Media Monitoring per 15-03-2019 - Rassegna stampa del 15-03-2019 - Ruggi d'Aragona

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Media Monitoring per 15-03-2019 - Rassegna stampa del 15-03-2019 - Ruggi d'Aragona
15-03-2019

Media Monitoring per

   Rassegna stampa del 15-03-2019
Media Monitoring per 15-03-2019 - Rassegna stampa del 15-03-2019 - Ruggi d'Aragona
AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona ................................................................................ 1
      15/03/2019 - NEWS.IN-DIES.INFO
            Lotta ai super batteri, l’ozono può essere di aiuto ................................................................ 1
      15/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Morì in corsia, anche l'ospedale chiamato in giudizio ............................................................ 3
      15/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            `Sanificazione all' ozono in ospedale contro batteri, germi, spore e muffe ............................ 4
      14/03/2019 - WWW.CANCELLOEDARNONENEWS.IT
            Nella lotta ai super batteri è emergenza globale. .................................................................. 6
      14/03/2019 - AGENZIAREPUBBLICA.IT
            Nella lotta ai super batteri è l’ozono l’idea del nuovo dispositivo testato con successo anche
            in ospedale ............................................................................................................................. 9
Sanità Salerno e provincia ............................................................................................................ 12
      15/03/2019 - IL MATTINO (ED. SALERNO)
            Medici del 118, corsi per colmare le carenze ....................................................................... 12
      15/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Monitor e lettini elettrici in dono dalla Monte Pruno ........................................................... 13
Sanità Campania ............................................................................................................................. 14
      15/03/2019 - IL ROMA
            A Napoli il primo ambulatorio pubblico per danni da filler ................................................... 14
      15/03/2019 - IL MATTINO
            «Formiche a San Giovanni Bosco il primo assalto frutto del degrado» ................................. 15
      15/03/2019 - CRONACHE DI NAPOLI
            Cittadini in fuga dalla sanità Campana ................................................................................ 17
      15/03/2019 - IL MATTINO (ED. BENEVENTO)
            Distretti Asl, individuate le zone carenti Pediatri di base, emergenza superata .................. 18
      15/03/2019 - LA CITTÀ DI SALERNO
            Fondi per la ricerca Escluso il Pascale .................................................................................. 20
      15/03/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            La Regione: ricerca, il Pascale tenuto fuori dai finanziamenti ............................................. 22
      15/03/2019 - IL MATTINO
            Salasso nelle corsie campane 2.500 medici pronti a lasciare ............................................... 24
      15/03/2019 - CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
            Sanità, la Cisl Fp: stabilizzare i precari campani .................................................................. 26
      15/03/2019 - IL MATTINO
            Tumori, l' ira di De Luca: Pascale fuori da una ricerca ......................................................... 28
Sanità nazionale ............................................................................................................................. 29
      15/03/2019 - IL SOLE 24 ORE
            Appalti, ripartono gli enti locali su pagamenti e bandi di gara ............................................ 29
      15/03/2019 - IL MATTINO
            «Contratti, corsia veloce per i giovani medici» .................................................................... 31
      15/03/2019 - IL SOLE 24 ORE
            Eccellenze del sud che creano ricchezza .............................................................................. 33
      15/03/2019 - CORRIERE DELLA SERA
            Fecondazione assistita, l' era dello storytelling ................................................................... 35
      15/03/2019 - AVVENIRE
            IL PRIMO DOVERE DI UN MINISTRO ...................................................................................... 38
      15/03/2019 - IL FOGLIO
            L' eutanasia e le priorità di un ministro ............................................................................... 41
      15/03/2019 - LA REPUBBLICA
            Ministeri in rivolta " No ai tagli di spesa per due miliardi" ................................................... 42
      15/03/2019 - IL MATTINO
            Quota 100, sanità contro l' esodo assunzioni veloci ............................................................. 44
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15/03/2019
                                             news.in-dies.info
                                                                                                                          EAV: € 312
                                                                                                                          Lettori: 400
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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         Lotta ai super batteri, l’ozono può essere di aiuto
 “Il Sany Water Plus è uno strumento che può aiutare una struttura sanitaria a essere
 più sana, abbattendo drasticamente la diffusione di malattie infettive: l’obiettivo è
 proprio quello di fare una grande prevenzione e arginare la diffusione delle infezioni”
 spiega Vittorio Hans Pinto, 35 anni, il creatore di questo sistema totalmente made in
 Italy NUOVE TECNOLOGIE DI SANIFICAZIONE – Sicuramente il lavaggio delle mani
 resta sempre il modo più efficace per ridurre le infezioni, fino al 50%. Tuttavia, si
 usano sempre più diversi presidi igienici e tecniche di sanificazione degli ambienti
 sanitari. La sanificazione tradizionale è a base di cloro: gli specialisti assicurano che
 resta importante e va mantenuta come routine, ma con l’aggravarsi del fenomeno
 dei super batteri diventa necessario un ulteriore passaggio con strumenti più
 efficaci. Tra le nuove tecnologie di sanificazione degli ambienti, specie dove sono
 stati ricoverati pazienti con infezioni da batteri come il Clostridium difficile o altri
 multi resistenti tipo Klebsiella pneumoniae, secondo molti studi internazionali può
 essere di grande utilità l’utilizzo dell’ozono. Le ricerche basate su tamponi
 ambientali in vari siti delle stanze di degenza (maniglie delle porte, bagni, telefoni,
 letti di degenza, ecc,) dove erano ricoverati pazienti colonizzati o con infezioni vere
 e proprie da batteri multi resistenti hanno infatti dimostrato un abbattimento della
 carica del 100%. di tali batteri che invece erano presenti prima della sanificazione.
 Queste tecnologie saranno un valido presidio nella grande lotta che ormai si sta
 combattendo su tutti i fronti contro l’antibiotico-resistenza. LA TECNOLOGIA MESSA
 A PUNTO – Il dispositivo Sany Water Plus di Sanity System è una macchina che
 mediante l’ozono elimina quasi il 100% di batteri, germi, virus, lieviti, muffe, funghi,
 spore, pollini e acari presenti in un ambiente. È già in commercio, ma la sua
 consacrazione a dispositivo di ausilio in ambito medico giunge proprio in occasione
 del Congresso AMIT – Argomenti di Malattie Infettive in corso a Milano, un consesso
 internazionale di primaria importanza nell’affrontare l’emergenza dei batteri
 multiresistenti. Le percentuali di abbattimento della carica microbica e di
 inattivazione dei virus di questo sistema si sono rivelate significative con un unico
 trattamento. La validazione scientifica è giunta dagli studi condotti dall’Università di
 Padova, dove il macchinario è stato testato su alcune famiglie di batteri tra le più
 ostiche da eliminare. L’indagine ha dimostrato che il sanificatore è capace di
 abbattere oltre il 99,98% dei principali microrganismi contaminanti dell’acqua (in
 particolare Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Candida albincans) e dell’aria. Il
 macchinario ha anche il Marchio CE e la Certificazione ISO 9001. “Sany Water Plus è
 uno strumento che può aiutare una struttura sanitaria a essere più sicura dal punto
 di vista microbiologico, abbattendo drasticamente le occasioni di contagio, il rischio
 di contrarre infezioni, così come la diffusione di malattie infettive. L’obiettivo è
 proprio questo: prevenire e arginare la diffusione delle infezioni” spiega Vittorio
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Hans Pinto, 35 anni, il creatore di questo sistema totalmente made in Italy. “Il
Congresso AMIT di Milano è l’occasione per presentare i nostri dispositivi e
soprattutto le più recenti innovazioni tecnologiche”. Il Sany Water Plus è già
presente in molteplici strutture: oltre agli ospedali, si sta diffondendo molto anche
nelle ambulanze. Sanity System Srl è già presente in 20 Paesi, tra cui Stati Uniti,
Inghilterra, Irlanda, Spagna, Svezia, Emirati Arabi, Svizzera. LOTTA AI SUPER
BATTERI NUOVA EMERGENZA – La resistenza agli antibiotici in Europa continua a
crescere, mentre i farmaci antimicrobici rischiano di diventare sempre meno efficaci
nel trattamento delle infezioni. Attualmente qualunque tipo di infezione, dalle più
banali come semplici infezioni cutanee o urinarie, a infezioni gravi, quali polmoniti e
sepsi, può essere causato da batteri antibiotico-resistenti. Sembra un paradosso, ma
anche una persona che non ha mai preso antibiotici corre il rischio di avere
un’infezione da batteri resistenti, soprattutto se si trova in ospedale o nelle altre
strutture di assistenza sanitaria. I batteri non conoscono frontiere e le stesse
resistenze che si trovano in Europa o negli Stati Uniti si possono evidenziare in
villaggi sperduti in Africa ed in America Latina, come dimostra chiaramente anche
un report dell’OMS. Nei Paesi dell’Unione europea si sono verificati 671.689 casi di
infezioni antibiotico-resistenti, a cui sono attribuibili 33.110 decessi soprattutto nei
bambini nei primi mesi di vita e negli anziani. In Italia, le infezioni colpiscono dal 5%
all’8% dei pazienti ricoverati, soprattutto quelli assistiti nei reparti di area critica. In
questo scenario emerge drammaticamente che il nostro Paese detiene il triste
primato di un terzo di tutti i decessi (pari a 10 mila morti) correlati all’antibiotico
resistenza rispetto al resto d’Europa. LA COMUNITA’ SCIENTIFICA ALLEATA E
INTERESSATA – Proprio Milano nelle giornate di giovedì 14 e venerdì 15 marzo,
presso la Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, Piazzale Morandi, 2,
Vittorio Hans Pinto ha scelto di essere presente per illustrare alla comunità
scientifica la sua idea e il suo brevetto di comprovato successo. L’occasione è il VII
Congresso Internazionale AMIT, Argomenti di Malattie Infettive e Tropicali, nella due
giorni di approfondimento su batteri, patologie infettive e nuovi rimedi, con presenti
oltre trecento specialisti provenienti da tutta Italia e dall’estero. Obiettivo primario
del Congresso è la presentazione delle più significative novità nel campo delle
malattie infettive con particolare attenzione alla gestione delle patologie da batteri
multi resistenti (MDR). Non è comunque la prima occasione in cui il mondo
scientifico si interessa a questa innovazione, come dimostra la collaborazione con
l’ospedale di Salerno che va avanti da un paio d’anni e che ora ha effettuato un salto
di qualità: Sanity System si è infatti aggiudicata un importante bando. “La vittoria di
questa gara rappresenta un grosso passo in avanti per noi” dichiara Vittorio Hans
Pinto. “Da un uso di solo tre apparecchiature, il direttore sanitario ha deciso di
estendere questi servizi a tutti i reparti dell’ospedale. Auspichiamo che questa
operazione possa essere l’apripista per ulteriori progetti con altre strutture
ospedaliere. Salerno si è dimostrata molto aperta all’innovazione, molto attenta alla
cura del proprio personale e dei propri pazienti, cercando sul mercato lo strumento
più efficace per la sanificazione della propria struttura. Questa scelta lo rende un
pioniere nel settore ospedaliero per quanto riguarda la sanificazione perché ha
scelto una strada efficace e rispettosa dell’ambiente visto l’impatto zero”.

