Unione della Romagna Faentina - giovedì, 12 marzo 2020

Pagina creata da Matilde Galli
 
CONTINUA A LEGGERE
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 12 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina
     giovedì, 12 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 12 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina
                                                     giovedì, 12 marzo 2020

Prime Pagine

 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                     4
 Prima pagina del 12/03/2020

 12/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                          5
 Prima pagina del 12/03/2020
 12/03/2020   Il Sole 24 Ore                                                   6
 Prima pagina del 12/03/2020
 12/03/2020   Italia Oggi                                                      7
 Prima pagina del 12/03/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34                     8
 Sette nuovi casi positivi: tra questi due giovani
 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35                    10
 Da Bagnacavallo si radunano a Solarolo, tre giovani finiscono nei guai
 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                    11
 Serve la copertura per 850 lavoratori
 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                    12
 Quando i panni si lavavano al parco della Rocca
 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                    13
 Prima pagina Faenza-Lugo

 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                    14
 La quaresima e il tempo dei radicchi

 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                    15
 Coronavirus, bar in crisi Poi il governo chiude tutto

 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                    17
 Il Comune limita gli accessi
 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                    18
 Negozi e volontari si mobilitano per la consegna a domicilio
 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                    20
 Investita mentre attraversa: grave anziana
 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                    21
 Dimesso il ferito di 46 anni
 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                    22
 «L' espansione della cava? Sarebbe fuori dal Parco»
 12/03/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 71                    23
 «Necessario fermare tutto anche per tutelare le atlete»

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 12/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3                24
 Da Brescia alle Marche per andare dallo zio malato Tre denunciati in A14
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 12 marzo 2020
12/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                 MICHELE DONATI       25
 La fioritura anticipata e la siccità mettono a rischio diverse colture

 12/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                      27
 Il rione Rosso attiva servizio di assistenza spesa e medicinali a domicilio
 12/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                      28
 Limitazioni d' accesso alla residenza municipale
 12/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 18-19             DYLAN ANGRISANI       29
 «L' Alpha Tauri può regalare belle sorprese ai suoi tifosi»
 12/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 18                                      31
 Toro Rosso addio Spazio alla moda con Alpha Tauri

Stampa Locale

 12/03/2020   Il Resto del Carlino Pagina 24                                                         32
 L' Emilia Romagna è Satispay
 12/03/2020   Corriere di Bologna Pagina 9                                                           33
 L'Enea investe 420 milioni Sirafforza il Centro ricerche
 12/03/2020   Corriere di Bologna Pagina 15                                        Paola Gabrielli   34
 «L' Italia Rossa» video indipendenti «fai-da-te» sul web

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 12/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 6                                          Celestina Dominelli   35
 «Garantire continuità ai servizi pubblici»

 12/03/2020   Italia Oggi Pagina 36                                                 LUIGI OLIVERI    37
 Lavoro agile nella p.a. a decollo veloce

 12/03/2020   Italia Oggi Pagina 37                                              ILARIA ACCARDI      39
 Aree non fabbricabili, no Imu a tutti
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 12 marzo 2020
[ § 1 § ]

     giovedì 12 marzo 2020
                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 12 marzo 2020
[ § 2 § ]

            giovedì 12 marzo 2020
                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                       Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 12 marzo 2020
[ § 3 § ]

            giovedì 12 marzo 2020
                                                     Il Sole 24 Ore

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 12 marzo 2020
[ § 4 § ]

            giovedì 12 marzo 2020
                                                        Italia Oggi

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 7
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 12 marzo 2020
[ § 1 5 5 4 1 9 3 1 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 34

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          I contagi

                          Sette nuovi casi positivi: tra questi due giovani
                          Nessuno di loro è in gravi condizioni. Salgono così a 31 nel Ravennate

                          Altri sette nuovi casi, qualcuno contagiato fuori regione e qualcun altro
                          da un amico o un parente già risultato positivo. Ieri è nuovamente
                          cresciuto il bollettino di coloro che hanno contratto il Coronavirus nel
                          nostro territorio: siamo passati da 24 casi a 31. Si tratta, comunque, di
                          una situazione al momento meno grave rispetto ad altre province, come
                          ha sottolineato anche il Commissario regionale per il virus Sergio Venturi,
                          che ieri ha definito la situazione ravennate come uno tra i «luoghi che
                          attualmente non ci destano preoccupazioni». Nessuno dei 7 contagiati
                          fortunatamente è grave: soltanto uno di loro, una donna di 45 anni, è
                          stata ricoverata al Santa Maria delle Croci, nel reparto di Malattie
                          Infettive. Nel nostro territorio l' unico caso grave resta quello della
                          68enne in Terapia Intensiva, le cui condigono i pzioni sono stabili, a cui si
                          aggiunazienti trasportati nella nostra Rianimazione da Piacenza, per
                          aiutare la zona più colpita dal virus. Le altre persone che ieri sono
                          risultate positive al tampone per il Coronavirus sono tutte in isolamento
                          domiciliare, e sono un' 81enne, un 34enne, un 57enne, un 60enne, un 55enne e un 23enne. Tre dei nuovi casi vivono a
                          Ravenna, gli altri nel territorio della provincia, e 2 di questi a Faenza. Per tutti quanti è stata avviata ovviamente l'
                          indagine epidemiologica, per capire dove abbiano contratto il virus: in tre casi è stato valutato che il contagio sia
                          avvenuto fuori dalla provincia, e due dei pazienti in particolare erano stati recentemente in Lombardia. Gli altri
                          quattro erano già in quarantena perché erano stati a contatto con altri casi già noti del territorio. Nessuno dei nuovi
                          casi è collegato con i contagi avvenuti nei giorni scorsi al Maria Cecilia hospital di Cotignola, dove nell' ultima
                          settimana è risultato positivo prima un medico, ora in isolamento domiciliare, e poi cinque pazienti, che si trovano nel
                          reparto di Neurochirurgia e che, dopo il test, sono stati posti in un' area isolata. «Le loro condizioni si mantengono
                          stabili - fanno sapere dalla struttura -. Continuano gli accertamenti precauzionali sul personale venuto a contatto con
                          i pazienti sopracitati, e per il momento non è stata riscontrata alcuna ulteriore positività rispetto a quanto già emerso
                          nei giorni scorsi, con riferimento a un medico interessato». Attualmente dei 31 casi della nostra provincia due
                          persone sono giudicate clinicamente guarite. Una persona è ricoverata in Terapia Intensiva al Santa Maria delle
                          Croci, mentre altre 8 si trovano nel reparto di Malattie Infettive: una donna di 45 anni, una di 40, un 50enne, un 75enne,
                          un 86enne, un 89enne, un 66enne e un 45enne. Altre cinque persone sono in Neurochirurgia al Maria Cecilia hospital:
                          un 92enne, un 79enne, un 73enne, un 60enne e un 47enne. I casi meno gravi sono 15, e sono tutti coloro che sono
                          semplicemente a casa in

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 8
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 12 marzo 2020
[ § 1 5 5 4 1 9 3 1 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          isolamento. In totale finora si sono contagiati 22 uomini e 9 donne. Sara Servadei.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - giovedì, 12 marzo 2020
[ § 1 5 5 4 1 9 2 4 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 35

