Unione della Romagna Faentina - domenica, 29 dicembre 2019 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - domenica, 29 dicembre 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
   domenica, 29 dicembre 2019
Unione della Romagna Faentina - domenica, 29 dicembre 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                domenica, 29 dicembre 2019

Prime Pagine

 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                    4
 Prima pagina del 29/12/2019

 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                         5
 Prima pagina del 29/12/2019
 29/12/2019   Il Sole 24 Ore                                                  6
 Prima pagina del 29/12/2019

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35                    7
 La mappa delle strade più pericolose
 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42                    9
 «Da noi la sanità funziona meglio che altrove»
 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                   11
 Prima pagina Faenza-Lugo
 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                   12
 Castel Raniero sulla scrivania del premier
 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                   14
 Il clima cambia, come affrontarlo
 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                   15
 I faentini si mobilitarono per i bambini viennesi

 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                   16
 Casola, ok al nuovo campo sportivo

 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51                   18
 In centro la giostrina del parco Bucci

 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 53                   19
 Gabriella e Alfredo, grande festa per i sessant' anni di vita insieme
 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 56                   20
 «Amo il calcio e provoco con il rock»
 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 57                   22
 Il rock made in Faenza al circolo I Fiori con ben 7 band sul palco
 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 67                   23
 Basket Promozione, nell' ultimo turno ride solo il Cral Ravenna
 29/12/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 67                   24
 E -Work da sballo: la nona sinfonia vale la vetta

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 7               25
 Ecco i 5 Stelle in corsa per viale Aldo Moro
 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 7               26
 Il tour ravennate di Bonaccini, tra porto e trivelle da sbloccare
Unione della Romagna Faentina - domenica, 29 dicembre 2019 - Unione Romagna Faentina
29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                    FRANCESCO DONATI      27
 «In città ci sono 3.800 immobili vuoti Come se ci fosse una frazione fantasma»

 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                          29
 Presepi d' autore nell' ex chiesa
 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                          30
 Carabinieri in uniforme storica pattugliano città e centri commerciali
 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                          31
 E a Pieve Corleto Gesù nasce nella cripta
 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                          32
 A Pieve Cesato la Natività è fatta con materiali di recupero
 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 19                           LUCA FILIPPI   33
 Paramatti accetta la sfida con entusiasmo e senza paura
 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 21                                          35
 La E -Work vince in casa del Valdarno e si ritrova in vetta alla classifica
 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                   ALESSANDRO GIULIANI    36
 Bussecchio 1 si laurea campione d'inverno
 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                          37
 Angelo Corbetta vince ad Ancona il Trofeo Auguri

 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                          38
 Bonivento in semifinale nel tabellone Under 12 al "Città di Faenza"

 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28                                          39
 Romagna 2020 Ogni città ha la sua festa

 29/12/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                          44
 #Sardine, in 70mil hanno già scarica l' inno voluto dal Mei

Stampa Locale

 29/12/2019   Il Resto del Carlino Pagina 23                                                             45
 Molino Naldoni compra marchi
 29/12/2019   Corriere di Bologna Pagina 21                                                              46
 Far festa con l'arte

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 29/12/2019   Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                                    48
 «Meno tasse, più infrastrutture Pa efficiente e processi rapidi»
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[ § 1 § ]

     domenica 29 dicembre 2019
                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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Unione della Romagna Faentina - domenica, 29 dicembre 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 2 § ]

            domenica 29 dicembre 2019
                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                           Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
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[ § 3 § ]

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                                                         Il Sole 24 Ore

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[ § 1 5 2 0 8 2 9 8 § ]

                          domenica 29 dicembre 2019
                          Pagina 35

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La mappa delle strade più pericolose
                          Il triste primato degli incidenti gravi tocca alla statale 16 Adriatica (61 dal 2016). Seguono la via Faentina (55) e la
                          Dismano (49)

                          di Sara Servadei Il rettilineo, i sorpassi, il percorso verso la spiaggia, i
                          mezzi pesanti. E soprattutto i morti, troppi. La statale 16 Adriatica è la
                          strada più pericolosa del territorio di Ravenna: quella, cioè, dove dall'
                          inizio del 2016 a oggi ci sono stati più incidenti gravi, secondo i dati dell'
                          Osservatorio per l' educazione alla sicurezza stradale dell' Emilia-
                          Romagna. E sono stati 61, per la precisione: l' ultimo si è aggiunta alla
                          triste lista lo scorso 12 ottobre, quando una 69enne residente a Lido
                          Adriano è morta in uno scontro frontale nei pressi di Savio. Ovviamente
                          sui dati pesa poi la pericolosità del tratto della statale chiamato 'via
                          Reale', quello cioè che dalla città va verso nord: dal 2016 a oggi sono
                          stati 34 gli incidenti gravi. Sul triste podio delle strade pericolose
                          troviamo poi la Sp302 (55 incidenti) e la via Dismano (49). È 'solo' quarta
                          un' altra strada troppo spesso teatro di incidenti, anche fatali, ossia la
                          statale 67 Ravegnana, sono stati 40. E proprio sulla statale 67 Ravegnana
                          è avvenuto l' ultimo tragico incidente mortale della nostra provincia,
                          quello dello scorso 10 dicembre a Longana. La vittima era una donna di 34 anni. Altre strade teatro di incident, anche
                          mortali, sono poi via Trieste (36), via Canale Molinetto (32), via Romea sud (21), viale Europa (20), via Stradone (14) e
                          via Classicana (12), via Cella (9), via Cervese/Bagnolo Salara (9), via Romea nord (7), via del Sale (6), via Naviglio a
                          Ravenna (4), via Sant' Alberto (3) e via Argine Sinistro Montone (2). La conferma circa la pericolosità dell' Adriatica
                          emerge anche dai dati riguardanti gli incidenti mortali avvenuti in provincia dall' inizio dell' anno a oggi. È sempre la
                          statale 16 la strada in cui sono avvenuti più sinistri finiti in tragedia: le croci sono state 10, di cui 4 sulla Reale. Sul
                          dato pesano, ovviamente, le tre vittime dell' incidente avvenuto il 29 giugno a Glorie, dove hanno perso la vita il padre
                          72enne con i due figli, una 33enne e un 32enne. Due, invece, le vittime della Ravegnana, rimasta chiusa per i lavori
                          alla chiusa San Bartolo fino al 24 agosto: un 59enne e una 34enne. Due anche le vittime sulla via Emilia a Faenza,
                          sull' A14 sempre a Faenza e sulla via Sant' Alberto. «L' incidentalità stradale è un fenomeno ancora troppo presente
                          nei nostri territori - commenta Mauro Sorbi, presidente dell' Osservatorio per l' educazione alla sicurezza stradale dell'
                          Emilia-Romagna -, generato da una serie di comportamenti errati e non conformi alle norme contenute nel Codice
                          della

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 7
Unione della Romagna Faentina - domenica, 29 dicembre 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 2 0 8 2 9 8 § ]

