Media Monitoring per 10-08-2018 - Rassegna stampa del 10-08-2018 - Ruggi

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10-08-2018

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 10-08-2018
Media Monitoring per 10-08-2018 - Rassegna stampa del 10-08-2018 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
   Dimesso in codice bianco muore dopo poche ore, la Procura indaga .............................. 1
   Necrologi Maiori, oggi pomeriggio i funerali di Raffaele Pastore. Si attende verità su
        cause morte ......................................................................................................................... 3
   Riprostino servizio medico h24 saut a Casaletto Spartano, replica di CittadinanzAttiva
         ................................................................................................................................................ 4
   Speciale Ict: Tokyo 2020 col riconoscimento facciale ......................................................... 6
Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 8
   50 anni per l' Andrea Tortora .................................................................................................. 8
   «Vaccinazioni certificazioni dalle famiglie garanzia ok» .................................................... 9
   Mancano i medici, ortopedia ko sala operatoria chiusa e proteste ................................ 10
   Muore dopo due ricoveri in ospedale nei guai due medici del S. Luca di Vallo ............ 11
   Roccadaspide, sanità potenziata per i turisti ..................................................................... 13
Sanità Campania ............................................................................................................................. 15
   Angiografo rotto al Rummo, il caso arriva in Consiglio .................................................... 15
   «Manca personale Non posso certo chiudere i reparti». .................................................. 16
   «Primo Policlinico, assunzioni illegali» Cantone invia gli atti in Procura ....................... 18
   Cantiere Policlinico dai commissari ok per gli stipendi .................................................... 20
   L' Asl: «Per il servizio 118 situazione sotto controllo» ...................................................... 22
   Rummo nella bufera a settembre tournée di Pizzuti e De Luca ...................................... 24
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 26
   "Politica ipocrita sull' aborto La svolta argentina sta per arrivare" ............................... 26
   Chi si curerà nel 2025? ........................................................................................................... 28
   i medici di bari chiedono i danni ai molestatori ................................................................. 30
   l' aria compressa che tira ....................................................................................................... 31
   L' emorragia di specialisti nei pronto soccorso di provincia ............................................ 34
   Ma le aule resteranno chiuse per i bambini senza profilassi ........................................... 36
   Metal detector e telecamere la Toscana blinda i pronto soccorso .................................. 38
   Non passa in Argentina la legalizzazione dell' aborto ...................................................... 39
   Per le professioni sanitarie un ddl contro le aggressioni ................................................. 40
   Vaccini, fuori da scuola in casi estremi ............................................................................... 41
   Vaccini,Grillo tira dritto: «Sì all' autocertificazione» Bussetti: ascoltare i presidi ....... 43
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09/08/2018
                                         responsabilecivile.it
                                                                                                                          EAV: € 352
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Dimesso in codice bianco muore dopo poche ore, la Procura
                           indaga

 Dimesso in codice bianco muore dopo
 poche ore, la Procura indagaDimesso in
 codice bianco muore dopo poche ore, la
 Procura indaga Ago 9, 2018 0 Aperta
 un’inchiesta sul decesso di un uomo che
 si era presentato all’Ospedale di Mercato
 San Severino accusando un malore ma
 era stato dimesso in codice bianco La
 Procura di Nocera Inferiore ha iscritto nel
 registro degli indagati un medico del
 pronto dell’Ospedale ‘Fucito’ di Mercato San Severino, in provincia di Salerno. Il
 camice bianco era di turno domenica scorsa al Pronto soccorso quando si è
 presentato un 54enne. L’uomo accusava un malore. Dagli accertamenti effettuati,
 tra cui anche un elettrocardiogramma, non sarebbero emerse, tuttavia,
 problematiche tali da rendere necessario un ricovero. Di qui la decisione del
 personale sanitario di rimandare a casa il paziente, dimesso in codice bianco. Il
 54enne, tuttavia, dopo alcune ore è stato colto da un nuovo malore. Inutile la corsa
 in ospedale e i tentativi di rianimazione. L’uomo è deceduto, per cause ancora da
 chiarire. I parenti hanno deciso di sporgere denuncia ai carabinieri sulla base del
 sospetto di un’assistenza inadeguata e superficiale al loro caro. La Procura ha aperto
 un’inchiesta per omicidio colposo, disponendo il sequestro della salma per lo
 svolgimento dell’esame necroscopico. L’autopsia è stata eseguita presso l’istituto di
 medicina legale del “Fucito”, da parte del medico legale, Giovanni Zotti. Secondo
 fonti di stampa locale da un primo esame macroscopico della salma, non sarebbe
 stato possibile risalire alle cause del decesso. L’ipotesi più probabile, al momento,
 sarebbe quella dell’arresto cardiocircolatorio. I risultati completi sono attesi, come
 da prassi, entro 60 giorni. Inoltre, come riporta il Mattino, è previsto anche un esame
 istologico per accertare, con esattezza, i motivi che hanno condotto il malcapitato al
 decesso. L’avviso di garanzia spiccato nei confronti del medico di turno,
 responsabile del reparto, rappresenta un atto dovuto proprio in vista degli
 accertamenti medico legali. Credi di essere vittima di un caso di errore medico?
 Scrivi per una consulenza gratuita a redazione@responsabilecivile.it o invia un sms,
 anche vocale, al numero WhatsApp 3927945623 Leggi anche: IL TUO COMMENTO E
 LA TUA STORIA Scrivi il tuo commento o raccontaci la tua storia! Cancel reply
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pubblicazione di un nuovo articolo Set 29, 2017 Dir. Resp: Alessandro Fava Dir.
Editoriale: Carmelo Galipò Testata registrata al Reg. Naz. della Stampaal n° 18/2015
Editore: ReMe&Di srl © Copyright 2015 - Responsabile Civile - Tutti i diritti riservati.

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09/08/2018
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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     Necrologi Maiori, oggi pomeriggio i funerali di Raffaele
           Pastore. Si attende verità su cause morte

