Unione della Romagna Faentina - venerdì, 08 maggio 2020 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina
    venerdì, 08 maggio 2020
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Unione della Romagna Faentina
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Prime Pagine

 08/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                        4
 Prima pagina del 08/05/2020

 08/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                             5
 Prima pagina del 08/05/2020
 08/05/2020    Il Sole 24 Ore                                                                      6
 Prima pagina del 08/05/2020
 08/05/2020    Italia Oggi                                                                         7
 Prima pagina del 08/05/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 08/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                  8
 Prima pagina
 08/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                        9
 Marradi 'tagliata fuori' dal confine regionale
 08/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                       11
 «Progettare il cambiamento»
 08/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                       12
 I ristoratori della collina si interrogano: e c' è chi pensa di spostarsi
 08/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                       14
 «La didattica a distanza non può bastare»

 08/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                       16
 Mascherine chirurgiche gratis, distribuite in auto e nei quartieri

 08/05/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31                                       17
 Pioggia di richieste per i test sierologici, ma è ancora presto

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 08/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28                                  18
 Due fratelli si vedono sulla linea di confine fra Romagna e Toscana
 08/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28                                  20
 Mascherine gratuite: oggi e domani la seconda distribuzione
 08/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                MICHELE DONATI    21
 Il trasporto pubblico riparte in sicurezza con orari pre-Covid
 08/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                  22
 Dieci anni fa l' addio a Giacomo Neri 200 partite in serie A, 3 in nazionale
 08/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                  23
 Donazioni in denaro, alimentari e volontariato La Caritas ringrazia
 08/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2                 ROBERTO ARTIOLI   24
 «Pronti per le aziende, lunedì il via Test da 30 euro, risposta in 48 ore»
 08/05/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 18                  VALERIO ROILA   26
 I Raggisolaris lanciano il challenge "Vota il quintetto all time"
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 08 maggio 2020 - Unione Romagna Faentina
08/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 18                                                       27
 Il Basket Project Faenza si chiamerà ancora E -Work

 08/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                                       28
 LA ROMAGNA DAL' ALTO
 08/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26                                                       29
 BOLOGNA

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 08/05/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                               Gianni Trovati    30
 Tributi locali, niente moratoria Ai sindaci le scelte su stop e date
 08/05/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 27                                                            Raffaele Rizzardi   32
 Tariffa rifiuti, Tia2 soggetta a Iva Riconosciuta la natura privatistica
 08/05/2020   Italia Oggi Pagina 37                                                            MATTEO BARBERO         34
 Prestiti Cdp, enti al test di convenienza finanziaria
 08/05/2020   Italia Oggi Pagina 37                                                        FRANCESCO CERISANO         35
 Dai comuni suolo esentasse
 08/05/2020   Italia Oggi Pagina 37                                                            MATTEO BARBERO         36
 Mutui trentennali Abi, rebus rinegoziazione
 08/05/2020   Italia Oggi Pagina 38                                                                                   38
 Imprese e autonomi senza Tari

 08/05/2020   Italia Oggi Pagina 40                                                                                   40
 Puglia, 8 milioni per interventi sui beni confiscati

 08/05/2020   Italia Oggi Pagina 40                                         PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI      41
 Horizon 2020 punta sul futuro

 08/05/2020   Italia Oggi Pagina 40                                                                                   43
 Veneto, 4 milioni per investimenti sui siti inquinati
 08/05/2020   Italia Oggi Pagina 41                                                         MASSIMO MIGLIORISI*       44
 Imu 2020, nuova solo nel nome
 08/05/2020   Italia Oggi Pagina 41                                                            TOMMASO VENTRE         46
 L' emergenza del Covid-19 stimola i servizi tecnologici
 08/05/2020   Italia Oggi Pagina 41                                                         CRISTINA CARPENEDO        48
 La disciplina della rateizzazione si complica con il Coronavirus
 08/05/2020   Italia Oggi Pagina 42                                                                                   50
 Partecipate, restyling a ostacoli
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[ § 1 § ]

     venerdì 08 maggio 2020
                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

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[ § 2 § ]

            venerdì 08 maggio 2020
                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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[ § 3 § ]

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                                                      Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

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                                                         Italia Oggi

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[ § 1 5 8 0 7 4 8 5 § ]

                          venerdì 08 maggio 2020

                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina

                          Prima pagina Faenza Lugo

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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Marradi 'tagliata fuori' dal confine regionale
                          Tante famiglie divise: la linea fra Toscana e Romagna non può essere valicata per le visite ai congiunti. Il sindaco
                          Triberti: «Una norma da superare»

                          Mauro Mercatali abita a Sant' Adriano mentre il fratello Paolo a San
                          Martino in Gattara. Quindi il primo nel comune di Marradi e l' altro in
                          quello di Brisighella. Meno di cinque chilometri li separano eppure i due
                          fratelli dopo l' ultimo decreto del presidente del consiglio malgrado
                          sperassero di potersi finalmente salutare dopo due mesi di lquarantena,
                          non lo hanno potuto fare. Così Mauro e Paolo si sono dovuti
                          accontentare di scambiarsi un saluto a distanza al confine di regione, sul
                          ponte di Marignano, sul Lamone, chiamato dai residenti 'La passerella'
                          che nell' emergenza sanitaria da. Nell' ultimo decreto infatti il governo ha
                          allentato le restrizioni, permettendo di far visita ai 'congiunti' in regione.
                          Alcuni comuni hanno anche emesso ordinanze per chiarire la possibilità
                          di spostarsi fra province della stessa regione in territori di confine anche
                          per fare la spesa (per esempio Faenza e Modigliana). Ci sono però zone
                          di confine dove le comunità sono abituate a recarsi per comodità da una
                          regione all' altra: è il caso di Marradi, che malgrado sia in Toscana,
                          provincia di Firenze, ha fortissimi e storici legami con Faenza. «Molti marradesi - conferma il sindaco Tommaso
                          Triberti - hanno familiari in Romagna e il legame con Faenza e Brisighella è sempre stato molto forte. Tanti nostri
                          residenti possono andare a Faenza per il lavoro, ma non possono fermarsi lungo il tragitto per salutare o sincerarsi
                          delle condizioni di eventuali parenti, una situazione un po' paradossale. Dopo la quarantena tanti speravano di essere
                          liberi di andare nel brisighellese distante appena tre chilometri ma così non è stato. È davvero curioso, ad esempio,
                          che due fratelli, come i Mercatali, che abitano da una parte e dall' altra del confine non possano vedersi quando
                          invece il Decreto autorizza che un marradese, ipoteticamente, possa andare fino a Grosseto. A Marradi - continua il
                          primo cittadino - come in altri comuni di confine, pensiamo la zona del Pistoiese, abbiamo lanciato una petizione con
                          una raccolta firme e assieme agli altri comuni le abbiamo inviate all' Anci Toscana ed Emilia-Romagna per cercare di
                          sbloccare una situazione che a tratti ha quasi del beffardo. Senza contare che c' è chi ha parenti anziani e che non
                          stanno bene e non possono andare a trovarli. La legge va rispettata, ma bisognerebbe riuscire a superare un nodo
                          che mette a disagio tante famiglie». «Le comunità come quella di Marradi - dice invece Antonio Bandini, assessore a
                          Faenza ma originario proprio del comune toscano - sono storicamente e geograficamente legate alla Romagna:
                          sarebbe come impedire ai casolani di poter venire a Faenza. Noi abbiamo tutti i parenti nel comune

