Media Monitoring per 03-09-2018 - Rassegna stampa del 01-09-2018 - Ruggi

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Media Monitoring per 03-09-2018 - Rassegna stampa del 01-09-2018 - Ruggi
03-09-2018

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 01-09-2018
Media Monitoring per 03-09-2018 - Rassegna stampa del 01-09-2018 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
   Minori. Turista milanese si ferisce tentando un tuffo acrobatico dalla scogliera.
        Ricoverato presso l'ospedale di Salerno ........................................................................ 1
   Prima la salute! A Siano una mattinata dedicata alla prevenzione .................................. 2
   «In ospedale farmacia aperta a singhiozzo» ......................................................................... 3
   Sicurezza e strade colabrodo San Severino diffida la Provincia ........................................ 4
Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 6
   All'Asl rischio caos per i cambi di ruolo ................................................................................. 6
   Associazioni in tribunale contro l' Asl .................................................................................... 8
   Atti illegittimi di De Luca ....................................................................................................... 10
   «Disabili e mai rassegnati ecco la nostra vita felice» ....................................................... 13
   «I bambini non vaccinati non entreranno a scuola» .......................................................... 15
   «Le truffe sui ricoveri? Non sono più possibili» .................................................................. 17
   De Luca avverte «Si va a scuola solo se vaccinati» ........................................................... 19
Sanità Campania ............................................................................................................................. 21
   Aborto, donne contro Asl «No alla delibera -insulto» ........................................................ 21
   Cardarelli, bando per 20 infermieri Boom di domande: 2.200 in 48 ore ........................ 23
   Il manager: «Pronti a chiarire dubbi o interpretazioni errate» ....................................... 25
   Trapianti di fegato, Gragnano polo pilota ........................................................................... 27
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 29
   Con la dieta mediterranea si vive meglio e più a lungo .................................................... 29
   GLI ITALIANI SENZA MEDICI ................................................................................................... 31
   Il chirurgo dell'Istituto dei tumori: con noi va via un patrimonio di saperi ................... 33
   Settimana record per la «febbre del Nilo», oltre trecento segnalazioni ........................ 35
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30/08/2018

                                                                                                                         EAV: € 731
                                                                                                                         Lettori: 6.100
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

                                                       Link alla pagina web

      Minori. Turista milanese si ferisce tentando un tuffo
   acrobatico dalla scogliera. Ricoverato presso l'ospedale di
                             Salerno

 Un milanese di 29 anni, in vacanza a
 Minori, nel pomeriggio di oggi ha voluto
 provare a fare un tuffo acrobatico dalla
 scogliera tra Minori e Maiori, da
 un’altezza elevata, pensando di vivere
 un’esperienza unica da raccontare ai suo
 amici al ritorno dalle vacanze. Purtroppo,
 qualcosa non è andata come previsto e
 l’ingresso in acqua non è stato dei
 migliori. Il 26enne, infatti, ha avuto un impatto violento del torace con l’acqua. Il
 turista è stato immediatamente soccorso e trasportato in ambulanza presso il Pronto
 Soccorso dell’Ospedale di Castiglione per le cure e gli esame del caso. Sottoposto ad
 esame radiografico del torace si sono evidenziate delle lesioni polmonari che hanno
 reso necessario il suo trasferimento in eliambulanza presso l’Ospedale “Ruggi
 d’Aragona” dove è stato ricoverato presso il reparto di Chirurgia d’Urgenza

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31/08/2018
                                                laredazione.eu
                                                                                                                          EAV: € 306
                                                                                                                          Lettori: 567
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       Prima la salute! A Siano una mattinata dedicata alla
                           prevenzione

 Prima la salute! E’ lo slogan adottato dai
 volontari      della     Confraternita     di
 Misericordia di Siano per la giornata
 della prevenzione. Ambulatori e medici a
 disposizione della comunità locale per
 sensibilizzare alla salute e alla cura di se
 stessi. L’appuntamento è per domenica
 2 settembre, presso la Villa comunale, in
 via D’Andrea. A partire dalle ore 7.30 i
 volontari saranno pronti a raccogliere le
 prenotazioni per le visite che si terranno
 dalle ore 9.00 alle 13.00. L’iniziativa,
 promossa        dalla    Confraternita     di
 Misericordia di Siano, è realizzata con la
 collaborazione con l’associazione dei
 medici Concordia Magna Res Crescut
 Onlus. Non manca il patrocinio del
 Comune di Siano. L’equipe di medici è
 coordinata dai dottori Pasquale Contaldi,
 Sabato Leo e dal governatore della
 Misericordia di Siano, Donato Aliberti.
 Sono trentaquattro, tra medici e sanitari,
 i professionisti che hanno aderito
 all’iniziativa dell’associazione e che si occuperanno di svolgere visite per ipoacusia e
 sordità, malattie allergiche, disturbi alimentari, del sonno, diabete e malattie
 correlate. Mentre si svolgeranno le visite sarà possibile donare anche il sangue
 grazie alla presenza del Gruppo Fratres e dei sanitari dell’Ospedale Ruggi d’Aragona
 di Salerno. Una vera campagna di sensibilizzazione, dono dei volontari al territorio di
 Siano per i suoi venticinque anni di attività festeggiati nel pomeriggio. Alle ore 17.00
 l’associazione accoglierà, inoltre, le consorelle provenienti dalla Campania insieme
 alle altre associazioni invitate e alle autorità locali. Alle ore 19.00 dopo la
 celebrazione eucaristica si terrà una sfilata per il centro cittadino formata da tutte le
 organizzazioni di volontariato presenti. Subito dopo, il momento di ringraziamento
 da parte del governatore, Donato Aliberti, e concerto in piazza con il gruppo
 “L’Invidia.”

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01/09/2018
                                            lacittadisalerno.it
                                                                                                                          EAV: € 973
                                                                                                                          Lettori: 6.500
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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             «In ospedale farmacia aperta a singhiozzo»
 Farmacia dell’ospedale di Cava operativa a singhiozzo: a denunciarlo – in una lettera
 inviata all’indirizzo del direttore generale e del direttore sanitario – sono i
 sindacalisti della Cisl Fp dell’Azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi
 d’Aragona. «Attualmente – si legge nel documento firmato dal delegato Gaetano
 Biondino – il servizio farmacia del presidio ospedaliero di Cava de’ Tirreni ha in
 dotazione organica solamente un dirigente e un amministrativo. Ragion per cui,
 quando manca l’impiegato, la responsabile è costretta a un demansionamento
 continuo, mentre quando si assenta la dirigente il servizio è sospeso con tutti i gravi
 rischi che derivano per l’utenza nonché tutte le difficoltà nell’approvvigionamento
 cui sono sottoposti i lavoratori». Da qui i solleciti fatti pervenire all’attenzione dei
 vertici dell’azienda ospedaliera affinché ci si adoperi per porre rimedio al problema.
 «Appare evidente – continua Biondino – che l’attuale situazione necessita di
 opportuni interventi tesi a rimuovere gli ostacoli che ne derivano, anche alla luce del
 fatto che la situazione non è più allo stato tollerabile, poiché continua ad
 evidenziarsi un distacco dal centro alla periferia. Si ritiene pertanto indispensabile
 che la direzione strategica si faccia promotrice di ogni azione utile a rimuovere tale
 stato di cose». Fuori dai formalismi, Biondino ancora una volta sottolinea come si
 ravvisi, secondo il sindacato, uno scarso interesse riguardo al nosocomio cavese.
 «Questa è una delle tante prove di come hanno a cuore le sorti dell’ospedale di Cava
 de’ Tirreni – ha commentato il delegato sindacale a margine della lettera – Qualcuno
 ha mosso un dito? Manco a pensarci». (g.f.)

