Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 06 maggio 2020
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Unione della Romagna Faentina mercoledì, 06 maggio 2020 Prime Pagine 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 06/05/2020 06/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 06/05/2020 06/05/2020 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 06/05/2020 06/05/2020 Italia Oggi 7 Prima pagina del 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 6 8 «Staniamo il virus: raddoppieremo i tamponi» 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 30 10 «Ritorno alla normalità» 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37 12 Scuola, distribuite 489 sim e assunti sei assistenti tecnici 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41 14 Prima pagina Faenza Lugo 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41 15 Mercati aperti Ma niente Festa dell' Ascensione 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 16 Cavalieri di nuovo in sella Ripresi gli allenamenti 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42 17 Zita Laghi ha spento cento candeline 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43 18 Aree verdi prese d' assalto: «Finalmente» 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43 20 Ciclisti, riparte subito l' attività sui pedali 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 22 «Non sarà facile sostituire Malpezzi» 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 24 La benzina prende fuoco Ragazzo di Casola finisce all' ospedale 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 25 Spostamenti permessi fra Modigliana, Brisighella e Faenza 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 26 L' acqua torna a zampillare dalla fontana di Aldo Rontini 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 27 Addio al maestro Fernando Rava, mago del tornio e dei decori 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 28 Voglia di musica: i negozi di dischi pronti a ripartire 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55 30 Il primo romagnolo con la maglia della Juve
06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56 32 Fantinelli studia da dottore e per l' azzurro 06/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56 34 E-Work, Rossi ufficiale per l' undicesima volta Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 06/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3 35 Cup preso d' assalto L' Ausl: «Non affollate gli sportelli» 06/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 36 Faentino scelto dalla Coca Cola per un video a sostegno della Cri 06/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 38 Sì agli spostamenti tra i comuni di Faenza, Brisighella e Modigliana 06/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 39 Il Gruppo Disabilità lancia raccolta di fondi per finanziare le attività 06/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 40 Palio: scoperto in una soffitta un importante documento storico 06/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 42 Solarolo, ripartono i mercati ma niente Festa dell' Ascensione 06/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 42 43 «I territori come il nostro ora hanno più chance delle grandi città d' arte» 06/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35 45 QUARANTENA COMPILATION 06/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 17 GIOVANNI MORINI 46 Faenza e Rossi restano assieme un' altra stagione Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 06/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 2 Gianni Trovati 47 Comuni, crollano le entrate: -2,7 miliardi in quattro mesi 06/05/2020 Italia Oggi Pagina 36 49 Fase 2, riaprono gli sportelli p.a. 06/05/2020 Italia Oggi Pagina 36 SERGIO TROVATO 51 Nuova Imu, per i comuni mani libere sui regolamenti
[ § 1 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 7 9 6 2 5 6 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 6 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Staniamo il virus: raddoppieremo i tamponi» L' Emilia Romagna punta a farne 10mila al giorno entro maggio, priorità a famiglie e ospizi. Test sierologici concentrati a Rimini e Piacenza di Giuseppe Catapano BOLOGNA L' obiettivo è fissato: arrivare a diecimila tamponi al giorno a fine mese. L' Emilia Romagna ha la sua road map. È la sintesi di una strategia annunciata dal governatore Stefano Bonaccini, ribadita dal commissario ad acta Sergio Venturi - che sabato lascerà il proprio incarico - e dall' assessore alla Sanità Raffaele Donini: fare più test e accelerare l' attività di monitoraggio. Con la Fase due, quella della ripartenza e della convivenza col virus, tale strategia entra nel vivo. Più tamponi, dunque. Ma a chi? «Inseguiamo il virus a domicilio» l' istantanea di Donini. Vuol dire priorità alle case di riposo per anziani e alle abitazioni private, «che rimangono i due fronti più delicati». In caso di contagio accertato, «si isola immediatamente la persona risultata positiva al Coronavirus, trasferendola in ambienti idonei in termini di sicurezza sanitaria». Oltre alle strutture per anziani e alle case «continueremo a monitorare altri ambiti e categorie, a cominciare dai sintomatici. Da tempo diamo particolare attenzione a coloro che, oltre agli operatori sanitari, per motivi diversi presentano una maggiore esposizione al rischio. E si partirà - spiega l' assessore alla Sanità - anche con i test sierologici alla popolazione: abbiamo appena annunciato il via alla prima campagna di screening a Piacenza», e Bonaccini precisa: «Test sierologici soprattutto a Piacenza e Rimini, le zone più colpite». Per quanto riguarda i tamponi, il proposito è quello di arrivare più avanti a un picco di 15mila in un giorno. Vorrebbe dire quasi il triplo di quelli attuali. Ieri ne sono stati rilevati 5.700, lunedì 3.300 e domenica 5mila. Ma più attività di monitoraggio significa maggiore possibilità di scovare la presenza del virus, in particolare nei soggetti asintomatici, e migliore capacità di arginarne la diffusione. L' Emilia Romagna conta al momento oltre 206mila test svolti, terza regione italiana per quantità totale alle spalle di Lombardia e Veneto. Nei giorni scorsi il commissario Venturi ha spronato le Asl a «fare tamponi: è bene che le aziende sanitarie ne programmino anche nei fine settimana, perché