Media Monitoring per 10-08-2018 - Rassegna stampa del 10-08-2018 - Ruggi
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 Dimesso in codice bianco muore dopo poche ore, la Procura indaga .............................. 1 Necrologi Maiori, oggi pomeriggio i funerali di Raffaele Pastore. Si attende verità su cause morte ......................................................................................................................... 3 Riprostino servizio medico h24 saut a Casaletto Spartano, replica di CittadinanzAttiva ................................................................................................................................................ 4 Speciale Ict: Tokyo 2020 col riconoscimento facciale ......................................................... 6 Sanità Salerno e provincia .............................................................................................................. 8 50 anni per l' Andrea Tortora .................................................................................................. 8 «Vaccinazioni certificazioni dalle famiglie garanzia ok» .................................................... 9 Mancano i medici, ortopedia ko sala operatoria chiusa e proteste ................................ 10 Muore dopo due ricoveri in ospedale nei guai due medici del S. Luca di Vallo ............ 11 Roccadaspide, sanità potenziata per i turisti ..................................................................... 13 Sanità Campania ............................................................................................................................. 15 Angiografo rotto al Rummo, il caso arriva in Consiglio .................................................... 15 «Manca personale Non posso certo chiudere i reparti». .................................................. 16 «Primo Policlinico, assunzioni illegali» Cantone invia gli atti in Procura ....................... 18 Cantiere Policlinico dai commissari ok per gli stipendi .................................................... 20 L' Asl: «Per il servizio 118 situazione sotto controllo» ...................................................... 22 Rummo nella bufera a settembre tournée di Pizzuti e De Luca ...................................... 24 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 26 "Politica ipocrita sull' aborto La svolta argentina sta per arrivare" ............................... 26 Chi si curerà nel 2025? ........................................................................................................... 28 i medici di bari chiedono i danni ai molestatori ................................................................. 30 l' aria compressa che tira ....................................................................................................... 31 L' emorragia di specialisti nei pronto soccorso di provincia ............................................ 34 Ma le aule resteranno chiuse per i bambini senza profilassi ........................................... 36 Metal detector e telecamere la Toscana blinda i pronto soccorso .................................. 38 Non passa in Argentina la legalizzazione dell' aborto ...................................................... 39 Per le professioni sanitarie un ddl contro le aggressioni ................................................. 40 Vaccini, fuori da scuola in casi estremi ............................................................................... 41 Vaccini,Grillo tira dritto: «Sì all' autocertificazione» Bussetti: ascoltare i presidi ....... 43
09/08/2018 responsabilecivile.it EAV: € 352 Lettori: 800 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Dimesso in codice bianco muore dopo poche ore, la Procura indaga Dimesso in codice bianco muore dopo poche ore, la Procura indagaDimesso in codice bianco muore dopo poche ore, la Procura indaga Ago 9, 2018 0 Aperta un’inchiesta sul decesso di un uomo che si era presentato all’Ospedale di Mercato San Severino accusando un malore ma era stato dimesso in codice bianco La Procura di Nocera Inferiore ha iscritto nel registro degli indagati un medico del pronto dell’Ospedale ‘Fucito’ di Mercato San Severino, in provincia di Salerno. Il camice bianco era di turno domenica scorsa al Pronto soccorso quando si è presentato un 54enne. L’uomo accusava un malore. Dagli accertamenti effettuati, tra cui anche un elettrocardiogramma, non sarebbero emerse, tuttavia, problematiche tali da rendere necessario un ricovero. Di qui la decisione del personale sanitario di rimandare a casa il paziente, dimesso in codice bianco. Il 54enne, tuttavia, dopo alcune ore è stato colto da un nuovo malore. Inutile la corsa in ospedale e i tentativi di rianimazione. L’uomo è deceduto, per cause ancora da chiarire. I parenti hanno deciso di sporgere denuncia ai carabinieri sulla base del sospetto di un’assistenza inadeguata e superficiale al loro caro. La Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, disponendo il sequestro della salma per lo svolgimento dell’esame necroscopico. L’autopsia è stata eseguita presso l’istituto di medicina legale del “Fucito”, da parte del medico legale, Giovanni Zotti. Secondo fonti di stampa locale da un primo esame macroscopico della salma, non sarebbe stato possibile risalire alle cause del decesso. L’ipotesi più probabile, al momento, sarebbe quella dell’arresto cardiocircolatorio. I risultati completi sono attesi, come da prassi, entro 60 giorni. Inoltre, come riporta il Mattino, è previsto anche un esame istologico per accertare, con esattezza, i motivi che hanno condotto il malcapitato al decesso. L’avviso di garanzia spiccato nei confronti del medico di turno, responsabile del reparto, rappresenta un atto dovuto proprio in vista degli accertamenti medico legali. Credi di essere vittima di un caso di errore medico? Scrivi per una consulenza gratuita a redazione@responsabilecivile.it o invia un sms, anche vocale, al numero WhatsApp 3927945623 Leggi anche: IL TUO COMMENTO E LA TUA STORIA Scrivi il tuo commento o raccontaci la tua storia! Cancel reply Avvertimi via email in caso di risposte al mio commento. Avvertimi via email alla Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