                          domenica 29 dicembre 2019

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          strada, che miete a tutt' oggi troppe vittime. Si può affermare che la situazione odierna a livello regionale, seppur
                          fotografata da dati ancora provvisori, è molto preoccupante e ha visto, dopo un inizio di anno positivo, una grave
                          recrudescenza negli ultimi mesi». Tra le cause più frequenti indicate dall' Osservatorio regionale ci sono la guida
                          sotto l' effetto di alcol o sostanze stupefacenti, il mancato rispetto della distanza di sicurezza, l' abitudinarietà del
                          percorso, l' aggressività stradale e, ovviamente, la distrazione: «Accendere una sigaretta, bere, mangiare, usare il
                          cellulare - dice Sorbi - In auto si fa tutto fuorché guidare, perché il nostro egocentrismo ci fa pensare che certe cose
                          accadano agli altri e che abbiamo sempre ragione». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 8
Unione della Romagna Faentina - domenica, 29 dicembre 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 2 0 8 2 8 8 § ]

                          domenica 29 dicembre 2019
                          Pagina 42

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Da noi la sanità funziona meglio che altrove»
                          La visita in provincia del presidente della Regione e candidato «Oil & gas, giusto affrontare il superamento del blocco
                          esistente con il ministro»

                          Mattinata di foto e strette di mano per il presidente della Regione Stefano
                          Bonaccini, arrivato ieri al mercato di Faenza (foto in alto) per un incontro
                          pubblico con candidati ed elettori. Immancabili le foto di rito con i
                          faentini disseminati nelle liste che lo sostengono, rispettivamente
                          Edward Necki e Luca Ortolani, per Emilia Romagna Coraggiosa - i due al
                          momento dello scatto si sono curiosamente voluti sistemare entrambi a
                          sinistra del presidente - Manuela Rontini, consigliere uscente ricandidata
                          per il Pd, oltre all' ex-assessore Domizio Piroddi, capolista per la civica
                          «Bonaccini Presidente» in provincia di Ravenna. Rontini e Piroddi,
                          protagonisti di una lunga scia di dissapori, hanno accompagnato
                          Bonaccini per tutto il suo breve tour. Per Bonaccini, fermatosi anche ai
                          banchetti di Verdi, Socialisti e Giovani Democratici, anche qualche
                          scambio di battute col consigliere leghista Andrea Liverani. Lasciata
                          Faenza, Bonaccini ha raggiunto il mercato ambulante di piazza Sighinolfi
                          a Ravenna, dove era atteso per incontrare candidati e cittadini. Ad
                          attenderlo i quattro in corsa per il Pd, quelli di + Europa, con le storiche bandiere del Pri, altri della lista Bonaccini
                          presidente e Emilia Romagna Coraggiosa. Bonaccini ha affrontato subito il tema della crisi del settore oil&gas. È di
                          ieri la notizia dei licenziamenti programmati dalla multinazionale Schlumberger, perché in Italia persiste il blocco dell'
                          estrazione del gas in Adriatico. Soffermandosi con il consigliere regionale Gianni Bessi e con Alessandro Mongiusti
                          della Cgil, Bonaccini ha detto che chiederà al ministro per lo Sviluppo Economico, Patuanelli, di convocare subito
                          dopo il 6 gennaio, un incontro a Roma per affrontare il tema. «A Ravenna sono previsti importanti investimenti - ha
                          detto Bonaccini - c' è un piano di riconversione molto importante, aziende che sono delle eccellenze e si lavora all'
                          insegna della sostenibilità. È giusto affrontare il superamento del blocco esistente con il ministro». Il presidente
                          uscente ha poi ricordato che tra pochi giorni chiuderà l' inceneritore di via Romea con il ricollocamento di tutti i 29
                          dipendenti. «Quando l' estate scorsa ho confermato questa decisione non raccontavo bugie. Salvini propone, invece,
                          di aprire un inceneritore per provincia». Bonaccini ha ricordato la pubblicazione del bando di gara per l'
                          approfondimento dei fondali: «Un provvedimento che l' intera economia regionale aspettava da anni». «Se oggi in
                          Emilia-Romagna le cose funzionano mediamente meglio che altrove - ha aggiunto Bonaccini - è perché la sanità la
                          gestiamo così. E perché, anziché occuparci di appalti e assunzioni (contrariamente a quel che dice la mia avversaria
                          della Lega Lucia Borgonzoni) abbiamo rafforzato gli acquisti centralizzati, facendo risparmiare ai cittadini 670
                          milioni, reinvestiti in ulteriori servizi». Il presidente ha poi visitato due aziende (Eurocompany e Pneus),

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - domenica, 29 dicembre 2019 - Unione Romagna Faentina
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                          domenica 29 dicembre 2019

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          per chiudere la giornata ravennate a Cotignola (foto in basso). Filippo Donati Lorenzo Tazzari.

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                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
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                          Castel Raniero sulla scrivania del premier
                          Il consiglio comunale di Faenza invita Conte e il ministro per i Beni culturali Franceschini a visitare la colonia che
                          deve essere recuperata

                          La colonia di Castel Raniero e gli interventi di cui ha bisogno per tornare a
                          nuova vita arriveranno ben presto su alcune delle scrivanie più alte della
                          Repubblica: i consiglieri comunali hanno infatti chiesto al sindaco, all'
                          unanimità, di perorare la causa dell' edificio fin davanti al presidente del
                          consiglio Giuseppe Conte e al ministro per i Beni culturali Dario
                          Franceschini, «per reperire dallo Stato le risorse necessarie per gli
                          interventi di messa in sicurezza della colonia». Con un ordine del giorno
                          votato da tutti, i gruppi consiliari hanno invitato il premier Conte e il
                          ministro Franceschini a visitare la colonia: invito esteso ai deputati
                          componenti la commissione 'Cultura, scienza e istruzione' e ai senatori
                          della omologa 'Istruzione pubblica e beni culturali'. Personalità davanti
                          alle quali il sindaco Malpezzi - o il suo successore alla guida di Palazzo
                          Manfredi a partire dalla prossima estate - non dovranno presentarsi a
                          mani vuote: l' odg chiede infatti alla giunta di «coinvolgere la proprietà e
                          le associazioni presenti sul territorio», e cioè rispettivamente l' Asp della
                          Romagna faentina e il gruppo di cittadini 'Adottiamo la colonia di Castel Raniero' - «nella predisposizione di un
                          progetto di recupero e riutilizzo dell' edificio come bene comune, da sottoporre all' attenzione del Ministero per i Beni
                          e le attività culturali e il turismo». Prerequisito esteso all' Asp, alla quale le forze politiche hanno chiesto di
                          completare presso la Soprintendenza «la procedura per l' accertamento dell' interesse culturale del bene che, in caso
                          di esito positivo, porterà alla relativa dichiarazione». A suggerire questa via era stata la segreteria dello stesso
                          ministro Franceschini, in una lettera datata 14 novembre, in cui si sottolineava come «la verifica di interesse
                          culturale, ai sensi del Codice dei Beni culturali e del paesaggio, rappresenta il presupposto affinché il ministero possa
                          valutare la possibilità di reperire fondi per il restauro dell' edificio». A rivolgersi a Franceschini erano stati inizialmente
                          il sindaco Malpezzi insieme ad altri politici di maggioranza e opposizione, e successivamente i senatori Stefano
                          Collina e Michela Montevecchi (pentastellata di origini familiari faentine), che avevano depositato un' interrogazione
                          parlamentare ad hoc. È inoltre di pochi giorni fa l' avvio informale della procedura di tutela dell' area verde
                          circostante la colonia, per la quale l' Ente parchi e biodiversità Romagna e l' assessore all' Ambiente, Antonio Bandini,
                          hanno individuato la forma del 'Paesaggio protetto'. Il consiglio comunale - a ribadirlo è stato il civico Tiziano
                          Cericola - ha chiesto inoltre didelineare al più presto le future funzioni dell' edificio, che si è sempre immaginato
                          debbano afferire al mondo del sociale, dell' educazione e della tutela ambientale. C' è dunque un futuro per la
                          colonia, la cui torretta con il tempo ha finito per identificarsi con

