Unione della Romagna Faentina Settimanali - venerdì, 27 marzo 2020

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Unione della Romagna Faentina Settimanali - venerdì, 27 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina Settimanali
           venerdì, 27 marzo 2020
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Unione della Romagna Faentina Settimanali
                                                    venerdì, 27 marzo 2020

Prime Pagine

 27/03/2020    Il Nuovo Diario Messaggero - Imola                             4
 Prima pagina del 27/03/2020
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza                                              5
 Prima pagina del 27/03/2020
 27/03/2020    Ravenna e Dintorni                                             6
 Prima pagina del 27/03/2020
 27/03/2020    Settesere Qui                                                  7
 Prima pagina del 27/03/2020

Il Piccolo Faenza

 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 2                                     8
 "Usciremo a riveder le stelle"
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 8                                    10
 Visiere per l'Ausl
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 8                                    11
 Coldiretti Italia, trattori pronti
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 8                                    12
 Dalle retrovie una lettera per dire grazie
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 8                                    14
 Da Mudina: il tessuto per realizzare mascherine
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 8                                    15
 Le epidemie nei secoli
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 9                                    17
 Favole in quarantena
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 9                                    18
 La lettera del cavaliere, ex RioneVerde, malato
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 9                                    19
 90mila all'Ausl
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 9                                    20
 150mila agli ospedali
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 10                                   21
 La Pichetti Fustelle di Solarolo fa visiere e mascherine
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 10                                   22
 errata corrige
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 15                                   23
 Gelo tardivo e improvviso fa strage nei campi e orti
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 15                                   24
 Anziano muore sulla pista ciclabile
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 15                                   25
 Furto fuori comune
 27/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 15                                   26
 Contributo macellai
Unione della Romagna Faentina Settimanali - venerdì, 27 marzo 2020
27/03/2020     Il Piccolo Faenza Pagina 15                                                     27
 Mei: oltre 1.100 visualizzazioni
 27/03/2020     Il Piccolo Faenza Pagina 16                                                     28
 Tebano: 16 nuovi enologi
 27/03/2020     Il Piccolo Faenza Pagina 16                                                     29
 Zero bottino
 27/03/2020     Il Piccolo Faenza Pagina 16                                                     30
 Vigile condannato
 27/03/2020     Il Piccolo Faenza Pagina 16                                                     31
 Morgese segretario
 27/03/2020     Il Piccolo Faenza Pagina 18                                                     32
 L' impegno educativo continua

 27/03/2020     Il Piccolo Faenza Pagina 23                                                     34
 J' ha rubê la funtâna

SetteSere Qui

 27/03/2020     SetteSere Qui Pagina 7                                                          36
 Spesa e consegna a domicilio, volontari rionali già operativi
 27/03/2020     SetteSere Qui Pagina 7                                                          38
 «Abbiamo ridotto sensibilmente l' attività, aperti ginecologia, dermatologia e otorino»
 27/03/2020     SetteSere Qui Pagina 9                                                          39
 Creme viso, segnalazione da Faenza
 27/03/2020     SetteSere Qui Pagina 9                                                          40
 Da Caviro 160 litri di alcol per produrre gel sanifi cante
 27/03/2020     SetteSere Qui Pagina 15                                                         41
 La storia editoriale della «Fratelli Lega»

Il Nuovo Diario Messaggero

 27/03/2020     Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 14                                            44
 Anche i sindaci sono in prima linea

Ravenna e Dintorni

 27/03/2020     Ravenna e Dintorni Pagina 4                                                     46
 Neve sugli alberi da frutta in fiore, l' agricoltura teme il colpo di grazia
 27/03/2020     Ravenna e Dintorni Pagina 11                                                    48
 Dalla zona rossa di Medicina insegna a Faenza: «Per noi docenti è un momento di formazione»
 27/03/2020     Ravenna e Dintorni Pagina 14                                                    49
 Faenza anticipa le lauree di tre settimane, ecco 13 nuovi infermieri pronti per gli ospedali
 27/03/2020     Ravenna e Dintorni Pagina 17                                                    50
 ARTE La mostra di Picasso al Mic di Faenza prorogata fino al 13 maggio
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[ § 1 § ]

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                                    Il Nuovo Diario Messaggero - Imola

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[ § 2 § ]

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                                                  Il Piccolo Faenza

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                                                 Ravenna e Dintorni

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                                                     Settesere Qui

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[ § 1 5 6 1 2 2 1 7 § ]

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                                                                                 Il Piccolo Faenza

                          __ Guardando oltre i problemi attuali, l' Italia può

                          "Usciremo a riveder le stelle"

                          D" ilegua, o notte! Tramontate, stelle! Tramontate, stelle! All' alba vincerò!
                          Vincerò! Vincerò!" ( Nessun dorma, tratto dall' opera Turandot, di G. Puccini).
                          Sono sicuro che molti di voi hanno letto queste strofe canticchiandole nella
                          testa. Anche se ero molto piccolo, ricordo Pavarotti cantarle e penso che nell'
                          immaginario collettivo siano parole di coraggio, di speranza, di fiducia che
                          dopo la notte arriva il giorno. Certo, la televisione e i giornali di speranza ne
                          diffondono poca e forse è proprio la realtà che mette a dura prova l' ottimismo
                          di chiunque. Dal mio isolamento in Belgio, molto più leggero di quello italiano,
                          ho la "fortuna" di dover fare le stesse cose rispetto a prima (lezioni, tesi,
                          tirocinio), tra cui scrivere questo mio articolo settimanale e forse questo mi
                          permette di non perdere l' ottimismo. Come la scorsa settimana, proverò,
                          anche oggi, a trasmettervi un sentimento di orgoglio, ma anche di speranza per
                          il futuro, per dimenticarci l' ansia del virus, almeno per qualche minuto. Anche
                          se sembra tutto fermo, infatti, la vita va avanti come se niente fosse in alcune
                          zone del mondo, mentre in altre, compresa la nostra, molte cose sono al palo.
                          In altre ancora corrono come non mai! Pensiamo alla ricerca scientifica sui
                          farmaci, ma anche sugli strumenti medici (come l' invenzione emiliano-romagnola per sdoppiare i respiratori), il
                          settore delle consegne a domicilio, delle comunicazioni a distanza (per lavorare o seguire lezioni da casa), ma non
                          solo. Gli effetti positivi sull' inquinamento e quindi sul benessere del nostro pianeta, sono già visibili dal satellite e in
                          alcune zone del paese: polveri sottili ai minimi storici, delfini di ritorno al porto di Cagliari, acqua pulita nei canali di
                          Venezia. E chissà quanti animali, anche nelle nostre campagne, stanno "approfittando" della quarantena degli umani
                          per riprendersi i propri spazi, ma anche per riprodursi e continuare la propria specie. Io stesso, non recandomi all'
                          Università o al tirocinio, sto inquinando meno, perdendo meno tempo inutile in spostamenti e non ingorgo il traffico.
                          Certo, penso che recarsi sul posto di lavoro sia comunque meglio, ma se una volta a settimana potessi lavorare da
                          casa, in maniera efficace coi mezzi tecnologici che stiamo sviluppando in questi giorni, ci sarebbero questi
                          vantaggi. Altri effetti positivi, più a lungo termine: anche a Faenza, alcune piccole aziende locali si stanno
                          organizzando per effettuare consegne a domicilio, magari unendo gli sforzi con altre aziende dello stesso settore e
                          questo significa che per noi consumatori sarà più facile scegliere prodotti di qualità, km zero, finanziando così posti
                          di lavoro sul nostro territorio ed essendo sicuri che in caso

