Media Monitoring per 29-08-2018 - Rassegna stampa del 29-08-2018 - Ruggi

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Media Monitoring per 29-08-2018 - Rassegna stampa del 29-08-2018 - Ruggi
29-08-2018

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 29-08-2018
Media Monitoring per 29-08-2018 - Rassegna stampa del 29-08-2018 - Ruggi
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
   Costa d' Amalfi. Danni alla colonna vertebrale, il 118 attiva eliambulanza. A
        Castiglione di Ravello senza rianimatore per una embolia questa mattina
        .#BREAKING NEWS ............................................................................................................. 1
   Tre codici rossi in una sola mattinata in Costiera Amalfitana: struttura in difficoltà per
        carenza personale .............................................................................................................. 3
   Diagnostica, resiste il tetto di spesa prestazioni ancora a pagamento ........................... 4
   Il campus di Fisciano tra i primi 500 nel mondo .................................................................. 6
   Ospedale "sotto assedio" Il "Costa d' Amalfi" va in tilt ....................................................... 7
   Ospedale, arrivano nuovi infermieri ma ferie rinviate per gli anestesisti ....................... 8
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 10
   Autismo, appello dei genitori a De Luca .............................................................................. 10
   «Elettoralistica e dannosa l' iniziativa del governatore» .................................................. 12
   «La mia Camilla e i diritti negati» ......................................................................................... 13
   C' è già un precedente: il caso Urciuoli ............................................................................... 15
   Impegnative di esami la valanga di gennaio la Finanza indaga ...................................... 17
   L'assistenza negata I genitori salernitani costretti a fare da soli ................................... 19
   Medicanova, il Tar condanna l'Asl ........................................................................................ 21
Sanità Campania ............................................................................................................................. 23
   Centri accreditati nel mirino della Finanza ......................................................................... 23
   Muore d'infarto, giallo in corsia Sequestrate le cartelle cliniche .................................... 25
   Ospedale del Mare Il 15 settembre la vera apertura del pronto soccorso .................... 27
   Ospedale del mare, annuncio della Regione "Il Pronto soccorso apre il 15 settembre"
         .............................................................................................................................................. 28
   Ospedale del mare, trovati gli infermieri il 15 settembre parte il pronto soccorso
         .............................................................................................................................................. 29
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 31
   "Servono certezze per chi rischia la vita come nostro figlio" .......................................... 31
   «Il cuore delle donne vuole più attenzione» ....................................................................... 33
   Il responsabile di chirurgia addominale «Nei casi come il suo il 95% di successi» ...... 35
   Medico sui social "Annegate i negri" E l' Asl apre un procedimento .............................. 37
   Muore a due anni sul volo Beirut-Roma «Una crisi cardiaca» ` ....................................... 39
   Quei medici in tv così lontani da noi .................................................................................... 41
   Vaccini, la rivolta dei sindaci " Senza non si entra in classe" .......................................... 43
   Vaccini, nuove minacce al virologo (favorevole) Burioni .................................................. 45
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28/08/2018

                                                                                                                         EAV: € 857
                                                                                                                         Lettori: 6.100
                   Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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  Costa d' Amalfi. Danni alla colonna vertebrale, il 118 attiva
 eliambulanza. A Castiglione di Ravello senza rianimatore per
       una embolia questa mattina .#BREAKING NEWS

 Costa d’ Amalfi. Danni alla colonna
 vertebrale, il 118 attiva eliambulanza.
 Una caduta che ha provocato danni alla
 colonna vertebrale, per questo si è resa
 necessaria                    l’attivazione
 dell’eliambulanza da Maiori seguita in
 tempo reale grazie a Fabio Corniola da
 Positanonews. Si sta cercando di
 disporre il trasferimento nella maniera
 più veloce all’ospedale di Salerno. Vi terremo aggiornati in questo stesso articolo.
 Intanto continuano i problemi . A Castiglione di Ravello senza rianimatore per tre ore
 questa mattina . Il rianimatore è andato a Mercato San Severino per accompagnare
 una signora in embolia e senza avere la reperibilità l’ospedale è stato senza
 rianimatore dalle 9,30.Ancora la sanità sotto i riflettori in Costiera amalfitana
 nonostante il super lavoro di tutto il personale le difficoltà non mancano. Si parla di
 rafforzare la sanità, qui si stanno facendo passi indietro. Senza rianimatore un
 ospedale è di fatto a singhiozzo, sono cose assurde che consente l’ ASL per cui
 Vincenzo De Luca e la Regione Campania da Napoli sembra non voler ascoltare. Una
 cosa assurda anche per l’emergenza estiva come mancanza, nessun presidio sulla
 spiaggia a Positano e Praiano, l’idroambulanza solo ad agosto, tre ambulanze
 medicalizzate anche esse senza rianimatore. Ci vorrebbe almeno un rianimatore in
 strada e due in ospedale, invece addirittura manca uno reperibile.Forse aspettano
 che ci scappi un morto? Queste piccole-grandi la dicono lunga sull’affidabilità dei
 politici che parlano di posti letto, ampliamenti e nuovi ospedali a Salerno e in
 Penisola Sorrentina .AGGIORNAMENTI Sono stati quattro gli interventi oggi
 all’Ospedale Alle 6, 30 una donna settantenne di Amalfi colpita da infarto ( si
 pensava inizialmente ad un’embolia ) che è stata trasportata all’ospedale “Fucito” di
 Mercato San Severino con il rianimatore di turno e l’ospedale è rimasto scoperto A
 mezzogiorno circa il sessantenne di Amalfi caduto da una macera che coltivava ,
 dopo avergli riscontrato danni alla colonna vertebrale e altre parti del corpo è stato
 trasportato a Porto di Maiori e poi in eliambulanza alla Neurochirurgia dell’Ospedale
 “Ruggi d’Aragona” di Salerno . Un uomo di Amalfi che si è ferito con una motosega
 alla gamba ed è stato trasportato all’Ospedale di Cava de Tirreni. Un turista di
 Positano che ha avuto un malore ed è stato trasportato dall’ambulanza del 118 con
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la Croce Rossa a Castiglione di Ravello .