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 12
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                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          il perduto Castel Raniero che dà il nome alla frazione affacciata sul panorama di Faenza. f.d. © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                            Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019      Pagina 13
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          IL CORSO

                          Il clima cambia, come affrontarlo
                          Lezioni dal 22 gennaio al 13 marzo; iscrizioni entro il 15 gennaio

                          L' Ente parchi e biodiversità della Romagna ha aperto le iscrizioni per il
                          corso di escursionismo invernale, quest' anno incentrato su
                          cambiamento climatico e scenari futuri per le aree protette. I posti sono
                          25; la scadenza per le domande è il 15 gennaio: i corsi si terranno tra il 22
                          gennaio e il 13 marzo. Previste varie lezioni 'sul campo', nelle aree
                          protette romagnole dell' Alta Via dei Parchi: il parco delle Foreste
                          Casentinesi e quello regionale della Vena del Gesso. Un' ulteriore lezione
                          a cielo aperto è prevista tra i boschi dell' Adamello Brenta. Le lezioni
                          pratiche avranno luogo a Brisighella, Forlì e Cesena; tutor del corso è il
                          biologo Fiorenzo Rossetti. Tra le materie compaiono fisiologia umana
                          alle basse temperature, tecniche di progressione con attrezzatura
                          invernale, cartografia e orientamento, ricerca delle tracce della fauna
                          selvatica, bollettini nivo-meteorologici, valanghe, tecniche di prevenzione
                          e autosoccorso, arretramento dei ghiacciai e costruzione di ricoveri di
                          emergenza nella neve. Per info fiorenzo.rossetti@regione.emilia-
                          romagna.it.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          I faentini si mobilitarono per i bambini viennesi
                          Lo scrittore Angelo Emiliani ricorda la storia dei venticinque piccoli, messi in salvo cento anni fa in uno dei primi
                          esempi di soccorso internazionale

                          Arrivarono a Faenza esattamente cento anni fa, il 27 dicembre del 1919,
                          venticinque bambini viennesi messi in salvo in quello che può essere
                          considerato come uno dei primi esempi di soccorso internazionale.
                          Vienna, nell' inverno tra il 1919 e il 1920, era la capitale di una repubblica
                          fondata appena pochi mesi prima, in ottobre, ma che aveva in sé già tutte
                          le caratteristiche di una condannata a morte: la popolazione era allo
                          stremo, i decessi per malnutrizione innumerevoli. Anche dalla provincia
                          di Ravenna ci si mobilitò per dare ospitalità a bambini che in Austria
                          difficilmente sarebbero sopravvissuti all' inverno. Lo ha ricordato
                          recentemente lo scrittore ed ex sindacalista Angelo Emiliani, che ha a
                          lungo approfondito il tema scandagliando i giornali faentini dell' epoca:
                          ne ha scritto recentemente anche sulle pagine della rivista 'Radio 2001
                          Romagna'. «In provincia di Ravenna fu la Camera del lavoro a mobilitarsi,
                          accompagnando qui 120 bambini, tra i 7 e i 13 anni, grazie a dei treni
                          speciali - spiega Emiliani -. A Faenza ne arrivarono venticinque: furono
                          alloggiati a palazzo Mazzolani (oggi la sede dell' Isia, ndr), dove una targa commemora la loro presenza in città».
                          Rimasero qui fino all' aprile del 1920: quasi quattro mesi in cui in loro nome fu attivata una sottoscrizione che
                          scatenò una vera e propria corsa alla donazione. Il momento più toccante della loro presenza in città coincise con il
                          funerale di Carl Binder, un bambino che non riuscì a vincere la tubercolosi: alla madre non fu concesso di entrare in
                          Italia per i funerali, che a Faenza videro lo snodarsi di un lungo corteo. Furono duecento donne faentine a vestire il
                          lutto al suo posto. La vicinanza della città nei confronti dei bambini austriaci non fu unanime: «Socialisti e cattolici,
                          che si erano schierati contro la guerra, videro nelle necessità di dare soccorso a quei bambini la testimonianza
                          pratica della solidarietà tra i popoli che propugnavano. I repubblicani, che avevano sostenuto l' intervento, furono più
                          scettici, e criticarono alcune iniziative specifiche molto duramente». Anche per questo la presenza di quei bambini in
                          città è caduta nel dimenticatoio: «Dobbiamo ricordare che appena due anni dopo in Italia si impose il regime fascista,
                          e che tra il '43 e il '45 austriaci e tedeschi sarebbero tornati popoli nemici: l' eco di quei due anni di combattimenti ha
                          probabilmente contribuito ad assopire il ricordo di Carl Binder e di quei bambini». Filippo Donati © RIPRODUZIONE
                          RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 15
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Casola, ok al nuovo campo sportivo
                          Il Consiglio comunale ha approvato il progetto esecutivo e il cronoprogramma dei lavori per l' impianto in località
                          Furjna

                          Il Consiglio comunale di Casola Valsenio ha approvato il progetto
                          esecutivo e il cronoprogramma dei lavori per la realizzazione del nuovo
                          impianto sportivo per l' attività calcistica in località Furjna, un' area
                          sovrastante il paese, fiancheggiante la strada provinciale per
                          Fontanelice. Il progetto, approvato dal Coni, è depositato in municipio per
                          eventuali osservazioni entro 60 giorni. Nel frattempo è stata avviata la
                          procedura preliminare all' esproprio dei terreni che dovrebbe giungere a
                          conclusione nel prossimo mese di luglio. Sarà seguito, a fine estate, dalla
                          gara per l' affidamento dei lavori del primo stralcio per un importo di 1,3
                          milioni, di cui un milione erogato dal Coni e 300mila euro dalla Regione
                          Emilia Romagna. «Il progetto - afferma Maurizio Nati, assessore ai Lavori
                          pubblici - mira ad inserire il nuovo campo sportivo in un disegno
                          paesaggistico più ampio, integrandolo a percorsi salute e naturalistici. Il
                          primo stralcio, che permetterà la ripresa dei campionati di calcio,
                          prevede, la realizzazione di un campo da calcio di metri 100x54 adeguato
                          a campionati di prima, seconda e terza categoria. Con possibilità, in corso d' opera, di allargarlo di 2,4 metri per
                          renderlo idoneo a categorie superiori. Saranno realizzati una tribuna scoperta con 96 posti che avrà anche il compito
                          di sostenere il terreno alle spalle, l' area parcheggi per atleti e spettatori, un primo edificio, costruito secondo criteri
                          ambientali, adibito a spogliatoi e magazzini. L' accessibilità principale all' area sportiva avverrà sulla strada locale già
                          esistente in prossimità di via Macello. Questo primo stralcio, che prevede anche vari interventi preliminari, tra cui il
                          movimento terra per livellare il terreno, si prevede che potrà essere completato entro la fine del 2021. Anche in
                          questa fase continuerà il confronto instaurato con l' associazione sportiva dilettantistica Nuova Casola Valsenio».
                          Nel frattempo l' Amministrazione comunale sarà impegnata a reperire le risorse - circa 350mila euro - per procedere
                          alla realizzazione del secondo stralcio. «Il proseguio dei lavori - continua l' assessore Nati - comprende il montaggio
                          di quattro torri faro su plinti predisposti con il primo stralcio, un campo per calcio a cinque, l' asfaltatura dei parcheggi
                          ed una seconda palazzina con servizi per il pubblico, la sede della Società sportiva, l' infermeria e il magazzino
                          attrezzi. Servizi che, con gli interventi del primo stralcio, saranno ubicati provvisoriamente nei locali destinati a
                          spogliatoi del calcio a cinque. Alla luce dell' attività svolta e degli atti formalizzati - conclude Nati - siamo fiduciosi in
                          un positivo futuro percorso amministrativo, avendo