 Si svolgeranno oggi pomeriggio, alle 17
 e 30, nella Collegiata di Santa Maria a
 Mare di Maiori, i funerali di Raffaele
 Pastore, il 70enne deceduto lo scorso 28
 luglio all'Ospedale Ruggi d'Aragona di
 Salerno in seguito a causa di una
 complicanza seguita a un intervento
 cardiaco. La Procura della Repubblica di
 Salerno ha aperto un'inchiesta dopo la
 denuncia Sda parte dei familiari dell'ex
 operaio       marittimo,      rappresentati
 dall'avvocato Vincenzo Rispoli. La salma
 era stata posta sotto sequestro per
 consentire l'esame autoptico disposto
 dalla Procura. Al vaglio degli inquirenti le
 cartelle     cliniche   dell'anziano    per
 l'accertamento          di        eventuali
 responsabilità da parte delle equipe
 mediche dei tre centri in cui l'uomo è stato curato. Il calvario dell'anziano era
 cominciato il 10 maggio scorso con un intervento per la sostituzione di una valvola
 cardiaca in una clinica di Mercogliano. Ricoverato successivamente in un centro
 riabilitativo e dimesso poco dopo, le sue condizioni di salute si aggravarono.
 Ricoverato d'urgenza nei giorni scorsi al Ruggi di Salerno, a causa di un'infezione
 sopraggiunta dopo l'intervento, è spirato ieri mattina. A Maiori Raffaele Pastore era
 persona conosciuta e benvoluta. Una vita per il mare la sua: operaio marittimo, a per
 anni ha lavorato a bordo delle navi Tirrenia sulla tratta Civitavecchia-Olbia.
 Raggiunta la pensione, si dedicava alla passione per l'artigianato e il modellismo:
 realizzava piccole imbarcazioni in legno di pregevole fattura. Lascia la moglie Anna, i
 figli Andrea e Pasquale, la nuora Silvia, il nipotino Raffaele. Oggi l'ultimo saluto, poi
 la verità. La redazione de Il Vescovado si stringe al dolore della famiglia Pastore,
 esprimendo i sentimenti del più accorato cordoglio.

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09/08/2018
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   Riprostino servizio medico h24 saut a Casaletto Spartano,
                  replica di CittadinanzAttiva
 Le polemiche che si stanno susseguendo da giorni in merito alle rivendicazioni di
 “paternità” della riattivazione del medico H24 a Casaletto Spartano ci lasciano
 alquanto basiti. Noi riteniamo che il raggiungimento di questo obiettivo debba
 essere l’unica notizia che non può essere offuscata dall’attribuzione di un merito
 specifico ed escludente di altri. Il percorso che ha portato alla riattivazione del
 medico H24 a Casaletto Spartano affonda le sue radici in quattro anni di battaglie,
 combattute da tutti: dalla nostra Associazione, dai cittadini, dall’Amministrazione
 comunale. Non possiamo nascondere che in quattro anni l’impegno della politica
 (con la p minuscola) è stato alquanto insufficiente. Ricordiamo bene le assenze delle
 amministrazioni locali ai tavoli convocati per sostenere la battaglia di Casaletto
 Spartano. Ricordiamo benissimo che sulla vicenda del medico H24 si sono giocati
 interessi di singoli comuni o amministratori che non sono mai riusciti, e in molti casi
 non riescono nemmeno oggi, ad avere una visione di insieme, uno sguardo
 collettivo. Cerchiamo di andare per gradi: la decisione di sopprimere il medico a
 Casaletto Spartano nelle ore notturne venne presa dall’allora DG Squillante in
 spregio alle disposizioni del Decreto Commissariale n.49 (il vecchio piano
 ospedaliero) che indicava esplicitamente Casaletto come sede di Saut con medico
 H24. Contro quella decisione si è attivata subito Cittadinanzattiva con l’allora
 coordinatore territoriale Mario Fortunato che si profuse in una battaglia quasi
 solitaria contro il sistema sanitario dell’Asl Salerno. Il dialogo con le istituzioni
 sanitarie è proseguito negli anni successivi grazie ad una sempre maggiore
 affidabilità riconosciuta al nostro movimento e già durante il Commissariamento del
 Dott. Giuseppe Longo si stava giungendo ad un ripristino del servizio H24 sul
 territorio di Casaletto Spartano (ricordiamo a tutti la visita dello stesso Longo, in
 compagnia dell’allora Commissario Governativo Polimeni – unica visita fatta ad una
 struttura distrettuale durante il suo mandato). Quel percorso purtroppo si interruppe
 a causa dello scadere del mandato di Longo. Con la venuta del dott. Antonio
 Giordano, con l’incarico di Direttore Generale, il dialogo su Casaletto riprese
 nuovamente vita. Fu in quel periodo che si costituì spontaneamente il Comitato Pro-
 Saut di Casaletto Spartano, costituito da associati di Cittadinanzattiva
 dell’Assemblea di Sapri – Golfo di Policastro, con il solo scopo di sostenere il lavoro
 che la dirigenza regionale del movimento stava portando avanti. Si decise insieme
 una raccolta di firme sul territorio, quale sottoscrizione di una petizione per la
 riattivazione del medico nelle ore notturne. La sottoscrizione permise di raccogliere
 oltre 1000 firme che furono portate a mano da Lorenzo Latella e dal sottoscritto al
 DG Giordano, il quale ne rimase davvero impressionato, tanto da decidere, in quella

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Media Monitoring per 10-08-2018 - Rassegna stampa del 10-08-2018 - Ruggi
occasione, di affidare alla Dott.ssa Marcella Magurno la realizzazione di una
relazione sulle distanze che separano Casaletto dall’Ospedale di Sapri. E’ stato
questo il vero punto di svolta. Cittadinanzattiva aveva sempre chiesto una verifica
sul territorio di Casaletto Spartano, ma mai, prima di quel momento, tale verifica era
stata autorizzata dall’Asl. La Dott.ssa Magurno è venuta a Casaletto Spartano,
accompagnata dal sottoscritto, che le ha fatto visitare tutte le contrade del Comune,
percorrendo singolarmente tutte le strade di collegamento con Sapri e mostrandole
il territorio per come è. La relazione della Dott.ssa Magurno ha stabilito,
inequivocabilmente, la necessità di un presidio medico H24 a Casaletto Spartano,
viste le condizioni di viabilità delle strade, le distanze da percorrere, l’impossibilità
di individuare un punto di atterraggio per l’elisoccorso e le esigenze sanitarie di
tutta la fascia interna. Noi come Cittadinanzattiva siamo grati al Comitato che ci ha
dato il sostegno necessario all’ottenimento della vittoria, che non è nostra, ma di un
territorio e di un popolo che devono continuare a lottare insieme per il superamento
delle numerose difficoltà che lo caratterizzano. Il nostro è un percorso Politico (con la
P maiuscola), perché si fa Politica ogni volta che si agisce per il bene dei cittadini.
Non importa oggi di chi è il merito e ancora meno importano le giustificazioni e i
tentativi di denigrare gli altri. Quello che importa oggi è che il medico H24 dal 1
settembre 2018 sarà nuovamente una realtà a Casaletto Spartano, il resto scusate,
restano chiacchiere da bar, le stesse che stanno tenendo frenato tutto il nostro
territorio.