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28/08/2018

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                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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 Tre codici rossi in una sola mattinata in Costiera Amalfitana:
         struttura in difficoltà per carenza personale

 Sono stati eseguiti diversi interventi da
 codice rosso questa mattina al presidio
 ospedaliero della Costa d’Amalfi. Intorno
 alle 7 un’anziana, 71enne di Amalfi, è
 giunta a Castiglione con un infarto in
 corso. Dopo le necessarie analisi è stata
 stabilizzata e trasferita, alle 9 e 30, a
 bordo di un’ambulanza medicalizzata di
 tipo A, assistita dal rianimatore di turno,
 al “Fucito” di Mercato San Severino, in quanto le sue condizioni non recano
 preoccupazioni. Alle 12 e 30 i medici sono stati chiamati al delicato intervento per
 un uomo, un 61enne contadino di Amalfi caduto accidentalmente, da altezza
 considerevole, nel fondo in cui lavorava, ed ha riportato fratture vertebrali
 complesse che hanno interessato anche il midollo spinale, oltre a contusioni
 polmonari e lesioni su altre parti del corpo. Senza l’ausilio del rianimatore, di ritorno
 da Mercato San Severino, i medici di turno hanno fatto del loro meglio per
 stabilizzare l’uomo e inviarlo in ambulanza al Porto di Maiori per il trasferimento in
 eliambulanza al reparto di Neurochirurgia del “Ruggi d’Aragona” di Salerno per un
 delicato intervento. Poco dopo un altro contadino amalfitano di 65 anni ha
 raggiunto,l’ospedale di Castiglione, per una profonda ferita a una gamba procuratasi
 durante l’utilizzo di una motosega. La distrazione gli ha provocato la perdita di molto
 sangue. Suturato, l’uomo è stato trasferito in ambulanza al Santa Maria dell’ Olmo di
 Cava de’ Tirreni presso cui dovrà essere operato.

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29/08/2018                                                                                                                Pagina 22
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 9.295
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

    Diagnostica, resiste il tetto di spesa prestazioni ancora a
                             pagamento

 IL VERTICE Nessuna ripresa degli
 accreditamenti per le altre branche
 specialistiche. Restano, dunque, gli alt
 alle prestazioni in convenzione già
 determinati dallo sforamento dei tetti di
 spesa assegnati e quelli che sono in
 arrivo nei prossimi giorni. Il secondo
 vertice di ieri in Regione con i manager
 della sanità conferma solo il via libera
 per gli esami di sangue e urine alle altre
 aziende sanitarie, dopo quello già dato il
 giorno precedente all' Asl di Salerno, che
 nel frattempo ha inviato anche la pec a
 tutti i laboratori di analisi per la ripresa
 delle prestazioni fino al nuovo termine. L'
 OSTACOLO La comunicazione giunge
 dopo la formale autorizzazione data dal
 governatore De Luca all' Asl a finanziare,
 in via di anticipazione con fondi propri, le
 prestazioni di analisi dei laboratori
 accreditati per evitare così ogni
 eventuale      interruzione    dei    servizi
 sanitari offerti ai cittadini. Chi ha già
 fruito di prestazioni a pagamento per il
 superamento del budget, quindi, sarà rimborsato, previa presentazione al distretto
 di riferimento del relativo titolo di spesa. Inoltre, nell' ambito del protocollo firmato
 con la Guardia di Finanza, sono stati attivati una serie di controlli a tappeto nelle
 strutture accreditate dove già si segnalano diversi casi di aggravi di spesa fuori della
 norma. A Salerno l' alt agli esami del sangue e delle urine è arrivato il 20 agosto,
 sebbene il tetto dei 18 milioni di spesa fosse stato esaurito il 30 luglio. Quello degli
 esami di laboratorio, però, non è l' unico alt del caldo agosto della sanità accreditata
 salernitana. Per le altre branche specialistiche, al momento, invece, la situazione
 resta invariata. Venerdì prossimo è previsto l' esaurimento del budget per le
 radiografie, che saranno così totalmente a pagamento. Quelle che sono già a pieno
 carico degli utenti dal 10 agosto scorso, invece, sono le visite, gli
 elettrocardiogrammi, gli eco-cardio, il doppler carotideo e tutti gli altri accertamenti

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cardiologici, così come radiodiagnostici, per i quali i relativi sforamenti dei rispettivi
5 e 2,5 milioni erano giunti già il 20 luglio e il 19 giugno. Ancora in regime
convenzionato la diabetologia, per la quale l' alt dovrebbe arrivare intorno al 9
settembre. Per tutte queste prestazioni l' Asl ha provveduto, già da alcune
settimane, al potenziamento dei servizi offerti dagli ambulatori e dalle strutture
ospedaliere della provincia. LO SCREENING La riunione di ieri è stata anche l'
occasione per discutere, oltre che di tetti di spesa, anche di screening oncologici. A
Salerno, in questo momento, si lavora con grande impegno allo screening del colon
retto e i risultati emersi finora mostrano numeri abbastanza soddisfacenti.
Sottoscritto anche un protocollo con l' istituto zooprofilattico e il Pascale di Napoli
per gli esami di primo livello finalizzati alla ricerca di sangue occulto.
«Contestualmente si sta completando l' offerta in tutti i distretti, soprattutto nell'
area centro, dove non era ancora partito, con la possibilità di approfondimento
attraverso colonscopia, in accordo con il Ruggi spiega il subcommissario sanitario
dell' Asl Salerno Vincenzo D' Amato Per gli altri screening si procederà all' acquisto
di una serie di attrezzature per gli esami mammografici, nei territori a sud della
provincia e negli altri distretti. Si prevede per fine anno una grossa spinta». sa.ru. ©
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Media Monitoring per 29-08-2018 - Rassegna stampa del 29-08-2018 - Ruggi
29/08/2018                                                                                                                 Pagina 5
                                            La Città di Salerno
                     Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

             Il campus di Fisciano tra i primi 500 nel mondo

 L'università degli studi di Salerno scala
 la classifica NTU 2018 e per la prima
 volta si colloca nella Top500 delle
 università mondiali, elaborata dalla
 National    University    di    Taiwan   e
 finalizzata a valutare gli atenei in base
 alla loro produzione scientifica e
 all'impatto delle loro pubblicazioni. Il
 Ranking NTU è una classifica di
 riferimento per le università dedite alla
 ricerca. L'analisi è interamente basata
 sulla valutazione della quantità e della
 qualità di articoli scientifici, che
 riflettono le prestazioni accademiche da
 tre punti di vista: produttività della
 ricerca, impatto della ricerca ed
 eccellenza della ricerca. Quest'anno
 l'Università di Salerno entra per la prima
 volta nella Top 500 delle università
 mondiali prese in esame, collocandosi al
 468° posto e recuperando posizioni
 rispetto allo scorso anno, quando era
 collocata nel range 501-600. «Orgogliosi di attestarci e migliorare il nostro
 posizionamento in questa nuova classifica internazionale dichiara il rettore Aurelio
 Tommasetti L'elaborazione della National University di Taiwan è particolarmente
 focalizzata sull'attività di ricerca accademica ed evidenzia per il nostro ateneo
 punteggi particolarmente positivi per gli indicatori Current Citations, ovvero il
 numero di citazioni nell'anno corrente, e H-Index, la quantità di pubblicazioni che
 hanno avuto almeno H citazioni ciascuna ».