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01/09/2018                                                                                                                   Pagina 11
                                              La Città di Salerno
                       Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

        Sicurezza e strade colabrodo San Severino diffida la
                             Provincia
 Mario Rinaldi
 MERCATO SAN SEVERINO La sicurezza
 stradale     al   centro     del     dibattito
 istituzionale    nella    Valle     dell'Irno.
 Numerosi interventi di rifacimento del
 manto stradale sono stati eseguiti in
 questi giorni per ripristinare normali
 condizioni di viabilità al fine di garantire
 l'incolumità di automobilisti e pedoni.
 Tuttavia, da Mercato San Severino
 l'amministrazione comunale alza la voce
 nei confronti dell'ente Provincia, in
 riferimento alla manutenzione delle
 strade e degli argini di competenza degli organismi di Palazzo Sant'Agostino. Il
 vicesindaco Gerardo Figliamondi , con due distinte note indirizzate ai vertici
 dell'amministrazione provinciale ha infatti diffidato l'ente invitandoli ad adempiere ai
 loro compiti. «Continuiamo a rilevare afferma il vicesindaco Figliamondi la totale
 inerzia della Provincia, dimostratasi insensibile ed assente di fronte ai nostri
 precedenti solleciti dopo i gravi disagi riscontrati sulle strade provinciali, disagi che
 minano la sicurezza e l'incolumità degli utenti. Allo stesso modo continua
 Figliamondi dopo aver sistemato gli argini delle nostre strade comunali, continuiamo
 invece a constatare la totale incuria in cui versano gli argini delle strade provinciali
 che sono caratterizzati dalla presenza di erba alta con ulteriori disagi di carattere
 igienico-sanitari». Il vicesindaco, pur comprendendo le difficoltà nel reperimento di
 risorse da parte della Provincia, ha evidenziato che un territorio come quello di
 Mercato San Severino, soprattutto nei tratti di strada che conducono all'ospedale
 Fucito di Curteri, non possono e non devono versare in condizioni di disagio,
 costituendo un pericolo per la pubblica incolumità. Proprio la scorsa notte, lungo la
 Statale 88 è avvenuto un altro incidente stradale, in un tratto di strada che collega il
 territorio di Baronissi con quelli limitrofi. Protagonista sfortunato dell'episodio è stato
 un giovane del luogo che, per cause e dinamiche ancora da accertare, mentre
 percorreva un percorso tortuoso in zona Catapano, ha improvvisamente perso il
 controllo del proprio motoveicolo finendo con l'impattare contro il guardrail che
 costeggia la carreggiata. Sul posto è stato stato immediato l'intervento dei volontari
 de La Solidarietà di Fisciano che hanno provveduto a prestare le prime cure al
 giovane, il quale è stato poi trasferito all'ospedale Fucito, dove ulteriori accertamenti
 hanno evidenziato la presenza di lievi escoriazioni. Nei giorni scorsi, la Provincia ha

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provveduto ad eseguire interventi di messa in sicurezza di via Giovanni Paolo II
(strada che costeggia il Campus di Fisciano) e la strada provinciale 27 a Pellezzano,
a seguito dei solleciti delle amministrazioni comunali.

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01/09/2018                                                                                                                  Pagina 7
                                             La Città di Salerno
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

                      All'Asl rischio caos per i cambi di ruolo
 Marcella Cavaliere
 Il sindacalista Biagio Tomasco lancia
 l'allarme sulla necessità di redigere un
 piano adeguato del fabbisogno di
 personale per tutta l'Asl di Salerno.
 Dunque invita i vertici dell'Azienda
 sanitaria locale a considerare i numerosi
 casi in cui il trasferimento di mansione
 dei dipendenti da un ruolo a un altro
 rende difficile elaborare una mappa delle
 reali necessità, soprattutto perché negli
 elenchi ufficiali risultano spesso i vecchi
 ruoli, quelli con i quali magari si è stati
 assunti, senza aggiornamenti reali sullo
 svolgimento degli incarichi effettivi.
 «Entro il 22 settembre le pubbliche
 amministrazioni devono formulare il
 piano dei fabbisogni del personale
 dichiara     il   delegato    della    Rsu
 (Rappresentanza      sindacale    unitaria)
 dell'Asl pertanto vorrei capire con quali
 criteri l'Asl salernitana procederà alla
 stima del fabbisogno di personale e mi
 chiedo anche se sarà risolta in via definitiva la problematica del personale utilizzato
 in mansioni che non sono di propria competenza». La questione si trascina da anni.
 Secondo i sindacati il quadro reale del fabbisogno e di chi fa cosa, e cioè quante
 unità effettive ci sono per ogni settore, non è mai del tutto chiaro. «Mantenendo lo
 status quo continua Tomasco l'Azienda si espone al rischio della predisposizione di
 un fabbisogno che non rispecchi le reali necessità aziendali e al rischio di eventuali
 danni erariali ». E spiega perché. «La confusione nasce dal fatto che spesso si
 continua a corrispondere al personale passato ad altra mansione l'indennità
 professionale specifica». Da qui la richiesta indirizzata al commissario straordinario
 Mario Iervolino e ai suoi più stretti collaboratori di «conoscere a che punto sia
 arrivata la stesura del fabbisogno triennale di personale, quali siano i risultati delle
 eventuali comunicazioni effettuate dai dipendenti che, attualmente, sono stati
 addetti a svolgere mansioni amministrative, e quali siano le azioni poste in essere
 dai direttori dei macrocentri interessati». Tomasco esprime preoccupazione:
 «Occorre un'analisi del personale, distinto per ruolo e categoria, sotto il profilo
 qualitativo e quantitativo. Di primaria importanza è l'individuazione nel nuovo
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fabbisogno degli incarichi di funzione e degli incarichi professionali,                                                 che
consentirebbe ulteriori elementi di valutazione utili per un piano funzionale».