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09/08/2018

                                                                                                                          EAV: € 474
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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       Speciale Ict: Tokyo 2020 col riconoscimento facciale

 Speciale      Ict:   Tokyo        2020    col
 riconoscimento facciale Roma, 08 ago
 16:30 - (Agenzia Nova/Key4biz) - Per
 rendere le Olimpiadi di Tokyo 2020 più
 sicure gli organizzatori e le autorità locali
 hanno         deciso       l’utilizzo    del
 riconoscimento facciale per tutti i
 protagonisti dei giochi, ad esclusione del
 pubblico. Sarà la prima volta nella storia che la tecnologia sarà utilizzata per un
 evento del genere. Come funziona? Badge più scansione del viso per atleti, staff,
 organizzatori e giornalisti per accedere nei diversi luoghi della città in cui si
 svolgeranno i giochi. Il sistema, già collaudato dal Giappone durante i Giochi di Rio
 del 2016 per i giornalisti accreditati alla Japan House, non fa altro che confrontare la
 foto archiviata nel momento dell’accreditamento con quella che viene scattata
 quando una persona passa davanti alla colonnina con l’occhio elettronico. I test
 hanno dato risultati positivi: “Il sistema si è dimostrato 2 volte e mezzo più veloce di
 quello tramite codici a barre o controlli visivi”, ha detto Masaaki Suganuma
 vicepresidente della Nec corporation, la società che metterà a disposizione
 l’infrastruttura tecnologica per effettuare il riconoscimento attraverso la rilevazione
 biometrica. Infatti il sistema NeoFace, che vanta tra i suoi clienti il dipartimento di
 Sicurezza interna statunitense e la polizia di Chicago, è in grado di riconoscere
 anche atleti di due metri o sulla sedia a rotelle, perché verrà impiegata anche per le
 Paralimpiadi. La tecnologia sarà utilizzata solo come misura di sicurezza per le
 persone direttamente coinvolte nell’evento, pubblico escluso, e il comitato olimpico
 registrerà le immagini dei volti e li archivierà in un database a cui il sistema può
 accedere per la verifica. “La tecnologia è accurata al 99.7 per cento”, ha spiegato il
 numero 2 della società Nec, non al 100 per cento perché il sistema di
 riconoscimento basato sull’intelligenza artificiale fa ancora fatica a identificare
 persone di colore. Se si dovesse riscontrare questo problema allora il riconoscimento
 verrà effettuato da un essere umano addetto alla sicurezza. Lo stesso sistema di
 rilevazione biometrica che verrà utilizzato a Tokyo 2020 piace anche al ministro
 della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, che ha preso l’impegno di iniziarlo
 ad impiegare contro i furbetti della PA. “È intenzione del governo”, ha detto la
 ministra, “prevedere l’obbligo di sistemi di rilevazione biometrica delle presenze che
 già sono stati sperimentati con risultati lusinghieri”, ha detto il ministro alla Camera
 il mese scorso. “Sono compatibili con la legge sulla Privacy”, ha fatto subito sapere
 Bongiorno. Il sistema è a prova di privacy come dimostra il S. Giovanni di Dio e
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Ruggi D’Aragona nel Salernitano, il primo ospedale a utilizzare le impronte digitali
per i dipendenti. Key4biz ha intervistato il direttore generale: “Impronte digitali anti-
furbetti, nel nostro ospedale funzionano”. Chissà se il ministro Giulia Bongiorno
riuscirà nell’impresa olimpica di installare il riconoscimento facciale nella PA italiana.
(K4b)

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10/08/2018                                                                                                                Pagina 16

                                                                                                                          EAV: € 811
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                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                              50 anni per l' Andrea Tortora

 PAGANI / Per l' evento si lavora ad una
 manifestazione che ricordi l' importanza
 strategica nell' Agro per il nosocomio Il
 30 agosto di mezzo secolo fa venne
 inaugurato il polo ospedaliero paganese
 Pochi giorni al 50esimo anniversario dell'
 Andrea Tortora di Pagani. Al Comune si
 lavora per una manifestazione in onore
 del mezzo secolo di vita e al futuro del
 presidio ospedaliero paganese. Non è
 poca la storia che il nosocomio Andrea
 Tortora potrebbe raccontare, dall'
 illuminante prospettiva futurista che
 doveva assumere, al declino e alla
 possibile chiusura dei recenti anni, fino
 al lentovrisollevamento con il reparto di
 Oncologia. Sono 50 anni di storia che il
 30 agosto verranno festeggiati nel
 comune       di   S.Alfonso.    Il  centro
 ospedaliero fu voluto dall' allora on.
 Bernardo D' Arezzo, che fece della sanità
 uno dei suoi cavalli di Battaglia. Molte
 aspettative ci furono allora. Una moltitudine di cittadini affollarono l' inaugurazione,
 tra cui l' allora ministro della Dc LorenzoNatali. Il vecchio ospedale, seppur molto
 utile alla comunità, doveva essere soppiantato dal nuovo polo ospedaliero voluto da
 D' Arezzo. La sua idea era quella di creare una cittadella ospedaliera che ospitasse
 tutti i reparti, con un lungo corridoio ad unirli che percorreva l' intero edificio. L'
 onorevole si adoperò molto per portare a Pagani i migliori medici e le strutture più
 all' avanguardia dell' epoca. Purtroppo tale idea non ha mai trovato alcuno sbocco.
 Con il tempo l' ospedale paganese ha subito un forte declino, fino allo spettro della
 chiusura, fin' ora sempre evitata. Ciononostante, da qual che anno l' Andrea Tortora,
 sta risorgendo dalle proprie ceneri con l' attivazione e il potenziamento di alcuni
 reparti, come quello di ginecologia e di oncologia. Per il 30 agosto, intanto, si
 prevede un' importante manifestazione che ricordi l' importanza di questo ospedale,
 anche come punto strategico per la sanità in Campania e come potenziale centro
 sanitario dell' Asl Sa1. Alla manifestazione, probabilmente, ci sarà anche il
 governatore della Campania Vincenzo De Luca.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/08/2018                                                                                                               Pagina 22
                                    Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                         EAV: € 3.847
                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

     «Vaccinazioni certificazioni dalle famiglie garanzia ok»

 «Non vorrei essere nei panni dei presidi
 perché chiaramente sono combattuti tra
 la Lorenzin e il ministro Grillo».
 Solidarizza con il mondo della scuola il
 direttore generale dell' Asl unica dei
 Salerno Mario Iervolino parlando con i
 giornalisti a margine dell' iniziativa per l'
 avvio    del    piano    di   sanificazione
 ambientale anti ratti e blatte, iniziato ieri
 mattina. « Sentivo - dice il manager -
 stamattina (ieri per chi legge, ndr) l'
 intervista del presidente Conte nella
 quale diceva che lui ha vaccinato il figlio
 e sarebbe questa la posizione del
 governo».      Poi    il   messaggio       di
 rassicurazione rivolto al mondo della
 scuola e in linea con quanto affermato
 dalla stessa diriegente regionale della
 scuola Luisa Franzese: «Io ritengo che
 con le autocertificazioni si possa
 tranquillamente entrare a scuola perché
 ci sono responsabilità che le famiglie si
 prendono, fermo restando che i vaccini
 sono un importante presidio di sanità
 nella nostra nazione. Salerno e la sua provincia hanno una copertura media del 97%
 per i vaccini obbligatori e quindi siamo molto oltre l' immunità di legge». ©
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10/08/2018                                                                                                                Pagina 27
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 5.460
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