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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          rispettato, anche tramite l' Unione della Romagna Faentina, le indicazioni tecniche e le scadenze temporali stabilite
                          dal Coni». Beppe Sangiorgi © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 17
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                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Faenza

                          In centro la giostrina del parco Bucci

                          Dopo quasi 70 anni , la giostrina del parco Bucci quest' anno partecipa
                          alle feste natalizie nel centro storico di Faenza, giusto di fronte al
                          Duomo. E fino a sabato, allieterà chiunque voglia provarla. Il tutto per il
                          divertimento dei bambini ma anche per la gioia dei nonni e dei genitori,
                          saliti a loro volta sulla giostra d' epoca ammirando gli affreschi antichi e
                          ascoltando le canzoncine natalizie. Una cornice che contribuirà a
                          riportare alla mente bei ricordi, facendo di conseguenza tornare tutti un
                          po' bambini.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 18
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Gabriella e Alfredo, grande festa per i sessant' anni di vita insieme
                          Con i familiari si sono ritrovati il 26 dicembre nella casa tra S. Bernardino e Ciribella

                          Giovedì 26 dicembre, circondati dall' affetto dei loro familiari, Gabriella
                          Cimatti e Alfredo Masironi hanno festeggiato il raggiungimento di un
                          bellissimo e invidiabile traguardo: 60 anni di vita insieme. Fu infatti in una
                          fredda giornata di Santo Stefano del 1959 che la coppia, che risiede in via
                          Lombardina tra San Bernardino e Ciribella di Lugo, pronunciò il fatidico sì
                          in chiesa ad Alfonsine. Classe 1940 lei e 1939 lui, la 'Gabri e Fredo' si
                          conobbero giovanissimi. Lei abitava ad Alfonsine dove la famiglia si era
                          trasferita dalla collina faentina, mentre lui risiedeva a Ciribella in via
                          Lombardina, dove i Masironi risiedono da oltre 150 anni. La 'Gabri' ogni
                          mattina si recava a Fusignano in bici per andare al lavoro in una fabbrica
                          di scarpe. 'Fredo', invece, faceva il contadino con la famiglia nel terreno
                          dei Tampieri. I guadagni erano però 'da fame' e per questo svolgeva
                          anche l' attività di camionista per il magazzino ortofrutticolo Montanari a
                          Frascata. I due si sposarono, come detto, nel 1959. Lei aveva 19 anni e
                          lui 20. Nel 1961 nacque Franca e nel 1969 Andrea. Luigi Scardovi.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 19
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Amo il calcio e provoco con il rock»
                          Il comico Gene Gnocchi sarà in piazza del Popolo a Cesena il 31 dicembre insieme alla sua band

                          di Cristina Mazzi Il cabaret è diventato il suo lavoro «ma il cuore - spiega -,
                          l' ho lasciato sui campi di pallone». Se dall' altra parte della cornetta c' è
                          Gene Gnocchi è impossibile non parlare di calcio, «che è stata la mia
                          vita», ribadisce, ma tra un ricordo e l' altro trapela sempre la sua piccante
                          ironia. Quella che porterà il 31 dicembre sul palco di piazza del Popolo a
                          Cesena per salutare il 2019 e dare il benvenuto al 2020. Gnocchi dalle
                          22.30 si esibirà live con la sua band nel 'Sconcerto Rock'. Gene
                          Gnocchi, dopo la laurea in Giurisprudenza e una carriera avviata
                          da avvocato, come è arrivato a fare il comico? «È sempre stata una
                          passione già quando facevo l' avvocato. Facevo spettacoli per
                          divertimento, poi improvvisamente è diventato un lavoro». Quando?
                          «Dopo i primi provini sono partito con la prima trasmissione, Emilio, nell'
                          89». Si ricorda la prima volta? «Sono stati indimenticabili sia il primo
                          provino per Zelig sia la prima volta a una Festa dell' Unità. Non dovrei
                          dirlo, ma parliamo di 35 anni fa». Da quel momento di palchi e
                          trasmissioni tv ne ha calcati tanti. Ma come è cambiata la comicità? «È cambiata tanto nella fruizione. All' inizio non
                          c' era il web e c' erano meno occasioni per farsi vedere. Una volta era più pensata, oggi è più... usa e getta». Lei con
                          i social che rapporto ha? «Posto su Twitter. I social sono un ottimo modo per veicolare le informazioni. Dall' altra
                          parte si svilisce la riflessione, che una volta era più articolata». Parliamo dell' altra sua passione, la prima. Il calcio. «Il
                          campo è stato la mia vita, ricordo tutto a partire dai primi gol. Poi mi sono fatto male e ho dovuto mettere una protesi
                          al ginocchio». Quando ha smesso di giocare?

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 20
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                          domenica 29 dicembre 2019

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «A 32 anni, ma il calcio lo conosco troppo bene, per questo è e rimarrà sempre una costante nella mia vita». Ma si
                          emoziona ancora quando vede il campo? «Sì, mi basta vedere un campetto lungo la strada che mi batte il cuore».
                          E la Romagna? «Sono un romagnolo acquisito. Oggi vivo a Faenza e vado spesso a Cervia e Milano Marittima al
                          mare con la famiglia». Pochi giorni fa sono sbarcate anche a Cesena le sardine. Tutti abbiamo visto la sua parodia
                          del loro leader. Ci dica cosa pensa veramente di questo movimento. «Noi comici giochiamo, ma in realtà sono
                          favorevole a quello che stanno facendo tutte queste persone che si mobilitano per manifestare una posizione ben
                          precisa». Sul palco in piazza del Popolo il 31, come sarà lo spettacolo? «Sarà uno show comico con una
                          valanga di battute. Vogliamo interagire con le persone, ci saranno molte gag, situazioni comiche». A suon di rock.
                          «Esatto, suoneremo live un sacco di canzoni. Coinvolgeremo il pubblico...che si prepari».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 21
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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA

                          Il rock made in Faenza al circolo I Fiori con ben 7 band sul palco

                          Dopo le due serate al Piaccdilly di Faenza tra storiche e giovani band
                          Made in Faenza, arriva la grande serata di Natale dei Figli dei Fiori al
                          Circolo I Fiori, di via di Sopra a Faenza. Dalle 21 saranno presenti sette
                          storiche band del territorio: il Sesto Sento guidato da Bruno Ponti, i
                          Pegaso guidati da Roberto Tassinari, i Work in Progress, gli storici
                          Eucaliptus di Gabriele Andrini, i Fantamusica coordinati dal batterista
                          Toma, gli Spartito Mistro e i mitici Cobra, che riportano in maniera
                          straordinaria secondo il modello più originale i successi beat degli Anni
                          Sessanta. Una serata da non perdere dove Pasquale Di Camillo e
                          Giordano Sangiorgi, presenteranno insieme gli intenti dell' associazione
                          di promozione di storia della musica made in Faenza dagli anni Sessanta
                          ad oggi.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Basket Promozione, nell' ultimo turno ride solo il Cral Ravenna