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01/09/2018                                                                                                                Pagina 5

                                                                                                                          EAV: € 1.132
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                    Associazioni in tribunale contro l' Asl
 VINCENZO SENATORE
 IL CASO AUTISMO / Angsa, "Autismo chi
 si ferma è perduto" e "Aiutiamo i
 bambini autistici" si costituiscono in
 giudizio al fianco di un genitore Intanto il
 commissario      Iervolino     medita      di
 organizzare un incontro per mercoledì
 Tre associazioni che si occupano di
 autismo si costituiscono in giudizio al
 fianco di un genitori che ha citato l' Asl.
 La vertenza segue il rito ordinario dopo
 che il giudice ha rigettato la richiesta di
 attivazione della procedura d' urgenza
 ex articolo 700 del codice di procedura
 civile. Ad affiancare il genitore nella
 battaglia legale le associazioni Angsa
 Campania, "Autismo chi si ferma è
 perduto" e "Aiutiamo i bambini autistici".
 Le richieste sono sempre relative al
 rispetto della legge sull' autismo, che l'
 Asl Salerno disattende. Nello specifico:
 organizzazione di un progetto di
 assistenza globale che si realizzi nei
 diversi ambiti di vita dell' autistico (casa, scuola e tempo libero) così da dargli modo
 di integrarsi nella società e sviluppare al meglio le proprie abilità. Molti genitori
 hanno già ottenuto, in tribunale, il riconoscimento dei propri diritti ma si tratta di
 casi isolati mentre l' Asl Sa lerno dovrebbe provvedere direttamente, e senza
 coercizione da parte della giustizia, ad adempiere il proprio compito di coordinatore
 della rete assistenziale. Intanto pare che il commissario dell' azienda sanitaria locale
 con sede in via Nizza abbia deciso di convocare le associazioni per la giornata di
 mercoledì 5 settembre. In quella sede le parti si confronteranno e, da parte dei
 genitori, verrà ribadita la linea di fermezza fintanto che non sarà realizzato il
 progetto globale, con un coordinamento che deve includere anche le scuole e il
 Comune di Salerno. Al mo mento ognuno segue una strada: l' Asl Salerno, una volta
 ultima la diagnosi, invia l' autistico presso un centro accreditato; il Comune di
 Salerno assegna alle famiglie dei voucher da spendere presso una delle cooperative
 inserite in un elenco che viene loro sottoposto; le scuole si organizzano secondo le
 singole idee dei dirigenti e, comunque, non hanno personale qualificato da destinare
 all' insegnamento di sostegno. Anzi, in molti casi le insegnanti di sostegno sono
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persone che beneficiano delle disposizioni della Legge 104, si assentano spesso per
assistere propri familiari e non garantiscono quella coninuità necessaria all' autistico
per migliorare la propria condizione psicomotoria e integrarsi nella collettività. Un
sistema così disorganizzato e sgangherato funziona male e probabilmente arreca
danni ai bambini e ai ragazzi affetti da questo specifico disturbo. L' Asl, per legge, ha
il potere di riunire tutti gli attori intorno ad un tavolo e inserirli in un progetto unico
e coordinato. A Benevento già lo fa da qualche tempo, anche lì in seguito alle
battaglie dei genitori, quindi basta importare quel modello a Salerno e mettere così
tutte le tessere de mosaico al loro posto.

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01/09/2018                                                                                                                    Pagina 1

                                                                                                                              EAV: € 2.645
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                                      Argomento: Sanità Salerno e provincia

                                       Atti illegittimi di De Luca
 Oreste Agosto*
 Sin dal mese di maggio dello scorso
 anno, in qualità di cittadini salernitani,
 abbiamo diffidato l' ex Ministro della
 Salute Lorenzin a non nominare il
 governatore De Luca commissario ad
 acta per l' attuazione del piano di rientro
 dal disavanzo del sistema sanitario
 campano. Per una serie di ragioni In
 primis,    perché    De     Luca     ricopre
 contemporaneamente           4      cariche:
 Governatore, assessore alla Sanità e
 Commissario, oltre ad essere membro
 del consiglio regionale. Incredibile a
 dirsi, piuttosto che di un sistema
 democratico ci troviamo di fronte ad un
 sistema di accentramento di poteri
 sicuramente      non      conforme       alla
 Costituzione e che determina evidenti
 conflitti di interessi. In ogni caso, De
 Luca, sta dimostrando di non riuscire a
 gestire la sanità anche perché è
 incompetente, in quanto non ha
 assolutamente un curriculum che evidenzi qualificate e comprovate professionalita'
 ed esperienza di gestione sanitaria anche in base ai risultati in precedenza
 conseguiti. Del pari, il suo direttore generale per la tutela della salute non ci risulta
 abbia competenze in materia sanitaria, né tantomeno idonee a ricoprire un ruolo
 così delicato ed importante. Sta di fatto che l' azione di De Luca, nella sua
 quadruplice veste è stata ed è totalmente fallimentare. La legge regionale
 deluchiana n. 10/2017 è stata dichiarata incostituzionale nelle parti riguardanti la
 sanità campana e non solo! La Corte costituzionale, invero, con sentenza n. 117 del
 2018 ha dichiarato l' incostituzionalità della legge sotto vari aspetti. Per quanto
 riguarda la proroga generica del sistema di accreditamento dei laboratori, la Corte
 ha statuito che "L' impugnato comma 8 introduce una proroga generica del sistema
 di accreditamento dei laboratori, invadendo la competenza del Commissario ad acta
 che - per i motivi già specificati - sostituisce nel periodo di vigenza del piano di
 rientro la Regione. Per di più, la disposizione impugnata non è neppure conforme
 agli standard organizzativi stabiliti dal legislatore statale per rendere più efficiente
 ed economico il sistema inerente alla tutela della salute in am bito regionale. Il
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comma 8 dell' art. 1 della legge reg. Campania n. 10 del 2017 deve essere pertanto
dichiarato costituzionalmente illegittimo per contrasto con gli artt. 117, terzo
comma, in materia di tutela della salute, e 120, secondo comma, Cost.". La Regione
quindi con la legge regionale in oggetto si è sovrapposta alle competenze del
commissario ad acta. E' evidente che il De Luca ha fatto approvare la detta legge
regionale per esonerarsi da responsabilità in qualità di commissario ad acta. Il piano
di rientro, obiettivo fondamentale del commissario governativo, deve essere ispirato
all' esigenza di assicurare l' erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) e al
superamento della grave crisi strutturale della finanza regionale, nella prospettiva di
un sicuro ritorno alla fisiologia gestionale dell' ente territoriale e delle sue aziende.
Occorrono dunque secondo i principi della Corte costituzionale "soluzioni strutturali
univoche ed efficaci e del rigoroso rispetto delle regole a tale scopo concepite."
Nulla di tutto ciò è stato fatto. A seguito della citata sentenza, De Luca, con
provvedimento del 30 aprile ha prorogato al 30 giugno il termine per gli
adempimenti da porre in essere da parte dei laboratori privati. Sta di fatto solo nel
mese di luglio, con altro provvedimento commissariale è stato sospeso il termine del
30 giugno, al fine di attendere il parere dal Ministero della Salute. Ciononostante il
commissario De Luca ha decretato una serie di azioni che non sono conformi alla
normativa vigente. Il ritardo e la illegittimità dell' azione del commissario sono
evidenti per una serie di motivi. Il decreto del commissario ad acta n. 109/2013 è
tuttora legittimo e vigente e quindi deve essere rispettato, sicchè il De Luca non può
emanare disposizioni in contrasto con il detto decreto, a meno di non assumersi la
responsabilità di annullarlo. Allo stato, non risulta alcuna disposizione ministeriale
che autorizzi De Luca alla modifica anche se parziale del citato decreto n. 109/2013.
I provvedimenti del mese di luglio del commissario sono stati adottati, incredibile a
dirsi, senza aver rilevato ed aggiornato concretamente il fabbisogno delle
prestazioni specialistiche per la regione Campania. Il Consiglio di Stato ha
stigmatizzato siffatti provvedimenti: "nel sistema sanitario nazionale anche il
riconoscimento dell' accreditamento alle strutture sanitarie private è comunque
subordinato all' esito di attività quali la ricognizione del fabbisogno assistenziale e la
programmazione sanitaria regionale: tale ricognizione costituisce un' attività
necessariamente preliminare alla concessione dell' accreditamento, dalla quale la
Regione non può prescindere, perché essa vincola il riconoscimento delle prestazioni
erogate da strutture private rimborsabili dal servizio sanitario e, quindi, dalla
collettività all' effettiva esigenza di quella stessa collettività, sicché è
imprescindibile, ai sensi dell' art. 8 quater, comma 3, lett. b) d.lg. n. 502 del 1992,
"la valutazione della rispondenza delle strutture al fabbisogno, tenendo conto anche
del criterio della soglia minima di efficienza che, compatibilmente con le risorse
regionali disponibili, deve esser conseguita da parte delle singole strutture sanitarie,
e alla funzionalità della programmazione regionale, inclusa la determinazione dei
limiti entro i quali sia possibile accreditare quantità di prestazioni in eccesso rispetto
al fabbisogno programmato, in modo da assicurare un' efficace competizione tra le
strutture accreditate". (Consiglio di Stato, sez. III, 25/06/2014, n. 3219) Un difetto di
istruttoria e quindi una mancanza dei presupposti concreti alla base dei
provvedimenti deluchiani. Una gravissima e palese violazione dell'art. 8 quater del

