Unione della Romagna Faentina - lunedì, 30 marzo 2020 - Unione Romagna Faentina
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Unione della Romagna Faentina lunedì, 30 marzo 2020 Prime Pagine 30/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 30/03/2020 30/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 30/03/2020 30/03/2020 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 30/03/2020 30/03/2020 Italia Oggi Sette 7 Prima pagina del 30/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 30/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 8 Riolo, Romagna bike dona 500 euro alla Protezione civile 30/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 9 Migliora l' infermiera contagiata 30/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31 11 Altri due morti ma contagi stabili Sette sanitari risultati positivi 30/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 31 13 Altri 32 casi, otto ricoverati 30/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 32 14 «In terapia intensiva anche quarantenni» 30/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 34 17 Solidarietà alimentare: due milioni 30/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 39 19 Cancellata la 100 chilometri del Passatore E' la prima volta in 47 anni Appuntamento al 2021: valide le iscrizioni 30/03/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 40 20 Scozzoli trascina 'l' Italia in una stanza' sul web Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 30/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 24 21 Ancora vittime, 26 in 16 giorni Guarite altre tre persone 30/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3 23 Sabato boom di polveri sottili arrivate da Est 30/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30 SERGIO SERMASI 24 Serpenti in testa? Festa per i pennelli 30/03/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30 26 FAENZA Stampa Locale 30/03/2020 Il Resto del Carlino Pagina 13 27 «Medici, per sempre». Volti e storie di coraggio
30/03/2020 Il Resto del Carlino Pagina 20 29 Città deserte ma boom delle polveri sottili «Colpa di masse d' aria in arrivo da Est» Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 30/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 6 Gianni Trovati 30 Sindaci, due vie per gli aiuti ai poveri 30/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 25 Giuseppe Debenedetto 32 Arera, al via la raccolta dati per la Tari «d' emergenza» 30/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 25 Arturo Bianco 34 Il Viminale: smart working anche per dirigenti e segretari 30/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 25 Pasquale Mirto 36 Sui tributi possibile lo stop immediato 30/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 25 Pasquale Mirto 38 PagoPa, Anci chiede ancora un anno 30/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 27 Gian Paolo Tosoni 39 Ente religioso e Onlus: l' esenzione Imu spetta solo se non c' è profitto 30/03/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 27 41 Ritenute ridotte sulla pensione integrativa 30/03/2020 Italia Oggi Sette Pagina 13 PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO 42 Esenzione Imu formato famiglia 30/03/2020 Italia Oggi Sette Pagina 13 45 Pertinenze, serve la contiguità spaziale 30/03/2020 Italia Oggi Sette Pagina 42 PAGINA A CURA DI ANTONIO LONGO 46 Il team nobilita il lavoro agile
[ § 1 § ] lunedì 30 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] lunedì 30 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] lunedì 30 marzo 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] lunedì 30 marzo 2020 Italia Oggi Sette Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 6 2 3 4 2 6 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riolo, Romagna bike dona 500 euro alla Protezione civile Romagna Bike Grandi Eventi, per fronteggiare l' emergenza Covid-19, ha deciso di donare 500 euro alla Protezione Civile di Riolo Terme, impegnata in questi giorni soprattutto nell' assistenza agli anziani. Gli organizzatori del Rally di Romagna Mtb - come noto cancellato proprio per colpa del coronavirus - hanno così deciso di fare un gesto concreto al servizio del loro territorio. Grazie a tutti i componenti dell' associazione sportiva dilettantistica - che hanno donato la quota della tessera (e qualcuno anche qualcosa in più) - sono stati raccolti 500 euro che attraverso un bonifico bancario sono stati inviati sul conto corrente intestato ai volontari della Protezione Civile di Riolo Terme. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 6 2 3 4 2 5 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Migliora l' infermiera contagiata È in sorveglianza domiciliare la 29enne faentina risultata positiva al secondo tampone effettuato di Filippo Donati È in sorveglianza domiciliare l' infermiera dell' ospedale di Faenza trovata positiva al Coronavirus pochi giorni fa. E' tra i più giovani ad avere contratto il virus all' interno della decina di contagiati riscontrati tra le fila del personale ospedaliero di Faenza. A darne notizia è stato il sindaco Malpezzi: contemporaneamente all' infermiera è risultato positivo anche un medico. «Stanno pagando un forte tributo per il loro generoso servizio», ha scritto sulla sua pagina Facebook il sindaco. L' infermiera, una giovane faentina neppure ventinovenne, è risultata positiva al test effettuato tramite tampone nella giornata di giovedì. Anche il sabato precedente, nove giorni fa, era stata sottoposta al tampone, in quel caso risultato negativo. Ma in quell' arco temporale di appena cinque giorni pare abbia comunque avvertito i primi sintomi del Covid-19, tanto da non rimanere sorpresa della positività al secondo test. Attualmente è in sorveglianza domiciliare nella sua abitazione, a Faenza, dove ha già iniziato a seguire una terapia. Ai pochi con cui è riuscita a confidarsi telefonicamente ha riferito di «essere migliorata tra la giornata di sabato e quella di domenica (ieri, ndr)». I sintomi sono quelli di una forte infezione dell' apparato respiratorio: «tosse e mal di gola sono ancora molto forti, ma in lieve diminuzione». La scelta della sorveglianza domiciliare è stata dettata dal fatto che pur lamentando tosse e acuti dolori all' apparato respiratorio superiore, la 28enne non ha mai riscontrato vere e proprie difficoltà respiratorie: per lei si è optato per una decina di giorni di riposo assoluto. Normalmente la giovane professionista, in forze all' ospedale di Faenza già da alcuni anni, è assegnata