pubblicazione di un nuovo articolo Set 29, 2017 Dir. Resp: Alessandro Fava Dir. Editoriale: Carmelo Galipò Testata registrata al Reg. Naz. della Stampaal n° 18/2015 Editore: ReMe&Di srl © Copyright 2015 - Responsabile Civile - Tutti i diritti riservati. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/08/2018 ilvescovado.it EAV: € 484 Lettori: 1.933 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Necrologi Maiori, oggi pomeriggio i funerali di Raffaele Pastore. Si attende verità su cause morte Si svolgeranno oggi pomeriggio, alle 17 e 30, nella Collegiata di Santa Maria a Mare di Maiori, i funerali di Raffaele Pastore, il 70enne deceduto lo scorso 28 luglio all'Ospedale Ruggi d'Aragona di Salerno in seguito a causa di una complicanza seguita a un intervento cardiaco. La Procura della Repubblica di Salerno ha aperto un'inchiesta dopo la denuncia Sda parte dei familiari dell'ex operaio marittimo, rappresentati dall'avvocato Vincenzo Rispoli. La salma era stata posta sotto sequestro per consentire l'esame autoptico disposto dalla Procura. Al vaglio degli inquirenti le cartelle cliniche dell'anziano per l'accertamento di eventuali responsabilità da parte delle equipe mediche dei tre centri in cui l'uomo è stato curato. Il calvario dell'anziano era cominciato il 10 maggio scorso con un intervento per la sostituzione di una valvola cardiaca in una clinica di Mercogliano. Ricoverato successivamente in un centro riabilitativo e dimesso poco dopo, le sue condizioni di salute si aggravarono. Ricoverato d'urgenza nei giorni scorsi al Ruggi di Salerno, a causa di un'infezione sopraggiunta dopo l'intervento, è spirato ieri mattina. A Maiori Raffaele Pastore era persona conosciuta e benvoluta. Una vita per il mare la sua: operaio marittimo, a per anni ha lavorato a bordo delle navi Tirrenia sulla tratta Civitavecchia-Olbia. Raggiunta la pensione, si dedicava alla passione per l'artigianato e il modellismo: realizzava piccole imbarcazioni in legno di pregevole fattura. Lascia la moglie Anna, i figli Andrea e Pasquale, la nuora Silvia, il nipotino Raffaele. Oggi l'ultimo saluto, poi la verità. La redazione de Il Vescovado si stringe al dolore della famiglia Pastore, esprimendo i sentimenti del più accorato cordoglio. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/08/2018 trekkingtv.it EAV: € 250 Lettori: 300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Riprostino servizio medico h24 saut a Casaletto Spartano, replica di CittadinanzAttiva Le polemiche che si stanno susseguendo da giorni in merito alle rivendicazioni di “paternità” della riattivazione del medico H24 a Casaletto Spartano ci lasciano alquanto basiti. Noi riteniamo che il raggiungimento di questo obiettivo debba essere l’unica notizia che non può essere offuscata dall’attribuzione di un merito specifico ed escludente di altri. Il percorso che ha portato alla riattivazione del medico H24 a Casaletto Spartano affonda le sue radici in quattro anni di battaglie, combattute da tutti: dalla nostra Associazione, dai cittadini, dall’Amministrazione comunale. Non possiamo nascondere che in quattro anni l’impegno della politica (con la p minuscola) è stato alquanto insufficiente. Ricordiamo bene le assenze delle amministrazioni locali ai tavoli convocati per sostenere la battaglia di Casaletto Spartano. Ricordiamo benissimo che sulla vicenda del medico H24 si sono giocati interessi di singoli comuni o amministratori che non sono mai riusciti, e in molti casi non riescono nemmeno oggi, ad avere una visione di insieme, uno sguardo collettivo. Cerchiamo di andare per gradi: la decisione di sopprimere il medico a Casaletto Spartano nelle ore notturne venne presa dall’allora DG Squillante in spregio alle disposizioni del Decreto Commissariale n.49 (il vecchio piano ospedaliero) che indicava esplicitamente Casaletto come sede di Saut con medico H24. Contro quella decisione si è attivata subito Cittadinanzattiva con l’allora coordinatore territoriale Mario Fortunato che si profuse in una battaglia quasi solitaria contro il sistema sanitario dell’Asl Salerno. Il dialogo con le istituzioni sanitarie è proseguito negli anni successivi grazie ad una sempre maggiore affidabilità riconosciuta al nostro movimento e già durante il Commissariamento del Dott. Giuseppe Longo si stava giungendo ad un ripristino del servizio H24 sul territorio di Casaletto Spartano (ricordiamo a tutti la visita dello stesso Longo, in compagnia dell’allora Commissario Governativo Polimeni – unica visita fatta ad una struttura distrettuale durante il suo mandato). Quel percorso purtroppo si interruppe a causa dello scadere del mandato di Longo. Con la venuta del dott. Antonio Giordano, con l’incarico di Direttore Generale, il dialogo su Casaletto riprese nuovamente vita. Fu in quel periodo che si costituì spontaneamente il Comitato Pro- Saut di Casaletto Spartano, costituito da associati di Cittadinanzattiva dell’Assemblea di Sapri – Golfo di Policastro, con il solo scopo di sostenere il lavoro che la dirigenza regionale del movimento stava portando avanti. Si decise insieme una raccolta di firme sul territorio, quale sottoscrizione di una petizione per la riattivazione del medico nelle ore notturne. La sottoscrizione permise di raccogliere oltre 1000 firme che furono portate a mano da Lorenzo Latella e dal sottoscritto al DG Giordano, il quale ne rimase davvero impressionato, tanto da decidere, in quella Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
occasione, di affidare alla Dott.ssa Marcella Magurno la realizzazione di una relazione sulle distanze che separano Casaletto dall’Ospedale di Sapri. E’ stato questo il vero punto di svolta. Cittadinanzattiva aveva sempre chiesto una verifica sul territorio di Casaletto Spartano, ma mai, prima di quel momento, tale verifica era stata autorizzata dall’Asl. La Dott.ssa Magurno è venuta a Casaletto Spartano, accompagnata dal sottoscritto, che le ha fatto visitare tutte le contrade del Comune, percorrendo singolarmente tutte le strade di collegamento con Sapri e mostrandole il territorio per come è. La relazione della Dott.ssa Magurno ha stabilito, inequivocabilmente, la necessità di un presidio medico H24 a Casaletto Spartano, viste le condizioni di viabilità delle strade, le distanze da percorrere, l’impossibilità di individuare un punto di atterraggio per l’elisoccorso e le esigenze sanitarie di tutta la fascia interna. Noi come Cittadinanzattiva siamo grati al Comitato che ci ha dato il sostegno necessario all’ottenimento della vittoria, che non è nostra, ma di un territorio e di un popolo che devono continuare a lottare insieme per il superamento delle numerose difficoltà che lo caratterizzano. Il nostro è un percorso Politico (con la P maiuscola), perché si fa Politica ogni volta che si agisce per il bene dei cittadini. Non importa oggi di chi è il merito e ancora meno importano le giustificazioni e i tentativi di denigrare gli altri. Quello che importa oggi è che il medico H24 dal 1 settembre 2018 sarà nuovamente una realtà a Casaletto Spartano, il resto scusate, restano chiacchiere da bar, le stesse che stanno tenendo frenato tutto il nostro territorio. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