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Da Bagnacavallo si radunano a Solarolo, tre giovani finiscono nei guai
                          Denunciati, erano anche in compagnia di un uomo con precedenti

                          Tre giovani di Bagnacavallo sono tra le prime 'vittime' della nuova
                          normativa per contenere il contagio. I giovani sono stati sorpresi nel
                          centro di Solarolo in compagnia di una persona nota alle forze dell'
                          ordine. Durante un servizio di controllo una pattuglia dei carabinieri della
                          locale caserma ha notato il gruppetto e ha deciso di procedere alle
                          identificazioni. Si trattava di tre giovani, attorno ai 30 anni. I militari dell'
                          Arma hanno ricordato loro che in questo periodo vige il Decreto sanitario
                          e hanno chiesto il motivo per il quale si trovassero a Solarolo. Nessuno
                          ha saputo fornire una motivazione valida così sono stati condotti in
                          caserma dove alla fine degli accertamenti e degli atti sono stati
                          denunciati per l' inosservanza del provvedimento dell' autorità. Solo il
                          giorno prima la polizia municipale aveva denunciato per lo stesso reato
                          un uomo che percorreva la Ravegnana e, sostenendo di dovere recarsi a
                          Ravenna da Forlì per un colloquio di lavoro, in realtà inesistente, era stato
                          trovato alticcio al volante. i controlli sono solo all' inizio e continueranno.
                          a.v.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 10
[ § 1 5 5 4 1 9 3 0 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 41

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Scuola

                          Serve la copertura per 850 lavoratori

                          Al momento è stata richiesta la copertura del Fondo integrazione
                          salariale per circa 850 lavoratrici e lavoratori dei servizi educativi dell'
                          infanzia e delle scuole della provincia: 15 sono dipendenti di Cadi (9
                          operatori socio-sanitari, Oss, e 6 educatori) tutti impiegati nei servizi del
                          Comune di Faenza; 248 i dipendenti de il Cerchio (in gran parte educatori,
                          ma anche ausiliari scolastici, trasporto scolastico, atelieristi e Oss) dei
                          quali 147 sono di stanza a Ravenna e 101 nel lughese; 11 dipendenti della
                          coop il Mulino (5 dei servizi pre e post scuola di Cotignola e Barbiano, 5
                          dei servizi di trasporto scolastico di Lugo, Faenza e Bagnacavallo, 1 per
                          la consegna pasti a Massa Lombarda); 48 dipendenti della coop Progetto
                          A (1 educatore, 1 accompagnatore e 46 educatori); 158 dipendenti per
                          Progetto Crescita (136 educatori nell' appoggio scolastico dei plessi di
                          Ravenna, Cervia e Russi, 15 tra docenti ed educatori della Scuola paritaria
                          'Maria Ausiliatrice' di Lugo, 6 tra docenti ed educatori dell' asilo Azzaroli
                          di Sant' Agata sul Santerno e un educatore de 'il Canguro' di Ravenna); 41
                          dipendenti per San Vitale (personale operante su Cervia, di servizio nella refezione scolastica, pre e post scuola e nel
                          nido comunale Cerviamare); 33 dipendenti per Solidarietà e Servizi (anche qui in prevalenza educatori operanti su
                          Cervia); e 323 dipendenti per Zerocento (151 nei servizi del faentino, 132 nel lughese, 32 nel ravennate e 7 nella zona
                          di Modigliana). Sono in atto poi confronti tra sindacati e parti datoriali a sostegno del reddito delle lavoratrici e dei
                          lavoratori dei centri diurni per gli anziani e per i disabili, pure questi con servizi sospesi a causa dell' emergenza in
                          corso. Anche a questi dipendenti dovrà essere garantito l' accesso al Fis. «Nel quadro attuale - precisano i sindacati -
                          , il Fondo copre l' 80% del salario. Le somme saranno anticipate dalle cooperative alla scadenza della normale
                          retribuzione e c' è l' affidamento reciproco con le parti datoriali per integrare le somme anticipate nel caso in cui si
                          riescano a individuare le necessarie risorse aggiuntive».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 11
[ § 1 5 5 4 1 9 2 9 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 48

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La Faenza di una volta

                          Quando i panni si lavavano al parco della Rocca

                          A Faenza due corsi d' acqua artificiali alimentavano e alimentano tuttora,
                          il canal Naviglio Zanelli costruito nel 1788. Prelevata l' acqua dal Lamone
                          a Errano, il canale adduttore alle 'Bocche dei Canali' si dirama sia lungo
                          via Firenze sia lungo via Canal Grande e poi Insorti. Fino ai primi anni 70
                          del secolo scorso, questi due tratti sono rimasti scoperti. L' immagine
                          (della Fototeca Manfrediana), risale agli anni Trenta e mostra il tratto a
                          fianco del parco della Rocca (il 'Tondo'): sullo sfondo l' ospedale e sulla
                          banchina, lavandaie all' opera, un' attività proseguita fino ai primi anni
                          Sessanta. A cura di Carlo Raggi.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
[ § 1 5 5 4 1 9 4 1 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 49

                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
[ § 1 5 5 4 1 9 4 0 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 49

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Tradizioni

                          La quaresima e il tempo dei radicchi

                          di Beppe Sangiorgi È il tempo dei radicchi selvatici di campo, i «radècc».
                          Da mangiare con l' uovo sodo secondo un' antica usanza nel periodo di
                          Quaresima; dopo Pasqua si potevano mangiare anche con la pancetta.
                          In ogni caso andavano conditi con olio, aceto e sale. Un tempo, data la
                          penuria d' olio e il costo elevato, l' ampolla che lo conteneva (un vasetto
                          di vetro con la pancia e il beccuccio) era considerata dai contadini quasi
                          sacra, come quella che adoperava il prete durante la messa. Era l' azdóra
                          che «officiava» con l' ampolla, lasciando cadere poche gocce d' olio con
                          una rapida croce sul piatto dei radicchi. Tanto che, a chi faceva qualcosa
                          in modo svelto e preciso, si diceva: «T' é e' gêval int l' ampóla», hai il
                          diavolo nell' ampolla.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
[ § 1 5 5 4 1 9 4 2 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 50

                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Coronavirus, bar in crisi Poi il governo chiude tutto
                          Esercenti in difficoltà nel far rispettare le norme. In serata lo stop definitivo Il ristoratore Dalla Valle usa l' ironia: «Quel
                          che resta da fare è godersi il sole»

