Media Monitoring per 29-10-2018 - Rassegna stampa del 29-10-2018 - Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi ...
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 Giornata mondiale dell'Ictus: anche il Ruggi prende parte all'iniziativa ......................... 1 Salerno: al ‘Ruggi’ la Giornata mondiale dell’Ictus dedicata alla qualità della vita ................................................................................................................................................ 3 Al Ruggi la giornata mondiale dell' ictus dedicata alla qualità della vita ........................ 5 Casa "Luigi Gallo" nega accoglienza ...................................................................................... 7 Da Salerno a Nocera presto ospedali in rete ........................................................................ 8 Giornata mondiale dell’Ictus: la Stroke Unit dell’AOU ‘Ruggi’ è punto di riferimento campano ............................................................................................................................... 9 Ictus, salvati 211 pazienti nuove tecniche e tempi sprint ................................................ 11 Ictus: al Ruggi c'è l'eccellenza .............................................................................................. 13 Ruggi, si blocca l' ascensore: uomo accusa un malore ..................................................... 15 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 16 Ai bimbi autistici preferiscono i loro interessi ................................................................... 16 «Infarti, la cura resti in Cilento» cresce il fronte anti -Regione ...................................... 18 Sanità Campania ............................................................................................................................. 19 «Come Mariarca riconduco la malattia alla normalità il mio è un inno alla leggerezza e alla voglia di vivere» ........................................................................................................ 19 «Io non ho vergogna» In un video l'attrice lancia la sfida al cancro ............................... 21 Botte alla dottoressa del Pronto soccorso «Hai dato la precedenza all' altro ragazzo» .............................................................................................................................................. 23 Chirurgia, Docimo guida i docenti ........................................................................................ 25 Il primario dei festini verso il San Leonardo La Costantini spinge ................................. 26 Napoli apripista nella battaglia al cancro ........................................................................... 28 Pozzuoli, sospetto caso di turbercolosi Sotto osservazione un immigrato 25enne .............................................................................................................................................. 30 Prevenzione, gli uomini se ne dimenticano spesso ........................................................... 32 Sanità digitale, le aziende campane investono nelle tecnologie .................................... 33 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 35 Al super-Albo della sanità iscrizione in tempi stretti ........................................................ 35 Il medico ribelle del digitale primo licenziato dalla Ats:tutelo la privacy dei pazienti .............................................................................................................................................. 37 La Regione Lombardia uccide un gioiello ............................................................................ 39 Ora la salute passa dal digitale ............................................................................................. 40 Per prenotare una visita adesso la telefonata si paga ..................................................... 43 Per prenotare una visita adesso la telefonata si paga/2 .................................................. 45 Sanità digitale il futuro è qui ma serve la formazione ...................................................... 47 Un anno per l' ecografia Ma il medico non c' è ................................................................... 49
28/10/2018 zerottonove.it EAV: € 508 Lettori: 1.833 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Giornata mondiale dell'Ictus: anche il Ruggi prende parte all'iniziativa Lunedì, 29 ottobre 2018, si celebra la XIV Giornata mondiale dell’ictus: l’AOU ‘Ruggi’ D’Aragona si conferma punto di riferimento provinciale Giornata mondiale dell’Ictus dedicata alla qualità della vita: la Stroke Unit dell’AOU ‘Ruggi’, Hub di II° livello sul territorio Salernitano , si conferma punto di riferimento provinciale e regionale. Lunedì, 29 ottobre 2018, si celebra la XIV Giornata mondiale dell’ictus dedicata, quest’anno, all’ “Up Again after Stroke”. La World Stroke Organization (Organizzazione Mondiale dell’Ictus Cerebrale) ha voluto sottolineare l’importanza della qualita’ della vita che si cerca di salvaguardare garantendo cure adatte e tempestive. Il percorso assistenziale più idoneo viene tracciato dal personale altamente specializzato della Stroke Unit (Unità urgenza ictus) presente h24, per il territorio Salernitano, solo nell’AOU “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” di Salerno. Il PDTA (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) attivato al Ruggi di Salerno nell’ambito del Progetto “Ictus, fare presto” è divenuto un modello per l’intero territorio campano. Il PDTA prevede che una equipe medica multidisciplinare esegua tutti gli esami diagnostici necessari e decida il trattamento terapeutico più indicato già all’arrivo del paziente al Pronto Soccorso. Alla base di tutto, la velocità d’intervento e la perfetta e sincrona collaborazione tra i vari specialisti che devono stabilire quale trattamento praticare, il fibrinolitico per via endovenosa o la tromboectomia meccanica per via endovascolare, in un arco di tempo che varia, dall’insorgenza della sintomatologia, da 6 ore per il circolo anteriore e di alcune ore in più per il circolo posteriore. A portare avanti questa macchina perfettamente funzionante, i medici e personale del comparto del Pronto Soccorso, della Neuroradiologia interventistica, della Neurologia e della Stroke Unit, della Anestesia e Rianimazione, della Chirurgia Vascolare, della Neurochirurgia, nonché i tecnici e professionisti della riabilitazione. Dopo gli accertamenti, e l’eventuale trattamento, segue il ricovero nella “Stroke Unit”, reparto specializzato e dedicato alla gestione dell’attacco ischemico in fase acuta da cui poi il paziente uscirà per essere trasferito al centro di Riabilitazione dell’AOU di Salerno ubicato presso l’Ospedale Giovanni da Procida o, quando fortunatamente gli esiti debilitanti sono ridotti perché il trattamento è stato eseguito con tempestività, a casa con una terapia riabilitativa Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
