Unione della Romagna Faentina - giovedì, 12 marzo 2020
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Unione della Romagna Faentina giovedì, 12 marzo 2020 Prime Pagine 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 12/03/2020 12/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 12/03/2020 12/03/2020 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 12/03/2020 12/03/2020 Italia Oggi 7 Prima pagina del 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34 8 Sette nuovi casi positivi: tra questi due giovani 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 10 Da Bagnacavallo si radunano a Solarolo, tre giovani finiscono nei guai 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41 11 Serve la copertura per 850 lavoratori 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 12 Quando i panni si lavavano al parco della Rocca 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 13 Prima pagina Faenza-Lugo 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 14 La quaresima e il tempo dei radicchi 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 15 Coronavirus, bar in crisi Poi il governo chiude tutto 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 17 Il Comune limita gli accessi 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 18 Negozi e volontari si mobilitano per la consegna a domicilio 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 20 Investita mentre attraversa: grave anziana 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 21 Dimesso il ferito di 46 anni 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53 22 «L' espansione della cava? Sarebbe fuori dal Parco» 12/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 71 23 «Necessario fermare tutto anche per tutelare le atlete» Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 12/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3 24 Da Brescia alle Marche per andare dallo zio malato Tre denunciati in A14
12/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 MICHELE DONATI 25 La fioritura anticipata e la siccità mettono a rischio diverse colture 12/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 27 Il rione Rosso attiva servizio di assistenza spesa e medicinali a domicilio 12/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 28 Limitazioni d' accesso alla residenza municipale 12/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 18-19 DYLAN ANGRISANI 29 «L' Alpha Tauri può regalare belle sorprese ai suoi tifosi» 12/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 18 31 Toro Rosso addio Spazio alla moda con Alpha Tauri Stampa Locale 12/03/2020 Il Resto del Carlino Pagina 24 32 L' Emilia Romagna è Satispay 12/03/2020 Corriere di Bologna Pagina 9 33 L'Enea investe 420 milioni Sirafforza il Centro ricerche 12/03/2020 Corriere di Bologna Pagina 15 Paola Gabrielli 34 «L' Italia Rossa» video indipendenti «fai-da-te» sul web Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 12/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 6 Celestina Dominelli 35 «Garantire continuità ai servizi pubblici» 12/03/2020 Italia Oggi Pagina 36 LUIGI OLIVERI 37 Lavoro agile nella p.a. a decollo veloce 12/03/2020 Italia Oggi Pagina 37 ILARIA ACCARDI 39 Aree non fabbricabili, no Imu a tutti
[ § 1 § ] giovedì 12 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] giovedì 12 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] giovedì 12 marzo 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] giovedì 12 marzo 2020 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 5 4 1 9 3 1 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 34 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) I contagi Sette nuovi casi positivi: tra questi due giovani Nessuno di loro è in gravi condizioni. Salgono così a 31 nel Ravennate Altri sette nuovi casi, qualcuno contagiato fuori regione e qualcun altro da un amico o un parente già risultato positivo. Ieri è nuovamente cresciuto il bollettino di coloro che hanno contratto il Coronavirus nel nostro territorio: siamo passati da 24 casi a 31. Si tratta, comunque, di una situazione al momento meno grave rispetto ad altre province, come ha sottolineato anche il Commissario regionale per il virus Sergio Venturi, che ieri ha definito la situazione ravennate come uno tra i «luoghi che attualmente non ci destano preoccupazioni». Nessuno dei 7 contagiati fortunatamente è grave: soltanto uno di loro, una donna di 45 anni, è stata ricoverata al Santa Maria delle Croci, nel reparto di Malattie Infettive. Nel nostro territorio l' unico caso grave resta quello della 68enne in Terapia Intensiva, le cui condigono i pzioni sono stabili, a cui si aggiunazienti trasportati nella nostra Rianimazione da Piacenza, per aiutare la zona più colpita dal virus. Le altre persone che ieri sono risultate positive al tampone per il Coronavirus sono tutte in isolamento domiciliare, e sono un' 81enne, un 34enne, un 57enne, un 60enne, un 55enne e un 23enne. Tre dei nuovi casi vivono a Ravenna, gli altri nel territorio della provincia, e 2 di questi a Faenza. Per tutti quanti è stata avviata ovviamente l' indagine epidemiologica, per capire dove abbiano contratto il virus: in tre casi è stato valutato che il contagio sia avvenuto fuori dalla provincia, e due dei pazienti in particolare erano stati recentemente in Lombardia. Gli altri quattro erano già in quarantena perché erano stati a contatto con altri casi già noti del territorio. Nessuno dei nuovi casi è collegato con i contagi avvenuti nei giorni scorsi al Maria Cecilia hospital di Cotignola, dove nell' ultima settimana è risultato positivo prima un medico, ora in isolamento domiciliare, e poi cinque pazienti, che si trovano nel reparto di Neurochirurgia e che, dopo il test, sono stati posti in un' area isolata. «Le loro condizioni si mantengono stabili - fanno sapere dalla struttura -. Continuano gli accertamenti precauzionali sul personale venuto a contatto con i pazienti sopracitati, e per il momento non è stata riscontrata alcuna ulteriore positività rispetto a quanto già emerso nei giorni scorsi, con riferimento a un medico interessato». Attualmente dei 31 casi della nostra provincia due persone sono giudicate clinicamente guarite. Una persona è ricoverata in Terapia Intensiva al Santa Maria delle Croci, mentre altre 8 si trovano nel reparto di Malattie Infettive: una donna di 45 anni, una di 40, un 50enne, un 75enne, un 86enne, un 89enne, un 66enne e un 45enne. Altre cinque persone sono in Neurochirurgia al Maria Cecilia hospital: un 92enne, un 79enne, un 73enne, un 60enne e un 47enne. I casi meno gravi sono 15, e sono tutti coloro che sono semplicemente a casa in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 5 4 1 9 3 1 § ] giovedì 12 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) isolamento. In totale finora si sono contagiati 22 uomini e 9 donne. Sara Servadei. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 5 4 1 9 2 4 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Da Bagnacavallo si radunano a Solarolo, tre giovani finiscono nei guai Denunciati, erano anche in compagnia di un uomo con precedenti Tre giovani di Bagnacavallo sono tra le prime 'vittime' della nuova normativa per contenere il contagio. I giovani sono stati sorpresi nel centro di Solarolo in compagnia di una persona nota alle forze dell' ordine. Durante un servizio di controllo una pattuglia dei carabinieri della locale caserma ha notato il gruppetto e ha deciso di procedere alle identificazioni. Si trattava di tre giovani, attorno ai 30 anni. I militari dell' Arma hanno ricordato loro che in questo periodo vige il Decreto sanitario e hanno chiesto il motivo per il quale si trovassero a Solarolo. Nessuno ha saputo fornire una motivazione valida così sono stati condotti in caserma dove alla fine degli accertamenti e degli atti sono stati denunciati per l' inosservanza del provvedimento dell' autorità. Solo il giorno prima la polizia municipale aveva denunciato per lo stesso reato un uomo che percorreva la Ravegnana e, sostenendo di dovere recarsi a Ravenna da Forlì per un colloquio di lavoro, in realtà inesistente, era stato trovato alticcio al volante. i controlli sono solo all' inizio e continueranno. a.v. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 5 4 1 9 3 0 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 41 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Scuola Serve la copertura per 850 lavoratori Al momento è stata richiesta la copertura del Fondo integrazione salariale per circa 850 lavoratrici e lavoratori dei servizi educativi dell' infanzia e delle scuole della provincia: 15 sono dipendenti di Cadi (9 operatori socio-sanitari, Oss, e 6 educatori) tutti impiegati nei servizi del Comune di Faenza; 248 i dipendenti de il Cerchio (in gran parte educatori, ma anche ausiliari scolastici, trasporto scolastico, atelieristi e Oss) dei quali 147 sono di stanza a Ravenna e 101 nel lughese; 11 dipendenti della coop il Mulino (5 dei servizi pre e post scuola di Cotignola e Barbiano, 5 dei servizi di trasporto scolastico di Lugo, Faenza e Bagnacavallo, 1 per la consegna pasti a Massa Lombarda); 48 dipendenti della coop Progetto A (1 educatore, 1 accompagnatore e 46 educatori); 158 dipendenti per Progetto Crescita (136 educatori nell' appoggio scolastico dei plessi di Ravenna, Cervia e Russi, 15 tra docenti ed educatori della Scuola paritaria 'Maria Ausiliatrice' di Lugo, 6 tra docenti ed educatori dell' asilo Azzaroli di Sant' Agata sul Santerno e un educatore de 'il Canguro' di Ravenna); 41 dipendenti per San Vitale (personale operante su Cervia, di servizio nella refezione scolastica, pre e post scuola e nel nido comunale Cerviamare); 33 dipendenti per Solidarietà e Servizi (anche qui in prevalenza educatori operanti su Cervia); e 323 dipendenti per Zerocento (151 nei servizi del faentino, 132 nel lughese, 32 nel ravennate e 7 nella zona di Modigliana). Sono in atto poi confronti tra sindacati e parti datoriali a sostegno del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori dei centri diurni per gli anziani e per i disabili, pure questi con servizi sospesi a causa dell' emergenza in corso. Anche a questi dipendenti dovrà essere garantito l' accesso al Fis. «Nel quadro attuale - precisano i sindacati - , il Fondo copre l' 80% del salario. Le somme saranno anticipate dalle cooperative alla scadenza della normale retribuzione e c' è l' affidamento reciproco con le parti datoriali per integrare le somme anticipate nel caso in cui si riescano a individuare le necessarie risorse aggiuntive». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 5 4 1 9 2 9 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) La Faenza di una volta Quando i panni si lavavano al parco della Rocca A Faenza due corsi d' acqua artificiali alimentavano e alimentano tuttora, il canal Naviglio Zanelli costruito nel 1788. Prelevata l' acqua dal Lamone a Errano, il canale adduttore alle 'Bocche dei Canali' si dirama sia lungo via Firenze sia lungo via Canal Grande e poi Insorti. Fino ai primi anni 70 del secolo scorso, questi due tratti sono rimasti scoperti. L' immagine (della Fototeca Manfrediana), risale agli anni Trenta e mostra il tratto a fianco del parco della Rocca (il 'Tondo'): sullo sfondo l' ospedale e sulla banchina, lavandaie all' opera, un' attività proseguita fino ai primi anni Sessanta. A cura di Carlo Raggi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 5 4 1 9 4 1 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza-Lugo Prima pagina Faenza-Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 5 4 1 9 4 0 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Tradizioni La quaresima e il tempo dei radicchi di Beppe Sangiorgi È il tempo dei radicchi selvatici di campo, i «radècc». Da mangiare con l' uovo sodo secondo un' antica usanza nel periodo di Quaresima; dopo Pasqua si potevano mangiare anche con la pancetta. In ogni caso andavano conditi con olio, aceto e sale. Un tempo, data la penuria d' olio e il costo elevato, l' ampolla che lo conteneva (un vasetto di vetro con la pancia e il beccuccio) era considerata dai contadini quasi sacra, come quella che adoperava il prete durante la messa. Era l' azdóra che «officiava» con l' ampolla, lasciando cadere poche gocce d' olio con una rapida croce sul piatto dei radicchi. Tanto che, a chi faceva qualcosa in modo svelto e preciso, si diceva: «T' é e' gêval int l' ampóla», hai il diavolo nell' ampolla. