Unione della Romagna Faentina - venerdì, 08 maggio 2020 - Unione Romagna Faentina
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Unione della Romagna Faentina venerdì, 08 maggio 2020 Prime Pagine 08/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 08/05/2020 08/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 08/05/2020 08/05/2020 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 08/05/2020 08/05/2020 Italia Oggi 7 Prima pagina del 08/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 08/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 8 Prima pagina 08/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 9 Marradi 'tagliata fuori' dal confine regionale 08/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 11 «Progettare il cambiamento» 08/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44 12 I ristoratori della collina si interrogano: e c' è chi pensa di spostarsi 08/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 14 «La didattica a distanza non può bastare» 08/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45 16 Mascherine chirurgiche gratis, distribuite in auto e nei quartieri 08/05/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31 17 Pioggia di richieste per i test sierologici, ma è ancora presto Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 08/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28 18 Due fratelli si vedono sulla linea di confine fra Romagna e Toscana 08/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28 20 Mascherine gratuite: oggi e domani la seconda distribuzione 08/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 MICHELE DONATI 21 Il trasporto pubblico riparte in sicurezza con orari pre-Covid 08/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 22 Dieci anni fa l' addio a Giacomo Neri 200 partite in serie A, 3 in nazionale 08/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31 23 Donazioni in denaro, alimentari e volontariato La Caritas ringrazia 08/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2 ROBERTO ARTIOLI 24 «Pronti per le aziende, lunedì il via Test da 30 euro, risposta in 48 ore» 08/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 18 VALERIO ROILA 26 I Raggisolaris lanciano il challenge "Vota il quintetto all time"
08/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 18 27 Il Basket Project Faenza si chiamerà ancora E -Work 08/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26 28 LA ROMAGNA DAL' ALTO 08/05/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26 29 BOLOGNA Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 08/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Gianni Trovati 30 Tributi locali, niente moratoria Ai sindaci le scelte su stop e date 08/05/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 27 Raffaele Rizzardi 32 Tariffa rifiuti, Tia2 soggetta a Iva Riconosciuta la natura privatistica 08/05/2020 Italia Oggi Pagina 37 MATTEO BARBERO 34 Prestiti Cdp, enti al test di convenienza finanziaria 08/05/2020 Italia Oggi Pagina 37 FRANCESCO CERISANO 35 Dai comuni suolo esentasse 08/05/2020 Italia Oggi Pagina 37 MATTEO BARBERO 36 Mutui trentennali Abi, rebus rinegoziazione 08/05/2020 Italia Oggi Pagina 38 38 Imprese e autonomi senza Tari 08/05/2020 Italia Oggi Pagina 40 40 Puglia, 8 milioni per interventi sui beni confiscati 08/05/2020 Italia Oggi Pagina 40 PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI 41 Horizon 2020 punta sul futuro 08/05/2020 Italia Oggi Pagina 40 43 Veneto, 4 milioni per investimenti sui siti inquinati 08/05/2020 Italia Oggi Pagina 41 MASSIMO MIGLIORISI* 44 Imu 2020, nuova solo nel nome 08/05/2020 Italia Oggi Pagina 41 TOMMASO VENTRE 46 L' emergenza del Covid-19 stimola i servizi tecnologici 08/05/2020 Italia Oggi Pagina 41 CRISTINA CARPENEDO 48 La disciplina della rateizzazione si complica con il Coronavirus 08/05/2020 Italia Oggi Pagina 42 50 Partecipate, restyling a ostacoli
[ § 1 § ] venerdì 08 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] venerdì 08 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] venerdì 08 maggio 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] venerdì 08 maggio 2020 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 8 0 7 4 8 5 § ] venerdì 08 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Prima pagina Faenza Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 8 0 7 4 5 9 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Marradi 'tagliata fuori' dal confine regionale Tante famiglie divise: la linea fra Toscana e Romagna non può essere valicata per le visite ai congiunti. Il sindaco Triberti: «Una norma da superare» Mauro Mercatali abita a Sant' Adriano mentre il fratello Paolo a San Martino in Gattara. Quindi il primo nel comune di Marradi e l' altro in quello di Brisighella. Meno di cinque chilometri li separano eppure i due fratelli dopo l' ultimo decreto del presidente del consiglio malgrado sperassero di potersi finalmente salutare dopo due mesi di lquarantena, non lo hanno potuto fare. Così Mauro e Paolo si sono dovuti accontentare di scambiarsi un saluto a distanza al confine di regione, sul ponte di Marignano, sul Lamone, chiamato dai residenti 'La passerella' che nell' emergenza sanitaria da. Nell' ultimo decreto infatti il governo ha allentato le restrizioni, permettendo di far visita ai 'congiunti' in regione. Alcuni comuni hanno anche emesso ordinanze per chiarire la possibilità di spostarsi fra province della stessa regione in territori di confine anche per fare la spesa (per esempio Faenza e Modigliana). Ci sono però zone di confine dove le comunità sono abituate a recarsi per comodità da una regione all' altra: è il caso di Marradi, che malgrado sia in Toscana, provincia di Firenze, ha fortissimi e storici legami con Faenza. «Molti marradesi - conferma il sindaco Tommaso Triberti - hanno familiari in Romagna e il legame con Faenza e Brisighella è sempre stato molto forte. Tanti nostri residenti possono andare a Faenza per il lavoro, ma non possono fermarsi lungo il tragitto per salutare o sincerarsi delle condizioni di eventuali parenti, una situazione un po' paradossale. Dopo la quarantena tanti speravano di essere liberi di andare nel brisighellese distante appena tre chilometri ma così non è stato. È davvero curioso, ad esempio, che due fratelli, come i Mercatali, che abitano da una parte e dall' altra del confine non possano vedersi quando invece il Decreto autorizza che un marradese, ipoteticamente, possa andare fino a Grosseto. A Marradi - continua il primo cittadino - come in altri