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - venerdì, 08 maggio 2020 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 5 8 0 7 4 5 9 § ]

                          venerdì 08 maggio 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          toscano e ovviamente non possiamo andarli a trovare, dovendoci accontentare di sentirli per telefono. E sono le
                          persone di una certa età che risentono maggiormente di limitazioni simili». Antonio Veca.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019      Pagina 10
[ § 1 5 8 0 7 4 5 7 § ]

                          venerdì 08 maggio 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          LISTA 'L' ALTRA FAENZA'

                          «Progettare il cambiamento»
                          Oggi incontro istituzionale sul Coronavirus, le proposte di Necki

                          «All' avvio della 'Fase 2' è necessario progettare, anche a livello locale, i
                          cambiamenti che interesseranno molti ambiti della vita sociale». Lo
                          sottolinea Edward Necki, capogruppo de L' altra Faenza in occasione
                          dell' incontro informativo sull' Emergenza Covid - 19 che si è tenuto ieri e
                          al quale erano invitati sindaci dell' Unione, capigruppo consiliari dell'
                          Unione, presidenti dei consigli comunali e personale dei comuni. Necki
                          evidenzia per esempio che va valutato l' impatto di buoni spesa, ma
                          anche i bisogni delle attività colpite come commercio e artigiani, partite
                          iva e altri. «Le istituzioni devono aprire una trattaiva col governo e far
                          sentire la voce dei cittadini».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
[ § 1 5 8 0 7 4 5 8 § ]

                          venerdì 08 maggio 2020
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          I ristoratori della collina si interrogano: e c' è chi pensa di spostarsi
                          L' applicazione del distanziamento resta un' incognita. 'La Grotta' potrebbe trasferirsi per l' estate a Villa Corte, a
                          Fognano.

                          Dalla grotta all' aperta campagna. Il distanziamento sociale che scandirà
                          l' estate 2020 sta già imponendo cambiamenti fino a poco fa
                          impronosticabili nel tessuto sociale. Come a Brisighella, dove il noto
                          ristorante La Grotta quasi certamente traslocherà altrove per i mesi più
                          caldi. «Le future norme sul distanziamento sociale non ci lasciano
                          scelta», spiega il titolare Mirko Conti. «Le regole non sono ancora state
                          chiarite, ma crediamo che nei nostri ambienti non potremmo ospitare più
                          di venti persone». Un' ipotesi da incubo per un ristorante con otto
                          dipendenti. «Per i mesi estivi quasi certamente ci sposteremo a Villa
                          Corte, nei dintorni di Fognano». Normalmente quello è uno degli scenari
                          più ricercati per eventi quali i matrimoni: un settore che in tutta Italia ha
                          visto fioccare le richieste di rinvio. Ma se i brisighellesi dovranno
                          spostarsi di appena qualche chilometro per trovare uno dei loro locali
                          simbolo, a Casola Valsenio la situazione appare più fosca. «Aspettiamo il
                          primo giugno per capire se aprire oppure no», rivela Marino Fiorentini,
                          titolare insieme alla moglie del ristorante Il prato dei fiorentini, «porta d' ingresso» del borgo appenninico. «La vera
                          incognita non è solo il crollo delle presenze, che stimiamo intorno al 60 per cento, ma l' applicazione del
                          distanziamento: gli spazi esterni non sempre sono utilizzabili, in quanto spesso vanno riservati ai fornitori o alla
                          differenziata. Inoltre non è escluso che il distanziamento richieda personale aggiuntivo». La proposta di trasferirsi
                          per i mesi estivi era arrivata anche alla trattoria Sant' Eufemia, nell' omonima frazione appena prima del confine
                          regionale. «Potendo disporre di locali di nostra proprietà, per i quali non dobbiamo pagare affitti o mutui, abbiamo
                          scelto di rimanere qui», spiega Isabella Lasi, titolare insieme al marito. E' però lontano dai locali all' ombra del colle di
                          Purocielo che la maggior parte delle pietanze verranno consumate. «Siamo stati fra i primi a mettere a punto un
                          servizio di consegna a domicilio e d' asporto, e immaginiamo di tenerlo attivo per tutta o buona parte dell' estate.
                          Normalmente nel nostro ristorante ospitiamo settanta coperti: nei prossimi mesi pensiamo di non poterci spingere
                          oltre le dieci persone per sala, per un totale quindi non superiore a venti. Asporto e consegna a domicilio sono
                          irrinunciabili». Il locale appare piuttosto diverso da com' è di solito: una banda tesa tra due tavoli è stata collocata
                          proprio per interdire l' accesso alla sala interna. «Speriamo di poterla rimuovere al più presto: al momento non può
                          entrare nel ristorante che una persona

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 12
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                          venerdì 08 maggio 2020

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          alla volta, cui consegniamo il pranzo d' asporto». La sopravvivenza di molti locali dipenderà dall' effettivo afflusso
                          di clienti, ma non solo: «Credo sia tempo per un giro di vite nel mondo delle sagre. Il 2020 sarà un' annata campale
                          per chi gestisce un locale. Non possiamo pensare di trovarci anche quest' anno a far fronte a chi svolge attività di
                          ristorazione a tutti gli effetti, ma con costi infinitamente minori e servendosi di volontari: dobbiamo già preoccuparci
                          del coronavirus e del distanziamento». Filippo Donati.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 13
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                          venerdì 08 maggio 2020
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «La didattica a distanza non può bastare»
                          Un gruppo di 70 insegnanti ha firmato una lettera al ministro e si confronta sul futuro: «A Faenza tanti spazi
                          inutilizzati»