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dlgs n. 502/1992, che prevede il fondamentale requisito della soglia minima di
efficienza. Una ulteriore violazione delle linee guida nazionali recepite dall'Accordo
Stato-Regioni del 23/3/2011. Ancora, è stato violato il principio di concentrazione
presso un laboratorio centralizzato dei processi relativi alla fase analitica e la
permanenza sul territorio dei punti di pre-processing (fase pre-analitica) e post-
processing (fase post-analitica) della prestazione diagnostica. Allo stato attuale il
detto modello attuativo è l'unico compatibile con i requisiti di autorizzazione ed
accreditamento previsti dalla attuale legislazione e regolamentazione regionale. Non
da ultimo, sono stati violati i principi della Corte costituzionale in base ai quali
debbono essere rispettati gli standard organizzativi stabiliti dal legislatore statale
per rendere più efficiente ed economico il sistema inerente alla tutela della salute in
ambito regionale. Si richiede, pertanto, un intervento urgente del Ministro Grillo per
evitare ulteriori disservizi al sistema sanitario campano, oltrechè lo sperpero di
denaro pubblico. In primo luogo, è necessario revocare la nomina di commissario ad
acta del governatore De Luca, per incompetenza ed inefficienza e per violazione di
legge e dell'art. 120 della Costituzione. Nel merito, far rispettare i principi legislativi
statali e regionali in materia sanitaria, per evitare di rendersi corresponsabili di
danni erariali e soprattutto di non assicurare i livelli essenziali di assistenza per i
cittadini campani, costituzionalmente garantiti.

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01/09/2018                                                                                                                  Pagina 26
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 9.452
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

        «Disabili e mai rassegnati ecco la nostra vita felice»
 Giuseppe Pecorelli
 My life. La mia vita. Si chiama così il
 progetto, unico nel Sud Italia, che ha l'
 obiettivo di rendere indipendenti giovani
 con disabilità intellettiva o relazionale
 attraverso un percorso specifico. E così,
 in una struttura di proprietà dell' Asl di
 Salerno, a Puglietta, una frazione di
 Campagna, è sorto un centro per la vita
 indipendente, guidato dalla coordinatrice
 Rosanna Vignola, psicologa e ricercatrice
 dell' università La Sapienza di Roma. Qui
 sono accolte da otto a dieci persone, dai
 18 ai 40 anni (un limite d' età talora
 varcato), avviate lungo un cammino che
 le porterà a prendere in mano, per la
 prima volta, la propria esistenza. A non
 dipendere più da nessuno. «Vogliamo
 dimostrare che è possibile garantire a
 tutti il diritto di vivere la propria vita
 indipendente», spiega la dottoressa
 Vignola, che al disfattismo di taluni
 oppone il «si può fare». IL PROGETTO
 Due le «armi» per vincere la sfida. La
 prima è credere nell' obiettivo. La
 seconda è lavorare sodo per realizzarlo. «Si tratta molto spesso di persone che, dopo
 la scuola, tornano a casa e non riescono a liberarsi dalla definizione di sempre
 bambino prosegue la psicologa non vivono il processo di adultizzazione, naturale a
 quell' età. Insomma: escono dai centri, dalle scuole. E poi? E cosa avverrà quando i
 loro genitori non ci saranno più? Il nostro progetto è anche finalizzato a costruire il
 dopo di noi, quel momento in cui la mamma e il papà, che si sono presi cura di quel
 figlio, non ci saranno più. Il problema è che, in tutto il territorio salernitano, ma
 anche meridionale, non c' è quasi nulla per aiutare chi ha una disabilità intellettiva,
 nonostante le guide linea del ministero della Salute puntino molto sul concetto di
 inclusione». I PARTNER La struttura del Centro è stata messa a disposizione dall' Asl
 e riqualificata e valorizzata, con opere di manutenzione straordinaria, dal Comune di
 Campagna, concessionario del bene. Al sostegno determinante della fondazione Con
 il Sud, si è aggiunto il partenariato di enti pubblici (oltre all' amministrazione
 comunale e all' Asl, anche il Piano Sociale di zona S3 ed il Centro Interuniversitario di
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ricerca per lo sviluppo sostenibile dell' università La Sapienza) e di alcuni organismi
del terzo settore (le associazioni Unanimus e Dpi Campania, la cooperativa Anche
noi, l' Avi di Roma, la Croce Gialla di Eboli). La strada per l' indipendenza ha le sue
asperità e varia da persona a persona. IL PERCORSO «I percorsi sono sempre
costruiti sui singoli dice ancora la coordinatrice ognuno è diverso dall' altro. Gli ospiti
del Centro possono sperimentare la vita indipendente a trecentosessanta gradi.
Abbiamo per esempio creato un gruppo appartamento così che, vivendo insieme,
possano sperimentare la convivenza. Nel laboratorio di autonomia, imparano a
gestire la propria persona e l' ambiente circostante. L' ampiezza della struttura
permette di sperimentare in modo completo la vita indipendente grazie alla
presenza di camere da letto e zona living con percorsi abitativi autonomi. Una
palestra, recuperata grazie alla fondazione Decathlon, permette di fare sport, dal
baskin (una versione di pallacanestro che permette a giovani normodotati e disabili
di giocare nella stessa squadra, ndr) al ping pong. E, nel cammino verso l'
indipendenza, è fondamentale il lavoro. Per questo abbiamo attivato tirocini, con
attività di formazione e tutoraggio in alcuni enti del territorio. Essenziale infine è
ascoltare le famiglie, il cui equilibrio è toccato dal processo di autodeterminazione».
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01/09/2018                                                                                                                Pagina 2

