Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 18 marzo 2020

Pagina creata da Alex De Simone
 
CONTINUA A LEGGERE
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 18 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina
    mercoledì, 18 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 18 marzo 2020
Unione della Romagna Faentina
                                                    mercoledì, 18 marzo 2020

Prime Pagine

 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                              4
 Prima pagina del 18/03/2020

 18/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                   5
 Prima pagina del 18/03/2020
 18/03/2020    Il Sole 24 Ore                                                                            6
 Prima pagina del 18/03/2020
 18/03/2020    Italia Oggi                                                                               7
 Prima pagina del 18/03/2020

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34                                              8
 Ieri dieci nuovi malati Due in terapia intensiva
 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34                                             10
 L' Umberto I di Lugo diventa 'Covid hospital' da 230 posti
 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                             12
 Prima pagina Faenza Lugo
 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 47                                             13
 Il detto 'In punta di forchetta'
 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                             14
 «Così scatta il soccorso nell' emergenza»

 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48                                             16
 «Visitiamo i pazienti con le protezioni necessarie»

 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                             17
 I ladri non si fermano: spaccata al bar

 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                             19
 Fontana rubata? No è stata spostata per lasciare spazio al Piedibus
 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49                                             20
 'Faenza nel cuore' «Vicini a tutto il personale sanitario»
 18/03/2020    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50                                             21
 «Superata la fase di difficoltà l' ospedale tornerà alle sue funzioni»

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 18/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 2-3                      GIANLUCA ROSSI   23
 Contagiate insegnante e postina E due crocieristi tra i nuovi casi
 18/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 25                                        25
 Leader in Europa per i prodotti Dop e Igp
 18/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36                                        26
 «Isolato a casa con la febbre a 38° da giorni aspetto l' esito del tampone e tremo»
 18/03/2020    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 36                                        28
 Castel Bolognese, il sindaco in auto con l' altoparlante: «Restate tutti a casa»
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 18 marzo 2020
18/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                            MICHELE DONATI       29
 Il mondo della ceramica resta in stand by L' industria rallenta

 18/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                                                 31
 La casa dell' acqua nei pressi del parco Bucci chiusa fino al termine dell' emergenza
 18/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37                                                                 32
 Unione faentina, sono già 152 i lavoratori in smartworking
 18/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                       ALESSANDRO CASADEI        33
 «I pazienti ricoverati e assistiti con i massimi standard di sicurezza»
 18/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                                                 35
 L' ospedale di Lugo comincia a riorganizzare i reparti per ospitare i pazienti Covid 19
 18/03/2020   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 19                                        MATTEO MISEROCCHI        37
 Matteo Ferrari non molla la corona: «Sono sempre stato tra i più veloci»

Stampa Locale

 18/03/2020   Corriere di Bologna Pagina 4                                                                  Marina Amaduzzi     39
 Il «soccorso» dei neo-laureati Entro giugno 300 nuovi dottori
 18/03/2020   Corriere di Bologna Pagina 13                                                                                     41
 Resto a casa e leggo

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 18/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                                                           43
 Enti pubblici esonerati dagli e-corrispettivi

 18/03/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 33                                                     Maurizio CaprinoGuglielmo Saporito   44
 Congelate anche le pratiche presentate ai concessionari

 18/03/2020   Italia Oggi Pagina 35                                                                            LUIGI OLIVERI    46
 Procedimenti, termini sospesi dal 23/2 al 15/4
 18/03/2020   Italia Oggi Pagina 35                                                                       MATTEO BARBERO        48
 Verifica equilibri semplificata
 18/03/2020   Italia Oggi Pagina 37                                                                         CARLA DE LELLIS     49
 Cento euro a chi è rimasto in ufficio
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 18 marzo 2020
[ § 1 § ]

     mercoledì 18 marzo 2020
                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 18 marzo 2020
[ § 2 § ]

            mercoledì 18 marzo 2020
                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 5
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 18 marzo 2020
[ § 3 § ]

            mercoledì 18 marzo 2020
                                                       Il Sole 24 Ore

                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 18 marzo 2020
[ § 4 § ]

            mercoledì 18 marzo 2020
                                                          Italia Oggi

                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 7
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 18 marzo 2020
[ § 1 5 5 6 7 7 2 3 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 34

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Ieri dieci nuovi malati Due in terapia intensiva
                          Otto uomini e due donne fra Ravenna, Faenza, Alfonsine e Castel Bolognese In totale i positivi nella nostra provincia
                          sono 124, di cui 70 uomini

                          di Sara Servadei Dieci nuovi casi, otto uomini e due donne, otto ricoverati
                          in ospedale, 2 gravi. Il bollettino dei contagi di Coronavirus di ieri nella
                          provincia di Ravenna sembrerebbe dare un po' di sollievo dopo giornate
                          da 20 nuovi casi, ma è bene restare allerta e non farsi abbagliare subito
                          dalle cifre: come spiega dall' azienda sanitarie e dal Comune di Ravenna
                          per certificare la discesa servono più giorni, perché i risultati disponibili
                          dipendono anche dalla quantità di tamponi fatti in una certa giornata, che
                          quindi da sola può non essere del tutto rivelatrice. I nuovi casi che ieri si
                          sono aggiunti a quelli già noti sono tutti collegati a persone che erano
                          risultate positive nei giorni scorsi. Sono stati i sindaci dei rispettivi paesi a
                          comunicare sul proprio profilo facebook i nuovi casi di positività: due a
                          Faenza, due ad Alfonsine, uno a Castel Bolognese. Gli altri di Ravenna.
                          Otto persone, tra i nuovi casi, sono ricoverati all' ospedale Santa Maria
                          delle Croci con sintomi seri, e due di questi sono gravi e si trovano in
                          Terapia Intensiva. Le altre due persone, con sintomi lievi o assenti, sono
                          in isolamento domiciliare volontario. Ieri, poi, altre quattro persone in provincia si sono aggiunte al gruppo dei guariti:
                          si tratta di due uomini e due donne. A loro si affiancano, purtroppo, i 4 decessi dei giorni scorsi. Con i nuovi casi di ieri
                          i contagiati sono saliti a 124 nella nostra provincia: 74 uomini e 50 donne. Il conteggio fa riferimento al numero di
                          persone a cui è stato fatto il tampone nel Ravennate, e tiene in considerazione anche 11 persone che in realtà
                          risultano residenti fuori provincia, alcune delle quali ricoverate al Maria Cecilia hospital di Cotignola. Per quanto
                          riguarda i residenti, invece, sono 53 i contagiati nel Comune di Ravenna, 19 in quello di Faenza, 13 a Cervia e 12 a
                          Lugo. A Russi hanno contratto il virus 4 persone, 3 ad Alfonsine, 2 a Bagnacavallo e 2 a Castel Bolognese. Contano
                          un contagiato i piccoli Comuni di Solarolo, Massa Lombarda, Conselice, Cotignola e Sant' Agata. La Provincia in un
                          comunicato sottolinea che «in 30 casi è stata identificata la frequentazione di località, al di fuori della provincia,
                          caratterizzate da importante circolazione virale - si legge in una nota -. Il Dipartimento di Sanità Pubblica continua
                          incessantemente a svolgere indagini epidemiologiche approfondite per identificare il prima possibile tutti i possibili
                          contatti dei pazienti Covid e porli in isolamento. Recentemente queste indagini stanno identificando in punti diversi
                          del territorio gruppetti di casi