09/08/2018 EAV: € 474 Lettori: 1.333 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Speciale Ict: Tokyo 2020 col riconoscimento facciale Speciale Ict: Tokyo 2020 col riconoscimento facciale Roma, 08 ago 16:30 - (Agenzia Nova/Key4biz) - Per rendere le Olimpiadi di Tokyo 2020 più sicure gli organizzatori e le autorità locali hanno deciso l’utilizzo del riconoscimento facciale per tutti i protagonisti dei giochi, ad esclusione del pubblico. Sarà la prima volta nella storia che la tecnologia sarà utilizzata per un evento del genere. Come funziona? Badge più scansione del viso per atleti, staff, organizzatori e giornalisti per accedere nei diversi luoghi della città in cui si svolgeranno i giochi. Il sistema, già collaudato dal Giappone durante i Giochi di Rio del 2016 per i giornalisti accreditati alla Japan House, non fa altro che confrontare la foto archiviata nel momento dell’accreditamento con quella che viene scattata quando una persona passa davanti alla colonnina con l’occhio elettronico. I test hanno dato risultati positivi: “Il sistema si è dimostrato 2 volte e mezzo più veloce di quello tramite codici a barre o controlli visivi”, ha detto Masaaki Suganuma vicepresidente della Nec corporation, la società che metterà a disposizione l’infrastruttura tecnologica per effettuare il riconoscimento attraverso la rilevazione biometrica. Infatti il sistema NeoFace, che vanta tra i suoi clienti il dipartimento di Sicurezza interna statunitense e la polizia di Chicago, è in grado di riconoscere anche atleti di due metri o sulla sedia a rotelle, perché verrà impiegata anche per le Paralimpiadi. La tecnologia sarà utilizzata solo come misura di sicurezza per le persone direttamente coinvolte nell’evento, pubblico escluso, e il comitato olimpico registrerà le immagini dei volti e li archivierà in un database a cui il sistema può accedere per la verifica. “La tecnologia è accurata al 99.7 per cento”, ha spiegato il numero 2 della società Nec, non al 100 per cento perché il sistema di riconoscimento basato sull’intelligenza artificiale fa ancora fatica a identificare persone di colore. Se si dovesse riscontrare questo problema allora il riconoscimento verrà effettuato da un essere umano addetto alla sicurezza. Lo stesso sistema di rilevazione biometrica che verrà utilizzato a Tokyo 2020 piace anche al ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, che ha preso l’impegno di iniziarlo ad impiegare contro i furbetti della PA. “È intenzione del governo”, ha detto la ministra, “prevedere l’obbligo di sistemi di rilevazione biometrica delle presenze che già sono stati sperimentati con risultati lusinghieri”, ha detto il ministro alla Camera il mese scorso. “Sono compatibili con la legge sulla Privacy”, ha fatto subito sapere Bongiorno. Il sistema è a prova di privacy come dimostra il S. Giovanni di Dio e Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Ruggi D’Aragona nel Salernitano, il primo ospedale a utilizzare le impronte digitali per i dipendenti. Key4biz ha intervistato il direttore generale: “Impronte digitali anti- furbetti, nel nostro ospedale funzionano”. Chissà se il ministro Giulia Bongiorno riuscirà nell’impresa olimpica di installare il riconoscimento facciale nella PA italiana. (K4b) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/08/2018 Pagina 16 EAV: € 811 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia 50 anni per l' Andrea Tortora PAGANI / Per l' evento si lavora ad una manifestazione che ricordi l' importanza strategica nell' Agro per il nosocomio Il 30 agosto di mezzo secolo fa venne inaugurato il polo ospedaliero paganese Pochi giorni al 50esimo anniversario dell' Andrea Tortora di Pagani. Al Comune si lavora per una manifestazione in onore del mezzo secolo di vita e al futuro del presidio ospedaliero paganese. Non è poca la storia che il nosocomio Andrea Tortora potrebbe raccontare, dall' illuminante prospettiva futurista che doveva assumere, al declino e alla possibile chiusura dei recenti anni, fino al lentovrisollevamento con il reparto di Oncologia. Sono 50 anni di storia che il 30 agosto verranno festeggiati nel comune di S.Alfonso. Il centro ospedaliero fu voluto dall' allora on. Bernardo D' Arezzo, che fece della sanità uno dei suoi cavalli di Battaglia. Molte aspettative ci furono allora. Una moltitudine di cittadini affollarono l' inaugurazione, tra cui l' allora ministro della Dc LorenzoNatali. Il vecchio ospedale, seppur molto utile alla comunità, doveva essere soppiantato dal nuovo polo ospedaliero voluto da D' Arezzo. La sua idea era quella di creare una cittadella ospedaliera che ospitasse tutti i reparti, con un lungo corridoio ad unirli che percorreva l' intero edificio. L' onorevole si adoperò molto per portare a Pagani i migliori medici e le strutture più all' avanguardia dell' epoca. Purtroppo tale idea non ha mai trovato alcuno sbocco. Con il tempo l' ospedale paganese ha subito un forte declino, fino allo spettro della chiusura, fin' ora sempre evitata. Ciononostante, da qual che anno l' Andrea Tortora, sta risorgendo dalle proprie ceneri con l' attivazione e il potenziamento di alcuni reparti, come quello di ginecologia e di oncologia. Per il 30 agosto, intanto, si prevede un' importante manifestazione che ricordi l' importanza di questo ospedale, anche come punto strategico per la sanità in Campania e come potenziale centro sanitario dell' Asl Sa1. Alla manifestazione, probabilmente, ci sarà anche il governatore della Campania Vincenzo De Luca. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/08/2018 Pagina 22 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.847 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia «Vaccinazioni certificazioni dalle famiglie garanzia ok» «Non vorrei essere nei panni dei presidi perché chiaramente sono combattuti tra la Lorenzin e il ministro Grillo». Solidarizza con il mondo della scuola il direttore generale dell' Asl unica dei Salerno Mario Iervolino parlando con i giornalisti a margine dell' iniziativa per l' avvio del piano di sanificazione ambientale anti ratti e blatte, iniziato ieri mattina. « Sentivo - dice il manager - stamattina (ieri per chi legge, ndr) l' intervista del presidente Conte nella quale diceva che lui ha vaccinato il figlio e sarebbe questa la posizione del governo». Poi il messaggio di rassicurazione rivolto al mondo della scuola e in linea con quanto affermato dalla stessa diriegente regionale della scuola Luisa Franzese: «Io ritengo che con le autocertificazioni si possa tranquillamente entrare a scuola perché ci sono responsabilità che le famiglie si prendono, fermo restando che i vaccini sono un importante presidio di sanità nella nostra nazione. Salerno e la sua provincia hanno una copertura media del 97% per i vaccini obbligatori e quindi siamo molto oltre l' immunità di legge». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/08/2018 Pagina 27 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 5.460 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Mancano i medici, ortopedia ko sala operatoria chiusa e proteste PASQUALE SORRENTINO POLLA POLLA Pasquale Sorrentino Sembra un tunnel senza uscita la carenza di personale negli ospedali della provincia di Salerno. Ultimo caso al Luigi Curto di Polla. A denunciarlo è la Uil. Mancano gli specialisti e per questo stando alla rimostranza del sindacato - la sala operatoria di Ortopedia chiude per 15 giorni. «Sono a rischio i livelli essenziali di assistenza. Il Vallo di Diano merita rispetto», hanno riferito. In campo i sindacalisti della Uil Fpl Salerno, Enza Cirigliano, Antonio Cervone, Luigi Esposito Piccolo e Vincenzo D' Altro. «A oltre un mese e mezzo dalla precedente nota dove si denunciava la carenza cronica di medici, infermieri e personale socio sanitario, nell' emergenza estiva - spiegano - non c' è l' ombra del nuovo apparecchio Tac. Per non parlare di cardiologi, pediatri, neurologi e ortopedici. Per carenza di medici non si sono erogate prestazioni di chirurgia ortopedica, è stata chiusa la sala operatoria per oltre quindici giorni. Lungo l' elenco delle promesse fatte ai cittadini, prestazioni radiografiche esterne, visite specialistiche ambulatoriali, liste di attesa interminabili da costringerli a estenuanti pellegrinaggi della salute». I sindacalisti della Uil Fpl Salerno chiedono all' Asl la garanzia dei livelli essenziali di assistenza. «Questo territorio merita rispetto e non un servizio di oncologia ancora latitante. Avevamo preannunciato tutto quanto si è avverato con l' emergenza estiva», hanno continuato i rappresentanti dei lavoratori. «Il reclutamento di personale è stato paventato con l' invio di telegrammi e raccomandate, ma è troppo tardi. Rivendichiamo quanto previsto nel piano ospedaliero, nel pieno rispetto della legge e della dignità umana di questo nostro territorio». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/08/2018 Pagina 25 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 9.443 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Muore dopo due ricoveri in ospedale nei guai due medici del S. Luca di Vallo CARMELA SANTI L' INCHIESTA Carmela Santi Una donna di 47anni muore dopo un doppio ricovero all' ospedale San Luca di Vallo della Lucania, i familiari presentano denuncia. Il decesso probabilmente a seguito di una peritonite. Ieri mattina è stato eseguito l' esame autoptico sul corpo di Gaetana Incognito, originaria di Massa, frazione di Vallo. La donna è deceduta il 5 agosto presso il presidio sanitario dove era stata ricoverata, per la seconda volta nel giro di un settimana, il 18 luglio. GLI ACCERTAMENTI Una morte inspiegabile, tutta da chiarire per i familiari della donna che hanno presentato denuncia alle autorità locali. Sul caso indaga la procura di Vallo. Il sostituto procuratore Paolo Itri ha aperto un fascicolo. La salma è stata posta sotto sequestro. Nel registro degli indagati sono finiti due medici in servizio presso il pronto soccorso e che hanno avuto in cura la donna durante il primo ricovero. La signora Incognito nella notte del 12 luglio avverte un malore. Ha forti dolori all' addome. I familiari chiamano il 118 e chiedono l' intervento dei soccorsi sanitari. La 47enne in ambulanza viene trasferita al San Luca. Giunta al pronto soccorso viene sottoposta ad alcuni accertamenti. La sua degenza in ospedale dura poche ore. Alle 12 dello stesso giorno viene infatti dimessa. Torna a casa. Ha un marito e dei figli. Passa qualche giorno e la signora Incognito inizia a stare nuovamente male. La situazione precipita dopo sei giorni. Il 18 luglio i familiari sono costretti a chiedere nuovamente l' intervento di un' ambulanza. La donna sta male. Ha dolori fortissimi. Viene trasferita ancora una volta all' ospedale San Luca dove questa volta viene sottoposta d' urgenza ad un delicato intervento chirurgico. LE IPOTESI Probabilmente aveva una peritonite in atto. Quando è arrivata era in gravi condizioni. Viene operata ma la situazione resta critica fino al tragico epilogo. Muore dopo sedici giorni di ricovero nel presidio Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
sanitario di Vallo. Una morte inspiegabile per i familiari. Il marito ha presentato denuncia ed ha chiesto l' intervento della magistratura al fine di accertare eventuali responsabilità da parte dei sanitari che hanno avuto in cura la donna. Sei giorni prima del secondo ricovero di urgenza la 47enne si era già rivolta ai sanitari del presidio sanitario di Vallo perché stava male. È stata però dimessa dopo poche ore. Il marito e i figli ora vogliono sapere se è stato fatto tutto il possibile per strappare la donna alla morte. Dopo la denuncia presentata dei familiari il sostituto procuratore Itri ha aperto un fascicolo di indagini e al fine di accertare le cause del decesso ed escludere eventuali responsabilità da parte dei sanitari ha disposto l' esame autoptico. L' incarico è stato conferito ieri mattina al medico legale Adamo Maiese coadiuvato dalla dottoressa Nardo. I familiari della donna, assistiti dagli avvocati Nicola Botti e Domenico Antonio D' Alessandro, hanno designato quale consulente di parte il dottore Antonello Molinaro. L' autopsia è stata eseguita nella tarda mattinata di ieri. Per sciogliere ogni dubbio sulle cause del decesso ed escludere responsabilità bisognerà attendere l' esito degli esami istologici. Una famiglia distrutta. L' intera comunità di Massa si è stretta attorno ai familiari della 47enne. Dopo l' esame autoptico la salma è stata liberata e restituita ai familiari per i funerali. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/08/2018 Pagina 22 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Roccadaspide, sanità potenziata per i turisti Oreste Mottola Francesca Pazzanese Turno notturno nel centro dialisi Nephrocare. E in ospedale nuovi strumenti per dermatologia Cambio al vertice della direzione sanitaria dell'ospedale di Roccadaspide, lascia Claudio Mondelli e arriva Mario Minervini . Minervini garantirà le funzioni di direzione medica anche del presidio rocchese, nell'ambito della direzione unica del Dea Eboli-Battipaglia- Roccadaspide. Mondelli, già responsabile sanitario dell'ospedale di Roccadaspide, continuerà a reggere la direzione del distretto sanitario 72 Polla- Sala Consilina. Intanto nel presidio di Roccadaspide si potenziano i servizi che guardano all'utenza stagionale di tipo turistico. Il già esistente servizio di dermatologia è stato potenziato, come evidenzia una nota del sindaco Iuliano : «Le visite spiega sono molto dettagliate anche grazie alla possibilità di utilizzare un video-dermatoscopio, che consente la diagnosi precoce del melanoma e il trattamento delle lesioni cutanee, anche con tecniche ricostruttive plastiche ed innesti cutanei». Sempre a Roccadaspide Il centro dialisi del gruppo Nephrocare, situato in località Fonte, ha istituto questa estate, oltre ai regolari due turni diurni, un terzo turno notturno per fronteggiare le numerose richieste dei turisti affetti da uremia terminale. Un'assistenza, quindi, garantita non solo ai dializzati della Valle del Calore, ma anche ai turisti. Il centro Nephrocare ha sostituto due ambulatori distinti, non più rispondenti alla normativa regionale campana, appartenenti allo stesso distretto sanitario e collocati, rispettivamente, a Capaccio Paestum e nel centro abitato di Roccadaspide. Il centro dialisi è stato inaugurato il 7 ottobre 2011, durante una giornata dedicata al tema Malattia renale cronica: prevenzione, diagnosi e assistenza. Numerosi gli specialisti e gli ospiti che intervennero, tra cui l'allora commissario dell'Asl di Salerno, Maurizio Bortoletti , e l'allora sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio , che parlarono di «un centro dialisi all'avanguardia ». La struttura si sviluppa su due livelli per 600 metri quadri,nella sala dialisi possono essere curati contemporaneamente oltre 84 pazienti al giorno. Il Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
centro riserva grande attenzione per l'ambiente: in mancanza di una rete fognaria, è stato realizzato un impianto di trattamento e depurazione del tipo evapotraspirazione. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/08/2018 Pagina 7 EAV: € 911 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Angiografo rotto al Rummo, il caso arriva in Consiglio LA POLEMICA Il caso dell' angiografo rotto all' ospedale Rummo, con i pazienti affetti da patologie cardiologiche anche gravi costretti ad andare al Moscati di Avellino, è al centro di un' interrogazione della consigliere regionale Valeria Ciarambino del Movimento 5 Stelle. "I paradossi della sanità regionale in era De Luca si sintetizzano oggi all' ospedale Rummo di Benevento. Una struttura identificata dal Piano Regionale della Rete dell' Emergenza Cardiologica quale centro Hub e centrale cardiologica di riferimento nella macroarea Avellino - Benevento per le emergenze urgenze, ma nella quale da quasi un mese l' unico angiografo in dotazione è irrimediabilmente rotto. Con rischi seri per pazienti". Lo rende noto la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, firmataria di un' interrogazione sulla vicenda. "Un rischio vissuto di recente da uno spettatore colto da infarto allo stadio di Benevento, costretto a un viaggio fino al Moscati di Avellino, piuttosto che al ricovero al Rummo che dista appena due chilometri dalla struttura sportiva - spiega Da quanto ci risulta, la maggior parte dei pazienti del Rummo, anche quelli che necessitano della sola consulenza, vengono trasferiti alla Emodinamica del Moscati. Nonostante questa grave carenza strumentale, dalla Regione Campania hanno pensato bene di dirottare su altre aziende i circa 15 milioni originariamente destinati all' acquisto di apparecchiature per il nosocomio beneventano". "Oltre ai pazienti provenienti dal Rummo a causa dell' angiografo fuori uso prosegue Ciarambino - il Moscati è costretto a far fronte anche al flusso di numerosi altri pazienti provenienti dai presidi di Solofra, per la chiusura del reparto di radiologia in quanto gli unici tre radiologi in servizio sono in malattia, di Ariano Irpino per le patologie ortopediche e dal Fatebenefratelli di Benevento per la sospensione per 15 giorni dell' attività cardiologica. Una situazione emergenziale che ha costretto l' azienda Moscati a istituire un' unità di crisi e chiedere all' Asl di evitare trasferimenti di ogni genere presso la propria struttura di riferimento". Martino Lupo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/08/2018 Pagina 4 EAV: € 1.068 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania «Manca personale Non posso certo chiudere i reparti». Fabrizio Geremicca NAPOLI «No n potevo certamente chiudere l' ospedale universitario e mandare a casa i pazienti per la mancanza di personale». Maurizio di Mauro, il direttore generale del Policlinico dell' ateneo Vanvitelli, difende la scelta di ricorrere alle proroghe dei contratti. Perché non avete messo a gara un nuovo contratto per individuare l' agenzia interinale? «A gennaio 2016, nelle imminenze della scadenza del contratto triennale con Obiettivo Lavoro, chiedemmo a So.Re.Sa., centrale di committenza per la regione Campania, l' autorizzazione all' espletamento di una nuova procedura di gara per l' affidamento del servizio». Quale fu la risposta? «So.Re.Sa. scrisse che bisognava richiedere il vaglio del commissario ad acta per la prosecuzione del piano di rientro del settore sanitario. Ci rivolgemmo allora alla Struttura commissariale. Nelle more, poiché il Policlinico ha perso moltissimo personale, negli anni, pur avendo incrementato le attività assistenziali, avremmo dovuto chiudere. Sarebbe stato impensabile. Prorogammo dunque di tre mesi il contratto già in essere». Ci sono state, in verità, altre proroghe successivamente. Perché? «A maggio 2016 ci siamo rivolti di nuovo a Soresa ed alla Struttura commissariale per avere indicazioni relative alle modalità di reclutamento del personale. Nel frattempo abbiamo continuato con Obiettivo Lavoro, sempre per garantire l' attività del Policlinico, e poi con Randstad, che ha incorporato Obiettivo Lavoro». Soresa e la Struttura commissariale hanno poi risposto alle vostre istanze di chiarimenti? «Sono state autorizzate procedure di reclutamento di personale da parte delle aziende sanitarie ed il Policlinico, un anno fa, ha richiesto alla regione Campania l' autorizzazione per il reclutamento di 433 unità di personale. La Regione ha consentito il solo reclutamento di 60 unità. A gennaio 2018 ne abbiamo chieste altre 185. Sono indispensabili all' attività assistenziale. Oggi, in pieno agosto, non c' è un solo letto libero al Policlinico». Basta interinali, dunque? «In prospettiva sì, perché sono state sbloccate finalmente le Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