al reparto di Chirurgia. Sale, quelle dove vengono compiuti gli interventi, in altri tempi considerate come la trincea nella quale si combatte più aspramente contro le patologie, i cui frequentatori sono tra i più temprati nel mondo degli operatori sanitari. Neppure loro, tuttavia, sarebbero riusciti a evitare lo sgomento di fronte alla violenza e alla capacità trasmissiva del Coronavirus. Anche l' infermiera in questione, come la gran parte dei colleghi, era stata infatti assegnata al contrasto della pandemia, che nell' ospedale di Faenza avviene nell' ex-unità post-acuti, dove rimangono tutti coloro che hanno manifestato sintomi riconducibili al Coronavirus in attesa che giungano i risultati dei test - dopo i quali, in caso di positività, vengono indirizzati ai reparti ad hoc degli ospedali di Ravenna e Lugo. E' presumibilmente lì che il contagio degli operatori sanitari può avere avuto luogo: si tratta però di una pura ipotesi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 6 2 3 4 2 5 § ] lunedì 30 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Più in generale, le testimonianze di chi vive l' ospedale giorno dopo giorno come operatore sanitario raccontano di ambienti dove, pur nella più scrupolosa osservazione delle norme, ergere difese efficaci al 100% contro il contagio da Coronavirus appare molto difficile. Ad essere inedite, oltre alla portata della pandemia, sono le condizioni di permanenza dei pazienti, i quali, non potendo essere affiancati da familiari e congiunti, sono costretti ad essere assistiti dal personale in ogni minimo aspetto della vita. Una mole di frequentazioni quotidiane tra infermieri, operatori sociosanitari e pazienti che non ha precedenti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 6 2 3 4 2 3 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 31 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Altri due morti ma contagi stabili Sette sanitari risultati positivi Il sindaco de Pascale: «Stiamo lavorando per aumentare il numero dei tamponi, in particolare su medici e infermieri». Un' intera famiglia di Russi tra i malati. Tre le guarigioni cliniche Sono 32 i nuovi casi di contagi da Coronavirus registrati nella giornata di ieri per il territorio del Ravennate. Il dato è in linea con quelli delle scorse giornate e conferma quanto detto sabato dal commissario regionale ad acta per il Covid-19, Sergio Venturi, durante la conferenza stampa in cui ha definito «Ravenna più o meno stabile». Tra gli aspetti rassicuranti che emergono 'leggendo' i dati c' è il numero degli operatori sanitari risultati positivi solo in minima parte (si parla di sette contagi) rispetto al totale complessivo dei tamponi i cui esiti sono arrivati ieri (circa un centinaio). «In questi giorni - afferma a questo proposito il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale - stiamo lavorando con il laboratorio Ausl di Pievesestina di Cesena per aumentare il numero dei tamponi. La priorità massima viene data ai tamponi ai sanitari, sia per la loro tutela che per la tutela dei pazienti e la sicurezza degli ambienti dove operano». Tra i sanitari risultati positivi ce ne sono tre residenti fuori provincia: due medici, uno di Ravenna e uno di Faenza, e un infermiere di Ravenna. Poi ci sono tre operatori sanitari di Faenza e uno di Fusignano. Tornando ai casi di positività registrati nella giornata di ieri, gli altri due residenti fuori provincia sono familiari di anziani del Faentino di cui era emerso il contagio nei giorni scorsi. Per quanto riguarda, invece, i casi faentini, come ha scritto il sindaco Giovanni Malpezzi sul suo profilo Facebook, si tratta «tre operatori sanitari dell' ospedale degli Infermi e la figlia di un altro operatore sanitario risultato positivo al virus nei giorni scorsi. Tutti e quattro sono in isolamento al proprio domicilio, non necessitando di cure ospedaliere. La quinta persona, di 76 anni, già degente nel nostro ospedale, è ora ricoverata in area 'Covid', ma non in terapia intensiva». Appartengono, invece, a un intero nucleo i sei casi accertati a Russi e, come sottolinea sul suo profilo Facebook il sindaco Valentina Palli, «nessuno di questi ha reso necessario il ricovero ospedaliero». Per quanto riguarda, invece, il caso cervese il sindaco Massimo Medri in una nota parla di «un uomo di 60 anni, che è stato ricoverato all' ospedale di Ravenna». Un altro aspetto rassicurante è relativo al numero dei contagiati che si sono presentati in Pronto Soccorso, ovvero che non sono risultati positivi dopo test effettuato dall' Igiene pubblica sulla base di un ipotetico collegamento con casi accertati, che si è abbassato dalla decina dei giorni scorsi ai cinque di ieri. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 6 2 3 4 2 3 § ] lunedì 30 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Questo può significare che la circolazione del virus, altamente infettivo, si sta contenendo sempre di più. Da segnalare, poi, il dato di tre ulteriori guarigioni cliniche: due donne e un uomo di Conselice, Faenza e Cervia. Purtroppo ieri ci sono stati però due nuovi decessi che fanno salire a 26 il totale dei morti in provincia: sono venuti a mancare la 92enne faentina Eleonora Lombardi e l' 89enne alfonsinese Luigi Rambelli. Quest' ultimo era stato ricoverato all' ospedale di Ravenna per un intervento al cuore ma, al rientro a casa, ha manifestato i primi sintomi e pochi giorni fa, in seguito al nuovo ricovero in ospedale, è emersa la positività al Coronavirus. E ieri è arrivata la notizia del decesso. In totale finora i contagiati nella nostra provincia sono stati 553. Tra i positivi riscontrati ieri troviamo 12 persone di Ravenna, 6 di Russi, 5 di Faenza, 2 di Fusignano, 1 di Cervia e 1 di Alfonsine. Cinque persone, come detto, risultano residenti fuori provincia. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 6 2 3 4 2 2 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 31 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) IL BILANCIO Altri 32 casi, otto ricoverati Dei nuovi 32 casi positivi al Coronavirus, 16 sono donne e altrettanti uomini. In totale, 24 pazienti sono in isolamento domiciliare poiché privi di sintomi o con sintomi leggeri, 8 sono ricoverati, nessuno in terapia intensiva. In massima parte si tratta di pazienti che fanno riferimento ad alcuni nuclei familiari e che hanno avuto contatti stretti con casi già accertati. Sono state registrate anche tre nuove guarigioni cliniche, in due donne e un uomo. Sono 601 le persone in osservazione attiva al domicilio. Complessivamente in provincia i casi di positività sono 553, così ripartiti: 243 a Ravenna 86 a Faenza 41 a Cervia 40 a Lugo 17 a Castel Bolognese 15 a Russi 14 a Bagnacavallo 12 ciascuno a Cotignola e Alfonsine 9 a Fusignano 8 a Conselice 7 a Massa Lombarda 5 ciascuno a Riolo Terme, Solarolo e Brisighella 2 a Sant' Agata sul Santerno 1 a Casola Valsenio 31 infine quelli residenti al di fuori della provincia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 6 2 3 4 2 1 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 32 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «In terapia intensiva anche quarantenni» Il primario, Maurizio Fusari: «Siamo al picco, le misure prese stanno dando i loro frutti: ci sono meno malati e più guariti di Sara Servadei La trincea si chiama Terapia intensiva: nella zona più delicata di tutto l' ospedale, i pazienti in cui il Coronavirus ha mostrato i suoi effetti peggiori lottano per vincere il nemico invisibile. Accanto a loro il sostegno prezioso degli operatori coordinati da Maurizio Fusari, direttore del Dipartimento Chirurgico e Rianimazione. Fusari, com' è la situazione di posti letto ora a Ravenna? «A Ravenna va bene. Abbiamo attivato nuovi posti letto di Terapia intensiva al Santa Maria delle Croci, ricavandoli dalle sale operatorie e preparandoli come si deve, e su Lugo, dove abbiamo modificato l' utilizzo di alcuni posti letto». E Faenza? «Cerchiamo di mantenerlo come ospedale no Covid, perché non dobbiamo dimenticarci che ci sono anche altri malati che hanno bisogno di una risposta piena e appropriata». Insomma, Ravenna regge. «Sì, in questo momento la provincia di Ravenna è assolutamente in grado di supportare se stessa, e ha aiutato anche il nord dell' Emilia. In questo momento possiamo aumentare ancora i posti letto e utilizzare anche quelli messi a disposizione dalla sanità privata. A Ravenna da domani ci saranno altri 10 posti dal Gruppo Villa Maria». Ora quanti posti letto per pazienti con Coronavirus ci sono in Terapia intensiva? «Sono 16 a Ravenna e altri 10 a Lugo, con la possibilità di aggiungerne altri 4 a Ravenna». Sono pieni? «C' è molta dinamicità, la situazione cambia continuamente. Ora ne ho un paio vuoti. Tutti i giorni fortunatamente c' è qualcuno che è guarito, e il ricambio tra entrate e uscite ci permette di essere autosufficienti». Quanto tempo trascorre in media il paziente con Coronavirus in Terapia intensiva? «Circa un mese: sembra, purtroppo, che ci sia bisogno di ricoveri molto prolungati. Servono almeno tre o quattro settimane in Rianimazione». Si è detto tante volte che gli anziani sono i più a rischio, ma il virus colpisce tutti. Quanti anni Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 6 2 3 4 2 1 § ] lunedì 30 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) hanno le persone ricoverate ora in Terapia intensiva? «Abbiamo visto pazienti tra i 40 e i 70 anni, quindi anche giovani. Ho notato è che in più dell' 80% dei casi sono sovrappeso o obesi, e questo si porta dietro anche problemi come diabete o ipertensione». Nel nord Italia le Terapie intensive sono al collasso. Cosa ci sta aiutando? «Nella sfortuna abbiamo avuto un po' di fortuna. Essendo arrivati dopo la Lombardia e il Piacentino abbiamo visto come stavano andando lì le cose, e non abbiamo dovuto rincorrere l' organizzazione nella risposta al picco epidemico. Ci siamo organizzati per avere disponibilità di posti letto, e abbiamo supportato quasi quotidianamente le zone più colpite dell' Emilia». Quante persone dall' Emilia sono ora ricoverate? «Ne abbiamo curate almeno 5. Due di loro sono già state trasferite con successo dalla Rianimazione in altri reparti». C' è un miglioramento nell' andamento dell' epidemia? «Sì. La gente comincia a guarire e ad ammalarsi sempre meno. Le misure prese stanno dando dei risultati». Si parla molto del picco. L' abbiamo raggiunto? «Secondo me qui da noi ci siamo adesso. Forse si cominciano a vedere i primi segnali della discesa. Ma attenzione: non consideriamoci fuori dal pericolo, non è così». I parenti non possono avvicinarsi ai pazienti. Come vi rapportate con questo aspetto? «È un elemento molto toccante, anche se nel mio reparto spesso i pazienti sono in coma o sedati. Alcuni giorni fa però mi ha colpito un' infermiera, che a fine turno mi ha detto: 'Sa cosa è strano? Non ci sono più i parenti con cui parliamo, la sala d' attesa è vuota'. Cerchiamo di sopperire chiamando noi i parenti a casa, ma si sente la mancanza della relazione umana». Tornando agli operatori, come ha cambiato il lavoro l' uso dei dispositivi di protezione individuali? «È un po' pesante: l' atto della vestizione e svestizione richiede tra i 10 e i 15 minuti. Devo dire però che tutti hanno subito preso coscienza che la fatica legata al sudore, sotto a quelle tute, e ai segni in faccia della maschera filtrante sono cose che poi passano. In questo momento ci si rende conto dell' importanza del nostro lavoro». C' è stato finora, tra i pazienti, qualche caso particolare che l' ha colpita? Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 6 2 3 4 2 1 § ] lunedì 30 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Ne abbiamo avuti un paio con una pazienza incredibile. Un bravo medico nella cura conta 90, il restante 10 sono la volontà e lo spirito della persona curata. E ci sono pazienti che ce la mettono tutta per guarire». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 6 2 3 4 2 8 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 34 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Emergenza Covid-19: gli aiuti Solidarietà alimentare: due milioni È la cifra stanziata ai nostri comuni: ecco i fondi paese per paese. De Pascale: «I cittadini ne facciano ric Sono stati assegnati ai comuni della nostra provincia oltre due milioni di euro: fondi che fanno parte delle misure annunciate dal premier Conte. Scrive il sindaco di Ravenna e presidente della Proivincia Michele de Pascale: «Dai primi calcoli che ci sono stati forniti relativamente alle Misure e risorse per la solidarietà alimentare annunciate dal presidente del Consiglio dei Ministri Conte, sono stati assegnati ai comuni della provincia di Ravenna oltre 2 milioni di euro, dei quali più di 800mila per i cittadini in difficoltà del comune di Ravenna». Continua il primo cittadino: «Le risorse saranno assegnate o direttamente ai cittadini e alle cittadine per l' acquisto di generi alimentari e di prima necessità o attraverso la rete del volontariato e associazioni ed enti del Terzo settore attivi nella distribuzione alimentare. Sono cifre significative e indispensabili per affrontare le prossime settimane. Stiamo attraversando un momento straordinariamente difficile, inaspettato e del quale purtroppo non conosciamo la durata, che ha portato in condizioni di bisogno anche persone che fino a pochi giorni fa erano economicamente autosufficienti. Già da lunedì (oggi, ndr) saremo operativi per informare i cittadini su come accedere a questo tipo di aiuti mediante gli sportelli del servizio sociale, e invito, laddove ci fosse un reale bisogno, a mettere da parte qualsiasi forma di remora e farne richiesta». Nel dettaglio i fondi sono stati così suddivisi: Alfonsine 63.290 euro, Bagnacavallo 88.610 euro, Bagnara 12.882, Brisighella 43.295, Casola 14.412, Castel Bolognese 50.889, Cervia 152.785, Conselice 55.950, Cotignola 39. 