                          I ristoratori e i baristi della città erano già in grande difficoltà da giorni nel
                          far rispettare le norme previste dal governo per fronteggiare l' epidemia di
                          coronavirus, in particolare la distanza di un metro fra i clienti. Molti
                          avevano già deciso di chiudere (come a Ravenna). Poi, ieri in serata, è
                          arrivata la decisione del governo di chiudere tutte le attività non
                          essenziali, eccetto negozi di alimentari, parafarmacie ed edicole. Rino
                          Dalla Valle è un imprenditore della ristorazione da tanti anni, precursore di
                          mode e tendenze e oggi gestore del bar in corso Mazzini e dell' Osteria
                          del mercato, in piazza delle Erbe: «Per quanto mi riguarda quello che ci
                          rimane da fare è prendere qualche raggio di sole». Così, quasi in maniera
                          provocatoria, Dalla Valle ieri mattina si è messo a sedere su una sedia
                          lungo il corso al sole, di fronte al bar, praticamente vuoto, che gestisce.
                          «Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - spiega Dalla Valle dalla
                          sua 'postazione' - abbiamo registrato per il bar una flessione tra il 50 e il
                          60 per cento mentre possiamo dire che il picco lo abbiamo raggiunto con
                          l' Osteria dove la percentuale sale al 96%. Siamo in ginocchio. Dopo le 18 nessuno è aperto tranne chi prepara da
                          mangiare per le consegne a domicilio. Il decreto ci ha indotto a chiudere le attività in maniera unilaterale». Giulia
                          Baldini è un' altra imprenditrice della ristorazione; lavora nel bar di famiglia di fronte l' ingresso dell' ospedale e
                          assieme al compagno porta avanti l' Enoteca Astorre. Anche lei aveva già deciso di chiudere: «Oggi (ieri per chi
                          legge, ndr) abbiamo deciso per la chiusura dell' Enoteca. Inutile stare aperti per guadagnare 100 euro se la chiusura
                          deve avvenire entro le 18 e se si sfora si viene sanzionati con 270 euro. Il bar di corso Mazzini lo continuiamo a
                          tenere aperto avendo lasciato a casa una persona solo per qualcuno che si reca in ospedale. La vera
                          preoccupazione è per i dipendenti. Noi abbiamo già disdetto le ferie che avevamo programmato e sperando che la
                          situazione possa risolversi, ad agosto abbiamo deciso che non chiuderemo il locale in piazza e chiederemo ai
                          dipendenti di rinunciare alle ferie, del resto quelle sono le nostre uniche entrate; mai - conclude con la voce rotta dal
                          pianto - avrei pensato di trovarci di fronte a una situazione del genere». Come questi due imprenditori tanti altri sono
                          in estrema difficoltà. Tra gli altri locali che avevano già deciso di chiudere per l' emergenza dell' epidemia prima della
                          decisione comunicata ieri sera dal premier Giuseppe Conte c' erano anche il 'mitico' e frequentatissimo bar Clan
                          Destino di viale Baccarini e l' Osteria della Sghisa. La chiusura per il momento durerà almeno

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 15
[ § 1 5 5 4 1 9 4 2 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020

                                                            Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          fino al 3 aprile. Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                           Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
[ § 1 5 5 4 1 9 2 6 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 50

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          MUNICIPIO

                          Il Comune limita gli accessi
                          Uffici aperti fino alle 15 Attivati telelavoro e videoconferenze

                          Accesso al municipio fino alle 15 e solo suonando il campanello. L'
                          emergenza sanitaria sta pian piano modificando molti aspetti quotidiani
                          della nostra vita. Il Comune di Faenza ieri ha deciso che si potrà
                          accedere agli uffici di palazzo Manfredi dalle 7.30 alle 8.30 per la
                          normale apertura; dalle 8.30 alle 15 si accederà solo dopo aver suonato
                          al citofono, lato piazza Nenni. Sono state sospese tutte le riunioni in cui
                          sono coinvolti soggetti esterni, eccetto quelle che si possono fare con
                          tecnologie che consentono la connessione in videoconferenza. Alcuni
                          uffici stanno adottando la turnazione del personale mentre ad esempio il
                          reparto ragioneria, che non ha contatti col pubblico esterno, si avvale del
                          telelavoro dalle proprie abitazioni.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
[ § 1 5 5 4 1 9 2 8 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 50

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Negozi e volontari si mobilitano per la consegna a domicilio
                          I rioni Rosso e Giallo in campo. Il Comune organizza la distribuzione dei pasti dei servizi sociali alla Croce rossa

                          La spesa al tempo del coronavirus? Torna la modalità della consegna
                          gratuita. In passato le piccole botteghe di quartiere, prima che negli anni
                          '60 arrivassero i supermercati, avevano l' abitudine di avere a
                          disposizione un fattorino, spesso un ragazzino, per consegnare la spesa
                          a domicilio. A usufruirne erano famiglie abbienti, ma anche persone
                          anziane e comunque chi faceva provviste voluminose. In questi tempi di
                          emergenza sanitaria il problema del rifornimento delle vivande è tornato
                          prepotentemente d' attualità, soprattutto per evitare affollamenti nei
                          centri commerciali e nei negozi. Ieri abbiamo dato notizia dell' iniziativa
                          del Rione Rosso, dove alcuni soci si sono dati disponibili per portare a
                          casa la spesa agli anziani. A tal proposito sembra che dal Rione di Porta
                          Ravegnana abbiano avuto un problema con il telefono e così il numero di
                          cellulare per poter usufruire del servizio gratuito di spesa a domicilio è
                          cambiato e da oggi sarà il 328 5568969. Anche il Rione Giallo ha fatto
                          sapere che metterà a disposizione i suoi volontari per lo stesso servizio.
                          Potranno usufruire i faentini residenti nella zona di competenza del Rione di Porta Ponte, sommariamente la parte di
                          Faenza tra il fiume Lamone e via Firenze, fino alle bocche dei canali. Per usufruire del servizio sarà sufficiente
                          contattare il numero 370 3699308, tramite chiamata telefonica o messaggio Whatsapp, tutti i giorni dalle 9 alle 14.
                          Attraverso un piccolo sondaggio, realizzato attraverso il passa-parola e quindiper nulla scientifico ma che potrebbe
                          essere utile per i nostri lettori, sono tante tante anche le attività che propongono il servizio a domicilio. A Faenza ci
                          sono il Crai di via Naviglio e il Bottegone di Granarolo, La mangeria di corso Matteotti, La bottega del buongustaio in
                          via Sant' Ippolito, La Delithia in corso Mazzini e via Ravegnana, Il punto goloso in corso Baccarini. Il Comune sta
                          invece cercando di organizzare la distribuzione dei pasti di chi è seguito dai servizi sociali con i volontari della Croce
                          rossa che avranno a dispositivi di protezione personale come le mascherine, anziché usare i volontari dell' Auser, i
                          cui volontari, spesso, sono persone in età avanzata e quindi a rischio. Per quanto riguarda invece la grande
                          distribuzione la situazione è un po' differente. «In questo momento - spiega Maurizio Pelliconi presidente Cia-Conad -
                          la situazione nei punti vendita è tranquilla; abbiamo deciso di far entrare i clienti in maniera contingentata, in base all'
                          ampiezza delle superfici di vendita. Visto che non c' è una indicazione specifica è ovvio che nei punti vendita più
                          piccoli faremo entrare

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 18
[ § 1 5 5 4 1 9 2 8 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          una decina di persone per volta mentre in quelli più grandi il numero aumenterà. Nel frattempo abbiamo deciso, per
                          far rispettare le norme, di aprire le casse in maniera alternata e di predisporre delle strisce che indicano le distanze
                          alle casse e ai banchi». a. v.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 19
[ § 1 5 5 4 1 9 2 7 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 51