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 8
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 18 marzo 2020
[ § 1 5 5 6 7 7 2 3 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          correlati tra di loro». Ieri il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, nell' aggiornare i concittadini su Facebook sulla
                          situazione del virus, ha invitato tutti a rimanere a casa: «Il bollettino di oggi (ieri per chi legge, ndr) registra purtroppo
                          altri due casi di faentini positivi al virus, due uomini di età di poco superiore ai 70 anni, entrambi ricoverati in Terapia
                          Intensiva a Ravenna». Ha poi aggiunto che i sindaci attualmente «non possono emanare ordinanze che vietino di
                          passeggiare per strada», ma «anche se passeggiare stando a debita distanza non è ancora vietato, statevene a casa.
                          Se non lo capirete, rischieremo tutti di finire come a Medicina, dove nottetempo si sono trovati bloccati, con l'
                          esercito alle porte del paese. Siamo ancora in tempo per evitare il disastro». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - mercoledì, 18 marzo 2020
[ § 1 5 5 6 7 7 2 4 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 34

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La riorganizzazione della sanità

                          L' Umberto I di Lugo diventa 'Covid hospital' da 230 posti
                          Due interi padiglioni per i pazienti contagiati, le nascite trasferite a Faenza. «È un' emergenza, importante che tutti
                          facciano la propria parte»

                          Due interi padiglioni per i pazienti con Coronavirus, reparti che si
                          spostano, nascite trasferite a Faenza. L' ospedale Umberto I di Lugo si
                          prepara a diventare 'Covid hospital', come annunciato nei giorni scorsi
                          dalla Regione. Attualmente è in corso l' organizzazione dei reparti, con
                          posti letto che si affiancano ai 100 già a disposizione nell' ospedale di
                          Ravenna, sommando tutte le Unità coinvolte. L' Ausl stima in totale che
                          Lugo potrà accogliere fino a circa altri 230 posti letto per pazienti con
                          Coronavirus, ma si inizierà 'isolando' 50 letti alla volta, procedendo poi a
                          seconda delle esigenze. A partire dal 'Padiglione B', dove, come scrive l'
                          azienda sanitaria in una nota, «in questa fase si stanno attuando gli
                          spostamenti delle degenze/servizi allocati». Qui si trovano 108 posti
                          letto, a cui potrebbero aggiungersi i 129 letti del 'Padiglione A' se
                          necessario. Ovviamente si tratta di misure che rendono necessaria una
                          completa riorganizzazione dell' ospedale di Lugo, a cominciare dal
                          servizio di Riabilitazione Intensiva, che verrà trasferito all' Ortopedia di
                          Faenza. Le degenze di Lungodegenza e Medicina Interna, invece, lasceranno il Padiglione B ai pazienti con Covid per
                          trasferirsi nell' A, in questa prima fase non coinvolto nella zona dedicata al virus. Il Coronavirus rende necessario
                          anche portare i parti altrove: «per preservare l' assoluta sicurezza delle funzioni inerenti l' ambito ostetrico e
                          pediatrico», si legge ancora nella nota dell' Ausl, l' attività del punto nascita di Lugo verrà trasferita all' ospedale di
                          Faenza (salvo per le gravidanze a rischio, centralizzate a Ravenna). Per questo la Pediatria di Faenza istituirà altri
                          due letti 'h24' per l' osservazione breve temporanea. Infine nel Padiglione C, a distanza dai contagiati, saranno
                          assicurate l' assistenza ambulatoriale per le gravidanze, la diagnostica prenatale invasiva, lo screening ecografico e l'
                          esecuzione del bi-test. Continueranno a funzionare normalmente i servizi diagnostici, i poliambulatori e la sala gessi,
                          i prelievi, la dialisi, l' oncologia, l' hospice e parte della degenza internistica. Verrà invece ridotta l' attività chirurgica.
                          Venendo al Pronto soccorso, è in fase di completamente l' attivazione della diagnostica radiologica nei locali. «In
                          una situazione difficile e inedita come questa è importante che tutti facciano la loro parte, e la Bassa Romagna e
                          Lugo non si tireranno certo indietro», commentano il sindaco di Lugo Davide Ranalli e il sindaco di Cotignola e
                          referente sull' ambito Socio-sanitario per l' Unione Luca Piovaccari, che poi aggiungono che «l' ospedale di Lugo non
                          uscirà depotenziato, bensì valorizzato da tutto questo. Condividiamo con l' Azienda la necessità di procedere per
                          step, e di iniziare la presa in carico di pazienti Covid a Lugo quando la struttura sarà pronta per riceverli, sia dal punto
                          di vista strutturale, sia dal punto di vista delle condizioni

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                 Pagina 10
[ § 1 5 5 6 7 7 2 4 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          di lavoro e delle protezioni individuali».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
[ § 1 5 5 6 7 7 4 0 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 47

                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                           Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza Lugo

                          Prima pagina Faenza Lugo

                                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
[ § 1 5 5 6 7 7 3 7 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 47

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          La storia

                          Il detto 'In punta di forchetta'

                          Beppe Sangiorgi In pônta d' furzéna, in punta di forchetta significa fare
                          qualcosa di diverso dal mangiare, come parlare, in modo ricercato ed un
                          po' esibizionista. Il detto nasce dall' apparire tardo della forchetta sulla
                          tavola dei romagnoli. Per cui i primi che la usavano apparivano più
                          raffinati rispetto a coloro che si servivano delle mani per portare alla
                          bocca tutti i cibi solidi. Mentre per quelli liquidi, come il brodo, si usava il
                          cucchiaio, la «cucêra» di legno fatta in casa. Della forchetta non se ne
                          sentiva il bisogno e poi era difficoltoso ricavare i rebbi dal legno, tanto
                          che le prime fatte in casa avevano solo due denti. Quando poi si è
                          diffuso l' uso della forchetta sono nati modi di dire, come «'na
                          sfurzinêda», una forchettata, per dire un poco di pasta.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
[ § 1 5 5 6 7 7 3 8 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 48

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Così scatta il soccorso nell' emergenza»
                          Dalla chiamata alla centrale operativa al ricovero con tutte le misure di sicurezza. Il racconto di un operatore del 118