099, Faenza 311.493, Fusignano 45.837, Lugo 171.150, Massa Lombarda 60.508, Ravenna 832.519, Riolo Terme 31.157, Russi 65.241, Sant' Agata sul Santerno 15.528 e Solarolo 25.502. Intanto Veronica Verlicchi, della lista civica 'La Pigna', propone al sindaco di promuovere il progetto di 'spesa sospesa' attraverso un appello a negozi e supermercati di generi alimentari, farmacie e parafarmacie che potranno aderire al progetto sia come 'centri di raccolta' sia, eventualmente, come donatori, facendo anche un appello ai ravennati a donare. «La consegna degli alimenti donati dai ravennati e dai supermercati - si legge in una nota de 'La Pigna' - potrà, poi, essere effettuata dai referenti del volontariato cittadino e territoriale quali Caritas, Croce Rossa Italiana e comitati cittadini. Le persone e le famiglie a cui consegnare gli alimenti saranno indicate dal servizio sociale del Comune di Ravenna e dagli stessi referenti cittadini e territoriali, che possono essere a conoscenza di situazioni non in carico al Comune di Ravenna. É necessario, infine, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 6 2 3 4 2 8 § ] lunedì 30 marzo 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) che il Comune di Ravenna aumenti immediatamente, con risorse proprie il fondo per l' assistenza economica». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 6 2 3 4 2 4 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 39 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cancellata la 100 chilometri del Passatore E' la prima volta in 47 anni Appuntamento al 2021: valide le iscrizioni Dopo 47 anni, per la prima volta nella sua storia, è stata ufficialmente cancellata la Firenze-Faenza, ovvero la 48ª edizione della 100 Chilometri del Passatore. Era dal 1973, anno della prima prova, che l' ultramaratona più famosa si teneva senza interruzioni. Ma l' emergenza legata al Covid- 19 ha costretto l' Asd 100 km del Passatore - organizzatrice dell' evento - all' annullamento dell' edizione che si sarebbe dovuta tenere il 23 e 24 maggio con partenza come sempre da piazza del Duomo a Firenze e arrivo in piazza del Popolo a Faenza, con un tempo massimo di 20 ore. Ora tutto è rinviato a fine maggio 2021: in ogni caso, le iscrizioni già effettuate per il 2020 saranno considerate valide per il 2021. L' organizzazione della 100 Chilometri del Passatore (nella foto il bergamasco Marco Menegardi, vincitore del 2019) coinvolge, oltre a migliaia di atleti provenienti da tutto il mondo - vista la lunghezza e la varietà del percorso - anche personale sanitario, della Protezione Civile e delle Forze dell' Ordine in questi giorni sempre più impegnati nell' emergenza sanitaria. Una volta confermata l' impossibilità di trovare un' altra collocazione nel 2020, agli organizzatori non è restato altro che rimandare al 2021. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 6 2 3 4 2 7 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 40 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Solidarietà, artisti e campioni per la Protezione Civile Scozzoli trascina 'l' Italia in una stanza' sul web Spettacolo, cultura, arte e, soprattutto, sport si sono uniti per sostenere la battaglia contro il Coronavirus. È nato, infatti, 'L' Italia in una stanza' a cura di OASport, OAPlus, MEIweb e MEI, Meeting delle Etichette Indipendenti. Da Eugenio Finardi a Tony Pagliuca de Le Orme, ad Angelo Bertoli figlio dell' indimenticato Pierangelo. E gli sportivi hanno fatto la loro parte con Gregorio Paltrinieri, Federica Pellegrini e altre stelle. Con la colonna sonora di Fabio Abate, 'Sono loro gli eroi'. Prosegue idealmente la campagna web de 'L' Italia Chiamò' andata in onda nei giorni scorsi sui canali web del Mibact per raccogliere fondi per la Protezione Civile contro il Coronavirus. Sabato e domenica la diretta streaming dalle 8 alle 20 sulla piattaforma web Sport2You - ma anche sui social - con tanti video e interventi di tutti i protagonisti. Molti anche gli sportivi romagnoli coinvolti nell' iniziativa, a partire dai nuotatori forlivesi Fabio Scozzoli (foto), il ranista capitano azzurro già campione mondiale ed europeo, e Fabio Lombini, giovane talento, ma anche Claudio Fantini dell' omonimo gruppo che ha fatto la storia degli sport sulla sabbia. Poi ancora l' olimpionico faentino di Pechino - nella lotta - Andrea Minguzzi. E il pallavolista ravennate Luca Sirri che non sarà certamente l' ultimo di una lista in via di continua evoluzione, nella quale sono comprese anche tante associazioni legate al mondo della musica e dello sport. u. b. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 6 2 3 4 3 2 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 24 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) PRIMO PIANO CORONAVIRUS Ancora vittime, 26 in 16 giorni Guarite altre tre persone Non ce l' hanno fatta due anziani di 89 e 92 anni, entrambi residenti nel Faentino Aumentano di altri 32 casi i contagi nella provincia, Ravenna tocca quota 243 infetti RAVENNA È un «trend positivo» che continua quello legato all' evoluzione dell' epidemia da coronavirus in regione, macchiato tuttavia da altre due perdite che fanno salire a 26 il numero delle persone decedute per motivi connessi a Covid -19. Avevano 89 e 92 anni Luigi Rambelli ed Eleonora Lombardi, i due anziani residenti entrambi nel Faentino, che ieri sono entrati a fare parte del capitolo più triste del bilancio comunicato da Regione e Provincia. Un quadro che- per quanto sia ancora prematuro palare di spiraglio di luce - vede nei nuovi 32 tamponi positivi un andamento quantomeno stabile. LA GEOGRAFIA DEL CONTAGIO Le persone nel territorio provinciale che per certo hanno contratto il virus