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29/08/2018                                                                                                                Pagina 14

                                                                                                                          EAV: € 854
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

      Ospedale "sotto assedio" Il "Costa d' Amalfi" va in tilt

 RAVELLO - Tre interventi da codice rosso
 questa mattina al presidio ospedaliero
 della Costa d' Amalfi. Ieri giornata da
 bollino nero per l' ospedale. Intorno alle
 7 un' anziana, 71enne di Amalfi, è giunta
 a Castiglione con un infarto in corso.
 Dopo le necessarie analisi è stata
 stabilizzata e trasferita, alle 9 e 30, a
 bordo di un' ambulanza medicalizzata di
 tipo A, assistita dal rianimatore di turno,
 al "Fucito" di Mercato San Severino, le
 sue     condizioni     non    desterebbero
 preoccupazioni. Alle 12 e 30 i medici
 sono stati chiamati al delicato intervento
 per un uomo, un sessantunenne
 contadino        di      Amalfi      caduto
 accidentalmente,           da       altezza
 considerevole, nel fondo in cui stava
 lavorando.      Lo    sventurato,    giunto
 cosciente al nosocomio costiero, ha
 riportato fratture vertebrali complesse
 che hanno interessato anche il midollo
 spinale, oltre a contusioni polmonari e lesioni su altre parti del corpo. Senza l' ausilio
 del rianimatore, di ritorno da Mercato San Severino, i medici di turno hanno fatto del
 loro meglio per stabilizzare l' uomo e inviarlo in ambulanza al Porto di Maiori per il
 trasferimento in eliambulanza al reparto di Neurochirurgia del San Giovanni di Dio e
 Ruggi d' Aragona" di Salerno per un delicato intervento. A distanza di pochi minuti
 un altro contadino amalfitano di sessantacinque anni ha raggiunto, accompagnato
 da conoscenti con mezzi propri, l' ospedale di Castiglione, per una profonda ferita a
 una gamba procuratasi durante l' utilizzo di una motosega. Con ogni probabilità una
 distrazione che ha provocato la perdita di molto sangue. Suturato, l' uomo è stato
 trasferito in ambulanza al nosocomio Santa Maria dell' Olmo di Cava de' Tirreni
 presso cui dovrà essere operato. L' attuale carenza di personale al Costa d' Amalfi,
 oltre a costringere il personale dipendente agli straordinari, con orari massacranti,
 penalizza l' utenza che non può godere (come accaduto per la mancanza del
 rianimatore) dei professionisti necessari.

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Media Monitoring per 29-08-2018 - Rassegna stampa del 29-08-2018 - Ruggi
29/08/2018                                                                                                                Pagina 26
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 6.236
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

  Ospedale, arrivano nuovi infermieri ma ferie rinviate per gli
                         anestesisti
 SIMONA CHIARIELLO
 CAVA DE' TIRRENI Simona Chiariello Ore
 di attesa per il Santa Maria dell' Olmo: in
 arrivo     altri  infermieri    mentre      si
 aspettano notizie da Salerno per l'
 attività chirurgica, finora garantita grazie
 agli anestesisti, che hanno accettato di
 rinunciare e rinviare le loro ferie per
 assicurare i turni per le sedute
 operatorie. Mancano pochi giorni a
 settembre e tutti i nodi sembrano
 arrivare al pettine: primo fra tutti il
 numero di anestesisti che devono coprire
 i turni nel reparto di rianimazione e
 terapia intensiva, ed al tempo stesso le
 sedute operatorie di emergenza come
 programmate. In queste settimane di
 emergenza estiva, complice la carenza in
 organico di anestesisti, sono state
 sospesi gli interventi di elezione
 (allungando le liste di attesa) ed
 assicurati quelli di emergenza grazie alla
 scelta degli anestesisti di rinviare le ferie
 a settembre. L' ALLARME In queste ore si
 sono susseguiti gli incontri tra i
 rappresentanti sindacali del Santa Maria dell' Olmo e i vertici del Ruggi. Stando alle
 prime indiscrezioni, trapelate in queste ore, da Salerno arrivano buone notizie. Le
 unità infermieristiche saranno destinate alle corsie, ma non solo. Occorre, infatti,
 tener presente che in caso di consulenze presso altri presidi, i pazienti devono
 trasferiti in ambulanza con l' assistenza di un infermiere. Al momento di certo c' è l'
 arrivo di nuovi infermieri che vanno a potenziare l' organico che in diversi reparti
 soffre di forti carenze. Stesso discorso per il comparto degli Osa (operatori sanitari)
 che necessita di un rafforzamento, viste le necessità del presidio. Ancora da
 discutere il nodo del numero di anestesisti che necessita di un potenziamento per
 garantire l' attività chirurgica tutta, di emergenza e di elezione. Intanto, la Cisl invia
 una nota alla dirigenza del Ruggi per far presente che attualmente il servizio di
 farmacia ha un solo dirigente e un amministrativo, con gravi ridimensionamento

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
delle prestazioni. E in caso di assenza del dirigente il servizio è sospeso. ©
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29/08/2018                                                                                                                Pagina 5