comuni di confine, pensiamo la zona del Pistoiese, abbiamo lanciato una petizione con una raccolta firme e assieme agli altri comuni le abbiamo inviate all' Anci Toscana ed Emilia-Romagna per cercare di sbloccare una situazione che a tratti ha quasi del beffardo. Senza contare che c' è chi ha parenti anziani e che non stanno bene e non possono andare a trovarli. La legge va rispettata, ma bisognerebbe riuscire a superare un nodo che mette a disagio tante famiglie». «Le comunità come quella di Marradi - dice invece Antonio Bandini, assessore a Faenza ma originario proprio del comune toscano - sono storicamente e geograficamente legate alla Romagna: sarebbe come impedire ai casolani di poter venire a Faenza. Noi abbiamo tutti i parenti nel comune Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 8 0 7 4 5 9 § ] venerdì 08 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) toscano e ovviamente non possiamo andarli a trovare, dovendoci accontentare di sentirli per telefono. E sono le persone di una certa età che risentono maggiormente di limitazioni simili». Antonio Veca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 8 0 7 4 5 7 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) LISTA 'L' ALTRA FAENZA' «Progettare il cambiamento» Oggi incontro istituzionale sul Coronavirus, le proposte di Necki «All' avvio della 'Fase 2' è necessario progettare, anche a livello locale, i cambiamenti che interesseranno molti ambiti della vita sociale». Lo sottolinea Edward Necki, capogruppo de L' altra Faenza in occasione dell' incontro informativo sull' Emergenza Covid - 19 che si è tenuto ieri e al quale erano invitati sindaci dell' Unione, capigruppo consiliari dell' Unione, presidenti dei consigli comunali e personale dei comuni. Necki evidenzia per esempio che va valutato l' impatto di buoni spesa, ma anche i bisogni delle attività colpite come commercio e artigiani, partite iva e altri. «Le istituzioni devono aprire una trattaiva col governo e far sentire la voce dei cittadini». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 8 0 7 4 5 8 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 44 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) I ristoratori della collina si interrogano: e c' è chi pensa di spostarsi L' applicazione del distanziamento resta un' incognita. 'La Grotta' potrebbe trasferirsi per l' estate a Villa Corte, a Fognano. Dalla grotta all' aperta campagna. Il distanziamento sociale che scandirà l' estate 2020 sta già imponendo cambiamenti fino a poco fa impronosticabili nel tessuto sociale. Come a Brisighella, dove il noto ristorante La Grotta quasi certamente traslocherà altrove per i mesi più caldi. «Le future norme sul distanziamento sociale non ci lasciano scelta», spiega il titolare Mirko Conti. «Le regole non sono ancora state chiarite, ma crediamo che nei nostri ambienti non potremmo ospitare più di venti persone». Un' ipotesi da incubo per un ristorante con otto dipendenti. «Per i mesi estivi quasi certamente ci sposteremo a Villa Corte, nei dintorni di Fognano». Normalmente quello è uno degli scenari più ricercati per eventi quali i matrimoni: un settore che in tutta Italia ha visto fioccare le richieste di rinvio. Ma se i brisighellesi dovranno spostarsi di appena qualche chilometro per trovare uno dei loro locali simbolo, a Casola Valsenio la situazione appare più fosca. «Aspettiamo il primo giugno per capire se aprire oppure no», rivela Marino Fiorentini, titolare insieme alla moglie del ristorante Il prato dei fiorentini, «porta d' ingresso» del borgo appenninico. «La vera incognita non è solo il crollo delle presenze, che stimiamo intorno al 60 per cento, ma l' applicazione del distanziamento: gli spazi esterni non sempre sono utilizzabili, in quanto spesso vanno riservati ai fornitori o alla differenziata. Inoltre non è escluso che il distanziamento richieda personale aggiuntivo». La proposta di trasferirsi per i mesi estivi era arrivata anche alla trattoria Sant' Eufemia, nell' omonima frazione appena prima del confine regionale. «Potendo disporre di locali di nostra proprietà, per i quali non dobbiamo pagare affitti o mutui, abbiamo scelto di rimanere qui», spiega Isabella Lasi, titolare insieme al marito. E' però lontano dai locali all' ombra del colle di Purocielo che la maggior parte delle pietanze verranno consumate. «Siamo stati fra i primi a mettere a punto un servizio di consegna a domicilio e d' asporto, e immaginiamo di tenerlo attivo per tutta o buona parte dell' estate. Normalmente nel nostro ristorante ospitiamo settanta coperti: nei prossimi mesi pensiamo di non poterci spingere oltre le dieci persone per sala, per un totale quindi non superiore a venti. Asporto e consegna a domicilio sono irrinunciabili». Il locale appare piuttosto diverso da com' è di solito: una banda tesa tra due tavoli è stata collocata proprio per interdire l' accesso alla sala interna. «Speriamo di poterla rimuovere al più presto: al momento non può entrare nel ristorante che una persona Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 8 0 7 4 5 8 § ] venerdì 08 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) alla volta, cui consegniamo il pranzo d' asporto». La sopravvivenza di molti locali dipenderà dall' effettivo afflusso di clienti, ma non solo: «Credo sia tempo per un giro di vite nel mondo delle sagre. Il 2020 sarà un' annata campale per chi gestisce un locale. Non possiamo pensare di trovarci anche quest' anno a far fronte a chi svolge attività di ristorazione a tutti gli effetti, ma con costi infinitamente minori e servendosi di volontari: dobbiamo già preoccuparci del coronavirus e del distanziamento». Filippo Donati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 8 0 7 4 5 6 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «La didattica a distanza non può bastare» Un gruppo di 70 insegnanti ha firmato una lettera al ministro e si confronta sul futuro: «A Faenza tanti spazi inutilizzati» «Didattica a distanza, bene per l' emergenza ma non può essere il futuro della scuola. Seminario, Sant' Umiltà e Salesiani potrebbero fornirci i necessari nuovi spazi per ospitare gli studenti e dimezzare le classi.. A lanciare l' allarme sono i docenti del polo liceale Torricelli-Ballardini che dopo mesi di lezioni on line per l' emergenza da Covid, ragionano sul futuro della scuola. Un tema sul quale molti in tutta Italia si stanno interrogando e sul quale non è ancora stata trovata una soluzione condivisa che bilanci sicurezza e necessitàdi riprendere le lezioni in modo il più possibile 