Unione bassa romagna periodici - venerdì, 20 marzo 2020 - Unione dei Comuni della ...

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Unione bassa romagna periodici
     venerdì, 20 marzo 2020
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Unione bassa romagna periodici
                                                     venerdì, 20 marzo 2020

Ravenna & Dintorni

 20/03/2020    Ravenna e Dintorni Pagina 6                                                                                             4
 Le cooperative sociali colpite all' 8 0 percento. E per chi lavora si cercano le protezioni
 20/03/2020    Ravenna e Dintorni Pagina 8                                                                                             6
 I casi positivi in provincia Registrati i primi decessi
 20/03/2020    Ravenna e Dintorni Pagina 8                                                                                             7
 Lugo diventa Covid hospital: si parte con 108 posti letto
 20/03/2020    Ravenna e Dintorni Pagina 11                                                                                            9
 Settimane con i teatri chiusi e spettacoli cancellati Un danno economico, e non solo «Si dovrà ritrovare la forza e il coraggio di
 riabitarli»
 20/03/2020    Ravenna e Dintorni Pagina 14                                                                                           11
 DONAZIONI/2 E i ragazzi di due scuole medie superiori lanciano la raccolta fondi per l' ospedale Covid di Lugo

 20/03/2020    Ravenna e Dintorni Pagina 22                                                                                           12
 Chissà, magari ci diamo tutti una bella svegliata

Settesere Qui

 20/03/2020    SetteSere Qui Pagina 4                                                                                                 14
 «Allestiamo il quinto piano, la terapia intensiva è piena»
 20/03/2020    SetteSere Qui Pagina 5                                                                                                 15
 I numeri: in provincia di Ravenna oltre 150 casi
 20/03/2020    SetteSere Qui Pagina 8                                                                                                 17
 «Ai miei ragazzi manca la scuola»
 20/03/2020    SetteSere Qui Pagina 27                                                                                                18
 Chiusi canili e gattili del comune di Ravenna

 20/03/2020    SetteSere Qui Pagina 27                                                                                                19
 Un aiuto per chi deve andare dal veterinario
 20/03/2020    SetteSere Qui Pagina 27                                                                                                20
 Un aiuto per i gatti disabili
 20/03/2020    SetteSere Qui Pagina 36                                                                                                21
 L' appello della Uisp Ravenna -Lugo: «Restate a casa, ci sarà tempo per correre»

Il Piccolo Faenza

 20/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 9                                                                                             22
 Don Amedeo Casanova... quanti ricordi!
 20/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 19                                                                                            24
 Alfonsine
 20/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 19                                                                                            25
 Fusignano: attenzione e sorrisi
 20/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 19                                                                                            26
 Controlli di Polizia locale
 20/03/2020    Il Piccolo Faenza Pagina 19                                                                                            27
 Contagi a Villa Maria
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20/03/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 20                                                                                            28
 # iorestoacasa... non sempre
 20/03/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 20                                                                                            30
 Biblioteca e cultura online
 20/03/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 20                                                                                            31
 I venerdì verdi
 20/03/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 20                                                                                            32
 Cartoline di parole
 20/03/2020   Il Piccolo Faenza Pagina 20                                                                                            33
 Fruizione servizi comunali

Il Nuovo Diario Messaggero

 20/03/2020   Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 4                                                                                    34
 Croce Rossa, il virus non ferma la solidarietà
 20/03/2020   Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 5                                                                                    36
 L'Umberto I è diventato Covid hospital
 20/03/2020   Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 5                                                                                    38
 Villa Maria, oltre 10 casi positivi in corsia e sopralluogo dell'Ausl «per garantire a pazienti e personale la massima sicurezza»
 20/03/2020   Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 8                                                                                    39
 «Scuola, presidio di cultura sul territorio» Anche da casa
 20/03/2020   Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 10                                                                                   42
 Studenti in prima linea per l'ospedale di Lugo
 20/03/2020   Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 13                                                                                   43
 Insieme anche a distanza: «Non siamo soli»
 20/03/2020   Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 13                                                                                   45
 Ricoverato per il Covid «Ho bisogno di voi, amici»
 20/03/2020   Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 16                                                                                   46
 Esplode un altro bancomat È il settimo da inizio anno
 20/03/2020   Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 25                                                                                   47
 In una settimana controllate oltre 700 attività commerciali
 20/03/2020   Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 29                                                                                   48
 Lugo, all'archivio storico "Finalmente liberi"
 20/03/2020   Il Nuovo Diario Messaggero Pagina 29                                                                                   49
 Al telefono e on line La biblioteca Trisi accanto ai suoi lettori
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[ § 1 5 5 7 9 5 7 3 § ]

                          venerdì 20 marzo 2020
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                                                                               Ravenna & Dintorni

                          CORONAVI RUS

                          Le cooperative sociali colpite all' 8 0 percento. E per chi lavora si cercano le protezioni
                          Emiliano Galanti (Legacoop): «Per i nostri lavoratori servono oltre 100mila mascherine al mese. Per chi è a casa
                          abbiamo chiesto la cassa integrazione»

                          Tra i lavoratori che si sono per primi confrontati anche dal punto di vista
                          economico con le misure di contenimento del covid-19 ci sono i
                          dipendenti della cooperative sociali che operano nelle scuole, che qui
                          sono chiuse addirittura dal 24 febbraio. A seguire sono arrivati quelli dei
                          centri diurni, dei progetti socio -occupazionali e poi via via, man mano
                          che aumentavano le chiusure dei servizi, fino ad arrivare ad alcuni
                          operatori delle isole ecologiche. Emiliano Galanti è il responsabile per la
                          provincia di Ravenna di Legacoop per il settore e lo sentiamo mentre è in
                          smart working il giorno dopo l' annuncio del decreto Cura Italia, con le
                          misure economiche previste dal governo. «Credo che circa l' ottanta
                          percento delle cooperative che seguo siano coinvolte da queste crisi, nel
                          senso che hanno i lavoratori a casa. Per le restanti ora abbiamo l'
                          enorme problema dell' approvvigionamento dei dispositivi di sicurezza,
                          così come da accordi sindacali. È un problema su più fronti, perché è
                          difficile trovarli, hanno costi elevati e a noi servono in quantità enormi.
                          Parliamo per le nostre cooperative di oltre 100mila mascherine al mese,
                          per capirci. Al costo di 5 o 6 euro l' una, si capisce bene come si tratti di un aggravio importante, perché vanno
                          cambiate più volte al giorno. Penso in particolare, per esempio, a chi fa assistenza domiciliare agli anziani». In effetti
                          quella degli anziani, a domicilio o in struttura, è una delle poche voci che è stata toccata solo marginalmente dalla
                          crisi. Per quanto riguarda prima infanzia, sostegno scolastico, disabilità, invece, i lavoratori sono a casa. Cosa
                          succederà a loro? «Noi abbiamo intanto fatto gli accordi con i sindacati per chiedere la cassa integrazione, che
                          potrebbe arrivare tra qualche mese. Nel frattempo le cooperative anticiperanno l' ottanta percento dello stipendio ai
                          lavoratori, anche per questo sarà importante capire quanto si protrarrà la situazione perché naturalmente nel giro di
                          poco potrebbero insorgere importanti problemi di liquidità, visto che parliamo appunto di un numero molto alto di
                          lavo ratori». Una soluzione alternativa e straordinaria è per certi versi già predisposta anche dal governo e va
                          esattamente nella direzione auspicata dalla tre centrali cooperative. I comuni che hanno affidato gli appalti alle
                          cooperative possono pagare le suddette come se il servizio fosse stato erogato. Si tratta di una soluzione che non
                          comporta aggravi sulle casse comunali, perché erano spese già calcolate e messe e bilancio. E la Regione è già
                          pronta a integrare la parte di mancati incassi dalle famiglie (a cui molti Comuni hanno già deciso di sospendere la
                          rette per i servizi non usufruiti). Se questo è sicuramente