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                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

        «I bambini non vaccinati non entreranno a scuola»

 IL FATTO / Dura presa di posizione del
 governatore Vincenzo De Luca in merito
 alle vaccinazioni obbligatorie La Villani
 contro      la    posizione     dell'   Anp:
 «Responsabilità dei genitori» «I bambini
 che non sono vaccinati non entrano a
 scuola». Non usa mezzi termini Vincenzo
 De Luca, che sul tema dei vaccini ha
 preso una posizione chiara da tempo. Il
 presidente della Regione Campania si è
 scagliato      contro      gli   organi   di
 informazione che dichiarano invece la
 Campania terra no vax. «Abbiamo
 registrato in questi giorni notizie false
 per quanto riguarda la vaccinazione in
 Campania, sul Corriere della sera si è
 titolato che la Campania è contro le
 vaccinazioni. È una notizia falsa per cui
 abbiamo chiesto la smentita, è una cosa
 abbastanza grave». Vincenzo De Luca
 invita i cittadini all' attenzione sul tema,
 dichiarando che quanto asserito sul
 quotidiano nazionale è falso. Il governatore è preoccupato poiché «Si sta per avviare
 l' anno scolastico e i cittadini devono sapere che senza vaccinazione i bambini non
 entrano a scuola. Lo ripeto a più riprese. Bisogna assolutamente andare avanti con
 le vaccinazioni, per i bambini e bambine che ancora non l' hanno fatto. Completarle
 è un dovere per coloro che an cora devono farlo». Quello delle fake news è un
 argomento caro a Vincenzo De Luca, che sottolinea come «I cittadini devono toccare
 con mano e vedere cosa succede. Dobbiamo imparare che il 90% delle volte i video
 e le immagini che girano in rete sono false. Sono campagne mediatiche per
 condizionare i cittadini. Bisogna aspettare per esprimere giudizi. Ci sono - sottolinea
 De Luca - gruppi professionali che lavorano al montaggio di video per fare in questo
 modo la lotta politica. Questo crea un clima di confusione e tensione permanente».
 Dunque, a settembre i bambini non vaccinati po trebbero non essere accettati in
 classe. Intanto, la parlamentare del M5S, Virginia Villani si scaglia contro quanto
 dichiarato dall' Anp: «I dirigenti che seguiranno le indicazioni tracciate da Anp
 saranno passibili di provvedimenti da parte della autorità competenti». Tra poche
 settimane prenderanno il via le attività didattiche ma la confusione in merito alla
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questione vaccini è dilagante. L' Anp con una nota ha infatti affermato di non voler
seguire le indicazioni fornite dalla sopracitata circolare, in quanto nella stessa
spiegato che sarà sufficiente l' autocertificazione da parte dei geni tori.Quanto
dichiarato dall' Anp, riflette la parlamentare pentastellata, potrebbe determinare
situazioni di disparità di trattamento da parte delle singole istituzioni scolastiche nei
confronti degli alunni, perché viene minacciato il mancato accoglimento degli iscritti
senza idonea certificazione Asl da parte dei genitori. «La circolare risulta coerente
con i principi di semplificazione amministrativa». «Le criticità che presentava sono
oggettive a tutti, attribuiva alle scuole la responsabilità dei controlli e vietava la
frequenza degli alunni non in regola. E' stato un errore dare la responsabilità di
controllare gli adempimenti vaccinali ai dirigenti scolastici». Capitolo a parte per
quanto riguarda i bambini immunodepressi o non vaccinabili: «Sono certa che sarà
cura, come è sempre stato, dei dirigenti scolastici e dei docenti, in collaborazione
con le famiglie, trovare tutte quelle modalità di inserimento e accoglienza che
possano garantire la tutela della loro salute e della loro serenità». Matteo Maiorano.

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01/09/2018                                                                                                                   Pagina 7
                                              La Città di Salerno
                                     Argomento: Sanità Salerno e provincia