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 8
Unione della Romagna Faentina Settimanali - venerdì, 27 marzo 2020
[ § 1 5 6 1 2 2 1 7 § ]

                          venerdì 27 marzo 2020

                                                                               Il Piccolo Faenza
                                                                                  Il Piccolo Faenza

                          di problemi col prodotto acquistato, sapremo a chi indirizzarci. Inoltre, alcuni prodotti che venivano realizzati in
                          paesi dove la manodopera costa pochissimo e i diritti dei lavoratori non esistono, hanno già iniziato a essere fatti in
                          Italia, a cominciare dalle mascherine. Altri, in Europa. Infatti, in tanti già prevedono che uno dei grossi cambiamenti
                          che avverrà alla fine di questo brutto periodo, sarà proprio la rilocalizzazione. Per dirla con parole più utili a farsi
                          capire che a darsi della arie, significa che molte aziende riporteranno in Italia le produzioni (e quindi gli stabilimenti)
                          di alcune merci che qualche anno fa erano state portate all' estero. Certo, bisogna ricordarsi che anche volendo,
                          molte cose non possono essere prodotte totalmente in Italia. Per una questione di competenze (nelle nuove
                          tecnologie abbiamo delle eccellenze, ma sono poche rispetto a quelle che servono), infrastrutture, burocrazia.
                          Anche perché l' Italia è uno dei paesi del continente più piccolo del mondo, dopo l' Oceania, con una delle
                          popolazioni più anziane (non in età da lavoro quindi). Insomma, l' epoca della ricerca dell' autarchia è
                          fortunatamente finita, però alcuni dei posti di lavoro che si perderanno a causa della crisi, saranno recuperati così.
                          Oltre a questo, speriamo che sempre più cittadine e cittadini si abituino a cercare prodotti locali, anche perché in
                          molti settori i nostri prodotti sono migliori di quelli degli altri paesi, e all' estero talvolta comprano più italiano di noi.
                          Ovviamente altri paesi sono più forti in altri settori, anche per certi prodotti "da supermercato", anche alimentari, ma
                          soprattutto non bisogna dimenticare che per produrre alcune merci italiane sono necessari programmi informatici
                          ("software"), macchine, lavoratori provenienti dall' estero. Non passiamo da un estremo all' altro, l' Italia è un grande
                          paese, con eccellenze dappertutto, ma questo non significa che da sola non può tener testa, non su tutto almeno, ad
                          altri giganti. Detto questo, tutti noi possiamo aiutarla, con piccoli gesti, a tornare più forte di prima. Insomma, è fatica
                          pensarci adesso e sicuramente sarà tutto da verificare, ma un proverbio dice che non tutto il male vien per nuocere.
                          E io confido nella saggezza popolare, in questo brutto periodo soprattutto per i custodi della memoria del nostro
                          paese, che sono i nostri anziani, sperando che un domani non troppo lontano potremmo infine vedere qualche "fiore
                          del male". E infine, "usciremo a riveder le stelle". Federico Patuelli.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 9
Unione della Romagna Faentina Settimanali - venerdì, 27 marzo 2020
[ § 1 5 6 1 2 2 2 5 § ]

                          venerdì 27 marzo 2020
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                                                                              Il Piccolo Faenza
                                                                                 Il Piccolo Faenza

                          _

                          Visiere per l'Ausl

                          Tutto è partito dalla volontà di proteggere i propri dipendenti in questo
                          momento di emergenza sanitaria, ma poi l'idea si è rivelata anche un aiuto alla
                          sanità locale. Parte da un'azienda di Castrocaro Terme, nel forlivese, Cartesio
                          Fullcard, l'idea di riqualificare una parte dell'azienda per realizzare delle visiere.
                          Il tutto si è svolto in tempi rapidissimi. Domenica 15 marzo i due soci
                          dell'azienda, Enzo Ricci e Maurizio Lupia, hanno realizzato i primi prototipi di
                          visiere con la collaborazione del dott. Enrico Farabegoli, medico del 118 di
                          Cesena e del dott. Gianluca Camporesi di Faenza. Giovedì 19 è iniziata la
                          produzione. Al momento l'azienda ha comunicato di disporre di materia prima
                          per produrre circa 3mila visiere.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 10
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                                                                                  Il Piccolo Faenza

                          _

                          Coldiretti Italia, trattori pronti

                          I trattori degli agricoltori della Coldiretti sono stati mobilitati in tutta Italia per
                          sanificare strade e piazze con la distribuzione di acqua disinfettante grazie
                          all'uso di irroratori, nebulizzatori e atomizzatori. Lo rende noto il presidente
                          della Coldiretti, Ettore Prandini che per combattere l'emergenza sanitaria del
                          Coronavirus ha lanciato un appello a tutti gli associati diffusi lungo la Penisola
                          a rendersi disponibili alle autorità locali per contribuire alla più ampia opera di
                          bonifica mai realizzata prima. Una iniziativa concordata con la Protezione
                          Civile e resa immediatamente operativa già in Piemonte e in Veneto dopo
                          l'accordo con il governatore Luca Zaia. In Emilia-Romagna sono già avviati i
                          contatti con le Prefetture e la Protezione civile per attivare il servizio al più
                          presto.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
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                                                                                  Il Piccolo Faenza

                          Dalle retrovie una lettera per dire grazie
                          Ci sono anche operatori sanitari, educatori e ausiliari dei centri residenziali per persone con disabilità