                          Sorride soltanto il Cral Ravenna nell' ultimo turno del 2019 del
                          campionato di Promozione. I ravennati (Bramante, Bomben, Angeli 25,
                          Polyeshchuk 8, Fumolo 11, Molea, Caccamo 18, Bindi 7, Camassa 12,
                          Niang, Ferizi 4. All.: Borghi) vincono senza troppi problemi contro gli
                          Eagles Morciano 85-68 (17-16; 41-36; 59-52), restando così ancorati alle
                          prime posizioni del girone F. Passando al girone E, il Massa Basket
                          (Ugulini L. 6, Montanari 13, Ugulini V. 3, Berardi L. 2, Brignani, Guardigli 1,
                          Berardi R. 3, Asioli M. 4, Pinardi 9, Rivola 2, Asioli GM, Spadoni 5. All.:
                          Tagliavini) compie un inaspettato scivolone casalingo contro il
                          Party&Sport Ozzano subendo un pesante passivo: il 48-81 (12-21; 18-35;
                          34-55; 48-81) finale conferma infatti un netto dominio della squadra
                          ospite. Non sorride neanche Fusignano (Lugaresi 2, Montanari A. 12,
                          Montanari M. 9, Babini 2, Scardovi 4, Dalla Malva 4, Melandri, Zanzi 9,
                          Berardinelli 2, Bertazzoli 2, Pelliccia 2, Mariani. All. Ortasi) sconfitto 48-53
                          (15-16; 25-31; 34-42) sul campo della Salus Bologna. Ha invece
                          osservato un turno di riposo il Faenza Basket Project, che sarà la prima delle ravennati a scendere in campo nel
                          2020, ospitando venerdì 3 alle 21.30 la Salus Bologna. Domenica 5 toccherà a Massa Lombarda in casa contro San
                          Lazzaro (ore 17) e giovedì 9 (ore 21.45) a Fusignano che sarà di scena ad Ozzano. Chiuderà il primo turno del nuovo
                          anno Ravenna, che giocherà mercoledì 15 alle 21.15 a Forlì contro i Tigers. Classifica girone E: Castel San Pietro 20;
                          Giallonero Imola 18; Medicina 16; Faenza, Tatanka Imola, Faro e Massa 12; Fusignano, Salus Bo e Ozzano 10;
                          Fusignano e Castenaso 8; San Lazzaro 4; Budrio 0. * deve riposare. Girone F (tra parentesi le partite giocate): Basket
                          2000 San Marino (11) e Aics Forlì (11) 16; Artusiana Forlimpopoli (9), Fadamat Rimini (10), Libertas Green Forlì (10) e
                          Ravenna (11) 14; Cesena (11) 12; Fisiokinetic RN (11) 8; Morciano (11), Tigers Forlì (10), San Patrignano (11), Misano
                          (11) e Cattolica (11) 6. l.d.f.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 23
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                          E -Work da sballo: la nona sinfonia vale la vetta
                          A San Giovanni va sotto, poi Faenza mostra il vero volto e la ribalta

                          San Giovanni Valdarno 62 E-Work Faenza 67 RR RETAIL SAN GIOVANNI
                          VALDARNO: Parolai ne, De Pasquale 16, Calamai 15, Bona 4, Rosset 8,
                          Cecili 2, Rosellini, Missanelli 7, Manfrè 4, Egwho 4, Pieropan ne, Costa 2.
                          All.: Altobelli. FAENZA: Franceschelli 9, Chiabotto, Dell' olio ne,
                          Schwienbacher 8, Franceschini 2, Morsiani 10, Ballardini 7, Baldi 5, Soglia
                          7, Meschi ne, Brunelli 19. All.: Rossi. Arbitri: Fabiani e Di Salvo. Parziali:
                          21-10; 31-31; 55-47. Note - Tiri da 2: SGV: 17/36, FA: 21/46; Tiri da 3: SGV:
                          6/15, FA: 4/16; Tiri liberi: SGV: 10/14, FA: 13/23. Uscita per falli:
                          Franceschelli. BASKET A2 DONNE Capolavoro E-Work. Le faentine in un
                          colpo solo balzano al primo posto insieme a Campobasso e a La Spezia,
                          conquistano la nona vittoria consecutiva espugnando il campo di San
                          Giovanni Valdarno, ottengono il matematico pass per la Final Eight di
                          Coppa Italia e ipotecano il secondo posto alla fine del girone d' andata.
                          Per averlo, basterà vincere sabato in casa contro Livorno, successo che
                          potrebbe regalare anche il titolo di campionesse d' inverno. A Valdarno,
                          Faenza non parte a tutto gas, subendo un 0-9 iniziale poi riordina le idee e si porta fino al 10-13. Le basse percentuali
                          offensive delle faentine consentono alle padrone di casa di arrivare al primo intervallo avanti 21-10. Ferita nell'
                          orgoglio, l' E-Work mostra il suo vero volto e grazie a due triple consecutive di Brunelli riduce il gap fino al 25-21 poi è
                          Ballardini dalla lunetta a segnare i liberi che valgono il sorpasso: 31-29. A riportare la situazione in parità è Calamai:
                          31-31 all' intervallo. Al rientro in campo Valdarno prova la fuga andando sul 36-31, ma Faenza risponde con un
                          controbreak di 0-6 prima di iniziare a dettare legge. La pressione difensiva aumenta e l' attacco porta punti pesanti
                          con le toscane che devono ricorrere spesso al fallo. È infatti Schwienbacher dalla lunetta a far volare Faenza sul 53-
                          44, vantaggio poi mantenuto fino alla fine del quarto chiuso avanti 55-47. L' E-Work è ormai padrona del campo ed è
                          brava ogni volta a rispondere ai tentativi di rimonta della avversarie. Soprattutto quando Valdarno arriva al 55-60,
                          perché la solita difesa e Schwienbacher confezionano il vantaggio in doppia cifra al 36': 65-55. Le faentine hanno il
                          merito di non perdere mai la lucidità, come invece accade a Valdarno e così la firma sulla vittoria la mette Ballardini a
                          55" dalla fine siglando il 67-60. Luca Del Favero.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 24
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                          domenica 29 dicembre 2019
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Ecco i 5 Stelle in corsa per viale Aldo Moro

                          RAVENNA Domani alle 12 al bar nazionale di piazza del Popolo il Movimento 5
                          Stelle presenterà i candidati consiglieri regionali pentastellati. I nomi annunciati
                          dei ravennati che correranno alle elezioni per viale Aldo Moro sono già noti e
                          sono quattro: a partire dal più giovane, il 32enne Giancarlo Schiano, il 46enne
                          Igor Gallonetto, la 57enne Cinzia Pasi e la 61enne Mariarosa Capirossi, quest'
                          ultima unica faentina tra i primi tre ravennati. I quattro candidati consiglieri
                          regionali saranno presentati nel corso di una conferenza stampa.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 25
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                          domenica 29 dicembre 2019
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il tour ravennate di Bonaccini, tra porto e trivelle da sbloccare
                          Il presidente uscente promette un tavolo ministeriale dopo il caso Schlumberger