presto ci sarà un incremento». Di conseguenza aumenterà l' attività dei laboratori che dovranno analizzare i test. «Oggi - ragiona Donini - siamo in grado di processarne circa 7mila al giorno. Di questi 3.500 vengono garantiti dalla rete dei nostri laboratori pubblici, quello di Pievesestina per la Romagna, il Sant' Orsola a Bologna e quelli di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, altri 1.500 dal servizio zooprofilattico di Modena e dall' Università di Parma, un migliaio da altri due laboratori privati a cui ci siamo rivolti, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 7 9 6 2 5 6 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) uno di Faenza e uno di Verona». Una rete che lavora sette giorni su sette «e che potenzieremo con l' acquisto di nuove macchine, in modo da poter accrescere la nostra capacità di screening». Non si segnalano problemi di approvvigionamento - anche grazie alla scorta delle settimane scorse - e nemmeno carenza di reagenti per le analisi nei laboratori. «Per questi motivi - chiosa Donini - dico che l' obiettivo di arrivare a 10mila tamponi a fine mese è a portata di mano». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 7 9 6 2 5 5 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 30 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Ritorno alla normalità» L' infettivologo Paolo Bassi, che dirige il reparto, chiede un incontro con i medici di tutta la provincia: «Necessario lo scambio di pareri clinici» L' ospedale si avvia a un graduale ritorno alla normalità dopo le settimane di emergenza trascorse e un' aria nuova, più serena, si respira anche al reparto Malattie infettive del Santa Maria delle Croci diretto dall' infettivologo Paolo Bassi. Dottor Bassi, qual è ora la situazione? La terapia intensiva si è svuotata? «Sì e rimangono poco più di dieci ricoverati al quarto piano, adibito a Covid Hospital. Al quinto è tornata Chirurgia e ci si prepara anche ripristinare gli appuntamenti ambulatoriali con le regole che tutti sappiamo. Si torna alla normalità». Da adesso in poi su cosa bisognerà concentrare soprattutto l' attenzione? «È necessario creare un percorso ragionevole e non dettato dall' ansia che possa orientare in modo congruo la gestione dei pazienti sul territorio». E questo come può accadere? «Ho chiesto di convocare un incontro in videoconferenza con i medici di medicina generale di tutta la provincia. L' obiettivo è avere uno scambio di pareri clinici, di informazioni, di stabilire una collaborazione proficua per la gestione del virus sul territorio, anche nelle sue manifestazioni più rare». Si spieghi meglio. «In casi rarissimi il Covid può favorire l' infiammazione dei piccoli vasi a tutti i livelli e anche trombosi. Sono manifestazioni tardive e, ripeto, molto rare. A me, in oltre due mesi di emergenza è capitato di imbattermi in uno solo di questi casi. Per questo è giusto che ci sia scambio di informazioni tra i medici e che si crei una osservatorio dove i medici si confrontino e facciano periodicamente segnalazioni». Sono già stati fissati gli incontri? «Quello con i medici di Ravenna c' è appena stato ed entro la fine della settimana ci saranno quelli con i colleghi di Lugo e Faenza. La collaborazione mirabile che si è sviluppata in queste settimane all' interno dell' ospedale ora si deve estendere al territorio. Perché non adottarla come modalità Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 7 9 6 2 5 5 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) stabile di lavoro?». Il ritorno del virus in autunno è solo un' eventualità o dobbiamo darlo per scontato? «Chiunque dicesse di avere certezze su questo sarebbe un mentitore. Impossibile fare previsioni, mi viene in mente la Sars, che può essere considerata come il 'nonno' del Covid-19. Ha circolato tra il 2002 e il 2003, poi è sparita, o meglio alle nostre latitudini non si è più manifestata». E se in autunno si manifestasse nuovamente qualche caso di Covid? «È fondamentale vaccinarsi contro l' influenza. Aiuterebbe a individuare più velocemente i malati di Covid, i sintomi sono molto simili e chi è vaccinato ha veramente pochissime possibilità di prendersi l' influenza». Sul nostro territorio la percentuale di popolazione venuta a contatto con il virus è molto bassa. Da cosa è dipeso? «Abbiamo avuto fortuna, da noi non si sono verificati eventi scatenanti come accaduto altrove, ad esempio la partita di calcio a Bergamo. E poi il sistema sanitario è stato efficiente, la direzione locale dell' ospedale, diretta da Paolo Tarlazzi, è stata un punto di riferimento e di raccordo importante e sul territorio con l' Igiene pubblica che ha bene. Siamo riusciti a rimanere sempre qualche metro davanti al virus». Una percentuale bassa di contagi però ci rende parecchio lontani dal raggiungere l' immunità di gregge. «È un punto di vista. In ogni modo le sierologie non sono ancora partite, quindi è prematuro parlare di immunità di gregge. Inoltre nessuno sa con esattezza quanto gli anticorpi siano neutralizzanti, cioè se rendono immuni dal contagio ed eventualmente quando dura questa immunità». Dopo la prima fase di emergenza consumata nelle strutture sanitarie, dunque l' attenzione si sposta sul territorio. «Ora è lì che bisogna tenere gli occhi aperti. Per questo serve la collaborazione dei medici di medicina generale, dell' Unità speciale che si occupa dei malati di Covid a domicilio. Bisogna essere presenti, ma senza panico». Annamaria Corrado. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 7 9 6 2 6 6 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 37 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Scuola, distribuite 489 sim e assunti sei assistenti tecnici Per far fronte all' emergenza D' Angelo (Cgil): «La didattica a distanza non è la normalità» La didattica a distanza, che sta accompagnando da settimane le lezioni, rappresenta una risposta a una situazione emergenziale. «Vogliamo ringraziare - dicono dalla Flc Cgil - gli insegnanti e il personale Ata che, nei 44 istituti ravenanti, da subito si sono attivati per garantire la vicinanza agli studenti in questo momento difficile e inedito». Non tutte le famiglie erano attrezzate per rispondere all' emergenza e i dirigenti scolastici di ogni grado di istruzione hanno distribuito centinaia di device oltre che 489 schede sim agli studenti degli istituti del territorio. Queste shcede, sono state consegnate al polo tecnico-professionale di Lugo (74), all' Itip Bucci di Faenza (75), all' Ip Persolino Strocchi, sempre di Faenza (76), 77 sono andate all' Ips Olivetti-Callegari di Ravenna, 78 all' istituto alberghiero Tonino Guerra di Cervia e, infine, 79 all' istituto alberghiero Artusi di Riolo Terme. Sono stati assunti inoltre, a tempo determinato, 6 assistenti tecnici per gli istituti comprensivi (che includono infanzia, primaria e medie) della provincia. «La Flc condivide questa scelta che ha permesso di avviare e implementare, con ad esempio la predisposizione dei device, la didattica a distanza - spiega Marcella D' Angelo, segretaria generale della Flc Cgil Ravenna -. Avere in organico assistenti tecnici anche negli istituti comprensivi migliora l' offerta formativa». E in vista della ripresa delle attività scolastiche a settembre, «dovrà essere accompagnata da una serie di investimenti - continua la D' Angelo -. Bisognerà intervenire sugli edifici scolastici, dato che abbiamo classi troppo numerose e aule non particolarmente spaziose». Un altro problema è poi il punto sugli organici. «La didattica a distanza non è e non può essere considerata la condizione normale, ma è la risposta che i docenti stanno egregiamente fornendo in questa situazione inaspettata ed eccezionale. Può essere complementare alla didattica in classe, ma non può sostituirla». Secondo la segretaria, la scuola sta andando avanti «solo attraverso lo spirito di responsabilità dei protagonisti che, con il lavoro in remoto, riescono a garantire il diritto allo studio. In questa situazione d' inedita emergenza stanno affiorando, purtroppo, tutte le criticità della scuola pubblica, martoriata da anni di tagli agli organici e alle risorse». «L' organico previsto del personale scolastico non sarà però in grado di garantire l' avvio delle lezioni - conclude il segretario generale della Flc Cgil Ravenna -, che sarà caratterizzato da importanti disposizioni per rispondere all' emergenza dettata dalla pandemia. Servono investimenti ingenti per potenziare sia Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 7 9 6 2 6 6 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) gli organici che le strumentazioni in dotazione agli istituti». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 7 9 6 2 7 9 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 41 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza Lugo Prima pagina Faenza Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 7 9 6 2 6 5 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 41 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Solarolo Mercati aperti Ma niente Festa dell' Ascensione Era praticamente scontato, viste le attuali misure restrittive, ma ora è ufficiale che quest' anno non si farà la Festa dell' Ascensione a Solarolo: impossibile per la Pro Loco metterla in piedi con le norme attuali. A Solarolo ripartono invece il mercato del giovedì mattina e il mercato del Contadino del lunedì. Per poter rispettare le norme di distanziamento tra i banchi e la recinzione e controllo dell' area, questi mercati saranno spostati temporaneamente nel Piazzale di Via Kennedy a fianco dello stadio Comunale. L' accesso all' area sarà controllato dai Volontari della Protezione Civile e dal nuovo Gruppo Giovani Volontari nato durante l' emergenza ed attivo su più fronti. Sarà obbligatorio l' uso delle mascherine. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 7 9 6 2 8 0 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cavalieri di nuovo in sella Ripresi gli allenamenti Soddisfazione fra i capi delle scuderie, la cui attività è ricominciata lunedì: «I cavalli ne avevano bisogno. L' importante era ripartire» Dopo quasi 50 giorni di stop forzato, con la Fase 2, da lunedì scorso i cavalieri rionali hanno potuto riprendere gli allenamenti. Come abbiamo scritto tempo fa, le manifestazioni 2020 del Palio del Niballo sono state rinviate a fine estate, ma la possibilità di svolgerle nelle forme consuete e con la partecipazione della cittadinanza sarà oggetto di ulteriori valutazioni da parte del Comitato Palio a inizio giugno, nel rispetto delle prescrizioni date dalle autorità. A onor del vero, lo stop in questi quasi due mesi, aveva riguardato solo i cavalieri, mentre i cavalli, seppure in tono minore, essendo cavalli da corsa, erano stati sempre 'mossi'. Onde attenersi alle nome dettate dalle autorità competenti, di comune accordo è stato predisposto dai 5 capi scuderia un vademecum da rispettare fino a nuove indicazioni. Tutti gli addetti di scuderia dovranno obbligatoriamente indossare la mascherina. Nelle aree comuni, come ad esempio giostra, campi di allenamento o tondini è obbligatorio, da parte degli addetti, anche l' utilizzo di guanti monouso. I cavalieri dovranno utilizzare obbligatoriamente la mascherina protettiva immediatamente prima edimmediatamente dopo aver montato. È obbligatorio per gli addetti a terra rispettare il distanziamento di un metro. Ci sarà l' accesso contingentato ai campi di allenamento secondo i seguenti criteri: 5 binomi nel rettangolo grande, due nel quadrato in erba (ingresso pista); uno nei rettangoli piccoli; uno, salvo accordo tra rioni, per la pista a otto; nei campi con accessi superiori a un binomio è consentito allenarsi con due o più binomi per Rione. La Pista Palio e l' anello esterno in erba non saranno accessibili e inoltre sarà proibito l' utilizzo della lancia. Soddisfazione fra i capi scuderia. «L' importante era ripartire - dice Willer Giacomoni, del Borgo Durbecco -, almeno per il benessere degli animali visto che sono cavalli da corsa. Per l' allenamento con la lancia c' è tempo». Stessa linea di Francesco Ronchi del Verde: «E' un bene questo via libera, i cavalli erano fermi dal 18 marzo, alcuni avevano già iniziato la preparazione specifica e hanno avuto con lo stop dei piccoli intoppi fisici; il non utilizzo della lancia non è un problema i cavalieri sono impostati, l' importante era ripartire». Cristian Lasi del Giallo: «Finalmente possiamo riprendere l' allenamento dei nostri cavalli, che non potevamo lasciare più fermi in scuderia. Ringrazio il Sindaco e la dottoressa Diamanti che si sono dati da fare affinché si arrivasse a questa soluzione». Sabato, per la festa della Beata Vergine delle Grazie, si sarebbe dovuta svolgere la Cerimonia dei