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15/03/2019                                                                                                                Pagina 11
                                           La Città di Salerno
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

       Morì in corsia, anche l'ospedale chiamato in giudizio

 Si è svolta ieri, al Tribunale, l'udienza
 preliminare      per      quattro      medici
 dell'ospedale     Ruggi,      indagati   per
 omicidio colposo per la morte di Umberto
 Schettino . Il 45enne di Pompei, noto per
 essere stato il parrucchiere di numerosi
 vip, era deceduto l'11 gennaio 2018
 all'ospedale Ruggi d'Aragona. Nel capo
 d'imputazione, si legge che i quattro
 medici che presero in cura Schettino,
 nell'esercizio della loro professione
 sanitaria, cagionavano per imperizia e,
 comunque, per colpa la morte del
 paziente (...), deceduto, a causa di uno
 scompenso acuto del ventricolo sinistro
 con        edema         polmonare        da
 tachicardiomiopatia        instauratasi     a
 seguito di una fibrillazione atriale
 parossistica, alle 14.30 dell'11 gennaio
 2018 presso il reparto di malattie
 infettive dell'ospedale Ruggi di Salerno.
 Colpa consistita nel tardare la corretta
 diagnosi di fibrillazione atriale pur adeguatamente rilevata dagli esami strumentali
 ed omettendo di attuare i relativi percorsi terapeutici conformi alle buone pratiche
 clinico-assistenziali... Nell'udienza di ieri, la persona offesa, Caterina Iezza , moglie
 del deceduto, assistita dagli avvocat i Giuseppe Lupone e Nicola Schettino , si è
 costituita parte civile. L'udienza è stata rinviata al prossimo 28 marzo per decidere
 sulla richiesta di chiamata in causa del responsabile civile - in questo caso l'ospedale
 Ruggi d'Aragona - avanzata dal legale Lupone, dove si deciderà se il nosocomio dove
 avvenne il decesso di Schettino prenderà parte o meno al processo. Intanto il
 prossimo 20 marzo è prevista un'udienza in camera di consiglio per altri 20 medici
 per i quali era stata avanzata richiesta di archiviazione. Il gip ha accolto
 l'opposizione dei legali della vedova di Schettino. (m.r.)

