Unione della Romagna Faentina - martedì, 17 marzo 2020
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Unione della Romagna Faentina martedì, 17 marzo 2020 Prime Pagine 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 17/03/2020 17/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 17/03/2020 17/03/2020 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 17/03/2020 17/03/2020 Italia Oggi 7 Prima pagina del 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 8 Focolaio palestra, 18 i contagiati Ma comprende anche i familiari 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 36 10 «Lotta al virus: il personale non basta mai» 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 38 12 Il cuore dei ravennati batte sempre più forte: pioggia di donazioni 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47 14 Prima pagina Faenza-Lugo 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47 Beppe Sangiorgi 15 L' antico rispetto per la sacralità del pane 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 16 Brisighella, il sindaco Pederzoli: «Fake news sul virus, identificata l' autrice» 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 17 Ben 640 controlli nel weekend: due denunciati 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 18 «Grazie ragazzi, non mollate»: uno striscione per il 118 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 19 Via Righi, chiusa l' isola ecologica Hera: «Evitiamo assembramenti» 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 20 «Costretti a spedire ricette mediche via mail» 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 22 Premio Sordi, finale in ottobre 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 61 23 Nel basket c' è chi pensa già alla prossima stagione 17/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 62 24 Una faentina tra le 'stelle' Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 17/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2 25 Altri 14 nuovi casi: 5 in palestra e uno nella clinica di Cotignola
17/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 5 MARIO SCARPONI 27 Faenza in lutto per Adriano «Gli volevamo tutti bene» Il ricordo di amici e famiglia 17/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6 ANDREA TARRONI 29 La corsa alla cassa integrazione per oltre 5mila lavoratori 17/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36 31 «Ancora c' è gente che non capisce e non resta a casa» 17/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36 33 Controllati negozi e i cittadini per strada 17/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36 34 Castello: stop agli accessi agli orti comunali e alla casa dell' acqua 17/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36 35 Stazioni ecologiche chiuse fino al 25 marzo 17/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 MICHELE DONATI 36 Raccolta di fondi per l' ospedale: obiettivo 5mila euro 17/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 FRANCESCO MORELLI 38 Momevi e Mostra Agricoltura rinviate e forse cancellate 17/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 29 39 "I live Mei": artisti emergenti in diretta Facebook 17/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 34 40 DA CASA A CASA: SERATA CON 18 ARTISTI Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 17/03/2020 Italia Oggi Pagina 38 PAGINA A CURA DI FRANCESCO CERISANO 41 Consigli e giunte in videocall 17/03/2020 Italia Oggi Pagina 38 44 Smart working obbligatorio per gli uffici della p.a. 17/03/2020 Italia Oggi Pagina 44 ALESSANDRA RICCIARDI E MARCO NOBILIO 46 Pc gratuito agli studenti poveri 17/03/2020 Italia Oggi Pagina 47 LETTERA FIRMATA 48 Con la didattica a distanza nessun obbligo di orario
[ § 1 § ] martedì 17 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] martedì 17 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] martedì 17 marzo 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] martedì 17 marzo 2020 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 5 6 3 0 2 4 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Focolaio palestra, 18 i contagiati Ma comprende anche i familiari La struttura è frequentata da persone tra i 50 e 60 anni. Ieri 14 nuovi casi in Provincia, nessuno da terapia intensiva. Sono 8 ravennati, un russiano e quattro faentini. Un altro positivo alla clinica di Cotignola Alcuni andavano in quella palestra, e altri hanno avuto contatti con chi la frequentava. Sta di fatto che ieri è salito a 18 il bilancio del 'cluster palestra', ovvero coloro che hanno contratto il virus a causa di legami diretti o indiretti con una struttura del territorio comunale di Ravenna, rimasta aperta fino a due settimane fa (è chiusa da lunedì 9), prima che le ordinanze governative imponessero di abbassare la saracinesca a tutte le attività di questo tipo. Ai 13 casi evidenziati nei giorni scorsi ieri se ne sono aggiunti altri 5. All' interno della struttura si svolgono diversi tipi di attività, ma soprattutto un corso di ginnastica dolce frequentato perlopiù da persone tra i 50 e i 60 anni: è proprio qui che si è diffuso il virus, che ora tra i malati conta anche alcuni figli e parenti dei primi casi riscontrati. Secondo le indagini epidemiologiche in atto a dare il via al contagio potrebbe essere stata un' istruttrice che tiene vari corsi e che si era recata a Milano a fine febbraio. I gestori della palestra hanno già provveduto a sanificare i locali, che comunque al momento sono chiusi al pubblico, come da ordinanza governativa. In totale ieri si sono registrati 14 nuovi casi nella provincia di Ravenna, per un totale di 114: si tratta di 7 uomini e 7 donne. Cinque avevano avuto contatti con la palestra in cui c' erano già stati dei casi, due hanno contratto il virus fuori provincia e 6 erano già in quarantena per la loro vicinanza a persone positive. Otto tra i nuovi casi sono in isolamento domiciliare e altri cinque sono ricoverati all' ospedale Santa Maria delle Croci, ma fortunatamente nessuno è così grave da necessitare della Terapia Intensiva. Infine un ultimo caso risultato positivo ieri è un paziente ricoverato al Maria Cecilia hospital di Cotignola: «La Direzione di Maria Cecilia Hospital di Cotignola, ospedale di alta specialità accreditato con il Servizio sanitario nazionale - si legge in una nota diramata ieri dalla struttura -, oggi, lunedì 16 marzo, informa che un paziente, sottoposto a tampone, è risultato positivo al CoViD-19. Le sue condizioni sono stabili e non si trova in Terapia Intensiva». Si tratta del decimo paziente (di cui due già dimessi) ricoverato nell' ospedale di Cotignola e risultato positivo al virus. Nei giorni scorsi i tamponi hanno rivelato che sono malati anche due medici e un operatore della stessa struttura, in isolamento domiciliare dall' inizio del mese. Tra i nuovi casi trovati ieri ci sono 8 ravennati, un russiano e quattro faentini. Su questi ultimi il sindaco Giovanni Malpezzi ha scritto su Facebook che «si tratta di una ragazza di 23 anni e di un uomo di 46 anni, entrambi in buone condizioni ma in isolamento domiciliare. Ad essi si aggiungono due persone, entrambe ottantenni, purtroppo ricoverate all' Ospedale di Ravenna, non in Terapia Intensiva. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 5 6 3 0 2 4 § ] martedì 17 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) I nuovi casi emersi parrebbero riconducibili in buona parte ad altri già identificati. Salgono così a 18 i cittadini risultati positivi al virus sul nostro territorio comunale, compresa la persona purtroppo deceduta all' Ospedale di Forlì. Considerato l' andamento epidemiologico, non posso che ribadire i rispetto delle misure di prevenzione disposte». Sara Servadei. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 5 6 3 0 2 1 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 36 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Lotta al virus: il personale non basta mai» Al Santa Maria delle Croci ci sono 38 posti creati appositamente fra Medicina d' urgenza, Pneumologia e Terapia intensiva +++Medicina d' urgenza, Pneumologia e Terapia Intensiva: tre reparti che si interfacciano, 38 posti letto nella provincia di Ravenna per il Coronavirus e un' equipe di operatori che lavora in situazioni delicate a livello sia medico che emotivo. Questi sono giorni di grande lavoro per l' ospedale di Ravenna, che affronta un' emergenza e si prepara al peggio. L' organizzazione è cruciale, e «la vera emergenza - come spiega anche Maurizio Fusari, direttore di Anestesia e Rianimazione -, è il personale. Man mano che il paziente si aggrava non occorre solo avere un posto letto e una macchina, ma soprattutto c' è bisogno di persone competenti che sappiano come trattarlo». Proprio per questo motivo «abbiamo organizzato stanze e letti in modo che pneumologi, anestesisti rianimatori e medici dell' urgenza possano, integrandosi, compensare lo scarso numero di medici. Si tratta di figure specialistiche purtroppo carenti a livello nazionale, e l' emergenza lo ha reso ancora più evidente. Ma il fatto è che non si sostituisce un uomo con una macchina». Attualmente l' Ausl ha messo a punto un grosso piano di assunzioni: «Sono state anticipate le lauree degli infermieri, ma questo non compensa gli anni di esperienza. Ciò che ci auspichiamo è che chi è qui da più tempo faccia da tutor ai nuovi arrivati». L' Ausl guarda poi agli specializzandi per potenziare il personale, e Fusari esclude la possibilità che possano tornare al lavoro persone in pensione: «Servono medici anche fisicamente abili nel sostenere turni di lavoro pesanti. Ringrazio le offerte dei colleghi in pensione, ma ciò di cui abbiamo bisogno ora sono i neospecialisti». Il tema del personale è legato a doppio filo con quello dei posti letto: attualmente ce ne sono 12 nella Terapia Intensiva di Ravenna, ed eventualmente altri 10 a Lugo e 8 a Faenza. «Il problema è il rapporto tra i pazienti, che è 10 a 1: per ognuno in Terapia Intensiva ce ne sono altri 10 con Covid negli altri reparti, non gravissimi ma seri al punto tale da non poter stare a casa. E allora 10 letti pieni in Terapia Intensiva significa altri 100 in Pneumologia e Infettivologia». Tornando al tema del personale, c' è anche la questione più emotiva. Un aspetto importante nel trattare pazienti in quarantena: «Normalmente alle 13 i medici parlano con i parenti delle condizioni dei pazienti - spiega Federico Baccarini, responsabile della struttura semplice della Terapia Intensiva di Ravenna -, ma ora non possono venire qui personalmente. Ci siamo fissati lo stesso orario per contattare telefonicamente tutti, e l' impatto emotivo è complesso e difficile. Devo dire che abbiamo trovato una correttezza esemplare da parte delle famiglie: sono tutti gentili, hanno capito i problemi dei loro cari. Alcuni telefonano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 5 6 3 0 2 1 § ] martedì 17 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) da lontano, e non c' è più la stretta di mano, lo sguardo negli occhi. L' impatto empatico ci manca. Per quanto riguarda i pazienti, la maggior parte sono sedati per ragioni cliniche». La malattia, per giunta, può protrarsi anche a lungo: «Difficile fare una stima, ogni paziente è diverso - prosegue Baccarini -. In generale servono tra le due e le tre settimane in Terapia Intensiva, ma una volta che il paziente respira autonomamente non è semplicemente pronto per andare a casa, ma finisce in altri reparti, come la Pneumologia. Il percorso è molto lungo». La Pneumologia è un reparto importante: proprio a causa dell' emergenza ha anticipato il proprio trasferimento, già in programma, da Lugo a Ravenna: «Siamo l' anello di collegamento che mancava tra Malattie Infettive e Terapia Intensiva - commenta Carlo Gurioli, direttore dell' Unità operativa di Pneumologia -. Nel giro di un giorno la Direzione medica ha riconvertito un intero reparto, e noi abbiamo portato qui al Santa Maria delle Croci tutti i medici e alcuni infermieri che prima lavoravano a Lugo e che erano i più specializzati nella ventilazione semi invasiva». I pazienti vengono trattati con tre tipi di farmaci principalmente: «Sono medicinali che hanno dimostrato efficacia su piccoli gruppi - prosegue Gurioli -, e finora la terapia di partenza si è dimostrata ben tollerata ed efficace». Oltre alle difficoltà legate al trasloco, il personale si è poi scontrato, come in tutti i reparti legati al Coronavirus, con le difficoltà delle pratiche anti-contagio. «Non ci si può avvicinare a cuor leggero a questi pazienti: c' è tutta una pratica che è stata messa a punto e condivisa. All' inizio sembrava una cosa quasi 'da film', ha lasciato tutti un po' impressionati, ma poi molto rapidamente si è capito ciò che si deve fare e, con le attenzioni dovute, si riesce a seguire adeguatamente i pazienti. Certo, una visita medica che normalmente impiega un' ora ora ne impiega tre, ma il personale sta facendo un ottimo lavoro senza risparmiarsi. È importante effettuare le manovre di vestizione e svestizione secondo una scaletta di priorità, e non in maniera frettolosa». Sara Servadei. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 5 6 3 0 2 5 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 38 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il cuore dei ravennati batte sempre più forte: pioggia di donazioni Tante le iniziative di solidarietà che stanno arrivando a sostegno dei presidi ospedalieri ravennati. Grazie alla generosità di aziende, associazioni e privati cittadini che si sono mobilitati per aiutare nella lotta all' emergenza legata al coronavirus, dopo che l' Eurocompany di Russi aveva fatto da apripista con 500mila euro. L' elenco è lunghissimo, e inizia con la ditta S.I.C.A. di Alfonsine che ha donato 50.000 euro di cui 30.000 a favore dell' ospedale di Ravenna e 20.000 all' ospedale di Lugo. Il Lions club Ravenna Bisanzio, presieduto da Andrea Salvotti ha donato 10.000 euro. La sezione provinciale dell' Ail di Ravenna con sede operativa presso l' unità operativa di Ematologia del Santa Maria delle Croci, ha donato 50mila euro all' Unità Operativa di infettivologia per l' acquisto di presìdi e attrezzature mediche dedicate in particolare ai pazienti oncoematologici che più degli altri sono ora in una situazione di rischio elevato a causa del loro già compromesso sistema immunitario, ma anche al personale del dipartimento di Oncoematologia. Naturalmente in caso di bisogno il servizio andrà a coprire anche altri presidi della Ausl della nostra provincia come Lugo e Faenza. La Conad - LO.AN.S di Loredana Corzani ha devoluto 6.000 euro a favore dell' unità operativa di Terapia intensiva del Santa Maria delle Croci, che ha ricevuto mille euro anche da 'Strenz i dent'. Inoltre il Gruppo sportivo 'Valsintria Festa del Cinghiale Zattaglia' ha devoluto mille euro al Pronto Soccorso. L' Ausl ringrazia Irene Fantini per la donazione di 50 euro, Nicoletta Marangoni per altri 30 euro, il signor Alessandro Christian Fanara che ha donato 100 euro sempre a sostegno dell' attività del Presidio Ospedaliero Ravenna e il ristorante Saporetti di Marina di Ravenna che sabato ha fatto giungere in ospedale il pranzo per gli operatori di diverse unità operative al lavoro, il Cral Ausl di Ravenna per aver donato diverse colazioni e alcune pizzerie della città per la cena consegnata agli operatori dei reparti del Presidio Ospedaliero di Ravenna. Si ricorda che per donare direttamente all' Ausl Romagna si possono utilizzare le seguenti coordinate bancarie: 'Azienda Usl della Romagna - Intesa San Paolo-Iban: IT34W0306913298100000300064 - Tesoreria Azienda Unità Sanitaria Locale della Tomagna', precisando nella causale una eventuale motivazione per la donazione, o utilizzare il modulo disponibile sul sito dell' Ausl e le modalità lì riportate. Chi invece intende attivare raccolte fondi, o le abbia già attivate è pregato di contattare l' Ausl utilizzando il seguente indirizzo di posta elettronica: donazioni@auslromagna.it al fine di coordinare il lavoro e di cercare di evitare truffe. A questo fine si precisa che l' Ausl non ha mai inviato, e non invia, persone al domicilio per richiedere donazioni per il Coronavirus nè per nient' altro. A Ravenna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 5 6 3 0 2 5 § ] martedì 17 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) si segnalano al momento la sottoscrizione di 'Falco Caponegro per ospedale di Ravenna' e la raccolta fondi 'Coronavirus, sosteniamo tutti insieme l' ospedale di Ravenna' realizzata da Ravenna Runners Club in collaborazione con l' Associazione A.L.I.Ce Ravenna ODV. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 5 6 3 0 4 2 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza-Lugo Prima pagina Faenza-Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 5 6 3 0 4 1 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) La storia L' antico rispetto per la sacralità del pane Beppe Sangiorgi Chi ha vissuto in campagna prima del boom economico, ha come ricordo d' infanzia, l' odore del pane appena sfornato. Come scrive Corrado Contoli in una poesia: «Um pe' d' avél incora sotta e' nés / chl' udor ch' l'è come un sentimènt, / che e' mond d' incù l' ha pérs». Cioè: «Mi pare di averlo ancora sotto il naso / quell' odore che è come un sentimento, / che il mondo di oggi ha perduto». E per ritrovarlo bisogna passare vicino ad un forno prima dell' alba, e quel profumo fa tornare in mente il rispetto per il pane. Non lo si tagliava, lo si spezzava, lo si portava alla bocca con la mano destra (la mano dell' angelo) e non si lasciavano cadere le briciole per non dover tornare, da morti, a raccoglierle con un cesto sfondo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 5 6 3 0 2 3 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Brisighella, il sindaco Pederzoli: «Fake news sul virus, identificata l' autrice» Il primo cittadino: «La donna sarà perseguita per procurato allarme» «Chiunque sia andato a mangiare il quel ristorante deve stare attento perché il figlio del ristoratore è stato contagiato da coronavirus». Era questo il messaggio diffuso da una donna e fatto 'girare' sulle chat di WhatsApp che aveva gettato la gente nello sconforto. La notizia era falsa e la donna, una 40enne faentina, individuata dai carabinieri di Brisighella, è stata denunciata per chi diffonde notizie false per le quali possa essere turbato l' ordine pubblico. Il tutto era iniziato venerdì 13 marzo, con un messaggio vocale che presto è diventato di dominio pubblico, con ovviamente le rimostranze del titolare del ristorante brisighellese per la cattiva pubblicità, che il sindaco, Massimiliano Pederzoli, era stato costretto a far pubblicare sulla pagina istituzionale del Comune una smentita. Ieri mattina, sempre Pederzoli, ha scritto che le forze dell' ordine hanno individuato l' autrice del falso messaggio. In pratica i carabinieri di Brisighella, proprio dalla voce e da un elemento particolare di questa, attraverso alcuni conoscenti sono andati a bussare alla sua abitazione. La donna alla vista delle divise è trasalita e sembra che candidamente abbia ammesso di essere stata lei, pensando di fare informazione, ad aver inciso il messaggio. La donna è stata denunciata per il reato di diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l' ordine pubblico che viene sanzionato con l' arresto fino a tre mesi o con l' ammenda fino a 309 euro. «Brisighella è una piccola comunità - spiega il sindaco Pederzoli -, con un' alta percentuale di anziani, e quel messaggio aveva gettato nello sconforto il titolare del ristorante e messo scompiglio in paese. Per fortuna i carabinieri e gli agenti della polizia locale sono risaliti all' autrice. Vorrei anche dire che i protocolli, nel caso in cui qualcuno dovesse essere colpito dal Covid-19 prevede che il primo cittadino sia tra i primi ad essere informato e quindi eventualmente sarei io a dover informare la popolazione». a.v. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 5 6 3 0 2 2 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Ben 640 controlli nel weekend: due denunciati Due persone denunciate perchè fuori dal proprio domicilio senza un giustificato motivo e centinaia di locali controllati. È un impegno massiccio quello messo in campo in questi giorni dalla Polizia locale dell' Unione della Romagna faentina per verificare il rispetto delle misure anti- coronavirus. Nel weekend appena trascorso sono stati, infatti, 516 gli esercizi commerciali controllati e 124 le persone fermate per strada per verificarne le motivazioni. Se gli esercizi commerciali sono risultati generalmente in regola, salvo alcune incomprensioni presto risolte, due sono state invece le persone denunciate per la violazione della norma che impone di restare in casa, tranne che per motivi di necessità o di lavoro. Inoltre 20 sono state le auto-dichiarazioni trasmesse alla polizia giudiziaria per verificarne la veridicità. Dal comando di via baliatico fanno sapere poi che «nei prossimi giorni i controlli verranno intensificati. Si può uscire di casa solo per andare a lavoro, per ragioni di salute o di necessità. Per provare queste esigenze dovrà essere compilata un' auto- dichiarazione; la veridicità delle dichiarazioni sarà poi oggetto di controlli successivi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 5 6 3 0 2 0 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Grazie ragazzi, non mollate»: uno striscione per il 118 Nella notte di domenica è stato appeso alla cancellata del presidio sanitario «Grazie ragazzi. Non mollate». È questo lo striscione apparso domenica sulla cancellata della sede faentina dell' Ausl di via Emilia Ponente, dove c' è la base di partenza del 118. Un messaggio di ringraziamento e di vicinanza agli operatori del servizio sanitario messo così a dura prova in questoperiodo. La notizia è stata presa con grande stupore e gioia dal personale del 118 faentino. «Ringraziamo la mano che ha voluto appendere questo messaggio - ha detto il personale sanitario in divisa arancione -. In questo difficile momento abbiamo bisogno che la città e le persone siano con noi e chiediamo di supportarci nel nostro lavoro facendo la loro parte, quella di rispettare il più possibile le regole e le limitazioni che sono state imposte per poter finalmente vedere la fine di questa emergenza. Per il momento invece ringraziamo tutti i faentini e li abbracciamo, solo virtualmente però». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 5 6 3 0 2 9 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Via Righi, chiusa l' isola ecologica Hera: «Evitiamo assembramenti» Il gestore specifica che i servizi essenziali saranno comunque erogati Troppa gente anche nelle isole ecologiche. E così da ieri Hera, gestore della raccolta dei rifiuti sul territorio, ha comunicato di aver chiuso le Stazioni ecologiche del territorio dell' Unione della Romagna Faentina, quelle dei sei comuni, Faenza compresa, fino al 25 marzo per contribuire all' azione di contenimento dei contagi da Covid19. Hera fa però sapere che ovviamente continuerà ad assicurare regolarmente i servizi essenziali e di pubblica utilità, quindi la raccolta in strada. Chiude quindi la stazione di via via Augusto Righi 6, a Faenza mentre, per le necessità, restano aperte la Ravenna Nord (via Romea Nord 180, via Albe Steiner, Loc. Bassette) negli orari di lunedì, mercoledì e venerdì 8.30-14.30; martedì e giovedì 11.30-17.30 e la Ravenna Sud (via Don Carlo Sala) negli orari di lunedì, mercoledì e venerdì 11.30-17.30; martedì e giovedì 8.30- 14.30. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 5 6 3 0 4 3 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Costretti a spedire ricette mediche via mail» Luciano Biolchini, medico di famiglia: «Vogliamo evitare assembramenti in ambulatorio perché lavoriamo senza protezioni» di Antonio Veca «Qui siamo in trincea, l' affluenza negli ambulatori è calata dell' 80% e c' è tanta difficoltà nel gestire i pazienti. Consigliamo di attivare il fascicolo elettronico, così spediamo le ricette via mail per evitare che si venga in ambulatorio». Oltre al personale sanitario dell' Ausl, a dover operare nell' emergenza sanitaria dettata dalla diffusione del Covid-19 e a stretto contatto con moltissime persone, ci sono i medici di famiglia. «La nostra situazione - spiega Luciano Biolchini del Gruppo Caspita, i medici di famiglia di via Laghi -, è abbastanza emblematica. Noi abbiamo il contatto diretto con i nostri assistiti e lavoriamo in difficoltà anche per la carenza di protezioni individuali. Vorrei sottolineare che non si tratta di un servizio carente da parte dell' Azienda sanitaria ma semplicemente perché non si trovano mascherine adeguate e camici usa e getta anche se abbiamo la tiepida speranza che nei prossimi giorni la situazione possa migliorare». Situazione difficile ma che comunque va affrontata quotidianamente. «Certo. È come essere al fronte, dove si combatte contro un infido nemico invisibile solo con quello che abbiamo. Ad esempio ci sono colleghi che vanno a casa di pazienti con febbre che dura da giorni. Vorrei ricordare che il protocollo per il Covid-19 attraverso il numero di emergenza del 118 viene attivato esclusivamente in caso di un quadro clinico preoccupante. Quando ci presentiamo a casa di utenti con sintomi influenzali, comunque cerchiamo di garantire una sufficiente protezione per noi e per gli assistiti indossando maschera, camice e guanti». È comunque difficile reperirne. Quindi come si fa? «In questi giorni sono riuscito a procurarmi un certo numero di maschere FFP3 che garantiscono una miglior protezione - continua -. Una delle nostre