Ceri e la presentazione del Palio, opera già realizzata dall' artista Marco Casadei, ma è stata rinviata. Gabriele Garavini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 7 9 6 2 6 9 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) La festa Zita Laghi ha spento cento candeline Nata a Brisighella nel 1920 si trasferì prima a Errano, alla Ca' Rossa, e quindi a Faenza Nonna Zita ha compiuto 100 anni. Il 26 aprile Zita Laghi, brisighellese di origine ma da anni in città ha spento le cento candeline per il suo secolo di vita. La signora Zita è infatti nata a Brisighella il 26 aprile del 1920 e ha abitato per alcuni anni alla 'Ca' Rossa' di Errano. Dopo il matrimonio con Serafino Buscaroli si trasferirono a 'Errano di Sotto'. Serafino nel 1939 parti per la Guerra in Africa e riusci a tornare nel 1942; l' anno successivo nacque il primo figlio Valeriano, poi Urbano e Loredana, l' unica nipote è Sara che vive a Genova. Intanto dopo i primi anni del 1960 Zita e Serafino si trasferirono a Faenza. La vita di Zita, nel grande casolare di Errano dove vivevano in circa 20 persone, è stata all' insegna del sacrificio, nell' attesa del ritorno del marito dalla guerra, e del lavoro nei campi il giorno e per la famiglia nelle altre ore. «Per noi -racconta la figlia Loredana- Zita è sempre stata un grande insegnamento di tenacia. Diremmo oggi: con una grande capacità di resilienza ai cambiamenti, senza arrendersi mai e vivendo del lavoro delle proprie mani senza lagnarsi per le difficoltà». In questo difficile momento a causa dell' emergenza sanitaria, Nonna Zita dice sempre però che paragonare il Coronavirus alla guerra non è possibile: «i bombardamenti, quelli si che facevano paura» dice sempre. Il 26 aprile Zita Laghi ha festeggiato il suo secolo di vita nella struttura protetta di via Laghi dove si trova da un paio di mesi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 7 9 6 2 5 8 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Aree verdi prese d' assalto: «Finalmente» Al Bucci subito 500 persone, tutte alla giusta distanza. Ma non mancano le lamentele: «Molti cancelli di accesso ai parchi sono chiusi» Il 4 maggio è stato visto da tanti come il giorno per riacquistare la libertà dopo 50 giorni di dure restrizioni personali imposte per contenere l' emergenza sanitaria e tanti faentini hanno preso a rivivere la città. Distanze osservate e mascherine sul volto, forse con qualche naso scoperto di troppo. Uno dei nodi che più preoccupava, per il rischio di assembramenti, era la riapertura dei parchi, cosa che ha portato l' amministrazione a emanare una ordinanza ad hoc. Nel documento è stabilito che «l' accesso ai parchi e alle aree verdi è consentito in relazione alle dimensioni». Per il Parco Bucci è stato stabilito un limite massimo di capienza simultanea di 500 persone; al Tondo, Mita e Tassinari 50 persone in ognuno. In tutte le altre aree verdi, quelle non recintate e quindi aperte, il principio è di una persona ogni 25 metri quadrati. Per quanto riguarda l' accesso alle aree dedicate allo 'sgambamento' dei cani invece è consentito l' accesso di un 'binomio' per volta per 20 minuti lasciando poi il posto ad altri. Ovviamente l' ordinanza poi ribadisce il divieto di creare assembramenti e regolamenta l' uso delle panchine una per persona. Infine aree attrezzate per il gioco dei bambini e per esercizi ginnici è stato deciso di tenerle chiuse. È possibile invece svolgere individualmente o accompagnati (in caso di minori e le persone non autosufficienti) attività motoria, purché nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale; due metri per l' attività sportiva, un metro per ogni altra attività. Ieri però c' è qualcuno che ha trovato sbarrate le porte di alcune aree verdi. «Dopo cinquanta giorni di quarantena - racconta Graziano Pezzi, appassionato del movimento fisico - non vedevamo l' ora di poter uscire. Alle 8.40 mi sono recato al parco Tassinari con il cane ma abbiamo trovato tutti gli accessi sbarrati. Lasciato il cane mi sono diretto verso il parco Bucci; qui era aperto solo l' ingresso dal grande cancello di piazzale Pancrazi. Nel mio giro ho riprovato al Tassinari, verso le 11.40, trovando aperto il cancello di via Cavour e così ho pensato di poterlo attraversare per uscire da uno degli altri varchi che invece erano chiusi. Infine, passando davanti al Tondo, pochi minuti prima di mezzogiorno, anche qui tutti gli ingressi erano chiusi». Per avere qualche chiarimento abbiamo contattato il responsabile dell' Ufficio ambiente e giardini, Marco Valtieri. «Il 95% delle aree verdi di Faenza sono aperte perché non recintate. Per quanto riguarda le altre situazioni l' amministrazione ha deciso di tenere aperti solo un accesso per parco per monitorare le presenza». Il Bucci, al primo giorno di riapertura al pubblico è stato visitato da quasi 500 persone, «mentre ieri verso le 15 eravamo a quota 350». Per lo più nel Bucci genitori con Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 7 9 6 2 5 8 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) bambini, qualche anziano e qualche appassionato di fotografia che ne ha approfittato per immortalare qualche animale. «Finalmente possiamo ritornare a vivere il Parco - racconta una nonna che ha accompagnato il nipotino attrezzata di plaid e tenda -; è molto bello anche perché c' è pochissima gente». «Siamo venuti per fare una passeggiata, rigorosamente con mascherina e a un metro di distanza», continua invece una coppia appena entrata nell' area più amata dai faentini. «Per le aperture dei parchi - continua invece Valtieri -, per quel che riguarda il Tassinari è una residente ad aprire e chiudere il cancello su via Cavour, l' unico da quale si può accedere in questi giorni; per Tondo (accesso solo da via Giovanni da Oriolo, ndr) e Bucci (aperto solo da piazzale Pancrazi, ndr) sono i volontari della Piccola oasi gli addetti all' apertura e chiusura dei cancelli». Gli orari. Tondo 10-12; 15-19; Bucci 9-19. Tassinari 8-20. «Orari non tassativi - conclude Valtieri -, almeno in queste prime giornate di assestamento». Antonio Veca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 7 9 6 2 5 9 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Ritorno all' aria aperta Ciclisti, riparte subito l' attività sui pedali Tanti i ravennati e faentini che hanno approfittato delle colline, alcuni anche muniti di mascherina