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[ § 1 5 5 7 9 5 7 3 § ]

                          venerdì 20 marzo 2020

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                                                                                Ravenna & Dintorni

                          possibile per i cosiddetti servizi "a corpo", come per esempio accade negli asili nidi, si sta cercando di capire se sia
                          applicabile anche a per quei servizi cosiddetti "a misura", ovvero dove sono conteggiate le ore di effettiva
                          prestazione (come gli educatori del sostegno ai ragazzini disabili) che, in ogni caso, potranno godere della cassa
                          integrazione. «Naturalmente per noi sarebbe preferibile poter fatturare - spiega Galanti - perché i lavoratori avrebbero
                          subito lo stipendio pieno, sarebbero coperti i costi di gestione delle cooperative e in generale, per esempio, i costi
                          degli affitti e delle utenze là dove gestiamo direttamente dei servizi. Anche perché si tratta appunto di costi che non
                          gravano sui bilanci comunali perché erano stati preventivati e che permettono a noi di non gravare eccessivamente
                          sulla previdenza, potendo così limitare le richieste effettive di cassa integrazione. Era quanto avevamo già chiesto a
                          Ravenna, Faenza e Lugo, ricevendo risposte molto diverse (Ravenna si era detta disponibile, per esempio, Faenza
                          no, ndr), ed era per noi impensabile avere trattamenti diversi di lavoratori di una stessa cooperativa. Ma ora che
                          anche il governo nel Cura Italia si è mosso in questa direzione, vedremo». E per quanto riguarda la progettualità che
                          viene richiesta nel caso la chiusura delle scuole continuasse? «È tutta da inventare. L' idea dela domiciliarità è stata
                          attuabile solo in pochi casi anche per ragioni di sicurezza degli operatori. Vedremo, molto dipenderà appunto anche
                          dalla durata della chiusura delle scuole». (fe. an. )

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[ § 1 5 5 7 9 5 7 2 § ]

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                                                                                Ravenna & Dintorni

                          I casi positivi in provincia Registrati i primi decessi

                          Dall' inizio dell' epidemia di Covid-19, poi definita pandemia dall' Oms, in
                          provincia di Ravenna sono stati diagnosticati 124 casi. Il dato è fornito
                          dalla Regione e aggiornato alle 12 del 17 marzo (la prima positività risale
                          al 27 febbraio). Il totale comprende 13 guariti e 3 deceduti (avevano 68,
                          85 e 89 anni, tutti con altre patologie pregresse, a cui si deve aggiungere
                          un 74enne faentino morto in ospedale a Forlì). Degli altri la maggior parte
                          è nelle proprie abitazioni senza sintomi o lievi. Pochi i ricoveri in terapia
                          intensiva. Questa la distribuzione geografica per comuni: 53 a Ravenna;
                          19 a Faenza; 13 a Cervia; 12 a Lugo; 4 a Russi; 3 a Alfonsine; 2 a
                          Bagnacavallo; 2 a Castel Bolognese e uno a Conselice, Sant' Agata,
                          Massa Lombarda, Solarolo e Cotignola. Undici sono residenti fuori
                          provincia. Le indagini epidemiologiche condotte dal dipartimento di
                          Igiene pubblica dell' Ausl Romagna hanno individuato due cluster
                          particolarmente significativi per la concentrazione di casi. Una palestra
                          di Ravenna con 18 positività e la clinica privata Maria Cecilia di Cotignola
                          con 13 (dieci pazienti ricoverati e tre operatori).

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
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                                                                                   Ravenna & Dintorni

                          CORONAVI R US /1

                          Lugo diventa Covid hospital: si parte con 108 posti letto
                          Il punto nascita e la Pediatria traslocano temporaneamente a Faenza così l' Umberto I affiancherà l' ospedale di
                          Ravenna per l' emergenza

                          L' Ausl Romagna sta gradualmente improntando le azioni organizzative
                          necessarie per allestire il presidio ospedaliero di Lugo quale "Co vid
                          Hospital", a integrazione dell' ospedale di Ravenna, già impegnato con
                          circa cento letti a tale funzione. «In questa fase - spiega in una nota l'
                          Ausl - si stanno attuando gli spostamenti delle degenze/servizi allocati
                          presso il "Padiglione B", pari a 108 posti letto, e a seguire, se necessario,
                          si attiveranno le azioni opportune per rendere fruibili i restanti posti letto
                          allocati presso il "Padiglione A" pari a 129 posti letto, per un totale
                          complessivo di circa 230 letti. Si procederà "isolando" 50 letti alla volta».
                          Per poter attivare già da subito le prime fasi sono previste le seguenti
                          azioni organizzative - citiamo sempre la nota dell' Ausl: - la Riabilitazione
                          Intensiva verrà trasferita presso l' Ortopedia di Faenza in quanto dotata
                          di stanze e locali idonei per l' assistenza e la riabilitazione di questa
                          tipologia di pazienti; - le degenze di Lungodegenza e Medicina Interna
                          saranno temporaneamente trasferite presso il Padiglione A al fine di
                          rendere fruibili tali locali per pazienti covid positivi; - al fine di preservare l'
                          assoluta sicurezza delle funzioni inerenti l' ambito ostetrico e pediatrico, non compatibili con la presenza nello
                          stesso edificio di pazienti contagiosi, si rende necessaria già da questa prima fase una momentanea
                          riorganizzazione del "percorso parto" e della pediatra: in particolare l' attività del punto nascita, della pediatria (con
                          Osservazione Breve Intensiva) e dell' Ostetricia, si svolgeranno presso l' Ospedale di Faenza (salvo per le gravidanze
                          a rischio che, come già in essere, vengono centralizzate a Ravenna). La Pediatria di Faenza, a tal fine, istituirà due
                          letti "H24" a completamento dell' offerta di osservazione breve temporanea già attiva in quel presidio. A Lugo,
                          presso il padiglione C dell'"Umberto I", e quindi ad opportuna distanza dai padiglioni A e B, saranno assicurate: l'
                          assistenza ambulatoriale per le gravidanze; la diagnostica prenatale invasiva; lo screening ecografico; l' esecuzione
                          dei bi -test. Al momento rimangono normalmente funzionanti i servizi diagnostici, i poliambulatori e la sala gessi, i
                          prelievi, la dialisi, l' oncologia, l' hospice, nonchè una parte della degenza internistica. Sempre più importanza riveste
                          il ruolo del Pronto soccorso dell'"Umberto I", che oltre a continuare a dare la consueta risposta a tutte le emergenze
                          della cittadinanza, rappresenta uno snodo fondamentale del sistema per la corretta gestione dei flussi dei pazienti. A
                          tal fine è in fase di completamento la prevista attivazione della diagnostica radiologica all' interno dei locali del
                          Pronto Soccorso.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 7
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                          venerdì 20 marzo 2020

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                                                                             Ravenna & Dintorni

                          «In una situazione difficile ed inedita come questa - dichiarano il sindaco di Lugo Davide Ranalli e quello di
                          Cotignola Luca Piovaccari, referente sul Socio-santiario per l' Unione Bassa Romagna - è importante che tutti
                          facciano la loro parte, e la Bassa Romagna e Lugo non si tirerà certo indietro. L' ospedale di Lugo non uscirà
                          depotenziato bensì valorizzato da tutto questo».