salgono dunque in tutto a 553: 12 in più per Ravenna, che rimane il comune più colpito con 243 casi, 5 a Faenza (86 in tutto), uno a Cervia (41), mentre con nessun nuovo tampone positivo Lugo rimane ferma a 40 casi. Salta all' occhio un aumento di 6 casi a Russi, che raggiunge quota 15; infine, rispettivamente con uno e due nuovi casi, Alfonsine e Fusignano giungono a 12 e 9 persone contagiate. Per i restanti comuni non si riscontrano nuovi contagi (17 a Castelbolognese, 14 a Bagnacavallo, 12 a Cotignola, 8 a Conselice, 7 a Massa Lombarda, 5 a Riolo Terme, Solarolo e Brisighella, 2 a Sant' Agata sul Santerno e 1a CasolaValsenio). Bagnara continua a essere l'"isola felice" del territorio con zero casi. I NUOVI CASI I nuovi tamponi positivi fanno riferimento a 16 uomini ed altrettante donne. Cinque sono residenti fuori provincia, 24 sono in isolamento domiciliare poiché privi di sintomi o con sintomi leggeri, gli altri 8 sono ricoverati ma nessuno fortunatamente si trova in terapia intensiva. Secondo quanto appurato dalle indagini della Sanità pubblica, si tratta principalmente di pazienti che fanno riferimento ad alcuni nuclei famigliari e che hanno avuto contatti stretti con casi già accertati. Salgono ancora i casi che riguardano personale sanitario. Altri cinque infermieri sono risultati positivi nelle ultime ore. Continuano con un ritmo costante anche le guarigioni cliniche, che ieri hanno visto due donne e un uomo uscire definitivamente dalla malattia. Fanno parte dei 1.141 pazienti in regio ne considerati guariti: fra questi 896 divenuti asintomatici e 245 dichiarati guariti dopo essere risultati negativi a due test consecutivi. Sale invece il numero delle persone in quarantena e sorveglianza attiva in quanto contatti stretti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 6 2 3 4 3 2 § ] lunedì 30 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) con casi positivi: con un aumento di 11 persone, il numero complessivo ha raggiunto le 601 persone. POSTI LETTO Da Piacenza a Rimini, continua senza sosta il lavoro all' interno della rete ospedaliera per attuare il piano di rafforzamento dei posti letto disposto dalla Regione. Nel fine settimana, sono 109i posti letto allestiti per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 4.886 a 4.995. Anche la provincia di Ravenna fa la sua parte con 113 posti, di cui 12 per terapia intensiva, a cui si aggiungono ulteriori 8 posti messia disposizione da Villa Maria Cecilia di Cotignola. Ci sono poi anche i 71 Lugo, di cui 10 per terapia intensiva. Per quanto riguarda gli ospedali Covid sono è già pronto l' ospedale di Lugo, con 44 posti letto Covid attivati. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 6 2 3 4 3 3 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 3 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Sabato boom di polveri sottili arrivate da Est BOLOGNA. Dopo alcuni giorni di calo, dovuti anche alla riduzione delle auto circolanti, sabato sono esplosi, in Emilia-Romagna i valori delle Pm10, le polveri sottili. Sono stati infatti registrati ben 140 microgrammi per metro cubo a Rimini, 133 a Savignano sul Rubicone, 117 a Ravenna, 112 a Imola, 110 a Faenza e Ferrara, 101 a Parma e 98 a Bologna. Ben oltre la soglia tollerata. Solo giovedì scorso i valori erano compresi tra 3 e 25. Secondo l' Arpae, la causa più probabile dell' impennata dei valori - registrata anche nelle altre regione del Nord sembra essere un trasporto a grande scala proveniente da Est. Da sabato infatti, grandi masse d' aria particolarmente ricche di polveri sono arrivate sull' Emilia -Romagna provenienti dall' area del Mar Caspio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 6 2 3 4 3 4 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) EMPORIO MITOLOGIA Medusa la Gorgone Serpenti in testa? Festa per i pennelli Gli artisti romagnoli che hanno ritratto il famoso mito Da De Carolis a Ugonia, Fioravanti, Calzi e Stanghellini SERGIO SERMASI Medusa è una delle tre Gorgonicapaci di pietrificare chiunque le guardasse negli occhi e, differentemente dalle sorelle Steno ed Euriale, non è immortale. Sulla sua nascita non ci sono dati certi, forse da Forco e Ceto, fratello e sorella, entrambi divinità marine. Secondo Ovidio nasce bellissima ma, violata da Poseidone -Nettuno in un tempio dedicato alla casta e permalosa Atena - Minerva, costei le tramuta i capelli in serpi. Il fatto asseconda la storia che vi fosse fra le due una competizione di bellezza proprio riguardo ai capelli. Tutti concordano che a decapitarla sia Perseo su incarico di Polidette, re di Serifo, che sperava così di eliminarlo per sposarne la madre Danae. Nella missione l' eroe riceve diversi aiuti divini: i sandali alati per volare, l' elmo di Ade che rende invisibili per avvicinare Medusa, lo scudo lucidato a specchio per guardarla solo di riflesso, l' affilatissimo falcetto adamantino per decapitarla e la sacca magica per riporre la testa. Come si sviluppa la storia è conoscenza comune, meno noto è che dal sangue che fluisce dal collo reciso di Medusa nascano il gigante Crisàore e il cavallo alato Pègaso. Con la testa della Gorgone l' eroe gira per tutta l' Africa del nord: pietrifica Atlante trasformandolo nella catena montuosa che prende il suo nome, libera Andromeda in Etiopia, elimina diversi nemici, compreso quel Polidette mandante dell' impresa, poi la regala ad Atena -Minerva che la pone al centro del suo scudo magico. Le prime rappresentazioni artistiche delle Gorgonile le presentano come donne orribili con una grande massa di serpenti vivi attorno al viso rotondo dall' aspetto animalesco, le ali d' oro e le mani di bronzo. Nel tempo il loro aspetto si modifica, restano le serpi in testa mentre il volto diventa femminile senza mostruosità. Così appare nei quadri più famosi, da Caravaggio a Rubens e nelle sculture di Cellini e Bernini. Achille Calzi (Faenza 1873-1919) artista eclettico e di grande talento, molto attratto dal mito e dal mondo ad esso collegato, nel suo periodo simbolista realizza la testa della Gorgone dagli occhi vuoti e i serpenti collocati sotto il viso per creare un decoro di formidabile ricercatezza. Il tanto sfortunato quanto bravo pittore Carlo Stanghellini (Forlì 1901-1956) sembra esprimere le proprie angosce personali, dipingendo nel 1921, la testa di Medusa, inorridita e urlante, ispirata a quella di Caravaggio a lui sicuramente ben nota considerando il periodo trascorso a Firenze all' Accademia di Belle Arti. Più recentemente l' architetto polivalente, Ilario