                                                                                                                          EAV: € 1.283
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                 Autismo, appello dei genitori a De Luca
 VINCENZO SENATORE
 Dobbiamo fare prima di tutto delle
 precisazioni di forma, non di sostanza. I
 centri accreditati dalle Asl per la
 realizzazione     dei    piani   riabilitativi
 individuali degli autistici percepiscono 42
 euro l'ora per l'intervento ambulatoriale
 e 44 euro per il domiciliare. In questa
 voce sono compresi i costi di struttura.
 L'assistenza è rimborsata dall'Asl, salvo
 esaurimento del budget assegnato a
 ogni singola struttura. In quel caso
 scattano le liste di attesa mentre nel
 caso dei laboratori di analisi, su cui il
 governatore e commissario per la Sanità,
 Vincenzo De Luca, è intervenuto, a
 budget esaurito le prestazioni sono a
 pagamento. Nel napoletano, invece,
 molte strutture ricorrono al trucco delle
 liste di attesa per mettere i genitori nelle
 condizioni di richiedere ugualmente il
 trattamento pagando di tasca propria. Il
 problema grosso sta nel fatto che, per
 legge, i centri accreditati non possono attuare il metodo Aba, che necessita di un
 intervento comportamentale nei diversi ambienti di vita. Il centro può intervenire
 solo a casa e in ambulatorio. I genitori salernitani dei bambini autistici fanno adesso
 appello a De Luca affinché intervenga presso l'Asl per far rispettare la legge
 nazionale sull'autismo e far realizzare progetto globale di assistenza e inclusione
 (con il coinvolgimento di Comune e scuola), il protocollo di intervento
 comportamentale e la short list. Per avere un esempio concreto basta guardare cosa
 sta facendo l'Asl di Benevento e importare a Salerno il medesimo modello. De Luca
 deve aiutarci e intervenire così come ha fatto per i laboratori di analisi - dicono i
 genitori a Cronache - non vogliamo che i nostri figli siano rinchiusi nei centri ma che
 sia rispettata la legge e che l'Asl Salerno si faccia carico di un progetto globale
 coordinando anche le attività di scuola e Comune e provvedendo a pagare
 direttamente gli assistenti. In questo modo si risparmierebbero anche soldi. Perché
 pagando direttamente l'assistente l'Asl spenderebbe 20 euro l'ora (in alcuni casi
 anche 16) mentre passando per i centri la cifra sale fino a 44 euro a causa
 dell'inclusione di costi che nulla hanno a che vedere con i protocolli di sostegno per
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gli autistici. I nostri figli hanno bisogno di figure specialistiche che operano nei
diversi ambiti di vita e sotto la direzione di un analista comportamentale che lavora
in sinergia con i neuropsichiatri infantili dell'Asl Salerno. E ancora. Rete educativa
globale per favorire il progetto di vita dei ragazzi, paniere di attività inclusive e
laboratori per garantire il loro inserimento nella società. I genitori sono determinati e
chiedono il rispetto di diritti sanciti dalla legge. In caso contrario sono pronti a
portare il caso all'attenzione della Procura della Repubblica di Salerno, della Corte
dei Conti e dell'Autorità nazionale Anticorruzione. La situazione attuale vede i tre
ambiti principali, centri accreditati dell'Asl, scuola e Comune, agire ognuno per conto
proprio. In questo modo assicurare una rete educativa globale e un progetto di
assistenza e inclusione che copra tutti gli ambiti di vita dell'autistico è impossibile.
Bisogna uscire dalla logica del business - chiariscono i genitori - e entrare in quella
del rispetto delle norme e dell'inclusione, perché qui stiamo parlando di persone che
devono essere accompagnate nella realizzazione di un progetto di vita.

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29/08/2018                                                                                                               Pagina 22
                                    Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                         EAV: € 3.688
                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                 Argomento: Sanità Salerno e provincia

     «Elettoralistica e dannosa l' iniziativa del governatore»

 Dipartimento Sanità della Campania di
 Fratelli di Italia Grazie per l' attenzione
 Buon lavoro Sanità, Rescigno (Fratelli di
 Italia): «De Luca con i tetti di spesa
 condanna          la     Campania            al
 commissariamento a vita. Intervenga la
 Corte dei Conti». Accusa e richiesta
 vengono       dal    Dipartimento      sanità
 regionale di Fratelli d' Italia. L' iniziativa
 di De Luca sui tetti di spesa viene
 definita di «chiaro sapore elettorale ma
 si rischia di creare un pericoloso
 precedente». Quella in atto è una folle
 strategia» suggerita si chiede Fdi «dal
 consigliere per la Sanità Enrico Coscioni,
 oggi sotto processo?». L' indicazione di
 sostenere i pagamenti per le prestazioni
 della sanità privata con le anticipazioni
 delle Asl «presenta numerosi profili di
 dubbia legittimità. Oltre che gravi profili
 di responsabilità contabile per mancata
 programmazione, controllo e presidio dei
 tetti di spesa, costi per interessi,
 sperequazioni tra i centri (quelli che
 hanno esaurito e quelli che non hanno esaurito il tetto di spesa)», conclude la nota
 di Fdi.

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29/08/2018                                                                                                                Pagina 2
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                         «La mia Camilla e i diritti negati»
 (r.f.)
 SALENTO Maurizio Mastrogiovanni è il papà di Camilla, una bambina di dieci anni
 affetta da autismo. Lo scorso anno lo abbiamo incontrato e ci ha raccontato le grandi
 difficoltà da fronteggiare per sopravvivere in un contesto come quello di una piccola
 frazione del comune di Salento. Siamo riusciti a raggiungerlo nuovamente per capire
 se da allora, nel concreto, qualcosa è cambiato. A distanza di un anno qual è la
 situazione sulla gestione terapeutica di Camilla? Non si è mossa una foglia, siamo
 sempre lasciati soli. Mi sono ingegnato provando ad avvicinare gli altri genitori che
 hanno la mia stessa problematica. Abbiamo messo su un'associazione che si chiama
 A.B.A. Aiutiamo i bambini autistici e il risultato più importante che stiamo ottenendo
 è sicuramente quello di riuscire a sensibilizzare sul problema. Servono persone
 buone, sensibili e generose per capire e mettere bene a fuoco le difficoltà
 riguardanti le patologie dello spettro autistico. Quanto spendete al mese per
 abilitare Camilla alle autonomie? Non ho contezza delle cifre totali perché spesso
 variano sulla base delle necessità. Posso dire che paghiamo 10-15 euro all'ora per il
 terapista e dagli 80 ai 120 euro all'ora per il supervisore che viene a coordinare gli
 interventi. Servirebbero circa quaranta ore settimanali per raggiungere obiettivi
 davvero soddisfacenti. Abbiamo anche altri figli e dobbiamo misurarci con quello che
 rientra nelle nostre possibilità. Non possiamo vendere e svendere quello che
 abbiamo, potremmo fare un grosso danno ai nostri figli. C'è ancora scarsa
 informazione sull'autismo? Con molta serenità dico che io e mia moglie Sonia
 abbiamo vissuto momenti davvero tristi. Non potrò mai dimenticare gli occhi
 morbosi delle persone che osservavano con fare sospetto i comportamenti di mia
 figlia. Addirittura c'è ancora chi pensa che gli atteggiamenti degli autistici siano
 legati ad una cattiva educazione o ad una incompetenza genitoriale. Vivere in un
 piccolo centro di sicuro non aiuta a sentirsi compreso. Quale aiuto vi arriva dall'Asl?
 Per mia figlia il neuropsichiatra aveva prescritto ore di neuropsicomotricità e
 logopedia, cose che si prescrivevano otto anni fa e interventi che non sono serviti a
 nulla. Queste terapie con gli autistici non sono efficaci. Per intervenire sull'autismo
 servono interventi sinergici da attuare in tutti i contesti in cui vive il bambino. Quindi
 bisogna attuare interventi in ambiente casalingo, a scuola, al parco giochi, al cinema
 e in tutti i posti frequentati nel quotidiano. Per mettere in pratica un piano globale
 serve un analista del comportamento che dà indicazioni agli operatori per attuare il
 progetto pensato per il singolo bambino. Il concetto base da cui parte l'azione non è
 legato alla riabilitazione ma al conferimento di abilità mai avute. Nessun aiuto quindi
 vi arriva dallo Stato? Prendiamo l'indennità di accompagnamento che è pari a circa
 500 euro mensili, si capisce con facilità l'inconsistenza della cifra rispetto a quello
 che serve realmente per il pagamento di figure specialistiche, per il reperimento
 dell'aiuto necessario e del materiale che serve da supporto alle continue attività
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messe in atto. A chi vorresti possa arrivare la vostra voce? L'appello primario è alle
istituzioni: Asl, scuola, comuni ma anche alla società civile. Dico a tutti di uscire allo
scoperto. Cerchiamo di metterci intorno ad un tavolo e decidere cosa fare con questi
bambini. Non possiamo più lasciarli alla mercé di pochi genitori che si ingegnano al
meglio delle proprie capacità e possibilità per poterli abilitare. Ricordiamoci che
sono esseri umani come tutti noi, i soldi ci sono, la Regione Campania sa dove
andare a cercarli e lo Stato sa dove poterli reperire. Come sempre, manca solo la
volontà di intervento.