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Investita mentre attraversa: grave anziana
                          Travolta in via Filanda Nuova, la donna, di 86 anni, è stata portata all' ospedale Bufalini con l' elicottero di Romagna
                          soccorso

                          Attraversa sulle strisce pedonali e viene travolta da un' automobile.
                          Ricoverata con prognosi riservata un' anziana faentina. L' incidente è
                          avvenuto ieri mattina verso le 9 in via Filanda Nuova, all' altezza dell'
                          incrocio con via Biasola. Secondo una primissima ricostruzione, una
                          26enne faentina si trovava al volante di una piccola utilitaria, una Spark
                          della Chevrolet, e stava percorrendo via Filanda Nuova con direzione di
                          marcia dalla via Ravegnana verso il sottopasso di via Medaglie d' oro. All'
                          altezza della via Biasola, dove ci sono le strisce pedonali, una 86enne
                          faentina - M.P., le sue iniziali - stava attraversando, sembra intenta a
                          spingere la sua bicicletta. La direzione era dalla pista ciclabile che
                          costeggia via Filanda Nuova verso il muro di cinta della stazione
                          ferroviaria, presumibilmente per imboccare poi la ciclopista del
                          sottopasso che porta verso via Dalpozzo. A quel punto, l' incidente. Per
                          cause in corso di accertamento da parte della polizia locale dell' Unione
                          faentina, l' auto della giovane donna ha travolto l' anziana, che ha colpito
                          il parabrezza. L' 86enne è rimasta esanime per terra ed è stata la stessa ragazza al volante che, spaventatissima, ha
                          allertato la centrale operativa del 118 di Romagna soccorso. Subito sono state inviate sul posto un' ambulanza e l'
                          auto con il medico del pronto soccorso a bordo. Il personale sanitario dopo una prima valutazione delle condizioni
                          della ferita ha chiesto alla centrale operativa di far intervenire anche l' eliambulanza che si è alzata in volo dall'
                          ospedale Santa Maria delle Croci di Ravenna, atterrando poco distante dal luogo dell' incidente. L' anziana faentina è
                          stata così trasportata in ambulanza fino al luogo dell' atterraggio dell' elicottero che una volta alzatosi in volo ha
                          diretto la sua prua verso l' ospedale Bufalini di Cesena. Nel frattempo sul luogo dell' incidente sono intervenuti due
                          mezzi della polizia locale dell' Unione per i rilievi di legge e per gestire la viabilità. Infatti, per permettere i primi
                          soccorsi e i rilievi che serviranno ad accertare l' esatta dinamica dell' incidente, il tratto di via Filanda tra via Donatello
                          e la rotonda di via Medaglie d' oro è stata chiusa al traffico. La donna arrivata al trauma center del Bufalini con il
                          cosiddetto 'codice rosso' (indica i casi più gravi) è stata sottoposta a una serie di accertamenti e poi ricoverata nel
                          reparto di terapia intensiva. a.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 20
[ § 1 5 5 4 1 9 2 5 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 51

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          CASTEL BOLOGNESE

                          Dimesso il ferito di 46 anni

                          Buone notizie per il 46enne di Castel Bolognese rimasto coinvolto nell'
                          incidente all' incrocio tra la via Emilia Interna e le vie Roma e Ravenna. L'
                          uomo, trasportato in elicottero all' ospedale Bufalini di Cesena è stato
                          dimesso con un lunga prognosi per politrauma contusivo alla zona del
                          rachide. L' incidente era avvenuto verso le 6.45 quando il semaforo del
                          grande incrocio sulla via Emilia alle porte di Castel Bolognese era ancora
                          in modalità lampeggiante, che viene attivato dalla notte sino alle 7 del
                          giorno successivo. Un 50enne di Riolo Terme in qual momento stava
                          transitando da Faenza verso Riolo, su un suv quando è stato colpito nella
                          fiancata destra dalla Fiat Panda condotta dal 46enne di Castello. Nell'
                          urto il suv era finito su un fianco ma ad avere la peggio era stato l'
                          occupante dell' utilitaria che era stato trasportato in elicottero al trauma
                          center di Cesena.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
[ § 1 5 5 4 1 9 2 2 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 53

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «L' espansione della cava? Sarebbe fuori dal Parco»
                          Il sindaco di Riolo Terme, Alfonso Nicolardi: «Non siamo dalla parte opposta degli ambientalisti e degli speleologi». Al
                          centro c' è però anche l' occupazione

                          È stato autentico dolore quello che nei palazzi delle istituzioni ha
                          accompagnato la lettura della missiva a firma della Federazione
                          speleologica regionale, che ha definito «una distruzione a tempo
                          indeterminato della Vena del Gesso» l' espansione della cava di Monte
                          Tondo richiesta dalla multinazionale francese Saint-Gobain. «Non deve
                          passare il messaggio che noi siamo dalla parte opposta di speleologi e
                          ambientalisti, perché non è così», protesta il sindaco di Riolo Terme
                          Alfonso Nicolardi. «Voglio che sia chiaro che da parte nostra c' è un'
                          apertura totale al dialogo». Certo l' opposizione degli speleologi non
                          appare altrettanto netta nei palazzi della politica: «L' espansione
                          vedrebbe la luce al di fuori del territorio del Parco regionale», fa notare
                          Nicolardi. L' attenzione dei Comuni della vallata è rivolta soprattutto al
                          tema occupazionale: «I volumi ancora estraibili consentono una
                          programmazione di pochi anni. Già ora quel gesso è diretto in toto allo
                          stabilimento di Casola Valsenio, che pur ricevendo materiali anche da
                          altri siti trova nella cava la sua principale fonte di sostentamento». Un assunto che gli speleologi non contestano,
                          limitandosi semmai a criticare come dal 2001 a oggi (quando fu individuato il quantitativo volumetrico ancora
                          estraibile) non si sia progettata una riconversione industriale. A infastidire di più i destinatari della lettera è stata
                          proprio la minaccia, da parte della Federazione speleologica, che un' espansione della cava possa mandare in fumo
                          la candidatura della Vena a Patrimonio dell' Umanità. «Sapevamo della presenza della cava sin da quando è partito il
                          percorso Unesco», contrattacca Nicolardi. Ricostruzione confutata dagli speleologi: l' Unesco, davanti a situazioni
                          come queste, pretende un cronoprogramma chiaro in cui sia definita la conclusione delle attività estrattive e i termini
                          degli interventi di recupero. Elementi che, dinanzi a un allargamento dell' attività di cava, andrebbero a svanire. Il
                          percorso che condurrebbe a un' espansione della cava è comunque molto complesso: occorrerà il sì di Comuni,
                          Provincia, Regione, di Arpae e della Soprintendenza, la quale già in passato sollecitò i Comuni a stipulare un accordo
                          con i gestori della cava per «dare immediata continuità tra la fase di esaurimento estrattivo e l' inizio dei lavori di
                          sistemazione paesaggistica». Interventi di rinaturalizzazione in questi anni hanno effettivamente avuto luogo,
                          soprattutto sotto il profilo della vegetazione. Le operazioni di «ingegneria naturalistica» richieste dagli speleologi, che
                          possano in qualche modo restituire al versante ovest di Monte Tondo una propria fisionomia sono tuttavia di là da
                          venire. Filippo Donati.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 22
[ § 1 5 5 4 1 9 2 3 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 71