Fioravanti, nel suo"zibaldone"grafico"Mito e Kylis" Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 6 2 3 4 3 4 § ] lunedì 30 marzo 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) raccolto e commentato da Cesare Padovani in "Nuvole architettoniche" pubblicato da Pazzini di Villa Verucchio nel 2018, disegna un guerriero durante un duello mentre tiene lo scudo con l' effige di Medusa, un ornamento comune perché considerato dotato di un magico potere offensivo e protettivo. Adolfo De Carolis (Montefiore dell' Aso 1874 - Roma 1928) artefice del rinascimento xilografico della Romagna, collabora con Gabriele D' Annunzio illustrando la preziosa edizione della "Francesca da Rimini" edita da Treves di Milano nel 1902, dedicata alla "Divina Eleonora Duse" immortalata con la tragica e bellissima maschera della Medusa alata. Un simbolo che viene ripreso da Giuseppe Ugonia (Faenza 1881-Brisighella 1944) all' inizio degli anni '30 per l' etichetta dell' inchiostro "Medusa" prodotto da Diletti di Brisighella. Un logo che oggi è comune a molte aziende e a molti prodotti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 6 2 3 4 3 1 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) FAENZA Continua alle 15 sulla pagina Facebook del MEI il corso online "Cantautori si diventa,come scrivere una canzone d' autore in quattro lezioni" a cura di Edoardo De Angelis. La lezione successiva sarà sempre alle 15 di venerdì 3 aprile. Dal giorno dopo si trovano sul sito www.meiweb.it Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 6 2 3 4 2 9 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 13 Il Resto del Carlino Stampa Locale «Medici, per sempre». Volti e storie di coraggio Pensionati che tornano in trincea, giovani neo laureati subito nell' inferno delle Rianimazioni. «Non possiamo stare a guardare» di Massimo Pandolfi «L' esistenza è uno spazio che ci hanno regalato e che dobbiamo riempire di senso, sempre e comunque». Lo diceva, anni fa, un poeta della musica e della vita, Enzo Jannacci. Ma oggi, che senso ha ciò che succede? Forse a rispondere a questa domanda ci aiutano i volti che mostriamo qui a fianco: gente giovane, gente meno giovane, gente straordinaria. Abbiamo scelto dieci volti, potevano essere mille. Medici, infermieri: freschi laureati sbattuti in corsia, oppure pensionati di nuovo in trincea. Perchè è un' emergenza mondiale. Perchè... «un medico non finisce mai di essere medico» spiega Paula Castelli. Lei è un' infettivologa di Macerata che era a riposo da anni. Si è messa a disposizione, come lo hanno fatto migliaia di altri italiani: dal male, esce anche tanto bene. Grazia Tura di Rimini ha ricominciato a fare l' infermiera. Era in pensione da quasi due anni, «ma ora non potevo stare a guardare. Ho sognato mio marito, se n' è andato pochi mesi fa. Faceva anche lui l' infermiere: nel sogno lui correva in ospedale per aiutare medici e colleghi. Mi sono mossa». Elisa Schiffino, romagola di Lugo, 46 anni, anestesista, due anni fa si era dimessa. E' tornata ad essere medico per questa emergenza. Lavora a Crema, in Lombardia, un epicentro del contagio: «La nostra sfida è provare nonostante tutto, a salvare vite umane. Una alla volta». Elisa Fustini, 43 anni riminese-bolognese, un po' di mesi fa aveva detto basta. Era medico rampante, ha cambiato vita, si è messa a girare il mondo in barca a vela. «Ho visto da lontano ciò che capitava da noi, in Italia e non potevo rimanere cieca e sorda di fronte alla realtà. Ho chiamato il direttore del pronto soccorso di Pesaro e gli ho chiesto: 'C' è bisogno?'E lui: 'Me lo chiedi anche?'. Ero in Australia, sono corsa in Italia». Andrea Flamigni, 40 anni, direttore sanitario delle Terme di Riolo (Faenza, Ravenna) ha quattro figli, la più piccola ha da poco compiuto quattro mesi. Chi glielo fa fare?: «E' come una chiamata alle armi. Vado dove mi mandano». Poi i ragazzi. L' inferno del Covid-19 subito dopo la festa. Benedetta Soncini, 23 anni, di Albinea (Reggio Emilia), si è laureata col massimo dei voti in Infermieristica: «Il tempo di un brindisi con la mia famiglia e sono corsa a dare una mano». Agnese Damia Paciarini e Sara Vannicola (Ancona) sono neomedici, in prima linea in Rianimazione: «Siamo passate dai libri allo strazio di queste settimane». «Non abbiamo paura, siamo dottori» dicono in coro Paolo Pietropoli, 27 anni di Fano, Pietro Barone, 28 anni di Cesena, Michela Lo Russo, 29 anni di Forlì e Ignazio Palazzi, 30 anni di Mercato Saraceno, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 6 2 3 4 2 9 § ] lunedì 30 marzo 2020 Il Resto del Carlino Stampa Locale tutti appena laureati e già nella mischia. Come nella mischia c' è Alessio Salvucci, 33 anni. Era infermiere, è diventato medico in streaming, da casa, e ora lavora in Rianimazione a Camerino. «E' come la guerra». Un ex pensionato, infine. L' anestesista rianimatore di Macerata, Gianrenato Riccioni, ha risposto presente alla chiamata. «Perchè l' ho fatto? Mi piace la frase dell' ex leader cèko Vàclav Havel: 'La speranza non è la stessa cosa dell' ottimismo. La speranza non è la convinzione che qualcosa possa riuscire bene, ma la certezza che quella cosa abbia un senso, indipendentemente da come andrà a finire'». Sì, lottiamo e speriamo. Ancora grazie, a tutti voi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 6 2 3 4 3 0 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 20 Il Resto del Carlino Stampa Locale Emilia Romagna, la beffa Città deserte ma boom delle polveri sottili «Colpa di masse d' aria in arrivo da Est» In due giorni le Pm10 passano da quasi zero a ben oltre 100 mg al metro cubo Inquinamento da polveri sottili: malgrado lo stop generale e le città deserte (nella foto sotto, il cuore di Bologna) siamo stati beffati da una sorpresa giunta dall' Est. Dopo alcuni giorni di calo, dovuti appunto anche alla riduzione delle auto circolanti, oltre che alla bella stagione più o meno stabile da settimane che limita l' utilizzo della caldaie nelle abitazioni, sabato sono esplosi, in Emilia-Romagna, i valori delle Pm10, le polveri sottili. Sono stati infatti registrati ben 140 microgrammi per metro cubo a Rimini, 133 a Savignano sul Rubicone, 117 a Ravenna, 112 a Imola, 110 a Faenza e Ferrara, 101 a Parma e 98 a Bologna. Ben oltre la soglia tollerata. Solo due giorni fa (giovedì 26 marzo), i valori erano compresi tra 3 e 25. Secondo l' Arpae, la causa più probabile dell' impennata dei valori - registrata anche nelle altre regione del Nord, dove pure le limitazioni alla circolazione e la chiusura di buona