                          «Didattica a distanza, bene per l' emergenza ma non può essere il futuro
                          della scuola. Seminario, Sant' Umiltà e Salesiani potrebbero fornirci i
                          necessari nuovi spazi per ospitare gli studenti e dimezzare le classi.. A
                          lanciare l' allarme sono i docenti del polo liceale Torricelli-Ballardini che
                          dopo mesi di lezioni on line per l' emergenza da Covid, ragionano sul
                          futuro della scuola. Un tema sul quale molti in tutta Italia si stanno
                          interrogando e sul quale non è ancora stata trovata una soluzione
                          condivisa che bilanci sicurezza e necessitàdi riprendere le lezioni in
                          modo il più possibile 'normale'. «Molti - spiega Gloria Ghetti, insegnante di
                          italiano e filosofia ai licei Classico, Scientifico e Linguistico - stanno
                          attuando la 'dad', la didattica a distanza. Per il prossimo anno è però
                          necessario andare oltre. Assieme alla collega Elisa Alberghi abbiamo
                          redatto un testo, sottoscritto da oltre 70 insegnanti e dal dirigente Luigi
                          Neri, che abbiamo inoltrato all' Ufficio scolastico regionale e all'
                          assessore regionale Paola Salomoni, per chiedere di non dare seguito all'
                          ipotesi del Ministro Azzolina, di considerare la 'dad' l' unica soluzione per far ripartire la scuola». L' intento è
                          sollecitare gli organi regionali per far pressione su quelli nazionali che dovrebbero destinare risorse per far ripartire la
                          scuola in modalità 'normale'. «C' è bisogno - continua Ghetti - di fondi per l' edilizia scolastica, aumentare il personale,
                          regolarizzando i precari, e di meno burocrazia. Lo si è fatto con la sanità per l' emergenza ora è il turno della scuola.
                          Perché se in futuro rimpiangeremo i tagli fatti sulla scuola. Attraverso la distanza impediamo lo sviluppo del
                          potenziale degli studenti e miniamo il loro equilibrio psichico e relazionale». Il rischio, ipotizzato dagli insegnanti e
                          supportato dalle considerazioni degli psicologi, è di costruire 'pluralità di solitudini' connesse solo attraverso il web
                          che esaspera fragilità e diseguaglianze, educandoli all' isolamento e non all' interazione. «Sembrerebbero dispute sui
                          massimi sistemi - continua Ghetti - ma quel che si fa oggi avrà ricadute pratiche. È necessaria una sinergia tra
                          istituzioni per sfoltire le classi. A Faenza si potrebbero riconvertire alcuni spazi attualmente inutilizzati. Pensiamo al
                          Seminario, ad aule nei Salesiani e quelle alle Marri e Sant' Umiltà. Ovvio che il problema fondamentale diventa
                          reperire risorse. Chiediamo che si inizi a ragionare subito facendo iniziare al più presto i lavori, per avere, da
                          settembre, posti-scuola sufficienti a far rientrare docenti e studenti in sicurezza. Sarebbe inoltre necessario - osserva
                          - una mappatura sanitaria dei frequentatori che eviti

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 14
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                          venerdì 08 maggio 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          di far accedere 'positivi asintomatici'». Non tutto però è da buttare della didattica a distanza che potrebbe essere
                          potenziata per una scuola 2.0. «Può essere una risorsa - prosegue - per studenti con fragilità sanitarie per proseguire
                          nelle lezioni e i docenti la potranno utilizzare per arricchire la didattica tradizionale, con modalità diverse, più creative
                          e interattive. Occorre riflettere anche su una flessibilità degli orari, con più e non meno tempo-scuola, sugli ingressi e
                          sulle uscite scolastiche così come sui trasporti per gli studenti che necessitano di una riorganizzazione». Per
                          ragionare su tutto questo le due docenti chiedono ai colleghi di altri istituti di entrare in contatto con loro per
                          costituire un tavolo di lavoro per proporre soluzioni concrete che concepiscono la scuola quale una priorità. Antonio
                          Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 15
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                          venerdì 08 maggio 2020
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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Dispositivi di protezione

                          Mascherine chirurgiche gratis, distribuite in auto e nei quartieri
                          Il quantitativo è doppio rispetto alla precedente occasione. Ecco tutti i punti dove ritirarle e le modalità

                          Mascherine chirurgiche, oggi inizia la seconda distribuzione gratuita da
                          parte del Comune di questi fondamentali dispositivi di protezione, utili per
                          se stessi e per gli altri e obbligatori nei luoghi chiusi nella 'Fase 2'. Si tratta
                          di un quantitativo doppio rispetto alla distribuzione precedente e cioè in
                          tutto di 52.800 pezzi, inviati ai comuni dalla Regione. La distribuzione è
                          gratuita e, come nella scorsa occasione, avverrà attraverso due
                          modalità: in auto e a piedi. Il Comune ha reso noti orari e punti dove si
                          potranno ritirare. Per quanto riguarda il ritiro in auto, si terrà nella giornata
                          di oggi dalle 17 alle 18.30 e domani mattina, dalle 8.30 alle 10, nella
                          cosiddettà modalità drive-through - ormai divenuta famigliare in queste
                          settimane -, vale a dire attraverso il finestrino abbassato della propria
                          auto. I punti di distribuzione agli automobilisti saranno, come per la
                          scorsa volta, in via Graziola nei pressi del PalaCattani, su entrambi i lati
                          della carreggiata e in via Fornarina nei pressi della Coop Borgo, lungo la
                          strada. I veicoli dovranno incolonnarsi con direzione di marcia da via
                          Reda verso il centro città. Per quanto riguarda il ritiro a piedi, come per la volta scorsa saranno attivati diversi punti,
                          distribuiti nei vari quartieri e nelle frazioni faentine per venire incontro a tutti i cittadini. Oggi dalle 8 alle 20 la
                          distribuzione nella sede del quartiere Centro-Sud, in via Canal Grande 46; domani dalle 9 alle 11 e dalle 16 alle 18 al
                          Conad Arena. A Errano le mascherine saranno distribuite oggi dalle 18 alle 20 e domani sera dalle 9 alle 11.30 alla
                          Parrocchia Santa Maria del Rosario. Anche alle Celle e a Tebano, la distribuzione avverrà nell' arco di due giorni:oggi
                          dalle 18 alle 20 e domani dalle 9 alle 11.30 alla Parrocchia di Celle. A Borgo Tuliero oggi, dalle 18 alle 20 e domani
                          dalle 9 alle 11.30 al Centro sociale Borgo Tuliero. Al Quartiere Borgo appuntamento domani dalle 9.30 alle 13 e dalle
                          14 alle 18 nella sede del centro sociale in via Saviotti. Al Quartiere Centro-Nord oggi dalle 18 alle 20 e domani dalle
                          8.30 alle 11.30 al Centro sociale Pertini, in via Medaglie d' oro e presso la Parrocchia di San Marco. A Granarolo
                          faentino le mascherine verranno consegnate a domicilio a nuclei familiari con persone anziane e bisognose, mentre
                          a Reda la distribuzione avverrà domani (sabato), in due fasi: dalle 8.30 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 18.30 in piazza
                          don Milani. a.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Pioggia di richieste per i test sierologici, ma è ancora presto