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Basket A2 femminile

                          «Necessario fermare tutto anche per tutelare le atlete»
                          Per Mario Fermi, patron dell' E-Work, lo stop era un obbligo. La squadra ora si è fermata e attende

                          di Luca Del Favero FAENZA Mai come in questo caso tante squadre
                          sono state unite per raggiungere un unico obiettivo. Tutte le società di
                          serie A2 (con in testa le lombarde) hanno scritto domenica una lettera
                          alla federazione per chiedere la sospensione del campionato, non
                          trovando più le condizioni per poter proseguire a giocare. Lo stop
                          arrivato fino al 3 aprile soddisfa dunque tutte le formazioni dei gironi
                          Nord e Sud. «Sono felice di questa decisione, perché non c' erano
                          assolutamente le basi per andare avanti - spiega Mario Fermi, presidente
                          dell' E-Work -. Le porte chiuse erano una soluzione che tutelava i tifosi,
                          ma nessuno aveva pensato alle atlete che praticano uno sport di
                          contatto dove è impossibile mantenere le distanze di un metro chieste in
                          tutti i decreti del Governo. Soprattutto però nessuna società si è voluta
                          prendere la responsabilità di avere uno staff medico che controllasse e
                          monitorasse le giocatrici ad ogni allenamento, un provvedimento che ci
                          siamo ritrovati da un giorno all' altro e che ci ha spiazzati. Alla fine ha
                          vinto il buonsenso». Non essendo l' A2 femminile un campionato professionistico (come del resto l' A1) l' E-Work si è
                          fermata non potendo allenarsi e ora è in attesa degli eventi. «Spero che questa emergenza termini il prima possibile e
                          penso soprattutto a quelle persone come medici e infermieri che ogni giorno fanno un grandissimo lavoro per
                          salvare vite e si meritano che tutto questo finisca». «Conosco questa realtà in quanto mia figlia fa la tirocinante all'
                          ospedale ed inoltre essendo di Bergamo ho parenti in quella zona che mi hanno raccontato la situazione sin dal
                          primo giorno. Davanti a simili scenari lo sport viene in secondo piano». Curioso è che l' E-Work aveva pianificato nel
                          fine settimana tutti i recuperi trovando spazi nell' affollatissimo PalaBubani, un lavoro andato in fumo nelle ultime
                          ore. «Abbiamo davvero fatto i salti mortali per compilare quel calendario e ora dovremo capire quando ricollocare gli
                          incontri. Dobbiamo giocare ancora sette gare e dunque credo che finiremo a maggio inoltrato anche se ci saranno
                          turni infrasettimanali». «La prossima settimana ci sarà un' assemblea di lega via Skype per fare il punto della
                          situazione e per capire come cambierà la formula del campionato e dei playoff. Al momento mi piacerebbe che
                          potessimo ritornare ad allenarci: sarebbe il primo passo per ritornare alla normalità».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 23
[ § 1 5 5 4 1 9 3 3 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 3

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Da Brescia alle Marche per andare dallo zio malato Tre denunciati in A14

                          FAENZA Partiti dal Bresciano si stavano recando a trovare uno zio a Civitanova
                          Marche malato di coronavirus i tre maghrebini fermati martedì sera lungo la A14
                          dalla Polstrada all' area di servizio Santerno Ovest, nel Faentino. Questa almeno
                          è stata la giustificazione fornita dai tre che, in stato di ubriachezza, stavano
                          dando fastidio agli altri viaggiatori presenti. Alla richiesta di informazioni e
                          documenti i tre hanno motivato la loro presenza in Romagna per una breve
                          sosta durante il viaggio verso le Marche per andare a trovare un parente affetto
                          da covid-19. Sprovvisti del modulo di autodichiarazione necessario per
                          giustificare gli spostamenti, sono stati denunciati per violazione dell' articolo
                          650e indotti a rientrare a Brescia dove risiedono. Denunciati dai carabinieri di
                          Solarolo tre giovani di Bagnacavallo che si erano spostati tra i due paesi senza
                          motivo. Incappati nei controlli dell' Arma potenziati per verificare il rispetto dei
                          provvedimenti che limitano gli spostamenti per contenere la diffusione del
                          coronavirus, i tre non hanno infatti fornito una giustificazione che lo
                          permettesse. Martedì invece a finire nei guai era stato un 53 enne forlivese,
                          fermato lungo la Ravegnana all' altezza di Ghibullo dalla Polizia locale. Agli
                          agenti che lo avevano controllato aveva mentito sostenendo di essere in viaggio per un colloquio di lavoro; era
                          invece risultato positivo all' etilometro.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
[ § 1 5 5 4 1 9 3 5 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 38

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          CRITICITÀ IN AGRICOLTURA

                          La fioritura anticipata e la siccità mettono a rischio diverse colture
                          Preoccupano le conseguenze economiche causate dal coronavirus: si temono speculazioni

                                                                                                                                MICHELE DONATI

                          FAENZA Alcuni le hanno viste fiorire già a febbraio: la primavera anticipata,
                          fenomeno ormai abituale in tempi di mutamento climatico, può risultare fatale
                          per diverse piante da frutto ingannate dall' intiepidirsi delle temperature. «L'
                          anticipo di primavera c' è stato anche quest' anno - afferma Nicola Grementieri,
                          presidente di Coldiretti per il comprensorio della collina faentina - e comporterà i
                          soliti problemi per le colture che vanno in fioritura precoce, e dunque
                          soprattutto albicocchi, peschi e susini. Di gelate fortunatamente non se ne sono
                          ancora verificate, ma il pericolo che arrivino sussiste e da questo punto di vista
                          potremo dirci più tranquilli solo fra una ventina di giorni». Un altro aspetto
                          climatico che mette in difficoltà gli agricoltori è la siccità: a febbraio le
                          precipitazioni sono state pochissime e solo negli ultimi giorni la terra ha avuto
                          un po' di sollievo grazie alla pioggia. IL PRFOBLEMA DEGLI ACCUMULI «La
                          carenza di pioggia è del l' 80% se confrontata con la media stagionale -
                          prosegue Grementieri nella sua disamina -. Le precipitazioni recenti hanno
                          mitigato la situazione risolvendo le criticità immediate specialmente per quanto
                          riguarda le colture intensive o quelle trapiantate. Restano comunque da
                          risolvere i problemi degli accumuli idrici». Le sfide lanciate dalle condizioni meteorologiche non sono le uniche a
                          preoccupare Coldiretti: «A livello politico e su piano nazionale - spiega Piercostante Montanari, segretario Coldiretti
                          per il comprensorio faentino - stiamo chiedendo al governo di mettere un freno alla discriminazione del "made in
                          Italy" attuata ad esempio attraverso l' embargo russo e la guerra dei dazi fra Usa e Cina. Politiche che mettono in
                          ulteriore difficoltà il nostro export, del valore complessivo di 44,6 miliardi di euro». Nel mondo globalizzato i grandi
                          eventi mondiali hanno ripercussioni dirette sui territori: questo vale per le contrapposizioni tra grandi potenze ma
                          anche per il Coronavirus, le cui conseguenze preoccupano Coldiretti non meno del mutamento climatico. MEGLIO I
                          PRODOTTI ITALIANI «Per sostenere mercati contadini e agriturismi - racconta ancora Grementieri -abbiamo lanciato
                          l' operazione "La campagna non si ferma". I nostri prodotti non hanno alcun tipo di problema legato al virus: ora più
                          che mai l' invito è quello di consumare prodotti italiani, locali, ponendo attenzione alla provenienza». Il rischio è che si
                          crei una bolla speculativa in cui il mercato estero si potrebbe inserire danneggiando gravemente le produzioni
                          nostrane: «Un terzo del Pil agroalimentare italiano - sottolinea a sua volta

