Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 06 maggio 2020

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Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 06 maggio 2020
Unione della Romagna Faentina
   mercoledì, 06 maggio 2020
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 06 maggio 2020
Unione della Romagna Faentina
                                                   mercoledì, 06 maggio 2020

Prime Pagine

 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                     4
 Prima pagina del 06/05/2020

 06/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                          5
 Prima pagina del 06/05/2020
 06/05/2020    Il Sole 24 Ore                                                   6
 Prima pagina del 06/05/2020
 06/05/2020    Italia Oggi                                                      7
 Prima pagina del 06/05/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 6                      8
 «Staniamo il virus: raddoppieremo i tamponi»
 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 30                    10
 «Ritorno alla normalità»
 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37                    12
 Scuola, distribuite 489 sim e assunti sei assistenti tecnici
 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                    14
 Prima pagina Faenza Lugo
 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 41                    15
 Mercati aperti Ma niente Festa dell' Ascensione

 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                    16
 Cavalieri di nuovo in sella Ripresi gli allenamenti

 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                    17
 Zita Laghi ha spento cento candeline

 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                    18
 Aree verdi prese d' assalto: «Finalmente»
 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 43                    20
 Ciclisti, riparte subito l' attività sui pedali
 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                    22
 «Non sarà facile sostituire Malpezzi»
 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                    24
 La benzina prende fuoco Ragazzo di Casola finisce all' ospedale
 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                    25
 Spostamenti permessi fra Modigliana, Brisighella e Faenza
 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                    26
 L' acqua torna a zampillare dalla fontana di Aldo Rontini
 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                    27
 Addio al maestro Fernando Rava, mago del tornio e dei decori
 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                    28
 Voglia di musica: i negozi di dischi pronti a ripartire

 06/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55                    30
 Il primo romagnolo con la maglia della Juve
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 06 maggio 2020
06/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56                                          32
 Fantinelli studia da dottore e per l' azzurro
 06/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56                                          34
 E-Work, Rossi ufficiale per l' undicesima volta

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 06/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3                                      35
 Cup preso d' assalto L' Ausl: «Non affollate gli sportelli»
 06/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                     36
 Faentino scelto dalla Coca Cola per un video a sostegno della Cri
 06/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                     38
 Sì agli spostamenti tra i comuni di Faenza, Brisighella e Modigliana
 06/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                     39
 Il Gruppo Disabilità lancia raccolta di fondi per finanziare le attività
 06/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                     40
 Palio: scoperto in una soffitta un importante documento storico

 06/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                     42
 Solarolo, ripartono i mercati ma niente Festa dell' Ascensione

 06/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 42                                     43
 «I territori come il nostro ora hanno più chance delle grandi città d' arte»

 06/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35                                     45
 QUARANTENA COMPILATION
 06/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 17                 GIOVANNI MORINI     46
 Faenza e Rossi restano assieme un' altra stagione

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 06/05/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 2                                              Gianni Trovati   47
 Comuni, crollano le entrate: -2,7 miliardi in quattro mesi
 06/05/2020   Italia Oggi Pagina 36                                                                 49
 Fase 2, riaprono gli sportelli p.a.
 06/05/2020   Italia Oggi Pagina 36                                             SERGIO TROVATO      51
 Nuova Imu, per i comuni mani libere sui regolamenti
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[ § 1 § ]

     mercoledì 06 maggio 2020
                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            mercoledì 06 maggio 2020
                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                        Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                           Italia Oggi

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[ § 1 5 7 9 6 2 5 6 § ]

                          mercoledì 06 maggio 2020
                          Pagina 6

                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Staniamo il virus: raddoppieremo i tamponi»
                          L' Emilia Romagna punta a farne 10mila al giorno entro maggio, priorità a famiglie e ospizi. Test sierologici
                          concentrati a Rimini e Piacenza

                          di Giuseppe Catapano BOLOGNA L' obiettivo è fissato: arrivare a
                          diecimila tamponi al giorno a fine mese. L' Emilia Romagna ha la sua
                          road map. È la sintesi di una strategia annunciata dal governatore
                          Stefano Bonaccini, ribadita dal commissario ad acta Sergio Venturi - che
                          sabato lascerà il proprio incarico - e dall' assessore alla Sanità Raffaele
                          Donini: fare più test e accelerare l' attività di monitoraggio. Con la Fase
                          due, quella della ripartenza e della convivenza col virus, tale strategia
                          entra nel vivo. Più tamponi, dunque. Ma a chi? «Inseguiamo il virus a
                          domicilio» l' istantanea di Donini. Vuol dire priorità alle case di riposo per
                          anziani e alle abitazioni private, «che rimangono i due fronti più delicati».
                          In caso di contagio accertato, «si isola immediatamente la persona
                          risultata positiva al Coronavirus, trasferendola in ambienti idonei in
                          termini di sicurezza sanitaria». Oltre alle strutture per anziani e alle case
                          «continueremo a monitorare altri ambiti e categorie, a cominciare dai
                          sintomatici. Da tempo diamo particolare attenzione a coloro che, oltre
                          agli operatori sanitari, per motivi diversi presentano una maggiore esposizione al rischio. E si partirà - spiega l'
                          assessore alla Sanità - anche con i test sierologici alla popolazione: abbiamo appena annunciato il via alla prima
                          campagna di screening a Piacenza», e Bonaccini precisa: «Test sierologici soprattutto a Piacenza e Rimini, le zone
                          più colpite». Per quanto riguarda i tamponi, il proposito è quello di arrivare più avanti a un picco di 15mila in un giorno.
                          Vorrebbe dire quasi il triplo di quelli attuali. Ieri ne sono stati rilevati 5.700, lunedì 3.300 e domenica 5mila. Ma più
                          attività di monitoraggio significa maggiore possibilità di scovare la presenza del virus, in particolare nei soggetti
                          asintomatici, e migliore capacità di arginarne la diffusione. L' Emilia Romagna conta al momento oltre 206mila test
                          svolti, terza regione italiana per quantità totale alle spalle di Lombardia e Veneto. Nei giorni scorsi il commissario
                          Venturi ha spronato le Asl a «fare tamponi: è bene che le aziende sanitarie ne programmino anche nei fine settimana,
                          perché presto ci sarà un incremento». Di conseguenza aumenterà l' attività dei laboratori che dovranno analizzare i
                          test. «Oggi - ragiona Donini - siamo in grado di processarne circa 7mila al giorno. Di questi 3.500 vengono garantiti
                          dalla rete dei nostri laboratori pubblici, quello di Pievesestina per la Romagna, il Sant' Orsola a Bologna e quelli di
                          Modena, Reggio Emilia e Piacenza, altri 1.500 dal servizio zooprofilattico di Modena e dall' Università di Parma, un
                          migliaio da altri due laboratori privati a cui ci siamo rivolti,