parte degli impianti industriali avevano migliorato la situazione - sembra essere un trasporto a grande scala proveniente da Est. Da sabato infatti, grandi masse d' aria particolarmente ricche di polveri, sono arrivate sull' Emilia-Romagna provenienti dall' area del Mar Caspio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 6 2 3 4 4 2 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Territori in prima linea Sindaci, due vie per gli aiuti ai poveri Gianni Trovati Arriveranno al massimo entro domani i 400 milioni aggiuntivi annunciati sabato dal premier Conte e dal ministro dell' Economia Gualtieri per finanziare la «solidarietà alimentare» con i buoni spesa nei Comuni. La scadenza è scritta nel testo definitivo dell' ordinanza della Protezione civile, ma il calendario potrebbe tagliare ulteriormente i tempi perché la Corte dei conti ha accelerato sulla registrazione dei provvedimenti. Che sono due: un decreto di Palazzo Chigi anticipa 4,3 miliardi del Fondo di solidarietà comunale, cioè le risorse locali che vengono redistribuite ogni anno fra i sindaci delle Regioni ordinarie e di Sicilia e Sardegna. E, appunto, l' ordinanza della Protezione civile. I criteri L' ordinanza è snella, e affida integralmente ai sindaci la gestione degli aiuti. Il provvedimento si limita infatti a fissare i 400 milioni, 386,9 milioni alle Regioni a Statuto ordinario e 13,1 a Sicilia e Sardegna. Nei territori a Statuto speciale del Nord dovranno essere Regioni e Province autonome a metterci le risorse. L' 80% di questo fondo, cioè 320 milioni, è diviso fra tutti i Comuni in proporzione alla popolazione. Gli altri 80 milioni provano a seguire la geografia della povertà, e sono distribuiti in base a un parametro che misura la distanza fra il reddito medio pro capite di ogni Comune e il reddito medio pro capite nazionale. In ogni caso, nessun Comune, nemmeno il più piccolo e "ricco", potrà ricevere meno di 600 euro. Autonomia nelle regole L' ordinanza in pratica finisce qui. E spiega che i Comuni potranno usare questi soldi per l' acquisto di buoni spesa o per raccogliere direttamente generi alimentari di prima necessità da distribuire ai cittadini. I Comuni possono aprire dei conti correnti dedicati per raccogliere le donazioni per la "solidarietà alimentare", e a queste donazioni si applicheranno le detrazioni del 30% (o la deduzione piena dal reddito nel caso delle imprese) appena introdotte dall' articolo 66 del Dl 18/2020. Per il resto, tutta la gestione è affidata ai sindaci, a cui vengono lasciate le mani libere: anche per l' acquisto dei buoni spesa, che potrà essere effettuato rivolgendosi direttamente agli esercenti e alla grande distribuzione, grazie a una deroga piena al Codice degli appalti. «In questo modo ci assumiamo una grossa responsabilità - spiega al Sole 24 Ore Antonio Decaro, il presidente dell' Anci che ha chiesto e ottenuto di ridurre al minimo i parametri decisi a livello centrale - ma i Comuni già fanno questa attività e conoscono le famiglie in difficoltà». La doppia via In pratica, già nelle prossime ore i soldi arriveranno sui conti dei Comuni e toccherà al sindaco e ai servizi sociali individuare le famiglie interessate e le modalità d' intervento. In media si può stimare che l' aiuto valga 400 euro a famiglia, perché una prima versione dell' ordinanza stanziava 300 milioni per finanziare un' una tantum da 300 euro. Nella versione definitiva ogni cifra Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 6 2 3 4 4 2 § ] lunedì 30 marzo 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali è sparita, proprio per lasciare ai Comuni libertà d' azione. Anche sul valore unitario del buono spesa. Tutto dipende anche dai destinatari: ci sono casi in cui il buono sarà dato alla famiglia, ma ci sono situazioni più problematiche in cui è meglio che i Comuni diano direttamente i generi alimentari, per evitare sprechi. In genere le famiglie da aiutare sono quelle già seguite dai servizi sociali, ma chi ha bisogno potrà comunque bussare alle porte dei sindaci (come già accade). Gli altri fondi In queste ore arriveranno ai sindaci anche i 4,3 miliardi che anticipano il 66% del Fondo di solidarietà comunale di quest' anno. L' anticipo è un passaggio che avviene tutti gli anni. Nel 2019 fu deciso il 20 marzo. A essere straordinario è il contesto, che vede le casse locali prosciugarsi per l' impossibilità di riscuotere tributi, tariffe e canoni. La mossa evita il rischio di una paralisi dei Comuni che sarebbe un colpo per la tenuta del Paese. Perché al Sud ma non solo i Comuni stanno già affrontando l' emergenza alimentare con mezzi propri. Con l' aiuto del volontariato. E con lo sforzo straordinario di amministratori locali e dipendenti: sforzo che soprattutto nei centri più piccoli è inversamente proporzionale a indennità e stipendi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 6 2 3 4 3 5 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali COVID-19 PERSONALE Arera, al via la raccolta dati per la Tari «d' emergenza» L' Autorità chiede a Comuni e gestori di segnalare difficoltà e oneri aggiuntivi Una serie di correttivi per tenere conto di costi e ricadute sugli incassi Giuseppe Debenedetto L' evolversi della situazione epidemiologica da virus Covid-19 ha modificato il quadro di riferimento dei provvedimenti Arera (Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), per cui occorre rivedere il metodo tariffario Tari disciplinato con la delibera n. 443/2019. Lo ha deciso l' Arera con la deliberazione n. 102/2020/R/Rif, che anticipa l' adozione di provvedimenti urgenti all' esito di una fase di raccolta informazioni da parte degli enti territorialmente competenti (Etc) e dei gestori del servizio. Si tratta di informazioni riconducibili all' emergenza Covid-19, con particolare riferimento agli eventuali oneri aggiuntivi emersi nell' ambito delle attività gestionali, acquisendo elementi per una corretta valutazione dei possibili effetti in termini di mantenimento o miglioramento dei livelli di qualità, nonché di modifica o meno del perimetro gestito. L' emergenza sanitaria in atto ha infatti dimostrato che possono essere inclusi parametri specifici che misurano questa particolare situazione, per cui occorre introdurre correttivi in una logica di miglioramento generalizzato del servizio rispetto alle criticità riscontrate. Infatti, se prima si avevano costi di gestione ordinaria per la raccolta rifiuti, oggi si potrebbero avere sovracosti dovuti ad esempio alla raccolta di materiale sanitario infetto e Arera deve