                          In questa guerra contro il Covid-19, noi non siamo gli esperti virologi e
                          infettivologi che in questi giorni abbiamo imparato a conoscere e ascoltare
                          con grande attenzione. Non siamo i politici chiamati a cruciali decisioni per il
                          bene collettivo. Non siamo i medici e gli infermieri in prima linea che con
                          competenza, coraggio e dedizione sono impegnati in uno sforzo enorme per
                          garantire a tutti le cure necessarie a far prevalere la vita. Noi della cooperativa
                          sociale Kara Bobowski siamo parte di quella moltitudine di soldati di cui
                          nessuno parla e che ogni giorno trasgredisce il mantra # iorestoacasa. Ma la
                          nostra è una trasgressione densa di responsabilità, perché siamo chiamati a
                          garantire cura e assistenza a chi una casa dove stare non ce l' ha o a chi non
                          può permettersi il rischio di rimanere solo. Siamo l' esercito di operatori sanitari,
                          educatori e ausiliari che operano nei centri residenziali per persone con
                          disabilità, nelle case di riposo per anziani, nelle tante comunità di accoglienza.
                          Per molti siamo una truppa di invisibili. Nelle retrovie, non facciamo rumore,
                          non ci facciamo notare, ma svolgiamo un compito allo stesso tempo semplice
                          e immenso: garantire che tutto rimanga uguale anche se tutto è cambiato,
                          mantenere intatto il mondo delle persone più fragili, nonostante ora la fragilità sia qualcosa di palpabile, per ognuno
                          di noi. In questi giorni difficili per tutti, la vita continua a scorrere anche nelle nostre comunità: La Libellula, La casa di
                          Gaia e Alma. Sono tre case, tra le tante case italiane, anche se si tratta di famiglie un po' speciali, certamente più
                          numerose e movimentate della media. Al centro La Libellula vivono dodici persone con disabilità grave, ad Alma
                          cinque ragazze minorenni e nella Casa di Gaia otto mamme, di cui una in attesa, e dodici bambini di età compresa tra
                          1 e 13 anni. Chiunque può comprendere quanto possa essere impegnativo cercare di attenersi alle regole di
                          comportamento, specie quella che riguarda la distanza tra le persone, ma non ci scoraggiamo. Nessuno ci ha fornito
                          le ormai celebri mascherine ma alcune ce le siamo procurate, con non poca fatica, e andiamo avanti, giorno dopo
                          giorno, un passo alla volta, cercando di donare normalità e serenità. Per tutto quello che hanno sempre fatto e
                          continuano a fare, dico grazie a quelli che chiamo "le mie ragazze e i miei ragazzi": Katia, Graziella, Valeria,
                          Alessandra, Maria N., Fatima, Maya, Gloria V., Sabrina, Elisabetta, Arianna, Paola P., Cristina, Santina, Silvia, Paolo,
                          Lyubov, Maria Grazia, Alice, Paola B.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 12
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                                                                                 Il Piccolo Faenza

                          , Eleonora, Gloria G., Alda, Jessica, Renata, Paola C., Marta M., Lucrezia, Anita, Mario, Elisabeta, Mauro, Veronica,
                          Sergio, Maurizia, Angela, Monia, Loredana, Tetyana, Donatella, Michela M., Massimiliano, Maria M. , Francesca,
                          Michela P., Elena, Susana, Marta P., Simona, Marzia, Anna Maria. E dico grazie a tutti gli altri sparsi nelle retrovie della
                          nostra cara Italia. Non è facile, ma # andratuttobene anche per merito vostro. Franca Soglia, presidente coop.
                          sociale Kara Bobowski, Modigliana.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 13
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          Da Mudina: il tessuto per realizzare mascherine

                          Non più solo tessuti per arredo, tendaggi o biancheria: con l' emergenza
                          Coronavirus tante attività stanno cambiando la tipologia della propria
                          produzione per far fronte alle necessità del periodo. È così anche per il
                          magazzino Mudina che, per aziende e privati, ha messo a disposizione alcuni
                          tessuti utilizzabili per creare mascherine. Il negozio, di via Cavour 8, è chiuso
                          per le disposizioni ministeriali, ma contattando il titolare (0545 21156 oppure il
                          348 7888244) si può ricevere l' occorrente e realizzare in proprio le mascherine
                          di cui si necessita. "Fortunatamente - spiega - abbiamo a disposizione un
                          particolare tessuto in cotone, il percalle, molto fine, adattissimo per creare
                          mascherine per persone comuni e per chi lavora in ambiti che non siano quelli
                          sanitari". "Finora sono stato contattato da piccole aziende del territorio -
                          continua il titolare - che avevano necessità di mettere in sicurezza i propri
                          operai e dipendenti. Per ognuna di loro ho fatto avere tessuto per realizzare
                          circa 40-50 mascherine. Inoltre, questo tipologia di tessuto permette di lavarle
                          e riutilizzarle successivamente, essendo 100% cotone". Samuele Marchi.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                                                                                 Il Piccolo Faenza

                          Appuntamenti periodici per l' umanità

                          Le epidemie nei secoli

                          Leggo su internet che nel XX secolo si sono verificate tre pandemie influenzali
                          di rilievo. La Spagnola 1918, l' Asiatica nel 1957 e nel 1968 l' Hong kong. La
                          Spagnola, che non "nacque" in Spagna, ma forse in America (si ritiene diffusa
                          dai soldati americani sbarcati in Europa nel 1917 per la Grande Guerra, ndr), si
                          chiamò così perché i primi giornali a darne notizia furono i giornali iberici, e
                          dove contagiò anche il re. La Spagnola non si può confrontare né con l'
                          Asiatica né con l' Hong Kong che ebbero un numero di morti di gran lunga
                          minore. Una profezia dice che le grandi pandemie vengono ogni cent' anni. La
                          storia registra: nel 1720 la peste; nel 1820 il colera; nel 1918-20 la Spagnola e
                          oggi il Coronavirus. Profezie e riscontri che escono sempre nei momenti
                          drammatici, ma sempre dopo. La Spagnola fu la pandemia più mortale della
                          storia umana. Ebbe una durata molto lunga, all' incirca due anni. Ne fu colpita
                          circa un terzo della popolazione e morirono decine di milioni di persone. I tassi
                          di mortalità per influenza e polmonite più alti furono tra i giovani dai 15 ai 40
                          anni. Sembra che il 99% dei decessi siano stati nelle persone con meno di 65
                          anni. Anche l' Asiatica, nel '57-'58 colpì i giovani. Forse allora, a differenza dell'
                          attuale Coronavirus, toccò agli anziani aiutare i giovani nelle incombenze quotidiane come fare la spesa e altre
                          commissioni. Dopo il 1918-20, l' influenza ritornò al suo andamento abituale per tutti gli anni Trenta, Quaranta e
                          Cinquanta, fino al 1957, quando si sviluppo la nuova pandemia, che venne chiamata Asiatica. Tranne le persone con
                          più di 70 anni, la popolazione non aveva difese contro quel virus. Nella mia vita non ricordo quante influenze mi
                          hanno contagiato ma, ricordo molto bene l' Asiatica. Ero una ragazzina e noi eravamo sei fratelli, non ho memoria di
                          grandi restrizioni, la vita continuò normalmente. L' unica precauzione nelle famiglie era cercare di isolare il malato. Il
                          mio letto fu spostato in una piccola stanza dov' ero sola. Ricordo anche che mamma raccomandava ai miei fratelli
                          di non venire da me, ma appena lei non era presente qualcuno di loro veniva a trovarmi. Cinque o sei giorni di letto
                          poi venne la guarigione. Se debbo essere sincera non mi sembra di essere stata male, dovevo stare a letto e basta.
                          Scommetterei che non venne a visitarmi nemmeno il dottore, credo che lo ricorderei. Penso che abbiamo vissuto
                          quell' influenza più o meno normalmente. In quegli anni non c' erano tanti giornali come oggi, la Tv non era ancora
                          presente in molte case, tanto che, quel giovedì, mi persi " Lascia e raddoppia", in parrocchia da don Belli, proprio per
                          colpa dell' Asiatica. Ma non ricordo un "bombardamento" continuo di notizie su quell' influenza. Non ci furono
                          particolari cambiamenti di vita. Nel '57-'58

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 15
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                          venerdì 27 marzo 2020

