Unione della Romagna Faentina - venerdì, 22 maggio 2020
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Unione della Romagna Faentina venerdì, 22 maggio 2020 Prime Pagine 22/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 22/05/2020 22/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 22/05/2020 22/05/2020 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 22/05/2020 22/05/2020 Italia Oggi 7 Prima pagina del 22/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 22/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 8 Prima pagina 22/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 9 «Nuovo Pronto soccorso, piove già dentro» 22/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 11 'Priorità alla scuola' domani in piazza 22/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 12 Centri estivi, bando per i gestori. «E intanto mappiamo gli spazi» 22/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 14 Il ritorno degli ambulanti: «Pronti a ripartire» 22/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 16 «Trasferimenti e ingressi da rivedere» 22/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 17 Boom di test sierologici Uno su dieci è positivo 22/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 19 «Primo contagio a marzo, tre su sette non ce l' hanno fatta» Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 22/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30 21 «La Curia dia gratis l' ex Seminario, e lo Stato paghi le spese» 22/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30 MICHELE DONATI 23 Si cercano spazi per i centri estivi L' assessora Sangiorgi: «Ripensare la scuola e renderla migliore» 22/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 24 Marradi e Palazzuolo: via libera agli spostamenti verso il Faentino 22/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 25 Addio a Maria Chiara Turci, economista e docente universitaria 22/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 26 Manuela Rontini visita le Terme di Riolo dopo la riapertura 22/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3 27 Case al mare ora è boom di richieste Si torna a credere in un'estate normale
22/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 13 28 Gli uffici della questura riaprono al pubblico ma senza code 22/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 19 29 Anche Greta Brunelli ha deciso di restare a Faenza 22/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26 30 FAENZA Stampa Locale 22/05/2020 La Repubblica (ed. Bologna) Pagina 5 31 La scuola domani torna in piazza "A settembre tutti in classe" Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 22/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 6 33 La Ue approva gli aiuti regionali alle aziende 22/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 6 34 Scuole e strade via libera a 1,3 miliardi di lavori 22/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 7 35 Comuni, procedure espropriative da settembre 22/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 12 Gianni Trovati 37 Zone rosse, caos Comuni esclusi dai fondi 22/05/2020 Italia Oggi Pagina 35 PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO 39 Pioggia di fondi sugli enti locali 22/05/2020 Italia Oggi Pagina 36 SERGIO TROVATO 42 Bar e ristoranti, esenzioni Tosap e Cosap a effetto ritardato 22/05/2020 Italia Oggi Pagina 36 MATTEO BARBERO 44 Tanti aiuti ma con il contagocce 22/05/2020 Italia Oggi Pagina 37 46 P.a., rientro limitato in ufficio 22/05/2020 Italia Oggi Pagina 39 48 Emilia-Romagna, 8,7 mln per scuole senza amianto 22/05/2020 Italia Oggi Pagina 39 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI 49 Enti locali, fondi per lo sport 22/05/2020 Italia Oggi Pagina 39 51 Il Lazio stanzia 2,5 milioni per i mini-enti
[ § 1 § ] venerdì 22 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] venerdì 22 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] venerdì 22 maggio 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] venerdì 22 maggio 2020 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 8 8 0 2 3 1 § ] venerdì 22 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Prima pagina Faenza Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 8 8 0 2 0 2 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Nuovo Pronto soccorso, piove già dentro» Interrogazione del consigliere regionale Andrea Liverani alla giunta Bonaccini: «Sette milioni di investimenti e si segnalano già diversi disagi» Il taglio del nastro e i lavori di ricucitura. A pochi mesi dall' inaugurazione del nuovo Pronto soccorso di Faenza la pioggia avrebbe già fatto capolino negli interni dell' ospedale: a denunciarlo è il consigliere regionale Andrea Liverani che sul tema ha depositato un' interrogazione alla giunta guidata dal presidente Bonaccini. «Ammontano a oltre sette milioni gli investimenti per i lavori di ristrutturazione del Pronto soccorso dell' ospedale di Faenza, ma in alcuni ambulatori piove già dentro. I nuovi locali - accusa Liverani - erano stati aperti al pubblico lo scorso novembre, in piena campagna elettorale, dal presidente della Regione Stefano Bonaccini, ma appaiono già in parte inutilizzabili, in particolare le stanze riservate alle emergenze». È lì che si sarebbero verificati i disagi maggiori, stando a quanto Liverani è riuscito a documentare. «Molti utenti hanno inoltre segnalato la presenza quasi quotidiana di elettricisti e idraulici, alle prese con interventi continui per sopperire alle falle di una ristrutturazione molto costosa e che pare essersi dimostrata non all' altezza». La cerimonia di inaugurazione del Pronto soccorso raccolse anche a suo tempo critiche bipartisan per quelli che da alcuni furono giudicati toni eccessivamente trionfalistici - il nuovo Pronto soccorso rappresentava effettivamente un notevole motivo di soddisfazione per la città, ma l' ospedale di Faenza era pur sempre reduce da anni di dure battaglie per la salvaguardia dei reparti di Pediatria e Ginecologia - al punto da essere seguita nell' arco di pochi giorni dalle dimissioni del presidente della commissione Sanità di palazzo Manfredi Massimiliano Penazzi. Liverani nella sua interrogazione ricorda come l' ospedale degli Infermi non serva solo il bacino di Faenza e dei cinque comuni limitrofi, ma funga da presidio sanitario anche per cittadini che risiedono nelle province di Forlì- Cesena e Firenze, nello specifico per chi vive nei territori di Modigliana, Tredozio, Marradi e Palazzuolo sul Senio. «Quello che è stato notato dagli utenti del Pronto soccorso è un disagio evidente per le circa 100mila persone cui è destinata questa importante struttura sanitaria». Sono passate appena poche settimane dal crollo che investì una palazzina dell' Ausl non lontana dall' ospedale: la parte superiore della struttura, dove erano in corso dei lavori di rifacimento, rovinò su se stessa, invadendo sale e uffici, dove calcinacci e altri materiali erano andati ad accumularsi sopra scrivanie e sedie, in quel momento fortunatamente non occupate da nessun dipendente dell' Ausl. Liverani segnala infine come al momento gli utenti si trovino ad affrontare anche altri disagi: «Il parcheggio esterno alla struttura ospedaliera è tuttora solo in parte utilizzabile, perché ancora incompleto». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 8 8 0 2 0 2 § ] venerdì 22 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il consigliere leghista chiede che sia messa in campo al più presto una soluzione definitiva per il problema. Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 8 8 0 2 0 8 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) FAENZA 'Priorità alla scuola' domani in piazza Manifestazione alle 15.30: il Comitato chiede il rientro a settembre Domani alle 15.30 il comitato 'Priorità alla scuola' ha organizzato manifestazioni in sedici piazze di altrettante città italiane, tra cui piazza del Popolo a Faenza, per chiedere il rientro a scuola a settembre perché «la 'didattica a distanza' è la didattica dell' emergenza» e «non è possibile proporla come soluzione per il nuovo anno scolastico 20/21». Il Comitato chiede anche al Governo «più insegnanti, assunzione precari e precarie, più personale Ata, più scuole, più spazi (ovvero rendere agibili le strutture esistenti e costruirne di nuove, temporanee, sostenibili e utilizzare spazi dismessi), più educazione all' aperto, più risorse per la scuola pubblica». Un' iniziativa che segue la lettera-appello firmata da 85 mila persone inviata lo scorso 18 aprile al ministro dell' Istruzione Lucia Azzolina. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 8 8 0 2 0 6 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Centri estivi, bando per i gestori. «E intanto mappiamo gli spazi» Faenza, l' assessore all' Infanzia Simona Sangiorgi al lavoro in vista dell' 8 giugno: «In attesa del protocollo regionale» Uno dei temi che sta maggiormente tenendo in apprensione le famiglie dopo il lockdown è l' incertezza sulle modalità di apertura dei centri ricreativi estivi, i Cre, offerti da società sportive, cooperative e altri soggetti, dove lasciare i figli, dalla mattina fino al pomeriggio. Si tratta di strutture accreditate alle quali le famiglie con componenti che lavorano, nel periodo estivo, guardano con grande interesse. A Faenza sono ben 33 Cre che hanno operato lo scorso anno e che accolgono centinaia di bambini dai 3 ai 13 anni, tenendoli impegnati con giochi e momenti dedicati alla didattica e tanto altro. In questa fase, per il distanziamento sociale a cui tutti siamo tenuti, le linee guida per l' operatività di questi centri dovranno essere riformulate dalla Regione. Fino ad allora, chi lavora e ha figli che non possono rimanere soli in casa o andare da parenti è in stato di preallarme. Le incertezze sono tante ma ci sono anche alcuni paletti fissi. Di certo al momento si sa che le attività potranno iniziare dall' 8 giugno, anche se i nuovi regolamenti sono attesi la prossima settimana. Intanto è stato chiarito il rapporto numerico educatore-bambini. Per i piccoli dai 3 ai 5 anni sarà di un educatore ogni 5 bambini; per la fascia 6-11 anni, di 1 ogni 7 e per quella dai 12 ai 17 anni di 1 a 10. Tra i nodi da sciogliere c' è invece la possibilità di concedere spazi pubblici e le modalità di funzionamento dei Cre in aree chiuse. «Dalla regione - spiega l' assessore di riferimento, Simona Sangiorgi - ci è stato assicurato che entro la prossima settimana verrà emanato il protocollo regionale per regolamentare le attività dei centri estivi e chiarire tutta una serie di aspetti organizzativi e procedurali per l' accoglienza, la gestione dei bambini e l' organizzazione delle varie attività. Per quel che ci riguarda ci stiamo muovendo per farci trovare pronti. Abbiamo infatti messo a punto un tavolo di lavoro che sta stilando una mappa degli spazi che potremmo mettere a disposizione ai centri estivi». Nel frattempo l' Unione ha pubblicato 'Conciliazione vita-lavoro', un bando per i gestori. Gli interessati possono chiedere di aderire all' iniziativa, dando la possibilità alle famiglie di accedere al 'bonus Cre', come avviene da due anni. Il progetto europeo prevede un contributo fino a 336 euro per le famiglie con reddito Isee fino a 28mila euro nelle quali entrambi i genitori (o uno solo in caso di famiglie monogenitoriali) siano occupati e, per venire incontro alle famiglie visto che il protocollo regionale verrà reso noto la prossima settimana, è stato deciso di allungare i termini di scadenza al 5 giugno. «Nel tavolo di lavoro, per concedere spazi ai centri estivi - conclude l' assessore Sangiorgi -, si farà una riflessione anche per cercare di dare una mano alle scuole, sperando che aprano a settembre». Contestualmente a questa fase il Servizio infanzia, nel quale operano una coordinatrice pedagogica Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 8 8 0 2 0 6 § ] venerdì 22 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) e una psicologa, è a disposizione per consulenze rivolte alle famiglie e ai servizi per riuscire ad accompagnare genitori e piccoli in un periodo complesso, affrontando dubbi, difficoltà e situazioni critiche. Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 8 8 0 2 0 7 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il ritorno degli ambulanti: «Pronti a ripartire» Faenza, mercato ieri in piazza del Popolo e in quella delle Erbe. «Ma per ora non vediamo tanta voglia di fare acquisti» Dopo bar, ristoranti, parrucchieri e altre attività fisse, anche i mercati all' aperto dei settori non legati all' alimentare hanno potuto ricominciare. A Faenza ieri è stato il primo giorno di mercato che è tornato in piazza del Popolo e in quella delle Erbe dopo 71 giorni, una boccata d' ossigeno per gli ambulanti che ogni giorno macinano centinaia di chilometri per poter vendere nelle piazze della Romagna. Oltre al mantenimento della distanza interpersonale c' è l' obbligo delle mascherine per i clienti e anche dei guanti per i commercianti. Nella piazza principale si accede dalla corsia centrale. Qui sembra che non ci sia una particolare disposizione per i banchi, mentre in piazza Martiri le piazzole degli ambulanti di frutta e verdura sono state diradate, probabilmente temendo assembramenti in proporzione al numero di postazioni. A dare una mano agli agenti della polizia locale anche alcuni volontari delle associazioni. «Primo giorno dopo il fermo - racconta Raffaella Maggi di Cesena che, assieme al marito Alfredo e alla figlia Raffaella, porta avanti un banco di calze e vestiti da donna -. Lavoriamo dal 1979 e, da allora, avevamo preso solo tre giorni di ferie. Non ci era mai capitato non lavorare per così tanto tempo». Dopo la ripresa c' è chi è intimorito per il futuro. «Per noi - dice Fabio Giorgetti di Forlì, che gestisce un banco di accessori da donna - è il secondo giorno di mercato. Si riparte ma non vediamo tanta voglia di spendere. La merce che avevamo ordinato prima della chiusura l' abbiamo dovuta pagare subito senza poterla poi vendere, creandoci non pochi problemi». Tra gli storici frequentatori del mercato di Faenza c' è Mauro Solaroli, con quasi 60 anni di attività alle spalle. Poca la voglia di parlare e l' unico commento che si lascia sfuggire è: «Questo è un disastro». In piazza delle Erbe, tra i tanti produttori Roberta Bombardini propone piante. Lei, come altri colleghi, sottolinea quanto «ci sia stata poca comunicazione per segnalare il ritorno dei banchi di frutta e verdura da piazzale Pancrazi a quello delle Erbe». In piazza del Popolo Raja Hassan è molto noto per il suo ricchissimo banco di accessori per la telefonia: «Abito a Ravenna e per oltre due mesi sono stato fermo; senza lavorare non ho potuto pagare affitti e bollette e ho dovuto chiedere alla mia proprietaria di casa di concederci del tempo per farci ripartire». «È come se fosse il mio primo giorno di lavoro - dice invece Ivano Paci di Rimini - eppure sono 25 anni che vendo al mercato». Altro commerciante storico del mercato di Faenza è Marino Bambieri. «Per noi che abbiamo abbigliamento e accessori da uno - spiega - il fermo è stato devastante, anche Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 8 8 0 2 0 7 § ] venerdì 22 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) perché il grosso del fatturato lo realizziamo proprio in primavera, in occasione di cresime, comunioni e matrimoni. Non vedo una grande voglia di spendere, anche perché in un momento come questo chi avrebbe voglia di rifarsi il guardaroba?». Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 8 8 0 2 0 4 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) CONFESERCENTI «Trasferimenti e ingressi da rivedere» La responsabile Chiara Venturi fa il punto sulle nuove regole «Siamo soddisfatti che si sia potuto ricominciare a vivere una parte importante del commercio della città; è una bella sensazione poter tornare al mercato» dice Chiara Venturi, responsabile di Confesercenti Faenza. « R i s p e t t o a l l a m o d a l i t à d i i n g r e s s o c o n t i n g e n t a t o , l e associazioni del commercio ambulante - continua Venturi - non erano d' accordo perché quella imposta, con ingresso solo da alcuni punti, porta a una gestione complicata. Altra criticità, a nostro parere, è la decisione di trasferire alcuni ambulanti di piazza Martiri, avvicinandoli verso il palazzo del Podestà perché quell' area risulta già adeguata ad assicurare il corretto distanziamento sia dei banchi che della clientela». «Infine - conclude Venturi - chiediamo di tornare all' orario di chiusura normale, alle 14 anziché alle 13.30». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 8 8 0 2 0 5 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Boom di test sierologici Uno su dieci è positivo Più di 150 persone sottoposte ogni giorno, la percentuale di chi ha incontrato il virus è alta. La buona notizia è che nella totalità dei casi sono guariti di Sara Servadei Oltre 150 persone sottoposte al test ogni giorno tra privati cittadini e aziende, e il 10% di loro ha incontrato il virus senza saperlo. I primi risultati degli esami sierologici del poliambulatorio Saba a Ravenna mostrano che il virus non ha raggiunto quell' immunità di gregge di cui tanto si è discusso, ma si è comunque diffuso - come c' era da aspettarsi - oltre i numeri ufficiali dei contagi, tra asintomatici mai sottoposti al tampone perché ignari di essere venuti a contatto col Covid- 19. I primi risultati del poliambulatorio Saba, però, portano anche una buona notizia: tutte le positività riscontrate sono relative a malattie del passato, e nessuna del presente. In pratica, quel 10% di contagiati sono in realtà persone che sono state malate e sono anche guarite, mentre finora nessuno è risultato tuttora contagioso. «Non abbiamo trovato positivi Igm, ossia le immunoglobuline che si attivano quando un agente entra nel nostro organismo - spiega Angelo Imolesi, fondatore del poliambulatorio Saba -. I cittadini hanno risposto in tanti a ciò che la Regione ha proposto loro volontariamente, attraverso la richiesta del medico di base». Il test è infatti accessibile solo dietro prescrizione medica nei laboratori analisi privati autorizzati dalla Regione (tra cui, nella nostra provincia, il Saba e il Synlab Med di Faenza), che utilizzano i modelli di test e le regole rigorose stabilite dalla Regione stessa. Per quanto riguarda i privati cittadini, «stiamo eseguendo in media tra i 70 e gli 80 test al giorno - prosegue Imolesi -. C' è anche chi si rivolge a noi da fuori provincia, e per loro l' Ausl ci ha indicato a quali strutture del loro territorio indirizzare i cittadini positivi. La maggior parte dei richiedenti sono però ravennati. Ora anche la reperibilità dei test si è normalizzata: possiamo accedere ai magazzini delle aziende che li producono. I cittadini hanno a disposizione 2 ambulatori qui da noi, e il referto normalmente arriva in un giorno o in un giorno e mezzo». Oltre ai privati, anche le aziende si stanno mobilitando per sottoporre i loro dipendenti al test. Il poliambulatorio Saba, che è specializzato nella medicina del lavoro, in questi giorni sta andando direttamente nelle sedi delle ditte con infermieri e unità mobili. «Eseguiamo circa tra i 70 e gli 80 test al giorno anche nelle imprese - aggiunge Imolesi -. Si sono rivolte a noi realtà di più settori diversi. Andare noi nelle sedi, e non il contrario, permette alle aziende di risparmiare concretamente manodopera e denaro: i dipendenti non devono prendersi delle giornate a casa, fermando il lavoro, ma a rotazione interrompono per pochi minuti quello che stanno facendo e vengono nell' unità mobile. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 8 8 0 2 0 5 § ] venerdì 22 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) In questo modo la produttività dell' impresa non ne risente». Imolesi non è sorpreso nel trovare il 10% dei cittadini positivi e guariti. «Non sono tanti nel complesso, è quello che ci aspettavamo perché Ravenna non è mai stata una zona rossa. Probabilmente a Lodi, Piacenza ma anche a Milano le percentuali sono maggiori». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 8 8 0 2 0 3 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il focolaio a Villa Madre Teresa «Primo contagio a marzo, tre su sette non ce l' hanno fatta» Parla il presidente della casa famiglia di Faenza: «Ora il focolaio è spento e gli ospiti guariti. Pensiamo sia entrato tramite un famigliare» Diversi ospiti malati, tre purtroppo non ce l' hanno fatta. È la cronaca di quanto accadde a marzo nella casa famiglia privata Villa Madre Teresa di Faenza, lungo l' Emilia, fuori dalla città andando verso Forlì. Solo recentemente il caso è emerso, ora che il focolaio si è spento e i malati sono guariti: «Si sono contagiati sette dei nostri ospiti, e tre purtroppo sono morti - precisa Sergio Mutalipassi, presidente della cooperativa Formulassistenza e responsabile della struttura privata -, e non nove come si è detto nei giorni scorsi». Quando i primi contagi? «Il primo tampone è stato fatto all' inizio del mese di marzo, i successivi a scaglioni. Inizialmente c' era un solo ospite con la diagnosi del virus». I tamponi sono stati ripetuti più volte? «Tre volte, dopo che sono emerse altre persone con la febbre. Sono stati controllati tutti, e sono emersi diversi asintomatici: sette ospiti contagiati in tutto. Gli ultimi tamponi hanno appurato la guarigione di quattro ospiti». Gli altri tre, purtroppo, non ce l' hanno fatta «No, anche se in un caso la persona non accusava i sintomi del Covid, ma aveva altre patologie molto severe. Sono state quelle la causa della morte. È stata classificata come Covid perché aveva ricevuto un esito positivo al tampone. Era una persona allettata che stava attendendo il trasferimento in un' altra struttura perché le sue condizioni erano troppo gravi per restare qui». H a detto che i primi casi sono stati all' inizio di marzo, quando ancora non avevamo un' idea chiara del virus come ora. Come vi siete accorti che qualcosa non andava? «È cominciato con una persona che aveva i sintomi e la febbre, poi anche altri si sono ammalati. Abbiamo subito fatto presente la situazione. Le tre persone che sono decedute sono state ricoverate in ospedale a Lugo». Come pensa che il virus sia entrato nella struttura? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 8 8 0 2 0 3 § ] venerdì 22 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Pensiamo tramite un famigliare. Qui finché si è potuto i parenti venivano tutti i giorni: abbracciavano e baciavano i loro cari, giocavano a carte E quando abbiamo chiuso il virus probabilmente era già qui. Ora i parenti ancora non possono accedere alla struttura, teniamo alta la guardia». Ci sono stati dei famigliari poi risultati positivi? «No, nessuno ha avuto sintomi e non sono stati sottoposti a tampone». Quando la struttura ha fermato le visite? «Il 9 marzo, dopo l' arrivo di direttive nazionali e regionali. Prima di allora non c' erano regole specifiche. Qualcuno ha fatto la scelta di chiudere prima di quella data, a posteriori hanno fatto bene». Ci sono stati contagi tra il personale? «No». È stato complesso per gli operatori gestire la situazione? «Assolutamente sì, questa cosa ha cambiato loro la vita. Ciò che ci ha aiutato è che la struttura ha molte stanze, così abbiamo messo gli ospiti ognuno nella propria camera, separato dagli altri». Ora come stanno i vostri ospiti? «Bene. Ne abbiamo sei, di cui quattro che sono stati positivi senza sintomi». Sara Servadei. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 8 8 0 2 1 0 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) ISTRUZIONE: MANIFESTAZIONE IN PIAZZA «La Curia dia gratis l' ex Seminario, e lo Stato paghi le spese» Il comitato Priorità alla scuola: «Per ripartire a settembre servono investimenti, assunzioni, edifici» FAENZA C' è anche Faenza, fin dalla prima ora, tra le 17 città italiane - fra le quali Milano, Bologna, Torino, Napoli, Firenze - in cui domani si manifesterà, in modo statico e nel rispetto delle normative di sicurezza, per chiedere un «piano serio di riapertura a settembre delle scuole in presenza e in continuità». A promuovere l' iniziativa il Comitato Priorità alla Scuola, nato in tempo di Coronavirus grazie a nove primi firmatari tra i quali l' insegnate di Lettere e filosofia al Liceo Torricelli Ballardini, Gloria Ghetti e la sua compagna di università Costanza Margiotta, di Firenze. In pochi giorni sono state raccolte oltre 85mila adesioni. Ne fanno parte insegnanti, studenti, genitori, educatori tutti insieme nelle piazze italiane. Nella città manfreda l' appuntamento è alle 15.30 in piazza del Popolo. A muovere il Comitato, le falle individuate nel sistema scolastico e le mancate risposte ministeriali. In evidenza nel manifesto emerge il pensiero di Gramsci "Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostrai ntelligenza".Tra i sostenitori anche il nipote della sorella di Gramsci, Luca Paulesu, il fumettista che ha realizzato l' illustrazione del manifesto. «L' istruzione - scrive il Movimento - è un diritto fondamentale costituzionale: la scuola deve poter riaprire in sicurezza, dando priorità alla didattica in presenza. A settembre, a ben sei mesi dalla chiusura, non si potrà più parlare di emergenza. La "didattica a distanza" non è possibile proporla come soluzione per il nuovo anno scolastico». La mobilitazione chiede al Governo più insegnanti, l' assunzione di precari, più personale Ata, più scuole, più spazi, ovvero rendere agibili e disponibili strutture esistenti, costruirne di nuove, temporanee, sostenibili e utilizzare spazi di smessi; più educazione all' aperto, più risorse per la scuola pubblica. «Il 18 aprile - afferma Gloria Ghetti - abbiamo scritto alla ministra Lucia Azzolina non ricevendo alcuna risposta, perciò ecco la mobilitazione. Né negli ultimi Decreti né nelle recenti dichiarazioni rilasciate emergono linee chiare sulle modalità di apertura a settembre». Così si chiede un piano concreto e non ibrido. «Non va bene procedere in modo graduale, come si sta facendo - aggiunge la professoressa -: occorre un progetto subito, che dia priorità alla scuola e non solo alle attività produttive e alla sanità; vogliamo sapere quanti soldi ci mettono, quanti insegnanti assumere per un anno, quali edifici adibire, quali modalità seguire: per la sanità i medici li hanno trovati da un giorno all' altro, occorre farlo anche per gli insegnanti e la scuola. La salute psichica Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 8 8 0 2 1 0 § ] venerdì 22 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) è importante come quella fisica. Se non saremo pronti ci saranno disagi relazionali, esistenziali e della personalità. I nostri studenti sono in profondo affanno». In evidenza i necessari investimenti in edilizia scolastica per creare gli spazi: «Ci sono siti che possono essere riconvertiti: a Faenza penso all' ex Seminario, la Curia, se vuole fare qualcosa, lo dia gratis e lo Stato paghi le spese: poi chiediamo di fruire di spazi aperti, più didattica all' esterno. La scuola va ripensata, perché poi ci possono essere altri virus, ma occorre farlo adesso». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 8 8 0 2 1 8 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Si cercano spazi per i centri estivi L' assessora Sangiorgi: «Ripensare la scuola e renderla migliore» La prossima settimana dovrebbe arrivare il protocollo regionale che regolamenta i Cre MICHELE DONATI FAENZA Un anno scolastico dimezzato, i problemi per studenti e insegnanti legati alla didattica a distanza, le difficoltà delle famiglie e le incertezze sul ritorno in classe a settembre: l' emergenza pandemica ha colto la scuola pubblica di sorpresa e rischia di trascinarla in una crisi ancora più profonda di quella provocata dai tagli operati negli anni da diversi governi. Mentre si attende che il Ministero prenda decisioni chiare e li neari, a Faenza come nel resto della Regione ci si prepara all' apertura dei centri estivi, che per tanti bambini e ragazzi rappresenteranno la prima possibilità di ritorno alla vita sociale dopo mesi: «Le indicazioni regionali - spiega Simona Sangiorgi, assessora alle politiche educative e giovanili - specificano che si potrà partire con le attività dei centri estivi dall' 8 giugno. Entro la prossima settimana verrà emanato un protocollo regionale per regolamentarle e chiarire una serie di aspetti organizzativi e procedurali. Appena lo riceveremo contatteremo i gestori per fornire informazioni e chiarire dubbi». Intanto è già emersa la probabile entità del rapporto numerico educatore -bambini: dai 3 ai 5 anni si parla di un educatore ogni 5 bambini, per la fascia 6-11 anni si prevede un educatore ogni sette, mentre per la fascia 12-17 anni ci sarà un educatore ogni 10 ragazzi. Più complesso risulta invece il processo per trovare gli spazi idonei: «C' è un tavolo di lavoro che sta mappando gli spazi che il Comune può mettere a disposizione dei gestori dei centri estivi - prosegue Sangiorgi - perché vogliamo renderci parte attiva nel facilitare le loro progettualità e l' individuazione dei luoghi possibili». L' Unione della Romagna Faentina ha inoltre pubblicato il bando del progetto Conciliazione vita -lavoro aperto ai gestori dei centri, in modo che possano accreditarsi e rendere così possibile alle famiglie frequentanti l' accesso al bonus Cre: la scadenza del bando è stata fissata al 5 giugno. Il lavoro di individuazione degli spazi per i centri estivi anticipa la riflessione sulla ripresa dell' anno scolastico a settembre, quando saranno necessarie modalità didattiche compatibili con il conte nimento del virus ma anche con una concezione sostenibile della scuola, ad esempio evitando il sovraffollamento delle classi: «Dare priorità alla scuola - conclude Sangiorgi - non significa semplicemente riaprirla e ristabilire tutto come se nulla fosse. Significa cogliere questo momento di difficoltà come occasione per ripensare la scuola e renderla migliore a partire dall' innovazione didattica e da gruppi classe più ridotti». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 8 8 0 2 1 5 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) ACCORDO FRA SINDACI, PROVINCE E PREFETTI Marradi e Palazzuolo: via libera agli spostamenti verso il Faentino L' intesa riguarda i due comuni toscani e quelli dell' intera Unione. Si era venuta a creare una situazione paradossale: intere famiglie separate a pochi chilometri di distanza FAENZA Si allentano le maglie delle restrizioni agli spostamenti imposte dall' emergenza Coronavirus, e ora ci si potrà muovere fra comuni limitrofi appartenenti a Regioni diverse, ma con alcune limitazioni. Già nelle ordinanze emesse dalla Regione Toscana e dalla Regione Emilia-Romagna entrate in vigore il 18 maggio, era prevista la possibilità di "sconfinare"-non oltre la provincia o ilcomune confinante-da parte di residenti in province o comuni collocati al confine, previa però comunicazione congiunta ai prefetti competenti da parte dei presidenti delle Regioni, dei presidenti delle Province o dei sindaci dei Comuni tra loro confinanti. Così il presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, e il sindaco della Città Metropolitana di Firenze, Dario Nardella - insieme ai sindaci dei Comuni di Solarolo, Castelbolognese, Brisighella, Riolo Terme, Casola Valsenio, Marradi e Palazzuolo sul Senio - hanno scritto ai prefetti di Ravenna e Firenze comunicando di ammettere gli spostamenti degli abitanti dei comuni confinanti delle due province. I casi della provincia di Ravenna riguardano solo territori della collina faentina. Sono quindi consentiti lo spostamento dei cittadini dei comuni di Marradi e di Palazzuolo sul Senio da e verso i territori dei comuni di Faenza, Casola Valsenio, Riolo Terme, Brisighella, Solarolo e Castelbolognese; lo spostamento dei cittadini del comune di Caso la Valsenio da e verso il territorio del comune di Palazzuolo sul Senio; lo spostamento dei cittadini del comune di Brisighella da e verso il territorio dei comuni di Marradi e di Palazzuolo sul Senio. «Si tratta di una decisione congiunta di assoluto buon senso - commenta de Pascale-, a partire dal fatto che storicamente e socialmente i comuni confinanti delle province di Ravenna e Firenze condividono relazioni quotidiane e profonde, che vanno al di là dei semplici confini amministrativi». Nelle zone a cavallo fra il confine fra Emilia Romagna e Toscana si era venuta a creare una situazione paradossale: intere famiglie separate, figli, nipoti, fratelli, fidanzati, bloccati senza potersi recare a pochi chilometri di distanza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 8 8 0 2 1 1 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Addio a Maria