adeguata. Ci si può formare anche nei reparti ma occorrono persone e tempo». LE LACUNE Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Parte della problematica sarebbe da ricondurre a lacune dello stesso sistema formativo. «La normativa in Italia c' è afferma Massimo Tortorella, presidente Gruppo Consulcesi manca la sanzione. Più utile ancora sarebbe ragionare su incentivi: ad esempio a un medico correttamente formato si potrebbe abbassare il premio assicurativo o si potrebbero dare maggiori possibilità di avanzamento nella carriera. La formazione, inoltre, deve essere di migliore qualità. L' Italia è ai primi posti nel mondo per la sanità, bisogna tutelare questa eccellenza. In Albania, dal 22 partirà la blockchain sulla formazione che certifica il percorso fatto. La sanzione all' odontoiatra è la prima di tante che arriveranno. Chi si forma ha meno probabilità di cause per responsabilità professionale». «L' aggiornamento è una necessità ribadisce Fausto Fiorile, presidente Associazione Italiana Odontoiatri facciamo molte attività in tal senso. Un buon medico deve formarsi per poter garantire la qualità del suo lavoro nel tempo. L' obbligo è pure nel codice deontologico ma è difficile capire quando e come il collega si aggiorna. Lo può fare con i crediti o studiando, facendo brainstorming su casi clinici e così via. Non c' è un organo deputato al controllo, gli Ordini se ne stanno facendo carico ma capire rimane complicato». NUOVE GENERAZIONI Strumenti per richiamare i professionisti agli impegni formativi, come dimostra la prima sospensione, esistono. «Come Federazione prosegue Anelli abbiamo inviato una nota agli Ordini con l' elenco dei medici inadempienti per sollecitarli a ottemperare agli obblighi deontologici, rifaremo la segnalazione a giugno, c' è un semestre per recuperare il gap di crediti. Esistono poi vari gradi di sanzione: ammonimento, richiamo, sospensione, radiazione. Bisogna valutare caso per caso». La speranza è nelle nuove generazioni. «Oggi i ragazzi sanno tutti che la formazione continua è un aspetto strutturale della professione conclude Anelli i retaggi del passato dovrebbero essere superati. Si va verso un periodo in cui l' aggiornamento sarà fondamentale». Valeria Arnaldi © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 Pagina 36 EAV: € 30.528 Lettori: 214.158 Argomento: Sanità nazionale Dal tumore all' ernia come battere il dolore senza usare medicine Maria Sorbi I centri all' avanguardia utilizzano sempre più l' agopuntura e l' ozono terapia Maria Sorbi Il 2050 è stato indicato come l' anno in cui l' antibiotico resistenza sarà la prima causa di morte. Significa che i batteri saranno più forti delle cure che abbiamo a disposizione. Mentre le case farmaceutiche sono al lavoro per studiare antimicrobici intelligenti in grado di ripararci dalle infezioni più pericolose ed evolute, una delle sfide fondamentali dei prossimi trent' anni è quella di ridurre il più possibile l' utilizzo degli antibiotici e dei farmaci in generale. Tra le «vie parallele» più interessanti ci sono l' agopuntura e l' ozono terapia, sempre più considerate all' interno dei reparti ospedalieri e in grado, in qualche caso, di fare realmente da supplenti ai medicinali. L' AGOPUNTURA ONCOLOGICA Un nuovo studio clinico dell' Istituto europeo di oncologia fondato da Umberto Veronesi ha dimostrato come l' agopuntura sia utile per attutire il dolore delle pazienti operate al seno. Tanto che a volte grazie alla tecnica di medicina alternativa si esclude l' utilizzo dei farmaci e si riescono anche a risolvere i problemi di ansia e gli altri effetti collaterali della fase post operatoria. «Il nostro obbiettivo - spiega Mattia Intra, direttore del Day surgery senologia dello Ieo di Milano - è di ridurre, dove possibile, l' impatto dell' intervento oncologico al seno sulla vita delle pazienti. Quasi tutte le pazienti operate vengono sottoposte a una terapie del dolore standard ma il 30% di loro richiede una dose aggiuntiva di antidolorifici nelle ore successive alla prima somministrazione. Per ridurre il più possibile le dosi di farmaci abbiamo pensato all' agopuntura, strumento già utilizzato quotidianamente da molti cancer center americani, ad esempio lo statunitense Memorial Sloan Kettering, ed europei come l' istituto francese Gustave Roussey, per contrastare il dolore causato dalle terapie oncologiche». «L' impiego dell' Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