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019       Pagina 8
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                                                                                Ravenna & Dintorni

                          CORONAVIRUS/4

                          Settimane con i teatri chiusi e spettacoli cancellati Un danno economico, e non solo «Si
                          dovrà ritrovare la forza e il coraggio di riabitarli»
                          Alessandro Argnani, codirettore di RavennaTeatro, parla della necessità di aprire un «discorso comunitario» dopo
                          queste «giornate di paura a stare insieme agli altri»

                          Tra i primi luoghi a essere stati coinvolti dalle misure di contenimento del
                          coronavi rus ci sono i teatri. Inizialmente sembravano poter restare
                          aperti in linea teorica, così come i cinema e i musei, a patto di garantire la
                          distanza di almeno un metro dagli altri spettatori. Ma in provincia tutte le
                          strutture hanno deciso di sospendere la programmazione per ragioni di
                          sicurezza. E così di fatto dal 24 febbraio i teatri sono chiusi e lo
                          resteranno fino al 3 aprile, almeno. Le più importanti realtà del territorio
                          stanno facendo fronte a un fatto che non ha precedenti. Ravenna
                          Manifestazioni per esempio ha dovuto cancellare ben due spettacoli di
                          danza per i quali ha offerto a chi avesse già acquistato i biglietti oltre alla
                          possibilità del rimborso, quella di cambiarli con i biglietti per spettacoli
                          del Ravenna Festival in estate e sta cercando di ri programmare uno
                          spettacolo d' opera. Accademia Perduta, che gestisce nella provincia di
                          Ravenna le stagioni del Masini di Faenza, il Goldoni di Bagnacavallo e il
                          Walter Chiari di Cervia oltre alla stagione di comico di Ravenna, ha
                          riprogrammato tutti gli spettacoli dopo Pasqua, ma con la grande
                          incognita della riapertura. Naturalmente per chi ha già acquistato un biglietto è previsto il rimborso nel caso la nuova
                          data non fosse congeniale o dovesse essere annullata. E come le altre, Accade mia Perduta è coinvolta anche
                          come compagnia che sta vedendo diverse tournée cancellate. Questo è il vulnus economicamente più importante
                          anche per Ravenna Teatro, come ci spiega Alessandro Argnani, codirettore di Ravenna Teatro che contattiamo
                          telefonicamente mentre è in smart working. «Sì, ci siamo organizzati per lavorare il più possibile da casa e per
                          fermarci un attimo a riflettere su come ripartire quando tutto questo sarà finito. I danni economici? Per noi sono
                          enormi, anche perché ci è saltata la tournée di Va Pensiero dove avevamo anche attori scritturati e sono saltati gli
                          spettacoli di Drammatico Vegetale». Ecco allora che oltre alle misure già prese dal Governo e a quelle già messe in
                          campo dalla Regione, può arrivare come un segnale anche simbolico la campagna social che invita gli spettatori dei
                          teatri a non chiedere rimborsi, in particolare dell' abbonamento eventualmente non utilizzato, come segnale di
                          solidarietà a un mondo particolarmente colpito dall' emergenza. Argnani spiega: «Noi stiamo cercando di ri
                          programmare tutto e se le cose restano co sì ci sarebbero i tempi per farlo prima dell' estate. Ma sì, se questo non
                          dovesse accadere si sta ragionando dell' ipotesi di un rimborso». Ma come oggi ci immaginiamo il futuro? La
                          riapertura? Il teatro è per eccellenza il luogo dell' incontro e oggi diventa luogo di pericolo.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 9
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                                                                                Ravenna & Dintorni

                          «Sì, il nostro fare ha vita e senso nell' incontro con gli altri, ed è una situazione in cui non ci siamo mai trovati - dice
                          l' attore e codirettore di RavennaTeatro - Questo è il momento della responsabilità, ma certo la grande paura è che
                          una volta che si riaprono porte e sipari non ci sia più la forza e il coraggio per abitarli, perché queste giornate ci
                          hanno messo la paura di stare insieme agli altri. Oggi dobbiamo essere responsabili e seguire quello che ci dicono
                          per far finire tutto questo prima possibile e poi dovremo cercare come artisti e figure che dirigono teatro pensare a
                          un discorso comunitario che vada dal teatro, al cinema alla scuola». A proposito, tra fine marzo e i primi di aprile
                          erano in programma i debutti della non scuola, il progetto di teatro che la compagnia da oltre vent' anni conduce con
                          gli studenti delle scuole ravennati. «Per noi è un rapporto centrale quello con gli adolescenti e sicuramente faremo in
                          modo di organizzare un' apertura simbolica. Dopo tutta la tensione e l' energia dei pomeriggi di impegno, la partita
                          finale e la festa finale è un atto dovuto a questi ragazzi e a noi». (fe. an. )

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                                                                                Ravenna & Dintorni

                          DONAZIONI/2 E i ragazzi di due scuole medie superiori lanciano la raccolta fondi per l'
                          ospedale Covid di Lugo

                          È attiva da qualche giorno sul web una raccolta fondi per l' ospedale di
                          Lugo promossa dai ragazzi del Liceo Scientifico G. Ricci Curbastro e dell'
                          Itcg Compagnoni della città di Baracca. Già raccolti oltre 13mila euro, a
                          fronte di un obiettivo di 30mila, che saranno devoluti interamente all'
                          ospedale Umberto I, attrezzato per diventare punto di riferimento per l'
                          emergenza Covid-19 in Romagna (vedi pagina 8). In particolare i fondi
                          serviranno per l' acquisto di tutti i presidi di protezione necessari a medici
                          e infermieri.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
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                                                                                Ravenna & Dintorni

                          IL RACCONTO

                          Chissà, magari ci diamo tutti una bella svegliata
                          Una Ravenna mai vista, tra la creatività dei negozianti e le riflessioni di un un lavoratore "garantito" che va a fare la
                          spesa in centro