Chiara Turci, economista e docente universitaria Ha insegnato per oltre 20 anni alla Sapienza di Roma, fu consulente del Governo Prodi RIOLO TERME Lunedì 4 maggio si è spenta Maria Chiara Turci, figlia del dottore Francesco e di Daura Flamigni Turci (professoressa di lettere alle scuole medie per poi diventare preside fino alla pensione). Maria Chiara lascia il fratello Giovanni e la sorella Maria Clelia. Maria Chiara Turci era andata in pensione pochi anni fa dopo essere stata in servizio per oltre 20 anni nel Dipartimento di Studi Geoeconomici, statistici, storici e linguistici per l' analisi regionale - poi divenuto Dipartimento Memotef -alla Sapienza di Roma. Si è distinta come studiosa e per la passione con la quale si è dedicata all' insegnamento, oltre che per il rapporto che sapeva costruire con gli studenti. Nel Maria Chiara Turci la Facoltà ha insegnato Statistica economica e Statistica aziendale, nel tempo, a diverse migliaia di studenti. «Soprattutto ne ricordiamo il tratto gentile, discreto, la sensibilità - ricorda il comunicato della stessa università -; ma anche la schiettezza e passione con la quale manifestava la necessità che fossero migliorati i servizi offerti agli studenti, oppure l' amarezza per la parte degli studenti che non si impegnavano abbastanza negli studi. Dentro la sua vasta cultura, aveva avuto mo do di calare i suoi studi scientifici in svariati campi della demografia, dell' economia e della sociologia. È stata fondatrice e direttrice del Comitato Pari opportunità di Sapienza Università di Roma». Intorno ai suoi interessi di ricerca applicata aveva costruito una rete relazionale con istituzioni pubbliche e con centri di ricerca. Testimonianze di cordoglio sono giunte alla famiglia da parte di colleghi di altre università, e dagli amici dell' Eni dove Maria Chiara ha lavorato nel servizio studi per oltre un decennio, arrivando ad essere una delle prime dirigenti. Responsabile della Pianificazione economica coi Paesi dell' Est, carica lasciata per seguire da vicino la mamma malata. La sua grande cultura le ha riservato anche la soddisfazione di essere nello staff del ministro degli Esteri Andreatta nel governo Prodi. Numerosissime le pubblicazioni con la casa editrice Il Mulino di Bologna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 8 8 0 2 1 4 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Manuela Rontini visita le Terme di Riolo dopo la riapertura La consigliera regionale faentina è presidente della Commissione Politiche economiche RIOLO TERME A pochi giorni dalla riapertura delle Terme di Riolo, questa mattina sarà in visita allo stabilimento Manuela Rontini, presidente della Commissione Politiche economiche dell' Assemblea regionale dell' Emilia Romagna, accompagnata dal sindaco di Riolo Alfonso Nicolardi. «Le Terme di Riolo, nel pieno rispetto delle normative vigenti - esordisce il dottor Andrea Flamigni, direttore Sanitario - hanno riaperto lunedì 18 maggio rispettando il rigido protocollo emanato dalla Fondazione Forst e le linee guida per le strutture sanitarie accreditate e convenzionate con il Servizio sanitario nazionale». «Ricevere la visita del consigliere Rontini -prosegue Flamigni - è un vero piacere visto il difficile momento che sta attraversando il comparto termale, fortemente penalizzato dalla pandemia Covid-19. I centri termali sono organizzati seguendo i requisiti delle strutture sanitarie e da sempre erogano trattamenti preventivi e curativi a migliaia di assistiti in convenzione con il Servizio sanitario nazionale; le cure termali sono presenti nei Lea (livelli essenziali di assistenza)». «Le Terme di Riolo e il Grand Hotel - tiene infine a sottolineare il direttore sanitario - impiegano complessivamente nei periodi di alta stagione circa 80 dipendenti, generando un notevole indotto sul territorio». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 8 8 0 2 1 6 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Case al mare ora è boom di richieste Si torna a credere in un'estate normale Il turismo mostra segnali di risveglio. A un giorno dall' apertura ufficiale della stagione balneare, tornano di moda le case al mare. «Fino a dieci giorni fa non avevamo neanche una conferma-spiega Tommaso (il nome è di fantasia), un residente nei lidi ravennati che ogni anno affitta oltre quindici appartamenti sui lidi ravennati -,oggi ci troviamo con la maggior parte delle unità prenotate per tutto il mese di giugno. In poche settimane è cresciuta la fiducia. Tornano da noi clienti abituali, che nei momenti più incerti, a marzo e aprile, ci avevano fatto capire che avrebbero potuto rinunciare. Avevamo quasi messo a monte la stagione, poi il clima è cambiato. In giugno avremo famiglie che arrivano da varie zone dell' Emilia Romagna, per luglio e agosto invece c' è ancora molta incertezza. Probabilmente le persone che eravamo abituati a ospitare dal Piemonte, dalla Lombardia e dal Veneto attendono ulteriori sviluppi prima di dare la conferma dei periodi già prenotati». LA NOVITA': LA CERTIFICAZIONE DI AMBIENTI SANIFICATI Non solo i turisti vogliono sentirsi sicuri, ma anche chi li accoglie si mette al riparo da possibili colpi di coda della pandemia. Tommaso spiega che non vuole sorprese: «Desideriamo che i nostri ospiti si sentano tranquilli e contemporaneamente vogliamo tutelarci per ogni eventualità. Per cui abbiamo individuato una ditta di sanificazione che interverrà ogni volta che l'appartamento sarà occupato da una nuova famiglia. Userà il perossido di idrogeno che disinfetta alla perfezione. All'arrivo dei nostri villeggianti presenteremo un certificato che testimonia il trattamento. È una spesa aggiuntiva da sostenere, ma siamo certi che è una scelta che verrà ripagata. La gente desidera sicurezza e noi garantiremo un ambiente pulito e senza rischi. Provvederemo anche a sanificare gli ambienti comuni con un vaporizzatore che abbiamo appena acquistato. Ogni giorno lasceremo un avviso in cui viene indicato il luogo sanificato e l'ora in cui si è volta l'operazione. Un'estate speciale richiede attenzioni speciali». AUMENTANO ANCHE LE RICERCHE PER ACQUISTO CASE NEI LIDI Francesco Celli, dell' agenzia Ritmo di Punta Marina, conferma il forte appeal degli appartamenti al mare. «Registriamo un forte movimento per i mesi di luglio e agosto per gli affitti delle case sui lidi - dice -. Gli ultimi giorni stanno restituendo fiducia alle persone. C'è voglia di maree anche un crescente interesse per l' acquisto di unità immobiliari. Una richiesta comune riguarda il giardino. Sarà perché le settimane di lockdown ci hanno seriamente provati, ma le persone vogliono sempre di più case con giardino. Quindi è un periodo in cui lavoriamo intensamente, le principali richieste per l' acquisto arrivano da Ravenna e il suo forese, da Faenza e dal Lughese». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 8 8 0 2 1 3 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 13 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Gli uffici della questura riaprono al pubblico ma senza code Ecco gli orari e le modalità per usufruire dei servizi come permesso di soggiorno RAVENNA Lunedì 25 maggio la questura e i commissariati di Lugo e Faenza riaprono al pubblico gli sportelli dell' ufficio Immigrazione. Per la consegna dei permessi di soggiorno elettronici, nella prima fase si procederà alla consegna dei permessi di soggiorno elettronici a tutti coloro che hanno già ricevuto, tramite sms da parte di Poste Italiane, un appuntamento per il ritiro. Questi appuntamenti, pertanto, saranno anticipati dal 25 maggio. Gli appuntamenti per chi ha presentato istanza di rilascio o rinnovo di permesso di soggiorno presso gli sportelli di Poste Italiane riprenderanno invece a decorrere dal 16 giugno secondo l' ordine e l' orario di convocazione già ricevuto tramite sms. Gli appuntamenti già accordati per ogni giovedì mattina e relativi alle tipologie di permessi di soggiorno non prenotabili tramite kit postale ma direttamente agli sportelli, riprenderanno da giovedì 18 giugno, seguendo l' ordine cronologico dei precedenti appuntamenti rinviati a causa dell' emergenza sanitaria. Tutti gli o r a r i e i s e r v i z i s o n o c o n s u l t a b i l i a l s i t o https://questure.poliziadistato.it/it/Ravenna. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 8 8 0 2 1 2 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 19 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) BASKET A2 DONNE Anche Greta Brunelli ha deciso di restare a Faenza FAENZA L' E-Work ha due nuove certezze. La prima si chiama Greta Brunelli, che ha appena firmato il rinnovo. La guardia laziale, rinforzo tope miglior marcatrice dell' ultima stagione manfreda, ha scelto con convinzione di proseguire la sua avventura in Romagna. La vasta e fortunata militanza in A2, impreziosita dalle esperienze in A1 con Empoli e Vigarano, la proiettano ogni anno nel mirino di diverse società. «Ho deciso di rinnovare con Faenza per non voler finire una stagione così, per continuare un percorso e soprattutto per non lasciare quello che ho trovato in questa splendida realtà. Ho tanta voglia di ripartire, insieme a compagne, staff, dirigenti e tifosi». Dopo capitan Ballardini e con Caccoli out, Brunelli, classe' 90, è la giocatrice più esperta alla corte di Paolo Rossi. Oltre a quello di tiratrice, ha svolto molto bene anche il ruolo di "vice chioccia". La seconda certezza è la A2, visto che Faenza rifiuterà l' eventuale ripescaggio nel massimo campionato. G.M. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 8 8 0 2 1 7 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 26 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) FAENZA MIC Il portale di Mater Ceramica è attivo: frutto della collaborazione tra Confindustria Ceramica, AiCC, Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e Centro Ceramico di Bologna. Una grande banca dati su tutto il mondo della ceramica italiana che per la prima volta riunisce insieme, in un unico luogo virtuale: designer, artisti, artigiani, ricercatori, musei, scuole e perfino l' industria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 8 8 0 2 0 9 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 5 La Repubblica (ed. Bologna) Stampa Locale La scuola domani torna in piazza "A settembre tutti in classe" Genitori mobilitati alle 15,30 sul Crescentone, a distanza di sicurezza, per chiedere la riapertura degli istituti E i sindacati vanno all' attacco: se le lezioni dovranno essere a piccoli gruppi serviranno più insegnanti Esasperati dal lockdown, i figli sofferenti, loro pure. I genitori chiedono una cosa sola: la riapertura in sicurezza delle scuole a settembre. Hanno scritto appelli, organizzato flashmob per ricordare che chiusi in casa c' erano dei bambini, raccolto firme e lanciato foto-petizioni nei social perché « senza scuola non si lavora » . Ora vanno in piazza. Sabato alle 15.30 anche papà e mamme di Bologna partecipano alla mobilitazione nazionale indetta dal comitato " Priorità alla scuola". Mentre scoppia in commissione comunale la polemica sulla didattica a distanza e i sindacati incalzano sugli organici: se si potrà ripartire con lezioni a piccoli gruppi ci sarà bisogno di più insegnanti, che al momento non ci sono. La mobilitazione dei genitori parte dal basso, coinvolge il mondo delle cooperative sociali che reclamano la riapertura dei nidi. E seguirà le regole anti-Covid. Mamme e papà si ritroveranno - non più di 50, pretende la questura sul Crescentone: distanziati, con mascherine, cartelli e lo striscione che cita Gramsci: « Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza » . Viste le limitazioni i promotori invitano a lasciare cartelloni anche davanti ad ogni scuola chiusa. È la rete Bessa, che aderisce con la consulta Cinnica e i comitati "Diritto alla scuola" e "La scuola a scuola", ad invitare a scrivere cartelloni con le condizioni per « la riconquista della scuola ». Davanti a 24 licei, tecnici e primarie sono già apparse le prime idee: evitare decisioni prese dall' alto, non lasciare indietro gli alunni disabili, più fondi per educatori e sostegno, stabilizzare i precari. Sul punto dei docenti si è aperta ieri la partita degli organici. Alla materna e alla primaria arriva il calo demografico: la ripartenza sarà rispettivamente con 311 e 719 bambini in meno. I posti da maestri non calano, così alle medie dove gli studenti saranno invece 261 in più. L' incognita saranno le superiori, dove gli studenti crescono di oltre 1.400. «Considerando che la riapertura avrà bisogno di più personale e che i concorsi non faranno in tempo a far diminuire i precari, siamo molto preoccupati. E poi sul sostegno avremo cento alunni in più e nove posti in meno: così non va» osserva Susi Bagni della Flc-Cgil. Intanto i consiglieri Pd attaccano l' ufficio, secondo cui «la didattica a distanza è un successo » . La scuola va riaperta, insistono le famiglie. Uguali manifestazioni dei genitori si terranno contemporaneamente in regione anche nelle piazze di Faenza, Modena, Reggio Emilia. «La scuola lo è in presenza, insieme si cresce: il resto è un surrogato che