                          RAVENNA «I lavoratori dell' oil and gas sappiano che siamo con loro. Eil
                          Governo si renda conto che qui non si tratta di dare nuove concessioni
                          estrattive, ma di garantire la transizione energetica». Stefano Bonaccini passa
                          nel Ravennate questo sabato incastrato fra Natale e Capodanno. Prima al
                          mercato di Faenza, ricevuto dalla consigliera e candidata nelle liste del Pd,
                          Manuela Rontini. Poi nel pomeriggio a Russi, in un affollato appuntamento con
                          la sindaca Valentina Palli ed infine a Cotignola, dove in piazza Vittorio Emanuele
                          II è salito sul palco assieme al sindaco Luca Pio vaccari. Ma al Mercato di
                          Ravenna si è intrattenuto coi giornalisti per parlare della crisi dell' oil and gas,
                          che in questi giorni ha aperto un nuovo capitolo con i licenziamenti collettivi
                          annunciati da Schlumberger (vedi altro articolo a pagina 5). Se infatti al
                          banchetto dem lo aspettavano fra gli altri l' assessore uscente e candidato del
                          Pd, Andrea Corsi ni, oltre al sindaco Michele De Pascale ed i rappresentanti delle
                          sei liste che lo sostengono, a lungo si è intrattenuto a parlare con Alessandro
                          Mongiusti della Filctem Cgil e col consigliere dem Gianni Bessi. Da parte del
                          sindacalista della Cgil, gli aggiornamenti sul problema riesploso con il "Blocca
                          trivelle" di marzo scorso: «Ho informato il ministero dello Sviluppo economico della necessità sempre più pressante
                          della convocazione di un tavolo. Noi, col governo Gentiloni, avevamo portato avanti un lavoro per tornare agli
                          investimenti sull' upstream - ricorda Bonaccini -. Ora vanno preservate professionalità e know how di altissima
                          qualità, e bisogna almeno avviare una riconversione». Bonaccini pensa a una strategia «scevra da ideologismi»: «Qui
                          a Ravenna abbiamo chiuso l' inceneritore portando la raccolta differenziata al 70 per cento, con un incremento dell' 8
                          per cento rispetto ai cinque anni precedenti - ricorda -. E al contempo abbiamo ricollocato i 28 lavoratori. Si
                          vergognino Salvini e Borgonzoni, che definiscono l' Emilia Romagna la pattumiera d' Italia. Con loro siamo giunti a
                          questo punto sull' oil and gas». Poi una battuta sul porto: «Nelle scorse settimane abbiamo definitivamente superato
                          l' impasse per l' approfondimento dei fon dali per lo scalo della nostra regione: Ravenna-sottolinea-. Ora con
                          infrastrutture e investimenti bisogna disegnare il futuro».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 26
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          IL DIBATTITO

                          «In città ci sono 3.800 immobili vuoti Come se ci fosse una frazione fantasma»
                          Il sociologo Minardi denuncia il «deficit strutturale». L' ex assessore Piroddi: «Sono meno e molti fuori mercato»

                                                                                                                            FRANCESCO DONATI

                          FAENZA Sta procurando diversi rumors il dibattito politico sollevato in questi
                          giorni dal sociologo Everardo Minardi, faentino, ex cattedra all' Università di
                          Teramo, da tempo presente nell' evidenziare questioni relative alla città. Un
                          uomo di centrosinistra che però non si esime dall' analizzare con occhio critico
                          i cambiamenti in atto nella società faentina. «Siamo prossimi alle votazioni -
                          afferma - e finora nessuno o pochi hanno parlato di un fenomeno a mio avviso
                          degno di campagna elettorale: quello delle case vuote. Qualche iniziativa l'
                          hanno messa in campo solo il gruppo L' Altra Faenza, Legambiente e Italia
                          Nostra». I NUMERI In città, afferma in base ai dati in suo possesso «ci sono
                          3.800 appartamenti disabitati, di cui 1.500 sarebbero del comune. E quanti sono
                          quelli della Curia e di altre istituzioni ecclesiastiche? Del conteggio inoltre non
                          fanno parte capannoni, locali, negozi. Basta guardarsi intorno per vedere:
                          perché non se ne parla? In una città di poco oltre 50mila abitanti penso che sia
                          un dato abbastanza significativo, meritevole di attenzioni, strategie, progetti e
                          soluzioni, altrimenti perderemo un patrimonio inestimabile di valori. In pratica
                          esiste dentro la città una frazione fantasma. Prima di pensare a nuove aree da
                          urbanizzare, nuove cementificazioni, perché non si pensa a recuperare quanto esistente? Nella zona industriale
                          Naviglio, quasi la metà delle nuove costruzioni sono vuote. E' il momento di parlare in pubblico di questo deficit
                          strutturale». CONFRONTO SUI SOCIAL Chi interloquisce con lui sui social parla anche degli eco mostri: le Perle, ex
                          Sariaf, da poco anche lo scheletro della Lotras e poi vaste aree nei pressi dell' autostrada, in fregio alla via
                          Brisighellese (nel tratto avalle, verso Ravenna), di cui non si conosce il destino, ma solo la misera condizione. Ma da
                          dove escono questi numeri così emblematici? «Sono statistiche elaborate dall' ufficio territorio - afferma l' ex
                          assessore, Domizio Piroddi -: sono cifre alte, ma da prendere con le molle. Di fatto sarebbero solo 2.500, e tanti di
                          questi appartamenti sono fuori mercato. In pratica si tratta di edifici da demolire, di proprietà private dal recupero
                          costoso o problematico, che nessuno comprerebbe, pur essendoci agevolazioni fiscali. Durante il mio mandato
                          nessuna urbanizzazione è stata effettuata». Il discorso si lega inevitabilmente alle manifestazioni di interesse da
                          parte da parte di alcune società ad urbanizzare zone vergini e si abbina alla recente diatriba tra il sindaco uscente
                          Giovanni Malpezzi e l' assessore Domi zio Piroddi, dimissionario, dopo che il sindaco ha assunto le sue deleghe all'
                          urbanistica, oggi candidato alle regionali nella lista civica Bonaccini Presidente.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 27
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                          domenica 29 dicembre 2019

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                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «Ora che il primo cittadino si è preso le deleghe di Piroddi - chiosa Minardi - dica lui cosa ha intenzione di fare in
                          merito al deficit strutturale o lo dicano i candidati. Certo è che autorizzare nuove urbanizzazioni in una situazione di
                          3.800 case vuote, lascia perplessi. Sarebbe più logico recuperare l' esistente attraverso un piano generale che
                          coinvolga banche e istituzioni. I costruttori sistemino le case dentro la città, favoriti da un ribasso delle tasse. Diamo
                          un senso diverso alla città, non distruggiamo il territorio, anche tante case nuove sono abbandonate». E aggiunge:
                          «gli affitti sono eccessivi, la burocrazia distrugge la crescita, ci sono famiglie che non trovano casa. Ora anche nell'
                          ex convento di San Domenico si sta meditando di aprire un dormitorio, tipo Caritas per sole donne: sistemassero le
                          case invece».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 28
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Presepi d' autore nell' ex chiesa
                          Allestiti all' interno di Santa Maria della Misericordia Natività tradizionali accanto ad altre più "audaci"