                          Avete avuto il Coronavirus senza accorgervene, o lo avete ora e non lo
                          sapete? Può dirvelo il test sierologico. E proprio per questo da settimane
                          privati cittadini e aziende hanno domandato più volte alla Regione di
                          potersi sottoporre all' esame, che finora è stato utilizzato per individuare
                          le positività tra operatori sanitari, dipendenti dei centri per anziani e forze
                          dell' ordine. In giro per l' Italia c' è chi proponeva già test a pagamento per
                          tutti, ma la Regione ha detto più volte di volersi occupare in prima
                          persona della questione per evitare esiti non corretti. Mercoledì sera la
                          giunta dell' Emilia-Romagna ha annunciato il via libera ai test nei
                          laboratori privati con parametri precisi, e così ieri sono state tantissime le
                          telefonate da parte di imprese e privati del territorio al Synlab Med di
                          Faenza, l' unico nella provincia di Ravenna autorizzato. La Regione ha
                          scelto le tipologie di test più accurate tra le diverse centinaia in
                          commercio, a cui ci si potrà sottoporre nei laboratori selezionati, in base
                          a quelli che hanno inviato la richiesta: 5 sono in Romagna e 1 nel
                          Ravennate. La Regione ha fatto sapere che è possibile richiedere il test da parte delle aziende semplicemente
                          compilando un' autocertificazione, e per i privati con una prescrizione medica. Attualmente manca ancora, però, il
                          protocollo ufficiale della Regione: i test partiranno solo dopo la sua uscita. Ieri intanto già molte persone hanno
                          chiamato il Synlab di Faenza da tutta la provincia per sapere come fare il test: «Ci sono arrivate tantissime telefonate
                          - spiegano dal gruppo - e soprattutto da privati cittadini. Qualcuno è semplicemente curioso, altri hanno avuto dei
                          contatti con persone positive e vogliono togliersi il dubbio. Qualcuno ha avuto la febbre a gennaio o all' inizio di
                          febbraio, quando si parlava solo di influenza e non di Coronavirus, e ora ha il dubbio che si trattasse del virus». Tante
                          telefonate sono arrivate anche ai medici di base, dato che la Regione ha specificato che i privati cittadini possono
                          sottoporsi al test solo dietro prescrizione medica. Nel frattempo anche le aziende si stanno organizzando per
                          sottoporre i propri dipendenti ai test. Confindustria Romagna ha sottoscritto un protocollo condiviso con l'
                          assessorato regionale alla sanità, e lo sta proponendo alle imprese associate come approccio guidato alla
                          realizzazione di test sierologici. Il documento propone per ogni lavoratore la raccolta della storia clinica relativa agli
                          ultimi due mesi, a cui segue il test, da ripetere ogni due settimane. Confindustria a questo proposito si è rivolta
                          direttamente al laboratorio unico dell' Ausl Romagna a Pievesestina. sa.ser.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 17
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          IL CASO MARRADI

                          Due fratelli si vedono sulla linea di confine fra Romagna e Toscana
                          Situazioni paradossali nelle zone fra due regioni. Il sindaco denuncia: «Chieste deroghe ma non si è mosso nulla»

                          FAENZA L' apertura agli spostamenti in ambito regionale, anziché provinciale,
                          per visite ai congiunti, vede di fatto superata l' ordinanza dei sindaci di Faenza,
                          Modigliana e Brisighella, rimasta in vigore solo due giorni, che anticipava quanto
                          poi stabilito dalla Regione. Si era venuta a creare una situazione paradossale:
                          intere famiglie separate, figli, nipoti, fratelli, fidanzati, bloccati senza potersi
                          recare a pochi chilometri di distanza. Una situazione che però permane
                          immutata per quanto riguarda i paesi di confine tra due Regioni, come Marradi e
                          Palazzuolo, politicamente in Toscana e fisicamente in Romagna. «È assurdo-
                          dice il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti - che si possa andare per esempio
                          a Grosseto e non a San Martino in Gattara, a Brisighella o a Faenza. Ho scritto
                          all' Anci, alle Regioni, ai politici che conosco, ma finora non si è mosso niente.
                          Le Regioni dicono che sono vincolate dal decreto governativo, che fuori dal loro
                          ambito non possono decidere nulla, nemmeno se c' è accordo tra due Regioni.
                          Basterebbe definire un raggio di trenta, cinquanta chilometri, in fin dei conti per
                          lavoro si può già fare: c' è chi passa davanti alla casa dei parenti senza potersi
                          fermare». Così emergono casi che diventano nazionali, come quello della
                          famiglia Mercatali, divisa dalla nuova cortina di ferro dei Dpcm. Se ne sono interessati i Tg Rai e Sky 24, perché i
                          Mercatali si sono "riuniti" sulla linea di confine. «Io abito a Faenza - afferma Mirko, che fa il fotografo - i miei genitori
                          sono soli a Sant' Adriano e non li vedo dall' inizio di marzo. Mio zio abita a San Martino, a un chilometro da loro, e
                          nemmeno lui può passare il ponte sul Lamone che fa da confine. Qualche giorno fa ha organizzato un incontro: lui
                          dalla parte romagnola del ponte, i miei genitori da quella toscana, e si sono parlati a distanza sulla linea di confine. L'
                          unica cosa che hanno potuto fare. Noi stiamo bene tutti, ma ci sono situazioni davvero disperate: c' è chi ha parenti
                          in ospedale a Faenza, chi vive solo e ha gli affetti in Romagna». E a vivere solo a Marradi è il noto musicista Pape
                          Gurioli, che lancia un appello: «Mio fratello abita a Fognano e mia sorella a Faenza. Sono saltate tutte le date dei miei
                          concerti, sto vivendo una situazione difficilissima: fatemi vedere almeno i parenti. È vergognoso come i paesi di
                          confine siano stati dimenticati». Il sindaco Triberti per muovere le acque ha promosso una mozione, trasmessa
                          anche ai Comuni romagnoli

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 18
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                          venerdì 08 maggio 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          confinanti e a Faenza: «Un documento ufficiale da votare insieme affinché sia concessa una deroga. Ne abbiamo
                          bisogno, perché gravitiamo su Faenza per tanti servizi. Possiamo andare a Borgo San Lorenzo che è la città toscana
                          di riferimento più grossa ma dobbiamo fare tutte le volte il passo della Colla». E meno male che non è successo in
                          inverno. Il caso di Marradi e Palazzuolo è l' unico che interessa la Romagna e si collega all' antico discorso del
                          confine innaturale tra le province di Ravenna e Firenze, con quest' ultima prolungata oltre lo spartiacque appenninico
                          a rappresentare una contraddizione orografica non da poco. Il Coronavirus fa emergere anche questi paradossi
                          cristallizzati che però si palesano nel momento delle necessità.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 19
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Mascherine gratuite: oggi e domani la seconda distribuzione
                          Avverrà tramite due modalità: ritiro in auto e a piedi, in questo caso a cura dei comitati di quartiere