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 5 4 1 9 4 2 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Coronavirus, bar in crisi Poi il governo chiude tutto Esercenti in difficoltà nel far rispettare le norme. In serata lo stop definitivo Il ristoratore Dalla Valle usa l' ironia: «Quel che resta da fare è godersi il sole» I ristoratori e i baristi della città erano già in grande difficoltà da giorni nel far rispettare le norme previste dal governo per fronteggiare l' epidemia di coronavirus, in particolare la distanza di un metro fra i clienti. Molti avevano già deciso di chiudere (come a Ravenna). Poi, ieri in serata, è arrivata la decisione del governo di chiudere tutte le attività non essenziali, eccetto negozi di alimentari, parafarmacie ed edicole. Rino Dalla Valle è un imprenditore della ristorazione da tanti anni, precursore di mode e tendenze e oggi gestore del bar in corso Mazzini e dell' Osteria del mercato, in piazza delle Erbe: «Per quanto mi riguarda quello che ci rimane da fare è prendere qualche raggio di sole». Così, quasi in maniera provocatoria, Dalla Valle ieri mattina si è messo a sedere su una sedia lungo il corso al sole, di fronte al bar, praticamente vuoto, che gestisce. «Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - spiega Dalla Valle dalla sua 'postazione' - abbiamo registrato per il bar una flessione tra il 50 e il 60 per cento mentre possiamo dire che il picco lo abbiamo raggiunto con l' Osteria dove la percentuale sale al 96%. Siamo in ginocchio. Dopo le 18 nessuno è aperto tranne chi prepara da mangiare per le consegne a domicilio. Il decreto ci ha indotto a chiudere le attività in maniera unilaterale». Giulia Baldini è un' altra imprenditrice della ristorazione; lavora nel bar di famiglia di fronte l' ingresso dell' ospedale e assieme al compagno porta avanti l' Enoteca Astorre. Anche lei aveva già deciso di chiudere: «Oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo deciso per la chiusura dell' Enoteca. Inutile stare aperti per guadagnare 100 euro se la chiusura deve avvenire entro le 18 e se si sfora si viene sanzionati con 270 euro. Il bar di corso Mazzini lo continuiamo a tenere aperto avendo lasciato a casa una persona solo per qualcuno che si reca in ospedale. La vera preoccupazione è per i dipendenti. Noi abbiamo già disdetto le ferie che avevamo programmato e sperando che la situazione possa risolversi, ad agosto abbiamo deciso che non chiuderemo il locale in piazza e chiederemo ai dipendenti di rinunciare alle ferie, del resto quelle sono le nostre uniche entrate; mai - conclude con la voce rotta dal pianto - avrei pensato di trovarci di fronte a una situazione del genere». Come questi due imprenditori tanti altri sono in estrema difficoltà. Tra gli altri locali che avevano già deciso di chiudere per l' emergenza dell' epidemia prima della decisione comunicata ieri sera dal premier Giuseppe Conte c' erano anche il 'mitico' e frequentatissimo bar Clan Destino di viale Baccarini e l' Osteria della Sghisa. La chiusura per il momento durerà almeno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 5 4 1 9 4 2 § ] giovedì 12 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) fino al 3 aprile. Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 5 4 1 9 2 6 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) MUNICIPIO Il Comune limita gli accessi Uffici aperti fino alle 15 Attivati telelavoro e videoconferenze Accesso al municipio fino alle 15 e solo suonando il campanello. L' emergenza sanitaria sta pian piano modificando molti aspetti quotidiani della nostra vita. Il Comune di Faenza ieri ha deciso che si potrà accedere agli uffici di palazzo Manfredi dalle 7.30 alle 8.30 per la normale apertura; dalle 8.30 alle 15 si accederà solo dopo aver suonato al citofono, lato piazza Nenni. Sono state sospese tutte le riunioni in cui sono coinvolti soggetti esterni, eccetto quelle che si possono fare con tecnologie che consentono la connessione in videoconferenza. Alcuni uffici stanno adottando la turnazione del personale mentre ad esempio il reparto ragioneria, che non ha contatti col pubblico esterno, si avvale del telelavoro dalle proprie abitazioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 5 4 1 9 2 8 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Negozi e volontari si mobilitano per la consegna a domicilio I rioni Rosso e Giallo in campo. Il Comune organizza la distribuzione dei pasti dei servizi sociali alla Croce rossa La spesa al tempo del coronavirus? Torna la modalità della consegna gratuita. In passato le piccole botteghe di quartiere, prima che negli anni '60 arrivassero i supermercati, avevano l' abitudine di avere a disposizione un fattorino, spesso un ragazzino, per consegnare la spesa a domicilio. A usufruirne erano famiglie abbienti, ma anche persone anziane e comunque chi faceva provviste voluminose. In questi tempi di emergenza sanitaria il problema del rifornimento delle vivande è tornato prepotentemente d' attualità, soprattutto per evitare affollamenti nei centri commerciali e nei negozi. Ieri abbiamo dato notizia dell' iniziativa del Rione Rosso, dove alcuni soci si sono dati disponibili per portare a casa la spesa agli anziani. A tal proposito sembra che dal Rione di Porta Ravegnana abbiano avuto un problema con il telefono e così il numero di cellulare per poter usufruire del servizio gratuito di spesa a domicilio è cambiato e da oggi sarà il 328 5568969. Anche il Rione Giallo ha fatto sapere che metterà a disposizione i suoi volontari per lo stesso servizio. Potranno usufruire i faentini residenti nella zona di competenza del Rione di Porta Ponte, sommariamente la parte di Faenza tra il fiume Lamone e via Firenze, fino alle bocche dei canali. Per usufruire del servizio sarà sufficiente contattare il numero 370 3699308, tramite chiamata telefonica o messaggio Whatsapp, tutti i giorni dalle 9 alle 14. Attraverso un piccolo sondaggio, realizzato attraverso il passa-parola e quindiper nulla scientifico ma che potrebbe essere utile per i nostri lettori, sono tante tante anche le attività che propongono il servizio a domicilio. A Faenza ci sono il Crai di via Naviglio e il Bottegone di Granarolo, La mangeria di corso Matteotti, La bottega del buongustaio in via Sant' Ippolito, La Delithia in corso Mazzini e via Ravegnana, Il punto goloso in corso Baccarini. Il Comune sta invece cercando di organizzare la distribuzione dei pasti di chi è seguito dai servizi sociali con i volontari della Croce rossa che avranno a dispositivi di protezione personale come le mascherine, anziché usare i volontari dell' Auser, i cui volontari, spesso, sono persone in età avanzata e quindi a rischio. Per quanto riguarda invece la grande distribuzione la situazione è un po' differente. «In questo momento - spiega Maurizio Pelliconi presidente Cia-Conad - la situazione nei punti vendita è tranquilla; abbiamo deciso di far entrare i clienti in maniera contingentata, in base all' ampiezza delle superfici di vendita. Visto che non c' è una indicazione specifica è ovvio che nei punti vendita più piccoli faremo entrare Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 5 4 1 9 2 8 § ] giovedì 12 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) una decina di persone per volta mentre in quelli più grandi il numero aumenterà. Nel frattempo abbiamo deciso, per far rispettare le norme, di aprire le casse in maniera alternata e di predisporre delle strisce che indicano le distanze alle casse e ai banchi». a. v. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 5 4 1 9 2 7 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Investita mentre attraversa: grave anziana Travolta in via Filanda Nuova, la donna, di 86 anni, è stata portata all' ospedale Bufalini con l' elicottero di Romagna soccorso Attraversa sulle strisce pedonali e viene travolta da un' automobile. Ricoverata con prognosi riservata un' anziana faentina. L' incidente è avvenuto ieri mattina verso le 9 in via Filanda Nuova, all' altezza dell' incrocio con via Biasola. Secondo una primissima ricostruzione, una 26enne faentina si trovava al volante di una piccola utilitaria, una Spark della Chevrolet, e stava percorrendo via Filanda Nuova con direzione di marcia dalla via Ravegnana verso il sottopasso di via Medaglie d' oro. All' altezza della via Biasola, dove ci sono le strisce pedonali, una 86enne faentina - M.P., le sue iniziali - stava attraversando, sembra intenta a spingere la sua bicicletta. La direzione era dalla pista ciclabile che costeggia via Filanda Nuova verso il muro di cinta della stazione ferroviaria, presumibilmente per imboccare poi la ciclopista del sottopasso che porta verso via Dalpozzo. A quel punto, l' incidente. Per cause in corso di accertamento da parte della polizia locale dell' Unione faentina, l' auto della giovane donna ha travolto l' anziana, che ha colpito il parabrezza. L' 86enne è rimasta esanime per terra ed è stata la stessa ragazza al volante che, spaventatissima, ha allertato la centrale operativa del 118 di Romagna soccorso. Subito sono state inviate sul posto un' ambulanza e l' auto con il medico del pronto soccorso a bordo. Il personale sanitario dopo una prima valutazione delle condizioni della ferita ha chiesto alla centrale operativa di far intervenire anche l' eliambulanza che si è alzata in volo dall' ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, atterrando poco distante dal luogo dell' incidente. L' anziana faentina è stata così trasportata in ambulanza fino al luogo dell' atterraggio dell' elicottero che una volta alzatosi in volo ha diretto la sua prua verso l' ospedale Bufalini di Cesena. Nel frattempo sul luogo dell' incidente sono intervenuti due mezzi della polizia locale dell' Unione per i rilievi di legge e per gestire la viabilità. Infatti, per permettere i primi soccorsi e i rilievi che serviranno ad accertare l' esatta dinamica dell' incidente, il tratto di via Filanda tra via Donatello e la rotonda di via Medaglie d' oro è stata chiusa al traffico. La donna arrivata al trauma center del Bufalini con il cosiddetto 'codice rosso' (indica i casi più gravi) è stata sottoposta a una serie di accertamenti e poi ricoverata nel reparto di terapia intensiva. a.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 5 4 1 9 2 5 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) CASTEL BOLOGNESE Dimesso il ferito di 46 anni Buone notizie per il 46enne di Castel Bolognese rimasto coinvolto nell' incidente all' incrocio tra la via Emilia Interna e le vie Roma e Ravenna. L' uomo, trasportato in elicottero all' ospedale Bufalini di Cesena è stato dimesso con un lunga prognosi per politrauma contusivo alla zona del rachide. L' incidente era avvenuto verso le 6.45 quando il semaforo del grande incrocio sulla via Emilia alle porte di Castel Bolognese era ancora in modalità lampeggiante, che viene attivato dalla notte sino alle 7 del giorno successivo. Un 50enne di Riolo Terme in qual momento stava transitando da Faenza verso Riolo, su un suv quando è stato colpito nella fiancata destra dalla Fiat Panda condotta dal 46enne di Castello. Nell' urto il suv era finito su un fianco ma ad avere la peggio era stato l' occupante dell' utilitaria che era stato trasportato in elicottero al trauma center di Cesena. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 5 4 1 9 2 2 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 53 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «L' espansione della cava? Sarebbe fuori dal Parco» Il sindaco di Riolo Terme, Alfonso Nicolardi: «Non siamo dalla parte opposta degli ambientalisti e degli speleologi». Al centro c' è però anche l' occupazione È stato autentico dolore quello che nei palazzi delle istituzioni ha accompagnato la lettura della missiva a firma della Federazione speleologica regionale, che ha definito «una distruzione a tempo indeterminato della Vena del Gesso» l' espansione della cava di Monte Tondo richiesta dalla multinazionale francese Saint-Gobain. «Non deve passare il messaggio che noi siamo dalla parte opposta di speleologi e ambientalisti, perché non è così», protesta il sindaco di Riolo Terme Alfonso Nicolardi. «Voglio che sia chiaro che da parte nostra c' è un' apertura totale al dialogo». Certo l' opposizione degli speleologi non appare altrettanto netta nei palazzi della politica: «L' espansione vedrebbe la luce al di fuori del territorio del Parco regionale», fa notare Nicolardi. L' attenzione dei Comuni della vallata è rivolta soprattutto al tema occupazionale: «I volumi ancora estraibili consentono una programmazione di pochi anni. Già ora quel gesso è diretto in toto allo stabilimento di Casola Valsenio, che pur ricevendo materiali anche da altri siti trova nella cava la sua principale fonte di sostentamento». Un assunto che gli speleologi non contestano, limitandosi semmai a criticare come dal 2001 a oggi (quando fu individuato il quantitativo volumetrico ancora estraibile) non si sia progettata una riconversione industriale. A infastidire di più i destinatari della lettera è stata proprio la minaccia, da parte della Federazione speleologica, che un' espansione della cava possa mandare in fumo la candidatura della Vena a Patrimonio dell' Umanità. «Sapevamo della presenza della cava sin da quando è partito il percorso Unesco», contrattacca Nicolardi. Ricostruzione confutata dagli speleologi: l' Unesco, davanti a situazioni come queste, pretende un cronoprogramma chiaro in cui sia definita la conclusione delle attività estrattive e i termini degli interventi di recupero. Elementi che, dinanzi a un allargamento dell' attività di cava, andrebbero a svanire. Il percorso che condurrebbe a un' espansione della cava è comunque molto complesso: occorrerà il sì di Comuni, Provincia, Regione, di Arpae e della Soprintendenza, la quale già in passato sollecitò i Comuni a stipulare un accordo con i gestori della cava per «dare immediata continuità tra la fase di esaurimento estrattivo e l' inizio dei lavori di sistemazione paesaggistica». Interventi di rinaturalizzazione in questi anni hanno effettivamente avuto luogo, soprattutto sotto il profilo della