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 8
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 06 maggio 2020
[ § 1 5 7 9 6 2 5 6 § ]

                          mercoledì 06 maggio 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          uno di Faenza e uno di Verona». Una rete che lavora sette giorni su sette «e che potenzieremo con l' acquisto di
                          nuove macchine, in modo da poter accrescere la nostra capacità di screening». Non si segnalano problemi di
                          approvvigionamento - anche grazie alla scorta delle settimane scorse - e nemmeno carenza di reagenti per le analisi
                          nei laboratori. «Per questi motivi - chiosa Donini - dico che l' obiettivo di arrivare a 10mila tamponi a fine mese è a
                          portata di mano». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 06 maggio 2020
[ § 1 5 7 9 6 2 5 5 § ]

                          mercoledì 06 maggio 2020
                          Pagina 30

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Ritorno alla normalità»
                          L' infettivologo Paolo Bassi, che dirige il reparto, chiede un incontro con i medici di tutta la provincia: «Necessario lo
                          scambio di pareri clinici»

                          L' ospedale si avvia a un graduale ritorno alla normalità dopo le
                          settimane di emergenza trascorse e un' aria nuova, più serena, si respira
                          anche al reparto Malattie infettive del Santa Maria delle Croci diretto dall'
                          infettivologo Paolo Bassi. Dottor Bassi, qual è ora la situazione? La
                          terapia intensiva si è svuotata? «Sì e rimangono poco più di dieci
                          ricoverati al quarto piano, adibito a Covid Hospital. Al quinto è tornata
                          Chirurgia e ci si prepara anche ripristinare gli appuntamenti ambulatoriali
                          con le regole che tutti sappiamo. Si torna alla normalità». Da adesso in
                          poi su cosa bisognerà concentrare soprattutto l' attenzione? «È
                          necessario creare un percorso ragionevole e non dettato dall' ansia che
                          possa orientare in modo congruo la gestione dei pazienti sul territorio». E
                          questo come può accadere? «Ho chiesto di convocare un incontro in
                          videoconferenza con i medici di medicina generale di tutta la provincia.
                          L' obiettivo è avere uno scambio di pareri clinici, di informazioni, di
                          stabilire una collaborazione proficua per la gestione del virus sul
                          territorio, anche nelle sue manifestazioni più rare». Si spieghi meglio. «In casi rarissimi il Covid può favorire l'
                          infiammazione dei piccoli vasi a tutti i livelli e anche trombosi. Sono manifestazioni tardive e, ripeto, molto rare. A
                          me, in oltre due mesi di emergenza è capitato di imbattermi in uno solo di questi casi. Per questo è giusto che ci sia
                          scambio di informazioni tra i medici e che si crei una osservatorio dove i medici si confrontino e facciano
                          periodicamente segnalazioni». Sono già stati fissati gli incontri? «Quello con i medici di Ravenna c' è appena
                          stato ed entro la fine della settimana ci saranno quelli con i colleghi di Lugo e Faenza. La collaborazione mirabile che
                          si è sviluppata in queste settimane all' interno dell' ospedale ora si deve estendere al territorio. Perché non adottarla
                          come modalità

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
[ § 1 5 7 9 6 2 5 5 § ]

                          mercoledì 06 maggio 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          stabile di lavoro?». Il ritorno del virus in autunno è solo un' eventualità o dobbiamo darlo per scontato?
                          «Chiunque dicesse di avere certezze su questo sarebbe un mentitore. Impossibile fare previsioni, mi viene in mente
                          la Sars, che può essere considerata come il 'nonno' del Covid-19. Ha circolato tra il 2002 e il 2003, poi è sparita, o
                          meglio alle nostre latitudini non si è più manifestata». E se in autunno si manifestasse nuovamente qualche
                          caso di Covid? «È fondamentale vaccinarsi contro l' influenza. Aiuterebbe a individuare più velocemente i malati di
                          Covid, i sintomi sono molto simili e chi è vaccinato ha veramente pochissime possibilità di prendersi l' influenza». Sul
                          nostro territorio la percentuale di popolazione venuta a contatto con il virus è molto bassa. Da cosa è
                          dipeso? «Abbiamo avuto fortuna, da noi non si sono verificati eventi scatenanti come accaduto altrove, ad esempio
                          la partita di calcio a Bergamo. E poi il sistema sanitario è stato efficiente, la direzione locale dell' ospedale, diretta da
                          Paolo Tarlazzi, è stata un punto di riferimento e di raccordo importante e sul territorio con l' Igiene pubblica che ha
                          bene. Siamo riusciti a rimanere sempre qualche metro davanti al virus». Una percentuale bassa di contagi però ci
                          rende parecchio lontani dal raggiungere l' immunità di gregge. «È un punto di vista. In ogni modo le sierologie non
                          sono ancora partite, quindi è prematuro parlare di immunità di gregge. Inoltre nessuno sa con esattezza quanto gli
                          anticorpi siano neutralizzanti, cioè se rendono immuni dal contagio ed eventualmente quando dura questa
                          immunità». Dopo la prima fase di emergenza consumata nelle strutture sanitarie, dunque l' attenzione si sposta sul
                          territorio. «Ora è lì che bisogna tenere gli occhi aperti. Per questo serve la collaborazione dei medici di medicina
                          generale, dell' Unità speciale che si occupa dei malati di Covid a domicilio. Bisogna essere presenti, ma senza
                          panico». Annamaria Corrado.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 11
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Scuola, distribuite 489 sim e assunti sei assistenti tecnici
                          Per far fronte all' emergenza D' Angelo (Cgil): «La didattica a distanza non è la normalità»