precauzioni è di cercare di non far venire nessuno in studio in caso di sintomi influenzali. Qualcuno però si presenta. Se lo fanno, visto che abbiamo la disponibilità di diversi locali, abbiamo attrezzato alcune sale d' aspetto separate dalle normali utenze. Ai pazienti con sintomatologia influenzale viene fatta indossare immediatamente la mascherina. Da segnalare però che con l' arrivo dell' emergenza l' affluenza in ambulatorio è crollata: cerchiamo di convincere i pazienti ad attivare il fascicolo sanitario elettronico oppure chiediamo un indirizzo mail per inviare le ricette senza che questi debbano venire in ambulatorio. Concludo ricordando l' immane lavoro che oltre ai medici ospedalieri e quelli di continuità assistenziale, stanno svolgendo i medici della igiene pubblica che vengono continuamente interpellati per i casi dubbi. Sarebbe auspicabile, come ricordato dal presidente dell' ordine dei medici Stefano Falcinelli, che venisse programmato un tampone per i medici di base, che possono essere fonte Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 5 6 3 0 4 3 § ] martedì 17 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) di contagio per i propri assistiti. Sono convinto che la sanità della nostra regione saprà dare ottima prova di se, noi tutti ci spendiamo perché questo avvenga». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 5 6 3 0 2 7 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) TEATRO Premio Sordi, finale in ottobre Ulteriore rinvio per l' ultima data del 'Faenza Cabaret' La finale della diciassettesima edizione del 'Faenza Cabaret Premio Alberto Sordi' slitta ad ottobre. Lo ha comunicato il direttore artistico Pasquale Di Camillo, rinviando così anche la data di lunedì 6 aprile fissata in calendario qualche settimana fa per sopperire al primo rinvio di lunedì 24 febbraio. «Vista l' incertezza della situazione attuale - spiega -, abbiamo deciso di rinviare la finale di qualche mese per poterla così disputare in un momento dove ci sarà maggiore serenità». Anche a livello logistico sarebbe stato impossibile far disputare il premio lunedì 6 aprile, dato che i sette finalisti provengono da tutta Italia (Sardegna compresa) e sarebbe stato difficile raggiungere Faenza viste le difficoltà attuali nel muoversi in auto e in aereo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 5 6 3 0 2 6 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 61 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Nel basket c' è chi pensa già alla prossima stagione Il gm della Rekico Faenza: «In questi giorni lo sport passa in secondo piano E sembra impensabile credere che entro breve si possa tornare a giocare» Si ritornerà a giocare a basket per quanto riguarda i campionati di serie A2 e serie B? Questo è ovviamente l' ultimo dei pensieri vista l' attuale situazione d' emergenza che sta vivendo l' Italia a causa del Coronavirus, ma se lo stanno chiedendo molti tifosi in 'crisi di astinenza' da pallacanestro. In merito si è espressa la Lega Nazionale Pallacanestro venerdì scorso fissando alcune disposizioni per la ripresa dei campionati che ad oggi paiono però impossibili da verificarsi in tempo utile per chiudere i tornei entro il 30 giugno. Fermo restando che l' obiettivo è quello di terminare almeno la regular season, i massimi organismi del basket hanno stabilito che per riprendere l' attività dovranno esserci quattro condizioni: avere il nullaosta dallo Stato, ogni società dovrà regolarmente allenarsi, gli impianti sportivi dovranno riaprire e soprattutto che le società possano viaggiare senza limitazioni. Quest' ultimo punto è abbastanza utopico se si considera che nel girone Ovest di serie A2 ci sono le squadre di Bergamo e Treviglio e nell' Est c' è Piacenza\Casalpusterlengo. Per non parlare della serie B con il girone B che è interamente composto da formazioni lombarde, mentre il girone C comprende le squadre di Piacenza e Rimini. Tutte le società dei gironi A e B (comprendenti formazioni di Lombardia, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana e Sicilia) hanno inoltre dichiarato di non avere l' intenzione di proseguire, mentre in quello della Rekico, molti club hanno riscontrato che non ci sono le basi per ritornare sul parquet anche tra qualche settimana, in primis per non mettere a rischio la salute dei loro tesserati. Anche i faentini la pensano in questa maniera. «Il primo pensiero - spiega il general manager Andrea Baccarini - è che tutta l' Italia ritorni il prima possibile alla vita normale e che guariscano coloro che sono stati colpiti dal coronavirus: sinceramente ora lo sport passa in secondo piano. Mi sembra impensabile ad oggi credere che ci possano essere le condizioni per riprendere a giocare una disciplina sportiva di contatto come è la pallacanestro e sono certo che nessuno verrebbe a vedere le partite: per quale motivo dovremmo quindi giocare? Credo sia più importante trovare il modo di venire incontro ai club dal lato economico per permettere ad ogni società di iniziare la nuova stagione nella maniera migliore». Novità importanti dovrebbero scaturire giovedì 26 marzo quando la Lega Pallacanestro si ritroverà per fare nuovamente il punto della situazione. Luca Del Favero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 5 6 3 0 2 8 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 62 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Una faentina tra le 'stelle' Laura Vigna parteciperà ai Mondiali di questa disciplina in programma ad Atene Alla conquista del mondo con la pole dance. La faentina Laura Vigna avrà l' onore di rappresentare l' Italia ai Campionati del mondo di questa disciplina, previsti ad ottobre ad Atene, qualificazione conquistata il 7 marzo a Dublino nella Pole Theatre Ireland, dove è arrivata prima. Nata a Faenza nel 1980, Vigna ha alle spalle una lunga carriera nella ginnastica ritmica, prima di abbracciare la pole dance sei anni fa. Una passione che ha fatto diventare una sorta di lavoro, tenendo corsi alla palestra Devil Gym di Faenza dove ha una cinquantina di iscritte. «Partecipare al Mondiale è un sogno che si avvera - spiega - perché potrò gareggiare con i miti della pole dance che ho visto solo su Instagram. La vittoria di Dublino mi riempie d' orgoglio, soprattutto perché ho portato sul palco (nella foto) la storia di Saamiya Yusuf Omar, la velocista somala morta in una imbarcazione al largo di Lampedusa nel 2012 