assunzioni. Mesi fa, però, siamo stati costretti ad esperire una nuova gara ponte per l' affidamento del servizio di somministrazione lavoro per 295 unità. Tutto ciò per chiarire che il ricorso all' istituto della proroga è dipeso da circostanze estranee alla nostra volontà. Siamo stati costretti a farlo, in assenza di indicazioni esplicite da parte degli enti preposti, per assicurare la continuità dell' assistenza ai ricoverati. Sono sereno, chiarirò tutto alla Corte dei Conti» . Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/08/2018 Pagina 4 EAV: € 1.320 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania «Primo Policlinico, assunzioni illegali» Cantone invia gli atti in Procura Roberto Russo Contestazioni Anac su contratti di lavoro a tempo determinato, vitto e pulizia NAPOLI Bufera sul Primo Policlinico. L' Autorità nazionale Anticorruzione, alla fine di un' istruttoria firmata dal presidente Raffaele Cantone (avviata in seguito a un esposto) ha inviato a sua volta un esposto alla Procura ordinaria e alla Corte dei Conti formulando pesanti rilievi sulle modalità di reclutamento del personale a tempo determinato, ma anche sugli appalti per la ristorazione e il vitto ai degenti e per i servizi di pulizia e di vigilanza nell' ospedale del centro storico. Le contestazioni dell' Authority riguardano servizi per i quali «non sussiste documentazione propedeutica alla spesa, ad esempio delibere che autorizzino l' acquisto»; valore complessivo di 10.972.343 euro. Per l' organo anticorruzione appare anomala la proroga contrattuale decisa dopo la scadenza con la società che fornisce dipendenti all' ospedale a tempo determinato. Inoltre, sia la Soresa (la società regionale che si occupa di acquisti beni e servizi per la sanità), sia lo stesso commissario ad acta, interpellati dalla dirigenza del Policlinico, risultano aver chiarito che occorreva evitare «di mettere in atto procedure diverse dai concorsi pubblici, preceduti per casi di urgenza dagli avvisi pubblici». Anche se poi hanno aggiunto che, per evitare vuoti assistenziali, tra una gara e l' altra «può ritenersi utile valutare favorevolmente la preesistenza di rapporti contrattuali di cui si chiede la mera proroga», tutto ciò nell' ambito dei tetti di spesa e per assicurare i Livelli essenziali di assistenza. Da parte sua l' Azienda ospedaliera Luigi Vanvitelli ha spiegato a Cantone che esiste una grave situazione di insufficienza del personale ospedaliero, a causa del pensionamento di centinaia di dipendenti dal 2004 a oggi mai reintegrati per il blocco alle assunzioni in sanità. Mentre si è provveduto a far partire le gare sia per il lavoro «somministrato» che per i servizi di vitto e pulizia, Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
optando per le proroghe contrattuali in attesa che venissero espletate le stesse gare. Analoga situazione anche per il servizio pulizia ospedaliero: la nuova gara è in fase d' indizione ma dal 15 luglio dell' anno scorso il contratto con l' impresa risulta scaduto. Scrive l' Authority: «Siamo indotti a ritenere che esista una proroga contrattuale senza alcun atto autorizzatorio». Particolarmente delicata la situazione del servizio ristorazione e vitto degenti. L' affidamento originario risale al 1 giugno 2012. Poi viene deciso un allargamento contrattuale con aumento del valore del contratto di oltre il cento per cento. Per l' Authority «la stazione appaltante ha affidato senza gara un nuovo servizio di ristorazione dal valore annuo di 1.080 mila euro; lo stesso affidamento risulta poi sottoposto a proroghe successive». E proroghe, fino al 20 aprile scorso quando è stata indetta la gara, hanno riguardato anche il servizio di vigilanza dell' ospedale. Per l' Anticorruzione si tratta di decisioni tutte prese «in assenza di presupposti giuridici» e violando i princìpi dell' evidenza pubblica. La «pratica» passa ora ai magistrati. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/08/2018 Pagina 23 EAV: € 8.801 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Cantiere Policlinico dai commissari ok per gli stipendi La svolta subito dopo la nomina: «Garanzie su impegni e continuità di commesse della società Condotte» LA VERTENZA INFINITA Lia Peluso La nomina dei commissari da parte del ministero dello Sviluppo economico ha aperto uno spiraglio per i 67 dipendenti, di cui oltre 40 operai e una ventina di impiegati, della società Condotte spa che lavorano a Caserta presso il costruendo Policlinico. I tre commissari Matteo Uggetti, Giovanni Bruno e Alberto Dello Strologo, da qualche giorno si sono insediati ed hanno subito avviato la procedura che autorizza il pagamento dello stipendio ai dipendenti, acquisendo anche tutte le informazioni relative all' assetto organizzativo della società e del gruppo, nonché alle principali commesse italiane ed estere, al fine di adottare gli opportuni provvedimenti per assicurare la continuità delle stesse. Nei prossimi giorni sono previsti ulteriori incontri con i dirigenti dei settori e con le rappresentanze aziendali dei lavoratori, con l' acquisizione della documentazione già richiesta e necessaria per consentire la piena operatività dei commissari. Il cantiere del Policlinico di Caserta è fermo da fine 2017 a causa della situazione finanziaria della società appaltatrice Condotte spa che ad inizio 2018 aveva chiesto e poi è stato concesso, il concordato preventivo al tribunale di Roma. La società leader nel settore dell' edilizia che ha nel suo curriculum diversi appalti con enti pubblici possiede il 99% delle quote del consorzio che sta realizzando il Policlinico universitario a Caserta. Si tratta di un' opera da 150 milioni di euro segnata da ritardi nella sua realizzazione e nei pagamenti da parte degli enti proprietari (Miur, ministero della Sanità e Regione) e un cambio della società appaltatrice. La posa della prima pietra risale a 15 anni fa e sei anni dopo il primo blocco dei lavori, determinato dalla prima società appaltatrice a cui subentrò poi la società capofila del consorzio Condotte spa, i lavori così ripresero nel 2013 ma fino al 2017 il racconto è di lavori a tappe con un cantiere che ha aperto e chiuso sempre per Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