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15/03/2019                                                                                                                  Pagina 27
                                       Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                            EAV: € 8.049
                                                                                                                            Lettori: 133.364
                      Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

   `Sanificazione all' ozono in ospedale contro batteri, germi,
                          spore e muffe
 Sabino Russo
 Ruggi, al bando le infezioni «Via i virus
 da tutti i reparti» `L' esperto: sistema
 collaudato abbasserà i rischi di contagio
 Ruggi a prova di infezioni. L' ospedale di
 Salerno      fa   da     apripista    nella
 sanificazione degli ambienti sanitari e
 dota tutti i reparti di un sistema a
 impatto ambientale zero a base di ozono
 che elimina quasi il 100 per cento di
 batteri, germi, virus, lieviti, muffe,
 funghi, spore, pollini e acari presenti,
 abbattendo drasticamente la diffusione
 di malattie infettive. La sanificazione
 tradizionale è a base di cloro, che resta
 importante, ma con l' aggravarsi del
 fenomeno dei super batteri diventa
 necessario un ulteriore passaggio con
 strumenti più efficaci. LA TECNOLOGIA
 Tra le nuove tecnologie di sanificazione
 degli ambienti, specie dove sono stati
 ricoverati pazienti con infezioni da
 batteri particolarmente resistenti, può
 essere di grande utilità l' utilizzo dell'
 ozono. Le ricerche basate su tamponi
 ambientali in vari siti delle stanze di degenza (maniglie delle porte, bagni, telefoni,
 letti di degenza) hanno dimostrato un abbattimento della carica del 100 per cento di
 questi batteri, che invece erano presenti prima della sanificazione. Le percentuali di
 abbattimento della carica microbica e di inattivazione dei virus del dispositivo Sany
 water plus si sono rivelate significative con un unico trattamento. La validazione
 scientifica è giunta dagli studi condotti dall' Università di Padova, dove il
 macchinario è stato testato su alcune famiglie di batteri tra le più ostiche da
 eliminare. L' indagine ha dimostrato che il sanificatore è capace di abbattere oltre il
 99,98 per cento dei principali microrganismi contaminanti dell' acqua (in particolare
 Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Candida albincans) e dell' aria. L' ESPERTO
 «Il nostro è uno strumento che può aiutare una struttura sanitaria a essere più
 sicura dal punto di vista microbiologico, abbattendo drasticamente le occasioni di

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contagio, il rischio di contrarre infezioni, così come la diffusione di malattie infettive
- spiega il giovane creatore Vittorio Hans Pinto L' obiettivo è proprio questo:
prevenire e arginare la diffusione delle infezioni». Il sistema è già oggetto della
comunità scientifica ed è presente già su diverse ambulanze e ospedali, ma il Ruggi,
ora, dopo averlo testato per alcuni anni su 3 apparecchiature ha deciso di utilizzarlo
in tutti i reparti del presidio di via San Leonardo. «Auspichiamo che questa
operazione possa essere l' apripista per ulteriori progetti con altre strutture
ospedaliere continua Pinto Salerno si è dimostrata molto aperta all' innovazione,
molto attenta alla cura del proprio personale e dei propri pazienti, cercando sul
mercato lo strumento più efficace per la sanificazione della propria struttura». ©
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14/03/2019
                                   cancelloedarnonenews.it
                                                                                                                          EAV: € 265
                                                                                                                          Lettori: 267
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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         Nella lotta ai super batteri è emergenza globale.
 Verrà illustrato nell’ambito del VII Congresso Internazionale AMIT – Argomenti di
 Malattie Infettive e Tropicali, a Milano, il sanificatore all’ozono di Sanity System in
 grado di eliminare oltre il 98,99% dei batteri e degli agenti patogeni presenti in un
 ambiente medico sanitario. Nella lotta ai super batteri è emergenza globale. A
 Milano un imprenditore italiano propone soluzioni innovative alla comunità medico
 scientifica. E’ l’ozono l’idea del nuovo dispositivo testato con successo anche in
 ospedale “Il Sany Water Plus è uno strumento che può aiutare una struttura sanitaria
 a essere più sana, abbattendo drasticamente la diffusione di malattie infettive:
 l’obiettivo è proprio quello di fare una grande prevenzione e arginare la diffusione
 delle infezioni” spiega Vittorio Hans Pinto, 35 anni, il creatore di questo sistema
 totalmente made in Italy NUOVE TECNOLOGIE DI SANIFICAZIONE – Sicuramente il
 lavaggio delle mani resta sempre il modo più efficace per ridurre le infezioni, fino al
 50%. Tuttavia, si usano sempre più diversi presidi igienici e tecniche di sanificazione
 degli ambienti sanitari. La sanificazione tradizionale è a base di cloro: gli specialisti
 assicurano che resta importante e va mantenuta come routine, ma con l’aggravarsi
 del fenomeno dei super batteri diventa necessario un ulteriore passaggio con
 strumenti più efficaci. Tra le nuove tecnologie di sanificazione degli ambienti, specie
 dove sono stati ricoverati pazienti con infezioni da batteri come il Clostridium
 difficile o altri multi resistenti tipo Klebsiella pneumoniae, secondo molti studi
 internazionali può essere di grande utilità l’utilizzo dell’ozono. Le ricerche basate su
 tamponi ambientali in vari siti delle stanze di degenza (maniglie delle porte, bagni,
 telefoni, letti di degenza, ecc,) dove erano ricoverati pazienti colonizzati o con
 infezioni vere e proprie da batteri multi resistenti hanno infatti dimostrato un
 abbattimento della carica del 100%. di tali batteri che invece erano presenti prima
 della sanificazione. Queste tecnologie saranno un valido presidio nella grande lotta
 che ormai si sta combattendo su tutti i fronti contro l’antibiotico-resistenza. LA
 TECNOLOGIA MESSA A PUNTO – Il dispositivo Sany Water Plus di Sanity System è una
 macchina che mediante l’ozono elimina quasi il 100% di batteri, germi, virus, lieviti,
 muffe, funghi, spore, pollini e acari presenti in un ambiente. È già in commercio, ma
 la sua consacrazione a dispositivo di ausilio in ambito medico giunge proprio in
 occasione del Congresso AMIT – Argomenti di Malattie Infettive in corso a Milano, un
 consesso internazionale di primaria importanza nell’affrontare l’emergenza dei
 batteri multiresistenti. Le percentuali di abbattimento della carica microbica e di
 inattivazione dei virus di questo sistema si sono rivelate significative con un unico
 trattamento. La validazione scientifica è giunta dagli studi condotti dall’Università di
 Padova, dove il macchinario è stato testato su alcune famiglie di batteri tra le più
 ostiche da eliminare. L’indagine ha dimostrato che il sanificatore è capace di
 abbattere oltre il 99,98% dei principali microrganismi contaminanti dell’acqua (in
              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
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particolare Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Candida albincans) e dell’aria. Il
macchinario ha anche il Marchio CE e la Certificazione ISO 9001. “Sany Water Plus è
uno strumento che può aiutare una struttura sanitaria a essere più sicura dal punto
di vista microbiologico, abbattendo drasticamente le occasioni di contagio, il rischio
di contrarre infezioni, così come la diffusione di malattie infettive. L’obiettivo è
proprio questo: prevenire e arginare la diffusione delle infezioni” spiega Vittorio
Hans Pinto, 35 anni, il creatore di questo sistema totalmente made in Italy. “Il
Congresso AMIT di Milano è l’occasione per presentare i nostri dispositivi e
soprattutto le più recenti innovazioni tecnologiche”. Il Sany Water Plus è già
presente in molteplici strutture: oltre agli ospedali, si sta diffondendo molto anche
nelle ambulanze. Sanity System Srl è già presente in 20 Paesi, tra cui Stati Uniti,
Inghilterra, Irlanda, Spagna, Svezia, Emirati Arabi, Svizzera.           LOTTA AI SUPER
BATTERI NUOVA EMERGENZA – La resistenza agli antibiotici in Europa continua a
crescere, mentre i farmaci antimicrobici rischiano di diventare sempre meno efficaci
nel trattamento delle infezioni. Attualmente qualunque tipo di infezione, dalle più
banali come semplici infezioni cutanee o urinarie, a infezioni gravi, quali polmoniti e
sepsi, può essere causato da batteri antibiotico-resistenti. Sembra un paradosso, ma
anche una persona che non ha mai preso antibiotici corre il rischio di avere
un’infezione da batteri resistenti, soprattutto se si trova in ospedale o nelle altre
strutture di assistenza sanitaria. I batteri non conoscono frontiere e le stesse
resistenze che si trovano in Europa o negli Stati Uniti si possono evidenziare in
villaggi sperduti in Africa ed in America Latina, come dimostra chiaramente anche
un report dell’OMS. Nei Paesi dell’Unione europea si sono verificati 671.689 casi di
infezioni antibiotico-resistenti, a cui sono attribuibili 33.110 decessi soprattutto nei
bambini nei primi mesi di vita e negli anziani. In Italia, le infezioni colpiscono dal 5%
all’8% dei pazienti ricoverati, soprattutto quelli assistiti nei reparti di area critica. In
questo scenario emerge drammaticamente che il nostro Paese detiene il triste
primato di un terzo di tutti i decessi (pari a 10 mila morti) correlati all’antibiotico
resistenza rispetto al resto d’Europa.        LA COMUNITA’ SCIENTIFICA ALLEATA E
INTERESSATA – Proprio Milano nelle giornate di giovedì 14 e venerdì 15 marzo,
presso la Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, Piazzale Morandi, 2,
Vittorio Hans Pinto ha scelto di essere presente per illustrare alla comunità
scientifica la sua idea e il suo brevetto di comprovato successo. L’occasione è il VII
Congresso Internazionale AMIT, Argomenti di Malattie Infettive e Tropicali, nella due
giorni di approfondimento su batteri, patologie infettive e nuovi rimedi, con presenti
oltre trecento specialisti provenienti da tutta Italia e dall’estero. Obiettivo primario
del Congresso è la presentazione delle più significative novità nel campo delle
malattie infettive con particolare attenzione alla gestione delle patologie da batteri
multi resistenti (MDR). Non è comunque la prima occasione in cui il mondo
scientifico si interessa a questa innovazione, come dimostra la collaborazione con
l’ospedale di Salerno che va avanti da un paio d’anni e che ora ha effettuato un salto
di qualità: Sanity System si è infatti aggiudicata un importante bando. “La vittoria di
questa gara rappresenta un grosso passo in avanti per noi” dichiara Vittorio Hans
Pinto. “Da un uso di solo tre apparecchiature, il direttore sanitario ha deciso di
estendere questi servizi a tutti i reparti dell’ospedale. Auspichiamo che questa