                          FAENZA Saranno in consegna nuovamente da oggi le mascherine protettive
                          naso -bocca per la cittadinanza. Si tratta di un quantitativo doppio rispetto al
                          precedente e cioè 52.800 pezzi, inviate ai Comuni dalla Regione. La
                          distribuzione è gratuita e, come la volta precedente, avverrà tramite due
                          modalità: ritiro in auto e a piedi, in questo caso a cura dei comitati di quartiere.
                          IN AUTO Oggi dalle 17 alle 18.30 e domani mattina dalle 8.30 alle 10, in stile
                          drive -through, attraverso il finestrino dell' auto, in due punti di distribuzione: in
                          via Graziola nei pressi del PalaCattani, su entrambi i lati della carreggiata; in via
                          Fornarina nei pressi della Coop Il Borgo sulla strada lato nord (direzione verso il
                          centro) su un uni colato della strada. NEI QUARTIERIDistribuzione con ritiro a
                          piedi nelle seguenti sedi: Quartiere Centro -sud oggi dalle 18 alle 20 sl Centro
                          sociale centro sud, via Canal Grande 46e domani dalle 9 al le 11e dalle 16 alle 18
                          al ConadArena. Errano: oggi ore 18-20e domani ore 9-11,30 alla Parrocchia
                          Santa Maria del Rosario, via Errano 4. Celle e Tebano oggi ore 18-20 e domani
                          ore 9-11,30 alla Parrocchia di Celle, via Ospitalacci 188. Borgo Tuliero oggi ore
                          18-20 e domani ore 9-11,30 al Centro sociale Borgo Tuliero, via Tombarelle 91.
                          Quartiere Borgo domani dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 18 al Quartiere Borgo in via Saviotti 1. Quartiere Centro Nord
                          oggi dalle 18 alle 20e domani dalle 8,30 alle 11,30 al Centro sociale Pertini, via Medaglie d' oro presso la Parrocchia di
                          San Marco. Granarolo: consegne a Nuova distribuzione gratuita domicilio a nuclei familiari con persone anziane e
                          bisognose. Re da: domani dalle 8,30 alle 11,30 e dalle 14,30 alle 18,30 in piazza Don Milani. Perle persone anziane o
                          impossibilitate a uscire di casa, le mascherine verranno consegnate a domicilio su richiesta telefonica o via e-mail
                          contattando: Urp tel. 0546 - 691444- 69144; e-mail urp.informazioni@comune.faenza.ra.it. Orario di apertura al
                          pubblico: da lunedì a venerdì: 8,30 13; il giovedì, anche dalle 14,45 alle 16,15.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 20
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          PARLA L' ASSESSORE BANDINI

                          Il trasporto pubblico riparte in sicurezza con orari pre-Covid
                          «No a passi indietro sulla mobilità sostenibile. Per le scuole impossibili previsioni ora: banco di prova i centri estivi»

                                                                                                                                 MICHELE DONATI

                          FAENZA Mobilità in sicurezza: conciliare la ripresa delle attività con la corretta
                          applicazione delle norme anti -contagio è una delle sfide fondamentali per il
                          buon esito della "Fase2". Il tema è al centro delle riflessioni del gruppo di lavoro
                          provinciale per la mobilità delle persone di cui fa parte l' assessore Antonio
                          Bandini. «Il Trasporto pubblico locale - spiega Bandini -, pur con le dovute
                          restrizioni, è stato mantenuto attivo durante gli ultimi due mesi: ora si ricomincia
                          con orari e standard conformi al servizio invernale feriale e festivo non
                          scolastico». Insomma, il Tpl torna al periodo pre-Covid, ma in maniera graduale:
                          «Ovviamente - prosegue Bandini - è stato necessario adeguarsi alle misure di
                          sicurezza: obbligo di mascherina e distanziamento, che porterà
                          sostanzialmente a ridurre di circa il 50% la capienza dei mezzi pubblici.
                          Andranno inoltre evitati gli assembramenti negli spazi delle fermate». Una realtà
                          ecosostenibile e sicura è poi quella dei GreenGo Bus, dove il vano del
                          conducente è stato separato con plexiglass per garantire l' isolamento degli
                          autisti. Sul trasporto scolastico si apre invece un capitolo differente: «Al
                          momento - osserva l' assessore - è difficile ragionare sulla riapertura di
                          settembre senza avere certezze a riguardo. Di sicuro il servizio andrà ripensato e calibrato in base alle modalità che
                          verranno decise. Un banco di prova importante ci sarà questa estate, quando saranno aperti i centri estivi per
                          bambini e ragazzi». Una delle conseguenze collaterali della pandemia potrebbe essere il ritorno di fiamma dell'
                          automobile privata, percepita da alcuni come mezzo di trasporto più sicuro ed isolante a scapito di soluzioni a
                          minore impatto ambientale: «Per anni- commenta Bandini - si è sognata una mobilità urbana sostenibile: vanno
                          evitati passi indietro mettendo in campo progettualità alternative. La ciclopedonalizzazione di porzioni di strada è un'
                          idea di per sè interessante, ma che riserva alcune criticità: innanzitutto sarebbero necessarie modifiche al codice
                          della strada. Di concreto c' è l' apertura al dialogo con il mondo dell' associazionismo». Mondo da cui potrebbe
                          provenire una spinta a rivoluzionare abitudini consolidate, e non solo sul piano della mobilità: «Il punto di vista è
                          cambiato - conclude Bandini -. In questi due mesi ci siamo anche accorti della bellezza della città pulita e silenziosa.
                          Un altro sistema è possibile, ma per raggiungere una vera mobilità sostenibile bisogna partire dalle fondamenta, ad
                          esempio dalle modalità di telelavoro a cui molti si sono convertiti in tempi record».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 21
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Dieci anni fa l' addio a Giacomo Neri 200 partite in serie A, 3 in nazionale
                          A 20 anni andò alla Juve, primo in Romagna: 12 presenze e rete numero 6.000 dei bianconeri

                          FAENZA Uno dei più importanti calciatori faentini di sempre. Oltre 200 partite in
                          serie A e tre presenze in nazionale: Giacomo Neri - a lungo in squadre di livello
                          in serie A - moriva dieci anni fa, a 94 anni, quando era il più anziano calciatore
                          vivente ad aver militato nella Nazionale italiana. Poco più di tre mesi prima della
                          morte, pochi giorni dopo il suo compleanno (Capodanno 1916), aveva ricevuto il
                          premio "Una vita per lo sport" del Comune. Nella sua eccellente carriera di
                          calciatore, Giacomo Neri disputò 232 partite in serie A (56 reti), 25 in B (4 gol) e
                          3 presenze in Nazionale, due contro la Svizzera a Zurigo e una a Berlino con la
                          Germania a cui segnò un gol. Dopo aver debuttato nel Faenza a 16 anni,
                          accanto ai campioni ungheresi Balassa e Kelchen, passò al Dopolavoro
                          Ferroviario di Rimini e quindi al Livorno con cui esordì in serie A e rimase altre
                          due stagioni, l' ultima in B. A20 anni fu ceduto alla Juventus, primo romagnolo,
                          dove totalizzò 12 presenze e una sola rete, anche se importante perché fu la
                          numero 6.000 della storia bianconera. Tornò a Livorno per due anni prima di
                          passare al Genoa, dove si affermò fino a conquistare la maglia azzurra della
                          Nazionale. Le presenze in azzurro avrebbero potuto essere più numerose, ma il
                          secondo conflitto mondiale tolse ai tanti atleti del tempo gli anni migliori. Nell' arco di cinque stagioni nel Genoa, Neri
                          totalizzò 107presenze e 32 goal, in una squadra che lottava sempre al vertice, anche se non riuscì a conquistare lo
                          scudetto. Vinse con i rossoblù la Coppa Città di Genova. Amico, ma solo omonimo di Bruno (a cui è intitolato lo
                          stadio), di sei anni più anziano, Giacomo Neri, ala destra, veloce e scattante, abile nel dribbling, erabravissimo a
                          crossare e a confezionare assist, ma era anche un goleador: rimane un record imbattuto la quaterna rifilata in soli 14
                          minuti con la maglia del Genoa che si impose 6-1 al Bari. Dopo la fine della guerra, Neri giocò per l' Inter per due anni
                          accanto a Beppe Meazza, Guaita e Lorenzi, prima di concludere la carriera a Neuchâtel in Svizzera, e iniziare quella di
                          allenatore ad Alessandria, che portò dalla D alla B, quindi a Casale e Lucca, e infine a Faenza. Dopo aver lavorato in
                          azienda, a Treviglio, rientrò definitivamente nella città natale, riavvicinandosi ai colori biancazzurri come presidente
                          dell' associazione degli ex giocatori del Faenza. Fu anche membro dell' associazione Atleti azzurri d' Italia, dell'
                          Unione nazionale Veterani dello sport e socio del Panathlon Club Faenza.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 22
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Donazioni in denaro, alimentari e volontariato La Caritas ringrazia
                          Nelle ultime settimane raccolti 13.400 euro, colombe, viveri, distribuiti alle famiglie in difficoltà