    Mancano i medici, ortopedia ko sala operatoria chiusa e
                           proteste
 PASQUALE SORRENTINO
 POLLA POLLA Pasquale Sorrentino
 Sembra un tunnel senza uscita la
 carenza di personale negli ospedali della
 provincia di Salerno. Ultimo caso al Luigi
 Curto di Polla. A denunciarlo è la Uil.
 Mancano gli specialisti e per questo
 stando alla rimostranza del sindacato - la
 sala operatoria di Ortopedia chiude per
 15 giorni. «Sono a rischio i livelli
 essenziali di assistenza. Il Vallo di Diano
 merita rispetto», hanno riferito. In campo
 i sindacalisti della Uil Fpl Salerno, Enza
 Cirigliano,    Antonio    Cervone,     Luigi
 Esposito Piccolo e Vincenzo D' Altro. «A
 oltre un mese e mezzo dalla precedente
 nota dove si denunciava la carenza
 cronica di medici, infermieri e personale
 socio sanitario, nell' emergenza estiva -
 spiegano - non c' è l' ombra del nuovo
 apparecchio Tac. Per non parlare di
 cardiologi,     pediatri,    neurologi    e
 ortopedici. Per carenza di medici non si
 sono erogate prestazioni di chirurgia
 ortopedica, è stata chiusa la sala
 operatoria per oltre quindici giorni. Lungo l' elenco delle promesse fatte ai cittadini,
 prestazioni radiografiche esterne, visite specialistiche ambulatoriali, liste di attesa
 interminabili da costringerli a estenuanti pellegrinaggi della salute». I sindacalisti
 della Uil Fpl Salerno chiedono all' Asl la garanzia dei livelli essenziali di assistenza.
 «Questo territorio merita rispetto e non un servizio di oncologia ancora latitante.
 Avevamo preannunciato tutto quanto si è avverato con l' emergenza estiva», hanno
 continuato i rappresentanti dei lavoratori. «Il reclutamento di personale è stato
 paventato con l' invio di telegrammi e raccomandate, ma è troppo tardi.
 Rivendichiamo quanto previsto nel piano ospedaliero, nel pieno rispetto della legge
 e della dignità umana di questo nostro territorio». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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10/08/2018                                                                                                               Pagina 25
                                    Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                         EAV: € 9.443
                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

 Muore dopo due ricoveri in ospedale nei guai due medici del
                      S. Luca di Vallo
 CARMELA SANTI
 L' INCHIESTA Carmela Santi Una donna
 di 47anni muore dopo un doppio ricovero
 all' ospedale San Luca di Vallo della
 Lucania, i familiari presentano denuncia.
 Il decesso probabilmente a seguito di
 una peritonite. Ieri mattina è stato
 eseguito l' esame autoptico sul corpo di
 Gaetana Incognito, originaria di Massa,
 frazione di Vallo. La donna è deceduta il
 5 agosto presso il presidio sanitario dove
 era stata ricoverata, per la seconda volta
 nel giro di un settimana, il 18 luglio. GLI
 ACCERTAMENTI Una morte inspiegabile,
 tutta da chiarire per i familiari della
 donna che hanno presentato denuncia
 alle autorità locali. Sul caso indaga la
 procura di Vallo. Il sostituto procuratore
 Paolo Itri ha aperto un fascicolo. La
 salma è stata posta sotto sequestro. Nel
 registro degli indagati sono finiti due
 medici in servizio presso il pronto
 soccorso e che hanno avuto in cura la
 donna durante il primo ricovero. La
 signora Incognito nella notte del 12
 luglio avverte un malore. Ha forti dolori all' addome. I familiari chiamano il 118 e
 chiedono l' intervento dei soccorsi sanitari. La 47enne in ambulanza viene trasferita
 al San Luca. Giunta al pronto soccorso viene sottoposta ad alcuni accertamenti. La
 sua degenza in ospedale dura poche ore. Alle 12 dello stesso giorno viene infatti
 dimessa. Torna a casa. Ha un marito e dei figli. Passa qualche giorno e la signora
 Incognito inizia a stare nuovamente male. La situazione precipita dopo sei giorni. Il
 18 luglio i familiari sono costretti a chiedere nuovamente l' intervento di un'
 ambulanza. La donna sta male. Ha dolori fortissimi. Viene trasferita ancora una volta
 all' ospedale San Luca dove questa volta viene sottoposta d' urgenza ad un delicato
 intervento chirurgico. LE IPOTESI Probabilmente aveva una peritonite in atto.
 Quando è arrivata era in gravi condizioni. Viene operata ma la situazione resta
 critica fino al tragico epilogo. Muore dopo sedici giorni di ricovero nel presidio

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sanitario di Vallo. Una morte inspiegabile per i familiari. Il marito ha presentato
denuncia ed ha chiesto l' intervento della magistratura al fine di accertare eventuali
responsabilità da parte dei sanitari che hanno avuto in cura la donna. Sei giorni
prima del secondo ricovero di urgenza la 47enne si era già rivolta ai sanitari del
presidio sanitario di Vallo perché stava male. È stata però dimessa dopo poche ore.
Il marito e i figli ora vogliono sapere se è stato fatto tutto il possibile per strappare la
donna alla morte. Dopo la denuncia presentata dei familiari il sostituto procuratore
Itri ha aperto un fascicolo di indagini e al fine di accertare le cause del decesso ed
escludere eventuali responsabilità da parte dei sanitari ha disposto l' esame
autoptico. L' incarico è stato conferito ieri mattina al medico legale Adamo Maiese
coadiuvato dalla dottoressa Nardo. I familiari della donna, assistiti dagli avvocati
Nicola Botti e Domenico Antonio D' Alessandro, hanno designato quale consulente di
parte il dottore Antonello Molinaro. L' autopsia è stata eseguita nella tarda mattinata
di ieri. Per sciogliere ogni dubbio sulle cause del decesso ed escludere responsabilità
bisognerà attendere l' esito degli esami istologici. Una famiglia distrutta. L' intera
comunità di Massa si è stretta attorno ai familiari della 47enne. Dopo l' esame
autoptico la salma è stata liberata e restituita ai familiari per i funerali. ©
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10/08/2018                                                                                                                 Pagina 22
                                            La Città di Salerno
                                   Argomento: Sanità Salerno e provincia