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Media Monitoring per 15-03-2019 - Rassegna stampa del 15-03-2019 - Ruggi d'Aragona
operazione possa essere l’apripista per ulteriori progetti con altre strutture
ospedaliere. Salerno si è dimostrata molto aperta all’innovazione, molto attenta alla
cura del proprio personale e dei propri pazienti, cercando sul mercato lo strumento
più efficace per la sanificazione della propria struttura. Questa scelta lo rende un
pioniere nel settore ospedaliero per quanto riguarda la sanificazione perché ha
scelto una strada efficace e rispettosa dell’ambiente visto l’impatto zero”.

            Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
14/03/2019

                                                                                                                          EAV: € 398
                                                                                                                          Lettori: 2.000
                    Argomento: AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona

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       Nella lotta ai super batteri è l’ozono l’idea del nuovo
        dispositivo testato con successo anche in ospedale

 Sicuramente il lavaggio delle mani resta
 sempre il modo più efficace per ridurre le
 infezioni, fino al 50%. Tuttavia, si usano
 sempre più diversi presidi igienici e
 tecniche di sanificazione degli ambienti
 sanitari. La sanificazione tradizionale è a
 base di cloro: gli specialisti assicurano
 che resta importante e va mantenuta
 come routine, ma con l’aggravarsi del
 fenomeno dei super batteri diventa
 necessario un ulteriore passaggio con
 strumenti più efficaci. Tra le nuove tecnologie di sanificazione degli ambienti, specie
 dove sono stati ricoverati pazienti con infezioni da batteri come il Clostridium
 difficile o altri multi resistenti tipo Klebsiella pneumoniae, secondo molti studi
 internazionali può essere di grande utilità l’utilizzo dell’ozono. Le ricerche basate su
 tamponi ambientali in vari siti delle stanze di degenza (maniglie delle porte, bagni,
 telefoni, letti di degenza, ecc,) dove erano ricoverati pazienti colonizzati o con
 infezioni vere e proprie da batteri multi resistenti hanno infatti dimostrato un
 abbattimento della carica del 100%. di tali batteri che invece erano presenti prima
 della sanificazione. Queste tecnologie saranno un valido presidio nella grande lotta
 che ormai si sta combattendo su tutti i fronti contro l’antibiotico-resistenza. LA
 TECNOLOGIA MESSA A PUNTO – Il dispositivo Sany Water Plus di Sanity System è una
 macchina che mediante l’ozono elimina quasi il 100% di batteri, germi, virus, lieviti,
 muffe, funghi, spore, pollini e acari presenti in un ambiente. È già in commercio, ma
 la sua consacrazione a dispositivo di ausilio in ambito medico giunge proprio in
 occasione del Congresso AMIT – Argomenti di Malattie Infettive in corso a Milano, un
 consesso internazionale di primaria importanza nell’affrontare l’emergenza dei
 batteri multiresistenti. Le percentuali di abbattimento della carica microbica e di
 inattivazione dei virus di questo sistema si sono rivelate significative con un unico
 trattamento. La validazione scientifica è giunta dagli studi condotti dall’Università di
 Padova, dove il macchinario è stato testato su alcune famiglie di batteri tra le più
 ostiche da eliminare.L’indagine ha dimostrato che il sanificatore è capace di
 abbattere oltre il 99,98% dei principali microrganismi contaminanti dell’acqua (in
 particolare Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Candida albincans) e dell’aria. Il
 macchinario ha anche il Marchio CE e la Certificazione ISO 9001. “Sany Water Plus è

