Media Monitoring per 15-03-2019 - Rassegna stampa del 15-03-2019 - Ruggi d'Aragona
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AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1 15/03/2019 - NEWS.IN-DIES.INFO Lotta ai super batteri, l’ozono può essere di aiuto ................................................................ 1 15/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Morì in corsia, anche l'ospedale chiamato in giudizio ............................................................ 3 15/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) `Sanificazione all' ozono in ospedale contro batteri, germi, spore e muffe ............................ 4 14/03/2019 - WWW.CANCELLOEDARNONENEWS.IT Nella lotta ai super batteri è emergenza globale. .................................................................. 6 14/03/2019 - AGENZIAREPUBBLICA.IT Nella lotta ai super batteri è l’ozono l’idea del nuovo dispositivo testato con successo anche in ospedale ............................................................................................................................. 9 Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 12 15/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO) Medici del 118, corsi per colmare le carenze ....................................................................... 12 15/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Monitor e lettini elettrici in dono dalla Monte Pruno ........................................................... 13 Sanità Campania ............................................................................................................................. 14 15/03/2019 - IL ROMA A Napoli il primo ambulatorio pubblico per danni da filler ................................................... 14 15/03/2019 - IL MATTINO «Formiche a San Giovanni Bosco il primo assalto frutto del degrado» ................................. 15 15/03/2019 - CRONACHE DI NAPOLI Cittadini in fuga dalla sanità Campana ................................................................................ 17 15/03/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO) Distretti Asl, individuate le zone carenti Pediatri di base, emergenza superata .................. 18 15/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO Fondi per la ricerca Escluso il Pascale .................................................................................. 20 15/03/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO La Regione: ricerca, il Pascale tenuto fuori dai finanziamenti ............................................. 22 15/03/2019 - IL MATTINO Salasso nelle corsie campane 2.500 medici pronti a lasciare ............................................... 24 15/03/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Sanità, la Cisl Fp: stabilizzare i precari campani .................................................................. 26 15/03/2019 - IL MATTINO Tumori, l' ira di De Luca: Pascale fuori da una ricerca ......................................................... 28 Sanità nazionale ............................................................................................................................. 29 15/03/2019 - IL SOLE 24 ORE Appalti, ripartono gli enti locali su pagamenti e bandi di gara ............................................ 29 15/03/2019 - IL MATTINO «Contratti, corsia veloce per i giovani medici» .................................................................... 31 15/03/2019 - IL SOLE 24 ORE Eccellenze del sud che creano ricchezza .............................................................................. 33 15/03/2019 - CORRIERE DELLA SERA Fecondazione assistita, l' era dello storytelling ................................................................... 35 15/03/2019 - AVVENIRE IL PRIMO DOVERE DI UN MINISTRO ...................................................................................... 38 15/03/2019 - IL FOGLIO L' eutanasia e le priorità di un ministro ............................................................................... 41 15/03/2019 - LA REPUBBLICA Ministeri in rivolta " No ai tagli di spesa per due miliardi" ................................................... 42 15/03/2019 - IL MATTINO Quota 100, sanità contro l' esodo assunzioni veloci ............................................................. 44
15/03/2019 news.in-dies.info EAV: € 312 Lettori: 400 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Lotta ai super batteri, l’ozono può essere di aiuto “Il Sany Water Plus è uno strumento che può aiutare una struttura sanitaria a essere più sana, abbattendo drasticamente la diffusione di malattie infettive: l’obiettivo è proprio quello di fare una grande prevenzione e arginare la diffusione delle infezioni” spiega Vittorio Hans Pinto, 35 anni, il creatore di questo sistema totalmente made in Italy NUOVE TECNOLOGIE DI SANIFICAZIONE – Sicuramente il lavaggio delle mani resta sempre il modo più efficace per ridurre le infezioni, fino al 50%. Tuttavia, si usano sempre più diversi presidi igienici e tecniche di sanificazione degli ambienti sanitari. La sanificazione tradizionale è a base di cloro: gli specialisti assicurano che resta importante e va mantenuta come routine, ma con l’aggravarsi del fenomeno dei super batteri diventa necessario un ulteriore passaggio con strumenti più efficaci. Tra le nuove tecnologie di sanificazione degli ambienti, specie dove sono stati ricoverati pazienti con infezioni da batteri come il Clostridium difficile o altri multi resistenti tipo Klebsiella pneumoniae, secondo molti studi internazionali può essere di grande utilità l’utilizzo dell’ozono. Le ricerche basate su tamponi ambientali in vari siti delle stanze di degenza (maniglie delle porte, bagni, telefoni, letti di degenza, ecc,) dove erano ricoverati pazienti colonizzati o con infezioni vere e proprie da batteri multi resistenti hanno infatti dimostrato un abbattimento della carica del 100%. di tali batteri che invece erano presenti prima della sanificazione. Queste tecnologie saranno un valido presidio nella grande lotta che ormai si sta combattendo su tutti i fronti contro l’antibiotico-resistenza. LA TECNOLOGIA MESSA A PUNTO – Il dispositivo Sany Water Plus di Sanity System è una macchina che mediante l’ozono elimina quasi il 100% di batteri, germi, virus, lieviti, muffe, funghi, spore, pollini e acari presenti in un ambiente. È già in commercio, ma la sua consacrazione a dispositivo di ausilio in ambito medico giunge proprio in occasione del Congresso AMIT – Argomenti di Malattie Infettive in corso a Milano, un consesso internazionale di primaria importanza nell’affrontare l’emergenza dei batteri multiresistenti. Le