             «Le truffe sui ricoveri? Non sono più possibili»
 Clemy De Maio
 Se negli anni passati qualcuno ha
 truffato sui ricoveri questo, adesso, non
 è più possibile. La rassicurazione arriva
 da Ottavio Coriglioni , consigliere
 nazionale dell'Aiop (Associazione italiana
 dell'ospedalità privata) e membro dei
 consigli provinciale e regionale della
 sezione Sanità di Confindustria. L'allarme
 sui ricoveri gonfiati, alimentato dai
 documenti consegnati ad alcuni pazienti
 al momento della dimissione, sarebbe
 secondo l'imprenditore il frutto di un
 equivoco. «Da tempo spiega il rimborso
 pubblico alla sanità accreditata non è più
 legato ai giorni di degenza ma alla
 tipologia delle prestazione eseguita,
 identificata tramite i Drg». L'acronimo è
 importato dagli Stati Uniti (diagnosis
 related group ) e consente di classificare
 i pazienti in gruppi omogenei per
 assorbimento di risorse impegnate,
 tenendo conto del tipo di intervento e di
 poche altre variabili come età e diagnosi iniziale. «Quando una prestazione viene
 qualificata come day surgery la tariffa è già predeterminata precisa Coriglioni Quanti
 siano stati stati i giorni in cui il paziente è stato in carico alla struttura sanitaria è un
 elemento che non ha alcuna rilevanza economica». Che l'esponete dell'Aiop parli di
 carico e non di ricovero non è un caso. Gli interventi in day surgery sono quelli che
 salvo complicanze si risolvono nell'arco delle ventiquattr'ore, con tutt'al più una
 notte di permanenza in reparto, come nel caso del settantenne salernitano che lo
 scorso marzo è stato ricoverato per un intervento di routine e che però, al momento
 della dimissione, si è ritrovato tra le mani un foglio che indicava una degenza lunga
 una settimana. «È un problema di terminologia spiega l'imprenditore sanitario La
 data del ricovero risulta antecedente a quella dell'intervento perché in realtà indica
 il giorno in cui il paziente si è recato in clinica per la prima visita propedeutica o il
 primo accertamento. Poi è chiaramente andato a casa, per tornare nei giorni
 successivi per altri accertamenti o per l'operazione chirurgica. Certo osserva
 scrivere presa in carico invece di ricovero sarebbe più corretto, ma la sostanza non
 cambia. Soprattutto non cambia la cifra a carico del servizio sanitario nazionale». A
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contare sono le Sdo (schede di dimissione ospedaliera) che la struttura sanitaria
invia in Regione e che contengono elementi ulteriori rispetto alla scheda consegnata
al paziente. È in queste schede che devono essere precisate le varie prestazioni
eseguite nell'ambito del Drg, una sorta di sintesi della cartella clinica che funge da
griglia di raffronto per eventuali controlli sulla veridicità delle attestazioni. Il primo
punto di riferimento resta, sempre, il codice del Drg; tanto più se si tratta di
distinguere tra assistenza in day hospital e ricoveri ordinari. Ad esempio per questi
ultimi, in cui pure il conteggio del rimborso non si fa più in base alle singole
giornate, fasce temporali di degenza sono tuttavia ancora previste. Su tutti questi
elementi si concentreranno nei prossimi giorni le verifiche sollecitate dal presidente
della giunta regionale sia ai dirigenti delle Asl che ai militari della Guardia di finanza.
Gli accertamenti inizieranno da centri diagnostici e laboratori di analisi cliniche, dove
secondo la Regione sarebbero già emerse possibili anomalie, che saranno
approfondite e segnalate ai finanzieri. È stato il presidente Vincenzo De Luca , pochi
giorni fa, ad annunciare di voler «ricorrere al pugno di ferro contro le truffe »,
riferendosi a centri privati accreditati che gonfierebbero il volume delle prestazioni
erogate per lucrare più rimborsi. Da fonti autorevoli dell'Asl di Salerno è già arrivata
una parziale conferma: «Ci sono laboratori privati che, per il volume di affari che
vantano, dovrebbero lavorare dalle «27 alle 33 ore al giorno».

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01/09/2018                                                                                                                 Pagina 24
                                      Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                           EAV: € 10.226
                                                                                                                           Lettori: 133.364
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

         De Luca avverte «Si va a scuola solo se vaccinati»
 Carmen Incisivo
 La Regione Campania si mette alla
 ricerca dei furbetti dei laboratori d'
 analisi e ribadisce che agli alunni non
 vaccinati non sarà permesso frequentare
 le lezioni. Lo ha detto senza mezzi
 termini il presidente Vincenzo De Luca
 che ieri pomeriggio, nel consueto
 appuntamento in onda su LiraTv, ha
 ribadito: «La Campania non è una
 regione no-vax. Diciamolo con chiarezza
 una volta per tutte: chi non ha i vaccini
 non entra a scuola, su questa cosa non si
 transige». L' x sindaco ha dunque
 chiarito,     ancora    una     volta,    l'
 orientamento che i presidi saranno
 chiamati ad adottare con la ripresa delle
 attività scolastiche. Così come ha
 ribadito che il problema dello sforamento
 del budget per le prestazioni sanitarie è
 risolto. LE ANALISI «Abbiamo avuto
 qualche problema, nei giorni passati, con
 l' Asl di Salerno in merito al blocco delle
 prestazioni per lo sforamento del budget.
 Problema che abbiamo risolto in 24 ore:
 le prestazioni saranno garantite gratuitamente e chi ha pagato direttamente i
 laboratori può avere il rimborso da parte nostra» rassicura. A generare il caos
 sarebbe stata l' organizzazione del servizio che non terrebbe conto della
 provenienza dei soggetti beneficiari ma solo delle prestazioni richieste. «In termini
 semplici spiega De Luca - la legge nazionale stabilisce che i laboratori che fanno
 meno di 200mila prestazioni l' anno devono aggregarsi con realtà che superano
 questa soglia quindi molti laboratori piccoli si sono associati a realtà più grandi. È
 successo che prelievi effettuati in altre province venissero poi mandati in provincia
 di Salerno caricandoli su budget di riferimento che è andato esaurito velocemente
 sforando di 2,8 milioni di euro. Le prestazioni erogate per i residenti fuori provincia
 saranno spostate sui budget territoriali alla fine dell' anno procedendo per
 compensazione, intanto abbiamo detto all' Asl di Salerno di andare avanti». Gli
 approfondimenti di questi giorni hanno spinto l' amministrazione regionale a firmare
 un protocollo d' intesa con la Guardia di Finanza che permetta di avviare controlli
               Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
rigoroso. «Tanto per fare un esempio rivela il presidente- c' è un laboratorio del
casertano che ha dichiarato 700 risonanze magnetiche in un giorno, è improbabile
che, pur avendo due o tre apparecchi dedicati si facciano questi numeri. Non
tollereremo speculazioni e ruberie, saremo spietati perché stiamo buttando il sangue
per riorganizzare la sanità campana». Oltre alla sanità, l' urbanistica resta uno dei
temi caldi per Salerno. LE MANUTENZIONI «La prossima settimana avremo, insieme
al Comune, un' iniziativa per illustrare un piano di manutenzioni straordinarie che si
faranno con il contributo finanziario della Regione anticipa De Luca - Voglio
sollecitare due cose: il Comune deve mettere in piedi un piano importante di
manutenzione straordinaria del Parco del Mercatello e poi dobbiamo definire in
maniera ultimativa il problema del Palazzetto dello Sport. Nel primo caso, il
presidente parla di completo rifacimento: è il polmone verde della città, un gioiellino
che ha cambiato la vita di diversi quartieri ma adesso ci vogliono 4 o 5 milioni di
euro per sistemarlo, proveremo ad accompagnare il Comune in questa cosa dice,
mentre nel secondo caso è uno dei pochi cantieri rimasti appesi, vediamo se con il
credito sportivo si riesce a mettere in piedi un' ipotesi per portarlo a conclusione. Più
in generale afferma - abbiamo un problema di manutenzione ordinaria su strade,
marciapiedi e pubblica illuminazione e poi va risolta la questione delle campane del
vetro che diventano discariche. De Luca ha ammesso ritardi sui lavori che
interesseranno lo stadio cittadino: Si lavora a pieno regime anche per organizzare al
meglio le Universiadi rimarca - siamo a buon punto abbiamo solo un ritardo del
Provveditorato alle opere pubbliche che aveva il compito di definire il progetto per
fare la gara per lo stadio Arechi di Salerno ma risolveremo». © RIPRODUZIONE
RISERVATA.