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uno strumento che può aiutare una struttura sanitaria a essere più sicura dal punto
di vista microbiologico, abbattendo drasticamente le occasioni di contagio, il rischio
di contrarre infezioni, così come la diffusione di malattie infettive. L’obiettivo è
proprio questo: prevenire e arginare la diffusione delle infezioni” spiega Vittorio
Hans Pinto, 35 anni, il creatore di questo sistema totalmente made in Italy. “Il
Congresso AMIT di Milano è l’occasione per presentare i nostri dispositivi e
soprattutto le più recenti innovazioni tecnologiche”. Il Sany Water Plus è già
presente in molteplici strutture: oltre agli ospedali, si sta diffondendo molto anche
nelle ambulanze. Sanity System Srl è già presente in 20 Paesi, tra cui Stati Uniti,
Inghilterra, Irlanda, Spagna, Svezia, Emirati Arabi, Svizzera. LOTTA AI SUPER
BATTERI NUOVA EMERGENZA – La resistenza agli antibiotici in Europa continua a
crescere, mentre i farmaci antimicrobici rischiano di diventare sempre meno efficaci
nel trattamento delle infezioni. Attualmente qualunque tipo di infezione, dalle più
banali come semplici infezioni cutanee o urinarie, a infezioni gravi, quali polmoniti e
sepsi, può essere causato da batteri antibiotico-resistenti. Sembra un paradosso, ma
anche una persona che non ha mai preso antibiotici corre il rischio di avere
un’infezione da batteri resistenti, soprattutto se si trova in ospedale o nelle altre
strutture di assistenza sanitaria. I batteri non conoscono frontiere e le stesse
resistenze che si trovano in Europa o negli Stati Uniti si possono evidenziare in
villaggi sperduti in Africa ed in America Latina, come dimostra chiaramente anche
un report dell’OMS. Nei Paesi dell’Unione europea si sono verificati 671.689 casi di
infezioni antibiotico-resistenti, a cui sono attribuibili 33.110 decessi soprattutto nei
bambini nei primi mesi di vita e negli anziani. In Italia, le infezioni colpiscono dal 5%
all’8% dei pazienti ricoverati, soprattutto quelli assistiti nei reparti di area critica. In
questo scenario emerge drammaticamente che il nostro Paese detiene il triste
primato di un terzo di tutti i decessi (pari a 10 mila morti) correlati all’antibiotico
resistenza rispetto al resto d’Europa. LA COMUNITA’ SCIENTIFICA ALLEATA E
INTERESSATA – Proprio Milano nelle giornate di giovedì 14 e venerdì 15 marzo,
presso la Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche, Piazzale Morandi, 2,
Vittorio Hans Pinto ha scelto di essere presente per illustrare alla comunità
scientifica la sua idea e il suo brevetto di comprovato successo. L’occasione è il VII
Congresso Internazionale AMIT, Argomenti di Malattie Infettive e Tropicali, nella due
giorni di approfondimento su batteri, patologie infettive e nuovi rimedi, con presenti
oltre trecento specialisti provenienti da tutta Italia e dall’estero. Obiettivo primario
del Congresso è la presentazione delle più significative novità nel campo delle
malattie infettive con particolare attenzione alla gestione delle patologie da batteri
multi resistenti (MDR). Non è comunque la prima occasione in cui il mondo
scientifico si interessa a questa innovazione, come dimostra la collaborazione con
l’ospedale di Salerno che va avanti da un paio d’anni e che ora ha effettuato un salto
di qualità: Sanity System si è infatti aggiudicata un importante bando. “La vittoria di
questa gara rappresenta un grosso passo in avanti per noi” dichiara Vittorio Hans
Pinto. “Da un uso di solo tre apparecchiature, il direttore sanitario ha deciso di
estendere questi servizi a tutti i reparti dell’ospedale. Auspichiamo che questa
operazione possa essere l’apripista per ulteriori progetti con altre strutture
ospedaliere. Salerno si è dimostrata molto aperta all’innovazione, molto attenta alla

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
cura del proprio personale e dei propri pazienti, cercando sul mercato lo strumento
più efficace per la sanificazione della propria struttura. Questa scelta lo rende un
pioniere nel settore ospedaliero per quanto riguarda la sanificazione perché ha
scelto una strada efficace e rispettosa dell’ambiente visto l’impatto zero”. L'articolo
Nella lotta ai super batteri è l’ozono l’idea del nuovo dispositivo testato con successo
anche in ospedale proviene da Agir - Agenzia Giornalistica Repubblica.

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019                                                                                                                Pagina 27
                                     Il Mattino (ed. Salerno)
                                                                                                                          EAV: € 3.080
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

             Medici del 118, corsi per colmare le carenze

 «L' iniziativa della Regione per i medici
 del 118 è un punto di svolta». Saluta con
 soddisfazione l' avvio dei corsi di
 formazione per i camici bianchi dell'
 emergenza territoriale, dove a Salerno
 ne mancano 80, il presidente dei medici
 di medicina generale Silvestro Scotti,
 che evidenzia come «il sistema sconti un
 doppio imbuto». «Quella dell' emergenza
 territoriale 118 è un' area con gravi
 carenze, ma di grande utilità per la
 popolazione spiega Per questo dovrebbe
 configurarsi come prima fondamentale
 esperienza per i medici che lo
 desiderano. Quello della medicina
 generale e quello del 118 devono essere
 sistemi separati, così che chi consegue l'
 idoneità nell' emergenza possa essere
 convenzionato a tempo indeterminato».
 Un punto di vista che può dare
 possibilità a medici già stabilizzati, «di
 ottenere un accesso privilegiato nella
 formazione post laurea». sa.ru. ©
 RIPRODUZIONE RISERVATA.

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15/03/2019                                                                                                                Pagina 23
                                           La Città di Salerno
                                  Argomento: Sanità Salerno e provincia

       Monitor e lettini elettrici in dono dalla Monte Pruno

 POLLA Grazie alla sensibilità della Banca
 Monte Pruno il reparto di neurologia
 dell'ospedale Luigi Curto si è dotato di
 due monitor multiparametrici e di
 altrettanti lettini elettrici destinati ai
 pazienti colpiti da ictus. «Ringrazio
 vivamente la Banca Monte Pruno e il suo
 direttore generale Michele Albanese ha
 dichiarato il dottor Pietro Greco ,
 dirigente del reparto di neurologia
 dell'ospedale      valdianese      -    per
 l'attenzione avuta per il reparto di
 Neurologia dell'ospedale di Polla anche a
 nome della mia equipe. Un grande gesto
 da parte di una Banca sempre attiva nel
 sociale e attenta ai bisogni di questa
 nostra collettività. Ne faremo buon uso,
 con la professionalità e l'umanità proprie
 di chi ha scelto di lavorare per i pazienti,
 di amarli ed abbracciarli». La Banca
 Monte Pruno da sempre, nell'ottica di
 quelle che sono le finalità del credito
 cooperativo, sostiene le iniziative finalizzate allo sviluppo dei territori in cui opera.
 «Per noi fare banca - ha sottolineato Michele Albanese - non significa solo fare utili. I
 risultati economici sono importanti ma non lo sono di meno anche i risultati etici e
 morali. Noi non siamo mai stati e mai saremo la banca dei numeri, noi siamo la
 banca della gente e per questo riteniamo essenziale mostrare la nostra gratitudine
 ai territori in cui operiamo attraverso azioni concrete finalizzate a migliorare le
 condizioni di chi ci vive». Albanese conclude sottolineando che «la donazione al
 reparto di neurologia, così come quella al reparto di urologia e la realizzazione della
 nuova cappella nel presidio ospedaliero vogliono essere un contributo al sostegno
 delle nostre strutture sanitarie in un periodo in cui per la sanità le parole all'ordine
 del giorno sono tagli e carenze». (e.c.)