percentuali di abbattimento della carica microbica e di inattivazione dei virus di questo sistema si sono rivelate significative con un unico trattamento. La validazione scientifica è giunta dagli studi condotti dall’Università di Padova, dove il macchinario è stato testato su alcune famiglie di batteri tra le più ostiche da eliminare. L’indagine ha dimostrato che il sanificatore è capace di abbattere oltre il 99,98% dei principali microrganismi contaminanti dell’acqua (in particolare Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Candida albincans) e dell’aria. Il macchinario ha anche il Marchio CE e la Certificazione ISO 9001. “Sany Water Plus è uno strumento che può aiutare una struttura sanitaria a essere più sicura dal punto di vista microbiologico, abbattendo drasticamente le occasioni di contagio, il rischio di contrarre infezioni, così come la diffusione di malattie infettive. L’obiettivo è proprio questo: prevenire e arginare la diffusione delle infezioni” spiega Vittorio Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
Hans Pinto, 35 anni, il creatore di questo sistema totalmente made in Italy. “Il Congresso AMIT di Milano è l’occasione per presentare i nostri dispositivi e soprattutto le più recenti innovazioni tecnologiche”. Il Sany Water Plus è già presente in molteplici strutture: oltre agli ospedali, si sta diffondendo molto anche nelle ambulanze. Sanity System Srl è già presente in 20 Paesi, tra cui Stati Uniti, Inghilterra, Irlanda, Spagna, Svezia, Emirati Arabi, Svizzera. LOTTA AI SUPER BATTERI NUOVA EMERGENZA – La resistenza agli antibiotici in Europa continua a crescere, mentre i farmaci antimicrobici rischiano di diventare sempre meno efficaci nel trattamento delle infezioni. Attualmente qualunque tipo di infezione, dalle più banali come semplici infezioni cutanee o urinarie, a infezioni gravi, quali polmoniti e sepsi, può essere causato da batteri antibiotico-resistenti. Sembra un paradosso, ma anche una persona che non ha mai preso antibiotici corre il rischio di avere un’infezione da batteri resistenti, soprattutto se si trova in ospedale o nelle altre strutture di assistenza sanitaria. I batteri non conoscono frontiere e le stesse resistenze che si trovano in Europa o negli Stati Uniti si possono evidenziare in villaggi sperduti in Africa ed in America Latina, come dimostra chiaramente anche un report dell’OMS. Nei Paesi dell’Unione europea si sono verificati 671.689 casi di infezioni antibiotico-resistenti, a cui sono attribuibili 33.110 decessi soprattutto nei bambini nei primi mesi di vita e negli anziani. In Italia, le infezioni colpiscono dal 5% all’8% dei pazienti ricoverati, soprattutto quelli assistiti nei reparti di area critica. In questo scenario emerge drammaticamente che il nostro Paese detiene il triste primato di un terzo di tutti i decessi (pari a 10 mila morti) correlati all’antibiotico resistenza rispetto al resto d’Europa. LA COMUNITA’ SCIENTIFICA ALLEATA E INTERESSATA – Proprio Milano nelle giornate di giovedì 14 e venerdì 15 marzo, presso la Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, Piazzale Morandi, 2, Vittorio Hans Pinto ha scelto di essere presente per illustrare alla comunità scientifica la sua idea e il suo brevetto di comprovato successo. L’occasione è il VII Congresso Internazionale AMIT, Argomenti di Malattie Infettive e Tropicali, nella due giorni di approfondimento su batteri, patologie infettive e nuovi rimedi, con presenti oltre trecento specialisti provenienti da tutta Italia e dall’estero. Obiettivo primario del Congresso è la presentazione delle più significative novità nel campo delle malattie infettive con particolare attenzione alla gestione delle patologie da batteri multi resistenti (MDR). Non è comunque la prima occasione in cui il mondo scientifico si interessa a questa innovazione, come dimostra la collaborazione con l’ospedale di Salerno che va avanti da un paio d’anni e che ora ha effettuato un salto di qualità: Sanity System si è infatti aggiudicata un importante bando. “La vittoria di questa gara rappresenta un grosso passo in avanti per noi” dichiara Vittorio Hans Pinto. “Da un uso di solo tre apparecchiature, il direttore sanitario ha deciso di estendere questi servizi a tutti i reparti dell’ospedale. Auspichiamo che questa operazione possa essere l’apripista per ulteriori progetti con altre strutture ospedaliere. Salerno si è dimostrata molto aperta all’innovazione, molto attenta alla cura del proprio personale e dei propri pazienti, cercando sul mercato lo strumento più efficace per la sanificazione della propria struttura. Questa scelta lo rende un pioniere nel settore ospedaliero per quanto riguarda la sanificazione perché ha scelto una strada efficace e rispettosa dell’ambiente visto l’impatto zero”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019 Pagina 11 La Città di Salerno Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Morì in corsia, anche l'ospedale chiamato in giudizio Si è svolta ieri, al Tribunale, l'udienza preliminare per quattro medici dell'ospedale Ruggi, indagati per omicidio colposo per la morte di Umberto Schettino . Il 45enne di Pompei, noto per essere stato il parrucchiere di numerosi vip, era deceduto l'11 gennaio 2018 all'ospedale Ruggi d'Aragona. Nel capo d'imputazione, si legge che i quattro medici che presero in cura Schettino, nell'esercizio della loro professione sanitaria, cagionavano per imperizia e, comunque, per colpa la morte del paziente (...), deceduto, a causa di uno scompenso acuto del ventricolo sinistro con edema polmonare da tachicardiomiopatia instauratasi a seguito di una fibrillazione atriale parossistica, alle 14.30 dell'11 gennaio 2018 presso il reparto di malattie infettive dell'ospedale Ruggi di Salerno. Colpa consistita nel tardare la corretta diagnosi di fibrillazione atriale pur adeguatamente rilevata dagli esami strumentali ed omettendo di attuare i relativi percorsi terapeutici conformi alle buone pratiche clinico-assistenziali... Nell'udienza di ieri, la persona offesa, Caterina Iezza , moglie del deceduto, assistita dagli avvocat i Giuseppe Lupone e Nicola Schettino , si è costituita parte civile. L'udienza è stata rinviata al prossimo 28 marzo per decidere sulla richiesta di chiamata in causa del responsabile civile - in questo caso l'ospedale Ruggi d'Aragona - avanzata dal legale Lupone, dove si deciderà se il nosocomio dove avvenne il decesso di Schettino prenderà parte o meno al processo. Intanto il prossimo 20 marzo è prevista un'udienza in camera di consiglio per altri 20 medici per i quali era stata avanzata richiesta di archiviazione. Il gip ha accolto l'opposizione dei legali della vedova di Schettino. (m.r.) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019 Pagina 27 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 8.049 Lettori: 133.364 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona `Sanificazione all' ozono in ospedale contro batteri, germi, spore e muffe Sabino Russo Ruggi, al bando le infezioni «Via i virus da tutti i reparti» `L' esperto: sistema collaudato abbasserà i rischi di contagio Ruggi a prova di infezioni. L' ospedale di Salerno fa da apripista nella sanificazione degli ambienti sanitari e dota tutti i reparti di un sistema a impatto ambientale zero a base di ozono che elimina quasi il 100 per cento di batteri, germi, virus, lieviti, muffe, funghi, spore, pollini e acari presenti, abbattendo drasticamente la diffusione di malattie infettive. La sanificazione tradizionale è a base di cloro, che resta importante, ma con l' aggravarsi del fenomeno dei super batteri diventa necessario un ulteriore passaggio con strumenti più efficaci. LA TECNOLOGIA Tra le nuove tecnologie di sanificazione degli ambienti, specie dove sono stati ricoverati pazienti con infezioni da batteri particolarmente resistenti, può essere di grande utilità l' utilizzo dell' ozono. Le ricerche basate su tamponi ambientali in vari siti delle stanze di degenza (maniglie delle porte, bagni, telefoni, letti di degenza) hanno dimostrato un abbattimento della carica del 100 per cento di questi batteri, che invece erano presenti prima della sanificazione. Le percentuali di abbattimento della carica microbica e di inattivazione dei virus del dispositivo Sany water plus si sono rivelate significative con un unico trattamento. La validazione scientifica è giunta dagli studi condotti dall' Università di Padova, dove il macchinario è stato testato su alcune famiglie di batteri tra le più ostiche da eliminare. L' indagine ha dimostrato che il sanificatore è capace di abbattere oltre il 99,98 per cento dei principali microrganismi contaminanti dell' acqua (in particolare Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Candida albincans) e dell' aria. L' ESPERTO «Il nostro è uno strumento che può aiutare una struttura sanitaria a essere più sicura dal punto di vista microbiologico, abbattendo drasticamente le occasioni di Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
contagio, il rischio di contrarre infezioni, così come la diffusione di malattie infettive - spiega il giovane creatore Vittorio Hans Pinto L' obiettivo è proprio questo: prevenire e arginare la diffusione delle infezioni». Il sistema è già oggetto della comunità scientifica ed è presente già su diverse ambulanze e ospedali, ma il Ruggi, ora, dopo averlo testato per alcuni anni su 3 apparecchiature ha deciso di utilizzarlo in tutti i reparti del presidio di via San Leonardo. «Auspichiamo che questa operazione possa essere l' apripista per ulteriori progetti con altre strutture ospedaliere continua Pinto Salerno si è dimostrata molto aperta all' innovazione, molto attenta alla cura del proprio personale e dei propri pazienti, cercando sul mercato lo strumento più efficace per la sanificazione della propria struttura». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 cancelloedarnonenews.it EAV: € 265 Lettori: 267 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Nella lotta ai super batteri è emergenza globale. Verrà illustrato nell’ambito del VII Congresso Internazionale AMIT – Argomenti di Malattie Infettive e Tropicali, a Milano, il sanificatore all’ozono di Sanity System in grado di eliminare oltre il 98,99% dei batteri e degli agenti patogeni presenti in un ambiente medico sanitario. Nella lotta ai super batteri è emergenza globale. A Milano un imprenditore italiano propone soluzioni innovative alla comunità medico scientifica. E’ l’ozono l’idea del nuovo dispositivo testato con successo anche in ospedale “Il Sany Water Plus è uno strumento che può aiutare una struttura sanitaria a essere più sana, abbattendo drasticamente la diffusione di malattie infettive: l’obiettivo è proprio quello di fare una grande prevenzione e arginare la diffusione delle infezioni” spiega Vittorio Hans Pinto, 35 anni, il creatore di questo sistema totalmente made in Italy NUOVE TECNOLOGIE DI SANIFICAZIONE – Sicuramente il lavaggio delle mani resta sempre il modo più efficace per ridurre le infezioni, fino al 50%. Tuttavia, si usano sempre più diversi presidi igienici e tecniche di sanificazione degli ambienti sanitari. La sanificazione tradizionale è a base di cloro: gli specialisti assicurano che resta importante e va mantenuta come routine, ma con l’aggravarsi del fenomeno dei super batteri diventa necessario un ulteriore passaggio con strumenti più efficaci. Tra le nuove tecnologie di sanificazione degli ambienti, specie dove sono stati ricoverati pazienti con infezioni da batteri come il Clostridium difficile o altri multi resistenti tipo Klebsiella pneumoniae, secondo molti studi internazionali può essere di grande utilità l’utilizzo dell’ozono. Le ricerche basate su tamponi ambientali in vari siti delle stanze di degenza (maniglie delle porte, bagni, telefoni, letti di degenza, ecc,) dove erano ricoverati pazienti colonizzati o con infezioni vere e proprie da batteri multi resistenti hanno infatti dimostrato un abbattimento della carica del 100%. di tali batteri che invece erano presenti prima della sanificazione. Queste tecnologie saranno un valido presidio nella grande lotta che ormai si sta combattendo su tutti i fronti contro l’antibiotico-resistenza. LA TECNOLOGIA MESSA A PUNTO – Il dispositivo Sany Water Plus di Sanity System è una macchina che mediante l’ozono elimina quasi il 100% di batteri, germi, virus, lieviti, muffe, funghi, spore, pollini e acari presenti in un ambiente. È già in commercio, ma la sua consacrazione a dispositivo di ausilio in ambito medico giunge proprio in occasione del Congresso AMIT – Argomenti di Malattie Infettive in corso a Milano, un consesso internazionale di primaria importanza nell’affrontare l’emergenza dei batteri multiresistenti. Le percentuali di abbattimento della carica microbica e di inattivazione dei virus di questo sistema si sono rivelate significative con un unico trattamento. La validazione scientifica è giunta dagli studi condotti dall’Università di Padova, dove il macchinario è stato testato su alcune famiglie di batteri tra le più ostiche da eliminare. L’indagine ha dimostrato che il sanificatore è capace di abbattere oltre il 99,98% dei principali microrganismi contaminanti dell’acqua (in Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