domiciliare. Importanti i dati registrati all’AOU di Salerno, unico Centro Stroke Hub di 2° livello della Regione Campania insieme all’Ospedale Cardarelli di Napoli, che offre risposte adeguate e tempestive ai cittadini di tutta la provincia salernitana ma anche di quelle limitrofe. Infatti, nei primi 8 mesi del 2018 sono giunti 325 casi di emorragia intracranica o infarto cerebrale; nei casi di Stroke Ischemico acuto 55 sono stati trattati con agenti trombolitici e 62 con fibrinolisi meccanica per via endoarteriosa; nei casi di Stroke emorragico 19 aneurismi cerebrali sono stati curati in fase acuta con trattamento endovascolare, 2 emorragie da aneurismi sono state trattate in neurochirurgia, 5 MAV (malformazione artero-venosa) sono state trattate in sinergia tra neuroradiologi, anestesisti-rianimatori e neurochirurghi, così come sono state prese in carico 8 emorragie sub aracnoidee senza materia e 60 ematomi parenchimali. Per i restanti casi, essendo l’ictus una patologia tempo-dipendente, non è stato possibile eseguire il trattamento specifico, perché i pazienti sono giunti all’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona dopo oltre 12 ore dall’evento emorragico o dall’infarto cerebrale, motivo per cui sono stati curati con le metodiche tradizionali. Punto di forza di tutto il percorso attivo nell’AOU di Salerno è il progetto “Percorso unico integrato della persona con ictus” che ruota intorno ad un modello organizzativo basato su uno specifico software, “Clic (Cloud ictus)” ideato per gestire il governo dei percorsi assistenziali dei pazienti affetti da ictus cerebrale (Stroke), consentendo di ridurne, in alcuni casi financo dimezzarne, i tempi di ricovero grazie alla possibilità di mettere immediatamente a disposizione dei sanitari le schede di valutazione clinica e neurologica, con la possibilità inoltre di memorizzare gli accertamenti clinici, nonché l’opportunità di organizzare le modalità di trasferimento alle strutture riabilitative, in primo luogo presso il presidio ospedaliero “G.Da Procida”. Considerato, infine, che tutto ruota intorno alla tempestività, i borsisti del progetto “Ictus, Fare presto” hanno realizzato uno spot con la gentile collaborazione dei Neri per Caso e dell’attore Claudio Lardo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
28/10/2018 salernonotizie.it EAV: € 1.029 Lettori: 10.300 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Salerno: al ‘Ruggi’ la Giornata mondiale dell’Ictus dedicata alla qualità della vita Lunedì, 29 ottobre 2018, si celebra la XIV Giornata mondiale dell’ictus dedicata, quest’anno, all’ “Up Again after Stroke”. La World Stroke Organization (Organizzazione Mondiale dell’Ictus Cerebrale) ha voluto sottolineare l’importanza della qualita’ della vita che si cerca di salvaguardare garantendo cure adatte e tempestive. Il percorso assistenziale più idoneo viene tracciato dal personale altamente specializzato della Stroke Unit (Unità urgenza ictus) presente h24, per il territorio Salernitano, solo nell’AOU “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” di Salerno. Il PDTA (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) attivato al Ruggi di Salerno nell’ambito del Progetto “Ictus, fare presto” è divenuto un modello per l’intero territorio campano. Il PDTA prevede che una equipe medica multidisciplinare esegua tutti gli esami diagnostici necessari e decida il trattamento terapeutico più indicato già all’arrivo del paziente al Pronto Soccorso. Alla base di tutto, la velocità d’intervento e la perfetta e sincrona collaborazione tra i vari specialisti che devono stabilire quale trattamento praticare, il fibrinolitico per via endovenosa o la tromboectomia meccanica per via endovascolare, in un arco di tempo che varia, dall’insorgenza della sintomatologia, da 6 ore per il circolo anteriore e di alcune ore in più per il circolo posteriore. A portare avanti questa macchina perfettamente funzionante, i medici e personale del comparto del Pronto Soccorso, della Neuroradiologia interventistica, della Neurologia e della Stroke Unit, della Anestesia e Rianimazione, della Chirurgia Vascolare, della Neurochirurgia, nonché i tecnici e professionisti della riabilitazione. Dopo gli accertamenti, e l’eventuale trattamento, segue il ricovero nella “Stroke Unit”, reparto specializzato e dedicato alla gestione dell’attacco ischemico in fase acuta da cui poi il paziente uscirà per essere trasferito al centro di Riabilitazione dell’AOU di Salerno ubicato presso l’Ospedale Giovanni da Procida o, quando fortunatamente gli esiti debilitanti sono ridotti perché il trattamento è stato eseguito con tempestività, a casa con una terapia riabilitativa domiciliare. Importanti i dati registrati all’AOU di Salerno, unico Centro Stroke Hub di 2° livello della Regione Campania insieme all’Ospedale Cardarelli di Napoli, che offre risposte adeguate e tempestive ai cittadini di tutta la provincia salernitana ma anche di quelle limitrofe. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Infatti, nei primi 8 mesi del 2018 sono giunti 325 casi di emorragia intracranica o infarto cerebrale; nei casi di Stroke Ischemico acuto 55 sono stati trattati con agenti trombolitici e 62 con fibrinolisi meccanica per via endoarteriosa; nei casi di Stroke emorragico 19 aneurismi cerebrali sono stati curati in fase acuta con trattamento endovascolare, 2 emorragie da aneurismi sono state trattate in neurochirurgia, 5 MAV (malformazione artero-venosa) sono state trattate in sinergia tra neuroradiologi, anestesisti-rianimatori e neurochirurghi, così come sono state prese in carico 8 emorragie sub aracnoidee senza materia e 60 ematomi parenchimali. Per i restanti casi, essendo l’ictus una patologia tempo-dipendente, non è stato possibile eseguire il trattamento specifico, perché i pazienti sono giunti all’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona dopo oltre 12 ore dall’evento emorragico o dall’infarto cerebrale, motivo per cui sono stati curati con le metodiche tradizionali. Punto di