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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          la ricostruzione dopo la guerra era già avanzata. Molte abitazioni erano confortevoli con servizi igienici, il bagno, l'
                          acqua. La Spagnola invece arrivò in tutt' altre condizioni era appena finita la guerra e fu un vero e proprio flagello.
                          Quell' influenza fece parlare di sé per decenni. La Spagnola è stata un punto di riferimento drammatico nella storia
                          dell' umanità. Nella mia famiglia si tramanda la storia di mia nonna, "portatrice" sana del virus della Spagnola che
                          quando ebbe, la prima figlia, nel 1922, si trovò con una bambina continuamente malata e questo è durato per tutta la
                          vita. Una vita difficile, piuttosto lunga, ma sempre con una salute malferma. I medici non riuscivano a capire quale
                          fosse la ragione poi fu "diagnosticato" il male. La responsabilità fu "addossata" a mia nonna portatrice sana del virus
                          della Spagnola. Sarà stato vero oppure no, non l' abbiamo mai saputo, ma la Spagnola è rimasta nel nostro sentire, di
                          persone anziane, come un "flagello" che poteva avere effetti molto nocivi anche nelle generazioni successive. Se si
                          pensa al numero dei morti, proporzionato alla popolazione, sarebbe come se il Coronavirus "uccidesse" più di 200
                          milioni di persone. Dell' Hong Kong, personalmente, non ho nessun ricordo (in effetti dall' Asia ebbe poi diffusione in
                          Usa, ndr). m.t.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 16
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                                                                                 Il Piccolo Faenza

                          Ogni sera in diretta Facebook favole lette dal Personaggio in cerca d' Autore

                          Favole in quarantena

                          Quanto durerà la quarantena? Quando potremo uscire di nuovo dalle nostre
                          case, riabbracciare i nostri cari e i nostri amici? Quando potremo riprendere
                          tutte quelle attività quotidiane che fino a ieri davamo per banali e scontate?
                          Sono domande che ci facciamo tutti, e più passano i giorni, meno certezze
                          abbiamo. Ma come vive un bambino questa strana "clausura", che gli ha tolto
                          non solo la possibilità di giocare all' aperto, ma anche la scuola e i pochi altri
                          obblighi stabiliti dai grandi? Di certo abbiamo a disposizione un tempo tutto
                          nuovo, che mai prima d' ora c' era stato concesso (o imposto?) e che sta a noi
                          riempire di senso, di valore, di qualità. Questo vale anche per gli artisti e per chi
                          di arte si occupa. Sono tante le iniziative rivolte all' intrattenimento, inventate
                          da artisti di tutte le discipline e diffuse grazie alla potenza dei social media: c' è
                          chi suona dai balconi, chi organizza flashmob di improvvisazione in video
                          conferenza, chi apre al pubblico musei digitali, chi mette online tesori da
                          cineteca, chi legge libri, racconti, poesie... e ovviamente favole! Da questa
                          strana combinazione nasce Favole in quarantena, l' appuntamento serale, in
                          diretta Facebook, con le favole per l' infanzia lette dal Personaggio in cerca d'
                          Autore. Ogni sera (più o meno!) alle 21, mi collego in diretta Facebook dalla stanza in cui passo la mia quarantena e
                          leggo una favola per l' infanzia, breve, lieve, divertente, educativa. Le favole, di pochi minuti, restano disponibili per
                          essere riascoltate e condivise via social e Whatsapp. Ho cominciato con Gianni Rodari, di cui ricorre il centenario,
                          per poi proseguire con altri autori, e il pubblico cresce. Ma il tempo avanza ancora, e allora giù a scrivere favole
                          nuove, come " La Tosse del 19", la prima - che io sappia - favola dedicata all' epidemia del Covid-19. Quanto
                          dureranno le Favole in quarantena? Ecco un' altra domanda a cui non saprei rispondere. Certo, la quarantena finirà.
                          Le cose belle, invece, non devono finire per forza... no? Claudio Di Filippo.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 17
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                                                                                 Il Piccolo Faenza

                          La lettera del cavaliere, ex RioneVerde, malato

                          Giovanni Malpezzi, sindaco, nei giorni scorsi ha condiviso su Facebook la
                          lettera di uno dei cavalieri del Palio. "In attesa di fornirvi l' aggiornamento sulla
                          pesantissima giornata di oggi - scrive Malpezzi sabato 21 marzo - , col
                          consenso dell' interessato, ritengo bello e opportuno condividere con voi
                          questa toccante testimonianza. Dal suo letto all' Ospedale di Ravenna mi ha
                          scritto Cristian Malavolti, che molti appassionati di Palio conoscono bene,
                          avendo vinto la Bigorda d' Oro nell' anno 2000 per il Rione Verde. Nel fargli di
                          cuore i migliori auguri di tornare presto a casa, invito tutti voi a riflettere sulle
                          sue parole. Per il bene vostro e degli altri: Restate a casa!". Ciao Giovanni, sono
                          Cristian Malavolti purtroppo la gente non capisce fino in fondo quello che sta
                          succedendo. Ci sono giovani e meno giovani che tuttora trasgrediscono alle
                          poche regole imposte per uscire a farsi giri inutili senza pensare che così
                          mettono in rischio l' intero sistema rischiando di farlo collassare ogni volta ci
                          sono persone invece che devono lavorare per forza e per senso di
                          responsabilità per garantire i servizi primari. Io ad esempio in Tim ho lavorato
                          fino a martedì stando attento a tutto ma felice di poter mantenere in contatto le
                          persone per non parlare di tutti quegl' angeli del sistema sanitario che per stipendi ridicoli sono lì in prima linea, col
                          sorriso sulla faccia, pronti a farti coraggio e ad assisterti facendo turni massacranti per garantire che tutti possano
                          continuare a vivere. La gente che fino a ieri ha criticato il nostro sistema sanitario dovrebbe chiedere scusa, non ci
                          sono battaglie politiche che tengano, ma solo impulsi individuali che portano persone speciali a fare quello per cui
                          sono votati aiutare il prossimo, persone che non conoscono e che non vedranno neanche mai più probabilmente. Io
                          sto combattendo la mia battaglia e grazie a loro la sto vincendo, sono ricoverato a Ravenna e positivo al Covid-19, le
                          mie condizioni ora sono buone e a giorni tornerò a Faenza a finire la quarantena in via domiciliare. ... Cristian
                          Malavolti.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 18
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                          La Bcc ravennate forlivese imolese

                          90mila all'Ausl

                          "Lo abbiamo sempre fatto, a maggiore ragione in questa situazione di
                          emergenza. La sanità pubblica è uno dei settori che la banca sostiene
                          attraverso la destinazione di risorse dal plafond di beneficenza che
                          annualmente l' Assemblea dei soci mette a disposizione del territorio. Con
                          questa donazione rafforziamo il nostro impegno per la comunità". Questo il
                          commento di Secondo Ricci ( foto) presidente de La Bcc ravennate forlivese
                          imolese, per la donazione di 90mila euro all' Ausl della Romagna per
                          incrementare la dotazione tecnologica degli ospedali di Ravenna e Forlì per
                          fronteggiare l' emergenza sanitaria collegata al Coronavirus nel territorio di
                          competenza della banca. La Bcc promuove inoltre a soci, clienti e dipendenti
                          un' iniziativa nazionale di solidarietà denominata # Terapie intensive contro il
                          virus. Le Bcc e le CR ci sono, coordinata da Federcasse, in collaborazione con
                          il Ministero della Salute. I soci e i clienti potranno donare sul conto corrente
                          intestato a Iccrea Banca IBAN IT84 W08 0000 3200 0008 0003 2006,
                          effettuando le disposizioni direttamente dai canali di home banking. Queste
                          iniziative di solidarietà si aggiungono al sostegno concreto che la Banca sta
                          dando alle famiglie e alle imprese del territorio per fronteggiare gli impatti economici e sociali collegati alla
                          emergenza Covid-19 attraverso specifici interventi di sospensione delle rate dei mutui e nuovi finanziamenti per #
                          ripartireinsieme. Un ringraziamento sentito è giunto dal direttore generale dell' Ausl Romagna, Marcello Tonini, all'
                          Istituto di credito e a tutti i soci, che "con questo encomiabile gesto di solidarietà confermano, in un momento
                          particolarmente difficile e drammatico per l' intera comunità, il sostegno e la generosità che da sempre La Bcc ha
                          dimostrato nei riguardi delle strutture sanitarie romagnole".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 19
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          Gruppo Tampieri