                          CASTEL BOLOGNESE Ai "cacciatori" di presepi sempre alla ricerca di
                          allestimenti degni da visitare, si segnala la bella raccolta nella suggestiva
                          cornice dell' ex chiesa di Santa Maria della Misericordia, sotto i portici della via
                          Emilia interna. E' qui che sono stati realizzati da una quindicina di artisti
                          altrettanti presepi, alcuni anche di notevoli dimensioni, tradizionali e più
                          moderni, con tanto di statuine, sacra famiglia e paesaggi costruiti in vari
                          materiali, anche di recupero. La mostra, curata da Giorgio Masotti e organizzata
                          da Auser Territoriale Faenza, Centro sociale La torre con il patrocinio del
                          Comune, resterà aperta fino al 6 gennaio, dalle 9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.
                          «Si tratta di veri capolavori in miniatura - spiega Masotti -: alcuni autori, sono
                          noti per opere realizzate in varie parti d' Italia. Vi sono statuine anche di notevoli
                          dimensioni (30/40 cm) vestite con abiti degni di una sartoria, molto curati nei
                          particolari. Le scenografie sono ispirate dalla tradizione cattolica, ma non
                          mancano allestimenti più audaci e contemporanei». L' occasione è buona
                          anche per visitare l' ex chiesa, un vero gioiello interamente recuperata nel 2014
                          e adibita a spazio per mostre ed eventi dopo lavori che ne hanno restituito alla
                          comunità l' originale splendore. La struttura è l' elemento principale di un complesso architettonico più ampio nel
                          cuore di Castel Bolognese, composto anche dall' antico Ospedale e dall' adiacente palazzo Zacchia-Rondinini. La
                          chiesa in particolare fu iniziata nel 1396 e rappresenta oggi una delle eccellenze del paese. F. D.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 29
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                          domenica 29 dicembre 2019
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Carabinieri in uniforme storica pattugliano città e centri commerciali

                          FAENZA Carabinieri in uniforme di rappresentanza nelle vie del centro di Faenza
                          e al centro commerciale "Le Maioliche" in occasione delle festività natalizie. «L'
                          iniziativa - spiega una nota - mira a garantire un' adeguata cornice di sicurezza
                          sia ai cittadini che ai commercianti, dove i militari dell' Arma hanno girato per i
                          negozi con lo scopo di scoraggiare ladri e borseggiatori che puntano a "ripulire"
                          le tasche delle persone per fare incetta di portafogli e di altri beni». Tantissime
                          le persone e soprattutto i bambini che si sono fermati ad ammirare le uniformi.
                          L' attenzione in chiave preventiva posta in essere dai carabinieri finora
                          proseguirà anche nei prossimi giorni con pattugliamenti mirati assicurati per
                          tutta la durata delle festività. A riguardo, la Compagnia manfreda ricorda l'
                          importanza di segnalare al numero di pronto intervento 112 qualsiasi situazione
                          inconsueta o ritenuta pericolosa, soprattutto in caso di persone o veicoli
                          sospetti notati sulle strade o nei pressi di abitazioni, con un "occhio" particolare
                          rivolto anche alle abitazioni dei vicini di casa, qualora assenti per le vacanze.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 30
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                          domenica 29 dicembre 2019
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          E a Pieve Corleto Gesù nasce nella cripta

                          FAENZA Resterà aperto tutti i giorni dalle 15 alle 19 fino al 6 gennaio (e con lo
                          stesso orario le domeniche fino al 26 gennaio) il suggestivo presepe allestito
                          nella cripta millenaria della Pieve di Santo Stefano in Corleto. Si tratta di una
                          Natività tradizionale che ha caratteristiche scenografiche tali da renderlo unico
                          nel suo genere per la location, dove il visitatore non solo partecipa come
                          spettatore, ma è a sua volta parte del contesto, a fianco dei pastorelli e figuranti
                          in un percorso riservato. Si tratta di un' esperienza particolare soprattutto per i
                          bambini che, data la loro altezza, si trovano a contatto con i personaggi del
                          presepe, il paesaggio, l' acqua del fiume, la tenda dell' accampamento dei Re
                          Magi, il Palazzo di Erode e infine alla Capanna dove è nato Gesù Bambino.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 31
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                          domenica 29 dicembre 2019
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          A Pieve Cesato la Natività è fatta con materiali di recupero

                          PIEVE CESATO Sarò visibile fino al 20 gennaio alla Parrocchia di Pieve Cesato il
                          presepe inaugurato nella notte di Natale da monsignor Vittorio Santandrea. Il
                          gruppo di presepisti di Pieve Cesato, coordinato e trascinato dalla vena artistica
                          di Tomasino Peroni, ha voluto anche quest' anno proseguire nella scelta di
                          realizzare L' originale installazione una natività "insolita", quasi "unica", come è
                          accaduto negli anni passati quando sono stati allestiti il presepe in segatura
                          pressata con statue ad altezza naturale, quello realizzato in cera d' api e quello
                          di cartapesta. Rimanendo nel solco dei presepi costruiti con materiali di scarto
                          (la segatura è lo scarto del legno tagliato, la cera è la parte scartata dalla
                          smielatura) ecco inserirsi prepotentemente questa natività realizzata con un
                          materiale raccolto differenziando i rifiuti quotidiani. Idea originale (e forse
                          anche provocatoria) per una sacra rappresentazione che vuol mandare anche è
                          un messaggio ecologico: ripulire il mondo dai rifiuti.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 32
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                          domenica 29 dicembre 2019
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Paramatti accetta la sfida con entusiasmo e senza paura
                          Il nuovo difensore del Rimini: «Ci sono tutti i presupposti per vivere una bella esperienza e per centrare la salvezza»

                                                                                                                                    LUCA FILIPPI

                          RIMINI Voglia di rilancio nella sua Romagna seguendo i consigli e le orme di
                          papà Michele. Lorenzo Para matti, figlio d' arte nato a Faenza il 2 gennaio 1995,
                          venerdì ha firmato un contratto annuale con il Rimini. «Sono felicissimo - dice -
                          è una grandissima opportunità in una piazza importante. Nonostante la
                          situazione non sia semplice, ci sono tutti i presupposti per vivere una bella
                          esperienza e raggiungere la salvezza. Sono tornato vicino a casa (è cresciuto a
                          Russi ndr), per me è un' emozione speciale, ci tengo particolarmente. Poi la mia
                          ragazza abita a Rimini: l' ho conosciuta quando giocavo a Santarcangelo
                          (stagione 2016-2017 ndr), quindi ho un motivo in più per fare bene. L' impatto
                          con il gruppo? Mi hanno accolto tutti in maniera molto positiva, nei ragazzi ho
                          visto fame e voglia di impegnarsi». Il difensore centrale, che in C vanta oltre 60
                          presenze con le maglie di Siena, Messina, Santarcangelo, Gubbio e Pro
                          Piacenza, è reduce da una parentesi nella serie B romena nella fila del Poli
                          Timisoara, dove dopo appena tre allenamenti e un' amichevole è diventato
                          capitano. «Evidentemente il tecnico ha visto le caratteristiche giuste per quel
                          ruolo. E' stata un' esperienza che mi ha dato tanto sotto tutti i punti di vista: ho
                          ricevuto tante offerte dal mercato estero però era mia intenzione tornare in Italia. Il ricordo della stagione con il
                          Santarcangelo? Bellissimo, peccato che per il punto di penalizzazione non raggiungemmo i play-off». Un mese fa
                          pareva destinato al Lecco: «L' operazione stava per perfezionarsi, poi con le dimissioni del presidente è saltato tutto.
                          Ringrazio anche la Virtus Acquaviva e il direttore Guiducci per a vermi permesso di allenarmi con loro mentre ero
                          senza squadra». Adesso Paramatti è un giocatore biancorosso ed è carico per la nuova avventura. «Ho giocato l'
                          ultima partita ufficiale a fine maggio ma sto bene fisicamente e ho tantissima voglia di tornare a mangiare l' erba».
                          Vorrebbe la maglia numero 27 («perché è il giorno in cui ho firmato») e sul suo ruolo spiega: «Posso stare ovunque
                          nella difesa a tre ma prevalentemente sul centrodestra. In campo non tiro mai indietro la gamba, mi piace battagliare
                          e mettere tanto agonismo». Speciale il legame con il padre Michele, ex difensore di Bologna e Juventus. «Ho un
                          bellissimo rapporto, mio babbo ha vinto vari campionati e una coppa Intertoto, mi piace molto confrontarmi e
                          quando può viene a vedermi, in alternativa mi segue sulle piattaforme digitali, l' ha sempre fatto sin dai tempi del
                          settore giovanile di Bologna e Inter. Per me è una fortuna e un punto di riferimento, mi suggerisce dove potermi
                          migliorare e dice sempre che l' importante è divertirsi: fare il calciatore è un privilegio