Il ciclismo si è fermato a Casola: il via libera all' attività motoria ha portato molti ciclisti a riversarsi sulle strade della provincia nelle giornate di lunedì e di ieri. Con Marradi, Palazzuolo e Modigliana ancora legalmente irraggiungibili, ravennati e faentini non si sono potuti spingere più di là di Marzeno, San Martino in Gattara e Sant' Apollinare. Chi è sceso in strada è parso farlo nel pieno rispetto delle regole imposte dall' emergenza coronavirus: gli appassionati di bici da corsa e mountain bike pedalavano quasi tutti in solitaria; molti di loro indossavano inoltre le mascherine. I pochissimi ciclisti in giro in coppia apparivano con ogni evidenza conviventi, non solo in sella ma anche nella vita di tutti i giorni. Il timore che ravennati e faentini andassero involontariamente a comporre grupponi di pedalatori era dettato più che altro dalla notoria densità di ciclisti in questa parte della Romagna (tra le più alte d' Italia) e dal non elevato numero di strade collinari all' interno del territorio provinciale: non sono molti i passi che uniscono tra loro le vallate di Santa Lucia, Marzeno, Brisighella e Riolo Terme. I rilievi ravennati non si spingono infatti oltre i passi della Pietramora, della Valletta e di Monte Albano: salite dove la presenza di ciclisti appariva già più rarefatta, complici anche le pendenze. Avventurarsi più a sud verso l' Appennino non è invece consentito: significherebbe sconfinare in provincia di Forlì- Cesena o di Firenze, eventualità non concessa rispettivamente dalle ordinanze regionali e nazionali (e le ordinanze recentemente emesse da vari Comuni per consentire gli spostamenti, come Faenza, Brisighella e Modigliana, escludono l' attività motoria). Tra chi ha evidenziato più volte l' importanza di consentire agli appassionati di tornare a pedalare all' aperto e in sicurezza c' è il commissario tecnico della nazionale italana di ciclismo Davide Cassani, protagonista anche di varie dirette Facebook - una delle quali in dialetto romagnolo, opportunamente sottotitolato per i fan d' oltre regione - nelle quali con la consueta ironia lamentava la sua insofferenza per le molte ore trascorse al chiuso e per gli allenamenti possibili solo sui rulli. Fra coloro che non hanno perso tempo vanno annoverati anche gli escursionisti: già nella mattinata di lunedì se ne contavano diversi - per la maggior parte in solitaria - nei dintorni di Rontana e del Monticino, poco più a monte dell' abitato di Brisighella. Una coppia di cittadini - anche nel loro caso palesemente conviventi - ne ha approfittato per il primo picnic dell' anno, in un' area verde non lontana dalla grotta della Tanaccia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 7 9 6 2 5 9 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 7 9 6 2 5 4 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Non sarà facile sostituire Malpezzi» Il segretario del Pd di Faenza, Maurizio Randi: «Complesso mettere in campo figure di spessore» L' abbandono della moderazione che lo ha spesso caratterizzato è il dato che più sorprende nell' analisi della situazione politica fatta del segretario Pd Maurizio Randi: il suo giudizio dell' operato del sindaco e le nubi che vede addensarsi sulla città sono quanto di più estremo abbia mai detto - non sono note sue considerazioni tanto sbilanciate in direzione positiva o negativa. «Malpezzi? E' stato ed è un gigante», esordisce Randi. «Sono le situazioni che fanno gli uomini, ed è in quei frangenti che l' uomo è venuto fuori: nell' emergenza coronavirus, al momento del rogo della Lotras, nella soluzione della vertenza-Omsa in favore di Atl Group. Trovare qualcuno che lo sostituisca non sarà facile». Non vede altri giganti all' orizzonte? «Non è questo che mi preoccupa. Pensavamo che l' operazione di risanamento del bilancio comunale attuata in questi dieci anni avrebbe consentito al prossimo sindaco un buon margine di manovra. Ma la crisi economica che abbiamo all' orizzonte rischia invece di complicare la situazione come mai prima d' ora. Tutti hanno capito quanto le capacità di chi siede nella stanza dei bottoni siano fondamentali. Non è questo il momento per esperimenti, insomma». Si era parlato di candidati sindaci non ancora trentenni, si riferisce a questo? «Ci sono personalità che vanno coltivate, e che sarebbe sbagliato buttare nella mischia ora. La complessità vera, al di là dell' individuazione del candidato sindaco, sarà mettere in campo uomini di spessore: la maggior parte degli attuali assessori non è intenzionata a proseguire. Andrà trovata una sintesi tra nuove energie e personalità dall' esperienza consolidata. Che mi auguro siano diverse». L' assessore Antonio Bandini è tra coloro cui verrà chiesto di essere della partita? «E' fra i pochissimi della sua generazione a sapere davvero cos' è la politica. Mettiamola così: nel nostro mondo vedo personalità che per natura sono portate a guidare una squadra e altre che hanno il profilo della persona che chiunque vorrebbe in squadra». Il più somigliante al profilo del sindaco in plancia di comando è Alberto Morini? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 7 9 6 2 5 4 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Le competenze tecniche certamente non gli mancano. E' rimasto distante dalla politica per alcuni anni, e questo è un aspetto che andrà valutato. Mi spiego: anche Malpezzi e De Giovanni erano personaggi esterni alla politica: ma ne conoscevano gli ingranaggi dall' interno. Quello che dobbiamo evitare è un sindaco vittima del fuoco amico del partito, come accadde a Malpezzi nei primi cinque anni». La soluzione più naturale possibile, quella di un vicesindaco che compie il balzo, sembrò in realtà prendere forma al termine di una lunga circumnavigazione, è corretto? «Massimo Isola è senz' altro una risorsa preziosa. Come altri va circondato da una squadra che lo completi. Il suo è il profilo di un uomo di partito, e lo dico con la consapevolezza di chi crede che il puro civismo abbia dimostrato enormi limiti. La capacità di occuparsi della cosa pubblica richiede un lungo avvicinamento, la tessitura di un contesto di relazioni che se non hai devi poi costruire. Chi ha creduto di poterne fare a meno - vedesi quando accaduto a Imola - non ha avuto vita lunga». Filippo Donati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 7 9 6 2 6 4 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) La