mentre cercava di arrivare in Italia alla ricerca di un allenatore che la preparasse alle qualificazioni alle Olimpiadi di Londra. Un racconto che mi ha cambiato la vita». La rappresentazione ha colpito pubblico e critica. «Nella categoria storytelling si porta in scena una storia da interpretare con musica e coreografie e non è stato semplice racchiudere quella di Saamiya in soli 4 minuti e mezzo. Ho curato personalmente musiche e coreografie e fondamentale è stata Sabina Spazzoli, regista e attrice, che mi ha insegnato come stare sul palco dandomiconsigli e curando ogni dettaglio. Sono orgogliosa del nostro lavoro». Come è nata la passione per la pole dance? «È stata la mia amica Giulia Piolanti che fa parte del Cirque du Soleil a farmi scoprire questo mondo affascinante. Ho iniziato a praticarla in Svizzera nel periodo in cui mi ero trasferita per lavoro e ho continuato a Faenza». E i risultati sono subito arrivati. «Nel 2015 sono stata campionessa italiana pole sport, disciplina simile alla ginnastica, perché ci sono movimenti precisi da eseguire e giudici che danno voti. Con quella vittoria sono diventata professionista e sono entrata in questa nuova categoria». Quali i segreti per essere protagonisti nella pole dance? «Tanti sacrifici, perché è uno sport duro e infatti tanta gente lo abbandona dopo pochi anni. A Faenza ho un gruppo numeroso che la pratica e quest' anno ci sono state ben 32 nuove iscritte. A giugno per la prima volta sarò allenatrice di 9 ragazze che saranno impegnate a Modena in una gara professionistica: un' altra bella soddisfazione personale». Luca Del Favero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 5 6 3 0 3 2 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 2 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Altri 14 nuovi casi: 5 in palestra e uno nella clinica di Cotignola Il commissario regionale per l' emergenza covid-19: «Basta passeggiate di cazzeggio È a rischio la tenuta del sistema sanitario. Se serve pronti a misure più restrittive» RAVENNA Continuano a crescere nel Ravennate i contagi, saliti da quota 100 a 114. E aumenta il numero di persone positive riconducibili alla palestra di Ravenna. Dei nuovi casi emersi ieri (equamente divisi tra uomini e donne, sei ricoverati in ospedale mentre otto in isolamento domiciliare volontario) cinque sono infatti riconducibili a contatti avvenuti nell' ambito del centro sportivo, due a contatti fuori provincia e gli altri collegati a persone già risultate positive. E tra i casi di positività spuntano anche quello di un dentista e di un paziente ricoverato al Maria Cecilia Hospital di Cotignola dove nei giorni scorsi erano emersi contagi tra pazienti, due medici e un operatore. Oltre alla palestra e alla clinica privata lughese, resta sotto osservazione delle autorità anche il Faentino dove sono emersi altri quattro casi, come conferma il sindaco Giovanni Mal pezzi: «Il "bollettino di guerra" - spiega con un post su facebook - riferisce di un aumento fra i residenti nel Comune di Faenza. Si tratta di una ragazza di 23 anni, di un uomo di 46 anni, entrambi in buone condizioni ma in isolamento domiciliare. Ad essi si aggiungono due persone, entrambe ottantenni, ricoverate all' ospedale di Ravenna. Salgono così a 18 i cittadini risultati positivi al virus sul nostro territorio comunale, compresa la persona purtroppo deceduta all' ospedale di Forlì. Considerato l' andamento epidemiologico, non posso che ribadire il rigoroso rispetto delle misure di prevenzione disposte dalle autorità». Ovvero, non uscire. STOP AI CONTATTI SOCIALI Monito ribadito come un mantra anche dal commissario regionale per l' emergenza coronavirus Sergio Venturi. L' ex assessore alla sanità, nel lanciare un appello a «riprendere con forza le donazioni di sangue. Purtroppo le malattie non si fermano, gli interventi urgenti li abbiamo concentrati, ma si fanno comunque. Purtroppo non c' è solo questa epidemia» e nel chiedere alle aziende sanitarie di tornare a «ri - stringere i bulloni» per lo screening e la cura di patologie passate in secondo piano per l' emergenza («non possiamo permetterci che queste cose abbiamo una priorità inferiore. Stiamo rispettando i tempi di intervento, in particolare per i tumori: non possiamo permetterci di non farlo, non possiamo permetterci di tenerle in sospeso a lungo», è tornato a chiedere ai cittadini di non uscire. «BASTA USCIRE» «Non è più il tempo delle passeggiate di cazzeggio - spiega senza tanti giri di parole -. Ci stiamo giocando il futuro di questo Paese. Se serve impediremo anche le passeggiate. Non ho né la forza né l' umorismo che ha il presidente Vincenzo DeLuca, che ha fatto un bellissimo intervento Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 5 6 3 0 3 2 § ] martedì 17 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) dove spiega perché non si può scherzare con questa malattia. Io lo dico con più fermezza, anche perché la Campania ha una situazione che non è paragonabile alla nostra (a Rimini negli ultimi tre giorni ci sono stati 17 decessi, n dr). Non lo volete fare perché pensate che non sia così grave, perché non volete rinunciare alla vostra passeggiata o a trovarvi insieme, a fare un party con le birre. Allora pensate per un attimo alle persone che tutti i giorni, 24 ore su 24, lavorano in condizioni neanche del tutto sicure, che si prodigano per salvare vite e che a volte non ce la fanno. Abbiamo più che triplicato i posti letto di terapia intensiva ma ne abbiamo utilizzati 28 in più di ieri e rischiamo che il nostro servizio sanitario non riesca a far fronte alle esigenze delle prossime settimane se non rimanete a casa vostra. Se non lo fate, qualcuno prenderà provvedimenti di carattere più coercitivo. Lo abbiamo già fatto, ma vedo che ancora qualcuno fa finta di nulla. Ci stiamo giocando il futuro della salute di questo Paese. Non mettiamo a repentaglio i posti letto semplicemente perché abbiamo voglia di fare la corsetta mattutina». Runner e passeggiatori di quartiere avvisati. La misura adottata per Medicina, dove dopo i contagi alla bocciofila da ieri il paese è stato completamente isolato come a Codogno, ne è la prova. Un provvedimento «doloroso ma necessario - conclude Venturi - per evitare ulteriori spargimenti verso la città metropolitana». finora sono numerosi i contagi accertati tra i frequentatori della palestra così come tra i familiari dell' istruttrice: anche ieri altri cinque. E proprio all' indomani del suo rientro sono iniziate le. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 5 6 3 0 3 6 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 5 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Faenza in lutto per Adriano «Gli volevamo tutti bene» Il ricordo di amici e famiglia Gli amici del mondo del poker, di cui era stato un pioniere in Romagna, lo ricordano con affetto MARIO SCARPONI FAENZA Il 74enne Adriano Belletti, il primo faentino deceduto a causa o come concausa del corona virus, era ricoverato già da diversi giorni all' ospedale di Forlì. Si trovava al "Pierantoni" nel reparto di Pneumologia a causa di una patologia di altro tipo precedente al contagio. Era stato trasferito a Forlì proprio per essere curato nel reparto a lui più adeguato mentre il corona virus potrebbe averlo aggredito in un secondo momento. Belletti, complice probabilmente la sua condizione pregressa, non ha retto e il suo fisico ha ceduto. Il feretro è stato prelevato ieri pomeriggio alle 14.30 a Forlì, per poi essere condotto al cimitero di Faenza: qui si sono svolte le esequie senza cerimonia funebre, come stabilito dalle recenti norme. Si è quindi proceduto con la cremazione. Nemmeno i famigliari più stretti, la moglie e il figlio Andrea, hanno potuto partecipare. Gli stessi sono tra l' altro costretti a rimanere nella loro abitazione in osservazione e per evitare possibili contatti esterni. Alla famiglia ha rivolto le condoglianze, asserendo che si tratta di un momento «molto triste», il sindaco Giovanni Malpezzi. Adriano Belletti è stato un grande appassionato di poker, versione Texas hold' em, che si gioca tuttora in diversi circoli in tutta la Romagna. Niente a che fare con il gioco d' azzardo, ma poker sportivo regolamentato e conforme alle norme. Adriano è stato uno dei primi a cimentarsi con questa disciplina. In provincia iniziò a farsi vedere nei circoli sin dai tempi del Kk a Sant' Agata sul Santerno. Poi si è anche seduto ai tavoli del Cavallino a Faenza, poi in qualche circolo a Forlì e infine al Quinn di Faenza, dove ha giocato il suo ultimo torneo un mese fa circa. Spesso lo si notava in compagnia del figlio Andrea, che dal padre aveva ereditato la passione del poker sportivo. «Era una persona splendida, alla mano, sempre disponibile e colloquiale con tutti- lo ricorda Beppe Casadio, figura storica del poker sportivo romagnolo, tra l' altro tra i fondatori di quel Quinn che ha visto Adriano spillare le sue ultime carte -. Veniva a giocare con il solo intento di passare una serata in compagnia, con gli amici, divertendosi, senza alcun assillo di voler provare a vincere a tutti i costi. Riusciva a legare con tutti, non soltanto con i coetanei, ma anche con i più giovani». Casadio lo rammenta ancora come «un tipo goliardico, mai che si lamentasse o dicesse cattiverie contro gli avversari. Non ricordo un suo litigio ai tavoli, mai. E infatti tutti nell' ambiente ne avevano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 5 6 3 0 3 6 § ] martedì 17 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) una considerazione altamente positiva, in tanti sono addolorati». Numerosi infatti sono stati i messaggi di cordoglio recapitati alla famiglia o tributati sui social ieri dagli amici del mondo del poker. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 5 6 3 0 3 7 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 6 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) La corsa alla cassa integrazione per oltre 5mila lavoratori Dalle cooperative del settore scuola alle imprese edili, ecco i settori che hanno chiesto aiuto ANDREA TARRONI RAVENNA Il quadro è ancora invia di definizione, e probabilmente nei prossimi giorni i numeri cresceranno in maniera importante. Ma nel giorno in cui viene promulgato il decreto Italia Sicura e a dieci giorni dalla definizione della cassa integrazione in deroga per andare incontro all' emergenza Co vid -19, sono già 5mila i lavoratori per cui sono stati chiesti gli ammortizzatori sociali in provincia di Ravenna. «Parliamo di numeri approssimati per difetto - precisa il segretario generale della Uil di Ravenna, Carlo Sama -. Molte richieste verranno effettuate di qui in avanti anche perché non poche aziende attendevano di conoscere i dettagli del decreto». Ad aver già evidenziato la propria necessità di una copertura da parte del pubblico della liquidità necessaria agli stipendi sono stati ovviamente i primi settori colpiti dal blocco: «Il mondo delle cooperative sociali per il settore della scuola, oltre alle imprese di trasporto, quelle che si occupavano delle mense e gli istituti privati hanno fatto richieste per complessive 900 persone circa», spiega Sama. Un altro comparto che ha segnalato una sofferenza importante è quello edile, che ha più o meno la stessa richiesta di ammortizzatori sociali: «I cantieri sono aperti ma molti lavori saltano - prosegue il segretario provinciale della Uil -. E così la sola Atl di Faenza ha messo più di 400 persone in cassa integrazione. E anche altre aziende hanno fatto lo stesso». E se al momento sono fra le 60 e le 70 le aziende fra parrucchieri, barbieri ed estetisti, con non meno di 150 persone coinvolte, una quota importante la gioca anche il settore dell' ospitalità e della cultura, con anche i teatri, RavennAntica e Ravenna Festival costretti a ricorrere alla cassa integrazione. Anche il comparto delle lavanderie, collegato a quello degli hotel e del ristorativo, sta pagando dazio: «Le sole Lavanderie Castagnetti hanno messo in cassa 50 dipendenti: sono una realtà industriale. Ma ci sono richieste anche da quelle comuni». E mentre nel metalmeccanico e tessile l' esigenza è solo accennata, Sama approfondisce il ragionamento dando elementi di contesto: «La mensilità di febbraio in molti casi, soprattutto per le piccole aziende, è stata completata anticipando ferie maturate negli scorsi mesi, ma per gli stipendi marzo la prospettiva è differente - evidenzia il dirigente Uil-. Le aziende spiegano che fanno fatica a pagare gli stipendi perché manca la liquidità di cassa, ma solo per le ditte che possono accedere alla cassa in deroga, pur estesa dal decreto, il pagamento è in capo all' Inps. E perché l' ente di previdenza sociale liquidi i salari servono almeno due mesi. Per questo sarebbe importante un accordo con le banche, lo stesso che stringemmo nella crisi del 2008, e stiamo cercando di riattivarlo in questa provincia, per anticipare gli stipendi». Una crisi che appare diversa dall' ultima vissuta: «Fu di natura finanziaria, ma non Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 5 6 3 0 3 7 § ] martedì 17 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) impediva alle aziende di lavorare al massimo della loro potenzialità - conclude Sama-. Qui abbiamo molte imprese ferme, altre vedranno comprensibilmente ridotto a breve l' organico per richieste di congedi parentali e permessi implementati per la legge 104, a tutela di parenti disabili. Anche questo aspetto andrà considerato nelle politiche che in futuro verranno intraprese». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 5 6 3 0 3 1 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 36 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) «Ancora c' è gente che non capisce e non resta a casa» Il sindaco Malpezzi sbotta. Cittadini litigano in strada Un' infermiera: «A me scappa da piangere, è dura» FAENZA «Esiste una criticità nel rapporto coni cittadini: mentre da una parte molti hanno compreso le direttive e gli inviti a restare a casa, dall' altra ci sono ancora persone che non si adeguano oppure non ne capiscono l' importanza. Abbiamo attivato controlli ma non si può essere sempre dappertutto. In particolare c' è chi approfitta della possibilità concessa dal decreto governativo di fare passeggiate in solitaria». Ad affermarlo è il sindaco Giovanni Malpezzi, intervenuto per fare il quotidiano punto della situazione riguardo l' emergenza coronavirus in città. TENSIONI TRA CITTADINI Proprio le "uscite senza stretta necessità" sono oggetto di tensioni e discussioni anche accese. Scrive un' operatrice sanitaria di un paese del Faentino: «Io e altre persone del mio vicinato siamo stati verbalmente aggrediti per motivi relativi alla quarantena e accusati di razzismo. L' episodio è avvenuto domenica quando i fratelli di una donna del nostro paese sono venuti in visita a parenti, uno in macchina e l' altro in moto: non contenti hanno continuato a scorrazzare liberi ed indisturbati in moto per ben tre ore. Essendo io un sanitario e persona dotata di senso civico, mi sono permessa di fargli notare il loro scellerato comportamento. In quel momento tutto il vicinato era fuori, chi nel proprio giardino o terrazzo (ben 5 famiglie), e loro in strada senza alcuna mascherina. Glielo abbiamo fatto notare ma loro si sono rivoltati, tacciandoci appunto di razzismo augurandoci di morire di coronavirus». E «sono perfino entrati con fare minaccioso dentro il garage di uno di noi avvicinandosi al suddetto, fregandosene delle distanze di sicurezza. Ora se qualcuno si arroga il diritto di disattendere le norme la gente continuerà a morire. Lo abbiamo segnalato alle forze dell' ordine». IN PRIMA LINEA Per chi opera nel settore sanitario sono giornate durissime. «A me scappa da piangere - afferma un' infermeria di prima linea - come a tante mie colleghe, altre invece la prendono sulla rabbia e litigano persino tra loro. È dura, davvero dura. Una notte si prolunga anche fino a 13e oltre ore continuative. Succede che finiscono le ambulanze, perché impegnate in continuazione, così si inviano mezzi e personale anche lontano. Le uniche cose belle sono i cartelli davanti agli ospedali che ci ringraziano». FAKE NEWS, BECCATA Intanto è stata smascherata l' autrice del messaggio vocale allarmistico (fake news) circolato nei giorni scorsi su wathsapp. È il sindaco Massimiliano Pederzoli a darne notizia: «Si comunicavano notizie non veritiere circa un locale pubblico del nostro paese. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 5 6 3 0 3 1 § ] martedì 17 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Ebbene grazie alla velocità delle indagini condotte dalla polizia municipale e dalle stazioni dei carabinieri del nostro Comune, a cui va un vivo ringraziamento, l' autrice del messaggio è stata identificata e sarà perseguita a norma di legge. In particolare per il reato di procurato allarme». Il sindaco ribadisce inoltre «la necessità assoluta di rispettare tutte le limitazioni ed i suggerimenti che il personale medico e le autorità di governo, ai vari livelli, hanno imposto. Non ci si può permettere alcuna superficialità-dice - e tanto meno si può consentire che qualcuno possa creare sconcerto e preoccupazione nella popolazione come è avvenuto nel caso sopracitato. Confido nel senso civico e di responsabilità di tutta la nostra comunità. UFFICI POSTALI Il piano di chiusura di alcuni uffici postali ha lasciato aperti a Faenza solo gli sportelli della sede centrale di via Naviglio, quelli di via Corbari (zona Peep Cappuccini) e quelli di via Forlivese. Chiusi in via Azzurrini e in via Mengolina (zona Cinedream). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 5 6 3 0 3 4 § ] martedì 17 marzo 2020 Pagina 36 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Controllati negozi e i cittadini per strada FAENZA È un impegno massiccio quello messo in campo in questi giorni dalla polizia locale dell' Unione per verificare il rispetto delle misure anti-coronavirus contenute nei decreti emanati dal governo e dagli enti locali. Nel week-end appena trascorso sono stati, infatti, 516 gli esercizi commerciali controllati e 124 le persone fermate per strada per verificare le motivazioni per le quali si trovavano in quel momento fuori di casa. Se gli esercizi commerciali, compresi bar e locali di ristorazione sono risultati generalmente in regola, salvo alcune incomprensioni prontamente risolte, sono state invece 2 le persone denunciate per la palese violazione della norma che impone di restare a casa tranne che per motivi di necessità o di lavoro, inoltre, 20 autodichiarazioni sono state trasmesse alla polizia giudiziaria per verificarne la veridicità. Nei prossimi giorni i controlli, non solo proseguiranno, ma verranno intensificati. Si ricorda quindi alla cittadinanza di osservare tutte le prescrizioni contenute nei decreti del Governo e nelle ordinanze regionali. Si può uscire di casa solo per andare a lavoro, per ragioni di salute o situazioni di necessità. Per provare queste esigenze dovrà essere compilata un' autodichiarazione che potrà essere resa anche seduta stante sui moduli in dotazione alle forze di polizia. La veridicità delle dichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
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