particolare Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Candida albincans) e dell’aria. Il macchinario ha anche il Marchio CE e la Certificazione ISO 9001. “Sany Water Plus è uno strumento che può aiutare una struttura sanitaria a essere più sicura dal punto di vista microbiologico, abbattendo drasticamente le occasioni di contagio, il rischio di contrarre infezioni, così come la diffusione di malattie infettive. L’obiettivo è proprio questo: prevenire e arginare la diffusione delle infezioni” spiega Vittorio Hans Pinto, 35 anni, il creatore di questo sistema totalmente made in Italy. “Il Congresso AMIT di Milano è l’occasione per presentare i nostri dispositivi e soprattutto le più recenti innovazioni tecnologiche”. Il Sany Water Plus è già presente in molteplici strutture: oltre agli ospedali, si sta diffondendo molto anche nelle ambulanze. Sanity System Srl è già presente in 20 Paesi, tra cui Stati Uniti, Inghilterra, Irlanda, Spagna, Svezia, Emirati Arabi, Svizzera. LOTTA AI SUPER BATTERI NUOVA EMERGENZA – La resistenza agli antibiotici in Europa continua a crescere, mentre i farmaci antimicrobici rischiano di diventare sempre meno efficaci nel trattamento delle infezioni. Attualmente qualunque tipo di infezione, dalle più banali come semplici infezioni cutanee o urinarie, a infezioni gravi, quali polmoniti e sepsi, può essere causato da batteri antibiotico-resistenti. Sembra un paradosso, ma anche una persona che non ha mai preso antibiotici corre il rischio di avere un’infezione da batteri resistenti, soprattutto se si trova in ospedale o nelle altre strutture di assistenza sanitaria. I batteri non conoscono frontiere e le stesse resistenze che si trovano in Europa o negli Stati Uniti si possono evidenziare in villaggi sperduti in Africa ed in America Latina, come dimostra chiaramente anche un report dell’OMS. Nei Paesi dell’Unione europea si sono verificati 671.689 casi di infezioni antibiotico-resistenti, a cui sono attribuibili 33.110 decessi soprattutto nei bambini nei primi mesi di vita e negli anziani. In Italia, le infezioni colpiscono dal 5% all’8% dei pazienti ricoverati, soprattutto quelli assistiti nei reparti di area critica. In questo scenario emerge drammaticamente che il nostro Paese detiene il triste primato di un terzo di tutti i decessi (pari a 10 mila morti) correlati all’antibiotico resistenza rispetto al resto d’Europa. LA COMUNITA’ SCIENTIFICA ALLEATA E INTERESSATA – Proprio Milano nelle giornate di giovedì 14 e venerdì 15 marzo, presso la Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, Piazzale Morandi, 2, Vittorio Hans Pinto ha scelto di essere presente per illustrare alla comunità scientifica la sua idea e il suo brevetto di comprovato successo. L’occasione è il VII Congresso Internazionale AMIT, Argomenti di Malattie Infettive e Tropicali, nella due giorni di approfondimento su batteri, patologie infettive e nuovi rimedi, con presenti oltre trecento specialisti provenienti da tutta Italia e dall’estero. Obiettivo primario del Congresso è la presentazione delle più significative novità nel campo delle malattie infettive con particolare attenzione alla gestione delle patologie da batteri multi resistenti (MDR). Non è comunque la prima occasione in cui il mondo scientifico si interessa a questa innovazione, come dimostra la collaborazione con l’ospedale di Salerno che va avanti da un paio d’anni e che ora ha effettuato un salto di qualità: Sanity System si è infatti aggiudicata un importante bando. “La vittoria di questa gara rappresenta un grosso passo in avanti per noi” dichiara Vittorio Hans Pinto. “Da un uso di solo tre apparecchiature, il direttore sanitario ha deciso di estendere questi servizi a tutti i reparti dell’ospedale. Auspichiamo che questa Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
operazione possa essere l’apripista per ulteriori progetti con altre strutture ospedaliere. Salerno si è dimostrata molto aperta all’innovazione, molto attenta alla cura del proprio personale e dei propri pazienti, cercando sul mercato lo strumento più efficace per la sanificazione della propria struttura. Questa scelta lo rende un pioniere nel settore ospedaliero per quanto riguarda la sanificazione perché ha scelto una strada efficace e rispettosa dell’ambiente visto l’impatto zero”. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019 EAV: € 398 Lettori: 2.000 Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona Link alla pagina web Nella lotta ai super batteri è l’ozono l’idea del nuovo dispositivo testato con successo anche in ospedale Sicuramente il lavaggio delle mani resta sempre il modo più efficace per ridurre le infezioni, fino al 50%. Tuttavia, si usano sempre più diversi presidi igienici e tecniche di sanificazione degli ambienti sanitari. La sanificazione tradizionale è a base di cloro: gli specialisti assicurano che resta importante e va mantenuta come routine, ma con l’aggravarsi del fenomeno dei super batteri diventa necessario un ulteriore passaggio con strumenti più efficaci. Tra le nuove tecnologie di sanificazione degli ambienti, specie dove sono stati ricoverati pazienti con infezioni da batteri come il Clostridium difficile o altri multi resistenti tipo Klebsiella pneumoniae, secondo molti studi internazionali può essere di grande utilità l’utilizzo dell’ozono. Le ricerche basate su tamponi ambientali in vari siti delle stanze di degenza (maniglie delle porte, bagni, telefoni, letti di degenza, ecc,) dove erano ricoverati pazienti colonizzati o con infezioni vere e proprie da batteri multi resistenti hanno infatti dimostrato un abbattimento della carica del 100%. di tali batteri che invece erano presenti prima della sanificazione. Queste tecnologie saranno un valido presidio nella grande lotta che ormai si sta combattendo su tutti i fronti contro l’antibiotico-resistenza. LA TECNOLOGIA MESSA A PUNTO – Il dispositivo Sany Water Plus di Sanity System è una macchina che mediante l’ozono elimina quasi il 100% di batteri, germi, virus, lieviti, muffe, funghi, spore, pollini e acari presenti in un ambiente. È già in commercio, ma la sua consacrazione a dispositivo di ausilio in ambito medico giunge proprio in occasione del Congresso AMIT – Argomenti di Malattie Infettive in corso a Milano, un consesso internazionale di primaria importanza nell’affrontare l’emergenza dei batteri multiresistenti. Le percentuali di abbattimento della carica microbica e di inattivazione dei virus di questo sistema si sono rivelate significative con un unico trattamento. La validazione scientifica è giunta dagli studi condotti dall’Università di Padova, dove il macchinario è stato testato su alcune famiglie di batteri tra le più ostiche da eliminare.L’indagine ha dimostrato che il sanificatore è capace di abbattere oltre il 99,98% dei principali microrganismi contaminanti dell’acqua (in particolare Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Candida albincans) e dell’aria. Il macchinario ha anche il Marchio CE e la Certificazione ISO 9001. “Sany Water Plus è Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