                          di Antonio Veca In questi giorni di grande emergenza sanitaria per la
                          diffusione della pandemia da Covid-19, tra il personale messo più a dura
                          prova ci sono gli operatori del 118, la prima linea d' emergenza spesso
                          costretta ad operare in condizioni limite. Uno di loro racconta: «È la
                          centrale operativa a darci le indicazioni per l' intervento. Ovviamente non
                          ci sono solo i casi si sospetto o presunto contagio ma al lavoro normale
                          si è aggiunta l' emergenza. Quando veniamo attivati per un caso di una
                          persona che potenzialmente potrebbe essere stato a contatto col virus
                          le misure prevedono che indossiamo le protezioni individuali;
                          mascherine, visiera, doppio paio di guanti, copricapo, camice e calzari.
                          Sul posto ai pazienti viene fatta indossare la la mascherina chirurgica e
                          dove possibile si opera una sanificazioni delle mani». Continua il
                          racconto: «A quel punto quando il paziente viene valutato, se non
                          necessita di operazioni particolari, come l' intubazione, lo si porta al
                          pronto soccorso dove viene condotto in un ambiente idoneo e a distanza
                          di altri pazienti o utenti in attesa di essere visitato. Se invece il paziente necessita di manovre con aumentato rischio
                          di trasmissione dei Coronavirus, per gli operatori sanitari è previsto un protocollo più stringente sulle misure
                          precauzionali». La vestizione e la svestizione degli operatori che tutti i giorni sono a contatto con l' utenza sono
                          operazioni che richiedono manovre ben precise. «Ognuno di noi deve togliere monili e oggetti personale. Particolare
                          attenzione deve essere data alla pulizia delle mani, che laviamo con sapone e soluzione alcolica. Dopo un check dei
                          dispositivi di protezione individuali possiamo poi indossare le protezioni. Per la svestizione, dobbiamo evitare di
                          entrare in contatto con le protezioni potenzialmente contaminate, il viso, le mucose o la cute; poi il materiale usato
                          dev' essere smaltito nei contenitori nell' area di svestizione, bisogna poi decontaminare le protezioni che possono
                          essere riutilizzate. Per quanto riguarda i mezzi invece, una volta fatto scendere il paziente è nostra cura disinfettare e
                          sanificare per intero l' ambulanza e i suoi componenti». I pazienti con sospetta infezione da Covid-19 vengono poi
                          trasportati alla struttura sanitaria di riferimento, quindi Ravenna e Lugo. In quella fase si valuterà la gravità del quadro
                          clinico e per i casi più complicati il paziente viene intubato e posto nel reparto di rianimazione. Insomma un lavoro
                          lungo e di precisione che decine, centinaia di operatori sanitari, in queste settimane stanno mettendo in pratica. «Da
                          non dimenticare - conclude l' operatore del 118 - che questo è il protocollo per i casi di sospetta

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 14
[ § 1 5 5 6 7 7 3 8 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                              Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          contrazione da Covid-19 ai quali si devono aggiungere tutti gli interventi di ordinaria competenza». Intanto sulle
                          pagine social sta girando un messaggio realizzato proprio da molti operatori del sistema sanitario che recita: «Noi
                          siamo l' Emilia Romagna. Ci vedrete inginocchiati solo per allacciare le scarpe!». Un post condiviso da decine di
                          persone e che ha ricevuto moltissimi 'mi piace'. Un commento svetta tra tutti: «Forza colleghi! Siamo sanitari
                          conosciamo il lavoro duro e la paura, sappiamo gestire le emergenze con coraggio e professionalità, anche prima di
                          questa guerra eravamo pronti». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 15
[ § 1 5 5 6 7 7 3 9 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 48

                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Visitiamo i pazienti con le protezioni necessarie»
                          Ieri è stata riportata una sintesi sbagliata delle frasi di Biolchini

                          Per un errore nel sommario che riassumeva l' intervista al medico
                          Luciano Biolchini uscita ieri sul Carlino, è stata attribuita al medico una
                          frase che non rispecchiava quanto spiegato dal professionista, ma
                          ribaltava il contenuto. La frase «Visitiamo i pazienti febbricitanti da giorni
                          senza mascherina» è stata una sintesi chiaramente errata della frase
                          che, invece, suonava così: «Quando ci presentiamo a casa di utenti con
                          sintomi influenzali, comunque cerchiamo di garantire una sufficiente
                          protezione per noi e per gli assistiti indossando maschera, camice e
                          guanti». Biolchini, del Gruppo Caspita, i medici di famiglia di via Laghi, ha
                          spiegato la difficile situazione che comunque tutti coloro che lavorano
                          nella sanità si trovano a dover affrontare. Ad esempio i medici di
                          famiglia: «Qui siamo in trincea, l' affluenza negli ambulatori è calata dell'
                          80% e c' è tanta difficoltà nel gestire i pazienti. Consigliamo di attivare il
                          fascicolo elettronico, così spediamo le ricette via mail per evitare che si
                          venga in ambulatorio». Il dottore ha spiegato: «Noi abbiamo il contatto
                          diretto con i nostri assistiti e lavoriamo in difficoltà anche per la carenza di protezioni individuali. Vorrei sottolineare
                          che non si tratta di un servizio carente da parte dell' Azienda sanitaria ma semplicemente perché non si trovano
                          mascherine adeguate e camici usa e getta anche se abbiamo la tiepida speranza che nei prossimi giorni la
                          situazione possa migliorare». E specifica: «Vorrei ricordare che il protocollo per il Covid-19 attrverso il numero di
                          emergenza del 118 viene attivato esclusivamente in caso di un quadro clinico preoccupante. Quando ci presentiamo
                          a casa di utenti con sintomi influenzali, comunque cerchiamo di garantire una sufficiente protezione per noi e per gli
                          assistiti indossando maschera, camice e guanti. Inoltre, una delle nostre precauzioni è di cercare di non far venire
                          nessuno in studio in caso di sintomi influenzali».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 16
[ § 1 5 5 6 7 7 2 2 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 49

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          I ladri non si fermano: spaccata al bar
                          Colpo lampo da sessanta secondi al New Company di Faenza. «Non hanno trovato niente da rubare ma i danni sono
                          stati ingenti»