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29/08/2018                                                                                                                Pagina 5

                                                                                                                          EAV: € 1.269
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

                   C' è già un precedente: il caso Urciuoli

 Si è risolto con l' intervento di Vincenzo
 De Luca, presidente della Regione e
 commissario per la Sanità, il caso del
 ragazzo autistico Bryan Urciuoli, 16 anni,
 che è da mesi in lista d' attesa per un
 banale intervento ai denti da effettuare
 al Cardarelli di Napoli. Brian è figlio di
 Rocco, fondatore e editore di Radio
 Punto Nuovo. Il papà, due giorni fa,
 aveva postato un video sul suo profilo
 Facebook per raccontare la storia di
 Brian e fare appello a De Luca. "Ha
 bisogno di un intervento per l'
 asportazione di un dente - racconta il
 papà con aria affranta - perché da
 qualche tempo, forse per una carenza di
 calcio, soffre di questi disturbi".
 Chiunque, di fronte a un problema del
 genere, andrebbe dal dentista e in un'
 oretta risolverebbe tutto. Bryan, invece,
 proprio per la sua condizione ha bisogno
 di essere sedato "e tutti i dentisti che
 abbiamo interpellato - dice Urciuoli - non vogliono prendersi questa responsabilità, vi
 assicuro che abbiamo girato tutta la Campania". L' unica soluzione è andare in una
 struttura pubblica. "Al Cardarelli - spiega Rocco - c' è una equipe specializzata che fa
 capo alla dottoressa Salerno, una professionista eccellente con la quale abbiamo già
 avuto modo di interagire, ed è composta da medici bravissimi. Il problema, però, è
 che per essere operati presso l' ospedale di Napoli bisogna mettersi in lista d'
 attesa". E Bryan, come chiarisce il padre, "è da mesi in questo elenco ma non c' è
 modo di velocizzare le cose, per la verità io ho provato anche a forzare la mano ma
 poi mia moglie mi ha fermato e ha detto di attendere la chiamata, per non
 infrangere le regole". Eppure, visto che Brian si trova in una condizione di disparità
 visto che non ha accesso a un intervento di routine per qualsiasi altra persona,
 almeno in questo caso avrebbe diritto a una minima corsia preferenziale. O no? "So
 solo che mio figlio sta soffrendo come un animale a causa del dolore fortissimo che
 ha ai denti, questo appello è una mossa disperata ma davvero non ho altre soluzioni
 da percorrere". Il governatore De Luca, nella sua qualità di commissario, è stato
 chiamato in causa per intervenire così come aveva fatto, il giorno precedente, per
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imporre alle Asl di anticipare ai laboratori privati i soldi delle prestazioni in regime di
convenzione, evitando così di accollare delle spese ulteriori ai pazienti. "Io voglio
rivolgermi direttamente al presidente e commissario aveva concluso Urciuoli -
chiedendogli se è giusto tutto questo, se in una Regione come la Campania una
persona con un problema già grave come l' auti smo debba subire tutto questo
calvario per la banale asportazione di un dente. Per me siamo al cospetto di una
situazione vergognosa e faccio appello, da padre, a De Luca affinché intervenga".
Ieri, sempre sul suo profilo, Urciuoli ha spiegato che "Bryan verrà sottoposto a
intervento al primissimo turno disponibile, per quanto ho capito al primo
appuntamento non confermato, in più si sta valutando una radicale modifica della
procedura con la formazione di altre unità specialistiche da dislocare sul territorio
poiché sono circa 800 i disabili campani in lista d' attesa". A sbloccare la situazione
di Bryan "le chiamate del dg del Cardarelli, Verdoliva, e di De Luca che mi hanno
assicurato pronto intervento". vs.

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29/08/2018                                                                                                                  Pagina 22
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 10.994
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                                    Argomento: Sanità Salerno e provincia

      Impegnative di esami la valanga di gennaio la Finanza
                             indaga
 Sabino Russo
 «Ben vengano i controlli, siamo noi a
 chiederli,    ma       vogliamo     sapere
 soprattutto come si determina lo
 sforamento». A chiederlo, all' indomani
 del doppio vertice in Regione convocato
 dal governatore Vincenzo De Luca, prima
 solo con L' Asl di Salerno e poi con tutti i
 manager delle aziende sanitarie della
 Campania, per discutere dei limiti dei
 tetti di spesa con la sanità privata
 convenzionata, dal quale è emerso la
 ripresa dell' accreditamento per le
 analisi del sangue e delle urine, nonché
 l' attivazione di una serie di controlli a
 tappeto da parte della guardia di finanzia
 nelle strutture accreditate dove già si
 segnalano diversi casi di aggravi di
 spesa fuori della norma, è il presidente
 nazionale della Federlab, il nocerino
 Gennaro Lamberti. GLI INTERROGATIVI
 Nel corso del tavolo interministeriale del
 18 luglio scorso, tra i ministeri dell'
 Economia e della Salute e gli organi
 regionali, convocato per discutere sul
 piano di rientro portato avanti dalla Palazzo Santa Lucia, tra i punti oggetto di
 attenzione c' è stato il presunto sforamento di 128 milioni imputati alla sanità
 privata. «Siamo rimasti basiti da questa situazione, perché nel momento in cui le
 prestazioni finiscono veniamo bloccati e non possiamo sforare spiega Lamberti
 Chiediamo di capire come siano stati determinati gli importi nel bilancio regionale. Al
 di là dei controlli da fare in ogni singola struttura, la cosa fondamentale è che il
 protocollo con la guardia di finanzia è stato stipulato proprio per andare incontro alle
 sottolineature del tavolo tecnico, perché 128 milioni non sono pochi e negli anni è
 stato rilevato un costante sforamento». Tra le situazioni oggetto di attenzione da
 parte della guardia di finanza potrebbero finire anomali flussi di impegnative
 presentate agli inizi del mese di gennaio, quando di solito riprende l' accreditamento
 con le strutture convenzionate. Può capitare che alcuni centri, pur essendo giunto l'