'normale'. «Molti - spiega Gloria Ghetti, insegnante di italiano e filosofia ai licei Classico, Scientifico e Linguistico - stanno attuando la 'dad', la didattica a distanza. Per il prossimo anno è però necessario andare oltre. Assieme alla collega Elisa Alberghi abbiamo redatto un testo, sottoscritto da oltre 70 insegnanti e dal dirigente Luigi Neri, che abbiamo inoltrato all' Ufficio scolastico regionale e all' assessore regionale Paola Salomoni, per chiedere di non dare seguito all' ipotesi del Ministro Azzolina, di considerare la 'dad' l' unica soluzione per far ripartire la scuola». L' intento è sollecitare gli organi regionali per far pressione su quelli nazionali che dovrebbero destinare risorse per far ripartire la scuola in modalità 'normale'. «C' è bisogno - continua Ghetti - di fondi per l' edilizia scolastica, aumentare il personale, regolarizzando i precari, e di meno burocrazia. Lo si è fatto con la sanità per l' emergenza ora è il turno della scuola. Perché se in futuro rimpiangeremo i tagli fatti sulla scuola. Attraverso la distanza impediamo lo sviluppo del potenziale degli studenti e miniamo il loro equilibrio psichico e relazionale». Il rischio, ipotizzato dagli insegnanti e supportato dalle considerazioni degli psicologi, è di costruire 'pluralità di solitudini' connesse solo attraverso il web che esaspera fragilità e diseguaglianze, educandoli all' isolamento e non all' interazione. «Sembrerebbero dispute sui massimi sistemi - continua Ghetti - ma quel che si fa oggi avrà ricadute pratiche. È necessaria una sinergia tra istituzioni per sfoltire le classi. A Faenza si potrebbero riconvertire alcuni spazi attualmente inutilizzati. Pensiamo al Seminario, ad aule nei Salesiani e quelle alle Marri e Sant' Umiltà. Ovvio che il problema fondamentale diventa reperire risorse. Chiediamo che si inizi a ragionare subito facendo iniziare al più presto i lavori, per avere, da settembre, posti-scuola sufficienti a far rientrare docenti e studenti in sicurezza. Sarebbe inoltre necessario - osserva - una mappatura sanitaria dei frequentatori che eviti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 8 0 7 4 5 6 § ] venerdì 08 maggio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) di far accedere 'positivi asintomatici'». Non tutto però è da buttare della didattica a distanza che potrebbe essere potenziata per una scuola 2.0. «Può essere una risorsa - prosegue - per studenti con fragilità sanitarie per proseguire nelle lezioni e i docenti la potranno utilizzare per arricchire la didattica tradizionale, con modalità diverse, più creative e interattive. Occorre riflettere anche su una flessibilità degli orari, con più e non meno tempo-scuola, sugli ingressi e sulle uscite scolastiche così come sui trasporti per gli studenti che necessitano di una riorganizzazione». Per ragionare su tutto questo le due docenti chiedono ai colleghi di altri istituti di entrare in contatto con loro per costituire un tavolo di lavoro per proporre soluzioni concrete che concepiscono la scuola quale una priorità. Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 8 0 7 4 6 0 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Dispositivi di protezione Mascherine chirurgiche gratis, distribuite in auto e nei quartieri Il quantitativo è doppio rispetto alla precedente occasione. Ecco tutti i punti dove ritirarle e le modalità Mascherine chirurgiche, oggi inizia la seconda distribuzione gratuita da parte del Comune di questi fondamentali dispositivi di protezione, utili per se stessi e per gli altri e obbligatori nei luoghi chiusi nella 'Fase 2'. Si tratta di un quantitativo doppio rispetto alla distribuzione precedente e cioè in tutto di 52.800 pezzi, inviati ai comuni dalla Regione. La distribuzione è gratuita e, come nella scorsa occasione, avverrà attraverso due modalità: in auto e a piedi. Il Comune ha reso noti orari e punti dove si potranno ritirare. Per quanto riguarda il ritiro in auto, si terrà nella giornata di oggi dalle 17 alle 18.30 e domani mattina, dalle 8.30 alle 10, nella cosiddettà modalità drive-through - ormai divenuta famigliare in queste settimane -, vale a dire attraverso il finestrino abbassato della propria auto. I punti di distribuzione agli automobilisti saranno, come per la scorsa volta, in via Graziola nei pressi del PalaCattani, su entrambi i lati della carreggiata e in via Fornarina nei pressi della Coop Borgo, lungo la strada. I veicoli dovranno incolonnarsi con direzione di marcia da via Reda verso il centro città. Per quanto riguarda il ritiro a piedi, come per la volta scorsa saranno attivati diversi punti, distribuiti nei vari quartieri e nelle frazioni faentine per venire incontro a tutti i cittadini. Oggi dalle 8 alle 20 la distribuzione nella sede del quartiere Centro-Sud, in via Canal Grande 46; domani dalle 9 alle 11 e dalle 16 alle 18 al Conad Arena. A Errano le mascherine saranno distribuite oggi dalle 18 alle 20 e domani sera dalle 9 alle 11.30 alla Parrocchia Santa Maria del Rosario. Anche alle Celle e a Tebano, la distribuzione avverrà nell' arco di due giorni:oggi dalle 18 alle 20 e domani dalle 9 alle 11.30 alla Parrocchia di Celle. A Borgo Tuliero oggi, dalle 18 alle 20 e domani dalle 9 alle 11.30 al Centro sociale Borgo Tuliero. Al Quartiere Borgo appuntamento domani dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 18 nella sede del centro sociale in via Saviotti. Al Quartiere Centro-Nord oggi dalle 18 alle 20 e domani dalle 8.30 alle 11.30 al Centro sociale Pertini, in via Medaglie d' oro e presso la Parrocchia di San Marco. A Granarolo faentino le mascherine verranno consegnate a domicilio a nuclei familiari con persone anziane e bisognose, mentre a Reda la distribuzione avverrà domani (sabato), in due fasi: dalle 8.30 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 18.30 in piazza don Milani. a.v. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 8 0 7 4 6 1 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 31 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pioggia di richieste per i test sierologici, ma è ancora presto Avete avuto il Coronavirus senza accorgervene, o lo avete ora e non lo sapete? Può dirvelo il test sierologico. E proprio per questo da settimane privati cittadini e aziende hanno domandato più volte alla Regione di potersi sottoporre all' esame, che finora è stato utilizzato per individuare le positività tra operatori sanitari, dipendenti dei centri per anziani e forze dell' ordine. In giro per l' Italia c' è chi proponeva già test a pagamento per tutti, ma la Regione ha detto più volte di volersi occupare in prima persona della questione per evitare esiti non corretti. Mercoledì sera la giunta dell' Emilia-Romagna ha annunciato il via libera ai test nei laboratori privati con parametri precisi, e così ieri sono state tantissime le telefonate da parte di imprese e privati del territorio al Synlab Med di Faenza, l' unico nella provincia di Ravenna autorizzato. La Regione ha scelto le tipologie di test più accurate tra le diverse centinaia in commercio, a cui ci si potrà sottoporre nei laboratori selezionati, in base a quelli che hanno inviato la richiesta: 5 sono in Romagna e 1 nel Ravennate. La Regione ha fatto sapere che è possibile richiedere il test da parte delle aziende semplicemente compilando un' autocertificazione, e per i privati con una prescrizione medica. Attualmente manca ancora, però, il protocollo ufficiale della Regione: i test partiranno solo dopo la sua uscita. Ieri intanto già molte persone hanno chiamato il Synlab di Faenza da tutta la provincia per sapere come fare il test: «Ci sono arrivate tantissime telefonate - spiegano dal gruppo - e soprattutto da privati cittadini. Qualcuno è semplicemente curioso, altri hanno avuto dei contatti con persone positive e vogliono togliersi il dubbio. Qualcuno ha avuto la febbre a gennaio o all' inizio di febbraio, quando si parlava solo di influenza e non di Coronavirus, e ora ha il dubbio che si trattasse del virus». Tante telefonate sono arrivate anche ai medici di base, dato che la Regione ha specificato che i privati cittadini possono sottoporsi al test solo dietro prescrizione medica. Nel frattempo anche le aziende si stanno organizzando per sottoporre i propri dipendenti ai test. Confindustria Romagna ha sottoscritto un protocollo condiviso con l' assessorato regionale alla sanità, e lo sta proponendo alle imprese associate come approccio guidato alla realizzazione di test sierologici. Il documento propone per ogni lavoratore la raccolta della storia clinica relativa agli ultimi due mesi, a cui segue il test, da ripetere ogni due settimane. Confindustria a questo proposito si è rivolta direttamente al laboratorio unico dell' Ausl Romagna a Pievesestina. sa.ser. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 8 0 7 4 6 5 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 28 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) IL CASO MARRADI Due fratelli si vedono sulla linea di confine fra Romagna e Toscana Situazioni paradossali nelle zone fra due regioni. Il sindaco denuncia: «Chieste deroghe ma non si è mosso nulla» FAENZA L' apertura agli spostamenti in ambito regionale, anziché provinciale, per visite ai congiunti, vede di fatto superata l' ordinanza dei sindaci di Faenza, Modigliana e Brisighella, rimasta in vigore solo due giorni, che anticipava quanto poi stabilito dalla Regione. Si era venuta a creare una situazione paradossale: intere famiglie separate, figli, nipoti, fratelli, fidanzati, bloccati senza potersi recare a pochi chilometri di distanza. Una situazione che però permane immutata per quanto riguarda i paesi di confine tra due Regioni, come Marradi e Palazzuolo, politicamente in Toscana e fisicamente in Romagna. «È assurdo- dice il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti - che si possa andare per esempio a Grosseto e non a San Martino in Gattara, a Brisighella o a Faenza. Ho scritto all' Anci, alle Regioni, ai politici che conosco, ma finora non si è mosso niente. Le Regioni dicono che sono vincolate dal decreto governativo, che fuori dal loro ambito non possono decidere nulla, nemmeno se c' è accordo tra due Regioni. Basterebbe definire un raggio di trenta, cinquanta chilometri, in fin dei conti per lavoro si può già fare: c' è chi passa davanti alla casa dei parenti senza potersi fermare». Così emergono casi che diventano nazionali, come quello della famiglia Mercatali, divisa dalla nuova cortina di ferro dei Dpcm. Se ne sono interessati i Tg Rai e Sky 24, perché i Mercatali si sono "riuniti" sulla linea di confine. «Io abito a Faenza - afferma Mirko, che fa il fotografo - i miei genitori sono soli a Sant' Adriano e non li vedo dall' inizio di marzo. Mio zio abita a San Martino, a un chilometro da loro, e nemmeno lui può passare il ponte sul Lamone che fa da confine. Qualche giorno fa ha organizzato un incontro: lui dalla parte romagnola del ponte, i miei genitori da quella toscana, e si sono parlati a distanza sulla linea di confine. L' unica cosa che hanno potuto fare. Noi stiamo bene tutti, ma ci sono situazioni davvero disperate: c' è chi ha parenti in ospedale a Faenza, chi vive solo e ha gli affetti in Romagna». E a vivere solo a Marradi è il noto musicista Pape Gurioli, che lancia un appello: «Mio fratello abita a Fognano e mia sorella a Faenza. Sono saltate tutte le date dei miei concerti, sto vivendo una situazione difficilissima: fatemi vedere almeno i parenti. È vergognoso come i paesi di confine siano stati dimenticati». Il sindaco Triberti per muovere le acque ha promosso una mozione, trasmessa anche ai Comuni romagnoli Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 8 0 7 4 6 5 § ] venerdì 08 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) confinanti e a Faenza: «Un documento ufficiale da votare insieme affinché sia concessa una deroga. Ne abbiamo bisogno, perché gravitiamo su Faenza per tanti servizi. Possiamo andare a Borgo San Lorenzo che è la città toscana di riferimento più grossa ma dobbiamo fare tutte le volte il passo della Colla». E meno male che non è successo in inverno. Il caso di Marradi e Palazzuolo è l' unico che interessa la Romagna e si collega all' antico discorso del confine innaturale tra le province di Ravenna e Firenze, con quest' ultima prolungata oltre lo spartiacque appenninico a rappresentare una contraddizione orografica non da poco. Il Coronavirus fa emergere anche questi paradossi cristallizzati che però si palesano nel momento delle necessità. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 8 0 7 4 7 1 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 28 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Mascherine gratuite: oggi e domani la seconda distribuzione Avverrà tramite due modalità: ritiro in auto e a piedi, in questo caso a cura dei comitati di quartiere FAENZA Saranno in consegna nuovamente da oggi le mascherine protettive naso -bocca per la cittadinanza. Si tratta di un quantitativo doppio rispetto al precedente e cioè 52.800 pezzi, inviate ai Comuni dalla Regione. La distribuzione è gratuita e, come la volta precedente, avverrà tramite due modalità: ritiro in auto e a piedi, in questo caso a cura dei comitati di quartiere. IN AUTO Oggi dalle 17 alle 18.30 e domani mattina dalle 8.30 alle 10, in stile drive -through, attraverso il finestrino dell' auto, in due punti di distribuzione: in via Graziola nei pressi del PalaCattani, su entrambi i lati della carreggiata; in via Fornarina nei pressi della Coop Il Borgo sulla strada lato nord (direzione verso il centro) su un uni colato della strada. NEI QUARTIERIDistribuzione con ritiro a piedi nelle seguenti sedi: Quartiere Centro -sud oggi dalle 18 alle 20 sl Centro sociale centro sud, via Canal Grande 46e domani dalle 9 al le 11e dalle 16 alle 18 al ConadArena. Errano: oggi ore 18-20e domani ore 9-11,30 alla Parrocchia Santa Maria del Rosario, via Errano 4. Celle e Tebano oggi ore 18-20 e domani ore 9-11,30 alla Parrocchia di Celle, via Ospitalacci 188. Borgo Tuliero oggi ore 18-20 e domani ore 9-11,30 al Centro sociale Borgo Tuliero, via Tombarelle 91. Quartiere Borgo domani dalle 9,30 alle 13 e dalle 14 alle 18 al Quartiere Borgo in via Saviotti 1. Quartiere Centro Nord oggi dalle 18 alle 20e domani dalle 8,30 alle 11,30 al Centro sociale Pertini, via Medaglie d' oro presso la Parrocchia di San Marco. Granarolo: consegne a Nuova distribuzione gratuita domicilio a nuclei familiari con persone anziane e bisognose. Re da: domani dalle 8,30 alle 11,30 e dalle 14,30 alle 18,30 in piazza Don Milani. Perle persone anziane o impossibilitate a uscire di casa, le mascherine verranno consegnate a domicilio su richiesta telefonica o via e-mail contattando: Urp tel. 0546 - 691444- 69144; e-mail urp.informazioni@comune.faenza.ra.it. Orario di apertura al pubblico: da lunedì a venerdì: 8,30 13; il giovedì, anche dalle 14,45 alle 16,15. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 8 0 7 4 6 9 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) PARLA L' ASSESSORE BANDINI Il trasporto pubblico riparte in sicurezza con orari pre-Covid «No a passi indietro sulla mobilità sostenibile. Per le scuole impossibili previsioni ora: banco di prova i centri estivi» MICHELE DONATI FAENZA Mobilità in sicurezza: conciliare la ripresa delle attività con la corretta applicazione delle norme anti -contagio è una delle sfide fondamentali per il buon esito della "Fase2". Il tema è al centro delle riflessioni del gruppo di lavoro provinciale per la mobilità delle persone di cui fa parte l' assessore Antonio Bandini. «Il Trasporto pubblico locale - spiega Bandini -, pur con le dovute restrizioni, è stato mantenuto attivo durante gli ultimi due mesi: ora si ricomincia con orari e standard conformi al servizio invernale feriale e festivo non scolastico». Insomma, il Tpl torna al periodo pre-Covid, ma in maniera graduale: «Ovviamente - prosegue Bandini - è stato necessario adeguarsi alle misure di sicurezza: obbligo di mascherina e distanziamento, che porterà sostanzialmente a ridurre di circa il 50% la capienza dei mezzi pubblici. Andranno inoltre evitati gli assembramenti negli spazi delle fermate». Una realtà ecosostenibile e sicura è poi quella dei GreenGo Bus, dove il vano del conducente è stato separato con plexiglass per garantire l' isolamento degli autisti. Sul trasporto scolastico si apre invece un capitolo differente: «Al momento - osserva l' assessore - è difficile ragionare sulla riapertura di settembre senza avere certezze a riguardo. Di sicuro il servizio andrà ripensato e calibrato in base alle modalità che verranno decise. Un banco di prova importante ci sarà questa estate, quando saranno aperti i centri estivi per bambini e ragazzi». Una delle conseguenze collaterali della pandemia potrebbe essere il ritorno di fiamma dell' automobile privata, percepita da alcuni come mezzo di trasporto più sicuro ed isolante a scapito di soluzioni a minore impatto ambientale: «Per anni- commenta Bandini - si è sognata una mobilità urbana sostenibile: vanno evitati passi indietro mettendo in campo progettualità alternative. La ciclopedonalizzazione di porzioni di strada è un' idea di per sè interessante, ma che riserva alcune criticità: innanzitutto sarebbero necessarie modifiche al codice della strada. Di concreto c' è l' apertura al dialogo con il mondo dell' associazionismo». Mondo da cui potrebbe provenire una spinta a rivoluzionare abitudini consolidate, e non solo sul piano della mobilità: «Il punto di vista è cambiato - conclude Bandini -. In questi due mesi ci siamo anche accorti della bellezza della città pulita e silenziosa. Un altro sistema è possibile, ma per raggiungere una vera mobilità sostenibile bisogna partire dalle fondamenta, ad esempio dalle modalità di telelavoro a cui molti si sono convertiti in tempi record». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 8 0 7 4 6 3 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Dieci anni fa l' addio a Giacomo Neri 200 partite in serie A, 3 in nazionale A 20 anni andò alla Juve, primo in Romagna: 12 presenze e rete numero 6.000 dei bianconeri FAENZA Uno dei più importanti calciatori faentini di sempre. Oltre 200 partite in serie A e tre presenze in nazionale: Giacomo Neri - a lungo in squadre di livello in serie A - moriva dieci anni fa, a 94 anni, quando era il più anziano calciatore vivente ad aver militato nella Nazionale italiana. Poco più di tre mesi prima della morte, pochi giorni dopo il suo compleanno (Capodanno 1916), aveva ricevuto il premio "Una vita per lo sport" del Comune. Nella sua eccellente carriera di calciatore, Giacomo Neri disputò 232 partite in serie A (56 reti), 25 in B (4 gol) e 3 presenze in Nazionale, due contro la Svizzera a Zurigo e una a Berlino con la Germania a cui segnò un gol. Dopo aver debuttato nel Faenza a 16 anni, accanto ai campioni ungheresi Balassa e Kelchen, passò al Dopolavoro Ferroviario di Rimini e quindi al Livorno con cui esordì in serie A e rimase altre due stagioni, l' ultima in B. A20 anni fu ceduto alla Juventus, primo romagnolo, dove totalizzò 12 presenze e una sola rete, anche se importante perché fu la numero 6.000 della storia bianconera. Tornò a Livorno per due anni prima di passare al Genoa, dove si affermò fino a conquistare la maglia azzurra della Nazionale. Le presenze in azzurro avrebbero potuto essere più numerose, ma il secondo conflitto mondiale tolse ai tanti atleti del tempo gli anni migliori. Nell' arco di cinque stagioni nel Genoa, Neri totalizzò 107presenze e 32 goal, in una squadra che lottava sempre al vertice, anche se non riuscì a conquistare lo scudetto. Vinse con i rossoblù la Coppa Città di Genova. Amico, ma