                          150mila agli ospedali

                          "Ci troviamo di fronte a un' emergenza inimmaginabile e le famiglie Tampieri
                          desiderano essere vicine a chi si trova quotidianamente a fronteggiarla". È
                          questo il primo commento di Andrea Tampieri ( foto) che, parlando a nome di
                          tutte le famiglie del gruppo, ha informato di un contributo di 150mila euro,
                          suddivisi pariteticamente fra i tre ospedali di Ravenna, Faenza e Lugo. Il
                          contributo è "finalizzato all' acquisto di presìdi e strumentazione a supporto dei
                          rispettivi pronto soccorso e delle medicine d' urgenza. Il nostro ringraziamento
                          va a tutti gli operatori del sistema sanitario che stanno lavorando senza sosta,
                          con un cuore davvero grande". Questo gesto si aggiunge alla donazione di
                          dispositivi di protezione individuale, nello specifico mascherine, che nei giorni
                          scorsi era già stata fatta ai reparti di terapia intensiva e al pronto
                          soccorso/medicina d' urgenza dell' ospedale hub Covid-19 di Ravenna. Il
                          Gruppo Tampieri si è attivato fin da subito per ottemperare alle disposizioni dei
                          vari decreti e ordinanze sul virus Covid-19. Fra le altre misure, è stata agevolata
                          la fruizione del lavoro agile per le attività che possono essere svolte a
                          domicilio, modificati gli orari dei turni per ridurre la compresenza nei reparti
                          produttivi e imposta l' osservanza di regole di stretta sicurezza anti-contagio al fine di tutelare al massimo la salute di
                          tutti i collaboratori e di chiunque debba accedere alle aziende. "Desideriamo anche ringraziare tutti i colleghi che con
                          il loro impegno ci consentono di assicurare la produzione di un bene, l' olio di semi, che risulta essenziale e che
                          comincia a scarseggiare in diverse regioni italiane" dichiara Carlo Tampieri, che è anche presidente del Gruppo oli da
                          semi di Assitol. "La nostra gratitudine verso i nostri dipendenti - concludono i Tampieri - va estesa ai molti fornitori
                          esterni, in particolar modo le imprese di pulizia e sanificazione, che si sono resi immediatamente disponibili a
                          intensificare il loro lavoro".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 20
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                          La Pichetti Fustelle di Solarolo fa visiere e mascherine

                          GLI EFFETTI DELL' EMERGENZA SI VEDONO ANCHE A SOLAROLO E QUESTA
                          VOLTA IN SENSO POSITIVO. L' AZIENDA DI ENZO PICHETTI LO SCORSO
                          ANNO HA FESTEGGIATO I 40 ANNI DI PRODUZIONE: PACKAGING PER
                          ALIMENTI E NON SOLO, FUSTELLE, BLISTER, SU BASI DI LEGNO O
                          PLEXIGLASS, BREVETTANDO ANCHE PROPRI PRODOTTI. ORA, DURANTE L'
                          EMERGENZA SANITARIA, IL TEMPO È DEDICATO ALLA PRODUZIONE DI
                          MASCHERINE E VISIERE PER DOTTORI, PER GLI ANZIANI DELLE CASE DI
                          RIPOSO E, IN CAMBIO, L' AZIENDA HA CHIESTO SOLO UNA DONAZIONE ALL'
                          AVIS DI SOLAROLO. LE MASCHERINE, QUASI 1 MILIONE A SETTIMANA, SONO
                          IN 'TESSUTO NON TESSUTO' CERTIFICATO, MENTRE LA LAVORAZIONE DI
                          MATERIALE PER LE VISIERE È PER CONTO TERZI. NELLA FOTO, ENZO
                          PICHETTI (PRIMO A SINISTRA) CON ALCUNI SUOI COLLABORATORI.

                                                       Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 21
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                                                                        Il Piccolo Faenza

                          errata corrige

                          I PROMOTORI DELLA MOSTRA " PANE DI VITA", ALLESTITA PRESSO LA
                          CRIPTA DELLA CHIESA DELLA BV DEL PARADISO, IN FAENZA, SI SCUSANO
                          CON I NOSTRI LETTORI PER L' ERRORE MESSO IN PAGINA LA SCORSA
                          SETTIMANA. L' IMMAGINE A SINISTRA È DI PIERGIORGIO DRIOLI E NON DI
                          SILVIA CASTROGIOVANNI, CHE INVECE HA MESSO IN MOSTRA IL
                          CROCEFISSO QUI A DESTRA.

                                                       Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          Temperatura sotto 0 tra lunedì e martedì

                          Gelo tardivo e improvviso fa strage nei campi e orti

                          Dalla pagina Facebook del Gruppo MeteoFaenza riportiamo alcuni dati di
                          temperature minime registrate nella notte tra lunedì e martedì scorso nel
                          comprensorio faentino, nelle colline e nei territori in pianura adiacenti: Faenza
                          centro:-0,6°C; Albereto: -3,3°C; Basiago: -2,2°C; Granarolo Faentino: -3,1°C
                          S.Lucia frazione:-1,6°C; Faenza nord via Ravegnana: -1,2°C; Solarolo: -2,6°C;
                          Cotignola: -2,1°C; Persolino:-1,8°C; Castellina di Brisighella: -2,9°C; S.Cassiano
                          sul Lamone: -5,7°C; Popolano di Marradi: -4,6°C. Ricordiamo che questi valori
                          sono misurati da centraline meteo poste a un' altezza standard compresa tra
                          1,70 e 2 metri di altezza, per cui ad altezze inferiori non si escludono valori di
                          1/2°C più bassi delle temperature appena menzionate. Tra i commenti si
                          registrano anche -10°C a Monte Romano, dai -2 ai -5°C a Sarna e -4,5°C a Pieve
                          Corleto. ai 20 gradi della settimana scorsa ai gradi sotto lo zero per un tempo
                          lunghissimo, fatale per le drupacee già in fiore, letteralmente bruciate da
                          questo improvviso abbassamento delle temperature. Le gelate estese dalla
                          collina alla pianura hanno provocato danni pesantissimi agli alberi da frutto, in
                          grande anticipo per effetto di un inverno bollente. Dal monitoraggio avviato da
                          Coldiretti Ravenna emerge un quadro a dir poco sconfortante. "Tra i filari di pesco, susini, pere e mele - afferma il
                          direttore di Coldiretti Ravenna Assuero Zampini Dle gemme pronte sono state intrappolate dal ghiaccio e bruciate
                          dal freddo mentre gravi danni si contano anche per le orticole, in primis per le primizie di stagione, dalle bietole alle
                          cicorie fino ai piselli". Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l'
                          eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta
                          con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il
                          rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi
                          con costi per oltre 14 miliardi di euro a livello nazionale in un decennio. "Abbiamo già attivato le procedure finalizzate
                          alla richiesta dello stato di calamità", afferma il presidente Nicola Dalmonte invitando i propri soci a segnalare i danni
                          rilevati, anche con documentazione fotografica.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 23
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          Anziano muore sulla pista ciclabile