benzina prende fuoco Ragazzo di Casola finisce all' ospedale Ragazzo di Casola Valsenio seriamente ustionato al volto e alle mani, è ricoverato all' ospedale Bufalini di Cesena. L' incidente è avvenuto martedì sera intorno alle 20 in via Fondazza e la dinamica non è stata resa nota, ma secondo una prima ricostruzione il giovane e un amico avevano con loro una tanica di carburante. Il combustibile avrebbe preso fuoco ustionando i due giovani. Il 18enne è stato portato in eliambulanza al Bufalini di Cesena, mentre l' amico, ferito alle braccia, è ricoverato a Faenza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 7 9 6 2 6 7 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Spostamenti permessi fra Modigliana, Brisighella e Faenza Possibilità di spostarsi tra i comuni di Brisighella, Faenza e Modigliana. Lo esplicita l' ordinanza frutto dell' accordo tra i sindaci Giovanni Malpezzi, Massimiliano Pederzoli e Jader Dardi. Le situazioni di necessità riconosciute sono l' acquisto di beni o servizi di prima necessità, l' accesso a servizi territoriali, scolastici, sanitari, professionali le esigenze manutentive di seconde case e la coltivazione di appezzamenti agricoli. Non è stato possibile farlo con Tredozio perché non immediatamente confinante. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 7 9 6 2 6 3 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) L' acqua torna a zampillare dalla fontana di Aldo Rontini Fu commissionata all' artista all' inizio degli anni '90 Ma da molto tempo non era più funzionante È tornata finalmente a zampillare la fontana posta all' ombra dei pini di via Tolosano, all' intersezione con corso Mazzini. L' opera, intitolata «La farfalla di Antonia», fu commissionata ad inizio anni '90 all' artista Aldo Rontini dall' amministrazione comunale faentina allora guidata dal sindaco Giorgio Boscherini. A lungo inattiva, è stata restaurata dal gruppo dell' associazione Amici della fontana, che si prende cura di questa e altre omologhe disseminate per la città e già ne ha fatte ripartire diverse negli anni scorsi: l' acqua è così tornata a zampillare proprio il 4 maggio, in coincidenza con l' avvio della seconda fase dell' emergenza coronavirus, durante la quale i cittadini, pur con molte limitazioni, sono potuti tornare a muoversi all' interno della provincia, a passeggiare e a incontrare i loro congiunti. Una coincidenza, questa, che è stata salutata come un buon auspicio dall' autore dell' opera: «L' augurio di una nuova ripartenza», ha sintetizzato lo scultore Aldo Rontini, che immaginò l' ovale del volto femminile che compone la fontana solcato dallo stupore. f.d. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 7 9 6 2 5 7 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Addio al maestro Fernando Rava, mago del tornio e dei decori Brisighella, l' artista si è spento all' età di 79 anni Brisighella piange il Maestro Fernando Rava. Lunedì 4 maggio, all' età di 79 anni, è scomparso l' artista ceramico Fernando Rava. Dopo gli studi Rava insegno per alcuni anni modellazione e quindi l' arte del tornio a Basilea l' arte del torniante. Molto riconoscibili le sue opere per quei suoi decori sempre molto minimali fatti di losanghe, graticci, foglie accartocciate, quadrilobate o a palmetta, tralci, lobi, medaglioni a raggiera che si colorano di poche tonalità come la ferraccia, il verde rame, il blu, il manganese. Dopo anni di lavoro a Faenza, dove aprì la sua prima bottega in via Cantinelli nel 1975, Rava nel 1980 si spostò a Brisighella. Rava aveva la sua bottega nel cuore del Borgo, prima in via delle Volte e poi, in via Fossa dove, fino a pochi anni fa, esponeva un vecchio tornio a ruota. Moltissimi sono stati i riconoscimenti tributati a Fernando Rava dalla comunità culturale nel corso della sua carriera. Tra questi i contanto tre medaglie d' oro dell' ente provinciale turismo al Concorso di ceramica d' arte di Cervia (1969), del Ministro per industria e piccoli artigiani al Concorso internazionale dell' artigianato di Firenze (1971) e dell' artigianato al Concorso internazionale di Firenze (1973). Fernando Rava lascia la compagna Enrichetta. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 7 9 6 2 6 8 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Voglia di musica: i negozi di dischi pronti a ripartire In quarantena c' è anche chi ha venduto a domicilio «I clienti ci cercano, vogliamo aprire in sicurezza» La data di riapertura dei negozi di dischi è fissata per il prossimo 18 maggio: anche se la maggior parte non vede l' ora di tornare a 'servire' gli appassionati di musica, c' è chi dimostra maggiore prudenza. «Ho approfittato della quarantena - afferma Marcello Pirazzoli di Rok, a Ravenna - per dare un nuovo assetto al locale, risistemare il catalogo e aggiornare il sito web con nuove proposte. Eccezionalmente, mi sono occupato di qualche consegna per accontentare i clienti. Non scalpito per riaprire perché ci vorrà tempo per tornare alla normalità, la gente non è ancora pronta a muoversi. In compenso va detto che qualcosa lo Stato ha fatto: per chi ha una piccola attività come la mia, i bonus danno una mano». Anche Gianni Corbari di Jean Music Room a Ravenna, è consapevole della necessità di dover ancora pazientare. «Per un bel po' non torneremo all' attività di prima - spiega realistico -. Però, dopo due mesi di chiusura, sono pronto a ripartire in sicurezza. In questo periodo, ho ricevuto tante telefonate di clienti che mi hanno dimostrato tutto il loro sostegno, aspettando con trepidazione la fatidica data del 18 maggio». A Lugo c' è Flexi Music che ha lavorato bene con l' online, con consegne con corriere anche in tutta Italia. «Un' attività che può valere il 30 per cento - spiega Lorenzo Guerra - e che ci ha consentito di non azzerare il fatturato. D' altra parte ormai, siamo delle 'riserve indiane', non più di 250 negozi di settore in Italia, secondo un recente studio. Sono contento di riaprire anche se non mi aspetto la fila come ai supermercati. Nel mio locale di circa 80 metri quadrati, riuscirò a far entrare anche due persone alla volta in sicurezza». Le consegne a domicilio hanno rappresentato poi un modo per mantenere vivo il rapporto con la clientela per due negozi di Faenza: la Casa del Disco e Musica Dischi Sangiorgi. «Da fine marzo ci siamo organizzati per le consegne - racconta