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019                                                                                                                Pagina 14

                                                                                                                          EAV: € 880
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

    A Napoli il primo ambulatorio pubblico per danni da filler

 NAPOLI. La richiesta di filler, secondo
 dell' American Society of Plastic
 Surgeons, è aumentata dal 2000 del
 200%. Con questo anche le complicanze,
 per essersi affidati a medici non
 specializzati. Da quelle un po' più lievi,
 come gonfiori tardivi, bruciori, dolore e
 prurito, a quelle che lo sono meno e
 riguardano pazienti a cui sono stati
 iniettati filler permanenti, ossia non
 riassorbibili, molto utilizzati una decina
 di anni fa, che possono portare a noduli,
 granulomi e necrosi. A Napoli, da
 qualche mese, è nato il primo
 ambulatorio      convenzionato     con    il
 Servizio sanitario nazionale per diagnosi
 e cura delle complicanze da filler per il
 volto. L' iniziativa, promossa dall'
 Azienda ospedaliera universitaria "Luigi
 Vanvitelli" di Napoli, è parte della Uoc di
 Chirurgia Maxillo-Facciale diretta dal
 professor Gianpaolo Tartaro, revisore dei
 conti universitario della Società italiana
 di     Chirurgia     maxillo-facciale.    L'
 ambulatorio è gestito dal professor Raffaele Rauso, past president della Fime,
 società di medicina estetica accreditata al ministero della Salute. L' ambulatorio ha
 aperto i battenti ad ottobre 2018 e riceve pazienti che provengono da tutto il Sud
 Italia. «Il nostro obiettivo è quella di essere un punto di riferimento il Paese -
 evidenzia Rauso -. Le complicanze meno gravi si manifestano con gonfiori tardivi,
 bruciori, dolore e prurito, mentre i danni peggiori riguardano i pazienti a cui sono
 stati iniettati filler permanenti, non riassorbibili, che possono portare a noduli,
 granulomi e necrosi. In que sti casi l' unica soluzione passa per la sala operatoria. Il
 silicone liquido, che è vietato per legge, nonché altre sostanze come metacrilato, gel
 di poliacrilammide, o sostanze di varia natura non a carattere medico, come gli olii
 per il corpo, causano problemi anche a distanza di molti anni: rimuoverli
 chirurgicamente è possibile, ma pochissimi medici eseguono questo tipo di
 intervento per le complessità». Per prenotare è possibile chiamare il numero del Cup
 800.177780.
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15/03/2019                                                                                                               Pagina 29

                                                                                                                         EAV: € 7.714
                                                                                                                         Lettori: 133.364
                                         Argomento: Sanità Campania

   «Formiche a San Giovanni Bosco il primo assalto frutto del
                         degrado»

 IL CASO Ettore Mautone Formiche in
 rianimazione al San Giovanni Bosco:
 sono stati riconosciuti non colpevoli, né
 responsabili - dunque non sanzionabili
 per contestazioni e addebiti - con
 archiviazione         del      procedimento
 disciplinare, i tre infermieri e due medici,
 dipendenti della Asl Napoli 1, impiegati
 nell' ospedale della Doganella e deferiti
 al Consiglio di disciplina all' inizio dello
 scorso gennaio all' indomani del primo
 avvistamento di formiche nel reparto di
 Rianimazione. I funzionari della Asl che
 hanno istruito la pratica, verificati i fatti,
 raccolti i documenti e le testimonianze
 col conforto di una relazione del servizio
 ispettivo centrale della Asl, hanno
 riconosciuto il corretto comportamento
 del personale. I sanitari di turno nel
 reparto - quando furono avvistate le
 formiche in rianimazione, con un singolo
 esemplare che aveva raggiunto il volto
 di un paziente - erano intenti a misurare
 la glicemia di un paziente e subito dopo
 notarono la presenza di alcune formiche sulle lenzuola alla presenza di familiari del
 paziente. Formiche che furono prontamente rimosse, il paziente lavato e le lenzuola
 cambiate. Allertati i coordinatori medici e infermieri, la colonia di insetti fu
 individuata provenire da una delle bocchette di aerazione e diffusa lungo i
 battiscopa. Cruciale la testimonianza della moglie del paziente che ha riportato il
 corretto comportamento degli infermieri di turno e dei medici successivamente
 accorsi. IL VERBALE Dal verbale del Consiglio di disciplina che ha archiviato la
 pratica si evince anche che la presenza delle formiche fosse da ritenere compatibile
 con le lacune strutturali e le carenze igienico sanitarie evidenziate più volte in
 precedenti sopralluoghi dell' ufficio tecnico. Si parla in particolare «di rischio
 costante e concreto» della possibilità di avvistare formiche. Premesse che
 rendevano «altamente probabile» la presenza delle formiche. Abbastanza per

             Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
procedere all' archiviazione degli addebiti. Dopo questo primo procedimento per il
personale della rianimazione resta ora in piedi quello avviato a fine gennaio dopo la
denuncia dell' ex manager Mario Forlenza su cui indaga la Procura. In questo caso è
agli atti la testimonianza del primario della rianimazione che ha segnalato l' ostacolo
ad intervenire per bonificare la rianimazione. Una versione che però incrocia il
precedente episodio ora archiviato. Ombre tuttavia permangono su tutta la vicenda
relativamente al successivo reperimento, sugli armadietti del personale, di cibo,
zucchero e altre derrate sparse senza cautela. Quadro compatibile almeno con un
comportamento non collaborativo rispetto al processo di bonifica lungo e complesso
e ancora in corso. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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15/03/2019                                                                                                                Pagina 7

                                                                                                                          EAV: € 629
                                                                                                                          Lettori: 29.750
                                          Argomento: Sanità Campania

                   Cittadini in fuga dalla sanità Campana

 NAPOLI (Mar. Pao.) - Il nuovo record
 negativo della Campania per quanto
 riguarda la sanità e la salute parla di una
 buona fetta di cittadini che preferisce
 curarsi al Nord per 'sicurezza'. Un record
 sicuramente negativo anche se non per
 forza collegato alla capacità dei nostri
 ospedali pubblici. Ma il dato è eloquente.
 "Adesso vantiamo anche il record più
 doloroso: quello dei migranti per non
 morire di sanità in Campania. Il 16 % dei
 campani affetti da gravi malattie deve
 fuggire, soprattutto in Lombardia, per
 affrontare chemioterapie e interventi
 chirurgici. Quasi uno su sei preferisce il
 viaggio della speranza. Con la Regione di
 Vincenzo De Luca che versa 302 milioni
 di euro l' anno ad amministrazioni
 regionali del Nord, ben più ricche, per
 coprire quelle spese sanitarie: siamo il
 fanalino di coda. Del resto, da noi si
 rischia la morte: la Campania registra il
 doppio di morti materne rispetto al resto
 del Paese. Numeri da far accapponare la
 pelle. Eppure i medici preparati e le
 strutture all' avanguardia non mancano. Si tratta solo di farle funzionare al meglio,
 mettere i nostri professionisti in condizione di lavorare! A casa la giunta degli ignavi,
 liberiamoci di questi amministratori incompetenti", è il duro attacco del vice
 coordinatore della Campania e presidente dell' associazione Nord e Sud Severino
 Nappi. Che la sanità in Campania sia in profonda sofferenza lo dicono i fatti e la
 realtà. Non intervenire sarebbe assurdo.

              Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso
15/03/2019                                                                                                                Pagina 27
                                  Il Mattino (ed. Benevento)
                                                                                                                          EAV: € 7.912
                                                                                                                          Lettori: 133.364
                                          Argomento: Sanità Campania

    Distretti Asl, individuate le zone carenti Pediatri di base,
                        emergenza superata

 PROVINCIA Luella De Ciampis L' Asl di
 Benevento prende atto della presenza di
 zone carenti di assistenza primaria e
 continuità assistenziale nelle diverse
 sedi distrettuali. In seguito alle relazioni
 annuali prodotte dai direttori dei distretti
 sanitari è stata evidenziata la carenza di
 tre unità di Medicina generale nel
 distretto di Montesarchio, per Sant'
 Agata de' Goti, Frasso Telesino e Tocco
 Caudio, e di dieci unità per la continuità
 assistenziale, ex guardia medica, nei
 distretti di Benevento, Montesarchio e
 Alto Sannio Fortore. Per la continuità
 assistenziale, la carenza riguarda il
 distretto di Benevento per una unità;
 quello di Montesarchio, per due unità,
 una a Montesarchio e l' altra a Frasso
 Telesino; invece, nel distretto Alto
 Sannio Fortore, i comuni di San Marco
 dei Cavoti, Baselice e Montefalcone sono
 carenti ognuno per una unità e Circello
 per quattro. Per i pediatri di libera scelta,
 non è stata individuata nessuna zona
 carente, dopo la recente nomina del pediatra di base per l' ambito territoriale di San
 Giorgio del Sannio, che comprende dieci comuni e che a ottobre, in seguito alla
 segnalazione del sindaco di Apice, avvenuta ad aprile, era stata riconosciuta zona
 carente. L' Asl ha già proceduto all' assegnazione degli incarichi a tempo
 indeterminato nelle zone carenti di continuità assistenziale a Nicola Ciarleglio,
 Antonella Parente, Emilio Iorio, e Anna Maria Marenna, destinati rispettivamente
 presso i presidi di Circello e Baselice nel distretto Alto Sannio Fortore, di Frasso
 Telesino nel distretto di Montesarchio e di Solopaca nel distretto di Telese Terme.
 Tuttavia, dovranno essere reclutati altri sei medici per coprire il fabbisogno delle
 restanti zone carenti. Una necessità imprescindibile soprattutto per le aree interne,
 lontane dai presidi ospedalieri, in quanto le ex guardie mediche garantiscono
 prestazioni domiciliari e territoriali, che hanno il carattere dell' urgenza, nelle ore

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notturne dei giorni feriali e nelle 24 ore dei giorni festivi, oltre alla prescrizione di
farmaci, che trovano applicazione per una terapia d' urgenza. Il riconoscimento delle
zone carenti consente all' azienda di ricorrere la graduatoria dei medici di base e di
quelli della continuità assistenziale e di reintegrarli in tempi brevi, evitando
disservizi. E infatti nelle sedi distrettuali che non sono zone carenti il numero dei
medici è quello previsto dalla legge. Quindi se in due comuni, distanti l' uno dall'
altro, ma appartenenti allo stesso distretto, ci sono 4 medici con lo studio solo in uno
dei due, il comune senza medico non può essere considerato zona carente, perché
entrambi rientrano nello stesso ambito distrettuale. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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15/03/2019                                                                                                                Pagina 4
                                           La Città di Salerno
                                          Argomento: Sanità Campania

                    Fondi per la ricerca Escluso il Pascale

 NAPOLI L'Istituto Pascale escluso dai
 finanziamenti complessivi per 5 milioni
 di euro destinati dal Ministero della
 Salute agli istituti di ricerca italiani
 (Irccs) per lo sviluppo del'Immunoterapia
 sperimentale delle Car-T (la nuova
 frontiera dell'immunoterapia dei tumori).
 La notizia, trapelata nella serata di ieri è
 stata un'autentica mazzata per la sanità
 campana, ed in particolare per il Pascale,
 uno dei centri di eccellenza nazionali e
 internazionali per lo studio e la ricerca
 sui tumori. «Apprendiamo con stupore
 l'esclusione di una delle principali e più
 importanti istituzioni scientifiche come il
 Pascale     di   Napoli    dai   piani    di
 finanziamento del Ministero - ha
 commentato        il   governatore     della
 Campania, Vincenzo De Luca - Ci
 auguriamo che la decisione sia frutto di
 una disattenzione. Facciamo appello
 dunque al ministero perché l'Istituto
 Pascale sia ricompreso nella ripartizione dei fondi». Il presidente nella sua nota
 riconferma «l'impegno della Regione Campania per la ricerca, e in particolare quella
 oncologica, che vede il Pascale tra le istituzioni scientifiche d'eccellenza in Italia e
 nel mondo ». Il Pascale, infatti, è il maggiore Istituto di ricerca Oncologico del
 Mezzogiorno ed è centro di riferimento per la rete oncologica nazionale e regionale.
 L'Istituto si occupa prevalentemente di ricerca clinica, e di ricerca applicata nel
 campo biomedico e in quello dell'organizzazione e gestione dei servizi sanitari,
 occupandosi nel contempo delle problematiche più ampie del paziente oncologico,
 che vanno dall'assistenza psicologica ai problemi nutrizionali, alla terapia del dolore,
 alle cure palliative in genere, fino alle fasi più delicate della malattia. Una struttura
 sanitaria dunque di eccellenza che si era candidata ai fondi per la ricerca
 sperimentale delle Car-T. Le cellule, o linfociti, T sono, infatti, le più potenti cellule
 killer (citotossiche) del sistema immunitario. Attraverso sofisticate tecniche di
 bioingegneria genetica, l'introduzione all'interno del codice genetico dei linfociti T
 del gene che codifica per un Car rende i medesimi in grado di legarsi a una molecola
 espressa sulla superficie della cellula tumorale e, pertanto, di determinarne il
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riconoscimento quale bersaglio da aggredire. Una volta legata la cellula maligna, il
Car induce l'attivazione dell'arsenale citotossico della cellula T che, infine, induce la
morte della cellula tumorale. Le tensioni col Ministero. La grana del Pascale arriva
alla vigila della decisione del Governo di confermare o meno il Commissariamento
della sanità campana. E, soprattutto, a chi affidare, nel caso, il ruolo di commissario
visto che, con la nuova normativa, c'è una incompatibilità di fatto tra il ruolo di
presidente di Regione e quello di commissario della Sanità. Una norma che De Luca
ritiene ingiusta, tanto da aver affidato alla Corte Costituzionale la decisione finale. Il
piano ospedaliero. Altro motivo di scontro col ministro cinquestelle Giulia Grilo è il
piano inviato dalla Regione per l'edilizia sanitaria in Campania, che prevede
investimenti per quasi 1,1 miliardi, di cui circa 400 milioni di eurodestinati al
Salernitano. Si tratta in sostanza della terza fase del programma di interventi per cui
il governatore- commissario ha chiesto al ministro Grillo lo sblocco dei fondi previsti
dalla finanziaria 1988 per l'ammodernamento strutturale e tecnologico degli edifici:
il 95% è a carico dello Stato e il resto lo paga la Regione. Il programma è stato
approvato col decreto commissariale del 20 dicembre Per la Macro- Area della
provincia di Salerno, il nuovo piano prevede 276 posti letto in più, passando da
3.553 a 3.807 (3,52 posti per mille abitanti). Di questi, un incremento di 73 posti
letto è per il presidio di Scafati (le discipline interessate sono Ortopedia e
Traumatologia con 22 posti, Chirurgia Generale con 16 posti e Lungodegenza con 16
posti; un aumento di 68 posti è per l'ospedale San Luca di Vallo della Lucania.
L'intervento più oneroso è per la nuova sede del San Giovanni di Dio e Ruggi
d'Aragona a Salerno, polo di eccellenza ospedaliero e delle attività didattiche e di
ricerca, integrato con l'Università (716 posti letto). Il costo è di 330 milioni. (re.cro.)
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15/03/2019                                                                                                                   Pagina 4