                          Nel tardo pomeriggio di sabato 21 marzo, un ciclista 72enne è stato trovato
                          morto sulla pista ciclabile di via Boaria, all' altezza del sottopassaggio. L'
                          allarme dato da alcuni automobilisti di passaggio, ha portato sul posto i sanitari
                          del 118 e la Polizia locale di Faenza. Ma quando sono giunti non hanno potuto
                          far altro che constatare il decesso del 72enne. La causa più probabile del
                          decesso sarebbe da ricondursi a un malore improvviso. Tuttavia si procederà
                          con necessari accertamenti volti a escludere altre cause. Per cui occorre
                          aspettare almeno lunedì perché l' autorità giudiziaria possa sgombrare il campo
                          da altre ipotesi.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          Furto fuori comune

                          Tantissime le scuse per giustificarsi tra cui quella di una donna di mezza età,
                          che da Faenza si era recata al Conad di Modigliana per fare acquisti. Mentre
                          attendeva in fila alle casse, approfittando della lunga attesa, ha sfilato il
                          portafogli a un coetaneo anche lui in fila. Terminati gli acquisti la signora è
                          rientrata alla propria abitazione di Faenza, gettando lungo il percorso il
                          portafogli dal quale aveva sottratto 200 euro in contanti. Il malcapitato
                          accortosi della mancanza del portafoglio si è recato al comando dell'Arma di
                          Modigliana per sporgere denuncia. Successivamente i militari, dopo aver
                          visionato le telecamere di videosorveglianza dell'esercizio commerciale, hanno
                          individuato l'autrice del furto. La donna è stata raggiunta nella propria
                          abitazione e denunciata per furto e violazione dell'art. 650.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 25
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                          Contributo macellai

                          Il sindacato Macellai aderenti ad Ascom Confcommercio vuole esprimere la
                          propria vicinanza al Sistema Sanitario Nazionale, a tutto il personale medico e
                          paramedico che si trova a dover affrontare una situazione di grave emergenza
                          a causa del Coronavirus. Il loro modo di lavorare, professionale e instancabile,
                          oltre a essere sotto gli occhi di tutti è di esempio per la nostra comunità. In
                          questo scenario di estrema emergenza il sindacato Esercenti Macellerie ha
                          voluto donare la somma di euro 2mila a favore dell'Ospedale di Ravenna, da
                          utilizzare per le necessità più rilevanti in questo momento. Il sindacato esprime
                          il proprio ringraziamento e la propria solidarietà a tutti gli operatori che si
                          stanno adoperando affinché questa situazione sia superata nel migliore dei
                          modi.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
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                          Mei: oltre 1.100 visualizzazioni

                          Il Mei - Meeting delle Etichette Indipendenti, che celebra i suoi 25 anni dal 2 al 4
                          ottobre prossimi, prosegue nella sua attività online al servizio della creatività
                          musicale indipendente ed emergente e fa nascere nelle sue pagine Facebook e
                          Instagram e sul suo sito un corso con il cantautore Edoardo De Angelis e il
                          chitarrista rock Cristian Cicci Bagnoli, mentre si stanno preparando altri corsi.
                          Dopo aver lanciato il primo tutorial per la produzione di un brano indie a cura di
                          Gianluca Lo Presti, ecco il corso Cantautori si diventa con Edoardo De Angelis
                          che nella prima lezione di lunedì 23 marzo ha registrato 1.100 visualizzazioni in
                          un giorno solo. Il corso di chitarra elettrica online dal titolo Primi Respiri Rock
                          invece presenterà qualche esercizio e qualche segreto per personalizzare la
                          mano destra e sciogliere la sinistra e diventare un grandissimo chitarrista rock.
                          Le lezioni, dopo mercoledì 25 marzo, proseguiranno per altri tre mercoledì
                          sempre con inizio alle ore 15.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                          Anche il Polo faentino sforna online i nuovi dottori

                          Tebano: 16 nuovi enologi

                          Tebano ha i suoi primi laureati online. La prima seduta in tal senso si è chiusa
                          venerdi 20 marzo per il corso di laurea in Viticoltura ed Enologia dell' Università
                          di Bologna, che appunto ha sede presso il Polo di Tebano. Sono stati sedici i
                          neolaureati del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-alimentari, che
                          hanno approfittato della modalità telematica messa a punto dall' Ateneo di
                          Bologna. "Queste lauree online sono l' ennesima dimostrazione dell' impegno
                          che l' Alma Mater pone nei confronti della propria comunità studentesca per
                          garantire il diritto allo studio", commenta il professore Andrea Versari,
                          coordinatore del Corso di laurea in Viticoltura ed enologia. I membri della
                          commissione e i laureandi si sono tutti collegati ognuno con il proprio
                          computer da casa, nel rispetto delle norme di sicurezza previste dall'
                          emergenza Coronavirus. I commissari hanno seguito le presentazioni dei
                          candidati per poi fare domande sui contenuti della tesi e al termine gli studenti
                          sono stati proclamati dottori in viticoltura ed enologia con la formula" Ipsa
                          scientia potentia est. Per aspera ad astra, ad maiora semper". Al termine dell'
                          emergenza sanitaria verrà organizzata una celebrazione pubblica per dare la
                          giusta enfasi a un evento così importante, non solo per i laureati, ma anche per parenti e amici. Questi i 16
                          neolaureati: Riccardo Bicego, Lorenza Deriu, Giulia Gatti, Giulia Nordi, Martina Sbrighi, Daniele Tontini, Fabrizio
                          Tugnoli, Davide Zenobi, Nicola Balzani, Pietro Buzzolo, Chiara Camporesi, Fabio Lanciotti, Chiara Petrelli, Martina
                          Quajani, Andrea Razzaboni, Andrea Zaccarelli. Tutti bravi questi giovani enologi, ma una menzione particolare a tre di
                          loro che hanno meritato la lode: Giulia Gatti, Fabrizio Tugnoli e Davide Zenobi.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 28
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                          Zero bottino

                          Ma danni tanti, per diverse centinaia di euro: è quanto accaduto la scorsa
                          settimana al New Company bar di via Galvani. Ignoti, con un grosso palanchino,
                          hanno forzato l'ingresso e hanno raggiunto due slot machine nonostante un
                          fumo intenso emesso dal particolare antifurto del locale. Hanno rovesciato le
                          slot, ma queste erano già state svuotate dai proprietari prima di chiudere causa
                          il provvedimento anti virus.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
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                          Vigile condannato