Livia Fagnocchi della Casa del Disco -. In passato ci era già capitato di farlo ma solo in situazioni eccezionali, per persone anziane o disabili. Sono molto grata ai clienti che hanno continuato a credere in noi. Cosa ci hanno richiesto? Per esempio, regali di compleanno con il bigliettino dettato per telefono e inserito nel pacchetto, oltre a dischi da ascoltare per proprio diletto. Alcuni ragazzi hanno invece approfittato del bonus cultura per comprare vinili. Prima della chiusura promuovevamo un gruppo di ascolto mensile che si è trasformato, durante la quarantena, in una playlist collaborativa sul rapporto tra la musica e le emozioni». «In molti - rivela Anna Maria Sangiorgi di Musica Dischi - hanno approfittato di questo periodo per imparare uno strumento grazie a lezioni online. Per cui c' è chi ci ha richiesto di consegnare a casa Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 7 9 6 2 6 8 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) accessori vari, come le corde, o armoniche da bocca. Online poi vendiamo su Discogs vinili e cd introvabili di musica classica e sinfonica. La mia speranza per il futuro? Arrivare finalmente a un allineamento tra cd e libro. Perché il libro fa cultura e il cd no? Perché l' Iva sul libro è del 4%, mentre quella sul cd sale al 22? Perché le librerie hanno potuto riaprire prima di noi?». Roberta Bezzi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 7 9 6 2 6 2 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 55 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il primo romagnolo con la maglia della Juve Dieci anni fa moriva Giacomo Neri, tra i più grandi giocatori faentini: vestì l' azzurro e segnò il gol numero seimila dei bianconeri di Roberto Romin FAENZA Dieci anni fa se ne andava Giacomo Neri, uno dei più grandi calciatori manfredi di tutti i tempi (se non il più grande), paragonabile solo ad Attilio Santarelli, portiere del Bologna dal '56 al '62. Neri - amico e compagno di squadra, ma solo omonimo di Bruno, cui è intitolato lo stadio cittadino - è passato alla storia, fra le altre cose, per essere stato il primo romagnolo a indossare la maglia della Juventus (con cui segnò il gol n.6.000 del club bianconero), ma anche per essere stato, fino al 6 maggio 2010, giorno della sua scomparsa all' età di 94 anni, il più anziano calciatore vivente ad aver militato nella nazionale azzurra. Poco più di tre mesi prima della morte, il 18 gennaio, ovvero alcuni giorni dopo il suo compleanno (era nato a Capodanno del 1916), applaudito dalla platea e dai giovani calciatori manfredi, aveva ricevuto dal Comune di Faenza il premio 'Una vita per lo sport'. Nella sua eccellente carriera di calciatore, 'Giacomino' Neri - ala destra, rapida, specialista negli assist, ma con buon fiuto per il gol - ha collezionato 232 partite in serie A con 56 reti all' attivo, 25 in 'B' oltre a tre gettoni in nazionale, in due amichevoli contro la Svizzera, e nel match del novembre '39 all' Olympiastadion di Berlino contro la fortissima Germania, che vinse 5-2, ma a cui segnò un gol, peraltro il primo della partita al 15'. Tutto nacque però a Faenza. Il suo talento naturale ne determinò una precoce scalata. A 14 anni guidava già l' attacco delle 'riserve' del team biancoazzurro. A 16 anni debuttò il 'prima squadra' nell' allora 1ª divisione (l' attuale serie C), diventando presto titolare. Passò al Dopolavoro Ferroviario di Rimini, dove ottenne la promozione in 1a divisione, e dove il Livorno lo scovò per ingaggiarlo e farlo esordire in serie A. Coi labronici restò per 3 stagioni, con un crescendo di rendimento che gli garantì l' ingaggio alla Juve. Con la Madama non riuscì a sfondare (12 presenze e un solo gol), così ritornò a Livorno. Ma il talento c' era, e il Genoa non si fece sfuggire l' occasione. Dal '39 al '45, in pieno conflitto mondiale, visse il periodo più glorioso con la maglia rossoblù, tanto da guadagnarsi l' etichetta di miglior ala destra del campionato. Prestazioni importanti che convinsero il ct Vittorio Pozzo a convocarlo 3 volte. Nell' arco di 5 stagioni nel Genoa, Neri totalizzò 107 presenze e 32 gol, ma non riuscì a conquistare lo scudetto, pur lottando sempre per le prime posizioni. Dopo la guerra, giocò altre 2 stagioni con l' Inter di Carcano, Meazza, Guaita e Veleno Lorenzi, poi chiuse in Svizzera, al Neuchâtel. Fra i record, rimane il poker firmato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 7 9 6 2 6 2 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) in Genoa-Bari 6-1 dell' aprile '41 con 4 gol in soli 13'. Intraprese anche la carriera di allenatore, cominciando dall' Alessandria che, dal '51 al '54, portò dalla D alla B. Quindi guidò il Casale e la Lucchese, e infine - rientrando a Faenza dopo aver lavorato in una azienda di Treviglio - anche la formazione biancoazzurra nel '59. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 7 9 6 2 6 1 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 56 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Fantinelli studia da dottore e per l' azzurro Il play faentino, vicino alla laurea, ha un altro anno di contratto con la Fortitudo. «Non mi aspettavo la convocazione in Nazionale» di Luca Del Favero Una prima stagione in serie A1 più che positiva alla Fortitudo Bologna e una laurea che lo attende tra poche settimane. Non è niente male il bilancio del faentino Matteo Fantinelli dopo il suo primo campionato nella massima serie (conquistata grazie alla vittoria della serie A2 nel 2019) dove non ha risentito del salto di categoria. Il suo segreto? Ancora una volta sono state le sue qualità tecniche e umane a permettergli di confermarsi anche ai massimi livelli. «Non mi aspettavo di vivere una simile annata al mio esordio in A1 - spiega il play classe 1993 -: siamo arrivati in finale di Coppa Italia, abbiamo chiuso il campionato al settimo posto e tranne qualche piccolo passaggio a vuoto siamo sempre stati competitivi nonostante fossimo neopromossi. Mi dispiace che la stagione sia terminata sul più bello, perché potevamo davvero toglierci delle soddisfazioni anche nei playoff. Inoltre mi sarebbe piaciuto giocare il derby di ritorno davanti al nostro pubblico: sono sicuro che ci saremmo presi una bella rivincita». Cosa ha imparato in questi mesi? «Che bisogna sempre essere parte integrante del gioco e io in alcune partite sono stato troppo passivo. Questo