Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 18 marzo 2020
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Unione della Romagna Faentina mercoledì, 18 marzo 2020 Prime Pagine 18/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 18/03/2020 18/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 18/03/2020 18/03/2020 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 18/03/2020 18/03/2020 Italia Oggi 7 Prima pagina del 18/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 18/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34 8 Ieri dieci nuovi malati Due in terapia intensiva 18/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34 10 L' Umberto I di Lugo diventa 'Covid hospital' da 230 posti 18/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47 12 Prima pagina Faenza Lugo 18/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47 13 Il detto 'In punta di forchetta' 18/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 14 «Così scatta il soccorso nell' emergenza» 18/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 16 «Visitiamo i pazienti con le protezioni necessarie» 18/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 17 I ladri non si fermano: spaccata al bar 18/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 19 Fontana rubata? No è stata spostata per lasciare spazio al Piedibus 18/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49 20 'Faenza nel cuore' «Vicini a tutto il personale sanitario» 18/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 21 «Superata la fase di difficoltà l' ospedale tornerà alle sue funzioni» Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 18/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2-3 GIANLUCA ROSSI 23 Contagiate insegnante e postina E due crocieristi tra i nuovi casi 18/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25 25 Leader in Europa per i prodotti Dop e Igp 18/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36 26 «Isolato a casa con la febbre a 38° da giorni aspetto l' esito del tampone e tremo» 18/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36 28 Castel Bolognese, il sindaco in auto con l' altoparlante: «Restate tutti a casa»
18/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 MICHELE DONATI 29 Il mondo della ceramica resta in stand by L' industria rallenta 18/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 31 La casa dell' acqua nei pressi del parco Bucci chiusa fino al termine dell' emergenza 18/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 32 Unione faentina, sono già 152 i lavoratori in smartworking 18/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 ALESSANDRO CASADEI 33 «I pazienti ricoverati e assistiti con i massimi standard di sicurezza» 18/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38 35 L' ospedale di Lugo comincia a riorganizzare i reparti per ospitare i pazienti Covid 19 18/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 19 MATTEO MISEROCCHI 37 Matteo Ferrari non molla la corona: «Sono sempre stato tra i più veloci» Stampa Locale 18/03/2020 Corriere di Bologna Pagina 4 Marina Amaduzzi 39 Il «soccorso» dei neo-laureati Entro giugno 300 nuovi dottori 18/03/2020 Corriere di Bologna Pagina 13 41 Resto a casa e leggo Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 18/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 5 43 Enti pubblici esonerati dagli e-corrispettivi 18/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 33 Maurizio CaprinoGuglielmo Saporito 44 Congelate anche le pratiche presentate ai concessionari 18/03/2020 Italia Oggi Pagina 35 LUIGI OLIVERI 46 Procedimenti, termini sospesi dal 23/2 al 15/4 18/03/2020 Italia Oggi Pagina 35 MATTEO BARBERO 48 Verifica equilibri semplificata 18/03/2020 Italia Oggi Pagina 37 CARLA DE LELLIS 49 Cento euro a chi è rimasto in ufficio
[ § 1 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Italia Oggi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 5 6 7 7 2 3 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 34 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Ieri dieci nuovi malati Due in terapia intensiva Otto uomini e due donne fra Ravenna, Faenza, Alfonsine e Castel Bolognese In totale i positivi nella nostra provincia sono 124, di cui 70 uomini di Sara Servadei Dieci nuovi casi, otto uomini e due donne, otto ricoverati in ospedale, 2 gravi. Il bollettino dei contagi di Coronavirus di ieri nella provincia di Ravenna sembrerebbe dare un po' di sollievo dopo giornate da 20 nuovi casi, ma è bene restare allerta e non farsi abbagliare subito dalle cifre: come spiega dall' azienda sanitarie e dal Comune di Ravenna per certificare la discesa servono più giorni, perché i risultati disponibili dipendono anche dalla quantità di tamponi fatti in una certa giornata, che quindi da sola può non essere del tutto rivelatrice. I nuovi casi che ieri si sono aggiunti a quelli già noti sono tutti collegati a persone che erano risultate positive nei giorni scorsi. Sono stati i sindaci dei rispettivi paesi a comunicare sul proprio profilo facebook i nuovi casi di positività: due a Faenza, due ad Alfonsine, uno a Castel Bolognese. Gli altri di Ravenna. Otto persone, tra i nuovi casi, sono ricoverati all' ospedale Santa Maria delle Croci con sintomi seri, e due di questi sono gravi e si trovano in Terapia Intensiva. Le altre due persone, con sintomi lievi o assenti, sono in isolamento domiciliare volontario. Ieri, poi, altre quattro persone in provincia si sono aggiunte al gruppo dei guariti: si tratta di due uomini e due donne. A loro si affiancano, purtroppo, i 4 decessi dei giorni scorsi. Con i nuovi casi di ieri i contagiati sono saliti a 124 nella nostra provincia: 74 uomini e 50 donne. Il conteggio fa riferimento al numero di persone a cui è stato fatto il tampone nel Ravennate, e tiene in considerazione anche 11 persone che in realtà risultano residenti fuori provincia, alcune delle quali ricoverate al Maria Cecilia hospital di Cotignola. Per quanto riguarda i residenti, invece, sono 53 i contagiati nel Comune di Ravenna, 19 in quello di Faenza, 13 a Cervia e 12 a Lugo. A Russi hanno contratto il virus 4 persone, 3 ad Alfonsine, 2 a Bagnacavallo e 2 a Castel Bolognese. Contano un contagiato i piccoli Comuni di Solarolo, Massa Lombarda, Conselice, Cotignola e Sant' Agata. La Provincia in un comunicato sottolinea che «in 30 casi è stata identificata la frequentazione di località, al di fuori