forza di tutto il percorso attivo nell’AOU di Salerno è il progetto “Percorso unico integrato della persona con ictus” che ruota intorno ad un modello organizzativo basato su uno specifico software, “Clic (Cloud ictus)” ideato per gestire il governo dei percorsi assistenziali dei pazienti affetti da ictus cerebrale (Stroke), consentendo di ridurne, in alcuni casi financo dimezzarne, i tempi di ricovero grazie alla possibilità di mettere immediatamente a disposizione dei sanitari le schede di valutazione clinica e neurologica, con la possibilità inoltre di memorizzare gli accertamenti clinici, nonché l’opportunità di organizzare le modalità di trasferimento alle strutture riabilitative, in primo luogo presso il presidio ospedaliero “G.Da Procida”.Considerato, infine, che tutto ruota intorno alla tempestività, i borsisti del progetto “Ictus, Fare presto” hanno realizzato uno spot con la gentile collaborazione dei Neri per Caso e dell’attore Claudio Lardo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 Pagina 4 EAV: € 1.368 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Al Ruggi la giornata mondiale dell' ictus dedicata alla qualità della vita RUGGI / L' Hub di II° livello si conferma punto di riferimento provinciale e regionale La stroke unit dell' azienda ospedaliera universitaria Ruggi d' Aragona si conferma punto di riferimento, a livello provinciale e regionale. Quest' oggi si celebra la XIV giornata mondiale dell' Ictus, dedicata, quest' anno, all' "Up Again after Stroke". La World Stroke Organization (Organizzazione Mondiale dell' Ictus Cerebrale) che ha voluto sottolineare l' importanza della qualità della vita che si cerca di salvaguardare garantendo cure adatte e tempestive. Il percorso assistenziale più idoneo viene tracciato dal personale altamente specializzato della Stroke Unit (Unità urgenza ictus) presente h24, per il territorio Salernitano, solo nel nosocomio locale. Il Pdta (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) attivato al Ruggi di Salerno nell' ambito del Progetto "Ictus, fare presto" è divenuto un modello per l' intero territorio campano e prevede che una equipe medica multidisciplinare esegua tutti gli esami diagnostici necessari e decida il trattamento terapeutico più indicato già all' arrivo del paziente al Pronto Soccorso. Alla base di tutto, la velocità d' in tervento e la perfetta e sincrona collaborazione tra i vari specialisti che devono stabilire quale trattamento praticare, il fibrinolitico per via endovenosa o la tromboectomia meccanica per via endovascolare, in un arco di tempo che varia, dall' insorgenza della sintomatologia, da 6 ore per il circolo anteriore e di alcune ore in più per il circolo posteriore. Dopo gli accertamenti, e l' eventuale trattamento, segue il ricovero nella "Stroke Unit", reparto specializzato e dedicato alla gestione dell' attacco ischemico in fase acuta da cui poi il paziente uscirà per essere trasferito al centro di Riabilitazione dell' AOU di Salerno ubicato presso l' Ospedale Giovanni da Procida o, quando fortunatamente gli esiti debilitanti sono ridotti perché il trattamento è stato eseguito con tempestività, a casa con una terapia riabilitativa Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
domiciliare. Importanti i dati registrati all' AOU di Salerno, unico Centro Stroke Hub di 2° livello della Regione Campania insieme all' Ospedale Cardarelli di Napoli, che offre risposte adeguate e tempestive ai cittadini di tutta la provincia sa lernitana ma anche di quelle limitrofe. Infatti, nei primi 8 mesi del 2018 sono giunti 325 casi di emorragia intracranica o infarto cerebrale; nei casi di Stroke Ischemico acuto 55 sono stati trattati con agenti trombolitici e 62 con fibrinolisi meccanica per via endoarteriosa; nei casi di Stroke emorragico 19 aneurismi cerebrali sono stati curati in fase acuta con trattamento endovascolare, 2 emorragie da aneurismi sono state trattate in neurochirurgia, 5 MAV (malformazione artero -venosa) sono state trattate in sinergia tra neuroradiologi, anestesisti-rianimatori e neurochirurghi, così come sono state prese in carico 8 emorragie sub aracnoidee senza materia e 60 ematomi parenchimali. Per i restanti casi, essendo l' ictus una patologia tempo -dipendente, non è stato possibile eseguire il trattamento specifico, perché i pazienti sono giunti all' AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona dopo oltre 12 ore dall' evento emorragico o dall' infarto cerebrale, motivo per cui sono stati curati con le metodiche tradizionali. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 Pagina 5 EAV: € 819 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Casa "Luigi Gallo" nega accoglienza E' affetto da neoplasia e da altre gravi patologie per le quali gli era stato consigliato di vivere in zone di mare e nei pressi di una struttura ospedaliera. Dall' altra sera si è ritrovato senza un posto dove poter vivere. E' stato messo alla porta dai responsabili della casa di accoglienza Lions "Luigi Gallo" ubicata all' interno dell' ospedale "San Giovanni di Dio e Ruggi d' Aragona" di Salerno. U.B., novantenne, originario della costiera, dopo aver trascorso alcune ore in auto, è stato ospitato da alcuni salernitani che hanno preso a cuore la sua situazione. A nulla è servito l' intervento dei carabinieri. U.B. separato e con un rapporto difficile con le figlie, da cinque anni viveva presso la Casa di Accoglienza "Luigi Gallo" pagando regolarmente gnosticato un tumore, inoltre ha diverse patologie che gli comportano crisi improvvise per le quali è necessario un tempestivo intervento dei medici . Per tali motivi nel 2013 aveva deciso di trasferirsi nella struttura presente all' interno del Ruggi. U.B. anziano e solo ha pensato che in caso di malore improvviso poteva chiedere il tempestivo intervento dei sanitari. Dalla scorsa settimana all' anziano è stato detto che doveva lasciare la struttura a causa di lavori di ammodernamento all' impianto di climatizzazione. Ma U.B. non aveva dove andare così è restato nella sua stanza. Ad un tratto sembra che gli sia stata staccata anche l' energia elettrica a causa dei lavori da eseguire. L' assenza di corrente ha fatto si che venisse richiesto l' intervento dei carabinieri i quali avrebbero accertato il perfetto funzionamento del quadro elettrico. Nel corso di questi giorni l' anziano, attraverso il suo legale, ha anche presentato alcune denunce. Venerdì sera, sulla porta della Casa di Accoglienza è spuntato un cartello con suscritto: "albergo chiuso per lavori". Lui è dovuto andar via senza vestiti e senza i farmaci di cui necessita. Dopo aver trascorso qualche ora in auto è stato accolto da alcuni conoscenti. Sabato mattina è stata presentata una nuova denuncia. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 Pagina 22 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.795 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Da Salerno a Nocera presto ospedali in rete L' INNOVAZIONE Si celebra oggi la giornata mondiale dell' ictus, una patologia molto frequente, che rappresenta la seconda causa di morte e la prima causa di disabilità negli anziani. Nella Asl Salerno, nel 2017, ci sono stati 1.521 pazienti dimessi con ictus, di cui 939 di origine ischemica e 582 emorragica. In quest' anno la rete ha avuto un forte impulso con le 2 stroke unit h24: Ruggi e Umberto I di Nocera Inferiore. A breve, con il previsto arrivo di altri specialisti in neurologia, l' Asl potrà completare il percorso, così da collegare i diversi possibili punti di ingresso con sedi idonee a fornire una adeguata e precoce risposta assistenziale primaria, seguita, quando necessario, da un completamento dell' iter diagnostico-terapeutico nelle stroke unit. Due i punti di ulteriore impegno, altrettanto importanti: la precoce diagnosi iniziale, che sarà tanto più facile da realizzare quanto più conosciuti saranno i subdoli segni clinici iniziali della malattia, questo nella popolazione così come tra gli addetti; l' altrettanto veloce inizio del trattamento riabilitativo con un rapporto ospedale-centri riabilitativi con degenza, che renda quanto più precoce possibile le dimissioni. sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 salernotoday.it EAV: € 890 Lettori: 7.133 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Giornata mondiale dell’Ictus: la Stroke Unit dell’AOU ‘Ruggi’ è punto di riferimento campano La Stroke Unit dell’AOU ‘Ruggi’, Hub di II° livello sul territorio Salernitano, si conferma punto di riferimento provinciale e regionale Verrà celebrata lunedì, 29 ottobre, la XIV Giornata mondiale dell’ictus dedicata, quest’anno, all’ “Up Again after Stroke”. La World Stroke Organization (Organizzazione Mondiale dell’Ictus Cerebrale) ha voluto sottolineare l’importanza della qualità della vita che si cerca di salvaguardare garantendo cure adatte e tempestive. Il percorso assistenziale più idoneo viene tracciato dal personale altamente specializzato della Stroke Unit (Unità urgenza ictus) presente h24, per il territorio Salernitano, solo nell’AOU “San Giovanni di Dio Ruggi d’Aragona” di Salerno. Il PDTA (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) attivato al Ruggi di Salerno nell’ambito del Progetto “Ictus, fare presto” è divenuto un modello per l’intero territorio campano. Il PDTA prevede che una equipe medica multidisciplinare esegua tutti gli esami diagnostici necessari e decida il trattamento terapeutico più indicato già all'arrivo del paziente al Pronto Soccorso. Alla base di tutto, la velocità d’intervento e la perfetta e sincrona collaborazione tra i vari specialisti che devono stabilire quale trattamento praticare, il fibrinolitico per via endovenosa o la tromboectomia meccanica per via endovascolare, in un arco di tempo che varia, dall’insorgenza della sintomatologia, da 6 ore per il circolo anteriore e di alcune ore in più per il circolo posteriore. La sinergia Preziosa, dunque, la sinergia tra i medici e il personale del comparto del Pronto Soccorso, della Neuroradiologia interventistica, della Neurologia e della Stroke Unit, della Anestesia e Rianimazione, della Chirurgia Vascolare, della Neurochirurgia, nonché i tecnici e professionisti della riabilitazione. Dopo gli accertamenti, e l’eventuale trattamento, segue il ricovero nella “Stroke Unit”, reparto specializzato e dedicato alla gestione dell'attacco ischemico in fase acuta da cui poi il paziente uscirà per essere trasferito al centro di Riabilitazione dell’AOU di Salerno sito presso l’Ospedale Giovanni da Procida o, quando fortunatamente gli esiti debilitanti sono ridotti perché il trattamento è stato eseguito con tempestività, a casa con una terapia riabilitativa domiciliare. I dati Importanti i dati registrati all’AOU di Salerno, unico Centro Stroke Hub di 2° livello della Regione Campania insieme all’Ospedale Cardarelli di Napoli, che offre risposte adeguate e tempestive Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
ai cittadini di tutta la provincia salernitana ma anche di quelle limitrofe. Infatti, nei primi 8 mesi del 2018 sono giunti 325 casi di emorragia intracranica o infarto cerebrale; nei casi di Stroke Ischemico acuto 55 sono stati trattati con agenti trombolitici e 62 con fibrinolisi meccanica per via endoarteriosa; nei casi di Stroke emorragico 19 aneurismi cerebrali sono stati curati in fase acuta con trattamento endovascolare, 2 emorragie da aneurismi sono state trattate in neurochirurgia, 5 MAV (malformazione artero-venosa) sono state trattate in sinergia tra neuroradiologi, anestesisti-rianimatori e neurochirurghi, così come sono state prese in carico 8 emorragie sub aracnoidee senza materia e 60 ematomi parenchimali. Per i restanti casi, essendo l’ictus una patologia tempo-dipendente, non è stato possibile eseguire il trattamento specifico, perché i pazienti sono giunti all’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona dopo oltre 12 ore dall’evento emorragico o dall’infarto cerebrale, motivo per cui sono stati curati con le metodiche tradizionali. Il progetto Punto di forza di tutto il percorso attivo nell’AOU di Salerno è il progetto “Percorso unico integrato della persona con ictus” che ruota intorno ad un modello organizzativo basato su uno specifico software, “Clic (Cloud ictus)” ideato per gestire il governo dei percorsi assistenziali dei pazienti affetti da ictus cerebrale (Stroke), consentendo di ridurne, in alcuni casi financo dimezzarne, i tempi di ricovero grazie alla possibilità di mettere immediatamente a disposizione dei sanitari le schede di valutazione clinica e neurologica, con la possibilità inoltre di memorizzare gli accertamenti clinici, nonché l'opportunità di organizzare le modalità di trasferimento alle strutture riabilitative, in primo luogo presso il presidio ospedaliero "G.Da Procida".Giornata mondiale dell’Ictus: la Stroke Unit dell’AOU ‘Ruggi’ è punto di riferimento campano Lo spot Tutto ruota intorno alla tempestività: i borsisti del progetto “Ictus, Fare presto” hanno realizzato uno spot con la gentile collaborazione dei Neri per Caso e dell’attore Claudio