                          Sono chiuso in casa da giorni a causa di un lieve infortunio, nulla di
                          grave, lunedì doverei rientrare in ufficio. E così nell' epoca del
                          coronavirus passo il mio tempo nel modo seguente: dormo molto,
                          guardo Pose e Better Call Saul su Netflix, ascolto tanta ma tanta musica
                          (come non mettere su "Panic on the streets of London" degli Smiths di
                          questi tempi?), scrivo, cucino e faccio il pane, imparo a usare il mio
                          scanner nuovo così pesco fuori dai cassetti vecchie foto in bianco e
                          nero impolverate e lavoro al sito di Tracce Migranti. Ma soprattutto mi
                          diverto, e tanto, a guardare i me me e i video cazzoni nei miei vari gruppi
                          di Whatsapp. In tempi di crisi la fantasia di tutti è scatenata. John, Paul,
                          George e Ringo saranno almeno a un metro di distanza tra loro nella
                          copertina di Abbey Road? Però oggi, che tra l' altro è sabato, decido di
                          farmi due passi, in dispensa ho finito alcune cose. Del resto vivo in
                          centro e qualche negozio sarà pure aperto, magari la Coop. Le strade
                          sono ovviamente semi deserte: un anziano in bicicletta, un senza tetto,
                          una mamma che tiene per mano la sua bambina. Sembra di essere
                          dentro il film The Day After o in Io sono leggenda con Will Smith. Non mi ricordavo una Ravenna così deserta dai
                          tempi della grande nevicata del febbraio 2012. I negozi sono per lo più chiusi e quasi ovunque nelle vetrine sono
                          affissi dei cartelli che ne spiegano il motivo: si dispiacciono, ma la salute prima di tutto. E comunque ce la faremo,
                          così scrivono i commercianti. In via Cairoli su un vetrina vedo un cuore rosa e la scritta Tutto andrà bene. «Porca
                          paletta!» (in realtà non ho esclamato proprio così). «Devo fotografare quel cartello!». Così con il telefonino faccio il
                          mio primo scatto, al cuore rosa e poi ne noto un altro e mi accorgo che con questo virus, come in ogni crisi, la
                          creatività è alle stelle. Anche nelle piccole cose. Le persone dimostrano di non arrendersi e di essere molto forti
                          proprio in queste situazioni. E i commercianti si meritano la stima di tutti perché loro, a differenza mia, certe garanzie
                          non ce le hanno. Noi dipendenti pubblici sì, siamo i più tutelati. Tutti i lavoratori autonomi, invece, stanno perdendo
                          un sacco di soldi e a catena, come una valanga, ci vanno di mezzo i loro dipendenti. Che per fortuna, però, hanno la
                          cassa integrazione. Finché dura. Chissà che non sia giunto il momento in cui ci diamo tutti una bella svegliata. E che
                          non sia il momento in cui non se la dia il mondo intero, a partire dall' Unione Europea inchiodata ai suoi ciechi
                          parametri economici e finanziari. La presenza dello Stato è fondamentale e lo si vede proprio in tempi di crisi,
                          quando sono i soggetti più deboli a soffrire per primi. Oltre ai commercianti penso anche ai senza tetto, ai carcerati,
                          ai migranti rinchiusi nei Cpr e a tutte le donne e gli uomini che lavorano

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 12
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                          venerdì 20 marzo 2020

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                                                                               Ravenna & Dintorni

                          con loro. In luoghi di grande sofferenza e promiscuità. E io intanto passeggio tranquillo, in strada non c' è quasi
                          nessuno e sono sbarrati anche i monumenti. Compresa la Chiesa dello Spirito Santo che oggi è uno dei tre luoghi di
                          culto ortodossi in città. Attaccato al portone si vede un' insegna in lingua rumena che penso ne spieghi la chiusura.
                          Arrivo fino all Coop di via di Roma, fuori ci sono molte persone in fila e allora ci rinuncio, meglio evitare gli
                          assembramenti. Così torno verso piazza del Popolo, cammino un altro po' e alla fine vedo che la storica Bottega di
                          Giorgioni è invece aperta. Con cautela mi sa che ci faccio un salto, ho finito le caramelle alla menta, il miele e alcune
                          spezie, tra cui il peperoncino. Speriamo che il commesso abbia la mascherina.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 13
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                          CORONAVIRUS | A Ravenna aumentano i posti letto, Tarlazzi: «Rete con Lugo e Faenza»

                          «Allestiamo il quinto piano, la terapia intensiva è piena»

                          Silvia Manzani «Gli accessi con casi sospetti, quindi da processare, stanno
                          aumentando. Ma per fortuna non con brutalità. Lo dico con tutta la scaramanzia
                          del caso». Paolo Tarlazzi, direttore del presidio ospedaliero di Ravenna, parla
                          della riorganizzazione che anche il «Santa Maria delle Croci», insieme agli altri
                          ospedali del territorio, sta mettendo e metterà in atto a seconda di come si
                          svilupperà la curva del contagio da Co vid -19 sul territorio provinciale: «Se
                          prima, in Terapia intensiva, avevamo 6 posti letto dedicati ai pazienti aff etti da
                          Coronavirus e sei per tutti gli altri, questa situazione si è modifi cata nel giro di
                          poco. Il reparto di Rianimazione è quasi del tutto occupato da persone che
                          hanno contratto il virus e hanno complicanze, cosa che ha reso necessario il
                          trasferimento dei pazienti con altre problematiche negli altri ospedali. In realtà
                          non è sempre vero, perché possiamo usufruire, a Ravenna, dei quattro letti
                          tecnici della "recovery room" che si trovano nel blocco operatorio e sono dotati
                          di respiratore al pari dei classici letti di terapia intensiva. I pazienti che escono
                          dalla sala operatoria, dunque, possono essere sistemati lì». Gli altri casi vengono
                          ricoverati in Pneumologia o nel reparto di Malattie infettive, che sono ormai a
                          regime, ma anche al quarto piano ex chirurgia: «Stiamo anche allestendo il quinto piano. Quando avremo riempito il
                          quarto, cominceremo a portare i pazienti lì. A quel punto anche Lugo sarà pronta con la nuova organizzazione,
                          almeno con i primi cinquanta posti letto, e a quel punto ci sdoppieremo così: il «Santa Maria delle Croci» sarà il punto
                          di raccolta dei pazienti positivi al Covid-19 di Ravenna, l'«Umberto I» di quelli di Lugo e Faenza. A quel punto, se il
                          nostro quinto piano dovesse riempirsi, prima di aprire altri cinquanta posti in Medicina ci rivolgeremo a Lugo, che nel
                          frattempo avrà sbloccato altri posti». Nel frattempo, sono stati potenziati i numeri telefonici dell' Igiene pubblica,
                          gestiti da tutto il personale che si riesce a recuperare: «Alcuni medici di Diabetologia, per esempio, stanno dando una
                          chiamata a gestire le chiamate, così come alcuni studenti di Infermieristica. È chiaro che la popolazione si sta
                          agitando e capita che alcune telefonate arrivino persino alle nostre segreterie di direzione». Quanto al personale
                          medico che lavora in ospedale, per il momento non ci sono state nuove assunzioni: «Non abbiamo nemmeno
                          richiamato in servizio personale in pensione, anche se da parte di qualcuno c' è stata una disponibilità di massima
                          che potremo valutare in caso di necessità. Siamo davanti a un quadro che cambia di continuo ma abbiamo tutto
                          sotto controllo».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 14
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                                                                                      Settesere Qui