             Roccadaspide, sanità potenziata per i turisti
 Oreste Mottola Francesca Pazzanese
 Turno notturno nel centro dialisi
 Nephrocare. E in ospedale nuovi
 strumenti per dermatologia Cambio al
 vertice     della    direzione     sanitaria
 dell'ospedale di Roccadaspide, lascia
 Claudio Mondelli e arriva Mario Minervini
 . Minervini garantirà le funzioni di
 direzione medica anche del presidio
 rocchese, nell'ambito della direzione
 unica      del    Dea     Eboli-Battipaglia-
 Roccadaspide. Mondelli, già responsabile
 sanitario dell'ospedale di Roccadaspide,
 continuerà a reggere la direzione del
 distretto sanitario 72 Polla- Sala
 Consilina. Intanto nel presidio di
 Roccadaspide si potenziano i servizi che
 guardano all'utenza stagionale di tipo
 turistico. Il già esistente servizio di
 dermatologia è stato potenziato, come
 evidenzia una nota del sindaco Iuliano :
 «Le visite spiega sono molto dettagliate
 anche grazie alla possibilità di utilizzare
 un video-dermatoscopio, che consente la diagnosi precoce del melanoma e il
 trattamento delle lesioni cutanee, anche con tecniche ricostruttive plastiche ed
 innesti cutanei». Sempre a Roccadaspide Il centro dialisi del gruppo Nephrocare,
 situato in località Fonte, ha istituto questa estate, oltre ai regolari due turni diurni,
 un terzo turno notturno per fronteggiare le numerose richieste dei turisti affetti da
 uremia terminale. Un'assistenza, quindi, garantita non solo ai dializzati della Valle
 del Calore, ma anche ai turisti. Il centro Nephrocare ha sostituto due ambulatori
 distinti, non più rispondenti alla normativa regionale campana, appartenenti allo
 stesso distretto sanitario e collocati, rispettivamente, a Capaccio Paestum e nel
 centro abitato di Roccadaspide. Il centro dialisi è stato inaugurato il 7 ottobre 2011,
 durante una giornata dedicata al tema Malattia renale cronica: prevenzione,
 diagnosi e assistenza. Numerosi gli specialisti e gli ospiti che intervennero, tra cui
 l'allora commissario dell'Asl di Salerno, Maurizio Bortoletti , e l'allora sindaco di
 Roccadaspide, Girolamo Auricchio , che parlarono di «un centro dialisi
 all'avanguardia ». La struttura si sviluppa su due livelli per 600 metri quadri,nella
 sala dialisi possono essere curati contemporaneamente oltre 84 pazienti al giorno. Il
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centro riserva grande attenzione per l'ambiente: in mancanza di una rete fognaria, è
stato realizzato un impianto di trattamento e depurazione del tipo
evapotraspirazione.

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10/08/2018                                                                                                                Pagina 7

                                                                                                                          EAV: € 911
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

      Angiografo rotto al Rummo, il caso arriva in Consiglio

 LA POLEMICA Il caso dell' angiografo
 rotto all' ospedale Rummo, con i pazienti
 affetti da patologie cardiologiche anche
 gravi costretti ad andare al Moscati di
 Avellino, è al centro di un' interrogazione
 della consigliere regionale Valeria
 Ciarambino del Movimento 5 Stelle. "I
 paradossi della sanità regionale in era
 De Luca si sintetizzano oggi all' ospedale
 Rummo di Benevento. Una struttura
 identificata dal Piano Regionale della
 Rete dell' Emergenza Cardiologica quale
 centro Hub e centrale cardiologica di
 riferimento nella macroarea Avellino -
 Benevento per le emergenze urgenze,
 ma nella quale da quasi un mese l' unico
 angiografo        in       dotazione       è
 irrimediabilmente rotto. Con rischi seri
 per pazienti". Lo rende noto la
 consigliera regionale del Movimento 5
 Stelle Valeria Ciarambino, firmataria di
 un' interrogazione sulla vicenda. "Un
 rischio vissuto di recente da uno spettatore colto da infarto allo stadio di Benevento,
 costretto a un viaggio fino al Moscati di Avellino, piuttosto che al ricovero al Rummo
 che dista appena due chilometri dalla struttura sportiva - spiega Da quanto ci risulta,
 la maggior parte dei pazienti del Rummo, anche quelli che necessitano della sola
 consulenza, vengono trasferiti alla Emodinamica del Moscati. Nonostante questa
 grave carenza strumentale, dalla Regione Campania hanno pensato bene di dirottare
 su altre aziende i circa 15 milioni originariamente destinati all' acquisto di
 apparecchiature per il nosocomio beneventano". "Oltre ai pazienti provenienti dal
 Rummo a causa dell' angiografo fuori uso prosegue Ciarambino - il Moscati è
 costretto a far fronte anche al flusso di numerosi altri pazienti provenienti dai presidi
 di Solofra, per la chiusura del reparto di radiologia in quanto gli unici tre radiologi in
 servizio sono in malattia, di Ariano Irpino per le patologie ortopediche e dal
 Fatebenefratelli di Benevento per la sospensione per 15 giorni dell' attività
 cardiologica. Una situazione emergenziale che ha costretto l' azienda Moscati a
 istituire un' unità di crisi e chiedere all' Asl di evitare trasferimenti di ogni genere
 presso la propria struttura di riferimento". Martino Lupo.
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10/08/2018                                                                                                                 Pagina 4

                                                                                                                           EAV: € 1.068
                                                                                                                           Lettori: 29.750
                                           Argomento: Sanità Campania

     «Manca personale Non posso certo chiudere i reparti».
 Fabrizio Geremicca
 NAPOLI «No n potevo certamente
 chiudere l' ospedale universitario e
 mandare a casa i pazienti per la
 mancanza di personale». Maurizio di
 Mauro,      il  direttore   generale      del
 Policlinico dell' ateneo Vanvitelli, difende
 la scelta di ricorrere alle proroghe dei
 contratti. Perché non avete messo a gara
 un nuovo contratto per individuare l'
 agenzia interinale? «A gennaio 2016,
 nelle imminenze della scadenza del
 contratto triennale con Obiettivo Lavoro,
 chiedemmo a So.Re.Sa., centrale di
 committenza per la regione Campania, l'
 autorizzazione all' espletamento di una
 nuova procedura di gara per l'
 affidamento del servizio». Quale fu la
 risposta?      «So.Re.Sa.    scrisse     che
 bisognava richiedere il vaglio del
 commissario ad acta per la prosecuzione
 del piano di rientro del settore sanitario.
 Ci rivolgemmo allora alla Struttura
 commissariale. Nelle more, poiché il
 Policlinico ha perso moltissimo personale, negli anni, pur avendo incrementato le
 attività assistenziali, avremmo dovuto chiudere. Sarebbe stato impensabile.
 Prorogammo dunque di tre mesi il contratto già in essere». Ci sono state, in verità,
 altre proroghe successivamente. Perché? «A maggio 2016 ci siamo rivolti di nuovo a
 Soresa ed alla Struttura commissariale per avere indicazioni relative alle modalità di
 reclutamento del personale. Nel frattempo abbiamo continuato con Obiettivo Lavoro,
 sempre per garantire l' attività del Policlinico, e poi con Randstad, che ha
 incorporato Obiettivo Lavoro». Soresa e la Struttura commissariale hanno poi
 risposto alle vostre istanze di chiarimenti? «Sono state autorizzate procedure di
 reclutamento di personale da parte delle aziende sanitarie ed il Policlinico, un anno
 fa, ha richiesto alla regione Campania l' autorizzazione per il reclutamento di 433
 unità di personale. La Regione ha consentito il solo reclutamento di 60 unità. A
 gennaio 2018 ne abbiamo chieste altre 185. Sono indispensabili all' attività
 assistenziale. Oggi, in pieno agosto, non c' è un solo letto libero al Policlinico». Basta
 interinali, dunque? «In prospettiva sì, perché sono state sbloccate finalmente le
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assunzioni. Mesi fa, però, siamo stati costretti ad esperire una nuova gara ponte per
l' affidamento del servizio di somministrazione lavoro per 295 unità. Tutto ciò per
chiarire che il ricorso all' istituto della proroga è dipeso da circostanze estranee alla
nostra volontà. Siamo stati costretti a farlo, in assenza di indicazioni esplicite da
parte degli enti preposti, per assicurare la continuità dell' assistenza ai ricoverati.
Sono sereno, chiarirò tutto alla Corte dei Conti» .