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                                                                                                                             Lettori: 29.750
                                             Argomento: Sanità Campania

 La Regione: ricerca, il Pascale tenuto fuori dai finanziamenti
 Roberto Russo
 Ciarambino: «Falso, è stato inserito
 nonostante la richiesta tardiva» NAPOLI
 A lanciare l' allarme è il governatore
 della Regione Campania in persona. Con
 una nota Vincenzo De Luca denuncia la
 circostanza che l' Ircss Pascale sarebbe
 stato tenuto fuori dall' assegnazione di
 cinque milioni di euro per lo sviluppo
 dell' immunoterapia sperimentale, una
 nuova cura contro i tumori. I fondi
 dovevano essere erogati dal ministero
 della Salute, invece, secondo Palazzo
 Santa Lucia, il più importante centro di
 ricerca e cura oncologico del Sud risulta
 escluso dall' elenco. «In relazione al
 decreto del Ministero della Salute dell'
 11 marzo 2019 - scrive De Luca - che
 finanzia con 5 milioni di euro gli istituti di
 ricerca italiani (IRCCS) per lo sviluppo
 dell' Immunoterapia sperimentale delle
 CAR-T      (la   nuova    frontiera     dell'
 immunoterapia dei tumori), apprendiamo
 con stupore l' esclusione di uno dei
 principali e più importanti istituzioni scientifiche come il Pascale di Napoli». Poi il
 commento: «Ci auguriamo che la decisione sia frutto di una disattenzione. Facciamo
 appello dunque al Ministero perché l' Istituto Pascale sia ricompreso nella
 ripartizione dei fondi». La nuova terapia al Pascale viene portata avanti da Paolo
 Ascierto, direttore di oncologia medica e terapia sperimentale. Anni di studi hanno
 dimostrato che le Car-T cell (chimeric antigen receptor T-cell) possono costituire una
 realtà terapeutica in alcune neoplasie ematologiche, come la leucemia linfatica
 acuta. In serata però arriva una nota della consigliera regionale pentastellata Valeria
 Ciarambino che smentisce l' allarme: «De Luca, che accusa di distrazione il
 Ministero, mostra evidenti segni di dissociazione. Da commissario alla sanità
 campana infatti dovrebbe sapere benissimo che il Pascale è assolutamente incluso
 nel progetto nazionale per lo sviluppo dell' immunoterapia. Nel decreto ministeriale
 sono menzionati solo gli IRCSS capofila del progetto e il Pascale non lo è. Va anche
 detto che il Pascale ha presentato in ritardo la documentazione. Nonostante questo
 il Ministero della Salute ha scelto ugualmente di inserirlo nel progetto, dimostrando
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ancora una volta massima attenzione per la sanità campana e di questo ringrazio il
ministro Giulia Grillo. De Luca piuttosto spiegasse, nel suo ruolo di commissario alla
sanità, perché la Campania è sempre in ritardo nella presentazione di tutti gli atti di
programmazione sulla sanità».

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15/03/2019                                                                                                                    Pagina 2

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                                                                                                                              Lettori: 133.364
                                              Argomento: Sanità Campania

  Salasso nelle corsie campane 2.500 medici pronti a lasciare
 Ettore Mautone
 I NUMERI Tra pensionamenti per limiti di
 età e fuoriuscite calcolate in base ai
 requisiti di quota 100 è la sanità, il
 settore del pubblico impiego, ad essere
 maggiormente a rischio di sostenibilità
 nell' applicazione delle nuove norme in
 vigore da qui ai prossimi tre anni. Corsie
 che rischiano di svuotarsi e ambulatori a
 corto di rincalzi soprattutto nelle regioni,
 come la Campania, che già pagano
 pegno per il lungo blocco del turn-over
 conseguente al decennale Piano di
 rientro. Un quadro in cui la penuria di
 medici di famiglia (convenzionati e non
 dipendenti) rappresenta un capitolo
 diverso dello spopolamento della sanità.
 EMORRAGIA IN CAMPANIA In Campania
 all' emorragia, calcolata negli ultimi due
 lustri in circa 15 mila unità di varie
 qualifiche, rischia ora di sovrapporsi un
 salasso che diventerebbe esiziale per la
 tenuta di un sistema esangue e non
 tamponabile con i nuovi ingressi. «In
 base a un nostro calcolo in Campania
 sono in totale circa 2.500 i medici che hanno i requisiti per richiedere l' applicazione
 del pensionamento con quota 100 da qui ai prossimi tre anni - avverte Antono De
 Falco a capo della Confederazione medici ospedalieri - a fronte di circa 25 mila che
 hanno tali requisiti in Italia. Un dato che peraltro si aggiunge a quello della
 fisiologica conclusione del percorso di lavoro per raggiunti limiti di età in una regione
 che ha un' elevata età media dei dirigenti. L' unico freno è rappresentato dal divieto
 di svolgere attività privata dopo la pensione con quota 100. Se però a ciò
 contrapponiamo la pressoché totale impossibilità per alcune figure professionali
 (come i medici di pronto soccorso) di avere un' attività privata e la preoccupante
 difficoltà di reclutamento in questa e nelle discipline affini, si comprende come l'
 effetto distorsivo dei quota 100 potrebbe ripercuotersi in maniera devastante sulla
 tenuta delle già precarie, soprattutto al Sud, reti dell' emergenza urgenza».
 SALASSO A NAPOLI 2 Nella Asl Napoli 1 sono in tutto 130 i camici bianchi, tra medici
 e altre figure di varie qualifiche che potrebbero fuoriuscire dai ruoli. Tra essi i medici
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