                          La didattica a distanza, che sta accompagnando da settimane le lezioni,
                          rappresenta una risposta a una situazione emergenziale. «Vogliamo
                          ringraziare - dicono dalla Flc Cgil - gli insegnanti e il personale Ata che, nei
                          44 istituti ravenanti, da subito si sono attivati per garantire la vicinanza
                          agli studenti in questo momento difficile e inedito». Non tutte le famiglie
                          erano attrezzate per rispondere all' emergenza e i dirigenti scolastici di
                          ogni grado di istruzione hanno distribuito centinaia di device oltre che
                          489 schede sim agli studenti degli istituti del territorio. Queste shcede,
                          sono state consegnate al polo tecnico-professionale di Lugo (74), all' Itip
                          Bucci di Faenza (75), all' Ip Persolino Strocchi, sempre di Faenza (76), 77
                          sono andate all' Ips Olivetti-Callegari di Ravenna, 78 all' istituto
                          alberghiero Tonino Guerra di Cervia e, infine, 79 all' istituto alberghiero
                          Artusi di Riolo Terme. Sono stati assunti inoltre, a tempo determinato, 6
                          assistenti tecnici per gli istituti comprensivi (che includono infanzia,
                          primaria e medie) della provincia. «La Flc condivide questa scelta che ha
                          permesso di avviare e implementare, con ad esempio la predisposizione dei device, la didattica a distanza - spiega
                          Marcella D' Angelo, segretaria generale della Flc Cgil Ravenna -. Avere in organico assistenti tecnici anche negli
                          istituti comprensivi migliora l' offerta formativa». E in vista della ripresa delle attività scolastiche a settembre, «dovrà
                          essere accompagnata da una serie di investimenti - continua la D' Angelo -. Bisognerà intervenire sugli edifici
                          scolastici, dato che abbiamo classi troppo numerose e aule non particolarmente spaziose». Un altro problema è poi
                          il punto sugli organici. «La didattica a distanza non è e non può essere considerata la condizione normale, ma è la
                          risposta che i docenti stanno egregiamente fornendo in questa situazione inaspettata ed eccezionale. Può essere
                          complementare alla didattica in classe, ma non può sostituirla». Secondo la segretaria, la scuola sta andando avanti
                          «solo attraverso lo spirito di responsabilità dei protagonisti che, con il lavoro in remoto, riescono a garantire il diritto
                          allo studio. In questa situazione d' inedita emergenza stanno affiorando, purtroppo, tutte le criticità della scuola
                          pubblica, martoriata da anni di tagli agli organici e alle risorse». «L' organico previsto del personale scolastico non
                          sarà però in grado di garantire l' avvio delle lezioni - conclude il segretario generale della Flc Cgil Ravenna -, che sarà
                          caratterizzato da importanti disposizioni per rispondere all' emergenza dettata dalla pandemia. Servono investimenti
                          ingenti per potenziare sia

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 12
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          gli organici che le strumentazioni in dotazione agli istituti».

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                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza Lugo

                          Prima pagina Faenza Lugo

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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Solarolo

                          Mercati aperti Ma niente Festa dell' Ascensione

                          Era praticamente scontato, viste le attuali misure restrittive, ma ora è
                          ufficiale che quest' anno non si farà la Festa dell' Ascensione a Solarolo:
                          impossibile per la Pro Loco metterla in piedi con le norme attuali. A
                          Solarolo ripartono invece il mercato del giovedì mattina e il mercato del
                          Contadino del lunedì. Per poter rispettare le norme di distanziamento tra i
                          banchi e la recinzione e controllo dell' area, questi mercati saranno
                          spostati temporaneamente nel Piazzale di Via Kennedy a fianco dello
                          stadio Comunale. L' accesso all' area sarà controllato dai Volontari della
                          Protezione Civile e dal nuovo Gruppo Giovani Volontari nato durante l'
                          emergenza ed attivo su più fronti. Sarà obbligatorio l' uso delle
                          mascherine.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 15
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Cavalieri di nuovo in sella Ripresi gli allenamenti
                          Soddisfazione fra i capi delle scuderie, la cui attività è ricominciata lunedì: «I cavalli ne avevano bisogno. L'
                          importante era ripartire»

                          Dopo quasi 50 giorni di stop forzato, con la Fase 2, da lunedì scorso i
                          cavalieri rionali hanno potuto riprendere gli allenamenti. Come abbiamo
                          scritto tempo fa, le manifestazioni 2020 del Palio del Niballo sono state
                          rinviate a fine estate, ma la possibilità di svolgerle nelle forme consuete e
                          con la partecipazione della cittadinanza sarà oggetto di ulteriori
                          valutazioni da parte del Comitato Palio a inizio giugno, nel rispetto delle
                          prescrizioni date dalle autorità. A onor del vero, lo stop in questi quasi
                          due mesi, aveva riguardato solo i cavalieri, mentre i cavalli, seppure in
                          tono minore, essendo cavalli da corsa, erano stati sempre 'mossi'. Onde
                          attenersi alle nome dettate dalle autorità competenti, di comune accordo
                          è stato predisposto dai 5 capi scuderia un vademecum da rispettare fino
                          a nuove indicazioni.           Tutti gli addetti di scuderia dovranno
                          obbligatoriamente indossare la mascherina. Nelle aree comuni, come ad
                          esempio giostra, campi di allenamento o tondini è obbligatorio, da parte
                          degli addetti, anche l' utilizzo di guanti monouso. I cavalieri dovranno
                          utilizzare obbligatoriamente la mascherina protettiva immediatamente prima edimmediatamente dopo aver
                          montato. È obbligatorio per gli addetti a terra rispettare il distanziamento di un metro. Ci sarà l' accesso
                          contingentato ai campi di allenamento secondo i seguenti criteri: 5 binomi nel rettangolo grande, due nel quadrato in
                          erba (ingresso pista); uno nei rettangoli piccoli; uno, salvo accordo tra rioni, per la pista a otto; nei campi con accessi
                          superiori a un binomio è consentito allenarsi con due o più binomi per Rione. La Pista Palio e l' anello esterno in erba
                          non saranno accessibili e inoltre sarà proibito l' utilizzo della lancia. Soddisfazione fra i capi scuderia. «L' importante
                          era ripartire - dice Willer Giacomoni, del Borgo Durbecco -, almeno per il benessere degli animali visto che sono
                          cavalli da corsa. Per l' allenamento con la lancia c' è tempo». Stessa linea di Francesco Ronchi del Verde: «E' un bene
                          questo via libera, i cavalli erano fermi dal 18 marzo, alcuni avevano già iniziato la preparazione specifica e hanno
                          avuto con lo stop dei piccoli intoppi fisici; il non utilizzo della lancia non è un problema i cavalieri sono impostati, l'
                          importante era ripartire». Cristian Lasi del Giallo: «Finalmente possiamo riprendere l' allenamento dei nostri cavalli,
                          che non potevamo lasciare più fermi in scuderia. Ringrazio il Sindaco e la dottoressa Diamanti che si sono dati da
                          fare affinché si arrivasse a questa soluzione». Sabato, per la festa della Beata Vergine delle Grazie, si sarebbe dovuta
                          svolgere la Cerimonia dei Ceri e la presentazione del Palio, opera già realizzata dall' artista Marco Casadei, ma è stata
                          rinviata. Gabriele Garavini.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 16
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La festa

                          Zita Laghi ha spento cento candeline
                          Nata a Brisighella nel 1920 si trasferì prima a Errano, alla Ca' Rossa, e quindi a Faenza