                          Spaccata in sessanta secondi con danni per centinaia di euro e nessun
                          bottino. «Dopo la chiusura dell' attività anche il danno dei ladri». Al tempo
                          del Coronavirus qualche ladro, sfidando le misure emergenziali restrittive
                          alla circolazione, non si fa scoraggiare e colpisce le attività scorrazzando
                          nella notte come se nulla fosse. Ad essere preso di mira lunedì sera è
                          stato il Bar New Company di Faenza, che si trova nella prima periferia
                          artigianale della città, in via Galvani 31. Ci troviamo a ridosso di via
                          Boaria, arteria nella zona industriale che si immette sulla via Emilia
                          Ponente, all' altezza del cancello della tenuta della famiglia Bucci. Sul
                          posto ci accoglie Donatella Bonacci, la titolare del bar, molto frequentato
                          e conosciuto nella zona perché punto di ritrovo di centinaia di operai e
                          dipendenti delle aziende poco distanti nei periodi di lavoro. Ovviamente l'
                          attività in questi giorni, a causa delle disposizioni per contenere il
                          Coravid19, è chiusa ma evidentemente qualcosa al suo interno faceva
                          gola ai ladri. «I malviventi - racconta la signora Bonacci - alle 22 in punto
                          di lunedì hanno forzato la porta con un lungo palanchino. Sul cristallo antisfondamento dell' ingresso c' è anche una
                          pedata ben visibile, evidentemente perchè non riuscivano ad aprirla. Non appena la serratura ha ceduto e la porta si è
                          aperta è però scattato l' allarme fumogeno che abbiamo installato e che rapidamente ha invaso il locale». Questo
                          tipo di antifurto molto diffuso è un dispositivo che emette in modo immediato una nebbia così intensa e fitta da
                          rendere l' ambiente circostante completamente invaso e saturo per diversi minuti tale da rendere totalmente
                          impossibile il furto. «Malgrado quello però i ladri - continua la titolare - hanno tentato lo stesso di portare a termine
                          quello che si erano prefissati». A essere prese di mira due slot machine che sono state rovesciate. «Non si sono
                          neppure accorti - dice ancora Donatella Bonacci - che in realtà le due macchinette erano state svuotate e gli sportelli
                          erano aperti, senza lucchetti di protezione». Il tentativo di furto è avvenuto in circa sessanta secondi e per evitare di
                          essere ripresi da una telecamera di un' azienda confinante con il bar, che evidentemente sapevano essere in quella
                          posizione, i ladri l' hanno spostata direzionandola verso il muro servendosi di un attrezzo per pulire con un lungo
                          manico trovato nel cortile. Una volta scattato l' allarme la titolare ha contattato le forze dell' ordine. Sul posto è
                          arrivata una pattuglia del commissariato della Polizia di Stato di via San Silvestro. «Adesso - conclude - oltre alla
                          chiusura per le disposizioni sanitarie mi toccherà far fronte alla spesa per riparare l' infisso».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 17
[ § 1 5 5 6 7 7 2 2 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                          Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Antonio Veca.

                                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 18
[ § 1 5 5 6 7 7 2 1 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 49

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Fontana rubata? No è stata spostata per lasciare spazio al Piedibus
                          Tanti cittadini se l' erano chiesto quando avevano visto sparire il piccolo manufatto in Borgo

                          Fontana rubata, anzi no, spostata perchè d' intralcio al Piedibus. In un
                          batter d' occhi è stato risolto il piccolo giallo che ha tenuto banco in
                          Borgo per qualche giorno. Al centro della vicenda una fontanella per l'
                          acqua che si trovava sul marciapiede della Commenda, la chiesa del
                          Borgo dove ha anche sede il Rione di Borgo Durbecco. Ebbene la
                          fontanella, con circa un secolo di storia, qualche giorno addietro, era
                          stata vista mentre veniva smontata da due persone che indossavano
                          pettorine arancioni e dopo essere stata caricata al suo posto era stata
                          sistemata una lastra che copriva lo scavo. I tanti che si sono accorti
                          della cosa hanno temuto che la fontana avesse preso il volo per andare
                          ad abbellire il parco di qualche bella villa signorile. Scattato l' allarme le
                          voci si sono rincorse fino a quando non è saltato fuori il 'colpevole'. In
                          buona sostanza a spostare la fontanella sono stati gli operai del Comune
                          dopo che i mobility manager della scuola Carchidio avevano segnalato
                          che la fontanella, al pari delle scale della chiesa di Sant' Antonino sono d'
                          intralcio alla sicurezza dei bambini che vengono accompagnati a scuola con il servizio di Piedibus. Così se la prima a
                          farne le spese è stata la fontanella della Commenda per le scale della chiesa dagli uffici tecnici era stato risposto
                          che la cosa richiedeva un progetto. «Vorrei rassicurare tutti - ha detto l' assessore alla viabilità Antonio Bandini -; la
                          fontanella ritornerà al suo posto e contestualmente allargheremo il marciapiede. Non appena il manufatto verrà
                          sottoposto a manutenzione, tornerà al suo posto». «In un momento in cui tutti girano in auto - ha invece detto
                          Stefano Casanova dell' associazione Amici della Commenda - è curioso che si dica che una fontana che da oltre un
                          secolo era lì sia d' intralcio, vorrei proprio vedere adesso come faranno le scale di sant' Antonino». a.v.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 19
[ § 1 5 5 6 7 7 2 0 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 49

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          'Faenza nel cuore' «Vicini a tutto il personale sanitario»

                          In questo momento storico pieno di incertezze e di paure l' Associazione
                          'Faenza nel cuore' vuole essere vicina, si legge nel comunicato «a tutto il
                          personale sanitario, alle forze dell' ordine e a tutti i volontari impegnati a
                          risolvere la grave pandemia che ha colpito il mondo intero. Per Faenza e
                          per l' Italia, ma non solo, si prospetta un lungo periodo di crisi economica
                          e di austerità che porterà molte aziende, piccole e medie imprese,
                          commercianti e partite Iva ad una situazione talmente difficile che ne
                          precluderà la sopravvivenza». Continua la nota: «Lo spirito di solidarietà e
                          l' attaccamento alla propria famiglia e al proprio lavoro di tutti i cittadini
                          italiani sta facendo emergere una reazione positiva anche in questa
                          critica situazione. Non vogliamo dimenticare come la pandemia stia
                          portando ancor più molti anziani e persone sole ad essere facilmente
                          dimenticate e alla solitudine. Il nostro territorio ricco di associazioni e di
                          persone dal forte senso di solidarietà dovrà cercare di dare risposte alle
                          esigenze di tutte queste persone che saranno anche in difficoltà
                          finanziarie per non lasciare indietro nessuno. Questo è il forte auspicio che ci facciamo cercando di collaborare con
                          tutti».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019       Pagina 20
[ § 1 5 5 6 7 7 1 9 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 50

                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          «Superata la fase di difficoltà l' ospedale tornerà alle sue funzioni»
                          Il sindaco Ranalli sull' Umberto I di Lugo, struttura dedicata al Covid-19: «Irresponsabile chi alimenta inutili polemiche
                          sui social creando solo allarmismi e gettando fango su chi si impegna»