uno strumento che può aiutare una struttura sanitaria a essere più sicura dal punto di vista microbiologico, abbattendo drasticamente le occasioni di contagio, il rischio di contrarre infezioni, così come la diffusione di malattie infettive. L’obiettivo è proprio questo: prevenire e arginare la diffusione delle infezioni” spiega Vittorio Hans Pinto, 35 anni, il creatore di questo sistema totalmente made in Italy. “Il Congresso AMIT di Milano è l’occasione per presentare i nostri dispositivi e soprattutto le più recenti innovazioni tecnologiche”. Il Sany Water Plus è già presente in molteplici strutture: oltre agli ospedali, si sta diffondendo molto anche nelle ambulanze. Sanity System Srl è già presente in 20 Paesi, tra cui Stati Uniti, Inghilterra, Irlanda, Spagna, Svezia, Emirati Arabi, Svizzera. LOTTA AI SUPER BATTERI NUOVA EMERGENZA – La resistenza agli antibiotici in Europa continua a crescere, mentre i farmaci antimicrobici rischiano di diventare sempre meno efficaci nel trattamento delle infezioni. Attualmente qualunque tipo di infezione, dalle più banali come semplici infezioni cutanee o urinarie, a infezioni gravi, quali polmoniti e sepsi, può essere causato da batteri antibiotico-resistenti. Sembra un paradosso, ma anche una persona che non ha mai preso antibiotici corre il rischio di avere un’infezione da batteri resistenti, soprattutto se si trova in ospedale o nelle altre strutture di assistenza sanitaria. I batteri non conoscono frontiere e le stesse resistenze che si trovano in Europa o negli Stati Uniti si possono evidenziare in villaggi sperduti in Africa ed in America Latina, come dimostra chiaramente anche un report dell’OMS. Nei Paesi dell’Unione europea si sono verificati 671.689 casi di infezioni antibiotico-resistenti, a cui sono attribuibili 33.110 decessi soprattutto nei bambini nei primi mesi di vita e negli anziani. In Italia, le infezioni colpiscono dal 5% all’8% dei pazienti ricoverati, soprattutto quelli assistiti nei reparti di area critica. In questo scenario emerge drammaticamente che il nostro Paese detiene il triste primato di un terzo di tutti i decessi (pari a 10 mila morti) correlati all’antibiotico resistenza rispetto al resto d’Europa. LA COMUNITA’ SCIENTIFICA ALLEATA E INTERESSATA – Proprio Milano nelle giornate di giovedì 14 e venerdì 15 marzo, presso la Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, Piazzale Morandi, 2, Vittorio Hans Pinto ha scelto di essere presente per illustrare alla comunità scientifica la sua idea e il suo brevetto di comprovato successo. L’occasione è il VII Congresso Internazionale AMIT, Argomenti di Malattie Infettive e Tropicali, nella due giorni di approfondimento su batteri, patologie infettive e nuovi rimedi, con presenti oltre trecento specialisti provenienti da tutta Italia e dall’estero. Obiettivo primario del Congresso è la presentazione delle più significative novità nel campo delle malattie infettive con particolare attenzione alla gestione delle patologie da batteri multi resistenti (MDR). Non è comunque la prima occasione in cui il mondo scientifico si interessa a questa innovazione, come dimostra la collaborazione con l’ospedale di Salerno che va avanti da un paio d’anni e che ora ha effettuato un salto di qualità: Sanity System si è infatti aggiudicata un importante bando. “La vittoria di questa gara rappresenta un grosso passo in avanti per noi” dichiara Vittorio Hans Pinto. “Da un uso di solo tre apparecchiature, il direttore sanitario ha deciso di estendere questi servizi a tutti i reparti dell’ospedale. Auspichiamo che questa operazione possa essere l’apripista per ulteriori progetti con altre strutture ospedaliere. Salerno si è dimostrata molto aperta all’innovazione, molto attenta alla Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
cura del proprio personale e dei propri pazienti, cercando sul mercato lo strumento più efficace per la sanificazione della propria struttura. Questa scelta lo rende un pioniere nel settore ospedaliero per quanto riguarda la sanificazione perché ha scelto una strada efficace e rispettosa dell’ambiente visto l’impatto zero”. L'articolo Nella lotta ai super batteri è l’ozono l’idea del nuovo dispositivo testato con successo anche in ospedale proviene da Agir - Agenzia Giornalistica Repubblica. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019 Pagina 27 Il Mattino (ed. Salerno) EAV: € 3.080 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Salerno e provincia Medici del 118, corsi per colmare le carenze «L' iniziativa della Regione per i medici del 118 è un punto di svolta». Saluta con soddisfazione l' avvio dei corsi di formazione per i camici bianchi dell' emergenza territoriale, dove a Salerno ne mancano 80, il presidente dei medici di medicina generale Silvestro Scotti, che evidenzia come «il sistema sconti un doppio imbuto». «Quella dell' emergenza territoriale 118 è un' area con gravi carenze, ma di grande utilità per la popolazione spiega Per questo dovrebbe configurarsi come prima fondamentale esperienza per i medici che lo desiderano. Quello della medicina generale e quello del 118 devono essere sistemi separati, così che chi consegue l' idoneità nell' emergenza possa essere convenzionato a tempo indeterminato». Un punto di vista che può dare possibilità a medici già stabilizzati, «di ottenere un accesso privilegiato nella formazione post laurea». sa.ru. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019 Pagina 23 La Città di Salerno Argomento: Sanità Salerno e provincia Monitor e lettini elettrici in dono dalla Monte Pruno POLLA Grazie alla sensibilità della Banca Monte Pruno il reparto di neurologia dell'ospedale Luigi Curto si è dotato di due monitor multiparametrici e di altrettanti lettini elettrici destinati ai pazienti colpiti da ictus. «Ringrazio vivamente la Banca Monte Pruno e il suo direttore generale Michele Albanese ha dichiarato il dottor Pietro Greco , dirigente del reparto di neurologia dell'ospedale valdianese - per l'attenzione avuta per il reparto di Neurologia dell'ospedale di Polla anche a nome della mia equipe. Un grande gesto da parte di una Banca sempre attiva nel sociale e attenta ai bisogni di questa nostra collettività. Ne faremo buon uso, con la professionalità e l'umanità proprie di chi ha scelto di lavorare per i pazienti, di amarli ed abbracciarli». La Banca Monte Pruno da sempre, nell'ottica di quelle che sono le finalità del credito cooperativo, sostiene le iniziative finalizzate allo sviluppo dei territori in cui opera. «Per noi fare banca - ha sottolineato Michele Albanese - non significa solo fare utili. I risultati economici sono importanti ma non lo sono di meno anche i risultati etici e morali. Noi non siamo mai stati e mai saremo la banca dei numeri, noi siamo la banca della gente e per questo riteniamo essenziale mostrare la nostra gratitudine ai territori in cui operiamo attraverso azioni concrete finalizzate a migliorare le condizioni di chi ci vive». Albanese conclude sottolineando che «la donazione al reparto di neurologia, così come quella al reparto di urologia e la realizzazione della nuova cappella nel presidio ospedaliero vogliono essere un contributo al sostegno delle nostre strutture sanitarie in un periodo in cui per la sanità le parole all'ordine del giorno sono tagli e carenze». (e.c.) Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019 Pagina 14 EAV: € 880 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania A Napoli il primo ambulatorio pubblico per danni da filler NAPOLI. La richiesta di filler, secondo dell' American Society of Plastic Surgeons, è aumentata dal 2000 del 200%. Con questo anche le complicanze, per essersi affidati a medici non specializzati. Da quelle un po' più lievi, come gonfiori tardivi, bruciori, dolore e prurito, a quelle che lo sono meno e riguardano pazienti a cui sono stati iniettati filler permanenti, ossia non riassorbibili, molto utilizzati una decina di anni fa, che possono portare a noduli, granulomi e necrosi. A Napoli, da qualche mese, è nato il primo ambulatorio convenzionato con il Servizio sanitario nazionale per diagnosi e cura delle complicanze da filler per il volto. L' iniziativa, promossa dall' Azienda ospedaliera universitaria "Luigi Vanvitelli" di Napoli, è parte della Uoc di Chirurgia Maxillo-Facciale diretta dal professor Gianpaolo Tartaro, revisore dei conti universitario della Società italiana di Chirurgia maxillo-facciale. L' ambulatorio è gestito dal professor Raffaele Rauso, past president della Fime, società di medicina estetica accreditata al ministero della Salute. L' ambulatorio ha aperto i battenti ad ottobre 2018 e riceve pazienti che provengono da tutto il Sud Italia. «Il nostro obiettivo è quella di essere un punto di riferimento il Paese - evidenzia Rauso -. Le complicanze meno gravi si manifestano con gonfiori tardivi, bruciori, dolore e prurito, mentre i danni peggiori riguardano i pazienti a cui sono stati iniettati filler permanenti, non riassorbibili, che possono portare a noduli, granulomi e necrosi. In que sti casi l' unica soluzione passa per la sala operatoria. Il silicone liquido, che è vietato per legge, nonché altre sostanze come metacrilato, gel di poliacrilammide, o sostanze di varia natura non a carattere medico, come gli olii per il corpo, causano problemi anche a distanza di molti anni: rimuoverli chirurgicamente è possibile, ma pochissimi medici eseguono questo tipo di intervento per le complessità». Per prenotare è possibile chiamare il numero del Cup 800.177780. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019 Pagina 29 EAV: € 7.714 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania «Formiche a San Giovanni Bosco il primo assalto frutto del degrado» IL CASO Ettore Mautone Formiche in rianimazione al San Giovanni Bosco: sono stati riconosciuti non colpevoli, né responsabili - dunque non sanzionabili per contestazioni e addebiti - con archiviazione del procedimento disciplinare, i tre infermieri e due medici, dipendenti della Asl Napoli 1, impiegati nell' ospedale della Doganella e deferiti al Consiglio di disciplina all' inizio dello scorso gennaio all' indomani del primo avvistamento di formiche nel reparto di Rianimazione. I funzionari della Asl che hanno istruito la pratica, verificati i fatti, raccolti i documenti e le testimonianze col conforto di una relazione del servizio ispettivo centrale della Asl, hanno riconosciuto il corretto comportamento del personale. I sanitari di turno nel reparto - quando furono avvistate le formiche in rianimazione, con un singolo esemplare che aveva raggiunto il volto di un paziente - erano intenti a misurare la glicemia di un paziente e subito dopo notarono la presenza di alcune formiche sulle lenzuola alla presenza di familiari del paziente. Formiche che furono prontamente rimosse, il paziente lavato e le lenzuola cambiate. Allertati i coordinatori medici e infermieri, la colonia di insetti fu individuata provenire da una delle bocchette di aerazione e diffusa lungo i battiscopa. Cruciale la testimonianza della moglie del paziente che ha riportato il corretto comportamento degli infermieri di turno e dei medici successivamente accorsi. IL VERBALE Dal verbale del Consiglio di disciplina che ha archiviato la pratica si evince anche che la presenza delle formiche fosse da ritenere compatibile con le lacune strutturali e le carenze igienico sanitarie evidenziate più volte in precedenti sopralluoghi dell' ufficio tecnico. Si parla in particolare «di rischio costante e concreto» della possibilità di avvistare formiche. Premesse che rendevano «altamente probabile» la presenza delle formiche. Abbastanza per Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
procedere all' archiviazione degli addebiti. Dopo questo primo procedimento per il personale della rianimazione resta ora in piedi quello avviato a fine gennaio dopo la denuncia dell' ex manager Mario Forlenza su cui indaga la Procura. In questo caso è agli atti la testimonianza del primario della rianimazione che ha segnalato l' ostacolo ad intervenire per bonificare la rianimazione. Una versione che però incrocia il precedente episodio ora archiviato. Ombre tuttavia permangono su tutta la vicenda relativamente al successivo reperimento, sugli armadietti del personale, di cibo, zucchero e altre derrate sparse senza cautela. Quadro compatibile almeno con un comportamento non collaborativo rispetto al processo di bonifica lungo e complesso e ancora in corso. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019 Pagina 7 EAV: € 629 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania Cittadini in fuga dalla sanità Campana NAPOLI (Mar. Pao.) - Il nuovo record negativo della Campania per quanto riguarda la sanità e la salute parla di una buona fetta di cittadini che preferisce curarsi al Nord per 'sicurezza'. Un record sicuramente negativo anche se non per forza collegato alla capacità dei nostri ospedali pubblici. Ma il dato è eloquente. "Adesso vantiamo anche il record più doloroso: quello dei migranti per non morire di sanità in Campania. Il 16 % dei campani affetti da gravi malattie deve fuggire, soprattutto in Lombardia, per affrontare chemioterapie e interventi chirurgici. Quasi uno su sei preferisce il viaggio della speranza. Con la Regione di Vincenzo De Luca che versa 302 milioni di euro l' anno ad amministrazioni regionali del Nord, ben più ricche, per coprire quelle spese sanitarie: siamo il fanalino di coda. Del resto, da noi si rischia la morte: la Campania registra il doppio di morti materne rispetto al resto del Paese. Numeri da far accapponare la pelle. Eppure i medici preparati e le strutture all' avanguardia non mancano. Si tratta solo di farle funzionare al meglio, mettere i nostri professionisti in condizione di lavorare! A casa la giunta degli ignavi, liberiamoci di questi amministratori incompetenti", è il duro attacco del vice coordinatore della Campania e presidente dell' associazione Nord e Sud Severino Nappi. Che la sanità in Campania sia in profonda sofferenza lo dicono i fatti e la realtà. Non intervenire sarebbe assurdo. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019 Pagina 27 Il Mattino (ed. Benevento) EAV: € 7.912 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Distretti Asl, individuate le zone carenti Pediatri di base, emergenza superata PROVINCIA Luella De Ciampis L' Asl di Benevento prende atto della presenza di zone carenti di assistenza primaria e continuità assistenziale nelle diverse sedi distrettuali. In seguito alle relazioni annuali prodotte dai direttori dei distretti sanitari è stata evidenziata la carenza di tre unità di Medicina generale nel distretto di Montesarchio, per Sant' Agata de' Goti, Frasso Telesino e Tocco Caudio, e di dieci unità per la continuità assistenziale, ex guardia medica, nei distretti di Benevento, Montesarchio e Alto Sannio Fortore. Per la continuità assistenziale, la carenza riguarda il distretto di Benevento per una unità; quello di Montesarchio, per due unità, una a Montesarchio e l' altra a Frasso Telesino; invece, nel distretto Alto Sannio Fortore, i comuni di San Marco dei Cavoti, Baselice e Montefalcone sono carenti ognuno per una unità e Circello per quattro. Per i pediatri di libera scelta, non è stata individuata nessuna zona carente, dopo la recente nomina del pediatra di base per l' ambito territoriale di San Giorgio del Sannio, che comprende dieci comuni e che a ottobre, in seguito alla segnalazione del sindaco di Apice, avvenuta ad aprile, era stata riconosciuta zona carente. L' Asl ha già proceduto all' assegnazione degli incarichi a tempo indeterminato nelle zone carenti di continuità assistenziale a Nicola Ciarleglio, Antonella Parente, Emilio Iorio, e Anna Maria Marenna, destinati rispettivamente presso i presidi di Circello e Baselice nel distretto Alto Sannio Fortore, di Frasso Telesino nel distretto di Montesarchio e di Solopaca nel distretto di Telese Terme. Tuttavia, dovranno essere reclutati altri sei medici per coprire il fabbisogno delle restanti zone carenti. Una necessità imprescindibile soprattutto per le aree interne, lontane dai presidi ospedalieri, in quanto le ex guardie mediche garantiscono prestazioni domiciliari e territoriali, che hanno il carattere dell' urgenza, nelle ore Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
notturne dei giorni feriali e nelle 24 ore dei giorni festivi, oltre alla prescrizione di farmaci, che trovano applicazione per una terapia d' urgenza. Il riconoscimento delle zone carenti consente all' azienda di ricorrere la graduatoria dei medici di base e di quelli della continuità assistenziale e di reintegrarli in tempi brevi, evitando disservizi. E infatti nelle sedi distrettuali che non sono zone carenti il numero dei medici è quello previsto dalla legge. Quindi se in due comuni, distanti l' uno dall' altro, ma appartenenti allo stesso distretto, ci sono 4 medici con lo studio solo in uno dei due, il comune senza medico non può essere considerato zona carente, perché entrambi rientrano nello stesso ambito distrettuale. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019 Pagina 4 La Città di Salerno Argomento: Sanità Campania Fondi per la ricerca Escluso il Pascale NAPOLI L'Istituto Pascale escluso dai finanziamenti complessivi per 5 milioni di euro destinati dal Ministero della Salute agli istituti di ricerca italiani (Irccs) per lo sviluppo del'Immunoterapia sperimentale delle Car-T (la nuova frontiera dell'immunoterapia dei tumori). La notizia, trapelata nella serata di ieri è stata un'autentica mazzata per la sanità campana, ed in particolare per il Pascale, uno dei centri di eccellenza nazionali e internazionali per lo studio e la ricerca sui tumori. «Apprendiamo con stupore l'esclusione di una delle principali e più importanti istituzioni scientifiche come il Pascale di Napoli dai piani di finanziamento del Ministero - ha commentato il governatore della Campania, Vincenzo De Luca - Ci auguriamo che la decisione sia frutto di una disattenzione. Facciamo appello dunque al ministero perché l'Istituto Pascale sia ricompreso nella ripartizione dei fondi». Il presidente nella sua nota riconferma «l'impegno della Regione Campania per la ricerca, e in particolare quella oncologica, che vede il Pascale tra le istituzioni scientifiche d'eccellenza in Italia e nel mondo ». Il Pascale, infatti, è il maggiore Istituto di ricerca Oncologico del Mezzogiorno ed è centro di riferimento per la rete oncologica nazionale e regionale. L'Istituto si occupa prevalentemente di ricerca clinica, e di ricerca applicata nel campo biomedico e in quello dell'organizzazione e gestione dei servizi sanitari, occupandosi nel contempo delle problematiche più ampie del paziente oncologico, che vanno dall'assistenza psicologica ai problemi nutrizionali, alla terapia del dolore, alle cure palliative in genere, fino alle fasi più delicate della malattia. Una struttura sanitaria dunque di eccellenza che si era candidata ai fondi per la ricerca sperimentale delle Car-T. Le cellule, o linfociti, T sono, infatti, le più potenti cellule killer (citotossiche) del sistema immunitario. Attraverso sofisticate tecniche di bioingegneria genetica, l'introduzione all'interno del codice genetico dei linfociti T del gene che codifica per un Car rende i medesimi in grado di legarsi a una molecola espressa sulla superficie della cellula tumorale e, pertanto, di determinarne il Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