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alt alle convenzioni, forniscano ugualmente le prestazioni, presentando poi le ricette
con l' inizio del nuovo anno, aggirando così il limite del tetto di spesa. Altro aspetto,
poi, è la verifica della capacità operativa massima di ogni struttura, che è
determinata dalla quantità di personale che ha, dagli spazi e dalle attrezzature di cui
dispone e quindi non può fornire una quantità di prestazione superiore agli indici
richiesti in una giornata lavorativa. LA RICHIESTA «Immagino che questo sia uno
degli aspetti fondamentali su cui andare a incidere nella valutazione continua
Lamberti Al di là dei controlli della guardia di finanza, queste verifiche potrebbe farle
anche l' Asl, che ha funzione ispettiva. E' una cosa semplice da fare. Chiunque faccia
i controlli, per noi non è un problema. Vogliamo sapere esattamente, però, quanti
sono i fondi disponibili e quante sono le prestazioni che la Regione intende
acquistare dai privati».Resta ancora aperta, infatti, tutta la partita relativa alla
definizione del fabbisogno di prestazioni di cui necessita il sistema sanitario
regionale e quale sia il budget assegnato a copertura per l' acquisto di tali
prestazioni. Sono ormai diversi anni, infatti, che i 18 milioni di euro previsti per le
analisi cliniche, solo per fare un esempio, viene puntualmente esaurito sempre più in
fretta, passando dal 6 dicembre del 2016, al 20 novembre del 2017, al 30 luglio,
addirittura, di quest' anno. Circostanza, questa, favorita anche dall' apertura di 2
importanti centri spoke anche per l' area napoletana nell' agro nocerino, che
assorbono gran parte del fondo, ma che induce sicuramente a qualche verifica sul
volume, in relazione anche alla tempistica, delle prestazioni offerte. «Se De Luca ha
stanziato dei fondi vuol dire che conosce bene quale sia il fabbisogno necessario
conclude Lamberti Questi dati, però, noi non li abbiamo. Ho l' impressione che voglia
chiudere l' annualità senza dare disagi agli utenti. E questo è meritorio. Abbiamo la
necessità, però, di fare le valutazioni con cognizione di causa. Se c' è qualcuno che
le ha fatte e non poteva farle ha utilizzato anche i fondi degli averne diritto e in un
mercato non regolato sono stati penalizzati dalla mancanza di controlli». ©
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29/08/2018                                                                                                                    Pagina 3
                                               La Città di Salerno
                                      Argomento: Sanità Salerno e provincia

  L'assistenza negata I genitori salernitani costretti a fare da
                              soli
 Rossella Fusco
 SALERNO Ancora grandissima confusione
 e scandalose negligenze rischiano di
 trascinare nel baratro le famiglie con figli
 autistici. Un pasticcio legislativo non
 riesce ad arrestarsi neanche di fronte al
 diritto dell'assistenza. Sarebbe più
 opportuno parlare di assistenza negata a
 Salerno, dove le ripetute richieste dei
 genitori restano puntualmente disattese.
 A disciplinare le attività di assistenza di
 patologie dello spettro autistico ci ha
 pensato la legge nazionale 134 del 2015.
 Poi lo scorso anno, con la legge
 regionale 26 del 28 settembre 2017 si
 era intravisto anche in provincia una
 possibilità di risoluzione. La legge
 metteva le famiglie al centro del
 progetto, prevedeva l'istituzione di
 commissioni tecnico scientifiche, una
 consulta, la partenza di un centro unico
 per la neuropsichiatria dell'infanzia e
 l'adolescenza. Si è trattato, però, di
 un'illusione perché lo scorso dicembre è stata poi impugnata dal Governo, in quanto
 la norma interferiva con le funzioni del commissario ad acta per l'attuazione del
 piano di rientro del disavanzo sanitario in Campania e contrastava coi principi
 dell'attualità e della certezza della copertura finanziaria. In sostanza, ad oggi, quella
 legge non può essere più recuperata e può considerarsi al momento morta. E se a
 Salerno si continua a brancolare nel buio, in provincia di Benevento già da molti
 mesi, grazie all'attività di regia dell'Asl, si è riusciti a creare una rete di interventi
 coordinati e mirati verso un progetto globale attraverso una presa in carico diretta,
 conformemente alle disposizioni della legge 134, con la creazione di short list di
 figure specialistiche. A Salerno no: avere una diagnosi precoce è impossibile e anche
 i piccoli passi in avanti che vengono fatti attraverso l'impegno dei genitori, finiscono
 col cadere nel vuoto. Si è arrivati addirittura a fermare il progetto pilota deliberato
 nel settembre 2017 e allo stato attuale rimane un evidente scollamento tra l'azione
 dell'Asl, della scuola e del Comune. Non è possibile quindi l'attuazione

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dell'intervento comportamentale con metodo Aba (previsto anche dalla letteratura
scientifica) e le famiglie ancora sono costrette a farsi carico totalmente delle terapie
da destinare ai propri figli. L'Asl è ferma sul tema dell'autismo e non coordina in
modo completo gli interventi, lasciando le famiglie ancora in balia dei centri
accreditati che non solo hanno liste d'attesa lunghissime ma che per legge non
possono attuare totalmente l'Aba perché non prevedono interventi casa-scuola-
sociale. Le famiglie sono esasperate e molte di loro hanno fatto ricorso a prestiti
finanziari e alla vendita di beni per investire sul piano terapeutico dei loro figli.
Ancora purtroppo non a tutti è chiaro che l'autismo non contempla terapie di
riabilitazione ma interventi volti a conferire le abilità, con la necessità di iniziarli
prima possibile al fine di riuscire anche solo ad immaginare un reale futuro per chi la
disabilità di certo non l'ha scelta.