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 33
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                          domenica 29 dicembre 2019

                                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                  Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          e bisogna sfruttare al meglio ogni occasione con umiltà».

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 34
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                          domenica 29 dicembre 2019
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          A2 DONNE GIRONE SUD

                          La E -Work vince in casa del Valdarno e si ritrova in vetta alla classifica

                          VALDARNO 62 E-WORK FAENZA 67 SAN GIOVANNI VALDARNO:De Pasquale
                          16, Calamai 15, Rosset 8, Missanelli 7, Egwho 4, Parolai ne, Bona 4, Cecili 2,
                          Rosellini, Manfrè 4, Pieropan ne, Costa 2. All.: Altobelli. E-WORK :Franceschelli 9,
                          Schwienbacher 8, Morsiani 10, Ballardini 7, Soglia 7, Chiabotto, Dell'Olio ne,
                          Franceschini 2, Baldi 5, Meschi ne, Brunelli 19. All.: Rossi. ARBITRI :Fabiani e Di
                          Salvo. PARZIALI :21-10, 31-31, 47-55. SAN GIOVANNI VALDARNO Colpo che
                          vale doppio per la E -Work che vince a San GiovanniValdarnoe complice il ko
                          casalingo di Campobasso, si regala un capodanno in vetta alla classifica in
                          coabitazione con le stesse molisane e La Spezia. Non è stato per nulla
                          semplice uscire vittoriose dal campo toscano: Faenza infatti parte male, si
                          ritrova sotto 9-0 al 3' e nonostante un timido riavvicinamento, chiude a -11 il
                          primo quarto. È un' altra E-Work quella che approccia il secondo periodo,
                          specialmente in difesa, ma ci vuole quasi tutto il mini tempo per vedere l'
                          aggancio e il sorpasso (29-31) tutto firmato Ballardini. C' è tanto equilibrio nel
                          terzo periodo, poi a 3' dalla sirena con un parzialone di 11-0. Nell' ultimo parziale
                          Faenza controlla, le padrone di casa riescono a rientrare solo fino a-5 ma Soglia
                          e Ballardini dalla lunetta blindano i due punti preziosi.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 35
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Bussecchio 1 si laurea campione d'inverno

                                                                                                                            ALESSANDRO GIULIANI

                          CERVIA Feste natalizie in allegria per la capolista Bussecchio 1 Forlì (campione
                          d'inverno) che nello scontro diretto con il Circolo Auser Fanano ne contiene
                          l'irruenza pareggia e mantiene inalterato il vantaggio sulle inseguitrici
                          BUSSECCHIO 1-AUSER FANANO 3-3 F. Cimatti e G. Bonoli contro M. Di Marco e
                          P. Clementi 73-80, R. Paterna c M. Borselli 74-100, E. Corticchia e V. Giacchini c
                          C. Ugolini e A. Lapi 80-51, M. Stipcevich c F. Colonna 100-51, J. Iridic F. Leonardi
                          100-69, GP. Gardinic A. Masini 88-100. ENERGIA FLUIDA RICCIONE-RG
                          IMPIANTI 3-3 S. Di Ghionno e A. Santoro c M. Borgini e G. Morgagni 84-26, P.
                          Cau c An. Ricci 104-32, F. Bartoli e M. Piersanti c S. Pavolucci e L. Golinucci 81-
                          55, A. Iuzzolino c M. Convertino 68-100, L. Fabbri c GL. Casavecchia 82-100, A.
                          Ni colini c D. Brighi 88-100. D. Daltri e G. Barducci c A. Samorì e L. Belluzzo 80-
                          19, S. Sirri c F. Collinelli 100-88, R. Moro e A. Braghittoni c S. Tagliaferri e M.
                          Magnani 67-88, G. Fabbri c M. Locchi 100-61, M. Tumedei c GL. Turci 100-22, F.
                          Calderoni c G. Forcellini 81-100. I FIORI FAENZA -SPORT GATTEO 4-2 A. Pezzi e
                          N. Russo c A. Amadori e A. Ricci 80-70, D. Carapia c M. Mazzarini 100-47, R.
                          Placci e P. Marocchi c R. Valbonesi e M. Matteo 80-47, B. Bracchi c GL.
                          Bianchini 76-100, C. Pambieri c V. Vernocchi 83-100, S. Liverani c D. Sorci 100-85. G. Catellani e S. Dallara c C. Fabbri
                          e S. Morelli 87-24, A. Casadei c M. Merloni 100-83, G. De Simonee E. Giordanic E. Lollie M. Ferrini 82-54, L. Bandini c
                          L. Paniccia 66-102, G. Pelagotti c G. Marzoli 100-57, F. Petrini c F. Ferrini 106-65. PIZZERIA AURIGA -CA' DEL VENTO
                          3-3 R. Costantini e C. Mondaini c O. Ghirelli e G. Fenati 66-80, P. Zafferani c R. Ghirelli 100-90, M. De Carolis e L. De
                          Carolis c M. Castel lucci e M. Gaddoni 66-80, A. Buldrini c GL. Chiarini 100-85, GL. Lisi c R. Linari 101-95, A. Ricci c R.
                          Assirelli 70-100. L. Vaenti e M. Innamorati c M. Rossi e C. Caminati 48-80, G. Ganesi c L. Franceschini 100-44, M.
                          Tavone e Y. Corbelli c D. Maga lotti e M. Casadei 62-87, E. Matteini c A. Ruffilli 100-75, S. Tamburini c J. Mazzesi 100-
                          97, R. Belletti c D. Prati 100-65. TAVERNA VERDE 2-BRANZOLINO 3-3 P. Matulli e R. Ricci c G. Angelicchio e A. Orlati
                          30-84, A. Scarpellini c G. Casadei 115-97, G. Cicognani e C. Bernardini c E. Samorì e E. Petrini 45-81, W. Foschi c F.
                          Bagnolini 106-89, V. Zanfini c M. Valbonesi 90-100, C. Tittozzi c D. Tisselli 100-93. LA CLASSIFICA.

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