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10/08/2018                                                                                                                   Pagina 4

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                                                                                                                             Lettori: 29.750
                                             Argomento: Sanità Campania

  «Primo Policlinico, assunzioni illegali» Cantone invia gli atti
                           in Procura
 Roberto Russo
 Contestazioni Anac su contratti di lavoro
 a tempo determinato, vitto e pulizia
 NAPOLI Bufera sul Primo Policlinico. L'
 Autorità nazionale Anticorruzione, alla
 fine di un' istruttoria firmata dal
 presidente Raffaele Cantone (avviata in
 seguito a un esposto) ha inviato a sua
 volta un esposto alla Procura ordinaria e
 alla Corte dei Conti formulando pesanti
 rilievi sulle modalità di reclutamento del
 personale a tempo determinato, ma
 anche sugli appalti per la ristorazione e il
 vitto ai degenti e per i servizi di pulizia e
 di vigilanza nell' ospedale del centro
 storico. Le contestazioni dell' Authority
 riguardano servizi per i quali «non
 sussiste documentazione propedeutica
 alla spesa, ad esempio delibere che
 autorizzino     l'    acquisto»;      valore
 complessivo di 10.972.343 euro. Per l'
 organo anticorruzione appare anomala la
 proroga contrattuale decisa dopo la
 scadenza con la società che fornisce
 dipendenti all' ospedale a tempo determinato. Inoltre, sia la Soresa (la società
 regionale che si occupa di acquisti beni e servizi per la sanità), sia lo stesso
 commissario ad acta, interpellati dalla dirigenza del Policlinico, risultano aver
 chiarito che occorreva evitare «di mettere in atto procedure diverse dai concorsi
 pubblici, preceduti per casi di urgenza dagli avvisi pubblici». Anche se poi hanno
 aggiunto che, per evitare vuoti assistenziali, tra una gara e l' altra «può ritenersi
 utile valutare favorevolmente la preesistenza di rapporti contrattuali di cui si chiede
 la mera proroga», tutto ciò nell' ambito dei tetti di spesa e per assicurare i Livelli
 essenziali di assistenza. Da parte sua l' Azienda ospedaliera Luigi Vanvitelli ha
 spiegato a Cantone che esiste una grave situazione di insufficienza del personale
 ospedaliero, a causa del pensionamento di centinaia di dipendenti dal 2004 a oggi
 mai reintegrati per il blocco alle assunzioni in sanità. Mentre si è provveduto a far
 partire le gare sia per il lavoro «somministrato» che per i servizi di vitto e pulizia,

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optando per le proroghe contrattuali in attesa che venissero espletate le stesse
gare. Analoga situazione anche per il servizio pulizia ospedaliero: la nuova gara è in
fase d' indizione ma dal 15 luglio dell' anno scorso il contratto con l' impresa risulta
scaduto. Scrive l' Authority: «Siamo indotti a ritenere che esista una proroga
contrattuale senza alcun atto autorizzatorio». Particolarmente delicata la situazione
del servizio ristorazione e vitto degenti. L' affidamento originario risale al 1 giugno
2012. Poi viene deciso un allargamento contrattuale con aumento del valore del
contratto di oltre il cento per cento. Per l' Authority «la stazione appaltante ha
affidato senza gara un nuovo servizio di ristorazione dal valore annuo di 1.080 mila
euro; lo stesso affidamento risulta poi sottoposto a proroghe successive». E
proroghe, fino al 20 aprile scorso quando è stata indetta la gara, hanno riguardato
anche il servizio di vigilanza dell' ospedale. Per l' Anticorruzione si tratta di decisioni
tutte prese «in assenza di presupposti giuridici» e violando i princìpi dell' evidenza
pubblica. La «pratica» passa ora ai magistrati.

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10/08/2018                                                                                                               Pagina 23

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                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                         Argomento: Sanità Campania

      Cantiere Policlinico dai commissari ok per gli stipendi

 La svolta subito dopo la nomina:
 «Garanzie su impegni e continuità di
 commesse della società Condotte» LA
 VERTENZA INFINITA Lia Peluso La nomina
 dei commissari da parte del ministero
 dello Sviluppo economico ha aperto uno
 spiraglio per i 67 dipendenti, di cui oltre
 40 operai e una ventina di impiegati,
 della società Condotte spa che lavorano
 a     Caserta    presso     il   costruendo
 Policlinico. I tre commissari Matteo
 Uggetti, Giovanni Bruno e Alberto Dello
 Strologo, da qualche giorno si sono
 insediati ed hanno subito avviato la
 procedura che autorizza il pagamento
 dello stipendio ai dipendenti, acquisendo
 anche tutte le informazioni relative all'
 assetto organizzativo della società e del
 gruppo, nonché alle principali commesse
 italiane ed estere, al fine di adottare gli
 opportuni provvedimenti per assicurare
 la continuità delle stesse. Nei prossimi
 giorni sono previsti ulteriori incontri con i
 dirigenti    dei   settori     e   con     le
 rappresentanze aziendali dei lavoratori, con l' acquisizione della documentazione già
 richiesta e necessaria per consentire la piena operatività dei commissari. Il cantiere
 del Policlinico di Caserta è fermo da fine 2017 a causa della situazione finanziaria
 della società appaltatrice Condotte spa che ad inizio 2018 aveva chiesto e poi è
 stato concesso, il concordato preventivo al tribunale di Roma. La società leader nel
 settore dell' edilizia che ha nel suo curriculum diversi appalti con enti pubblici
 possiede il 99% delle quote del consorzio che sta realizzando il Policlinico
 universitario a Caserta. Si tratta di un' opera da 150 milioni di euro segnata da
 ritardi nella sua realizzazione e nei pagamenti da parte degli enti proprietari (Miur,
 ministero della Sanità e Regione) e un cambio della società appaltatrice. La posa
 della prima pietra risale a 15 anni fa e sei anni dopo il primo blocco dei lavori,
 determinato dalla prima società appaltatrice a cui subentrò poi la società capofila
 del consorzio Condotte spa, i lavori così ripresero nel 2013 ma fino al 2017 il
 racconto è di lavori a tappe con un cantiere che ha aperto e chiuso sempre per
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mancanza di finanziamenti da parte dei proprietari, poi la svolta sembrava essere
giunta nel marzo del 2017 quando l' attuale governatore, Vincenzo De Luca
comunicò l' apertura ufficiale del cantiere del Policlinico fissando anche il
cronoprogramma: «Entro due anni - affermò De Luca - si procederà alla consegna di
due blocchi entro tre al completamento della struttura. Inoltre, questo sarà uno dei
pochi ospedali che crescerà in maniera ordinata avendo già previsto la rete delle
infrastrutture. Insomma Il decollo del policlinico rappresenterà davvero un'
occasione di sviluppo straordinario del territorio casertano». Per il momento il
cantiere è fermo perché nella fase di crisi finanziaria del colosso Capitolino i fornitori
hanno interrotto la fornitura di materiale così i lavoratori assunti per la realizzazione
del Policlinico, pur volendo, non avrebbero potuto portare avanti la commessa. Al
momento sono in attesa degli stipendi arretrati che secondo quanto è trapelato nelle
ultime ore dovrebbero essere corrisposti a breve perché ci sarebbe stato un
rallentamento dovuto ad intoppi burocratici con la banca che avrebbe già dovuto
provvedere a versare gli stipendi. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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10/08/2018                                                                                                                Pagina 23