                          Gian Carlo Valgimigli deve farsi 4 anni e dieci mesi di reclusione, più un
                          risarcimento di 10mila euro. Lo ha deciso il Tribunale che gli ha riconosciuto il
                          reato di estorsione ai danni di un noleggiatore di autovetture di lusso, costretto
                          a versare 5mila euro per essere tutelato da una banda di albanesi. Valgimigli
                          aveva poi preso a noleggio dalla concessionaria una Porche per qualche
                          giorno in agosto 2019, e una Ferrari a settembre e non ha mai saldato il dovuto.
                          Il vigile, sospeso subito dal lavoro, è in carcere dal 24 settembre scorso e ha già
                          rimborsato 3.800 euro. Non va dimenticato che su Valgimigli sono in corso
                          altre indagini. Una per istigazione al suicidio nei confronti del socio 64enne di
                          una macelleria cittadina che cercava di indurlo a cedergli la casa; l'altra per
                          strani viaggi con meta in Vaticano.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 30
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                          Morgese segretario

                          La Segreteria Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri ha nominato
                          temporaneamente segretario provinciale di Ravenna Giovanni Morgese. Questi
                          ha commentato di essere profondamente onorato di aver ricevuto un così
                          prestigioso incarico e di essere pronto a mettere in campo tutto se stesso per
                          tutelare il benessere del personale operante nella provincia. Come primo atto di
                          insediamento pone l'accento sulla lettera già trasmessa dal Segretario
                          Regionale al presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, per
                          chiedere un protocollo sanitario che preveda che tutto il personale venuto a
                          contatto con caso Covid 19 accertato sia sottoposto tempestivamente a
                          tampone. Cui si aggiunge richiesta di forniture adeguate di mascherine
                          chirurgiche anche per tutti i carabinieri.

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                                                                                  Il Piccolo Faenza

                          Brisighella - Gli scout e l' emergenza

                          L' impegno educativo continua

                          Stare a casa, ma mantenere saldo il fazzolettone al collo: una sfida educativa
                          che è stata accettata al tempo del Coronavirus dal gruppo scout Valdilamone,
                          realtà Agesci che riunisce una sessantina di ragazzi e ragazze della vallata. In
                          questi giorni difficili, infatti, il Branco (lupetti e lupette di 8-12 anni), il Reparto
                          (guide ed esploratori di 12-16 anni) e il Clan (rover e scolte di 16-18 anni) non si
                          sono fermati, ma stanno adottando soluzioni creative e a distanza per
                          proseguire al meglio le proprie attività testimoniando ogni giorno, ognuno nel
                          proprio contesto, i valori della promessa e della legge scout. Ed è proprio la
                          legge scout il punto di riferimento di queste settimane tanto strane e difficili,
                          ma che vanno affrontate. " La guida e lo scout sanno obbedire" recita infatti il
                          7° punto, e indica la strada da seguire come gruppo in questo momento di
                          criticità. "Tutti quanti noi stiamo vivendo un' emergenza sanitaria che mai ci
                          saremmo immaginati di dover affrontare - affermano i capi del Valdilamone -;
                          ognuno di noi viene dunque richiamato alla propria responsabilità di cittadino e
                          a operarsi per impedire a questo avversario di avere vita facile nel diffondersi.
                          Nel frattempo come comunità capi ci attiveremo con modalità nuove e
                          creative per mantenere vivo e acceso il rapporto di fiducia con i nostri ragazzi e le famiglie cercando di portare
                          avanti il nostro fine educativo". È proprio in questi momenti di emergenza, infatti, che lo spirito di gioco, avventura e
                          servizio tipici dello scoutismo devono tendere una mano concreta a tanti giovani per affrontare questo momento di
                          crisi e, anche se a distanza, tengono salda una comunità in cui poter riferimento per giocare, crescere e approfondire
                          la realtà complessa che ci circonda. " Non esiste buono o cattivo tempo, ma solo buono o cattivo equipaggiamento"
                          diceva Baden Powell, il fondatore dello scoutismo: ecco allora che i capi si sono 'equipaggiati' di idee, soluzioni
                          tecniche (dai programmi di videoconferenza come Skype a Meet) e soprattutto di entusiasmo per continuare ad
                          affiancare i propri ragazzi, testimoniando che si è scout sempre, soprattutto nei momenti di difficoltà. " Sorridono e
                          cantano anche nelle difficoltà" si legge infatti all' 8° punto della legge scout. Allora a lupetti e lupette arrivano i
                          videomessaggi dei loro vecchi lupi che raccontano le storie di Mowgli e Bagheera per immergerli nelle atmosfere e
                          nel mondo fantastico del Libro della Giungla, facendoli viaggiare oltre le mura di casa con la fantasia. Esploratori e
                          guide si cimentano invece in sfide ogni volta diverse: da gare di cucina in cui devono realizzare pancake (le famiglie
                          saranno contente) a contest fotografici che stimolano la creatività, facendo squadra anche a distanza. Anche i più
                          grandi rover

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 32
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                          venerdì 27 marzo 2020

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                                                                              Il Piccolo Faenza

                          e scolte, a loro modo, viaggiano, e colgono l' opportunità per costruire assieme la route estiva sulle Alpi,
                          confrontandosi e valutando possibili percorsi e luoghi significativi da vivere nei prossimi mesi. Perché non basta
                          scrivere con un hashtag # andratuttobene perché questo accada, ma come diceva Baden Powell dobbiamo
                          concretamente " sforzarci sempre di vedere ciò che splende dietro le nuvole più nere". Finché riusciremo a vedere
                          quella luce, anche con brutto tempo, allora sì, andrà veramente tutto bene. Samuele Marchi.

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                                                                                 Il Piccolo Faenza

                          J' ha rubê la funtâna

                          All' inizio del terzo atto di Tri de int e' fôran vëc, quella gran bella commedia che
                          è stata e tornerà presto a essere un cavallo di battaglia della Berton, Canucèta (
                          e' ciacarõ del cortile del Forno vecchio) entra in scena correndo e urlando: " J'
                          ha rubê la cadéna!" (la catena d' oro regalata allaMadonna da Budlaza) e
                          smuove un su su che non vi dico sia nel Forno vecchio che per tutto il Borgo.
                          Cosa c' entra tutto questo con il furto di una fontana? C' entra, eccome se c'
                          entra! L' altro giorno in Borgo si è scatenato un tale su su che quello della
                          commedia non ci razza neanche i piedi! " J' ha rubê la funtâna! J' ha rubê la
                          funtâna dlaMasõ!" era il grido che echeggiava e si rincorreva da un canto all'
                          altro del Borgo. Da Porta delle Chiavi al Ponte delle Grazie, dai Fiori alla
                          Torretta, in via di Sopra, di Sotto, int la strê d' Mëz, e' bus de cã, lungo l' argine
                          del fiume e pu zo int la Cangiâna! Un giro di chiacchiere che non vi dico,
                          simbene che non si siano visti dei racozzi per via di quel vigliacco del
                          Coronavirus che ci fa stare a distanza. Chiacchiere che correvano dalle finestre
                          alle porte aperte, da una parte all' altra delle strade, con telefoni, telefonini,
                          messaggini, whatsapp, facebook che le alimentavano. Il tutto è iniziato con la
                          scoperta del "furto", avvenuto fra il 12 e il 13 marzo, fatta dall' amico Pier Giorgio Bettoli, uno degli "Amici della
                          Commenda", nella sua veste di "sagrestano" dla Masõ. Per rinnovare l' acqua ai fiori della chiesa è andato, come suo
                          solito, ad attingerla alla storica fontanella situata sul marciapiedi che corre a fianco del complesso della Commenda,
                          ma con sua grande sorpresa non l' ha trovata più. " Questa mo néca! " Lui fin da bambino ha abitato proprio lì impetto
                          e, come varie generazioni di borghigiani, a quella fontanella ci ha bevuto e c' è andato smilanta volte a prendere l'
                          acqua, quindi potete ben immaginare la sua meraviglia nel trovare, sul posto della fontana, una chiazza di catrame
                          messo lì per otturare il buco. " Questa mo nénca!". E ha cominciato a chiedere ai dirimpettai se sapevano che fine
                          avesse fatto la fontana. I Tanesini, quelli della ferramenta che ci sta di fronte, avevano visto sì che c' era qualcuno
                          che ci trafficava attorno, ma con il da fare che ci hanno sempre non ci avevano badato più di tanto, pensando