agopuntura contro il dolore è noto ma non abbastanza diffuso in Italia, tanto meno in oncologia - fa notare Agnese Cecconi, specialista in radioterapia oncologica e agopuntura allo Ieo - Lo svantaggio è tutto a carico dei pazienti che solo in minima parte usufruiscono di questa antica metodica. Eppure l' evidenza scientifica sull' efficacia dell' agopuntura non manca. Recentemente il Journal of clinical oncology ha pubblicato le linee guida approvate dall' American society of clinical oncology per l' utilizzo delle terapie integrate per la gestione dei sintomi e gli effetti collaterali della chemioterapia nella pazienti con tumore al seno. Su queste basi lo Ieo ha scelto di offrire l' opportunità dell' agopuntura alle sue pazienti e sviluppare la ricerca su questa disciplina, promettente per una miglior qualità di vita del malato. I medici che praticano l' agopuntura hanno rilevato nei loro pazienti benefici non solo oncologici. La tecnica degli aghi importata dalla tradizione cinese è utile anche per alleviare i disagi dovuti alla menopausa, i problemi di insonnia e i dolori causati dalle infiammazioni. E anche in questi casi rappresenta un' alternativa a pastiglie e farmaci vari. OZONO ANTI FARMACI Una possibile alternativa agli antibiotici arriva anche dall' ossigeno ozono terapia. «L' ozono è un potente antibatterico, un antivirale e un antimicotico. Può rappresentare il futuro della lotta alle infezioni» spiega Marianno Franzini, presidente della Società internazionale di ossigeno ozono terapia, pronta a partire con due sperimentazioni in due ospedali italiani, uno a Roma uno a Milano, per valutare l' azione della terapia nella prevenzione delle infezioni post operatorie. In una prima fase sarà somministrata insieme all' antibiotico «e valuteremo se è in grado di potenziare l' azione del farmaco, come pensiamo». Oggi l' ossigeno-ozono terapia, diffusa come prestazione privata, viene già utilizzata in qualche ospedale. «In un paio di casi come complemento nelle fasi pre e post operatorie - precisa l' esperto - ma più frequentemente contro il dolore da ernie discali o protusioni. Per questa indicazione le somministrazioni sono locali e i benefici sono eccellenti sia nel controllo del dolore che nella diminuzione del volume delle ernie». La terapia alternativa ai farmaci ha un' azione positiva sul microcircolo e agisce contro le infezioni. Ha quindi molte indicazioni. «Negli anni - aggiunge Franzini - abbiamo selezionato 42 patologie che rispondono a questa terapia» che quindi potrebbe entrare a pieno titolo tra le soluzioni per contrastare l' antibiotico resistenza e per ridurre quantità (e costi) delle cure a base di farmaci. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
01/05/2019 Pagina 37 EAV: € 15.980 Lettori: 214.158 Argomento: Sanità nazionale Difetti nei geni, arriva il trapianto dei cromosomi Negli ultimi anni abbiamo assistito alla messa a punto di interessanti approcci alla terapia genica per le malattie ereditarie, basati sull' uso di speciali vettori virali che hanno semplificato la correzione di piccole alterazioni genetiche. Purtroppo non tutte le patologie ereditarie sono curabili con queste strategie, poiché alcune sono dovute ad alterazioni genomiche di grandi dimensioni come aneuploidie, duplicazioni, inversioni ed altri riarrangiamenti complessi. I ricercatori dell' Istituto di ricerca genetica e biomedica e dell' Irccs Humanitas di Milano hanno sperimentato nuovo metodo che potrebbe consentire di curare anche queste malattie. «Il metodo si basa sull' idea di trapiantare un intero cromosoma nelle cellule che presentano il difetto genetico» spiega Marianna Paulis del Cnr. «Il principio è che sostituendo l' intero cromosoma si eliminano numerose alterazioni genomiche attualmente incurabili. Per trapianto cromosomico si intende proprio la sostituzione del cromosoma alterato con quello di un donatore sano: in tal modo il genoma della cellula torna perfettamente normale». Finora era possibile trasferire un intero cromosoma da una cellula all' altra, ma si riteneva che non fosse possibile eliminare nel contempo il cromosoma danneggiato. «Dopo anni di esperimenti su modelli sperimentali abbiamo potuto dimostrare che con questo approccio è possibile curare in provetta cellule di una grave immunodeficienza quale la malattia granulomatosa cronica, in cui alcune cellule del sangue non sono in grado di eliminare le infezioni - prosegue Paulis - Ora abbiamo riprogrammato le cellule del portatore di questa patologia ottenendo cellule staminali pluripotenti, capaci di differenziarsi verso qualsiasi tipo di tessuto ed in particolare in quelli che presentano il difetto funzionale. Le cellule così resettate sono state corrette con il trapianto cromosomico e poi differenziate nelle cellule del sistema immunitario (granulociti), che sono quelle non funzionanti in questa malattia. Tali cellule hanno acquisito il nuovo cromosoma sano con la Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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