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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

      L' Asl: «Per il servizio 118 situazione sotto controllo»
 ORNELLA MINCIONE
 LA SANITA' Ornella Mincione «La
 situazione del 118 è sotto controllo».
 Così il direttore generale dell' Asl di
 Caserta Mario De Biasio commenta il
 difficile      momento         del      servizio
 emergenziale su tutto il territorio della
 provincia. Il problema della carenza di
 personale per questo mese di agosto è
 stato gestito tra straordinari e medici
 volontari     della     Confraternita      La
 Misericordia di Caivano. «Le criticità
 restano, naturalmente, ma stiamo
 cercando di gestire la situazione nel
 miglior modo possibile garantendo l'
 assistenza sanitaria agli utenti», spiega il
 respomsabile della Centrale operativa
 Roberto Mannella. Restano importanti
 nodi alcuni punti più critici di altri «come
 quello del litorale Domizio e dell' alto
 casertano. Per ora i medici dell' ente
 stanno coprendo i turni - dice ancora
 Mannella». «Intanto, ci sono importanti
 rinforzi di postazioni: una a Baia Domizia
 ed un' altra a Mondragone», continua il
 responsabile che nel frattempo sta organizzando insieme all' ordine dei medici
 provinciale dei corsi per l' emergenza dedicati ai giovani medici del territorio. Tutti
 pronti ad affrontare il Ferragosto, dunque, sebbene resti il grave problema del
 servizio del 118: attivi solo 100 dei 129 medici che dovrebbero essere a bordo delle
 ambulanze. Proprio per questo, già dalla fine di agosto «ci saranno degli incontri con
 le organizzazioni sindacali per discutere dei problemi e trovare soluzioni condivise»,
 dichiara il direttore dlel' Asl Mario de Biasio. Poche però le soluzioni possibili. Da un
 lato la soluzione definitiva sarebbe ottenere dalla Regione la possibilità di assumere
 il personale mancante oppure quella di attivare le «auto mediche» per cui in ognuna
 di esse un dirigente medico può coordinare almeno due ambulanze. Intanto,
 giungono altre proposte possibili come quella di Paolo Ficco, presidente dela Saues,
 il sindacato autonomo Urgenza ed Emergenza sanitaria. «Per fronteggiare la grave
 carenza di personale del servizio di emergenza territoriale 118 in Campania servono
 medici giovani, servono contratti libero professionali - afferma Ficco -. Il ricorso ai
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medici di Medicina Generale proposto da alcune sigle sindacali non è assolutamente
condivisibile e non solo perché andremmo a sottrarli al loro ordinario servizio
territoriale: il loro contratto di lavoro è infatti diverso da quello dei Dirigenti Medici
ed anche per questo la loro presenza creerebbe caos nel servizio e contrasti tra
convenzionati e dipendenti». Per il presidente del Saues, bisogna «puntare, come
hanno fatto altre Regioni, su medici giovani, la maggior parte attualmente
inoccupati e sicuramente entusiasti di questa prospettiva che scongiurerebbe il
rischio di scomparsa di un servizio assolutamente indispensabile che va, via via,
demedicalizzandosi con gravi conseguenze per gli utenti», conclude Paolo Ficco. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA.

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10/08/2018                                                                                                                Pagina 22
                                  Il Mattino (ed. Benevento)
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                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

    Rummo nella bufera a settembre tournée di Pizzuti e De
                            Luca

 L' ospedale, il caso Angiografo, lettera
 del «Moscati»: pazienti, 8 su 10 da noi
 inutilmente LA SANITÀ Luella De Ciampis
 «A settembre il Rummo incontrerà la
 comunità per raccontarsi e ci sarà anche
 il governatore De Luca». Così il direttore
 generale, Renato Pizzuti, in risposta ai
 dubbi sollevati dalla senatrice, Sandra
 Lonardo, sulle criticità dell' azienda
 ospedaliera, nelle stesse ore in cui il
 «Moscati» di Avellino ha inviato una
 lettera (protocollo n° 4376) all' unità
 complessa di Cardiologia, in cui chiede
 espressamente di trasferire presso il
 nosocomio irpino solo i pazienti inseriti
 nella rete regionale «Ima st up», quella
 riservata ai pazienti colpiti da infarto
 miocardico acuto, che hanno necessità di
 un' angiografia urgente, contrariamente
 a quanto avvenuto finora per 8 casi su
 10. LA STRIGLIATA La lettera, sottoscritta
 dal direttore sanitario del «Moscati»
 Maria Concetta Conte, completa di
 schede relative ai pazienti, fa riferimento
 al guasto dell' angiografo del Rummo e al fatto di aver trasferito presso l' azienda
 ospedaliera di Avellino molti più pazienti di quanti ne avessero effettiva necessità,
 perché solo 2 su 10 avrebbero dovuto essere sottoposti ad angiografia. La Conte
 chiede al «Rummo» di «riaccettare» presso la propria unità cardiologica i pazienti
 Ima trattati e stabilizzati, per evitare ulteriori difficoltà al Moscati, che, oltre alle
 emergenze legate al caldo degli ultimi giorni, ha dovuto fronteggiare anche quelle
 della Cardiologia del «Rummo». Contestualmente, il dg dell' azienda ospedaliera
 Pizzuti risponde alla senatrice Lonardo, impegnandosi ad aprire un confronto
 costruttivo, non appena si concluderà il periodo di ferie estive. «In via prioritaria
 continua infatti Pizzuti ritengo indispensabile rassicurare la popolazione del Sannio
 sull' impegno della Regione e della direzione strategica nel rilanciare le attività
 assistenziali a vantaggio della comunità. In ogni occasione, sia nell' ambito della