solo omonimo di Bruno (a cui è intitolato lo stadio), di sei anni più anziano, Giacomo Neri, ala destra, veloce e scattante, abile nel dribbling, erabravissimo a crossare e a confezionare assist, ma era anche un goleador: rimane un record imbattuto la quaterna rifilata in soli 14 minuti con la maglia del Genoa che si impose 6-1 al Bari. Dopo la fine della guerra, Neri giocò per l' Inter per due anni accanto a Beppe Meazza, Guaita e Lorenzi, prima di concludere la carriera a Neuchâtel in Svizzera, e iniziare quella di allenatore ad Alessandria, che portò dalla D alla B, quindi a Casale e Lucca, e infine a Faenza. Dopo aver lavorato in azienda, a Treviglio, rientrò definitivamente nella città natale, riavvicinandosi ai colori biancazzurri come presidente dell' associazione degli ex giocatori del Faenza. Fu anche membro dell' associazione Atleti azzurri d' Italia, dell' Unione nazionale Veterani dello sport e socio del Panathlon Club Faenza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 8 0 7 4 6 4 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 31 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Donazioni in denaro, alimentari e volontariato La Caritas ringrazia Nelle ultime settimane raccolti 13.400 euro, colombe, viveri, distribuiti alle famiglie in difficoltà FAENZA Una solidarietà molto diffusa nel territorio, capace di mettere in campo e sperimentare nuove soluzioni per aiutare le persone in condizione di disagio. La Caritas diocesana di Faenza-Modigliana intende ringraziare tutte le perso nee aziende che offrono sostegno sotto forma di aiuto economico e beni alimentari, omettendo a disposizione il proprio tempo. Nelle ultime settimane sono stati donati circa 13.400 euro, grazie a privati, oltre alle associazioni Arcea 2002, Amici della Ceramica e del Mic, associazione per i Gemellaggi e Riunione Cattolica Torricelli. Al Centro di ascolto diocesano vengono devoluti anche molti beni alimentari, redistribuiti alle persone in difficoltà: fra questi tanti privati e agricoltori, la Pubblica Assistenza per l' offerta di piadine e sostitutivi del pane, le aziende Granfrutta Zani e Deco Industrie per la frutta e le colombe pasquali donate e l' Associazione Nazionale Carabinieri per prodotti alimentari e consegna di pacchi viveri a domicilio. Un "grazie" particolare va alle parrocchie che hanno mantenuto o riattivato, in queste settimane, la rete di aiuto versoi nuclei familiari. Tanti i volontari singoli che si sono messi a disposizione e all' Associazione Missionaria Internazionale, al gruppo giovani del Sinodo, al gruppo Scout-Agesci, che collaborano nello stoccaggio dei beni alimentari provenienti dal Banco Alimentare, nella preparazione e distribuzione dei pacchi viveri alle famiglie in difficoltà e nella distribuzione dei pasti take -away alle persone senza fissa dimora. Una donazione di circa 200 colombe e 500 mascherine proviene da Caritas Italiana. Si ringrazia poi l' Unione della Romagna Faentina per aver messo ha disposizione 10mila euro per far fronte all' emergenza e per aver messo in rete, attraverso la protezione civile, i molteplici soggetti che fin dall' inizio dell' emergenza hanno mosso i primi passi per l' assistenza alle persone. Vogliamo evidenziare che le tante iniziative messe in campo dalla Croce Rossa e dalle realtà associative del territorio faentino sono state portate avanti con uno spirito di reciproca disponibilità e di grande collaborazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 8 0 7 4 6 2 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 2 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) «Pronti per le aziende, lunedì il via Test da 30 euro, risposta in 48 ore» Il Synlab Med di Faenza è uno dei laboratori autorizzati dalla Regione; a Ravenna operativo il centro Fisios dove sarà possibile recarsi per effettuare il prelievo capillare ROBERTO ARTIOLI RAVENNA La corsa ai test sierologici è partita. A nemmeno 24 ore dall' annuncio della Regione, è scattata la caccia all' esame che permette di scovare gli anticorpi nel sangue in risposta al covid-19. Sono infatti sempre di più le persone che si rivolgono ai propri medici di base per sottoporsi al test che però, come ha ricordato ieri sulla pagine del Corriere Romagna la direttrice del Dipartimento di Sanità pubblica dell' Ausl Raffaella Angelini, non fornisce alcuna "patente di immunità". DUBBI DA FUGARE Attraverso il test le persone vogliono scoprire se sono entrate in contatto con il virus, magari quando ancora il covid- 19 non era conosciuto come tale, oppure se hanno superato la malattia senza alcun sintomo. «Da fine dicembre a tutto gennaio ho avuto una tosse strana che proprio non voleva andarsene e che ho trasmesso ai miei familiari - racconta uno dei primi pazienti a ottenere la richiesta dal proprio medico per l' esecuzione dell' esame sierologico -. A dicembre sono stato a Parigi, entrando in contatto con diverse persone provenienti dalla Cina. Ora grazie alla possibilità di sottopormi al test, spero di togliermi un dubbio che mi accompagna da diverse settimane». Con l' annuncio dell' Emilia Romagna, giunto nel pomeriggio di mercoledì, le strutture autorizzate hanno accelerato le procedure di attivazione. Il centro Fisios di Ravenna sta predisponendo le attività per avviare i prelievi necessari all' effettuazione del test sierologico sui cittadini: «Attendiamo che la Regione dia seguito all' annuncio e approvi la delibera - spiega il titolare del centro, Luciano Ferretti -. Quando ci sarà l' ufficialità, potremo effettuare i prelievi per conto del nostro ambulatorio centrale che è il Synlab Med con sede a Faenza, dove verranno effettuate le analisi. Il Synlab è tra i centri autorizzati dalla Regione per l' effettuazione di questo particolare esame. Il costo del test sierologico è di 30 euro e contiamo di fornire una risposta tra le 24 e le 48 ore dal prelievo. Per effettuare il test non è necessario essere a digiuno, per cui il prelievo può essere svolto nell' intero arco della giornata». IL MECCANISMO Ferretti spiega anche che a differenza dei tradizionali prelievi del sangue, per i test sierologici il centro Fisios lavorerà su prenotazione: «È un accorgimento necessario - spiega - per gestire al meglio il flusso delle persone, con il pieno rispetto di tutte le norme di sicurezza e di tutela sia per gli operatori che per l' utenza. Chiedo alle numerose persone che ci stanno contattando in queste ore di avere ancora un po' di pazienza, perché occorre il via libera ufficiale della Regione per procedere con i prelievi». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 8 0 7 4 6 2 § ] venerdì 08 maggio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Secondo le prime direttive fornite dall' Emilia Romagna, per effettuare l' esame occorre esibire la richiesta del proprio medico di fiducia. «Per ora l' indicazione della Regione non è chiarissima e speriamo che nei prossimi giorni sia specificato, da chi di competenza, cosa si intenda per "medico di fiducia" - commenta Ferretti -. Sulla base dell' indicazioni dell' Emilia Romagna, siamo orientati a considerare valide le richieste autorizzate sia dai medici di base che dagli specialisti». L'ANALISI Il direttore sanitario di Synlab Med, Ermanno Masotti, conferma di essere in attesa della delibera della Regione per poter avviare l' esecuzione dei test siero logici sui privati cittadini: «Questi esami sono di grande rilevanza epidemiologica perché creano le premesse per monitorare un' ampia parte di popolazione - commenta Masotti -. Per quanto riguarda le aziende, le direttive sono chiare e il nostro centro avvierà gli esami lunedì prossimo. Per rispondere alle numerose richieste dei cittadini di poter fare il test, attendiamo invece le specifiche che usciranno con una delibera regionale». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 8 0 7 4 6 7 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 18 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) B GIRONE B I Raggisolaris lanciano il challenge "Vota il quintetto all time" I tifosi potranno eleggere lo starting five ideale dei quattordici anni di storia faentina VALERIO ROILA FAENZA Un' iniziativa intrigante per tenersi in contatto coi propri tifosi e ricordare campioni presenti e passati. Sull' onda dei tanti "contest" lanciati in questi giorni sui social, parte oggi "Vota il quintetto All Time dei Raggisolaris", un gioco dedicato a tifosi ed appassionati del sodalizio neroverde. Lo scopo è quello di eleggere una virtuale formazione dei sogni, composta dagli atleti che, in questi quattordici anni di storia societaria manfreda, siano meritevoli di essere acclamati quali i migliori per ogni ruolo. Gli affezionati del club faentino potranno esprimere il proprio voto attraverso la pagina Facebook dei Raggisolaris, sulla quale saranno pubblicate, ogni tre giorni, le foto di sette giocatori selezionati, per ogni ruolo, che hanno partecipato alla splendida cavalcata societaria, dalla Prima Divisione alla serie B, nelle stagioni che vanno dal 2006 al 2020. Per ogni ruolo saranno quindi tre i giorni in cui saranno aperte le votazioni, al termine dei quali verrà proclamato il migliore (la successione sarà quella classica, ovvero play, guardie, ali piccole, ali grandi e pivot), fino ad eleggere il quintetto ideale. La proclamazione finale del quale avverrà sabato 23, ovvero il giorno precedente al quinto anniversario della promozione in serie B. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 8 0 7 4 6 8 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 18 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) A2 DONNE Il Basket Project Faenza si chiamerà ancora E -Work Il main sponsor ha ribadito il suo appoggio alla società manfreda anche per la prossima stagione FAENZA Il Basket Project non sta a guardare. Tanto di cappello alla società del presidente Mario Fer miche, nonostante il periodaccio, ha già cominciato a pianificare il futuro. Un segnale che dà coraggio e speranza. Dopo la conferma di coach Paolo Rossi, arriva anche quella del main sponsor. Il Gruppo E -Work ha infatti ribadito il proprio appoggio al sodalizio manfredo per la prossima stagione. Un' ottima notizia, una base fondamentale per ricominciare. «Ringraziamo il Gruppo E -Work -scrive il Faenza Basket Project in una nota-e in particolare il presidente e amministratore delegato Paolo Ferrario, che non ha mai mancato, anche in questi mesi difficili, di farci sentire il proprio sostegno. Siamo orgogliosi e onorati di avere ancora al nostro fianco una realtà così importante. Rimangono molti dubbi sulla prossima stagione, su quando e come si potrà ripartire, ma sapere fin da subito di avere il supporto degli sponsor ci permetterà di pianificare al meglio le nostre strategie». G.M. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 8 0 7 4 7 0 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 26 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) LA ROMAGNA DAL' ALTO RAVENNA La Romagna in un minuto. O meglio, "Romagna dall' alto, in tempo di coronavirus". Questo il titolo del video di un minuto realizzato dall' Italdron di Ravenna. È la sintesi delle riprese effettuate a Cesenatico, Ravenna, Santarcangelo, Cattolica-Valconca, Cesena, Faenza, Brisighella e Rimini. La bellezza dei luoghi è raccontata dalla voce di Giuseppe Giacobazzi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 8 0 7 4 6 6 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 26 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) BOLOGNA LA CULTURA NON SI FERMA Oggi alle 19 su Lepida Tv, Sky e le piattaforme della Regione, "Bottega Gatti. Il riflesso della tradizione" e a seguire "La Vecchia Faenza. Decori di famiglia" per la regia di Andrea Savorani Neri, a cura del Comune di Faenza. Alle 22.30 Jazz in Quarantine a cura di Amici del Jazz di Modena con Guido Di Leone & Peter Bernstein. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 8 0 7 4 8 1 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Tributi locali, niente moratoria Ai sindaci le scelte su stop e date Fisco. Rischio caos per il fai da te comunale su calendario e imposte da sospendere Castelli (viceministra Mef): «Giuste le scelte autonome, no a perdite di gettito per legge» Gianni Trovati ROMA Non ci sarà la moratoria per legge dei tributi nel capitolo enti locali della manovra anticrisi che il governo presenterà oggi ai sindaci. Arriveranno però delle linee guida ministeriali, sotto forma di circolare, per spiegare che l' autonomia tributaria già permette ai Comuni di spostare in avanti le scadenze delle proprie entrate. Il problema è il calendario: perché la prospettiva è quella di un fai da te comunale in cui ogni ente fissa un quadro di scadenze diversificato per tributo. «Proporremo forme di coordinamento - ribatte all' obiezione Laura Castelli, la viceministra dell' Economia che segue tutti i dossier della finanza locale - ma è giusto che i Comuni decidano nella propria autonomia, con la garanzia del fondo statale che interviene a ristorare le mancate entrate». A fermare l' ipotesi moratoria (Sole 24 Ore di ieri) c' è anche il