della provincia, caratterizzate da importante circolazione virale - si legge in una nota -. Il Dipartimento di Sanità Pubblica continua incessantemente a svolgere indagini epidemiologiche approfondite per identificare il prima possibile tutti i possibili contatti dei pazienti Covid e porli in isolamento. Recentemente queste indagini stanno identificando in punti diversi del territorio gruppetti di casi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 5 6 7 7 2 3 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) correlati tra di loro». Ieri il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, nell' aggiornare i concittadini su Facebook sulla situazione del virus, ha invitato tutti a rimanere a casa: «Il bollettino di oggi (ieri per chi legge, ndr) registra purtroppo altri due casi di faentini positivi al virus, due uomini di età di poco superiore ai 70 anni, entrambi ricoverati in Terapia Intensiva a Ravenna». Ha poi aggiunto che i sindaci attualmente «non possono emanare ordinanze che vietino di passeggiare per strada», ma «anche se passeggiare stando a debita distanza non è ancora vietato, statevene a casa. Se non lo capirete, rischieremo tutti di finire come a Medicina, dove nottetempo si sono trovati bloccati, con l' esercito alle porte del paese. Siamo ancora in tempo per evitare il disastro». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 5 6 7 7 2 4 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 34 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) La riorganizzazione della sanità L' Umberto I di Lugo diventa 'Covid hospital' da 230 posti Due interi padiglioni per i pazienti contagiati, le nascite trasferite a Faenza. «È un' emergenza, importante che tutti facciano la propria parte» Due interi padiglioni per i pazienti con Coronavirus, reparti che si spostano, nascite trasferite a Faenza. L' ospedale Umberto I di Lugo si prepara a diventare 'Covid hospital', come annunciato nei giorni scorsi dalla Regione. Attualmente è in corso l' organizzazione dei reparti, con posti letto che si affiancano ai 100 già a disposizione nell' ospedale di Ravenna, sommando tutte le Unità coinvolte. L' Ausl stima in totale che Lugo potrà accogliere fino a circa altri 230 posti letto per pazienti con Coronavirus, ma si inizierà 'isolando' 50 letti alla volta, procedendo poi a seconda delle esigenze. A partire dal 'Padiglione B', dove, come scrive l' azienda sanitaria in una nota, «in questa fase si stanno attuando gli spostamenti delle degenze/servizi allocati». Qui si trovano 108 posti letto, a cui potrebbero aggiungersi i 129 letti del 'Padiglione A' se necessario. Ovviamente si tratta di misure che rendono necessaria una completa riorganizzazione dell' ospedale di Lugo, a cominciare dal servizio di Riabilitazione Intensiva, che verrà trasferito all' Ortopedia di Faenza. Le degenze di Lungodegenza e Medicina Interna, invece, lasceranno il Padiglione B ai pazienti con Covid per trasferirsi nell' A, in questa prima fase non coinvolto nella zona dedicata al virus. Il Coronavirus rende necessario anche portare i parti altrove: «per preservare l' assoluta sicurezza delle funzioni inerenti l' ambito ostetrico e pediatrico», si legge ancora nella nota dell' Ausl, l' attività del punto nascita di Lugo verrà trasferita all' ospedale di Faenza (salvo per le gravidanze a rischio, centralizzate a Ravenna). Per questo la Pediatria di Faenza istituirà altri due letti 'h24' per l' osservazione breve temporanea. Infine nel Padiglione C, a distanza dai contagiati, saranno assicurate l' assistenza ambulatoriale per le gravidanze, la diagnostica prenatale invasiva, lo screening ecografico e l' esecuzione del bi-test. Continueranno a funzionare normalmente i servizi diagnostici, i poliambulatori e la sala gessi, i prelievi, la dialisi, l' oncologia, l' hospice e parte della degenza internistica. Verrà invece ridotta l' attività chirurgica. Venendo al Pronto soccorso, è in fase di completamente l' attivazione della diagnostica radiologica nei locali. «In una situazione difficile e inedita come questa è importante che tutti facciano la loro parte, e la Bassa Romagna e Lugo non si tireranno certo indietro», commentano il sindaco di Lugo Davide Ranalli e il sindaco di Cotignola e referente sull' ambito Socio-sanitario per l' Unione Luca Piovaccari, che poi aggiungono che «l' ospedale di Lugo non uscirà depotenziato, bensì valorizzato da tutto questo. Condividiamo con l' Azienda la necessità di procedere per step, e di iniziare la presa in carico di pazienti Covid a Lugo quando la struttura sarà pronta per riceverli, sia dal punto di vista strutturale, sia dal punto di vista delle condizioni Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 5 6 7 7 2 4 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) di lavoro e delle protezioni individuali». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 5 6 7 7 4 0 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Prima pagina Faenza Lugo Prima pagina Faenza Lugo Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 5 6 7 7 3 7 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) La storia Il detto 'In punta di forchetta' Beppe Sangiorgi In pônta d' furzéna, in punta di forchetta significa fare qualcosa di diverso dal mangiare, come parlare, in modo ricercato ed un po' esibizionista. Il detto nasce dall' apparire tardo della forchetta sulla tavola dei romagnoli. Per cui i primi che la usavano apparivano più raffinati rispetto a coloro che si servivano delle mani per portare alla bocca tutti i cibi solidi. Mentre per quelli liquidi, come il brodo, si usava il cucchiaio, la «cucêra» di legno fatta in casa. Della forchetta non se ne sentiva il bisogno e poi era difficoltoso ricavare i rebbi dal legno, tanto che le prime fatte in casa avevano solo due denti. Quando poi si è diffuso l' uso della forchetta sono nati modi di dire, come «'na sfurzinêda», una forchettata, per dire un poco di pasta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 5 6 7 7 3 8 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Così scatta il soccorso nell' emergenza» Dalla chiamata alla centrale operativa al ricovero con tutte le misure di sicurezza. Il racconto di un operatore del 118 di Antonio Veca In questi giorni di grande emergenza sanitaria per la diffusione della pandemia da Covid-19, tra il personale messo più a dura prova ci sono gli operatori del 118, la prima linea d' emergenza spesso costretta