                          Nonna Zita ha compiuto 100 anni. Il 26 aprile Zita Laghi, brisighellese di
                          origine ma da anni in città ha spento le cento candeline per il suo secolo
                          di vita. La signora Zita è infatti nata a Brisighella il 26 aprile del 1920 e ha
                          abitato per alcuni anni alla 'Ca' Rossa' di Errano. Dopo il matrimonio con
                          Serafino Buscaroli si trasferirono a 'Errano di Sotto'. Serafino nel 1939
                          parti per la Guerra in Africa e riusci a tornare nel 1942; l' anno successivo
                          nacque il primo figlio Valeriano, poi Urbano e Loredana, l' unica nipote è
                          Sara che vive a Genova. Intanto dopo i primi anni del 1960 Zita e Serafino
                          si trasferirono a Faenza. La vita di Zita, nel grande casolare di Errano
                          dove vivevano in circa 20 persone, è stata all' insegna del sacrificio, nell'
                          attesa del ritorno del marito dalla guerra, e del lavoro nei campi il giorno e
                          per la famiglia nelle altre ore. «Per noi -racconta la figlia Loredana- Zita è
                          sempre stata un grande insegnamento di tenacia. Diremmo oggi: con
                          una grande capacità di resilienza ai cambiamenti, senza arrendersi mai e
                          vivendo del lavoro delle proprie mani senza lagnarsi per le difficoltà». In
                          questo difficile momento a causa dell' emergenza sanitaria, Nonna Zita dice sempre però che paragonare il
                          Coronavirus alla guerra non è possibile: «i bombardamenti, quelli si che facevano paura» dice sempre. Il 26 aprile Zita
                          Laghi ha festeggiato il suo secolo di vita nella struttura protetta di via Laghi dove si trova da un paio di mesi.

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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Aree verdi prese d' assalto: «Finalmente»
                          Al Bucci subito 500 persone, tutte alla giusta distanza. Ma non mancano le lamentele: «Molti cancelli di accesso ai
                          parchi sono chiusi»

                          Il 4 maggio è stato visto da tanti come il giorno per riacquistare la libertà
                          dopo 50 giorni di dure restrizioni personali imposte per contenere l'
                          emergenza sanitaria e tanti faentini hanno preso a rivivere la città.
                          Distanze osservate e mascherine sul volto, forse con qualche naso
                          scoperto di troppo. Uno dei nodi che più preoccupava, per il rischio di
                          assembramenti, era la riapertura dei parchi, cosa che ha portato l'
                          amministrazione a emanare una ordinanza ad hoc. Nel documento è
                          stabilito che «l' accesso ai parchi e alle aree verdi è consentito in
                          relazione alle dimensioni». Per il Parco Bucci è stato stabilito un limite
                          massimo di capienza simultanea di 500 persone; al Tondo, Mita e
                          Tassinari 50 persone in ognuno. In tutte le altre aree verdi, quelle non
                          recintate e quindi aperte, il principio è di una persona ogni 25 metri
                          quadrati. Per quanto riguarda l' accesso alle aree dedicate allo
                          'sgambamento' dei cani invece è consentito l' accesso di un 'binomio' per
                          volta per 20 minuti lasciando poi il posto ad altri. Ovviamente l' ordinanza
                          poi ribadisce il divieto di creare assembramenti e regolamenta l' uso delle panchine una per persona. Infine aree
                          attrezzate per il gioco dei bambini e per esercizi ginnici è stato deciso di tenerle chiuse. È possibile invece svolgere
                          individualmente o accompagnati (in caso di minori e le persone non autosufficienti) attività motoria, purché nel
                          rispetto della distanza di sicurezza interpersonale; due metri per l' attività sportiva, un metro per ogni altra attività. Ieri
                          però c' è qualcuno che ha trovato sbarrate le porte di alcune aree verdi. «Dopo cinquanta giorni di quarantena -
                          racconta Graziano Pezzi, appassionato del movimento fisico - non vedevamo l' ora di poter uscire. Alle 8.40 mi sono
                          recato al parco Tassinari con il cane ma abbiamo trovato tutti gli accessi sbarrati. Lasciato il cane mi sono diretto
                          verso il parco Bucci; qui era aperto solo l' ingresso dal grande cancello di piazzale Pancrazi. Nel mio giro ho riprovato
                          al Tassinari, verso le 11.40, trovando aperto il cancello di via Cavour e così ho pensato di poterlo attraversare per
                          uscire da uno degli altri varchi che invece erano chiusi. Infine, passando davanti al Tondo, pochi minuti prima di
                          mezzogiorno, anche qui tutti gli ingressi erano chiusi». Per avere qualche chiarimento abbiamo contattato il
                          responsabile dell' Ufficio ambiente e giardini, Marco Valtieri. «Il 95% delle aree verdi di Faenza sono aperte perché
                          non recintate. Per quanto riguarda le altre situazioni l' amministrazione ha deciso di tenere aperti solo un accesso
                          per parco per monitorare le presenza». Il Bucci, al primo giorno di riapertura al pubblico è stato visitato da quasi 500
                          persone, «mentre ieri verso le 15 eravamo a quota 350». Per lo più nel Bucci genitori con

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 18
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          bambini, qualche anziano e qualche appassionato di fotografia che ne ha approfittato per immortalare qualche
                          animale. «Finalmente possiamo ritornare a vivere il Parco - racconta una nonna che ha accompagnato il nipotino
                          attrezzata di plaid e tenda -; è molto bello anche perché c' è pochissima gente». «Siamo venuti per fare una
                          passeggiata, rigorosamente con mascherina e a un metro di distanza», continua invece una coppia appena entrata
                          nell' area più amata dai faentini. «Per le aperture dei parchi - continua invece Valtieri -, per quel che riguarda il
                          Tassinari è una residente ad aprire e chiudere il cancello su via Cavour, l' unico da quale si può accedere in questi
                          giorni; per Tondo (accesso solo da via Giovanni da Oriolo, ndr) e Bucci (aperto solo da piazzale Pancrazi, ndr) sono i
                          volontari della Piccola oasi gli addetti all' apertura e chiusura dei cancelli». Gli orari. Tondo 10-12; 15-19; Bucci 9-19.
                          Tassinari 8-20. «Orari non tassativi - conclude Valtieri -, almeno in queste prime giornate di assestamento». Antonio
                          Veca.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 19
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ritorno all' aria aperta

                          Ciclisti, riparte subito l' attività sui pedali
                          Tanti i ravennati e faentini che hanno approfittato delle colline, alcuni anche muniti di mascherina