tira e molla fra ministero e amministratori locali sull' entità dei danni da Coronavirus per i bilanci comunali. Il governo mette sul piatto tre miliardi (e 500 milioni per le Province), e un tavolo di monitoraggio per vedere come andrà; i sindaci hanno presentato stime che portano fra i 5 e gli 8 miliardi il rischio perdite. E una moratoria generalizzata, è il timore, avrebbe dato linfa a nuove richieste. La via autonoma ha un difetto, rappresentato appunto dalla moltiplicazione dei calendari, e un pregio, quello di affidare le decisioni fiscali alla responsabilità delle amministrazioni, che conoscono bene i propri territori. Perché per esempio a due Comuni vicini, uno turistico colpito da un sicuro crollo delle entrate e uno agricolo dove l' economia locale ha retto, non sarebbe utile applicare la stessa regola pret-a-porter. «In un quadro di difficoltà generale bisogna evitare di perdere per legge ulteriore gettito», sostiene Castelli, indicando nel tavolo di monitoraggio la sede per fare i conti e per «trovare l' equilibrio migliore fra le esigenze dei contribuenti, dei Comuni e del bilancio statale». In quest' ottica il fondo da tre miliardi funzionerà in due tempi. La prima tranche, il 30%, arriverà subito, e sarà distribuita in proporzione alle entrate proprie. Il resto entrerà in gioco prima della pausa estiva, al 10 luglio, e la sua geografia dipenderà dall' incrocio di più fattori: le perdite stimate, ovviamente, su cui potranno incidere anche le decisioni locali sul calendario, ma anche i risparmi di spesa pubblica locale determinati dal blocco di alcune attività. Un punto, questo, su cui la discussione si annuncia accesa. In ogni caso i pagamenti che ritardano non gonfieranno gli obblighi di accantonamento nel Fondo crediti, perché i calcoli ignoreranno il 2020 (lo prevede l' articolo 106-bis del decreto Marzo). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 8 0 7 4 8 1 § ] venerdì 08 maggio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali I Comuni, dovrebbero spiegare le istruzioni ministeriali in arrivo, potranno spostare tutti i tributi con un' eccezione: la quota di Imu che imprese, alberghi e centri commerciali versano allo Stato. L' acconto di giugno vale 1,8 miliardi e la manovra, nemmeno nel formato maxi, ha spazio per coprirli. Sul tavolo c' è però la proposta del ministro della Cultura e Turismo Dario Franceschini di bloccare il pagamento almeno per gli alberghi, in crisi di liquidità per il lockdown ma anche alle prese con prospettive di ripresa più che incerte. L' altra gamba del fisco locale nella manovra anticrisi riguarda gli sconti sulle nuove occupazioni di suolo pubblico. L' idea è quella di escludere dalla base imponibile l' allargamento degli spazi imposto dalle precauzioni sanitarie, sulla base del fatto che l' obbligo di distanziamento riduce il "valore d' uso" del suolo occupato da bar e ristoranti. In discussione c' è però anche l' ipotesi di coprire integralmente le mancate entrate delle settimane del lockdown. Il quadro si completa poi con una norma che permette la rinegoziazione dei mutui in esercizio provvisorio con delibera di giunta, indispensabile per sfruttare la finestra della maxi-revisione di Cdp. Per i Comuni delle ex «zone rosse» dovrebbe poi arrivare un finanziamento extra (200 milioni). © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 8 0 7 4 8 0 § ] venerdì 08 maggio 2020 Pagina 27 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali VIRUS E RIPRESAFISCO Tariffa rifiuti, Tia2 soggetta a Iva Riconosciuta la natura privatistica Due sentenze gemelle delle sezioni unite chiudono la querelle sull' imposta Ora una norma per chiudere anche le azioni legali sulla Tia1 Raffaele Rizzardi Il finanziamento del servizio pubblico di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani è stato finanziato con una tassa sin dal testo unico per la finanza locale del 1931. Il tributo si chiamava Tarsu ed è stato applicato in numerosi comuni d' Italia senza soluzione di continuità sino all' attuale Tari. Con l' affidamento del servizio a società commerciali, che restano tali anche se partecipate dagli enti locali, lo schema fiscale era ed è tuttora il seguente, in base al quale il comune: stipula il contratto con la società che gestisce il servizio, pagando un corrispettivo più l' Iva relativa (attuale aliquota 10%); fissa l' entità della tassa, differenziandola in base alla stima di produzione dei rifiuti. Questo introito, di natura tributaria, non è soggetto a Iva, e non consente la detrazione del tributo (articolo 19, comma 2, primo periodo, della legge Iva). Pertanto la tassa è comprensiva dell' imposta, indetraibile per il comune. In questo ciclo, che potremmo definire storico e indiscutibile, altri comuni avevano sostituito la Tarsu con la «Tariffa di Igiene Ambientale», cosiddetta Tia1, che in base alla norma istitutiva, la cosiddetta legge Ronchi (articolo 49 del decreto legislativo 22/1997), era applicata dai soggetti gestori, che fatturavano direttamente agli utenti, anziché ai comuni, con l' ovvia applicazione dell' Iva. Successivamente questa modalità di finanziamento del servizio viene sostituita dalla cosiddetta Tia2 (articolo 238 del Dlgs 152/2006), sino all' introduzione della Tari. Anche per questo corrispettivo la società di gestione del servizio fatturava con Iva agli utenti. Dopo la sentenza della Cassazione a sezioni unite n. 5078 del 15 marzo 2016, che aveva riconosciuto la natura tributaria della Tia1, condannando il gestore al rimborso del tributo all' utente, ieri le sezioni unite si sono pronunciate con due sentenze gemelle (8631 e 8632) per la Tia2, fissando la massima, secondo cui questo corrispettivo «ha natura privatistica, ed è pertanto soggetto ad Iva ai sensi degli articoli 1, 3, 4,commi 2 e 3 del Dpr n. 633del 1972». Le norme riguardano il presupposto generale dell' Iva, la nozione di prestazione di servizi dietro corrispettivo (requisito oggettivo) e l' applicazione del tributo per tutti gli esercenti attività di impresa costituiti in forma societaria (requisito soggettivo). Queste sentenze avevano ad oggetto importi non rilevanti (rispettivamente di 82,87 e 100,84 euro; la sentenza sulla Tia1 era addirittura di soli 67 euro) da cui si evidenzia il costo spropositato delle spese legali, che l' ente gestore arrivato in Cassazione ha dovuto sostenere per evitare una proliferazione di istanze di restituzione, cui non avrebbe fatto seguito il rimborso da parte dell' agenzia delle Entrate. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
Puoi anche leggere