                          FAENZA Una solidarietà molto diffusa nel territorio, capace di mettere in campo
                          e sperimentare nuove soluzioni per aiutare le persone in condizione di disagio.
                          La Caritas diocesana di Faenza-Modigliana intende ringraziare tutte le perso
                          nee aziende che offrono sostegno sotto forma di aiuto economico e beni
                          alimentari, omettendo a disposizione il proprio tempo. Nelle ultime settimane
                          sono stati donati circa 13.400 euro, grazie a privati, oltre alle associazioni Arcea
                          2002, Amici della Ceramica e del Mic, associazione per i Gemellaggi e Riunione
                          Cattolica Torricelli. Al Centro di ascolto diocesano vengono devoluti anche
                          molti beni alimentari, redistribuiti alle persone in difficoltà: fra questi tanti privati
                          e agricoltori, la Pubblica Assistenza per l' offerta di piadine e sostitutivi del pane,
                          le aziende Granfrutta Zani e Deco Industrie per la frutta e le colombe pasquali
                          donate e l' Associazione Nazionale Carabinieri per prodotti alimentari e
                          consegna di pacchi viveri a domicilio. Un "grazie" particolare va alle parrocchie
                          che hanno mantenuto o riattivato, in queste settimane, la rete di aiuto versoi
                          nuclei familiari. Tanti i volontari singoli che si sono messi a disposizione e all'
                          Associazione Missionaria Internazionale, al gruppo giovani del Sinodo, al
                          gruppo Scout-Agesci, che collaborano nello stoccaggio dei beni alimentari provenienti dal Banco Alimentare, nella
                          preparazione e distribuzione dei pacchi viveri alle famiglie in difficoltà e nella distribuzione dei pasti take -away alle
                          persone senza fissa dimora. Una donazione di circa 200 colombe e 500 mascherine proviene da Caritas Italiana. Si
                          ringrazia poi l' Unione della Romagna Faentina per aver messo ha disposizione 10mila euro per far fronte all'
                          emergenza e per aver messo in rete, attraverso la protezione civile, i molteplici soggetti che fin dall' inizio dell'
                          emergenza hanno mosso i primi passi per l' assistenza alle persone. Vogliamo evidenziare che le tante iniziative
                          messe in campo dalla Croce Rossa e dalle realtà associative del territorio faentino sono state portate avanti con uno
                          spirito di reciproca disponibilità e di grande collaborazione.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 23
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «Pronti per le aziende, lunedì il via Test da 30 euro, risposta in 48 ore»
                          Il Synlab Med di Faenza è uno dei laboratori autorizzati dalla Regione; a Ravenna operativo il centro Fisios dove sarà
                          possibile recarsi per effettuare il prelievo capillare

                                                                                                                              ROBERTO ARTIOLI

                          RAVENNA La corsa ai test sierologici è partita. A nemmeno 24 ore dall'
                          annuncio della Regione, è scattata la caccia all' esame che permette di scovare
                          gli anticorpi nel sangue in risposta al covid-19. Sono infatti sempre di più le
                          persone che si rivolgono ai propri medici di base per sottoporsi al test che però,
                          come ha ricordato ieri sulla pagine del Corriere Romagna la direttrice del
                          Dipartimento di Sanità pubblica dell' Ausl Raffaella Angelini, non fornisce alcuna
                          "patente di immunità". DUBBI DA FUGARE Attraverso il test le persone vogliono
                          scoprire se sono entrate in contatto con il virus, magari quando ancora il covid-
                          19 non era conosciuto come tale, oppure se hanno superato la malattia senza
                          alcun sintomo. «Da fine dicembre a tutto gennaio ho avuto una tosse strana
                          che proprio non voleva andarsene e che ho trasmesso ai miei familiari -
                          racconta uno dei primi pazienti a ottenere la richiesta dal proprio medico per l'
                          esecuzione dell' esame sierologico -. A dicembre sono stato a Parigi, entrando
                          in contatto con diverse persone provenienti dalla Cina. Ora grazie alla possibilità
                          di sottopormi al test, spero di togliermi un dubbio che mi accompagna da
                          diverse settimane». Con l' annuncio dell' Emilia Romagna, giunto nel pomeriggio
                          di mercoledì, le strutture autorizzate hanno accelerato le procedure di attivazione. Il centro Fisios di Ravenna sta
                          predisponendo le attività per avviare i prelievi necessari all' effettuazione del test sierologico sui cittadini:
                          «Attendiamo che la Regione dia seguito all' annuncio e approvi la delibera - spiega il titolare del centro, Luciano
                          Ferretti -. Quando ci sarà l' ufficialità, potremo effettuare i prelievi per conto del nostro ambulatorio centrale che è il
                          Synlab Med con sede a Faenza, dove verranno effettuate le analisi. Il Synlab è tra i centri autorizzati dalla Regione
                          per l' effettuazione di questo particolare esame. Il costo del test sierologico è di 30 euro e contiamo di fornire una
                          risposta tra le 24 e le 48 ore dal prelievo. Per effettuare il test non è necessario essere a digiuno, per cui il prelievo
                          può essere svolto nell' intero arco della giornata». IL MECCANISMO Ferretti spiega anche che a differenza dei
                          tradizionali prelievi del sangue, per i test sierologici il centro Fisios lavorerà su prenotazione: «È un accorgimento
                          necessario - spiega - per gestire al meglio il flusso delle persone, con il pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza e
                          di tutela sia per gli operatori che per l' utenza. Chiedo alle numerose persone che ci stanno contattando in queste ore
                          di avere ancora un po' di pazienza, perché occorre il via libera ufficiale della Regione per procedere con i prelievi».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 24
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                          venerdì 08 maggio 2020