                          Il ciclismo si è fermato a Casola: il via libera all' attività motoria ha
                          portato molti ciclisti a riversarsi sulle strade della provincia nelle giornate
                          di lunedì e di ieri. Con Marradi, Palazzuolo e Modigliana ancora
                          legalmente irraggiungibili, ravennati e faentini non si sono potuti spingere
                          più di là di Marzeno, San Martino in Gattara e Sant' Apollinare. Chi è
                          sceso in strada è parso farlo nel pieno rispetto delle regole imposte dall'
                          emergenza coronavirus: gli appassionati di bici da corsa e mountain bike
                          pedalavano quasi tutti in solitaria; molti di loro indossavano inoltre le
                          mascherine. I pochissimi ciclisti in giro in coppia apparivano con ogni
                          evidenza conviventi, non solo in sella ma anche nella vita di tutti i giorni. Il
                          timore che ravennati e faentini andassero involontariamente a comporre
                          grupponi di pedalatori era dettato più che altro dalla notoria densità di
                          ciclisti in questa parte della Romagna (tra le più alte d' Italia) e dal non
                          elevato numero di strade collinari all' interno del territorio provinciale: non
                          sono molti i passi che uniscono tra loro le vallate di Santa Lucia,
                          Marzeno, Brisighella e Riolo Terme. I rilievi ravennati non si spingono infatti oltre i passi della Pietramora, della
                          Valletta e di Monte Albano: salite dove la presenza di ciclisti appariva già più rarefatta, complici anche le pendenze.
                          Avventurarsi più a sud verso l' Appennino non è invece consentito: significherebbe sconfinare in provincia di Forlì-
                          Cesena o di Firenze, eventualità non concessa rispettivamente dalle ordinanze regionali e nazionali (e le ordinanze
                          recentemente emesse da vari Comuni per consentire gli spostamenti, come Faenza, Brisighella e Modigliana,
                          escludono l' attività motoria). Tra chi ha evidenziato più volte l' importanza di consentire agli appassionati di tornare
                          a pedalare all' aperto e in sicurezza c' è il commissario tecnico della nazionale italana di ciclismo Davide Cassani,
                          protagonista anche di varie dirette Facebook - una delle quali in dialetto romagnolo, opportunamente sottotitolato
                          per i fan d' oltre regione - nelle quali con la consueta ironia lamentava la sua insofferenza per le molte ore trascorse
                          al chiuso e per gli allenamenti possibili solo sui rulli. Fra coloro che non hanno perso tempo vanno annoverati anche
                          gli escursionisti: già nella mattinata di lunedì se ne contavano diversi - per la maggior parte in solitaria - nei dintorni di
                          Rontana e del Monticino, poco più a monte dell' abitato di Brisighella. Una coppia di cittadini - anche nel loro caso
                          palesemente conviventi - ne ha approfittato per il primo picnic dell' anno, in un' area verde non lontana dalla grotta
                          della Tanaccia.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 20
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                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Non sarà facile sostituire Malpezzi»
                          Il segretario del Pd di Faenza, Maurizio Randi: «Complesso mettere in campo figure di spessore»

                          L' abbandono della moderazione che lo ha spesso caratterizzato è il dato
                          che più sorprende nell' analisi della situazione politica fatta del segretario
                          Pd Maurizio Randi: il suo giudizio dell' operato del sindaco e le nubi che
                          vede addensarsi sulla città sono quanto di più estremo abbia mai detto -
                          non sono note sue considerazioni tanto sbilanciate in direzione positiva
                          o negativa. «Malpezzi? E' stato ed è un gigante», esordisce Randi. «Sono
                          le situazioni che fanno gli uomini, ed è in quei frangenti che l' uomo è
                          venuto fuori: nell' emergenza coronavirus, al momento del rogo della
                          Lotras, nella soluzione della vertenza-Omsa in favore di Atl Group.
                          Trovare qualcuno che lo sostituisca non sarà facile». Non vede altri
                          giganti all' orizzonte? «Non è questo che mi preoccupa. Pensavamo
                          che l' operazione di risanamento del bilancio comunale attuata in questi
                          dieci anni avrebbe consentito al prossimo sindaco un buon margine di
                          manovra. Ma la crisi economica che abbiamo all' orizzonte rischia
                          invece di complicare la situazione come mai prima d' ora. Tutti hanno
                          capito quanto le capacità di chi siede nella stanza dei bottoni siano fondamentali. Non è questo il momento per
                          esperimenti, insomma». Si era parlato di candidati sindaci non ancora trentenni, si riferisce a questo? «Ci
                          sono personalità che vanno coltivate, e che sarebbe sbagliato buttare nella mischia ora. La complessità vera, al di là
                          dell' individuazione del candidato sindaco, sarà mettere in campo uomini di spessore: la maggior parte degli attuali
                          assessori non è intenzionata a proseguire. Andrà trovata una sintesi tra nuove energie e personalità dall' esperienza
                          consolidata. Che mi auguro siano diverse». L' assessore Antonio Bandini è tra coloro cui verrà chiesto di
                          essere della partita? «E' fra i pochissimi della sua generazione a sapere davvero cos' è la politica. Mettiamola così:
                          nel nostro mondo vedo personalità che per natura sono portate a guidare una squadra e altre che hanno il profilo
                          della persona che chiunque vorrebbe in squadra». Il più somigliante al profilo del sindaco in plancia di
                          comando è Alberto Morini?

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 22
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Le competenze tecniche certamente non gli mancano. E' rimasto distante dalla politica per alcuni anni, e questo
                          è un aspetto che andrà valutato. Mi spiego: anche Malpezzi e De Giovanni erano personaggi esterni alla politica: ma
                          ne conoscevano gli ingranaggi dall' interno. Quello che dobbiamo evitare è un sindaco vittima del fuoco amico del
                          partito, come accadde a Malpezzi nei primi cinque anni». La soluzione più naturale possibile, quella di un
                          vicesindaco che compie il balzo, sembrò in realtà prendere forma al termine di una lunga
                          circumnavigazione, è corretto? «Massimo Isola è senz' altro una risorsa preziosa. Come altri va circondato da una
                          squadra che lo completi. Il suo è il profilo di un uomo di partito, e lo dico con la consapevolezza di chi crede che il
                          puro civismo abbia dimostrato enormi limiti. La capacità di occuparsi della cosa pubblica richiede un lungo
                          avvicinamento, la tessitura di un contesto di relazioni che se non hai devi poi costruire. Chi ha creduto di poterne fare
                          a meno - vedesi quando accaduto a Imola - non ha avuto vita lunga». Filippo Donati.