ad operare in condizioni limite. Uno di loro racconta: «È la centrale operativa a darci le indicazioni per l' intervento. Ovviamente non ci sono solo i casi si sospetto o presunto contagio ma al lavoro normale si è aggiunta l' emergenza. Quando veniamo attivati per un caso di una persona che potenzialmente potrebbe essere stato a contatto col virus le misure prevedono che indossiamo le protezioni individuali; mascherine, visiera, doppio paio di guanti, copricapo, camice e calzari. Sul posto ai pazienti viene fatta indossare la la mascherina chirurgica e dove possibile si opera una sanificazioni delle mani». Continua il racconto: «A quel punto quando il paziente viene valutato, se non necessita di operazioni particolari, come l' intubazione, lo si porta al pronto soccorso dove viene condotto in un ambiente idoneo e a distanza di altri pazienti o utenti in attesa di essere visitato. Se invece il paziente necessita di manovre con aumentato rischio di trasmissione dei Coronavirus, per gli operatori sanitari è previsto un protocollo più stringente sulle misure precauzionali». La vestizione e la svestizione degli operatori che tutti i giorni sono a contatto con l' utenza sono operazioni che richiedono manovre ben precise. «Ognuno di noi deve togliere monili e oggetti personale. Particolare attenzione deve essere data alla pulizia delle mani, che laviamo con sapone e soluzione alcolica. Dopo un check dei dispositivi di protezione individuali possiamo poi indossare le protezioni. Per la svestizione, dobbiamo evitare di entrare in contatto con le protezioni potenzialmente contaminate, il viso, le mucose o la cute; poi il materiale usato dev' essere smaltito nei contenitori nell' area di svestizione, bisogna poi decontaminare le protezioni che possono essere riutilizzate. Per quanto riguarda i mezzi invece, una volta fatto scendere il paziente è nostra cura disinfettare e sanificare per intero l' ambulanza e i suoi componenti». I pazienti con sospetta infezione da Covid-19 vengono poi trasportati alla struttura sanitaria di riferimento, quindi Ravenna e Lugo. In quella fase si valuterà la gravità del quadro clinico e per i casi più complicati il paziente viene intubato e posto nel reparto di rianimazione. Insomma un lavoro lungo e di precisione che decine, centinaia di operatori sanitari, in queste settimane stanno mettendo in pratica. «Da non dimenticare - conclude l' operatore del 118 - che questo è il protocollo per i casi di sospetta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 5 6 7 7 3 8 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) contrazione da Covid-19 ai quali si devono aggiungere tutti gli interventi di ordinaria competenza». Intanto sulle pagine social sta girando un messaggio realizzato proprio da molti operatori del sistema sanitario che recita: «Noi siamo l' Emilia Romagna. Ci vedrete inginocchiati solo per allacciare le scarpe!». Un post condiviso da decine di persone e che ha ricevuto moltissimi 'mi piace'. Un commento svetta tra tutti: «Forza colleghi! Siamo sanitari conosciamo il lavoro duro e la paura, sappiamo gestire le emergenze con coraggio e professionalità, anche prima di questa guerra eravamo pronti». © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 5 6 7 7 3 9 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Visitiamo i pazienti con le protezioni necessarie» Ieri è stata riportata una sintesi sbagliata delle frasi di Biolchini Per un errore nel sommario che riassumeva l' intervista al medico Luciano Biolchini uscita ieri sul Carlino, è stata attribuita al medico una frase che non rispecchiava quanto spiegato dal professionista, ma ribaltava il contenuto. La frase «Visitiamo i pazienti febbricitanti da giorni senza mascherina» è stata una sintesi chiaramente errata della frase che, invece, suonava così: «Quando ci presentiamo a casa di utenti con sintomi influenzali, comunque cerchiamo di garantire una sufficiente protezione per noi e per gli assistiti indossando maschera, camice e guanti». Biolchini, del Gruppo Caspita, i medici di famiglia di via Laghi, ha spiegato la difficile situazione che comunque tutti coloro che lavorano nella sanità si trovano a dover affrontare. Ad esempio i medici di famiglia: «Qui siamo in trincea, l' affluenza negli ambulatori è calata dell' 80% e c' è tanta difficoltà nel gestire i pazienti. Consigliamo di attivare il fascicolo elettronico, così spediamo le ricette via mail per evitare che si venga in ambulatorio». Il dottore ha spiegato: «Noi abbiamo il contatto diretto con i nostri assistiti e lavoriamo in difficoltà anche per la carenza di protezioni individuali. Vorrei sottolineare che non si tratta di un servizio carente da parte dell' Azienda sanitaria ma semplicemente perché non si trovano mascherine adeguate e camici usa e getta anche se abbiamo la tiepida speranza che nei prossimi giorni la situazione possa migliorare». E specifica: «Vorrei ricordare che il protocollo per il Covid-19 attrverso il numero di emergenza del 118 viene attivato esclusivamente in caso di un quadro clinico preoccupante. Quando ci presentiamo a casa di utenti con sintomi influenzali, comunque cerchiamo di garantire una sufficiente protezione per noi e per gli assistiti indossando maschera, camice e guanti. Inoltre, una delle nostre precauzioni è di cercare di non far venire nessuno in studio in caso di sintomi influenzali». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 5 6 7 7 2 2 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) I ladri non si fermano: spaccata al bar Colpo lampo da sessanta secondi al New Company di Faenza. «Non hanno trovato niente da rubare ma i danni sono stati ingenti» Spaccata in sessanta secondi con danni per centinaia di euro e nessun bottino. «Dopo la chiusura dell' attività anche il danno dei ladri». Al tempo del Coronavirus qualche ladro, sfidando le misure emergenziali restrittive alla circolazione, non si fa scoraggiare e colpisce le attività scorrazzando nella notte come se nulla fosse. Ad essere preso di mira lunedì sera è stato il Bar New Company di Faenza, che si trova nella prima periferia artigianale della città, in via Galvani 31. Ci troviamo a ridosso di via Boaria, arteria nella zona industriale che si immette sulla via Emilia Ponente, all' altezza del cancello della tenuta della famiglia Bucci. Sul posto ci accoglie Donatella Bonacci, la titolare del bar, molto frequentato e conosciuto nella zona perché punto di