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 25
[ § 1 5 5 4 1 9 3 5 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Montanari - si produce nelle zone attualmente ad alto rischio e questo mette in gioco la responsabilità politica ed
                          economica di tutti». LAVORATORI E LIQUIDITÀ Nelle prossime settimane potrebbe poi ripresentarsi l' ormai annosa
                          questione della scarsità di manodopera, un problema non da poco fra l' altro acuito dalla difficoltà degli spostamenti
                          proprio a causa del Coronavirus. Ma a spaventare più di tutto le imprese agricole, così come tutto il settore
                          imprenditoriale, è la possibile crisi di liquidità: «Se l' economia frena - conclude Montanari -bisogna trovare un dialogo
                          con le banche, senza limitarsi a chiedere liquidità. È necessario che le aziende vengano messe nelle condizioni di
                          gestire il debito: stiamo presentando una richiesta di moratoria, sull' esempio di quanto accaduto nel 2012 per il
                          terremoto».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 26
[ § 1 5 5 4 1 9 3 4 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 38

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il rione Rosso attiva servizio di assistenza spesa e medicinali a domicilio
                          A un incaricato si dovrà consegnare la lista, eventuali ricette per il ritiro di farmaci e il denaro

                          FAENZA Anche il rione Rosso si attiva nell' emergenza Coronavirus. «In questo
                          periodo - fa sapere il rione - si sono creati nuovi bisogni e disagi, in particolare si
                          è reso necessario il totale auto-isolamento degli anziani e più in generale delle
                          persone maggiormente esposte alle complicanze di questa malattia. Per
                          questo il rione offre la possibilità del servizio di spesa a domicilio a tutti i suoi
                          soci ovunque essi vivano e anche a tutti coloro, non soci, che risiedono nelle vie
                          del rione e che ricadono nelle fasce di popolazione più a rischio». Per usufruire
                          del servizio sarà sufficiente chiamare il numero 327. 9447707 tutti i giorni dalle
                          10 alle 14 e sarà presa in carico la richiesta. La persona sarà poi ricontattata e
                          sarà fornito il nome del rionale a cui è affidata la richiesta e l' orario dell'
                          appuntamento a casa. A lui e solamente a lui si dovrà consegnare la lista della
                          spesa, eventuali ricette per il ritiro di medicinali in farmacia e il denaro
                          necessario, rispettandole distanze di sicurezza e igiene. Fatta la spesa, lo
                          stesso rionale consegnerà quanto richiesto con scontrini e con il resto dovuto.
                          Il servizio verrà svolto in un' area delimitata per tutti anche non soci, mentre per i
                          soci del rione fuori zona il servizio è attivo in tutta l' area comunale. Questo per
                          dare la possibilità ai volontari di gestire il servizio in maniera efficiente. Ciascun incaricato si renderà riconoscibile
                          indossando il fazzoletto rionale ed esibendo, se richiesto, la tessera sociale.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 27
[ § 1 5 5 4 1 9 3 6 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 38

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Limitazioni d' accesso alla residenza municipale
                          Fino alle ore 15 sarà garantita l'apertura del portone dopo aver suonato al campanello

                          FAENZA Vista l' emergenza Covid-19, è stata disposta, ad iniziare da oggi, la
                          chiusura degli accessi alla residenza municipale (piazza del Popolo 31) ad
                          eccezione del portone di piazza Nenni, con le seguenti limitazioni valide tutti i
                          giorni della settimana e fino a diversa disposizione: dalle 7.30 alle 8.30 normale
                          apertura; dalle 8.30 alle 15 sarà garantita l' apertura del portone previa
                          segnalazione citofonica; dopo le ore 15 sospensione dell' accesso alla
                          residenza municipale. Sono inoltre sospese tutte le riunioni in cui sono coinvolti
                          soggetti esterni, tranne se effettuate con tecnologie che consentano la
                          connessione in videoconferenza.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 28
[ § 1 5 5 4 1 9 4 3 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 18-19

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          FORMULA 1 AL VIA A TU PER TU CON GIANCARLO MINARDI

                          «L' Alpha Tauri può regalare belle sorprese ai suoi tifosi»
                          «Kvyat e Gasly sono piloti molto interessanti e poi c' è sinergia con il Team Red Bull per le questioni aerodinamiche e
                          motoristiche»

                                                                                                                            DYLAN ANGRISANI

                          FAENZA Il primo semaforo della stagione è pronto a spegnersi ma il rombo dei
                          motori delle monoposto di Formula 1 non sarà "musicale" come sempre. In
                          tutto il mondo il sentimento dominante è quello di preoccupazione per il corona
                          virus e anche il circus non può far finta di niente. Anche perché i dubbi sul fatto
                          che il campionato possa svolgersi regolarmente sono tanti: il rinvio di alcuni Gp
                          o la disputa a porte chiuse della maggior parte degli stessi sono scenari mai
                          visti finora. Come se non bastasse, il mondo della F1 brulica di polemiche,
                          riguardanti le interpretazioni del regolamento. Insomma, questa stagione 2020
                          sarà tutta da decifrare. Con la partenza del campionato, riparte la caccia al
                          campione del mondo in carica Lewis Hamilton, il quale insegue il settimo titolo,
                          che gli consentirebbe di eguagliare Michael Schumacher. La Ferrari ha
                          confermato Leclerc e Vettel, che sono piuttosto agguerriti ma che non hanno
                          particolarmente brillato negli ultimi test a Barcellona. Tra la Mercedes (occhio
                          anche a Bottas, sempre velocissimo) e la Ferrari, potrebbe esserci la sorpresa
                          Red Bull, con i suoi piloti Verstappen e Albon. Insomma, gli ingredienti per
                          godersi un bel campionato ricco di emozioni ci sono tutti. Prima tappa,
                          domenica sul circuito cittadino Albert Park di Melbourne in Australia. Un tracciato attivo dal 1996, lungo 5.300 metri,
                          che presenta molte curve (16) e pochi rettilinei lunghi. Un circuito per affrontare il quale si rende necessario un
                          maggiore carico aerodinamico per le vetture: il consumo degli pneumatici sarà notevole e quindi le strategie dei
                          team saranno determinanti quanto la pulizia dei piloti. Buongiorno Giancarlo Minardi. Lei che è stato un grande
                          manager di F1, che dalla sua piccola azienda di Faenza ha lanciato tra i più grandi piloti del Circus, come
                          vede questa stagione? «Credo che rispetto alle passate edizioni cambi poco ovvero la Mercedes con i suoi due
                          alfieri Hamilton e Bottas rimane il team da battere anche se l' Albert Park è un circuito anomalo che presenta un
                          asfalto particolare». Riguardo Red Bull e Ferrari? «La scuderia austriaca sicuramente sarà un elemento di disturbo
                          perchè considerati i piloti talentuosi, Verstappen e Albon, ed i risultati ottenuti negli ultimi test sul circuito di
                          Montmelò ha migliorato parecchio i tempi mentre la Rossa di Maranello sempre guardando i tempi si è migliorata di
                          meno rispetto