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                          La benzina prende fuoco Ragazzo di Casola finisce all' ospedale

                          Ragazzo di Casola Valsenio seriamente ustionato al volto e alle mani, è
                          ricoverato all' ospedale Bufalini di Cesena. L' incidente è avvenuto
                          martedì sera intorno alle 20 in via Fondazza e la dinamica non è stata
                          resa nota, ma secondo una prima ricostruzione il giovane e un amico
                          avevano con loro una tanica di carburante. Il combustibile avrebbe preso
                          fuoco ustionando i due giovani. Il 18enne è stato portato in eliambulanza
                          al Bufalini di Cesena, mentre l' amico, ferito alle braccia, è ricoverato a
                          Faenza.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
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                          Spostamenti permessi fra Modigliana, Brisighella e Faenza

                          Possibilità di spostarsi tra i comuni di Brisighella, Faenza e Modigliana.
                          Lo esplicita l' ordinanza frutto dell' accordo tra i sindaci Giovanni
                          Malpezzi, Massimiliano Pederzoli e Jader Dardi. Le situazioni di
                          necessità riconosciute sono l' acquisto di beni o servizi di prima
                          necessità, l' accesso a servizi territoriali, scolastici, sanitari, professionali
                          le esigenze manutentive di seconde case e la coltivazione di
                          appezzamenti agricoli. Non è stato possibile farlo con Tredozio perché
                          non immediatamente confinante.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 25
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                          mercoledì 06 maggio 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          L' acqua torna a zampillare dalla fontana di Aldo Rontini
                          Fu commissionata all' artista all' inizio degli anni '90 Ma da molto tempo non era più funzionante

                          È tornata finalmente a zampillare la fontana posta all' ombra dei pini di
                          via Tolosano, all' intersezione con corso Mazzini. L' opera, intitolata «La
                          farfalla di Antonia», fu commissionata ad inizio anni '90 all' artista Aldo
                          Rontini dall' amministrazione comunale faentina allora guidata dal
                          sindaco Giorgio Boscherini. A lungo inattiva, è stata restaurata dal
                          gruppo dell' associazione Amici della fontana, che si prende cura di
                          questa e altre omologhe disseminate per la città e già ne ha fatte ripartire
                          diverse negli anni scorsi: l' acqua è così tornata a zampillare proprio il 4
                          maggio, in coincidenza con l' avvio della seconda fase dell' emergenza
                          coronavirus, durante la quale i cittadini, pur con molte limitazioni, sono
                          potuti tornare a muoversi all' interno della provincia, a passeggiare e a
                          incontrare i loro congiunti. Una coincidenza, questa, che è stata salutata
                          come un buon auspicio dall' autore dell' opera: «L' augurio di una nuova
                          ripartenza», ha sintetizzato lo scultore Aldo Rontini, che immaginò l'
                          ovale del volto femminile che compone la fontana solcato dallo stupore.
                          f.d. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019      Pagina 26
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                          mercoledì 06 maggio 2020
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                                                                         Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Addio al maestro Fernando Rava, mago del tornio e dei decori
                          Brisighella, l' artista si è spento all' età di 79 anni

                          Brisighella piange il Maestro Fernando Rava. Lunedì 4 maggio, all' età di
                          79 anni, è scomparso l' artista ceramico Fernando Rava. Dopo gli studi
                          Rava insegno per alcuni anni modellazione e quindi l' arte del tornio a
                          Basilea l' arte del torniante. Molto riconoscibili le sue opere per quei suoi
                          decori sempre molto minimali fatti di losanghe, graticci, foglie
                          accartocciate, quadrilobate o a palmetta, tralci, lobi, medaglioni a
                          raggiera che si colorano di poche tonalità come la ferraccia, il verde
                          rame, il blu, il manganese. Dopo anni di lavoro a Faenza, dove aprì la sua
                          prima bottega in via Cantinelli nel 1975, Rava nel 1980 si spostò a
                          Brisighella. Rava aveva la sua bottega nel cuore del Borgo, prima in via
                          delle Volte e poi, in via Fossa dove, fino a pochi anni fa, esponeva un
                          vecchio tornio a ruota. Moltissimi sono stati i riconoscimenti tributati a
                          Fernando Rava dalla comunità culturale nel corso della sua carriera. Tra
                          questi i contanto tre medaglie d' oro dell' ente provinciale turismo al
                          Concorso di ceramica d' arte di Cervia (1969), del Ministro per industria e
                          piccoli artigiani al Concorso internazionale dell' artigianato di Firenze (1971) e dell' artigianato al Concorso
                          internazionale di Firenze (1973). Fernando Rava lascia la compagna Enrichetta. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                          mercoledì 06 maggio 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Voglia di musica: i negozi di dischi pronti a ripartire
                          In quarantena c' è anche chi ha venduto a domicilio «I clienti ci cercano, vogliamo aprire in sicurezza»

                          La data di riapertura dei negozi di dischi è fissata per il prossimo 18
                          maggio: anche se la maggior parte non vede l' ora di tornare a 'servire' gli
                          appassionati di musica, c' è chi dimostra maggiore prudenza. «Ho
                          approfittato della quarantena - afferma Marcello Pirazzoli di Rok, a
                          Ravenna - per dare un nuovo assetto al locale, risistemare il catalogo e
                          aggiornare il sito web con nuove proposte. Eccezionalmente, mi sono
                          occupato di qualche consegna per accontentare i clienti. Non scalpito
                          per riaprire perché ci vorrà tempo per tornare alla normalità, la gente non
                          è ancora pronta a muoversi. In compenso va detto che qualcosa lo Stato
                          ha fatto: per chi ha una piccola attività come la mia, i bonus danno una
                          mano». Anche Gianni Corbari di Jean Music Room a Ravenna, è
                          consapevole della necessità di dover ancora pazientare. «Per un bel po'
                          non torneremo all' attività di prima - spiega realistico -. Però, dopo due
                          mesi di chiusura, sono pronto a ripartire in sicurezza. In questo periodo,
                          ho ricevuto tante telefonate di clienti che mi hanno dimostrato tutto il
                          loro sostegno, aspettando con trepidazione la fatidica data del 18 maggio». A Lugo c' è Flexi Music che ha lavorato
                          bene con l' online, con consegne con corriere anche in tutta Italia. «Un' attività che può valere il 30 per cento - spiega
                          Lorenzo Guerra - e che ci ha consentito di non azzerare il fatturato. D' altra parte ormai, siamo delle 'riserve indiane',
                          non più di 250 negozi di settore in Italia, secondo un recente studio. Sono contento di riaprire anche se non mi
                          aspetto la fila come ai supermercati. Nel mio locale di circa 80 metri quadrati, riuscirò a far entrare anche due
                          persone alla volta in sicurezza». Le consegne a domicilio hanno rappresentato poi un modo per mantenere vivo il
                          rapporto con la clientela per due negozi di Faenza: la Casa del Disco e Musica Dischi Sangiorgi. «Da fine marzo ci
                          siamo organizzati per le consegne - racconta Livia Fagnocchi della Casa del Disco -. In passato ci era già capitato di
                          farlo ma solo in situazioni eccezionali, per persone anziane o disabili. Sono molto grata ai clienti che hanno
                          continuato a credere in noi. Cosa ci hanno richiesto? Per esempio, regali di compleanno con il bigliettino dettato per
                          telefono e inserito nel pacchetto, oltre a dischi da ascoltare per proprio diletto. Alcuni ragazzi hanno invece
                          approfittato del bonus cultura per comprare vinili. Prima della chiusura promuovevamo un gruppo di ascolto mensile
                          che si è trasformato, durante la quarantena, in una playlist collaborativa sul rapporto tra la musica e le emozioni». «In
                          molti - rivela Anna Maria Sangiorgi di Musica Dischi - hanno approfittato di questo periodo per imparare uno
                          strumento grazie a lezioni online. Per cui c' è chi ci ha richiesto di consegnare a casa