vegetazione. Le operazioni di «ingegneria naturalistica» richieste dagli speleologi, che possano in qualche modo restituire al versante ovest di Monte Tondo una propria fisionomia sono tuttavia di là da venire. Filippo Donati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 5 4 1 9 2 3 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 71 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Basket A2 femminile «Necessario fermare tutto anche per tutelare le atlete» Per Mario Fermi, patron dell' E-Work, lo stop era un obbligo. La squadra ora si è fermata e attende di Luca Del Favero FAENZA Mai come in questo caso tante squadre sono state unite per raggiungere un unico obiettivo. Tutte le società di serie A2 (con in testa le lombarde) hanno scritto domenica una lettera alla federazione per chiedere la sospensione del campionato, non trovando più le condizioni per poter proseguire a giocare. Lo stop arrivato fino al 3 aprile soddisfa dunque tutte le formazioni dei gironi Nord e Sud. «Sono felice di questa decisione, perché non c' erano assolutamente le basi per andare avanti - spiega Mario Fermi, presidente dell' E-Work -. Le porte chiuse erano una soluzione che tutelava i tifosi, ma nessuno aveva pensato alle atlete che praticano uno sport di contatto dove è impossibile mantenere le distanze di un metro chieste in tutti i decreti del Governo. Soprattutto però nessuna società si è voluta prendere la responsabilità di avere uno staff medico che controllasse e monitorasse le giocatrici ad ogni allenamento, un provvedimento che ci siamo ritrovati da un giorno all' altro e che ci ha spiazzati. Alla fine ha vinto il buonsenso». Non essendo l' A2 femminile un campionato professionistico (come del resto l' A1) l' E-Work si è fermata non potendo allenarsi e ora è in attesa degli eventi. «Spero che questa emergenza termini il prima possibile e penso soprattutto a quelle persone come medici e infermieri che ogni giorno fanno un grandissimo lavoro per salvare vite e si meritano che tutto questo finisca». «Conosco questa realtà in quanto mia figlia fa la tirocinante all' ospedale ed inoltre essendo di Bergamo ho parenti in quella zona che mi hanno raccontato la situazione sin dal primo giorno. Davanti a simili scenari lo sport viene in secondo piano». Curioso è che l' E-Work aveva pianificato nel fine settimana tutti i recuperi trovando spazi nell' affollatissimo PalaBubani, un lavoro andato in fumo nelle ultime ore. «Abbiamo davvero fatto i salti mortali per compilare quel calendario e ora dovremo capire quando ricollocare gli incontri. Dobbiamo giocare ancora sette gare e dunque credo che finiremo a maggio inoltrato anche se ci saranno turni infrasettimanali». «La prossima settimana ci sarà un' assemblea di lega via Skype per fare il punto della situazione e per capire come cambierà la formula del campionato e dei playoff. Al momento mi piacerebbe che potessimo ritornare ad allenarci: sarebbe il primo passo per ritornare alla normalità». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 5 4 1 9 3 3 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Da Brescia alle Marche per andare dallo zio malato Tre denunciati in A14 FAENZA Partiti dal Bresciano si stavano recando a trovare uno zio a Civitanova Marche malato di coronavirus i tre maghrebini fermati martedì sera lungo la A14 dalla Polstrada all' area di servizio Santerno Ovest, nel Faentino. Questa almeno è stata la giustificazione fornita dai tre che, in stato di ubriachezza, stavano dando fastidio agli altri viaggiatori presenti. Alla richiesta di informazioni e documenti i tre hanno motivato la loro presenza in Romagna per una breve sosta durante il viaggio verso le Marche per andare a trovare un parente affetto da covid-19. Sprovvisti del modulo di autodichiarazione necessario per giustificare gli spostamenti, sono stati denunciati per violazione dell' articolo 650e indotti a rientrare a Brescia dove risiedono. Denunciati dai carabinieri di Solarolo tre giovani di Bagnacavallo che si erano spostati tra i due paesi senza motivo. Incappati nei controlli dell' Arma potenziati per verificare il rispetto dei provvedimenti che limitano gli spostamenti per contenere la diffusione del coronavirus, i tre non hanno infatti fornito una giustificazione che lo permettesse. Martedì invece a finire nei guai era stato un 53 enne forlivese, fermato lungo la Ravegnana all' altezza di Ghibullo dalla Polizia locale. Agli agenti che lo avevano controllato aveva mentito sostenendo di essere in viaggio per un colloquio di lavoro; era invece risultato positivo all' etilometro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 5 4 1 9 3 5 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) CRITICITÀ IN AGRICOLTURA La fioritura anticipata e la siccità mettono a rischio diverse colture Preoccupano le conseguenze economiche causate dal coronavirus: si temono speculazioni MICHELE DONATI FAENZA Alcuni le hanno viste fiorire già a febbraio: la primavera anticipata, fenomeno ormai abituale in tempi di mutamento climatico, può risultare fatale per diverse piante da frutto ingannate dall' intiepidirsi delle temperature. «L' anticipo di primavera c' è stato anche quest' anno - afferma Nicola Grementieri, presidente di Coldiretti per il comprensorio della collina faentina - e comporterà i soliti problemi per le colture che vanno in fioritura precoce, e dunque soprattutto albicocchi, peschi e susini. Di gelate fortunatamente non se ne sono ancora verificate, ma il pericolo che arrivino sussiste e da questo punto di vista potremo dirci più tranquilli solo fra una ventina di giorni». Un altro aspetto climatico che mette in difficoltà gli agricoltori è la siccità: a febbraio le precipitazioni sono state pochissime e solo negli ultimi giorni la terra ha avuto un po' di sollievo grazie alla pioggia. IL PRFOBLEMA DEGLI ACCUMULI «La carenza di pioggia è del l' 80% se confrontata con la media stagionale - prosegue Grementieri nella sua disamina -. Le precipitazioni recenti hanno mitigato la situazione risolvendo le criticità immediate specialmente per quanto riguarda le colture intensive o quelle trapiantate. Restano comunque da risolvere i problemi degli accumuli idrici». Le sfide lanciate dalle condizioni meteorologiche non sono le uniche a preoccupare Coldiretti: «A livello politico e su piano nazionale - spiega Piercostante Montanari, segretario Coldiretti per il comprensorio faentino - stiamo chiedendo al governo di mettere un freno alla discriminazione del "made in Italy" attuata ad esempio attraverso l' embargo russo e la guerra dei dazi fra Usa e Cina. Politiche che mettono in ulteriore difficoltà il nostro export, del