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29/08/2018                                                                                                                   Pagina 20
                                              La Città di Salerno
                                     Argomento: Sanità Salerno e provincia

                            Medicanova, il Tar condanna l'Asl
 Carmine Landi
 Via libera alla medicina nucleare nel
 centro privato: i giudici del Tar
 condannano l'Asl e accolgono il ricorso
 della Medicanova e della Salus. Era
 illegittimo, a detta delle toghe della
 giustizia amministrativa, lo stop che alti
 funzionari dell'azienda sanitaria locale
 avevano       imposto      ai   vertici     di
 Medicanova: ora i camici bianchi del
 centro medico di via Fiorignano si
 preparano a dedicarsi alle prestazioni di
 medicina      nucleare     in   vivo,     cioè
 direttamente nel corpo umano. Si tratta
 di tomografie, sia ad emissione di
 positroni che computerizzate, e di
 scintigrafie.     Nei    primi   due      casi,
 attraverso i macchinari Pet e Tc, si
 ottengono delle rappresentazioni a strati
 del corpo dell'uomo; con le scintigrafie,
 invece,      si    studiano      i     tessuti
 somministrando dei traccianti radioattivi.
 Il caso. Nel 2016, la clinica Salus e il
 centro Medicanova, già certificati dal Servizio sanitario nazionale, ottengono
 l'accreditamento istituzionale definitivo per le attività di diagnostica delle immagini.
 A gennaio 2017, però, la Salus cede alla Medicanova un ramo d'azienda, quello della
 medicina nucleare in vivo. Da via Fiorignano, a maggio, la dirigenza della
 Medicanova scrive al Comune, chiedendo l'autorizzazione sanitaria al trasferimento
 di quel ramo, e trasmette la pratica pure all'Asl, chiamata ad esprimere il parere di
 competenza. Lo stop. È il presidente della commissione aziendale Asl, senza riunire i
 suoi, sospende la pratica istruttoria. Lo fa brandendo una nota del 21 marzo 2017,
 firmata da Joseph Polimeni , a quel tempo commissario di governo per il piano di
 rientro dal disavanzo sanitario della Campania, che aveva ordinato alle Asl di non
 autorizzare all'esercizio nuove macchine pesanti, del calibro di Pet e Tc, «fino alla
 completa ricognizione dei fabbisogni finalizzata anche all'equa distribuzione
 territoriale dell'offerta ». E così il numero uno della Commissione sospende la pratica
 Medicanova «in attesa di nuove determinazioni regionali». Al Tar. Una sospensione
 «gravissima ed ingiustificata», tuonano da via Fiorignano. Tra le 31 apparecchiature
 autorizzate dal commissario ad acta nel 2016, infatti, quella della Salus c'era già, e
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quindi la Medicanova, che ha acquisito quel ramo dalla clinica, non chiede di poter
installare nuove macchine, ma di trasferire quelle esistenti. Ed è per questo che,
insieme alla Salus, che pure si sente lesa, si rivolge agli avvocati Antonio Brancaccio
e Alberto La Gloria , che presentano ricorso al Tar contro l'Asl, assistita da Valerio
Casilli . Ed hanno la meglio: l'Asl, che non ha neppure ottemperato ad un'ordinanza
giudiziaria di settembre 2017, con la quale le toghe imponevano di portare a
compimento la pratica istruttoria, viene condannata pure a pagare 2mila euro alle
due società.

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29/08/2018                                                                                                                Pagina 5
                                           La Città di Salerno
                                          Argomento: Sanità Campania

               Centri accreditati nel mirino della Finanza
 (b.c.)
 «Per effettuare un tale volume di
 prestazioni, alcuni centri dovrebbero
 lavorare dalle 27 alle 33 ore al giorno».
 Così     un'autorevole      fonte    dell'Asl
 commenta un malcostume diffuso che
 penalizza gli utenti. Pugno duro nei
 confronti dei centri accreditati: a poche
 ore di distanza dall'annuncio del
 recupero dei fondi per consentire ai
 cittadini di non doversi sobbarcare i costi
 degli esami di laboratorio, il presidente
 della Regione Campania Vincenzo De
 Luca , ha incontrato, ieri mattina, i
 manager delle Aziende sanitarie locali,
 per invitarli a tenere alta la guardia. Nel
 mirino finiscono infatti i furbetti che, con
 qualche escamotage, tentano di gonfiare
 le prestazioni realmente eseguite per
 ottenere      maggiori     accredimenti     e
 dunque più fondi. Un sistema perverso,
 che il governatore ha annunciato di voler
 stanare attraverso un duplice binario. Da
 un lato le verifiche interne, affidate direttamente alle Asl attraverso il loro personale,
 dall'altro quelle che saranno attuate a breve da parte degli uomini della Guardia di
 Finanza in virtù di un protocollo d'intesa firmato con la Regione Campania nel luglio
 del 2017. In primis saranno passate al setaccio le strutture nelle quali si sono
 registrati dei casi eclatanti. Poi verranno fatti dei controlli a campione, in modo da
 mappare il territorio e da tenere sotto controllo il maggior numero dei centri. Il
 protocollo prevede che la Guardia di Finanza debba «sviluppare gli accertamenti e le
 investigazioni tipiche di polizia economico finanziaria volte a contrastare le condotte
 di malversazione, indebita richiesta e/o percezione, truffa, truffa aggravata aventi ad
 oggetto risorse finanziarie messe a disposizione del Servizio sanitario nazionale, con
 particolare riguardo ai casi in cui dai controlli condotti dall'Ufficio Speciale - Servizio
 ispettivo sanitario e socio sanitario emergano profili indicativi di possibili
 collegamenti con fenomeni di rilevanza penale». Un contributo importante, in tal
 senso, è offerto dal sistema informatico gestito da Sani. A.R.P. (sanità a centralità
 dell'assistito e della risposta prescrittiva) nel quale confluiscono tutti i dati relativi ai
 pazienti, dalle prescrizioni erogate dai medici di base alle prestazioni fornite dai
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centri accreditati. Un raccoglitore di informazioni attraverso il quale gli uomini della
Guardia di Finanza possono risalire ad eventuali anomalie ed effettuare degli
accertamenti mirati, che si affiancheranno a quelli a campione che dovrebbero
partire a breve. Stando al protocollo, i settori di intervento delle Fiamme gialle
potranno riguardare: «le strutture convenzionate; le modalità prescrittive ritenute
anomale, soprattutto se relative alla farmaceutica, alla specialistica ambulatoriale e
alle prestazioni termali; la fornitura di beni e servizi; medici operanti in regime
intramoenia che, pur percependo indennità di esclusività, violano il divieto allo
svolgimento di altre attività lavorative di natura professionale in relazione al vincolo
di dipendenza con la pubblica amministrazione». Le verifiche prevedono ovviamente
una forma di stretta sinergia sia con le Asl che con la stessa Regione: «La Guardia di
Finanza e la Regione Campania, attraverso i propri referenti, potranno, di concerto,
definire ed attuare, nell'esercizio e nel rispetto delle diverse competenze, azioni
comuni finalizzate al contrasto delle irregolarità in materia di spesa sanitaria si legge
nel documento nonché forme particolari di collaborazione operativa che, nell'ambito
delle rispettive attività istituzionali, consentano di massimizzare l'efficacia di
intervento, nel settore, di entrambe le Amministrazioni ». Nel frattempo, tra gli
utenti è tornato il sorriso dopo la notizia del reperimento dei fondi necessari a
scongiurare che i laboratori di analisi fossero costretti a fornire le proprie prestazioni
a pagamento. Lo sblocco non riguarda la diagnostica, comparto per il quale i tetti di
spesa non sono comunque andati esauriti.