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 28
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                          mercoledì 06 maggio 2020

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          accessori vari, come le corde, o armoniche da bocca. Online poi vendiamo su Discogs vinili e cd introvabili di
                          musica classica e sinfonica. La mia speranza per il futuro? Arrivare finalmente a un allineamento tra cd e libro.
                          Perché il libro fa cultura e il cd no? Perché l' Iva sul libro è del 4%, mentre quella sul cd sale al 22? Perché le librerie
                          hanno potuto riaprire prima di noi?». Roberta Bezzi.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 29
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                          mercoledì 06 maggio 2020
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Il primo romagnolo con la maglia della Juve
                          Dieci anni fa moriva Giacomo Neri, tra i più grandi giocatori faentini: vestì l' azzurro e segnò il gol numero seimila dei
                          bianconeri

                          di Roberto Romin FAENZA Dieci anni fa se ne andava Giacomo Neri, uno
                          dei più grandi calciatori manfredi di tutti i tempi (se non il più grande),
                          paragonabile solo ad Attilio Santarelli, portiere del Bologna dal '56 al '62.
                          Neri - amico e compagno di squadra, ma solo omonimo di Bruno, cui è
                          intitolato lo stadio cittadino - è passato alla storia, fra le altre cose, per
                          essere stato il primo romagnolo a indossare la maglia della Juventus
                          (con cui segnò il gol n.6.000 del club bianconero), ma anche per essere
                          stato, fino al 6 maggio 2010, giorno della sua scomparsa all' età di 94
                          anni, il più anziano calciatore vivente ad aver militato nella nazionale
                          azzurra. Poco più di tre mesi prima della morte, il 18 gennaio, ovvero
                          alcuni giorni dopo il suo compleanno (era nato a Capodanno del 1916),
                          applaudito dalla platea e dai giovani calciatori manfredi, aveva ricevuto
                          dal Comune di Faenza il premio 'Una vita per lo sport'. Nella sua
                          eccellente carriera di calciatore, 'Giacomino' Neri - ala destra, rapida,
                          specialista negli assist, ma con buon fiuto per il gol - ha collezionato 232
                          partite in serie A con 56 reti all' attivo, 25 in 'B' oltre a tre gettoni in nazionale, in due amichevoli contro la Svizzera, e
                          nel match del novembre '39 all' Olympiastadion di Berlino contro la fortissima Germania, che vinse 5-2, ma a cui
                          segnò un gol, peraltro il primo della partita al 15'. Tutto nacque però a Faenza. Il suo talento naturale ne determinò
                          una precoce scalata. A 14 anni guidava già l' attacco delle 'riserve' del team biancoazzurro. A 16 anni debuttò il
                          'prima squadra' nell' allora 1ª divisione (l' attuale serie C), diventando presto titolare. Passò al Dopolavoro Ferroviario
                          di Rimini, dove ottenne la promozione in 1a divisione, e dove il Livorno lo scovò per ingaggiarlo e farlo esordire in
                          serie A. Coi labronici restò per 3 stagioni, con un crescendo di rendimento che gli garantì l' ingaggio alla Juve. Con la
                          Madama non riuscì a sfondare (12 presenze e un solo gol), così ritornò a Livorno. Ma il talento c' era, e il Genoa non
                          si fece sfuggire l' occasione. Dal '39 al '45, in pieno conflitto mondiale, visse il periodo più glorioso con la maglia
                          rossoblù, tanto da guadagnarsi l' etichetta di miglior ala destra del campionato. Prestazioni importanti che
                          convinsero il ct Vittorio Pozzo a convocarlo 3 volte. Nell' arco di 5 stagioni nel Genoa, Neri totalizzò 107 presenze e
                          32 gol, ma non riuscì a conquistare lo scudetto, pur lottando sempre per le prime posizioni. Dopo la guerra, giocò
                          altre 2 stagioni con l' Inter di Carcano, Meazza, Guaita e Veleno Lorenzi, poi chiuse in Svizzera, al Neuchâtel. Fra i
                          record, rimane il poker firmato

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 30
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                          mercoledì 06 maggio 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          in Genoa-Bari 6-1 dell' aprile '41 con 4 gol in soli 13'. Intraprese anche la carriera di allenatore, cominciando dall'
                          Alessandria che, dal '51 al '54, portò dalla D alla B. Quindi guidò il Casale e la Lucchese, e infine - rientrando a Faenza
                          dopo aver lavorato in una azienda di Treviglio - anche la formazione biancoazzurra nel '59.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 31
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                          mercoledì 06 maggio 2020
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Fantinelli studia da dottore e per l' azzurro
                          Il play faentino, vicino alla laurea, ha un altro anno di contratto con la Fortitudo. «Non mi aspettavo la convocazione
                          in Nazionale»

                          di Luca Del Favero Una prima stagione in serie A1 più che positiva alla
                          Fortitudo Bologna e una laurea che lo attende tra poche settimane. Non
                          è niente male il bilancio del faentino Matteo Fantinelli dopo il suo primo
                          campionato nella massima serie (conquistata grazie alla vittoria della
                          serie A2 nel 2019) dove non ha risentito del salto di categoria. Il suo
                          segreto? Ancora una volta sono state le sue qualità tecniche e umane a
                          permettergli di confermarsi anche ai massimi livelli. «Non mi aspettavo di
                          vivere una simile annata al mio esordio in A1 - spiega il play classe 1993 -:
                          siamo arrivati in finale di Coppa Italia, abbiamo chiuso il campionato al
                          settimo posto e tranne qualche piccolo passaggio a vuoto siamo sempre
                          stati competitivi nonostante fossimo neopromossi. Mi dispiace che la
                          stagione sia terminata sul più bello, perché potevamo davvero toglierci
                          delle soddisfazioni anche nei playoff. Inoltre mi sarebbe piaciuto giocare
                          il derby di ritorno davanti al nostro pubblico: sono sicuro che ci saremmo
                          presi una bella rivincita». Cosa ha imparato in questi mesi? «Che
                          bisogna sempre essere parte integrante del gioco e io in alcune partite sono stato troppo passivo. Questo purtroppo
                          è un difetto che ho da sempre, ma in serie A1 non me lo posso più permettere. Dopo qualche mese ho trovato più
                          continuità anche se in questo gruppo non bisogna mai smettere di lavorare. Io infatti partivo quasi sempre in
                          quintetto, ma poi lo spazio me lo sono sempre dovuto guadagnare». Merito anche di coach Martino? «Anche in
                          A1 ha confermato di saper costruire molto bene le squadre e di responsabilizzare tutti i giocatori, facendoli scendere
                          in campo con grandi motivazioni. La disponibilità di compagni più esperti come Mancinelli o Leunen ha poi
                          permesso di unirci in poche settimane e questo è stato il segreto del gruppo». È ufficiale che nella prossima stagione
                          la Fortitudo ripartirà da Fantinelli. «Ho un altro anno di contratto, ma credo che verranno tutti ridiscussi e non so
                          neanche sinceramente se abbiano valenza giuridica dopo quello che è accaduto. La mia intenzione è ovviamente di
                          restare visto il rapporto eccezionale che ho con la società e i tifosi». È stato anche preconvocato in Nazionale.