                          «In questo clima già di per sé molto complicato è anche necessario
                          smontare accuse e farneticazioni». Così ha esordito il sindaco di Lugo
                          Davide Ranalli nel video pubblicato su Facebook e Instagram in risposta
                          a un post a dir poco allarmante pubblicato sempre sui social da una
                          pediatra lughese, che poi ha provveduto a cancellarlo. «Lo sapete che
                          stanno smantellando l' ospedale di Lugo?», aveva scritto la pediatra,
                          «anche il pronto soccorso sarà solo a Faenza perché Lugo diventerà il
                          punto di riferimento per tutta la regione per il Covid19 e sicuramente poi
                          non lo reinstalleranno. Finora era privo di soggetti infetti e farà invece la
                          fine di quello più infetto! Non ci sono più la cardiologia, la chirurgia e da
                          mercoledì neanche la pediatria». Parole che hanno creato allarme
                          scatenando un serie di reazioni negative, e così ieri il sindaco ha
                          pubblicato il video in cui spiega come stanno le cose. «Occorre riportare
                          questa discussione dentro un binario di verità», ha sottolineato, «qualche
                          giorno fa, il sottoscritto e il sindaco referente per le politiche sanitarie
                          Luca Piovaccari abbiamo predisposto una nota nella quale abbiamo affermato con orgoglio che il nostro territorio e
                          il nostro ospedale sono a disposizione per gestire i pazienti affetti da Coronavirus. Lo abbiamo fatto perché siamo
                          portatori della storia del nostro territorio, nella quale davanti alle difficoltà non ci siamo mai sottratti». In questa fase,
                          ha precisato, «abbiamo chiesto all' Ausl due cose: la prima è che in questa trasformazione dell' ospedale vengano
                          informati i dipendenti e che questo percorso lo si faccia insieme agli amministratori. Insieme all' Ausl, quindi, stiamo
                          lavorando per avere tutte le informazioni relative a questo progetto utile di riorganizzazione del nostro presidio
                          ospedaliero, la terza condizione è che superata questa fase di difficoltà l' ospedale di Lugo torni a svolgere l' attività
                          e la funzione che fino ad oggi ha svolto. Questo è l' impegno che stiamo portando avanti da giorni in un principio che
                          è di solidarietà e di responsabilità». Responsabilità, ha affermato, «che purtroppo non riscontriamo in coloro che
                          hanno deciso in questo momento di accendere una miccia e collocarsi nel campo degli irresponsabili, gettando
                          fango e sospetti su coloro che hanno la responsabilità di amministrare. Si tratta di una fase che avrebbe bisogno dell'
                          unità di tutti. Registriamo purtroppo che questa unità e questa voglia di lavorare insieme non c' è, anzi si utilizza una
                          fase complessa per innescare discussioni che non fanno altro che procurare allarme. Qui ci sono due visioni diverse:
                          c' è quella dei responsabili, nella quale ci stiamo collocando noi amministratori e tanti cittadini che ci stanno
                          aiutando, e c' è quella degli irresponsabili. A questi

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 21
[ § 1 5 5 6 7 7 1 9 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          dico di prestare attenzione perché ci sono sedi che non sono i social nelle quali queste discussioni le potremo fare
                          apertamente e con tutto il tempo necessario». Lorenza Montanari.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 22
[ § 1 5 5 6 7 7 2 8 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 2-3

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Contagiate insegnante e postina E due crocieristi tra i nuovi casi
                          Il caso della docente legato alla palestra: sintomi accusati durante una lezione on line con gli studenti Sanificato l'
                          ufficio postale di via Meucci. Due pensionati risultati positivi dopo un viaggio ai Caraibi

                                                                                                                               GIANLUCA ROSSI

                          RAVENNA I più esposti restano ovviamente medici e infermieri. Ogni giorno a
                          stretto contatto con pazienti malati, tra i camici bianchi sono già diversi i casi di
                          contagio confermati, dalla pediatra alla cardiologa in servizio all' ospedale, fino
                          ai due medici e all' operatore del Maria Cecilia Hospital di Cotignola. Ma il virus,
                          che non conosce confini geografici come in Europa qualcuno sembrava
                          pensare, non guarda in faccia a nessuno e nessuna professione è immune.
                          Anzi, proprio la facilità dei contatti che caratterizzano alcuni mestieri rendono i
                          lavoratori di quel settore più a rischio di altri. Così dopo l' agente della Polizia
                          locale e il dentista risultati positivi, nel giorno in cui due portalettere sono morti
                          a Bergamo, in provincia sono emersi due casi accertati nell' ambito delle Poste
                          (una addetta allo smistamento della corrispondenza) e in quello dell'
                          insegnamento (una docente sulla cinquantina). Ma c' è anche chi il virus lo ha
                          contratto in vacanza come i due pensionati contagiati in crociera ai Caraibi.
                          CASI IN CRESCITA Positività (+ 10 nuovi casi ieri) che fanno parte del novero
                          dei 124 casi finora complessivamente rilevati nel Ravennate, di cui la metà nel
                          capoluogo (53): di questi circa una ventina sono riconducibili a contatti
                          avvenuti nell' ambito delle frequentazioni della palestra cittadina al centro delle cronache degli ultimi giorni dopo un
                          viaggio in Lombardia effettuato da un' istruttrice per una festa di compleanno tra la fine di febbraio e l' inizio di
                          marzo. LA DOCENTE E sembra essere legato al centro sportivo anche il contagio della docente di scuola superiore
                          colpita da covid-19, caso che finora non era emerso. Stando alle risultanze delle indagini epidemiologiche avviate
                          dalle autorità sanitarie, l' insegnante avrebbe accusato i primi malori dopo aver frequentato u no dei corsi tenuti dalla
                          personal trainer. Nessun rischio di contagio per gli studenti né peri colleghi dal momento che quando i sintomi del
                          coronavirus si sono manifestati le scuole erano già chiuse. La donna, visitata anche nel reparto di malattie infettive,
                          aveva accusato uno stato di malessere di cui si erano accorti anche i ragazzi in occasione di una lezione on line
                          organizzata dall' istituto scolastico nell' ambito del piano formativo a distanza legato all' emergenza sanitaria in atto.
                          E in quell' occasione, non sentendosi bene, aveva anticipato che nei giorni a seguire non sarebbe riuscita a
                          proseguire gli incontri di didattica via web prefigurando uno stato di malattia, pur senza specificarne la tipologia. LA
                          PORTALETTERE Sempre nella prima settimana di marzo si colloca il quadro infettivo accusato da una postina in
                          servizio in città. Nel caso della giovane, come fonte del contagio sarebbe stato individuato

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 23
[ § 1 5 5 6 7 7 2 8 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          un contatto con persone provenienti dalla Lombardia. Lei stessa, dopo essersi sentita poco bene, aveva
                          provveduto a informare i superiori della positività al tampone a cui era stata sottoposta; di conseguenza, come da
                          prassi le colleghe con le quali era stata a più stretto contatto sono state poste in quarantena men tre l' ufficio
                          postale di via Meucci è stato sanificato approfittando della chiusura per il fine settimana prima della riapertura al
                          pubblico il lunedì successivo. LA VACANZA C' è poi chi ha contratto il covid -19 in quella che doveva essere una
                          vacanza di tutto relax. Sarebbero infatti stati contagiati durante un viaggio tra i mari dei Caraibi i due 80enni ravennati
                          ai quali ieri è stato dato riscontro del test. Oltre a loro, altri cinque dei nuovi contagi riguardano il bacino cittadino,
                          mentre tre quello faentino (uno dei quali a Castel Bolognese). LA GEOGRAFIA DEI CONTAGI Detto dei 53 casi del
                          Comune di Ravenna, nel computo globale (124) vanno considerati 11 residenti al di fuori della provincia; 19
                          riguardano Faenza, 13 Cervia, 12 Lugo, 4 Russi, 3 Alfonsine, 2 Bagnacavallo e altrettanti a Castel Bolognese, 1 a testa
                          per Conselice, Sant' Agata sul San terno, Massa Lombarda, Solarolo e Cotignola.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 24
[ § 1 5 5 6 7 7 3 2 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 25