riconoscimento quale bersaglio da aggredire. Una volta legata la cellula maligna, il Car induce l'attivazione dell'arsenale citotossico della cellula T che, infine, induce la morte della cellula tumorale. Le tensioni col Ministero. La grana del Pascale arriva alla vigila della decisione del Governo di confermare o meno il Commissariamento della sanità campana. E, soprattutto, a chi affidare, nel caso, il ruolo di commissario visto che, con la nuova normativa, c'è una incompatibilità di fatto tra il ruolo di presidente di Regione e quello di commissario della Sanità. Una norma che De Luca ritiene ingiusta, tanto da aver affidato alla Corte Costituzionale la decisione finale. Il piano ospedaliero. Altro motivo di scontro col ministro cinquestelle Giulia Grilo è il piano inviato dalla Regione per l'edilizia sanitaria in Campania, che prevede investimenti per quasi 1,1 miliardi, di cui circa 400 milioni di eurodestinati al Salernitano. Si tratta in sostanza della terza fase del programma di interventi per cui il governatore- commissario ha chiesto al ministro Grillo lo sblocco dei fondi previsti dalla finanziaria 1988 per l'ammodernamento strutturale e tecnologico degli edifici: il 95% è a carico dello Stato e il resto lo paga la Regione. Il programma è stato approvato col decreto commissariale del 20 dicembre Per la Macro- Area della provincia di Salerno, il nuovo piano prevede 276 posti letto in più, passando da 3.553 a 3.807 (3,52 posti per mille abitanti). Di questi, un incremento di 73 posti letto è per il presidio di Scafati (le discipline interessate sono Ortopedia e Traumatologia con 22 posti, Chirurgia Generale con 16 posti e Lungodegenza con 16 posti; un aumento di 68 posti è per l'ospedale San Luca di Vallo della Lucania. L'intervento più oneroso è per la nuova sede del San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona a Salerno, polo di eccellenza ospedaliero e delle attività didattiche e di ricerca, integrato con l'Università (716 posti letto). Il costo è di 330 milioni. (re.cro.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019 Pagina 4 EAV: € 1.036 Lettori: 29.750 Argomento: Sanità Campania La Regione: ricerca, il Pascale tenuto fuori dai finanziamenti Roberto Russo Ciarambino: «Falso, è stato inserito nonostante la richiesta tardiva» NAPOLI A lanciare l' allarme è il governatore della Regione Campania in persona. Con una nota Vincenzo De Luca denuncia la circostanza che l' Ircss Pascale sarebbe stato tenuto fuori dall' assegnazione di cinque milioni di euro per lo sviluppo dell' immunoterapia sperimentale, una nuova cura contro i tumori. I fondi dovevano essere erogati dal ministero della Salute, invece, secondo Palazzo Santa Lucia, il più importante centro di ricerca e cura oncologico del Sud risulta escluso dall' elenco. «In relazione al decreto del Ministero della Salute dell' 11 marzo 2019 - scrive De Luca - che finanzia con 5 milioni di euro gli istituti di ricerca italiani (IRCCS) per lo sviluppo dell' Immunoterapia sperimentale delle CAR-T (la nuova frontiera dell' immunoterapia dei tumori), apprendiamo con stupore l' esclusione di uno dei principali e più importanti istituzioni scientifiche come il Pascale di Napoli». Poi il commento: «Ci auguriamo che la decisione sia frutto di una disattenzione. Facciamo appello dunque al Ministero perché l' Istituto Pascale sia ricompreso nella ripartizione dei fondi». La nuova terapia al Pascale viene portata avanti da Paolo Ascierto, direttore di oncologia medica e terapia sperimentale. Anni di studi hanno dimostrato che le Car-T cell (chimeric antigen receptor T-cell) possono costituire una realtà terapeutica in alcune neoplasie ematologiche, come la leucemia linfatica acuta. In serata però arriva una nota della consigliera regionale pentastellata Valeria Ciarambino che smentisce l' allarme: «De Luca, che accusa di distrazione il Ministero, mostra evidenti segni di dissociazione. Da commissario alla sanità campana infatti dovrebbe sapere benissimo che il Pascale è assolutamente incluso nel progetto nazionale per lo sviluppo dell' immunoterapia. Nel decreto ministeriale sono menzionati solo gli IRCSS capofila del progetto e il Pascale non lo è. Va anche detto che il Pascale ha presentato in ritardo la documentazione. Nonostante questo il Ministero della Salute ha scelto ugualmente di inserirlo nel progetto, dimostrando Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
ancora una volta massima attenzione per la sanità campana e di questo ringrazio il ministro Giulia Grillo. De Luca piuttosto spiegasse, nel suo ruolo di commissario alla sanità, perché la Campania è sempre in ritardo nella presentazione di tutti gli atti di programmazione sulla sanità». Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019 Pagina 2 EAV: € 11.133 Lettori: 133.364 Argomento: Sanità Campania Salasso nelle corsie campane 2.500 medici pronti a lasciare Ettore Mautone I NUMERI Tra pensionamenti per limiti di età e fuoriuscite calcolate in base ai requisiti di quota 100 è la sanità, il settore del pubblico impiego, ad essere maggiormente a rischio di sostenibilità nell' applicazione delle nuove norme in vigore da qui ai prossimi tre anni. Corsie che rischiano di svuotarsi e ambulatori a corto di rincalzi soprattutto nelle regioni, come la Campania, che già pagano pegno per il lungo blocco del turn-over conseguente al decennale Piano di rientro. Un quadro in cui la penuria di medici di famiglia (convenzionati e non dipendenti) rappresenta un capitolo diverso dello spopolamento della sanità. EMORRAGIA IN CAMPANIA In Campania all' emorragia, calcolata negli ultimi due lustri in circa 15 mila unità di varie qualifiche, rischia ora di sovrapporsi un salasso che diventerebbe esiziale per la tenuta di un sistema esangue e non tamponabile con i nuovi ingressi. «In base a un nostro calcolo in Campania sono in totale circa 2.500 i medici che hanno i requisiti per richiedere l' applicazione del pensionamento con quota 100 da qui ai prossimi tre anni - avverte Antono De Falco a capo della Confederazione medici ospedalieri - a fronte di circa 25 mila che hanno tali requisiti in Italia. Un dato che peraltro si aggiunge a quello della fisiologica conclusione del percorso di lavoro per raggiunti limiti di età in una regione che ha un' elevata età media dei dirigenti. L' unico freno è rappresentato dal divieto di svolgere attività privata dopo la pensione con quota 100. Se però a ciò contrapponiamo la pressoché totale impossibilità per alcune figure professionali (come i medici di pronto soccorso) di avere un' attività privata e la preoccupante difficoltà di reclutamento in questa e nelle discipline affini, si comprende come l' effetto distorsivo dei quota 100 potrebbe ripercuotersi in maniera devastante sulla tenuta delle già precarie, soprattutto al Sud, reti dell' emergenza urgenza». SALASSO A NAPOLI 2 Nella Asl Napoli 1 sono in tutto 130 i camici bianchi, tra medici e altre figure di varie qualifiche che potrebbero fuoriuscire dai ruoli. Tra essi i medici Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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