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                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Secondo le prime direttive fornite dall' Emilia Romagna, per effettuare l' esame occorre esibire la richiesta del
                          proprio medico di fiducia. «Per ora l' indicazione della Regione non è chiarissima e speriamo che nei prossimi giorni
                          sia specificato, da chi di competenza, cosa si intenda per "medico di fiducia" - commenta Ferretti -. Sulla base dell'
                          indicazioni dell' Emilia Romagna, siamo orientati a considerare valide le richieste autorizzate sia dai medici di base
                          che dagli specialisti». L'ANALISI Il direttore sanitario di Synlab Med, Ermanno Masotti, conferma di essere in attesa
                          della delibera della Regione per poter avviare l' esecuzione dei test siero logici sui privati cittadini: «Questi esami
                          sono di grande rilevanza epidemiologica perché creano le premesse per monitorare un' ampia parte di popolazione -
                          commenta Masotti -. Per quanto riguarda le aziende, le direttive sono chiare e il nostro centro avvierà gli esami
                          lunedì prossimo. Per rispondere alle numerose richieste dei cittadini di poter fare il test, attendiamo invece le
                          specifiche che usciranno con una delibera regionale».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 25
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                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          B GIRONE B

                          I Raggisolaris lanciano il challenge "Vota il quintetto all time"
                          I tifosi potranno eleggere lo starting five ideale dei quattordici anni di storia faentina

                                                                                                                             VALERIO ROILA

                          FAENZA Un' iniziativa intrigante per tenersi in contatto coi propri tifosi e
                          ricordare campioni presenti e passati. Sull' onda dei tanti "contest" lanciati in
                          questi giorni sui social, parte oggi "Vota il quintetto All Time dei Raggisolaris", un
                          gioco dedicato a tifosi ed appassionati del sodalizio neroverde. Lo scopo è
                          quello di eleggere una virtuale formazione dei sogni, composta dagli atleti che,
                          in questi quattordici anni di storia societaria manfreda, siano meritevoli di
                          essere acclamati quali i migliori per ogni ruolo. Gli affezionati del club faentino
                          potranno esprimere il proprio voto attraverso la pagina Facebook dei
                          Raggisolaris, sulla quale saranno pubblicate, ogni tre giorni, le foto di sette
                          giocatori selezionati, per ogni ruolo, che hanno partecipato alla splendida
                          cavalcata societaria, dalla Prima Divisione alla serie B, nelle stagioni che vanno
                          dal 2006 al 2020. Per ogni ruolo saranno quindi tre i giorni in cui saranno aperte
                          le votazioni, al termine dei quali verrà proclamato il migliore (la successione
                          sarà quella classica, ovvero play, guardie, ali piccole, ali grandi e pivot), fino ad
                          eleggere il quintetto ideale. La proclamazione finale del quale avverrà sabato
                          23, ovvero il giorno precedente al quinto anniversario della promozione in serie
                          B.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019      Pagina 26
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          A2 DONNE

                          Il Basket Project Faenza si chiamerà ancora E -Work
                          Il main sponsor ha ribadito il suo appoggio alla società manfreda anche per la prossima stagione

                          FAENZA Il Basket Project non sta a guardare. Tanto di cappello alla società del
                          presidente Mario Fer miche, nonostante il periodaccio, ha già cominciato a
                          pianificare il futuro. Un segnale che dà coraggio e speranza. Dopo la conferma
                          di coach Paolo Rossi, arriva anche quella del main sponsor. Il Gruppo E -Work
                          ha infatti ribadito il proprio appoggio al sodalizio manfredo per la prossima
                          stagione. Un' ottima notizia, una base fondamentale per ricominciare.
                          «Ringraziamo il Gruppo E -Work -scrive il Faenza Basket Project in una nota-e in
                          particolare il presidente e amministratore delegato Paolo Ferrario, che non ha
                          mai mancato, anche in questi mesi difficili, di farci sentire il proprio sostegno.
                          Siamo orgogliosi e onorati di avere ancora al nostro fianco una realtà così
                          importante. Rimangono molti dubbi sulla prossima stagione, su quando e come
                          si potrà ripartire, ma sapere fin da subito di avere il supporto degli sponsor ci
                          permetterà di pianificare al meglio le nostre strategie». G.M.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019    Pagina 27
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                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          LA ROMAGNA DAL' ALTO

                          RAVENNA La Romagna in un minuto. O meglio, "Romagna dall' alto, in tempo di
                          coronavirus". Questo il titolo del video di un minuto realizzato dall' Italdron di
                          Ravenna. È la sintesi delle riprese effettuate a Cesenatico, Ravenna,
                          Santarcangelo, Cattolica-Valconca, Cesena, Faenza, Brisighella e Rimini. La
                          bellezza dei luoghi è raccontata dalla voce di Giuseppe Giacobazzi.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 28
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                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          BOLOGNA

                          LA CULTURA NON SI FERMA Oggi alle 19 su Lepida Tv, Sky e le piattaforme
                          della Regione, "Bottega Gatti. Il riflesso della tradizione" e a seguire "La Vecchia
                          Faenza. Decori di famiglia" per la regia di Andrea Savorani Neri, a cura del
                          Comune di Faenza. Alle 22.30 Jazz in Quarantine a cura di Amici del Jazz di
                          Modena con Guido Di Leone & Peter Bernstein.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 29
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          Tributi locali, niente moratoria Ai sindaci le scelte su stop e date
                          Fisco. Rischio caos per il fai da te comunale su calendario e imposte da sospendere Castelli (viceministra Mef):
                          «Giuste le scelte autonome, no a perdite di gettito per legge»