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gestione aziendale, che della programmazione, abbiamo promosso iniziative mirate
al potenziamento dell' azienda che, all' inizio del mandato si trovava in evidenti
difficoltà, a causa delle limitazioni imposte dal piano di rientro. Per fugare ogni
dubbio in merito, la direzione si impegna a organizzare una serie di incontri pubblici,
per rispondere in maniera esaustiva e approfondita sui temi della sanità,
avvalendosi dell' aiuto del governato De Luca, che ha mostrato sempre una spiccata
sensibilità per la difesa delle aree interne e del Sannio». GLI ACCORPAMENTI Per
quanto riguarda la rimodulazione estiva di alcuni reparti, è ormai storia che molti di
essi vengono accorpati. Per esempio, la Reumatologia, anche quest' anno, come
accade da almeno un quinquennio, nel periodo estivo viene annessa alla Medicina
Interna, ma non è la sola, in quanto il provvedimento riguarda alcune discipline
affini, e nasce dalla riduzione fisiologica del personale, che ha diritto a godere del
periodo di ferie estive. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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10/08/2018                                                                                                                Pagina 11

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                                                                                                                          Lettori: 704.603
                                          Argomento: Sanità nazionale

    "Politica ipocrita sull' aborto La svolta argentina sta per
                              arrivare"
 ALESSANDRO OPPES
 Intervista F. Solanas «Questo movimento
 è inarrestabile. Se non è stato possibile
 ora, sarà per domani. Forse il prossimo
 anno, o l' altro ancora, ma ormai non si
 torna più indietro». Combattivo come al
 solito, Fernando "Pino" Solanas è
 ottimista nonostante la sconfitta nel voto
 decisivo sulla legalizzazione dell' aborto.
 Il più grande regista argentino, politico
 da sempre all' opposizione, l' ha detto
 anche nel suo discorso appassionato
 dallo scranno di senatore, mentre fuori,
 centinaia di migliaia di donne nelle
 strade di Buenos Aires manifestavano in
 attesa del responso arrivato solo alle
 prime ore del mattino di ieri: 38 "no", 31
 "sì", tra cui appunto quello di Solanas. Si
 può parlare di un' occasione perduta?
 «Niente affatto. È il grande trionfo
 culturale di una causa che da molti anni
 viene maturando in Argentina. Sono anni
 di ingiustizie e di discriminazioni, che
 hanno portato a una mobilitazione straordinaria delle ragazze di questo Paese. Che,
 inoltre, da tempo sono impegnate con coraggio a lottare contro la piaga dei
 femminicidi. C' è purtroppo, tra noi, una mentalità retrograda molto forte, che non si
 può cambiare da un giorno all' altro. E ha a che fare anche con i settori più
 conservatori della Chiesa». E così l' Argentina resta ancorata a una legge che risale
 quasi a un secolo fa. «Purtroppo è così. Tutti dovrebbero avere gli stessi diritti, che
 siano cattolici o agnostici. In democrazia bisogna difendere la libertà di coscienza di
 tutti i cittadini. È intollerabile qualunque tipo di pressione: la libertà della donna di
 decidere del proprio corpo va rispettata. Io ho ricevuto insulti e minacce sui social
 network dopo il discorso al Senato, in cui ho raccontato una vecchia storia vissuta in
 modo diretto. Avevo 16 anni e la mia ragazza restò incinta. Ricordo il suo panico per
 la possibile reazione della famiglia e della società. Fu costretta a un aborto
 clandestino, trascorse settimane ricoverata in ospedale rischiando di morire per un'
 infezione». Lei denuncia l' ipocrisia dei politici argentini. «In questo Paese, che

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mantiene ancora una profonda vocazione repressiva, non è accettabile che la
maggior parte dei parlamentari, che si dichiarano democratici, si arroghino il diritto
di negare a più della metà delle donne l' accesso a una politica di salute pubblica.
Una politica che consenta a chi ha la necessità di interrompere la gravidanza, di
farlo in modo sicuro e legale in un ospedale pubblico. E invece qui si nega alle
persone di poter decidere autonomamente su una questione così intima e personale.
Perciò nel mio discorso al Senato ho voluto denunciare questa enorme ipocrisia.
Migliaia di donne che vivono in condizioni di povertà continueranno a essere
costrette a praticare l' aborto clandestino, con i gravi pericoli che ne derivano. In
cosa consiste l' ipocrisia e la truffa? Nel fatto che la legge che si è deciso di bocciare
non obbliga le donne ad abortire. L' aborto è qualcosa di mostruoso, nessuno lo
vuole o lo difende per principio. Qui non si tratta di aborto "sì" o "no". L' alternativa
è se continuare con l' abominio dell' aborto clandestino o garantire a chi ne abbia
bisogno la possibilità di un' interruzione della gravidanza legale, pubblica e
gratuita». C' è chi la critica per aver fatto un parallelo tra certe dichiarazioni anti-
abortiste circolate in questi giorni e i tempi bui della dittatura di Videla. «Però è così.
E qui torniamo alla grande ipocrisia. C' è chi dice che, se non vogliono tenere i figli, li
possono dare in adozione. Ecco, è proprio quello che si faceva durante la dittatura.
Si toglieva il neonato alla madre perché non venisse "contaminato" da quei genitori,
nemici politicamente e ideologicamente del regime totalitario. È mostruoso». Che
ruolo ha avuto la Chiesa cattolica in questi mesi di acceso dibattito sull' aborto?
«Papa Francesco sta facendo un lavoro monumentale. Perciò viene da chiedersi
come fa a resistere, che forza abbia per affrontare tanta gente retrograda e corrotta.
Io non mi sono potuto trattenere di fronte alle infelici dichiarazioni dell' arcivescovo
di Buenos Aires, monsignor Poli, che è entrato in modo diretto nel dibattito politico,
con la sua esplicita richiesta ai senatori di votare "per la vita". Così si distrugge
quella cultura dell' incontro propugnata da papa Francesco. Dio non castiga, ma
accompagna, non dovremmo dimenticarlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il 'no' al
Senato sull' interruzione di gravidanza non fermerà il movimento inarrestabile che
cambierà la società Femministe manifestano a Buenos Aires a favore dell' aborto AP
Regista e senatore Fernando "Pino" Solanas, 82 anni, è il più noto regista argentino.
Con "Sur" ha vinto la Palma d' oro a Cannes. È senatore del partito Proyecto Sur.

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