                          I numeri: in provincia di Ravenna oltre 150 casi

                          In Emilia-Romagna a mercoledì 18 marzo sono complessivamente 4.525 i casi
                          di positività al Coronavirus, 525 in più rispetto all' aggiornamento di martedì. Un
                          dato che non comprende, però, i nuovi casi positivi di Parma, provincia rispetto
                          alla quale sono disponibili solo i numeri aggiornati sui decessi. Così come non è
                          ancora disponibile il dato sui decessi nella provincia di Rimini. Passano da
                          14.510 a 15.461 i campioni refertati. Si tratta di dati accertati alle ore 12, sulla
                          base delle richieste istituzionali. Complessivamente, sono 1.735 le persone in
                          isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere,
                          o prive di sintomi; quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 247 (24 in
                          più rispetto a ieri). E salgono a 152 (ieri erano 134) le guarigioni, 135 delle quali
                          riguardano persone «clinicamente guarite», divenute cioè asintomatiche dopo
                          aver presentato manifestazioni cliniche associate all' infezione e 17 dichiarate
                          guarite a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.
                          Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 396 a 461: 65, quindi,
                          quelli nuovi, di cui 15 donne e 50 uomini. Per la maggior parte delle persone
                          decedute sono in corso approfondimenti per verifi care se fossero presenti
                          patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 12 residenti nella provincia di Piacenza, 34 in quella di
                          Parma, 5 in quella di Reggio Emilia, 4 in quella di Modena, 5 in quella di Bologna - di cui 1 a Medicina -, e 1 a Cesena; 4
                          persone decedute erano residenti fuori regione. In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si
                          riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.340 (136 in più
                          rispetto a ieri), Parma dato mancante, Rimini 613 (35 in più), Modena 575 (115 in più), Reggio Emilia 414 (115 in più),
                          Bologna 395 (di cui 113 a Imola e 282 a Bologna; complessivamente 62 in più, di cui 13 a Imola e 49 a Bologna),
                          Ravenna 153 (29 in più), Forlì -Cesena 171 (di cui 78 a Forlì, 4 in più rispetto a ieri, e 93 a Cesena, 23 in più rispetto a
                          ieri), Ferrara 64 (6 in più rispetto a ieri). 2.691 posti letto aggiuntivi già allestiti, 211 in più di ieri: 2.295 ordinari e 396 di
                          terapia intensiva. Tra martedì e mercoledì e oggi in tutta l' Emilia-Romagna sono stati allestiti ulteriori 211 posti letto
                          per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 2.480 a 2.691, tra ordinari (2.295) e di
                          terapia intensiva (396). Un lavoro che procede a ritmo serrato, quello messo in campo dalla rete ospedaliera dell'
                          intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale. Nello specifi co: 575 posti letto aggiuntivi a Piacenza
                          (di cui 40 per terapia intensiva), 593 a Parma (57 terapia intensiva), 454 a Reggio (42 terapia intensiva), 250 a
                          Modena (70 terapia intensiva), 400 nell' area metropolitana di Bologna e Imola (103 terapia intensiva),

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                   Pagina 15
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                          venerdì 20 marzo 2020

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                          68 a Ferrara (21 terapia intensiva), 351 in Romagna (in particolare: 179 Rimini, di cui 26 per terapia intensiva; 58
                          Ravenna, di cui 12 per terapia intensiva; 55 Forlì, di cui 8 per terapia intensiva; 53 Cesena, di cui 17 per terapia
                          intensiva, 6 Lugo).

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 16
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                          «Ai miei ragazzi manca la scuola»

                          Faticosa, impegnativa ma a volte anche portatrice di soddisfazioni inaspettate.
                          Secondo Patrizia Randi, docente di italiano e storia allo Stoppa di Lugo, la
                          didattica online sta davvero rivoluzionando le giornate in un senso o nell' altro:
                          «Ci stiamo prendendo la mano, i docenti più giovani chiaramente sono più
                          abituati, mentre quelli come me stanno facendo autoformazione, acquisendo
                          senz' altro nuove competenze». Quanto ai ragazzi, il problema di mantenere alto
                          il livello d' attenzione c' è tanto online quanto di persona: «Siamo pur sempre in
                          un professionale. Per fortuna con i miei alunni ho un buon rapporto, cosa che
                          aiuta. Anche online cerco comunque di essere meno pesante e semplifi care il
                          lessico e di fare lezioni brevi, di una ventina di minuti. Meglio meno interventi ma
                          più corti. E devo dire che la risposta c' è: molti ragazzi mi mandano i compiti,
                          alcuni mi dicono che hanno voglia di tornare a scuola. Una nota davvero
                          positiva in questo disastro».

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                          Sospeso l' accesso al pubblico. Enpa: «il lavoro dei volontari continua»

                          Chiusi canili e gattili del comune di Ravenna

                          In ottemperanza alla normativa sulle misure di contrasto e contenimento della
                          diff usione del Coronavirus, è stata sospesa l' apertura al pubblico di canili e
                          gattili di Ravenna, Faenza e Lugo. Le strutture non necessitano di aiuti per
                          garantire la loro attività e sono pertanto sospese anche le donazioni di coperte o
                          altri supporti da parte di cittadini volontari. Dietro alla chiusura dei rifugi Enpa in
                          tutta Italia, c' è comun que il lavoro quotidiano e costante degli operatori dell'
                          Ente Nazionale Protezione Animali e dei volontari che non si ferma. «Tupè, Artù,
                          Rufus, Ugo e tanti altri a quest' ora sarebbero dovuti essere nelle loro nuove
                          case, coccolati dalle loro famiglie scrive Enpa in una nota-. Ma quelle distanze
                          che ieri, grazie alla determinazione dei volontari, erano solo un dettaglio, oggi
                          sembrano insormontabili. Nessuno però è lasciato indietro. Tupè, Artù, Rufus,
                          Ugo e gli altri sono in buone mani. L' inizio della loro più grande avventura dovrà
                          attendere ancora un po'. Ai tempi del coronavirus si può viaggiare con
                          restrizioni, non ci si può incontrare, non è permesso neanche abbracciarsi
                          eppure, anche oggi, con le limitazioni che ci opprimono e le paure che, anche se
                          non vogliamo, ogni tanto fanno capolino, c' è una cosa che nessuno ci può
                          togliere: l' amore verso gli altri, vicini, lontani, umani o animali».