valore complessivo di 44,6 miliardi di euro». Nel mondo globalizzato i grandi eventi mondiali hanno ripercussioni dirette sui territori: questo vale per le contrapposizioni tra grandi potenze ma anche per il Coronavirus, le cui conseguenze preoccupano Coldiretti non meno del mutamento climatico. MEGLIO I PRODOTTI ITALIANI «Per sostenere mercati contadini e agriturismi - racconta ancora Grementieri -abbiamo lanciato l' operazione "La campagna non si ferma". I nostri prodotti non hanno alcun tipo di problema legato al virus: ora più che mai l' invito è quello di consumare prodotti italiani, locali, ponendo attenzione alla provenienza». Il rischio è che si crei una bolla speculativa in cui il mercato estero si potrebbe inserire danneggiando gravemente le produzioni nostrane: «Un terzo del Pil agroalimentare italiano - sottolinea a sua volta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 5 4 1 9 3 5 § ] giovedì 12 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Montanari - si produce nelle zone attualmente ad alto rischio e questo mette in gioco la responsabilità politica ed economica di tutti». LAVORATORI E LIQUIDITÀ Nelle prossime settimane potrebbe poi ripresentarsi l' ormai annosa questione della scarsità di manodopera, un problema non da poco fra l' altro acuito dalla difficoltà degli spostamenti proprio a causa del Coronavirus. Ma a spaventare più di tutto le imprese agricole, così come tutto il settore imprenditoriale, è la possibile crisi di liquidità: «Se l' economia frena - conclude Montanari -bisogna trovare un dialogo con le banche, senza limitarsi a chiedere liquidità. È necessario che le aziende vengano messe nelle condizioni di gestire il debito: stiamo presentando una richiesta di moratoria, sull' esempio di quanto accaduto nel 2012 per il terremoto». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 5 4 1 9 3 4 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Il rione Rosso attiva servizio di assistenza spesa e medicinali a domicilio A un incaricato si dovrà consegnare la lista, eventuali ricette per il ritiro di farmaci e il denaro FAENZA Anche il rione Rosso si attiva nell' emergenza Coronavirus. «In questo periodo - fa sapere il rione - si sono creati nuovi bisogni e disagi, in particolare si è reso necessario il totale auto-isolamento degli anziani e più in generale delle persone maggiormente esposte alle complicanze di questa malattia. Per questo il rione offre la possibilità del servizio di spesa a domicilio a tutti i suoi soci ovunque essi vivano e anche a tutti coloro, non soci, che risiedono nelle vie del rione e che ricadono nelle fasce di popolazione più a rischio». Per usufruire del servizio sarà sufficiente chiamare il numero 327. 9447707 tutti i giorni dalle 10 alle 14 e sarà presa in carico la richiesta. La persona sarà poi ricontattata e sarà fornito il nome del rionale a cui è affidata la richiesta e l' orario dell' appuntamento a casa. A lui e solamente a lui si dovrà consegnare la lista della spesa, eventuali ricette per il ritiro di medicinali in farmacia e il denaro necessario, rispettandole distanze di sicurezza e igiene. Fatta la spesa, lo stesso rionale consegnerà quanto richiesto con scontrini e con il resto dovuto. Il servizio verrà svolto in un' area delimitata per tutti anche non soci, mentre per i soci del rione fuori zona il servizio è attivo in tutta l' area comunale. Questo per dare la possibilità ai volontari di gestire il servizio in maniera efficiente. Ciascun incaricato si renderà riconoscibile indossando il fazzoletto rionale ed esibendo, se richiesto, la tessera sociale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 5 4 1 9 3 6 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Limitazioni d' accesso alla residenza municipale Fino alle ore 15 sarà garantita l'apertura del portone dopo aver suonato al campanello FAENZA Vista l' emergenza Covid-19, è stata disposta, ad iniziare da oggi, la chiusura degli accessi alla residenza municipale (piazza del Popolo 31) ad eccezione del portone di piazza Nenni, con le seguenti limitazioni valide tutti i giorni della settimana e fino a diversa disposizione: dalle 7.30 alle 8.30 normale apertura; dalle 8.30 alle 15 sarà garantita l' apertura del portone previa segnalazione citofonica; dopo le ore 15 sospensione dell' accesso alla residenza municipale. Sono inoltre sospese tutte le riunioni in cui sono coinvolti soggetti esterni, tranne se effettuate con tecnologie che consentano la connessione in videoconferenza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 5 4 1 9 4 3 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 18-19 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) FORMULA 1 AL VIA A TU PER TU CON GIANCARLO MINARDI «L' Alpha Tauri può regalare belle sorprese ai suoi tifosi» «Kvyat e Gasly sono piloti molto interessanti e poi c' è sinergia con il Team Red Bull per le questioni aerodinamiche e motoristiche» DYLAN ANGRISANI FAENZA Il primo semaforo della stagione è pronto a spegnersi ma il rombo dei motori delle monoposto di Formula 1 non sarà "musicale" come sempre. In tutto il mondo il sentimento dominante è quello di preoccupazione per il corona virus e anche il circus non può far finta di niente. Anche perché i dubbi sul fatto che il campionato possa svolgersi regolarmente sono tanti: il rinvio di alcuni Gp o la disputa a porte chiuse della maggior parte degli stessi sono scenari mai visti finora. Come se non bastasse, il mondo della F1 brulica di polemiche, riguardanti le interpretazioni del regolamento. Insomma, questa stagione 2020 sarà tutta da decifrare. Con la partenza del campionato, riparte la caccia al campione del mondo in carica Lewis Hamilton, il quale insegue il settimo titolo, che gli consentirebbe di eguagliare Michael Schumacher. La Ferrari ha confermato Leclerc e Vettel, che sono piuttosto agguerriti ma che non hanno particolarmente brillato negli ultimi test a Barcellona. Tra la Mercedes (occhio anche a Bottas, sempre velocissimo) e la Ferrari, potrebbe esserci la sorpresa Red Bull, con i suoi piloti Verstappen e Albon. Insomma, gli ingredienti per godersi un bel campionato ricco di emozioni ci sono tutti. Prima tappa, domenica sul circuito cittadino Albert Park di Melbourne in Australia. Un tracciato attivo dal 1996, lungo 5.300 metri, che presenta molte curve (16) e pochi rettilinei lunghi. Un circuito per affrontare il quale si rende necessario un maggiore carico aerodinamico per le vetture: il consumo degli pneumatici sarà notevole e quindi le strategie dei team saranno determinanti quanto la pulizia dei piloti. Buongiorno Giancarlo Minardi. Lei che è stato un grande manager