ritrovo di centinaia di operai e dipendenti delle aziende poco distanti nei periodi di lavoro. Ovviamente l' attività in questi giorni, a causa delle disposizioni per contenere il Coravid19, è chiusa ma evidentemente qualcosa al suo interno faceva gola ai ladri. «I malviventi - racconta la signora Bonacci - alle 22 in punto di lunedì hanno forzato la porta con un lungo palanchino. Sul cristallo antisfondamento dell' ingresso c' è anche una pedata ben visibile, evidentemente perchè non riuscivano ad aprirla. Non appena la serratura ha ceduto e la porta si è aperta è però scattato l' allarme fumogeno che abbiamo installato e che rapidamente ha invaso il locale». Questo tipo di antifurto molto diffuso è un dispositivo che emette in modo immediato una nebbia così intensa e fitta da rendere l' ambiente circostante completamente invaso e saturo per diversi minuti tale da rendere totalmente impossibile il furto. «Malgrado quello però i ladri - continua la titolare - hanno tentato lo stesso di portare a termine quello che si erano prefissati». A essere prese di mira due slot machine che sono state rovesciate. «Non si sono neppure accorti - dice ancora Donatella Bonacci - che in realtà le due macchinette erano state svuotate e gli sportelli erano aperti, senza lucchetti di protezione». Il tentativo di furto è avvenuto in circa sessanta secondi e per evitare di essere ripresi da una telecamera di un' azienda confinante con il bar, che evidentemente sapevano essere in quella posizione, i ladri l' hanno spostata direzionandola verso il muro servendosi di un attrezzo per pulire con un lungo manico trovato nel cortile. Una volta scattato l' allarme la titolare ha contattato le forze dell' ordine. Sul posto è arrivata una pattuglia del commissariato della Polizia di Stato di via San Silvestro. «Adesso - conclude - oltre alla chiusura per le disposizioni sanitarie mi toccherà far fronte alla spesa per riparare l' infisso». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 5 6 7 7 2 2 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Antonio Veca. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 5 6 7 7 2 1 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Fontana rubata? No è stata spostata per lasciare spazio al Piedibus Tanti cittadini se l' erano chiesto quando avevano visto sparire il piccolo manufatto in Borgo Fontana rubata, anzi no, spostata perchè d' intralcio al Piedibus. In un batter d' occhi è stato risolto il piccolo giallo che ha tenuto banco in Borgo per qualche giorno. Al centro della vicenda una fontanella per l' acqua che si trovava sul marciapiede della Commenda, la chiesa del Borgo dove ha anche sede il Rione di Borgo Durbecco. Ebbene la fontanella, con circa un secolo di storia, qualche giorno addietro, era stata vista mentre veniva smontata da due persone che indossavano pettorine arancioni e dopo essere stata caricata al suo posto era stata sistemata una lastra che copriva lo scavo. I tanti che si sono accorti della cosa hanno temuto che la fontana avesse preso il volo per andare ad abbellire il parco di qualche bella villa signorile. Scattato l' allarme le voci si sono rincorse fino a quando non è saltato fuori il 'colpevole'. In buona sostanza a spostare la fontanella sono stati gli operai del Comune dopo che i mobility manager della scuola Carchidio avevano segnalato che la fontanella, al pari delle scale della chiesa di Sant' Antonino sono d' intralcio alla sicurezza dei bambini che vengono accompagnati a scuola con il servizio di Piedibus. Così se la prima a farne le spese è stata la fontanella della Commenda per le scale della chiesa dagli uffici tecnici era stato risposto che la cosa richiedeva un progetto. «Vorrei rassicurare tutti - ha detto l' assessore alla viabilità Antonio Bandini -; la fontanella ritornerà al suo posto e contestualmente allargheremo il marciapiede. Non appena il manufatto verrà sottoposto a manutenzione, tornerà al suo posto». «In un momento in cui tutti girano in auto - ha invece detto Stefano Casanova dell' associazione Amici della Commenda - è curioso che si dica che una fontana che da oltre un secolo era lì sia d' intralcio, vorrei proprio vedere adesso come faranno le scale di sant' Antonino». a.v. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 5 6 7 7 2 0 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 49 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 'Faenza nel cuore' «Vicini a tutto il personale sanitario» In questo momento storico pieno di incertezze e di paure l' Associazione 'Faenza nel cuore' vuole essere vicina, si legge nel comunicato «a tutto il personale sanitario, alle forze dell' ordine e a tutti i volontari impegnati a risolvere la grave pandemia che ha colpito il mondo intero. Per Faenza e per l' Italia, ma non solo, si prospetta un lungo periodo di crisi economica e di austerità che porterà molte aziende, piccole e medie imprese, commercianti e partite Iva ad una situazione talmente difficile che ne precluderà la sopravvivenza». Continua la nota: «Lo spirito di solidarietà e l' attaccamento alla propria famiglia e al proprio lavoro di tutti i cittadini italiani sta facendo emergere una reazione positiva anche in questa critica situazione. Non vogliamo dimenticare come la pandemia stia portando ancor più molti anziani e persone sole ad essere facilmente dimenticate e alla solitudine. Il nostro territorio ricco di associazioni e di persone dal forte senso di solidarietà dovrà cercare di dare risposte alle esigenze di tutte queste persone che saranno anche in difficoltà finanziarie per non lasciare indietro nessuno. Questo è il forte auspicio che ci facciamo cercando di collaborare con tutti». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 5 6 7 7 1 9 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Superata la fase di difficoltà l' ospedale tornerà alle sue funzioni» Il sindaco Ranalli sull' Umberto I di Lugo, struttura dedicata al Covid-19: «Irresponsabile chi alimenta inutili polemiche sui social creando solo allarmismi e gettando fango su chi si impegna» «In questo clima già di per sé molto complicato è anche necessario smontare accuse e farneticazioni». Così ha esordito il sindaco di Lugo Davide Ranalli nel video pubblicato su Facebook e Instagram in risposta a un post a dir poco allarmante pubblicato sempre sui social da una pediatra lughese, che poi ha provveduto a cancellarlo. «Lo sapete che stanno smantellando l' ospedale di Lugo?», aveva scritto la pediatra, «anche il pronto soccorso sarà solo a Faenza perché Lugo diventerà il punto di riferimento per tutta la regione per il Covid19 e sicuramente poi non lo reinstalleranno. Finora era privo di soggetti infetti e farà invece la fine di quello più infetto! Non ci sono più la cardiologia, la chirurgia e da mercoledì neanche la pediatria». Parole che hanno creato allarme scatenando un serie di reazioni negative, e così ieri il sindaco ha pubblicato il video in cui spiega come stanno le cose. «Occorre riportare questa discussione dentro un binario di verità», ha sottolineato, «qualche giorno fa, il sottoscritto e il sindaco referente per le politiche sanitarie Luca Piovaccari abbiamo predisposto una nota nella quale abbiamo affermato con orgoglio che il nostro territorio e il nostro ospedale sono a disposizione per gestire i pazienti affetti da Coronavirus. Lo abbiamo fatto perché siamo portatori della storia del nostro territorio, nella quale davanti alle difficoltà non ci siamo mai sottratti». In questa fase, ha precisato, «abbiamo chiesto all' Ausl due cose: la prima è che in questa trasformazione dell' ospedale vengano informati i dipendenti e che questo percorso lo si faccia insieme agli amministratori. Insieme all' Ausl, quindi, stiamo lavorando per avere tutte le informazioni relative a questo progetto utile di riorganizzazione del nostro presidio ospedaliero, la terza condizione è che superata questa fase di difficoltà l' ospedale di Lugo torni a svolgere l' attività e la funzione che fino ad oggi ha svolto. Questo è l' impegno che stiamo portando avanti da giorni in un principio che è di solidarietà e di responsabilità». Responsabilità, ha affermato, «che purtroppo non riscontriamo in coloro che hanno deciso in questo momento di accendere una miccia e collocarsi nel campo degli irresponsabili, gettando fango e sospetti su coloro che hanno la responsabilità di amministrare. Si tratta di una fase che avrebbe bisogno dell' unità di tutti. Registriamo purtroppo che questa unità e questa voglia di lavorare insieme non c' è, anzi si utilizza una fase complessa per innescare discussioni che non fanno altro che procurare allarme. Qui ci sono due visioni diverse: c' è quella dei responsabili, nella quale ci stiamo collocando noi amministratori e tanti cittadini che ci stanno aiutando, e c' è quella degli irresponsabili. A questi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 5 6 7 7 1 9 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) dico di prestare attenzione perché ci sono sedi che non sono i social nelle quali queste discussioni le potremo fare apertamente e con tutto il tempo necessario». Lorenza Montanari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 5 6 7 7 2 8 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 2-3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Contagiate insegnante e postina E due crocieristi tra i nuovi casi Il caso della docente legato alla palestra: sintomi accusati durante una lezione on line con gli studenti Sanificato l' ufficio postale di via Meucci. Due pensionati risultati positivi dopo un viaggio ai Caraibi GIANLUCA ROSSI RAVENNA I più esposti restano ovviamente medici e infermieri. Ogni giorno a stretto contatto con pazienti malati, tra i camici bianchi sono già diversi i casi di contagio confermati, dalla pediatra alla cardiologa in servizio all' ospedale, fino ai due medici e all' operatore del Maria Cecilia Hospital di Cotignola. Ma il virus, che non conosce confini geografici come in Europa qualcuno sembrava pensare, non guarda in faccia a nessuno e nessuna professione è immune. Anzi, proprio la facilità dei contatti che caratterizzano alcuni mestieri rendono i lavoratori di quel settore più a rischio di altri. Così dopo l' agente della Polizia locale e il dentista risultati positivi, nel giorno in cui due portalettere sono morti a Bergamo, in provincia sono emersi due casi accertati nell' ambito delle Poste (una addetta allo smistamento della corrispondenza) e in quello dell' insegnamento (una docente sulla cinquantina). Ma c' è anche chi il virus lo ha contratto in vacanza come i due pensionati contagiati in crociera ai Caraibi. CASI IN CRESCITA Positività (+ 10 nuovi casi ieri) che fanno parte del novero dei 124 casi finora complessivamente rilevati nel Ravennate, di cui la metà nel capoluogo (53): di questi circa una ventina sono riconducibili a contatti avvenuti nell' ambito delle frequentazioni della palestra cittadina al centro delle cronache degli ultimi giorni dopo un viaggio in Lombardia effettuato da un' istruttrice per una festa di compleanno tra la fine di febbraio e l' inizio di marzo. LA DOCENTE E sembra essere legato al centro sportivo anche il contagio della docente di scuola superiore colpita da covid-19, caso che finora non era emerso. Stando alle risultanze delle indagini epidemiologiche avviate dalle autorità sanitarie, l' insegnante avrebbe accusato i primi malori dopo aver frequentato u no dei corsi tenuti dalla personal trainer. Nessun rischio di contagio per gli studenti né peri colleghi dal momento che quando i sintomi del coronavirus si sono manifestati le scuole erano già chiuse. La donna, visitata anche nel reparto di malattie infettive, aveva accusato uno stato di malessere di cui si erano accorti anche i ragazzi in occasione di una lezione on line organizzata dall' istituto scolastico nell' ambito del piano formativo a distanza legato all' emergenza sanitaria in atto. E in quell' occasione, non sentendosi bene, aveva anticipato che nei giorni a seguire non sarebbe riuscita a proseguire gli incontri di didattica via web prefigurando uno stato di malattia, pur senza specificarne la tipologia. LA PORTALETTERE Sempre nella prima settimana di marzo si colloca il quadro infettivo accusato da una postina in servizio in città. Nel caso della giovane, come fonte del contagio sarebbe stato individuato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 5 6 7 7 2 8 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) un contatto con persone provenienti dalla Lombardia. Lei stessa, dopo essersi sentita poco bene, aveva provveduto a informare i superiori della positività al tampone a cui era stata sottoposta; di conseguenza, come da prassi le colleghe con le quali era stata a più stretto contatto sono state poste in quarantena men tre l' ufficio postale di via Meucci è stato sanificato approfittando della chiusura per il fine settimana prima della riapertura al pubblico il lunedì successivo. LA VACANZA C' è poi chi ha contratto il covid -19 in quella che doveva essere una vacanza di tutto relax. Sarebbero infatti stati contagiati durante un viaggio tra i mari dei Caraibi i due 80enni ravennati ai quali ieri è stato dato riscontro del test. Oltre a loro, altri cinque dei nuovi contagi riguardano il bacino cittadino, mentre tre quello faentino (uno dei quali a Castel Bolognese). LA GEOGRAFIA DEI CONTAGI Detto dei 53 casi del Comune di Ravenna, nel computo globale (124) vanno considerati 11 residenti al di fuori della provincia; 19 riguardano Faenza, 13 Cervia, 12 Lugo, 4 Russi, 3 Alfonsine, 2 Bagnacavallo e altrettanti a Castel Bolognese, 1 a testa per Conselice, Sant' Agata sul San terno, Massa Lombarda, Solarolo e Cotignola. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 5 6 7 7 3 2 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 25 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Leader in Europa per i prodotti Dop e Igp L' Emilia-Romagna è leader in Europa per certificazioni Dop e Igp. Limitandoci alla sola Romagna sono 8 i prodotti che hanno ottenuto la certificazione in ambito europeo: Formaggio di Fossa di Sogliano Dop; Olio extravergine di oliva Brisighella Dop; Olio extravergine di oliva Colline di Romagna; Pera dell' Emilia - Romagna Igp (comprende le varietà Abate Fe tel, Cascade, Conference, Decana del Comizio, Kaiser, Max Red Bartlett, Passa Crassana, Williams), Pesca e nettarina di Romagna Igp, Piadina Romagnola Igp, Scalogno di Romagna Igp, Squacquerone di Romagna Dop. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 5 6 7 7 2 6 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 36 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) LA TESTIMONIANZA DI UN FAENTINO IN QUARANTENA «Isolato a casa con la febbre a 38° da giorni aspetto l' esito del tampone e tremo» «Avevo temperatura alta, facevo fatica a respirare, una tosse strana che riconosci subito diversa, così ho chiamato l' ambulanza. Da quel momento è scattato il protocollo» FAENZA «Sono isolato a casa con la febbre a 38 gradi ormai da qualche giorno, aspetto con trepidazione l' esito del tampone che mi hanno fatto a Faenza». A parlare è un residente nel territorio dell' Unione della Romagna Faentina, che preferisce mantenere l' anonimato. Impossibilitato a uscire, al telefono racconta la serie di procedure a cui si è sottoposto dal momento che ha chiamato il 118 fino al ritorno a casa in condizioni non certo buone ma evidentemente non tanto gravi da essere immediatamente ricoverato. Come è iniziata? «Avevo febbre alta, dispnea, cioè facevo fatica a respirare, tosse strana che riconosci immediatamente diversa, così ho chiamato l' ambulanza (il 118). Chi mi ha risposto mi ha passato ad un altro operatore del centro emergenze che mi ha come intervistato. Domande su movimenti, frequentazioni, stato di salute pregressa. Mi ha fatto fare un respiro profondo che non riuscivo a completare perché interrotto dai colpi di tosse». Quindi cosa è stato deciso? «Dopo 20 minuti è arrivata l' ambulanza. Ma ho parlato con gli operatori al telefono. Mi hanno fatto scendere e salire sul mezzo in strada. Dentro era tutto asettico, tutti gli strumenti coperti da lenzuoli. Mi sono sistemato da solo. Poi arrivati nella tenda del pre-triage, davanti al Pronto soccorso mi hanno fatto scendere». E lì chi ha trovato? «Solo un medico e un infermiere, tutti protetti con tuta sterile, guanti ovviamente, maschera a scafandro». A quali esami è stato sottoposto? «Mi hanno misurato i parametri: saturazione, pressione, prelievo di sangue. Mi hanno fatto pure una lastra ai polmoni. Dopodiché mi hanno fatto il tampone». Senza esito però? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 5 6 7 7 2 6 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) «Esatto, non so neanche se ho il Covid-19, per ora è presunto. Ufficialmente me lo devono ancora comunicare. Da sotto la porta mi hanno passato una serie di prescrizioni e mi hanno mandato a casa con l' obbligo di restare isolato e non muovermi». Che cosa dicono le prescrizioni? «In pratica devo tenermi osservato da solo: se c' è sangue nella saliva, se ho difficoltà ad urinare, se mi compaiono pustole in bocca. E ancora: se continuo a respirare male, se sono lucido quando mi sveglio, misurare la febbre ovviamente. Nel caso di un peggioramento devo chiamare subito il 118». Si capisce come sia difficile e complicato anche dal punto di vista psicologico e umano. «Chi resta solo in una simile condizione deve aggiungere alla sintomatologia accusata, quelle subentranti di ansia, panico, abbandono». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 5 6 7 7 2 7 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 36 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Castel Bolognese, il sindaco in auto con l' altoparlante: «Restate tutti a casa» Anche il parroco don Marco Bassi ha inviato un messaggio alla comunità castellana CASTEL BOLOGNESE Mentre il virus continua a propagarsi impegnando gli ospedali giorno e notte, è assurdo che il pensiero di molti sia rivolto alle passeggiate, improvvisamente diventate un irrinunciabile passatempo su scala nazionale: le chiusure di parchi e aree verdi, per tacere dei reali pericoli per se stessi e gli altri, sembrano non avere scalfito più di tanto la coscienza di alcuni camminatori seriali e sono diversi i sindaci che, avendo la responsabilità di garantire la salute pubblica, iniziano a spazientirsi. Ieri mattina il sindaco Luca Della Godenza ha così deciso di salire in auto, accompagnato dalla sua vice Ester Ricci Maccarini, per diffondere tramite altoparlante una comunicazione a tutta la cittadinanza. Il messaggio è semplice e sempre identico, ma a quanto pare c' è bisogno di ribadirlo: «Cari concittadini, sono il sindaco, siamo in una situazione di emergenza sanitaria, il diffondersi del coronavirus mette a grave rischio la salute di tutti noi. Questa situazione drammatica ci impone scelte straordinarie e dobbiamo assolutamente cambiare le nostre abitudini. Per questo abbiamo chiuso i parchi pubblici, il parco fluviale, gli orti e perfino i cimiteri. Perché il messaggio che vogliamo darvi è chiaro: state in casa. Potete spostarvi solo per motivi di lavoro, salute o necessità. Stiamo aumentando i controlli per il bene di tutti. Dobbiamo assolutamente limitare il contagio e per farlo serve la collaborazione di tutti voi. Conto su di voi, mi appello al vostro buon senso, al vostro senso civico, state in casa». Certo, è comprensibile che l' isolamento forzato e le giornate di sole rendano desiderabile una boccata d' aria all' aperto, ma è evidente come ci sia bisogno di dimostrare senso di responsabilità piuttosto che l' amore per il jogging. Lunedì anche il parroco don Marco Bassi, contattato in precedenza da diversi fedeli, ha inviato un messaggio alla comunità castellana: «È un tempo strano per tutti - ha detto tra l' altro-anche per noi preti. È comunque il tempo della preghiera, della meditazione, della riflessione e del silenzio». M.D. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 5 6 7 7 2 9 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Il mondo della ceramica resta in stand by L' industria rallenta Il Mic lancia le visite online, prorogata la mostra dedicata a Picasso. Proposte sul web anche al Museo Carlo Zauli MICHELE DONATI FAENZA Il mondo della ceramica non si ferma, cerca nuove soluzioni e si trasforma per adattarsi alla straordinaria situazione che il mondo sta attraversando: numerose le iniziative lanciate in questi giorni per preservare la continuità di uno dei simboli dell' identità faentina. Ieri mattina il Mic ha annunciato che la mostra "Picasso. La sfida della ceramica" sarà prorogata di un mese (per ora la chiusura è quindi prevista per il 13 maggio) ed ha messo a disposizione sui propri canali social il link per visitare virtualmente la collezione. «Abbiamo pensato di farvi compagnia settimanalmente con alcuni post -ha affermato la direttrice del Museo, Claudia Casali, in un videomessaggio-. Il museo lavora dietro le quinte anche se è chiuso». In maniera analoga anche il Museo Carlo Zauli ha attivitato una programmazione online per raccontare da casa le proprie opere attraverso foto e video. Sul piano dei progetti nazionali ed internazionali la tabella di marcia, necessariamente ridimensionata, prosegue comunque per via telematica. OGNI GIORNO LIBRO E FOTO Il sito della Strada europea della ceramica viene gestito direttamente da Faenza ed ogni giorno fino al prossimo 3 aprile verrà consigliato un libro a tema con foto allegate. «Con Aicc - spiega il vicesindaco con delega alla ceramica Massimo Isola - usiamo questo tempo per lavorare ai progetti europei di Erasmus +, che avremmo dovuto candidare proprio in questi giorni. Ci stiamo anche accordando per una campagna di comunicazione che vede insieme Italia e Cina: il Covid19 ha congelato il progetto di Fuping, dove stavamo portando avanti residenze d' artista e ampliando una collezione di ceramica contemporanea italiana: saranno coinvolti un centinaio di ceramisti, ritratti in foto con ceramiche tipiche italiane e cinesi». LE BOTTEGHE ONLINE I prossimi grandi eventi restano in attesa: "Buongiorno Ceramica!", la festa delle botteghe che coinvolge decine di comuni italiani prevista per il 20 maggio, potrebbe trasformarsi in un evento online costruito su piattaforma digitale, ma nuovi aggiornamenti arriveranno dopo il 5 aprile. La stessa data è da tenere d' occhio anche per Argillà: la selezione degli espositori è già avvenuta e restano da definire gli appuntamenti in calendario. La speranza è che per i primi di settembre la situazione sia tale da poter confermare quello che è uno degli eventi più attesi nel territorio. CLIENTI E MERCI Ma la ceramica non è sinonimo soltanto di arte e artigianato: sono diverse le aziende che operano nel settore e si trovano a fare i conti con un momento di difficoltà. Tra queste vi è Ceramic Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 5 6 7 7 2 9 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) and Colours, azienda leader nella produzione e distribuzione di materiale con oltre 4.000 mila clienti in tutta Italia. «Anche noi-spiega il titolare Gian Piero Me rendi - ci siamo adeguati alle disposizioni, sospendendo la vendita diretta al dettaglio. Lavoriamo con la vendita online e all' ingrosso tramite spedizione. Per noi la vendita al dettaglio non era la fonte principale di guadagno, ma il problema vero è che si stanno fermando i clienti, molte ditte, specialmente quelle del nord Italia, stanno sospendendo la produzione. Un' altra criticità riguarda il reperimento delle merci provenienti da Francia e Germania, ferme al confine: è difficile rifornire i clienti se i prodotti non arrivano». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 5 6 7 7 3 1 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) La casa dell' acqua nei pressi del parco Bucci chiusa fino al termine dell' emergenza FAENZA Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, dal Comune si comunica che da ieri pomeriggio la casa dell' acqua di Esa di Faenza, in piazzale Pancrazi nei pressi del parco Bucci, resterà chiusa fino al termine dell' emergenza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 5 6 7 7 3 4 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Unione faentina, sono già 152 i lavoratori in smartworking FAENZA Alle misure di emergenza per la pubblica amministrazione scattate la scorsa settimana l' Unione dei Comuni faentini ha saputo rispondere attivando da subito la modalità di lavoro agile. Sul totale di 504 dipendenti, sono già 152 i lavoratori in smartworking, che dal computer di casa propria si connettono alla propria scrivania virtuale per le attività quotidiane, rispondendo alle telefonate che dall' ufficio sono state deviate sul numero di casa. «Una sfida importante alla quale abbiamo potuto rispondere velocemente - dicono dall' Unione - grazie alla sperimentazione ed alla formazione svolta nel corso del 2019». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 5 6 7 7 2 5 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) LUCA PIOVACCARI / SINDACO DI COTIGNOLA CON DELEGA ALLE POLITICHE SOCIO -SANITARIE NELL' UNIONE «I pazienti ricoverati e assistiti con i massimi standard di sicurezza» «Ancora troppa gente in giro. Purtroppo assistiamo a spostamenti non dettati da vere necessità che dobbiamo cercare di eliminare completamente» ALESSANDRO CASADEI LUGO In questo surplus multimediale d' informazione, sovralimentato dalla permanenza obbligata in casa, molti cittadini tendono a leggere o divulgare notizie non sempre esatte. Il miglior modo per comprendere la realtà locale, coi suoi pregi e difetti, è il coinvolgimento delle istituzioni. Ce ne parla la persona che, all' interno dell' Unione della Bassa Romagna, detiene la delega alle politiche sanitarie: Luca Piovaccari, attuale sindaco di Cotignola. Siamo in piena emergenza sanitaria, mail territorio sta reagendo bene, pochi e circoscritti casi; possiamo fare ancora di più? «Sicuramente gran parte dei nostri cittadini si sta comportando correttamente dimostrando di aver compreso la gravità della situazione. Tuttavia assistiamo ancora a spostamenti non dettati da necessità che dobbiamo cercare di eliminare completamente». Tutti hanno letto dei casi d' infezione al Maria Cecilia Hospital di Cotignola, con l' invio degli ispettori. È tutto sotto controllo? «Abbiamo seguito l' evolversi della situazione con grande attenzione e con il massimo raccordo con la direzione della clinica e l' Ausl. Le procedure previste sono state attuate correttamente così come tutti i protocolli di sicurezza necessari per isolare il contagio». L' ospedale di Lugo non ha registrato nessun caso. Questa eccellenza è un punto di forza? «L' emergenza ha sicuramente esaltato la qualità del nostro sistema sanitario pubblico, fatto di operatori straordinari che in questi giorni non si stanno risparmiando per dare risposta alle tante problematiche». Lo stesso ospedale diventerà un centro dedicato al virus Covid-19. Cosa cambierà esattamente? «Verranno riorganizzate le degenze in previsione di reparti dedicati ai pazienti Covid-19, quindi momentaneamente la gestione ordinaria di altre specialità sarà affidata agli ospedali di Ravenna e Faenza, poi tutto tornerà co me prima». Qualche cittadino è preoccupato perché ipotizza l' arrivo di molti pazienti contaminati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
[ § 1 5 5 6 7 7 2 5 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) «Come già avviene per l' ospedale di Ravenna, che finora ha svolto il ruolo di hub provinciale per l' emergenza, i pazienti verranno ricoverati e assistiti con i massimi standard di sicurezza per evitare qualsiasi interferenza con le altre attività ospedaliere». Si raccomanda ai cittadini prudenza e igiene, poi sul territorio non sono disponibili mascherine e gel per le mani. «Purtroppo c' è una carenza di questi dispositivi; prioritariamente devono essere dati al personale sanitario che si trova a contatto con i malati». Non è paradossale che lo stesso personale medico e infermieristico spesso ne sia sprovvisto? «Purtroppo sì, ma l' aumento della produzione di questi dispositivi è stato troppo lento rispetto alla crescita della pandemia e forse è mancata anche una regia globale su tempistiche e priorità». Oggi più che mai è necessario non recarsi negli ospedali se non per reali necessità: quest' epidemia ci renderà più consapevoli del fatto che la salute è preziosa? «Credo proprio di sì, troppo spesso abusiamo del nostro sistema sanitario per esigenze improprie». Quando tutto sarà finito ci sarà la volontà politica di ascoltare chi ci lavora negli ospedali e capire cosa si deve migliorare e dove servo no immediati investimenti ? «Me lo auguro. Sarebbe davvero un fallimento della politica se non si fosse in grado, passata l' emergenza, di rimodernare il sistema sanitario, mettendo in campo maggiori risorse per chi ci lavora e dotazioni tecnologiche e infrastrutturali. Senza questa consapevolezza si corre il rischio di non essere nelle condizioni di garantire l' universalità delle cure, elemento imprescindibile del nostro sistema sanitario». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 34
[ § 1 5 5 6 7 7 3 0 § ] mercoledì 18 marzo 2020 Pagina 38 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) L' ospedale di Lugo comincia a riorganizzare i reparti per ospitare i pazienti Covid 19 LUGO Facendo seguito al piano per la Covid 19, l' Ausl sta gradualmente improntando le azioni organizzative necessarie per allestire il presidio ospedaliero di Lugo quale "Covid Hospital", ad integrazione dell' ospedale di Ravenna, già impegnato con circa 100 letti a tale funzione. In questa fase si stanno attuando gli spostamenti delle degenze/servizi allocati presso il "Padiglione B", pari a 108 posti letto. A seguire, se necessario, si attiveranno le azioni opportune per rendere fruibili i restanti posti letto allocati presso il "Padiglione A" pari a 129 posti letto, per un totale complessivo di circa 230 letti. Si procederà "isolando" 50 letti alla volta a seconda delle esigenze. Per poter attivare già da subito le prime fasi sono previste alcune azioni organizzative. La Riabilitazione Intensiva verrà trasferita presso l' Ortopedia di Faenza in quanto dotata di stanze e locali idonei per l' assistenza e la riabilitazione dique sta tipologia di pazienti. Le degenze di Lungodegenza e Medicina Interna saranno temporaneamente trasferite al Padiglione A al fine di rendere fruibili i locali per pazienti Covid positivi. Al fine di preservare la sicurezza delle funzioni inerenti l' ambito ostetrico e pediatrico, non compatibili con la presenza nello stesso edificio di pazienti contagiosi, si rende necessaria già da questa prima fase una momentanea riorganizzazione del "percorso parto" e della pediatra: in particolare l' attività del punto nascita, della pediatria (con Osservazione Breve Intensiva) e dell' Ostetricia, si svolgeranno all' ospedale di Faenza (salvo per le gravidanze a rischio che, come già in essere, vengono centralizzate a Ravenna). La Pediatria di Faenza, a tal fine, istituirà due letti "H24" a completamento dell' offerta di osservazione breve temporanea già attiva in quel presidio. A Lugo, presso il padiglione C dell'"Umberto I", e quindi ad opportuna distanza dai padiglioni A e B, saranno assicurate: l' assistenza ambulatoriale per le gravidanze, la dia gnostica prenatale invasiva, lo screening ecografico, l' esecuzione dei bi-test. Si rende necessaria inoltre una rimodulazione dell' attività chirurgica, in relazione al coinvolgimento della Rianimazione nella gestione di pazienti critici a saturazione dei posti letto della Rianimazione di Ravenna. Al momento rimangono normalmente funzionanti i servizi diagnostici, i poliambulatori e la sala gessi, i prelievi, la dialisi, l' oncologia, l' hospice, nonchè una parte della degenza internistica. Sempre più importanza riveste il ruolo del Pronto soccorso dell'"Umberto I", che oltre a continuare a dare la consueta risposta a tutte le emergenze della cittadinanza, rappresenta uno snodo fondamentale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 35
Puoi anche leggere