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 29
[ § 1 5 5 4 1 9 4 3 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          agli altri concorrenti ritrovandosi sempre ad inseguire la Mercedes e Red Bull, anche se comunque per cominciare
                          ad avere un primo quadro completo della situazione bisognerebbe aspettare il successivo Gran Premio del Bahrain.
                          Inoltre facendo il paragone coni test dell' anno scorso la Ferrari ha avuto miglioramenti nei tratti lenti ed una perdita
                          nelle parti veloci delle piste». Come vede l' Alpha Tauri, ex Toro Rosso, che ha la sua base operativa proprio
                          da lei a Faenza? «Rientrando nei Team di seconda fascia, considerati i suoi piloti Kvyat e Gasly che hanno già
                          ottenuto risultati importanti nelle passate stagioni la Scuderia potrebbe togliersi ulteriori soddisfazioni regalando agli
                          appassionati ulteriori sorprese. Inoltre c' è molta sinergia con il principale Team Red Bull riguardo il lavoro sullo
                          sviluppo delle varie componenti aerodinamiche e motoristiche: basti pensare allo sviluppo del motore Honda
                          ottenuto nell' ultimo biennio di collaborazione con la casa motoristica giapponese. Infine gli altri Team di seconda
                          fascia come per esempio Williams e Racing Point dai test risultano più veloci perchè hanno clonato le squadre
                          primarie». Come giudica i fattori affidabilità e meteo? «L' affidabilità ha sempre avuto un ruolo molto importante
                          per tutti ed il meteo è sempre stato un ulteriore sfida nei vari Team basata sulla miglior interpretazione della strategia
                          da adottare». Quali piloti giovani all' interno del Circus vede come prospetti interessanti per il futuro?
                          «Innanzitutto ce ne sono molti di piloti giovani interessanti che speriamo non smettano mai di far divertire il pubblico.
                          Partendo dai due principali: Leclerc e Verstappen spero proseguano nel migliore dei modi la loro attività portando a
                          casa qualche titolo per le loro scuderie. Sainz può maturare ancora in Mclaren come il suo compagno di squadra
                          Norris ed interessante è il ritorno di O con con la Renault». Domanda secca: la Ferrari riuscirà a lottare per il
                          titolo? «Speriamo sia l' anno della Ferrari, non importa con quale pilota sarei felice sia se lo vincesse Leclerc, sia che
                          fosse Vettel a diventare campione del Mondo». Infine, senza entrare nella polemica, che cosa ne pensa del
                          "das " attuato dalla Mercedes? «I tecnici Mercedes sono stati bravi ed intelligenti ad attuare questa innovazione
                          interpretando al limite il regolamento».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 30
[ § 1 5 5 4 1 9 3 7 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 18

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          LA NUOVA DENOMINAZIONE

                          Toro Rosso addio Spazio alla moda con Alpha Tauri

                          Non più Toro Rosso, che era la traduzione in italiano della sua "madre" Red Bull,
                          ma Alpha Tauri, marchio di moda di proprietà della Red Bull. Dopo aver portato
                          per 13 anni, dal 2006 al 2019, il nome di Toro Rosso, la scuderia austriaca che
                          ha come sede Faenza ha deciso quest' anno di rinnovarsi nel nome. Ereditaria
                          della Minardi, lo "junior team" della principale scuderia austriaca ha più di 500
                          dipendenti in Italia, di cui la maggior parte romagnoli, con i quali condivide la
                          passione per le corse. L'obiettivo è quello che in fondo aveva la Minardi: cerca
                          nelle serie minori giovani piloti talentuosi e dare loro l'opportunità di mettersi in
                          mostra in Formula 1. Al tempo stesso, si va a caccia anche di giovani dipendenti
                          da far crescere e da lanciare nel mondo delle corse automobilistiche. Toro
                          Rosso ha gareggiato in questi anni con motori Cosworth, Ferrari, Renault e
                          Honda, riuscendo ad ottenere importanti risultati, come per esempio la storica
                          vittoria di Vettel nel 2008 sotto il diluvio a Monza e centrando due podi nel 2019
                          . Nella sede principale di Faenza ci sono tutti i reparti in cui ha luogo l'intero
                          processo di progettazione e produzione della monoposto. In Inghilterra, a
                          Bicester, ha invece sede la galleria del vento, utilizzata per lo sviluppo
                          aerodinamico.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 31
[ § 1 5 5 4 1 9 3 2 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 24

                                                                            Il Resto del Carlino
                                                                                  Stampa Locale

                          L' Emilia Romagna è Satispay
                          Boom della piattaforma per i pagamenti con lo smartphone: +65%. Faenza da record. Marche ok

                          di Giouseppe Catapano BOLOGNA Un vero e proprio boom in Emilia
                          Romagna e uno sviluppo che procede spedito nelle Marche. Satispay,
                          piattaforma per i pagamenti con lo smartphone, continua a crescere: gli
                          utenti attivi in Italia sono 970mila, di cui oltre 120mila da Piacenza a
                          Rimini per una quota sul totale superiore al 10%. In un anno i
                          consumatori della regione che hanno scaricato l' applicazione e la
                          utilizzano regolarmente sono aumentati del 65%. Un trend che vale
                          anche per gli esercenti: 100mila quelli che hanno aderito al network in
                          Italia, 12.100 in Emilia Romagna (+40%). Territorio in cui l' innovativo
                          sistema creato da Alberto Dalmasso, Dario Brignone e Samuele Pinta,
                          operativo dal 2015, ha sempre trovato terreno fertile. La provincia di
                          Bologna conta 3mila negozianti che accettano Satispay per i pagamenti,
                          quella di Ravenna 2.900. Significativo il caso di Faenza, città in cui si
                          registra una penetrazione del 19% sulla popolazione maggiorenne. Vuol
                          dire che una persona su cinque sopra i 18 anni utilizza Satispay. «L'
                          Emilia Romagna - ragiona Dalmasso - è stata una delle prime regioni a sposare la nostra innovazione e ancora oggi è
                          tra le aree principali. Oltre alle partnership con diverse banche del territorio che hanno supportato la nostra
                          diffusione, proponendoci come soluzione per i loro clienti, le diverse attività commerciali che animano il tessuto
                          regionale riconoscono sempre più il valore che portiamo alle loro attività». Numeri positivi anche nelle Marche: con
                          gli utilizzatori raddoppiati nel giro di un anno, gli esercenti hanno raggiunto quota 2mila grazie a una crescita del 55%
                          in 12 mesi. L' app, scaricabile gratuitamente, può essere utilizzata da chiunque abbia un conto corrente bancario per
                          scambiare denaro con i contatti della propria rubrica telefonica e pagare nei punti vendita ed e-commerce
                          convenzionati «con la stessa semplicità con cui si invia un messaggio» spiega Dalmasso. Quello di Satispay è un
                          sistema indipendente dalle carte di credito e di debito. «Sul fronte dei pagamenti elettronici - continua il ceo e
                          fondatore - è stato fatto quasi tutto per la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi. Manca solo
                          un ultimo step: non obbligare il consumatore a conservare lo scontrino. È il momento giusto per farlo, accelerando
                          alcuni passaggi normativi. Non ha senso obbligare le persone a compiere un gesto ormai superfluo». E rischioso, in
                          piena emergenza Coronavirus: l' Organizzazione mondiale della sanità ha invitato i cittadini a limitare l' utilizzo di
                          contanti e carte di credito tradizionali, «perché il denaro può catturare ogni tipo di batterio o di virus». ©
                          RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 32
[ § 1 5 5 4 1 9 3 9 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 9