mancanza di finanziamenti da parte dei proprietari, poi la svolta sembrava essere giunta nel marzo del 2017 quando l' attuale governatore, Vincenzo De Luca comunicò l' apertura ufficiale del cantiere del Policlinico fissando anche il cronoprogramma: «Entro due anni - affermò De Luca - si procederà alla consegna di due blocchi entro tre al completamento della struttura. Inoltre, questo sarà uno dei pochi ospedali che crescerà in maniera ordinata avendo già previsto la rete delle infrastrutture. Insomma Il decollo del policlinico rappresenterà davvero un' occasione di sviluppo straordinario del territorio casertano». Per il momento il cantiere è fermo perché nella fase di crisi finanziaria del colosso Capitolino i fornitori hanno interrotto la fornitura di materiale così i lavoratori assunti per la realizzazione del Policlinico, pur volendo, non avrebbero potuto portare avanti la commessa. Al momento sono in attesa degli stipendi arretrati che secondo quanto è trapelato nelle ultime ore dovrebbero essere corrisposti a breve perché ci sarebbe stato un rallentamento dovuto ad intoppi burocratici con la banca che avrebbe già dovuto provvedere a versare gli stipendi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/08/2018 Pagina 23 EAV: € 7.855 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania L' Asl: «Per il servizio 118 situazione sotto controllo» ORNELLA MINCIONE LA SANITA' Ornella Mincione «La situazione del 118 è sotto controllo». Così il direttore generale dell' Asl di Caserta Mario De Biasio commenta il difficile momento del servizio emergenziale su tutto il territorio della provincia. Il problema della carenza di personale per questo mese di agosto è stato gestito tra straordinari e medici volontari della Confraternita La Misericordia di Caivano. «Le criticità restano, naturalmente, ma stiamo cercando di gestire la situazione nel miglior modo possibile garantendo l' assistenza sanitaria agli utenti», spiega il respomsabile della Centrale operativa Roberto Mannella. Restano importanti nodi alcuni punti più critici di altri «come quello del litorale Domizio e dell' alto casertano. Per ora i medici dell' ente stanno coprendo i turni - dice ancora Mannella». «Intanto, ci sono importanti rinforzi di postazioni: una a Baia Domizia ed un' altra a Mondragone», continua il responsabile che nel frattempo sta organizzando insieme all' ordine dei medici provinciale dei corsi per l' emergenza dedicati ai giovani medici del territorio. Tutti pronti ad affrontare il Ferragosto, dunque, sebbene resti il grave problema del servizio del 118: attivi solo 100 dei 129 medici che dovrebbero essere a bordo delle ambulanze. Proprio per questo, già dalla fine di agosto «ci saranno degli incontri con le organizzazioni sindacali per discutere dei problemi e trovare soluzioni condivise», dichiara il direttore dlel' Asl Mario de Biasio. Poche però le soluzioni possibili. Da un lato la soluzione definitiva sarebbe ottenere dalla Regione la possibilità di assumere il personale mancante oppure quella di attivare le «auto mediche» per cui in ognuna di esse un dirigente medico può coordinare almeno due ambulanze. Intanto, giungono altre proposte possibili come quella di Paolo Ficco, presidente dela Saues, il sindacato autonomo Urgenza ed Emergenza sanitaria. «Per fronteggiare la grave carenza di personale del servizio di emergenza territoriale 118 in Campania servono medici giovani, servono contratti libero professionali - afferma Ficco -. Il ricorso ai Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
medici di Medicina Generale proposto da alcune sigle sindacali non è assolutamente condivisibile e non solo perché andremmo a sottrarli al loro ordinario servizio territoriale: il loro contratto di lavoro è infatti diverso da quello dei Dirigenti Medici ed anche per questo la loro presenza creerebbe caos nel servizio e contrasti tra convenzionati e dipendenti». Per il presidente del Saues, bisogna «puntare, come hanno fatto altre Regioni, su medici giovani, la maggior parte attualmente inoccupati e sicuramente entusiasti di questa prospettiva che scongiurerebbe il rischio di scomparsa di un servizio assolutamente indispensabile che va, via via, demedicalizzandosi con gravi conseguenze per gli utenti», conclude Paolo Ficco. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/08/2018 Pagina 22 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 8.240 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Rummo nella bufera a settembre tournée di Pizzuti e De Luca L' ospedale, il caso Angiografo, lettera del «Moscati»: pazienti, 8 su 10 da noi inutilmente LA SANITÀ Luella De Ciampis «A settembre il Rummo incontrerà la comunità per raccontarsi e ci sarà anche il governatore De Luca». Così il direttore generale, Renato Pizzuti, in risposta ai dubbi sollevati dalla senatrice, Sandra Lonardo, sulle criticità dell' azienda ospedaliera, nelle stesse ore in cui il «Moscati» di Avellino ha inviato una lettera (protocollo n° 4376) all' unità complessa di Cardiologia, in cui chiede espressamente di trasferire presso il nosocomio irpino solo i pazienti inseriti nella rete regionale «Ima st up», quella riservata ai pazienti colpiti da infarto miocardico acuto, che hanno necessità di un' angiografia urgente, contrariamente a quanto avvenuto finora per 8 casi su 10. LA STRIGLIATA La lettera, sottoscritta dal direttore sanitario del «Moscati» Maria Concetta Conte, completa di schede relative ai pazienti, fa riferimento al guasto dell' angiografo del Rummo e al fatto di aver trasferito presso l' azienda ospedaliera di Avellino molti più pazienti di quanti ne avessero effettiva necessità, perché solo 2 su 10 avrebbero dovuto essere sottoposti ad angiografia. La Conte chiede al «Rummo» di «riaccettare» presso la propria unità cardiologica i pazienti Ima trattati e stabilizzati, per evitare ulteriori difficoltà al Moscati, che, oltre alle emergenze legate al caldo degli ultimi giorni, ha dovuto fronteggiare anche quelle della Cardiologia del «Rummo». Contestualmente, il dg dell' azienda ospedaliera Pizzuti risponde alla senatrice Lonardo, impegnandosi ad aprire un confronto costruttivo, non appena si concluderà il periodo di ferie estive. «In via prioritaria continua infatti Pizzuti ritengo indispensabile rassicurare la popolazione del Sannio sull' impegno della Regione e della direzione strategica nel rilanciare le attività assistenziali a vantaggio della comunità. In ogni occasione, sia nell' ambito della Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