può andare bene solo in emergenza. Una scuola che cura e si- Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 8 8 0 2 0 9 § ] venerdì 22 maggio 2020 La Repubblica (ed. Bologna) Stampa Locale cura: ci crediamo davvero, si può fare » , ricorda Cecilia Massaccio, voce del comitato "La scuola a scuola". « Bisogna lavorare adesso per riaprire in sicurezza a settembre, oltre che per la riapertura il prima possibile dei nidi. Se non riparte almeno l' Emilia...». - il. ve. © RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 8 8 0 2 2 5 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali SOSTEGNO PUBBLICO La Ue approva gli aiuti regionali alle aziende Il gruppo di interventi autorizzati dall' Antirust può valere fino a 9 miliardi Vale fino a 9 miliardi il piano italiano di aiuti pubblici alle aziende attraverso regioni, enti locali e camere di commercio che ha ottenuto ieri il via libera dell' Antitrust europeo. Il piano è quello negoziato nelle settimane scorse all' interno delle trattative sul nuovo Temporary Framework, e tradotto in norme puntuali in un gruppo di articoli del decreto 34 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di martedì (articoli dal 54 al 63). Secondo queste regole, regioni, province, comuni e camere di commercio possono sostenere con contributi diretti le aziende del loro territorio a patto di rispettare i limiti posti dalle norme Ue, che chiedono di non superare gli 800mila euro per la generalità dei settori, i 120mila euro per la pesca e i 100mila per l' agricoltura. In questo quadro, gli enti territoriali potranno concedere alle aziende in difficoltà sussidi a fondo perduto, garanzie sui prestiti, sugli interessi legati ai prestiti e anche aiuti diretti per evitare licenziamenti, in base alla scansione portata dalle modifiche al Temporary Framework. In particolare il sostegno pubblico potrà essere utilizzato per sostenere attività direttamente collegate all' emergenza, dalla produzione di dispositivi medici alla ricerca sul vaccino. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
[ § 1 5 8 8 0 2 2 8 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali STATO-REGIONI Scuole e strade via libera a 1,3 miliardi di lavori Scuole, per manutenzione ed efficientamento energetico 855 milioni Raggiunta l' intesa in Conferenza Stato-Regioni sul Dpcm che dà il via libera allo stanziamento di 855 milioni per il finanziamento di interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle scuole superiori di competenza di Province e Città metropolitane. Approvato in conferenza Stato-città ed autonomie locali anche il decreto che rende disponibili a province e città metropolitane delle regioni a statuto ordinario e delle Regioni Sardegna e Sicilia, circa 455 milioni di euro per programmi straordinari di manutenzione della rete viaria, da utilizzarsi dal 2019 al 2033. Nel complesso arriveranno 1,3 miliardi per i lavori di scuole e strade. «Abbiamo definito i criteri di riparto e adesso, attraverso un successivo decreto ministeriale, queste risorse potranno essere assegnate rapidamente e trasformarsi quanto prima in cantieri. Un' ottima notizia: i territori hanno bisogno di questi fondi per ripartire. E così facendo possiamo assicurare ai nostri studenti istituti sicuri strutturalmente e sostenibili». Così la Vice Ministra dell' Istruzione Anna Ascani. Le risorse verranno ripartite tra Province e Città metropolitane, tenendo conto del numero di studenti e del numero di edifici scolastici. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 34
[ § 1 5 8 8 0 2 2 0 § ] venerdì 22 maggio 2020 Pagina 7 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Enti locali. Da gennaio ha debuttato l' accertamento esecutivo nel comparto dei tributi Comuni, procedure espropriative da settembre Le norme del Dl Rilancio impattano in modo specifico anche sulla riscossione delle entrate comunali, in ragione delle peculiarità delle stesse. In proposito, si ricorda infatti che i Comuni non sono obbligati a rivolgersi all' Ader per effettuare il recupero coattivo delle proprie entrate. Ai sensi dell' articolo 52, Dlgs 446/97, infatti, l' ente locale ha il potere di svolgere direttamente tale funzione oppure di affidarla a una società iscritta nell' albo dei soggetti abilitati. In tal caso, lo strumento di riscossione non è il ruolo, che resta una prerogativa dell' agente della riscossione, ma l' ingiunzione fiscale, di cui al Rd 639/1910. Per completezza, si segnala che, a decorrere dal primo gennaio di quest' anno, debutta l' accertamento esecutivo anche nel comparto dei tributi comunali. Qualora il Comune decida di affidare le operazioni di recupero all' ente pubblico di riscossione, occorre l' adozione di una apposita delibera consiliare. L' attività di riscossione coattiva tramite ingiunzione si svolge, in linea di principio, sulla base delle medesime regole stabilite nel titolo II del Dpr 602/73. Per i motivi esposti, i decreti dell' emergenza sono intervenuti per disciplinare proprio l' ipotesi in cui l' ente si avvale dell' ingiunzione fiscale e non del ruolo dell' agente della riscossione. La sospensione dei pagamenti dall' 8 marzo al 31 agosto, pertanto, vale anche con riferimento alle ingiunzioni «emesse dagli enti territoriali». La norma dimentica però il caso, non infrequente, in cui l' ingiunzione è emessa non dall' ente ma da una società privata, concessionaria del servizio. È evidente che si tratta di un errore di scrittura che tuttavia andrebbe corretto quanto prima. Durante tale periodo di tempo, dunque, non potranno essere emesse nuove ingiunzioni ma si ritiene sia possibile notificare i nuovi accertamenti esecutivi, che però non potranno dare innesco a procedure espropriative sino alla fine di agosto. La novità blocca anche i pagamenti delle dilazioni in corso con l' ente locale, derivanti da atti esecutivi notificati prima dell' 8 marzo scorso. Per ciò che concerne la sospensione dei pignoramenti presso terzi delle quote stipendiali è ugualmente disposto che essa operi anche per le entrate locali non affidate all' Ader. Al riguardo, si è tuttavia commesso l' errore opposto, riferendo la sospensione agli atti notificati dai privati concessionari, iscritti nell' albo di cui all' articolo 53, Dlgs 446/97, e non anche a quelli direttamente trasmessi dall' ente impositore. Anche in questo caso, però, sembra chiaro che l' interpretazione corretta è quella di ritenere inclusi nella moratoria anche gli enti territoriali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 35
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