                                                                             Corriere di Bologna
                                                                                    Stampa Locale

                          L'Enea investe 420 milioni Sirafforza il Centro ricerche

                          Via libera dal cda dell' Enea (l' Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'
                          energia e lo sviluppo economico sostenibile) al piano triennale 2020-2022 che
                          prevede investimenti per oltre 420 milioni di euro in nuove infrastrutture, 280
                          nuove assunzioni e rafforzamento delle attività di ricerca e innovazione e di
                          trasferimento tecnologico, comprendendo il centro ricerca del Brasimone a
                          Camugnano come punto in cui si concentrerà l' elaborazione dei progetti per
                          le prossime azioni, in particolare per la ricerca sul piano energetico sostenibile
                          e il contrasto al riscaldamento globale. Coinvolti anche il Centro ricerche di
                          Bologna e, i laboratori presenti nelle sedi Faenza e di Montecuccolino. L'
                          Agenzia evidenzia in una nota che fra i settori prioritari di attività ci sono
                          efficientamento energetico; decarbonizzazione dell' economia; sicurezza del
                          territorio; beni culturali; mobilità sostenibile; rifiuti; smart city; misure di
                          adattamento e di contrasto ai cambiamenti climatici; economia circolare;
                          organizzazione logistica delle spedizioni scientifiche in Antartide. Il piano
                          triennale degli elementi strategici per il periodo 2020-2022 è stato trasmesso
                          al ministero dello Sviluppo Economico per l' approvazione. In grande evidenza
                          anche la realizzazione del polo scientifico-tecnologico nel Centro Ricerche di Frascati per la realizzazione della
                          macchina Dtt ( il Divertor Tokamak Test), uno dei progetti europei più ambiziosi nel campo della fusione nucleare,
                          con 600 milioni di euro di investimenti, ricadute stimate in 2 miliardi di euro e creazione di 1500 nuovi posti di lavoro
                          diretti e indiretti, in aggiunta alle 280 assunzioni sopraccitate. A livello europeo viene attivato il programma Mission
                          Innovation che prevede, per i Paesi aderenti il raddoppio dei fondi pubblici destinati alla ricerca finalizzata alla
                          riduzione delle emissioni clima alteranti. In Italia sono stati destinati allo scopo nel 2021 40 milioni di euro; una parte
                          di questi fondi sono già stati allocati su un capitolo di spesa del Mise per l' Enea. Il personale in servizio in alla data
                          del 30 settembre 2019 è pari a 2.505 dipendenti a tempo indeterminato, un dipendente a tempo determinato e 32
                          assegnisti di ricerca. Si tratta di addetti altamente specializzati con elevate competenze nel campo della ricerca
                          applicata su tutte le tematiche riferibili all' energia e alla sostenibilità ambientale. Il personale è concentrato per il
                          71% del totale nei dipartimenti, il 20% nelle direzioni e il 9% in altre strutture; il 35% del personale complessivo nei
                          dipartimenti è di genere femminile, nelle direzioni il 47%, nelle altre strutture il 52%.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 33
[ § 1 5 5 4 1 9 3 8 § ]

                          giovedì 12 marzo 2020
                          Pagina 15

                                                                           Corriere di Bologna
                                                                                  Stampa Locale

                          Mei e Centro Studi Doc

                          «L' Italia Rossa» video indipendenti «fai-da-te» sul web

                                                                                                                                  Paola Gabrielli

                          Il Mei non ferma la musica e ha lanciato ieri la prima puntata de «L' Italia
                          Rossa», con videoclip indie fatti in casa da vedere oltreché sentire. Si è partiti
                          su www.meiweb.it con Maria Mazzotta, poi Eleonora Bardonaro, Buva dal
                          sintomatico titolo di «Quarantena» e altri. Ma ciò non toglie che l' acuirsi dell'
                          emergenza Covid-19 con la pubblicazione del Dpcm del 9 marzo sulle nuove
                          misure per contrastare la diffusione del virus sta piegando il settore dello
                          spettacolo in modo allarmante. Allora, correre ai ripari in fretta è l' unica via.
                          Sempre ieri Fondazione Centro Studi Doc e il sopracitato Mei di Faenza
                          (Meeting Etichette Indipendenti) hanno diffuso esplicite richieste a sostegno
                          sia delle imprese, sia dei lavoratori del settore. Inviate prontamente a MiBact,
                          Mise, ministero del Lavoro e Politiche sociali, hanno riassunto in pochi punti
                          per ciascun settore le più urgenti. Per le imprese, si chiede innanzitutto la
                          sospensione dei versamenti delle imposte, delle ritenute ogni adempimento
                          tributario fino al 30 ottobre, come già previsto per il settore turismo. Insieme a
                          questo, si chiede aiuto anche per la proroga dei versamenti Iva, la
                          sospensione delle cartelle di pagamento, la definizione di misure di
                          emergenza per l' accesso agevolato al credito, come del pagamento delle rate dei mutui «per un periodo coincidente
                          col perdurare della crisi». Come ultimo punto, poi, il riconoscimento delle detrazioni fiscali «Art Bonus», ovvero quelle
                          erogazioni in denaro per il sostegno della cultura. Nette anche le richieste per i lavoratori, a partire dal
                          riconoscimento dell' indennità per malattia fin dal primo giorno (a differenza di ora che occorre un versamento di
                          almeno cento giorni di contributi Inps), che poi significa un adeguamento agli altri settori. Ma l' allargamento allo
                          spettacolo si chiede anche per l' indennità di disoccupazione per periodi di sospensione forzata dell' attività, l'
                          abolizione del «ticket» di licenziamento per giusto motivo (e il Covid-19 ovviamene rientra in questo caso), l' accesso
                          a un ammortizzatore sociale e la garanzia di contratti scritti e tempi certi di pagamento. Questa situazione, come
                          viene evidenziato, «mette in luce le difficoltà strutturali di questo settore, discriminato in modo inverosimile. I
                          lavoratori dello spettacolo chiedono finalmente uno status giuridico specifico». Intanto la musica indie sul sito Mei
                          continua e chi vorrà può mandare videoclip a mei@materialimusicali.it . Perché #lamusicanonsiferma.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 34
Puoi anche leggere