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Leader in Europa per i prodotti Dop e Igp

                          L' Emilia-Romagna è leader in Europa per certificazioni Dop e Igp. Limitandoci
                          alla sola Romagna sono 8 i prodotti che hanno ottenuto la certificazione in
                          ambito europeo: Formaggio di Fossa di Sogliano Dop; Olio extravergine di oliva
                          Brisighella Dop; Olio extravergine di oliva Colline di Romagna; Pera dell' Emilia -
                          Romagna Igp (comprende le varietà Abate Fe tel, Cascade, Conference, Decana
                          del Comizio, Kaiser, Max Red Bartlett, Passa Crassana, Williams), Pesca e
                          nettarina di Romagna Igp, Piadina Romagnola Igp, Scalogno di Romagna Igp,
                          Squacquerone di Romagna Dop.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 25
[ § 1 5 5 6 7 7 2 6 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 36

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          LA TESTIMONIANZA DI UN FAENTINO IN QUARANTENA

                          «Isolato a casa con la febbre a 38° da giorni aspetto l' esito del tampone e tremo»
                          «Avevo temperatura alta, facevo fatica a respirare, una tosse strana che riconosci subito diversa, così ho chiamato l'
                          ambulanza. Da quel momento è scattato il protocollo»

                          FAENZA «Sono isolato a casa con la febbre a 38 gradi ormai da qualche giorno,
                          aspetto con trepidazione l' esito del tampone che mi hanno fatto a Faenza». A
                          parlare è un residente nel territorio dell' Unione della Romagna Faentina, che
                          preferisce mantenere l' anonimato. Impossibilitato a uscire, al telefono
                          racconta la serie di procedure a cui si è sottoposto dal momento che ha
                          chiamato il 118 fino al ritorno a casa in condizioni non certo buone ma
                          evidentemente non tanto gravi da essere immediatamente ricoverato. Come è
                          iniziata? «Avevo febbre alta, dispnea, cioè facevo fatica a respirare, tosse
                          strana che riconosci immediatamente diversa, così ho chiamato l' ambulanza (il
                          118). Chi mi ha risposto mi ha passato ad un altro operatore del centro
                          emergenze che mi ha come intervistato. Domande su movimenti,
                          frequentazioni, stato di salute pregressa. Mi ha fatto fare un respiro profondo
                          che non riuscivo a completare perché interrotto dai colpi di tosse». Quindi
                          cosa è stato deciso? «Dopo 20 minuti è arrivata l' ambulanza. Ma ho parlato
                          con gli operatori al telefono. Mi hanno fatto scendere e salire sul mezzo in
                          strada. Dentro era tutto asettico, tutti gli strumenti coperti da lenzuoli. Mi sono
                          sistemato da solo. Poi arrivati nella tenda del pre-triage, davanti al Pronto soccorso mi hanno fatto scendere». E lì
                          chi ha trovato? «Solo un medico e un infermiere, tutti protetti con tuta sterile, guanti ovviamente, maschera a
                          scafandro». A quali esami è stato sottoposto? «Mi hanno misurato i parametri: saturazione, pressione, prelievo di
                          sangue. Mi hanno fatto pure una lastra ai polmoni. Dopodiché mi hanno fatto il tampone». Senza esito però?

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 26
[ § 1 5 5 6 7 7 2 6 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                   Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «Esatto, non so neanche se ho il Covid-19, per ora è presunto. Ufficialmente me lo devono ancora comunicare. Da
                          sotto la porta mi hanno passato una serie di prescrizioni e mi hanno mandato a casa con l' obbligo di restare isolato
                          e non muovermi». Che cosa dicono le prescrizioni? «In pratica devo tenermi osservato da solo: se c' è sangue
                          nella saliva, se ho difficoltà ad urinare, se mi compaiono pustole in bocca. E ancora: se continuo a respirare male, se
                          sono lucido quando mi sveglio, misurare la febbre ovviamente. Nel caso di un peggioramento devo chiamare subito
                          il 118». Si capisce come sia difficile e complicato anche dal punto di vista psicologico e umano. «Chi resta solo in
                          una simile condizione deve aggiungere alla sintomatologia accusata, quelle subentranti di ansia, panico,
                          abbandono».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 27
[ § 1 5 5 6 7 7 2 7 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 36

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Castel Bolognese, il sindaco in auto con l' altoparlante: «Restate tutti a casa»
                          Anche il parroco don Marco Bassi ha inviato un messaggio alla comunità castellana

                          CASTEL BOLOGNESE Mentre il virus continua a propagarsi impegnando gli
                          ospedali giorno e notte, è assurdo che il pensiero di molti sia rivolto alle
                          passeggiate, improvvisamente diventate un irrinunciabile passatempo su scala
                          nazionale: le chiusure di parchi e aree verdi, per tacere dei reali pericoli per se
                          stessi e gli altri, sembrano non avere scalfito più di tanto la coscienza di alcuni
                          camminatori seriali e sono diversi i sindaci che, avendo la responsabilità di
                          garantire la salute pubblica, iniziano a spazientirsi. Ieri mattina il sindaco Luca
                          Della Godenza ha così deciso di salire in auto, accompagnato dalla sua vice
                          Ester Ricci Maccarini, per diffondere tramite altoparlante una comunicazione a
                          tutta la cittadinanza. Il messaggio è semplice e sempre identico, ma a quanto
                          pare c' è bisogno di ribadirlo: «Cari concittadini, sono il sindaco, siamo in una
                          situazione di emergenza sanitaria, il diffondersi del coronavirus mette a grave
                          rischio la salute di tutti noi. Questa situazione drammatica ci impone scelte
                          straordinarie e dobbiamo assolutamente cambiare le nostre abitudini. Per
                          questo abbiamo chiuso i parchi pubblici, il parco fluviale, gli orti e perfino i
                          cimiteri. Perché il messaggio che vogliamo darvi è chiaro: state in casa. Potete
                          spostarvi solo per motivi di lavoro, salute o necessità. Stiamo aumentando i controlli per il bene di tutti. Dobbiamo
                          assolutamente limitare il contagio e per farlo serve la collaborazione di tutti voi. Conto su di voi, mi appello al vostro
                          buon senso, al vostro senso civico, state in casa». Certo, è comprensibile che l' isolamento forzato e le giornate di
                          sole rendano desiderabile una boccata d' aria all' aperto, ma è evidente come ci sia bisogno di dimostrare senso di
                          responsabilità piuttosto che l' amore per il jogging. Lunedì anche il parroco don Marco Bassi, contattato in
                          precedenza da diversi fedeli, ha inviato un messaggio alla comunità castellana: «È un tempo strano per tutti - ha
                          detto tra l' altro-anche per noi preti. È comunque il tempo della preghiera, della meditazione, della riflessione e del
                          silenzio». M.D.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 28
[ § 1 5 5 6 7 7 2 9 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 37