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 34
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                          venerdì 27 marzo 2020

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                                                                                  Il Piccolo Faenza

                          che fossero operai mandati dal Comune. Non c' è voluto altro! Si sono subito scatenati i commenti di quelli che
                          erano in attesa di essere serviti! " Sè, cavìv da lè, j upareri de Cumõ! Qui j' era lêdar, travstì da upareri de cumõ!". "Per
                          forza, con tutta la gente a casa, adesso non possono più entrare negli appartamenti e allora si attaccano a quelle
                          cose antiche lì , che poi lo sanno solo loro i soldi che ci tirano fuori. Non vi ricordate che anche alla fontana della
                          piazza ce ne hanno portato via dei pezzi che non si sono trovati più?". E avânti a bajunèta in câna, anche quando
                          sono stati fuori dalla ferramenta e così, fama volitat dicevano i latini, e' Bôrg u s' è impinì d' ciàcar, d' cvèli che
                          adesso chiamano le fake news. Senza badare a quel che si diceva in giro, il buon Giorgio ha informato gli Amici della
                          Commenda, suoi stretti collaboratori, che si sono dati da fare per sgavagnare la matassa della sparizione della
                          fontanella dla Masõ. Sapete cosa ne è venuto fuori? La funtâna dla Masõ, che per un secolo buono buono è rimasta
                          lì al suo posto resistendo anche al passaggio del fronte, non è stata rubata, ma è stata rimossa dai veri operai inviati
                          dal Comune perché "rappresenta un intralcio per il passaggio degli alunni che frequentano la vicina scuola Carchidio-
                          Strocchi". Ma si potrà? La funtâna dla Masõ fa parte della storia del Borgo e non è mai stata d' intralcio! Ve lo dice il
                          sottoscritto che ha insegnato alla Strocchi per una trentina d' anni, passando su e giù per quel marciapiedi smilanta
                          volte con scolaresche intere e così l' hanno fatto pure i miei colleghi. Fra questi voglio ricordare il professor Giovanni
                          Resta che a cavallo del 2000 aderì con i suoi ragazzi a un progetto per censire e ricostruire la storia delle fontane di
                          Faenza. Fra queste c' era anche la funtâna dla Masõ. A nome degli Amici della Commenda, di cui mi onoro di far
                          parte, chiedo al nostro sindaco e agli assessori competenti di rimetterla lì dove l' abbiamo vista da sempre. Se poi
                          agli alunni del Borgo verranno fornite notizie sulla storia di questa fontanella, impareranno ad apprezzarla e non la
                          riterranno più un intralcio. Mario Gurioli.

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                          CORONAVIRUS | A Faenza Rosso, Giallo e Borgo Durbecco in campo per chi ne ha necessità

                          Spesa e consegna a domicilio, volontari rionali già operativi

                          Damiano Ventura Nell' emergenza sanitaria che imperversa in lungo e in largo
                          ben oltre i confini del Paese c' è chi ha deciso di togliersi il costume storico per
                          indossare i panni del volontario rendendo un servizio in favore di chi ne ha
                          necessità. Il mondo del Palio faentino dunque scende in campo contro il
                          Coronavirus e lo fa attraverso i rionali, in particolare quelli del Rosso, del Giallo e
                          del Borgo, i quali si sono organizzati nelle scorse settimane attivando iniziative
                          come la consegna della spesa a domicilio. «Inizialmente abbiamo ricevuto un
                          paio di chiamate al giorno spiega Gianluca Mainetti, coordinatore dell' iniziativa
                          per il rione Rosso - ma ora i numeri sono in aumento. Qualcuno era un po'
                          titubante e adesso invece c' è chi ci richiama perché si è trovato bene. Non
                          provvediamo solo alla spesa, che facciamo preferibilmente dove ci indica chi ci
                          incarica, ma ci siamo resi disponibili anche per sbrigare alcune commissioni, per
                          esempio c' è stato un signore che ci ha chiamato perché doveva inviare una
                          lettera». Servizi ordinari che vengono svolti gratuitamente anche da altre
                          associazioni ed enti come la Croce Rossa Italiana e la Protezione Civile, i quali
                          certamente sono più formati e sui quali si può contare anche per la consegna di
                          medicinali ed altri innumerevoli servizi. I rioni però si sono messi in gioco lo stesso ed anzi stanno facendo rete
                          dimostrando una solidarietà notevole anche tra di loro perché in effetti in questo genere di attività non ci sono
                          bandierine da mettere o campanilismi da difendere ma solo la voglia di aiutare la collettività. «E' scritto nei nostri
                          statuti - sottolinea il Priore del Borgo Durbecco Filippo Rava - e nei nostri quartieri siamo un punto di riferimento. Noi
                          abbiamo fatto finora una trentina di interventi. Funziona così: appena riceviamo la chiamata ci attiviamo nel gruppo
                          whatsapp che abbiamo creato appositamente e chi in quel momento è disponibile risponde alla chiamata. Ciascuno
                          è riconoscibile perché indossa il fazzoletto del rione e a chi ci chiede di svolgere il servizio forniamo il nominativo
                          dell' incaricato, una sorta di garanzia per evitare possibili truffe». Oltre ai vessilli di appartenenza gli incaricati
                          utilizzano inoltre guanti e mascherine protettive. In media per ogni rione coloro che hanno dato la propria
                          disponibilità, sono circa una ventina, tutti di età compresa tra i 18 e i 50 anni. «Ora siamo nell' ordine delle 7 o 8
                          chiamate al giorno - puntualizza Daniele Lama, coordinatore per il Rione Giallo - tant' è che abbiamo deciso di creare
                          un gruppo di comunicazione tra i responsabili dei vari rioni per gestire meglio le richieste. Facciamo questo tipo di
                          servizio di consegna anche per i supermercati, che visto il grosso lavoro che ogni giorno svolgono, talvolta ci fanno
                          contattare dai

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 36
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