riconoscerli nel piano finanziario. L' Autorità inoltre punta ad acquisire ogni informazione utile sulle possibili criticità connesse alla gestione delle tariffe e ai rapporti con gli utenti, anche per valutare le ricadute in termini di previsioni di riscossione, individuando eventuali categorie di utenti maggiormente meritevoli di tutela. In sostanza, prima di definire i provvedimenti urgenti da adottare, l' Arera effettuerà le verifiche per individuare strumenti volti alla mitigazione degli effetti per gli utenti o per singole categorie, derivanti dall' attuale situazione emergenziale. La delibera dell' Autorità presenta comunque tre punti di apertura. Ai Comuni specifica che qualsiasi strada verrà delineata Arera continuerà, come da competenze assegnate, il supporto e controllo nell' applicazione del metodo, rendendosi disponibile a incontri per provvedimenti urgenti e cambiamenti. Agli operatori rivolge l' invito a specificare «quali problemi hanno in questa fase di emergenza» che debbano tradursi in provvedimenti e a puntare alla continuità dei servizi essenziali tralasciando altro nella fase di emergenza. Infine, per gli utenti, Arera sottolinea la necessità di verificare le modalità applicative della Tari. Per intenderci, mentre la chiusura dell' attività non comporta consumi di gas, acqua ed energia elettrica, non altrettanto si verifica nel caso della Tari che è predeterminata e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 6 2 3 4 3 5 § ] lunedì 30 marzo 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali non corrisponde alla quantità di rifiuti prodotti o al servizio ricevuto. Arera dichiara che terrà naturalmente conto delle difficoltà di questo anno particolare, ma mette indirettamente in guardia i comuni sull' applicazione dell' articolo 107, comma 5 del Dl 18/2020. Si tratta della disposizione che consente di rinviare al 31 dicembre l' adozione del piano finanziario con il nuovo metodo regolato dalla delibera 443/2019. Pertanto, attenzione a ribaltare gli stessi parametri e conti del 2019, che è un anno ordinario, sul 2020 che è un anno straordinario. Si segnala, infine, che con un comunicato del 26 marzo scorso l' Arera ha ulteriormente differito al 30 aprile il termine per fornire i dati relativi alla qualità del servizio di gestione delle tariffe e dei rapporti con gli utenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
[ § 1 5 6 2 3 4 3 9 § ] lunedì 30 marzo 2020 Pagina 25 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali PERSONALE Il Viminale: smart working anche per dirigenti e segretari Una circolare dell' agenzia dei segretari limita i vincoli alla presenza in servizio Arturo Bianco I segretari comunali possono svolgere la loro prestazione anche con le modalità del lavoro agile, sia che siano in servizio in un solo Comune sia che siano titolari di una segreteria convenzionata oppure utilizzati a scavalco, cioè se coprono sedi vacanti o sostituiscono colleghi assenti. Il ricorso al lavoro agile è peraltro incentivato dalla eventuale introduzione, semplificata dal Dl 18/2020, dello svolgimento con modalità telematiche delle riunioni dei consigli e delle giunte. In questa direzione vanno le indicazioni dettate dal ministero dell' Interno, Albo nazionale dei segretari comunali e provinciali. Le istruzioni evidenziano che non ci sono indicazioni che limitino, nell' attuale fase di emergenza sanitaria da Covid- 19, la possibilità di utilizzare i segretari attraverso il cosiddetto scavalco. Queste istruzioni sono coerenti con l' indicazione di carattere generale sullo stimolo a utilizzare lo strumento del conferimento ad interim degli incarichi dirigenziali per coprire le sedi vacanti. L' importanza della circolare del Viminale è accresciuta dal fatto che essa offre una lettura assai limitativa della direttiva n. 2/2020 del ministro per la Pubblica Amministrazione, per la quale il lavoro agile è la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa ma «assicurando prioritariamente la presenza del personale con qualifica dirigenziali in funzione del proprio ruolo di coordinamento». Quindi viene evidenziato che per i segretari, ma la stessa lettura deve essere data anche per i dirigenti e -negli enti che ne sono sforniti- per i responsabili, il lavoro agile è pienamente utilizzabile. Salvo che sia necessaria l' effettiva presenza presso la sede dell' ente per lo svolgimento di attività essenziali e/o indifferibili che impongono la partecipazione diretta. La presa di posizione del Viminale nasce dalla chiara preferenza legislativa per l' utilizzo del lavoro agile come modalità di svolgimento delle prestazioni lavorative nella attuale fase di emergenza sanitaria. Per spingere verso la concreta utilizzazione di questo istituto è stato stabilito - tra l' altro - che in questo periodo si possa prescindere dal consenso del dipendente, che possano essere utilizzate le attrezzature informatiche e telematiche di proprietà dei dipendenti, che non sia necessaria alcuna comunicazione ai centri per l' impiego. In applicazione di questa indicazione di carattere generale si deve trarre la conseguenza che il lavoro agile sia la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa dei segretari e si deve ritenere che tale indicazione si possa estendere anche a tutti coloro che svolgono compiti dirigenziali. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 34
[ § 1 5 6 2 3 4 3 9 § ] lunedì 30 marzo 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali Da qui si deve trarre l' ulteriore conseguenza che spetta a questi soggetti, anche dando applicazione concreta a indirizzi generali dettati dall' ente, dare risposta alle esigenze di coordinamento che sono insiti nei compiti dei dirigenti. Altro punto assai importante del documento dell' Albo dei segretari comunali e provinciali è costituito dalla conferma che nell' attuale condizione di emergenza non vi sono ostacoli al conferimento di incarichi di scavalco. Si deve pervenire a questa conclusione sia per l' assenza di indicazioni legislative che vadano in senso contrario, sia per la preferenza di carattere generale che occorre dare al conferimento ad interim degli incarichi dirigenziali, soprattutto per coprire le sedi scoperte. Una preferenza che è dettata dalla considerazione che in questo modo si consente la copertura di più uffici, soprattutto se collocati in sedi tra loro diverse. E che, di conseguenza, si riducono gli spostamenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 35
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