gestione aziendale, che della programmazione, abbiamo promosso iniziative mirate al potenziamento dell' azienda che, all' inizio del mandato si trovava in evidenti difficoltà, a causa delle limitazioni imposte dal piano di rientro. Per fugare ogni dubbio in merito, la direzione si impegna a organizzare una serie di incontri pubblici, per rispondere in maniera esaustiva e approfondita sui temi della sanità, avvalendosi dell' aiuto del governato De Luca, che ha mostrato sempre una spiccata sensibilità per la difesa delle aree interne e del Sannio». GLI ACCORPAMENTI Per quanto riguarda la rimodulazione estiva di alcuni reparti, è ormai storia che molti di essi vengono accorpati. Per esempio, la Reumatologia, anche quest' anno, come accade da almeno un quinquennio, nel periodo estivo viene annessa alla Medicina Interna, ma non è la sola, in quanto il provvedimento riguarda alcune discipline affini, e nasce dalla riduzione fisiologica del personale, che ha diritto a godere del periodo di ferie estive. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
10/08/2018 Pagina 11 EAV: € 76.391 Lettori: 704.603 Argomento: Sanità nazionale "Politica ipocrita sull' aborto La svolta argentina sta per arrivare" ALESSANDRO OPPES Intervista F. Solanas «Questo movimento è inarrestabile. Se non è stato possibile ora, sarà per domani. Forse il prossimo anno, o l' altro ancora, ma ormai non si torna più indietro». Combattivo come al solito, Fernando "Pino" Solanas è ottimista nonostante la sconfitta nel voto decisivo sulla legalizzazione dell' aborto. Il più grande regista argentino, politico da sempre all' opposizione, l' ha detto anche nel suo discorso appassionato dallo scranno di senatore, mentre fuori, centinaia di migliaia di donne nelle strade di Buenos Aires manifestavano in attesa del responso arrivato solo alle prime ore del mattino di ieri: 38 "no", 31 "sì", tra cui appunto quello di Solanas. Si può parlare di un' occasione perduta? «Niente affatto. È il grande trionfo culturale di una causa che da molti anni viene maturando in Argentina. Sono anni di ingiustizie e di discriminazioni, che hanno portato a una mobilitazione straordinaria delle ragazze di questo Paese. Che, inoltre, da tempo sono impegnate con coraggio a lottare contro la piaga dei femminicidi. C' è purtroppo, tra noi, una mentalità retrograda molto forte, che non si può cambiare da un giorno all' altro. E ha a che fare anche con i settori più conservatori della Chiesa». E così l' Argentina resta ancorata a una legge che risale quasi a un secolo fa. «Purtroppo è così. Tutti dovrebbero avere gli stessi diritti, che siano cattolici o agnostici. In democrazia bisogna difendere la libertà di coscienza di tutti i cittadini. È intollerabile qualunque tipo di pressione: la libertà della donna di decidere del proprio corpo va rispettata. Io ho ricevuto insulti e minacce sui social network dopo il discorso al Senato, in cui ho raccontato una vecchia storia vissuta in modo diretto. Avevo 16 anni e la mia ragazza restò incinta. Ricordo il suo panico per la possibile reazione della famiglia e della società. Fu costretta a un aborto clandestino, trascorse settimane ricoverata in ospedale rischiando di morire per un' infezione». Lei denuncia l' ipocrisia dei politici argentini. «In questo Paese, che Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
mantiene ancora una profonda vocazione repressiva, non è accettabile che la maggior parte dei parlamentari, che si dichiarano democratici, si arroghino il diritto di negare a più della metà delle donne l' accesso a una politica di salute pubblica. Una politica che consenta a chi ha la necessità di interrompere la gravidanza, di farlo in modo sicuro e legale in un ospedale pubblico. E invece qui si nega alle persone di poter decidere autonomamente su una questione così intima e personale. Perciò nel mio discorso al Senato ho voluto denunciare questa enorme ipocrisia. Migliaia di donne che vivono in condizioni di povertà continueranno a essere costrette a praticare l' aborto clandestino, con i gravi pericoli che ne derivano. In cosa consiste l' ipocrisia e la truffa? Nel fatto che la legge che si è deciso di bocciare non obbliga le donne ad abortire. L' aborto è qualcosa di mostruoso, nessuno lo vuole o lo difende per principio. Qui non si tratta di aborto "sì" o "no". L' alternativa è se continuare con l' abominio dell' aborto clandestino o garantire a chi ne abbia bisogno la possibilità di un' interruzione della gravidanza legale, pubblica e gratuita». C' è chi la critica per aver fatto un parallelo tra certe dichiarazioni anti- abortiste circolate in questi giorni e i tempi bui della dittatura di Videla. «Però è così. E qui torniamo alla grande ipocrisia. C' è chi dice che, se non vogliono tenere i figli, li possono dare in adozione. Ecco, è proprio quello che si faceva durante la dittatura. Si toglieva il neonato alla madre perché non venisse "contaminato" da quei genitori, nemici politicamente e ideologicamente del regime totalitario. È mostruoso». Che ruolo ha avuto la Chiesa cattolica in questi mesi di acceso dibattito sull' aborto? «Papa Francesco sta facendo un lavoro monumentale. Perciò viene da chiedersi come fa a resistere, che forza abbia per affrontare tanta gente retrograda e corrotta. Io non mi sono potuto trattenere di fronte alle infelici dichiarazioni dell' arcivescovo di Buenos Aires, monsignor Poli, che è entrato in modo diretto nel dibattito politico, con la sua esplicita richiesta ai senatori di votare "per la vita". Così si distrugge quella cultura dell' incontro propugnata da papa Francesco. Dio non castiga, ma accompagna, non dovremmo dimenticarlo». © RIPRODUZIONE RISERVATA Il 'no' al Senato sull' interruzione di gravidanza non fermerà il movimento inarrestabile che cambierà la società Femministe manifestano a Buenos Aires a favore dell' aborto AP Regista e senatore Fernando "Pino" Solanas, 82 anni, è il più noto regista argentino. Con "Sur" ha vinto la Palma d' oro a Cannes. È senatore del partito Proyecto Sur. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Puoi anche leggere