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Il mondo della ceramica resta in stand by L' industria rallenta
                          Il Mic lancia le visite online, prorogata la mostra dedicata a Picasso. Proposte sul web anche al Museo Carlo Zauli

                                                                                                                              MICHELE DONATI

                          FAENZA Il mondo della ceramica non si ferma, cerca nuove soluzioni e si
                          trasforma per adattarsi alla straordinaria situazione che il mondo sta
                          attraversando: numerose le iniziative lanciate in questi giorni per preservare la
                          continuità di uno dei simboli dell' identità faentina. Ieri mattina il Mic ha
                          annunciato che la mostra "Picasso. La sfida della ceramica" sarà prorogata di
                          un mese (per ora la chiusura è quindi prevista per il 13 maggio) ed ha messo a
                          disposizione sui propri canali social il link per visitare virtualmente la collezione.
                          «Abbiamo pensato di farvi compagnia settimanalmente con alcuni post -ha
                          affermato la direttrice del Museo, Claudia Casali, in un videomessaggio-. Il
                          museo lavora dietro le quinte anche se è chiuso». In maniera analoga anche il
                          Museo Carlo Zauli ha attivitato una programmazione online per raccontare da
                          casa le proprie opere attraverso foto e video. Sul piano dei progetti nazionali ed
                          internazionali la tabella di marcia, necessariamente ridimensionata, prosegue
                          comunque per via telematica. OGNI GIORNO LIBRO E FOTO Il sito della Strada
                          europea della ceramica viene gestito direttamente da Faenza ed ogni giorno
                          fino al prossimo 3 aprile verrà consigliato un libro a tema con foto allegate.
                          «Con Aicc - spiega il vicesindaco con delega alla ceramica Massimo Isola - usiamo questo tempo per lavorare ai
                          progetti europei di Erasmus +, che avremmo dovuto candidare proprio in questi giorni. Ci stiamo anche accordando
                          per una campagna di comunicazione che vede insieme Italia e Cina: il Covid19 ha congelato il progetto di Fuping,
                          dove stavamo portando avanti residenze d' artista e ampliando una collezione di ceramica contemporanea italiana:
                          saranno coinvolti un centinaio di ceramisti, ritratti in foto con ceramiche tipiche italiane e cinesi». LE BOTTEGHE
                          ONLINE I prossimi grandi eventi restano in attesa: "Buongiorno Ceramica!", la festa delle botteghe che coinvolge
                          decine di comuni italiani prevista per il 20 maggio, potrebbe trasformarsi in un evento online costruito su piattaforma
                          digitale, ma nuovi aggiornamenti arriveranno dopo il 5 aprile. La stessa data è da tenere d' occhio anche per Argillà: la
                          selezione degli espositori è già avvenuta e restano da definire gli appuntamenti in calendario. La speranza è che per i
                          primi di settembre la situazione sia tale da poter confermare quello che è uno degli eventi più attesi nel territorio.
                          CLIENTI E MERCI Ma la ceramica non è sinonimo soltanto di arte e artigianato: sono diverse le aziende che operano
                          nel settore e si trovano a fare i conti con un momento di difficoltà. Tra queste vi è Ceramic

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 29
[ § 1 5 5 6 7 7 2 9 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                            Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          and Colours, azienda leader nella produzione e distribuzione di materiale con oltre 4.000 mila clienti in tutta Italia.
                          «Anche noi-spiega il titolare Gian Piero Me rendi - ci siamo adeguati alle disposizioni, sospendendo la vendita diretta
                          al dettaglio. Lavoriamo con la vendita online e all' ingrosso tramite spedizione. Per noi la vendita al dettaglio non era
                          la fonte principale di guadagno, ma il problema vero è che si stanno fermando i clienti, molte ditte, specialmente
                          quelle del nord Italia, stanno sospendendo la produzione. Un' altra criticità riguarda il reperimento delle merci
                          provenienti da Francia e Germania, ferme al confine: è difficile rifornire i clienti se i prodotti non arrivano».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 30
[ § 1 5 5 6 7 7 3 1 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 37

                                                         Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                  Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          La casa dell' acqua nei pressi del parco Bucci chiusa fino al termine dell' emergenza

                          FAENZA Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19,
                          dal Comune si comunica che da ieri pomeriggio la casa dell' acqua di Esa di
                          Faenza, in piazzale Pancrazi nei pressi del parco Bucci, resterà chiusa fino al
                          termine dell' emergenza.

                                                             Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 31
[ § 1 5 5 6 7 7 3 4 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 37

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Unione faentina, sono già 152 i lavoratori in smartworking

                          FAENZA Alle misure di emergenza per la pubblica amministrazione scattate la
                          scorsa settimana l' Unione dei Comuni faentini ha saputo rispondere attivando
                          da subito la modalità di lavoro agile. Sul totale di 504 dipendenti, sono già 152 i
                          lavoratori in smartworking, che dal computer di casa propria si connettono alla
                          propria scrivania virtuale per le attività quotidiane, rispondendo alle telefonate
                          che dall' ufficio sono state deviate sul numero di casa. «Una sfida importante
                          alla quale abbiamo potuto rispondere velocemente - dicono dall' Unione - grazie
                          alla sperimentazione ed alla formazione svolta nel corso del 2019».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 32
[ § 1 5 5 6 7 7 2 5 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 38

                                                          Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          LUCA PIOVACCARI / SINDACO DI COTIGNOLA CON DELEGA ALLE POLITICHE SOCIO -SANITARIE
                          NELL' UNIONE

                          «I pazienti ricoverati e assistiti con i massimi standard di sicurezza»
                          «Ancora troppa gente in giro. Purtroppo assistiamo a spostamenti non dettati da vere necessità che dobbiamo
                          cercare di eliminare completamente»