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01/09/2018                                                                                                                Pagina 28

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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

       Aborto, donne contro Asl «No alla delibera -insulto»
 MELINA CHIAPPARINO
 La protesta LA POLEMICA Melina
 Chiapparino Hanno dichiarato guerra all'
 Asl Napoli 1 e sono pronte a scendere in
 piazza. Protagoniste della protesta
 scatenata da una delibera dell' azienda
 sanitaria locale, sono le donne, o meglio:
 le associazioni e i movimenti napoletani
 impegnati per la tutela dei diritti delle
 donne. Quella che nelle carte dell'
 amministrazione,        sottoscritte    dai
 manager della Asl, viene chiamata
 «convenzione», è invece considerata un
 vero e proprio insulto dai presidenti delle
 associazioni femminili. Tutto ha inizio il
 14 agosto scorso, data che segna l'
 emanazione di un provvedimento dell'
 Asl per l' inserimento di un' associazione
 cattolica nei consultori e negli ospedali
 di competenza per le interruzioni
 volontarie di gravidanza. Il documento è
 una delibera aziendale immediatamente
 esecutiva,     sottoscritta    anche    dal
 direttore generale Mario Forlenza che
 «prende atto della convenzione tra l' Asl
 Napoli 1 Centro e l' associazione Parrocchia per la Vita per lo svolgimento di attività
 di volontariato», con la durata di un anno, senza oneri a carico del bilancio aziendale
 e l' impegno nel mettere a disposizione due locali per i volontari presso gli ospedali
 Loreto Mare e San Paolo. LA RETE Dopo i primi malumori e un' ondata di
 indignazione femminile, pochi giorni fa le associazioni in protesta hanno fatto rete e
 sottoscritto un documento inviato ai vertici della Asl e al presidente della Regione
 Campania, Vincenzo De Luca, per chiedere l' immediata revoca della delibera.
 «Sorprende che nella delibera sia esplicitamente nominata l' attuazione della legge
 194 e il rispetto del pluralismo - si legge nella nota firmata da Stefania Cantatore
 dell' Unione Donne Italiane di Napoli - abbiamo seri dubbi sulla legittimità di questo
 grave provvedimento e della sua tattica pubblicazione a ferragosto». Sotto accusa
 non solo la compatibilità del provvedimento con la normativa che disciplina il tema
 dell' interruzione di gravidanza volontaria ma, come sottolinea Rosa Di Matteo di
 Arcidonna, «si tratta di buon senso: l' ospedale è un luogo laico dove è inopportuna
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la presenza di volontari cattolici al fianco di donne che hanno già deciso di abortire».
LA PROTESTA Un altro elemento che caratterizza la protesta è la considerazione che
«non mancano certo figure professionali dirette alla completa informazione delle
pazienti» come si legge nella nota firmata anche da Clara Pappalardo di Arcidonna e
Simona Ricciardelli, presidente del Comitato Legge 194. In pratica, le associazioni
femminili ritengono che «appare del tutto ingiustificata l' inclusione di un'
associazione che esplicitamente si dichiara contro l' aborto in un luogo deputato ad
accogliere e prendersi cura di donne che già hanno compiuto il percorso della scelta
tra l' interrompere o no la gravidanza». Per questi motivi, tra le firmatarie del
documento per la revoca, c' è chi considera la delibera stessa un «atto di violenza
contro la libertà delle donne» come ha affermato Elvira Reale, impegnata negli
sportelli anti-violenza con l' associazione Salute Donna. A distanza di 48 ore dalla
pubblicazione della nota si è scatenata una catena di proteste che hanno raccolto
anche alcuni sindacati. «Le riflessioni etiche e religiose sono di pertinenza delle
donne e la delibera va contro ogni logica stabilita dalla legge 194 - aggiunge Antonio
Eliseo della Uil Rsu dell' Asl Napoli 1 - l' azienda faccia funzionare i consultori invece
di affidarsi alle parrocchie». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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01/09/2018                                                                                                                 Pagina 5

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  Cardarelli, bando per 20 infermieri Boom di domande: 2.200
                            in 48 ore
 Raffaele Nespoli
 Corsa al posto fisso, si profila
 partecipazione record. C' è tempo fino al
 28 settembre napoli Con più di 2.200
 domande di ammissione in 48 ore, i
 concorsi banditi dal Cardarelli per 20
 posti da infermiere e 60 da operatore
 socio sanitario sono ormai un vero e
 proprio «caso» cittadino. Le domande
 sono talmente tante da rendere
 impossibile una stima, anche solo
 approssimativa, del numero finale dei
 candidati da esaminare. Visto che la
 piattaforma informatica deputata all'
 inserimento       delle    richieste    di
 ammissione rimarrà aperta sino al 28 di
 settembre è legittimo pensare che si
 arriverà a numeri da record. Proprio per
 questo, e per garantire la massima
 trasparenza nelle selezioni, la direzione
 strategica dell' azienda ospedaliera ha
 messo      in    piedi   una     macchina
 organizzativa       imponente.       Quasi
 certamente sarà necessario svolgere una
 prima selezione basata su domande a risposta multipla, e alle prove di concorso
 saranno ammessi solo i 500 migliori candidati. Per questa prima scrematura, se
 necessaria, verranno impiegate delle procedure informatizzate che prevedono l'
 impiego di supporti informatici per la correzione dei quiz. Sorpreso per l' enorme
 adesione, ma non certo preoccupato, il direttore generale del Cardarelli ribadisce
 che verranno ammessi solo i migliori. In tre parole: rapidità, legittimità e
 meritocrazia. «Nessuno spazio grigio - dice il dg Ciro Verdoliva - il nostro interesse è
 arricchire la squadra con uomini e donne di valore, che amino il proprio lavoro e che
 possano prendersi cura al meglio dei pazienti che verranno loro affidati». Al di là
 delle procedure e dei tempi, resta il dato "sociale" di questi due concorsi che
 riaprono le speranze di poter accedere all' agognato posto fisso. Forse anche per
 questo sono già migliaia le domande pervenute. Candidati che peraltro devono
 essere (nel caso degli infermieri) almeno in possesso di una laurea triennale o di un