di F1, che dalla sua piccola azienda di Faenza ha lanciato tra i più grandi piloti del Circus, come vede questa stagione? «Credo che rispetto alle passate edizioni cambi poco ovvero la Mercedes con i suoi due alfieri Hamilton e Bottas rimane il team da battere anche se l' Albert Park è un circuito anomalo che presenta un asfalto particolare». Riguardo Red Bull e Ferrari? «La scuderia austriaca sicuramente sarà un elemento di disturbo perchè considerati i piloti talentuosi, Verstappen e Albon, ed i risultati ottenuti negli ultimi test sul circuito di Montmelò ha migliorato parecchio i tempi mentre la Rossa di Maranello sempre guardando i tempi si è migliorata di meno rispetto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 5 4 1 9 4 3 § ] giovedì 12 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) agli altri concorrenti ritrovandosi sempre ad inseguire la Mercedes e Red Bull, anche se comunque per cominciare ad avere un primo quadro completo della situazione bisognerebbe aspettare il successivo Gran Premio del Bahrain. Inoltre facendo il paragone coni test dell' anno scorso la Ferrari ha avuto miglioramenti nei tratti lenti ed una perdita nelle parti veloci delle piste». Come vede l' Alpha Tauri, ex Toro Rosso, che ha la sua base operativa proprio da lei a Faenza? «Rientrando nei Team di seconda fascia, considerati i suoi piloti Kvyat e Gasly che hanno già ottenuto risultati importanti nelle passate stagioni la Scuderia potrebbe togliersi ulteriori soddisfazioni regalando agli appassionati ulteriori sorprese. Inoltre c' è molta sinergia con il principale Team Red Bull riguardo il lavoro sullo sviluppo delle varie componenti aerodinamiche e motoristiche: basti pensare allo sviluppo del motore Honda ottenuto nell' ultimo biennio di collaborazione con la casa motoristica giapponese. Infine gli altri Team di seconda fascia come per esempio Williams e Racing Point dai test risultano più veloci perchè hanno clonato le squadre primarie». Come giudica i fattori affidabilità e meteo? «L' affidabilità ha sempre avuto un ruolo molto importante per tutti ed il meteo è sempre stato un ulteriore sfida nei vari Team basata sulla miglior interpretazione della strategia da adottare». Quali piloti giovani all' interno del Circus vede come prospetti interessanti per il futuro? «Innanzitutto ce ne sono molti di piloti giovani interessanti che speriamo non smettano mai di far divertire il pubblico. Partendo dai due principali: Leclerc e Verstappen spero proseguano nel migliore dei modi la loro attività portando a casa qualche titolo per le loro scuderie. Sainz può maturare ancora in Mclaren come il suo compagno di squadra Norris ed interessante è il ritorno di O con con la Renault». Domanda secca: la Ferrari riuscirà a lottare per il titolo? «Speriamo sia l' anno della Ferrari, non importa con quale pilota sarei felice sia se lo vincesse Leclerc, sia che fosse Vettel a diventare campione del Mondo». Infine, senza entrare nella polemica, che cosa ne pensa del "das " attuato dalla Mercedes? «I tecnici Mercedes sono stati bravi ed intelligenti ad attuare questa innovazione interpretando al limite il regolamento». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 5 4 1 9 3 7 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 18 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) LA NUOVA DENOMINAZIONE Toro Rosso addio Spazio alla moda con Alpha Tauri Non più Toro Rosso, che era la traduzione in italiano della sua "madre" Red Bull, ma Alpha Tauri, marchio di moda di proprietà della Red Bull. Dopo aver portato per 13 anni, dal 2006 al 2019, il nome di Toro Rosso, la scuderia austriaca che ha come sede Faenza ha deciso quest' anno di rinnovarsi nel nome. Ereditaria della Minardi, lo "junior team" della principale scuderia austriaca ha più di 500 dipendenti in Italia, di cui la maggior parte romagnoli, con i quali condivide la passione per le corse. L'obiettivo è quello che in fondo aveva la Minardi: cerca nelle serie minori giovani piloti talentuosi e dare loro l'opportunità di mettersi in mostra in Formula 1. Al tempo stesso, si va a caccia anche di giovani dipendenti da far crescere e da lanciare nel mondo delle corse automobilistiche. Toro Rosso ha gareggiato in questi anni con motori Cosworth, Ferrari, Renault e Honda, riuscendo ad ottenere importanti risultati, come per esempio la storica vittoria di Vettel nel 2008 sotto il diluvio a Monza e centrando due podi nel 2019 . Nella sede principale di Faenza ci sono tutti i reparti in cui ha luogo l'intero processo di progettazione e produzione della monoposto. In Inghilterra, a Bicester, ha invece sede la galleria del vento, utilizzata per lo sviluppo aerodinamico. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 5 4 1 9 3 2 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 24 Il Resto del Carlino Stampa Locale L' Emilia Romagna è Satispay Boom della piattaforma per i pagamenti con lo smartphone: +65%. Faenza da record. Marche ok di Giouseppe Catapano BOLOGNA Un vero e proprio boom in Emilia Romagna e uno sviluppo che procede spedito nelle Marche. Satispay, piattaforma per i pagamenti con lo smartphone, continua a crescere: gli utenti attivi in Italia sono 970mila, di cui oltre 120mila da Piacenza a Rimini per una quota sul totale superiore al 10%. In un anno i consumatori della regione che hanno scaricato l' applicazione e la utilizzano regolarmente sono aumentati del 65%. Un trend che vale anche per gli esercenti: 100mila quelli che hanno aderito al network in Italia, 12.100 in Emilia Romagna (+40%). Territorio in cui l' innovativo sistema creato da Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta, operativo dal 2015, ha sempre trovato terreno fertile. La provincia di Bologna conta 3mila negozianti che accettano Satispay per i pagamenti, quella di Ravenna 2.900. Significativo il caso di Faenza, città in cui si registra una penetrazione del 19% sulla popolazione maggiorenne. Vuol dire che una persona su cinque sopra i 18 anni utilizza Satispay. «L' Emilia Romagna - ragiona Dalmasso - è stata una delle prime regioni a sposare la nostra innovazione e ancora oggi è tra le aree principali. Oltre alle partnership con diverse banche del territorio che hanno supportato la nostra diffusione, proponendoci come soluzione per i loro clienti, le diverse attività commerciali che animano il tessuto regionale riconoscono sempre più il valore che portiamo alle loro attività». Numeri positivi anche nelle Marche: con gli utilizzatori raddoppiati nel giro di un anno, gli esercenti hanno raggiunto quota 2mila grazie a una crescita del 55% in 12 mesi. L' app, scaricabile gratuitamente, può essere utilizzata da chiunque abbia un conto corrente bancario per scambiare denaro con i contatti della propria rubrica telefonica e pagare nei punti vendita ed e-commerce convenzionati «con la stessa semplicità con cui si invia un messaggio» spiega Dalmasso. Quello di Satispay è un sistema indipendente dalle carte di credito e di debito. «Sul fronte dei pagamenti elettronici - continua il ceo e fondatore - è stato fatto quasi tutto per la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi. Manca solo un ultimo step: non obbligare il consumatore a conservare lo scontrino. È il momento giusto per farlo, accelerando alcuni passaggi normativi. Non ha senso obbligare le persone a compiere un gesto ormai superfluo». E rischioso, in piena emergenza Coronavirus: l' Organizzazione mondiale della sanità ha invitato i cittadini a limitare l' utilizzo di contanti e carte di credito tradizionali, «perché il denaro può catturare ogni tipo di batterio o di virus». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 5 4 1 9 3 9 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 9 Corriere di Bologna Stampa Locale L'Enea investe 420 milioni Sirafforza il Centro ricerche Via libera dal cda dell' Enea (l' Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l' energia e lo sviluppo economico sostenibile) al piano triennale 2020-2022 che prevede investimenti per oltre 420 milioni di euro in nuove infrastrutture, 280 nuove assunzioni e rafforzamento delle attività di ricerca e innovazione e di trasferimento tecnologico, comprendendo il centro ricerca del Brasimone a Camugnano come punto in cui si concentrerà l' elaborazione dei progetti per le prossime azioni, in particolare per la ricerca sul piano energetico sostenibile e il contrasto al riscaldamento globale. Coinvolti anche il Centro ricerche di Bologna e, i laboratori presenti nelle sedi Faenza e di Montecuccolino. L' Agenzia evidenzia in una nota che fra i settori prioritari di attività ci sono efficientamento energetico; decarbonizzazione dell' economia; sicurezza del territorio; beni culturali; mobilità sostenibile; rifiuti; smart city; misure di adattamento e di contrasto ai cambiamenti climatici; economia circolare; organizzazione logistica delle spedizioni scientifiche in Antartide. Il piano triennale degli elementi strategici per il periodo 2020-2022 è stato trasmesso al ministero dello Sviluppo Economico per l' approvazione. In grande evidenza anche la realizzazione del polo scientifico-tecnologico nel Centro Ricerche di Frascati per la realizzazione della macchina Dtt ( il Divertor Tokamak Test), uno dei progetti europei più ambiziosi nel campo della fusione nucleare, con 600 milioni di euro di investimenti, ricadute stimate in 2 miliardi di euro e creazione di 1500 nuovi posti di lavoro diretti e indiretti, in aggiunta alle 280 assunzioni sopraccitate. A livello europeo viene attivato il programma Mission Innovation che prevede, per i Paesi aderenti il raddoppio dei fondi pubblici destinati alla ricerca finalizzata alla riduzione delle emissioni clima alteranti. In Italia sono stati destinati allo scopo nel 2021 40 milioni di euro; una parte di questi fondi sono già stati allocati su un capitolo di spesa del Mise per l' Enea. Il personale in servizio in alla data del 30 settembre 2019 è pari a 2.505 dipendenti a tempo indeterminato, un dipendente a tempo determinato e 32 assegnisti di ricerca. Si tratta di addetti altamente specializzati con elevate competenze nel campo della ricerca applicata su tutte le tematiche riferibili all' energia e alla sostenibilità ambientale. Il personale è concentrato per il 71% del totale nei dipartimenti, il 20% nelle direzioni e il 9% in altre strutture; il 35% del personale complessivo nei dipartimenti è di genere femminile, nelle direzioni il 47%, nelle altre strutture il 52%. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
[ § 1 5 5 4 1 9 3 8 § ] giovedì 12 marzo 2020 Pagina 15 Corriere di Bologna Stampa Locale Mei e Centro Studi Doc «L' Italia Rossa» video indipendenti «fai-da-te» sul web Paola Gabrielli Il Mei non ferma la musica e ha lanciato ieri la prima puntata de «L' Italia Rossa», con videoclip indie fatti in casa da vedere oltreché sentire. Si è partiti su www.meiweb.it con Maria Mazzotta, poi Eleonora Bardonaro, Buva dal sintomatico titolo di «Quarantena» e altri. Ma ciò non toglie che l' acuirsi dell' emergenza Covid-19 con la pubblicazione del Dpcm del 9 marzo sulle nuove misure per contrastare la diffusione del virus sta piegando il settore dello spettacolo in modo allarmante. Allora, correre ai ripari in fretta è l' unica via. Sempre ieri Fondazione Centro Studi Doc e il sopracitato Mei di Faenza (Meeting Etichette Indipendenti) hanno diffuso esplicite richieste a sostegno sia delle imprese, sia dei lavoratori del settore. Inviate prontamente a MiBact, Mise, ministero del Lavoro e Politiche sociali, hanno riassunto in pochi punti per ciascun settore le più urgenti. Per le imprese, si chiede innanzitutto la sospensione dei versamenti delle imposte, delle ritenute ogni adempimento tributario fino al 30 ottobre, come già previsto per il settore turismo. Insieme a questo, si chiede aiuto anche per la proroga dei versamenti Iva, la sospensione delle cartelle di pagamento, la definizione di misure di emergenza per l' accesso agevolato al credito, come del pagamento delle rate dei mutui «per un periodo coincidente col perdurare della crisi». Come ultimo punto, poi, il riconoscimento delle detrazioni fiscali «Art Bonus», ovvero quelle erogazioni in denaro per il sostegno della cultura. Nette anche le richieste per i lavoratori, a partire dal riconoscimento dell' indennità per malattia fin dal primo giorno (a differenza di ora che occorre un versamento di almeno cento giorni di contributi Inps), che poi significa un adeguamento agli altri settori. Ma l' allargamento allo spettacolo si chiede anche per l' indennità di disoccupazione per periodi di sospensione forzata dell' attività, l' abolizione del «ticket» di licenziamento per giusto motivo (e il Covid-19 ovviamene rientra in questo caso), l' accesso a un ammortizzatore sociale e la garanzia di contratti scritti e tempi certi di pagamento. Questa situazione, come viene evidenziato, «mette in luce le difficoltà strutturali di questo settore, discriminato in modo inverosimile. I lavoratori dello spettacolo chiedono finalmente uno status giuridico specifico». Intanto la musica indie sul sito Mei continua e chi vorrà può mandare videoclip a mei@materialimusicali.it . Perché #lamusicanonsiferma. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 34
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