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                          mercoledì 06 maggio 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Non me lo sarei mai aspettato. Non sono poi entrato nei 16, ma ne avevo parlato a lungo con il commissario
                          tecnico Sacchetti prima della pubblicazione della lista ufficiale e così ho sfruttato quel periodo di pausa del
                          campionato per sostenere gli ultimi due esami universitari, altrimenti avrei dovuto rinviare la laurea di un anno».
                          Presto la chiameremo dottor Fantinelli? «Ho consegnato la tesi e mi laureerò a fine giugno in Scienze Motorie.
                          Purtroppo la proclamazione sarà on line e mi dispiace». Come ha vissuto questa quarantena? «Appena hanno
                          rinviato la partita con Brescia sono rientrato a Faenza dalla mia famiglia, per paura che ci fosse un lockdown a
                          Bologna e che non potessi più ritornare a casa. In questi mesi mi sono allenato individualmente per quello che ho
                          potuto e ho ultimato la tesi». Come vede il futuro della A1? «Al momento non possiamo far altro che rispettare le
                          indicazioni che ci vengono date e credo che fino a quando non ci sarà una cura sarà impossibile ritornare a giocare».

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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          BASKET A2 DONNE

                          E-Work, Rossi ufficiale per l' undicesima volta

                          Un riminese diventato ormai cittadino onorario di Faenza. La conferma di
                          Paolo Rossi alla guida dell' E-Work lo porterà a guidare per l' undicesima
                          stagione una formazione di pallacanestro femminile faentina, avventura
                          iniziata nel 2002, vissuta in tre società. I maggiori risultati li ha ottenuti
                          con il Club Atletico guidato dal 2002 al 2005 e dal 2006 al 2012: nove
                          campionati in cui ha portato la squadra per due volte in finale scudetto
                          (impresa mai riuscita a nessuno in precedenza), vinto due coppe Italia,
                          raggiunto la finale di Fiba Cup e disputato l' Eurolega. Meno positivi sono
                          stati i soli cinque mesi al Club Atletico Romagna (società che rilevò il
                          vecchio club nella stagione 2012/13) esperienza conclusasi a gennaio
                          con il ritiro dal campionato di A1. Il presente si chiama E-Work dove già
                          nel primo anno ha fatto faville, vincendo 16 delle 19 gare disputate, e
                          lottando per la promozione in A1. Curiosità: mai prima di questa
                          esperienza, Rossi aveva allenato in A2 debuttando così nel torneo a 71
                          anni. l.d.f.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 34
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Cup preso d' assalto L' Ausl: «Non affollate gli sportelli»
                          «Il rischio è di creare pericolosi assembramenti Sarà cura dell'azienda riprogrammare le visite»

                          RAVENNA Il doppio zero di ieri alla voce morti e contagi e l' avvio della fase 2
                          non devono indurre ad abbassare la guardia. Il rischio infatti è quello di dare per
                          scontato che tutto sia come prima. E pericoli in tal senso si sono già palesati
                          con le file agli sportelli dell' Ausl, in particolare al Cup, tanto che alla luce del
                          «fortissimo afflusso di pubblico» l' azienda sanitaria ha affidato a un
                          comunicato l' invito a evitare affollamenti. «Al momento non vi è alcuna
                          motivazione per la quale gli utenti debbano recarsi di persona agli sportelli,
                          soprattutto senza appuntamento, creando pericolosi assembramenti di
                          persone» si legge in una nota in cui l' Ausl rimarca con decisione che chi ha
                          avuto una prestazione annullata a seguito dell' emergenza Covid non deve, in
                          questo momento, riprenotarla. Sarà cura dell' azienda comunicare quando tali
                          prestazioni riprenderanno e le modalità con le quali poterne usufruire». Inoltre
                          «le attività che si stanno ricominciando gradualmente ad erogare fanno
                          riferimento a pazienti che hanno bisogno di prestazioni non ulteriormente
                          procrastinabili, e questi pazienti vengono ricontattati direttamente dall' azienda,
                          e quindi non devono ritornare a prenotare. Per le prestazioni attualmente
                          erogate che richiedano una prenotazione, è sempre consigliato utilizzare il Cuptel o il Fascicolo Sanitario Elettronico,
                          o ricontattare il relativo servizio sempre al telefono, senza recarvisi di persona mentre nei casi in cui sia
                          indispensabile l' accesso di un utente allo sportello, è consigliabile prendere prima un appuntamento, in modo da
                          scaglionare gli accessi ed evitare assembramenti». A questo proposito, per l' ambito ravennate l' Ausl invita i cittadini
                          di Ravenna a rivolgersi ai numeri 0544286616 - 17 - 1819 - 20 - 26 o via e-mail all' indirizzo di posta elettronica
                          sportellounico.ra@auslromagna.it. Per Marina di Ravenna contattare lo 0544 485791, per Mezzano lo 0544 485670,
                          per Piangipane lo 0544 485750, per Roncalceci lo 0544 485710, per Sant' Alberto lo 0544 485690, per San Pietro in
                          Vincoli lo 0544 485771, per Cervia lo 0544 917615, per Russi lo 0544 586420-22, per Faenza lo 0546 601586 - 7 - 8 - 9,
                          per Faenza Centro Nord/Filanda lo 0546 602155, per Caso la Valsenio lo 0546 972955, per Solarolo lo 0546 612315,
                          per Riolo Terme lo 0546 972815, per Brisighella lo 0546 992615, per Castel Bolognese lo 0546 652715, per Lugo lo
                          0545 213415 o la Segreteria Lab Analisi (0545 214387-93), per Alfonsine lo 0544 864715, per Bagnacavallo lo 0545
                          283015, per Conselice lo 0545 923215.

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