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 18
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                                                                                   Settesere Qui

                          Covid19: «I randagi della Bassa Romagna» a disposizione

                          Un aiuto per chi deve andare dal veterinario

                          In questi giorni di grave emergenza sanitaria l' associazione «I randagi della
                          Bassa Romagna», oltre a continuare ad assistere e curare gli ospiti felini e a
                          prepararsi alle nuove nascite stanno anche dando una mano a chi ha bisogno
                          per i loro amici a 4 zampe. Se dovete recarvi dal veterinario per qualcosa di
                          urgente o non rinviabile e non ve la sentite potete chiamarli e vi daranno una
                          mano portando il vostro amico dal vostro veterinario. Oppure possono
                          provvedere alla somministrazione delle terapie a casa dietro prescrizione
                          veterinaria, dopo essere stati autorizzati, così anche se avete bisogno di farmaci
                          o cibo veterinario. Ricordate che i vostri animali non trasmettono alcun virus o
                          malattia. Anzi stare con loro, coccolarli e accudirli servirà a darci tranquillità e
                          serenità e a far passare più velocemente il tempo che dovremo giustamente
                          passare in casa. L' associazione ringrazia tutte le persone che continuano a
                          garantire cibo e cure a tutti i gatti randagi e di colonia e ricordano anche a loro
                          che se hanno bisogno di cibo o altro possono contattarli.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
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                          Un aiuto per i gatti disabili

                          I volontari dell' associazione «I randagi della Bassa Romagna» per fare fi
                          sioterapia ai gatti disabili (in particolare alla nuova arrivata Nennella) chiedono
                          aiuto per acquistare un tapis roulant elettrico per far loro fare esercizi per
                          rafforzare la muscolatura. Se qualcuno ne ha uno usato da vendere o conosce
                          qualcuno che ce l' ha, li contatti sulla loro pagina facebook o al numero
                          346/0786061.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
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                                                                                    Settesere Qui

                          L' appello della Uisp Ravenna -Lugo: «Restate a casa, ci sarà tempo per correre»

                          «Restate a casa, per rispettare voi e gli altri. Il virus corre più forte, non
                          sfidiamolo». È questo l' appello lanciato nelle ultime ore dal settore Podismo del
                          Comitato Territoriale Uisp Ravenna Lugo. Una presa di posizione dettata,
                          purtroppo, dai tanti episodi registrati negli ultimi giorni, con runner e camminatori
                          di ogni età che proseguono la loro attività all' esterno pubblicizzandola spesso
                          anche attraverso i canali social e veicolando così un messaggio assolutamente
                          sbagliato e da non replicare. «Le normative in atto per contrastare la diffusione
                          del Coronavirus - tengono a sottolineare all' unisono Gabriele Tagliati, presidente
                          della Uisp Ravenna -Lugo, e Raffaele Al beroni, responsabile del settore podismo
                          dello stesso comitato territoriale - consentono l' attività motoria all' esterno a
                          condizione di praticarla individualmente e non in compagnia, ancor peggio in
                          gruppo. Questo però non significa che l' opzione migliore non resti quella di
                          rimanere a casa e limitare il più possibile i contatti interpersonali, senza cercare
                          cavilli o scappatoie tra le righe dei vari decreti». Quello che la Uisp vuole lanciare
                          è un invito all' uso del buon senso da parte di tutti i tesserati delle società
                          podistiche del territorio affinché i comportamenti di pochi non vadano ad
                          incidere sul benessere di molti e sull' evolversi di un' emergenza lontana dall' essere superata.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019    Pagina 21
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                                                                                 Il Piccolo Faenza

                          __ Quello che un articolo pubblicato su carta stampata può far venire in mente

                          Don Amedeo Casanova... quanti ricordi!

                          Alcuni anni fa, quando inavvertitamente cominciai a scrivere per il Piccolo, non
                          immaginai che sarei stato così coinvolto e che avrei provato difficoltà a
                          lasciare spazio alle nuove generazioni, anche perché pare che ci sia chi si è
                          incaricato di rottamarci, secondo le voci che corrono sul virus in circolazione
                          che privilegerebbe i miei coetanei, specie se disturbati da altri fattori. Ma la
                          lettura dei vari numeri, che settimanalmente e ora anche puntualmente arrivano
                          nella remota Fusignano, mi lascia sempre stimoli che so che dovrei trascurare.
                          Questa macchinosa introduzione per dire che ho trovato un articolo che mi ha
                          di nuovo catturato. Ha per soggetto un amico che mi sono fatto al Piccolo:
                          Francesco Fabbri. Era da poco tempo che mandavo i miei articoletti alla
                          benigna attenzione di Giulio Donati e della Rita - che tra l' altro mi capita di
                          incontrare fuori dalla sua sede istituzionale tutta pimpante anche se
                          doverosamente munita di mascherina e non l' avevo riconosciuta - e mi arriva
                          una cordialissima telefonata da Fabbri che mi mette in soggezione. Mi
                          interpella sui massimi sistemi: dalle intenzioni riformatrici del nuovo Papa alle
                          vicende della Chiesa tutta di oggi, di ieri e di domani. Io, professorucolo di
                          chiacchiere, e lui, editore di testi che mi avevano appassionato, di manuali rimastimi cari e che mai avrei pensato di
                          incrociare nonostante accomunati dalla provenienza parallela di Seminari. Siamo così diventati amici e sempre ci
                          cerchiamo con le nostre signore quando ci incrociamo alle cene de il Piccolo. Sul numero scorso de il Piccolo leggo
                          l' interessante notizia di un quaderno ristampato. L' articolo prende spunto da don Amedeo Casanova che ho avuto
                          come insegnante di musica e che mi ha pure mandato a settembre, forse l' unico dalle sue mani, perché l' alibi di
                          essere stonato doveva assicurarmi l' immunità da tali forche caudine e invece... Adesso la cosa mi è motivo di vanto
                          con i nipoti: non si preoccupino, anch' io ho avuto le mie amare esperienze. Ma l' articolo è tutta una festa di nomi.
                          Sono citati tutti i miei insegnanti... l' abbé Lucchesì come lui ci riportava in riferimento ai suoi scritti che comparivano
                          sulla stampa belga; don Remo Babini, che ci faceva scienze e ci parlava della bellezza del fare apostolato in mezzo
                          ai giovani universitari ed era anche mio compaesano; e don Antonio Savioli che quando comparve il nuovo inno per
                          le Madonna delle Grazie dell' astro nascente venuto da Roma, il nostro don Amedeo, ci portò nella cripta e ci insegnò

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 22
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          " O fonte delle Grazie, a te volgiamo il canto". Allora non capivo il modo né il significato ma ora Pensate che Savioli
                          era anche lui mio compaesano, ma Casanova mi era anche lontano parente anche se meno vicino di don Domenico
                          Valgimigli o di don Giuseppe Bosi di Sant' Andrea, e prit dla Checca come lo si chiamava in casa. Loro erano cugini
                          primi di mio babbo. Don Amedeo Casanova sostituì anche don Domenico Casadio fino ad allora egemone in campo
                          musicale in Seminario. E Savioli lo era nell' arte ma come mai si improvvisava maestro di musica? Allora andava il
                          proverbio latino Homo homini lupus, Doctor doctori lupior (l' uomo è un lupo per l' uomo, il dottore è lupaccio per il
                          dottore) ma Sacerdos sacerdoti lupissimus. Noi ovviamente non attribuivamo queste cose ai nostri amati docenti
                          ma a preti magari della curia romana E mi piacerebbe trovare citato don Alberto Zauli, il mitico economo che in terza
                          media ci aveva fatto studiare l' Odissea e ancora oggi, quando si parla di Ulisse, mi torna alla memoria...
                          AntonioValgimigli.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 23
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                                                                       Il Piccolo Faenza

                          Alfonsine

                          TANTI AUGURI A GIULIA BARBARO CHE DA CASA, IN COLLEGAMENTO
                          ONLINE, HA CONSEGUITO LA LAUREA MAGISTRALE IN LINGUE, ECONOMIA,
                          ISTITUZIONI DELL' ASIA E DELL' AFRICA MEDITERRANEA CON LA TESI
                          LANGUAGE AND MANAGEMENT TO CHINA, DISCUSSA ALL' UNIVERSITÀ CA'
                          FOSCARI DI VENEZIA. AUGURI DOTTORESSA GIULIA DA PAPÀ, MAMMA,
                          CARLOTTA E FRANCESCO.