purtroppo è un difetto che ho da sempre, ma in serie A1 non me lo posso più permettere. Dopo qualche mese ho trovato più continuità anche se in questo gruppo non bisogna mai smettere di lavorare. Io infatti partivo quasi sempre in quintetto, ma poi lo spazio me lo sono sempre dovuto guadagnare». Merito anche di coach Martino? «Anche in A1 ha confermato di saper costruire molto bene le squadre e di responsabilizzare tutti i giocatori, facendoli scendere in campo con grandi motivazioni. La disponibilità di compagni più esperti come Mancinelli o Leunen ha poi permesso di unirci in poche settimane e questo è stato il segreto del gruppo». È ufficiale che nella prossima stagione la Fortitudo ripartirà da Fantinelli. «Ho un altro anno di contratto, ma credo che verranno tutti ridiscussi e non so neanche sinceramente se abbiano valenza giuridica dopo quello che è accaduto. La mia intenzione è ovviamente di restare visto il rapporto eccezionale che ho con la società e i tifosi». È stato anche preconvocato in Nazionale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 7 9 6 2 6 1 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Non me lo sarei mai aspettato. Non sono poi entrato nei 16, ma ne avevo parlato a lungo con il commissario tecnico Sacchetti prima della pubblicazione della lista ufficiale e così ho sfruttato quel periodo di pausa del campionato per sostenere gli ultimi due esami universitari, altrimenti avrei dovuto rinviare la laurea di un anno». Presto la chiameremo dottor Fantinelli? «Ho consegnato la tesi e mi laureerò a fine giugno in Scienze Motorie. Purtroppo la proclamazione sarà on line e mi dispiace». Come ha vissuto questa quarantena? «Appena hanno rinviato la partita con Brescia sono rientrato a Faenza dalla mia famiglia, per paura che ci fosse un lockdown a Bologna e che non potessi più ritornare a casa. In questi mesi mi sono allenato individualmente per quello che ho potuto e ho ultimato la tesi». Come vede il futuro della A1? «Al momento non possiamo far altro che rispettare le indicazioni che ci vengono date e credo che fino a quando non ci sarà una cura sarà impossibile ritornare a giocare». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
[ § 1 5 7 9 6 2 6 0 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 56 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) BASKET A2 DONNE E-Work, Rossi ufficiale per l' undicesima volta Un riminese diventato ormai cittadino onorario di Faenza. La conferma di Paolo Rossi alla guida dell' E-Work lo porterà a guidare per l' undicesima stagione una formazione di pallacanestro femminile faentina, avventura iniziata nel 2002, vissuta in tre società. I maggiori risultati li ha ottenuti con il Club Atletico guidato dal 2002 al 2005 e dal 2006 al 2012: nove campionati in cui ha portato la squadra per due volte in finale scudetto (impresa mai riuscita a nessuno in precedenza), vinto due coppe Italia, raggiunto la finale di Fiba Cup e disputato l' Eurolega. Meno positivi sono stati i soli cinque mesi al Club Atletico Romagna (società che rilevò il vecchio club nella stagione 2012/13) esperienza conclusasi a gennaio con il ritiro dal campionato di A1. Il presente si chiama E-Work dove già nel primo anno ha fatto faville, vincendo 16 delle 19 gare disputate, e lottando per la promozione in A1. Curiosità: mai prima di questa esperienza, Rossi aveva allenato in A2 debuttando così nel torneo a 71 anni. l.d.f. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 34
[ § 1 5 7 9 6 2 7 1 § ] mercoledì 06 maggio 2020 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Cup preso d' assalto L' Ausl: «Non affollate gli sportelli» «Il rischio è di creare pericolosi assembramenti Sarà cura dell'azienda riprogrammare le visite» RAVENNA Il doppio zero di ieri alla voce morti e contagi e l' avvio della fase 2 non devono indurre ad abbassare la guardia. Il rischio infatti è quello di dare per scontato che tutto sia come prima. E pericoli in tal senso si sono già palesati con le file agli sportelli dell' Ausl, in particolare al Cup, tanto che alla luce del «fortissimo afflusso di pubblico» l' azienda sanitaria ha affidato a un comunicato l' invito a evitare affollamenti. «Al momento non vi è alcuna motivazione per la quale gli utenti debbano recarsi di persona agli sportelli, soprattutto senza appuntamento, creando pericolosi assembramenti di persone» si legge in una nota in cui l' Ausl rimarca con decisione che chi ha avuto una prestazione annullata a seguito dell' emergenza Covid non deve, in questo momento, riprenotarla. Sarà cura dell' azienda comunicare quando tali prestazioni riprenderanno e le modalità con le quali poterne usufruire». Inoltre «le attività che si stanno ricominciando gradualmente ad erogare fanno riferimento a pazienti che hanno bisogno di prestazioni non ulteriormente procrastinabili, e questi pazienti vengono ricontattati direttamente dall' azienda, e quindi non devono ritornare a prenotare. Per le prestazioni attualmente erogate che richiedano una prenotazione, è sempre consigliato utilizzare il Cuptel o il Fascicolo Sanitario Elettronico, o ricontattare il relativo servizio sempre al telefono, senza recarvisi di persona mentre nei casi in cui sia indispensabile l' accesso di un utente allo sportello, è consigliabile prendere prima un appuntamento, in modo da scaglionare gli accessi ed evitare assembramenti». A questo proposito, per l' ambito ravennate l' Ausl invita i cittadini di Ravenna a rivolgersi ai numeri 0544286616 - 17 - 1819 - 20 - 26 o via e-mail all' indirizzo di posta elettronica sportellounico.ra@auslromagna.it. Per Marina di Ravenna contattare lo 0544 485791, per Mezzano lo 0544 485670, per Piangipane lo 0544 485750, per Roncalceci lo 0544 485710, per Sant' Alberto lo 0544 485690, per San Pietro in Vincoli lo 0544 485771, per Cervia lo 0544 917615, per Russi lo 0544 586420-22, per Faenza lo 0546 601586 - 7 - 8 - 9, per Faenza Centro Nord/Filanda lo 0546 602155, per Caso la Valsenio lo 0546 972955, per Solarolo lo 0546 612315, per Riolo Terme lo 0546 972815, per Brisighella lo 0546 992615, per Castel Bolognese lo 0546 652715, per Lugo lo 0545 213415 o la Segreteria Lab Analisi (0545 214387-93), per Alfonsine lo 0544 864715, per Bagnacavallo lo 0545 283015, per Conselice lo 0545 923215. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 35
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