                                                                                                                                      Gianni Trovati

                          ROMA Non ci sarà la moratoria per legge dei tributi nel capitolo enti locali
                          della manovra anticrisi che il governo presenterà oggi ai sindaci.
                          Arriveranno però delle linee guida ministeriali, sotto forma di circolare, per
                          spiegare che l' autonomia tributaria già permette ai Comuni di spostare in
                          avanti le scadenze delle proprie entrate. Il problema è il calendario: perché
                          la prospettiva è quella di un fai da te comunale in cui ogni ente fissa un
                          quadro di scadenze diversificato per tributo. «Proporremo forme di
                          coordinamento - ribatte all' obiezione Laura Castelli, la viceministra dell'
                          Economia che segue tutti i dossier della finanza locale - ma è giusto che i
                          Comuni decidano nella propria autonomia, con la garanzia del fondo
                          statale che interviene a ristorare le mancate entrate». A fermare l' ipotesi
                          moratoria (Sole 24 Ore di ieri) c' è anche il tira e molla fra ministero e
                          amministratori locali sull' entità dei danni da Coronavirus per i bilanci
                          comunali. Il governo mette sul piatto tre miliardi (e 500 milioni per le
                          Province), e un tavolo di monitoraggio per vedere come andrà; i sindaci
                          hanno presentato stime che portano fra i 5 e gli 8 miliardi il rischio perdite.
                          E una moratoria generalizzata, è il timore, avrebbe dato linfa a nuove richieste. La via autonoma ha un difetto,
                          rappresentato appunto dalla moltiplicazione dei calendari, e un pregio, quello di affidare le decisioni fiscali alla
                          responsabilità delle amministrazioni, che conoscono bene i propri territori. Perché per esempio a due Comuni vicini,
                          uno turistico colpito da un sicuro crollo delle entrate e uno agricolo dove l' economia locale ha retto, non sarebbe
                          utile applicare la stessa regola pret-a-porter. «In un quadro di difficoltà generale bisogna evitare di perdere per legge
                          ulteriore gettito», sostiene Castelli, indicando nel tavolo di monitoraggio la sede per fare i conti e per «trovare l'
                          equilibrio migliore fra le esigenze dei contribuenti, dei Comuni e del bilancio statale». In quest' ottica il fondo da tre
                          miliardi funzionerà in due tempi. La prima tranche, il 30%, arriverà subito, e sarà distribuita in proporzione alle entrate
                          proprie. Il resto entrerà in gioco prima della pausa estiva, al 10 luglio, e la sua geografia dipenderà dall' incrocio di più
                          fattori: le perdite stimate, ovviamente, su cui potranno incidere anche le decisioni locali sul calendario, ma anche i
                          risparmi di spesa pubblica locale determinati dal blocco di alcune attività. Un punto, questo, su cui la discussione si
                          annuncia accesa. In ogni caso i pagamenti che ritardano non gonfieranno gli obblighi di accantonamento nel Fondo
                          crediti, perché i calcoli ignoreranno il 2020 (lo prevede l' articolo 106-bis del decreto Marzo).

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[ § 1 5 8 0 7 4 8 1 § ]

                          venerdì 08 maggio 2020

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                                                                 Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          I Comuni, dovrebbero spiegare le istruzioni ministeriali in arrivo, potranno spostare tutti i tributi con un' eccezione:
                          la quota di Imu che imprese, alberghi e centri commerciali versano allo Stato. L' acconto di giugno vale 1,8 miliardi e
                          la manovra, nemmeno nel formato maxi, ha spazio per coprirli. Sul tavolo c' è però la proposta del ministro della
                          Cultura e Turismo Dario Franceschini di bloccare il pagamento almeno per gli alberghi, in crisi di liquidità per il
                          lockdown ma anche alle prese con prospettive di ripresa più che incerte. L' altra gamba del fisco locale nella
                          manovra anticrisi riguarda gli sconti sulle nuove occupazioni di suolo pubblico. L' idea è quella di escludere dalla
                          base imponibile l' allargamento degli spazi imposto dalle precauzioni sanitarie, sulla base del fatto che l' obbligo di
                          distanziamento riduce il "valore d' uso" del suolo occupato da bar e ristoranti. In discussione c' è però anche l' ipotesi
                          di coprire integralmente le mancate entrate delle settimane del lockdown. Il quadro si completa poi con una norma
                          che permette la rinegoziazione dei mutui in esercizio provvisorio con delibera di giunta, indispensabile per sfruttare la
                          finestra della maxi-revisione di Cdp. Per i Comuni delle ex «zone rosse» dovrebbe poi arrivare un finanziamento extra
                          (200 milioni). © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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[ § 1 5 8 0 7 4 8 0 § ]

                          venerdì 08 maggio 2020
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                                                                  Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

                          VIRUS E RIPRESAFISCO

                          Tariffa rifiuti, Tia2 soggetta a Iva Riconosciuta la natura privatistica
                          Due sentenze gemelle delle sezioni unite chiudono la querelle sull' imposta Ora una norma per chiudere anche le
                          azioni legali sulla Tia1

                                                                                                                                Raffaele Rizzardi

                          Il finanziamento del servizio pubblico di raccolta e smaltimento dei rifiuti
                          urbani è stato finanziato con una tassa sin dal testo unico per la finanza
                          locale del 1931. Il tributo si chiamava Tarsu ed è stato applicato in
                          numerosi comuni d' Italia senza soluzione di continuità sino all' attuale Tari.
                          Con l' affidamento del servizio a società commerciali, che restano tali
                          anche se partecipate dagli enti locali, lo schema fiscale era ed è tuttora il
                          seguente, in base al quale il comune: stipula il contratto con la società che
                          gestisce il servizio, pagando un corrispettivo più l' Iva relativa (attuale
                          aliquota 10%); fissa l' entità della tassa, differenziandola in base alla stima
                          di produzione dei rifiuti. Questo introito, di natura tributaria, non è soggetto
                          a Iva, e non consente la detrazione del tributo (articolo 19, comma 2, primo
                          periodo, della legge Iva). Pertanto la tassa è comprensiva dell' imposta,
                          indetraibile per il comune. In questo ciclo, che potremmo definire storico e
                          indiscutibile, altri comuni avevano sostituito la Tarsu con la «Tariffa di
                          Igiene Ambientale», cosiddetta Tia1, che in base alla norma istitutiva, la
                          cosiddetta legge Ronchi (articolo 49 del decreto legislativo 22/1997), era
                          applicata dai soggetti gestori, che fatturavano direttamente agli utenti, anziché ai comuni, con l' ovvia applicazione
                          dell' Iva. Successivamente questa modalità di finanziamento del servizio viene sostituita dalla cosiddetta Tia2
                          (articolo 238 del Dlgs 152/2006), sino all' introduzione della Tari. Anche per questo corrispettivo la società di
                          gestione del servizio fatturava con Iva agli utenti. Dopo la sentenza della Cassazione a sezioni unite n. 5078 del 15
                          marzo 2016, che aveva riconosciuto la natura tributaria della Tia1, condannando il gestore al rimborso del tributo all'
                          utente, ieri le sezioni unite si sono pronunciate con due sentenze gemelle (8631 e 8632) per la Tia2, fissando la
                          massima, secondo cui questo corrispettivo «ha natura privatistica, ed è pertanto soggetto ad Iva ai sensi degli
                          articoli 1, 3, 4,commi 2 e 3 del Dpr n. 633del 1972». Le norme riguardano il presupposto generale dell' Iva, la nozione
                          di prestazione di servizi dietro corrispettivo (requisito oggettivo) e l' applicazione del tributo per tutti gli esercenti
                          attività di impresa costituiti in forma societaria (requisito soggettivo). Queste sentenze avevano ad oggetto importi
                          non rilevanti (rispettivamente di 82,87 e 100,84 euro; la sentenza sulla Tia1 era addirittura di soli 67 euro) da cui si
                          evidenzia il costo spropositato delle spese legali, che l' ente gestore arrivato in Cassazione ha dovuto sostenere per
                          evitare una proliferazione di istanze di restituzione, cui non avrebbe fatto seguito il rimborso da parte dell' agenzia
                          delle Entrate.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 32
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