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29/08/2018                                                                                                                   Pagina 5

                                             Argomento: Sanità Campania

     Muore d'infarto, giallo in corsia Sequestrate le cartelle
                              cliniche
 Tiziano VALLE
 Castellammare di Stabia Arriva al pronto
 soccorso per un malore, ma dopo i
 controlli di rito torna a casa. Passano
 poche ore e muore. Potrebbe esserci una
 terribile storia di negligenza dietro il
 decesso di Vincenzo Schiavone, 57 anni,
 dipendente della società che gestisce il
 servizio di raccolta e smaltimento dei
 rifiuti a Castellammare e da oltre un
 decennio     impegnato       in   battaglie
 sindacali, in difesa dei lavoratori. Sul
 caso è stata aperta un fascicolo
 d'inchiesta, a seguito della denuncia presentata dai familiari, ancora sotto shock per
 quanto accaduto nella notte tra lunedì e martedì. La tragedia Vincenzo Schiavone
 arriva al pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo nella tarda serata di lunedì.
 Avverte un malore, sente di non star bene e chiede di essere visitato. I medici
 procedono con tutti gli accertamenti e dopo quasi un'ora il 57enne torna a casa.
 L'uomo però continua ad avvertire un malore all'addome, non riesce a riposare e
 dopo aver aspettato invano dei miglioramenti, decide di tornare nuovamente in
 ospedale. Stavolta però le sue condizioni sono critiche e la corsa verso il pronto
 soccorso del San Leonardo diventa drammatica. Sono circa le 3 di notte, i medici
 tentano tutte le manovre possibili, ma non c'è nulla da fare. Vincenzo Schiavone
 muore a 57 anni e in corsia si scatena l'inferno. I familiari sfogano tutto il loro dolore
 nei confronti dei medici e del personale dell'ospedale San Leonardo. A loro avviso:
 non si sono resi conto della gravità della situazione, durante la prima visita e gli
 hanno consentito di tornare a casa. Nei corridoio si sentono urla che raccontano
 tutta la disperazione di chi voleva bene a Vincenzo. Una frustrazione dettata anche
 da un'esperienza simile, perché qualche anno fa una stretta parente del 57enne fu
 vittima di un presunto caso di malasanità. Qualcuno allerta le forze dell'ordine che
 cercano di riportare la calma e raccolgono la denuncia dei familiari del sindacalista.
 Gli investigatori acquisiscono la cartella clinica e in particolare i verbali dei due
 ricoveri. In particolare l'attenzione è concentrata sul primo arrivo del 57enne in
 ospedale, perché inevitabilmente la questione ruota attorno a quelle dimissioni che
 potrebbero nascondere una diagnosi sbagliata. Insomma, la situazione sarebbe stata
 sottovalutata. Un'ipotesi per il momento, come la possibilità che a essere fatale
 possa essere stato un arresto cardiocircolatorio. Saranno le indagini a fare luce sulla

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morte del 57enne particolarmente conosciuto a Castellammare, soprattutto per
quelle battaglie sindacali che lo hanno sempre visto impegnato in prima fila. Un
dolore atroce per la moglie e i quattro figli che fino all'ultimo istante gli sono stati
accanto, convinti che Vincenzo potesse superare quel malore e tornare a casa.

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29/08/2018                                                                                                               Pagina 5

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                                                                                                                         Lettori: 29.750
                                         Argomento: Sanità Campania

     Ospedale del Mare Il 15 settembre la vera apertura del
                       pronto soccorso

 L' inaugurazione Dopo anni di cerimonie
 solenni, tagli di nastri, reparti inaugurati
 e poi chiusi o aperti a metà, e di annunci
 roboanti, pare sia arrivato il grande e
 definitivo giorno per l' Ospedale del
 mare di Ponticelli. Lo stesso presidente
 della Regione e commissario di governo
 per il piano di rientro dal debito
 sanitario, Vincenzo De Luca, era stato
 costretto a correggersi sulla data del
 definitivo decollo del presidio sanitario.
 Ora, dopo l' ennesimo briefing tecnico,
 ieri mattina è stata confermata la data di
 apertura del Pronto soccorso (Psa) dell'
 Ospedale del Mare a Napoli per il 15
 settembre prossimo. «Una riunione - è
 stato sottolineato al termine della
 riunione in Regione - nella quale è stata
 svolta un' ulteriore verifica, alla presenza
 del commissario Ciro Verdoliva, del
 direttore generale dell' Asl Napoli 1
 Mario Forlenza e del direttore sanitario
 Giuseppe Russo, sul lavoro in corso all'
 Ospedale del Mare». Altre riunioni saranno dedicate alle questioni riguardanti «il
 piano operativo» la prossima settimana.

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29/08/2018                                                                                                               Pagina 6

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                                                                                                                         Lettori: 704.603
                                         Argomento: Sanità Campania

      Ospedale del mare, annuncio della Regione "Il Pronto
                soccorso apre il 15 settembre"

 La sanità Novo annuncio della Regione
 per quanto rigiarda l' Ospedale del Mare.
 Il presidente Vincenzo De Luca ha
 confermato che il 15 settembre è la data
 prevista per la apertura del Pronto
 soccorso nel nuovo nosocomio d
 Ponticelli. L' indicazione è scaturita al
 termine di una riunione convocata ieri da
 De Luca nella sede della giunta
 regionale. «Una riunione - comunicano
 gli uffici di Palazzo Santa Lucia - nella
 quale è stata svolta un' ulteriore verifica,
 alla presenza del commissario Ciro
 Verdoliva, del direttore generale dell' Asl
 Napoli 1 Mario Forlenza e del direttore
 sanitario Giuseppe Russo, sul lavoro in
 corso all' Ospedale del Mare». Altre
 riunioni si terranno «sul piano operativo
 la prossima settimana». Quel che conta
 è la riaffermazione della data di
 settembre per l' appuntamento con un
 evento che in realtà era stato previsto a
 suo tempo addirittura per il febbraio scorso. Mancato quell' appuntamento, si lavorò
 a una possibile apertura per aprile, poi si finì col prendere coscienza che il Pronto
 soccorso non avrebbe visto la luce per l' estate, ma che subito dopo si sarebbe
 proceduto. E questa indicazione era stata concretizzata da De Luca con la data del
 15 settembre, indicata a giugno. Ieri la conferma.

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