                                                                                                                            ALESSANDRO CASADEI

                          LUGO In questo surplus multimediale d' informazione, sovralimentato dalla
                          permanenza obbligata in casa, molti cittadini tendono a leggere o divulgare
                          notizie non sempre esatte. Il miglior modo per comprendere la realtà locale, coi
                          suoi pregi e difetti, è il coinvolgimento delle istituzioni. Ce ne parla la persona
                          che, all' interno dell' Unione della Bassa Romagna, detiene la delega alle
                          politiche sanitarie: Luca Piovaccari, attuale sindaco di Cotignola. Siamo in
                          piena emergenza sanitaria, mail territorio sta reagendo bene, pochi e
                          circoscritti casi; possiamo fare ancora di più? «Sicuramente gran parte dei
                          nostri cittadini si sta comportando correttamente dimostrando di aver
                          compreso la gravità della situazione. Tuttavia assistiamo ancora a spostamenti
                          non dettati da necessità che dobbiamo cercare di eliminare completamente».
                          Tutti hanno letto dei casi d' infezione al Maria Cecilia Hospital di
                          Cotignola, con l' invio degli ispettori. È tutto sotto controllo? «Abbiamo
                          seguito l' evolversi della situazione con grande attenzione e con il massimo
                          raccordo con la direzione della clinica e l' Ausl. Le procedure previste sono
                          state attuate correttamente così come tutti i protocolli di sicurezza necessari
                          per isolare il contagio». L' ospedale di Lugo non ha registrato nessun caso. Questa eccellenza è un punto di
                          forza? «L' emergenza ha sicuramente esaltato la qualità del nostro sistema sanitario pubblico, fatto di operatori
                          straordinari che in questi giorni non si stanno risparmiando per dare risposta alle tante problematiche». Lo stesso
                          ospedale diventerà un centro dedicato al virus Covid-19. Cosa cambierà esattamente? «Verranno riorganizzate le
                          degenze in previsione di reparti dedicati ai pazienti Covid-19, quindi momentaneamente la gestione ordinaria di altre
                          specialità sarà affidata agli ospedali di Ravenna e Faenza, poi tutto tornerà co me prima». Qualche cittadino è
                          preoccupato perché ipotizza l' arrivo di molti pazienti contaminati.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 33
[ § 1 5 5 6 7 7 2 5 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020

                                                           Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          «Come già avviene per l' ospedale di Ravenna, che finora ha svolto il ruolo di hub provinciale per l' emergenza, i
                          pazienti verranno ricoverati e assistiti con i massimi standard di sicurezza per evitare qualsiasi interferenza con le
                          altre attività ospedaliere». Si raccomanda ai cittadini prudenza e igiene, poi sul territorio non sono disponibili
                          mascherine e gel per le mani. «Purtroppo c' è una carenza di questi dispositivi; prioritariamente devono essere dati al
                          personale sanitario che si trova a contatto con i malati». Non è paradossale che lo stesso personale medico e
                          infermieristico spesso ne sia sprovvisto? «Purtroppo sì, ma l' aumento della produzione di questi dispositivi è
                          stato troppo lento rispetto alla crescita della pandemia e forse è mancata anche una regia globale su tempistiche e
                          priorità». Oggi più che mai è necessario non recarsi negli ospedali se non per reali necessità: quest'
                          epidemia ci renderà più consapevoli del fatto che la salute è preziosa? «Credo proprio di sì, troppo spesso
                          abusiamo del nostro sistema sanitario per esigenze improprie». Quando tutto sarà finito ci sarà la volontà
                          politica di ascoltare chi ci lavora negli ospedali e capire cosa si deve migliorare e dove servo no
                          immediati investimenti ? «Me lo auguro. Sarebbe davvero un fallimento della politica se non si fosse in grado,
                          passata l' emergenza, di rimodernare il sistema sanitario, mettendo in campo maggiori risorse per chi ci lavora e
                          dotazioni tecnologiche e infrastrutturali. Senza questa consapevolezza si corre il rischio di non essere nelle
                          condizioni di garantire l' universalità delle cure, elemento imprescindibile del nostro sistema sanitario».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 34
[ § 1 5 5 6 7 7 3 0 § ]

                          mercoledì 18 marzo 2020
                          Pagina 38

                                                             Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          L' ospedale di Lugo comincia a riorganizzare i reparti per ospitare i pazienti Covid 19

                          LUGO Facendo seguito al piano per la Covid 19, l' Ausl sta gradualmente
                          improntando le azioni organizzative necessarie per allestire il presidio
                          ospedaliero di Lugo quale "Covid Hospital", ad integrazione dell' ospedale di
                          Ravenna, già impegnato con circa 100 letti a tale funzione. In questa fase si
                          stanno attuando gli spostamenti delle degenze/servizi allocati presso il
                          "Padiglione B", pari a 108 posti letto. A seguire, se necessario, si attiveranno le
                          azioni opportune per rendere fruibili i restanti posti letto allocati presso il
                          "Padiglione A" pari a 129 posti letto, per un totale complessivo di circa 230 letti.
                          Si procederà "isolando" 50 letti alla volta a seconda delle esigenze. Per poter
                          attivare già da subito le prime fasi sono previste alcune azioni organizzative. La
                          Riabilitazione Intensiva verrà trasferita presso l' Ortopedia di Faenza in quanto
                          dotata di stanze e locali idonei per l' assistenza e la riabilitazione dique sta
                          tipologia di pazienti. Le degenze di Lungodegenza e Medicina Interna saranno
                          temporaneamente trasferite al Padiglione A al fine di rendere fruibili i locali per
                          pazienti Covid positivi. Al fine di preservare la sicurezza delle funzioni inerenti l'
                          ambito ostetrico e pediatrico, non compatibili con la presenza nello stesso
                          edificio di pazienti contagiosi, si rende necessaria già da questa prima fase una momentanea riorganizzazione del
                          "percorso parto" e della pediatra: in particolare l' attività del punto nascita, della pediatria (con Osservazione Breve
                          Intensiva) e dell' Ostetricia, si svolgeranno all' ospedale di Faenza (salvo per le gravidanze a rischio che, come già in
                          essere, vengono centralizzate a Ravenna). La Pediatria di Faenza, a tal fine, istituirà due letti "H24" a completamento
                          dell' offerta di osservazione breve temporanea già attiva in quel presidio. A Lugo, presso il padiglione C dell'"Umberto
                          I", e quindi ad opportuna distanza dai padiglioni A e B, saranno assicurate: l' assistenza ambulatoriale per le
                          gravidanze, la dia gnostica prenatale invasiva, lo screening ecografico, l' esecuzione dei bi-test. Si rende necessaria
                          inoltre una rimodulazione dell' attività chirurgica, in relazione al coinvolgimento della Rianimazione nella gestione di
                          pazienti critici a saturazione dei posti letto della Rianimazione di Ravenna. Al momento rimangono normalmente
                          funzionanti i servizi diagnostici, i poliambulatori e la sala gessi, i prelievi, la dialisi, l' oncologia, l' hospice, nonchè una
                          parte della degenza internistica. Sempre più importanza riveste il ruolo del Pronto soccorso dell'"Umberto I", che oltre
                          a continuare a dare la consueta risposta a tutte le emergenze della cittadinanza, rappresenta uno snodo
                          fondamentale

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                 Pagina 35
Puoi anche leggere