Lardo Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 Pagina 22 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 9.165 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ictus, salvati 211 pazienti nuove tecniche e tempi sprint Sabino Russo Duecento ed undici pazienti colpiti da ictus, su 325 giunti al Ruggi con emorragia intracranica o infarto cerebrale, curati con trattamento specifico nell' arco di 6-10 ore dall' evento. Gli altri casi, giunti dopo 12 ore dall' insorgenza dell' emorragia, trattati invece con metodi tradizionali. Sono i numeri dei primi 8 mesi del centro Stroke h24, con il quale l' azienda ospedaliera universitaria completa il percorso diagnostico-terapeutico per i pazienti colpiti da ictus, attivo anche nelle ore notturne, e accompagna i malati dalla chiamata al 118 fino alla riabilitazione. L' ictus è una patologia tempo-dipendente e la velocità diventa fondamentale, come recita anche l' hashtag «#fare presto» lanciato dal Ruggi. Il percorso per la gestione dell' ictus ischemico ed emorragico prevede un team multidisciplinare e multiprofessionale composto dai medici del pronto soccorso, neuroradiologi, neurologi e personale della stroke unit, neurologi anestesisti e dai tecnici e professionisti della riabilitazione che garantisce il trattamento fibrinolitico per via endovenosa o la tromboectomia meccanica per via endovascolare, in un arco di tempo che varia da 6 ore per il circolo anteriore e di alcune ore in più per il circolo posteriore. L' INTERVENTO In Campania sono 9mila i casi di ictus ischemico e 3mila quelli di ictus emorragico, con un tasso di mortalità tra i più alti d' Italia. Si è notato, però, che laddove ci sono attività di stroke unit, che in regione sono solo 2 (Ruggi e Cardarelli), la sopravvivenza migliora notevolmente. Così, dopo gli accertamenti e l' eventuale trattamento, segue il ricovero nella Stroke unit, reparto specializzato nell' attacco ischemico in fase acuta, da cui poi il paziente viene trasferito al centro di riabilitazione del Da Procida o a casa con una terapia riabilitativa domiciliare. Il centro è dotato di 8 posti per la terapia della trombolisi endovenosa e la neuroradiologia, che con la trombospirazione interviene nei casi non trattabili per via endovenosa. I NUMERI Nei primi 8 mesi del 2018 sono giunti al Ruggi 325 casi di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
emorragia intracranica o infarto cerebrale; nei casi di stroke ischemico acuto 55 sono stati trattati con agenti trombolitici e 62 con fibrinolisi meccanica per via endoarteriosa; nei casi di stroke emorragico 19 aneurismi cerebrali sono stati curati in fase acuta con trattamento endovascolare, 2 emorragie da aneurismi in neurochirurgia, 5 mav (malformazione artero-venosa) in sinergia tra neuroradiologi, anestesisti-rianimatori e neurochirurghi, così come sono state prese in carico 8 emorragie sub aracnoidee senza materia e 60 ematomi parenchimali. Per i restanti casi non è stato possibile eseguire il trattamento perché i pazienti sono giunti dopo oltre 12 ore dall' evento, motivo per cui sono stati curati con le metodiche tradizionali. Punto di forza di tutto il percorso è il progetto «percorso unico integrato della persona con ictus», che ruota intorno ad un modello organizzativo basato su uno specifico software, «clic (cloud ictus)», che gestisce i percorsi assistenziali dei pazienti consentendo di ridurne, in alcuni casi finanche dimezzarne, i tempi di ricovero, grazie alla possibilità di mettere immediatamente a disposizione dei sanitari le schede di valutazione clinica e neurologica nonché l' opportunità di organizzare le modalità di trasferimento alle strutture riabilitative, in primo luogo presso il Da Procida. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 Pagina 7 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ictus: al Ruggi c'è l'eccellenza (m.c.) In occasione della Giornata mondiale dell'ictus cerebrale promossa dalla federazione A.l.i.ce Italia onlus, l'Azienda Ruggi d'Aragona e l'Asl di Salerno hanno fatto il punto sugli interventi effettuati per ictus presso i rispettivi presidi ospedalieri di riferimento. All'ospedale di via San Leonardo nei primi 8 mesi del 2018 sono giunti 325 casi di emorragia intracranica o infarto cerebrale, mentre rispetto ai casi registrati di ictus ischemico acuto sono stati trattati 117 pazienti (di cui 55 curati con agenti trombolitici e 62 con fibrinolisi meccanica per via endoarteriosa). Invece gli ictus emorragici sono stati 26, di cui 19 aneurismi cerebrali curati in fase acuta (con trattamento endovascolare), 2 emorragie da aneurismi trattate in neurochirurgia e 5 malformazione artero-venose trattate da un team di neuroradiologi, anestesisti- rianimatori e neurochirurghi. Sono state prese in carico, infine, 8 emorragie sub aracnoidee e 60 ematomi parenchimali. Dunque il Ruggi è in grado di offrire risposte adeguate e tempestive e di fatto rappresenta un importante punto di riferimento per trattare pazienti colpiti da ictus. Non a caso è anche l'unico Centro stroke hub di 2° livello della Regione, insieme all'ospedale Cardarelli di Napoli. Inoltre il presidio ha attivato un percorso riabilitativo trasferendo i pazienti presso l'ospedale Giovanni da Procida o, nei casi meno debilitanti, affidandoli alla terapia riabilitativa domiciliare. Invece secondo i dati forniti dall'Asl di Salerno, relativi però al 2017, sono state registrate 1521 dimissioni per ictus, di cui 939 di origine ischemica e 582 di origine emorragica. Un dato significativo, non solo rispetto ai numeri forniti ma anche se si considerano i costi dell'ictus, valutati in 3,7 miliardi di euro (fonte A.l.i.ce), di cui un terzo per il trattamenti in fase acuta e due terzi generati dalla disabilità. E, infatti, su 200mila casi che si verificano ogni anno in Italia, nell'80 per cento il paziente sopravvive, ma oltre 50.000 pazienti perdono l'autonomia. Per l'Asl il presidio di riferimento è l'ospedale Umberto I di Nocera inferiore (Dea Nocera-Pagani), dotato, come del resto ilRuggi, di un team formato da neurologi, radiologi interventisti, neurochirurghi e tanti altri specialisti. In Campania gli ultimi rilievi epidemiologici riportano un totale di 12.000 casi di ictus di cui 9000 di origine ischemica, con una mortalità tra le più alte in Italia (18 contro 13/10.000), mentre nel mondo ogni anno circa 6.5 milioni persone perdono la vita a causa di un ictus. Cardiopatia ischemica e ictus occupano rispettivamente il primo e secondo posto con 15,2 milioni di morti (dati Omss del Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Global Health Observatory 2016). Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 Pagina 4 EAV: € 568 Lettori: 29.750 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Ruggi, si blocca l' ascensore: uomo accusa un malore Ancora un ascensore guasto all' ospedale Ruggi d' Aragona. Nel pomeriggio di ieri, infatti, un uomo è rimasto bloccato in una ascensore del nosocomio locale. Ad accorgersi di quanto stava accadendo e ad intervenire prontamente i volontari della Pubblica Assistenza "Angeli Della Strada" di Pontecagnano, in servizio presso i corpi C -D del Ruggi d' Aragona. A richiamare l' attenzione dei volontari, i lamenti dell' uomo bloccato in ascensore, tra il quarto e quinto piano, che ha poi accusato una forte crisi di panico. L' attenzione dei volontari è stata richiamata dai forti lamenti che provenivano dall' ascensore. I volontari accorgendosi che la situazione cominciava ad essere preoccupante hanno provveduto da soli ad aprire le porte della stessa. Dopo essersi accertati delle condizioni di salute del malcapitato gli stessi volontari hanno chiamato i tecnici della Gesta per effettuare i vari controlli.Quella degli ascensori bloccati al Ruggi, purtroppo, non sembra essere la novità: sempre più spesso si verificano episodi simili che mettono in allarme i pazienti, costretti il più delle volte, ad utilizzare le scale a causa di vari malfunzionamenti. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 Pagina 4 EAV: € 1.051 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Salerno e provincia Ai bimbi autistici preferiscono i loro interessi Difendono i loro interessi sulla pelle dei bambini autistici. Asl, Comune e Scuola vanno ognuno per conto proprio contravvenendo, di fatto, alle disposizioni della legge 134 del 2015 alla quale invece dicono di ispirarsi. L' Asl Salerno, di fatto, ha disatteso l' accordo sottoscritto a settembre con le famiglie perché nessun progetto globale è stato attuato mentre sul fronte del coordinamento unico con Comune e Scuola le cose vanno anche peggio. L' amministrazione ha aperto il bando per assegnare i voucher da spendere solo presso le cooperative accreditate mentre l' Ufficio Scolastico Regionale ha approvato, a inizio ottobre, le linee guida sull' autismo senza coinvolgere le famiglie e le associazioni e, soprattutto, senza prevedere alcuna forma di progetto di vita unico insieme ad Asl e Comune. In realtà qui a Salerno si va avanti per consuetudini consolidate piuttosto che per prescrizioni di legge. l' uomo della soldi sono). Restando nell' orbita dell' Asl, secondo tre neuropsichiatri infantili "l' Azienda attraverso i suoi specialisti, stabilisce, a seguito della definizione del bisogno riabilitativo individuale (ma per l' autismo l' intervento è abilitativo, nda) il monte ore di trattamento Aba a carico della Servizio Sanitario Nazionale, prevedendo, a settimana, un massimo di 18 ore per soggetti nella fascia d' età 0-9 anni ed un massimo di 9 ore per i minori di fascia d' età 1018 anni". E ancora. "(...) ogni equipe multidisciplinare può prevedere (anche) la prescrizione dell' Aba. (...) L' Azienda Sanitaria garantirà l' erogazione Aba a tutti i pazienti cui verrà prescritta tramite le risorse delle strutture accreditate, le equipe di personale dipendente e/o convenzio nato e/o della short list in allestimento (...) istituzione di una short list di operatori Aba". La short list, vale a dire un contenitore di esperti formati e certificati dall' Asl a cui dovrebbero attingere anche Comune e Scuola, ma come abbiamo visto non lo fanno, è stata rimandata dall' Azienda Sanitaria Locale di Salerno al dopo corso di formazione da 130 ore organizzato in seguito alle proteste di associazioni e genitori. Viene da chiedersi, però, se la logica del conformarsi alla legge abbia come Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
obiettivo l' assistenza degli autistici o la tutela degli interessi degli intermediari. Intanto il caso autismo di Salerno è approdato all' attenzione del Governo grazie all' interrogazione presentata dal senatore Antonio Ian none, l' unico dei parlamentari salernitani ad interessarsi della vicenda (gli altri non si sa bene cosa facciano ...), e nelle prossime ore arriveranno le prime risposte. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 Pagina 23 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 4.089 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia «Infarti, la cura resti in Cilento» cresce il fronte anti - Regione LA SANITA' Carmela Santi Capaccio Paestum chiede alla Regione Campania di restare nella competenza del San Luca di Vallo della Lucania per l' emergenza cardiologica. Il nuovo piano sanitario trasferisce al nosocomio di Eboli la pertinenza per la popolazione non solo capaccese, ma anche per quella dei Comuni di Laurino, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Piaggine, Sacco, Valle dell' Angelo, Sanza Felitto, Trentinara, Buonabitacolo, Castel San Lorenzo. Una decisione ritenuta illogica considerato che per molte comunità i tempi per raggiungere questo ospedale sono più lunghi e nelle emergenze cardiologiche il fattore tempo è fondamentale per i pazienti. Capaccio Paestum ha fatto voti alla Regione affinché torni sui suoi passi e al contempo ha deciso di agire legalmente, costituendosi in giudizio innanzi al Tar contro il piano regionale della rete cardiologica. Il procedimento giudiziario era stato avviato dal comune di Vallo. La richiesta è che i centri che dovrebbero far riferimento ad Eboli abbiano nuovamente come centro di riferimento Hub l' ospedale di Vallo e come centri Spoke Sapri e Agropoli. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 Pagina 24 EAV: € 9.333 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Come Mariarca riconduco la malattia alla normalità il mio è un inno alla leggerezza e alla voglia di vivere» Giovanni Chianelli Prende in prestito Mariarca, il personaggio che aveva lanciato a «Telegaribaldi» e poi aveva portato con sè in «Reality» di Matteo Garrone, per introdurre un principio di realtà in questa vicenda: «Come lei cerca di riportare il marito alla vita quotidiana io voglio ricondurre la malattia alla normalità», dice Loredana Simioli, l' attrice di 44 anni che da un anno lotta contro il cancro, introducendo «Io non ho vergogna», un videoclip girato al Cardarelli. Vuole lanciare un messaggio preciso: non arrendersi alla malattia e non farla passare per un' anomalia. Per questo nel video la vedremo danzare in ospedale? «Il modo in cui interpreto questa breve clip vuole essere un inno alla leggerezza e alla speranza. Lo faccio non tanto per dare coraggio a me, piuttosto a chi sta nelle mie condizioni. Il dovere di un artista è sempre sacrificarsi per gli altri, in qualsiasi situazione. In questo caso lo faccio dal punto di vista di chi ha la consapevolezza della morte molto vicina«. Quale è l' intento di un' operazione del genere? «Quello che è rivendicato nel titolo, ovvero il non avere vergogna. Perché non mi debba sentire come una Rosa Parks che vuole il posto a sedere nell' autobus, voglio girare per strada e non essere guardata con occhi diversi, anche quando sono commiserevoli. E poi per dare un tocco di leggerezza a una situazione tanto grave: in questo mi sento molto napoletana. Noi partenopei, come diciamo, bello e buono, all' improvviso, abbiamo delle impennate di humour sane e salvifiche». In una scena della clip torna Mariarca, il suo personaggio più celebre. «Come chi ha visto il film di Garrone ricorderà, lei si impegnava per distogliere quella capa fresca del marito dalla sua fissazione televisiva. Voleva una vita normale. Oggi la uso per dichiarare guerra alla malattia. Dirà Tumore, ea schiatta''. Penso che quel mio tormentone possa servire alla diffusione del Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
messaggio. E l' ho voluto dire in napoletano, ha sicuramente un impatto più forte. Rivendichiamo spesso il primato della nostra lingua, allora perché non usarla per i messaggi importanti»? La comicità è una medicina? «Penso che con un sorriso si possa fare molto. Non arriverò a sostenere, come Nadia Toffa, che è un cancro è un dono, anche se capisco perché lo dice. Ma di sicuro è meglio affrontarlo con leggerezza e divertimento. Statisticamente, per una dinamica psicosomatica, sono cose che aiutano durante il periodo di malattia. Quando uno ha una delusione d' amore è meglio buttarla sul ridere che tornarci con pesantezza». Il suo è un messaggio forte. «Dignità umana, in ogni momento. Sono cose che capisco meglio adesso. Chi ha una malattia ha un vantaggio inatteso: può dire qualsiasi cosa. E dopo avere avuto diverse delusioni ho deciso di parlare, di dire tutto. Quando ti tieni le cose in corpo non ti ascolti più, è anche di questo che parlo nel video. Magari mi sto esponendo troppo e qualcuno penserà che non posso più recitare, ma ormai non mi interessa». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 Pagina 24 EAV: € 8.723 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Io non ho vergogna» In un video l'attrice lancia la sfida al cancro Ettore Mautone «Io non ho vergogna»: è questo il titolo scelto da Loredana Simioli per il video che sarà presentato stamattina alle 11, nell' Aula Mediterraneo dell' Ospedale Cardarelli. Un videoclip ideato, diretto e interpretato dall' attrice napoletana che da un anno lotta contro il cancro. Un videoclip che racconta l' esperienza di Loredana che così intende parlare a modo suo di una malattia sempre più diffusa ma anche curabile. Un' esperienza di vita per lanciare un messaggio alle persone che come lei stanno affrontando questa battaglia. Quella di Loredana Simioli è un' esortazione a non arrendersi alla malattia, a viverla quasi con leggerezza. Esperienza di liberazione da un peso e di condivisione. Quasi uno strumento in più da utilizzare per consentire al proprio organismo, alla parte profonda del proprio essere persona e attrice, di non deprimersi. LE RISORSE DELLA MENTE Nel video, girato proprio al Cardarelli, dove la 44enne attrice è tuttora in cura, la si vede ballare insieme a un' altra donna, ammalata anch' essa, circondate dal personale ospedaliero che è in festa. «Un inno alla vita utile - avverte Alfredo Vito, psicologo responsabile dell' ambulatorio di counseling clinico del Cto di Napoli - uno strumento di cura se vogliamo agito per sé e per gli altri, in quanto muove le risorse profonde dell' individuo malato, sposta il paradigma della cura dal piano soltanto fisico a quello psichico. Che è noto avere profonde influenze sul sistema immunitario che sempre più si configura come leva biologica su cui agire con i nuovi farmaci che esaltano le capacità di reazione e difesa alle cellule mutate del cancro». Una esortazione a lottare quella di Loredana, affinché ognuno sia capace di erigere un muro contro il cancro impedendogli di invadere mente e corpo e alla fine piegare il controllo della nostra vita. IL PERSONAGGIO Non a caso nell' ultima scena del video viene fuori anche Mariarca, il Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
personaggio televisivo che l' ha resa celebre, la caratterizzazione esplosiva a cui Loredana delega la dichiarazione di guerra alla malattia, utilizzando la napoletanità popolare, schietta e sincera, che l' ha resa celebre. «Tumore he schiattà». Un capovolgimento dello scenario, dunque, in cui un luogo di sofferenza viene riempito di musica, colori e allegria per infondere forza e coraggio a chi ha pensato di essere spacciato quando gli è stato diagnosticato il cancro. Frasi, gesti e simboli che agiscono come il rigetto del cancro. Che può effettivamente essere potenziato sul piano del vissuto e della capacità di reazione emotiva. «Un' attrice - conclude Vito - per definizione è abituata a traslare in uno specchio il proprio vissuto e la propria personalità. E' profondamente sano dunque sia per chi è protagonista del video sia per chi vi assiste - percepire la vitalità oltre la malattia, la guarigione oltre la sofferenza e il dolore. E la vergogna, di cui ciascuno si veste sin da piccoli e che limita la possibilità di condividere le proprie emozioni, è qui gettata alle spalle come la maschera che impedisce e limita ciascuno di noi nel rapporto con gli altri, nell' essere pienamente noi stessi». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 Pagina 23 EAV: € 10.666 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Botte alla dottoressa del Pronto soccorso «Hai dato la precedenza all' altro ragazzo» MARCIANISE Fabrizio Arnone L' aggressione al medico donna del Pronto soccorso di Marcianise avvenuta giovedì mattina riporta centrale l' annosa problematica della sicurezza all' intero degli ospedali. Un problema mai risolto definitivamente e che sta contribuendo allo svuotamento di medici nei pronto soccorso, sempre più oberati di lavoro a causa del poco personale ma sempre meno tutelati. Nel caso dell' aggressione a Marcianise, la colpa del medico sarebbe stata quella di aver dato precedenza nelle cure ad un ragazzo arrivato in codice verde. La madre di un ragazzo arrivato in precedenza, ma in codice bianco, ignorando le più elementari norme di buon senso, del triage ospedaliero e della privacy degli altri pazienti, si è introdotta nella stanza dei medici ed ha aggredito al collo una dottoressa. Solo l' intervento dei medici presenti nella stanza ha evitato il peggio. Nel frattempo la polizia era stata allertata e la giovane donna con il suo figlio al seguito si sono dati alla fuga distruggendo lungo il percorso sia una parete in cartongesso che il vetro di una teca con l' estintore. Scene di una gravità inaudita che il medico aggredito ricorda con molta amarezza e rabbia. Sull' accaduto stanno indagando le forze dell' ordine e, in particolare, la polizia ha già acquisito le immagini delle telecamere di sicurezza dell' ospedale. I medici del nosocomio di Marcianise hanno in più occasioni segnalato la necessità di implementare il servizio di sicurezza e le telecamere all' interno dei corridoi dei reparti: attualmente, infatti, solo una guardia giurata garantisce l' ordine pubblico nel pronto soccorso, ma solo dalle 20 alle 8 del mattino. Di giorno, invece, sono gli operatori sanitari gli unici addetti alla gestione di questo tipo di emergenze, con tutti i limiti del caso. Limiti non più accettabili per un ambiente di lavoro sereno. L' SOS DEI MEDICI È in quest' ottica che sta lavorando anche l' Ordine provinciale dei Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
medici di Caserta presieduto da Maria Erminia Bottiglieri: «Il tema della sicurezza negli ospedali deve essere necessariamente rivisto ha commentato -. Io ricopro anche il ruolo di referente dell' area strategica della professione a livello nazionale e su questo tema stiamo lavorando da diverso tempo. Per citare solo alcuni risultati ottenuti, posso sicuramente ricordare l' osservatorio nazionale istituito con il ministero per monitorare la situazione a livello degli ospedali. Proprio in questi giorni, inoltre, abbiamo distribuito in rete un questionario rivolto agli operatori sanitari per far emergere i dati della situazione di cui stiamo parlando: analizzando il dato al 16 settembre e parlando quindi di 15mila questionari, il 4% dei medici ha scritto di aver subito aggressioni fisiche. Un dato inquietante che deve farci riflettere. È necessario, però, sensibilizzare gli operatori sanitari a denunciare ogni tipo di aggressione ricevuta ha concluso Bottiglieri -. Solo così potremmo accelerare i tempi ed avere risultati concreti e tangibili nel primo periodo. Denunciare per far emergere il problema. Non ci sono altre soluzioni». IL PUNTO La sicurezza in ospedale e la tutela degli operatori sanitari è di primaria importanza: di recente si è tentato di avere una equiparazione del personale medico ad un pubblico ufficiale. Un tentativo bocciato, però, dal governo Conte. Al momento, però, la magistratura può intervenire solo su querela della parte offesa e non, invece, d' ufficio. Con la riorganizzazione del sistema sanitario, infine, i posti letto disponibili nelle strutture ospedaliere scarseggiano, così come è poco il personale medico a disposizione. Una situazione che unita alla poca conoscenza dei pazienti delle procedure nelle strutture sanitarie, finisce per dare vita a vere e proprie emergenze sociali come quella di Marcianise. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 Pagina 24 EAV: € 2.568 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Chirurgia, Docimo guida i docenti Sarà il chirurgo napoletano Ludovico Docimo a guidare il Collegio dei Professori Ordinari di Chirurgia di tutte le Università italiane. Il professor Docimo, direttore del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche Avanzate dell' Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, è stato eletto infatti all' unanimità dai colleghi riuniti a Roma, in occasione del recente Congresso congiunto di 30 Società Scientifiche di Chirurgia, che ha visto la partecipazione di oltre 3.000 specialisti provenienti dall' intero paese. Il professor Docimo succederà al professor Rocco Bellantone dell' Università Cattolica di Roma nel prestigioso e delicato compito di affrontare i programmi e le prospettive dell' insegnamento della Chirurgia nei risvolti della ricerca e dell' assistenza. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
29/10/2018 Argomento: Sanità Campania Il primario dei festini verso il San Leonardo La Costantini spinge Mauro DE RISO Castellammare di Stabia Aveva lasciato il reparto sguarnito dopo la nomina a primario e si era visto revocare l'incarico. Da due settimane, però, ha ricevuto l'assenso al trasferimento presso l'Asl Napoli 3 Sud, scatenando la rivolta dei sindacati per la mobilità accordata dal direttore generale Antonietta Costantini. La protesta fa riferimento ad una delibera del 14 ottobre, con la quale la Costantini ha concesso l'ok al trasferimento in entrata presso l'Asl Na3 Sud del dottor Francesco Pignatelli, dirigente medico di chirurgia vascolare dell'Asl Na1 Centro. Un trasferimento per mobilità che le organizzazioni sindacali ritengono illecito oltre che sconveniente, in quanto trattasi di «un dirigente medico recentemente oggetto di provvedimenti che hanno avuto grande risonanza negativa sulla stampa nazionale e di cui non si conoscono le eventuali implicazioni disciplinari». Nursing Up e Fsi-Usae, in particolare, sostengono che «non c'è stato alcun avviso di mobilità intra ed extra regionale, pubblicato ai sensi delle specifiche norme vigenti. Nel provvedimento si fa solo riferimento alla concessione in entrata, ma nulla viene riferito in merito ad un'eventuale procedura di mobilità avviata prima di consentire l'assenso». A rendere ancor più curiosa la vicenda, è il precedente che riguarda il dottor Pignatelli, che nella notte tra il 6 e il 7 luglio, aveva chiuso il reparto di chirurgia vascolare dell'Ospedale del Mare per consentire a tutto il personale di raggiungerlo in un locale sul litorale flegreo dove ha ricevuto gli amici e i colleghi per festeggiare la nomina a primario. Pignatelli si era visto pertanto revocare la promozione appena ricevuta attraverso un provvedimento del direttore generale dell'Asl Na1, Mario Forlenza, «per i gravi fatti di cui lo stesso si è reso responsabile, che hanno leso irrimediabilmente il rapporto fiduciario». Una storia per la quale il medico si era giustificato sostenendo che «l'unico errore che mi possa essere ascritto è quello di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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