                                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          Fusignano: attenzione e sorrisi

                          La quarantena è un periodo di isolamento forzato utilizzato per limitare la
                          diffusione di uno stato pericoloso. Forse nessun paese della Bassa Romagna
                          si è mai trovato a fronteggiare come oggi questo stato di quarantena, in cui i
                          suoi cittadini sono costretti a vivere per potere sperare "domani" che tutto
                          possa andare bene. Sentire il silenzio della campagna, vedere le strade deserte,
                          la piazza semi vuota e il parco spoglio di sorrisi è davvero sconvolgente. Ho la
                          fortuna, come dice qualcuno, di muovermi per il paese per questioni di lavoro:
                          ogni mattina mi reco alla farmacia che in queste quattro settimane si è
                          trasformata nel mio terreno di battaglia quotidiana contro la paura e l' ansia
                          dilagante. Voglio lanciare due messaggi; il primo da operatore che lavora nel
                          campo della salute: restate a casa. Quando vi viene imposto questo divieto di
                          muovermi se non strettamente necessario, non è per cattiveria, è per il vostro
                          bene. Restare a casa significa proteggere sé e proprio cari da un possibile
                          contagio; è giusto che ognuno di noi maturi coscienza civile e sanitaria. Gel
                          disinfettanti e mascherine, oggi beni di lusso, sono utili solo se usati nel giusto
                          modo e se dedicati a chi davvero ne ha bisogno, non uscite di casa per cercarli,
                          fate un gesto di solidarietà, state a casa e vedrete che andrà tutto bene. Il secondo messaggio che voglio lanciarvi è
                          questo: grazie. Grazie a tutti coloro che lanciano messaggi positivi colorando balconi e inferriate, grazie a chi in
                          farmacia ci regala un sorriso e ci dona protezione, grazie a chi non ha mai smesso di lavorare per gli altri malgrado le
                          fatiche, grazie ai nostri don che sono riusciti tramite canale Youtube a rendere partecipi i fedeli alla santa Messa,
                          grazie alle autorità che ogni giorno proteggono le strade dai furbi, grazie a tutti quelli che stanno dando un nuovo
                          valore alla vita. Solo seguendo le regole riusciremo presto a riaffollare la piazza, a sentire i bambini ridere nei parchi,
                          a riaprire le porte del cinema, a scambiarci il segno della pace in chiesa, ad abbracciare il nostro amico per strada.
                          Andrà tutto bene, ora restiamo a casa. Sara Proni.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 25
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                                                                                 Il Piccolo Faenza

                          Controlli di Polizia locale

                          La Polizia locale della Bassa Romagna ha messo in campo numerose pattuglie
                          al fine di far rispettare le norme vigenti per limitare il contagio. Gli agenti, negli
                          ultimi sette giorni, hanno controllato più di 600 esercizi pubblici e verificato le
                          autocertificazioni relative agli spostamenti di 200 persone. In 11 casi sono
                          scattate le denunce nei confronti di cittadini che si erano spostati dal proprio
                          domicilio per futili motivi; in uno di questi, inoltre, la dichiarazione resa alla
                          Polizia locale è risultata falsa, pertanto si è aggiunta una segnalazione
                          all'Autorità giudiziaria per falsa attestazione.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 26
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                          venerdì 20 marzo 2020
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                                                                                Il Piccolo Faenza

                          Contagi a Villa Maria

                          In seguito al contagio di un operatore, due medici e alcuni pazienti positivi al
                          Coronavirus al Maria Cecilia Hospital, la Regione, come spiegato dal
                          commissario per l'emergenza Sergio Venturi, ha inviato una task force anche
                          con compiti ispettivi alla clinica di Cotignola. È evidente - ha rimarcato l'ex
                          assessore alla Sanità - che stiamo monitorando la situazione con grande
                          attenzione. La struttura è l'hub della Romagna per la cardiochirurgia, che però è
                          isolata rispetto ai reparti in cui sono stati accertati i casi di positività ed è in
                          condizione di totale sicurezza. Nel caso fosse necessario, non avremo nessun
                          dubbio nell'attuare ulteriori misure anche più severe.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                          venerdì 20 marzo 2020
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                          # iorestoacasa... non sempre

                          N" on ho mai visto Bagnacavallo così nemmeno a Ferragosto". Quante volte ho
                          sentito questa frase nei giorni scorsi! Ogni mattina la piazza vuota, gli esercizi
                          commerciali chiusi, le poche macchine che passano lasciano un senso di
                          stupore misto a tristezza anche se da un po' dovrei esserci abituato. Le
                          persone restano a casa. Su molti balconi sono appese le lenzuola decorate dai
                          bambini con sgargianti arcobaleni e la frase che rassicura sul fatto che alla fine
                          ce la faremo. L' apparente vuoto non riesce però a nascondere un Comune che
                          non si ferma e non vuole arrendersi, fatto di persone che seguono le direttive
                          delle autorità, che provano a reinventarsi un altro modo di vivere anche se non
                          tutti sono disposti colpevolmente a farlo. Giovani La settimana scorsa tre
                          giovani bagnacavallesi, in seguito a un controllo da parte dei Carabinieri della
                          caserma di Solarolo, sono stati denunciati per l' inosservanza del
                          provvedimento dell' autorità. I trentenni erano in compagnia di un uomo e non
                          hanno saputo fornire una valida motivazione circa la loro presenza in quel
                          Comune. Sebbene le normative non lo consentano, sono segnalati gruppetti di
                          giovani nei parchi. Due esempi: il piccolo parco di via Cadorna si anima la sera
                          e non è infrequente il disturbo alla quiete pubblica; presso una casa colonica diroccata in via Bruciamolina, i ragazzi
                          si ritrovano regolarmente tanto da costringere i residenti ad allertare i Carabinieri. Il cibo Dal 13 marzo i Conad
                          bagnacavallesi hanno dipendenti con guanti e mascherine e regolamentano l' ingresso. Nonostante le assicurazioni
                          sulla regolarità degli approvvigionamenti, si nota che tendenzialmente il quantitativo della spesa è maggiore rispetto
                          al solito. Quasi tutti gli esercizi commerciali lavorano utilizzando la formula del recapito a domicilio di quanto si è
                          acquistato. Fake news e truffe Veicolato da internet si è sparsa velocemente a Bagnacavallo la falsa notizia della
                          disinfestazione mediante elicottero in orario notturno. Ai cittadini si chiedeva addirittura di ritirare i panni stesi. Altre
                          fake news che circolano su Whatsapp propongono l' assunzione di un grammo di vitamina C o risciacqui con acqua
                          calda come panacea contro il virus. Segnaliamo la truffa ideata da falsi operatori Ausl che, con la scusa di
                          controllare la temperatura corporea, cercano di entrare in casa per spiegare le norme igieniche da adottare o
                          effettuare a pagamento tamponi anti Covid 19. La passeggiata I Comuni della Bassa Romagna hanno deciso di
                          disporre la chiusura di tutti i parchi, giardini e aree verdi comunali. Le attività motorie e gli sport all' aperto da lunedì
                          scorso non sono più consentiti. Il commissario per l' emergenza in Emilia-Romagna Sergio Venturi è stato chiaro:
                          "Basta alle passeggiate smettete di pensare che sia un' allegra scampagnata".