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titolo equipollente. A luglio, sempre al Cardarelli, si è assistito ad un altro assalto al
posto (stavolta a tempo determinato) con laureati in biologia pronti a darsi battaglia
pur di conquistare un impiego da tecnico di laboratorio. Tra 28 giorni, quando le
domande di ammissione verranno valutate, sarà possibile stilare un identikit dei
candidati di questi due concorsi. Ma anche in questo caso, dopo anni di blocco del
turnover, è molto probabile che tra gli aspiranti ce ne saranno diversi "iper-
qualificati". Non certo un male per un' azienda ospedaliera che negli ultimi due anni
ha cambiato pelle, aprendo a progetti e collaborazioni d' eccellenza. Giovedì scorso,
tanto per fare un esempio, è stato siglato un protocollo d' intesa tra l' azienda
ospedaliera e la Asl Napoli 3 Sud, attraverso il quale nasce la rete per i pazienti che
hanno bisogno di trapianto di fegato. Non un caso, giacché il Cardarelli (come
annunciato in esclusiva a giugno dal Corriere del Mezzogiorno ) ha strappato al
Baylor University Medical Center di Dallas il luminare Giuliano Testa. Ma questa è un'
altra storia. Al momento, ciò che conta, è che queste nuove assunzioni di infermieri
e operatori socio sanitari potranno migliorare ancor più l' assistenza alle migliaia di
pazienti che ogni anno transitano per i reparti dell' ospedale del Vomero.

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01/09/2018                                                                                                               Pagina 28

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                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                         Argomento: Sanità Campania

      Il manager: «Pronti a chiarire dubbi o interpretazioni
                             errate»

 La delibera sotto attacco è considerata
 in conflitto con la legge 194. Il direttore
 generale della Asl 1, Mario Forlenza,
 risponde alle accuse. «Nella delibera è
 stato rispettato il mandato istituzionale
 dei Consultori Familiari individuati come
 luogo per l' accoglienza e presa in carico
 della donna che vuole fare ricorso alla
 legge 194. Non ci sono posizioni
 conflittuali e il provvedimento ha lo
 scopo di affiancare e sostenere le donne
 nelle     loro   scelte,   offrendo    delle
 alternative, oltre a un supporto materiale
 e psicologico Cosa risponde a chi
 considera      questa    convenzione    un
 pericolo per la tutela dei diritti delle
 donne? «La convenzione fa parte di un
 iter avviato già da diversi anni. L' Asl
 Napoli 1 infatti, con delibera 55 del 14
 gennaio 2015 ha previsto un percorso
 integrato tra Consultori e Centro IVG.
 Nello specifico, la delibera 1713 che
 vede coinvolti i due Centri aziendali è
 stata realizzata in base a quanto
 previsto proprio dalla stessa legge 194 che contempla la collaborazione da parte di
 associazioni di volontariato». Le associazioni si dicono pronte a non abbassare la
 guardia fino alla revoca del documento. «Voglio precisare che analoghe delibere
 sono state sottoscritte da tempo presso l' azienda universitaria Federico II e quella
 ospedaliera Cardarelli ma nessuna associazione ha sollevato rilievi di sorta. In ogni
 caso sono aperto al confronto e al dialogo e non escludo che ci potranno essere
 rivisitazioni in merito alla delibera. Abbiamo avuto una richiesta da parte di un'
 associazione e ci siamo limitati a dare un' opportunità». Il provvedimento potrebbe
 essere ritirato? «Mi rendo conto che ci possono essere state interpretazioni
 equivoche, sebbene sia convinto della bontà del provvedimento, ritengo ci possa
 essere una rivisitazione nelle parti che non risultano chiare e che possono aver
 scatenato dei dubbi. Chiariremo le modalità della convenzione che rispetta la

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privacy delle donne senza invadere il loro percorso. Consentiremo semplicemente
all' associazione di distribuire volantini informativi e mettere a disposizione dell'
utenza alcuni servizi, ma nell' assoluta riservatezza e rispetto delle donne». m.c. ©
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01/09/2018                                                                                                                  Pagina 32
                             Il Mattino (ed. Circondario Sud)
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                                                                                                                            Lettori: 133.364
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                 Trapianti di fegato, Gragnano polo pilota
 DARIO SAUTTO
 LA SANITÀ Dario Sautto Un protocollo d'
 intesa tra Asl Napoli 3 Sud e ospedale
 Cardarelli per snellire l' intero iter che
 deve      affrontare    normalmente       un
 paziente in attesa di trapianto di fegato.
 L' accordo è stato sottoscritto dai
 direttori generali Antonietta Costantini e
 Ciro Verdoliva durante il convegno
 «Pasta e salute», che si è tenuto a
 Gragnano anche alla presenza del
 sindaco Paolo Cimmino, e servirà a
 creare la rete per la gestione dei pazienti
 che devono subire trapianti di fegato. L'
 ECCELLENZA «Un passo avanti compiuto
 nella qualità dell' assistenza offerta ai
 cittadini, seguendo un percorso di
 sinergia e collaborazione istituzionale» lo
 hanno definito i due manager che, così,
 con qualche giorno di anticipo, hanno
 dato il via per la realizzazione della rete
 per la gestione dei pazienti da sottoporre
 a valutazione per trapianto di fegato e l'
 organizzazione del teleconsulto per le
 reti tempo dipendenti. Tutto parte dall'
 ospedale di Gragnano, che ospita il Centro di Epatologia diretto dal dottor Carmine
 Coppola vera e propria eccellenza di livello nazionale per la diagnosi e la cura delle
 malattie epatiche. I pazienti candidabili a valutazione trapiantologica saranno inviati,
 previa prenotazione, al centro trapianti del Cardarelli. La struttura ospedaliera
 napoletana si impegna ad effettuare la prima valutazione entro una settimana, e in
 un mese verrà effettuato il bilancio pre trapianto, propedeutico all' inserimento nella
 lista trapianti. I TEMPI Il centro trapianti Cardarelli, entro altri quindici giorni si
 impegna a riunire la commissione per la lista trapianti, prevendendo la
 partecipazione del dottor Coppola o di suo delegato con l' impegno di sottoporlo a
 verifica ed eventuale rivalutazione a sei mesi dall' applicazione. Dunque, in meno di
 due mesi, il paziente in valutazione per un trapianto di fegato avrà già una prima
 risposta. Nella seconda parte dell' accordo, le due direzioni sanitarie hanno il
 mandato di individuare un gruppo di lavoro costituito da dirigenti di entrambe le
 Aziende che provvedano a definire entro quindici giorni dall' insediamento le
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