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 28
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                          venerdì 20 marzo 2020

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                                                                                  Il Piccolo Faenza

                          La scuola da casa Dopo l' euforia della prima settimana per l' inaspettata chiusura, i nostri studenti hanno
                          cominciato a fare i conti con l' impegnativa e inusuale didattica online. Parallelamente i genitori sono molto
                          impegnati a scaricare, far girare, stampare materiali, sostenere e motivare i figli. Vari insegnanti hanno scoperto un'
                          inaspettata modalità di rapportarsi con gli alunni, ma segnalano anche un carico di lavoro molto superiore a quello
                          solito soprattutto nella fase preparatoria e in quella di coinvolgimento. La famiglia I bambini stanno sperimentando i
                          benefici della maggior presenza dei genitori e dei nonni. Questo periodo di "costrizione in casa" si confida possa
                          portare anche a un miglioramento di relazione di coppia e a un maggior dialogo andando oltre alla facile
                          conflittualità. La parrocchia Le chiese rimangano aperte per la preghiera personale. Fino al 3 aprile compreso: sono
                          sospese le Messe feriali e festive; è sospesa la celebrazione di battesimi, cresime, prime comunioni e matrimoni con
                          la partecipazione di fedeli; sono sospesi la visita alle famiglie per le benedizioni pasquali, gli incontri di catechismo,
                          le attività di circoli e oratori, eventi spettacoli feste e pellegrinaggi. Nei riguardi degli infermi sono consentiti la visita,
                          la comunione eucaristica, la sacra unzione e il viatico. Per i funerali sono consentite solo la preghiera alla chiusura
                          della bara e la preghiera al sepolcro. L' ospedale L' ospedale Umberto I di Lugo è stato individuato come "Covid
                          Hospital". Sono strutture di dimensioni medio-piccole (indicativamente 150-200 posti letto) dotate di terapia
                          intensiva ed, eventualmente, di aree semintensive. Michele Tarlazzi.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 29
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                          Biblioteca e cultura online

                          C" ome area cultura del Comune di Bagnacavallo vogliamo continuare a tenerci
                          in contatto con i nostri concittadini, e con chiunque lo vorrà, restando alla
                          giusta distanza". Con queste parole l' assessore alla Cultura Monica Poletti
                          presenta l' iniziativa che coinvolge, attraverso web e social media, Ufficio
                          Cultura, Biblioteca Taroni, Museo civico delle Cappuccine ed Ecomuseo delle
                          Erbe palustri. "I nostri servizi continuano a lavorare e assieme stiamo
                          riprogrammando le attività culturali e di promozione del territorio,
                          momentaneamente sospese. Al tempo stesso, desideriamo offrire alcune
                          suggestioni che sarà possibile fruire da casa, per mantenere vivo e saldo il
                          senso di comunità". In particolare, sulla pagina Facebook del Comune, l' Ufficio
                          Cultura propone un percorso attraverso Bagnacavallo nel cinema. La
                          Biblioteca Taroni presenta i servizi online e i contenuti di cui è possibile fruire
                          attraverso la Rete bibliotecaria di Romagna. Il Museo delle Cappuccine e l'
                          Ecomuseo prepareranno un percorso virtuale e video di approfondimento alla
                          scoperta delle loro collezioni. Per quanto riguarda la Biblioteca Taroni si
                          approfitterà per sistemare le collezioni e dare ordine ai fondi. Ulteriori proposte
                          saranno veicolate attraverso gli altri strumenti digitali del Comune come sito, newsletter e Instagram.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 30
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                          I venerdì verdi

                          Ha preso il via la campagna comunicativa Venerdì verdi, promossa
                          dall'assessorato all'Ambiente del Comune, con l'obiettivo di dare nuove
                          informazioni sulla raccolta differenziata dei rifiuti. Ogni venerdì saranno forniti
                          consigli, indicazioni e dati per conoscere meglio i servizi di raccolta
                          differenziata del territorio e tenere un corretto comportamento civico. La
                          scelta del venerdì come giornata per questo tipo di comunicazione è un
                          richiamo ai Fridays for future, giornate green che hanno coinvolto giovani di
                          tutto il mondo sul tema ambientale. La campagna comunicativa, che sarà
                          attivata sui canali ufficiali Facebook e Instagram del Comune, affronterà ogni
                          settimana una diversa tipologia di rifiuto: plastica, carta, vetro e lattine,
                          organico fino a prendere in esame i rifiuti speciali e le giuste modalità per
                          conferirli. L'iniziativa vuole essere anche uno strumento utile per i cittadini nella
                          fase di avvicinamento alle future nuove modalità di raccolta porta a porta del
                          rifiuto organico e indifferenziato

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 31
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                          Cartoline di parole

                          Ha per titolo Cartoline di parole la maratona di scrittura nei giorni del
                          Coronavirus che lo spazio culturale La Bottega dello Sguardo propone, in
                          collaborazione con il Comune, a tutti i cittadini. Come fare? Se siete in casa,
                          ogni giorno - spiega Renata Molinari, responsabile della Bottega dello Sguardo -
                          provate a scrivere in un massimo di dieci righe quello che vedete dalla vostra
                          finestra preferita o dalla vostra sedia/poltrona preferita... Se andate a lavorare,
                          scrivete cosa vedete lungo la strada (alberi, case, gli altri...). Fatelo ogni giorno,
                          se potete, bastano anche due righe... come nelle cartoline, non sappiamo
                          quanto durerà, ma facciamolo con curiosità e cura dei particolari. Gli scritti
                          vanno inviati a info@labottegadellosguardo.it

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 32
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                          Fruizione servizi comunali

                          Il Comune ha stabilito che il pubblico può accedere agli uffici comunali
                          soltanto per ragioni di necessità e urgenza su appuntamento. Pertanto, pur
                          proseguendo le attività e i servizi, si invitano i cittadini a utilizzare contatti
                          telefonici ed email. Inoltre l'apertura al pubblico degli uffici comunali negli orari
                          pomeridiani è sospesa. In particolare, per quanto riguarda gli sportelli dei
                          Servizi al cittadino del Comune si richiede ai cittadini di rimandare le pratiche
                          non urgenti a dopo il 3 aprile (data in cui, a oggi, scadranno le misure) e
                          utilizzando canali telefonici e digitali. Si richiede di applicare i rigidi criteri delle
                          norme vigenti anche a banche, assicurazioni e notai che di norma richiedono ai
                          cittadini di produrre certificati anagrafici: occorre rimandare tali richieste o
                          effettuarle direttamente via posta elettronica. Si ricorda, inoltre, che qualsiasi
                          domanda o dichiarazione può essere compilata autonomamente, scaricando
                          la modulistica dal sito del Comune o dell'Unione dei Comuni della Bassa
                          Romagna, e inviata ai recapiti indicati allegando copia di un documento di
                          identità. Info: Ufficio Relazioni con il Pubblico tel. 0545 280888 -
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